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1 UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI FOGGIA PROPOSTA DI COSTITUZIONE DI DIPARTIMENTO AI SENSI DELL’ART. 47, COMMA 2 DELLO STATUTO APPROVATA DAL CONSIGLIO DELLA FACOLTA’ DI MEDICINA E CHIRURGIA IL 19.01.2012 DIPARTIMENTO NELL’AREA 1 MEDICOCHIRURGICA DENOMINAZIONE (in italiano) DIPARTIMENTO DI MEDICINA CLINICA E SPERIMENTALE DENOMINAZIONE (in inglese) DEPARTMENT OF CLINICAL AND EXPERIMENTAL MEDICINE 1 SPECIFICARE TRA AGRARIA, ECONOMICA, GIURIDICA, UMANISTICA, MEDICOCHIRURGICA.

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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI FOGGIA PROPOSTA DI COSTITUZIONE DI DIPARTIMENTO  

AI SENSI DELL’ART. 47, COMMA 2  DELLO STATUTO 

APPROVATA DAL  CONSIGLIO DELLA FACOLTA’ DI MEDICINA E CHIRURGIA 

IL 19.01.2012 

 

DIPARTIMENTO NELL’AREA1 MEDICO‐CHIRURGICA 

 

 

DENOMINAZIONE (in italiano) 

DIPARTIMENTO DI MEDICINA CLINICA E SPERIMENTALE  DENOMINAZIONE (in inglese) 

DEPARTMENT OF CLINICAL AND EXPERIMENTAL MEDICINE  

                                                            1 SPECIFICARE TRA AGRARIA, ECONOMICA, GIURIDICA, UMANISTICA, MEDICO‐CHIRURGICA. 

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DESCRIZIONE GENERALE DEL DIPARTIMENTO  

La proposta di costituzione del Dipartimento di Medicina clinica e sperimentale nasce dall'esigenza, avvertita dai docenti proponenti, di razionalizzare, valorizzare ed armonizzare al meglio le risorse umane, tecniche ed economiche attualmente in forza ai Dipartimenti di Scienze Biomediche, Scienze Mediche e del Lavoro e di Scienze Chirurgiche.

Obiettivi primari del Dipartimento sono: la promozione, l'incremento e la coordinazione delle ricerche di base e applicate nell'ambito delle discipline degli afferenti al Dipartimento, ferma restando l'autonomia dell'organizzazione della ricerca di ogni singolo docente.

Attualmente, al costituendo Dipartimento afferiscono 9 professori di prima fascia, 13 professori di seconda fascia e 32 ricercatori (di cui uno a tempo determinato) e unità di personale tecnico-amministrativo. Inoltre, nel Dipartimento presta la propria attività un docente titolare di contratto di diritto privato per lo svolgimento di attività didattica e di ricerca e operano specializzandi, assegnisti, dottorandi e titolari di borse di studio conferite per supporto alla ricerca e nell’ambito di specifici programmi di ricerca.

L’attività di ricerca del Dipartimento di Medicina clinica e sperimentale sarà fortemente caratterizzata dallo sviluppo di Progetti Trasversali Interdisciplinari, ciascuno dei quali coinvolgerà molti dei diversi gruppi di ricerca del Dipartimento.

Da considerare che i raggruppamenti scientifico-disciplinari, a cui afferiscono i proponenti, sono omogenei ed affini sia per obiettivi che per metodi quando si considerino non solo le linee di ricerca scientifica ma anche le discipline dei corsi di laurea, delle Scuole di Specializzazione e dei Dottorati di ricerca.

Inoltre, le peculiarità delle discipline mediche cliniche e sperimentali, caratterizzanti sia la ricerca di base che quella applicata, sia l’assistenza clinica, inducono ad una necessaria e non più procrastinabile collaborazione tra i docenti, in quanto portatori di competenze specifiche e complementari. Infine, la riduzione e riorganizzazione dei finanziamenti per la ricerca impongono una riconversione di alcune tradizionali linee di ricerca verso altre linee che consentano l'accesso a forme di finanziamento fino ad ora non esplorate.

A tale riguardo, appare opportuno sottolineare come sia intenzione dei componenti i gruppi di ricerca instaurare una proficua attività di cooperazione scientifica che consenta di mettere a frutto le differenti metodiche di ricerca presenti nel Dipartimento. A ciò concorre la stretta affinità sia sul piano disciplinare che culturale che non ha, però, impedito che venissero affrontati, dai differenti gruppi, tematiche di ricerca notevolmente differenziate.

Il lavoro di ricerca potrà avvalersi di un supporto strumentale all’avanguardia. Il personale tecnico e scientifico del Dipartimento possiede, infatti, le competenze per utilizzare attrezzature e macchinari di alto livello.

A ciò si associa l’opportunità di valorizzare economicamente le scoperte (sviluppo di ricerca tecnologica, protezione della proprietà intellettuale, commercializzazione attraverso licenze d’uso, collaborazioni di ricerca con l’industria, accordi sia a livello dell’associazionismo imprenditoriale che a livello di singole imprese industriali, promozione della creazione di spin-off industriali).

Il Dipartimento di medicina clinica e sperimentale si pone, inoltre, l’obiettivo del potenziamento della ricerca in una politica di attenta valutazione dell’eccellenza attraverso la facilitazione dell’acquisizione di finanziamenti esterni a livello regionale, nazionale e internazionale e la partecipazione a grandi progetti, lo sviluppo di collaborazioni con Dipartimenti di area biomedica e non e la formulazione di accordi con altri Atenei, Charities, associazioni imprenditoriali; la focalizzazione e, laddove opportuno, la messa in comune delle risorse umane e strumentali del Dipartimento; l’integrazione con soggetti pubblici e privati, italiani e stranieri per la realizzazione di iniziative scientifiche congiunte.

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Il Dipartimento intende, inoltre, promuovere e sviluppare la collaborazione con gli Enti locali (Comuni, Province, Regione), con le Aziende ospedaliere e le ASL, con Associazioni sportive ed aziende private, per mettere a disposizione i risultati e le competenze scientifiche e didattiche di cui dispone. Opererà, inoltre, prestazioni anche verso soggetti esterni nel rispetto dei propri fini istituzionali e secondo le disposizioni di cui ai Regolamenti di Ateneo.

Il Dipartimento rappresenta la sede naturale per razionalizzare, armonizzare e valorizzare l'offerta didattica sotto qualsiasi forma (Corsi di Laurea, di Dottorato di Ricerca, di Scuola di Specializzazione di Perfezionamento, Master post laurea nelle discipline di pertinenza). L’offerta formativa del Dipartimento sarà relativa all’ambito delle classi di laurea di laurea LM-46, SNT/2, SNT/3 e delle classi di laurea L-22 e LM-67.                                     

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DESCRIZIONE DELLE FINALITA’ DELL’ATTIVITA’ DIDATTICA DEL DIPARTIMENTO2  

Il Dipartimento si propone di formare professionalità nell’ambito delle classi di laurea di laurea LM-46, SNT/2 e SNT/3 nonché delle classi di laurea L-22 e LM-67.

Al Dipartimento afferiscono il corso di laurea magistrale a ciclo unico in “Odontoiatria e protesi dentaria” (classe LM-46), i corsi di laurea nelle professioni sanitarie di “Fisioterapia”, “Logopedia”, “Educazione professionale” (appartenenti alla classe SNT/2), “Dietistica”, “Tecniche di laboratorio biomedico” e “Tecnici sanitari di radiologia medica” (classe SNT/3) e i corsi di laurea magistrale in “Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate” (LM-67, anche nella sua versione abilitante all’insegnamento) e in “Scienze delle attività motorie e sportive” (classe L-22).

L’offerta formativa, ampia e diversificata, spazia dalla formazione di alcune fondamentali figure sanitarie non mediche alle peculiari professionalità degli odontoiatri e dei laureati nell’ambito delle scienze motorie. Si tratta sempre di settori nei quali le conoscenze di tipo medico e clinico si affiancano a saperi legati alla ricerca scientifica di base e applicata nei settori di interesse del Dipartimento.

Il corso di laurea magistrale in “Odontoiatria e protesi dentaria” forma professionisti in

grado di svolgere attività inerenti la prevenzione, la diagnosi e la terapia delle malattie ed anomalie congenite ed acquisite dei denti, della bocca, delle ossa mascellari, delle articolazioni temporo-mandibolari e dei relativi tessuti, nonché la riabilitazione odontoiatrica, prescrivendo tutti i medicamenti ed i presìdi necessari all'esercizio della professione.

I laureati magistrali della classe possiedono un livello di autonomia professionale, culturale, decisionale e operativa tale da consentire loro un costante aggiornamento, avendo seguito un percorso formativo caratterizzato da un approccio olistico ai problemi di salute orale della persona sana o malata, anche in relazione all'ambiente fisico e sociale che lo circonda.

