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Usbergo ad anello schiacciato e rivettato Sec. XIV - XVI A cura di: Reenactment Society L'usbergo era un tipo di protezione individuale medievale comparso nei primi secoli del Basso Medioevo. Chiamato con questo nome solo in epoca medievale, è la diretta evoluzione della cotta di maglia di ben più antica origine. La protezione realizzata in tessuto di maglia metallica, si pensa sia infatti un'invenzione di area celtica, presto adottata poi dai vicini Romani e da tutte le popolazioni di area mediterranea. Nella sua forma medievale, essa raggiunse dimensione sempre più considerevoli, aumentando la copertura del solo torso realizzata dal giaco, arrivando a coprire gambe e parti del corpo che la cotta di maglia delle epoche più antiche tendeva a proteggere con altre forme di armamento che nell'alto medioevo erano cadute in disuso per motivi puramente tecnici o culturali. in una lunga cappa di maglia ad anelli di ferro che proteggeva fino alle gambe efficacemente dai colpi fendenti di arma da taglio, non altrettanto da ben assestati colpi di punta o contusioni. L'usbergo, a causa della sua scarsa rigidità, non era infatti una difesa efficace contro i colpi più violenti e, per tale motivo, veniva sempre vestito sopra una tunica imbottita detta gambesone o zuparello, che inoltre proteggeva il corpo dallo sfregamento con il metallo. L'usbergo consisteva quindi L’usbergo e la Cavalleria. La natura costruttiva dell'usbergo, unita al fatto che ancora lo sviluppo tecnico delle protezioni in piastra era latente, portò, tra i più abbienti, ad incrementare le protezioni accessorie ad esso, richiedendo ora un nuovo impiego dei cavalli, non più concepiti esclusivamente per il trasporto o l'inseguimento, ma, forniti di staffa e armatura, anche per le cariche e per il combattimento nella mischia. La pesantezza dell'usbergo, infatti, non rendeva più praticabile il combattimento a terra per l'impaccio che creava ai movimenti. Il cavallo ed il cavaliere, così, divennero un tutt'uno, una formidabile macchina da guerra. La nuova cavalleria così nata fu armata di una lancia lunga, usata per caricare il nemico e per disarcionarlo, di un lungo spadone usato per il combattimento nella mischia (in cui il cavaliere era avvantaggiato per la propria posizione sopraelevata) e di uno stretto pugnale, detto misericordia, poiché usato per infliggere il colpo di grazia al nemico a terra impacciato dalla pesantezza dell'usbergo. In questa nuova forma di guerra, detta da alcuni storici senza sangue, poiché le armature rendevano la morte in battaglia molto più rara, il combattimento divenne proprio di un ristretto gruppo di professionisti, i cavalieri feudali, ed assunse il carattere di una giostra, di una festa in armi. Questa concezione dei conflitti venne ad incrinarsi solo con l'introduzione nei campi di battaglia di nuove e più temibili armi, gli archi lunghi, capaci di uccidere i cavalli da notevole distanza, le balestre, capaci di perforare anche la migliore delle armature, e le picche, armi usate dai fanti (specialmente svizzeri) ed eccezionali contro le cariche di cavalleria. Tecniche di costruzione : la Forma degli anelli. Anelli Schiaccati Non esiste un tipo “unico” di maglia medievale, ma semmai nello stesso ambito cronologico e spesso nello stesso laboratorio se ne producevano d’ogni genere e prezzo. Il cliente poteva talvolta ricevere dei campioni di maglie e, similmente a quanto si faceva con i tessuti, scegliere quello preferito, sulla base del quale “confezionare” poi il capo. Ancora nei primi anni del ‘400 convivevano senza scossoni cotte interamente rivettate ed altre confezionate con filari alternati di anelli chiusi per bollitura e rivettati. Il primo impiego certo e datato del quale siamo attualmente a conoscenza risale ad un frammento interrato con i morti della Battaglia di Visby, dunque anteriore al 1361. (Vedi immagine a sinistra)

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Usbergo ad anello schiacciato e rivettatoSec. XIV - XVI

A cura di: Reenactment SocietyL'usbergo era un tipo di protezione individuale medievale

comparso nei primi secoli del Basso Medioevo.

