VALUTAZIONE E MIGLIORAMENTO 201819 · Presentazione in plenaria del PTOF, PAI, PDM della scuola ....

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SCUOLA PRIMARIA 1.

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SCUOLA PRIMARIA

1.

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I.C.S

BOVIO-COLLETTA

A.S. 2018/2019

Docente FF.SS.

Nominativo del Docente:

MINATORE STEFANIA

REGISTRO ATTIVITA’

CALENDARIO DELLE ATTIVITA’ SVOLTE

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N° DATA Descrizione sintetica dell’attività Tempo impiegato

1 Da ottobre a maggio Tirocinio studenti Suor Orsola Intero anno

scolastico

2 Da ottobre a maggio

- Coordinamento del lavoro di progettazione di moduli didattici e di definizione di protocolli valutativi condivisi - Calendarizzazione ed organizzazione delle prove interne bimestrali - Raccolta ed elaborazione statistica dei risultati

Intero anno scolastico

ATTIVITA’ SVOLTE

PER COORDINAMENTO DEL GDM PR LE ATTIVITA'DI VALUTA ZIONE E MIGLIORAMENTO:

1. Coordinamento del lavoro di progettazione di moduli didattici e di definizione di

protocolli valutativi condivisi

2. - Calendarizzazione ed organizzazione delle prove interne bimestrali

3. - Raccolta ed elaborazione statistica dei risultati

4. Aggiornamento del RAV

PER IL COORDINAMENTO DELLE ATTIVITA' DI TIROCINIO:

1.1.1.1. Organizzazione degli spazi per l'accoglienza degli studenti

2.2.2.2. Attribuzione dei mentori e controllo e rispetto delle regole di tirocinio

3.3.3.3. Presentazione in plenaria del PTOF, PAI, PDM della scuola

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4.4.4.4. Conciliazione tra le attività del tirocinio con i problemi legati a coincidenze orarie di vari

studenti lavoratori o legati a necessità scaturite da particolari necessità di tutor e studenti

5.5.5.5. Orientamento continuo e costante dell'operato dei tirocinanti che devono prendere parte

a tutte le fasi del processo di insegnamento fino alla attivazione in classe di vere e proprie

lezioni programmate e realizzate in totale condivisione con il mentore.

6.6.6.6. Collaborazione con gli studenti nella compilazione dei protocolli previsti per ciascuna

annualità

7. Predisposizione di materiale utile alla realizzazione del project work conclusivo

Criticità riscontrate

In merito al coordinamento del Piano di Miglioramento

1) Difficoltà a produrre il materiale fotocopiato per la somministrazione bimestrale delle prove relative al PDM(risme,toner,stampanti,fotocopiatrici funzionanti)

2) Ritardi nella riconsegna dei risultati e imprecisioni nella tabulazione dei dati

3) Assenza di alunni con frequenza saltuaria e/o inserimenti di nuovi iscritti in corso d’anno(anche a marzo).

4)Individuazione di alunni BES ad anno scolastico inoltrato ( anche al terzo bimestre) con relativa alterazione del campione statistico e mancata riduzione della percentuale di Bes dell’istituto.

5) Scarsa oggettività,nonostante le griglie e i protocolli, della valutazione della produzione scritta.

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Relazione finale e proposte per il prossimo anno

