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Valutazione comparativa La procedura di valutazione dei repertori trova diverse occasioni di applicazione pratica nel lavoro del bibliotecario. È possibile che si abbiano risorse limitate che non ci consentano per esempio di acquistare tutti i repertori fondamentali relativi ad un 'area disciplinare; o, ancora, siano disponibili repertori su supporti diversi.

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Valutazione comparativa

La procedura di valutazione dei repertori trova diverse occasioni di applicazione pratica nel lavoro del bibliotecario.

È possibile che si abbiano risorse limitate che non ci consentano per esempio di acquistare tutti i repertori fondamentali relativi ad un 'area disciplinare; o, ancora, siano disponibili repertori su supporti diversi.

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I criteri che hanno costituito la griglia di rilevamento sono

copertura disciplinare; copertura linguistica (nel caso di

repertori internazionali, con particolare riguardo alla presenza di segnalazioni in italiano);

copertura quantitativa;

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tipologia di documenti presi in considerazione;

criteri di spoglio impianto e tipologia di accesso semantico; elementi utili alla consultazione (guida all'uso;

elenco delle testate spogliate; tavola di corrispondenza fra abbreviazioni usate nella citazione e titoli estesi).

Nel caso in cui i repertori siano disponibili su supporti diversi, sono state prese anche in considerazione le eventuali differenze fra le varie edizioni.

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AREA STORICA

Sono stati analizzati tre repertori: uno a base internazionale (Historical abstract), il secondo nazionale (Bibliografia storica italiana) e il terzo, PCI (Periodical contents index), una base dati interdisciplinare, di cui è possibile però valutare abbastanza chiaramente la copertura in ambito storico.

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Historical abstract: è disponibile in tre versioni, a stampa, su disco ottico e on-line.

Le informazioni sono desunte dal cartaceo; per il cd-rom disponiamo di quelle comunicate dal distributore.

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Comprende la storia mondiale dal 1450 ad oggi, esclusa la storia dell'America del Nord (esiste un repertorio parallelo: America. History and life, prodotto e distribuito separatamente). Oltre alla disciplina storica (in tutti gli aspetti, politico, sociale, militare, compresa la storia delle scienze, della tecnica, della medicina, etc.), sono compresi anche ambiti disciplinari affini (studi di carattere interdisciplinare o con taglio storico) e le discipline ausiliarie (archivistica, biblioteconomia, metodologia e didattica dlela storia, storiografia, etc.).

Impianto internazionale; non ci sono indicazioni sull'eventuale esclusione di qualche lingua.

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Spoglia circa 2100 periodici, di cui circa 50 sono gli italiani. E' da ricordare che il concetto di periodico è ampio e sconfina nel concetto di seriale: sono infatti comprese le riviste indicizzate nell'Historical periodical directory, dove è possibile constatare la presenza di molte tipologie assimilabili alle collane.

Comprende articoli di riviste, monografie e tesi di dottorato.

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I criteri di inclusione delle monografie sono esplicitati: si comprendono quelle recensite in 13 significative riviste (ma non si dice quali sono), mentre le tesi di dottorato derivano da Dissertation Abstracts International, un repertorio a impianto internazionale dal 1976, esaustivo per l'area nord-americana, ma decisamente selettivo per le altre aree geografico-linguistiche. Gli abstract per gli articoli provengono o dai singoli autori, o dalla redazione; talvolta mancano.

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La versione cartaceo è divisa in due parti: 1450-1914 e 1914 in poi. La divisione scompare nella versione su disco ottico. L'impianto è analogo: Parte generale; parte dedicata a singoli aspetti o momenti; parte geografica (storia di singoli paesi).

La versione cartacea contiene l'elenco dei periodici e l'indice per autori e soggetti. I soggetti sono costruiti con descrittori di carattere geografico, formale e biografico, che vengono ruotati in modo tale da consentire l'accesso attraverso ciascun descrittore (ovviamente sono in inglese). Nella versione su disco è possibile aprire l'elenco alfabetico dei periodici oltre che scorrere la lista delle voci.

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Bibliografia storica nazionale: oltre alla tradizionale versione cartacea (l'ultimo volume è stato pubblicato nel 2001, con copertura 1999), dal 2000 è disponibile una versione gratuita on line.

