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UNITA’ PASTORALE BELLARIA SAN MAURO MARE PARROCCHIE: S. CUORE - S. MARGHERITA - S. MARIA GORETTI Numero XI° periodico Quaresima - Pasqua 2019 Gesù ha detto: «Dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore» (Mt 6,21). Il nostro cuore punta sempre in qualche direzione: è come una bussola in cerca di orientamento. Possiamo an- che paragonarlo a una calamita: ha bisogno di attaccarsi a qualcosa. Ma se si attacca solo alle cose terrene, prima o poi ne diventa schiavo: le cose di cui servirsi diventano cose da servi- re. L’aspetto esteriore, il denaro, la carriera, i passatempi: se viviamo per loro, diventeranno idoli che ci usano, sirene che ci incantano e poi ci mandano alla deriva. Invece, se il cuo- re si attacca a quello che non passa, ritro- viamo noi stessi e diventiamo liberi. Quaresi- ma è il tempo di grazia per liberare il cuore dalle vanità. È tempo di guarigione dalle dipendenze che ci seducono. È tempo per fissare lo sguar- do su ciò che resta. Dove fissare allora lo sguardo lungo il cam- mino della Quaresima? È semplice: sul Croci- fisso. Gesù in croce è la bussola della vita, che ci orienta al Cielo. La povertà del legno, il silenzio del Signore, la sua spogliazione per a- more ci mostrano la necessità di una vita più semplice, libera dai troppi affanni per le cose. Gesù dalla croce ci insegna il coraggio forte della rinuncia. Perché carichi di pesi ingom- branti non andremo mai avanti. Abbiamo bi- sogno di liberarci dai tentacoli del consumi- smo e dai lacci dell’egoismo, dal voler sem- pre di più, dal non accontentarci mai, dal cuore chiuso ai bisogni del povero. Gesù, che sul le- gno della croce arde di amore, ci chiama a una vita infuocata di Lui, che non si perde tra le ce- neri del mondo; una vita che brucia di ca- rità e non si spegne nella mediocrità. È difficile vivere come Lui chiede? Sì, è diffi- cile, ma conduce alla meta. Ce lo mostra la Quaresima. Essa inizia con la cenere, ma alla fine ci porta al fuoco della not- te di Pasqua; a scoprire che, nel sepol- cro, la carne di Gesù non diventa cene- re, ma risorge gloriosa. Vale anche per noi, che siamo polvere: se con le nostre fragilità ritorniamo al Signore, se prendia- mo la via dell’amore, abbracceremo la vi- ta che non tramonta. E certamente saremo nella gioia ! Don Giorgio, Don Claudio, Il diacono Doriano, Il consiglio pastorale e tutti coloro che opera- no nella diffusione e testimonianza del Vange- lo nelle nostre comunità, augurano ad ogni fami- glia un cammino quaresimale e pasquale ricco di speranza e gioia nel Signore Gesù Risorto!

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UNITA’ PASTORALE BELLARIA SAN MAURO MARE PARROCCHIE: S. CUORE - S. MARGHERITA - S. MARIA GORETTI

Numero XI° periodico Quaresima - Pasqua 2019

Gesù ha detto: «Dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore» (Mt 6,21). Il nostro cuore punta sempre in qualche direzione: è come una bussola in cerca di orientamento. Possiamo an-che paragonarlo a una calamita: ha bisogno di attaccarsi a qualcosa. Ma se si attacca solo alle cose terrene, prima o poi ne diventa schiavo: le cose di cui servirsi diventano cose da servi-re. L’aspetto esteriore, il denaro, la carriera, i passatempi: se viviamo per loro, diventeranno idoli che ci usano, sirene che ci incantano e poi ci mandano alla deriva. Invece, se il cuo-re si attacca a quello che non passa, ritro-viamo noi stessi e diventiamo liberi. Quaresi-ma è il tempo di grazia per liberare il cuore dalle vanità. È tempo di guarigione dalle dipendenze che ci seducono. È tempo per fissare lo sguar-

do su ciò che resta. Dove fissare allora lo sguardo lungo il cam-mino della Quaresima? È semplice: sul Croci-fisso. Gesù in croce è la bussola della vita, che ci orienta al Cielo. La povertà del legno, il silenzio del Signore, la sua spogliazione per a-more ci mostrano la necessità di una vita più semplice, libera dai troppi affanni per le cose. Gesù dalla croce ci insegna il coraggio forte della rinuncia. Perché carichi di pesi ingom-branti non andremo mai avanti. Abbiamo bi-sogno di liberarci dai tentacoli del consumi-smo e dai lacci dell’egoismo, dal voler sem-pre di più, dal non accontentarci mai, dal cuore chiuso ai bisogni del povero. Gesù, che sul le-gno della croce arde di amore, ci chiama a una vita infuocata di Lui, che non si perde tra le ce-

