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BIBLIOTECA NAZIONALE MARCIANA FOAZIONE UGO E 0LGA LEVI Venezza 1501 PEUCCI E LA STAMPA MUSICALE CATALOGO DELLA MOSTRA A CURA DI lATN FENLON PATRIZIA D ALLA V ECCHlA

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BIBLIOTECA NAZIONALE MARCIANA FONDAZIONE UGO E 0LGA LEVI

Venezza 1501 PETRUCCI E LA STAMPA MUSICALE

CATALOGO DELLA MOSTRA

A CURA DI

lATN FENLON

PATRIZIA D ALLA V ECCHlA

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C11ratori lain Fcnlon Patrizia Dalla Vecchia

S'aggi MFirino Zorzi lain Fcnlou Paolo Cecchi

!lutori dellf' schede: A.A. Antonio Addamiano C.A. Guido Arbizzoni L. B. Lucia Boscolo s.e. l. C.

PC. FC. M.D.P F.F C.F. A . F. E. C. M.G.

Stefa11o Campagnolo lvano Cavallini Paolo Cecchi Franco Colussi Marco Di Pasquale Frauccsco Facchin Carlo Fiorr Alessa..n dr a Fiori Enri<'o Camba Ylarco Cozzi

M.L. Maria Luisi RM. Raffaele .Vlellace T.M. Tiziana Morsmlllto F.P. Francesco Passaclore C.H. Cesare R11ini P.R. Paolo H11sso E.S Erika Schaller S.T. S1efano Trovato G.Z. GioYauni Zano,·ello

ln antipona: Gentile Bellini .. Processione in Pia::.::.a San ltlarco. part. Venezia. Gallerie dell'Accademia

IL CATALOGO

Editori Biblioteca Nazionale :Vlarciana Direttore Marino Zorzi

Fondazione Ugo e Olga Levi Presidente Gianni Milner

Edizioni della Lag11na Direttore editoriale Marino De Crassi

Progptlo [2fC(/Ì.co Ferruccio Montauari

Stampa Croplty- Mariano del Friuli

Fotolito Darko Turk

l1npagù1azione Nilla Pizzomiglio

Serui::.io fotografico Giancarlo Verclica Costautini

Fotografie Gabi.netti fotografici di © Bergomo, Biblioteca Civica ·'·Angelo

lV[ ai·' © Bologua, Civico Museo Bibliografico

Musicale ©Faenza, Museo internazionale delle

Ceramiche ©Firenze, Biblioteca Marucelliana ©Firenze, Biblioteca Nazionale Cen1rak © Fossol!lbrone, Biblioteca Civica

'·'·Bcucdetio Passionci···· © Milauo, Biblioteca :\fazionale Braidense ©Modena. Biblioteca Estense e

Universitaria © Sevilla, Biblioteca Capitular y

Colombina © Venezia., Archivio di Stato ©Venezia, Jhchivio Luigi .\lono ©Venezia. Archivio privai o famiglia

Spanio ©Venezia, Biblioteca del Conservatorio

"·Benedetto Marcello···· © Venezia. Biblioteca della F ondazionc

'·Ugo e Olga Levi'.

© Venezia., Biblioteca :Vluseo Correr © Veuczia., Bihlioleca !\'azionale

Marciana ©Venezia, CAMI':HAPI-IOTO·Arte © Venezia, Fotografia Osvaldo Bi:iluu © Wien, Osteneichische

Nationalbihliolhek

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Venezia 1501: Petrucci e la stampa nwsicale

Venezia, Biblioteca Nazionale Marciana Libreria Sansoviniana 9 ottobre - -t noveuÙJre 2001

Comitato scient(fìco Giorgio Bttsetto, Giulio Cali in, Tain Fenlon (coordinatore), Dennis Hlwcles, MaTino Zorzi

Cumtori della mostm la in F enlon Paolo Cecchi

!lssistenza e collaborazione Tiziana Morsanulo

Coordinamento tecnico Annalisa Bruni Tlaria Campanella Claudia CaueJia Alberlo Polo

Promotori e orgauiz::;atori Ministero per i Beni e le Auivirà Cuilnrali Direzione generale per i Beni Librari e gli Istituti Culi<traL

Direttore gen erale Francesco Si ci li a

Bil1lioteca Nazionalt' .\1arciana Direttore Vlarino Zorzi

Fondazione Ugo c Olga Levi Presidente del Comitato scienttj/co Giulio Catlin

LA MOSTRA

Con la collaborazione del Comune eli Venezia Assessorato alla Cultum Marino Cortese Musei Civici Veneziani Monica da Cortà Fumei (Cfficio Markcting dci Civici Musei Veneziani)

)dlestimento Tizio n a Plebani

Organizzazione e [jffi'cio stampa Annalisa Bruni

Trasporti Piccin

Assicttrazion.i Assicurazioni Geucrali

Presta/ori Bergamo, Biblioteca Civica ·'·Angelo !VI.ni.'' Bologua, Civico Museo Bibliografico

Musicale Fire11ze, Biblioteca Marucclliana Firenze. Biblioteca _\lazionnle Ceun:ale Fossombrone, Biblioleca Civica

'·' Benrdetto Passi o nei"''' Milano, Biblioteca Bmidense .Vlodena. 13ilJliotcca Esi ensc e

Uniwrsitaria Horna. Collezione privata Venezia., Archivio Luigi Nono Venezia, BibLoleca ùcl Conservatorio

·'·Benedetto Marcello "'· Vrnczia. Biblioleca della Fondazione

·'L.�go c Olga Lr,,i ..

Venezia. Biblioteca Museo Correr Venezia, Bihliotecn i\ a zio n a l e Marci a n n Wien., Osteneichische Natim1nlhibliothek

GENERAli Assi eu razioni Generali

Ringmziamenti Fnmcesco Luisi. Roma An1ichi1à Scarpa, Venezin Nuria Schi:inberg Nono Famiglia Spanio., Venezia

Mario A.rmellini, Bolognn., Civico Museo Bibliografico Musicale

Giovanni Cania10, Venezia, Archivio di Stato

Antonella Ccsarini, Fossomhrouc., Biblioteca Civica Benedetto Passionei

Alessandra Chiarelli. Modena, Bibliotccn Estense e Universilaria

Dinna Dal Prato, Faenza, Museo internazionale delle Ceramiche

Casquele de Praclo, St'villa, Bil1liotecn Capitular y Colombina

\11mcello Eynard., Bergamo .. BilJlioteca Civica Angelo .\1ai

.Tosepb Cmeiner, \Vieti., Oslerreiduschc NationaliJilJliothck

Piero Lueehi., Venezia. Museo Correr AJularitn Meacci, Firenze., Biblioteca

Marucelliana Chinra Pancino, Venezia, Biblioteca del

Conservatorio Beucclctto Marcello Carla Pin��:auti, Firenze, Biblioteca

.\!azionale Centrale

Erika Schaller .. Venrzia. Archivio Luigi Nono

Paolo Sclmi, Venezin, Archivio di Slatu Laura Ztm1ckeller, Milano, Biblioleca

Bra i dense Callerin drll"Accademin eli Venezia­

Soprinlendeuza per i Beni artislici c storici

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13. Bologna, Civico Museo Bibliografico Musicale, ms. Q . 19 (Codice Rusconi)

Codice cartaceo con miniature, disposizione a libro corale, cm 29,3 x 22,8, cc. 209. Copiato in Italia settentrionale (area Modena - Fenara - Mantova) negli anni 1515-1518c.

REPERTORi: CE'IISUS l, pp. 73-74 e IV, pp. 277-278; RISM B IVS, pp. 50-56.

Col suffragio di argomenti convincenti è stata recentemente avan­zata l'ipotesi che il codice sia stato redatto da Sebastiano Festa, fra il 1515 e il 1518, in tm'area compresa fra Mantova e l'Emilia, per l'uso privato di Pino Gonzaga, residente a Cazzulo. Il primo estremo cronologico coincide con lo storico incontro di Francesco I e Leone X a Bologna, prima importante occasione per la penetrazione in Italia del repertorio musicale della corte france­se: questo costituisce infatti una sezione cospicua del manoscritto, all'interno della quale il compositore più rappresentato è Jean Mouton. La data di completamento sm·ebbe invece fissata dall'in­testazione del brano di apcrlm·a, il mottetto a quam·o voci O An-

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' ;

