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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SIENA FACOLTÀ DI SCIENZE POLITICHE Lezioni d’Europa 2011

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Lezioni d’Europa2011

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ARGOMENTI»Dalla coesione economica e sociale alla coesione territoriale»L’esperienza di URBAN»L’importanza della dimensione urbana nelle politiche comunitarie»Gli attuali programmi per le città: la programmazione 2007-2013»Città e pari opportunità: un binomio vincente

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» Riconoscimento dell’importanza dei centri urbani - massimizzazione dei benefici derivanti dalla concentrazione urbana

» Riconoscimento della peculiaritàurbana del continente europeo -rafforzamento delle zone rurali e naturali e delle città piccole e medie

» Importanza delle connessioni tra i territori (tramite le reti) - promozione della cooperazione transfrontaliera e interterritoriale a larga scala

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«L'Unione perseguirà i suoi obiettivi di crescita e di occupazione con maggiori risultati se tutte le regioni saranno in grado di svolgere il loro ruolo. Le città rivestono un’importanza capitale a tale fine, poiché in esse si trovano la maggior parte dei posti di lavoro, delle imprese e degli istituti di insegnamento superiore; la loro azione è inoltre determinante nella realizzazione della coesione sociale. Le città sono i centri della trasformazione basata sull’innovazione, sullo spirito imprenditoriale e sulla crescita economica.La crescita economica è sostenibile quando si accompagna a misure destinate a ridurre la povertà, l’esclusione sociale e i problemi ambientali. La questione del carattere sostenibile della crescita riveste particolare importanza nelle città più esposte all’esclusione sociale, al degrado dell’ambiente, all’esistenza di aree abbandonate e alla proliferazione urbana. Le cittàpresentano disparità significative sul piano delle prospettive economiche e sociali. Può trattarsi di ineguaglianze spaziali (tra i quartieri) o sociali (tra vari gruppi) e, spesso, di disparità che associano entrambe le dimensioni. La qualità dell’ambiente

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Programmazione 2007-2013

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La riforma del FESR 1988 introduce le iniziative comunitarie (9% del totale dei fondi strutturali) ‏ che poi vengono rafforzate e aumentate con la riforma del 1992 –completano le azioni dei fondi strutturali nelle aree cosiddette “problematiche”

Esempi:Interreg: cooperazione transfrontalieraLeader: promozione dello sviluppo ruraleUrban (dal 1994): problemi urbani

₋Ruolo della Commissione₋Nuovo ruolo autorità locali e regionali: partnership₋Quadro comune di azione:

- obiettivi comuni- progetti transnazionali

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* Progetti pilota urbani

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» Gli orientamenti strategici comunitari (OSC) – elaborati dalla Commissione – definiscono i principi e le priorità della politica di coesione e suggeriscono strumenti per permettere alle regioni europee di sfruttare la dotazione di 308mld € stanziata ai programmi di aiuto nazionali e regionali (2007-2013).

» In base agli OSC, i governi nazionali hanno elaborato le rispettive priorità e i piani strategici nazionali per il periodo 2007-2013, i cd. “Quadri strategici di riferimento nazionali”(QSRN).

CONTESTO DI RIFERIMENTO» Allargamento 2004-2007: sfida e opportunità della nuova Europa a

27» Strategia di Lisbona e Göteborg: promozione della crescita

sostenibile, della competitività e dell’occupazione

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Nel ciclo di programmazione 2007-2013 scompaiono le Iniziative Comunitarie (tra cui Urban). Le loro finalità devono essere perseguite nel quadro della programmazione nazionale e regionale con fondi strutturali.

La promozione delle politiche urbane è affidata ad alcuni strumenti trasversali tra cui:

1. Urbact : cooperazione e scambio di buone pratiche tra le città europee nel campo della rigenerazione urbana

2. Urban Audit : base informativa statistica sulle dinamiche di sviluppo di oltre 300 città europee

3. Jessica: strumento finanziario destinato a facilitare investimenti da parte della BEI e di altri istituti bancari su progetti di sviluppo e riqualificazione urbana (http://jessica.europa.eu)

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»Si tratta di investimenti rimborsabili a favore di progetti inseriti in un piano integrato per lo sviluppo urbano sostenibile. Sul versante UE azione congiunta Banca europea per gli investimenti (BEI) e Commissione europea»Quadro operativo e normativo