Chiamato con questo nome solo in epoca medievale, è la direttaevoluzione della cotta di maglia di ben più antica origine. Laprotezione realizzata in tessuto di maglia metallica, si pensa siainfatti un'invenzione di area celtica, presto adottata poi dai viciniRomani e da tutte le popolazioni di area mediterranea. Nella suaforma medievale, essa raggiunse dimensione sempre piùconsiderevoli, aumentando la copertura del solo torso realizzatadal giaco, arrivando a coprire gambe e parti del corpo che la cottadi maglia delle epoche più antiche tendeva a proteggere con altreforme di armamento che nell'alto medioevo erano cadute indisuso per motivi puramente tecnici o culturali.

in una lunga cappa di maglia adanelli di ferro che proteggeva fino alle gambe efficacemente daicolpi fendenti di arma da taglio, non altrettanto da ben assestaticolpi di punta o contusioni. L'usbergo, a causa della sua scarsarigidità, non era infatti una difesa efficace contro i colpi piùviolenti e, per tale motivo, veniva sempre vestito sopra unatunica imbottita detta gambesone o zuparello, che inoltreproteggeva il corpo dallo sfregamento con il metallo.

L'usbergo consisteva quindi

L’usbergo e la Cavalleria. La natura costruttiva dell'usbergo, unita al fatto che ancora lo sviluppo tecnico delle

protezioni in piastra era latente, portò, tra i più abbienti, ad incrementare le protezioni accessorie ad esso, richiedendo oraun nuovo impiego dei cavalli, non più concepiti esclusivamente per il trasporto o l'inseguimento, ma, forniti di staffa earmatura, anche per le cariche e per il combattimento nella mischia. La pesantezza dell'usbergo, infatti, non rendeva piùpraticabile il combattimento a terra per l'impaccio che creava ai movimenti. Il cavallo ed il cavaliere, così, divennero untutt'uno, una formidabile macchina da guerra.

La nuova cavalleria così nata fu armata di una lancia lunga, usata per caricare il nemico e per disarcionarlo, di un lungospadone usato per il combattimento nella mischia (in cui il cavaliere era avvantaggiato per la propria posizionesopraelevata) e di uno stretto pugnale, detto misericordia, poiché usato per infliggere il colpo di grazia al nemico a terraimpacciato dalla pesantezza dell'usbergo. In questa nuova forma di guerra, detta da alcuni storici senza sangue, poiché learmature rendevano la morte in battaglia molto più rara, il combattimento divenne proprio di un ristretto gruppo diprofessionisti, i cavalieri feudali, ed assunse il carattere di una giostra, di una festa in armi. Questa concezione dei conflittivenne ad incrinarsi solo con l'introduzione nei campi di battaglia di nuove e più temibili armi, gli archi lunghi, capaci diuccidere i cavalli da notevole distanza, le balestre, capaci di perforare anche la migliore delle armature, e le picche, armiusate dai fanti (specialmente svizzeri) ed eccezionali contro le cariche di cavalleria.

Tecniche di costruzione : la Forma degli anelli.

Anelli Schiaccati

Non esiste un tipo “unico” di maglia medievale, ma semmai nello stessoambito cronologico e spesso nello stesso laboratorio se ne producevanod’ogni genere e prezzo. Il cliente poteva talvolta ricevere dei campioni dimaglie e, similmente a quanto si faceva con i tessuti, scegliere quellopreferito, sulla base del quale “confezionare” poi il capo. Ancora nei primianni del ‘400 convivevano senza scossoni cotte interamente rivettate edaltre confezionate con filari alternati di anelli chiusi per bollitura e rivettati.

Il primo impiego certo e datato del quale siamo

attualmente a conoscenza risale ad un frammento interrato con i morti dellaBattaglia di Visby, dunque anteriore al 1361. (Vedi immagine a sinistra)

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La nostra ricostruzione:Manifattura:

Diametro esterno dell’anello:

Materiale:

Resistenza e spessore:

Peso:

Vestibilità:

manuale

9 mm

Acciaio

18Gauge

10 Kg Circa

Corrisponde adun capo di taglia L

Nostre Considerazioni finali:

A seguito di test passivi o di combattimento pratico, è emerso che tale tecnologia presenta unanotevole resistenza all’usura, rendendo la necessità di manutenzione pressappoco nulla se comparatacon tecniche costruttive di secoli precedenti (anello a sezione tonda, accostato).Si è inoltre constatato che l’assorbimento cinetico ai colpi è egregia a causa del miglior compattamentodella superficie protettiva. La forma schiacciata degli anelli gli consente uno scarico della forza delcolpo di taglio o contundente che ricorda quello delle piastre, pur lasciando a queste ultime unaindubbia migliore resistenza a colpi di punta.