UNIVERSITà DI GENOVA Dibris, Dip. di Informatica, … · Italia-Francia “Marittimo” 2007 -...

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Eventi Lunedì 8 dicembre 2014 Programmi & Progetti 21 problematico atteso in area portuale”. “Vento e Porti” è uno dei progetti approvati nell’am- bito del Programma di co- operazione transfrontaliera Italia-Francia “Marittimo” 2007 - 2013 (Liguria, Tosca- na, Sardegna, Corsica)”, cofi- nanziato con il Fondo Euro- peo di Sviluppo Regionale ed è stato completato in 36 mesi, da luglio 2009 a giugno 2012. “Il progetto, diretto da Giu- seppe Canepa dell’Autori- tà Portuale di Genova, ha coinvolto i porti di Livorno, Savona, La Spezia e Bastia, riuscendo ad attuare tutti gli obiettivi che si era prefisso in fase d’impostazione. Abbia- mo realizzato un prodotto al- tamente qualificato - afferma con soddisfazione Giovanni Solari - probabilmente unico al mondo”. Grazie a questo progetto, oggi le Autorità Portuali di Genova, Savona, La Spezia, Livorno e Bastia sono dotate di una rete di monitoraggio anemometrico all’avanguar- dia, di modelli numerici che, partendo dalle misure, generano campi di vento su tutto il porto, e di un sistema nipolatori subacquei adibiti a manipolazione e trasporto. Nell’ambito dell’archeologia marina, le sedi di Firenze e Pisa di Isme seguono inoltre il pro- getto Arrows (Archaeological Robot systems for the World’s Seas). Mentre la sede di An- cona opera nell’ambito della fotogrammetria per l’archeolo- gia marina (progetto europeo Venus: Virtual ExploratioN of Underwater Sites); nonché nell’ambito dei sistemi robo- tizzati di supporto e assistenza a operatori umani operanti in ambiti subacquei. In ambito Dibris, l’unità di Ge- nova di Isme è invece anche attiva nell’ambito del Cluster Nazionale Fabbrica Intelligen- te (Cnfi); mentre per quanto concerne la robotica di mani- polazione e trasporto in ambiti spaziali, la stessa unità colla- bora con ales Alenia Space nell’ambito di un programma di ricerca orientato all’impiego di manipolatori mobili autono- mi per l’esplorazione planetaria. “Lavoriamo anche a fianco di alcune piccole e medie imprese nell’ambito di progetti varati dai due distretti liguri, Siit (Sistemi Integrati Intelligenti Tecnolo- gie) e Dltm (Distretto Ligure ■■ UNIVERSITà DI GENOVA / Il Dicca, Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica e Ambientale ■■ UNIVERSITà DI GENOVA / Dibris, Dip. di Informatica, Bioingegneria, Robotica, Ingegneria, Ingegneria dei Sistemi “Vento, Porti e Mare”, ecco i risultati Per esplorazioni subacquee planetarie WebGis, assolutamente inno- vativo, mediante il quale gli operatori autorizzati posso- no visualizzare le mappe sta- tistiche del vento e, in tempo reale, le misure anemometri- che e le previsioni a medio e a breve termine. “Sulla scia del progetto ‘Vento e porti’, sono emerse ulteriori problematiche legate all’azio- ne del vento nello specchio acqueo antistante le aree portuali - continua Solari -. L’entrata e l’uscita dai porti sono infatti fra i momenti più critici di tutta la navigazio- ne, soprattutto per gli spazi ridotti di manovra e i tempi limitati di reazione in situa- zioni di pericolo, come nel caso di forti raffiche di vento o onde molto alte che causino bruschi cambiamenti di rotta, potenzialmente disastrosi se non previsti in anticipo. Na- sce da qui il nuovo progetto ‘Vento, Porti e Mare’ che pre- delle Tecnologie Marine) - pre- cisa Giuseppe Casalino, ordi- nario di Robotica Industriale presso il Dibris dell’Università di Genova, direttore di Isme e coordinatore dei laboratori di ricerca di Siit-. In particolare, in questi