13. Bologna, Civico Museo Bibliografico \!fusicale, ms. Q.19 (codice Ru­sconi): C. Festa, Quis dabit oculis noslris, motteto-lamcnto a -±v v. per la morte della regina Anna di Bretagna

gele Dei (c. lv), che recita "1518 a di 10 de zugno. Seb. Festa". Oltre ai ntm1erosi francesi, presenti con mottetti, porzioni di messa e chanson (queste ultime con testo limitato all'incipit), il libro con­tiene opere sacre eli altri tre gruppi eh autori: musicisti legati alla corte di Ferrara, fra i quali il giovane Aclrian Willaert; compositori emiliani le cui opere conobbero una diffusione assai circoscritta, come il misterioso Renalclo (forse il francese Raynaldo, insediato a Panna), che con 11 pezzi è il più esemplato dopo Mouton; infine, alcuni polifonisti attivi a Roma, quale Costanzo Festa. La vergatm·a del codice è tutt'altro che calligrafica, conseguendo apptmto dalle competenze di un musicista piuttosto che di uno scriba professionale. L'ornamentazione è limitata a otto lettere ca­pitali in oro e inchiostri colorati, nello stile della scuola fenarese di miniatltl"a dei manoscritti, ritagliate da un aliTo codice e incollate dove pertinente, e da una silhouette in cm·ta bim1ca incollata su un

riquach·o rettangolare colorato in nero, raffigurante una cerva bianca che giace sotto acl un albero: opera questa, forse ottocente­sca., di nobilitazione dell 'esemplare. L'importanza del codice risiede nel fatto di presentare per circa un terzo del suo contenuto composizioni non trachte da altre fonti, mentre buona parte delle restanti sono attestate per la prima volta in Italia. In quanto alle concordanze., nmnerose sono quelle fatte registrme da diversi manoscritti del primo Cinquecento, sporach­che invece quelle rintracciabili nelle edizioni di PetTucci e Antico. Passato in proprietà del marchese Rusconi di Cento., il manoscritto venne da questi venduto al Liceo Musicale di Bologna verso il 1862.

BIBLlOCRAFJA

CRI\WFORD, pp. 102-111: 107-108; FENLON 1980., pp. 71-73, 76;

HEYTNK; LOCK\VOOD 1979., pp. 199, 234-245; LOWINSKY 1977, pp. 117-124; Nosow, pp. 92-108; OwENS 1988; Selections.fi-orn Bolo­gna Q.19; The .Medici Codex o.f 1518, III, pp. 52-60, 114; TOHCT-ll,

p. 502.

[M. D. P.]

14. Venezia, Biblioteca Nazionale Marciana, Cod. ltal. IV 1795-1798 (=10653-10656) Apografò miscellaneo marciano

Cocljce cartaceo in quattro fascicoli 1mn 145 x 218, (S e A cc. 96;

T cc. 93; B cc. 98) . Copiato nel Veneto nel 1520c.

REPERTORI: CENSUS IV, pp. 73-74; FENLON - HAAH. pp. 191-194

JEPPESEN II., K.-T. LXX; RISM B IV", pp. 554-559.

L'importante antologia manoscritta in quam·o libri-parte., ha su­scitato le attenzionj di numerosi studiosi di musica profana italia­na, che ne hanno variamente indagato le significative peculiarità strutttu·ali e contenutistiche. Fu Torrefranca acl utilizzme per pri­mo questo testimone interpretm1do la fonte quale 'modello' calli­grafico proveniente dalla bottega petruccim1a, c proponendo una inaccettabile datazione assai precoce, addirittura al 1504. La fonte marcimm è stata analizzata nei lavori e nelle edizioni sulla produ­zione frottolistica e villottistica italiana., in particolare in quelli ine­renti le '·origini' del madrigale e iJ passaggio dal repertorio frottoli­stico a quello madrigalistico.

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C - STAMPE MUSICALI DI OTTAVIANO PETRUCCI, 1501-1520

I. Opere stampate a Venezia

16. Hannonice M"usices. Oclhecaton. A Venezia.1 O. Petrucci, 1501

COLLOCAZIONE: Bologna, Civico Museo Bibliografico Musicale., Q.51 FOH..MATO: volume in quarto, cm 1 6.,5 x 23,5, esemplare mutilo: cc. 95 su 1 04 originarie [A]-M''11 ., privo del le carte D2, D7, D8, Gl, G2, G7, G8, Hl., H8, M8 (cc. 26, 3 1, 32, 49, 50., 55-57., 64, 96) e eh tutto ciò che seguiva: la Tavola del l e composizioni (c. 2v) conti­nua fino al c. 1 0.3 e a c. 1 04 doveva esserci l'lmpresswn e il mm·­chio tipografico di Petrucei. Sono state aggitmte pmti musicali manoscritte in inchiostro sui righi vuoti. delle cc. 8 1 (una breve composizione a tre voci in notazione mensm·ale) , 85v (una parte in chiave eli 1nezzosoprano c tma parte incompleta in chiave eli tenore, in notazione an1iea)., 87 (tma melo­elia incompleta in not·azione moderna con testo "Qum1do nmi ... "'' ) . TIPOLOClA E TECNICA D I STAJVIPA: libro corale (S, A, 1� B) ; caratteri mobili acl impressione multipla DEDICA: a Gerolamo Donà (Donato) "patri.cio veneto.'' da Ottaviano Petrucei (c. lv) e da Bartolomeo Budl"io (e. 2) (cfr. anche scheda

n. 48) . [lettera deehcatoria datata 15 maggio ( 1 4 giugno?) 1501] REPERTOH.I: BHO\VN 1501 ' ; GASPAHI lll, p. 200; LINCOLN, p . 707; Rl­SI\'1 1 5 0 1 ; SARTOH.l, 1; VOGEL-EINSTELN, p. 1 86.

Scoperto da Gaetano Gaspari nel 1856 nella biblioteca del Liceo Musicale eli Bologna, questo vohune è con b uona probabi lità la so­la testimonianza della prima edizione, interamente d i musiche, stampata da Ouavi.ano Petrueei., con la collaborazione dei librai Amedeo Scotto e Niccolò di Raphael, nel 1501 , tTe anni dopo aver ottenuto il privilegio ventennale dal la Repubblica eh Venezia; per­tanto inaugura di diritto la vera e propria storia dell'editoria musi­cale. Il volume però, così come si presenta oggi, non solo è mutilo, . ma, secondo Boorman, è composito: solo 51 emte apparterrebbero all'editio prin ceps mentre gli altri sarebbero stati stmnpati in anni eh versi. La straordinaria eleganza tipografica, la chim·ezza e la precisione che ancor oggi lo contraddistinguono s.i. devono certo all "'accuratez­za con cui furono fusi i tipi, ma anche alla tecnica tipografica dell e tre impressioni successive, delicata e costosa: prima i. righi, poi le note in notazione mensuTalc bianca, infine il testo e il restante cm·-

l ··,:

16. Bologna., Civico Museo Bibliografico Musicale, Q.51 ., J-lamwnice 1/Wsices Odhecalon A, Venezia, O. Petrucci, 1 50 1 L. Compère., Alon ferons la barbe., chanson a-± vv.

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rcdo tipografico della pagina. Tale tecnica, pm nota agli stampato­ri di libri lituTgici. venne applicata per la prima volta alla musica poliionica proprio da PetTucci etti va ilmeril·o se non altro di aver creato tm sisterna completo eli figme per la notazione mensm·ale. TI volume intero conteneva 96 composizioni (e non 100 come di­chiarato dal titolo o 97 come risulterebbe dalla Tavola) alla cui raccolta forse contribuì il frate domenicano Pietro Castellano (di Castello) revisore e correttore nel processo di stampa, e forse anche il dedicatario della raccolta, il nobile Girolamo Donà, cliletlante eli musica e ambasciatore veneto a :Milano. Ferrara, Roma e alla corte francese. cioè nei luoghi in cui operavano alcuni dei compositori rappresentati nell'antologia. Le composizioni sl"ampate non harmo parole se si eccettuano gli incipil (nell"'esecuzione cantata il resto del testo doveva essere affi­dato alla memoria dei cantanti) e le singole voci sono distribuite sulle facciate acl apertura eli libro una dopo l'alu:a, come in un mi­nuscolo libro corale: la voce di sopra11o senza nesstma indicazione, tranne la chiave, e il Tenor nella facciata di sinistra; l'ALtus e il Bassus nella facciata di desiTa. Si tratta perlopiù di chansons fran­cesi., ma vi sono anche altTe composizioni profane (poche in lingua italiana) e alcuni mottetti dotati del loro testo latino (probabil­mente destinati ad esecuzioni dmnestiche): 45 brani sono a 4 voci, 49 a 3, 2 soltanto a 5 (Hor aires une chanson, cc. 5v-6:, Brunette, cc. 7u-8) . Gli autori sono i grandi maestTi franco-fiamminghi par­ticolarmente amali all 'epoca in Italia: A. Agricola (10), P. Bom­clon., A. Brumel, A. Bnù1i .cr, A. Busnois (3) , Cru·on, L. Compère (16), .T. Ch:iselin, Hayne van Ghizeghem (6), H. Isaac (4), .T. Ja­part (9) , .T. cles Prez (6), P. de La Rue, l Mouton., Ninot le Petit, l Obrecht (3) , .T. Ockeghem. (2) , M. de Orto (2) ., .T. Stockem (5) , l Tadinghen, 1. Tinctoris, .T. Vincenct. Risttltano anonime 19 compo­sizioni ( 18 se si accetta l"'al"triJ)uzione de La stangetta a Gaspar vru1 Weerbeke). La fortm1ata accoglienza eli questa prima raccolta è in qualche modo testimoniala daiJe diverse ristampe parziali effcl"tuate nei. due amlÌ seguenti c dalle riedizioni: tma nel gennaio del 1503, tm.'altra nel maggio del1504.

