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Università degli Studi dell’Aquila Presidenza Facoltà di Ingegneria
Mercoledì 30 Novembre
ore 15.00
Aula Giovanni Beolchini (I.18)
Facoltà di Ingegneria – via Campo di Pile
IL LAVORO SU MISURA
quello che c’è da sapere sul lavoro per trovarlo e tenerselo stretto
Seminario del Dott. Giuseppe CARELLI
Studenti e Docenti sono cordialmente invitati
Giuseppe Carelli, psicologo del lavoro, dal 1970 al 1987 è stato partner di Studio Staff e dal 1987
al 2002 amministratore delegato di SHL Italia, che ha fondato. Attualmente è senior consultant di
SHL Italia.
Ha svolto e svolge attività di selezione del personale per conto di: IBM, ENAV, Ansaldo, Alenia,
AugustaWestland, Coin, Bristol Mayers Squibb, Circumvesuviana, American Express, Henkel, 3M.
Ha pubblicato per Franco Angeli Il piacere di lavorare (1986), Il cerchio e la bilancia (1994), Le api
e le regine (2008) e Come trovare un lavoro su misura (2011); a quest’ultima opera, originata da
un precedente incontro con gli studenti della nostra Facoltà, si ispira il Seminario.
Presidenza della Facoltà di Ingegneria
Università degli Studi dell’Aquila
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PEOPLE PERFORMANCE
IL LAVORO SU MISURA Quello che c’è da sapere sul lavoroper trovarlo e tenerselo stretto
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PEOPLE PERFORMANCE
Organizzazioni Pubbliche Organizzazioni Private piccole o grandi
Libere professioniInsegnamento e Ricerca
I quattro mondi del lavoro
accesso
identità
crescita
worklife
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PEOPLE PERFORMANCEIl passato, il presente ed il futuro
• Il passato recente
Un ingegnere nel 1998 a Milano circa 100 offerte di lavoro nel primo mese pre - post laurea. Poteva scegliere tra Industria o Consulenza dopo una prima esperienza di 1\2 anni cambiava datore di lavoro. Gli stanziali si accasavano i nomadi iniziavamo a girare.
• Il presente deprimente ed il futuro incerto
Oggi i numeri sono diversi. Per un giovane ingegnere sempre buoni (1\4 laureati assunti dalle aziende sono ingegneri) ma la domanda supera sia pur di poco l’offerta e allunga il tempo di attesa per il 1° impiego e nella scelta del 2° è raccomandabile la prudenza.
Laureati assunti in Italia ……… 59.140Ingegneri assunti in Italia…… 15.576 (25%)Ingegneri assunti nell’ Industria 8.584 Italia
2006
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PEOPLE PERFORMANCE
Le Organizzazioni evolute
come riconoscerle e quali sono cosa danno e cosa non danno
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PEOPLE PERFORMANCE
• Mantenere l’eccellenza
Molto esposte alla concorrenza , nel loro settore hanno una posizione dominante (x prodotto, marchio, know how) e per mantenerla leadership sono condannate all’eccellenza
• Valorizzare le Persone
In queste organizzazioni la valorizzazione inizia dal recruitinge continua in una formazione non solo tecnica ma comportamentale.
Lo stile di leadership del management è improntato più al coaching che alla sorveglianza.
Il sistema di valori è dichiarato e forte.
Come riconoscerle per trovarle
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PEOPLE PERFORMANCECosa non danno
Il posto
Non garantiscono il posto sicuro e non usano come attrazione garanzie di stabilità o di automatismi nella crescita. Offrono percorsi di apprendimento più che carriere per anzianità.
Specialismo
Non danno troppa importanza alla simmetria tra specializzazione accademica e le proprie tecnologie. Al più èuna preferenza e quasi mai è un criterio decisivo. Non considerano un vincolo la provenienza da specializzazioni accademiche specifiche.
Stabilità
Non offrono lavori stabili per contenuti professionali e per contesti organizzativi: la possibilità di cambiare ruolo od area è reale, preannunciata e incoraggiata. Chi non cambia èpenalizzato.
Worklife balance
Non permettono una vita tranquilla di cui il lavoro sia una parentesi quotidiana di 8 ore sotto casa. I livelli retributivi di ingresso sono medio-bassi per favorire il turn over iniziale e avere margini per la retention.
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PEOPLE PERFORMANCECosa danno
Equità dello scambioChiedono molto impegno,danno molto apprendimento e reali prospettive di crescita professionale. Sono meritocratiche per necessità , corrette nel mantenere gli impegni presi, per policy rispettose delle persone e dei loro valori e diritti.