In merito al coodinamento del GDM e la predisposizione di prove bimestrali si relaziona quanto segue: Il Piano di Miglioramento, inserito nel PTOF, scaturisce dalla lettura critica della nostra realtà scolastica e si sostanzia nella individuazione di alcuni obiettivi strategici di sviluppo e nella precisazione di alcuni traguardi attesi attraverso cui valutare i risultati del piano. Le priorità forniscono le direzioni di marcia su cui sviluppare il piano di miglioramento: si riferiscono agli obiettivi generali che la scuola si prefigge di realizzare nel lungo periodo attraverso l’azione di miglioramento. Si sono ripresi infatti, in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano, gli elementi conclusivi del RAV e cioè: Priorità, Traguardi di lungo periodo, Obiettivi di breve periodo(di processo). Tenuto conto quindi del suddetto Piano di Miglioramento si sono tenute le riunioni dei dipartimenti coordinati dai docenti incaricati nelle date 08/01/2019,08/03/2019,10/05/2019 come stabilito dalla circolare del 06/10/2017 per l'elaborazione delle prove di istituto relative all'Italiano,alla Matematica e alla Lingua straniera inglese. Gli esiti delle prove sono stati digitati su fogli Excell e trasformati in grafici per la elaborazione statistica dei dati raccolti ai fini del monitoraggio previsto dal PIANO DI MIGLIORAMENTO. Dal 12/06/2019 al 24/06/2019 il GDM si è riunito continuativamente per l’osservazione, l’analisi e l’elaborazione in forma aggregata dei dati statici ai fini della RS.(triennio 2016/2019). La valutazione del livello delle competenze acquisite è scaturita dai risultati conseguiti nei compiti proposti agli allievi, valutati in base a protocolli valutativi condivisi tra tutti i docenti del Dipartimento e che hanno avuto caratteri di oggettività e trasparenza. Allo scopo sono state predisposte griglie di valutazione, sufficientemente articolate, utili sia all’attribuzione dei voti alle singole prove, sia alla valutazione delle competenze specifiche a cui rinviano i diversi Indicatori. Le attività dei Dipartimenti Disciplinari della scuola primaria , infatti in una seconda fase ,ssono state finalizzate ,perciò, all’adattamento dei format proposti dalle griglie alle esigenze specifiche, correlate alla classe di livello, ed all’ individuazione delle Evidenze maggiormente richiamate da quelli, attraverso l’indicazione del codice corrispondente. I recenti avvenimenti che hanno riguardato la scuola come unico sistema educativo cui fare riferimento invitano a riprendere in considerazione non solo alcuni aspetti legati ai profili tecnico-scientifici della professionalità dei docenti, ma anche il loro ruolo di protagonisti e costruttori della conoscenza del nostro Paese, valorizzando la ricerca e la riflessività. La scuola come luogo di ricerca, dunque, dove viene maggiormente riconosciuta una dimensione dell’autonomia ancora fortemente marginalizzata, quella della ricerca, sperimentazione e sviluppo. Nelle scuole urge, dunque, lo sviluppo della metodologia della ricerca-azione che favorisce in tutti i soggetti coinvolti nella progettazione di percorsi conoscitivi e di trasformazione del sistema scolastico,atteggiamenti mentali aperti e flessibili, indispensabili per garantire prospettive di qualità relativamente alle attese di miglioramento di alcuni ambiti di azione organizzativi, gestionali o educativi. In tale direzione sarebbe utile per me imparare a documentarein in modo più efficace le buone pratiche: raccogliere, conservare,valorizzare le iniziative didattiche e favorendone la diffusione e dunque la condivisione. In merito al coordinamento tirocinio si relaziona quanto segue: Nell’ambito delle azioni di competenza dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania e dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, ai fini della formazione iniziale dei docenti, regolamentata dal D.M. n. 249/2010 e del successivo D.M. 30/9/2011, sono previsti specifici raccordi operativi per lo svolgimento delle attività di tirocinio, che implicano un rapporto più stretto tra l’università e le scuole, riconoscendo a queste ultime un ruolo attivo e partecipativo non solo nella fase di avvio dell’esperienza sul campo ma anche nel corso dell’intero processo della formazione iniziale dei futuri docenti di scuola primaria e di scuola dell’infanzia. Quanto detto assume rilevanza anche alla luce di quanto previsto dall’art.2, comma 4, del D.M. 30.11.2012, N. 93 che, nel definire le modalità di accreditamento delle sedi di tirocinio, mira a valorizzare questo tipo di partenariato, considerandolo “titolo preferenziale per la partecipazione a iniziative promosse dal Ministero e per l'assegnazione dei relativi contributi.” In questo scenario, i tutor dei tirocinanti, individuati tra i docenti in servizio con contratto a tempo indeterminato con almeno cinque anni di anzianità assumono un ruolo di primo piano nella formazione dei futuri docenti. Ad essi viene richiesto, ai sensi dell’artr.11 del D.M. 249/10, di “orientare gli studenti rispetto agli assetti organizzativi e didattici della scuola e alle diverse attività e pratiche in classe, di accompagnare e monitorare l’inserimento in classe e la gestione diretta dei processi di insegnamento degli studenti tirocinanti”. Il tutor diventa in pratica un facilitatore, che accompagna il tirocinante attraverso la condivisione delle azioni didattiche, nelle diverse fasi del tirocinio diretto. Nella direzione tracciata dalla normativa a supporto della formazione, che vede coinvolti Scuola e Università, si intende puntare ad un’ampia partecipazione degli operatori scolastici e ad un loro coinvolgimento in alcune fasi della formazione universitaria dei futuri docenti, con particolare attenzione alla messa in atto delle pratiche riflessive. Già secondo la disposizione normativa inserita in ultima battuta nell’art.5 della Legge 53/2003,la laurea in

