Vengo via con te

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Vengo via con te LA FELICITA’ OLTRE LA COLLINA DI GREEN HILL “Vengo via con te” ISBN © 2012 Edizioni ALTEA srl Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente libro può essere riprodotta o diffusa con qualsiasi mezzo, fotocopie, microfilm, o altro, senza il consenso degli autori.

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La vicenda commovente dei beagle dell'allevamento di Montichiari scampati alla vivisezione ora è un libro. Un mix indescrivibile di foto ed emozioni. Lo trovi in libreria e al bazar di Legambiente.

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Vengo via con te

LA FELICITA’ OLTRE LA COLLINA DI GREEN HILL

“Vengo via con te”

ISBN© 2012 Edizioni ALTEA srl

Tutti i diritti sono riservati.Nessuna parte del presente libro può essere riprodotta o diffusa con qualsiasi mezzo, fotocopie, microfilm, o altro, senza il consenso degli autori.

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Quella di Green Hill è una bella storia che speriamo abbia davvero un lieto fine. Per il momento

i risultati raggiunti sono già molto soddisfacenti: i cani e le cucciolate nate in queste settimane

sono liberi ed affidati a mani premurose, lontano dai tavoli delle sperimentazioni che li avreb-

bero condannati ad una vita peggiore della morte; per la prima volta un business così impor-

tante e consolidato viene messo in discussione in nome del benessere animale ristabilendo il

giusto ordine dei valori e delle priorità; in tempi così difficili per il nostro paese e per le famiglie

messe in ginocchio dalla crisi economica, centinaia di migliaia di cittadini italiani si sono mo-

bilitati per battere l ’arroganza della multinazionale proprietaria dell ’allevamento Green Hill

e a sostegno di una battaglia di civiltà collettiva.

Già questi tre fatti potrebbero ben spiegare perchè Legambiente ha deciso di spendersi in questa

battaglia realizzando una delle nostre massime aspirazioni: essere utili alla società!

Non è solo questo però. Da sempre Legambiente si batte per un equilibrio giusto ed equo nella

relazione tra uomo ed animale e l ’amore per gli amici a quattro zampe è una delle componenti

più forti che accomuna i soci di Legambiente. Era importante quindi che Legambiente met-

tesse al servizio degli animali l ’autorevolezza, la forza e la credibilità acquisita in questi primi

trent’anni di esistenza associativa, ed è stato davvero emozionante leggere negli occhi delle fa-

miglie affidatarie e negli sguardi rassicurati degli animali la giustezza dell’azione che stavamo

compiendo.

Certo, questa storia non è finita: c’è una vicenda legale ancora completamente aperta e che ci

vedrà contrapposti ad una grande multinazionale americana, ci sono migliaia di cani di cui

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estate 2012 ha visto Legambiente protagonista principale di una grande e bellissima fa-

vola in difesa del più fedele amico dell ’uomo, il cane, e della più eccezionale avventura di tal

sorta mai avvenuta in Europa: portare in salvo quasi 2700 beagle nel minor tempo possibile

per allontanarli da paura, dolori fisici, maltrattamenti e deprivazione delle più elementari esi-

genze per un segugio (qual è il beagle) e dalla triste e unica via di uscita prevista da quella

prigionia: veder spalancare le porte di un … laboratorio per la sperimentazione animale.

Il tema del benessere degli animali e, più in generale, della tutela e del rispetto degli animali

alberga in Legambiente da sempre, praticato attraverso il sincero e peculiare contributo

legambientino. E di peculiare, nel panorama delle associazioni ambientaliste italiane,

Legambiente ha sempre portato e messo al centro la politica dell ’incontro, la voglia di far av-

vicinare, confrontare e stare insieme, nella difesa dell’ambiente e della natura, percorsi personali,

culture, popoli e addirittura religioni differenti, lavorando per rompere steccati o impedirne la

nascita di nuovi e di ingiustizie, ponendo le migliori conoscenze scientifiche e lo stato sociale di

diritto quali basi civiche per rinnovare e rinsaldare la comunità e far crescere la condivisione

delle responsabilità e delle scelte, per andare insieme verso l ’universalmente auspicato “un mondo

migliore è possibile”.

