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UNISCI E CONOSCI UNESCO

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UNISCI E CONOSCI UNESCO

CHI SIAMOMirabilia Network mette in rete 17 Camere di Commerciodi altrettanti siti UNESCO.

Mirabilia Network è un progetto nato nel 2012 che nel 2017 è

diventato Associazione Nazionale.

Mirabilia Network promuove le destinazioni meno conosciute, ‘gioielli’ e territori accomunati dal riconoscimento UNESCO.

Mirabilia Network si fa interprete delle diverse declinazioni per la

valorizzazione di un territorio, tra storia e cultura, tra tradizione ed innovazione, tra artigianato artistico ed enogastronomia.

Mirabilia Network usa un linguaggio “interconnesso”

per promuovere un nuovo turismo culturale ed esperenziale e per proporre

itinerari d’eccellenza sostenibili.

Mirabilia Network sviluppa la rete delle Città coinvolgendo

anche le Amministrazioni Comunali dei siti Unesco collegati.

IL PARTENARIATOLE CAMERE DI COMMERCIO A SISTEMA PER LA PROMOZIONEDEL TURISMO CULTURALE

I LUOGHI IN ITALIAMIRABILIA NETWORK

BARICastel del Monte

GENOVARolli di Genova

MESSINASalina

SASSARIMonte d’Accoddi

BENEVENTOIl complesso di Santa Sofia

GORIZIA Area del Collio

PAVIAPonte Coperto

SIRACUSADuomo di Siracusa

CAMPOBASSOFesta dei Misteri

IMPERIAAlpi del mare

PERUGIAAssisi Basilica di S. Francesco

TRIESTE Piazza Unità d’Italia

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CASERTALa Reggia di Caserta

ISERNIARiserva MAB Collemeluccio -

Montedimezzo Alto Molise

POTENZAParco Nazionale del Pollino

UDINEBasilica Patriarcale di Aquileia

CATANIAPiazza Duomo

LA SPEZIA Monterosso Al Mare - Cinque Terre

RAGUSAVal di Noto

VERONACittà

CROTONEAmpollino, Parco Nazionale della Sila

MATERAParco delle Chiese Rupestri

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SAVONAParco Nazionale del Beigua

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Cosa visitare

Castel del Monte(Sito UNESCO dal 1996)

Trulli di Alberobello(Sito UNESCO dal 1996)

Da qualunque parte si raggiunga Bari - via terra, cielo o mare - essa rivela subito forti connotati storici e vivaci tratti economici.

Cattedrali, chiese, castelli, mura, trulli, masserie, dolomen, e poi opifici, fabbriche, laboratori artigianali popolano il paesaggio, urbano e suburbano, declinando il riuscito connubio levantino fra talento ed intraprendenza. Dalla campagna al mare: nel “blu dipinto di blu”, come cantava Domenico Modugno - che nella bellissima Polignano a Mare è nato - e nei ricami bianchi dei rosoni delle cattedrali romaniche, la Terra di Bari trova la sintesi perfetta delle sue cromature.Acqua e pietra sono fondamenta di una civiltà “liquida” e quindi aperta all’accoglienza, ma allo stesso tempo “solida” perché determinata nel

conservare le proprie peculiarità rurali, che nei secoli sono diventate costumi e tradizioni anche gastronomiche.L’UNESCO nel 1996 ha riconosciuto Castel del Monte Patrimonio dell’Umanità perchè, come si legge nella motivazione, “possiede un valore universale eccezionale per la perfezione delle sue forme… capolavoro unico dell’architettura medievale, che riflette l’umanesimo del suo fondatore: Federico II di Svevia”.Nello stesso anno la Terra di Bari ha avuto un altro prestigioso riconoscimento UNESCO alle sue bellezze: i Trulli di Alberobello, perché “esempio di una forma di costruzione ereditata dalla preistoria e sopravvissuta intatta, pur nell’uso continuativo, fino ai nostri giorni”.

Storia, talento e intraprendenzaBari

Per maggiori informazioniCAMERA DI COMMERCIO DI BARITel: +39 080 2174452Email: [email protected]: www.ba.camcom.it

Come arrivare Aeroporto di Bari, Porto di Bari (collegamenti quotidiani con Grecia,

Croazia, Albania, Montenegro), Stazione Ferroviaria di Bari

Da non perdereIl parco dell’Alta Murgia, Gravina, le città costiere di Bisceglie e

Monopoli, Barletta, le Grotte di Castellana,Conversano e Mola di Bari

1A piedi si può ammirare la bellezza della città vecchia, passeggiando anche sulle sue mura. Per i più golosi la merenda è assicurata, grazie alla focaccia tipica, sfornata dai panifici che si trovano fra i vicoli. Meritano una visita anche la Cattedrale, la Chiesa di San Nicola e il Castello di Svevo. Ideali per concludere la giornata sono una passeggiata sul lungomare e una cena in un ristorante tipico.

2Visita a Molfetta e al Duomo di San Corrado, esempio dell’architettura romanico-pugliese. Dopo una passeggiata sul porto direzione Trani, per ammirare la splendida cattedrale realizzata in tufo calcareo, materiale tipico della zona. Per pranzo potete farvi tentare dai numerosi ristoranti sul mare. Imperdibile è anche la visita guidata a Castel del Monte, edificio del XII secolo fatto costruire dall’imperatore Federico II, con destinazione d’uso residenziale e di rappresentanza.

3Viaggiando verso Sud troviamo Polignano a Mare, rinomata per i suoi ottimi gelati artigianali che si possono gustare nei bar sulla balconata, ammirando il panorama impreziosito dalle scogliere a strapiombo. Ultima e immancabile tappa sono i Trulli di Alberobello, le tipiche costruzioni in pietra che donano una personalità monumentale alle campagne pugliesi.

Campagna barese

Polignano a Mare

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Cosa visitare

Per maggiori informazioniCAMERA DI COMMERCIO DI BENEVENTOTel: +39 0824 300201Email: [email protected]: www.bn.camcom.it

Il complesso di Santa Sofia(Riconoscimento UNESCO 2011)

La Chiesa di Santa Sofia è uno degli edifici di culto più belli ed originali del Medioevo. La sua movimentata facciata richiama alla

mente la flessuosità di una tenda da campo militare longobarda. Il campanile in pietra, posto a distanza di sicurezza, ricorda che nei secoli passati i terremoti ne causarono il crollo che distrusse il “protiro” antistante l’ingresso. Al centro di uno splendente mosaico dorato vi è Cristo in trono. Ai lati le figure oranti della Vergine e di S. Mercurio. Genuflesso, con la corona in testa, la figura del Principe Arechi II che, nel 759, volle la costruzione della chiesa dedicata alla Santa Sapienza di Cristo. L’edificio divenne “santuario della stirpe longobarda” in Italia. L’interno, una volta di forma stellare ed interamente affrescato, ha un razionale ordine geometrico, potendo essere circoscritto in una circonferenza di 23,50 metri. Procedendo dal centro si passa ad un esagono con sei colonne con capitelli antichi, collegati ad archi che sorreggono la cupola, e ad un decagono a sua

volta segnato da otto pilastri, ciascuno parallelo alla parete perimetrale corrispondente. Gli affreschi superstiti, che testimoniano nello stile le influenze orientali, narrano, nell’abside di sinistra, guardando l’altare, episodi della vita di San Giovanni il Battista con l’improvviso mutismo di Zaccaria per l’annuncio della futura nascita di Giovanni; nell’abside di destra, sono raffigurati episodi della vita della Vergine, come l’Annunciazione e la Visitazione.L’antica copertura della chiesa doveva essere a capanna, appoggiandosi alla sinuosa struttura esterna.Il chiostro fu monastero per monache benedettine e nacque con la chiesa. L’originario ordine architettonico dello spazio claustrale fu alterato dai rifacimenti dovuti ai danni dei vari terremoti. Il chiostro, di forma quadrata, come la Gerusalemme celeste, presenta una rientranza per lo sconfinamento dell’annessa chiesa. Al centro dello spazio vi è un pozzo, protetto da un antico capitello.

Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)Benevento

1Visita del centro storico. La Rocca dei Rettori, simbolo degli avvicendamenti storici: sannita, romana e poi longobarda. Accanto, il Museo Arcos con reperti del tempio di Iside. Di fronte, il complesso di S. Sofia. Lateralmente, il Museo del Sannio e il Chiostro. In zona, l’Hortus Conclusus installazione artistica realizzata nel 1992 dell’artista Mimmo Paladino. Proseguendo, l’Arco di Traiano eretto nel 114 d.C. in onore dell’imperatore Traiano. Vicino, la Chiesa di S.Ilario di fondazione longobarda.

2Proseguendo nel centro, la Cattedrale (V secolo) famosa per le sue porte di bronzo in tutta l’Europa medievale (distrutte dai bombardamenti del ‘43, ne restano poche formelle con scene sacre in rilievo). A destra, attraverso l’Arco del Sacramento (arco onorario databile tra la fine del I sec. e l’inizio del II sec, posto all’ingresso del Foro della città romana) si arriva al Triggio, cuore della città nuova longobarda, dove San Gennaro ebbe i suoi natali. Continuando si giunge al teatro romano, costruito nel II secolo sotto l’imperatore Adriano ed ingrandito da Caracalla; infine il Ponte Leproso (III sec. a.C.) e la Basilica della Madonna delle Grazie.

3Tour tra i comuni della provincia, territorio ricco di attrattive turistiche, storiche, artistico-culturali e paesaggistico-ambientali (museo Paleolab - area geopaleontologica di Pietraroja, parco del Taburno, Fortore, Valle Telesina, Valle Caudina, terra di San Pio, i vini e il torrone, ecc.).

Teatro Romano

Rocca dei Rettori

Arco di Traiano

Come arrivare Aeroporto di Napoli Capodichino, Aeroporto di Bari,

Aeroporto di Roma Fiumicino.In treno: da Napoli e Caserta

In auto: Autostrada A1 Napoli-MIlanoAutostrada A14 Milano-BariAutostrada A16 Napoli-Bari

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Cosa visitare

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Per maggiori informazioniCAMERA DI COMMERCIO DI CASERTATel: +39 0823 249111E-mail : [email protected]: www.ce.camcom.it

Caserta è provincia della Regione Campania ed occupa quella parte di territorio che anticamente i romani chiamavano Campania

Felix. Caserta ha origini antiche, già nel periodo longobardo (VIII secolo) esisteva un nucleo urbano denominato Casa Hirta (dal latino: “villaggio posto in alto”), che assunse i connotati di un moderno impianto urbanistico solo nella seconda metà del XVIII secolo, quando Carlo III di Borbone commissionò all’architetto Luigi Vanvitelli la costruzione dell’omonima “Reggia”, una maestosa residenza reale di 1.200 stanze e 1.742 finestre, lunga, nel lato meridionale, ben 249 metri e alta 37,83. Un incanto che ricopre un’area di circa 47.000 m². Nello stesso periodo i Borboni insediarono, nella pianura che successivamente sarà ribattezzata

di “Terra di Lavoro”, innumerevoli siti, quali ad esempio la Real tenuta di Carditello e la Real seteria di San Leucio, che non furono soltanto luogo di svago per la corte, ma importanti luoghi di espressione imprenditoriale. Basti pensare che nel 1856, alla rassegna internazionale di Parigi, l’ industria borbonica si classifico al terzo posto in Europa come sviluppo industriale, dopo Inghilterra e Francia. Oggi, la provincia di Caserta, anche nota come “Terra di Lavoro”, si estende, dal mare (45 km di litorale costiero) alle montagne, per una superficie pari al 19% del totale regionale; un territorio che, con tre Comunità Montane, tre parchi regionali, tre Riserve Naturali e con un numero significativo di bellezze di interesse storico/artistico, si propone come meta ideale per chi ama le vacanze all’insegna della natura e della cultura.

