VENERDI ˇ28 GIUGNO 2013 ORE 21 - Benvenuto nel … · DO-DO RE-RE MI-MI FA, ... quando pubblichero...
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VENERDI’ 28 GIUGNO 2013ORE 21.00
CASTELFIDARDO – Giardino Palazzo Mordini
UNITRE - UNIVERSITA’ DELLA TERZA ETA’U N I V E R S I T A’ DELLE TRE ETA’S e d e a u t o n o m a di Castelfidardo
REGIONE MARCHEAssessorato alla Cultura
PROVINCIADI ANCONA COMUNE DI CASTELFIDARDOAssessorato alla Cultura
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Siamo già alla X edizione del “Festival dellaPoesia” e possiamo dire che è diventato ormai unatradizione ben consolidata nella Città diCastelfidardo.
Diffondere e valorizzare la Poesia, gratificarequanti si dedicano a quest’arte, dare ai cittadini lapossibilità di fruire dei preziosi messaggi che illinguaggio poetico esprime, sono i nostri principaliobiettivi.
La Poesia infatti è una delle più antiche edimmediate forme di comunicazione che riesce asuperare le ideologie, le divisioni etniche,affratellando tutti i popoli.
Sostenendo quest’arte siamo certi, in questiparticolare momento di crisi della Società, di favorirela pace, la solidarietà, il progresso.
IL PRESIDENTE(Lucia Vinci Scarnà)
UNITRE - UNIVERSITA’ DELLA TERZA ETA’
U N I V E R S I T A’ DELLE TRE ETA’S e d e a u t o n o m a di Castelfidardo
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INDICEpag.
“fuori programma”:
Che bella la musica! (Edoardo Melfi).............................................. 4
Addio scuola primaria (Andrea Melfi) ........................................... 5
“poesie straniere”
Arabo: (Nizar Kabbani) إلى حبیبتي في رأس السنة .................................. 6
Russia: Я помню чудное мгновенье... A.S.Puskin...................... 16
Cina: 看见你的眼睛 (Luca Taddei).................................................... 25
Argentina:Un ciego (Jorge Luis Borges) ...................................... 26
Albania: Afrim Dimri (Ismail Kadarè)........................................... 36
“poesie in dialetto”
‘L MARCH (Maria Pia Silvestrini)................................................... 14
DEDICA PE N’OMO (Orietta Palanca)........................................... 24
EL CUPERCHIU C'HA INGANATU (Rosanna Carbonari) .......... 34
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“poesie”
Elena (Marina Orciani) ...................................................................... 8
Il silenzio (Paolo Ciucciomei)............................................................ 9
Fiocco (Gabriel Mangini) ................................................................... 10
L’amore come un fiume (Stefania Boccardo)................................ 11
A mia madre (Eleonora Gallo Magi) ............................................... 12
Emozioni (Rosanna Giuliodori Tondini) ........................................... 18
Bruciare un tesoro (Gino Taborro) ................................................. 19
Cieli dipinti d’acqua (Patrizia Paoletti) .......................................... 20
50° di matrimonio (Elio Ronchini).................................................... 21
In silenzio mi guardavi (Corinna Azzi) ........................................... 22
Mio caro amico (Anna Maria Mion) ................................................. 23
L’amore (Stefano Rosetti)................................................................ 27
Per i nostri figli (Giancarla Gurini) ................................................. 28
L’intesa (Ivana Nicoletti) ................................................................. 29
Ho immaginato un sogno (Andrea Bugari)...................................... 30
Oltrepassare l'infinito (Tiziana Frenquelli) ................................. 32
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“fuori programma”
CHE BELLA LA MUSICA!
Che bella la musica!
Ti fa compagniae ti mette in allegria.
DO-DO RE-RE MI-MI FA,la scala si deve farper imparare a suonar.
Esercizio e passione,sono la giusta combinazione.
Quando poi, le noteescono in armonia,è sempre una grande emozionee una bella soddisfazione.
Edoardo Melfi (8 anni)
6
“fuori programma”
ADDIO SCUOLA PRIMARIA
La scuola è finita.5 anni son passatie sono quasi volati.