neri del mondo; una vita che brucia di ca-rità e non si spegne nella mediocrità. È difficile vivere come Lui chiede? Sì, è diffi-cile, ma conduce alla meta. Ce lo mostra la Quaresima. Essa inizia con la cenere, ma alla fine ci porta al fuoco della not-te di Pasqua; a scoprire che, nel sepol-cro, la carne di Gesù non diventa cene-re, ma risorge gloriosa. Vale anche per noi, che siamo polvere: se con le nostre fragilità ritorniamo al Signore, se prendia-mo la via dell’amore, abbracceremo la vi-ta che non tramonta. E certamente saremo nella gioia !

Don Giorgio, Don Claudio, Il diacono Doriano,

Il consiglio pastorale e tutti coloro che opera-no nella diffusione e testimonianza del Vange-lo nelle nostre comunità, augurano ad ogni fami-glia un cammino quaresimale e pasquale ricco di speranza e gioia nel Signore Gesù Risorto!

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Getto di LUCE sul CAMMINO che STIAMO FACENDO

Il Tempo Pasquale, è per tutti i cristiani l’occasione per assaporare la Gioia di saperci amati e salvati da Gesù risorto dalla morte. Nel tempo pasquale cele-briamo i sacramenti dell’iniziazione cristiana: Battesimo-Cresima-Eucarestia frutti della Pasqua di Gesù.

I gruppi dei bambini insieme ai loro genitori, che hanno intrapreso il percorso di formazione alla vita cristiana, a partire dalla prima elementare ( primo annuncio e discepolato ) hanno vissuto diverse tappe: l’iscrizione al percorso, La legge dell’Amore, la consegna del Credo ( professione di fede ) la consegna del Padre Nostro, Il sacramento del per-dono (confessione).

Non sono tappe fine a se stesse, ma scandisco-no un tempo di riflessione e di scelte orientate a vi-vere una fede più consapevole che sorregga tutta la vita e produca degli impegni quotidiani di carità, di servizio...di evangelizzazione

Si chiede ai genitori l’aiuto, la collaborazione nell’accompagnamento, una complicità educati-va con le catechiste verso i figli Anche i genitori riteniamo abbiano bisogno di ritro-vare motivazioni profonde per la loro fede per esse-re più credibili verso i loro figli.

Notiamo molta latitanza, e superficialità, verso le proposte che la comunità cristiana offre, a partire dalla partecipazione all’Eucarestia domenicale, le uscite, i momenti di fraternità. Lasciamoci coinvolge-re e scopriremo la ricchezza di comunità che cam-minano insieme.

Non dimentichiamo che per noi Battezzati la co-munità cristiana è il luogo privilegiato per incon-trarci con il Signore e per fare l’esperienza della comunione fraterna, della condivisione anche con le

fatiche di tutti i giorni e i limiti di ciascuno. ( Ecco, com'è bello e com'è dolce che i fratelli viva-no insieme! Salmo 132 )

Abbiamo vissuto il primo pellegrinaggio di zona pastorale a Loreto il 17 marzo, da riproporre e mi-gliorare insieme alle comunità di Bordonchio e Igea.

Gli incontri mensili di zona pastorale, sulla lette-ra del vescovo, sono stati molto incisivi grazie alle testimonianze vive di chi ci ha raccontato attraverso fatti e vicende tristi e dolorose come è avvenuta la conversione, l’incontro vero con Gesù, portando gioia e speranza e un cambiamento radicale di vita.

La vita dei gruppi biblici, ha aiutato diverse perso-ne a ritrovare nella parola di Dio conforto, capacità di confronto e dialogo, stimoli per vivere una vita di fede concreta, fatta di scelte precise, coinvolgendo anche nuove persone...

Il 5 aprile a Bordonchio si tiene per tutto il nostro vicariato testimonianze musicali, tavoli d’incontro, cena frugale per ascoltare i nostri giovani su te-mi di loro interesse che tocchino i grandi nodi della loro vita. Tutto questo per avviare un nuovo processo di pastorale giovanile che prepari l’assemblea sinodale dei giovani che si terra in dio-cesi nella primavera 2020. Ma soprattutto per crea-re spazi e momenti in cui i giovani siano più pro-tagonisti nelle nostre comunità.