ambiti, collaboriamo con Selex-Es di Genova alle applicazioni robotizzate per la sorveglianza e la sicurezza in mare; oltre che con diverse Pmi che si occupano di componen- tistica impiegata in ambiente marino, come sensori, sistemi di comunicazioni acustiche e applicazioni per il monitorag- gio ambientale. Infine, in collaborazione con vede l’implementazione di un sistema integrato di monito- raggio e previsione del vento e del moto ondoso nello spec- chio acqueo antistante ai por- ti italiani di Genova, Livorno, Savona e La Spezia, e ai fran- cesi di Bastia e Île-Rousse. A tal fine, è prevista l’instal- lazione di nuovi strumenti di misura del vento e del moto ondoso, l’implementazione di un modello di simulazione del moto ondoso e la realiz- zazione dell’interfaccia di tale modello con i modelli di simulazione del vento già realizzati”. All’interno di que- sto progetto si sviluppa uno studio pilota, coordinato dal dott. Cosmo Carmisciano dell’Incv-Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, per la rilevazione del moto ondoso mediante sismome- tri. Per maggiori informazio- ni consultare il sito Internet: www.ventoeporti.net l’azienda Graal Tech, nata nel ’99 quale spin off del Dist (oggi Dibris), sono stati a sviluppati veicoli sottomarini di nuova generazione, a basso costo, in grado anche di stazionare sul punto e di effettuare, in queste condizioni, spostamenti a cor- to raggio in tutte le direzioni. A questi si aggiunge inoltre lo sviluppo di bracci modulari subacquei per applicazioni di robotica di intervento. In ambito Isme, invece, altri veicoli autonomi di maggior potenza, ma con simili carat- teristiche sono stati poi svilup- pati presso l’unità operativa di Firenze. Operativa la rete di monitoraggio anemometrico per previsioni a breve termine Sistemi robotizzati integrati per sorveglianza, monitoraggio, intercetto e altri interventi “I porti hanno spesso un rapporto conflittuale con il vento. Affacciandosi sul mare, essi sono sferzati da venti più intensi di quel- li che si attuano nelle zone più protette; nei casi non rari nei quali i porti siano cinti all’interno da rilievi montuosi, essi sono inoltre frequentemente soggetti a fenomeni d’incanalamento tali da creare regimi di ven- to profondamente diversi in funzione della direzione di provenienza, ancorché acco- munati da relativa violenza e ricorsività. Questi elementi sono cruciali poiché i porti sono sede di svariate attività il cui svolgimento in sicurez- za è condizionato in modo essenziale dalle azioni e dagli effetti del vento”. Inizia così il libro scritto nel 2012 da Gio- vanni Solari, Maria Pia Re- petto e Massimiliano Burlan- do, dal titolo “Vento e Porti - La previsione del vento per la gestione e la sicurezza delle aree portuali”. “Il progetto ‘Vento e porti’ è nato con l’idea di contribu- ire a migliorare la sicurez- za delle persone, dei mezzi e delle strutture in tutte le I l Dibris ospita la sede am- ministrativa di Isme Inte- runiversity Center of Integra- ted Systems for the Marine Environment) che è uno dei fiori all’occhiello della ricerca italiana. Il suo settore di atti- vità riguarda tutti gli aspetti tecnologici e metodologici per lo sviluppo di sistemi per il monitoraggio ambientale, per la sorveglianza e la protezione di aree marine critiche (porti e zone costiere), per l’archeologia subacquea; e più in particolare, l’impiego di sistemi robotizzati per l’intervento in mare. In tal senso, sono di competenza di Isme le comunicazioni subac- quee, l’elaborazione di imma- gini e la visione subacquea, in forme ultrasoniche e ottiche, i veicoli autonomi subacquei e di