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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO Direzione Amministrativa Staff Relazioni Sindacali Via Verdi, 8 – 10124, Torino - 011/670 4200 – FAX 011/670 4209 E-MAIL: [email protected] Prot. n. 4772 del 7 febbraio 2011 Alla RSU Nelle persone dei Sigg. Damiano Allegro Sara Cantarutti Massimo Cappelli Nicolò Cesarò Franco De Michieli Stefano Demichelis Angelo Dinatale Giuseppe Formica Angelo Galli Salvatore Gallo Ester Guglielmo Stefan Kather Marina Lombardo Giuseppe Maiorana Angela Nunnari Domenica Pagano Salvatore Paolella Rita Romagnolo Francesco Sellitti Livio Stevanato Stefano Vannicelli Ai Rappresentanti territoriali delle OO.SS. nelle persone dei Sigg: Q. Sgambati, R. Sgambati, V. Prin-Derre, A. Di Natale, S. Bison, /CISL Fed. Università G. Cassarà/CSA di CISAL Università E. Altomare/Fed.Naz.CONFSAL SNALS UNIV/CISAPUNI E. Filoni, I. Piotto, C. Pignata, E. Gastaldi/FLC/CGIL R. Fragomeni/RdB/PI F. Sellitti, P.F. Gallo, C. De Gironimo, R. Macchia, L. Pisciuneri, G. Raschi /UIL PA Loro sedi Oggetto: Piano della Performance 2011-2013 L’Amministrazione invia il Piano della Performance 2011-2013 distribuito nell’incontro sindacale del 27 gennaio 2011. PER LA DELEGAZIONE PUBBLICA IL PRESIDENTE PROF. B. GIAU

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Direzione Amministrativa Staff Relazioni Sindacali

Via Verdi, 8 – 10124, Torino - 011/670 4200 – FAX 011/670 4209 E-MAIL: [email protected]

Prot. n. 4772 del 7 febbraio 2011 Alla RSU Nelle persone dei Sigg. Damiano Allegro Sara Cantarutti Massimo Cappelli Nicolò Cesarò Franco De Michieli Stefano Demichelis Angelo Dinatale Giuseppe Formica Angelo Galli Salvatore Gallo

Ester Guglielmo Stefan Kather Marina Lombardo Giuseppe Maiorana Angela Nunnari Domenica Pagano Salvatore Paolella Rita Romagnolo Francesco Sellitti Livio Stevanato Stefano Vannicelli

Ai Rappresentanti territoriali delle OO.SS. nelle persone dei Sigg: Q. Sgambati, R. Sgambati, V. Prin-Derre, A. Di Natale, S. Bison, /CISL Fed. Università G. Cassarà/CSA di CISAL Università E. Altomare/Fed.Naz.CONFSAL SNALS UNIV/CISAPUNI E. Filoni, I. Piotto, C. Pignata, E. Gastaldi/FLC/CGIL R. Fragomeni/RdB/PI F. Sellitti, P.F. Gallo, C. De Gironimo, R. Macchia, L. Pisciuneri, G. Raschi /UIL PA

Loro sedi Oggetto: Piano della Performance 2011-2013

L’Amministrazione invia il Piano della Performance 2011-2013 distribuito nell’incontro

sindacale del 27 gennaio 2011.

PER LA DELEGAZIONE PUBBLICA

IL PRESIDENTE PROF. B. GIAU

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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO

PIANO DELLA PERFORMANCE

2011-2013

31 GENNAIO 20Il

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INDICE

IDENTITÀ DELL' ATENEO ...................................................................................................... 3 1.1 Profilo storico ........................................................................................................................ 3 1.2 L'Università di Torino oggi .................................................................................................. 4

2 L'AMMINISTRAZIONE IN CIFRE ........................................................................................... 5 2.1 Attività didattica .................................................................................................................... 5 2.2 Attività di ricerca scientifica ................................................................................................. 5 2.3 Personale ............................................................................................................................... 6 2.4 Risorse finanziarie ................................................................................................................. 8

3 LA MISSIONE, I PRINCIPI GUIDA, I VALORI, LE OPPORTUNITÀ E I VINCOLI DEL CONTESTO ....................................................................................................................................... lO 4 IL SISTEMA DI PROGRAMMAZIONE ................................................................................. 12 5 GLI OBIETTIVI STRATEGICI ................................................................................................ 13 6 OBIETTIVI GESTIONALI ....................................................................................................... 16

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t IDENTITÀ DELL'ATENEO

1.1 Profilo storico Nei primi anni del XV secolo il principe Ludovico di Savoia-Acaja volle dotare il

Piemonte di uno Studio. La sede prescelta fu Torino in quanto centro vescovile e crocevia di grande importanza per le comunicazioni con la Liguria, la Lombardia e la Francia. La nuova Università venne subito legittimata nell'autunno del 1404 da una bolla di Papa Benedetto XlII e da successivi atti: un diploma dell'imperatore Sigismondo nel 1412, una bolla di Giovanni XXIII (l'Antipapa) l'anno seguente e un'ulteriore bolla del Pontefice MartinoV.

I riconoscimenti istituzionalizzavano corsi di dottorato in Teologia, in Diritto Canonico e Civile, in Medicina e Arti liberali.

L'ambito di attrazione dell'Università torinese era abbastanza circoscritto, in quanto costituiva per gli stranieri soltanto la prima tappa in Italia verso altre Università di antica tradizione. Alcuni, tuttavia, e tra questi Erasmo da Rotterdam, che si laureò il 4 settembre del 1506, vi conseguirono il titolo accademico.

La ristrutturazione dell' ordinamento istituzionale dello Studio, che rimase pressoché invariato fino al primo Settecento, è dovuta ad Emanuele Filiberto ed improntata sul modello dello Studio di Bologna.