Grazie maestrecon pazienza e costanzami avete seguitoe accudito.
Son cresciutoper conoscenzae intelligenza.
Grazie compagni,con voi i giornison passatifelici e spensierati.
Vi avrò tuttisemprenel mio cuore.
Andrea Melfi (10 anni)
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(lingua araba)
..إلى حبیبتي في رأس السنة
أنقل حبي لك من عام إلى عام ..كما ینقل التلمیذ فروضھ المدرسیة إلى دفتر جدید
ورسائلك.. ورائحتك.. أنقل صوتك ..وصندوق بریدك.. ورقم ھاتفك ..
..وأعلقھا في خزانة العام الجدید..وأمنحك تذكرة إقامة دائمة في قلبي
..إنني أحبكعلى ذراعيسأحملك ..
..وأتنقل بك بین الفصول األربعھ..ففي الشتاء، سأضع على رأسك قبعة صوف حمراء
..كي ال تبرديوفي الخریف، سأعطیك معطف المطر الوحید
..الذي أمتلكھ..كي ال تتبللي..وفي الربیع
..سأتركك تنامین على الحشائش الطازجھقةالعبالورودمنالكثیرحولكوءنثر
وفي الصیف.. سأحملك بین ذراعي وأصعد بك إلى قمة الجبل
. ..كي تستنشقي أنقى ھواء... أحبك
وأحب رائحة عطرك وھمس شفتیك .....أحبك
وبطقسي.. وأحب أن أربطك بزمني ..وأجعلك نجمة في مداري ..
..أرید أن تأخذي شكل الكلمة..ومساحة الورقھ
وقرأه الناس.. حتى إذا نشرت كتابا ....عثروا علیك، كالوردة في داخلھ
ألنك علمتني أبجدیة العشق.. وشكرا ..ألنك قبلت أن تكوني حبیبتي.. وشكرا Nizar Kabbani
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AL MIO AMORE PER IL CAPODANNO (traduzione)
Ti trasmetto il mio amore di anno in annoCome trascrive l’alunno i suoi compiti nel suo nuovo diario…..conservo la tua voce ... il tuo odore…..le tue epistole…il tuonumero di telefono…e la tua casella postale…..tutto in evidenza nell’armadio del nuovo annoE ti concedo un biglietto di residenza permanente nel mio cuore
TI AMOTi portero’ tra le mie braccia e navighero’ con te tra le quattrostagioniIn inverno mettero’ sul tuo capo un berretto di lana rosso pernon farti prendere freddoIn autunno ti daro’ il mio unico impermeabile per non fartibagnareIn primavera ti lascero’ dormire sull’erba fresca \e adagero’attorno a te tanti fiori profumatiIn estate ti portero’ in braccio e saliro’ sul monte per fartirespirare l’aria pura
TI AMOAmo l’aroma del tuo profumo, i sussurri delle tue labbra, amolegarti anche ai miei tempi …..alla mia atmosfera e fare di te unastella brillante nel mio sistemaVoglio che tu prenda forma di parola e spazio di foglio perquando pubblichero’ il mio libro ……la gente lo leggera’ e titrovera’ come un fiore all’internoTi ringrazio perche’ sei stata tu ad insegnarmi l’alfabeto dellabeatitudine e grazie ancora perche’ hai accettato di essere ilmio amore
Ti AMO
Nizar Kabbani
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ELENA
Dolce donnadi un tempo antico,che avanza leggiadracon i suoi capelli ricci, corti e folti ancora,leggermente innevati,come il picco di un monte.
S’incammina al sorgere del nuovo anno,ancor più degnamente e serena del precedente.
La sua eterna calmala distinguono tra tantee con il suo immenso cuoredi mamma e nonnaaffronta gioiosamentee penosamente le avversità quotidiane.
Marina Orciani
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IL SILENZIO
E quanto desidero due ore tutte per me!In solitudine in quella che è la mia stanzaso d’esser vivo in una scatola magica,lì penso… ed oltre il respiro altro non v’è.
