VALUTAZIONE DEL PROCEDIMENTO DI VAS DEL … · Quadro sinottico – Osservazione A] Osservazioni al...
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SCHEMA DI VALUTAZIONE COMUNE: BARBARIGA
PROCEDURA: VAS della Variante al Piano di Governo del Territorio (PGT)
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VALUTAZIONE DEL PROCEDIMENTO DI VAS DEL DOCUMENTO DI PIANO DI PGT
Premessa Ai sensi della DCR VIII/351 del 13 marzo 2007 recante “Indirizzi generali per la valutazione ambientale di Piani e Programmi” e della successiva DGR n. 9/761 del 10 novembre 2010, la Provincia partecipa, in qualità di ente territorialmente interessato, ai processi di VAS correlati all’approvazione degli atti di governo del territorio promossi dai comuni. A tal fine, per ciascun procedimento, è reso all’Autorità Competente un contributo scritto (nella forma del parere dirigenziale) che deve essere oggetto di adeguata e motivata controdeduzione in sede di conferenza intermedia o conclusiva di VAS, ai fini della formazione del parere motivato. Il contributo reso dalla Provincia di Brescia è condotta sulla base della documentazione messa a disposizione dal singolo comune (pubblicata sul sito SIVAS di Regione Lombardia) e ha ad oggetto la valutazione degli impatti significativi sull’ambiente derivanti dall’attuazione delle previsioni del Ddp, nel rispetto della disciplina prevista ai diversi livelli istituzionali, dall’Unione Europea alla Regione Lombardia. Ulteriori valutazioni di carattere ambientale potranno essere condotte in sede di valutazione di compatibilità del Documento di Piano del PGT con il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP). Il presente parere è suddiviso in tre sezioni:
• richiamo degli aspetti procedurali in termini di soggetti interessati dal procedimento, adempimenti procedurali ed elenco della documentazione oggetto di valutazione;
• esame del Rapporto Ambientale con focus specifici sulle singole componenti ambientali, esame delle criticità evidenziate dallo stesso R.A., ed osservazioni di carattere generale e puntuale sulle singole tematiche ambientali e sul sistema di monitoraggio dello stato dell’ambiente e delle azioni di piano;
• disamina e valutazione delle azioni previste dal Documento di Piano del PGT corredata da indicazioni generali (riferite alle componenti ambientale) e specifiche (riferite alla singola azione di piano).
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SCHEMA DI VALUTAZIONE COMUNE: BARBARIGA
PROCEDURA: VAS della Variante al Piano di Governo del Territorio (PGT)
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PARTE I - ASPETTI PROCEDURALI
COMUNE BARBARIGA Procedura: VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA
Soggetti: Proponente Dott. Marco Marchi Comune di Barbariga Sindaco
Autorità procedente Dott.Filippo Raco Comune di Barbariga Segreteria
Autorità competente Ing. Stafano Massimo Comune di Soncino Ufficio Tecnico
Soggetti competenti in materia Ambientale ed Enti Territorialmente interessati
� ARPA Brescia � ASL Brescia � Direzione Regionale per i Beni
Culturali e paesaggistici della Lombardia
� Provincia di Brescia � Regione Lombardia � Comune di San Paolo � Comune di Orzinuovi � Comune di Pompiano � Comune di Longhena � Comune di Offlaga � Comune di Corzano � Comune di Dello
Avvio del Procedimento di VAS DGC n.124 del 03/12/2009
Conferenze di verifica e/o valutazione
Prima conferenza VAS il 22/12/2010 Seconda conferenza VAS il 09/03/2012
Comunicazione ed informazione al pubblico Sito sivas
Documentazione esaminata • Rapporto Ambientale; • Allegato DP_3A “Condizioni di fattibilità degli ambiti di trasformazione delle previsioni di Piano”;
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PARTE II - VALUTAZIONE DEL RAPPORTO AMBIENTALE
TEMATICA AMBIENTALE SISTEMI VERIFICATI CRITICITÀ RILEVATE dal RA
Inquinamento atmosferico (viabilità, attività produttive, altro) Artt. 50-51-52-53-54 delle NTA del PTCP
Il Comune di Barbariga è inserito nella zona B (zona di pianura) con le seguenti caratteristiche:
- concentrazioni elevate di PM10, con maggiore componente secondaria;
- alta densità di emissione di PM10 e NOx, sebbene inferiore a quella della zona A;
- alta densità di emissione di NH3 (di origine agricola e da allevamento);
- situazione meteorologica avversa per la dispersione degli inquinanti (velocità del vento limitata, frequenti casi di inversione termica, lunghi periodi di stabilità atmosferica, caratterizzata da alta pressione);
- densità abitativa intermedia, con elevata presenza di attività agricole e di allevamento.
Il settore che emette maggiori emissioni risulta essere quello agricolo, in quanto è l’attività prevalente nel territorio, seguito dalla combustione non industriale e dal trasporto su strada.
ARIA
Rumore Art. 66 delle NTA del PTCP Verifica aggiornamento ai sensi della Legge quadro 447/95 e Lr 13/01
Non trattato
Monitoraggio
Nel Rapporto Ambientale viene previsto un Piano di Monitoraggio, i cui dati dovranno essere sintetizzati attraverso la realizzazione di un report da pubblicare sul sito internet del Comune. Il monitoraggio dovrà essere effettuato con cadenza biennale a partire dalla data di approvazione della variante al Piano. Per la matrice ambientale “aria” sono previsti i seguenti indicatori:
- n° superamenti livelli di PM10; - n° superamenti livelli e tassi medi altri inquinanti (NO2, CO, …).