A tali fini il corso di laurea magistrale prevede 360 (trecentosessanta) CFU complessivi articolati su 6 (sei) anni di corso, di cui almeno 90 (novanta) da acquisire in attività formative cliniche professionalizzanti da svolgersi in modo integrato con le altre attività formative presso strutture assistenziali universitarie.

I laureati magistrali della classe dovranno essere dotati: delle conoscenze teoriche essenziali che derivano dalle scienze di base, nella prospettiva della loro successiva applicazione professionale, della capacità di rilevare e valutare criticamente, da un punto di vista clinico, ed in una visione unitaria, estesa anche nella dimensione socio-culturale, i dati relativi allo stato di salute e di malattia dell'apparato stomatognatico del singolo individuo, interpretandoli alla luce delle conoscenze scientifiche di base, della fisiopatologia e delle patologie dell'apparato stomatognatico e sistemiche, delle abilità e l'esperienza, unite alla capacità di autovalutazione, per affrontare e risolvere responsabilmente i problemi sanitari prioritari dal punto di vista preventivo, diagnostico, prognostico, terapeutico e riabilitativo; della conoscenza delle dimensioni etiche e storiche della medicina e dell'odontoiatria; della capacità di comunicare con chiarezza ed umanità con il paziente e con i familiari, della capacità di collaborare con le diverse figure professionali nelle attività sanitarie di gruppo, organizzare il lavoro di équipe, di cui conosce le problematiche anche in tema di comunicazione e gestione delle risorse umane, applicando i principi dell'economia sanitaria; della capacità di riconoscere i problemi di salute orale della comunità e di intervenire in modo competente.

I laureati magistrali della classe dovranno, inoltre, avere maturato: la conoscenza delle basi per la comprensione qualitativa e quantitativa dei fenomeni biologici e fisiologici, la conoscenza

                                                            2  SI  FACCIA  IN  PARTICOLARE  RIFERIMENTO    ALLE  CLASSI  DI  LAUREA  TRIENNALE, MAGISTRALE  E  A  CICLO  UNICO  E  ALLE  ATTIVITA’  DI  ALTA FORMAZIONE  (MASTER,  CORSI DI  PERFEZIONAMENTO,..).  INDICARE  SIA  LE  CLASSI DI  LAUREA DI  INTERESSE  SPECIFICO DEL DIPARTIMENTO  SIA QUELLE IN CUI CI POTREBBE ESESERE UN CONTRIBUTO SIGNIFICATIVO DELLE COMPETENZE DEL DIPARTIMENTO.  

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dei principi dei processi biologici molecolari, la conoscenza delle scienze di base, biologiche, e comportamentali su cui si basano le moderne tecniche di mantenimento dello stato di salute orale e le terapie odontoiatriche, le elevate responsabilità etiche e morali dell'odontoiatra riguardo la cura del paziente sia come individuo che come membro della comunità, sviluppando in particolare le problematiche cliniche delle utenze speciali, le conoscenze di informatica applicata e di statistica, in modo utile a farne strumenti di ricerca, a scopo di aggiornamento individuale, la conoscenza dei principi e delle indicazioni della diagnostica per immagini e dell'uso clinico delle radiazioni ionizzanti e dei principi di radioprotezione.

I laureati magistrali della classe, al termine degli studi, saranno in grado di: o praticare la gamma completa dell'odontoiatria generale nel contesto del trattamento globale del

paziente senza produrre rischi aggiuntivi per il paziente e per l'ambiente; o individuare le priorità di trattamento coerentemente ai bisogni, partecipando con altri soggetti

alla pianificazione di interventi volti alla riduzione delle malattie orali nella comunità derivanti dalla conoscenza dei principi e la pratica della odontoiatria di comunità;

o apprendere i fondamenti della patologia umana, integrando lo studio fisiopatologico e patologico con la metodologia clinica e le procedure diagnostiche che consentono la valutazione dei principali quadri morbosi; apprendere i principali quadri correlazionistici e le procedure terapeutiche, mediche e chirurgiche complementari alla professione odontoiatrica, nonché essere introdotto alla conoscenza delle nozioni di base della cura e dell'assistenza secondo i principi pedagogici, della psicologia, della sociologia e dell'etica;

o conoscere i farmaci direttamente e indirettamente correlati con la pratica dell'odontoiatria e comprendere le implicazioni della terapia farmacologica di patologie sistemiche riguardanti le terapie odontoiatriche;

o conoscere la scienza dei biomateriali per quanto attiene la pratica dell'odontoiatria; o controllare l'infezione crociata per prevenire le contaminazioni fisiche, chimiche e

microbiologiche nell'esercizio della professione; o applicare la gamma completa di tecniche di controllo dell'ansia e del dolore connessi ai

trattamenti odontoiatrici (nei limiti consentiti all'odontoiatra); o analizzare la letteratura scientifica e applicare i risultati della ricerca alla terapia in modo

affidabile; o conoscere gli aspetti demografici, la prevenzione ed il trattamento delle malattie orali e dentali; o sviluppare un approccio al caso clinico di tipo interdisciplinare, anche e soprattutto in

collaborazione con altre figure dell'équipe sanitaria, approfondendo la conoscenza delle regole e delle dinamiche che caratterizzano il lavoro del gruppo degli operatori sanitari;

o approfondire le tematiche relative alla organizzazione generale del lavoro, alle sue dinamiche, alla bioetica, alla relazione col paziente ed alla sua educazione, nonché le tematiche della odontoiatria di comunità, anche attraverso corsi monografici e seminari interdisciplinari;

o comunicare efficacemente col paziente e educare il paziente a tecniche di igiene orale appropriate ed efficaci;

o fornire al paziente adeguate informazioni, basate su conoscenze accettate dalla comunità scientifica, per ottenere il consenso informato alla terapia;

o interpretare correttamente la legislazione concernente l'esercizio dell'odontoiatria del paese dell'Unione Europea in cui l'odontoiatra esercita e prestare assistenza nel rispetto delle norme medico-legali ed etiche vigenti nel paese in cui esercita;

o riconoscere i propri limiti nell'assistere il paziente e riconoscere l'esigenza di indirizzare il paziente ad altre competenze per terapia mediche;

o organizzare e guidare l'équipe odontoiatrica utilizzando la gamma completa di personale ausiliario odontoiatrico disponibile;

o approfondire le proprie conoscenze in ordine allo sviluppo della società multietnica, con specifico riferimento alla varietà e diversificazione degli aspetti valoriali e culturali, anche nella prospettiva umanistica.

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o possedere la padronanza scritta e orale di almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre all'italiano.

I laureati magistrali della classe svolgeranno l'attività di odontoiatri nei vari ruoli ed ambiti professionali clinici e sanitari.

Al fine del conseguimento degli obiettivi didattici sopraindicati i laureati della classe devono acquisire conoscenze fisiopatologiche e cliniche di medicina generale. Inoltre, il profilo professionale include anche l'aver effettuato, durante il corso di studi, le seguenti attività pratiche di tipo clinico, che devono essere state compiute con autonomia tecnico professionale, da primo operatore, sotto la guida di odontoiatri delle strutture universitarie e specificate dall'Advisory Committee On Formation Of Dental Practitioners della Unione Europea: 1) Esame del paziente e diagnosi: rilevare un corretta anamnesi (compresa l'anamnesi medica),

condurre l'esame obiettivo del cavo orale, riconoscere condizioni diverse dalla normalità, diagnosticare patologie dentali e orali, formulare un piano di trattamento globale ed eseguire la terapie appropriate o indirizzare il paziente ad altra competenza quando necessario. L'ambito diagnostico e terapeutico include le articolazioni temporo-mandibolari; riconoscere e gestire correttamente manifestazioni orali di patologie sistemiche o indirizzare il paziente ad altra competenza; valutare la salute generale del paziente e le relazioni fra patologia sistemica e cavo orale e modulare il piano di trattamento odontoiatrico in relazione alla patologia sistemica; svolgere attività di screening delle patologie orali compreso il cancro; diagnosticare e registrare le patologie orali e le anomalie di sviluppo secondo la classificazione accettata dalla comunità internazionale; diagnosticare e gestire il dolore dentale, oro-facciale e craniomandibolare o indirizzare il paziente ad altra appropriata competenza; diagnosticare e gestire le comuni patologie orali e dentali compreso il cancro, le patologie mucose e ossee o indirizzare il paziente ad altra appropriata competenza; eseguire esami radiografici dentali con le tecniche di routine: (periapicali, bite-wing, extraorali proteggendo il paziente e l'équipe odontoiatrica dalle radiazioni ionizzanti); riconoscere segni radiologici di deviazione dalla norma.

