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L'Impero romano è lo Stato romano consolidatosi nell'area euro-mediterranea tra il I secolo a.C. e
il IV secolo d.C. Osserva la cartina:
Come vedi, l’Impero romano nel momento della sua massima espansione estese il proprio dominio
sull’Europa, sull’Africa del nord e sull’Asia mediorientale.
La divisione dell’impero
Nel 395 d.C l’impero fu diviso in due parti. L’imperatore Teodosio infatti decise in quell’anno di
affidare gli immensi territori, sempre più difficili da governare e da difendere dalle pressioni dei
“barbari”, ai suoi due figli, Arcadio (che divenne imperatore della parte orientale), e Onorio (al
quale spettò la parte occidentale). Da quel momento in poi l’impero non si sarebbe mai più
riunito.
La divisione dell’Impero romano e le invasioni “barbariche”
Unni
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L’Impero dopo il 395.
L'Impero romano d'oriente è oggi definito dagli studiosi Impero bizantino, perché la sua capitale,
Costantinopoli, un tempo si chiamava Bisanzio.
Ora osserva con attenzione la prima cartina e rispondi:
L’area a nord della Rezia, del Norico e della Pannonia è parte dall’Impero romano?
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Da chi è abitata (si tratta di popoli che avranno un ruolo da protagonisti negli avvenimenti
successivi)?
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L’area a Nord-Nord-est del mar Caspio è interessata dalla presenza di un altro popolo, quale?
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Impero romano d’occidente,
affidato ad Onorio
Impero romano d’oriente,
affidato ad Arcadio.
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Alla morte dell’imperatore Augusto, quali territori compongono l’Impero?
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Sotto quale imperatore l’Impero raggiunge la massima espansione?
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Quali potevano essere, secondo te, i problemi di un impero così vasto?
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Adesso sovrapponi mentalmente la seconda alla prima cartina e poi indica di seguito i territori che
componevano l’Impero romano d’ Occidente:
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E ora tocca ai territori dell’Impero romano d’ Oriente:
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Utilizzando un atlante o internet, scopri a quale città oggi corrisponde l’antica Bisanzio, trovane la
posizione geografica e segnala sulla seconda cartina con un pallino e una didascalia.
Torniamo ai popoli stanziati a nord rispetto al Norico, alla Rezia e alla Pannonia: A partire dal II
secolo ma soprattutto nel V secolo inizieranno ad invadere i territori dell’Impero Romano
d’Occidente, secondo alcuni storici causandone il crollo.
Lo storico romano Cornelio Tacito (I-II secolo d.C.) li ha descritti così, in un’opera che s’intitola De
origine et situ germanorum, ossia L’origine e la posizione dei Germani (leggi il brano e poi svolgi
sinteticamente le tracce):
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Aspetto fisico e modo di vestire dei germani
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I germani e la guerra
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A Nord del mar Caspio , in quella che allora era chiamata Scizia, abbiamo già registrato la presenza
di un altro popolo: gli Unni. Ammiano Marcellino, storico romano di età tardo imperiale, ci parla
di loro nei suoi scritti (Rerum gestarum libri ):
Hanno tutti un aspetto simile, che indica la loro origine comune: occhi fieri di color celeste, capelli rossicci, corpi aitanti, adatti a sostenere uno sforzo momentaneo anche grave, ma non a sottomettersi ad un lavoro assiduo e regolare. Si procacciano di preferenza con la guerra e con le rapine quello di cui hanno bisogno e considerano cosa vile l'acquistare col sudore quel che si può invece acquistar col sangue. Perciò, quando la loro nazione vive in pace da lungo tempo, molti giovani nobili vanno spontaneamente a combattere presso altre nazioni che sono in guerra. Ma di arare la terra e di attenderne per un anno i prodotti non sì sognano neppure. E quando la guerra non c'è, si danno alla caccia, e, più ancora, all'ozio: mangiano e dormono senza far niente, proprio quelli che sono più forti e bellicosi, e lasciano alle donne e ai vecchi la cura della casa. Non hanno città, anzi non hanno neppure case raggruppate. Abitano sparsi e lontani, presso una sorgente, in un campo, entro un bosco; e non usano, nel costruire, né cemento né tegole, ma una materia rozza ed informe. La terra che abitano è in generale coperta di boschi o paludosa, abbastanza fertile, però, e ricca di armenti Ognuno dei gruppi in cui la popolazione è divisa, occupa una estensione di terra proporzionata al numero dei coltivatori; e poi la ripartisce fra i suoi componenti, in relazione al grado che ciascuno di essi ha. Non ne traggono che grano e biade; di frutta, di prati, di orti non v'è traccia fra loro. Per gli scambi commerciali, qualche popolo usa già monete d'oro e d'argento; ma altri, quelli che stanno più all'interno, usano ancora lo scambio diretto dei prodotti. Vestono un rozzo mantello, che tengono allacciato con una fibbia, o, se questa manca, con una spina. Altri indumenti non hanno, e poiché il clima è rigido, d'inverno stanno giornate intere accanto al fuoco. I più ricchi si riconoscono dalla veste, che non è ampia e ricca di panneggiamenti, ma succinta e attillata, in modo da mostrare le forme del corpo. Portano anche, talora, pelli di fiera. Le donne vanno vestite come gli uomini, eccetto che si coprono qualche volta con sopravvesti di lino tinte di porpora e lasciano nude le braccia.