Aggiornamento continuoLa posizione di forza in uno specifico settore si traduce in una supremazia tecnologica. Gli ingegneri vengono inseriti in aree in cui il costante aggiornamento tecnologico è una reciproca necessità.
Buoni maestriÈ facile trovare “best practices” e soprattutto buoni “maestri” da cui imparare molto, non solo conoscenze ma soprattutto modelli di comportamento che innescano cicli virtuosi di apprendimento.
Crescita programmataI percorsi di inserimento non sono lasciati al caso. Spesso sono una sequenza di esperienze pianificata nei tempi e nei ruoli che in qualche anno (2\4) permettono di acquisire conoscenze ad ampio raggio (Master?) e di misurasi con ruoli diversi.
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diversità scolarità management
marchio concorrenza qualità
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La cornice dell’eccellenza: i criteri per valutarla
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I giovani ingegneri
Chi sono e cosa si aspettano dal lavoro
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PEOPLE PERFORMANCEChi sono secondo le aziende: Risorse pregiate
• Gli ingegneri sono considerati i laureati più pronti per un impiego aziendale.
• Questa buona reputazione non ha subito ridimensionamenti negli ultimi anni ma forse si è consolidata.
• Le varie specializzazioni e le diverse università di provenienza non influenzano questa buona reputazione.
• La domanda è ancora per i laureati 3+2, anche quando questo percorso è sovradimensionato rispetto all’impiego.
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PEOPLE PERFORMANCEChi sono secondo le aziende: i 3 profili
• I 3 profili motivazionali
Hanno aspettative e valori differenti conseguenza dell’estrazione da culture del lavoro e da differenti situazioni economiche familiari.
I profili motivazionali osservabili consentono ai selezionatori una classificazione dei giovani laureati in 3 tipi a seconda del bisogno prevalente che si cerca di soddisfare attraverso il lavoro
- il successo personale
- l’autorealizzazione professionale
- il worklife balance
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PEOPLE PERFORMANCEQuelli che cercano il successo
• I costi da mettere nel contoL’affermazione individuale fa passare in secondo piano la sicurezza del posto e la qualità del lavoro. L’attrazione è lavori che promettono carriera brillante al costo di trasferimenti, contenuti di lavori poco tecnici, stipendi iniziali medio-bassi, orari lunghi. La formazione iniziale è più frustrante che gratificante ed èsopportabile solo da chi ha una ambizione forte e vede i vantaggi di lungo termine di un percorso all’inizio tutto in salita.
• “La guerra dei talenti”Le aziende li chiamano “talenti” “hy Fliers” “alti potenziali”, e prevedono criteri di scelta e di inserimento specifici. Il periodo solitamente previsto è di circa 4 anni e prevede tappe professionali, scatti di stipendio, corsi di formazione specifici.
STATUS PROFESSIONALITA’ SICUREZZA
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Quelli che cercano l’autorealizazzioneprofessionale
• Lavoro professionaleLa ricerca di un lavoro gratificante e coerente con gli studi fa passare in secondo piano la sicurezza. Le situazioni di lavoro nei primi anni sono di apprendistato epossono non avere garanzie di stabilità. Il modello è quello dell’aspirante professionista (tirocinio, praticantato, dottorato)e ha come priorità l’apprendimento di un mestiere.In genere vengono scelti per una specifica “passione” giàcoltivata nel corso di laurea ed inseriti nelle aree piùtecnologiche (Progettazione, Sviluppo SW, Laboratori R&D).
• Rischio di assuefazioneLa fase di formazione iniziale è gratificante ed arricchita dalla mentorship di colleghi più anziani. Il clima sociale dei “laboratori” è positivo e cooperativo ma può creare un’ assuefazione che nasconde nel tempo lungo l’obsolescenza .
STATUS PROFESSIONALITA’ SICUREZZA
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PEOPLE PERFORMANCEQuelli che cercano il worklife balance
• IL lavoro senza sorpreseLa sicurezza e la stabilità dell’impiego sono la priorità. L’equilibrio tra lavoro e vita extralavorativa ha come corollario la ricerca di situazioni lavorative stabili e locali. Il contenuto del lavoro è in secondo piano e non viene considerato un vincolo.Il lavoro cambierà poco nel tempo se non per le responsabilità gestionali che saranno lentamente in crescita.
• Reciproca stabilitàLe aziende cercano tra costoro le risorse che garantiscono stabilità al sistema. Nelle aziende molto radicate in una zona la provenienza geografica è il criterio di scelta decisivo perché dà garanzia di stabilità del neoassunto.