2) Terapia: rimuovere depositi duri e molli che si accumulano sulle superfici dei denti e levigare le superfici radicolari; incidere, scollare e riposizionare un lembo mucoso, nell'ambito di interventi di chirurgia orale minore; praticare trattamenti endodontici completi su monoradicolati poliradicolati; condurre interventi di chirurgia periapicale in patologie dell'apice e del periapice; praticare l'exodontia di routine; praticare l'avulsione chirurgica di radici e denti inclusi, rizectomie; praticare biopsie incisionali ed escissionali; sostituire denti mancanti, quando indicato e appropriato, con protesi fisse, rimovibili (che sostituiscano sia denti che altri tessuti persi) e protesi complete. Conoscere le indicazioni alla terapia implantare, effettuarla o indirizzare il paziente ad altra opportuna competenza; restaurare tutte le funzioni dei denti utilizzando tutti i materiali disponibili e accettati dalla comunità scientifica; realizzare correzioni ortodontiche di problemi occlusali minori riconoscendo l'opportunità di indirizzare il paziente ad altre competenze in presenza di patologie più complesse.

3) Emergenze mediche: effettuare manovre di pronto soccorso e rianimazione cardio-polmonare. I laureati magistrali della classe dovranno essere in grado di utilizzare fluentemente, in

forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari.

I corsi di laurea della classe SNT/2 (professioni sanitarie riabilitative) formano laureati che,

ai sensi dell'articolo 6, comma 3 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 e successive modificazioni ed integrazioni, ai sensi della legge 26 febbraio 1999, n. 42 e ai sensi della legge 10 agosto 2000, n. 251, sono i professionisti sanitari il cui campo proprio di attività e responsabilità è determinato dai contenuti dei decreti ministeriali istituivi dei profili professionali e degli ordinamenti didattici dei rispettivi corsi universitari e di formazione post –base nonché degli specifici codici deontologici.

I laureati nella classe delle professioni sanitarie dell'area della riabilitazione svolgono, con

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titolarità e autonomia professionale, nei confronti dei singoli individui e della collettività, attività dirette alla prevenzione, alla cura, alla riabilitazione e a procedure di valutazione funzionale, in attuazione di quanto previsto nei regolamenti concernenti l'individuazione delle figure e dei relativi profili professionali definiti con decreto del Ministro della sanità.

I laureati della classe sono dotati di un’adeguata preparazione nelle discipline di base, tale da consentire loro la migliore comprensione dei più rilevanti elementi che sono alla base dei processi patologici sui quali si focalizza il loro intervento riabilitativo e/o terapeutico in età evolutiva, adulta e geriatrica. Devono inoltre saper utilizzare almeno una lingua dell'Unione europea, oltre l'italiano, nell'ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali.

Il raggiungimento delle competenze professionali si attua attraverso una formazione teorica e pratica che include anche l'acquisizione di competenze comportamentali e relazionali che viene conseguita nel contesto lavorativo specifico di ogni profilo, così da garantire, al termine del percorso formativo, la piena padronanza di tutte le necessarie competenze e la loro immediata spendibilità nell'ambiente di lavoro.

Particolare rilievo, come parte integrante e qualificante della formazione professionale, riveste l'attività formativa pratica e di tirocinio clinico, svolta con almeno 60 CFU con la supervisione e la guida di tutori professionali appositamente assegnati, coordinata da un docente appartenente al più elevato livello formativo previsto per ciascun specifico profilo professionale e corrispondente alle norme definite a livello europeo ove esistenti.

I laureati della classe, in funzione dei suddetti percorsi formativi, devono raggiungere le competenze previste dagli specifici profili professionali.

L’attività formativa avviene in stretta collaborazione con le Aziende e gli istituti del Servizio Sanitario individuati dai protocolli di intesa specifici siglati da Università e Regione Puglia, che disciplinano la collaborazione dei due Enti nella formazione del personale sanitario non medico, nel quadro della normativa nazionale e della programmazione del Servizio Sanitario.

Nell’ambito della professione sanitaria dell’educatore professionale sanitario, i laureati

sono operatori sanitari cui competono le attribuzioni previste dal D.M. del Ministero della sanità 8 ottobre 1998, n. 520 e successive modificazioni ed integrazioni; ovvero attuano specifici progetti educativi e riabilitativi, nell'ambito di un progetto terapeutico elaborato da un'équipe multidisciplinare, volti a uno sviluppo equilibrato della personalità con obiettivi educativo/relazionali in un contesto di partecipazione e recupero alla vita quotidiana; curano il positivo inserimento o reinserimento psico-sociale dei soggetti in difficoltà. I laureati in educazione professionale programmano, gestiscono e verificano interventi educativi mirati al recupero e allo sviluppo delle potenzialità dei soggetti in difficoltà per il raggiungimento di livelli sempre più avanzati di autonomia; contribuiscono a promuovere e organizzare strutture e risorse sociali e sanitarie, al fine di realizzare il progetto educativo integrato; programmano, organizzano, gestiscono e verificano le loro attività professionali all'interno di servizi socio-sanitari e strutture socio – sanitarie - riabilitative e socio educative, in modo coordinato e integrato con altre figure professionali presenti nelle strutture, con il coinvolgimento diretto dei soggetti interessati e/o delle loro famiglie, dei gruppi, della collettività; operano sulle famiglie e sul contesto sociale dei pazienti, allo scopo di favorire il reinserimento nella comunità; partecipano ad attività di studio, ricerca e documentazione finalizzate agli scopi sopra elencati; contribuiscono alla formazione degli studenti e del personale di supporto e concorrono direttamente all'aggiornamento relativo al loro profilo professionale e all'educazione alla salute; svolgono la loro attività professionale, nell'ambito delle loro competenze, in strutture e servizi socio-sanitari e socio-educativi pubblici o privati, sul territorio, nelle strutture residenziali e semiresidenziali in regime di dipendenza o libero professionale.

Nell’ambito della professione sanitaria del fisioterapista, i laureati sono operatori sanitari

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cui competono le attribuzioni previste dal D.M. del Ministero della sanità 14 settembre 1994, n. 741 e successive modificazioni ed integrazioni; ovvero svolgono, in via autonoma o in collaborazione con altre figure sanitarie, gli interventi di prevenzione, cura e riabilitazione nelle aree della motricità, delle funzioni corticali superiori, e di quelle viscerali conseguenti a eventi patologici, a varia eziologia, congenita od acquisita. I laureati in fisioterapia, in riferimento alla diagnosi ed alle prescrizioni del medico, nell'ambito delle loro competenze, elaborano, anche in équipe multidisciplinare, la definizione del programma di riabilitazione volto all'individuazione ed al superamento del bisogno di salute del disabile; praticano autonomamente attività terapeutica per la rieducazione funzionale delle disabilità motorie, psicomotorie e cognitive utilizzando terapie fisiche, manuali, massoterapiche e occupazionali; propongono l'adozione di protesi ed ausili, ne addestrano all'uso e ne verificano l'efficacia; verificano le rispondenze della metodologia riabilitativa attuata agli obiettivi di recupero funzionale; svolgono attività di studio, didattica e consulenza professionale, nei servizi sanitari ed in quelli dove si richiedono le loro competenze professionali; svolgono la loro attività professionale in strutture sanitarie, pubbliche o private, in regime di dipendenza o libero-professionale.

Nell’ambito della professione sanitaria del logopedista, i laureati sono operatori sanitari cui

competono le attribuzioni previste dal D.M. del Ministero della sanità 14 settembre 1994, n. 742 e successive modificazioni ed integrazioni; ovvero svolgono la loro attività nella prevenzione e nel trattamento riabilitativo delle patologie del linguaggio e della comunicazione in età evolutiva, adulta e geriatrica. L’attività dei laureati in logopedia è volta all'educazione e rieducazione di tutte le patologie che provocano disturbi della voce, della parola, del linguaggio orale e scritto e degli handicap comunicativi. Essi, in riferimento alla diagnosi ed alla prescrizione del medico, nell'ambito delle loro competenze, elaborano, anche in équipe multidisciplinare, il bilancio logopedico volto all'individuazione ed al superamento del bisogno di salute del disabile; praticano autonomamente attività terapeutica per la rieducazione funzionale delle disabilità comunicative e cognitive, utilizzando terapie logopediche di abilitazione e riabilitazione della comunicazione e del linguaggio, verbali e non verbali; propongono l'adozione di ausili, ne addestrano all'uso e ne verificano l'efficacia; svolgono attività di studio, didattica e consulenza professionale, nei servizi sanitari ed in quelli dove si richiedono le loro competenze professionali; verificano le rispondenze della metodologia riabilitativa attuata agli obiettivi di recupero funzionale; svolgono la loro attività professionale in strutture sanitarie, pubbliche o private, in regime di dipendenza o libero - professionale.

