Valore e memoria

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Il progetto “VALORE E MEMORIA”,che ha interessato le classi 5^ A e 5^ B della scuola primaria “G.B. Tiepolo” di Lanzago,( plesso dell’I.C. di Silea),ha avuto i seguenti obiettivi:condurre i bambini,attraverso lavori di gruppo, ad una conoscenza delle tappe fondamentali della storia del ‘900,ovvero la prima e la seconda guerra mondiale;comprendere su quali valori si fonda la Repubblica Italiana e promuovere quelli che rendono possibile un futuro migliore.

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progetto delle classi quinte della scuola primaria di Lanzago, IC di Silea

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Il progetto “VALORE E MEMORIA”,che ha interessato le classi 5^ A e 5^ B della scuola primaria “G.B. Tiepolo” di Lanzago,( plesso dell’I.C. di

Silea),ha avuto i seguenti obiettivi:condurre i bambini,attraverso lavori di gruppo, ad una conoscenza delle tappe fondamentali della storia del

‘900,ovvero la prima e la seconda guerra mondiale;comprendere su quali valori si fonda la Repubblica Italiana e promuovere quelli che rendono

possibile un futuro migliore.

I SACRARI MILITARI

LA NOSTRA RIFLESSIONE SUL 4 NOVEMBRE

TESTIMONIANZA DI UN SOTTOTENENTE DELL’ESERCITO ITALIANO

Mi chiamo Fulvio Bazan,ho 88 anni e devo ritenermi fortunato perchè sono sopravvissuto agli orrori dei campi di concentramento e alle difficoltà della seconda guerra mondiale.Nel gennaio del 1942 sono stato arruolato nell’esercito italiano e nel gennaio 1943 inviato in zona di operazione nella ex Jugoslavia.Dopo l’8 settembre 1943 sono stato catturato dai tedeschi a Fiume e trasportato con un convoglio ferroviario, composto da carri bestiame chiusi dall’esterno, in un campo di concentramento in Polonia. Il viaggio è durato 12 giorni durante i quali il cibo era molto saltuario.Sono stato nei campi di Witsendorf e Beniaminowo.I campi avevano delle recinzioni con reti alte quasi tre metri ed erano composti da numerose baracche dove erano alloggiati i prigionieri .Ogni campo aveva numerose torrette esterne sulla quali c’erano i tedeschi che stavano attenti affinché nessuno fuggisse dal campo;se qualcuno tentava di farlo i soldati tedeschi sparavano uccidendo il fuggitivo.La giornata nel campo di concentramento era scandita da due appelli di controllo da parte dei tedeschi ,che venivano effettuate d’innanzi a ciascuna baracca con qualsiasi tempo : freddo o neve.Il resto della giornata era dedicato a letture ,a giochi di carte e discussioni.Tra i prigionieri c’erano persone molto note, come lo scrittore e giornalista Giovannino Guareschi e il pittore

Novello.Il problema principale della giornata era rappresentato dal cibo quotidiano che consisteva in una minestra di verdura (rape secche )o miglio o patate,300 hg di pane nero,20 hg di margarina e the fatto di erbe amare che doveva bastare per tutto il giorno.Indossavamo gli indumenti al momento della cattura.Verso la metà del 1944 siamo stati trasferiti in Germania, in una località tra Brema ed Amburgo.I guardiani erano cattivi e sparavano a chi tentava di fuggire.Dentro le baracche c’erano dei letti a castello con pagliericci per materasso e una coperta. Alle 9.00 di sera si andava a dormire e ci si svegliava alle 8.00 del mattino. Nel maggio del 1945 sono stato liberato dalle truppe canadesi e il primo settembre alle ore 00.30 sono arrivato al mio paese, Vedelago, dove ho finalmente riabbracciato i miei familiari.

Intervista a cura di Chiara Miani della5^A della scuola primaria di Lanzago

Nel 1945 i comunisti presero il dominio in Albania deportando numerosi civili nei campi di concentramento . Anche mia mamma venne deportata e derubata del suo bestiame,delle sue terre e dei suoi gioielli. Rimase nel campo di TEPELEN per 6 anni. Un giorno ,fortunatamente,riuscì a fuggire dall’ospedale dove era stata condotta in seguito ad un incidente avuto mentre tagliava un tronco d’albero . Dopo aver vissuto qualche anno in Jugoslavia, in Italia e in America è tornata finalmente al suo paese dove ha ripreso a lavorare.

Intervista a cura di Sebastiana Shota della5^A della scuola primaria di Lanzago

Sono la moglie di un soldato italiano nato a Silea il 27 marzo 1920. Prima che scoppiasse la seconda guerra mondiale ,mio marito faceva l’operaio.Nel 1943 è stato chiamato per andare al fronte ,in Albania. Lì ha sofferto molto la fame e il freddo. Dopo un po’ di tempo è stato catturato dai tedeschi e deportato in Germania,ad HEMER ,dove ha lavorato alla costruzione della V2 ( missile ). Lì ha vissuto giorni difficili per mancanza di cibo e di condizioni per poter sopravvivere degnamente.La giornata che ricordo con maggiore tristezza è quando mio marito è partito per il fronte e la giornata più bella della mia vita quando lui è tornato in Italia anche se era dimagrito di parecchi chili.Ho vissuto quel periodo con molta ansia ma con tanta voglia di farcela.

Intervista a cura di Elisabetta Sangiorgi della5^A della scuola primaria di Lanzago

NASCE LA COSTITUZIONE ITALIANA

GLI ARTICOLI DELLA …

…COSTITUZIONE ITALIANA