(Ferrero, Del Vecchio, Natuzzi, Parmalat, Barilla)
STATUS PROFESSIONALITA’ SICUREZZA
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Il contenuto professionale oltre le conoscenze
CONSULENTI TECNICI LEADER
VENDITORI
SOCIALICAPI&MAESTRI
OPERATIVI MANAGER
PROMOTORI
subordinazione scambio dominanza
para
digm
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ivo
prag
mat
ico
Rapporto con gli altri improntato a
App
rocc
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idee
parole
fatti
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Le condizioni di contesto (oltre il salario\tempo)
SolitudineSocialità
ObbedienzaSupremazia
AnonimatoIdentità
DecadenzaSviluppo
DipendenzaLibertà
RipetitivitàVarietà
LontananzaVicinanza
PrecarietàStabilità
UsuraSalute
negativopositivo
Lavoro igienico
Lavoro gratifican
te
Lavoro di successo
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I criteri di scelta delle aziende
Oggetti, Soggetti, Metodi
della valutazione
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PEOPLE PERFORMANCEOggetti: saper fare
La preparazione nelle aule
Gli ingegneri arrivano al livello di competenza richiesto rapidamente perché gli studi gli hanno dato strumenti cognitivi che facilitano l’apprendimento. Il taglio concettuale dei corsi di laurea delle università italiane rallenta la partenza ma dopo pochi mesi si rivela un vantaggio e soprattutto non condanna allo specialismo tecnologico.
La preparazione sul campo
I lavori precari e stagionali fatti per mantenersi possono diventare“crediti” spendibili perché piùformativi e indiziari di quanto si creda. Tutte le esperienze fatte sul campo anche come volontariato, hobby, sono un completamento importante della formazione di base.
ProblemSolving
l’insieme delle capacità
necessarie per risolvere problemi in un determinato
ambito tecnologico
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PEOPLE PERFORMANCEOggetti: comportamenti
• Personalità e motivazione
Le competenze sono un mix di caratteristiche di personalitàe motivazionali considerate dal Management decisive per performance aziendali di successo. Sono una conseguenza del piano industriale e del conseguente modello di business
• Profili di “Competenze”
Le differenze tra un ingegnere IBM o HP, Vodafone o Telecom, Enel o Eni, Fiat o Ferrari dipendono più che dalla competenza tecnica che per un stesso ruolo è la stessa ma dai differenti profili di competenza assunti come distintivi.Ogni organizzazione ha un stile di comportamento considerato distintivo dei suoi best performer. A volte èdichiarato esplicitamente più spesso è dato per implicito.
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PEOPLE PERFORMANCEEsempi di profili di competenze
Leadership attributesCharts the course
Raises the barEnergizes othersLives 3M valuesDelivers results
Resourcefully innovates
Dimensions of ManagementDrive and Determination to Achieve
Initiative, DecisivenessStability, Resilience
Open-mindedness, Flexibility Analytical Thinking
Perspective and JudgementPlanning and OrganisingImagination, Creativity
CommunicationSociability and Social Know-how
Convincing and InfluencingPartnership skills
New Leadership Competencies
3M New leadership competencies
Strategic risk taking Embracing challenge
Earning trust Collaborative influence
Client partneringPassion for IBM future
Enabling perform.and groathInformed judgement
Thinking horizzontallyDeveloping IBM people
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PEOPLE PERFORMANCEMetodo: Come valutano
• Assessment multimetodo
L’ assessment in ingresso non è quasi mai casuale. Le piùgrandi e globali preferiscono usare un mix di strumenti le piùpiccole e locali si accontentano di una o più interviste.
• La “competenza” nel CV
La valutazione della “competenza” è relativamente obiettiva (percorso scolastico, etc) mentre è soggettiva la valutazione delle caratteristiche di personalità e motivazionali.
• Screening o assessment
In genere il reclutamento è su un’esigenza specifica e non a magazzino. Il profilo di riferimento è un mix di requisiti generali e specifici (profilo di competenze). L’errore nella valutazione è messo nel conto quando i giovani neoassunti sono commodities o temporanei. La lunghezza del processo non garantisce il valutato ma può essere indizio di validità.
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PEOPLE PERFORMANCE
METODO DI VALUTAZIONE
% DI ORGANIZZAZIONI
CHE USANO I METODI
ELENCATI
INTERVISTA TEST QUESTIONARI
ESERCIZI DI SIMULAZIONE ESERCIZI DI GRUPPO IN-TRAY GRAFOLOGIA
90%
66%
52%
49%
35%
25%
1%
Metodo: uso degli strumenti
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PEOPLE PERFORMANCEI soggetti: chi valuta
• HR
E’ sempre coinvolto nel processo nella fase di screening e applica criteri o strumenti che filtrano le domande di assunzione. Ha un margine di discrezione limitato che risente del potere reale che ha la sua Direzione di appartenenza. Quando valuta l’oggetto di valutazione è la motivazione e meno spesso la personalità.