Nell'ambito della professione sanitaria del tecnico di laboratorio biomedico, i laureati sono

operatori sanitari cui competono le attribuzioni previste dal D.M. Ministero della sanità 26settembre 1994, n. 745 e successive modificazioni ed integrazioni; ovvero sono responsabili degli atti di loro competenza, svolgono attività di laboratorio di analisi e di ricerca relative ad analisi biomediche e biotecnologiche ed in particolare di biochimica, di microbiologia, parassitologia e virologia, di farmacotossicologia, di immunologia, di patologia clinica, di ematologia, di citologia e di istopatologia. I laureati in tecniche diagnostiche di laboratorio biomedico svolgono con autonomia tecnico professionale le loro prestazioni lavorative in diretta collaborazione con il personale laureato di laboratorio preposto alle diverse responsabilità operative di appartenenza;sono responsabili, nelle strutture di laboratorio, del corretto adempimento delle procedure analitiche e del loro operato, nell'ambito delle loro funzioni in applicazione dei protocolli di lavoro definiti dai dirigenti responsabili; verificano la corrispondenza delle prestazioni erogate agli indicatori e standard predefiniti dal responsabile della struttura; controllano e verificano il corretto funzionamento delle apparecchiature utilizzate, provvedono alla manutenzione ordinaria ed alla eventuale eliminazione di piccoli inconvenienti; partecipano alla programmazione e organizzazione del lavoro nell'ambito della struttura in cui operano; svolgono la loro attività in strutture di laboratorio pubbliche e private, autorizzate secondo la normativa

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vigente, in rapporto di dipendenza o libero-professionale; contribuiscono alla formazione del personale di supporto e concorrono direttamente all'aggiornamento relativo al loro profilo professionale e alla ricerca. I laureati in tecniche di laboratorio biomedico devono inoltre acquisire conoscenze e capacità nel settore di attività degli istituti di zooprofilassi e nel settore delle biotecnologie.

Nell'ambito della professione sanitaria di tecnico di radiologia medica, per immagini e

radioterapia, i laureati sono operatori sanitari cui competono le attribuzioni previste dal D.M. del Ministero della sanità 26 settembre 1994, n. 746 e successive modificazioni ed integrazioni; ovvero sono responsabili degli atti di loro competenza e sono autorizzati ad espletare indagini e prestazioni radiologiche, nel rispetto delle norme di radioprotezione. I laureati in tecniche diagnostiche radiologiche sono abilitati a svolgere, in conformità a quanto disposto dalla legge 31 gennaio 1983, n. 25, in via autonoma, o in collaborazione con altre figure sanitarie, su prescrizione medica tutti gli interventi che richiedono l'uso di sorgenti di radiazioni ionizzanti, sia artificiali che naturali, di energie termiche, ultrasoniche, di risonanza magnetica nucleare nonché gli interventi per la protezionistica fisica o dosimetrica; partecipano alla programmazione e organizzazione del lavoro nell'ambito della struttura in cui operano nel rispetto delle loro competenze; gestiscono l'erogazione di prestazioni polivalenti di loro competenza in collaborazione diretta con il medico radiodiagnosta, con il medico nucleare, con il medico radioterapista e con il fisico sanitario, secondo protocolli diagnostici e terapeutici preventivamente definiti dal responsabile della struttura; sono responsabili degli atti di loro competenza, in particolare controllando il corretto funzionamento delle apparecchiature loro affidate, provvedendo all’eliminazione di inconvenienti di modesta entità e attuando programmi di verifica e controllo a garanzia della qualità secondo indicatori e standard predefiniti; svolgono la loro attività nelle strutture sanitarie pubbliche o private, in rapporto di dipendenza o libero professionale; contribuiscono alla formazione del personale di supporto e concorrono direttamente all'aggiornamento relativo al loro profilo professionale e alla ricerca.

Nell'ambito della professione sanitaria del dietista, i laureati sono operatori sanitari cui

competono le attribuzioni previste dal D.M. del Ministero della sanità 14 settembre 1994, n. 744 e successive modificazioni ed integrazioni; ovvero sono competenti per tutte le attività finalizzate alla corretta applicazione dell'alimentazione e della nutrizione ivi compresi gli aspetti educativi e di collaborazione all'attuazione delle politiche alimentari, nel rispetto della normativa vigente. I laureati in dietistica organizzano e coordinano le attività specifiche relative all'alimentazione in generale e alla dietetica in particolare; collaborano con gli organi preposti alla tutela dell'aspetto igienico sanitario del servizio di alimentazione; elaborano, formulano ed attuano le diete prescritte dal medico e ne controllano l'accettabilità da parte del paziente; collaborano con altre figure al trattamento multidisciplinare dei disturbi del comportamento alimentare; studiano ed elaborano la composizione di razioni alimentari atte a soddisfare i bisogni nutrizionali di gruppi di popolazione e pianificano l'organizzazione dei servizi di alimentazione di comunità di sani e di malati; svolgono attività didattico-educativa e di informazione finalizzate alla diffusione di principi di alimentazione corretta, tale da consentire il recupero e il mantenimento di un buono stato di salute del singolo, di collettività e di gruppi di popolazione; svolgono la loro attività professionale in strutture sanitarie,pubbliche o private, in regime di dipendenza o libero-professionale.

. Il corso di laurea in “Scienze delle attività motorie e sportive” ha l'obiettivo di formare

figure professionali con un'adeguata padronanza di metodi e contenuti scientifici generali e specifici, in grado di recepire e gestire l'innovazione, adeguandosi all'evoluzione scientifica e metodologica nell'ambito delle attività motorie, sportive per le diverse fasce di età e bisogni formativi.

Il Regolamento didattico del Corso di studio e l'offerta formativa saranno tali da consentire

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agli studenti che lo vogliano di seguire percorsi formativi nei quali sia presente un'adeguata quantità di crediti in settori affini e integrativi che non sono già caratterizzanti.

Il corso di studio si propone di analizzare le valenze formative ed i processi metodologici riguardo l'insegnamento e l'apprendimento motorio per i soggetti di età diverse e per i soggetti con bisogni educativi speciali.

I laureati in questo corso di studio potranno svolgere attività professionali in ambito pubblico e privato, con particolare riferimento all'insegnamento delle attività motorie e sportive, all'allenamento sportivo, al coordinamento ed alla dirigenza di impianti e strutture destinate alla pratica motoria, sportiva e ricreativa o del tempo libero per le diverse fasce d'età, all'organizzazione di manifestazioni sportive, ecc.

Obiettivi formativi: - Individuare i fondamenti scientifici e distinguere i quadri di riferimento psicopedagogici,

biomedico e normativo-giuridici relativi alle attività motorie, sportive, preventive ed adattate; - Analizzare le relazioni esistenti tra l'evoluzione / lo sviluppo delle funzioni motorie e le

funzioni cognitive, emotivo - affettive e socio-relazionali nell'età evolutiva, nell'adolescenza, nell'età adulta e anziana;

- Riconoscere le caratteristiche dei soggetti di età diverse relative allo sviluppo, al mantenimento ed al recupero delle funzioni motorie ed alle relative interconnessioni con le funzioni cognitive e socio-affettive della persona;

- Analizzare le finalità educative e gli obiettivi formativi delle attività motorie e sportive nell'età evolutiva (età prepuberale e puberale); progettare percorsi didattico - metodologici differenziati di educazione motoria e fisica; progettare percorsi didattico - metodologici di attività motorie e sportive adattate ai diversi tipi di handicap;

- Riconoscere le fonti storiche e normative delle discipline sportive; - Distinguere i regolamenti delle discipline sportive; - Confrontare ed applicare modelli di allenamento diversi; progettare ed organizzare un ciclo di

allenamento relativo a vari livelli di prestazione tecnico-sportiva; - Confrontare modelli organizzativi di pratica motoria e sportiva nei Pesi dell'U.E. ed

extraeuropei ai fini della ricerca e delle sperimentazioni organizzativa e didattica; - Progettare, condurre e valutare processi di attività motorie finalizzate al recupero funzionale

motorio nelle diverse fasce d'età; - Interpretare i dati delle valutazioni motorie e sportive; - Organizzare manifestazioni sportive; - Dirigere e coordinare le attività di società ed associazioni sportive; - Organizzare, coordinare e dirigere progetti di attività motorie e sportive svolti presso strutture

pubbliche e private. Il Corso di Laurea Magistrale (LM67), in Scienze e Tecniche delle attività motorie

preventive e adattate appartiene alla classe 67 e si articola in 2 anni, per complessivi 120 crediti formativi (CFU).