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Scienze della Formazione Primaria costituisce titolo abilitante a tutti gli effetti all’esercizio della professione docente. Alla luce di questa disposizione, il tirocinio assume, dunque, una valenza formativa straordinariamente importante. Pertanto, sarebbe opportuno prevedere delle forme di riconoscimento ai mentori - tutor dei tirocinanti che sono stati indirizzati a guidare in modo continuo e costante l'operato dei tirocinanti, dovendo prendere parte a tutte le fasi del processo di insegnamento fino alla attivazione in classe di vere e proprie lezioni programmate e realizzate in totale condivisione con il mentore. Si ricorda che da anni e per molti docenti tale impegno continua ad essere effettuato in orario aggiuntivo e a titolo assolutamente gratuito. Data, 28/06/2019

FIRMA DEL DOCENTE Minatore Stefania

I.C.S

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BOVIO-COLLETTA

A.S. 2018/2019

Docente FF.SS.

Nominativo del Docente:

Cimmino Barbara

REGISTRO ATTIVITA’

CALENDARIO DELLE ATTIVITA’ SVOLTE

N° DATA Descrizione sintetica dell’attività Tempo impiegato

1 Da ottobre a maggio

- Coordinamento del lavoro di progettazione di moduli didattici e di definizione di protocolli valutativi condivisi - Calendarizzazione ed organizzazione delle prove interne bimestrali - Raccolta ed elaborazione statistica dei risultati.

Intero anno scolastico

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2 Da ottobre a maggio

- Aggiornamento delle piattaforme INVALSI ed INDIRE

ottobre/ giugno

RELAZIONE FINALE

Attività svolte PER IL COORDINAMENTO DEL GDM E PER LE ATTIVITA'D I VALUTAZIONE E MIGLIORAMENTO:

1. - Coordinamento del lavoro di progettazione di moduli didattici e di definizi one di

protocolli valutativi condivisi

- Calendarizzazione ed organizzazione delle prove interne bimestrali

2.

- Raccolta ed elaborazione statistica dei risultati

PER L’AGGIORNAMENTO DELLA PIATTAFORMA INDIRE E INVA LSI:

Inserimento di dati su piattaforma invalsi, in collaborazione col personale di segreteria, per la

somministrazione delle prove nazionali;

-collaborazione con Referente Informatica per eseguire il Diagnostic Tool

-organizzazione interna della gestione di somministrazione delle prove (date,orari..)

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-trasmissione e convalida delle informazioni di contesto sul sito Invalsi

-inserimento di alunni con certificazione di DSA

-verifica dell’elenco studenti che dovevano sostenere le prove

-rettifica e/o aggiornamento di informazioni relativi agli studenti attraverso il portale SIDI

-distribuzione ,ai docenti coinvolti, dei protocolli di somministrazione

Collaborazione nella consegna e correzione delle prove nazionali somministrate alle seconde e

quinte classi di scuola primaria

Criticità riscontrate In merito al coordinamento del Piano di Miglioramento 1) Difficoltà a produrre il materiale fotocopiato per la somministrazione bimestrale delle prove relative al PDM (risme,toner,stampanti,fotocopiatrici funzionanti) 2) Ritardi nella riconsegna dei risultati e imprecisioni nella tabulazione dei dati 3) Assenza di alunni con frequenza saltuaria e/o inserimenti di nuovi iscritti in corso d’anno(anche a marzo). 4)Individuazione di alunni BES anche nelle classi prime di scuola primaria con relativa alterazione del campione statistico rispetto agli anni precedenti(ci si riservava di individuare gli alunni con bisogni educativi speciali dalla classe seconda) .con conseguente aumento del campione 5) Scarsa oggettività,nonostante le griglie e i protocolli, della valutazione della produzione scritta. In merito alla somministrazione delle prove nazionali : 1)rallentamenti nell’etichettatura dei plichi per una mancata corrispondenza tra la sequenza dei codici meccanografici e l’elenco degli alunni rispetto all’ordine alfabetico