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Aspetto fisico e modo di vestire degli Unni
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Abitudini alimentari degli Unni
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Spiega le espressioni, usate da Ammiano
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Tieni presente che sia Tacito che Ammiano Marcellino sono storici romani ostili
“barbari”, e perciò le loro testimonianze non sono ob
unni come bestie feroci prive di qualunque sentimento umano.
significa “colui che balbetta”, indica che il punt
romano. Ai romani infatti la lingua dei popoli germanici, così diversa dal latino, doveva sembrare
un “balbettamento”, ma dal punto dei vista dei Germani “i barbari”, ossia quelli che parlavano in
modo strano e incomprensibile, erano certamente i romani.
Leggi ora quest’altro documento: è il brano di un’opera, intitolata
scrittore cristiano Salviano che, a metà del V secolo, descrive così i romani, considerandoli peggio
dei barbari:
Come vedi è tutta questione di punti di vista!
Torniamo a considerare adesso l’area a
degli unni): osserva con attenzione la cartina successiva, individua la grande muraglia
l’aiuto dell’insegnante, scrivi un breve tes
che nel V secolo spinsero i Germani a riversarsi nel territorio
I romani saccheggiano le terre dei poveri, perseguitano gli orfani ad un punto tale che molti dei
perseguitati si rifugiano presso i barbari per sottrasi alla violenza dello stato Romano. (…) Perciò
il titolo di cittadino romano che
prezzo, ora è completamente rifiutato ed evitato e considerato quasi abominevole
usate da Ammiano, “incostanti come bestie brute” e “non vedono che l’oro”
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Tieni presente che sia Tacito che Ammiano Marcellino sono storici romani ostili
“barbari”, e perciò le loro testimonianze non sono obiettive. In particolare Ammiano dipinge gli
nni come bestie feroci prive di qualunque sentimento umano. Lo stesso termine “barbaro”, che
significa “colui che balbetta”, indica che il punto di vista con cui parliamo di questi popoli è quello
romano. Ai romani infatti la lingua dei popoli germanici, così diversa dal latino, doveva sembrare
to”, ma dal punto dei vista dei Germani “i barbari”, ossia quelli che parlavano in
erano certamente i romani.
Leggi ora quest’altro documento: è il brano di un’opera, intitolata La provvidenza di dio
che, a metà del V secolo, descrive così i romani, considerandoli peggio
Come vedi è tutta questione di punti di vista!
Torniamo a considerare adesso l’area a Nord-Nord-est del Mar Caspio, interessata dalla presenza
nni): osserva con attenzione la cartina successiva, individua la grande muraglia
scrivi un breve testo per spiegare il signicato delle frecce e quindi i motivi
ro i Germani a riversarsi nel territorio dell’Impero romano
I romani saccheggiano le terre dei poveri, perseguitano gli orfani ad un punto tale che molti dei
perseguitati si rifugiano presso i barbari per sottrasi alla violenza dello stato Romano. (…) Perciò
il titolo di cittadino romano che prima era grandemente valutato ed anche acquistato a caro
ora è completamente rifiutato ed evitato e considerato quasi abominevole
“incostanti come bestie brute” e “non vedono che l’oro”
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Tieni presente che sia Tacito che Ammiano Marcellino sono storici romani ostili ai cosiddetti
iettive. In particolare Ammiano dipinge gli
Lo stesso termine “barbaro”, che
o di vista con cui parliamo di questi popoli è quello
romano. Ai romani infatti la lingua dei popoli germanici, così diversa dal latino, doveva sembrare
to”, ma dal punto dei vista dei Germani “i barbari”, ossia quelli che parlavano in
La provvidenza di dio, dello
che, a metà del V secolo, descrive così i romani, considerandoli peggio
interessata dalla presenza
nni): osserva con attenzione la cartina successiva, individua la grande muraglia cinese e, con
o per spiegare il signicato delle frecce e quindi i motivi
romano d’ occidente.