BlBLIOGLlAFTA

BLACK13Ljfli\ 1995, pp. 15-45; BLACK13UH.J'l 1996, pp. 19-44; BOOH­

Mi\_'l 1977, pp. 183-207; Le Frottole; JL7DD 1995, pp. 121-152;

Kf\..VIT'I�H, pp. 277-288; MAmx:, pp. 236-241; REr.sE 1934, pp. 39-76: Ottauiarw Pclracci, Frottole l-IV

17. Cant1: B. numero cinquanta Venezia, O. PetTucci, 150 1 [recte 1502]

[F. C.]

COLLOCAZIONE: Bologna, Civico Museo Bibliografico Musicale, Q.52 FOH.\LATO: volume in quarto, cm 16,5 x 23,5., cc. 56

TlPOLOCTA E TECNICA DI STA�I"PA: libro corale:, caratteri mobili ad im­pressione multipla. [A J -0111• Numerazione elci fogli in numeri ara­bi. solo sttl recto in alto al centro. Stù uerso del frontespizio laTa­vola. hnpressum e marchio tipografico al f. 56 recto. C 41 è segna­to erroneamente 35 e c. 47 è segnata 37. RI�PERTOHI: GASPART HL p. 200: LT:>JCOLN, p. 707: R1s:v1 1502�; SAR­

TOHJ. 2: VOCEL-EINSTEIJ\., p. 186.

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17 Bologna, Civico Museo Bihliografico MusicéÙe, Q.52 Canti B. numero cinquanta, Venezia, O. Peh"Ltcci, 1501 [recte 1502] P de La Rue., Pors seulement, clwnson a 1: vv.

Questo volume venne rinvenuto insieme all'Odhecaton nel 1856 da Gaetano Gaspari nella biblioteca del Liceo Musicale di Bolo­gna, una decina d'anni dopo che Anton Schmicl aveva edito il primo importante studio dedicato a Petrucci. Anche se il suo ti­tolo non ricorre più aJ greco latinizzato, Canti B è comunque la seconda raccolta eli musica profana approntata da Petn.1cci e dai suoi collaboratori c continua pertanto la collana iniziata con Odhecaton e destinata a proseguire con i Canti C. No cento cin­quanta. DeWOdhecaton mautiene la straorclinaria eleganza tipo­o-rafica il formato la distribuzione delle j)ani musicali e, sostan-n ') ' zialmente, la scelta degli autori rappresentati. (vi compaiono co-muncrle anche figure nuove e meno note come Bulkyn., Raulin o Vaqueras) e del repertorio. Le composizioni messe insieme, chansons francesi e tma mru1ciata eli mottetti, sono sono 51 anzi­ché 50 corne recita il frontespizio; eli queste 36 sono a 4 voci. 12 a 3, 2 a 5 c 1 a 6. Gli autori identificati sono i seguenti: A. Agricola, A. Brumcl (4)., A. BnJ1ier, Bulkyn, A. Busnois, L. Compère (7) , A. de Vigne, J. Chiseli11, Haync

.van Chizeghem, H. lsaac., .T. Japart (2) ., l cles

Prez (3), C. de Lannoy, P. de La Rue (3). Lomcloys (=J. Bracon­nier), Ninot le Petil (2) . ]. Obrecht ( 4), M. de Orto (2 ) , Raulin, B. dc Vaqueras; 12 composizioni risultano anonime (11 se si ricono­sce a JosCJllin la paternità eli Baisez mai a 6 voci). Come nella precedente raccolta le composizioni sono corredate dei soli incipit test11ali: w1ica eccezione il mottetto Virgo ceLesti di Obrecht (n. 2) che ha il testo completo sottoposto al superius c alle due parti eli tenor. Ca11ti B è la meno corposa delle tre antologie profane. ma si Ji­stingue per la sorprenclent·e varietà eli stili delle cha11sons contenu­te; è probabile abbia goduto eli tm certo favore se Pelrucci ne ha curato una seconda edizione, con il medesimo contenuto, nel 1503.

BLBUOGLUfLA Ottaviano Pelrucci. Canti B.

F. C.

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1 8. Josquin des Prez, !Vfisse Josquin. Lomme arme. Sup uoces tnusicales. La. sol.fa. re. mL Caudeamus. Fortuna desperata. Lomme arme. Se.xti toni. Venezi a , O. Petrucci, 1 502

C O L LOCA ZIO'-'E: Bologna, Civico M useo Bibliografico Mus ica le , Q.54 FORMATO: fascicoli in ottavo, cm 17 x 24:, (S : cc. 24: A: cc. 20; B:

cc. 1 8) TI J>OLOGIA E TEC:VICA DI STA.V IPA: 3 libri pmte (S, A., B: manca T) : caratteri mobili acl impressione mu ltipla REPEHTOR I : RISM A/1, .J 666: SA RTOHJ. 4 .

La quarta impresa eli Petrucci segna l 'esordio nel genere de l la messa polifonica e la prima occorrenza eli tm'eclizione a stampa ri­servata ad m1 solo compositore: primati che eli lì a poco lo stesso tipografo di Fossombrone avrebbe tramutato in consuetuehne col dare alla luce altre raccolt e a destinazione lit mgica incentrate eli volta in volta su un i llustre autore olt.remontano, e fra ques te due ancora intestate a Josquin .. unico a beneficiare di reiterata atten­zione . Oltre al l e cinque messe a 4 voci elencate nel 'frontespizio', la pub­blicazione accoglie, in posizione estTema, probabi lmente a colmare il vuoto residuo eh ciascun fascicolo, il mouetto per il medesimo organico Ecce tu pulchra es amica m ea . Pur nel la generale clifficolt�1 di stabilire una cronologia a t t endibile della prod uzione del musici sta fra11cese, sembra eli poter sostenere che le opere comprese in questo primo libro - a differenza eli quel che si darà nei successivi - cos t i t u iscano tm insieme piuttosto omo­geneo q11anto a datazione e s t ile . Risa lirebbero al qu ind icenn io precedente e, forse, al tempo t-rascorso a Roma (dal 1489), come suggerisce l'addensarsi di concordanze proprio in manoscri t t i l à confezionati fra l o scorcio del Quattrocent o e i primi amli del seco­lo seguente . Si tratterebbe dunque di opere del cosiddetto periodo di mezzo., o matmo, di Josqu in., contradchstinto, da un Jato, dalla moltiplicazione degli espedien t i tecn ico-compositivi piegati a.l t -ra t­t amento dell'ordinarùun missae - cantus .fi'nnus., sogge1to cavato., os t inato, parafrasi e parodia., anche in varia combinazione - c., dal l 'a l tro, da tm affinato controllo annmlico c un pervasivo gioco lin i tat ivo innescato da sptmt-i mot i,rici ora non ast-rattamente mel i ­smat ici, ma anzi ben attagliati al t esto verbale sottcso. Verosimilmente già al lora queste composizioni fm·ono avvert ite co­me esiti superiori dello sperimenta l ismo che la messa ciclica anda­va provando per mano dei maestri franco-fimmninglli, al punto che Petrucci non esitò a imprimerle più volte (1505c. , 1 5 1 6. 1 5 1 7 - 1 8, 1520) e a ritentarne il successo con le due tÙteriori s illo­gi, anch''esse poi rese ripet u tamente disponibi l i ( IL 1 505, 1 5 1 5, 1 5 1 7: Ill: 1 514., 1 5 16) : fatta salva mùsolata eccezione., l e tre s tampe 1Tmnmldano l' intero corpus di messe complete attribuib i li (con diverso grado di certezza) a cles Prez. Dalle t irature petruccianr e dalla supina replica di Jacopo Gionta., Ciovanni Giacomo Paso1ti e Va lerio Dorico ( Roma, 1526) discen­de larga pmte delle riproposizioni , spesso parziali. se non addirit ­tura frammentarie, che s i susseguirono u n po' oVlmque per o l t Te un secolo . Grazie a queste c a l la durevole risonanza snsci l a ta nel l a saggistica europea., musicale c non., l e messe eli .Josquli1 assursero

1 8 . Bologna., Civico Museo Bibliografica Musicale. Q.5-t J. des Prcz, Misse }osquin [LibPrprinms}., Venezia, O. Pctmcci., 1 502 fascicoli del S t tperi us. del l 'AlLO c del Tenor: l cles Prez, Agntts Dei In ("'F1 tgarn ad m i.njJuam ''' ) dalla !v/isso L'homme anné sixti toni, a -t vv.