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Proposte per il prossimo anno In merito al coodinamento del GDM e la predisposizione di prove bimestrali si relaziona quanto segue: Il Piano di Miglioramento, inserito nel PTOF, scaturisce dalla lettura critica della nostra realtà scolastica e si sostanzia nella individuazione di alcuni obiettivi strategici di sviluppo e nella precisazione di alcuni traguardi attesi attraverso cui valutare i risultati del piano. Le priorità forniscono le direzioni di marcia su cui sviluppare il piano di miglioramento: si riferiscono agli obiettivi generali che la scuola si prefigge di realizzare nel lungo periodo attraverso l’azione di miglioramento. Si sono ripresi infatti, in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano, gli elementi conclusivi del RAV e cioè: Priorità, Traguardi di lungo periodo, Obiettivi di breve periodo(di processo). Tenuto conto quindi del suddetto Piano di Miglioramento si sono tenute le riunioni dei dipartimenti coordinati dai docenti incaricati nelle date 08/01/2019, 08/03/2019,10/05/2019 come stabilito dalla circolare del 06/10/2017 per l'elaborazione delle prove di istituto relative all'Italiano,alla Matematica e alla Lingua straniera inglese. Gli esiti delle prove sono stati digitati su fogli Excell e trasformati in grafici per la elaborazione statistica dei dati raccolti ai fini del monitoraggio previsto dal PIANO DI MIGLIORAMENTO. Dal 12/06/2019 al 24/06/2019 il GDM si è riunito continuativamente per l’osservazione, l’analisi ed elaborazione in forma aggregata dei dati raccolti, ai fini della RS(triennio 2016/2019) La valutazione del livello delle competenze acquisite è scaturita dai risultati conseguiti nei compiti proposti agli allievi, valutati in base a protocolli valutativi condivisi tra tutti i docenti del Dipartimento e che hanno avuto caratteri di oggettività e trasparenza. Allo scopo sono state predisposte griglie di valutazione, sufficientemente articolate, utili sia all’attribuzione dei voti alle singole prove, sia alla valutazione delle competenze specifiche a cui rinviano i diversi Indicatori. Le attività dei Dipartimenti Disciplinari della scuola primaria , infatti in una seconda fase ,sono state finalizzate ,perciò, all’adattamento dei format proposti dalle griglie alle esigenze specifiche, correlate alla classe di livello, ed all’ individuazione delle Evidenze maggiormente richiamate da quelli, attraverso l’indicazione del codice corrispondente. I recenti avvenimenti che hanno riguardato la scuola come unico sistema educativo cui fare riferimento invitano a riprendere in considerazione non solo alcuni aspetti legati ai profili tecnico-scientifici della professionalità dei docenti, ma anche il loro ruolo di protagonisti e costruttori della conoscenza del nostro Paese, valorizzando la ricerca e la riflessività. La scuola come luogo di ricerca, dunque, dove viene maggiormente riconosciuta una dimensione dell’autonomia ancora fortemente marginalizzata, quella della ricerca, sperimentazione e sviluppo. Nelle scuole urge, dunque, lo sviluppo della metodologia della ricerca-azione che favorisce in tutti i soggetti coinvolti nella progettazione di percorsi conoscitivi e di trasformazione del sistema scolastico,atteggiamenti mentali aperti e flessibili, indispensabili per garantire prospettive di qualità relativamente alle attese di miglioramento di alcuni ambiti di azione organizzativi, gestionali o educativi. In tale direzione sarebbe utile imparare a documentare in modo più efficace le buone pratiche: raccogliere, conservare,valorizzare le iniziative didattiche e favorendone la diffusione e dunque la condivisione.