Osservazioni al RA � Nello specifico ai sensi dell‘art. 66 delle NTA del PTCP, che prevede come obiettivi la riduzione dell’esposizione ad
eccessivi livelli acustici, si raccomanda la coerenziazione ed il conseguente adeguamento della classificazione acustica alle previsioni della variante di PGT, prevedendo opportune soluzioni di abbattimento degli effetti in modo tale da mitigare eventuali situazioni di conflitto tra destinazioni funzionali diverse, così come indicato nello specifico nelle indicazioni riportate all’interno delle schede di analisi dei vari ambiti di trasformazione. Inoltre si richiama l’art. 6 della L.447/95 “Legge quadro sull’inquinamento acustico”, che stabilisce il coordinamento tra gli strumenti urbanistici già adottati e la classificazione acustica del territorio comunale, secondo i criteri stabiliti dalle vigenti disposizioni. [cfr. Quadro sinottico – Osservazione A]
Osservazioni al Monitoraggio �
ACQUA Sotterranee Artt. 43-44-45-46 delle NTA del PTCP
Non trattate
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Superficiali Artt. 40-41-42 delle NTA del PTCP
Nel Comune di Barbariga non è presente nessun corso d’acqua appartenente al Reticolo Idrico Principale. La rete idrografica del territorio comunale è costituita da una fitta rete di rogge e canali spesso artificiali ad uso irriguo e di colo con direzione di scorrimento prevalente Nord-Sud e subordinatamente Ovest-Est. Gi elementi idrografici caratterizzanti il territorio comunale sono le rogge e i fontanili. I corsi d’acqua presenti nel territorio comunale secondo lo studio del RIM sono: Roggia Conta Codignana, Roggia Isorella, Roggia Feroldina Isorella, Roggia Rivoltella, Roggia Barbaresca, Roggia Barbaresca Ramo est, Roggia Campagna, Roggia Baiona, Roggia Condotta, Roggia Vallone, Roggia della Valli, Fontanile Cantarane, Roggia Baiona Vecchia.
Reti tecnologiche Artt. 47-48 NTA del PTCP
Acquedotto: Il Comune di Barbariga è servito da due pozzi comunali: il pozzo situato in via Vittorio Veneto a confine con il Comune di Corzano a servizio della frazione di Frontignano e il pozzo localizzato a sud-est del territorio, a servizio della zona industriale. Depuratore: Attualmente sono presenti due depuratori comunali ubicati rispettivamente a nord e al centro del territorio, gestiti dalla Società AOB2. L’Amministrazione Comunale ha previsto il potenziamento della rete tecnologica con la previsione di un nuovo depuratore intercomunale (a sud della zona industriale) al fine di ottimizzare la portata dell’impianto su tutto il territorio e per poter recepire le future previsioni del PGT.
Monitoraggio
Nel Rapporto Ambientale viene previsto un Piano di Monitoraggio, i cui dati dovranno essere sintetizzati attraverso la realizzazione di un report da pubblicare sul sito internet del Comune. Il monitoraggio dovrà essere effettuato con cadenza biennale a partire dalla data di approvazione della variante al Piano. Per la matrice ambientale “acqua” sono previsti i seguenti indicatori:
- COD media [mg/l]; - Consumo di acqua potabile/abitante; - Livelli principali inquinanti.
Osservazioni al RA � Non è espressa la potenzialità della depurazione e del sistema di adduzione, in relazione al carico esistente ed al
potenziale carico indotto. Al fine quindi di perseguire gli obiettivi e gli indirizzi indicati dagli artt.47 e 48 delle NTA del PTCP, volti a garantire servizi di depurazione alla collettività provinciale e l’utilizzazione di acqua di buona qualità per uso idropotabile in quantità sufficiente, si ritiene opportuno effettuare la verifica di adeguatezza ai carichi aggiuntivi previsti del sistema di adduzione e dell’impianto di depurazione esistenti. Si ritiene opportuno valutare inoltre la possibilità di raccogliere in sistemi idonei le acque pluviali e di realizzare duali di adduzione delle acque, così da permettere il riutilizzo per usi civili, industriali e per usi irrigui, secondo le disposizioni del Regolamento Regionale n. 2-3-4 del 24/03/2006, preservando in tal modo l’uso dell’acqua potabile stessa. [cfr. Quadro sinottico – Osservazione F]
Osservazioni al Monitoraggio �
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Problematica agro-zootecnica Art. 63 NTA del PTCP
Il sistema agricolo di Barbariga presenta un cospicuo numero di imprese attive nel settore dell’agricoltura che porta il numero di 46 attività, delle quali 8 con più specie di allevamento. Il territorio comunale è interessato da allevamenti zootecnici che generano fasce di rispetto che interessano praticamente la totalità dell’urbanizzato.
Consumo di suolo
Per quanto riguarda la destinazione residenziale, il totale della superficie aggiunta da variante è pari a 104.208 mq; il totale della superficie stralciata da variante è pari a 96.504 mq. Quindi il bilancio tra le aree a destinazione residenziale introdotte dalla variante e quelle stralciate risulta incrementato di 7.704 mq. L’incremento effettuato dalla variante per le destinazioni produttive risulta di 27.365 mq.
Viabilità
Il quadro della mobilità riferito al comune di Barbariga, evidenzia accanto ad una struttura viaria consolidata che si appoggia alle direttrici di sviluppo sovralocali (provinciali), una maglia di arterie di quartiere utili al disimpegno viario residenziale. La Strada Provinciale n°IX detta Quinzanese, costituisce l’asse di connessione nord-sud Brescia-Quinzano ed è l’arteria principale che collega Barbariga centro tramite la provinciale SP 16 che inoltre permette il raggiungimento della frazione di Frontignano a nord ovest. Tale situazione ha manifestato criticità derivanti dal traffico di attraversamento (pesante) dell’abitato e del nucleo storico. A tal proposito, sono in corso da tempo iniziative tese alla soluzione di questa criticità. Una di queste è un sistema alternativo, concertato con la Provincia, che consiste nella dismissione dell’attuale tratto di attraversamento previo l’adeguamento in zona Frontignano, e quindi il divieto a regime per il traffico dei mezzi pesanti nell’abitato.