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coppia di brani su Beata es Maria di Bru mel e Obrech t (nn. 1 1 e 33 ) : il canlus finnus., comune an che al motteUo Ave Mària gralia piena di Cor npère. deriva da tma l a uda spirituale . Interessante, soprattutto per l e s u e impl icazion i simbol i che, è ! 'u­nicwn Ut Phebi radùs di Josquin (n. 7 ) ., forse la prima composi ­zione in cui i l m odello esacordale simboleggia la Vergine come sca ­La celestis . Prizer e van Bent hem hanno evidenziato anche tlll pos­silJ i le collegamento con !" 'Ordine del Toson d 'Oro. Merit ano inoltre attenzione tre mottetti attriliuiti a Obrecht. Uno eli questi, O beate Basili (n. 38 ) (il cui cantus ./in nus si ritrova nel K_yrie I della Missa O beate pater Donaliane) fu certtunente com­posto clm·an le la sua permanenza a Brugcs., come succentor 1 1 ella chiesa di S. Donaziano - le reliqu ie eli S. Basi l io erano t ra i più ap­prezzati tesori della città . Mentre O beate Basi/i sopravvive an che in un m anoscritto fiorentino degli inizi del XVI secolo, gli altri d ue motte1-ti , Quis numerare queat (n . 6 ) e Laudes Christo redempto­ris (n. 1 3 ) sono degli unica nel la stampa petrucciana. Una partico­lari t à di queste due composizioni è che entrrunbe non sono basate su un cantus .fimws e sembrano perciò essere opere tarde di O bre­cht., palesemente in fluenzate dai t ratti del l o stile musicale italia110. L'un i ci tà di Quis numerare queal e Laudes Christo redemploris, oltre che eli Beala es Maria, supportano !" 'ipotesi che essi datino dalle visite di Obrecht a Ferrara. Tra i pochi mottet ti a 4 voci appartenenti alla produzione tarda eli Mart ini si situ ano ilwece Levate capita uestra (n. 20) e O beale Se­bastiane (n . 2 1 ) . Secondo Lockwood, quest\ùtilno brru1o avrebbe a che fare con avvenimenti feiTru·esi ., in quanto invoca l 'aiu to del mar­tiTe COntro la peste ed è cr1 ineJi probab i l e che sia dei periodo 1 480-1 4 9{), quando Fcrnu:a fu il11pegnata nella guerra con Venezia, o del­l a met à del decen nio, al lorché scoppiarono diverse epidemie.

BmUOCRAf'IA

BEi\Ti lEM, pp. 64-81 ; BLOXA M , pp. 39-89; DHAK !c:, l, p . 20:, EU)EHS

.1 994; FALLOWS, pp. 69-80: 75-78: Jic:PPGSL'-1 1 929, pp . 73-88; LOCKWOOD 1 984, pp. 3 14-3 1 5: MAC:EY., pp . . 38-53; NG2 s. u. '·'·Pe­trucci '

.' ; PBJZEH, pp. 1 1 3- 1 53 ; SA IUOHI Co/L. , pp . 1 75-2 1 0: Selec­

tionsfmm Motetli. Libro l/i , p. XH I . [L. B. ]

23. Larnentationurn .!ere mie Prophete Liber prùnus Venezia, O. PetTucci, 1 506

COLLOCAZIO!'\E: Bologna, Civico Museo Bibliografico Mu sicale, Q .66 FOR.\lATO: volu me in quarto . m m 236 x 1 67; cc. 50 TIPOLOCIA E TECr-,lCA DI STAMPA: l ibro corale ( l amen t azioni p olifoni ­che, 2, 3, 4vv. ) (S., A, 1� B): caratteri mobili acl im p ressione m u lti ­p la HEPERTOHT : GASPA H l., p . 1 70; RJsvr 1506 ' : fìA RTOHI, 26.

La raccolta de l le Lwnenlazioni petTucciane rappresenta una vera novità. non solo in senso st rettamrnte editoria le: infatti, se per p arte delle frottole rimlite da l nostro stampatore possiamo fare ri­ferimento, in un periodo el i poco antecedente o coevo a l l a loro p LJJbli cazione. ru1chc acl una fiorente traclizionc mru1oscritta, i l re­pert orio tràdito in qu esta raccolt a è assai raro e riceve proprio dal Petrucci un parti colare impt ùso. Il fatto che Petrucci abbia dedica­t o m1a delle s ue imprese editoriali acl un.'rultologia di cauti del la Settilnana Santa (al tennil1e del pri l11o vol u me souo presenti anche brru1i destinat i a l la processione del Venerdì. San t o ) , conferma quruTto i riti della Passione, si ano da sernprc un momento centra le dell'anno l it urgico. G l i autori che figurano ne l l a doppia raccolta del l e Lamenlazioni sono p er la maggior parte fiamminghi (ne l prim o volume .f . Tin c­t oris. B. Y cart., A. Agricola, M. de Orto ) . t utti connaddist inti, co­m e molt i dei co mposit ori originari e l i qu e l l e terre., da un "'attività i t inerante n e i luoghi musi calmente più at t i vi del la nostTa Peni so­la: l a corte aragonese eli Ferrante L a Napoli, l a cappella pont ili ­cia, l e più importanti signorie (Medici , Sforza., Estensi ) . La com u­ne prove11ienza nordica. la coincidenza delle carriere, la cocta ­neità d i questi mu sicisti ., attivi n el la seconda metà del XV secol o ., fece cb essi una poten te koiné, rinsa l data anche da frequ enti con­tali.i personali : i l fa t t o che gli autori si siano tutti cime1 1t ati n e l l a composiz ione d i Lamenlazioni attesta, o l t re aJla loro int·erazione. la partecipaz ione consapevole alla codi fica d i questo nu ovo gene­re sacro. lì-a i composi tori figurano a nche a ntori locali. Se la p resenza d i

2.3 . Bologna. Civico Museo Bibliografico i'vlusicale, Q.G6, Lamentationum ]eremie Prophete /i ber pri111ns. Veuezia. O. Petrucci. 1 506 J. de Quach-is. !nCijJit lamentalio ]eremie prophete., a 2 vv.

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Francesco el'Ana non rappresenta un fatto eccezionale, poiché que­st'autore compare spesso nelle sillogi petrucciane eh musica profa­na, più diffici le è spiegaJ'e la presenza del de Quaclri s, compositore proveniente da lla chocesi di Sulmona. Il primo veniva quindi d'ol­tralpe, mentxe il pres�yter Jobannes appmteneva acl una geuera­zione anteriore anche al più anziano fra i compositori fiamminghi rappresentati nella raccolta (Bemharcl Ycart) : alcune sue composi­zimù appaiono in manoscrit ti databili tutt'a l più agli anni '·30 e '40 del Quattroccn1o e si hanno sue notizie come cantore in San Marco a Venezia, a partiTe più o meno dagli stessi armi, fino al 1 456. Anche da tm ptmto eli vista stilistico i brani del de Quadris hanno ben poco in comune con quelli dci colleghi fiamminghi; essi rivelano una concezione compositiva tardo-mechevale, m1cora lega­ta al primitivo stile discanto, caratterizzato., in questo caso, da un essenziale ma elegante procedere sillabico delle due voci, con ca­denze leggermente ornate, sul modello eli tm1ta musica profana coeva. Altra caratteristica eli queste Lamentaziorzi è la loro struttu­ra ripetitiva: ogni versetto è intonato, con i necessari adattamenti test uali, sulla stessa melodia, tm tratto che potrebbe collocm·e que­ste composizioni a metà str·ada fra le pratiche eli canto eli tr·adizio­ne orale., sicurmncnte cuffuse a quell'epoca, e i pezzi in polifonia colta dei fiamminglù a cui sono affiancate. La presenza di brani attribuiti al de Quadris nel Liber Sacerdotafis (prima edizione: Ve­nezia, 1 523; più volte ristampato ) ., Lma stampa eli musica l iturgica che ebbe ampia diffusione m1che fuori del l 'Italia c rimase in uso per alcuni secoli, prova una fruizione duratura del le sue intonazio­ni, col tempo entr·ate a far parte eh un repertorio ampiamente con ­diviso (questo spiegherebbe il loro inserimento nella stampa pe­tr·ucciana., nonostante la loro vetustà ) . Una miscellanea come i l primo libro delle Lamentazioni può farci toccare con rnano la transizione da una concezione musica le tm·clo­meclievale acl una rinascimenta le; una pèlrabola che ha come suo punto eli origine i brani di Johannes De Quach·is, come fase inter­media le anonime Lamentazioni a 3 (l ' impianto a 3 voci - cantus., contra e terwr, senza bassus - incarna ancora un ideale compositi­vo arcaico) ; e con Ycart, de Orto e Agricola ci troviamo nel pieno splendore della pratica fiamminga, che vedrà in Johannes Tinctoris Lmo dei suoi più fervidi teorizzatori .

BillLIOCHAFlA

CATT!N 1 970/2., pp. 281 -304; de Quadris, cc. 30o-48; MASSENKElL; THOMAS .