Nei primi anni del XVIII secolo iniziò una nuova fase nella storia dell'Università. Tra le rifonne più significative introdotte dalle Costituzioni di Vittorio Amedeo II del 1729, vi fu l'apertura del Collegio delle Province, riservato all'ospitalità gratuita di cento giovani di modeste condizioni sociali. Altra importante innovazione fu l'istituzione di una Cattedra di Eloquenza italiana accanto a quella latina, che incise notevolmente sui modelli culturali linguistici del Ducato.

Sul finire del '700 le vicende dell'Università furono strettamente connesse con gli avvenimenti internazionali e dopo la caduta dell'Impero napoleonico, Vittorio Emanuele I ripristinò le antiche Costituzioni del 1771.

Il periodo albertino (1831-1849) fu caratterizzato dallo sviluppo di alcuni Istituti, dalla creazione ex-novo di altri e dalla presenza di docenti di prestigio. Nel 1832 venne chiamato a insegnare Fisica Sublime il francese Augustin Cauchy e alla Cattedra di Eloquenza italiana Pier Alessandro Paravia. Nello stesso anno venne creato l'Istituto di Medicina Legale e nel 1837 furono emanate disposizioni per la specializzazione in Ostetricia. Carlo Alberto fece inoltre costituire, all'Ospedale San Giovanni Battista, un grande Teatro o Museo Anatomicò (1837).

Nel 1848 la Facoltà di Scienze e Lettere venne divisa in due Facoltà separate, quella di Belle Lettere e Filosofia e quella di Scienze Fisiche e Matematiche. Quest'ultima, con la presenza di studiosi che assicuravano un'alta qualità dell'insegnamento, Avogadro, Bidone, Plana, Giulio, Defilippi, Sobrero, Memabrea, fu organizzata in quattro Corsi di laurea quadriennali: Matematica e Ingegneria idraulica, Architettura civile e, per l'insegnamento nelle scuole secondarie, Fisica e Geometria e, Storia naturale. Nel 1856 si aggiungerà un quinto Corso di laurea, quello in Chimica.

Alla perdita da parte di Torino del ruolo di capitale del Regno, l'Università rispose in modo brillante, ponendo le basi per diventare uno dei centri italiani culturalmente più avanzati di fine secolo, uno dei punti di riferimento del positivismo italiano. Le Facoltà erano cinque: Teologia, Leggi, Medicina e Chirurgia, Scienze Fisiche, Matematiche e Naturali, Lettere e Filosofia, affiancate dalla Scuola di Farmacia. La nuova vitalità dell' Ateneo torinese prese le mosse dalle Facoltà scientifiche: nel 1861 Jakob Moleschott venne chiamato alla Cattedra di Fisiologia. Nel 1873 Giulio Bizzozero fondò il Laboratorio di Patologia Generale e introdusse l'uso del microscopio per lo studio delle piastrine del sangue. Cesare Lombroso creò nel 1876 l'Istituto di Medicina Legale. Contemporaneamente vennero pubblicate alcune riviste di grande interesse collegate con "Ateneo: tra le più importanti si annoverano la Rivista di Filosofia Scientifica diretta

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da Morselli, pubblicata a Torino dal 1881 al 1891, e l'Archivio di Psichiatria, Scienze Penali ed Antropologia Criminale fondata nel 1880 da Cesare Lombroso.

La riforma Gentile del 1923 non portò particolari innovazioni all'interno dell'Università, mentre dal 1935 al 1936 furono attivate le Facoltà di Economia, Agraria e Magistero. Durante il ventennio fascista, l'Ateneo torinese seppe in qualche modo resistere al contesto istituzionale fascistizzato e massificante, grazie anche al carattere elitario e al rigore scientifico conferitogli negli anni '20.

Nel primo dopo-guerra erano già presenti i problemi che avrebbero caratterizzato le vicende successive de li'Ateneo: quello edilizio, del personale docente e tecnico-amministrativo e degli studenti.

Durante il rettorato di Mario Allara iniziò la fase di sviluppo dell'edilizia universitaria con la costruzione di numerosi istituti e cliniche e del Palazzo delle Facoltà umanistiche.

Nel 1969 fu istituita la nuova Facoltà di Scienze Politiche, che in precedenza costituiva un Corso di laurea del Facoltà di Giurisprudenza.

Negli anni '70 si assistette ad un progressivo aumento degli studenti e del corpo docenti, tale da segnare il passaggio da una Università configurata tendenzialmente sul modello tedesco del secolo scorso alla nuova Università di massa.

Nel 1986 veniva attivata la procedura per la creazione della futura Università del Piemonte· Orientale mediante gemmazione da quella di Torino.

Tale procedura si è ultimata con l'istituzione, il 30 luglio 1998, dell'Università "Amedeo A vogadro" del Piemonte Orientale.

In quest'ottica si è avviato il recupero funzionale del patrimonio immobiliare dell'Università ed è stato attuato un piano di decentramento dell' Ateneo nel Piemonte Occidentale, con insediamenti delle province di Cuneo, Asti e Biella e nei comuni di Ivrea, Pinerolo e Moretta.

Rilevante è stato lo sforzo dell'Università di creare un. sistema di percorsi didattici e di collaborazioni scientifiche reticolare con le Università subalpine e con le Università francesi dell'arco latino-provenzale (Aix-Marseile, Avignon, Savoie, Grenoble, Lion, Nice, Saint Etienne, Toulon). Per impegno e su proposta dell'Università di Torino, che è stata scelta come sede del Segretariato permanente per la parte italiana, il 6 ottobre 1998 è stata istituita l'Università italo­francese. L'Ateneo torinese è inoltre particolarmente impegnato in una rete di relazioni internazionali di alto livello scientifico con le più prestigiose Università europee e americane e con la creazione di una rete di rapporti di collaborazione e di solidarietà con Università di Paesi dell'Est e del Terzo Mondo.

1.2 L'Università di Torino oggi

Oltre 64.000 studenti, 4.000 fra docenti e personale tecnico-amministrativo, 2.000 dottorandi e specializzandi, 120 fabbricati, sedi in diversi quartieri della città di Torino e in tutti i più importanti centri dell'hinterland e della regione, l'Università di Torino ha le dimensioni e il profilo di una città, una città nella città, una città in movimento che produce cultura, ricerca, innovazione, formazione, lavoro.

