Valutazione Ambientale #progettofolle01

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L’impatto ambientale del #progettofolle01 Quanto e’ costato all’ambiente il #progettofolle01? Per valutare questo costo e’ stata effettuata un’analisi di sostenibilita’ ambientale del viaggio di Antonio e Francesca. La valutazione di sostenibilita’ e’ stata effettuata attraverso le metodologie di LCA (Life Cycle Assessment) e emergy. I risultati di queste due analisi permettono, infatti, di avere un utile quadro di riferimento per la valutazione di sostenibilita’ dell’intero viaggio che ha caratterizzato il #progettofolle01. Attraverso l’emergy e’ stato quantificato l’utilizzo delle risorse rinnovabili (radiazione solare, pioggia, calore geotermico) e non rinnovabili (combustibili e minerali fossili), mentre attraverso l’LCA sono state calcolate le emissioni di CO 2 nell’atmosfera. La valutazione emergetica e’ una valutazione su base termodinamica, sviluppata negli anni ’80 dal Prof. H.T.Odum dell’Univerista’ della Florida, che permette di contabilizzre tutti i flussi di energia e materia che alimentano il sistema in esame uniformandoli al comune denominatore dell’energia solare, l’energia alla base di tutti i processi che avvengono nella biosfera (Odum 1996). La valutazione emergetica, infatti, si basa sul concetto di eMergy, la quantità di energia solare equivalente necessaria, direttamente e indirettamente, per ottenere un prodotto o un servizio e la sua unità di misura è il solar emergy joule (semj). Attraverso la valutazione emergetica sono stati calcolati una Unit Emegy Value (UEV) per km percorso, che rappresenta la quantità di energia solare necessaria in maniera diretta e indiretta per percorrere un km, e l’Environmental Loading Ratio (ELR) che ci indica quale e’ stata la pressione sull’ambiente dell’intero viaggio. L’Analisi del Ciclo di Vita, LCA, è definita come “...un processo che permette di valutare gli impatti ambientali associati ad un prodotto, processo o attività, attraverso l’identificazione e la quantificazione dei consumi di materia ed energia e delle emissioni nell’ambiente e l’identificazione e la valutazione delle opportunità per diminuire questi impatti…”. Attraverso lo studio di una LCA è possibile individuare le fasi in cui si concentrano maggiormente le criticità ambientali e le informazioni necessarie per realizzare gli interventi di miglioramento. La metodologia su cui si basa una LCA e’ descritta nella serie 14040 delle norme ISO (International Organization for Standardization). La categoria d’impatto che e’ stata considerata nella valutazione LCA e’ la GLOBAL WARMING POTENTIAL (GWP 100): i fattori di caratterizzazione fanno riferimento al modello dell’Intergovernamental Panel of Climate Change (IPCC) e sono espressi come potenziale di riscaldamento globale (per un orizzonte temporale di 100 anni), in kg di CO 2 eq per kg di emissione. L’oggetto di studio e’ stato il viaggio in moto; sono stati quindi considerati: la moto (peso pari a 200 kg), nelle sue componenti di acciaio (95%) e gomme (5%), la benzina consumata (265 l) l’olio lubrificante (1 kg) le 67 ore (effettive) totali trascorse in moto i 4020 km totali trascorsi in moto Per quanto riguarda la categoria di impatto GLOBAL WARMING sono state emesse in totale 103 kg di CO2eq, la maggiorparte delle quali (97%) dovute alla benzina e il resto al lubrificante (olio) della moto. L’acciaio e la gomma della moto, come riportato nella seguente tabella, non hanno alcuna rilevanza.

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L’impatto ambientale del #progettofolle01

