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V GIORNATA DI STUDIO - Gruppo di Lavoro “Geopolimeri”
Materiali geopolimerici per i BENI CULTURALI 21 marzo 2011
Requisiti dei consolidanti superficiali per laproduzione industriale
Dott. Leonardo Borgioli - CTS srl
Requisiti di un prodotto consolidante- deve essere assorbito uniformemente dalla pietra
e consolidare tutto il materiale alterato unendolo alla pietra sana all’interno;
- non deve provocare la formazione di sottoprodotti secondari dannosi;
- deve avere caratteristiche chimico-fisiche confrontabili con il supporto su cui si applica;
- non deve modificare la permeabilità al vapor d’acqua del materiale lapideo;
- non deve modificare l’aspetto estetico.
Ma nessun prodotto ha questi requisiti!Però non si dice!
Requisiti indispensabili
FACILITA’ DI REPERIMENTO E
CONTINUITA’ NELLA PRODUZIONE
Molti prodotti che hanno dato buoni risultati sono poi scomparsi per
motivi non correlabili al settore del restauro
Primal AC-33
STABILITA’La stabilità del prodotto deve
essere di almeno un annoCoalescenza,
biodeterioramento
COSTO ACCETTABILE
Problemi correlati alla spedizione di prodotti a solvente o nocivi
Costi in aumento
LIVELLO DI RISCHIO ACCETTABILE
Alcuni prodotti sono stati osteggiati anche per la loro tossicità
Silicato di metileBario idrossido
APPROFONDITI STUDI PRELIMINARI
Sul mercato appaiono consolidanti che non sono stati sottoposti a
nessun controllo di un ente terzo.Nanoparticelle
SUFFICIENTI TEST SU CAMPO
I test di laboratorio sono indispensabili, ma non sufficienti.
Scarsa durabilità del TiO2
nanoparticellare
Requisiti desiderabili
COMPATIBILITA’ CON ALTRI PRODOTTI
Un consolidante viene talvolta applicato con un biocida, o con un idrorepellente.
FACILITA’ DI IMPIEGO
Un prodotto difficile da usare crea problemi sia all’applicatore che all’azienda che deve
fornire un servizio di post-vendita
STOCCAGGIO “FACILE”
Le basse temperature possono creare problemi ai materiali: soluzione semplice
per i magazzini, problematica per i trasporti
COSTOPer alcuni cantieri diventa il requisito
primario!!!
Tipo di consolidamento
Profondità Superficie
Solo consolidamentoESTEL 1000
Consolidamento e idrofobizzazione
ESTEL 1100
Consolidamento eprotezione biocida
BIO ESTELACQUA
Ba(OH)2 - AmOx
SOLVENTE
FLUOLINE CP
FLUOLINE HY
ACRIL ME
TOSSICITA’SBIANCAMENTO
VANTAGGI:OTTIMA PENETRAZIONE.BENE SU INTONACI, PITTURE MURALI meno su PIETRE CARBONATICHE
DA DILUIRERISCHIO FILMAZIONE
PROBLEMATICHE:• UMIDITA’• TEMPIDI CANTIERE• NON PER SCAGLIE/ESFOLIAZIONI
VANTAGGI GENERALI DEI POLIMERI:SEMPLICITA’ DI UTILIZZO.EFFETTO IDROREPELLENTE ASSOCIATO.
ACRISIL 201 O.N.
RISCHIOFILMAZIONE
NANORESTORE
DEBOLESBIANCAMENTO
NANO ESTEL
DA DILUIRERISCHIO FILMAZIONE
Scelta dei consolidanti
Prodotto Vantaggi Limiti
Estel 1000/1100
(silicato d’etile/silossano)
Buona penetrazione
Buona permeabilità
Condizioni ambientali
Incapacità di riadesione di scaglie o grani
Bio Estel New Riformulato dopo l’eliminazione di alcuni biocidi (nuove normative)
Acrisil 201
(acrilsiliconica)
Semplicità d’uso
Adesione
Scarsa penetrazione
Rischio filmazione
SolventeFluoline CP
(acrilfluorurata)
Fluoline HY
(fluoroelastomero)
Acril ME (acrilico) Rischio filmazione
Nanorestore Ca(OH)2 Compatibilità Scarsa penetrazione
Solvente – debole
Nano Estel (SiO2) Compatibilità Scarsa penetrazione
Studi sulle nanosilici: NANO ESTEL
Università di Pavia - Dipartimento di Chimica Generale - Prof. Licchelli
Confronto tra Estel 1000, idrossidi alcalino-terrosi e Nano Estel su Pietra di Lecce
Università di Firenze – Dipartimento di Restauro e Conservazione dei Beni Architettonici - Dott.ssa Ricci
Nano Estel su arenarie e su marmi.Misure al SEM
Università di Modena e Reggio – Dipartimento di ChimicaProf.Zannini
Arenarie con 7 diversi silicati, tra cui Estel 1000, ed il Nano Estel.
Facoltà di Ingegneria di BolognaIng.Franzoni
Estel 1000, Nanorestore e Nano EstelArenaria degradata artificialmente e applicazioni al Cimitero Monumentale di Bologna
Soprintendenza Archeologica dell’Emilia RomagnaDott.ssa Pomicetti
Bio Estel, ossalato, Nanorestore e Nano Estel su aree archeologiche
Nanosilici• SiO2 nanometrica (10-20 nm)• Dispersione acquosa• pH alcalino (~10)• Concentrazione in silice: 300 g/lt • Tempo di presa 3-4 giorni• Non tossico, non infiammabile,
nessun sottoprodotto dannoso• Possibilità di legare pigmenti ed inerti
LIMITI
Minor penetrazione rispetto al silicato d’etile.
Precipita in presenza di Sali
Alcalinità elevata per alcuni tipi di pigmenti
Foto al SEM: Marilena Ricci
Applicazioni NANO ESTEL
CONSOLIDAMENTO di CALCESTRUZZO ROMANO
Porzione di acquedotto romano
Sesto Fiorentino – Firenze
Problematica: umidità costanteRestauro di Bettina Lucherini
INTEGRAZIONE TRAMITE VELATURE
Cattedrale di Barcellona
Problematica: permanenza del pigmento senza effetti di lucidoRestauro di AGORA