L'Università si inserisce nel territorio, lo modifica positivamente, trasforma lo spazio urbano e le periferie, favorisce l'incontro e l'integrazione fra le culture, sollecita il dialogo e la riflessione sul presente, promuove lo sviluppo della società civile, offre alle generazioni future seri percorsi di studio per ricostruire un'umanità moralmente responsabile, educata alla tolleranza, capace di distinguere tra valori e disvalori, pronta a usare il proprio sapere per il bene collettivo.

Convinta della sua missione, l'Università di Torino affronta le sfide dell'oggi e del domani con la forza della sua seicentenaria tradizione e il patrimonio delle sue moderne risorse: 13 Facoltà che coprono pressoché tutti i campi del sapere; 3 centri di eccellenza nella ricerca, specificità rilevanti e in alcuni casi uniche in ambito nazionale come i corsi di laurea in Scienze strategiche, la Scuola per le Biotecnologie, la Scuola Superiore di Restauro a Venaria, la Business School, la

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Scuola in Scienze Motorie, la Scuola di Studi Superiore destinate nei prossimi anni a formare quadri di una nuova classe dirigente della città e della regione.

All'avanguardia nella ricerca scientifica e umanistica in una pluralità di settori, l'Ateneo di Torino continua la gloriosa tradizione di studi nel campo della storia, della filosofia, della giurisprudenza, dell'economia, della medicina, delle scienze dell'uomo, a cui affianca più recenti ma egualmente importanti specializzazioni in ambito agroalimentare, sociopolitico, informatico, dello spettacolo e della comunicazione, dei beni culturali.

L'Università è soggetto attivo e talora protagonista principale in progetti di grande respiro come quello della Città della Salute e della Scienza; opera intensamente nel drcuito museale regionale su un arco di interessi che va dall'egittologia all'arte contemporanea; si esprime pubblicamente attraverso strumenti di cui è stata in grado di dotarsi in proprio come radio, televisione, cinema; estende il suo impegno sociale a campi specifici come quelli dell'ambiente, della lotta al doping, delle pari opportunità e del pieno inserimento dei diversamente abili; si internazionalizza avendo stabilito rapporti privilegiati di collaborazione con l'India, con la Cina e con numerose altre nazioni emergenti dell'Asia, dell'America Latina, dell'Est Europa e del bacino Mediterraneo, e cooperando con le istituzioni sopranazionali operanti sul territorio.

L'Università si muove ed il suo motore aiuta la città e la regione a muoversi meglio, a trasformare le speranze del dopo olimpiadi in certezze di sviluppo, a fare crescere la fiducia, a spingere la società civile verso il "saper fare bene" che è unica garanzia diprogresso e rinascita.

In allegato si riporta l'organigramma dell' Ateneo.

2 L'AMMINISTRAZIONE IN CIFRE

Di seguito si riportano i dati più significativi della realtà de II'Ateneo torinese.

2.1 Attività didattica

• L lauree triennali 73 • LM lauree magistrali 84 • LMCU ciclo unico 7 • CDL corso 4 anni 1 • MASTER 79 • (l e 2 livello) • Corsi di Specializzazione 47 • Corsi di Perfezionamento Il • • Iscritti (L, LM, LMCU, CDL) 64.278 • Iscritti 1.644

(Master, scuole specializzazione e corsi perfezionamento, dottorati)

• Laureati 11.396

2.2 Attività di ricerca scientifica

• 33 corsi di dottorato istituiti nel XXVI ciclo • 4 scuole di dottorato a partire dal XXVI ciclo • 373 assegni di ricerca • 1.133 studenti dottorato • 3 centri di eccellenza

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• 470 accordi internazionalizzazione • 61 brevetti • 67 milioni di euro per finanziamenti alla ricerca, di cui 11,2 milioni dall' Ateneo nel

2009

Principali progetti di ricerca gestiti nel 20 I O:

• VII PQ: 51 • Ricerca nazionale: 130 • Ricerca regionale: 54 • Cooperazione intemazionalele: 51

2.3 Personale

Come si evince dall'organigramma allegato la struttura è complessa e articolata. Il personale dell' Ateneo è strutturato in due principali categorie, ovvero l'organico docente ed il personale tecnico - amministrativo, di cui ora si danno delle rappresentazioni specifiche.

Il personale docente, il cui totale corrisponde a 2108 unità al 30 settembre 20 lO, è ripartito in base ai seguenti ruoli.

0lc/2oo6 0lc/2oo8 SET/2010 Varo % 2006 -10

Docenti Unità % Unità % Unità %

Professori ordinari

Professori associati

Ricercatori

724 33%

658 30%

803 37%

673 30%

632 28%

920 41%

607 29%

602 29%

899 43%

-16,2%

-8,5%

12,0%

Totale 2.185 100% 2.225 100% 2.108 100% -3,5%

Fonte: Data Warehouse di Ateneo

In tabella sono state mostrate anche le consistenze a fine 2006 e 2008 al fine di mostrare le tendenze in atto all'interno dell'organico docente e le conseguenti politiche di personale applicate al comparto.

Rispetto alla fine del 2006 si è assistito ad una sensibile diminuzione dell'organico docente in relazione ai ruoli caratterizzati da maggiore anzianità di servizio (-16% i professori di I Fascia e­8,5 % per quelli di II fascia). A questa dinamica, legata prevalentemente a fattori esogeni rispetto ali' Ateneo (pensionamenti e blocco del tumover imposto a livello ministeriale) è corrisposta una politica volta a rafforzare l'organico a partire dalla base, mediante un reclutamento consistente di personale ricercatore. L'inserimento di queste figure, dato il tetto salariale di ingresso più basso rispetto a quello di ordinari e associati, unito ad una minor età anagrafica, è volto a rinnovare l'organico mantenendo un livello di totale docenti adeguato con un minor carico sulla spesa corrente del bilancio_

Si segnala che in calce a tale tendenza è da prevedere un'ulteriore diminuzione dell'organico docente di prima e seconda fascia nel 201 l, dato che a fine 2010 la dinamica di cessazione è stata ulteriormente confermata da un numero elevato di uscite.