Come ogni favola che si rispetti, a Green Hill abbiamo conquistato già un primo bellissimo

lieto fine: i beagle, anche grazie ai tanti volontari e amici di Legambiente, sono stati portati

tutti in salvo e quale che sarà l ’esito del processo contro la Green Hill srl e la casa madre, la

multinazionale statunitense Marshall, faremo in modo che rimangano liberi, circondati dal-

l ’affetto e dal calore dei loro nuovi amici.

L’prendersi cura, ci sono centinaia di famiglie affidatarie che vanno seguite e con le quali abbiamo

stabilito un forte legame, c’è l ’opinione pubblica che va tenuta informata e sensibilizzata ed

infine abbiamo un disperato bisogno di fondi per realizzare tutto questo.

Insomma una battaglia ancora lunga e difficile da vincere che però vogliamo vivere anche come

una straordinaria occasione per ampliare e rafforzare la nostra azione in difesa degli animali:

lo faremo nei prossimi mesi realizzando il monitoraggio delle condizioni dei beagle affidati

alle famiglie; organizzando dei corsi di formazione per educatori cinofili e per l ’educazione dei

cani; pubblicheremo le nuove edizioni di Ecosistema animali, il rapporto sulle condizioni degli

animali nelle città italiane.

Insomma un deciso cammino dell’agire associativo è stato tracciato e con il sostegno dei nostri

circoli e dei nostri soci speriamo di realizzare grandi successi per la difesa dei nostri amici animali.

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Vittorio Cogliati DezzaPresidente Nazionale Legambiente

Rossella MuroniDirettrice Generale Legambiente

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Ma, ancor più importante, questa favola moderna ha offerto insegnamenti e lezioni per nuove

sfide da combattere e vincere insieme:

• la legge italiana vieta ogni forma di maltrattamento sugli animali e sta a tutti noi essere vigili

e aumentarne l’applicazione concreta per aumentare una vera cultura di rispetto per gli animali;

• l ’obbligo della sperimentazione animale ancora oggi imposto per legge non solo produce soffe-

renza su altri esseri viventi ma è soprattutto uno dei principali freni all’innovazione scientifica:

quello che è stato definito il “miglior metodo” nella ricerca preclinica, è stato codificato quasi 200

anni fa, a metà dell ’800, quando la tecnologia offriva ben altre condizioni e opportunità.

Legambiente è impegnata a chiedere al Parlamento Europeo e al Parlamento Italiano di abolire,

senza attendere un giorno di più, l ’anacronistico e generico obbligo di legge sulla sperimentazione

animale in ogni ambito o settore, per rispetto ed in onore del sacrificio e delle sofferenze subite da

migliaia di beagle (e da gatti, cavalli, macachi, ecc..) che, da liberi, non hanno alcuna remora

anche ad offrire la vita per l’uomo, da millenni scelto quale loro miglior amico.

Ancor di più questa favola ha lasciato nel cuore di Legambiente e di milioni di italiani un’emo-

zione enorme, prodotta da migliaia di timidi sguardi, brevi, fuggenti, fiduciosi e incancellabili

che hanno lanciato un solo messaggio ad ogni animo sincero: vengo via con te!

Antonino MorabitoResponsabile nazionale fauna e benessere animale

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Primavera 2012: il deciso impegno degli avvocatidi Legambiente, David Zanforlini e VittorioArena, consente di mettere insieme gli elementiutili a definire l’esposto alla Procura della Repub-blica di Brescia per denunciare le illecite condi-zioni riscontrate nell’allevamento di beagle diGreen Hill 2001 srl a Montichiari (BS).

18 giugno 2012: gli avvocati di Legambiente de-positano l’esposto alla Procura della Repubblicadi Brescia per maltrattamento di animali ed ucci-sione senza necessità di alcuni di essi da parte diGreen Hill 2001 srl.

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CRONISTORIA DELLA BATTAGLIA

DI LEGAMBIENTE PER SALVARE

I BEAGLE DI GREEN HILL

18 luglio 2012: la Procura della Repubblica diBrescia, sulla base dell’esposto presentato, disponeil sequestro probatorio della struttura di alleva-mento di Green Hill 2001 srl e di tutti i beaglepresenti e nascituri.