[A . F. ]

24. I-Ieinrich Isaac, llfisse henrici ]zac. Charge de cleuL. fl!fisericorclias dotnini. Quant yny au co1� La spagna. Commeferne Venezia , O. Petrucci.1 1506

COLLOCAZlONE: Bologna., Civico Museo Bibliogralico Musicale, Q.68 FOiùv!ATO: 4 fascicoli in quarto, cm 24 x 1 6; (S : cc. 1 8; A : cc. 16 ; T: cc. 10 ; B: cc. 14) TIPOLOCLA E TEC:\TTCA DI STA.VIPA: libri parte (S, A, T, B ) ; caratteri mobili acl impressione mlÙtipla HEPEHTOHJ : RISM B IV, I 88; SAHTORT, 28.

'NII

103ilfc bcntid 1 ;a c .!C barge uc ueul Jl))ifcricoldias uomini e.uant ,;a-r: an coz J..a fpagna .!C6mcfeme

24 Bologna, Civico Museo Bibliogra1ko Musicale, Q.68 H. lsaac, 111/sse, Venezia, O. Petrucci, 1 506 fascicolo del S uperius: frontespizio

J

Ottaviano Petrucci inaugmò la sua attività editoriale con due volu ­mi eli polifonia profana, l 'Odhecaton. A e i Canti B; già nel 1 502, tu1tavia, si confrontò con il reper1orio lih1rgico internazionale., av­viando con ftilisse .!osquin il fortunato corpus di raccolte monograJi ­che clechcatc ai più celebri compositori oltremontani. Petrucci fu certo facilitato nell'opera di raccolta del materiale dall'intensa cir­colazione di opere e eli musicis1i. il numero di m�moscritti conserva­ti, inJatti , sembra testimoniare un'ampia produzione nell'area del ­l'Italia noni-orientale, oltre che un elevato grado di accessibilità del repertorio. Questo fenomeno, si è eletto, si intrecciò con la mobilità dei musicisti: quasi tutti i cm1tori e compositori norchci di maggior statura artistica si spinsero in Italia per periodi più o meno hmghi della loro cmriera. Henricus Isaac ( c 1450- 1517) fu uno eli questi. Originario delle Fiamh·e, fu legato da tmo strettissimo rapporto con Firenze.1 dove fu membro della cappella polifonica cittadina dal 1485 al 1 494. La stampa petrucciana contiene cinque sue messe. La pubblicazione eli Jl!fisse Henrici .!zac conferma anzihrtto la cele­brità del compositore., per quanto ta le conferma appaia superflua per un nmsicista che agli occhi dei contemporanei rivaleggiava con Josquin cles Prez c che annoverò tra i suoi protettori Lorenzo de' Me­chci e P imperatore Massimiliano I d 'Asbmgo. La stampa petr·uccim1a è poi preziosa per la qualità eli alc:Lme delle lezioni che conserva . Appm·entemente Misse I-Ienrici .Tzac non fu ristampato; non mm1-cano 1uttavia segnali della sua circolazione nel XVI secolo. La rac­colta, come molte pubblicazioni petr·uccim1e.1 ebbe tm ruolo nella diffusione del repertorio polifonico internazionale., come suggerisce la presenza di m1 antigrafo copiato in Germania orientale nella pri­ma metà del secolo XVI ed ora conservalo presso la Universitetsbi­bliothekct di Uppsala ( Vokalmusik i Handskrift 76a ) . Che la sillo­ge, comunque, rimase in commercio abbastanza a lungo, forse presso librai italiani, è climostrato da tma nota nel famoso registro di F erclinando Colon. Si segnahnw, nel fascicolo dell" A, alcune cor­rezioni, verosimilmente apportate nel corso della stampa .

BTBLTOGHAFTA

BLACKBUH:\1 1 996; BOOHMAI'\ 1 981 /2, pp. 1 29 - 153; Cl-IAPMAN 1 968, pp. 47-48., 6 1 ; FELDMAJ',IN, pp. 203-225; lSAAC 1 962; lSAAC 1 974-; NG2 s. o. '·'"Isaac.'' ; fuESE 1974; STAEHELI N l., pp. 47, 59-62.

[C . Z . ]

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E - STAMPE MUSICALI DI ALTRI TIPOGRAFI O INCISORI, 1516-1526

37. Liber quindecim missarwn, eLeclarwn quae per e.x:­cellentissùnos Nfusicos compositae jiterunt Venezia., A. Antico e [A. Gitmta] , [ed. O. Scotto], 1 5 1 6 Due esemplari COLLOCAZI0;-.1 1 :

Bo logna, Civico Museo Bibliografico Musicale. R . 1 69

Firenze. Biblioteca Naàonal e .. Musica A ntica 4 FOJLvJATO: volume ( muti lo del frontespizio) in folio grande, cc. 1 62

TJPOLOClA E TECi\ICA DI STA M PA : libro corale (S, A., T, B ) , impressio­ne mista , xilografia e caratteri mobili DEDICA: a p apa Leone X R P.PEHTOHJ : RJS.\' 1 1 5 1 6 1 •

Avviata la propr ia a tt ività a Rouw fin dal 1 5 1 0, Andrea Antico contese il mercato dell 'editoria musicale a Petrucci negli am1i di Fossombrone, grazie acl m m t ecnica edit oriale che consentiva re­sh·ema eleganza del l i bro : l'accostamento di t ecnica xi lografica c

caratteri mobili. L'e legan t issimo Liber quindecim misswwn del 1 5 1 6 afferma la sua perizia tecnica nei vo lumi in folio .. per i quali eg l i deteneva il privilegio fin d a l 1 5 1:3 . Il vo lu me si present a come edizione eli lusso cl 1c riproduce i model l i grafic i degli elegant i ma­n oscritti miniati: dimosh·a così come la stampa m u sicale �ùl'i..nizio scegliesse nel la tntdi..zione manoscritta i cauoni di eleganza. La cu­ra c la raffinatezza del prodotto servirono ad A ntico per consolida­re il proprio priv ilegio sui volu mi i..n folio, ma anche come u lteriore pressione su Leone X nel ra 1 11.bit o della lot ta commerciale che lo opponeva a Pet mcci . Pochi rncsi dopo., infatti., il governo pontificio ritirò i l p rivilegio per le i ntavolat me per orgru10 alla t ipografi a eli Fossombrone., afficlru1dolo acl Antico. 1 1 h·ontesp izio del Liber quindecùn missanun compone m 1 a sorta di dedicat oria grafica che. secondo consolidati stereot.ipi i conogra­fici ., rapp resenta Antico . .inginocch i ato., mentre presenta il volmne a Leone X che lo benedice. Con questo volu me si ch iude così i l t ri angolo di rapport i tra compos it or i , sta111patori e mccenati che dominerà la stampa m.usieale dei decenn i success iY i . 11 rep ertorio, l cggcrmcme datato .. inclu de p revalentemente r nesse d i Piene dc la Rue , Jean Mouton ., Antoine de Févin e Josquin : con 1 e dire u na g�ù­leria Cii prestigios i aut ori esemp lar i .

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W6t�·:rrr��·\\rr�t�UrJéyJ••u0all

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37.2. Bologna. Civico M l lseo Bib l i ografit:o Musicale, R 1 69 Li ber qu.indecùn missarwn, Venezia., A. A n ti co e [ A . Gilmta ]. , [cd. O . Scotto] ., 1 5 1 6 A . D c Févin., K_rrie dalla ì\l{issa Mente fola . a -:1: vv.

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38 Roma , collezione privata : Can:::oni sonetti slmmbolti e fi·ottole Libro secondo, Roma., G. Mazochio e G. Gim1ta, [ed. O. Scotto J , 1 5 1 8 [M. Pesenti? ] ., Quando lo po1110 uien da lo pomaro, villotta a 4 vv.

Edito in mille copie, le spese eh composizione del volume furono suddivise con gli editori Giunta e Scotto grazie ai quali Antico con­sol idava i rnercati di Firenze e Venezia., città quest'ultima dove in effelti Antico si trasferì Panno successivo e dove iniziò a pubblica­re a partire dal 1520., una volta scaduto il privi legio vente1male eli Pe1Tucci.

BIBUOCHAFIA

BOOIWIA'l 1984, pp. 82-84; BOOH.Nlrl...'f 1 985, pp . 5:33-554; CT TAP.VLA..'f

1964; FENLON 1995; FENL0;'\1-HAAH, pp. 1 9 e 55; Music Prinling, pp. 143-147.

[P. R . ]

38. Canzoni sonetà strcunbotti e ji-ottole Libro secon do Roma, G. Mazochio e G . Giunta , [ed. O. Scotto] , 1 5 1 8

COLLOCAZJO:\'E : Roma, collezione privata FOHMATO: volmne in ottavo,. cm 10,3 x 14,5, cc. 60 (u ltime tre n.n . , ultima b . ) TIPOLOCTA E TEC:!'\! C A DI STAMPA: libro corale (S , A , T, B ) (esemplare mutilo delle cc. 1 -4 ) ; caratteri mobili ad impressione nuùtipla HEPEHTORL : .JEPPESEN Il., [K. -T. XVII ] :, VOCEL-ETNSTE!ì\, pp. 277-279.