superficie, i loro sistemi di guida, navigazione e controllo, i loro sistemi di coordinamento e cooperazione; con estensione anche a veicoli autonomi equi- paggiati con sistemi per la presa di oggetti, manipolazione e tra- sporto. Il Centro Interuniversitario ha partecipato e partecipa a diversi progetti europei, come Co3- AUVs (Cooperative Cognitive Control for Autonomous Un- aree operative del porto, a terra e sullo specchio acqueo - spiega Giovanni Solari, re- sponsabile scientifico del progetto presso il Dicca - Di- partimento di Ingegneria Ci- vile, Chimica e Ambientale dell’Università degli Studi di Genova -. La previsione può derwater Vehicles) inerente la cooperazione di veicoli au- tonomi operanti in ambiente subacqueo per il monitoraggio ambientale, il pattugliamento di aree critiche e l’intercetto di minacce intrusive; Uan (Un- derwater Acustic Network) riguardante lo sviluppo di reti di comunicazione subacquee operanti su portante acustica; Trident (Marine Robots and Dexterous Manipulation for Enabling Autonomous Under- water Multipurpose Interven- tion Missions) sulla manipo- lazione autonoma da sistemi consentire agli enti e soggetti preposti di attuare modalità di avviso in tempo reale (per esempio, con infomobility) agli utilizzatori del porto, e particolarmente ai trasporta- tori e ai servizi portuali, delle avverse condizioni meteoro- logiche riguardante il vento subacquei veicolo-manipola- tore; WiMust (Widely Scalable Mobile Underwater Sonar Tec- nology), che riguarda l’impiego di tecnologie sonar mobili per la raccolta dati inerenti i sub- strati geologici dei fondali, di cui Isme è anche l’ente coordi- natore. Isme partecipa inoltre con quattro sue unità (Genova, Pisa, Cassino, Lecce) al proget- to nazionale Maris (Marine Au- tonomous Robotics for Inter- ventions) con coordinamento da parte di Dibris-Università di Genova e inerente la coopera- zione autonoma tra robot ma- LIsme (Interuniversity Center of Integrated Systems for the Marine Environment) è un Centro interuniversita- rio che raggruppa l’Università di Genova (sede amministra- tiva legale) con il Dibris (Dipartimento di Informatica, Bio- ingegneria, Robotica e Ingegneria dei Sistemi, con il gruppo diretto da Giuseppe Casalino, attualmente direttore di Isme) e il Diten (Dipartimento di Ingegneria Navale, Elettrica, Elettronica e delle Telecomunicazioni, gruppo diretto da Andrea Trucco), l’Università delle Marche con il Diiga (Di- partimento di Ingegneria Informatica, Gestionale e dell’Au- tomazione, gruppo diretto da Giuseppe Conte), l’Università di Cassino e del Lazio Meridionale con il Diei (Dipartimen- to di Ingegneria Elettrica e dell’Informazione, gruppo diretto da Gianluca Antonelli), l’Università del Salento (Lecce) con il Dii (Dipartimento dell’ingegneria dell’Innovazione, grup- po diretto da Giovanni Indiveri), l’Università di Pisa con il Dii (Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, gruppo diretto da Andrea Caiti) e l’Università di Firenze con il Dief (Dipartimento di ingegneria industriale, gruppo diretto da Benedetto Alotta). Isme e Dibris unite dal mare Simulazione del vento nel Porto di Livorno nella galleria del vento presso il Dicca Dicca-Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica e Ambientale dell’Università degli Studi di Genova. Seduti, da sinistra, Maria Pia Repetto, Giovanni Solari e Massimiliano Burlando. In piedi, Patrizia De Gaetano, Marco Tizzi e Marina Pizzo Sistema autonomo di manipolazione subacquea; Progetto Ue-Trident. Isme unità di Genova ha realizzato l’intero sistema di coordinamento e controllo dell’insieme veicolo-braccio