Copre l'ambito storico in tutti i suoi aspetti; la copertura geografica è mondiale, mentre quella cronologica va dall'antichità ai giorni nostri. Sono comprese anche le discipline ausiliarie. Disciplinarmente, quindi, la copertura è analoga a quella dell'Historical abstract, se si escludono ovviamente le limitazioni cronologiche e geografiche di quest'ultimo.

Prende in considerazione la produzione in lingua italiana. I periodici spogliati sono circa 600. Comprende articoli,

recensioni, monografie. Spoglia le opere collectanee.

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Nella lista dei periodici da spogliare sono incluse testate di livello scientifico o di buona divulgazione. La fonte da cui derivano le monografie è la BNI.

Impianto sistematico: metodologia e sussidi; opere generali; quindi ripartizioni classiche della materia a partire da Preistoria (le singole ripartizioni hanno un'articolazione molto complessa).

Nella versione a stampa è disponibile l'indice dei periodici spogliati con le relative abbreviazioni; l'elenco delle testate è accessibile, nella versione on-line, direttamenmte dalla pagina iniziale.

La versione on-line prevede un help in linea e consente la ricerca per liste, per campi e libera; è prevista la possibilità fare la ricerca tramite un thesaurus, consentendo la visualizzazione dei termini.

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Periodical contents index (PCI): disponibile on line e su CD-Rom.

È una base dati multidisciplinare che copre l'area umanistica (storia, letteratura, filosofia, scienze economiche e sociali), distribuita su abbonamento. Oltre alla base dati bibliografica (Periodical index on line), è oggi disponibile anche un archivio di testate digitalizzate (Periodical archive on line)

La base dati offre la possibilità di visualizzare l'elenco dei periodici spogliati divisi per materia.

La copertura non è facilmente definibile: sicuramente copre gli ambiti di Historical abstract, ma suddivisi in modo diverso.

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Impianto internazionale. I periodici di storia spogliati sono attualmente

712, ma si constatano continui inserimenti. Il numero corrisponde a quelli inseriti sotto la voce "History". Probabilmente devono essere aumentati, se si prende in considerazione una copertura disciplinare come quella offerta dai due repertori precedenti. Quelle italiane sono 56, comprendendo però anche alcune testate ormai cessate.

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Non comprende monografie, ma solo articoli. Le testate incluse nella lista sono, in linea teorica (ma non effettiva) spogliate dal primo numero della prima annata fino al 1995. Di conseguenza ha carattere esclusivamente retrospettivo, mentre le altre due sono correnti, anche se la Bibliografia storica nazionale è arretrata.

La ricerca è molto flessibile: per autore, per titolo del periodico, per soggetto, per lingua, per parole chiave (in questo caso la ricerca viene effettuata in tutti campi). Esiste la possibilità di utilizzare filtri per delimitare la ricerca (p.e. archi cronologici più o meno ristretti).

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Conclusioni. In questo caso la comparazione fra i tre

strumenti non è del tutto agevole, viste le differenze: comunque qualche dato significativo è possibile trarlo.

In primo luogo balza agli occhi la scarsa rappresentazione della produzione italiana: anche tenendo conto della differenza di copertura cronologica fra Historical Abstract e Bibliografia storica, questo dato ha una certa rilevanza.

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Non esiste una coincidenza apprezzabile neppure fra i due repertori internazionali: il numero delle testate che compaiono sia nella lista di spoglio di Historical abstract che in quella di PCI non supera le 200: di conseguenza, pur tenendo conto delle differenze, se ne può dedurre una diversa copertura.

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Per quanto riguarda le testate in lingua italiana quelle spogliate da PCI solo in parte compaiono nella lista della Bibliografia storica nazionale, mentre quelle comprese nella base di spoglio di Historical abstract compaiono tutte nella lista del repertorio italiano.

Nonostante che questi dati siano parziali e le tre realtà difficilmente paragonabili al cento per cento, si può concludere che, fermo restando la consultazione indispensabile della Bibliografia storica nazionale per la produzione italiana, Historical abstract, per quanto selettivo è disciplinarmente più rilevante di PCI.

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AREA LETTERARIA In questo caso si prendono in considerazione

tre repertori a impianto internazionale dal punto di vista della copertura linguistica, anche se con copertura disciplinare diversa: MLA (International literature of books and articles on the modern language and literatures); BIGLI (Bibliografia generale della lingua e della letteratura italiana); LIAB (Letteratura italiana. Aggiornamento bibliografico).