Attività di escavazione Artt. 57-58 NTA del PTCP Discariche e rifiuti Art. 59 NTA del PTCP
Non trattate
SUOLO
Zona sismica Art. 68 delle NTA del PTCP
Zona 3
Monitoraggio
Nel Rapporto Ambientale viene previsto un Piano di Monitoraggio, i cui dati dovranno essere sintetizzati attraverso la realizzazione di un report da pubblicare sul sito internet del Comune. Il monitoraggio dovrà essere effettuato con cadenza biennale a partire dalla data di approvazione della variante al Piano. Per la matrice ambientale “suolo” sono previsti i seguenti indicatori:
- area urbanizzata/superficie territoriale; - superficie aree dismesse recuperate/superficie aree dismesse totali; - mq edilizia convenzionata o agevolata/totale mq edilizia abitativa; - perimetro area urbanizzata/superficie aree urbanizzata (indice di frammentazione);
- superficie boscata/superficie territoriale. Osservazioni al RA � Per quanto riguarda la componente suolo, si richiama l’indirizzo dell’art. 56 delle NTA del PTCP, teso al
contenimento del consumo di suolo a scopo edificatorio. Gli ambiti di possibile trasformazione comportano la trasformazione di aree, a fronte delle quali il Rapporto Ambientale prevede solo in alcuni casi misure compensative, sia per l’uso di una risorsa scarsa non rinnovabile, sia per la perdita di capacità rigenerative e
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regolative di altre risorse rinnovabili, quali aria e acqua. Tali misure dovranno essere opportunamente studiate in ragione dell’entità e della localizzazione degli interventi previsti, tenendo in considerazione anche gli altri fattori ambientali quali l’inquinamento acustico, dell’aria ed il corretto inserimento paesaggistico. [cfr. Quadro sinottico – Osservazione P]
Osservazioni al Monitoraggio �
PAESAGGIO RETE ECOLOGICA SALUTE PATRIMONIO CULTURALE
Plis Parchi regionali ZPS e SIC e relativa Valutazione di Incidenza Artt. 77-78 delle NTA del PTCP
Nella variante in oggetto si propone l’istituzione di un ambito di tutela e valorizzazione paesistico ambientale: il PLIS “Val di Cò” ai sensi dell’art.8.1 della D.G.R. 8/6148 del 2007.
Vincolo Idrogeologico Non presente
Osservazioni al RA
Attività RIR Art. 69 delle NTA del PTCP
Non sono presenti sul territorio comunale.
Ditte sottoposte ad AIA Non sono presenti sul territorio comunale.
Ditte insalubri Non trattate
ATTIVITA’ PRODUTTIVE
Opere sottoposte a VIA Non trattate
Elettrodotti Art. 64 delle NTA del PTCP
Non trattati
Metanodotti Non trattati ENERGIA Antenne SRB Art. 64 delle NTA del PTCP
Non trattati
Monitoraggio
Osservazioni al RA � Per ciò che riguarda il risparmio energetico si richiama l’art. 53 delle NTA del PTCP che promuove l’efficienza
energetica negli edifici, al fine di limitare le emissioni nocive e climateranti. A tal proposito dovrà essere adeguatamente valutata la possibilità di realizzare nuovi edifici secondo i principi di eco-sostenibilità e di minor impatto ambientale possibile, attraverso lo sviluppo di metodologie costruttive che contemplino la salvaguardia delle risorse con particolare attenzione all’utilizzo di impianti di energia senza emissioni in aria. Si suggerisce all’A.C., quale strumento di compensazione per le trasformazioni previste, di verificare la possibilità di dotare anche gli edifici di proprietà pubblica esistenti di impianti per la produzione di energie da fonti rinnovabili, indipendentemente dalla localizzazione più o meno prossima agli interventi previsti. [cfr. Quadro sinottico – Osservazione M]
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Agricolo Residenziale Agricolo
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Ambiti di Trasformazione Residenziali
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Indicazioni Specifiche
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La variante al Piano intende eliminare l'Ambito di Trasformazione AT01, che prevedeva un consumo di suolo pari a 15.211 mq, e ripristinare la destinazione agricola in essere.
Per gli aspetti compensativi si richiama in particolare la lettera P delle indicazioni generali.
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PARTE III - VALUTAZIONE DELLE AZIONI DI PIANO
Si precisa che sono stati analizzati soltanto gli ambiti di trasformazione del Documento di Piano del PGT contenuti all'interno delle schede del Rapporto Ambientale
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Nel Documento di Piano, per tutti gli ambiti, vengono date le seguenti prescrizioni:- l'attuazione dell'ambito di trasformazione sarà subordinata alla dotazione di un servizio di qualità aggiunta da individuarsi dal Piano dei Servizi a cura della G.C. per un importo derivato da volume insediabile per 9 volte gli oneri di urbanizzazione secondaria vigenti così come definito nella relazione al Documento di Piano e nel Piano dei Servizi;- l'approvazione di un Piano Attuativo avente superfici utilizzate da spandimento dei reflui (PUA/PUAs) è vincolata alla dimostrazione dell'adeguamento dei rispettivi piani di utilizzazione agronomica dei reflui zootecnici da parte delle aziende agricole coinvolte, secondo la normativa vigente;- l'attuazione dell'intervento dovrà essere corredata da Piano Paesistico di contesto e da uno studio geologico di fattibilità puntuale;- i Piani Attuativi riguardanti terreni soggetti a coltivazione agricola dovranno essere integrati con la documentazione relativa all'eventuale erogazione di contributi comunitari per l'esercizio dell'attività agricola sui terreni stessi, ai fini del rispetto delle indicazioni contenute nel PTCP.
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Fascia di rispetto stradale/ferroviario
AT
01
Seminativo semplice con presenza rada di filari arborei
Area agricola di tutela dell'abitato per controllo dello
sviluppo urbanistico
Residenziale III 2 x 2 x x
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e St=7.860 mqIt=0,75 mc/mq
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AT
02
Seminativo semplice con presenza rada di filari arborei
Area agricola Residenziale III 3 x x x 3
art.1
42-1
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Not
e St=8.330 mqIt=0,75 mc/mq
Ab=31
Dal Documento di Piano si evince che:- le trasformazioni del territorio che ricadono all'interno della fascia di rispetto degli allevamenti, saranno subordinate alla dismissione/trasferimento dell'allevamento o, in alternativa, all'attuzione dell'istituto della deroga delle distanze come previsto dal Regolamento Locale d'Igiene, a seguito di valutazione di dettaglio rispetto alle possibili criticità o molestie, nonchè agli effetti positivi di eventuali opere di mitigazione/schermatura limitatamente alle destinazioni per le quali il Regolamento d'Igiene Locale ne individui la necessità;- dovrà essere prevista schermatura d'alto fusto verso la campagna. L'edificazione dovrà essere dotata di piantumazione con forti caratteristiche mitigative secondo uno studio adeguato redatto da un tecnico specializzato.