Quanto e’ costato all’ambiente il #progettofolle01? Per valutare questo costo e’ stata effettuata un’analisi di sostenibilita’ ambientale del viaggio di Antonio e Francesca. La valutazione di sostenibilita’ e’ stata effettuata attraverso le metodologie di LCA (Life Cycle Assessment) e emergy. I risultati di queste due analisi permettono, infatti, di avere un utile quadro di riferimento per la valutazione di sostenibilita’ dell’intero viaggio che ha caratterizzato il #progettofolle01. Attraverso l’emergy e’ stato quantificato l’utilizzo delle risorse rinnovabili (radiazione solare, pioggia, calore geotermico) e non rinnovabili (combustibili e minerali fossili), mentre attraverso l’LCA sono state calcolate le emissioni di CO2 nell’atmosfera. La valutazione emergetica e’ una valutazione su base termodinamica, sviluppata negli anni ’80 dal Prof. H.T.Odum dell’Univerista’ della Florida, che permette di contabilizzre tutti i flussi di energia e materia che alimentano il sistema in esame uniformandoli al comune denominatore dell’energia solare, l’energia alla base di tutti i processi che avvengono nella biosfera (Odum 1996). La valutazione emergetica, infatti, si basa sul concetto di eMergy, la quantità di energia solare equivalente necessaria, direttamente e indirettamente, per ottenere un prodotto o un servizio e la sua unità di misura è il solar emergy joule (semj). Attraverso la valutazione emergetica sono stati calcolati una Unit Emegy Value (UEV) per km percorso, che rappresenta la quantità di energia solare necessaria in maniera diretta e indiretta per percorrere un km, e l’Environmental Loading Ratio (ELR) che ci indica quale e’ stata la pressione sull’ambiente dell’intero viaggio. L’Analisi del Ciclo di Vita, LCA, è definita come “...un processo che permette di valutare gli impatti ambientali associati ad un prodotto, processo o attività, attraverso l’identificazione e la quantificazione dei consumi di materia ed energia e delle emissioni nell’ambiente e l’identificazione e la valutazione delle opportunità per diminuire questi impatti…”. Attraverso lo studio di una LCA è possibile individuare le fasi in cui si concentrano maggiormente le criticità ambientali e le informazioni necessarie per realizzare gli interventi di miglioramento. La metodologia su cui si basa una LCA e’ descritta nella serie 14040 delle norme ISO (International Organization for Standardization). La categoria d’impatto che e’ stata considerata nella valutazione LCA e’ la GLOBAL WARMING POTENTIAL (GWP 100): i fattori di caratterizzazione fanno riferimento al modello dell’Intergovernamental Panel of Climate Change (IPCC) e sono espressi come potenziale di riscaldamento globale (per un orizzonte temporale di 100 anni), in kg di CO2eq per kg di emissione.

L’oggetto di studio e’ stato il viaggio in moto; sono stati quindi considerati: la moto (peso pari a 200 kg), nelle sue componenti di acciaio (95%) e gomme (5%), la benzina consumata (265 l) l’olio lubrificante (1 kg) le 67 ore (effettive) totali trascorse in moto i 4020 km totali trascorsi in moto

Per quanto riguarda la categoria di impatto GLOBAL WARMING sono state emesse in totale 103 kg di CO2eq, la maggiorparte delle quali (97%) dovute alla benzina e il resto al lubrificante (olio) della moto. L’acciaio e la gomma della moto, come riportato nella seguente tabella, non hanno alcuna rilevanza.

Steel Rubber Gasoline Lubricant Oil TOT Global warming (GWP100) kg CO2 eq 2.47E-04 1.48E-05 1.00E+02 3.37E+00 1.03E+02

0% 0% 97% 3% Per quanto riguarda la valutazione emergetica, il flusso di emergy totale e’ pari a 5.64E+14 semj e l’intero viaggio e’ caratterizzato da un basso valore di ELR (Environmental Loading Ratio) pari a 19. Questo indicatore rappresenta la pressione fatta sull’ambiente dai flussi non rinnovabili utilizzati nel processo analizzato, in questo caso il viaggio. Il valore molto basso ci dice che non c’e’ stato un grosso danno sull’ambiente, sebbene l’uso di risorse non rinnovabili (N) nell’intero viaggio e’ pari all’85%. Solo il 5% e’ rappresentato da risorse rinnovabili (R) mentre il restante 10% sono flussi provenienti da altri sistemi (F), legati all’economia. Come nel caso dell’LCA, anche per quanto riguarda la valutazione emergetica l’input con maggiore impatto e’ la benzina. Per quanto riguarda le due UEV riferite ai km e alle ore trascorse in moto, sono stati ottenuti i valori di 1.40E+11 semj/km e 8.41E+12 semj/h, rispettivamente. Il viaggio relativ0 al #progettofolle01 e’ il primo viaggio per il quale viene effettuata una valutazione di sostenibilita’ ambientale. Non esistono infatti valori di lettaratura con cui confrontare i risultati ottenuti per le UEV con altri gia’ esistenti e quindi dire se e’ stato o meno un viaggio piu’ efficiente, in termini di rispetto per l’ambiente, di un viaggio in auto o in aereo. Per quanto riguarda le emissioni di CO2, lo stesso viaggio (cioe’ 4020 km) con una macchina di media cilindrata a benzina avrebbe riportato un valore pari a 820 kg di CO2eq e pari a 700 kg di CO2eq utilizzando una macchina di media cilindrata diesel. Questi valori ci dicono comunque che il #progettofolle01 non solo e’ stato buono con l’umanita’ ma anche con l’ambiente!

Fabiana Morandi