20 luglio 2012: la Procura della Repubblica diBrescia nomina Legambiente e Lav custodi giu-diziari dei beagle di Green Hill 2001 srl ...

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All’improvviso tutto è cambiato, davvero!....vi devo raccontare…..: era una giornata come tante, quelle che ti annoi, insomma isoliti giochi con i miei fratelli, i soliti morsi, la pappa sempre lastessa, quei brutti ceffi che ogni tanto entrano ed escono e urlanosempre, niente da annusare, niente da scavare….insomma nientedi niente e poi all ’improvviso, non so… voci nuove e poi odorinuovi, e….Luce, suoni, odori, tanti odori….mamma mia che bello!!!Qualcuno mi prendeva e mi posava su di un tavolo, ma non eranoquegli omacci erano altri uomini che mi parlavano con dolcezza emi accarezzavano. Qualcuno mi accarezzava…mi baciava…mi amava… mi ama.

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...21 - 26 luglio 2012: avvocati, volontari, esperti ci-nofili e veterinari sono attivamente impegnati perimpostare le attività necessarie per la presa in con-segna dei beagle, organizzare il call center per rac-cogliere e selezionare le richieste di affido,preparare i contratti di sub-affido provvisorio deicani da assegnare ai privati, redigere le richieste diautorizzazione per l’occupazione di suolo pubblicoal Comune di Montichiari (BS) e di tutela del-l’ordine pubblico durante le operazioni di presa in

consegna e affido dei beagle alla Questura di Bre-scia.

27 luglio - 2 agosto 2012: partono le operazionidapprima da Brescia e, appena giunta l’autorizza-zione per l’occupazione di suolo pubblico, diret-tamente da Montichiari per la presa in consegnadei beagle che sono portati fuori dall’allevamentodal Corpo Forestale dello Stato e quindi dati insub-affido ai privati selezionati dalla sede nazio-nale di Legambiente ...

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Sono arrivata a Montichiari ai primi di agosto, inquieta, una grande emozione e il fiato sospeso: mi eraofferta la grande opportunità di partecipare all’epilogo di una lunga battaglia e di conoscere da vicino,nel volto e negli occhi dei cani che avrei visitato, il volto di Green Hill.Ci veniva chiesto di visitare uno ad uno i cani che via via uscivano dall’allevamento, di attribuire un’etàad ognuno di loro, di verificarne lo stato di salute ma anche di valutarne lo stato psichico. Nel piazzaleasfaltato appena sotto Green Hill, a Montichiari, giungevano i beagle trasportati sui furgoni del CorpoForestale dello Stato e intorno ai cani brulicava un’officina umana: guardie forestali, operativi delle asso-ciazioni, veterinari, volontari, attivisti, affidatari in attesa, personale della Polizia … decine di persone daitanti profili diversi raccolti lì in un impegno corale.La situazione critica ed incerta dell’iter giudiziario connotava le nostre visite di un carattere d’urgenza,il tempo era stringente … più velocemente si fossero eseguite le operazioni di controllo più soggetti sa-rebbero stati al sicuro fuori dall’allevamento. Tutto quindi, compreso il caldo torrido, anche più torridonelle lunghe attese tra un’ondata e l’altra di arrivi, ci diceva di essere veloci.I cani appena arrivati, erano accolti dai volontari e ripuliti, perché spesso nel pur breve viaggio dallacollina al piazzale giungevano imbrattati da deiezioni incontrollate.I cuccioli, nei primi giorni soprattutto cuccioli molto giovani, giungevano ad ondate, in singoli trasportini,quasi tutti timidissimi e spaventati ... silenziosi. Il silenzio dei cuccioli era assordante, le codine fisse, pa-ralizzate, le orme dei piedini trasudanti. Aprire il trasportino e vedere quegli occhi fissi, attoniti in unprimo sguardo sul mondo, le narici che iniziavano a fremere lievemente, il capo che con movimenti im-percettibili provava a sporgersi mentre il corpo frizzato nella paura restava arretrato. Era un momentodelicatissimo, da rispettare, era l’incontro col mondo e nessuna fretta o urgenza poteva sottrarre ad ognunodi loro il diritto di viverne l’emozione.Così, cercando di rispettare i tempi di ogni singolo cane che ho incontrato su quel piazzale, una visitadietro l’altra, giorno dopo giorno è iniziato il mio viaggio nella storia di GH e dei suoi cuccioli. Perchéquando si parlava di GH si parlava dei cuccioli di GH ... ed era vero: loro erano la risorsa, il guadagno,l’oro. I cuccioli dovevano essere perfetti ... e lo erano: uguali, uguali e bellissimi, uno dopo l’altro sorpren-