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La successiva tabella che viene ora riportata riguarda il personale tecnico - amministrativo (PTA, di cui si osservano le consistenze relativamente al mese di settembre 2010 in rapporto agli anni precedenti.

Categoria DIC/2006 DIC/2008 SET12010

Tempo Tempo Tempo Tempo Tempo Tempo Indel Det. Totale Indel. Del Totale Indel Del. Totale ~

B 93 10 103 89 8 97 83 2 85 4% C 823 2.06 1.029 940 133 1.073 930 5.0 980 48% D 614 71 685 728 41 769 709 28 737 36% EP 151 !l 161l 158 5 163 153 1 154 8% Collaboratori Linguistici 65 1 se 70 70 63 1 64 3% Dirigenti 10 .€ 16 11 5 16 9 3 12 1%

Totale 1.756 303 2.059 1.996 192 2.188 1.947 85 2.032 100%

% 850/. 15% 100"/. 91% go.4 100% 96% 4% 100%

Fonte: Data Warehouse di Ateneo

Rispetto all'organico docente, quello dei tecnici amministrativi presenta una certa continuità tra i totali del 2006 e quelli del 20 lO. In tale contesto, si può apprezzare un continuo assottigliamento del personale a tempo determinato (passato dal 15% al 4% del totale tra i12006 e il 20 l O), per effetto delle procedure di stabilizzazione. Questo fattore, unito ad un quota di immissioni dirette di personale a tempo indeterminato, ha permesso di conservare una certa stabilità nell'organico del personale di ruolo, pur a fronte di cessazioni .costanti dovute prevalentemente a pensionamenti.

Proseguendo l'analisi, l'attenzione si rivolge ora alla ripartizione in percentuale del personale tecnico - amministrativo in base alle diverse sotto categorie in relazione al dato del 2010.

Distribuzione personale Tecnico Amministrativo SET/2010 ID Dirigenti

1%• Collaboratori ili B

C D

36%

C EP

8%

Linguistici

3% 4%

• C 48%

Fonte: Data Warehouse di Ateneo

Il grafico evidenzia una precisa tendenza in essere in relazione all' organico PTA (a tempo indeterminato e determinato), come mostrato dalla linea di demarcazione. Escludendo il. personale dirigente, dato il suo scarso peso in percentuale, la distribuzione di livelli di professionalità contrattuali appare ripartita in modo uniforme tra un gruppo con categoria B e C ed un gruppo caratterizzato dalle categorie superiori (nelle quali ascriviamo i collaboratori linguistici per uniformità rispetto al passato, nonostante la loro figura sia stata assimilata a quella dei ricercatori).

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L'aspetto significativo in tal senso è che il livello delle professionalità medio - alte dell' Ateneo ha un peso sul totale pari a circa il 50% del totale.

Analizzando infine la distribuzione del personale tecnico-amministrativo all'interno de II'Ateneo nel 20 I O, COSI come illustrato nella figura sotto riportata, si osserva che nell' Amministrazione Centrale, operano complessivamente 740 persone ( pari al 36% del totale), mentre nei Centri di gestione autonoma operano complessivamente 1292 unità (pari al 64% del totale), di cui 414 amministrativi e 878 tecnici.

ID Ar.MNISTRAZIONE CENTRALE • Oipartirrenti 740; 36%

• smunuRE DECENTRAlE

1292; 64%

o Facoltà 251; 19%

~~,~ • Scuole Cl Centri • Biblioteche

,~-

47; 4% 44; 3% 46; 4%

2.4 Risorse finanziarie

L'attività finanziaria dell'Università si svolge in base ad un bilancio di preVISIOne pluriennale e in base ad un bilancio di previsione annuale di Ateneo. I progetti di bilancio, redatti dal Direttore Amministrativo sulla base delle relazioni di previsione e di sviluppo preparate dal Senato Accademico, sono esaminati da una Commissione mista Senato Accademico-Consiglio di Amministrazione e sottoposti al parere consultivo del Senato Accademico.

Il bilancio di previsione annuale e pluriennale è sottoposto al parere del Senato Accademico e viene approvato dal Consiglio di Amministrazione.

Il bilancio preventivo 2011 si assesta su un importo complessivo pari a € 836.249.044,00.

Il pareggio è stato raggiunto con difficoltà, stante la contrazione dei finanziamenti statali, il clima di incertezza dovuto alla mancata assegnazione del FFO ministeriale entro i termini previsti, il perdurante ritardo della programmazione ministeriale 2010-2012 e l'obbligo di dare corso ai vigenti provvedimenti legislativi che prevedono restituzioni allo stato sulla spesa corrente.

Si riporta di seguito un grafico con evidenza dell'andamento del Fondo di finanziamento ordinario (FFO) riconosciuto negli ultimi anni e del FFO teorico definito con il modello ministeriale di riequilibrio dal quale si evince l'evidente stato di sottofinanziamento del nostro Ateneo. Il grafico riporta inoltre una previsione del FFO per i prossimi esercizi, a legislazione vigente.

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350

__.a-----8 300 .a--------~....--.- 3Ò7' 314

...-~-.- 288 289 294 ~68 --.----.-­250

261 264 229 228245 251 +---'''''--223200

213 210

150

100,.----­2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013

-·--------­ -------------~rc:+-_~~<? UnITo effettivo-........• FFO UnITo teor!co

Nonostante tale contesto, il bilancio 20 Il è caratterizzato dal mantenimento 'delle politiche strategiche di lungo periodo con investimenti significativi per l'attuazione del piano organico (nel 20 Il è prevista la presa di servizio di 104 ricercatori, 25 professori ordinari, lO tecnici­amministrativi e le spese per la nuova programmazione organico) e per la realizzazione del piano edilizio. Sono inoltre mantenuti inalterati, anche grazie al contributo della Compagnia di San Paolo e della Fondazione CRT, i finanziamenti per la didattica, per i servizi agli studenti e per la ricerca.