Obiettivo generale del Corso è quello di raggiungere, mantenere o il ripristinare il benessere psico-fisico, esprimere e/o migliorare stili di vita fisicamente attivi, sviluppare le relazioni sociali e conseguire prestazioni gratificanti o finalizzate al benessere della persona, attraverso la pratica di forme di attività fisica, esercitate in forma organizzata e strutturata, in luoghi pubblici e privati, negli ambiti dello sport sociale, dello sport per disabili, dei servizi turistico-ricreativi, di recupero post riabilitativo,

Obiettivi formativi caratterizzanti il Corso riguardano:

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1. il contributo delle scienze biomediche nelle attività motorie preventive e adattate; 2. il contributo delle scienze dell’educazione e delle scienze sociali alle attività motorie

preventive e adattate; 3. il riconoscimento dei bisogni formativi e la progettare, conduzione e valutazione dei relativi

percorsi formativi di attività motorie relativi, riferiti a popolazioni speciali 4. la definizione di obiettivi didattici “adattati” per le diverse fasce d’età e bisogni cognitivi,

emotivo-affettivi, sociali e motori. Le competenze specifiche e caratterizzanti di un laureato magistrale di questa classe

riguardano: 1. i benefici e i rischi della pratica delle attività motorie in soggetti di diversa età, genere,

condizione psico-fisica, abilità motorie e il livello di rischio legato a esiti cronici di varie malattie;

2. la direzione tecnica e la supervisione di attività motorie adattate ad adulti sani, adolescenti, anziani, soggetti con vizi posturali o con quadri clinici stabilizzati riguardanti diversi organi e apparati;

3. la programmazione e la supervisione di programmi di attività motoria, in pazienti affetti da patologie croniche e da condizioni di disabilità fisica e psichica;

4. la valutazione funzionale dell'attività motoria post-riabilitativa, in pazienti affetti da patologie cardiovascolari, polmonari, metaboliche e di altra natura in fase clinicamente stabilizzata, in bambini e negli anziani;

5. la conoscenza dei fattori di rischio per soggetti con patologie cardiovascolari, polmonari, metaboliche e d'altra natura, e degli effetti di tali malattie sulla prestazione fisica e la salute durante la pratica dell'esercizio fisico;

6. la conoscenza delle strategie farmacologiche utilizzate nella terapia delle malattie causa di disabilità nelle diverse fasce d'età, nonché delle modifiche dell'attività dei farmaci indotte dall'esercizio fisico stesso.

Possibili sbocchi professionali del Laureato magistrale in Scienze e Tecniche delle attività motorie preventive e adattate: professionista esperto in attività motorie e sportive preventive e adattate in grado di programmare, condurre e valutare attività motorie a carattere preventivo, formativo ed adattato in ambiti diversi, scolastici ed extrascolastici o del tempo libero, comunità di prevenzione e recupero, avviamento allo sport, preparazione fisica, ecc., riferiti a soggetti di diverse fasce d’età e con bisogni educativi speciali.

Le competenze professionali dello Specialista nelle attività motorie preventive e adattate riguardano: 1. la progettazione, conduzione e valutazione di attività motorie individuali e di gruppo a carattere

educativo, finalizzate allo sviluppo motorio mediante la promozione di stili di vita fisicamente attivi;

2. la progettazione, conduzione e valutazione di attività motorie individuali e di gruppo a carattere ludico ricreativo, finalizzate al mantenimento del benessere psico-fisico, mediante la promozione di stili di vita fisicamente attivi;

3. la progettazione, conduzione e valutazione di attività del Fitness individuali e di gruppo; 4. la progettazione, attuazione e valutazione di programmi di attività motorie e ludico-sportivo-

ricreative, progettazione, coordinamento e controllo, basati sulle necessarie valutazioni funzionali, preliminari e in itinere, delle attività motorie e sportive finalizzate alla promozione della salute nelle comunità;

5. la programmazione, conduzione e valutazione di attività motorie e sportive adattate per persone diversamente abili o per individui in condizioni di salute clinicamente controllate, basati sulle necessarie valutazioni, preliminari e in itinere;

6. la progettazione, coordinamento e direzione tecnica delle attività di preparazione fisica e atletica nei vari sport ed ai vari livelli, fino a quello professionistico, presso associazioni e società sportive, enti di promozione sportiva, istituzioni e centri specializzati.

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La Struttura delle attività formative del Corso prevede lo svolgimento di attività formative caratterizzanti, inerenti le discipline motorie e sportive, per complessivi 36 CFU; biomediche, per complessivi 24 CFU; psico-pedagogiche, per complessivi 7 CFU; sociologiche, per complessivi 6 CFU. Sono svolte attività formative affini, in ambito medico e giuridico per complessivi 12 CFU. Inoltre, è previsto un tirocinio formativo, per complessivi 12 CFU, al fine di stabilire le necessarie relazioni con il mondo del lavoro ed avviare progetti di ricerca applicata, al termine del quale sarà rilasciata opportuna certificazione.

Il Dipartimento è altresì impegnato nella formazione medico - specialistica, che si avvale in

maniera organica e trasversale anche delle competenze del Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche, e che si espleta in stretta collaborazione con le strutture del servizio sanitario nazionale, in particolare con l’Azienda Ospedaliero – Universitaria di riferimento, e che coinvolge competenze interdisciplinari e interdipartimentali.

Anche le scuole di specializzazione di area medica, peraltro, sono disciplinate da specifiche normative che ne definiscono standard didattici, organizzativi e strutturali. Il Dipartimento è costantemente impegnato per raggiungere e consolidare tali standard sia dal punto di vista strettamente didattico e organizzativo sia per quanto attiene alle attività assistenziali che integrano la formazione.

Infine, va evidenziato il significativo e imprescindibile apporto fornito dal Dipartimento ai corsi di laurea afferenti al Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche, attraverso l’indispensabile competenza didattico – scientifica dei settori scientifico – disciplinari di riferimento. Il tutto in un’ottica di costante sinergia nella gestione della ricca e articolata offerta formativa dell’area medico – chirurgica.

L’attività di formazione post lauream del Dipartimento vanta una vasta offerta di corsi di alta formazione (Master di I e II livello, corsi di perfezionamento, seminari formativi ecc.) nei settori di particolare interesse della struttura.                        

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    DESCRIZIONE DEGLI AMBITI DI RICERCA NEI QUALI IL DIPARTIMENTO INTENDE OPERARE   Il Dipartimento opererà nei seguenti ambiti di ricerca: ANATOMIA PATOLOGICA Studi sull’apoptosi nella cancerogenesi testa collo con sottofiloni relativi alla attivazione (fosforilazione) di molecole chiave (survivin) e individuazione di possibili target terapeu tici; studi sull’apoptosi e delle molecole di farmacoresistenza nel carcinoma renale; studi sull’apoptosi e molecole correlate al ciclo cellulare (Aurora – ki67) nel carcinoma della vescica e della prostata; studi sull’immortalizzazione cellulare (hTERT) nel distretto testa collo; studi sul NF-KB in cancro della tiroide e del cavo orale; studi sull’EGFR in sarcomi, cancro orale e cancro della tiroide; studi su ERG in cancro della prostata; studi del complesso di adesione alle caderine con particolare riferimento a molecole (beta-catenin) coinvolte nella attivazione di fattori trascrizionali importanti nella cancerogenesi (LEF-1/TCF); neoangiogenesi tumorale; studio di GLI/PTCH pathway. ANATOMIA UMANA •MICROPARTICELLE Isolamento e fenotipizzazione delle microparticelle da differenti fluidi biologici quali sangue, espettorato ed esalato condensato di pazienti con diverse patologie respiratorie croniche e di pazienti con Fibrosi Cistica: valutazione degli effetti, in base al loro potenziale pro-infiammatorio, sia in modelli murini in vivo che in vitro. •OSTEOINTEGRAZIONE Studio dei processi di osteointegrazione di cellule di osteosarcoma e biomateriali. •CELLULE STAMINALI Isolamento e caratterizzazione di sottopopolazioni di cellule staminali ottenute da midollo osseo murino •MOLECOLE DI ADESIONE -Espressione di molecole di adesione e coinvolgimento delle stesse nel traffico da/verso il midollo osseo di cellule staminali murine durante processi infiammatori in un modello murino. - Ruolo delle molecole di adesione cellula-cellula nella cancerogenesi dell’epitelio della regione head-neck con particolare attenzione agli effetti dell’Epidermal Growth Factor. BIOCHIMICA • Mitocondri e metabolismo dell’ossigeno nella biologia delle cellule staminali adulte e

cancerose. • Ruolo dei mitocondri nell’interazione tra virus dell’epatite C (HCV) e cellula ospite. • Meccanismi di controllo della fosforilazione ossidativa mitocondriale mediante l’applicazione

della teoria metabolica di flusso. • Alterazioni mitocondriali in patologie umane (leucemie, malattie neuromuscolari e

neurodegenerative, steatoepatite non alcolica): studi funzionali e genetici. • Meccanismi patogenetici delle lipoproteine a bassa densità nello sviluppo di patologie renali

croniche. • Meccanismo di interazione tra metalli pesanti e metabolismo ossidativo cellulare nella

carcinogenesi ambientale: ruolo della comunicazione intercellulare GAP-junction-mediata. • Sviluppo di protocolli diagnostici per patologie mitocondriali mediante analisi morfo-

funzionale in microscopia confocale a livello di singolo organello.