Indicazioni Specifiche Per gli aspetti compensativi si richiama in particolare la lettera P delle indicazioni generali.
B-D-E-F-M-O-P
Dal Documento di Piano si evince che:- l'accesso al comparto dovrà essere realizzato dalla strada locale delle Lame;- dovrà essere prevista schermatura d'alto fusto verso la campagna. L'edificazione dovrà essere dotata di piantumazione con forti caratteristiche mitigative secondo uno studio adeguato redatto da un tecnico specializzato.
Nel Rapporto Ambientale si specifica che: - il progetto dovrà rispettare la fascia di rispetto da RIM, infatti l'edificazione è prevista nell'area non interessata da tale vincolo;- deve essere prevista una fascia alberata con funzioni mitigative in concomitanza con la fascia di rispetto del depuratore.
Indicazioni Specifiche Per gli aspetti compensativi si richiama in particolare la lettera P delle indicazioni generali.
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Fascia di rispetto stradale/ferroviario
AT
03
Seminativo semplice con presenza rada di filari arborei
Residenziale e aree agricole di
tutela dell'abitato per il controllo dello sviluppo
urbanistico
Residenziale III 2 x x x 2
art.1
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c
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Not
e St=20.050 mqIt= 0,75 mc
Ab=75
B-C-F-G-M-O-R
Riconferma da PGT con ridefinizione e ampliamento
Dal Documento di Piano si evince che:- le trasformazioni del territorio che ricadono all'interno della fascia di rispetto degli allevamenti, saranno subordinate alla dismissione/trasferimento dell'allevamento o, in alternativa, all'attuzione dell'istituto della deroga delle distanze come previsto dal Regolamento Locale d'Igiene, a seguito di valutazione di dettaglio rispetto alle possibili criticità o molestie, nonchè agli effetti positivi di eventuali opere di mitigazione/schermatura limitatamente alle destinazioni per le quali il Regolamento d'Igiene Locale ne individui la necessità;- dovrà essere prevista schermatura d'alto fusto verso la campagna. L'impianto edificatorio dovrà prevedere un'adeguata fascia di rispetto a verde (pubblico) di almeno 20 mt di profondità minima verso il corso d'acqua ad ovest salvaguardando ed integrando la vegetazione arborea esistente creando di fatto un boschetto di circa 3.755 mq, più un'ulteriore fascia a verde di pertinenza privata di 20 mt di profondità parallela alla precedente, per totali 40 mt minimi.
Indicazioni Specifiche
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Fascia di rispetto stradale/ferroviario
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Seminativo semplice con presenza rada di filari arborei
Servizi (all'interno dell'AT 07) e area agricola di rispetto
dell'abitato e di tutela
Residenziale III 2 x x x 2 x x x
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e St=64.090 mqIt=0,75 mc
Ab=202
B-F-G-M-R
Riconferma da PGT con ridefinizione dei confini
Dal Documento di Piano si evince che:- le trasformazioni del territorio che ricadono all'interno della fascia di rispetto degli allevamenti, saranno subordinate alla dismissione/trasferimento dell'allevamento o, in alternativa, all'attuzione dell'istituto della deroga delle distanze come previsto dal Regolamento Locale d'Igiene, a seguito di valutazione di dettaglio rispetto alle possibili criticità o molestie, nonchè agli effetti positivi di eventuali opere di mitigazione/schermatura limitatamente alle destinazioni per le quali il Regolamento d'Igiene Locale ne individui la necessità;- dovrà essere prevista schermatura d'alto fusto verso la campagna. L'edificazione dovrà essere dotata di piantumazione con forti caratteristiche mitigative secondo uno studio adeguato redatto da un tecnico specializzato;- al fine di un equilibrio compensativo ambientale anche con funzioni mitigative, si individuano ambiti a sud ovest, oltre il tracciato della viabilità di progetto, destinati ad accogliere la piantumazione di essenze arboree, per creare ambiti boscati denominati come "ambiti boscati con funzioni compensative". Tali aree generano un diritto volumetrico perequativo con un indice pari al 25% di quello assegnato al comparto (25% di 0,75 mc/mq). Gli ambiti boscati con funzioni compensative non saranno oggetto di cessione al Comune, ma rimarranno di proprietà privata e potranno essere computati ai fini del calcolo delle dotazioni di servizi a verde;- l'ambito AT07 è soggetto ai contenuti del Piano Norma, così come definiti dalle condizioni di fattibilità del masterplan e verrà attuato tramite convenzioni autonome afferenti ai sub comparti individuati dal Piano Norma stesso;- l'ambito intercetta la fascia di rispetto stradale (della viabilità di progetto).
Indicazioni SpecifichePreso atto delle mitigazioni già previste nel Documento di Piano e nel Rapporto Ambientale, si sottolinea l'importanza di inserire mitigazioni verso la viabilità di progetto.
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Fascia di rispetto stradale/ferroviario
AT
08
Seminativo semplice con presenza rada di filari arborei
Area agricola di tutela dell'abitato per controllo dello
sviluppo urbanistico
Residenziale III 3 x x x 3
art.1
42-1
c
x x x
Not
e St=5.640 mqIt=0,75 mc
Ab=21
B-E-F-M-O-P-R
Dal Documento di Piano si evince che:- le trasformazioni del territorio che ricadono all'interno della fascia di rispetto degli allevamenti, saranno subordinate alla dismissione/trasferimento dell'allevamento o, in alternativa, all'attuzione dell'istituto della deroga delle distanze come previsto dal Regolamento Locale d'Igiene, a seguito di valutazione di dettaglio rispetto alle possibili criticità o molestie, nonchè agli effetti positivi di eventuali opere di mitigazione/schermatura limitatamente alle destinazioni per le quali il Regolamento d'Igiene Locale ne individui la necessità;- dovrà essere prevista schermatura d'alto fusto verso la campagna. L'edificazione dovrà essere dotata di piantumazione con forti caratteristiche mitigative secondo uno studio adeguato redatto da un tecnico specializzato;- in fase progettuale è prevista la riqualificazione di via I maggio con allargamento del tracciato esistente, dotata di idoneo marciapiede;- è prevista la destinazione di servizio pubblico con annessa fascia alberata con funzione di mitigazione ambientale al futuro insediamento residenziale.