Palazzo Reale del XVIII secolo di Caserta con il parco, l’acquedotto Vanvitelliano e il complesso di San Leucio

(Riconoscimento UNESCO 1997)

“Terra Felix”Caserta

Complesso di San Leucio

Acquedotto Vanvitelliano

Come arrivare In auto: Autostrada A1 Roma-Napoli,

Autostrada A30 Caserta-Salerno. In treno: Linea ferroviaria Napoli - Roma

In aereo: Aeroporto di Napoli Capodichino

Da non perdereCasertavecchia, Bosco di San Silvestro, Vaccheria

e San Leucio, Anfiteatro Capuano, Acquedotto vanvitelliano, Basilica benedettina di S.Angelo in Formis, Teatri romani di Sessa Aurunca e Teano,

Sito di Carditello

1Il centro storico di Caserta, con i suoi ristoranti tipici, non potrà che lasciarvi a bocca aperta.

2La Reggia di Caserta, che si trova all’ingresso del centro della città, è facilmente raggiungibile perché collegata alla stazione ferroviaria e all’uscita Caserta Nord dell’Autostrada del Sole. La Reggia, la più grande al mondo per volume, vi affascinerà con i suoi appartamenti storici, i Giardini Reali, il Giardino Inglese, il Bagno di Venere, il Criptoportico, la Cappella Palatina, la Quadreria, la sala del Trono e mille altre sorprese. Una piccola curiosità: con la nascita del Regno d’Italia (1861), i funzionari sabaudi censirono i beni contenuti nella Reggia. Il bidet fu così inventariato: “strano oggetto a forma di chitarra”.

3Non possono mancare le visite alla seteria Reale di San Leucio, all’acquedotto vanvitelliano - “i ponti della valle”, e a Casertavecchia.

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Cosa visitare

Riserva della Biosfera della Sila(Sito UNESCO dal 2014)

Per maggiori informazioniCAMERA DI COMMERCIO DI CROTONETel: +39 09 626634234Email: [email protected]: www.kr.camcom.gov.it

I territori della Provincia di Crotone fanno parte del Parco Nazionale della Sila, selezionato da IUCN e WWF come centro di diversità vegetale

mondiale, sono inseriti nel patrimonio mondiale dell’UNESCO grazie alle ampie distese di ulivi, ai panorami incantevoli e all’accoglienza sincera. Ampie spiagge e un mare cristallino lasciano spazio, in pochi minuti di viaggio, a spettacolari paesaggi collinari e alla lussureggiante vegetazione dell’altopiano della Sila. Il territorio crotonese vanta un notevole patrimonio naturale (Riserva naturale Marina “Capo Rizzuto”, Parco Nazionale della Calabria, Area geologica Vica e Stuni) e storico-artistico (Parco Archeologico di Capo Colonna, Castello di Carlo V, Castello Normanno di Santa Severina, Castello Aragonese di Le Castella) che favorisce ogni tipologia di turismo lungo tutto l’arco dell’anno.

Non mancano le eccellenze di ambito enogastronomico, di cui i vini sono l’esempio migliore: prodotti da vitigni autoctoni possono oggi contare sui marchi Doc e Igt, e su un sempre più largo consenso. Livelli elevatissimi di qualità e di gusto sono riconosciuti anche al pane, all’olio, alla sardella, ai salumi e ai formaggi.Non si può dimenticare nemmeno l’antichissima tradizione artigianale del Crotonese, il cui frutto più prezioso è l’arte orafa. Tutto questo rende la provincia di Crotone un territorio unico ed incantevole destinato a rimanere nel cuore di chi l’ha vissuto o, semplicemente, visitato.

CrotoneIl patrimonio naturale della Sila

Palumbo

Lago Ampollino

Santa Severina

1Si comincia da Capo Colonna, dov’è possibile ammirare il santuario di Hera Lacinia, uno dei più importanti della Magna Grecia. Dopo una rigenerante pausa pranzo in un agriturismo locale si può raggiungere Le Castella. Qui, in uno dei tratti più belli dell’Area Marina Protetta “Capo Rizzuto”, sorge un magnifico castello, sulle cui fondamenta risalenti al periodo Magno-Greco, si sono stratificati interventi normanni, svevi, bizantini, angioini e aragonesi.

2Non può mancare una visita a Crotone, di cui si possono visitare il Museo Archeologico Nazionale, il Castello di Carlo V, fortezza costruita nel IX secolo per difendere la città dalle incursioni dei Saraceni, Piazza Duomo e la Cattedrale, risalente all’IX secolo, per finire con una passeggiata sul lungomare fino al porto turistico. Altra tappa interessante è Santa Severina, nota per il suo Castello costruito in epoca normanna, la Cattedrale risalente al XIII secolo ed il Battistero, l’unico esemplare bizantino pervenuto ai nostri giorni ancora sostanzialmente integro. Infine, c’è la possibilità di effettuare una visita con degustazione in una delle svariate cantine di vini DOC della Val di Neto (I.G.T.).

3Per gli amanti della natura non può mancare un’escursione nel Parco della Sila e al Villaggio Palumbo, conosciuto anche come Palumbosila, situato nell’altopiano silano, sulle sponde meridionali del lago Ampollino. È un’importante località sciistica, dotata di efficienti impianti di risalita, pista da bob, palaghiaccio e vari centri per il noleggio di attrezzature. Palumbosila gode di un ambiente naturale incontaminato, con fitte foreste di pini larici e abeti bianchi. D’estate è possibile fare un giro in seggiovia, per ammirare il panorama dall’alto, o, dopo Giugno, attraversare il lago in pedalò.

Come arrivare Aeroporto Crotone S.Anna oppure Aeroporto

Internazionale di Lamezia Terme.Stazione Ferroviaria di Lamezia Terme Centrale

In auto: Autostrada A3 Reggio-Calabria

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Cosa visitare

Le Strade Nuove e il sistema dei Palazzi dei Rolli(Sito UNESCO dal 2006)

Per maggiori informazioniCAMERA DI COMMERCIO DI GENOVATel. +39 010 27041 Email: [email protected] Web: www.ge.camcom.it

Genova ha riscoperto da alcuni anni una vocazione turistica che ha radici antiche, che affondano nel Medio Evo e nel Cinquecento

- el siglo de oro - per arrivare al Novecento. Le tappe di questa riscoperta sono state l’Expo 1992, con il recupero del Porto Antico e l’Acquario, il vertice G8 del 2011, Genova Capitale Europea della Cultura nel 2004 e, nel 2006, il riconoscimento UNESCO dei “Rolli” genovesi, 42 su 150 esistenti.Fin dal Medioevo, a Genova, le aristocratiche famiglie di mercanti e navigatori si insediavano nel centro antico, in lotti a stretto controllo familiare. Nel Cinquecento, quelle stesse famiglie decisero di costruirsi nuove strade e nuovi palazzi, creando la straordinaria invenzione urbanistica di Strada Nuova: un quartiere elitario, con una moderna lottizzazione pubblica e case allineate lungo un rettifilo di 250 metri.

I palazzi diventarono delle vere e proprie “regge repubblicane” in cui i ricchi mercanti, banchieri, e finanzieri genovesi ospitavano imperatori, re e ambasciatori.Nacque così un originale sistema, che oggi chiameremmo di “chate aux relais” di ospitalità pubblica in dimore private, sancito con un decreto Cinquecentesco del Senato che istituiva i Rolli (o liste, da cui prende il nome il sito) degli Alloggiamenti pubblici. I proprietari dei palazzi erano tenuti ad accogliere gli ospiti della Repubblica, facendosi carico di tutte le spese.Oggi questo originale sistema di ospitalità diffusa è al centro della riscoperta turistica di Genova, meta di visite guidate e di periodici eventi spettacolari come i “Rolly Days”. A corollario dei palazzi anche le 30 “Botteghe storiche” certificate sono meta di visite e di scoperte.

I palazzi dell’ospitalità cinquecentesca Genova

Da non perdereA levante della città affascinanti borghi: Portofino, S.

Margherita Ligure, Rapallo, Camogli, Sestri Levante e Chiavari. E poi gli incantevoli Golfo Paradiso e Tigullio

e il Monte di Portofino. Subito dietro città e riviere, splendide vallate con i Parchi dell’Antola, dell’Avento e del Beigua consentono il trekking e soste in borghi

ricchi di storia, arte e buona gastronomia

Come arrivare Aeroporto Internazionale Cristoforo Colombo

Autostrade: A12 nel levante verso Livorno, A10 nel ponente per la Francia che si agganciano agli assi che collegano Genova a

Milano (A7) e a Torino ed Aosta (A26 dei Trafori).Collegamento ferroviario con La Spezia, Imperia, Milano e Torino.

Traghetti per Sardegna, Sicilia, Spagna, Marocco

Borgo di Portofino

Via Garibaldi

1Breve escursione nel centro storico e cena in uno dei tanti ristoranti tipici.

2Si consiglia un breve percorso a piedi verso la cinquecentesca Strada Nuova, oggi via Garibaldi, con visita ad alcuni dei 42 palazzi dei Rolli: Palazzo Tobia Pallavicino, Palazzo Lomellino, Palazzo Bianco e Palazzo Rosso, Palazzo Giacomo e Pantaleo Balbi, Palazzo Grimaldi Spinola di Pellicceria, unico esempio di dimora con arredi originali e il Museo di Palazzo Reale con la Sala del Trono, il Salone da Ballo e la Galleria degli Specchi. C’è anche la possibilità di visitare l’Appartamento dei Principi Ereditari, da richiedere all’atto della prenotazione.

3Visita guidata a Palazzo del Principe, la più vasta e sontuosa dimora nobiliare della città di Genova. L’itinerario, attraverso gli appartamenti principeschi, si conclude nel monumentale giardino, dove si allestivano feste in onore di ospiti illustri. Suggeriamo, poi, una visita all’Acquario di Genova, con il nuovo Padiglione Cetacei progettato da Renzo Piano. A seguire un tour guidato fra le trenta Botteghe storiche genovesi certificate, veri e propri tesori di architettura e tradizioni, con possibilità di shopping di prodotti tipici eccellenti in locali di pregio e “caruggi” medioevali.