Amo il silenzio per questo che io l’ascoltogià mi sembra di goder un qual sollievie nel contemplare fraternizzo con esso,rimango con questa sordità e non me ne pento.
Fingo di vagabondare sulla cima di un montelì accomodarmi ad osservare il ciel serenosotto di me solo nuvole basse ed uniformicosì pervade la profondità di codesta quiete.Sì, vorrei aver le ali in cambio della parola,
persuaso che il silenzio è d’orosorvolo questa Babele che sta in confusione,io di fatto non più mi ci ritrovo.
Paolo Ciucciomei
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FIOCCO
Il mio cane è tenero e carino.Quando lo accarezzo sembra di sognare,di toccare una nuvola.
Mi guarda e sono felice.La sua vicinanza mi da sicurezza,mi diverto tantissimo.
Lo guardo e sento sensazioniche non provavo da tempo:l’amore e la felicità.
Un bambino e un caneche giocano insieme,che leggerezza!
Sembriamo due batuffolidi lana e di cotone.
Gabriel Mangini
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L’AMORE COME UN FIUME
L’amore che scorre
su di un fiume in piena,
straripa ma poi si cheta
nel suo letto.
Morbida è la sensazione di calma
associata ad una brezza marina
che la salsedine assapora
in sordina.
Tutto l’amore è così
consacrato come Iddio
ha creato.
Stefania Boccardo
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A MIA MADRE
Ho nostalgia di fiabe
dalla tua voce sussurrate,
di quel balcone
adorno di gerani
e rose rosse profumate.
Di là da quello il mare
dove ammiravo di buon’ora
nella tiepida quiete mattutina
il lento andar
di vele colorate.
Di questo mare
sento ancora la nostalgia
del suo fragore
del suo profumo
che si scioglieva in casa presto la mattina.
14
Ho nostalgia di te
delle tue parole
del tuo sorriso
nella tristezza velata della sera
di quella canzone mamma
che allegramente
d’estate insieme
si cantava nel giardino di casa
sotto la collina.
Eleonora Gallo Magi
15
‘L MARCH
La dulcezza e la puesia,incurnig.n ,ma ‘l March mia.Quant‘è stata b.nigna la madr natura,ch c’ fa perd ‘l squard,‘n tra ‘l b.lezz d’l criat.L’azurra vision d’l ciel d’l mar,è l’etern sp.tacul natural.‘L vall ‘l culin tap.zat d’ verd e d’ giall,’l cost plamast da la rosa d’i venti.Propi ‘n t’ st’ unica r.gion ch’ènarchius tutt ‘l b.lezz Italian.Sarà p.r quest ch la nott d’i tempi,ch la Madunina girandolonaè vuluta div.ntà lauritana.Lia curr a sucor ma chi la chiama.Si la voi truvà ‘n tra ‘l ros e ‘l viol,basta andà ‘nt la chiesina d’ Port.novopur ‘n ‘ t quella d’ Muntagnol.Si voi sta ‘n bucon in cumpagnia basta a buccà t’naabazia.Lia sa l’aurevula splendent è sempr pr.sent‘n tra chi t.sori d’ la grotta d vent.Ch armunia ‘n tra ‘l firmament,quant rintoch.n milla campan‘ncora l’ora tutt marchigian.
Maria Pia Silvestrini
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LE MARCHE (traduzione)
La dolcezza, poesiaincorniciano le mie Marche.Come è stata benigna madre naturache ci fa perdere lo sguardofra le infinite bellezze del creato.L’azzurra visione del cielo del mareè l’eterno spettacolo naturale.Le valli le colline ornate di verde e di giallo.Le coste plasmate dalla rosa dei venti.Proprio in questa unica regione che sono racchiuse tutte lebellezze Italiane.Per questo nella notte dei tempiquella Madonnina girandolona è voluta diventare lauretana,lei corre a soccorrere ha chi la chiama.Se la vuoi trovare fra le rose e le violepuoi recarti alla chiesina di Portonovooppure in quella di Montagnolo.Se vuoi stare in compagnia basta entrare in una Abbazia.Lei con l’aureola splendente è sempre presente fra itesori della grotta del vento.Che armonia fra il firmamento,quando si sciolgono mille campaneanche loro tutte marchigiane.