Si tratta verosimilmente della ris tampa del Canzoni sonetti stram­botti et .fi"ottole Libro secondo che Andrea Antico potrebbe aver pubblicato a Roma intorno al 1513. Prima di quella data l'editore aveva licenziato solo le Canzoni nove ( 151 0 ) ., ma senza il privile­gio di stampa, che otte1me nel 1513 (dopo l'elezione aJ soglio pon ­tificio eli Leone X, suo protettore) , anno in cui venne pubblicato il terzo libro eli frottole. Appare plausibile ritenere., perciò. che anche il secondo W)]'o sia stato stmnpato con la stessa data e con lo stesso privi legio. Peraltro la present e edizione è fru tto eli una identica operazione portata a termine dagli editori Mazochio e Giunta., che

ristamparono nel 1518, in concomitanza con il secondo, anche il terzo hlJro eli frottole dell'Antico. L'opera, la cui fortuna condusse a una seconda ristampa (Venezia, [A. Antico] e L. A . Giunta, [1520 ] , cfr. schede 39" e 40) , presenta un cospicuo repertorio, costituito da 46 brani, gran parte dei quali eli Bartolomeo Tromboncino e eli Marchetto Cara. Consistente ri­sulta l'inserimento (per la prima volta rilevante) di villancicos, tre dei quali eh Jmm del Encina e uno di Garci Sanchez de Badajoz: evidentemente Antico.1 interessato all 'ambiente partenopeo, pensa eh conquistare col proprio prodotto editoriale anche il mercato me­ridionale, fino a quel mon1ento estraneo ai movimen1i culttuali sorti intorno a l l 'editoria musicale . Significative appaiono anche le composizioni che fmmo ricorso a citazioni popolari, come O tiente a l 'ora, Tintinami la braca, e Quando lo pomo, quest'ultimo pub­blicato anche da Petrucci nell\mdiccsimo libro (1.514) ., ma già presente in rnanoscritti più antichi . In effetti il corpus offerto da Antico nel secondo libro è costituito da un repertorio in gran parte originale, con i l quale ]" 'editore prende le chstanze dall'operazione precedentemente condotta con la stampa del le Canzoni nove, nella quale circa metà del repertorio derivava da precedenti eclizioni pe­trucci a ne. L'esemplare qui esposto per la prima volta non è segna­lato nei suddetti repertori, ma ne ha dato notizia Luisi.1 in "Studi musicali" (1999) . Il testimone contiene qua e là antiche annota­zioni manoscritte in base al le quali se ne inchvidua il possessore, un ceno Giovanni Andrea Dirosi speziale.

BIRL!OCRA Flr\

BIAJ\fCONI, p. 1 98; ET'lSTEIN 1936., pp. 154-1 55; JEPPESEN I , p. 4.3 ; LUTST 1975-76; Lù1SI 1999, pp. 65-115.

[M. L . ]

39 [Zibaldone tnarucelLiano} Una collezione di sei libri legati insieme nel 1 520c. Nu­merazione dj pagjne progressiva e corrispondente, an­che nella mano, all'indice compilato nel secolo XVI'" .

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l

BffiLIOCHA FIA CHAPMAN 1 964; NG2 s. v. '·'Anti co" ; ZEJ\ATTT, 1 88 1 -82, pp. 1 67-1 99; Z F.\'A'TTI 1 884-86, pp. 249-26 1 .

42. [ll1otetti Libro secondo J [Venezia o Roma, A . Antico? , 1 52 1 J

[F. P.]

COLLOC A Z IOì\E: Bologna, Civico Museo Bib liogra fi co Musica le .,

R . 1 4 1 . 1 FORM.ATO: l fascicolo i n ottavo; cm l O x 1 5 ; cc. 20 TlPOLOCIA r: Tfi:C)[JCA DI STA.V!PA: l ibro pmte (solo A, mancru1o S, T e B ) : impress ione mista, x i lografia e cru·atteri mobili REPERTO R I : LiJ'\COLN., p. 7 1 3 ; RISM [ 1 52 1 ] • .

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-i2 . Bologna, Civico Museo Bibliografico Musicale, R l-i 1 . 1 "[Mole/li Libro secondo. Venezia, A . Antico ? , 1 52 1 ] fascicolo dell' Alto: Tavola

Cli ese mplmi espos1 'i (cfr. schede 43 ., 44e 45) sono riumt1 con un\m i ca rilegattu ·a cl''epoca decorata con .hgure geometriche c eli­segni floreali. Questi due libri parte. cnl rrunbi dest inali alla voce

clcll'allus, costit11 iscono la sola testimonianza eli ahrcl 1 ante raccol­te perdute nella loro completezza c a ppartenent i a un unico pro­

prietario . Pur non disponendo né del f ron tespizio né de l colophon, è stato possibile identi ficare le due antologie con l ' ausi l io del cat a­l ogo della biblioteca el i Fcmando Colon. Se t.Lll tempo si attribuiva la raccoha, cJj origine veneziana o roma ­na., ai tipi di Andrea Antico, si è oggi propensi a esclu dere la pater­nità del lo s tampatore istTiru1o., del qua le risulterebbero contrad det ­te le ahi t ucliru editoriali: figmano i n faHi nel l 'antologia alcmn mot­tet t i già editi in altri volumi eli Antico. La raccolta fotografa i l re­pertorio clcl mot t e H·o in u ua congi unt1Jra cruciale del la storia della stampa m usica l e del C inquecento : la t ransizione dalla s upremazia eli Venezia a quella della Homa di Giu l i o II e Leone X, con l" esau ­rimcn lO dell 'attività di Petrueci e de l la prima fase veneziana eli quella di Antico. esperienze di cui l' 'escmplare qui esposto intende proporsi come evidente prosecuzione. Vi sono ritmi ti quindici r u ot ­telTi prevalentemente a quattro voci ( rna anche due a cinque part i : n-a quest i il De pm.fimdis eli Josquin) di una dozzina di composito-

98

ri sopratt u t1 o hanco-fiam nnnghi., i cui nomi sono sern p re p untual­m ente registrati . Se i l p i ù rappresentato è Jean Mouton, compaio­no con due titol i ru1chc il suo allievo A cl rien Willaert , i ct.ù mottetti godettero eli circolazione straordinaria nelle antologie it a liane coe­ve, e il m isterioso Andreas De Silva, all'epoca canlor, cantar secre­tus e cotnpositor presso Leone X: trru11ite i mportante fra la genera ­zione eli .J osquin e quella pi ù giovane e l i Willaert, con i s uoi mottet­ti fornì la base per messe parod i a di au tor i come Arcadelt e Pale­su·ina.

BlJ3LlOCRAFIA Cr-rAP.\'IAN 1 964; CT-IAPMAN 1 968, pp. 50 e 7 1 ; Masic Printing, p. 1 46; NG2 s. v. '·''Antico " ; P ICKEH., pp. 2 1 3-2 1 4; SARTOHI Diz. , s.v. "Antico" .

[R M. ]

43 . [Motetti et cannina gallica] [Venezia o Roma, A. Antico? , 1 52 l c o 1 524] COLLOCAZION!c: : Bologn a., Civi co Museo Bibl i ografico Mu si cale, H. 1 4 1 . 2 FORMATO: fascicolo in ottavo, cm 1 0 x 1 5,5 ; cc. 2 0 TIPOLOCIA E TE:C:\' lCA D i STA.\1J>A: libro parte (solo A . mancano S, T e B ) ; impressione nlista, xi lografia e carat t eri mobili REPERTOHI : LJNCOLN, p. 7 14, RTSM [c . 1 52 1 r.

Per questa seconda antologia dalle origin i incerte., che i catalogln della Bihboteca Colombina ricondu cono alla Venezia del 1 524, valgono le considerazioni proposte per l'esempl are esposto a l n . 42. L'attri buzione alla 1ipografia cJj Andrea Antico è sempre ap­parsa clt.ùJbia, t ru1to più che ben dieci composizi011i qu i rit.mite ri­su l tano cclil' e in a lu·i vohun i dell'istriano. Si potrebbe dunque trat ­tare dell'opera di un innlalore, che del l 'Antico mutuò anche l'im­postazione editoriale del vohune, il cui t i tolo viene am1otato da Fernando Colon come Motetti noci e can:=one fiun:=ose de .lusqain et altri. Tit olo, generi e autori rapp resentati nell'antologia (Josqu in

�efcierts matcr�· % �e p!ofundis dam�mi ]'nuiolata. lt JEmendemus in melius 19 bo ne 'l ouldOime 3 l!;ongiludentes erultemua �1m m pulcl)lil es 4 '€lirgo t>ei genitri.c �uer n\ltus dì: nobia · 5' 1!0nlcis amic.q oci tJ oominc Jelu cl;nfflc t>. 1!harce o orni ne 5aluatol mundi 7 �n ilto rpe'�\lria aue oomin\1 me.t g : 'Il) pulci)errima virgo 8 f[ Carmiml J5a!lic.t. .Confundanturfuperbi ' · :Jnceffamétm6 pouei'Cuer .éàueramus eu m paftp1ibus· !> :l;riflc 'I penfiffuis m.uptie facte fu n t I O :Jc la p armce §In Hl o tpc acccfferunt l 1 :Jc recomcncc ma.dokur Jntonuit oc cd o ofls l %