Ciò ha però obbligato )' Ateneo ad operare dolorosi e significativi tagli sulle spese di funzionamento e sulle spese per lo sviluppo del sistema amministrativo dell'Ateneo.

Di seguito si riporta una sintetica analisi del.la spesa analizzata in funzione della sua destinazione.

PUNZlÒ.f\ll' OBIETTIVO

Risorse Umane 314_145

Didattica 13.221

Interventf Studentf 29.394

RIcen::D ....____ M.:l'!..~__•• ' ••M."••···_~_._~•••_""

Servizi Blbllotecar1 5.153

Funzionamento 8.960

... _,___, _____ .___,..~.J"~~L_!i.P.~...:_~~_I:I~_._._ .... _. Edilizia - Investfmentf 184.302

Edilizia - fndebltamento 10.791

Accantonamenti . ______________._JiJ.!...49IL

!"'.!~.I:-f:l.._~..I....,:,..::-'!()....p:_~Ir.c:)... 643.669..­........._-"'--~.-_.,-_.__._. -, ...".~...._ Partite di Giro 192.580

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3 LA MISSIONE, I PRINCIPI GUIDA, I VALORI, LE OPPORTUNITÀ E I VINCOLI DEL CONTESTO

Così come recita ,'art. 6 comma IV della L. 168/89: "Le università sono sedi primarie della

ricerca scientifica e operano, per la realizzazione delle proprie finalità istituzionali, nel rispetto

della libertà di ricerca dei docenti e dei ricercatori nonché dell'autonomia di ricerca delle strutture

scientifiche; f. .. esse] provvedono .ali 'istituzione, organizzazione e funzionamento delle strutture

didattiche, di ricerca e di servizio, anche per quanto concerne i connessi aspetti amministrativi,

finanziari e di gestione".

Di seguito si riporta un estratto del Piano di programmazione 2007-2012 1, da cui si evince la

missione, i principi g':lida, i valori, le opportunità e i vincoli di contesto che caratterizzano l'Ateneo di Torino.

[omissis .....]

L'Ateneo pone come riferimento di tutta la sua attività i valori etici, civili e dello sviluppo

sostenibile e si candida ad essere proponente e protagonista di un progetto politico e culturale di

trasformazione verso una economia della conoscenza H.

Questo progetto politico e culturale si realizza adottando quali principi guida:

• Confronto: instaurare relazioni aperte e stabili con la comunità piemontese, italiana

e internazionale

• Responsabilità sociale: Formare giovani, aggiornare laureati e valorizzare

l'esperienza degli adulti

• Competitività: assicurare l'allineamento con i migliori livelli internazionali

• Sostenibilità: garantire l'equilibrio economico-finanziario dell 'Ateneo, rafforzando

le interazioni già in essere con gli Enti Pubblici, le Aziende e le Fondazioni

I valori che definiscono l'identità dell'Ateneo - e il cui rispetto è jùnzionale all'assolvimento della missione - sono:

I Deliberato dal Senato con Delibera n 14/2006/V11I del IO Luglio 2006 e dal Consiglio di Amministrazione con delibera n. 7/2006/IV/1 del 25 luglio 2006

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Mantenere la Conoscenza come Bene Pubblico,Difendere e garantendone la libertà culturale, scientifica e didattica;sviluppare

Integrare:

Rendere • le conoscenze e i flussi informativi;

sempre più • le discipline, in un' ottica di "dialogo" e di determinato sviluppo del profilo etico-culturale l'impegno • un'organizzazione decentrata e multipolare, di organ,izzativo scala adeguata alla complessità dei processi;

Rendere l'apporto dell'Università un Bene Collettivo;

Fiducia nella Apertura verso l'esterno: scommessa • il Sistema Universitario Regionale; sul futuro

• internazionalizzazione.

Le opportunità e/o i punti di forza caratterizzanti l'Ateneo, risultano essere:

./ Tradizione seicentenaria;

./ E' tra le maggiori imprese del Piemonte;

./ Possibilità di costruire un rapporto saldo,sinergico e virtuoso con le altre Istituzioni

piemontesi;

./ Forte potenziale "accademico" ;

./ Presenza di personalità accademiche in posizione di rilievo nelle Amministrazioni

pubbliche e nelle imprese;

./ Forte visibilità internazionale e presenza di Aree di Eccellenza;

./ Multidisciplinarietà;

./ Opportunità post periodo olimpico (immagine, residenze);

./ Opportunità nel contesto del!' internazionalizzazione;

./ Rilevanza delle dimensioni immobiliari;

./ Opportunità per la caratterizzazione e la riqualificazione di ambiti urbani.

Il contesto entro il quale l'Ateneo agisce è caratterizzato dai seguenti vincoli:

./ Competitività crescente a livello nazionale e internazionale nell 'attrarre i migliori

studenti e ricercatori:

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• Altre Università nazionali (Eccel/enze);

• Università private caratterizzate daforti investimenti su// 'immagine;

• Università estere;

• Università Telematiche;

./ Continuo avvicendarsi di riforme universitarie;

./ Scarsa, anche se accresciuta, attrattività del/'area piemontese verso flussi

internazionali di persone;

./ Disponibilità inadeguata di finanziamenti pubblici:

./ Basso livello di formazione superiore ed universitaria del nostro territorio;

./ Maggior competizione a livello nazionale e internazionale in relazione all'acquisizione

difinanziamenti per la Ricerca (UE., internazionali, nazionali e privati);

./ Maggiore attenzione dei soggetti esterni (famiglie, imprese, società in generale) in

relazione ai servizi offerti;

./. Estensione dei sistemi di valutazione,'

./ Vincoli normativi (contenimento spesa, normative edilizie, /imiti specifici, etc.);

./ Continua evoluzione dei processi (normative che impongono repentini adeguamenti

informatici, instabilità nelle tipologie edilizie, etc.).