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Cosa visitare

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Per maggiori informazioniCAMERA DI COMMERCIO DI MATERATel: +39 0835 338411Email: [email protected]: www.mt.camcom.it

I sassi ed il Parco delle Chiese Rupestri di Matera(sito UNESCO dal 1993)

Senza tempo! Esito paradossale per una città dalla storia complessa: città di confine, di contrasti, di competizione e fusione tra

paesaggi, civiltà, culture diverse. Competizione che ha visto dapprima l’aspro paesaggio murgico materano farsi ideale supporto della “civiltà rupestre” di matrice bizantina ed orientale, e che ha visto poi, a partire dall’avvento dei normanni, il sistematico tentativo di riduzione della “città rupestre” alle regole della “cultura della città” europea: dal romanico, al barocco, otto secoli di costruzione e rifinitura della città hanno tentato di plasmare, vincere le naturali “resistenze” del preesistente habitat rupestre, determinando architetture e sistemazioni urbane di particolare qualità ed originalità.L’insediamento umano nel territorio di Matera è antichissimo. Il nucleo originario della città era, ed è ancora oggi, costituito dalla Civita ai cui

lati, nelle due conche carsiche, si sono sviluppati gli stupefacenti Sassi. Nel X secolo gruppi di pastori incominciarono a insediarsi e a ricavare nella morbida roccia abitazioni rustiche. Questi agglomerati divennero talmente complessi da determinare un’occupazione totale dei pendii e diedero vita ad una delle strutture urbane organizzate più incredibili mai create al mondo, un capolavoro assoluto dell’ingegno e della capacità di adattamento di un’umanità impegnata a sopravvivere alle difficoltà ambientali.Matera antica può essere considerata “la capitale della civiltà rupestre” sviluppatasi nell’arco murgico pugliese tra IX e XI secolo d.C., sia per la vastità della gravina interessata, che per la permanenza storica dell’insediamento urbano, giunto fino ai nostri giorni.Matera è Capitale della Cultura Europea 2019.

Architettura inaspettata nelle conche carsicheMatera

Matera

Castello del Malconsiglio

Come arrivareL’aeroporto più vicino è il Karol Wojtila di Bari Palese, distante

appena 60 km circa. Altro aeroporto è quello del Salento a Brindisi, distante 150 km circa.

Matera è capolinea della linea Bari-Matera (a scartamento ridotto) delle Ferrovie Appulo Lucane

Da non perdereIl Parco della Murgia, Miglionico, Montescaglioso, Gravina di Matera

1Passeggiata per il centro storico con cena in uno dei ristoranti caratteristici dei Sassi.

2Visita guidata al Parco della Murgia Materna, alla Cripta del Peccato Originale, definita la Cappella Sistina della pittura parietale rupestre, con affreschi di matrice longobarda, databili al IX secolo e tra i più antichi presenti in Basilicata. Potrete poi proseguire per Murgia Timone, l’area più panoramica, e ammirare i complessi rupestri. Da non perdere anche le Chiese Rupestri di Santa Lucia alle Malve, di Santa Maria dell’Idris e dello straordinario complesso del Convicino di Sant’Antonio.

3I dintorni di Matera sono preziosi quanto la città stessa, come Miglionico, cittadina caratterizzata dall’imponente Castello del Malconsiglio, di origine normanna, che domina tutta la valle. Si prosegue con la Basilica Pontificia di Santa Maria Maggiore, che custodisce il meraviglioso Polittico di Cima da Conegliano e una splendida cripta normanna. Infine si consiglia di fermarsi a Montescaglioso, feudo degli Altavilla, e visitare l’Abbazia di San Michele Arcangelo, monumento tra i più pregevoli del Sud Italia e simbolo della città.

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Cosa visitare

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Isole Eolie: Lipari, Vulcano, Salina, Stromboli, Filicudi, Alicudi e Panarea(Sito UNESCO dal 2000)

Per maggiori informazioniCAMERA DI COMMERCIO DI MESSINATel: +39 090 77721Email: [email protected]: www. me.camcom.it

Le Isole Eolie sono un arco vulcanico che, a partire da mezzo milione di anni fa, si è originato per effetto della collisione tra due placche tettoniche

e della conseguente risalita di magma. Ancora oggi sono presenti vulcani attivi: Stroboli, le cui continue esplosioni si riversano con cascate di lapilli sulla Sciara del Fuoco; Vulcano, la cui ultima eruzione risale al 1888, segnato da un’intensa attività fumarolica lungo i bordi del cratere; Panarea, il cui cratere sommerso si apre tra gli isolotti, rivelato dalle numerose fumarole che emettono gas di origine magmatica.Il mare delle Eolie regala scenari incantevoli, spesso accessibili solo in barca, tra falesie, scogliere e fondali ricchi di biodiversità. Vi sono spiagge di rara bellezza, Valle Muria ed Acquacalda a Lipari, Bazzina ad Alicudi, Le Punte a Filicudi, Cala Zimmari a Panarea, il Gelso e le Sabbie Nere a Vulcano, Piscità a Stromboli.Le isole sono un crocevia di storia e leggende, che le rendono stimolanti mete per il turismo culturale. L’uomo abita le Eolie da 8000 anni e ne ha modellato

il paesaggio attraverso imponenti terrazzamenti, lasciando tracce della sua presenza non soltanto nel Castello di Lipari - un complesso monumentale che ospita il Museo archeologico regionale “L. Bernabò Brea” e numerose testimonianze del Neolitico all’epoca bizantina - ma anche nei villaggi dell’età del Bronzo perfettamente conservati che sorgono su Capo Graziano a Filicudi, Serro del Capo a Salina, Punta Milazzese a Panarea.Numerosi sono i percorsi, ideali per gli appassionati di trekking, che si snodano tra garighe e praterie costiere, ginestri e formazioni di macchia mediterranea.Le produzioni vinicole, derivanti da peculiari vitigni come il Malvasia e il Corinto nero, insieme a quelle agricole, caratterizzato dal cappero, conferiscono un carattere inconfondibile a una tradizione enogastronomica che riflette una lunga storia di “isole contadine”, alla quale si affianca anche la pesca, qui rivolta soprattutto all’alalunga, al pesce spada e al gamberetto di nassa.

Isole Eolie: le sette perle del mediterraneoMessina

Isole Eolie

Tramonto sulle Eolie

Come arrivare Gli aeroporti più vicini sono: l’Aeroporto di Catania-Fontanarossa

(110 km), collegato sia da servizi pubblici che da servizi privati in convenzione con i principali hotel oleani, e l’Aeroporto dello

Stretto-Reggio Calabria, maggiormente accessibile nel periodo estivo grazie ai collegamenti in aliscafo tra le Eolie

e Reggio Calabria

1Tour dell’isola di Lipari alla luce del tramonto, seguito da una cena tipica in uno dei rinomati ristoranti del centro storico.

2Escursione a Vulcano, con immancabile bagno nelle famose spiagge nere e, a seguire, un giro dell’isola in barca. L’isola è caratterizzata da manifestazioni di natura vulcanica, molto apprezzate dai turisti, che vi si recano anche per godere degli effetti terapeutici di fanghi caldi e fumarole sottomarine.

3Visita alla rocca del Castello e all’importante Museo archeologico eoliano, seguita da un’imperdibile escursione a Panarea - con visita al paesino e al Villaggio preistorico - e Stromboli, dove si può effettuare una scalata o ammirare dal mare il suggestivo bagliore notturno delle esplosioni vulcaniche.

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Cosa visitare

Il Molise è una terra misteriosa e ricca di straordinari paesaggi incontaminati, di aree protette e di riserve naturali, dove le testimonianze

d’insediamenti paleolitici si accostano a siti archeologici della civiltà sannita e di epoca romana, a monumenti medioevali, torri, castelli e ad antichi borghi.Sorprendenti sono anche le tradizioni molisane, comprese quelle enogastronomiche: le usanze e i riti che si ripetono ad ogni ricorrenza, gelosamente custoditi, trasmettono la nostra storia e la nostra identità, che ci rendono unici.Nel 1977 la “Riserva MAB Collemeluccio - Montedimezzzo Alto Molise” è stata una delle prime aree naturali, tra le otto italiane, ad essere

iscritta come “Riserva della Biosfera” per la conservazione e la protezione dell’ambiente, all’interno del programma “L’Uomo e la Biosfera” (MAB) dell’Unesco.Estesa per 638 ettari, è costituita da due nuclei evidenziati da peculiari caratteristiche geomorfologiche che distano tra loro circa 15 Km.Nel 2014 la  commissione internazionale Unesco ha approvato il progetto di allargamento dell’area comprendente le due riserve Mab ospitate nel territorio alto molisano a tutto il territorio dei sette comuni che fanno parte del consorzio Assomab: San Pietro Avellana, Vastogirardi, Carovilli, Pietrabbondante, Pescolanciano, Chiauci e Roccasicura.

Dalla montagna alla costa, in un ambiente incontaminato

Riserva MAB Collemeluccio - Montedimezzo Alto Molise(Sito UNESCO 1997)

Per maggiori informazioniCAMERA DI COMMERCIO DI MOLISETel: +39 0874 4711Email: [email protected]: www.molise.camcom.it

Molise

1Visita del centro storico di Isernia, comprendente la fontana Fraterna, la Cattedrale e il Museo del paleolitico. I più sportivi possono esplorare la riserva di Collemeluccio- Montedimezzo, dove è possibile effettuare visite guidate, percorsi (anche per ipovedenti) e trekking. A Pietrabbondante, invece, si può visitare il sito archeologico, che presenta un anfiteatro romano.

2Visita di Agnone, con tour della più antica fonderia di campane conosciuta, e di Sepino, cittadina sannita con visita del complesso archeologico di Altilia.

3Campobasso vi affascinerà grazie al suo centro storico e al Castello Monforte, di origine medioevale. Altre attrattive della città sono il Museo Provinciale Sannitico e il museo dei Misteri, che ospita le “macchine”con cui gli attori in costume rimangono “sospesi” durante la manifestazione storica del Corpus Domini. Lungo la strada verso Termoli e il suo borgo vecchio sono visitabili i piacevoli paesi di Guardialfiera, Larino, Ururi e San Martino in Pensilis.