Maria Pia Silvestrini
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Я помню чудное мгновенье... (RUSSIA)
Я помню чудное мгновенье:Передо мной явилась ты,Как мимолетное виденье,Как гений чистой красоты.
В томленьях грусти безнадежнойВ тревогах шумной суеты,Звучал мне долго голос нежныйИ снились милые черты.
Шли годы. Бурь порыв мятежныйРассеял прежние мечты,И я забыл твой голос нежный,Твой небесные черты.
В глуши, во мраке заточеньяТянулись тихо дни моиБез божества, без вдохновенья,Без слез, без жизни, без любви.
Душе настало пробужденье:И вот опять явилась ты,Как мимолетное виденье,Как гений чистой красоты.
И сердце бьется в упоенье,И для него воскресли вновьИ божество, и вдохновенье,И жизнь, и слезы, и любовь.
Alexander Sergeevic Puskin
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RICORDO IL MERAVIGLIOSO ISTANTE (traduzione)
Ricordo il meraviglioso istante:davanti a me apparisti tu,come una visione fugace,come il gesto della pura bellezza.Nei tormenti di una tristezza disperata,nelle agitazioni di una rumorosa vanità,suonò per me a lungo la tenera voce,e mi apparvero in sogno i cari tratti.Passarono gli anni.Il ribelle impeto delle tempestedisperse i sogni di una volta,e io dimenticai la tua tenera voce,i tuoi tratti celestiali.Nella mia remota e oscura reclusionetrascorrevano quietamente i miei giornisenza deità, senza ispirazione,senza lacrime, senza vita, senza amore.Ma venne dell’animo il risveglio:ed ecco di nuovo sei apparsa tu,come una visione fugace,come il genio della pura bellezza.E il cuore batte nell’inebriamento,e sono per esso risuscitati di nuovoe la divinità e l’ispirazione,e la vita, e le lacrime e l’amore.
Alexander Sergeevic Puskin
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EMOZIONI
L’amore non si comprama si costruiscegiorno dopo giorno.
Avvicinati a me,appoggia la tua testa sul mio cuoreed io ti coccolerò.
Con uno sguardo,un sorriso ed una carezzaproviamo emozioni…..
Facciamone tesoroperché l’emozionisono fatte di piccole soddisfazioni.
Rosanna Giuliodori Tondini
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BRUCIARE UN TESORO
Cercare confortoin un angolo buio,una panchina,un anfratto.
Annegarein una polvere,una siringa,un confetto,fiducia, speranze, amore…
Comprareun attimo di euforiaper bruciare un tesoro,la tua gioventù;e la vita buttare,forse anche la vita.
Profondamente turbatoosservare impotenteadorata gioventùin quest’ardita discesa.
Che annulla il futuroe sprofonda nel fango…pochi attimi inebria,per sempre ti segna.
Gino Taborro
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CIELI DIPINTI D’ACQUA
Incontrerò in silenziostrade di lattae cieli dipinti d’acqua;pensieri a terrascalderanno le ragionicome fabbriche di tempo.
Dovrò spezzare a forzail ritorno dei sogni,l’infinito ritmodei campi di cotone,e guarire in frettadai sorrisi ufficiali,le lunghe estatichiuse a chiavenel cerchio della notte.
Invecchio sola.E addormentata.