Veterinaria volontaria a Green Hill

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denti, in batterie di centinaia di maschi, centinaia di femmine. Incredibile per chiunque, spiazzante, vederecosì tanti cani tutti all’apparenza uguali e perfetti, fatti con lo stampino. Copie identiche in sequenze nu-meriche, i tatuaggi, che azzerano l’unicità del singolo e che alleggeriscono la coscienza dell’allevatore.Ero attonita all’inizio, non mi era mai successo ... nella vita di un veterinario capita di vedere cucciolate... magari 3-4 cucciolate in un allevamento, forse 40-50 cuccioli tutti insieme, una gioia di cuccioli giocosi.Qui a GH era diverso: a colpi di cento cuccioli, ognuno nel suo trasportino, ognuno con un terribile de-stino segnato che si lascia alle spalle, identificato da un lungo tatuaggio che finisce con BSGH come lasigla di un campo di concentramento. Davvero di questo avevamo la percezione e non esagero… un luogomaledetto, un allevamento intensivo da cui uscivano ondate di migliaia di cuccioli all’anno. Ricostruendole sequenze dei tatuaggi abbiamo potuto valutare, a grandi linee, i numeri della produzione e di quantofosse intensa, totalmente irrispettosa degli elementari criteri di adeguatezza alle leggi sul benessere ani-male: questo è saltato fuori con il trascorrere dei giorni, mentre il viaggio dentro GH si approfondiva.Dopo i gruppi di cuccioli di 2-3 mesi, un’esplosione di vita pronta per essere venduta agli stabulari ...dopo maschi riproduttori, molti con comportamenti stereotipati, è stata la volta dei soggetti che arrivavanodall’infermeria, debilitati, più piccoli e minuti, spesso affetti da malattie parassitarie. Tra questi, in parti-colare, ricordo la visita a un giovanissimo maschio sui 2 mesi, molto piccolo, sottopeso, con parassitosicutanea ed esiti di malattia virale. Quel cucciolo, separato dai fratelli e dalla madre per essere trattato,aveva le cuspidi dei piccolissimi denti da latte azzerate, forse disperatamente consumate in solitudinesulle sbarre del box dove era tenuto in isolamento.Poi sono cominciate ad arrivare le fattrici cui era imposta una riproduzione a ciclo continuo. Molte legiovanissime femmine, gravide al primo calore o già madri, nei kennel insieme ai loro piccoli, incompe-tenti, nervose, ancora cucciole tra i loro cuccioli, stordite da una gravidanza che le aveva trovate impre-parate. Dopo il primo calore le gravidanze si susseguivano senza tregua o riposo fisiologico,superovulazioni e trattamenti ormonali per garantire la massima redditività.Le fattrici più adulte apparivano consumate, anzi distrutte dalle gravidanze. Il controllo della dentizionefaceva attribuire loro un’età sempre maggiore di 3-4 anni alla reale, per il deteriorato aspetto dei denti,per decalcificazione e costante erosione dello smalto e solo il confronto con le schede aziendali che ri-portava l’età e la storia riproduttiva ha confermato le nostre ipotesi. Moltissime, nella necessità di aiutarsi