Corsa dei carri, anche detta “La carrese”

Termoli

Come arrivareIn aereo: La città di Pavia è facilmente raggiungibile dagli aeroporti di Milano Linate (58 km), Milano Malpensa (85 km) e Bergamo Orio

al Serio (102 km)In treno: Linea Milano-Genova

In auto: Autostrada A7 Milano-Genova (uscita Bereguardo-Pavia Nord), Autostrada A21 Torni-Piacenza (uscite Casteggio-Casatisma

e Stradella-Broni)

Da non perdereVenafro, Carovilli, Pescolanciano, Frosolone, Oratino,

Riccia, Gambatesa e Civitacampomarano

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Cosa visitare

La Via Francigena(Candidatura UNESCO 2017)

La Via Francigena, chiamata così come rimando alla provenienza dal regno dei Franchi, si snoda tra borghi, corsi d’acqua

e risaie, e si presenta nel territorio come un viaggio di suggestioni del tempo da percorrere e da scoprire. Nata dall’esigenza dei Longobardi di collegare Pavia, capitale del Regno del Nord, ai ducati dell’Italia meridionale, diventò il principale collegamento tra nord e sud dell’Europa quando i Franchi sconfissero i Longobardi.Il tratto pavese, lungo 126,7 km, si presenta come una delle più spettacolari tappe del cammino e comprende i comuni di Palestro, Robbio, Nicorvo, Mortara, Tromello, Garlasco, Gropello Cairoli, Carbonara al Ticino, San Martino Siccomario,

Pavia, Valle Salimbene, Linarolo, Belgioioso, Corteolona, Santa Cristina e Bissone, Chignolo Po.Pavia, città millenaria nel cuore della pianura padana, sorprende per la ricchezza del patrimonio artistico, che testimonia l’antica storia di quel luogo che, una volta, era chiamato Ticinum.Il Pavese, la Lomellina e l’Oltrepò fanno di questa provincia un territorio caratterizzato da antichi castelli, fortezze, rocche, suggestivi borghi e chiese romaniche che testimoniano come il territorio fosse un crocevia di vie religiose. Non mancano prodotti tipici dell’enogastronomia d’eccellenza e paesaggi di indimenticabile incanto.

La “Città millenaria”

Per maggiori informazioniCAMERA DI COMMERCIO DI PAVIATel: +39 0382 3931Email: [email protected]: www. pv.camcom.it

Pavia

1Visita al caratteristico centro storico di Pavia con i suoi principali monumenti: la chiesa romanica di San Michele Maggiore, la chiesa di San Pietro in ciel d’Oro, il Broletto di Pavia e l’antica Università. In seguito raccomandiamo di partire alla scoperta della Certosa di Pavia.

2A pochi chilometri da Pavia potrete trovare il Castello di Belgioioso, gioiello di origine viscontea sorto nel luogo che gli stessi Visconti definirono “Bel Zoiosus”. La dimora era stata edificata nel XV secolo per la caccia dei nobili signori. Altro castello che merita attenzione è quello di Chignolo Po, considerato la Versailles della Lombardia, con il suo elegante giardino all’italiana.

3Immancabile è la visita a Vigevano, città ducale di origine longobarda nota per la celebre ed elegante Piazza, ideata dal Bramante con il concorso di Leonardo da Vinci. Per concludere non rimane che fare una sosta a Robbio, che vi stupirà con i suoi antichi monumenti, come la chiesa romanica di  San Pietro  (XIII sec.) e l’antichissima chiesa di San Valeriano  (V-VI sec.), ampliata e ricostruita dai monaci cluniacensi.

Borgo di Zavattello

Castello Visconteo

Certosa di Pavia - Chiostro piccolo

Come arrivareIn aereo: La città di Pavia è facilmente raggiungibile

dagli aeroporti di Milano Linate (58 km) Milano Malpensa (85 km) e Bergamo Orio al Serio (102 Km).

In treno: Linea Milano - GenovaIn auto: Autostrada A7 Milano - Genova (uscita

Bereguardo - Pavia Nord) Autostrada A21 Torino - Piacenza (uscite

Casteggio - Casatisma e Stradella - Broni)

Da non perdereLe Terme Miradolo, Salice e Rivanazzano, i borghi di Varzi e Zavattarello, Sant’Alberto di Butrio, Lomello e l’antico Battistero di San Giovanni ad Fontes, Breme

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Cosa visitare

Assisi, la Basilica di San Francesco e altri siti francescani(Sito UNESCO dal 2000)

La Basilica di San Salvatore a SpoletoIl Tempietto del Clitunno a Campello sul Clitunno

I tesori della “Verde Umbria”

L’Umbria è stata per secoli testimone del passaggio di popolazioni fiere e combattenti, di cavalieri, artisti e santi. Un passato glorioso

che riecheggia tra le mura storiche di centri come Todi, Gubbio, Foligno, Città di Castello, Spoleto e Assisi, (costruiti dai valorosi umbri), o Perugia e Orvieto (nobili città stato etrusche), o lungo la romana via Flaminia e le battaglie di Annibale sul Lago Trasimeno. È, tuttavia il Medioevo, l’inconfondibile protagonista nella fisionomia del paesaggio umbro, in cui si ergono borghi fortificati, castelli e abazie.“La verde Umbria” possiede molte zone protette (il Parco fluviale del Tevere, il Parco del Lago Trasimeno, il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, il Parco del Monte Cucco, il Parco del Monte Subasio) e tre siti UNESCO.

Assisi, la Basilica di San Francesco e gli altri siti francescani, massima espressione del genio artistico italiano, immersa in uno straordinario scenario naturale capace di evocare una spiritualità intensa e profonda. La Basilica di San Salvatore a Spoleto e il tempietto del Clitunno a Campello, splendidi esempi di arte longobarda inseriti all’interno del circuito “Longobardi in Italia: i luoghi del potere”. Anche in questi casi, la natura ha contribuito a creare un’atmosfera meravigliosa.In una zona famosa per il suo olio extravergine di oliva (Campello sul Clitunno e Spoleto fanno parte dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio), si possono scoprire luoghi di estremo interesse storico e paesaggistico come il Bosco sacro del Monteluco o le splendide Fonti sul Clitunno.

Per maggiori informazioniCAMERA DI COMMERCIO DI PERUGIATel: +39 075 57481Email: [email protected]: www. pg.camcom.gov.it

Perugia

Come arrivareAeroporto Internazionale dell’Umbria – Perugia “S. Francesco

d’Assisi” (www.airport.umbria.it)Autostrada A1, Strada Europea E45, Strada Europea E78.

Ferrovia direttissima Firenze-Roma; Ferrovia Firenze-Roma; Ferrovia Foligno-Treontola; Ferrovia Roma-Ancona

Da non perdereTodi, Gubbio, Narni, Amelia, Assisi, Perugia, Orvieto, La Basilica

di San Salvatore a Spoleto e Il tempietto del Clitunno a Campello

1Visita di Perugia e del suo centro storico.

2Gita guidata di Assisi. Il percorso alla scoperta dei luoghi francescani prevede la Cattedrale di S. Rufino (sec. XII) patrono della città e la Basilica di Santa Chiara (sec. XIII) che sorge sulla zona in cui si trovava l’antica cappella di San Giorgio, luogo della prima sepoltura di Francesco. A seguire la Chiesa Nuova, edificata nel 1615 sul luogo della casa paterna del Santo, è un capolavoro architettonico che racchiude il meglio dell’arte italiana del medioevo. Il tour si conclude con la visita della Porziuncola in Santa Maria degli Angeli e l’antica chiesa di San Damiano.

3Imperdibile è la Basilica di San Salvatore a Spoleto. In seguito potete salire sulla scala mobileche porta alla Rocca Albornoziana e visitare il Museo Nazionale del Ducato di Spoleto. L’itinerario, poi, procede nel centro storico fino alla celebre Piazza Duomo. Dopo un pranzo a base di tipiche golosità locali suggeriamo una visita al Castello di Campello Alto, un borgo antico che sorge sulla sommità di un colle vestito di ulivi. In seguito ci si può spostare verso le Fonti del Clitunno e visitare il giardino d’acqua, cantato dai poeti antichi, in un contesto naturalistico esclusivo. Infine, attraverso l’antica Via Flaminia si giunge al Tempietto, eccezionale testimonianza della presenza longobarda.

San Salvatore - Spoleto

Campello, il Tempietto del Clitunno di notte

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Cosa visitare

Parco Nazionale del Pollino(Riconoscimento UNESCO 2016)

I tesori del Pollino

Con i suoi 192.000 ettari, a cavallo tra Basilicata e Calabria, il Parco Nazionale del Pollino è il parco nazionale più esteso d’Italia. I vasti boschi di

faggi, abeti, aceri, ontani e pini loricati (specie vegetale relitta dell’ultima glaciazione, divenuta simbolo del Parco), insieme a presenze floreali come orchidee, narcisi, genziane e ginestre, testimoniano come la presenza dell’uomo sia limitata e non invasiva. I visitatori potranno quindi immergersi nella natura, osservando animali in libertà come cavalli, cinghiali, lontre, gufi reali, nibbi, aquile reali e capovaccai. Il Pollino è visitabile in tutte le stagioni: d’inverno, quando sentieri e pianori si trasformano in soffici distese per lo sci di fondo; in primavera, quando le fioriture esplodono in mille colori, invitando all’escursionismo; d’autunno, il momento cromatico in

assoluto più suggestivo; e d’estate, quando trekking, walking e mountain bike sono attività che vi porteranno a scoprire una delle meraviglie del Sud Italia, nonché uno degli universi botanici più ricchi e vari dell’intera penisola. Inoltre, i fantastici canyon che scorrono tra le imponenti pareti rocciose sono scenari ideali per il torrentismo e il rafting.Ricchissima è l’offerta di attrazioni turistiche di varie tipologie in Basilicata, oltre a quelle del Parco del Pollino: siti culturali, musei, spettacoli dal vivo, parchi letterari e naturalistici, circuiti di turismo adrenalinico e naturalistico: su tutti il “Volo dell’Angelo” e “Dolomiti Rocks”, la prima ferrata del Meridione d’Italia, a Castelmezzano-Pietrapertosa; il “Volo dell’Aquila” a S.Costantino Albanese; il “Ponte alla Luna” a Sasso di Castalda.

Per maggiori informazioniCAMERA DI COMMERCIO DI POTENZATel: +39 0971 411357Email: [email protected]: www.pz.camcom.it

Potenza

In bicicletta per i sentieri del parco

Sci alpinismo nel parco

Climbing nel parco

1Visita di Potenza e assaggio della cucina tipica in uno dei numerosi ristoranti.

2Esplorazione delle zone limitrofe a Potenza: Ponte Tibetano di Sasso Castalda, Volo dell’Angelo a Castelmezzano, il Borgo di Pietrapertosa. In seguito potrete partire per il Parco del Pollino, cenando e pernottando a Rotonda, sede dell’Ente Parco.

3Escursione del Parco Nazionale del Pollino, ricco di biodiversità. A seconda delle preferenze e del livello di preparazione si può optare per escursioni più o meno impegnative, e raggiungere luoghi con diverse caratteristiche panoramiche e naturalistiche. Sono presenti anche itinerari percorribili a cavallo o in mountain bike, mentre tra le gole del Fiume Lao è possibile praticare rafting. Le visite guidate sono effettuate anche nei borghi del parco e nel Museo naturalistico e paleontologico di Rotonda, dove sono esposti i resti restaurati di un esemplare di Elephas antiquus italicus risalenti al Pleistocene medio superiore (400.000-700.000 anni fa), oltre a reperti fossili di altre specie animali.