Patrizia Paoletti
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50° DI MATRIMONIO
Eravamo ragazzi l’altro ieri enon ci siamo accorti che scorreva il tempo:anche se parecchio.E oggi c’è allo specchio un strano visoche non sembra il nostro:ci ritroviamo vecchi d’improvvisoin un grande sogno di capire.Ma ci dà fastidio soprattuttol’aspetto acquisito molto brutto.Eppure a entrambisembra di avere quarant’anni circa,non di più.Invece già da cinquant’annici stiamo sopportandoci stiamo tollerando! con alti e bassiè stata un’avventura.Una irripetibile avventura.Eravamo ragazzi l’altro ierie abbiamo remato come pazziverso il meglio:che è stato semplice miraggioe vi abbiamo speso un mare di coraggio.Adesso con la barca a pezzistremati verso il porto dell’anzianitàci rallegrano, scordando ogni fatica,quattro fiorellini spuntati sul balcone della vita
Elio Ronchini
23
IN SILENZIO MI GUARDAVI
In silenzio mi guardavisguardo tenero, dolceio entravo nei tuoi occhima non sapevo leggerli.
Erano illeggibili per meche non avevo valicato con teil monte della vita.
Manca il tuo sguardo azzurro.Manca il tuo amore silenzioso.Manca il tuo passo in casa.
Il vento ti era amicorientravi fremente di vitaeri zingaro nel pratoe godevi del rosso ciliegio.
Eri caldo rifugioma le nostre maninon si toccano più
Corinna Azzi
24
MIO CARO AMICO
Mio caro amicogroviglio d’idee
Tra le dita i sogniche prima o pois’avvereranno.
L’anima leggerati rende un aquilone
Ondeggiante nel cielohai spiccato il grande volocon l’angoscia delleemozionidel tuo profondo Ioroccia sicurain un deserto di sabbia
Anna Maria Mion
25
DEDICA PE N’OMO
Omo,sta attento a nun fa piagne ‘na donna,perché qualcuno lassù cunterà le lacrime.
Lia nun è nata dalla testaper capì più de te.
Lia nun è nata dai piedipe esse pistata o presa a calci.
Lia è nata da ‘na custarela del fianco tuape esse uguale a te,pogo più ‘ngiù del braccio,no per busca’,ma pe esse prutettae dala parte del coreperché vole solo l’amore.
Orietta Palanca
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看见你的眼睛 (CINA)
看见你的眼睛,就是看你的心
看见你的心,好像看你的神
看见你的神,就是呼吸世界的美丽
呼吸世界的美丽,好像听你的神
听你的神,就是使你的心焕发
使你的心焕发,最后你的眼睛唱幸福的一眼。
GUARDANDO I TUOI OCCHI (traduzione)
Guardando i tuoi occhi, è come guardarti il cuoreGuardandoti il cuore, è come guardarti l’animaGuardando la tua anima, è come respirare la bellezza delmondoRespirando la bellezza del mondo, è come ascoltare la tuaanimaAscoltando la tua anima, è come illuminarti il cuoreIlluminandoti il cuore, alla fine i tuoi occhi cantano sguardidi felicità.
Luca Taddei
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(ARGENTINA)
28
L’AMORE
Sulla tua pelle,liscia, morbida,appoggio, con la punta delle labbra,le mie parole.
Potrebbero cadere a terraalla fine della corsa emorire inutili,o arrivare al tuo cuore,appena in tempo,mentre si apreper l’attimo del suo battitoe una volta lì,prigioniere,il loro amore saràil tuo nuovo ritmo.
Stefano Rosetti
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PER I NOSTRI FIGLI
La nostra vita in 50 anni matrimonio.
Il passato non si può dimenticare50 anni sono stati bellile foto ci ricordanotempi belli e felicipoi la gioia di due figliquella gioia così grande lo sa solo chi li ha!
Son passati molti anniIo mi sveglio al mattinoguardo lui che mi sta accantoil suo viso è cambiato e stancopoi mi guardo allo specchioanche il mio viso è sfiorito dal tempo.
Ora siamo nonnila vita è cambiataguardiamo i nipotini vivaci e bellici riportano al passatoci ricordano i tempi belli.
Ora è tutto chiarotutto quello che succederàgioie e dolori con amore si supereràil passato che ritornala nostra vita che se ne vàma il nostro amore qui rimarràe sempre vi proteggerà.
Giancarla Gurini
30
L’INTESA
Quando i nostri corpi si sfiorano
tutto è magia
le nostre carezze si trasformano
da sottili strati armonici
ad onde passionali
arrivando ad una sconvolgente affinità
unendoci delicatamente
e con un’amabile violenza
ci ritroviamo a divenire tutt’uno.