a sostenere il peso del corpo durante la ripetute gravidanze e per facilitare l’allattamento delle cucciolate,avevano sviluppato una innaturale arcatura di gomiti e ginocchia, spesso con evidenza di artrosi, disten-sione dei legamenti crociati e addirittura di lussazioni radio-ulnari. Tutto ciò in soggetti adulti che maiavevano fatto una corsa o percorso una scala, mai avevano fatto un passo fuori da una gabbia, che proprioquasi non sapevano camminare così come spesso non erano in grado di bere acqua da una ciotola.Uno svolgersi di vite offese e sfruttate era davanti ai nostri occhi, passava nelle nostre mani ma, nonostantetutto, era proprio la vita che, palpitante e attraversata da una contagiosa speranza, si faceva riconoscere.Infatti era questa la sorpresa, il miracolo a cui si assisteva: giorno dopo giorno molti cani si presentavanomeno muti e intimoriti, le code a sbattere sulle pareti dei trasportini e quel rumore era un indizio. Aprivila porta del kennel e l’uscita era meno incerta, da subito più fiduciosa: era evidente che l’alterata routinedell’allevamento, dei ritmi della quotidianità, delle ore di illuminazione nei capannoni, l’andare e veniredi persone estranee, avevano avviato in molti una modificazione nel comportamento. Quasi tutti eranopiù reattivi: negli ultimi giorni erano diminuiti i soggetti in evitamento, da subito era più fiducioso ecercato il contatto con l’umano, più sicuro il passo nei recinti di attesa, attesa di una vita che già perce-pivano diversa, finalmente diversa.

Dott.ssa Bianca Lanfranchi

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...3 agosto 2012: giorno di stop delle operazioni in at-tesa dell’ordinanza del Tribunale del Riesame diBrescia che in mattinata conferma il sequestro pro-batorio di tutti i beagle di Green Hill 2001 srl...

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...4 - 11 agosto 2012: riprendono alacremente leoperazioni di presa in consegna dei beagle tramiteaccesso all’allevamento del Corpo Forestale delloStato e di sub-affido ai privati selezionati da Le-gambiente nazionale. Si decide la temporanea so-spensione delle operazioni di sub-affido dei beagleper consentire alle ultime 59 fattrici ancora pre-senti a Green Hill 2001 srl ed in imminenza dipartorire o con i cuccioli di pochi giorni di esseretrasferiti in totale sicurezza.

23 agosto – 20 settembre 2012: riprendono, ca-denzate dalle esigenze di sviluppo dei piccoli bea-gle per essere trasferiti in piena sicurezza, eprocedono fino a conclusione le operazioni dipresa in consegna dei beagle tramite accesso al-l’allevamento del Corpo Forestale dello Stato esub affido delle ultime 59 fattrici e relativi concuccioli.

21 settembre 2012: tutti presi in consegna e messiin salvo i 2639 beagle presenti nell’allevamento diGreen Hill 2001 srl a Montichiari (BS).

1 ottobre 2012: Il Giudice per le Indagini Preli-minari accoglie la richiesta della Procura di Bre-scia di sequestro preventivo di tutti i beagle e laestende anche alla struttura di allevamento diGreen Hill 2001 srl a Montichiari (BS).

3 ottobre 2012: la Green Hill 2001 srl avanza ri-corso al Tribunale del Riesame contro il sequestropreventivo delle struttura e dei beagle.

26 ottobre 2012: Il Tribunale del Riesame revocail sequestro preventivo sia per la struttura che peri cani, ma tutti i beagle essendo ancora sottopostial sequestro probatorio rimangono nelle sicuremani dei custodi giudiziari e delle famiglie sub-affidatarie.

La battaglia giudiziaria di Legambiente per sal-vare i beagle continua ...