Come arrivareAeroprto di Napoli – Capodichino

Aeroporto di Bari e Aeroporto di Lamezia TermeAutostrada del Mediteranneo

Da non perdereL’area del parco si estende fino ai confini della costa

tirrenica a ridosso di Maratea. Impianti di risalita e piste da sci di Monte Sirino

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Cosa visitare

Per maggiori informazioniCAMERA DI COMMERCIO DI RIVIERE DI LIGURIATel: +39 0187 728232Email: [email protected]: www.rivlig.camcom.gov.it

Le colline a strapiombo sul mare, gli incantevoli borghi marinari, la fusione perfetta tra storia e ambiente, l’armonioso rapporto tra uomo e

natura, cui si deve un paesaggio di straordinaria bellezza scenica, emblema di un tradizionale modo di vivere, mostrano come nella provincia spezzina abbia luogo un armonico connubio tra uomo e territorio.Questo poetico scorcio ligure dell’estremo levante ospita il Parco Nazionale delle Cinque Terre ed il Parco Naturale Regionale di Portovenere: siti entrambi dichiarati, assieme alle isole Palmaria, Tino e Tinetto, patrimonio mondiale dell’umanità i 5 dicembre 1997, grazie alla loro ineguagliabile

bellezza paesaggistica ed all’unicità degli ecosistemi che sono riusciti a preservare.La variegata offerta turistica della provincia spezzina si concretizza inoltre in molteplici circuiti che dalla città della Spezia si dipanano in ogni borgo dove musei, castelli, fortezze, ville di età romana, aree archeologiche, chiese e santuari permettono al visitatore un’emozionante immersione nella cultura e nelle tradizioni locali, con la possibilità di gustare ottimi prodotti enogastronomici che portano con sé il gusto ed il profumo del mare e della terra che li ha generati e delle mani sapienti di chi li ha lavorati e resi unici.

Portovenere, Cinque Terre e le Isole (Palmaria, Tino e Tinetto)(Riconoscimento UNESCO dal 1997)

Il patrimonio ambientale delle Cinque Terre e di PortovenereRiviere di Liguria

Isola di Palmaria

Cinque Terre

Da non perdereCittà della Spezia, le Cinque Terre, Portovenere, Levanto e

Bonassola, Borgo marinaro delle Grazie, San Terenzo, Lerici e Tellaro, Parco Naturale Regionale di Montemarcello. Val di Magra,

Sito archeologico di Luni, Città di Sarzana

Come arrivare In auto: Autostrada Al2 Genova-Livorno,

Autostrada A15 Parma-La Spezia.In treno: Linea ferroviaria Roma-Pisa-Genova.

In aereo: Aeroporti di Pisa e di Genova

1Breve visita al centro cittadino della Spezia e cena in uno dei ristoranti tipici.

2Visita delle Cinque Terre (Riomaggiore, Manarola, Corniglia, Vernazza e Monterosso) e di Portovenere, che possono essere visitate a piedi percorrendo gli spettacolari sentieri che le collegano, oppure in treno. Per chi ama il mare c’è la possibilità tutto l’anno di muoversi in battello e godere dei panorami indimenticabili da un punto di vista privilegiato. Più tardi si può proseguire con la visita di Lerici, del suo Borgo, dell’Oratorio di San Rocco, della Chiesa di San Francesco e dell’imponente Castello di Lerici, sede del Museo Geopaleontologico, che presenta orme di dinosauri etecodonti, vissuti oltre 200 milioni di anni fa.

3Visita guidata della Spezia e di Sarzana. Passeggiata e visita al centro storico della Spezia, ingresso al Museo Civico di Arte Antica e al Museo Archeologico nel Castello di San Giorgio. C’è la possibilità di sostituire questi musei con la visita al Museo Navale, orgoglio della città, allestito all’interno dell’Arsenale militare. In seguito trasferimento a Sarzana, visita del centro storico con la Cattedrale di Santa Maria, la Via Mazzini con l’Antica Via Francigena, fino alla Piazza del Comune. L’itinerario si conclude con la visita nella splendida Fortezza di Sarzanello.

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Cosa visitare

La festa dei Candelieri(Patrimonio immateriale dell’UNESCO dal 2013)

Antica città regia, ricca di storia e arte

La Sardegna è un tesoro da scoprire con le sue bellezze, uniche e diverse in ogni territorio, isole nell’Isola. Storie di secoli e tradizioni

ancora vivissime regalano ai visitatori esperienze intense, nuove e coinvolgenti ogni volta. Come la discesa dei candelieri, la festa grande del 14 agosto in onore della Madonna dell’Assunta.È la processione religiosa che attraversa il centro storico di Sassari capace di stringere a sè tutta la popolazione in un evento di grande fascino e trasporto, di certo tra i più importanti in Sardegna - al punto di diventare patrimonio immateriale dell’Unesco  dal 2013, in quanto parte integrante della Rete Italiana delle grandi macchine a spalla - . La discesa nasce dal voto fatto alla Madonna dell’Assunta, che nel  1652  salvò la città dalla peste. Un voto che i Gremi, le antiche corporazioni di Arti e Mestieri - Macellai, Fabbri, Piccapietre, Viandanti, Contadini, Falegnami, Ortolani, Calzolai, Muratori, Sarti e Massai nati a Sassari nel Medioevo, sciolgono ogni anno. Ogni corporazione è identificata da un candeliere (enorme cero

ligneo - 300/400 kg di peso - di forma cilindrica, trasportato a spalla e a braccia da otto portatori, sotto la direzione di un capo candeliere).Se i Candelieri hanno nel loro aspetto interiore nella sacralità l’elemento caratterizzante, i colori e i profumi che raccontano la Sardegna, quella vera, esplodono a maggio con la Cavalcata, la festa laica più importante dell’Isola: sfilano gruppi provenienti da un gran numero di centri in una kermesse che ogni anno raccoglile il gradimento di turisti e appassionati delle tradizioni locali. Un appuntamento che traccia le vie della città, uno spettacolo nello spettacolo che va in scena nella penultima domenica di maggio.  E poi la natura incontaminata e un mare inconfondibile, in tutta la costa settentrionale con angoli che trasmettono sensazioni indimenticabili, rappresentano lo scrigno capace di racchiudere in sè emozioni che la storia, l’arte e la cultura sono in grado di far respirare ai visitatori ogni momento della loro vacanza.

Per maggiori informazioniCAMERA DI COMMERCIO DI SASSARITel: +39 079 2008072Email: [email protected]: www.ss.camcom.it

Sassari

Cavalcata sarda

Chiesa di Santa Maria - Caldelieri

Come arrivareIn aereo : Aeroporto Alghero – Fertilia (distante circa 30 km)

Aeroporto Olbia - Costa Smeralda (distante circa 120 km)In nave: Porto di Porto Torres (distante circa 20 km)

Porto di Olbia (distante circa 107 km)Porto di Golfo Aranci (distante circa 125 km)

Da non perdereA 15 minuti da Sassari si trova il sito archeologico della Sardegna

prenuragica, di Monte d‘AccoddiA 15 minuti da Sassari si trova la Basilica della Santissima Trinità

di Saccargia una chiesa in stile romanico pisano.A 30 minuti la città di Alghero con i suoi edifici

catalani in stile gotico A 40 minuti da Sassari si trova il Borgo di Castelsardo

1Visita a piedi del centro storico di Sassari, dove sarà possibile ammirare la cattedrale di San Nicola, Palazzo Ducale e Palazzo di Città, fulcro della Discesa dei Candelieri, con proiezione del relativo cortometraggio. Gli appassionati di storia, invece, potranno visitare il Museo archeologico nazionale G. A. Sanna in via Roma. A cena raccomandiamo di gustare le ricette tradizionali in un ristorante tipico.

2Dopo aver ammirato la Fontana di Rosello, raccomandiamo di partire per l’altare prenururagico di Monte d’Accoddi, unico nel suo genere. Nel pomeriggio, invece, potreste visitare la miniera dell’Argentiera, sito del Parco geominerario della Sardegna e patrimonio UNESCO. Per concludere al meglio la giornata non resta che fare un tour delle spiagge e dei punti panoramici della costa della Nurra.

3Se vi trovate a Sassari il 14 agosto non potete perdervi la vestizione in preparazione della Discesa dei Candelieri della sera presso le sedi dei Germi. Dalle 18 comincerà la manifestazione vera e propria, con partenza da piazza Castello, e proseguirà lungo corso Vittorio Emanuele e Corso Vico, per arrivare nella chiesa di Santa Maria di Betlem, dove nella notte viene sciolto il voto alla Madonna dell’Assunta.

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Cosa visitare

Le città tardo barocche della Val di Noto(Riconoscimento UNESCO 2002)

Il turismo in provincia di Ragusa, da diversi anni ha assunto una dimensione e un’importanza del tutto particolare rispetto alle altre province siciliane. Le

peculiarità del territorio, caratterizzato dalla grande bellezza delle città e dei loro monumenti, mista alle bellezze naturali e paesaggistiche, particolarmente della stupenda fascia costiera, creano un mix di attrattive che ha pochi confronti. Questi caratteri, uniti alla rilevante produzione enogastronomica che si può definire senz’altro su livelli di assoluta eccellenza, rendono il nostro territorio una zona ricca di potenzialità turistiche che meritano di essere sfruttate al meglio.Il riconoscimento da parte dell’UNESCO dei tesori della Val di Noto ha incentivato ulteriormente le

motivazioni di un intero settore, incrementando di molto, in pochi anni, l’offerta turistica, differenziata nelle varie categorie, dagli Hotel a 5 stelle, ai B&B, ai semplici affittacamere. Questo incremento, legato ad un aumento dei flussi turistici, che ha avuto una notevole impennata, garantisce una solida base strutturale cui fare seguire una adeguata promozione del territorio nel suo complesso.Vale la pena fare tappa nella splendida isola di Ortigia che rappresenta il cuore più antico della città di Siracusa, dove ci sono molti monumenti barocchi ed edifici storici, un vero e proprio gioiello patrimonio dell’umanità.

La provincia di Ragusa e Siracusa

Per maggiori informazioniCAMERA DI COMMERCIO DI SICILIA ORIENTALETel: +39 095 7361244Email: [email protected]: www.ctrgsr.camcom.gov.it

Sicilia Orientale

Ortigia - Siracusa

Duomo di Catania

1Non si può visitare la provincia di Ragusa senza ammirare le bellezze barocche della Val di Noto, dichiarate patrimonio UNESCO nel 2002. Vi ritroverete ad occhi aperti tra i siti di Ragusa, Modica, Scicli e Noto.

2La serie “Il commissario Montalbano”, famosa in tutto il mondo, è stata girata proprio nel ragusano. Visitando Punta Secca, frazione di Santa Croce Camerina, potrete vedere la casa del commissario, mentre il municipio di Scicli vi farà rivivere l’atmosfera del commissariato di Vigata.

3I più atletici invece possono dedicarsi a gite in bike o fuoristrada nelle campagne iblee e sul vulcano Etna, oppure visitare alcune delle numerose riserve naturali presenti sul territorio, come la Riserva Naturale Pino D’Aleppo, il Parco Forestale Calaforno o la Riserva naturale integrale Cava Randello.

4Una tappa da non perdere è Siracusa, una delle città del Mediterraneo tra le più belle.In un giorno, per chi ha poco tempo, si può visitare il centro storico, l’isola di Ortigia, il suo nome dervia dal greco antico ortyx che significa “quaglia”.Tanti i monumenti storici degni di nota, il Duomo di Siracusa, il Tempio di Apollo,la fonte Aretusa, la grotta calcarea “Orecchio di Dionisio”.

