dal 2007 la newsletter di Zig Zag, libera e indipendente. Vento largo (giugno 2017)

(libri) Richard Ford, Tra loro, Feltrinelli

Applicando la grazia e il mestiere del grande narratore ai risvolti autobiografici del legame con i genitori, Richard Ford trova il giusto tono, delicato e riflessivo quanto basta, per raccontare la vita Tra loro. L’adattamento dei ricordi procede senza intoppi e, per quanto Richard Ford non abbia bisogno di conferme, Tra loro si rivela un libro, semplice, diretto e sentito, persino coraggioso nella sua sincerità.

(libri) Mohsin Hamid, Exit West, Einaudi

La fragile storia d’amore tra la brillante Nadia e il timido Saeed è l’unico alito di vita in una città che sta per essere travolta dalla guerra civile. Quando s’incontrano la prima volta, le strade sono piene di profughi, ma i combattimenti sono ancora lontani. Quando scoprono di essere innamorati, i colpi di mortaio li avvertono che l’unica speranza ormai è la fuga. Un romanzo forte, intenso, attualissimo.

(libri) Aa. Vv., Ombre, Einaudi

Partendo dalle misteriose e magiche sfumature delle luci di Edward Hopper, una dozzina di narratori americani provano a tradurre l’intensità delle sue visioni, e il riflesso della solitudine urbana da cui hanno tratto spunto, in altrettanti racconti. Partecipano, tra gli altri, Stephen King, Joyce Carol Oates, Joe R. Lansdale, Lee Child, Michael Connelly, Jeffery Deaver, Robert O. Butler. Consigliatissimo.

(libri) Yasmina Reza, Babilonia, Adelphi

L’incontro di un uomo e una donna, nella periferia di Parigi. Lei ha un lavoro, una famiglia, una vita considerata normale. Lui sguscia da una “dimensione di tenebra” e, in una notte nella terra di nessuno tra l’inverno e la primavera, la invita a deviare sull’altro lato della strada, che di solito è quello sbagliato. Un romanzo che, nell’inestricabile equilibrio tra comico e tragico, racconta l’esilio di tutti.

(libri) Ben Pastor, Il morto in piazza, Sellerio

La missione di Martin Bora, un personaggio a cui l’italoamericana Ben Pastor è particolarmente legata, è tanto delicata quanto complessa: nel giugno del 1944, con l’Italia spezzata in due, deve ritrovare dei documenti preziosi e deve farlo prima degli alleati, del suo stesso esercito (quello tedesco), prima della Resistenza italiana, prima di tutti. Uno sfondo storico caotico per un romanzo trascinante.

(libri) Zadie Smith, Swing Time, Mondadori

Due amiche adolescenti sognano un futuro da ballerina, ma soltanto una ha il talento per poterlo considerare una possibilità concreta. La differenza si farà sentire e i destini delle due ragazze prenderanno direzioni differenti. Una entrerà in un prestigioso corpo di ballo. L’altra diventerà assistente di una star che la porterà a riscoprire le sue radici africane. Presto il film, inevitabile.

“Per me la letteratura deve aumentare la consapevolezza della vita. E’ come se dicesse a chi legge: state attenti, la vita è tutto quello che avete”.

(Richard Ford)

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Vento largo (giugno 2017)

(dischi) Jaco Pastorius, Truth, Liberty & Soul, Resonance

Dopo i cinque anni con i Weather Report, che avevano rivelato la sua unicità, come musicista a tutto tondo, Jaco Pastorius aveva avviato la sua carriera solista, qui in uno dei suoi momenti più esaltanti (dal vivo, a NYC) con Bob Mintzer al sassofono, Randy Brecker alla tromba, Peter Erskine alla batteria, Don Alias e Othello Molineaux alle percussioni, più i contorni orchestrali di fiati e archi. Strepitoso.

(dischi) Little Steven, Soulfire, Universal

Little Steven torna ai tempi in cui,con Southside Johnny, imperversava come un uragano lungo al costa orientale degli Stati Uniti: soul, rhythm and blues, rock'n'roll suonati a tutto volume, con quella sana dose di romanticismo destinata a celebrare ogni notte come se fosse l'ultima. Soulfire riparte da lì, con un trasporto e un’allegria contagiosi (e vale anche per le ristampe di Southside Johnny). Disco dell'estate.

(dischi) Don Bryant, Don’t Give Up On Love, Fat Possum

La riscoperta dei grandi soulman si arricchisce di un nuovo capitolo: tra i protagonisti della gloriosa Hi Records e uno dei più autorevoli anfitrioni di Memphis, Don Bryant torna con un disco dove i tempi luminosi sembrano ancora emanare un calore incredibile: lo stesso che anima ogni canzone di Don’t Give Up On Love, con arrangiamenti eleganti senza essere eccessivi, e una classe superiore. Notevole.

(dischi) Allman Brothers, Live At Fillmore, Universal

La scomparsa di Gregg Allman non ci priva soltanto di una delle voci più belle e intense (e qui con lui ricordiamo anche Chris Cornell) che la storia del rock’n’roll abbia mai conosciuto, ma traccia una linea definitiva su un’epopea straordinaria e insieme su tutta un’era irripetibile. Ci resta la musica, quella sì, per fortuna: in questo disco nella sua espressione più ispirata, una pietra miliare e senza tempo.

(dischi) Chris Stapleton, From A Room Vol. 1, Universal

Seguendo le tracce del fortunatissimo Traveller, Chris Stapleton si ripropone per il suo secondo disco con lo stesso team, a partire da Dave Cobb, produttore che aveva saputo cogliere con grande abilità e precisione l’identità e la voce del cantante e songwriter americano. Con queste premesse, il risultato non cambia, ed è assicurato: manca la sorpresa di Traveller, c’è una bella conferma (e presto un’altra).

(dischi) Robyn Hitchcock, Robyn Hitchcock, Yep Roc

La nuova trasferta americana di Robyn Hitchcock, che ha registrato il ventunesimo (e omonimo) disco della sua carriera a Nashville con il produttore Brendan Benson si risolve in una sorta di omaggio collettivo a un songwriter ispirato e genialoide a cui partecipano, in ordine sparso, Gillian Welch e Grant Lee Phillips, Annie McCue ed Emma Swift, nonché Pat Sansone dei Wilco. Ammirevole.

(promemoria) Ringraziando tutti i musicisti, gli scrittori, gli editori, i relatori, i roadie, i giornalisti e i sommelier, ma soprattutto tutto lo Zig Zag Social & Backstage Club, per la bellissima stagione diamo appuntamento alla festa conclusiva di sabato 24 giugno (ore 17) con Fulvio Felisi e Paolo Ronchetti che ci racconteranno l’evoluzione della specie dai Sex Pistols ai PIL. Non mancate!