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MLA: disponibile nei tre supporti cartaceo (annuale in 5 volumi); su disco ottico (diviso in tre parti, con copertura cronologica diversa: dal 1963 al 1981; dal 1981 a 1993; dal 1994 in poi; aggiornamento trimestale); on line.

Comprende, a livello mondiale, letteratura, linguistica, ma anche folklore, etnomusicologia, etc. Sono comprese anche minoranze linguistiche, come gli Indiani d'America.

L'impianto è internazionale: non si precisano eventuali esclusioni.

La lista dei periodici che servono di base per lo spoglio consta di circa 3500 titoli, di cui italiani 126.

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Nella versione a stampa si ricavano alcuni criteri di inclusione. Comprende articoli e monografie. Non sono precisati i criteri di selezione. In ogni caso sono escluse le opere letterarie e le traduzioni, a meno che non siano edite la prima volta o contengono un nuovo apparato critico o si propongano come nuova lettura del testo. Nei periodici sono esclusi necrologi, lettere, etc. Le testate che compaiono nella lista non sono spogliate annualmente in modo sistematico: nella versione a stampa quelle spogliate sono contrassegnate da un asterisco; nella versione su disco non è possibile ricavare questa informazione. Al solito, poi fra le testate possono essere state incluse collane.

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L'impianto è sistematico; ci sono indici finali per nomi, lingue, gruppi, generi, figure stilistiche, temi, fonti, etc. con riferimenti incrociati. La versione on line dispone di un vero e proprio thesaurus, mente quella su disco si avvale di un soggettario.

La versione a stampa è provvista, oltre che della lista di periodici, anche della tavola di concordanza con le abbreviazioni.

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BIGLI e LIAB: la prima, al momento disponibile solo su cartaceo (è annunciata la pubblicazione di un CD-rom cumulativo): l'ultimo volume pubblicato nel 2010 copre la produzione del 2007; la seconda viene prodotta su supporto tradizionale, ma dispone di una cumulazione su Cd-rom (1985-2003), con un titolo diverso LIRA=Letteratura italiana repertorio automatizzato.

I due repertori sono analizzati insieme, come esempi di imprese bibliografiche, concepite in Italia, ma a impianto internazionale, non solo dal punto di vista dei criteri di inclusione, ma anche dal punto di vista dell'organizzazione redazionale. Entrambi, infatti, si avvalgono, di contributi redazionali, a livello internazionale.

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La copertura disciplinare può sembrare diversa: BIGLI dichiara esplicitamente di occuparsi di linguistica e letteratura italiana, mentre LIAB sembra dal titolo un repertorio limitato alla letteratura. In realtà ha anche una sezione di linguistica.

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Entrambi comprendono sia monografie che articoli di periodici, anche se non dichiarano i criteri di inclusione. La base dello spoglio è molto diversa: BIGLI lavora su circa 2000 testate (selezionate fra un numero molto più alto, oltre 3000), LIAB ne prende in considerazione circa 170. È da sottolineare che, al di là della quantità numerica, nelle due liste, non c'è una completa sovrapposizione. I due repertori, inoltre, non si comportano in modo uniforme neppure nella scelta delle sigle di abbreviazioni dei titoli dei periodici, neppure nei casi di testate per così dire classiche.

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L'impianto sistematico, pur nella diversità, rispecchia in entrambi i casi la ripartizione tradizionale della materia: sezioni cronologiche, autori, generi, etc. Analogo è anche l'apparato di indici offerto dalle edizioni cartacee: periodici spogliati, editori, autori, soggetti.

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Ovviamente la base dello spoglio indica BIGLI come il repertorio che fornisce più copertura. Giocano a favore di LIAB una copertura cronologica più ampia (è nato prima) e l'offerta di una versione automatizzata, molto flessibile. La versione automatizzata consente vari tipi di ricerca (libera, cronologica per secolo, per descrittori, attraverso gli indici degli autori, dei titoli, degli editori). Validi entrambi possono proporsi come strumenti di informazione per esigenze diverse: per una ricerca specialistica sull'area disciplinare non è possibile prescindere da BIGLI, ma per un livello medio è sufficiente anche LIAB.

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Quanto al contributo eventualmente offerto da MLA, la base dello spoglio (ma soprattutto l'inclusione delle monografie) fanno ipotizzare una irrilevanza per l'area italiana (resterebbe da fare un confronto tra le testate almeno italiane): resta invece importante la copertura per altre aree linguistiche, soprattutto nord-americana.