Come arrivareScali aeroportuali. Il sud est siciliano del Val di Noto può contare

su due scali aeroportuali, l’aeroporto di Catania dedicato a Bellini, che dista circa 45 minuti dal centro di Siracusa e quello di Comiso, sul versante di Ragusa che si trova a 5 Km dal comune di Comiso,

15Km da Ragusa e 90 Km da Catania

Da non perdereCastello di Donnafugata, Chiesa di S. Giorgio, Chiesa di

S. Giovanni Battista, Chiesa di S. Giuseppe, Chiesa di S. Maria delle Scale, Palazzo Cosentini, Palazzo La Rocca, Palazzo della

Cancelleria, Portale di San Giorgio, Mura Bizantine, Ponte vecchio, Torre Cabrera di Marina di Ragusa, Siti dell’architettura fascista

(Piazza Libertà, Piazza Poste, Ponte Nuovo)

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Cosa visitare

Per maggiori informazioniCAMERA DI COMMERCIO DI UDINETel: +39 0432 273111Email: [email protected]: www.ud.camcom.it

Aquileia è il più importante sito archeologico romano dell’Italia settentrionale. Nel 1998 ha avuto il riconoscimento di sito UNESCO per

la sua bimillenaria basilica, con i mirabili mosaici paleocristiani, e per i resti degli edifici pubblici che caratterizzavano una grande città romana: foro, basilica civile, strade basolate, mura di cinta, porto, necropoli, mercati pubblici, come pure le vaste aree con residenze abitative.Cividale del Friuli accoglie i suoi visitatori mostrando loro un panorama ricco di storia e di raffinata architettura. Dal 2011 le più significative testimonianze della Cividale Longobarda, il Tempietto Longobardo e i resti del complesso episcopale sono inseriti nel sito UNESCO “I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)”.La natura incontaminata del Parco Naturale delle Dolomiti Friulane, con il suo straordinario patrimonio di biodiversità di flora e fauna, a Forni di Sopra si fonde con le affascinanti tracce lasciate dalla storia.

Dal 2009 le Dolomiti Friulane sono inserite fra i siti UNESCO.Palmanova, infine, è stata riconosciuta dal 2017 Patrimonio dell’Umanità nel Sito transnazionale “Opere di difesa veneziane tra il XVI ed il XVII secolo: Stato di Terra - Stato di mare occidentale” insieme ad altre città fortificate d’Italia, della Croazia e del Montenegro. Tecnicamente si tratta di un sito seriale transnazionale rappresentativo dell’intero sistema difensivo, progettato e realizzato dalla Repubblica di Venezia per controllare i suoi territori e le vie commerciali che si estendevano dal Mar Adriatico al Medio Oriente.

Area archeologica e Basilica Patriarcale di Aquileia (Sito UNESCO dal 1998)

Dolomiti (Sito UNESCO dal 2009)I Longobardi in Italia.

I luoghi del potere (568-774 d.C.)(Sito UNESCO dal 2011)

Opere di difesa veneziane tra il XVIe il XVII secolo:

Stato da Terra - Stato da Mar occidentale(Sito UNESCO dal 2017)

Archeologia e natura incontaminataUdine

Ciividale del Friuli Porta Aquileia

Palmanova

Come arrivareTrieste Airport Friuli Venezia Giulia

Autostrade: Autostrada A4 Torino-Trieste, Autostrada A23 Palmanova-Udine-Tarvisio, Autostrada A28 Portogruaro-Conegliano.

Collegamenti ferroviari con Trieste, Tarvisio, Venezia, Milano e Roma

Da non perdereForni di Sopra: castello di Saquidic e Chiesa si San

Floriano; il castrum tardo romano di Cuol di Ciastiel,la necropoli longobarda di Andrazza;

aree attrezzate per sport invernali.Aquileia e Palmanova: borgo medievale di Clauiano,

borgo di Strassoldo; Villa Manin di Passariano; Lignano Sabbiadoro, Oasi Faunistica Laguna di Merano, area

naturale protetta riserva naturale Foci dello Stella.Udine: Piazza Libertà e il Castello. Cividale del Friuli:

Santuario Beata Vergine di Castelmonte, zone blasonate a produzione vini DOC; San Daniele del Friuli: Duomo di

San Michele Arcangelo, Biblioteca Guarneriana e area di produzione del celebre prosciutto di San Daniele

1Si parte da Aquileia, il più importante sito archeologico del Friuli Venezia Giulia, grazie alla sua Basilica Patriarcale, con mirabili mosaici paleocristiani, e alla pregevole area archeologica d’epoca romana.

2Palmanova, città fortificata a forma di stella a nove punte fondata dai veneziani nel 1593, considerata secondo la letteratura rinascimentale “città ideale” nonché perfetto esempio di impeccabile architettura militare. Visita al Duomo e al Civico Museo Storico. A seguire spostamento a Cividale del Friuli e visita guidata al centro storico della Città Ducale che fu fondata dai Romani tra il 56 ed il 50 a.C. quando Giulio Cesare vi stabilì il Forum Iulii. Di particolare pregio la visita al Tempietto Longobardo e al Museo Cristiano.

3Arrivo a Forni di Sopra e giornata al “Parco Naturale delle Dolomiti Friulane”, che ha il pregio di essere attraversabile unicamente in assetto escursionistico. Seguendo le richieste degli ospiti, possono essere stabiliti dei percorsi tematici che introdurranno e forniranno spunti sull’intera area del Parco e permetteranno la scoperta della ricchezza naturalistica, del patrimonio di biodiversità di flora e fauna dello stesso, che a Forni di Sopra si fonde con le affascinanti tracce lasciate dalla storia.

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Cosa visitare

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Paesaggio rurale Collio-Brdatra Isonzo e lo Judrio.

Riserva Biosfera UNESCO di Miramare (Candidatura UNESCO)...siede la Patria mia tra il monte,

e ‘l mare quasi theatro c’abbia fatto l’arte, non la natura… (Erasmo da Valvason)

Antichi vigneti, piccoli borghi e riserve naturali si rincorrono su morbide colline, che sorvegliano un territorio suggestivo dal

microcosmo unico per tradizioni e storia millenaria. Questo è il Collio, una mezzaluna di dolci pendii che si estende in provincia di Gorizia, nel Nord-Est d’Italia, tra le Alpi Giulie e il mar Adriatico, ai confini con la Slovenia.Terra che racchiude scorci di grande bellezza: fiumi, montagne, pascoli, boschi di robinia, colline, vigneti e frutteti, lagune. Un territorio variegato di contrasti ed influenze diverse, in cui si alternarnano castelli, chiese, borghi, leggende e poesie in lingue diverse.L’area del Collio, tra Judrio a ovest e Isonzo a est, si estende per una superficie di 1500 ettari vitati all’interno di otto dei venticinque comuni della provincia goriziana: Capriva, Cormòns, Dolegna del Collio, Farra d’Isonzo, Gorizia, Mossa, San Floriano del Collio e San Lorenzo Isontino.

Il territorio è costituito da una serie di rilievi eocenici e paleocenici, con strette valli di dimensioni ridotte, fatta eccezione per l’estesa piana del Preval.Le particolari condizioni ambientali di questa zona hanno favorito lo sviluppo di una viticoltura di pregio e la produzione di vini bianchi eccellenti.Il Collio è una zona viticola conosciuta in tutto il mondo per la sua varietà di vini bianchi, caratterizzati da una spiccata mineralità e una grande longevità. Dire autoctono nel Collio, significa fare riferimento a quattro grandi vitigni: Malvasia, Ribolla Gialla, Friulano e Picolit. Vi è poi il Collio Bianco, frutto dell’assemblaggio di uve diverse. Trieste, capoluogo regionale multiculturale e di fascino. Il suo simbolo è il Castello di Miramare, poco distante dall’Area Marina Protetta, Riserva Biosfera UNESCO riconosciuta dal 1979 dal programma MaB.

Per maggiori informazioniCAMERA DI COMMERCIO DI FRIULI VENEZIA GIULIATel: +39 040 6701111Email: [email protected]: www.vg.camcom.gov.it

Venezia GiuliaCollio

Castello Miramare - Trieste

Come arrivare Aereo: Aeroporto Trieste Airport, Ronchi dei Legionari (GO):

Cormons 18 km, Gorizia 28 km Trieste 54 Km, Venezia 120 Km.Treno: Stazione ferroviaria di Cormons (GO)

linea ferroviaria Udine-Trieste.Altre stazioni lungo il percorso: Stazione Centrale Trieste,

Monfalcone (GO), Gorizia.Altre stazioni su linea ferroviaria Venezia-Trieste:

Cervignano-Aquileia-Grado”Auto: In Autostrada A4 uscite ai caselli di Palmanova,

Villesse e Gorizia, Redipuglia

1Il modo migliore per conoscere il Collio goriziano è percorrere la “Strada del vino e delle ciliegie” che da San Floriano raggiunge Dolegna. E’ possibile visitare i luoghi dove la Prima guerra mondiale ha lasciato i segni più cruenti, come testimoniato dai diversi itinerari e, in particolare, dall’Ossario di Oslavia. Simili percorsi e testimonianze si trovano anche sull’altipiano Carsico. Gorizia invece, crocevia di culture e città di confine, riflette la sua storia nelle sue strade, nei suoi parchi e nella sua architettura medioevale, barocca e ottocentesca.

2Trieste, città internazionale, multireligiosa e multiculturale può essere considerata una piccola Vienna sul mare, con splendidi ed eleganti palazzi dai tratti neoclassici, liberty e barocchi. Dal Castello di San Giusto a quello di Miramare, dalla Sinagoga alle chiese serbo-ortodossa e greco-ortodossa, fino alle chiese evangelica luterana e quella elvetica: Trieste è un puzzle unico e affascinante.

3Grado è, con il suo sapore veneziano, località turistica e termale in cui trascorrere splendide giornate di relax, ma anche punto di partenza per esplorare la laguna e riserve naturali uniche per la loro bellezza.

