Vacanze finite,Açailândia riparte...Vacanze finite,Açailândia riparte L e vacanze sono...

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Vacanze finite, Açailândia riparte L e vacanze sono ufficialmente finite ad Açailândia. Passato il carnevale, gli studenti hanno ripreso la scuola. Gli adulti sono tornati al lavoro dopo avere visitato le famiglie d’origine, disperse per mezzo Brasile. E anche la vita di missione è ripartita con tante novità: è nata la parrocchia di Santa Luzia di Piquiá, noi abbiamo cominciato a inserirci in alcuni progetti e la comunità comboniana ha cambiato ancora una volta forma e dimensione. Il cammino per arrivare all’inaugurazione ufficiale di Santa Luzia è stato piuttosto intenso e partecipato. I compiti da divedersi erano tanti. Un gruppo si è occupato della preparazione delle cibarie, che qui non possono mai mancare nelle grandi occasioni. E così si è deciso di offrire a tutti sia una colazione con caffè, latte, pane e burro prima dell’inizio della processione, sia un pranzo a base di hot dog. Altre persone, invece, hanno organizzato la celebrazione: e non è mica stato uno scherzo, visto che alla fine è durata più di tre ore. Naturalmente, ci sono state altre tremila piccole cose da sistemare: i lavori del nuovo salone, recuperare più sedie possibili, pulire la chiesa per bene e occuparsi delle decorazioni. Insomma, una faticaccia durata qualche settimana che ha coinvolto un po’ tutti gli abitanti della zona. Il grande giorno è arrivato il 24 febbraio. La sera prima, i comboniani hanno consegnato la vecchia parrocchia ai preti diocesani con una messafiume celebrata dal vescovo. La domenica, invece, ci siamo incontrati alle 7 di mattina alla scuola Edoardo Pereira. Dopo un momento di accoglienza e la colazione, siamo andati tutti alla chiesa con una breve processione. Prima di entrare, il signor Antonio e donna Rita, una delle prime famiglie di Marzo 2013 Nasce la parrocchia di Santa Luzia e i giovani si incontrano per la prima volta Via al progetto con le famiglie di Piquiá. La comunità comboniana cambia volto

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Vacanze finite, Açailândia riparteLe vacanze sono ufficialmente finite ad

Açailândia. Passato il carnevale, glistudenti hanno ripreso la scuola. Gli

adulti sono tornati al lavoro dopo avere visitatole famiglie d’origine, disperse per mezzoBrasile. E anche la vita di missione è ripartitacon tante novità: è nata la parrocchia di SantaLuzia di Piquiá, noi abbiamo cominciato ainserirci in alcuni progetti e la comunitàcomboniana ha cambiato ancora una voltaforma e dimensione.Il cammino per arrivare all’inaugurazioneufficiale di Santa Luzia è stato piuttosto intensoe partecipato. I compiti da divedersi eranotanti. Un gruppo si è occupato dellapreparazione delle cibarie, che qui non possonomai mancare nelle grandi occasioni. E così si èdeciso di offrire a tutti sia una colazione concaffè, latte, pane e burro prima dell’inizio dellaprocessione, sia un pranzo a base di hot dog.

Altre persone, invece, hanno organizzato lacelebrazione: e non è mica stato uno scherzo,visto che alla fine è durata più di tre ore.Naturalmente, ci sono state altre tremilapiccole cose da sistemare: i lavori del nuovosalone, recuperare più sedie possibili, pulire lachiesa per bene e occuparsi delle decorazioni.Insomma, una faticaccia durata qualchesettimana che ha coinvolto un po’ tutti gliabitanti della zona.Il grande giorno è arrivato il 24 febbraio. Lasera prima, i comboniani hanno consegnato lavecchia parrocchia ai preti diocesani con unamessa­fiume celebrata dal vescovo. Ladomenica, invece, ci siamo incontrati alle 7 dimattina alla scuola Edoardo Pereira. Dopo unmomento di accoglienza e la colazione, siamoandati tutti alla chiesa con una breveprocessione. Prima di entrare, il signor Antonioe donna Rita, una delle prime famiglie di

Marzo 2013

Nasce la parrocchia di Santa Luzia e i giovani si incontrano per la prima voltaVia al progetto con le famiglie di Piquiá. La comunità comboniana cambia volto