Data,28/06/2019

Firma del docente

Barbara Cimmino

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IC BOVIO COLLETTA REPORT FINALE PDM

A.S. 2018/2019 Restituzione dei dati elaborati dal Gruppo di Miglioramento

Il Piano di Miglioramento, inserito nel PTOF, scaturisce dalla lettura critica della nostra realtà scolastica e si sostanzia nella individuazione di alcuni obiettivi strategici di sviluppo e nella precisazione di alcuni traguardi attesi attraverso cui valutare i risultati del piano. Le priorità forniscono le direzioni di marcia su cui sviluppare il piano di miglioramento: si riferiscono agli obiettivi generali che la scuola si prefigge di realizzare nel lungo periodo attraverso l’azione di miglioramento. Si sono ripresi infatti, in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano, gli elementi conclusivi del RAV e cioè: Priorità, Traguardi di lungo periodo, Obiettivi di breve periodo(di processo). Le priorità che l’Istituto si è assegnato per il prossimo triennio sono: 1)Assicurare pari opportunità di successo formativo a tutti gli allievi

2)Sviluppare negli allievi atteggiamenti riflessivi,cooperativi,solidali I traguardi che l’Istituto si è assegnato in relazione alle priorità sono:

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1)-Migliorare i risultati finali di italiano e matematica di cl.1° sec.1°gr.,elevando la media dei voti complessivi di almeno di 1 punto

2)-Innalzare il livello medio raggiunto dagli alunni in uscita alle prove INVALSI di almeno di 1 punto per disciplina

3)-Ridurre i provvedimenti disciplinari irrogati nella sc.secondaria nel corso di un anno sc.,nella misura del 10%

Le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti: I bassi risultati raggiunti da un'elevata percentuale di alunni ,sia nelle verifiche interne ,che nelle Prove Nazionali, nonché l'incidenza di comportamenti che denotano scarse capacità autoregolative, fa sì che la riduzione del disagio e il miglioramento dei risultati scolastici costituiscano gli obiettivi prioritari, rispetto ai quali l'intera scuola è chiamata ad impegnarsi coralmente. Gli obiettivi di processo che l’Istituto ha scelto di adottare in vista del raggiungimento dei traguardi sono: 1)Personalizzare gli interventi didattici, a partire dall’analisi delle competenze trasversali e degli stili apprenditivi di ogni allievo, favorendo un approccio metodologico interattivo, laboratoriale e cooperativo

2)Promuovere il funzionamento dei dipartimenti disciplinari per la progettazione di un curricolo verticale e la messa a punto di protocolli valutativi condivisi, con prove di verifica, periodiche ed uguali per classi parallele, e criteri omogenei di valutazione. Tenuto conto quindi del suddetto Piano di Miglioramento si sono tenute le riunioni dei dipartimenti coordinati dai docenti incaricati nelle date 08/01/2019, 08/03/2019 e 10/05/2018 per l'elaborazione delle prove di istituto relative all'Italiano,alla Matematica e alla Lingua straniera inglese. Gli esiti delle prove sono stati digitati su fogli Excell e trasformati in grafici per la elaborazione statistica dei dati raccolti ai fini del monitoraggio previsto dal PIANO DI MIGLIORAMENTO. Da un’attenta analisi dei risultati e da una lettura critica dei grafici si evince un generale miglioramento delle insufficienze negli esiti degli alunni di scuola primaria. Il Gruppo di Miglioramento si è soffermato in particolare, sulla percentuale di alunni che sono riusciti a superare la criticità del 5 e a raggiungere la sufficienza. In tutte le classi si è registrato un graduale miglioramento , tranne casi specifici che hanno riguardato alunni con disturbi del comportamento,nuovi iscritti in corso d’anno (stranieri e non), alunni con frequenza estremamente discontinua o condizionati da fattori esterni indipendenti dalla scuola. Questi casi rappresentano a tutti gli effetti quella parte dei grafici che si riferisce alle insufficienze e che,nonostante gli interventi personalizzati ed individualizzati previsti e le strategie applicate , non si riesce a ridurre. I risultati delle prove di italiano evidenziano un’ampia fascia di sufficienze (voti tra il 6 e il 7) ascrivibili ai bassi punteggi ottenuti nella produzione scritta,imputabili sia a carenze linguistiche generalizzate da parte degli alunni che ad una difficoltà da parte dei docenti a valutare in modo oggettivo una produzione testuale. Il gruppo di miglioramento pertanto, confrontandosi con i dati raccolti, con le prove somministrate e con i docenti di classi parallele in sede di dipartimento, ha rilevato che nella valutazione della prova di produzione scritta permane un elevato margine di discrezionalità nonostante le griglie di correzione e i protocolli valutativi.