Ivana Nicoletti
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HO IMMAGINATO UN SOGNO
Ho immaginato un sogno
in una prigione conquistata dal sole
dove un soffio coccolava pensieri
sbadatamente seguiti ricchi di passione
verso orizzonti lontani
Ho immaginato un sogno
colmo di amicizie
dove la vita era un bene comune
senza arroganza o disuguaglianza
e la vita era un fiume in piena
Ho immaginato un sogno
in una notte stellata
tanto luminosa quanto complice
dove i rumori facevano eco alla serenità
ed io stavo a guardare
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Ho immaginato un sogno
dove gli errori erano cancelli aperti
dove la vita si faceva vigorosa
quando il rimpianto la delusione e la pazzia
diventavano parole di un altro vocabolario
Ho immaginato un sogno
ricolmo di lacrime felici e gesti rassicuranti
dove la vita si riscaldava di passioni
quando abbracci e sorrisi aiutavano il cuore
e la vita era un ponte da attraversare insieme
non con passi veloci ma come fiume…….
Ma ho solo immaginato un sogno
Andrea Bugari
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OLTREPASSARE L'INFINITO
Come un gabbiano nell'aria salmastraspecchiandosi nel mare...così io m'immagino lassù,in quella dimensione puradove sfuma la forma di ogni mortal creatura.
Scrivere versi è come alto volare...oltre modi, discorsi, l'umana saccenza...lassù, dove forte ulula il ventosvegliando la sopita coscienza.
Scrivere è sogno, poetico, tenace,è sublimare sentimenti, forse trovare pace,è allontanare i tormenti, la mente sgravare...è soglia di mondi infiniti oltrepassare...senza limiti, senza pregare, umiliarsi o bussare,...neanche una rotta da seguire.
A volte anch'io scrivoe libera volo...tenera...audace...d'oltrepassare l'infinito...a volte sono capace.Volo nel freddo universo, immemore mi libroe da quella dimension cosmica,un po' selvaggia,guardo agitarsi crudele il mondoche gira e stride nella sua folle danzain doloroso moto...perpetuo...senza fondo.
Si placa allor l'angoscia che stritolava il cuorein questa eterna notte, scevra di dolore.Volo...io...pulviscolo dorato d'un arcano Mistero,aleggio lieve, mi cullo e ricordo com'ero.
Disillusa donna, in cerca sempre...sempre a metàcon enormi ceste gonfie d'amore,e l'incompresa smania di condividere...accettare.Una pazza...chissà, o una donna bambina,pur nell'età,che ancor crede alla favola bella del rispetto...dell'umanapietà.
Da lontano, potente, risuona una voce:
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“Quietati donna, scendi per terra,la vita purtroppo sempre si guerrae il sentiero è spinoso per chi, innocente,si sforza a dar tanto...in cambio di niente.”
Imperterrita...io...continuo a volare,mi manca il coraggio, no...non voglio ascoltare,disperata è la forza e continuo a salire...al Cielo si volge il mio umano pensiero,Dio mio...non so più chi sono...non so più dov'ero.
La mia anima stanca di vagabondareapproda quasi morente a eterne dimore,ma...un raggio infuocato di Sole nascenteoffre nuovo vigore alla mente ormai esangue...l'universo sorride, senz'umano dolore...è di nuovo speranza nell'affannato cuore.
Ho scritto Amica mia...ho oltrepassato l'infinito,ho volato alto...io...libera nell'Assoluto...ho anche sognato, gli occhi aperti, in silenzio,solo anima pura...puro sentimento.
Ma...ora basta, basta sognare,si fa tempo per me...ritorno al reale,alle voci di casa, a quel mondo fallace...dove mai più tacer desideri di pace.
Ecco...ritorno agli effetti, alle persone care,al mio piccolo nido di donna normale...ma,qualunque sia il mio destinoporterò con me il sogno di essere speciale,e...porterò in me, Donna, ancor più sete di Vitache un domani...chissà...mi farà volare...mi farà essere di nuovo infinita.