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Cosa visitare

La Città di Verona(Riconoscimento UNESCO 2002)

“Le opere di difesa veneziane tra il XV e il XVII secolo: Stato di Terra-Stato di mare occidentale”

Peschiera del Garda (Verona)(Patrimonio UNESCO 2017)

Situata nel nord Italia, nella regione Veneto, la città di Verona rappresenta una tappa fondamentale per i turisti che desiderano

visitare la zona. Passeggiando fra le sue vie è possibile intraprendere un viaggio nella storia, partendo dalla Roma imperiale, per poi passare al Medioevo, al Rinascimento, alla dominazione francese ed austriaca, per arrivare infine ai giorni nostri. Nel 2000 Verona è stata inserita nel patrimonio mondiale dal Comitato dell’UNESCO, quale città italiana che nella sua struttura urbana e architettonica è un esempio eccezionale di una città che si è sviluppata progressivamente e ininterrottamente da oltre duemila anni, incorporando elementi artistici di altissima qualità per ogni periodo successivo.Nel centro storico è possibile contemplare le rovine romane, i resti medioevali e le tracce veneziane e austriache in antichi palazzi, piazze, ponti e bellissime chiese presenti in vari punti della città: Piazza Bra e l’Arena, Piazza Erbe e Piazza dei Signori, il Teatro

Romano e Ponte Pietra, Castelvecchio e la Torre dei Lamberti, il Duomo e San Fermo. A Verona vive ancora l’eredità shakespeariana, ed è possibile ricordare i momenti principali della storia d’amore senza tempo di Romeo e Giulietta percorrendo le strade della città. È per questo che Verona viene chiamata “la città dell’amore”.Un elemento caratterizzante di Verona è l’Arena, il terzo anfiteatro al mondo per grandezza. Costruita nel I secolo D.C, l’Arena di Verona ospita ogni anno esibizioni musicali e teatrali di vario tipo: dai concerti dei più famosi cantanti nazionali ed internazionali, alla stagione lirica e alla danza. L’anfiteatro dispone di una perfetta acustica e può ospitare fino a 22.000 persone. Eleganti caffè ed antiche osterie, botteghe di artigianato e negozi di alta moda ravvivano il centro della città tutto l’anno. Verona è una città che affascina i visitatori con la sua eleganza e la sua atmosfera accogliente e rappresenta un punto di incontro tra presente e passato.

Per maggiori informazioniCAMERA DI COMMERCIO DI VERONATel: +39 045 808501Email: [email protected]: www.vr.camcom.it

VeronaLa città raccontata da Shakespeare

Valpolicella

Peschiera

1A Verona la tappa è l’Arena, imponente anfiteatro romano collocato nella vivace piazza Bra. Dopo aver passeggiato tra piazza delle Erbe e piazza dei Signori è obbligatoria una visita alla casa di Giulietta, il cui il balcone è famoso in tutto il mondo. Il percorso continua verso la chiesa di Sant’Anastasia, esempio di gotico italiano, per concludersi a Castelvecchio, simbolo della Verona scaligera.

2Le colline Valpolicella danno i natali ad ottimi vini. Di rilievo la produzione dell’Olio Extra Vergine Valpolicella. La Valpolicella non è nota solamente per le sue prelibatezze, ma anche per la presenza di ville eleganti che, grazie alla bellezza architettonica esterna e ai magnifici esempi dei giardini italiani, sono considerate gemme esemplari dell’area. Potrete avventurarvi alla scoperta della parte orientale della provincia partendo da Soave, circondata dalle mura del suo castello.

3Peschiera, inserita fra i patrimoni mondiali dell’UNESCO per il suo sistema di difesa realizzato dalla Repubblica di Venezia tra il XVI e il XVII secolo. Seguendo i sentieri della Riviera degli Olivi si potranno gustare i sapori della zona come il pesce fresco, l’olio extravergine d’oliva e i vini. Il tour potrebbe terminare a Malcesine, dove la funivia Malcesine - Monte Baldo ci permetterà di apprezzare appieno il panorama unico del Monte Baldo e del Lago di Garda.

Come arrivareAeroporto internazionale di Verona “Valerio Catullo”

Stazione Porta Nuova e Porta VescovoAutostrada A4 Milano – Venezia

Autostrada A22 Brennero - Modena

Da non perdereIl lago di Garda è il più grande lago d’Italia, le colline

della Valpolicella e di Soave, la pianura veronese, Custoza, Bolca e i suoi fossili, il Monte Baldo e la

Lessinia. In tutta la Provincia si possono visitare le Cantine dove nascono i famosi vini veronesi. (Arcole,

Bardolino, Custoza, Garda, Lessini Durello, Lugana, Merlara, Soave, Valdadige – Terradeiforti, Valpolicella,

Amarone e Recioto)..

PERCORSI IN RETEI TERRITORI A SISTEMA: PROPOSTE DI PERCORSI PER AREA GEOGRAFICA

I l progetto mette in collegamento per la prima volta aree accomunitate dall’importanza storica, culturale ed economica. Un’offerta turistica che

presenta un’Italia diversa, lontana dai percorsi battuti dal turismo di massa.

Un turismo su misura e ad una scala più umana dove l’accoglienza e l’attenzione ai visitatori sono tratti imprescindibili.

Mirabilia Network ha come obiettivo principale la promozione del business del turismo culturale e dei servizi, dei collegamenti, dell’offerta alberghiera e della qualità del prodotto “turismo”.

Il progetto prevede la creazione e la vendita di percorsi creati ad hoc per la visita di una o più località appartenenti all’iniziativa.

I percorsi suggeriti in questa sezione prevedono itinerari che riguardano un singolo sito UNESCO, e tour composti da più località vicine che ricadono territorialmente nel network Mirabilia.

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NORD ESTNORD OVEST

NORD

SUD

SUD OVEST

SUD ESTCENTRO

NORDPAVIA | VERONA

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Giorno 1Arrivo a Verona, visita guidata della città. Spenderete la giornata tra l’Arena, il Museo Archeologico, le porte urbiche, il Ponte Pietra, il Castel Vecchio con il ponte Scaligero, Piazza dei Signori, le chiese romaniche-gotiche, le Arche Scaligere, la casa di Giulietta, i palazzi dell’architetto Michele Sanmicheli, maestro del Palladio e fortemente presente nell’architettura della città grazie all’eleganza della sua opera. Cena in una tipica osteria sul lngo Adige. Rientro in hotel.

Giorno 2Colazione e visita delle colline che circondano la città, la Valpollicella. Visita ad una delle spettacolari cantine vinicole della zona che prevedono degustazioni progessionali accompagnate da light lunch. Pomeriggio libero per lo shopping in città. Aperitivo e cena in una villa veneta con deustazione dei piatti tipici della tradizione veronese.Rientro in hotel.

Giorno 3Giornata dedicata alla scoperta della cucina veronese. Passeggerete per la città accompagnati da un veronese doc, divertendovi nel sentire i vari aneddoti e curiosità della cucina locale. Dopo il pranzo in un ristorante tipico, passerete il pomeriggio tra negozi di specialtà gastronomiche e mercatini rionali. Se siete a Verona nel periodo estivo, avrete la possibilità di assistere a spettacoli di lirica nel più grande teatro lirico all’aperto al mondo: L’Arena di Verona.Rientro in hotel e pernottamento

Giorno 4Colazione e partenza per Pavia. Arrivo in tarda mattinata, sistemazione in albergo. Visita della città con giro nel centro storico: la chiesa di Santa Maria

del Carmine, considerata uno degli esempi più belli dell’architettura del gotico lombardo, la Basilica di San Pietro in Ciel d’oro di epoca longobarda, il Castello Visconteo, sede dei Musei Civici, le Torri Medievali, l’elegante Piazza della Vittoria, cuore pulsante della città, con il suo mercato sotterraneo, la Basilica di S. Michele Maggiore che vide l’incoronazione di Berengario e Federico I Barbarossa. Da ammirare il Borgo Ticino, pittoresco borgo fatto di casette colorate in riva al fiume Ticino, e il Ponte Coperto, o Ponte Vecchio, che lo attraversa. Rientro in hotel e pernottamento.

Giorno 5Partenza alla volta della Certosa di Pavia, un grandioso monastero di monaci certosini situato a pochi chilometri da Pavia. La Certosa si compone del Santuario della Beata Vergine Maria Madre delle Grazie, del Chiostro grande e piccolo e del Palazzo Ducale al cui interno è visitabile il Museo della Certosa. Si prosegue per Corteleona per visitare il Palazzo di Corteleona, fastosa residenza reale costruita da re Liutprando, e quindi per Belgioioso dove troviamo il celebre castello, originariamente residenza di Galeazzo II Visconti e poi trasformato dalla famiglia principesca dei Barbiano in una piccola reggia, adatta ad accogliere fastosamente la più eletta aristocrazia e i più noti intellettuali dell’epoca. Da non perdere una passeggiata nel meraviglioso parco del castello.Rientro in hotel e pernottamento.

Giorno 6Colazione e rientro alle proprie destinazioni.

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NORD ESTUDINE | VENEZIA GIULIA

Giorno 1Arrivo nella città di Udine intorno all’ora di pranzo. La città è piccola e deliziosa, con piazze medievali, edifici gotici e quella che è definita “la più bella piazza veneziana sulla terraferma”, Piazza della Libertà. Poco lontano dalla Piazza si trova il Castello di Udine, che domina l’intera città di Udine e assomiglia più ad una dimora del cinquecento che ad un castello. Molte le osterie tipiche in città che ci accoglieranno con i buoni sapori locali. Nel pomeriggio visita ad uno dei molti musei della città: uno su tutti il Museo di Arte Moderna, casa Cavazzini, che si trova proprio nel cuore della città. La residenza donata al Comune fu restaurata da Gae Aulenti nel 2012 diventando un museo moderno e funzionale. Cena libera e pernottamento in albergo.

Giorno 2Colazione e partenza verso Aquileia, con la sua immensa area archeologica e la Basilica patriarcale, è un prezioso scrigno d’arte e di storia. Aquileia è diventata patrimonio Unesco nel 1998: le sue rovine costituiscono una delle testimonianze meglio conservate dell’antica grandiosità romana. Pernottamento in albergo.

Giorno 3Colazione e partenza verso Palmanova, utopica fortezza a 9 punte, entrata a far parte del Patrimonio Mondiale dell’Umanità proprio quest’anno. La sua forma è di un esagono perfetto su cui si affaccia il Duomo, custode di opere di notevole interesse. Nel pomeriggio, dopo il pranzo in una tipica trattoria locale, partenza per Cividale del Friuli: adorabile piccola città di grande fascino dall’atmosfera colta e raffinata. È consigliata visita al Monastero di Santa Maria in Valle e il Tempietto Longobardo, dichiarati nel 2011 Patrimonio dell’Umanità. Cena a base di Prosciutto di San Daniele, prodotto da secoli solo in Friuli Venezia Giulia. Pernottamento.

Giorno 4Colazione e partenza per Sauris. Giornata dedicata ai prodotti gastronomici del luogo. Le particolari condizioni ambientali e la difficoltà a raggiungere questa valle, ha fatto si che le loro tradizioni rimanessero inalterate a lungo e siano ancora molto genuine. Il nome Sauris è fortemente legato al prosciutto, leggermente affumicato come da tradizione e la birra prodotta in loco si sposa perfettamente con il prosciutto locale e con i formaggi di malga. Rientro nella città di Udine per il pernottamento.

Giorno 5Siamo  all’estremo lembo orientale della regione:  il Collio - che si divide tra Italia e Slovenia è una zona di produzione di vini pregiati ai quali, fra i primi in Italia, è stata riconosciuta fin dal 1968 la Denominazione d’origine Controllata.Dai colli di San Floriano e Oslavia sopra Gorizia a quelli di Ruttars, Lonzano e Vencò sulle sponde dello Judrio, che un tempo segnava il confine fra l’Italia e l’Austria, è un susseguirsi di dolci colline scandite da piccoli borghi, e di vigneti, che si estendono per circa 1.600 ettari. Gorizia, città ricca di storia e arte, posta sul confine con la Slovenia, da sempre crocevia delle principali culture europee (latina, germanica e slav) è il punto di partenza ideale per la visita di queste colline che ci porterà fino a Cormons, cuore del Collio.