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EventiLunedì 8 dicembre 2014 Programmi & Progetti 21

problematico atteso in area portuale”. “Vento e Porti” è uno dei progetti approvati nell’am-bito del Programma di co-operazione transfrontaliera Italia-Francia “Marittimo” 2007 - 2013 (Liguria, Tosca-na, Sardegna, Corsica)”, cofi-nanziato con il Fondo Euro-peo di Sviluppo Regionale ed è stato completato in 36 mesi, da luglio 2009 a giugno 2012. “Il progetto, diretto da Giu-seppe Canepa dell’Autori-tà Portuale di Genova, ha coinvolto i porti di Livorno, Savona, La Spezia e Bastia, riuscendo ad attuare tutti gli obiettivi che si era prefisso in fase d’impostazione. Abbia-mo realizzato un prodotto al-tamente qualificato - afferma con soddisfazione Giovanni Solari - probabilmente unico al mondo”.Grazie a questo progetto, oggi le Autorità Portuali di Genova, Savona, La Spezia, Livorno e Bastia sono dotate di una rete di monitoraggio anemometrico all’avanguar-dia, di modelli numerici che, partendo dalle misure, generano campi di vento su tutto il porto, e di un sistema

nipolatori subacquei adibiti a manipolazione e trasporto. Nell’ambito dell’archeologia marina, le sedi di Firenze e Pisa di Isme seguono inoltre il pro-getto Arrows (Archaeological Robot systems for the World’s Seas). Mentre la sede di An-cona opera nell’ambito della fotogrammetria per l’archeolo-gia marina (progetto europeo Venus: Virtual ExploratioN of Underwater Sites); nonché nell’ambito dei sistemi robo-tizzati di supporto e assistenza a operatori umani operanti in ambiti subacquei.In ambito Dibris, l’unità di Ge-nova di Isme è invece anche attiva nell’ambito del Cluster Nazionale Fabbrica Intelligen-te (Cnfi); mentre per quanto concerne la robotica di mani-polazione e trasporto in ambiti spaziali, la stessa unità colla-bora con Thales Alenia Space nell’ambito di un programma di ricerca orientato all’impiego di manipolatori mobili autono-mi per l’esplorazione planetaria. “Lavoriamo anche a fianco di alcune piccole e medie imprese nell’ambito di progetti varati dai due distretti liguri, Siit (Sistemi Integrati Intelligenti Tecnolo-gie) e Dltm (Distretto Ligure

■■■ UNIVERSITà DI GENOVA / Il Dicca, Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica e Ambientale

■■■ UNIVERSITà DI GENOVA / Dibris, Dip. di Informatica, Bioingegneria, Robotica, Ingegneria, Ingegneria dei Sistemi

“Vento, Porti e Mare”, ecco i risultati

Per esplorazioni subacquee planetarie

WebGis, assolutamente inno-vativo, mediante il quale gli operatori autorizzati posso-no visualizzare le mappe sta-tistiche del vento e, in tempo reale, le misure anemometri-che e le previsioni a medio e a breve termine.“Sulla scia del progetto ‘Vento e porti’, sono emerse ulteriori problematiche legate all’azio-ne del vento nello specchio acqueo antistante le aree portuali - continua Solari -. L’entrata e l’uscita dai porti sono infatti fra i momenti più critici di tutta la navigazio-ne, soprattutto per gli spazi ridotti di manovra e i tempi limitati di reazione in situa-zioni di pericolo, come nel caso di forti raffiche di vento o onde molto alte che causino bruschi cambiamenti di rotta, potenzialmente disastrosi se non previsti in anticipo. Na-sce da qui il nuovo progetto ‘Vento, Porti e Mare’ che pre-