+ Reg. (CE) 1083/2006 – Art.36-44-78+ Reg. (CE) 1080/2006 – Art. 7-8+ Reg. (CE) 1828/2006 – Art.43-44-45-46

Richiesto inserimento nei Piani operativi nazionali di una “componente urbana” (ruolo dei governi nazionali)‏

Esistenza di un progetto, di un piano integrato di sviluppo sostenibile

Gli investimenti assumono la forma di fondi propri, prestiti e/o garanzie e sono effettuati con Fondi di sviluppo urbano (FSU) e eventuali Fondi di partecipazione (FP) ‏

Partenariato pubblico-privato

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» Approccio integrato: integrazione fra misure e implementazione intersettoriale» Partenariato reale, cooperativo e condivisione delle competenze tra i vari livelli -

partecipazione dei cittadini» Trasparenza nella selezione degli interventi» Concentrazione e raccolta di competenze e risorse» Scambio di esperienze (reti), loro capitalizzazione e riproposizione

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Le pari opportunità sono diventate un tema trasversale di tutte le politiche dell’UE a partire dal Trattato di Amsterdam.Successivamente, la Strategia UE per la crescita e l’occupazione e la Strategia di Lisbona hanno enfatizzato la necessità di elevare i target di partecipazione delle donne nel mondo del lavoro e di renderle partecipidello sviluppo imprenditoriale.

UNA RELAZIONE BIUNIVOCA

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» Il progetto Weed - URBACT» Le donne, le imprese e l’occupazione nello Sviluppo Locale

Enna è una città siciliana di quasi 29.000 abitanti. È diventata un'importante meta turistica, in particolare per gli appassionati di archeologia (patrimonio della civiltàromana). La partecipazione delle donne è minima in quasi tutti i campi dello sviluppo locale: la scarsa partecipazione al mercato del lavoro, nel settore delle imprese, nella vita politica locale. Così, il comune di Enna intende promuovere un "approccio integrato" per raggiungere maggiori livelli di partecipazione delle donne nella vita della città. Il Comune è già stato coinvolto in due progetti UE relative alla parità di genere ("Genderwise: il ruolo dell'uomo come agente di cambiamento nel conciliare lavoro e vita familiare" e "Getting engaged: donne nello sviluppo locale") e chiede di proseguire nella direzione di una maggiore partecipazione delle donne nello sviluppo locale.

Sfide localiLe principali sfide e le priorità individuate per Enna sono:» Migliorare l'informazione, la formazione, l’orientamento e la consulenza per le donne

(sulle opportunità di lavoro, sul sostegno finanziario per le donne imprenditrici, sui servizi generali) e le informazioni sull’accesso al credito.

» I servizi sociali, i servizi alle famiglie ed i servizi a sostegno delle donne lavoratrici. » Un maggiore coinvolgimento delle donne nell'economia della conoscenza e in

particolare nel campo della scienza e delle TIC (Tecnologie di Informazione e Comunicazione).

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II PARTEPari opportunità e

coesione economica, sociale e territorialeRealtà che si affermano reciprocamente

» L’uguaglianza tra gli uomini e le donne è un valore dell’Unione europea (Trattato di Lisbona entrato in vigore i 1° dicembre 2009)

» L’uguaglianza tra gli uomini e le donne è un elemento essenziale della coesione economica e sociale

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La politica di pari opportunità dell’UE

1. Parità sul mercato del lavoro (parità salariale, accesso al mercato del lavoro e alla formazione professionale

2. Strategie per assicurare la conciliazione tra lavoro e famiglia

3. Presenza delle donne nelle istanze rappresentative4. Immagine della donna nei mezzi di comunicazione5. Condizione femminile nei paesi in via di sviluppo6. Violenza7. Gender Mainstreaming

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Approcci strategicidella politica di

Pari opportunitàDell’UE

Parità di trattamento Azioni positive Gender

Mainstreaming

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Gender Mainstreaming

» Per Gender Mainstreaming si intendono gli sforzi atti ad assicurare che tutti i provvedimenti e le attività generali (in sede di programmazione, attuazione, sorveglianza e valutazione) tengano conto in attivo ed esplicito degli effetti sulla condizione maschile e femminile. Il termine comprende anche la progettazione, attuazione, sorveglianza e valutazione di misure e attività specifiche intese a promuovere l’uguaglianza tra i sessi in temine di partecipazione e benefici