Nel Rapporto Ambientale si specifica che il progetto dovrà rispettare la fascia di rispetto da RIM, infatti l'edificazione è prevista nell'area non interessata da tale vincolo.
Indicazioni Specifiche Per gli aspetti compensativi si richiama in particolare la lettera P delle indicazioni generali.
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Fascia di rispetto stradale/ferroviario
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B
Seminativo semplice con presenza rada di filari arborei
Area agricola di rispetto
dell'abitato e di tutela degli ambiti
di valore paesaggistico, ambientale ed
ecologico
Residenziale e servizi e
attrezzature per la comunità
III 2 x 2 x x
Not
e St=18.019 mqIt= 0,75 mc
Ab=68
Ambiti di Trasformazione/Programmi Integrati di Intervento
F-M-P-RDal Documento di Piano si evince che:- le trasformazioni del territorio che ricadono all'interno della fascia di rispetto degli allevamenti, saranno subordinate alla dismissione/trasferimento dell'allevamento o, in alternativa, all'attuzione dell'istituto della deroga delle distanze come previsto dal Regolamento Locale d'Igiene, a seguito di valutazione di dettaglio rispetto alle possibili criticità o molestie, nonchè agli effetti positivi di eventuali opere di mitigazione/schermatura limitatamente alle destinazioni per le quali il Regolamento d'Igiene Locale ne individui la necessità;- dovrà essere prevista schermatura d'alto fusto verso la campagna. L'edificazione dovrà essere dotata di piantumazione con forti caratteristiche mitigative secondo uno studio adeguato redatto da un tecnico specializzato.
Indicazioni Specifiche Per gli aspetti compensativi si richiama in particolare la lettera P delle indicazioni generali.
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Fascia di rispetto stradale/ferroviario
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07 Parzialmente Nucleo Storico
Nuclei storici e area agricola di
rispetto dell'abitato e di
tutela degli ambiti di valore
paesaggistico, ambientale ed
ecologico
Residenziale III 3 x 2 x x x
Not
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St=4.420 mqVmax=volume esistente con incremento
massimo nella misura del 20%
B-F-M-P
Dal Documento di Piano si evince che:- le trasformazioni del territorio che ricadono all'interno della fascia di rispetto degli allevamenti, saranno subordinate alla dismissione/trasferimento dell'allevamento o, in alternativa, all'attuzione dell'istituto della deroga delle distanze come previsto dal Regolamento Locale d'Igiene, a seguito di valutazione di dettaglio rispetto alle possibili criticità o molestie, nonchè agli effetti positivi di eventuali opere di mitigazione/schermatura limitatamente alle destinazioni per le quali il Regolamento d'Igiene Locale ne individui la necessità;- dovrà essere prevista schermatura d'alto fusto verso la campagna. L'edificazione dovrà essere dotata di piantumazione con forti caratteristiche mitigative secondo uno studio adeguato redatto da un tecnico specializzato.
Nel Rapporto Ambientale si specifica che: - la variante propone una riperimetrazione con l'inclusione dei manufatti presenti nell'area, volta al recupero e riqualificazione paesistico-ambientale del contesto e la ricomposizione di un'immagine degli spazi costruiti e degli spazi verdi tesi a mitigare gli impatti sull'ambiente;- il progetto dovrà rispettare la fascia di rispetto da RIM, l'edificazione sarà dotata di piantumazione con forti caratteristiche mitigative.
Indicazioni Specifiche Per gli aspetti compensativi si richiama in particolare la lettera P delle indicazioni generali.
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Fascia di rispetto stradale/ferroviario
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Seminativo semplice con presenza rada di filari arborei
Area agricola Residenziale III 3 x x 3
art.1
42-1
c
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Not
e St=3.000 mqIt=0,67Ab=10
Ambiti di Trasformazione attivabili con Permesso di Costruire Convenzionato
B-E-F-M-O-P
Dal Documento di Piano si evince che:- le trasformazioni del territorio che ricadono all'interno della fascia di rispetto degli allevamenti, saranno subordinate alla dismissione/trasferimento dell'allevamento o, in alternativa, all'attuzione dell'istituto della deroga delle distanze come previsto dal Regolamento Locale d'Igiene, a seguito di valutazione di dettaglio rispetto alle possibili criticità o molestie, nonchè agli effetti positivi di eventuali opere di mitigazione/schermatura limitatamente alle destinazioni per le quali il Regolamento d'Igiene Locale ne individui la necessità;- dovrà essere prevista schermatura d'alto fusto verso la campagna. L'edificazione dovrà essere dotata di piantumazione con forti caratteristiche mitigative secondo uno studio adeguato redatto da un tecnico specializzato;
Nel Rapporto Ambientale si specifica che:- il progetto dovrà rispettare la fascia di rispetto da RIM, infatti l'edificazione è prevista nell'area non interessata da tale vincolo;- l'edificazione dovrà essere dotata di piantumazione con forti caratteristiche mitigative, in particolare lugo il lato Ovest del comparto, secondo uno studio adeguato redatto da un tecnico specializzato;- il PCC non necessita di adozione e approvazione da parte di organi comunali deliberanti;- il PCC sarà disciplinato dal Piano delle Regole.
Indicazioni Specifiche Per gli aspetti compensativi si richiama in particolare la lettera P delle indicazioni generali.
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Fascia di rispetto stradale/ferroviario
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Seminativo semplice con presenza rada di filari arborei
Area agricola produttiva
Artigianato e industria
IV 3 x x 2 x x x
Not
e St=11.255 mqRc=0,55 mq/mq
Ambiti di Trasformazione Produttiva
F-M
Dal Documento di Piano si evince che:- l'edificazione dovrà essere dotata di piantumazione con forti caratteristiche mitigative secondo uno studio adeguato redatto da un tecnico specializzato. L'impatto visivo dovrà essere mitigato con opere di schermatura vegetale e particolare cura nella scelta materica e cromatica degli edifici;- il progetto deve prevedere uno studio del clima acustico, per valutare gli incrementi del livello rumoroso;- in fase realizzativa le attività insediate dovranno essere sottoposte a valutazione, considerando con attenzione gli aspetti relativi agli scarichi idrici e alla loro destinazione nonchè alla produzione di rumore, polveri ed emissioni in atmosfera; tali valutazioni dovranno farsi preventivamente alle autorizzazioni di tipo edilizio;- non sono ammesse le attività insalubri, nocive o pericolose di prima classe di cui al D.M.5/9/94;- l'attuazione dell'ambito è subordinata alla cessione delle aree interessate dalla viabilità di previsione dell'innesto sulla SPXI "Quinzanese";- l'ambito intercetta la fascia di rispetto stradale.