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Ricordo ancora l'emozione che mi impediva completamente di essere lucida … guidavo da Carpi, dovemi trovavo per lavoro, verso Montichiari, era il grande giorno, il 31 luglio. Era un pomeriggio caldissimo,torrido, afoso … ma appena arrivata in piazza l'unica cosa che riuscivo sentire era il profumo di vittoria,sì vittoria! Ero lì con mio padre, anche lui era stato chiamato per avere un beagle in affido! Finalmentedopo mesi di battaglie i beagle di Green Hill erano liberi! Il “mio” cucciolo, alla sua prima visita con i ve-terinari volontari, era così … piccolino e indifeso, gracile ma già con tanta voglia di scoprire il mondo!Ricorderò sempre la prima volta che ho preso in braccio quei 3 kg d'amore … non sono riuscita a trat-tenere le lacrime! Così quel giorno è iniziata la nostra avventura insieme ... e che avventura! Perché conLiam, cosi l'ho chiamato, non ci si annoia mai! Il viaggio di ritorno a casa, il sole che batteva e i suoi oc-chietti un po' infastiditi non abituati a tanto calore... Avevo preparato tutto a casa, Liam avrebbe vissutoa Milano con me … una cuccia calda e comoda, qualche giochino, e naturalmente ... tantissimo amore.Ammetto che i primi giorni non sono stati facili, il cucciolo era spaventato da tutto, dal rumore dell'acqua,di un'anta che si apriva, di un piatto che sbatteva contro l'altro ... piangeva spesso, per niente, e ovviamentenon voleva stare solo nemmeno per un minuto. Ma nonostante tutto, ciò che mi ha stupito è stata lagrinta, la curiosità che si intravedeva dietro il suo timore ... di scoprire, esplorare ... mordicchiare ognicosa che capitava! Si perché Liam è una piccola peste! Ha distrutto scarpe, gambe del tavolo, coperte ...Oggi io e Liam siamo insieme da circa 3 mesi, ogni giorno è una scoperta bellissima ... Liam è un ca-gnolino infinitamente dolce, ama le coccole e ama farle ... è buffo e simpatico, a volte un po' pigro ... èintelligente, furbo e ha già capito che con i suoi grandi occhioni che si spalancano riesce ad ottenere quasitutto. Ha un po’ paura della solitudine, non mi lascia mai, appena in casa cambio stanza lui mi segue, lanotte dorme nella sua cuccetta vicino al mio letto e la mattina quando non ha più voglia di fare la nannasi infila sotto il mio piumone!In casa dei miei genitori, che vivono a Varese in una casa con un grande giardino, è arrivata invece la pic-cola Mia. La sua nuova famiglia è composta da mamma Antonella, papà Claudio e Martina. Un batuffo-lino allora di appena 2 kg. E due mesi di vita. Era così piccolina ... timorosa ... i miei genitori mi hannoraccontato che sono passate circa 4-5 ore prima che la piccola, una volta a casa, uscisse dal suo trasportino... prima che si lasciasse accarezzare ... avvicinare ... oggi è rimasto poco di tutto ciò!

Liam e Mia

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Mia è rimasta un po' timorosa ... non si fa avvicinare volentieri da altri cani ... ma con gli umani è tuttodiverso ... ormai sa a memoria il suono del campanello di casa e quando vado a trovarla ... che feste perme e Liam! Ora si diverte felice all'aperto, è una peperina ... E devo dire che è diventata lei la vera pa-droncina di casa! Quando Liam e Mia sono insieme sono così belli da vedere ... li portiamo al parchettoe giocano fino allo sfinimento, a volte si fermano solo per riprendere fiato ... e arrivati a casa si addor-mentano vicini vicini nella cuccia di Mia o sul divano insieme a noi ...Ammettiamo di averli un po' viziati ... ma infondo che c'è di male? Finalmente hanno la vita che piccoliamori come loro si meritano!

Gloria Patrizi Liam e Mia

Happy

Happy è un cucciolone dolce e affettuoso. Gli piace molto correre, giocare con gli altri cani e rincorrere il gatto di casa. Distrugge qualsiasi cosa gli capiti sotto i denti ma poi ti guarda con i suoi occhioni e si fa perdonare.La gioia vive nella nostra casa.

Aloi Antonella

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Scotch Mela

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Si chiama Scotch. È stato l’ultimo cane consegnatodai    volontari    di  Legambientepresso lo stabile della Forestale diBrescia l’ultimo sabato di  luglio.Dopo 7 ore di attesa sotto il soleinsieme  ai miei  bambini,  è  statauna gioia immensa vedere  arrivareil  nostro  trasportino  con  dentrolui.. questo cucciolo tremante di 3mesi. Giunti a casa, in poche oreera già a suo agio, tanto che avevaispezionato la casa in ogni suo an-golo,  facendo  di  corsa  anche  lescale,  cosa  che  sicuramente  nonaveva  mai fatto prima..Dopo pochi giorni ha fatto amici-zia con l’altro cucciolo di casa, ilgatto Tom. In poco tempo  ha ma-nifestato tutta la sua  esuberanzadevastante, sconvolgendo i nostriritmi tranquilli, oltre che tutti glioggetti alla sua portata... però, conquegli  occhi  dolcissimi  e  le  suemanifestazioni di affetto, riesce afarsi perdonare qualsiasi cosa…