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• Cronobiologia della cellula: aspetti bioenergetici. BIOCHIMICA CLINICA Le tematiche di ricerca della Biochimica Clinica (SSD BIO/12) sono indirizzate allo studio del metabolismo e delle malattie metaboliche mediante attività di laboratorio quali la Cromatografia accoppiata alla Spettrometria di Massa (MS) ed altre tecniche analitiche. In particolare sono stati sviluppati, mediante la spettrometria di massa tandem (MS/MS) e la cromatografia liquida (LC-MS/MS), metodi per lo studio di biomarcatori utili a fini diagnostici quali acilcarnitine, aminoacidi (AA), dimetilarginine, fosfolipidi, cardiolipine, isoflavoni, acidi biliari, acido orotico e farmaci. Inoltre, l’attività di ricerca include anche lo sviluppo di nuovi protocolli per studi di metabolomica, lo sviluppo di nuove tecniche di ionizzazione per desorbimento a pressione atmosferica (Ambient Desorption Ionization; ADI), e le applicazioni di queste nuove tecnologie per lo studio di malattie metaboliche in campioni intatti. BIOLOGIA APPLICATA Aspetti applicativi della melanogenesi: sviluppo di biosensori basati su tirosinasi; screening di composti naturali inibitori della melanogenesi. Interazione tra microrganismo probiotico ed ospite umano: sviluppo di sistemi in vitro per valutare la sopravvivenza e la risposta molecolare dei probiotici. Caratteri di probiosi: capacità colonizzante ed immunomodulazione sull’ospite umano. Produzione di ammine biogene e tolleranza agli stress in batteri lattici di interesse alimentare. Meccanismi molecolari di risposta agli stress in microrganismi probiotici: caratterizzazione di geni coinvolti nella regolazione e nell’adattamento agli stress ambientali. CHIRURGIA PLASTICA Medicina rigenerativa: l’isolamento e l’utilizzo di cellule staminali dal tessuto adiposo regolazione/modulazione fase di stabilizzazione della cicatrizzazione rigenerazione tronchi nervosi periferici lembi pre-fabbricati Epidermolisi bollosa DIAGNOSTICA PER IMMAGINI E RADIOTERAPIA Apparato osteoarticolare (malattie metaboliche, reumatiche e degenerative). Malattie rare (osteogenesi imperfetta) con Risonanza Magnetica ad alto campo (3 Tesla), metodica innovativa nell’approccio diagnostico a queste malattie. Composizione corporea con densitometro dedicato alla valutazione della massa magra e grassa. Collaborazione con Odontoiatria e Chirurgia Maxillo-Facciale nelle malformazioni e nella prevenzione dell’osteonecrosi della mandibola da bifosfonati. Collaborazione con la Medicina Legale mediante la Virtual Autopsy, che ha permesso al nostro centro di essere l’unica sede in Italia a partecipare ad uno studio multicentrico europeo sui mezzi di contrasto nel cadavere. FARMACOLOGIA La sezione di farmacologia si occupa, in ambito preclinico, di: 1. NEURODEGENERAZIONE. Morbo di Alzheimer: effetti neurochimici , neuroendocrini e neurocomportamentali indotti dalla somministrazione di β-amiloide; caratterizzazione di topi transgenici in grado di iperesprimere la forma mutata della proteina precursore della beta-amiloide. Morbo di Parkinson: discinesie indotte da levodopa in un modello animale di Parkinson; ruolo del sistema endocannabinoide in un modello animale di Parkinson e nelle discinesie indotte da levodopa.

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2. PATOLOGIE PSICHIATRICHE. Disturbi dell’Umore: •nuove molecole ansiolitiche ed antidepressive che alterano il sistema endocannabinoide. Schizofrenia: valutazioni neurochimiche, neurocomportamentali e neuroendocrine in un modello animale ambientale di schizofrenia; ruolo dello stress ossidativo prodotto dagli enzimi della famiglia delle NADPH ossidasi (NOX) nello sviluppo di alterazioni molecolari, istologiche e comportamentali in modelli animali di schizofrenia. L’attività del settore è, inoltre caratterizzata dallo studio, in ambito di DOPING e in un modello sperimentale d’abuso, degli effetti degli steroidi anabolizzanti androgeni utilizzati a scopo di doping sui parametri cognitivi e sui neurotrasmettitori cerebrali. Infine, il settore si occupa della valutazione degli effetti di TERPENI BIOATTIVI estratti da diverse fonti vegetali.  

FISICA APPLICATA (A BENI CULTURALI, AMBIENTALI, BIOLOGIA E MEDICINA) Studio di effetti biologici in cellule viventi esposte ad agenti fisici (campi elettromagnetici) e chimici (sostanze tossiche) mediante i) tecniche micro-spettroscopiche vibrazionali (Raman ed assorbimento infrarosso a trasformata di Fourier), per ottenere informazioni su modificazioni chimiche a livello micrometrico nei legami di vari gruppi funzionali cellulari, e ii) tecniche microscopiche a scansione di sonda (microscopia a forza atomica e microscopia ottica a scansione in campo prossimo), per rilevare alterazioni morfologiche con risoluzione nanometrica. Indagine di modificazioni in colture cellulari neoplastiche trattate con N-acetil-aspartico e sottoposte ad elettro-stimolazione, mediante tecniche di spettroscopia Raman e RMN. Analisi di stroke-volume e output cardiaco mediante misure di bioimpedenza. FISIOLOGIA Fisiologia del benessere. Studio, mediante l’adozione di tecnologie di acquisizione, elaborazione ed analisi di segnali bioelettrici, morfofunzionali, immunocitochimici, molecolari dei correlati fisiologici e fisiopatologici, relativi alla risposta a differenti stressor, degli aspetti funzionali, relativi alla corretta assunzione di nutrienti, alla valutazione della composizione corporea, in relazione alle alterazioni del peso corporeo e ai disturbi del comportamento alimentare, della valutazione degli adattamenti funzionali conseguenti alla pratica di attività fisica e sportiva in soggetti sani e in popolazioni speciali. Neurofisiologia delle funzioni cognitive. Studio, mediante elettroencefalografia quantitativa e stimolazione transcranica magnetica, dei correlati neurofisiologici dei processi cognitivi nel “life span”, in soggetti sani e in pazienti con disturbi neurologici, psichiatrici e del peso corporeo. GENETICA MEDICA L'attività del settore è caratterizzata dall’impegno rivolto allo sviluppo di ricerche finalizzate ad identificare l’eziopatogenesi di una varietà di patologie genetiche e nuovi approcci terapeutici, a queste correlate, con significativo impatto sulla salute pubblica. Numerose ricerche sono rivolte a problematiche relative alla prevenzione, diagnosi e terapia delle malattie vascolari, trombotiche e aterosclerotiche, e alle alterazioni della coagulazione in materia di trombofilia ereditaria e patologie emorragiche. In particolare un’intensa attività di ricerca è volta allo studio di meccanismi molecolari, biochimici e cellulari e all’identificazione di geni regolatori con effetto epistatico, alla base di patologie emorragiche conseguenti a difetti congeniti di alcuni fattori della coagulazione o a difetti funzionali delle piastrine. Altri interessi di ricerca interessano il ruolo svolto da particolari anomalie di espressione di MicroRNA nello sviluppo ed evoluzione di patologie mieloproliferative e mielodiplastiche in condizioni neoplastiche. Lo scopo principale di questo progetto è di sviluppare un protocollo sperimentale per l’identificazione precoce di soggetti ad alto rischio a cui applicare un trattamento terapeutico più specifico ed efficace. Un progetto,

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altresì rilevante, è quello basato sullo studio dell'analisi di varianti alleliche coinvolte nella farmacogenetica del Warfarin e del Clopidogrel con lo scopo di standardizzare nuovi approcci metodologici da applicare nella pratica clinica per una terapia personalizzata più efficace in termini di accuratezza, tempo di esecuzione e costi. ISTOLOGIA L’attività scientifica del settore BIO/17 è principalmente diretta allo svolgimento di ricerche sulla morfologia, biologia e fisiologia delle cellule del tessuto osseo: gli studi si avvalgono di tecniche citologiche e di biologia molecolare applicate a sistemi di colture cellulari. In particolare è in corso un progetto per lo studio di osteoblasti e osteoclasti in condizioni di microgravità. Inoltre, è oggetto d’indagine, il processo di differenziamento delle cellule staminali mesenchimali. Interesse del settore è l’individuazione dei geni che hanno un ruolo chiave nell’indirizzare le cellule staminali verso i tipi cellulari differenziati. MALATTIE APPARATO LOCOMOTORE - Proximal tibial osteotomy for osteoarthritis of the knee. A 14 to 25 year follow-up study - Piede piatto - La malattia di Perthes. Storia naturale e risultati a lungo termine - Le modificazioni del terzo prossimale di tibia dopo osteotomia valgizzante - La displasia cotiloidea e la necrosi ischemica post-riduttiva nel trattamento della displasia

congenita delle anche - Midterm results of mobile bearing knee replacements - Il trattamento delle lesioni legamentose nelle fratture isolate del perone - Peritalar dislocations MALATTIE DELL’APPARATO CARDIOVASCOLARE 1. Nuove metodiche e nuove tecnologie per la ablazione transcatetere di aritmie complesse, prevalentemente fibrillazione atriale e aritmie ventricolari. 2. La robotica per la ablazione transcatetere di aritmie complesse. 3. Device per la terapia elettrica e meccanica dello scompenso cardiaco 4. Analisi e studio di Micro RNA come predittori di aritmie complesse. 5. Prevenzione e trattamento delle aritmie negli atleti, nella cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro, nella cardiomiopatia ischemica. MALATTIE INFETTIVE - Farmacoresistenza di hiv-1 ad un nuovo antiretrovirale (tipranavir); - Ruolo del fenotipo (x4/r5) di hiv-1 nella risposta al trattamento e nello sviluppo di mutazioni associate resistenza ai farmaci antiretrovirali; - Trattamento a lungo termine delle epatiti croniche B con analoghi nucleosidici; - Trattamento pilota delle epatiti croniche B con IFN –pegilato ed analoghi nucleotidici (adefovir); - Utilizzo di nuove molecole quali entecavir e tenofovir; - Trattamento delle epatiti acute da virus B con lamivudina; - Patologia infettiva nel paziente immigrato; - Impiego di un modello di istocoltura di villi placentari nello studio degli effetti metabolici, pro-apoptotici, citotossici ed immunologici di mediatori dell’ infiammazione e di farmaci antivirali comunemente impiegati nelle gravidanze di donne HIV positive; - Valutazione della sieroprevalenza e sieroincidenza della infezione da HHV-8 in soggetti emodializzati;