-+3. Bologna, C ivico �1luseo BiJJliografico Musicale, R H 1 .2 [Motelli et carmina gallica., Homa ?, A. Antico ? , 1 52 1 o 1 52-t] fascicolo dell'Alto: Tavola

r ; 1 4 1 5' l 6 l G' I G' 1 7

1 2 l & J !) · �

Page 13: Venezza 1501Panna), che con 11 pezzi è il più esemplato dopo Mouton; infine, alcuni polifonisti attivi a Roma, quale Costanzo Festa. La vergatm·a del codice è tutt'altro che calligrafica,

e Mouton sopra tutti) vengono così a corrispondere con que lb dei A1oletti nove e chanzoni .fi-anciose a quatro sopra dai, pubblicat i da Anti co in collaborazione con Giunta a Venezia nel 1 520 (cfr. scheda 39'' ) . I medesimi composi t ori spiccavru1o poi neJ l a celebre co l l ana el i Molelti de la Corona , plÙ)blicata da Petrucci nel 1 5 14-1 9: una serie che, stampata so1 t o forma el i l i bro parte, apparve su ­bito., nonostante la mediocritas dello stru1clarcl tipografico , q uale model lo eli operazione editoriale che si propose ben presto a l. l ' imi­tazione eli al tri stampatori, come si può evincere dalle due rultolo­

gie qui esposte .

BIBLIOGRAFIA:

CI IAPM.A.J'I 1 964; CT IAP.\!AJ"l 1 968, pp. 50, 7 1 ; Music Prinling, p. 1- ±6; NC2 s. v. "Antico.'' : PlCKEH 1 977, pp. 2 13-214 .

[R . M.]

44 . [Fior de motelti e Canzone novi Composti da diver­si excellentissùni Musici] [Homa, G. G. Pasoti ? -V. Dorico? , 1 523]

COLLOCAZlO.'JE: Bologna., Civico Museo Bibli ografico M u sicale, R . 1 4 1 .3 FOHJviATO: 1 fascicolo in quarto , cm 1 6,5 x 1 1. ,5; cc. 1 6 TTPOLOC lA E TECNlCA D I STAMPA : l ibro parte (solo A, mancano S , T e

B) ; carat teri mobili ad impress ione mul tip la DEmCA: al cardinale Pompeo Colonna

REPERTORI : Fl�l\LO.'J-f-IAAR pp. 207-209; JEPPESEN I l , [K. -T. K.;"'\.V ] ; LI.\TCOL'J. pp . 7 14-71 5; R.!St"l [ c . 1 526J\ VOGEL-EL"lSTEll\' p. 28 1 .

i;lu' (anctifl"ima marill �nre oomine fpmiUi. J.,auddtt oommum. €>l<llli oominum. lfl fpiCe oominc. Znbulatio 1: an{lul\ia, 5aule faule.

· Wasni1e 5anctus 'Jl')allluf. .el( <J>qllo oomint.

·:l.rdia bell.t E) vage mo·.1tan1ne. ii) a lo1to fene "icn·la 11ilaqdla. .Cb e fer d. cbe non fera. ii)e credete oonna amc.

rabula.

+t. Bologna, Civico .\1useo Bibliogra fico Musicale, R. h 1..3

+6· +3· +3· 49 �o. , ,

Fior de m o tetti e Canzone noui., [ Roma, G.G. Pasoti? - V. Dorico? , 1 523] fascicolo dell 'Allo : Tavola

!\egl i anni venti gli stampat. ori romani dominano il mercato dell 'e­ditoria musicale italiana, ahneno fino al Sacco della città del 1 527. Le t ecniche adottate res tano quelle delle sovrimpression.i p lurimc prat icate da Petru cci e deJl a combi nazione tra xilografia e caratteri mobili eli Antico. A giudicare dai caratteri usati, Fior de motetti fu composto da Gio. Giacomo Pasoti o Valeria Dorico, que s t' ultimo bresciano eli nasci ta ma attivo a Homa. I due collaborarono d al

marzo 1 526 e composero per i l libraio fiorent ino Jacopo Giunta al­ctme riedizioni vohun.i petmcciruli eli messe di Josqu.in e dei libri eli Motetti de la corona . Nel cataJogo della bib l ioteca di Fernando Colon risulta però che Fior de motetti circo lasse già nel 1 523. A Bologna si conserva il solo libro parte dell'Alto, senza frontespizio, né colophon, ma nel l ibro parte del Superius - conservato a Vien ­na - figura la dedica a l cardinal Pompeo Colonna a firm a eli Fran­ciscus Seraphin, probabi le cmatore della raccolta e au tore eli due composizioni : si conferma così il rapporto ormai consolidato tra

editore e mecenate avviato da Antico . Il repertorio è costit uito perlopiù da mottetti eli tradizione frrulce­se: accanto acl opere eli autori come Claudin de Sermisy e Philip pe

Verdelot, figurano anche sei composizi011i aJ1on i Jne, quattro delle quali sono villotte present i in un manoscrit 1 o veneziano coevo. L'incertezza del mercat·o non consent iva eli sconunetterc su reper­tori recenti né su repertori omogenei , sacri o profru1.i che fossero: la

gran parte dei pezzi polif011ici sono ormai datati e portano la firma di compositori a t t ivi ne l le corti paclane del nord Italia .

BffiLIOGRAFIA: Cl-lAP.VL<\.1'\ 1 964; CHAPMA.!'< 1 968, pp. 34-84; CUSJCK; FENLON 1 995.

45 . Libro primo de la fortuna [Homa ? , N . De Giudici ? , 1526c J

[P. R . ]

COLLOCAZTO:'JE: Bologna, Civico Museo Bibliografico Musicale., R 1 4 1 .4 FOR.\'11\TO: 1 fascicolo in ottavo, cm 15 x 1 O; cc . 16 TlPOLOGJA E TECNICA DI STAVIPA: libro p arte (so lo A, mru1cano S, T e B) ; cru·atteri mobili ad impressione multipla H.EPERTORl: FENLOl\-1-IAJU{ pp . 2 18-220; GASPAH I 11, p . 344; JEPPE­SEN I , [K. -T. XXIX ] ; LJ.NCOL:'J, p . 7 1 5; RISM [c . 1 530] 1 ; VOGEL, Il, p. 379.

Sul la data eli eelizione della nost ra fonte sono state form LÙate varie congetture e s t ese a l vent ennio 1 5 1 5 - 1 535: Vogcl propone " [ 1 535]"' "' , Einstein emenda al ''· 1 530 o 1 529", Torrefrru1ca ritiene che non si possa an elare oltre il 1 5 1 5; sfornmatrunente non è se­gnalata alcnna enn·ata per il libro nei cat aloglli della Biblioteca Colombina di Sivigl ia, come invece lo è per gli al1 Ti t re., il che ren­de assai cl.ifficile u n precisa datazione. [jn prezioso aiuto è tuttavia venu to dalla scoperta della stampa intitolata Messa motteti Can­zonni Libro primo da parte eli Jeppcsen: la vicinanza d i formato e l 'identità t ipografica rispetto al Libro primo de la .fortuna rende altamente probabile che anche quest 'tùtimo sia stato st.ru11pato a Roma da Nicolò de Judici., e pressoché nello stesso t empo. Acco­gliendo le date 152 1 - 1 524 per gli altri tre l ibr i parte in H 1 4 1 , si può tentare d i far reiJ.'Oceclere il Libro primo de la .fortuna cii circa tm altro rumo. ma la data proposta da Jeppesen ( 1 526c) è certa­mente condivisibile, almeno fino a quando non sarà emersa qual ­che nuova prova al rigu ardo. I l repertorio musicale consiste in 5 pezzi sacri e 1 9 pezzi profru1i , suddivisi in 3 sezimli. La prima , senza tit ol o, è cost it ui ta da 5 mot­l.etti con testo lat i no, il pii:t notevole dei qu al i è una pmtitura eli

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---i

/Z�bu-Ua libro pr!mo de ·la fottuna � motn tlcrdcUot

Git4 maria dci m ate:· · H 9:: mai prou �.111i dona qo;,t fia amore -ciffi . Zldrfen tkl'deì lor -1" tug pac:crncfa pe% m�m�ns if g:idd cbd cagno!o cbe tzm ro fpc(o 'tl'iHf 11isra fum ftd fun fo�mofa iii

' -· nJJzcbao . .

21drka .. · �cn(ate re fudogiai dc l110ì b: tm,nfd no C b%ftt�S de (ign�l� · · Hfi $lO t%ona(e -" ne doria

� - )Q· monto ·.Lortgcio fetra . r.Dorien� Ili . 'rimantifl'{ma fHf 1\eal nature a{a m fa don� �UC$tl · · · · · , :'&a3ort.; '· .'· '_; : t'tmotc

3d tìfcnt: - 0io tf ferno l" frde mtttfro m� lmatf lo dico a qudcba ·cor gédHc ·. � · f ti pcr :bi;aria cb e rcgsi&l c o m '\?fa ':6 J.3 ., _, :,l.c pnr;moi tv feragn.