Il campo Lavoro missionario del 6 e 7 aprile che vede ogni anno centinaia di volontari, impegnati nel-la raccolta di materiale da riciclo o da recupero per finanziare progetti nelle missioni. Ogni anno questo appuntamento tanto atteso coinvolge molta gente anche lontana dalla vita delle nostre comunità.

I pranzi di Fraternità vissuti una volta al mese dopo le messe della domenica mattina sono stati occasione di dialogo, d’incontro, di condivisione con persone più ai margini, da riproporre e potenziare.

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LA Gioia della CROCE attraverso i santi della porta accanto Testimonianza di Morena Barducci moglie di Enrico Bagli

Mio marito Enrico e’ morto il 13 giugno 2018. Don Claudio e Don Giorgio mi hanno chiesto di rac-contare come abbiamo vissuto il periodo della sua malattia, come lui ha reagito e cosa noi abbiamo imparato dalla sua testimonianza. Tutte le sue ener-gie e le nostre aspettative erano verso una possibi-le guarigione con tutti i tentativi possibili, trovando nella fede la forza per affrontare tutti gli imprevisti della malattia. Quello che mi diceva era questo: “Il Signore che mi vuole bene e che ha per me un progetto buo-no mi fa vivere tutto questo, quindi tutto è dentro a quel progetto. Forse vorra’ che io diventi più santo. Certo che ci va pesante, un sistema più leg-gero lo avrei preferito, ma questo e’ al momento quello che devo vivere e sta a me viverlo bene”. Non voleva sentire parlare delle cose che non avrebbe più potuto fare, come semplicemente camminare tanto per dirne una, ma voleva pensare solo a quello che sarebbe riuscito a fare d’ora in a-vanti, soprattutto per essere presente ancora un po’ nella sua famiglia. Entrando in sé stesso, raccoglie-va le sue energie e con questo atteggiamento di for-za interiore e serenità nella fede viveva le sue gior-nate di sofferenza. Era di esempio per tanti so-prattutto per me, sua moglie, che vivevo ogni gior-no con lui. Così capace di infondermi la sua serenità anche quando le notizie erano dure da accettare. Non accettava i discorsi sulla sfortuna, sul desti-no, sul caso avverso, neanche la tristezza e la rabbia che tanti vivevano nella malattia. Pur com-prendendo molto bene cosa provassero anche per il lavoro da psicologo che aveva fatto per 40 anni e al quale si era dedicato con tanta passione, Enrico senza tanti discorsi, solo condividendo il suo modo di affrontare le cose quotidiane in ospedale, è stato per molti un esempio bello, affrontando tutto con coraggio e pace, senza perdere mai il sorri-so. Non mi posso dimenticare e non voglio dimenticare i tanti momenti belli di quel periodo, le piccole felicità che andava scoprendo tutti i giorni, la gioia che ha provato come un bambino guardando dalla finestra dell’ospedale la neve su Bologna. Poter vedere quel panorama dal colle del Rizzoli era un grande regalo per lui. La possibilità di avere tanto tempo per parla-re con gli altri, con le sue figlie, parenti, amici, colle-ghi che lo venivano a trovare magari con il cuore pesante, tristi, non sapendo bene cosa dirgli per ti-rargli su il morale. Lui era in grado di accogliere tutti con un bel sorriso, interessandosi del loro vissuto, offrendo sempre un consiglio, una visione