delle Tecnologie Marine) - pre-cisa Giuseppe Casalino, ordi-nario di Robotica Industriale presso il Dibris dell’Università di Genova, direttore di Isme e coordinatore dei laboratori di ricerca di Siit-. In particolare, in questi ambiti, collaboriamo con Selex-Es di Genova alle applicazioni robotizzate per la sorveglianza e la sicurezza in mare; oltre che con diverse Pmi che si occupano di componen-tistica impiegata in ambiente marino, come sensori, sistemi di comunicazioni acustiche e applicazioni per il monitorag-gio ambientale. Infine, in collaborazione con

vede l’implementazione di un sistema integrato di monito-raggio e previsione del vento e del moto ondoso nello spec-chio acqueo antistante ai por-ti italiani di Genova, Livorno, Savona e La Spezia, e ai fran-cesi di Bastia e Île-Rousse. A tal fine, è prevista l’instal-lazione di nuovi strumenti di misura del vento e del moto ondoso, l’implementazione di un modello di simulazione del moto ondoso e la realiz-zazione dell’interfaccia di tale modello con i modelli di simulazione del vento già realizzati”. All’interno di que-sto progetto si sviluppa uno studio pilota, coordinato dal dott. Cosmo Carmisciano dell’Incv-Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, per la rilevazione del moto ondoso mediante sismome-tri. Per maggiori informazio-ni consultare il sito Internet: www.ventoeporti.net

l’azienda Graal Tech, nata nel ’99 quale spin off del Dist (oggi Dibris), sono stati a sviluppati veicoli sottomarini di nuova generazione, a basso costo, in grado anche di stazionare sul punto e di effettuare, in queste condizioni, spostamenti a cor-to raggio in tutte le direzioni. A questi si aggiunge inoltre lo sviluppo di bracci modulari subacquei per applicazioni di robotica di intervento.In ambito Isme, invece, altri veicoli autonomi di maggior potenza, ma con simili carat-teristiche sono stati poi svilup-pati presso l’unità operativa di Firenze.

Operativa la rete di monitoraggio anemometrico per previsioni a breve termine

Sistemi robotizzati integrati per sorveglianza, monitoraggio, intercetto e altri interventi

“I porti hanno spesso un rapporto conflittuale

con il vento. Affacciandosi sul mare, essi sono sferzati da venti più intensi di quel-li che si attuano nelle zone più protette; nei casi non rari nei quali i porti siano cinti all’interno da rilievi montuosi, essi sono inoltre frequentemente soggetti a fenomeni d’incanalamento tali da creare regimi di ven-to profondamente diversi in funzione della direzione di provenienza, ancorché acco-munati da relativa violenza e ricorsività. Questi elementi sono cruciali poiché i porti sono sede di svariate attività il cui svolgimento in sicurez-za è condizionato in modo essenziale dalle azioni e dagli effetti del vento”. Inizia così il libro scritto nel 2012 da Gio-vanni Solari, Maria Pia Re-petto e Massimiliano Burlan-do, dal titolo “Vento e Porti - La previsione del vento per la gestione e la sicurezza delle aree portuali”.“Il progetto ‘Vento e porti’ è nato con l’idea di contribu-ire a migliorare la sicurez-za delle persone, dei mezzi e delle strutture in tutte le

Il Dibris ospita la sede am-ministrativa di Isme Inte-

runiversity Center of Integra-ted Systems for the Marine Environment) che è uno dei fiori all’occhiello della ricerca italiana. Il suo settore di atti-vità riguarda tutti gli aspetti tecnologici e metodologici per lo sviluppo di sistemi per il monitoraggio ambientale, per la sorveglianza e la protezione di aree marine critiche (porti e zone costiere), per l’archeologia subacquea; e più in particolare, l’impiego di sistemi robotizzati per l’intervento in mare. In tal senso, sono di competenza di Isme le comunicazioni subac-quee, l’elaborazione di imma-gini e la visione subacquea, in forme ultrasoniche e ottiche, i veicoli autonomi subacquei e di superficie, i loro sistemi di guida, navigazione e controllo, i loro sistemi di coordinamento e cooperazione; con estensione anche a veicoli autonomi equi-paggiati con sistemi per la presa di oggetti, manipolazione e tra-sporto. Il Centro Interuniversitario ha partecipato e partecipa a diversi progetti europei, come Co3-AUVs (Cooperative Cognitive Control for Autonomous Un-