Tiziana Frenquelli
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EL CUPERCHIU C'HA INGANATU
Alice! E' passato un anno da quanto sei nata!Me pareva ieri!Manco me pare de esse nona!
Te guardu e digu: quantu sei bela,c'hai 'na facetina tonda tonda cume el sole quantu ride!E po' sei bona bona un angiuletu.
E subè che mama va a fadigà,te stai un giorno cun nonna Carla e un giornu cun nonnaRosanna:no' famo a gara per tenette!
Ma Alice cara: qualche giorno fan'emo cumbinata una troppo grossa tute do',che per face perdonà da mammabisogna racuntà la verità.
Nonna t'era venuta a pià a casina tua,t'ho vestita tuta,t'ho fato i ciuceti 'nti capeli, erimi pronte per partì.
Oh, digu: avemo preso tutu?La giachetina, la scialpeta, fori c'è tantu ventu!El ciuccì induè? Sarà rimastu intel letì?E corru a pialu, ma in quelo stesso mumentume passa intela testa un'idea stranae te digu: “el vulemu inzazzà 'ntantì 'ntel zucarì?”
Oh, ma prò nun dimu gnente a mama per carità sa!E chi la vole sentì!”
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Te me guardi, me fai no cu la testinae po' te smovi tuta da le cuntentezee me indichi el baratolo cul detì.Inzazzamo e 'ndamu via tute cuntente!
Ma il giorno dopu, me telefona tu madre tuta rabita:“Oh, cus'è hai datu el zuchero a Alice?”“Iooo, per carità! Ce vurìa! Cus'è, so mata?Cel saprò che fa male ai denti? Sta' tranquila fiola mia!”
Ma lìa insiste e dice: “Stavolta nun poi dì che nun è veru!”El baratolo te sei scurdata a chiudelo el cuperchio!Era da 'nantra parte!”
A 'stu puntu Alice nun c'è versu, nun c'è scampoche per face perdonà invece de fa' nooobisogna che fai scì cu la testina!!!
Rosanna Carbonari
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AFRIM DIMRI (ALBANIA)
Vjeshta mbi fusha hedh hapat e fundit.Fushë të bredh më pëlqen tani mua.Shkreté, ja, mbeti dhe rrugé e katundit,Fletèt u zverdhèn si flokèt e tua.
Shpejt dhe dëborë në fushë do qëmtojëRrugët do bien gjith' në qetsi.Do presin pranverën nga gjumi t'i zgjojë.Bashkë me lulet do vish edhe ti.
Ismail Kadarè
APPROSSIMARSI D’INVERNO (traduzione)
L'autunno allunga gli ultimi passi sui campi.Ora mi piace giocare all'aperto.La strada di paese è diventata triste,E le foglie si sono ingiallite come i tuoi capelli.
Presto anche la neve scenderà sui campiLe strade sprofonderanno tutte nel silenzio.Attenderanno di essere risvegliate dalla primavera.Con i fiori ritornerai anche tu.
Ismail Kadarè
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Teatro Aperto di OsimoPresidente Maria Antonietta Canapa
Fini dicitoriLetizia David
Maria Grazia MarianiLuca MarchettiNorma Saluzzi
Letture di viaggio:
“Genova” di Antonio TabucchiLegge: Maria Grazia Mariani
“Lisbona, rue da saudade” di Antonio TabucchiLegge: Letizia Davide
So’ ‘ndada a Venezia cu‘ Italia Nostra di Norma Saluzzi
Legge: Norma Saluzzida “La Sicilia di Montalbano” di Ernesto Fagiani
Legge: Norma Saluzzida “Il viaggio della luna” di Giacomo Leopardi
legge: Luca Marchetti“Autogrill horror” di Stefano Benni
Leggono: Luca Marchetti e Norma Saluzzi
Intermezzi musicali
Fisarmonica: Vincenzo BorsiniFisarmonica: Teresa Rita: "Coleurs de la France"
arrangiamento di Edgardo Giorgio.