diversa davanti ad un problema, un suggerimento. Si usciva con un profondo senso di serenità, felici del tempo trascorso con lui. Era Lui ad aiu-tarti a riflettere, tirandoti su di morale. Il ritorno a ca-sa sembrava un miracolo anche se pieno di impe-gno per la riabilitazione e nuove sfide da affrontare. Poter stare ancora con i suoi nipoti, con tutta la sua famiglia era già un bel traguardo. Ancora più forte e determinato è stato il suo spirito nel ritornare in o-spedale dovendo sottoporsi a un nuovo intervento anche se sapeva non essere risolutivo. Lì ha ritrova-to come vicino di letto un caro amico dell’università, compagno di appartamento. Con lui accanto ha ri-percorso gli anni della giovinezza! Era contento di essere stato lì per quell’uomo. Anche la moglie lo ringraziò moltissimo per aver accompagnato il ma-rito negli ultimi istanti della sua vita. Avevamo inizia-to a pregare insieme finchè è stato possibile. Piano piano maturava in lui una fede sempre più forte. Mi diceva che offriva la sua sofferenza per la fa-miglia e allo stesso tempo alcuni amici gli chiesero di offrirne una parte anche per loro stessi o per qualcun altro che poteva averne bisogno e lui dice-va semplicemente : va bene , lo faccio. Quando gli dicevo che i nostri amici, parenti, colleghi di lavoro, si ritrovavano per dire il rosario per lui, mi guardava e mi diceva stupito “ tutte queste persone per me! Ma perché!, non merito tanto.” Si preparava al di-stacco da noi ricevendo spesso la comunione e l’olio degli infermi, molto grato ai sacerdoti che lo visitavano. Dopo le loro visite si sentiva sempre meglio, più sollevato, più forte. Per me e per le no-stre figlie è stato un periodo molto difficile, ma nello stesso tempo prezioso per imparare da En-rico come si affronta la sofferenza che fa parte del nostro percorso e come si vive la vita fino all’ultimo istante.

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Venerdì 12 aprile VIA CRUCIS PARCO PANZINI ore 20.30 (O chiesa della Cagnona in caso di pioggia)

Sabato 13 aprile 15.00 VIA CRUCIS Con i GRUPPI dell’INIZIAZIONE CRISTIANA SS. MESSE prefestive delle PALME: 16.00 Bellaria Monte - 17.30 San Mauro - 18.00 Bellaria Centro

DOMENICA delle PALME 14 aprile 9.45 partenza cortei con le palme benedette Bellaria Monte da via Rossini (Metaltecnica) Bellaria Centro dalla Chiesa Sacro Cuore di Gesù San Mauro Mare dalla Chiesa Santa Maria Goretti 10.30 SANTA MESSA Unitaria di PASSIONE Parco PANZINI o Chiesa CAGNONA (in caso di maltempo)

18.00 S. Messa delle palme a Bellaria centro

Lunedì Santo – Martedì Santo – Mercoledì Santo ADORAZIONE delle QUARANT’ORE Bellaria Centro e San Mauro

8.30 Messa con Lodi ed esposizione eucarestia fino alle 18.00 chiusura con il vespro. Lunedì e Martedì Santo CONFESSIONI durante l’adorazione Su richiesta delle famiglie i Ministri porteranno l’eucarestia per l’ADORAZIONE a DOMICILIO

MERCOLEDI’ SANTO 17 aprile MESSA CRISMALE in cattedrale a Rimini Vescovo, sacerdoti e fedeli comunità parrocchiali 15.00 S.Messa con Rinnovo promesse sacerdotali – Benedizione OLI SANTI

GIOVEDI’ SANTO 18 aprile Messa solenne nella cena del Signore e lavanda dei piedi 17.30 San Mauro Mare con i ragazzi e le famiglie dei gruppi della catechesi 21.00 Bellaria Centro con Adorazione all’altare della reposizione “Orto degli ulivi” fino alle ore 24. (animata dall’AC)

VENERDI’ SANTO 19 aprile Liturgia della passione di Gesù (astinenza e digiuno) Benedizione dei “crocefissi” che porteremo dalle nostre case. 15.00 Bellaria Monte con i ragazzi e le famiglie dei gruppi della catechesi 21.00 Bellaria Centro

SABATO SANTO 20 aprile: nella resurrezione del Signore Benedizione UOVA: 9.00 Cagnona 10.00 Bellaria Monte 11.00 Bellaria Centro 15.00 S. Mauro M

CONFESSIONI MATTINO e POMERIGGIO durante la benedizione delle uova

UNICA VEGLIA PASQUALE e MESSA di RISURREZIONE 21.30 Bellaria centro per tutta l’unità pastorale

MESSE : DOMENICA di PASQUA LUNEDI’ di PASQUA 8.30 Bellaria Centro 9.00 Cagnona 9.00 Cagnona 9.45 Bellaria Monte 9.45 Bellaria Monte (Battesimi) 10.30 San Mauro Mare 10.30 San Mauro M. 11.15 Bellaria Centro 11.15 Bellaria Centro 18.00 Bellaria Centro

UNITA’ PASTORALE BELLARIA S. MAURO M. PARROCCHIE S. CUORE- S. MARGHERITA - S. MARIA GORETTI

SETTIMANA SANTA 2019

Info: 346 - 5908406 / 340 - 3623359 / 0541 - 344393

email: [email protected] - www.sacrocuorebellaria.it

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