Nel Rapporto Ambientale si specifica che:- le opere di mitigazione dovranno giungere al massimo grado possibile di mimetismo dell'intervento;- l'attuazione dell'ambito di trasformazione sarà subordinata ad una mitigazione ambientale con funzioni anche compensative.
Indicazioni Specifiche
L'ambito è inserito in contesto agricolo.L'ambito determina un forte incremento del perimetro sensibile.Visto quanto sopra in merito alla viabilità di accesso, si evidenzia che la stessa potrebbe essere realizzata con l'applicazione di criteri perequativi e compensativi di cui all'art. 11 della L.R. 12/2005 senza ricorrere ad interventi edilizi in fregio alla viabilità stessa.
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Seminativo semplice con presenza rada di filari arborei
Area agricola produttiva
Artigianato e industria
IIIIV
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Not
e St=65.071 mqRc=0,55 mq/mq
B-C-F-MRiconferma di procedura SUAP
in corso
Tale ambito produttivo industriale artigianale risulta ad oggi già una procedura in corso, la variante al Documento di Piano recepisce tale variante e la riconferma nel PGT.
Dal Documento di Piano si evince che:- l'edificazione dovrà essere dotata di piantumazione con forti caratteristiche mitigative secondo uno studio adeguato redatto da un tecnico specializzato. L'impatto visivo dovrà essere mitigato con opere di schermatura vegetale e particolare cura nella scelta materica e cromatica degli edifici;- il progetto deve prevedere uno studio del clima acustico, per valutare gli incrementi del livello rumoroso;- in fase realizzativa le attività insediate dovranno essere sottoposte a valutazione, considerando con attenzione gli aspetti relativi agli scarichi idrici e alla loro destinazione nonchè alla produzione di rumore, polveri ed emissioni in atmosfera; tali valutazioni dovranno farsi preventivamente alle autorizzazioni di tipo edilizio;- non sono ammesse le attività insalubri, nocive o pericolose di prima classe di cui al D.M.5/9/94;- la previsione urbanistica non costituirà variante al Documento di Piano e dovrà essere approvata attraverso la procedura di cui al D.P.R. del 7 settembre 2010 n.160 Sportello Unico delle Attività Produttive. In applicazione al principio di non duplicazione, in fase attuativa del "SUAP sub A" potrà essere esclusa la VAS e la verifica di assoggettabilità in quanto già oggetto di VAS nella presente variante al Documento di Piano.
Nel Rapporto Ambientale si specifica che:- le opere di mitigazione dovranno giungere al massimo grado possibile di mimetismo dell'intervento;- l'attuazione dell'ambito di trasformazione sarà subordinata ad una mitigazione ambientale con funzioni anche compensative.
Indicazioni Specifiche
La conformazione dell'ambito, laddove prevede l'estensione a sud, determina l'incremento del perimetro sensibile, intervenendo di fatto su aree inserite in un contesto agricolo.Le misure compensative ambientali dovranno essere esplicitate tenuto conto anche dell'individuazione del possibile PLIS, indipendentemente dall'eventuale riconoscimento dello stesso.
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e St=16.010 mqRc=0,55 mq/mq
B-F-M-P
Dal Documento di Piano si evince che:- l'edificazione dovrà essere dotata di piantumazione con forti caratteristiche mitigative secondo uno studio adeguato redatto da un tecnico specializzato. L'impatto visivo dovrà essere mitigato con opere di schermatura vegetale e particolare cura nella scelta materica e cromatica degli edifici;- il progetto deve prevedere uno studio del clima acustico, per valutare gli incrementi del livello rumoroso;- in fase realizzativa le attività insediate dovranno essere sottoposte a valutazione, considerando con attenzione gli aspetti relativi agli scarichi idrici e alla loro destinazione nonchè alla produzione di rumore, polveri ed emissioni in atmosfera; tali valutazioni dovranno farsi preventivamente alle autorizzazioni di tipo edilizio;- non sono ammesse le attività insalubri, nocive o pericolose di prima classe di cui al D.M.5/9/94;- la previsione urbanistica non costituirà variante al Documento di Piano e dovrà essere approvata attraverso la procedura di cui al D.P.R. del 7 settembre 2010 n.160 Sportello Unico delle Attività Produttive. In applicazione al principio di non duplicazione, in fase attuativa del "SUAP sub B" potrà essere esclusa la VAS e la verifica di assoggettabilità in quanto già oggetto di VAS nella presente variante al Documento di Piano.
Nel Rapporto Ambientale si specifica che:- le opere di mitigazione dovranno giungere al massimo grado possibile di mimetismo dell'intervento;- l'attuazione dell'ambito di trasformazione sarà subordinata ad una mitigazione ambientale con funzioni anche compensative.
Indicazioni Specifiche Si richiama quanto già indicato per il comparto sub A.
PTCP
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PIANIFICAZIONE COMUNALE
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Fascia di rispetto stradale/ferroviario
PL
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Seminativo semplice con presenza rada di filari arborei
Area agricola di valenza
paesisticaPLIS
23
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art.1
42-1
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St=669.210 mq
Parco Locale di Interesse Sovracomunale (PLIS)
All'interno del Documento di Piano viene individuata, a sud est del territorio comuanle, un'area a confine con i comuni di Offlaga e San Paolo, vocata ad accogliere il PLIS denominato "Val di Co"; tale territorio si caratterizza per non essere ancora edificato, inoltre vede la presenza di una rete idrografica, quale la roggia Vallone e la roggia Baiona Vecchia. L'azione strategica è quindi finalizzata alla conservazione del quadro paesistico e naturalistico, con utilizzo sia di tipo ricreativo che di tipo agricolo.Nel Rapporto Ambientale si sottolinea che l'ambito non comporta insediamenti di nessun genere.Nel Rapporto Ambiantale si specifica inoltre che "la preservazione del sito è finalizzata alla tutela ambientale e potrà avere funzioni compensative rispetto alle parti già urbanizzate e da edificare".