I romani saccheggiano le terre dei poveri, perseguitano gli orfani ad un punto tale che molti dei
perseguitati si rifugiano presso i barbari per sottrasi alla violenza dello stato Romano. (…) Perciò
ed anche acquistato a caro
ora è completamente rifiutato ed evitato e considerato quasi abominevole.
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Finora per indicare complessivamente i “barbari” invasori abbiamo utilizzato il termine “germani”.
Ora bisogna puntualizzare che: 1)
mongola; 2) i germani erano divisi in tanti popoli e
stabilì il proprio dominio su una porzione dell’impero romano. Gli unni fanno eccezione, perché
non si stanziarono stabilmente all’interno dei territori imperiali.
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Finora per indicare complessivamente i “barbari” invasori abbiamo utilizzato il termine “germani”.
Ora bisogna puntualizzare che: 1) gli unni non erano una popolazione germanica ma
; 2) i germani erano divisi in tanti popoli e invasero l’impero in varie ondate
stabilì il proprio dominio su una porzione dell’impero romano. Gli unni fanno eccezione, perché
stanziarono stabilmente all’interno dei territori imperiali.
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Finora per indicare complessivamente i “barbari” invasori abbiamo utilizzato il termine “germani”.
gli unni non erano una popolazione germanica ma turco-
invasero l’impero in varie ondate. Ogni popolo
stabilì il proprio dominio su una porzione dell’impero romano. Gli unni fanno eccezione, perché
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Osserva ora la cartina e poi rispondi alle domande:
L’unica parte dell’impero a resistere alle invasioni fu quella……………………………………………………………
Le popolazioni germaniche che occuparono la parte occidentale dell’impero comprendevano i
seguenti popoli:
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Il territorio Italiano diventò parte del regno degli……………………………………………………………………………
Buona parte della Spagna fu occupata dai………………………………………………………………………………………..
I franchi occuparono invece …………………………………………………………………………………………………………..
Gli angli e i sassoni stabilirono il loro dominio su
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I Vandali crearono un regno nell’…………………………………………. mediterranea
I burgundi occuparono un’area che a sud confinava con…………………………….………………………..
e a nord con……………………………………………………….……
In sintesi diciamo che la cartina mostra i cosiddetti regni romano- barbarici o romano-germanici.
Come mai una parte dell'Impero, quella orientale, rimase intatta?
La parte orientale dell’impero era meglio difesa ed organizzata e riuscì a resistere alle invasioni.
La parte occidentale invece crollò.
In questa unità didattica abbiamo imparato che:
1) L’imperatore Teodosio nel 395 divide i territori dell’Impero Romano ai suoi due figli, Onorio
ed Arcadio; nascono così l’Impero romano d’occidente e l’Impero romano d’oriente: la
frattura non si sarebbe mai più ricomposta.
2) L’impero romano a partire dal II secolo ma soprattutto nel V secolo fu invaso da popoli di
stirpe germanica (ostrogoti, visigoti, vandali, burgundi, angli, sassoni) che avevano un
disperato bisogno di nuove terre a causa soprattutto della spinta esercitata alle loro spalle
dagli unni. Anche gli unni si riversarono nei territori dell’impero romano d’occidente ma,
diversamente dai germani, non crearono nuovi stati.
3) Le testimonianze storiche sui “barbari” sono prevalentemente ostili e veicolano il punto di
vista romano. Lo stesso termine “barbaro” ha un significato dispregiativo (colui che
balbetta) e svela il pregiudizio con cui i romani guardavano a questi popoli.
4) Le fonti storiche romane dipingono i barbari come mostri privi di qualunque umanità, ma
non mancano fonti, come La provvidenza di dio di Salviano, che rovesciano la prospettiva e
dipingono i romani come più feroci e disumani dei barbari.
5) La parte orientale dell’impero, meglio difesa ed organizzata, riuscì a resistere alle invasioni,
la parte occidentale invece fu interamente occupata da “barbari” di origine germanica.
6) L’Italia divenne parte del regno degli ostrogoti, i visigoti occuparono la maggior parte
dell’attuale Spagna, i Vandali stabilirono il loro dominio sull’africa del nord, angli e sassoni
occuparono parte dell’ Inghilterra, i Burgundi si stanziarono nell’europa centrale, in una
zona che oggi sarebbe a cavallo tra Francia e Germania e comprenderebbe l’attuale
svizzera.
7) Nascono così i cosiddetti regni “romano-barbarici” o “romano-germanici”.