[omissis ...]

IL SISTEMA DI PROGRAMMAZIONE

L'Università identifica ed utilizza modelli di organizzazione che consentono una gestione professionale altamente qualificata, coerente e a sostegno delle proprie funzioni, scientifica e didattica; assume, quale principio di gestione per la propria attività, il metodo della programmazione annuale e pluriennale degli obiettivi e della pianificazione per progetti.

Adotta conseguentemente un modello organizzativo coerente con tale principio, in modo da assicurare, con le risorse impiegate, il più elevato livello di efficacia. Favorisce forme di coordinamento e accordi di collaborazione fra le strutture per una maggiore efficienza, efficacia ed economicità dei servizi.

L'Ateneo, da alcuni anni coerentemente con quanto previsto dalla L. 43/2005, ha adottato il piano strategico pluriennale (Piano 2007-2012) che definisce principi e obiettivi generali negli ambiti relativi a ricerca, didattica, internazionalizzazione, servizi agli studenti, organico, edilizia, organizzazione e sistema informativo, da raggiungere attraverso l'adozione di specifici progetti.

Il piano costituisce la cornice di riferimento per gli interventi programmatori delineati successivamente in un piano triennale (come prescritto dal D.M. 362/2007) il cui orizzonte temporale iniziale è stato 2009-2011, poi sviluppatosi in quello in vigore (2010-2013).

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1\ processo di programmazione dell'Ateneo si completa con la definizione degli obiettivi gestionali (POG) definito dal Direttore Amministrativo che, in coerenza con le linee di intervento e con gli obiettivi strategici, formalizza le azioni e le attività operative che devono essere poste in essere per la concreta realizzazione delle strategie. '

Alla luce pertanto della specificità del sistema di programmazione universitario e delle esperienze sinora maturate dall' Ateneo, si è ritenuto di acquisire nel presente piano della performance le linee di intervento e gli obiettivi strategici definiti nel piano 2010-2013 e gli obiettivi gestionali definiti nel POG 2011-2013 che si riportano nei paragrafi seguenti.

GLI OBIETTIVI STRATEGICI

Ambito: DIDATTICA (peso: 20%)

l. Linea di intervento: Razionalizzazione dell 'offerta formativa

Obiettivo strategico: fissazione di criteri e linee-guida per la progettazione dei corsi di studio finalizzati al miglioramento dell'efficienza e dell'efficacia dei processi formativi

2. Linea di intervento: qualificazione dell'offerta formativa di l e 1/ livello

Obiettivo strategico: individuazione delle aree di intervento con forti ricadute sulla qualità dell' offerta formativa

3. Linea di intervento: definizione e formalizzazione della Formazione continua e permanente

Obiettivo strategico: sviluppo di attività formative rispondenti alle esigenze del mondo del lavoro e delle professioni (ex art. 3 comma 9 D.M. 270)

4. Linea di intervento: sviluppo di un programma di e-Iearning di Ateneo

Obiettivo strategico: erogazione attraverso un piano strutturato ed organizzato di contenuti didattici in modalità e-Ieaming

5. Linea di intervento: adeguatezza e fruibilità degli spazi per le attività didattiche

Obiettivo strategico: ottimizzazione dell 'utilizzo delle aule

6. Linea di intervento: valutazione della qualità

Obiettivo strategico: realizzazione di un sistema di valutazione della qualità della didattica basato su standard europei, anche al fine dell'accreditamento nazionale

Ambito: SERVIZI AGLI STUDENTI (peso 20%)

I. Linea di intervento: miglioramento servizi in ingresso

Obiettivi strategici: - rafforzamento della promozione dell'offerta formativa - potenziamento dei servizi di supporto alla scelta del percorso formativo

2. Linea di intervento: miglioramento servizi in itinere

Obiettivi strategici: - miglioramento delle condizioni di vita universitarie degli studenti - sostegno dei processi di apprendimento e monitoraggio delle relative azioni

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3. Linea di intervento: miglioramento servizi in uscita

Obiettivo strategico: - miglioramento delle possibilità di collocazione (adeguata) nel mercato del lavoro nazionale/internazionale

Ambito: RICERCA (Peso 20%)

l. Linea di intervento: massimizzazione delle capacità di ricerca dell'Ateneo

Obiettivi strategici: - incremento della produttività scientifica dei docenti - aumento dell'efficacia tecnico-amministrativa a supporto della ricerca anche attraverso la costituzione di strutture dedicate di supporto con idonee e specifiche professionalità - favorire la crescita scientifica attraverso fonne di reclutamento e di avvio alla ricerca, borse di studio e periodi di pennanenza all'estero

2. Linea di intervento: potenziamento della capacità di attrarre fondi

Obiettivi strategici: - creazione di sinergie e massa critica - creazione di condizioni favorevoli, sotto il profilo regolamentare/gestionale, all'attrazione delle risorse per la Ricerca

3. Linea di intervento: valorizzazione e trasferimento della conoscenza

Obiettivi strategici: - promozione e valorizzazione della proprietà intellettuale e della cultura imprenditoriale - aumento della visibilità della produzione scientifica - potenziamento dei rapporti tra università, imprese e istituzioni del

territorio - miglioramento della percezione dell'importanza socio-culturale della ricerca e della sperimentazione scientifica da parte dell'opinione pubblica

4. Linea di intervento: valorizzazione del patrimonio bibliografico, archivistico e museale quale fondamentale risorsa del territorio

Obiettivi strategici: - miglioramento delle possibilità di fruizione del patrimonio bibliografico, archivistico e museale di ateneo

- razionalizzazione, conservazione e tutela del patrimonio bibliografico, archivistico e museale

Ambito: INTERNAZIONALIZZAZIONE (Peso 20%)

l. Linea di intervento: sviluppo della mobilità internazionale e dell'accoglienza