» Nel complesso i piani e i programmi dovrebbero contribuire a migliorare la parità tra i sessi e riuscire a evidenziare il proprio impatto prima, durante e dopo la fase di attuazione

» Pari opportunità e Programma d’iniziativa comunitaria URBAN: un esempio tangibile del Gender Mainstreaming

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Pari opportunità e Fondi strutturali

» La parità tra i generi è un elemento essenziale della coesione economica e sociale

» I fondi strutturali sono la principale fonte finanziaria di sostegno allo sviluppo economico regionale e locale e all’integrazione delle persone nel mondo del lavoro

» Il tema delle pari opportunità si è gradualmente affermato all’interno della disciplina dei fondi strutturali fin dagli anni Settanta e in tal senso costituisce uno dei primi esempi di realizzazione del Mainstreaming di genere

» Nel 1993 le pari opportunità diventano uno dei principi fondamentali della disciplina dei fondi strutturali

» Nel 1994 il Consiglio dei ministri adotta una Risoluzione sulla promozione delle pari opportunità di genere attraverso di Fondi strutturali

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Risoluzione del Consiglio del 2 dicembre 1996Sull’integrazione della parità di opportunità per le donne e gli uomini nei

Fondi strutturali europei

Esorta gli Stati membriEsorta gli Stati membriAffinché, promuovano una maggiore utilizzazione dei Fondi strutturali per sostenere azioni che diano un contributo positivo alla promozione delle pari opportunità in settori quali il miglioramento delle infrastrutture sociali, l'accesso al lavoro, le modalità e le condizioni dello stesso, l'accesso ai servizi e alle strutture delle aziende e la conciliazione della vita professionale e familiare per le donne e per gli uomini

Affinché mettano pienamente a frutto le attuali possibilità di programmazione delle varie forme di intervento dei Fondi strutturali per promuovere le pari opportunità, varando, se del caso, un maggior numero di iniziative che combinino l'utilizzazione dei diversi Fondi strutturali per la realizzazione di progetti volti a promuovere le pari opportunità;

Affinché esaminino le possibilità di riorientare nuovamente i programmi alle priorità stabilite dal Consiglio europeo di Essen e confermate a Cannes e a Madrid, in particolare la lotta contro la disoccupazione e la realizzazione delle pari opportunità.

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» Nel periodo 1994-1999 la promozione delle pari opportunità è presente in tutti i documenti di programmazione del FSE, quale priorità da applicare orizzontalmente a tutte le misure generali suscettibili di beneficiare di un aiuto

» Interventi combinati del FSE, FESR e del FEOGA hanno contribuito inoltre alla realizzazione di azioni e infrastrutture che rendono possibile una migliore conciliazione della vita professionale e della vita familiare delle donne (asili nido, giardini d’infanzia, attività di doposcuola, adattamento dei trasporti nelle zone scarsamente popolate)

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» In una città francese grazie all’iniziativa URBAN, la riflessione sulle strutture di accoglienza della prima infanzia si è tradotta nella creazione di un centro destinato non solo ad accogliere i bambini ma soprattutto ad aiutare i genitori a svolgere appieno il loro ruolo educativo in un contesto destrutturato (Comunicazione della Commissione n. 67 del 1997)

» Sulla base di questo esempio, in seguito i finanziamenti europeihanno consentito alle famiglie monoparentali con redditi molto bassi di accedere a posti di lavoro creando dei modelli di asili nido adattati alle offerte di formazione professionale (asili nido dagli orari estesi, nidi d’infanzia più numerosi e più densamente ripartiti sul territorio)

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Rete antiviolenza tra le città URBAN Italia

» La Rete antiviolenza tra le città UBAN Italia (1998), è stata coordinata dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, esercitata attraverso il Dipartimento per le pari opportunità

1) Ricerca nazionale sulle fenomenologie della violenza condotta inotto città italiane ovvero Venezia (capofila), Catania, Lecce, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Roma. Le indagini riguardano nello specifico: A) una mappatura dei servizi pubblici e privati che trattano istituzionalmente i casi di violenza; B) indagine su operatori dei servizi pubblici e privati; C) interviste qualitative a testimoni privilegiati

2) Elaborazione di un manuale: C. Adami, A. Basaglia, F. Bimbi, V. Tola (a cura di), Libertà femminile e violenza sulle donne. Strumenti di lavoro per interventi con orientamenti di genere, Milano, Franco Angeli, 2000.