Cona (in;qudta cm da di penetra L"t · - � or;aro dal dolore · t:Darcbeto · · J-�t bcHa \'\'ndromint.:J -t>u��c fo tuto foco -� . . :�-:1 _

· - Oqa!'do· ritrotto ta mfa paftordlg ·St qQto in l'o i fmcdc �1'll · - · . 1 ... -a mi f�:l fkl t a re · .. . . , 3Jberon!mo �tl�uzo· ·· " .. �, · 3Jgie bien riou r{ fct.ans ��n� f� �0. Co per 'be ma prcsf amo;e v m �no ic lcnct�l pni quU q1e b�t

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J: ttii 1iiii );:"

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-+5. Bologna. Ci,•ico Musro Bibliografico .\!Tusicale., H 1-± 1 .-t : Libro primo de la jòrtuna. [Homa ? , !\'. Dc Gi11dici ? _ c. 1526) · fascicolo dell'AJto: 1�wola

j

Wi l laert su l ll l testo orazia11 o .. Quid non ebrielas designal; Lowin­sky ha dimostra t o che si f Tatta dj una delle d ue voci, l U l ten1po r i -1 emtf e perd u t e . aggiu n te al fal l loso ·'·duo cromatico ·' [ J j Willaert. successi vamente tram utato dal composi t ore franco-fiammingo in un hrano a -'± voci - come si des ume da uno scarnJ)io cb le t t ere tra Pietro Amn e Giovam1i Spataro ncll' ' agosto-seUembre 1 52-'± - c a

cni fa riferiment o anche Giovanni Maria Artusi ne L'Art usi, oovero

Delle intpeTfellioni della 111oderna musica (Venezia, 1 600- 1 603 ) . c . 21 . L a seconda sez ione, reca n t e i l titolo eli '·'·C�mzone'\ con1ieue 1 O composizimù (hot t o l e alternate a maclùga l i ) ; mcntTe la terza., designa t·a con il t i tolo eli '·'- Villottc '", cont i ene 6 brani ornon inli (i prinli due., S 'io ti seruo la jèdP c E si per bi:::aria. in rapporto di propost a e r isposta) e 2 chansons francesi (Tgie bien nouri sel CLIIS.

in c11i compare l ' indicazione di " Cantus" , '·i\Jtus" , --Tenm_.,., con le tre notr irliziali , ma solo raltus prosegue la s ua J l lclo d ia: e ]e le letTa)r puy CJII.il me bat, indicata come ·'· D uo''' nel l a labula ) .

L'importanza cleUa fonte. segnalata da Fen lon e 1-faar., risiede nel­l' essere una delle prime tcsf'i moni anze deJ ma d rigale italiano cin­quecentesco (si not i la p resenza Vcrdclot c Fest a ) . genere che nel Libro primo de La fortuna appare .. tu t 1 avia ., non ancora clliara­men t. e d is tinto mcclim1te opportune nJ)riche dal l ' ormai coustm la­to repertorio fro t t o l istico. La m aggior pmt·e dei brani sembra già a mpiament e di ffnsa alla data eli eclizione., 1Tovanclo varie concor­danze in fonti Ulalloscri t t c e a stampa eli epoca precedent e e coe­va.

1 00

BT BLIOC lv\F IA E: IJ\SH:E\ 1 9-±9., L. p . 1 -+9 :, F F:ì\L0\1-l-lAM{. pp. 2 1 0-2 1 1 , 2 1 8-219 :, J�c:PPf�SEì\ 1 968. p . 75: LI�\'ITA.'J . pp. 166-2:33; LO\Vf.'-;SKY 1 957, pp . 6 1 - 1 78:, Lma'JsKY 1 959, pp . 1 -36:, Rt f13S,\ i\ml\ ., pp. 88-89; Tonn.�c:­FMSC,\ . pp. -'±01 c -t09.

[L. B.]

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ELENCO DELLE OPERE E DEI PRESTATORI PRESENTI NEL CATALOGO

Bergamo., Biblioteca Civica "Angelo Mai ··· Cinq ueceutiua -±.986 cat. 29. lvlisse A n tonii de Fet'Ù1 (volmne miscellaneo)

Bologna . Civico Museo Bibliografico Musicale ms. Q . l 9 cal. 1 3 . Q.51 cat . 1 6 . Q.52 cat. 17.

Q.5-t car. 1 8 . Q.66 ca t . 23. Q.68 H 1 -t 1 . 1 R l- + 1 . 2 R l-± 1 .3 H 1 -± 1 . -t LU 69

cat. 2-t. cat. -±2. ca l . -±3. ca t. . -i-i. ca t . -±5. cat . 37 .

ms. Q . 1 9 (codice Husconi ) Harmonice musices Odhecaton A Canti B. n umero cinqua11ta Josquin d es Prez, M isse ./osquin [Li ber primus} Lamentationw11 .feremiae Prophete Liber primus Hei:nrich Isaac, llfisse Henrici ./zac Motetti Libro secondo [Mottetti et carmina gallica l

Fior de motett:i e Canzoni noui Libro primo de la fortuna Li ber quùt.decim m issa n un

fi renze. Biblioteca .Vlarucelliana

-t.A.VH . 1 69. 1 ·6 c al . .39. Fioretti di fi·ofloiP bar::.elette, capitoli [ . . . l (misceliarwa )

Fircuzc, B i b li oteca �azional e Cen trale ms. Banco Rari 229 cat . 1 1 . ms. Banco Rm·i 229 Landat t Finaly Mus. 10 ca t . -t 1 . Frollale Libro quarto �1 agl . C .3 .27 cat. 6. Franchino Gaffurio, Pra.ctica Musicae �1 us. An t.. -i cat . 37 . Liber qui11clecim missamm

Fossombrone. B ibliot eca Ci 1·ica ' · Benedet t o Passionei ··· Fondo Antico A .S .n .6 ca l . 33. ''·Frammenti e u Fossombrone···

.VWmw, Biblioteca i\ azionale Bra i dense A . P. X \'1 . -±0 cat. 27. Te11uri e co11tmbassi intabulati [ . . . l

Modena. Biblioteca Estense e [ju.i vcrsitaria ws. a .F9.9 cal . 1 2 . rns. a.F9.9 (= Jt. 1 22 1 . olim \'111 .7)

Rou w .. col lezione pr iva ta [s .s . l ca L 38. Canzoni sonetti slrambotti e ji·ouole Libro srcondo

Venezia. BiJ)lioteca della Fon dazione Ugo e Olga Levi H is . A 85 cat. 28. Motl'lli de la corona {,ibro primo

Yenezia. BiJ}liotcca del Conservatorio Fondo Torrrfranca. ms . B .32 cat. 1 5 . ms. B.32 Fomlo Torr. St. A.nt. n. 6-±-t ca l . -tO. J<ì·ottole Libro secull(lo

Venezia., Bibl iotecn Civico M u seo Correr l nc .G . 1 08 cal . 9. Franciscus l\igcr., Grammatica breuis Op. Cicogna 8 1 6.3 cat . 35. Baldassarre Cast igliouc., Epistola de uita et gestis Cuidubaldi[ . . . l

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SA LUTO

MART!VO ZORZJ

PRESENTAZJ O:\ì E

Gwuo CATTIN

V E N E Z I A E LA STj\J\1l'll NEL 1 50 1 AILIHINO ZOHZI

PETRUCCJ BET\VEEN VE:N J C: E ASD fOSSOMJ3RQ_\JE TA!N FENWN

PETHUCCl TRA V E.\EZTA E FOSSOVU3HOJ\E !ATN FENLON

N011\ SLILL'AHTICOLAZTONE INTEHNA

DELLA _\!{OSTRA PAOLO CECC!-TJ

INDICE

5 1

53

65

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93

CATALOGO

A - Lmm A STAMPA CON NOTAZIONE M L SICALE., 1 480-1 525

B - MAJ\OSCHJTTJ MUSlCALl, 1 49 1 c- 1 530c

C - STAMPE MUSICALI DI 0T11\VlA_i\'O PETRCCCT,

1 50 1 - 1 520

D - STAMPE LETTERARIE DI 0TIAVTA:\O PETRLCCI

E - STAMPE M USlCALl DI A Ll'Hl TlPOCRAfT O

INCI SOHL, 1 5 1 6- 1 526

103 F - LTB R I LETTE RAH I VENEZlAJ"J I, 1 5 0 1

107 G - Dl FFCSTONE E CONSUVIO N E L Cli\'QUECENTO

1 18 OPERE A S]}I.MPA C I TATE L\' 1'0Jù\1A A BB R E V i ATA NEL

CA1j\LOCO

129 ELENCO D EL L E OPERE E DEl P RES'lf\TOR I

PH I�SENTJ \-c L CATALOGO

131 E LENCO DELLE lLLL:STRAZlONl NEL CATALOGO