Obiettivi strategici: - incremento della mobilità internazionale di studenti e laureati - incremento della mobilità internazionale di docenti e ricercatori - miglioramento dei servizi di accoglienza a docenti, laureati e studenti

stranieri

2. Linea di intervento: sviluppo dell'internazionalizzazione dell'offerta formativa

Obiettivi strategici: - incremento delle attività fonnative in lingua straniera - rafforzamento della partnership con Istituzioni internazionali quali ONU,

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UNESCO. UNICRI. ETF. etc. - miglioramento delle competenze di tutto il personale universitario a

sostegno del!' intemazionalizzazione

3. Linea di intervento: potenziamento diprogrammi a livello internazionale nell'ambito della cooperazione allo sviluppo

Obiettivi strategici: - sviluppare le relazioni con il Bacino del Mediterraneo, l'India, l'Indocina, la Cina, l'America Latina

- sviluppare iniziative didattiche e di ricerca che, attraverso il GECT (Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale) costituito nell'ambito del partenariato PRES Euro-mediterraneo consentano l'accesso a progetti o programmi cofinanziati dalla Ve. - Realizzare reti di partenariato transfrontaliere sul modello PRES in modo da rafforzare la capacità di attrazione di finanziamenti su bandi competitivi europei

Ambito: RISORSE UMANE E ORGANIZZAZIONE (Peso 20%)

l. Linea di intervento: sviluppo sostenibile delle risorse di personale

Obiettivi strategici: - individuazione di criteri per il controllo della compatibilità finanziaria nel medio-lungo periodo (fino a IO anni) delle spese di personale

2. Linea di intervento: riequilibrio

Obiettivi strategici: - revisione del piano organico docenti finalizzato a migliorare la competitività dell' Ateneo nel sistema nazionale e a caratterizzarne il profilo con orizzonte al 2020

- riequilibrio nella distribuzione delle risorse di personale tecnico­amministrativo

3. Linea di intervento: valorizzazione delle competenze e investimento nello sviluppo professionale

Obiettivi strategici: - sviluppo di competenze distintive per ruoli direttivo/gestionali di particolare complessità (Amministrazione Centrale e sedi decentrate)

- potenziamento dei sistemi di reclutamento che consentano di verificare la motivazione personale e la consapevolezza dell'ambito lavorativo in cui si viene inseriti

- miglioramento del livello di motivazione e del senso di appartenenza all' istituzione del personale T/A

4. Linea di intervento: potenziamento e riorganizzazione dei sistemi informativi e gestionali

Obiettivi strategici: - completamento di un primo livello di informatizzazione generale per tutte le attività delle aree gestionali

- valorizzazione a livello di Ateneo delle strutture dedicate all'lCT - potenziamento del sistema di supporto alle decisioni (DSS) - miglioramento della comunicazione con il mondo esterno e interno

5. Linea di intervento: governance

Obiettivi strategici: - miglioramento dell'assetto decisionale e organizzativo dell'Ateneo, ivi comprese le strutture dedicate alla didattica e alla ricerca e monitoraggio pluriennale del bilancio

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6 GLI OBIETTIVI GESTIONALI

Nelle pagine seguenti sono riportati gli obiettivi gestionali.

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N Obiettivi/Azioni triennio 2011-2013

DIVISIONE SERVIZI AGLI STUDENTI

1 ISviluppo della mobilità studenti verso l'estero. Sviluppo dei servizi per gli ospiti

______-1internazional~. (studenti e docenti) ___--~-------------l

2 Potenziare i servizi di orientamento, counseling, tutorato e placement 1-------+--------------------- ----------- ­

Definizione di linee guida per l'accreditamento di soggetti privati che offrono servizi agli 3 studenti.

Stesura di un regolamento applicativo. Definizione di un Albo.

4 Sviluppo progetto dati ~------+--- --------------------------------------------------­

5 Analisi dei processi organizzativi

DIVISIONE PATRIMONIO E CONTRATTI

6 Procedure censimento proprietà S.Anna - Regina Margherita

7 Ricognizione inventariale beni museali

8 Fondo immobiliare

9 Aggiornamento della banca dati e dei titoli di possesso degli immobili

10 Sviluppo de.1 progetto "Città della salute" ----+------------~------_._--~-----------------------------------

11 Completamento progetto SIPI - Sistema Informativo Patrimonio Immobiliare -------------~

12 Consolidamento zona museale 13-[SVilUPPO progetto dati -----------------~-------{

.------------------------------­14 IAnalisi dei processi organizzativi

DIVISIONE DIDATTICA E STUDENTI

15 IRevisione dell'impianto organizzativo delle Segreterie studenti

.~- ICoordinamento delle strutture didattiche per la razionalizzazione, qualificazione e . standardizzazione dell'offerta formativa.

~----~----------------------------------------------------

Semplificazione ed automazione del processo di gestione delle carriere studenti con l'introduzione: - fascicolo digitale studente;

17 - foglio di congedo elettronico; - domanda di laurea ontine; - pagamento tasse tramite MAV.

------j----------._---------------------------------------------- ­

18 Supporto agli Organi di governo per l'adeguamento dell'Ateneo alla riforma "Gelmini".

19 Sviluppo progetto dati

20 JAnalisi dei processi organizzativi

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N Obiettivi/Azioni triennio 2011-2013

DIVISIONE LOGISTICA

Sviluppo di un sistema centralizzato per la gestione degli spazi riservati alla didattica 21

: Redazione del programma annuale degli interventi di manutenzione ordinaria anche ai fini 22

Idell. sicurezza

23 iCreazi presidi logistici sul territorio

24 IMiglioramento e standardizzazione del servizio di pulizia .._­ _.--~~_.--~_.f-~-~~J~-~~.. ..~..

25 Consolidamento zona museale ~---._~.~"._-- ,- - - _.. --------~---------~---- . ---- -------_._-~------ .--­ ~--

261~VilUPPO progetto dati

27 Analisi dei processi organizzativi

DIVISIONE RICERCA

28 ISviluppo e messa in esercizio del modulo del sistema U-GOV per i progetti di ricerca ~ ~.--_.. .. ..

Analisi e censimento dei corsi che hanno ricevuto l'accredito per sistema di qualità. Attività 29

Idi SUppOI alle strutture che avvieranno procedure di Quality Assurance

Creazione di una banca dati contratti e convenzioni 30

Supporto agli Organi di governo per l'adeguamento dell'Ateneo alla riforma "Gelmini". 31 ._.~..