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- Studi sulla prevalenza e sul significato clinico prognostico delle infezioni occulte da HBV in emodializzati e donne in gravidanza (HIV+ e HIV-). MALATTIE ODONTOSTOMATOLOGICHE 1. Marcatori prognostici del carcinoma e delle lesioni precancerose del cavo orale 2. Oral Cancer Stem Cell 3. Terapia genica in vitro/vivo del carcinoma orale 4. Carcinogenesi orale 5. Nuove formulazioni per la chemioterapia Del carcinoma orale 6. Cellule staminali da tessuti di origine dentaria 7. Nuovi materiali nella riabilitazione del cavo orale 8. Patologia della mucosa orale: aspetti etiopatogenetici e diagnostici 9. Patologie dei tessuti duri del cavo orale: aspetti etiopatogenetici e diagnostici 10. Patologie parodontali non legate a placca 11. Effetti avversi da farmaci nel cavo orale 12. Sviluppo delle ossa del distretto oro-maxillo-facciale: studio del ruolo dei fattori ambientali ed

epigenetici MEDICINA FISICA E RIABILITATIVA I docenti afferenti al SSD MED 34 “Medicina Fisica e Riabilitazione” (prof. Fiore e prof. Santamato) dell’Università degli Studi di Foggia sono coinvolti in diverse attività di ricerca orientate all’impiego di terapie farmacologiche, strumentali e riabilitative nelle principali patie del Sistema Nervoso Centrale e Periferico, dell’apparato muscolo-tendineo-scheletrico e respiratorio, in età evolutiva e negli anziani. Particolare interesse infatti è rivolto ai fenomeni di plasticità del Sistema Nervoso Centrale ottenute con metodiche riabilitative, sia negli esiti di stroke che negli esiti delle mielolesioni (programmi di ricerca in collaborazione con l’Unità Operativa di Medicina Fisica e Riabilitazione dell’Università di Bari e Costa Masnaga-Como), oppure con l’impiego di farmaci antispastici (tossina Botulinica e baclofen intratecale) o ausili e protesi. Per quanto riguarda l’apparato muscolo-scheletrico gli studi sono rivolti all’impiego di mezzi fisici e riabilitativi per il trattamento delle principali patologie (interessanti colonna vertebrale, spalla, anca, ecc..) con interesse per le problematiche relative alla sarcopenia negli anziani e alle risposte muscolari dopo training specifici negli sportivi (in collaborazione con la Facoltà di Scienze Motorie dell’Università di Foggia e OSMAIRM- Laterza). MEDICINA LEGALE L’attività di ricerca dei docenti che afferiscono al settore è principalmente incentrata sullo studio di: - tossicità della 3,4-methylenedioxymethamphetamine (ecstasy) in modelli sperimentali animali: il ruolo dello stress ossidativo - alterazioni cardiache nella morte improvvisa - abuso di AAS (anabolic-androgen steroids). Studio sugli effetti del Nandrolone decanoato (Deca-Durabolin ®) in modelli sperimentali su animali e sull’uomo. METODI E DIDATTICHE DELLE ATTIVITÀ MOTORIE • Attività fisiche, prevenzione e trattamento del sovrappeso e dell'obesità in età evolutiva; • Metodologie per la prevenzione degli infortuni in età evolutiva, adulta ed anziana; • Valutazione delle capacità motorie in età adulta e anziana; • Confronto tra differenti metodologie d'insegnamento motorio nell'età anziana; • Avviamento allo sport e prevenzione degli infortuni; • Relazioni tra sviluppo motorio, autoefficacia percepita, Body mass index;

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• Metodologie dell'allenamento negli sport individuali, di squadra e di combattimento; • Valutazione dei livelli di attività fisica in relazione alle differenze di genere, età, BMI; • Metodologie dell'insegnamento-apprendimento delle attività fisiche adattate; • Educazione fisica, competenze motorie e stili d'insegnamento. NEUROLOGIA • Protocol BIA-2093-304: efficacy and safety of esclicarbazepine acetate as adjunctive therapy

for refractory partila seizures in a double-blind, randomised, placebo-controlled, parallel-group, multicentr clinical trial

• Protocol EISAI-2090 E044 310: a randomized, multicentre, double-blind study, to compare the efficacy and safety of zonisamide and carbazepine as montherapy, in newly diagnosed partial epilepsy

• Protocol EDU-COM: comprehensive information imparted to patients with epilepsy and comorbidity and decreased prevalence of adverse treatment effects

• Protocol PROMETEO: an open-label, flexible-dose study of retigabine immediate release (IR) as adjunctive therapy to specified monotherapy antiepileptic treatments in adults with partial-onset seizures

• Protocollo ICARUS: a prospective non-interventional study on the prevalence and incidence of ImpulsE Control disorders And the association of neuRopsychiatric symptoms, cognition and qUality of life in ParkinSon disease

• Protocollo RGB 113905: an open label, flexible dose study of retigabine immediate release as adjunctive therapy to specified monotherapy antiepileptic treatments in adults with partial-onset seizures.

• Protocol CENA 713D2340: a 48-week, multicentre, randomized, double-blind, parallel-group evaluation of the comparative efficacy, safety, and tolerability of exelon 10 and 15 cm2 Patch in patient with Alzheimer’s disease showing cognitive decline during an initial open-label treatment phase

• Protocol CENA 713B2315: a 76-week prospective, open-label, multicentre study to evaluate the long term effect of exelon capsule and transdermal patch on worsening of the underlying motor symptoms of PD in patient with mild to moderately severe dementia associated with Parkinson’s disease (PDD)

• Protocol EURAP: seizure control and treatment in pregnancy observation from the Eurap Epilepsy Pregnancy Registry

• Epilessia e demenza in soggetti adulti con sindrome di Down: studio clinico, neurofisiologico, genetico.

• Potenziali evocati evento-correlati nella valutazione delle epilessie degenerative e vascolari • Potenziali evocati evento-correlati nella stadiazione della Malattia di Alzheimer • Crisi epilettiche precoci nell’ictus cerebrale OTORINOLARINGOIATRIA - La citologia nasale nelle riniti vasomotorie allergiche e non allergiche - La sindrome delle apnee ostruttive del sonno in età pediatrica e la sua influenza sulla crescita staturo-ponderale e sull’assetto immunitario - Effetto della terapia immunostimolante aspecifica sulle IgA secretorie nasali - Gli impianti autologhi nella chirurgia ricostruttiva dell’orecchio medio - Le protesi fonatorie nella riabilitazione del paziente laringectomizzato - Le asimmetrie cranio-facciali da ostruzione nasale cronica - Ripristino post-operatorio della normale citologia nasale dopo terapia con acido ialuronico - La diagnosi citologica con ago aspirato delle neoformazioni laterocervicali e delle ghiandole salivari

