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UNIVERSIT ´ A DEGLI STUDI DI ROMA TOR VERGATA Laurea Specialistica in Ingegneria Medica Corso di Tecnologie Chirurgiche Innovative Analisi di una pinza atraumatica da endoscopia Docente: Studentessa: Prof. F. Rulli Ilaria Di Nucci Anno Accademico 2007-2008

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UNIVERSITA DEGLI STUDI DIROMA

TOR VERGATA

Laurea Specialistica in Ingegneria Medica

Corso di Tecnologie Chirurgiche Innovative

Analisi di una pinza atraumatica da endoscopia

Docente: Studentessa:Prof. F. Rulli Ilaria Di Nucci

Anno Accademico 2007-2008

Lo strumento

Si e scelto di analizzare la Endo Clinch II 5 mm, una pinza monousoda endoscopia, fenestrata, con dentatura multipla e meccanismo di arresto(ratchet), che verra descritto in seguito.

Figura 1: Endo Clinch II

Lo strumento e lungo 31 cm ed ha un diametro di 5 mm. Per la partico-lare conformazione della pinza, e adatto ad afferraggi atraumatici di viscerisfuggenti.

Figura 2: Punta dello strumento

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Il funzionamento

Oltre alla classica impugnatura per manovrare il movimento di aperturae chiusura, lo strumento presenta altri tre comandi aggiuntivi, evidenziatinella figura 3 ed indicati, per comodita, con le lettere dell’alfabeto:

Figura 3: Impugnatura Endo Clinch II

Il comando A

Il primo meccanismo che si andra a descrivere e quello di arresto, prece-dentemente menzionato e controllato dal comando A. Quando esso e po-sizionato come in figura 3, e quindi in posizione on, l’operatore puo tenerechiuse le ganasce in diverse posizioni senza dover mantenere alcuna pressionea livello dell’impugnatura stessa; cio ovviamente garantisce una maggior si-curezza ed un minore affaticamento per il chirurgo.Nel momento in cui il comando viene portato in posizione off (Fig. 4),l’operatore potra utilizzare il classico movimento apertura-chiusura.

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Figura 4:

Il comando B

Tale comando viene usato unicamente quando il comando A e in po-sizione on. La sua unica funzione e di riaprire le ganasce una volta che lapinza e stata completamente chiusa; se premuto, fa tornare immediatamentele ganasce in posizione aperta (Fig, 5).

Figura 5: Il comando B

Il comando C

L’ultimo comando e una semplice rondella che trasmette il movimentorotatorio all’estremita della pinza, sia che essa sia aperta o chiusa.

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Dentro lo strumento

Come si puo notare dalla figura 6, il meccanismo di arresto e resopossibile dalla presenza di due elementi zigrinati, posizionati sullo stessomeccanismo che permette il movimento di apertura e chiusura.

Figura 6: Interno dello strumento

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Figura 7:

In figura 7 si puo apprezzare il passaggio da posizione aperta a chiusa,ed infine il ritorno alla posizione aperta mediante l’utilizzo del comando B.Ad una visione piu ravvicinata risulta chiaro che tale comando ha quindiil compito di sollevare uno dei due elementi zigrinati, al fine di eliminarequalunque contatto tra i due.

La chiusura della pinza invece e resa possibile da un meccanismo a molla,collegato ad uno dei manici che costituiscono l’impugnatura. Nel momentoin cui tale manico viene avvicinato all’altro, la molla viene tirata, garantendocosı la chiusura della pinza.

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Critica dello strumento

Nel corso delle esercitazioni in laboratorio, uno degli obiettivi e statoutilizzare lo strumento in questione, con lo scopo di calarsi, seppur momen-taneamente, nei panni di un chirurgo, ed individuare cosı eventuali difettidello strumento.

• L’impugnatura e eccessivamente rigida, e l’uso prolungato provoca unlieve dolore sui punti di appoggio. Una soluzione a tale problemapotrebbe essere quella di applicare dei cuscinetti nella parte inter-na dell’impungatura stessa, in modo da rendere piu confortevole ilcontatto tra lo strumento e le mani dell’operatore.

• A mio avviso il comando che regola il meccanismo di arresto e pocoagevole, sia in fase di innesto che di esclusione. Proporrei quindi lapresenza di un comando simile, e quindi a scorrimento, ma posto sullato dello strumento, vicino alla rondella, cosı come indicato in figura8.

Figura 8: Schematizzazione della modifica proposta

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