Indicazioni Specifiche Si rimanda alla fase di eventuale riconoscimento del PLIS.
UFFICIO VAS
SCHEMA DI VALUTAZIONE COMUNE: BARBARIGA
PROCEDURA: VAS della Variante al Piano di Governo del Territorio (PGT)
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Quadro sinottico delle indicazioni generali riferite alle azioni di Piano
Tipo Indicazioni Ambiti di trasformazione
A - B Così come individuato nell’elaborato tecnico sul reticolo idrico minore, redatto
secondo dgr n. 7/7868/08, integrato da dgr n. 7/13950/03; si rimanda alla corretta applicazione della Normativa di Polizia Idraulica così come individuata nello Studio del “Reticolo Idrografico del territorio comunale e Norme di Polizia Idraulica” (D.G.R. 7/7868/02 integrata con D.G.R. 7/13950/03); per quanto riguarda il divieto di copertura o tombinatura dei corsi d’acqua naturali, si rimanda al contenuto della comunicazione che lo STER di Brescia ha inviato ai comuni bresciani in data 13.06.07 (prot. ADO7.2007.006732) ove viene riportato quanto segue:
- “per tutti i corsi d’acqua naturali, sia del reticolo idrico principale che del reticolo idrico minore, vige il divieto di tombinatura così come ribadito all’art. 115 del D. Lgs. 152/06;
- per tutti i canali artificiali di proprietà privata siano essi canali artificiali ad uso irrigazione siano essi canali destinati ad altro uso (industriale, idroelettrico, ecc.) non vige il divieto di tombinatura così come ribadito all’art. 115 del D. Lgs. 152/06 dato che di questi è responsabile in regime “privatistico” il concessionario delle acque ex R.D. 1775/1933 fino alla scadenza della concessione di derivazione”.
AT 02 – AT 03 – AT 07 –
AT 08 – AT/PII 07 – PCC
01 – ATP/SUAP sub A –
ATP/SUAP sub B
C Il lotto rientra nella fascia di rispetto di un punto di captazione di acque: come stabilito dal D.P.R. 236/88, sostituito dal D.L.gvo 152/99 e seguenti (e per quanto riguarda la Regione Lombardia dalla Circolare 38/SAN/83) attorno al pozzo devono essere delimitate due aree di salvaguardia a tutela delle caratteristiche qualitative delle acque sotterranee destinate al consumo umano. La prima fascia, chiamata zona di tutela assoluta, è fissata dalla normativa in 10 metri di raggio attorno al pozzo (questa area deve essere recintata ed adibita esclusivamente alle opere di presa); nella seconda fascia, chiamata zona di rispetto, vengono posti vincoli all’uso del territorio per evitare infiltrazioni di sostanze inquinanti, che possono penetrare in falda e raggiungere il pozzo. Le normative vigenti fissano la dimensione minima della fascia di rispetto in 200 metri di raggio, lasciando tuttavia la possibilità di modificare tale dimensione, in relazione alla situazione locale di vulnerabilità e rischio della risorsa. Pertanto, si rimanda all’applicazione della DGR n. 7/12693 del 10 Aprile 2003 circa la disciplina delle zone di rispetto (punto 3) e le indicazioni per le realizzazioni.
AT 03 – ATP/SUAP sub A
D L’ambito rientra nella fascia di rispetto del depuratore comunale: si ricorda il vincolo di inedificabilità entro una fascia di 100 m (vincolo di indicato dalla Delibera C.I.T.A.I del 4/02/1977 “Norme per la tutela delle acque dall’inquinamento”).
AT 02
E Si ricorda che la presenza di elettrodotti di Media ed Alta Tensione pone dei vincoli sull’uso del territorio sottostante, poiché implica la necessità di definire le fasce di rispetto previste nella Legge 36/2001 e nel DPCM 8 luglio 2003, nelle quali è preclusa l’edificabilità di alcune tipologie di edifici (quelle che prevedono la presenza di persone per più di 4 ore giornaliere), l’ampiezza di queste fasce di rispetto deve essere calcolata per ogni tratta degli elettrodotti in questione. Tali valutazioni possono essere richieste all’Ente Gestore delle linee aeree o portate a termine secondo le indicazioni del DPCM 8 luglio 2003 e della norma CEI 106-11 del 2006 (“Guida per la determinazione delle fasce di rispetto per gli elettrodotti secondo le disposizioni del DPCM 8 luglio 2003 Art. 6 Parte 1: linee elettriche aeree e in cavo”) che indica una precisa metodologia di calcolo, che distingue tra fascia di rispetto e corridoio di rispetto, e fornisce anche alcune procedure semplificate. Si rimanda infine, per quanto riguarda la metodologia di calcolo per la determinazione delle fasce di rispetto degli elettrodotti al Decreto del 29 maggio 2008 “Approvazione della metodologia di calcolo per la determinazione delle fasce di rispetto degli elettrodotti”.
AT 02 – AT 08 – PCC 01
UFFICIO VAS
SCHEMA DI VALUTAZIONE COMUNE: BARBARIGA
PROCEDURA: VAS della Variante al Piano di Governo del Territorio (PGT)
- 20 -
F Al fine quindi di perseguire gli obiettivi e gli indirizzi indicati dagli artt.47 e 48 delle NTA del PTCP, volti a garantire servizi di depurazione alla collettività provinciale e l’utilizzazione di acqua di buona qualità per uso idropotabile in quantità sufficiente, si suggerisce di effettuare la verifica di adeguatezza ai carichi aggiuntivi previsti, del sistema di adduzione e dell’impianto di depurazione esistenti. Si ritiene opportuno valutare la possibilità di raccogliere in sistemi idonei le acque pluviali e di realizzare duali di adduzione delle acque, così da permettere il riutilizzo per usi civili, industriali e per usi irrigui, secondo le disposizioni del Regolamento Regionale n. 2-3-4 del 24/03/2006, preservando in tal modo l’uso dell’acqua potabile stessa.