aree operative del porto, a terra e sullo specchio acqueo - spiega Giovanni Solari, re-sponsabile scientifico del progetto presso il Dicca - Di-partimento di Ingegneria Ci-vile, Chimica e Ambientale dell’Università degli Studi di Genova -. La previsione può

derwater Vehicles) inerente la cooperazione di veicoli au-tonomi operanti in ambiente subacqueo per il monitoraggio ambientale, il pattugliamento di aree critiche e l’intercetto di minacce intrusive; Uan (Un-derwater Acustic Network) riguardante lo sviluppo di reti di comunicazione subacquee operanti su portante acustica; Trident (Marine Robots and Dexterous Manipulation for Enabling Autonomous Under-water Multipurpose Interven-tion Missions) sulla manipo-lazione autonoma da sistemi

consentire agli enti e soggetti preposti di attuare modalità di avviso in tempo reale (per esempio, con infomobility) agli utilizzatori del porto, e particolarmente ai trasporta-tori e ai servizi portuali, delle avverse condizioni meteoro-logiche riguardante il vento

subacquei veicolo-manipola-tore; WiMust (Widely Scalable Mobile Underwater Sonar Tec-nology), che riguarda l’impiego di tecnologie sonar mobili per la raccolta dati inerenti i sub-strati geologici dei fondali, di cui Isme è anche l’ente coordi-natore. Isme partecipa inoltre con quattro sue unità (Genova, Pisa, Cassino, Lecce) al proget-to nazionale Maris (Marine Au-tonomous Robotics for Inter-ventions) con coordinamento da parte di Dibris-Università di Genova e inerente la coopera-zione autonoma tra robot ma-

L’Isme (Interuniversity Center of Integrated Systems for the Marine Environment) è un Centro interuniversita-

rio che raggruppa l’Università di Genova (sede amministra-tiva legale) con il Dibris (Dipartimento di Informatica, Bio-ingegneria, Robotica e Ingegneria dei Sistemi, con il gruppo diretto da Giuseppe Casalino, attualmente direttore di Isme) e il Diten (Dipartimento di Ingegneria Navale, Elettrica, Elettronica e delle Telecomunicazioni, gruppo diretto da Andrea Trucco), l’Università delle Marche con il Diiga (Di-partimento di Ingegneria Informatica, Gestionale e dell’Au-tomazione, gruppo diretto da Giuseppe Conte), l’Università di Cassino e del Lazio Meridionale con il Diei (Dipartimen-to di Ingegneria Elettrica e dell’Informazione, gruppo diretto da Gianluca Antonelli), l’Università del Salento (Lecce) con il Dii (Dipartimento dell’ingegneria dell’Innovazione, grup-po diretto da Giovanni Indiveri), l’Università di Pisa con il Dii (Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, gruppo diretto da Andrea Caiti) e l’Università di Firenze con il Dief (Dipartimento di ingegneria industriale, gruppo diretto da Benedetto Alotta).

Isme e Dibris unite dal mare

Simulazione del vento nel Porto di Livorno nella galleria del vento presso il Dicca

Dicca-Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica e Ambientale dell’Università degli Studi di Genova. Seduti, da sinistra, Maria Pia Repetto, Giovanni Solari e Massimiliano Burlando. In piedi, Patrizia De Gaetano, Marco Tizzi e Marina Pizzo

Sistema autonomodi manipolazione subacquea;Progetto Ue-Trident.Isme unità di Genova ha realizzato l’intero sistemadi coordinamentoe controllo dell’insieme veicolo-braccio