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I grafici relativi alla Matematica mostrano un discreto miglioramento rispetto agli anni precedenti ma permane una percentuale di circa il 12% di insufficienze. Tali esiti evidenziano ancora generalizzate difficoltà degli alunni ad acquisire le competenze relative a questa specifica disciplina , come riscontrato e confermato,,peraltro da anni, anche dal report tecnico Invalsi . Probabilmente, non si considera la matematica come un linguaggio necessario ad interpretare la realtà che ci circonda, ma ci si limita ad un sapere basato ancora solo sugli algoritmi delle operazioni che i discenti acquisiscono in modo mnemonico e automatico, senza essere messi in condizione di trasformare le conoscenze apprese in competenze. Si conferma così, una generale carenza di pensiero logico. Ciò impone necessariamente un potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche. In tal senso studi recenti delle Neuroscienze hanno evidenziato che Il meccanismo che dice quanto vale e come si chiama il numero non è fonologico, ma di tipo visuo-spaziale. I numeri non hanno nulla da condividere con i meccanismi verbali, se non l’etichetta del nome, che è una funzione che dipende dal meccanismo cardine dell’intelligenza di quantità, cioè il meccanismo visuospaziale (dove il numero sta, quanto vale, come si chiama). L’attenzione didattica non deve essere messa sulle diciture verbale ma sulle strategie di composizione e scomposizione. Se si esercita una strategia verbale per molti anni non si recupera una strategia composizionale neanche da adulti. I primi 5 anni di vita sono potentissimi e sono in stato di abbandono. Alla scuola primaria si usa una didattica completamente centrata su meccanismi procedurali messi in forma verbale, mentre i meccanismi cardine dell’intelligenza di quantità sono visuo-spaziali, strategici e composizionali. Se vogliamo rovesciare la competenza dei ragazzi, dobbiamo fare 5 minuti al giorno di calcolo a mente. In questo modo trovano la strategia più utile a seconda delle qualità cognitive. Si avrà un’impennata di funzione. A fianco della quantità troviamo il meccanismo visuo-spaziale. Il numero ha una grammatica di quantità che il cervello riconosce. Pertanto, la precocità nell’approccio ai numeri e il calcolo mentale potrebbero costituire un primo passo per lo sviluppo ed il miglioramento a lungo termine delle competenze logico-matematiche. I risultati degli alunni Bes infine, non sono affatto confortanti infatti, nonostante le strategie dei dipartimenti per calibrare le prove adeguandole ai loro bisogni, i dati registrano il raggiungimento di un livello di apprendimento molto modesto. Probabilmente, l’inserimento di alunni in corso d’anno, la discontinuità di alcuni nella frequenza scolastica oltre che casi di alunni con gravi disturbi del comportamento , hanno influito negativamente sui risultati . La presenza in quasi tutte le classi di discenti oppositivo-provocatori non ha messo sempre in condizione le insegnanti di classe di utilizzare al meglio le ore di contemporaneità dovendo spesso gestire, a supporto del docente “frontale”, le conflittualità generate dai suddetti alunni. Quest’anno si è deciso di individuare, attraverso griglie di osservazione, alunni con BES anche in prima con un incremento di 14 unità. Inoltre, per permettere ai docenti di effettuare le osservazioni su questi alunni di nuovo inserimento è stato necessario ed inevitabile ritardare la somministrazione delle prime prove PDM. Le prove interne di inglese sono soddisfacenti per tutte le classi, anche per gli alunni con BES soprattutto non italofoni. I dati si allineano anche ai risultati delle prove Invalsi dell’anno scolastico 2017-2018 in cui è stato introdotta per la prima volta la prova di Inglese nelle classi quinte per testare le abilità di comprensione della lingua. Il GDM si riserva di confrontarsi con il gruppo di inclusione sui criteri di

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individuazione e di gestione degli alunni con BES, cercando di differenziare i Bes stranieri con notevoli abilità della lingua inglese, ma con difficoltà in Italiano. I risultati del monitoraggio e l’ elaborazione statistica dei dati verranno pubblicati sul sito della scuola e resi disponibili alla consultazione da parte dei docenti. Napoli,20/06/2019

I docenti Minatore Stefania Cimmino Barbara Borzaro Assunta

SCUOLA SECONDARIA

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