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Piquiá che rappresenta bene la storia dellacomunità, hanno consegnato le chiavi dellachiesa al vescovo di Imperatriz: un momentodavvero commovente. A seguire, unacelebrazione ricca di simboli e riti, precedutada una presentazione di tutte le comunità dellanuova parrocchia, che hanno parlato di sé ehanno portato all’altare l’immagine delpatrono. Dal 24 febbraio, quindi, padre Angeloè parroco di Santa Luzia.Il primo incontro allargato a tutte le comunità èstato quello dei giovani, il 10 marzo. Unmomento particolarmente importante anche pernoi, visto che la pastorale giovanile saràsicuramente uno dei fronti su cui ciimpegneremo. È stata un’occasione perconoscersi meglio, per scoprire la loro grandecreatività e vitalità e per iniziare a immaginareun progetto comune, anche se è emerso conchiarezza che non sarà facile mettere insiemepersone e gruppi tanto diversi tra loro.I giovani sono al centro anche del camminoproposto dalla Chiesa brasiliana per questaquaresima. In particolare, come da tradizione,tutte le settimane ci si ritrova nei cosiddetti“gruppi di strada” a pregare e a discutere da unpunto di vista sociale e politico il temadell’anno che, nel 2013, riguarda proprio la

condizione dei giovani. Si tratta di incontrimolto diversi da quelli a cui eravamo abituatiin Italia. Si esce dai “massimi sistemi” e dalla“teoria della religione”, per calarsi fino infondo nella vita di tutti i giorni. E così, con laBibbia in mano, ci si ritrova a parlare delmarito che ha problemi di alcolismo, dellacorruzione diffusa e dei diritti violati dallegrandi industrie della zona.Le attività con famiglie e bambiniNelle ultime settimane è stato avviato anche unnuovo progetto. Valentina, Herika e Jordania,infatti, hanno cominciato a visitare le famigliecon bambini di Piquiá de Baixo, un quartiere dipoco più di mille abitanti colpito pesantementedall’inquinamento provocato da alcune aziendesiderurgiche locali. L’obiettivo è quello dioffrire un accompagnamento a nuclei con figlida zero a sei anni in condizioni di estremafragilità. Le visite proseguiranno almeno finoalla fine dell’anno e sono previsti diversiincontri di formazione per i genitori, attivitàricreative insieme ai bambini e altre forme disupporto. In questo modo stiamo entrando incontatto con storie di grande sofferenza. Moltepersone, per esempio, si sono ammalate a causaI giovani della parrocchia di Santa Luzia

Preparativi per la messa di inaugurazione della nuova parrocchia

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della polvere di ferro che esce continuamentedagli altoforni, al punto da colorare di nero inpochi minuti qualunque oggetto all’aria aperta.Sono tanti quelli che sono andati via da Piquiáde Baixo negli ultimi anni e chi è rimasto èperché non aveva davvero alternative. Oltreall’inquinamento, poi, sono tante le donne cheraccontano di diritti violati, di mariti violentilegati a una cultura diffusa di fortediscriminazione nei loro confronti, chiamata“machismo”. E in questa realtà crescono i lorofigli. Il progetto quindi, oltre a intervenire neicasi più urgenti, cercherà di dare ai genitori glistrumenti necessari per prendersi cura dellasalute dei bambini, di fare conoscere quali sonoi loro diritti e quali le strade possibili perchésiano rispettati.La comunità di PiquiáNegli ultimi giorni, infine, la comunitàcomboniana locale ha subito qualche scossone,come era previsto da tempo. Joanca e Dida, lacoppia di laici comboniani che seguiva dadiversi anni una scuola agraria di Açailândia,

sono partiti per Belem, dove resteranno per iprossimi due anni. È proprio un peccato nonpoter condividere più da vicino con loro iprossimi passi di questa esperienza. Ancheperché a questo punto, anche se padre Dario ètornato in Italia per un paio di mesi di riposo, ilaici si trovano in inferiorità numerica. E così ilpiccolo gruppo di reduci è alla ricerca, ancorauna volta, di un nuovo equilibrio.

IL PAESAGGIOIn primo piano alcunecase del quartieredi Piquiá de Baixo,nella città di Açailândia,nello Stato del Maranhão.Sullo sfondo, il pontedove passa un treno dellamultinazionale brasilianaVale, che ogni annotrasporta 50 milionidi tonnellate di ferrofino al porto di São Luisusando una ferrovialunga 892 chilometri

Il signor Edgvar, presidente dell'associazione degli abitanti di Piquiá