• Management
In genere dice l’ultima parola e sceglie le persone, tenendo conto delle informazioni raccolte durante il processo. Si focalizza esplicitamente sulla competenza (studi e esperienze di lavoro) e implicitamente sul sistema di valori.
• Consulenza
Può di fatto sostituire l’HR. Le agenzie di lavoro interinale spesso sono i veri reclutatori e a volte i valutatori delle caratteristiche di personalità
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PEOPLE PERFORMANCEI soggetti: chi è valutato
• Turisti
Quelli che ci provano: lo fanno a volte con ingenuità e spesso con un eccesso di disinvoltura. Il processo di selezione che si subisce andrebbe usato come occasione di orientamento e non come turismo aziendale.
• Un buon contratto
Quelli che hanno l’aspettativa di trovare un posto in genere sono più interessati alle condizioni contrattuali che alle garanzie sostanziali. (È meglio un CFL (IBM Kids) se accompagnato da un piano di formazione in ingresso che un CLTI e vaghe promesse di sviluppo).
• Un buon progetto
Quelli che hanno un progetto professionale chiaro e determinazione a realizzarlo sono più interessati al contenuto del lavoro proposto che al contesto organizzativo. (E’ meglio una nave scuola anche se non definitiva (Accenture) che una azienda friendly (Microsoft) che impigrisce).
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PEOPLE PERFORMANCEFarsi conoscere: tattiche e strategia
Apparire vs Essere
La prima impressione La seconda impressione
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La prima impressione: tattiche di autodifesa
• PRESENZA: Puntuali vs Ritardatari(ossessivo, inaffidabile, trasgressivo)
• BELLA PRESENZA: Principi vs Ranocchi(pupe&secchioni; seduzione vs impegno)
• LOOK: Cerimonia vs Casual(conformista, esibizionista, individualista)
• ATTEGGIAMENTO: Riservatezza vs Apertura(nascosto&difeso, solare&trasparente)
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PEOPLE PERFORMANCE
La seconda impressione: strategia della trasparenza
CAPACITA’
PERSONALITA’
FARE
ESSERE
SPORT
GIOCHI
HOBBIES
IMPEGNO SOCIALE
IDEALI
VITA SOCIALE
Ecc.
Oltre lo studio
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PEOPLE PERFORMANCERaccomandazioni per il futuro
1. Pezzo di carta e successo
La laurea non è un titolo che garantisce uno status ma è la preparazione precampionato che può consentire di lottare per vincere lo scudetto. Il successo non è uguale per tutti ma per tutti avere successo significa garantirsi una vita professionale che soddisfi le personali aspettative su un arco temporale lungo (35 anni?)
2. Più Analisi e meno IT
Il lavoro che si farà dopo 5 anni dalla laurea è poco prevedibile e non ha necessariamente un rapporto diretto con quello che si è studiato. Ma la qualità dei lavori che si svolgeranno per tutta la vita professionale dipenderà da come si è studiato e dalla qualità dei fondamentali cognitivi che lo studio ha sedimentato.
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PEOPLE PERFORMANCE(segue ) Raccomandazioni per l’uso
4. Worldwide e mobilitàLa lingua del lavoro sarà sempre meno locale e sempre piùinglese. Molti colleghi saranno di altre culture, usi e religioni. Il virtuale ed i suoi strumenti diventano un’abitudine quotidiana che occupa buona parte del tempo di lavoro (mail, call, etc). Le trasferte e viaggi fanno accumulare punti premio, fatica e dilatano il tempo di lavoro.
5. Nomadismo sconsigliatoLa prima esperienza può essere casuale ma la seconda deve essere meditata. Cambiare azienda all’inizio èraccomandabile ma solo dopo averne esaurito il processo di apprendimento. Il nomadismo coatto disorienta e impedisce di acquisire una expertise vendibile.
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PEOPLE PERFORMANCE
IN BOCCA AL LUPO
6. Il contenuto e soprattutto il contesto giustoIl lavoro “su misura” è la conseguenza di un processo che inizia a scuola e non finisce con la laurea. In genere solo dopo un apprendistato che dura qualche anno si hanno le idee più chiare sul contenuto e soprattutto sul contesto giusto. Il contesto è la prima causa di dimissioni.
5. Fortuna e buona fortunaLa fortuna si dice che non esiste ma non è vero. Trovarsi al momento giusto nel posto giusto aiuta. Ma per trovare bisogna cercare e solo chi ha intraprendenza e cerca alla fine trova. Per cui non aspettate ma….. cercatela la fortuna.
(segue ) Raccomandazioni per l’uso