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- Stato redox nelle rinopatie vasomotorie e nelle poliposi nasali - Angiogenesi nelle neoformazioni parotidee PATOLOGIA CLINICA L’attività di ricerca è focalizzata elettivamente sullo studio delle funzioni endocrine del tessuto adiposo umano con particolare riferimento alla definizione del ruolo funzionale del profilo secretivo delle adipocitochine nella patogenesi delle complicanze cardio-renali in corso di patologie disendocrine e dismetaboliche (i.e obesità e diabete). PEDAGOGIA GENERALE E SOCIALE - Pedagogia delle relazioni interpersonali – ambiti di educazione alla relazione: - Famiglia; - Scuola; - Realtà extrascolastiche; - Vita sportiva; - Luoghi del tempo libero; - Metodologia e prassi operative nella relazione educativa: Programmazione, Progettazione, Valutazione, Delineazione di piani extrascolastici; - Ambiti da ritrovare nella specialità dell’Educazione motoria, della Pedagogia e Psicologia dello sport e del movimento, della Pedagogia Generale e Speciale e dell’Educazione alla Salute. PSICHIATRIA - Psicofarmacologia clinica con maggiore attenzione ai problemi di tollerabilità (sindrome metabolica, aspetti cardiologici ed internistici); - Studio dei fenotipi della schizofrenia con l’ausilio delle tecniche di neuroimaging e di neuropsicologia; - Psichiatria forense e transculturale; - Psicosomatica, Psicofisiologia e Psichiatria di consultazione (con particolare attenzione al rapporto con la MMG); - Interventi cognitivi in Psichiatria e Psicologia Clinica. PSICOLOGIA CLINICA Studio sull’approccio psico-educazionale come strumento per aumentare l’aderenza alla terapia in pazienti affetti da Schizofrenia. Prevenzione e contrasto dei DCA in ambito sportivo. Stigma, pregiudizio e discriminazione in ambito psichiatrico. Influenza del Neuroticismo del 5-HTTLPR sui livelli di ansia associati alla competizione sportiva in sport individuali vs sport di squadra. Componente psicosomatica nelle patologie dermatologiche. Studi di EEG sulla popolazione sportiva e psichiatrica. SCIENZE TECNICHE DI MEDICINA DI LABORATORIO 1.Danno vascolare precoce in soggetti insulinoresistenti 2. Patogenesi dell’Obesità 3. Patogenesi dell`Insulinoresistenza in soggetti con insufficienza renale cronica 4. Modificazioni dell`espressione dell’Angiopoietina II in soggetti con insufficienza renale 5. Modificazioni strutturali dell’adiponectina in soggetti con insulinoresistenza 6. Aumento del`espressione di Angiopoietina II in soggetti insulinoresistenti senza alterazioni del metabolismo glucidico: danno aterosclerotico precoce 7. Patogenesi del Diabete nella Fibrosi Cistica

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SISTEMI DI ELABORAZIONE DELLE INFORMAZIONI Architetture di rete. Elaborazione automatica dei dati e formalizzazione modelli di calcolo. Reti Neurali Artificiali. Bioinformatica. Ad Hoc networks; MANETs: protocolli di routing ed “energy saving”; integrazione statistica di decisori “esperti”, reti neurali e “simulated annealing”. Image processing: labeling, pixel classification. Aste combinatorie online; “deregulation” del mercato elettrico; ottimizzazione decisioni diffusione in un mercato duopolistico; Algorithmic Game Theory (estensione concetto di farsightedness per coalizioni stabili). Clustering di dataset da microarray DNA per l’individuazione di gruppi di geni correlati e/o di campioni di tessuti recanti caratteristiche patologiche comuni. STORIA DELLA MEDICINA 1. Educazione alla Salute / Educazione Terapeutica del Paziente: si effettuano studi e revisioni della letteratura sull’educazione terapeutica (sinora in particolare per pazienti diabetici, affetti da artrite e obesi). 2. Educazione Medica e formazione del personale sanitario: ci si interessa alla pianificazione e valutazione di programmi di formazione di base e continua in medicina e nelle scienze sanitarie, alla formazione pedagogica dei docenti, alla pianificazione e alla valutazione dei programmi di educazione terapeutica del paziente. 3. Nel campo delle Medical Humanities ci si interessa al ruolo dell’Educazione Medica nelle Scienze Umane.  ALTRE INFORMAZIONI   INTERNAZIONALIZZAZIONE. Il Dipartimento di Medicina clinica e sperimentale nasce con una particolare vocazione alla internazionalizzazione dell’attività accademica. La ricerca sarà svolta in ambito internazionale e si avvarrà di documentate e pluriennali collaborazioni internazionali di alto livello. SEZIONI. L’eventuale articolazione in Sezioni, essenzialmente al fine di semplificare e ottimizzare le procedure di amministrazione delle varie sedi del Dipartimento, verrà decisa dal

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Dipartimento stesso in accordo con le regole di Ateneo. BIOBANCA. All’interno Dipartimento di Medicina clinica e sperimentale sarà creata una Biobanca, preposta alla raccolta e alla conservazione di materiale biologico umano ed animale a scopo di Ricerca Scientifica. I biomateriali conservati comprenderanno frammenti di tessuti asportati chirurgicamente e campioni di sangue o altri liquidi biologici. I biomateriali saranno conservati sia in appositi sistemi di criopreservazione che in paraffina dopo fissazione formalinica. Lo scopo della Biobanca è di supportare la ricerca medico-scientifica fornendo ai ricercatori campioni biologici di elevata qualità, accuratamente annotati, necessari allo svolgimento di indagini biomolecolari. La Biobanca garantirà che i campioni biologici vengano raccolti e conservati con il consenso dei pazienti, nel rispetto delle norme etico–giuridiche e con i più elevati standard tecnologici. La Biobanca garantirà, inoltre, elevati livelli di sicurezza nel trattamento dei dati sensibili dei pazienti donatori.

             ELENCO DEI DOCENTI AFFERENTI AL DIPARTIMENTO3 

N.  COGNOME E NOME  QUALIFICA  S.S.D.  SETTORE CONCORSUALE 1  CAPITANIO Nazzareno   PO  BIO/10   05/E1 2  CAPOZZI Vito Giacomo   PO  FIS/07   02/B3 3  CIBELLI Giuseppe   PO  BIO/09   05/D1 4  FINESCHI Vittorio   PO  MED/43   06/M2 5  FIORE Pietro   PO  MED/34   06/F4 6  LO MUZIO Lorenzo   PO  MED/28   06/F1 7  PORTINCASA Aurelio   PO  MED/19   06/E2 8  SPECCHIO Luigi Maria   PO  MED/26   06/D6 9  TRABACE Luigia   PO  BIO/14   05/G1 10  ALBANO Maria Grazia   PA  MED/02   06/A2 11  BABILONI Claudio   PA  BIO/09   05/D1 12  BELLOMO Antonello   PA  MED/25   06/D5 13  BUFO Pantaleo   PA  MED/08   06/A4 14  CORSO Gaetano   PA  BIO/12   05/E1 

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15  FRATELLO Angelo   PA  FIS/07   02/B3 16  GIARDINO Ida   PA  MED/46   06/N1 17  GUGLIELMI Giuseppe   PA  MED/36   06/I1 18  MAFFIONE Angela Bruna   PA  BIO/16   05/H1 19  MARGAGLIONE Maurizio   PA  MED/03   06/A1 20  SANTANTONIO Teresa Antonia   PA  MED/17   06/D4 21  SPECCHIULLI Franco   PA  MED/33   06/F4 22  TURILLAZZI Emanuela   PA  MED/43   06/M2 23  ALTAMURA Mario   RU  MED/25   06/D5 24  CASSANO Michele   RU  MED/31   06/F3 25  CASSANO Tommaso   RU  BIO/14   05/G1 26  CIAVARELLA Domenico   RU  MED/28   06/F1 27  CINCIONE Raffaele Ivan  RU  MED/05  06/A2 28  COLELLA Dario   RU  M‐EDF/01   05/L1 29  D'ANDREA Giovanna   RU  MED/03   06/A1 30  DE LILLO Alfredo   RU  MED/28   06/F1 31  DI BIASE Luigi   RU  MED/11   06/D1 32  FIOCCO Daniela   RU  BIO/13   05/F1 33  FIORE Jose Ramon   RU  MED/17   06/D4 34  GALLO Crescenzio  RU  ING‐INF/05  09/H1 35  LO RUSSO Lucio   RU  MED/28   06/F1 36  MORI Giorgio   RU  BIO/17   05/H2 37  NERI Margherita   RU  MED/43   06/M2 38  PANNONE Giuseppe   RU  MED/08   06/A4 39  PARISI Domenico   RU  MED/19   06/E2 40  PENNELLA Antonio   RU  MED/08   06/A4 41  PERNA Giuseppe   RU  FIS/07   02/B3 42  PETITO Annamaria   RU  M‐PSI/08   11/E4 43  PICCOLI Claudia   RU  BIO/10   05/E1 44  POMARA Cristoforo   RU  MED/43   06/M2 45  PORRO Chiara   RU  BIO/16   05/H1 46  SANNICANDRO Italo   RU  M‐EDF/01   05/L1 47  SANTACROCE Rosa   RU  MED/03   06/A1 48  SANTAMATO Andrea   RU  MED/34   06/F4 49  SARACINO Annalisa   RU  MED/17   06/D4 50  SCRIMA Rosella   RU  BIO/10   05/E1 51  SIMONETTI Cristiana   RU  M‐PED/01   11/D1 52  TROTTA Teresa   RU  BIO/16   05/H1 53  TUCCI Paolo   RU  BIO/14   05/G1 54  RIEZZO Irene   RTD  MED/43   06/M2  

 

FOGGIA, 03.02.2012 

 

IL PRESIDE DELLA FACOLTA’ DI MEDICINA E CHIRURGIA 

PROF. MATTEO DI BIASE