3) Confronto delle buonepratiche tra le città della rete : Seminario Percorsi della libertà femminile. Politiche ed interventi. Conoscenze e pratiche (Venezia e Palermo, gennaio 2000)

La rete è stata in seguito ampliata ad altre 18 cittàBari, Brindisi, Cagliari, Carrara, Caserta, Catanzaro, Cosenza, Crotone, Genova, Milano, Misterbianco, Mola di Bari, Palermo, Pescara, Salerno, Siracusa, Taranto, Torino e Trieste.

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Pari opportunità e Fondi strutturaliperiodo 2000-2006

» Il regolamento generale dei Fondi Strutturali (2000-2006) fa dell’uguaglianza tra le donne e gli uomini un obiettivo chiave e stabilisce che la dimensione di genere venga integrata nelle attività cofinanziate dai Fondi. La “questione di genere” viene esplicitamente richiamata in 10 dei 56 articoli

» Il Ruolo del FSE resta predominante » Anche se le misure finanziate dal FESR restano deboli,

esse affrontano problematiche importanti come A) le campagne contro le gravidanze precoci, la tossicomania, l’abuso d’alcool; B) il miglioramento delle condizioni di vita e ambientali delle zone urbane, benessere dei bambini e dei giovani; C) Società dell’informazione coinvolgendo le donne nella formazione alle nuove tecnologie

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URBAN II (2000-2006)

» URBAN II Carrara: Il Comune di Carrara, per gli anni 2001-2006, ha ricevuto un sostegno finanziario comunitario di EURO 8.860 milioni. Questo finanziamento comunitario ha attirato EURO 18.3 milioni in investimenti dal settore pubblico, creando cosi un ammontare complessivo di EURO 27.165 milioni di investimenti nel Comune di Carrara. Tra le priorità di questo programma vi èstata la lotta contro le situazioni di disagio sociale caratterizzato essenzialmente dalla scarsità di occasioni lavorative per le donne (formazione professionale, sostegno all’imprenditoria)

» URBAN II Val de Sein: Tra le misure previste per la rivitalizzazione di questa zona v’è stato il sostegno alla occupabilitàe alla formazione professionale innovativa e alternativa. In particolare, sono state previste misure in grado di ampliare l’accessibilità ai servizi sanitari, alle strutture di accoglienza dell’infanzia in modo di permettere alle donne di lavorare, creazione di un “centro delle lingue”, fondamentale per le numerose problematiche che affliggono in particolare le donne immigrate, sensibilizzazione alla nuove tecnologie

» URBAN II Belfast Ha concentrato una parte delle azioni per contrastare la disoccupazione femminile

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» Con l’allargamento dell’UE ai Paesi dell’Europa centrale e orientale il ruolo dei Fondi strutturali è divenuto certamente determinante per la realizzazione delle pari opportunità

» Nella prospettiva di altri allargamenti dell’UE (Turchia, Balcani occidentali, Islanda) il sostegno dell’uguaglianza di genere attraverso i fondi strutturali diventerà sempre più fondamentale

» Si tratta di salvaguardare la coesione economica e sociale, di assicurare tassi di occupazione femminile elevati come stabilito dalla Strategia di Lisbona e dalla strategia Europa 2020, di realizzare il processo di inclusione sociale, di combattere la discriminazione e la povertà in Europa

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La Carta europea per l’uguaglianza e la paritàdelle donne e degli uomini nella vita locale

Una carta che invita gli enti territoriali a utilizzare i loro poteri e i loro partenariati a

favore di una maggiore uguaglianza delle donne e degli uomini

Elaborata e promossa dal Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa e dai suoi partners

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La Carta europea per l’uguaglianza e la parità delle donne e degli uomini nella vita locale

Principi1. la parità delle donne e degli uomini rappresenta un diritto

fondamentale2. Per assicurare la parità tra gli uomini e le donne occorre tenere

conto delle discriminazioni multiple e degli ostacoli3. La partecipazione equilibrata delle donne e degli uomini alle

decisioni è una “condicio sine qua non” della società democratica 4. L’eliminazione degli stereotipi sessuali è indispensabile per l’avvio

della parità tra donne e uomini5. Per far progredire la parità tra le donne e gli uomini è indispensabile

integrare la dimensione di genere in tutte le attività degli enti locali e regionali

6. Piani d’azione e programmi adeguatamente finanziati come strumenti necessari per far progredire la parità fra donne e uomini