AT 01 – AT 02 – AT 03 –
AT 07 – AT 08 – AT/PII
03 sub B – AT/PII 07 –
PCC 01 – ATP 01 –
ATP/SUAP sub A –
ATP/SUAP sub B
G Si ricorda che, secondo quanto indicato dall’art 63 delle NTA del PTCP, tutti gli interventi urbanistici devono osservare le fasce di rispetto cimiteriali ex DPR 285/90 e successive modifiche ed integrazioni. Si ricorda che è vietato costruire intorno ai cimiteri nuovi edifici entro il raggio di 200 metri dal perimetro dell'impianto cimiteriale, fatto salve le deroghe ed eccezioni previste dalla legge. Per dare esecuzione ad un'opera pubblica o all'attuazione di un intervento urbanistico, purché non vi ostino ragioni igienico-sanitarie, il consiglio comunale può consentire, previo parere favorevole di ASL e ARPA, la riduzione della zona di rispetto tenendo conto degli elementi ambientali di pregio dell'area, autorizzando l'ampliamento di edifici preesistenti o la costruzione di nuovi edifici. La riduzione di cui al periodo precedente si applica con identica procedura anche per la realizzazione di parchi, giardini e annessi, parcheggi pubblici e privati, attrezzature sportive, locali tecnici. Il Regolamento Regionale 6 febbraio 2007 n° 1 di modifica al Regolamento Regionale 9 novembre 2004 n° 6 “ Regolamento in materia di attività funebri e cimiteriali” all’art.8 comma 3 recita: “la zona di rispetto può essere ridotta fino ad un minimo di 50 metri previo parere favorevole di ASL e ARPA. La riduzione è deliberata dal comune solo a seguito dell’adozione del piano cimiteriale o di sua revisione.
AT 03 – AT 07
H -
I -
L -
M Per ciò che concerne il risparmio energetico si richiama l’art. 53 delle NTA del PTCP che promuove l’efficienza energetica negli edifici, al fine di limitare le emissioni nocive e climalteranti. A tal proposito dovrà essere adeguatamente valutata la possibilità di realizzare i nuovi edifici secondo i principi di eco-sostenibilità e di minor impatto ambientale possibile, attraverso lo sviluppo di metodologie costruttive che contemplino la salvaguardia delle risorse, con particolare attenzione all’utilizzo di impianti di energia senza immissioni in aria. Si suggerisce all’A.C., quale strumento di compensazione per le trasformazioni previste, di verificare la possibilità di dotare anche gli edifici di proprietà pubblica esistenti di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, indipendentemente dalla localizzazione più o meno prossima agli interventi previsti.
AT 01 – AT 02 – AT 03 –
AT 07 – AT 08 – AT/PII
03 sub B – AT/PII 07 –
PCC 01 – ATP 01 –
ATP/SUAP sub A –
ATP/SUAP sub B
N -
O Per quanto riguarda gli ambiti interessati dalla presenza di vincolo ambientale, secondo quanto indicato dal Dlgs 42/2004, relativamente quindi al procedimento di autorizzazione inerente gli eventuali interventi nell’ambito della fascia di tutela del suddetto vincolo, si ricorda che con il 1° Gennaio 2010 sono entrate in vigore le nuove procedure paesaggistiche, stabilite dall’art. 146 del D.Lgs 42/2004 “Codice dei beni Culturali e del Paesaggio”, non essendo stato prorogato il regime transitorio previsto dall’art.159 del Codice.
AT 02 – AT 03 – AT 08 –
PCC 01
UFFICIO VAS
SCHEMA DI VALUTAZIONE COMUNE: BARBARIGA
PROCEDURA: VAS della Variante al Piano di Governo del Territorio (PGT)
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P Compensazioni
Per quanto riguarda la componente suolo, si richiama l’indirizzo dell’art 56 delle NTA del PTCP, teso al contenimento del consumo di suolo a scopo edificatorio. Alcuni ambiti di possibile trasformazione comportano la trasformazione di aree agricole, a fronte delle quali il Rapporto Ambientale esplicita soltanto in alcuni casi misure compensative, sia per l’uso di una risorsa scarsa non rinnovabile, sia per la perdita di capacità rigenerative e regolative di altre risorse rinnovabili, quali aria e acqua. Tali misure dovranno essere opportunamente studiate in ragione dell’entità e della localizzazione degli interventi previsti, tenendo in considerazione anche gli altri fattori ambientali quali l’inquinamento acustico, dell’aria ed il corretto inserimento paesaggistico. Vista la recente approvazione del PGT, considerata la scarsa entità degli interventi già attuati a fronte di quelli previsti dalla variante in oggetto, si richiama quanto
disposto dalla L.R. 12/2005 art.43 comma 2 bis “gli interventi di nuova costruzione che sottraggono superfici agricole nello stato di fatto sono assoggettati ad una maggiorazione percentuale del contributo di costruzione, determinata dai comuni entro un minimo dell'1,5 ed un massimo del 5 per cento, da destinare obbligatoriamente a interventi forestali a rilevanza ecologica e di incremento della naturalità”. Al fine di raggiungere la sostenibilità ambientale delle previsioni di piano, si ritiene opportuno incrementare le misure sopraccitate attraverso forme compensative direttamente discendenti dalle previsioni degli ambiti di trasformazione.
AT 01 – AT 02 – AT/PII
03 sub B – AT/PII 07 –
PCC 01
Q -
R Si rimanda al rispetto del vincolo di reciprocità e quindi all’espressione del parere da parte dell’ente competente (ASL).
AT 01 – AT 03 – AT 07 –
AT 08 – AT/PII 03 sub B
S -
OSSERVAZIONI CONCLUSIVE
• Visti i contenuti del RA e del DdP si chiede, in ordine alla valutazione degli impatti significativi sull’ambiente derivanti dall’attuazione delle previsioni del Ddp, che siano adeguatamente considerate le indicazioni sopra richiamate.
• Si ricorda che, ai sensi della vigente normativa, l’autorità procedente provvede, sulla scorta del
parere motivato rilasciato dall’autorità competente, e prima dell’adozione del piano, ad apportare i necessari adeguamenti al RA e agli atti costituenti il PGT.
Tecnico referente per l’Ufficio VAS
Il Coordinatore dell’Ufficio Vas, Urbanistica e di Piano
Ing. Linda Duina Arch. Fabio Gavazzi