Sviluppo progetto dati 32 .~._--. ._----~..

33 ;Analisi dei processi organizzativi

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Itl

N Obiettivi/Azionitriennio 2011-2013

DIVISIONE SISTEMI INFORMATIVI

Informatizzazione dei processi relativi alle carriere degli studenti: 1. fascicolo digitale dello studente; 2. foglio di congedo elettronico; 34 3. domanda di laurea on-line; 4. verbalizzazione on-line degli esami.

r -­Pagamento delle tasse universitarie mediante MAV

Implementazione DA T AMART studenti: inserimento all'interno della soluzione di

35

36 datawarehouse di Ateneo

Definizione di un piano dei sistemi informativi 37

Revisione e unificazione dei servizi di Service Desk della OSI

Pianificazione interventi sulla rete geografica di Ateneo e integrazioni con Azienda

38

39 Ospedaliera Universitaria

Implementazione dell'ordinativo informatico 40

Sviluppo di un sistema di gestione del Workflow dei processi organizzativi 41

Sviluppo progetto dati 42

Analisi dei processi organizzativi 43

DIVISIONE EDILIZIA E GRANDI INFRASTRUTTURE

44 lAnalisi dei processi organizzativi

45 !SViIUPPO progetto dati

46 Consolidamento zona museale

Interventi di manutenzione straordinaria e recupero di immobili !

48 'Interventi di pianificazione della sicurezza degli edifici e della messa a norma

47

49 Polo di Grugliasco

Grandi opere edilizie dell'Ateneo 50

Città della Salute e della Scienza 51

DIVISIONE AREA MEDICA

52 I Chiarire competenze e poteri firma degli Organi di governo e dei Dirigenti

Supporto amministrativo alla rivisitazione delle norme in essere per la definizione di un 53

Codice Etico di Ateneo

Protocollo d'intesa con la Regione e protocolli attuativi con le Aziende in ambito sanitario 54

Analisi dei processi organizzativi 55

Sviluppo progetto dati 56

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N Obiettivi/Azioni triennio 2011-2013

DIVISIONE SERVIZI WEB

Organizzazione, alla luce delle recenti linee guida per i siti web della PA, del processo di creazione e gestione di un sito web istituzionale e del sotteso processo di comunicazione

57 sul web secondo logiche di usabilità ed integrazione dei contenuti; evoluzione della sezione del portale in lingua inglese

Semplificazione del processo di supporto ai RIF ed incremento accesso ai servizi web58

tramite identità digitali

Miglioramento e uniformità dei sistemi per la pubblicazione delle informazioni secondo i59

requisiti di trasparenza

.Supporto alla produzione di contenuti multimediali per i servizi di elearning alle strutture60

jdidattiche dell'ateneo e produzione di contenuti multimediali per il portale di ateneo

61 :Organizzazione di servizi per la collaboration online: introduzione di strumenti di

~~oupware . ...

62 ICompletamento progetto SIPI- Sistema Informativo Patrimonio Immobiliare i

63 IAnalisi dei processi organizzativi

64 Sviluppo progetto dati

DIVISIONE SISTEMA BIBLIOTECARIO

65 IDefinizione del modello organizzativo della Divisione Sistema Bibliotecario di Ateneo _ ...

66 .Analisi dei processi organizzativi

67 Sviluppo progetto dati

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N Obiettivi/Azioni triennio 2011-2013

DIVISIONE GESTIONE RISORSE UMANE

68 Semplificare ed automatizzare la procedura per le missioni del personale _.__~ ___"'~',,_,_"_~~_' '_M_'_." _____'______

-----._-------~ - -Assenze e presenze: revisione regolamento, informatizzazione gestione giustificativi,

69 reportistica di controllo tempestiva e fruibile

--------1--- --­

Anagrafiche personale, strutture organizzative e centri di costo: definizi~ne delle70

procedure per l'aggiornamento, bonifica dei dati esistenti

Digitalizzazione fascicolo personale e mappatura competenza personale T/A strutturato, 71 f--­

Anagrafe delle prestazioni: revisione del processo e dei regolamenti, 72

Supporto agli Organi di governo per l'adeguamento dell'Ateneo alla riforma "Gelmini", 73 --­

74 Analisi dei processi organizzativi

75 Sviluppo progetto dati

Progetto per la gestione delle competenze del personale tla76

DIVISIONE ORGANIZZAZIONE E FINANZA

77 Sviluppo progetto dati

78 Implementazione dell'ordinativo informatico

79 Supporto agli Organi di governo per "adeguamento dell'Ateneo alla riforma "Gelmini",

Introduzione in via sperimentale della metodologia di autovatazione delle prestazioni sia 80

organizzative che individuali

Analisi dei processi organizzativi dell'Ateneo, per la costruzione della Mappa delle responsabilità, l'individuazione e la misurazione degli indicatori da utilizzare nella gestione del Piano della Performance,

Progetto finalizzato ad approfondire e definire le modalità applicative della riforma del

81

82 ,;:'I;:'lvll contabile alla luce della riforma "Gelmini",

Progetto per la gestione delle competenze del personale tla83

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N Obiettivi/Azioni triennio 2011-2013

STRUTTURE DECENTRATE (CGA)

Implementazione dell'ordinativo informatico

IBal dati contratti

Mighul ali ICIIlU processo rendicontazione progetti

Miglioramento gestione servizi puliziallogistica

III sistemi informativi

! Supporto alla gestione delle attività didattiche ed ai servizi agli studenti

!An, dei processi organizzativi

iSviluppo progetto dati

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