Amati Elisabetta

La mia cucciola si chiama Mela, ènata ad agosto, è molto vispa ed af-fettuosa, è diventata ormai  la miaombra, e tutte le volte che qualcunoentra in casa gli corre incontro sco-dinzolando e saltella per farsi pren-dere in braccio e coccolare. Mela èuna gran giocherellona, davvero in-stancabile, ha un muso simpaticis-simo, con due occhioni che fannodavvero tenerezza, e quando c’è leiti dimentichi dei problemi.

Alessandro Argilli

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Tutto è iniziato quel famoso lunedì 30 luglio. Marcello ed io avevamo detto che non avremmo scelto ilcane, ma che avremmo preso quello che ci avreste assegnato. Arriviamo a Montichiari, in super ritardo.Corro, vedo tutti i cuccioli nel box, vispi e simpatici. Poi è arrivata lei nella sua gabbietta, direttamenteda Green Hill. Ci avete detto: vi diamo lei. La tiriamo fuori dal trasportino per farle fare la visita veteri-naria: non era mogia, di più. Occhi tristi e spauriti. Marcello ed io ci siamo guardati ma non abbiamodetto nulla: se avevate deciso lei, andava bene così. E poi invece Daisy è stata subito una scoperta, già nelviaggio di ritorno: iper attiva, curiosa, socievolissima. Insomma, un amore.Daisy ama stare a guardare la tv con i suoi fratellini ( Johnny il bassotto e Poldo il gatto) e sorelline (Trudyla cocker, Matilda la beagle, Birba la gatta) e la mamma (Camilla, la dobermann che è diventata la suamamma adottiva). Insomma, ormai fa parte della nostra famiglia.

Manuela Arianna Baraschi

DaisyDaisy

Per  i  vivisettori  sarebbe  stata  lacavia n° 7337604 BSGH, per noi èDaisy!Un terremoto peloso, vispa e curiosasin dal primo minuto dentro casa.La combina guai per eccellenza; ru-morosa, sempre dove non dovrebbeessere,  giocherellona,  golosa  ditutto ciò che vede (commestibile enon), non conosce la paura.La libertà le scorre nelle vene!Daisy  è  così,  una  guerriera  dalcuore dolce.

Barbieri Alessandra

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Lupen Thelma

Da quando ho adottato il mio piccolo Lupen, ogni giorno èun giocare correre passeggiare! Rimango sempre meravi-gliata per la sua intelligenza e capacità di comunicare conme…es: se finito di mangiare ha ancora fame prende la cio-tola e la porta a spasso… ahahah! Aver contribuito a salvareun cucciolo alla vivisezione è la cosa più bella del mondoperché ogni giorno sono ripagata da tutto il suo affetto in-condizionato!

Daniela Barselli

Thelma, è il nome della piccolina didue mesi e mezzo che abbiamo inaffido dal 27 luglio 2012.Penso che nel giro di un paio di oredalla liberazione la nostra piccolasi sia dimenticata dell'esperienza diGreen Hill, perché si è ambientataperfettamente in casa, prendendopossesso in breve di cuccia, pappe,giochi di Pongo, il nostro meticciodi sette anni che si vede in foto.Thelma è una cagnetta dolcissimae  festosa,  dotata  di  un  caratteremolto  indipendente  e  poco  pro-pensa all'ubbidienza,  tuttavia ca-pace  di  grandi  manifestazioni  diaffetto,  soprattutto nei miei  con-fronti e nei confronti di mia figliamaggiore,  che  è  un  po’  la  suamamma bis.Mi auguro che l'esperienza di af-fido possa continuare sino a dive-nire  definitiva  e  Vi  ringrazio  dicuore per tutto quanto avete fatto eancora state facendo.Un caro saluto a tutti. 

Cristina Begal

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