Giorno 6Immancabile una visita a Trieste per chiudere questo itinerario in FVG. La città della bora, il vento di nord-est, offre molto:  dall’imperdibile Castello di Miramare, al faro della Vittoria, dalla Grotta Gigante al Castello e alla Cattedrale di San Giusto, e molto altro

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NORD OVESTGENOVA | LA SPEZIA | SASSARI

Giorno 1Visita della città e breve escursione nel centro storico che si conclude con un percorso a piedi verso la cinquecentesca Strada Nuova, oggi Via Garibaldi, e visita di alcuni dei 42 Palazzi dei Rolli: Palazzo Tobia Pallavicino, Palazzo Lomellino, Palazzo Bianco e Palazzo Rosso, Palazzo Giacomo e Pantaleo Balbi, Palazzo Grimaldi Spinola di Pellicceria, unico esempio di dimora con arredi originali e il museo di Palazzo Reale con la Sala del Trono, il Salone da Ballo e la Galleria degli Specchi. Possibilità di visitare l’Appartamento dei Principi Ereditari, su richiesta e prenotazione.

Giorno 2In mattinata visita guidata a Palazzo del Principe, la più vasta e sontuosa dimora nobiliare della città di Genova. L’itinerario, attraverso gli appartamenti principeschi, si conclude nel monumentale giardino, luogo di feste in onore di ospiti illustri. Nel pomeriggio visita dell’Acquario di Genova, con il nuovo Padiglione Cetacei progettato da Renzo Piano. A seguire tour guidato fra le trenta Botteghe storiche genovesi certificate, veri e propri tesori di architettura e tradizioni, con possibilità di shopping di prodotti tipici eccellenti in locali di pregio e “caruggi” medioevali.

Giorno 3Partenza in direzione di La Spezia con sosta nella celeberrima baia di Portofino per un caffè e focaccia in piazzetta. Dopo la sosta, partenza per le Cinque Terre. La giornata è dedicata alla visita delle Cinque Terre (Riomaggiore, Manarola, Corniglia, Vernazza e Monterosso) e di Portovenere che possono essere visitate a piedi, percorrendo gli spettacolari sentieri che le collegano, oppure in treno. Per chi ama il mare c’è la possibilità tutto l’anno di muoversi in battello e godere dei panorami indimenticabili. Nel pomeriggio si può proseguire con la visita di Lerici, del suo Borgo, dell’Oratorio di San Rocco, della Chiesa di San Francesco e dell’imponente Castello di Lerici, sede del

Museo Geopaleontologico, che presenta orme di dinosauri e tecodonti, vissuti oltre 200 milioni di anni fa.

Giorno 4Visita guidata di La Spezia e di Sarzana. Passeggiata e visita al centro storico di La Spezia, ingresso al Museo Civico di Arte Antica e al Museo Archeologico nel Castello di San Giorgio. Possibilità di visita al Museo Navale, orgoglio della città, allestito all’interno dell’Arsenale militare. Nel pomeriggio trasferimento a Sarzana, visita del centro storico con la Cattedrale di Santa Maria, la Via Mazzini con l’Antica Via Francigena, fino alla Piazza del Comune. L’itinerario si conclude con la visita nella splendida Fortezza del Sarzanello.

Giorno 5Partenza per Sassari. Se avete la fortuna di poter visitare Sassari nei giorni attorno alla metà di agosto, assisterete, come ogni anno, da cinque secoli, alla  DISCESA DEI CANDELLIERI, ovvero la festa grande dei sassaresi, che si celebra proprio alla vigilia di Ferragosto e rappresenta un suggestivo appuntamento religioso e di costume. I Candelieri sono enormi ceri lignei – 300/400 kg di peso – di forma cilindrica, trasportati a spalla e a braccia da otto portatori, sotto la direzione di un capo candeliere. Una festa sentita da tutta la città. La folla segue appassionatamente la sfilata dove i Candelieri, al suono dei pifferi e dei tamburi, vengono fatti ruotare a passo di danza tra due ali di folla, creando entusiasmo ed una crescente partecipazione popolari.

Giorno 6Check-out e rientro nelle località di provenienza.

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CENTROPERUGIA | CAMPOBASSO | ISERNIA

Giorno 1Arrivo nella città di Perugia: lo splendido capoluogo in Umbria, con le sue erte stradine medievali, panorami mozzafiato e tante golose specialità da gustare, è in grado di offrire moltissimo al visitatore: Piazza N Novembre, con la celebre Fontana Maggiore. La Cattedrale di San Lorenzo e l’imponente Palazzo dei Priori, dove ha sede la Galleria Nazionale dell’Umbria. Giornata totalmente dedicata all’arte e alla cultura. Trasferimento all’albergo e pernottamento.

Giorno 2 È la città simbolo della pace che si identifica con uno dei santi più amati e venerati al mondo, San Francesco. Assisi è una deliziosa cittadina medievale ricca di angoli caratteristici e tipicità culinarie. La visita della città vi porterà alla scoperta dei luoghi francescani: la Cattedrale di S. Rufino (sec. XII) patrono della città e la Basilica di Santa Chiara (sec. XIII), la Chiesa Nuova, edificata nel 1615 sul luogo della casa paterna del Santo e la Basilica di San Francesco. Il complesso, costruito sopra la tomba del Santo, rappresenta il centro della spiritualità francescana ed è un capolavoro architettonico che racchiude il meglio dell’arte italiana del medioevo. Trasferimento all’albergo e pernottamento.

Giorno 3 Dopo la colazione, si partirà alla volta del Molise, destinazione Isernia, città molisana che con le sue stradine strette intrise di saperi preziosi racchiude in ogni angolo un talento antico. Qui ancora si pratica l’antica arte del ricamo a tombolo, lavorano ebanisti ed intagliatori, ci sono botteghe di sarti e fabbri. Ad Isernia gli antichi mestieri sono ancora oggi mestieri di prestigio. Visita guidata della città. Trasferimento all’albergo e pernottamento.

Giorno 4 La natura protagonista. Visita della Riserva MAB Collemeluccio - Montedimezzo, aree naturali protette e poste sotto l’egida dell’Unesco, la cui missione è mantenere l’equilibrio tra uomo e biosfera. Visita di Pietrabbondante, caratteristico piccolo borgo a ridosso delle Morge, gigantesche pietre che emergono dai fianchi del Monte Caraceno. A Pietrabbondante visita del magnifico sito archeologico del “Teatro sannitico” con il suo emiciclo, posto in perfetto asse con il sovrastante tempio maggiore e dotato di sedili “ergonomici” con grifoni alati che chiudono i singoli ordini di sedute. Questa è anche zona di tratturi: piste erbose che ancora oggi attraversano vallate e costeggiano montagne, spesso vicino a centri abitati che un tempo costituivano punto di rifornimento e di scambio di merci e che collegano la Puglia e l’Abruzzo attraversando appunto il Molise. Trasferimento all’albergo e pernottamento.

Giorno 5 Campobasso è una città con non poche sorprese: il Castello di Monforte, la Cattedrale del XIV secolo, la cinquecentesca chiesa di Sant’Antonio Abate o le romaniche Chiesa di San Giorgio e Chiesa di San Bartolomeo. Visita guidata della città. Trasferimento all’Aeroporto/Stazione e partenza per le proprie destinazioni.

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SUD ESTBARI | MATERA | POTENZA

Giorno 1Arrivo a Bari: visita della città nella mattinata. Pranzo a base di frutti di mare e pesce. Pomeriggio visita al sito Unesco “Castel del Monte” e la vicina area della Murgia. Trasferimento all’albergo e pernottamento.

Giorno 2Dopo colazione, trasferimento in Valle d’Itria. Visita di Alberobello. Pranzo tipico in città. Pomeriggio dedicato alla visita delle Grotte di Castellana.

Giorno 3Incontro con la guida per la visita al Parco della Murgia Materana: visita ai Sassi, alla Cripta del Peccato Originale, definita la Cappella Sistina della pittura parietale rupestre, con affreschi di matrice longobarda, databili al IX secolo e tra i più antichi presenti in Basilicata. Proseguimento per Murgia Timone, l’area maggiormente panoramica. Visita ai complessi rupestri. Nel pomeriggio visita delle Chiese Rupestri di Santa Lucia alle Malve, di Santa Maria dell’Idris e dello straordinario complesso del Convicinio di Sant’Antonio.

Giorno 4Giornata dedicata alla visita guidata dei siti nei dintorni di Matera. Miglianico, cittadina dominata dall’imponente Castello del Malconsiglio, di origine normanna che domina tutta la valle. Si prosegue con la Basilica Pontificia di Santa Maria Maggiore, che custodisce il prezioso Polittico di Cima da Conegliano e una splendida cripta Normanna. Passeggiata in centro e partenza per Montescaglioso, feudo degli Altavilla e visita dell’Abbazia di San Michele Arcangelo, monumento tra i più pregevoli del Sud Italia e simbolo della città. Trasferimento a Potenza e pernottamento in hotel.

Giorno 5Colazione e visita agli attrattori turistici e della zona limitrofa a Potenza: Visita Ponte Tibetano a Sasso Castalda, Volo dell’Angelo a Castel Mezzano, visita al Borgo di Pietrapertosa. Partenza per il Parco del Pollino, con Cena e pernottamento a Rotonda (PZ) sede dell’Ente Parco.

Giorno 6Escursioni e visite guidate nell’area Parco Del Pollino ricco di biodiversità. A seconda delle preferenze e del livello di preparazione si può optare per escursioni più’ o meno impegnative e raggiungere luoghi con diverse caratteristiche panoramiche e naturalistiche. Sono presenti anche itinerari in la mountain bike o a cavallo. Visita guidate al Fiume Lao dove è possibile praticare il rafting tra le gole dell’omonimo Fiume. Visite guidate nei borghi del parco e del Museo Museo naturalistico e paleontologico di Rotonda, dove sono esposti i resti restaurati di un esemplare di Elephas antiquus italicus risalenti al Pleistocene medio superiore (400.000 - 700.000 anni fa) ed anche altri reperti fossili di altre specie animali.

Giorno 7Trasferimento a Bari per rientro alle proprie destinazioni.

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SUDISOLE EOLIE | RAGUSA | CROTONE

Giorno 1Arrivo a Catania, trasferimento in macchina a Milazzo. Da Milazzo si raggiungerà l’isola di Lipari in aliscafo. Sistemazione in albergo e pernottamento.

Giorno 2Dopo la colazione, visita guidata dell’isola con sosta in una tenuta vinicola locale e visita guidata al noto sito archeologico dell’isola. Dopo il pranzo in un tipico locale eoliano, è prevista la partenza in barca verso l’isola di Panarea e Stromboli o Vulcano. Le condizioni del tempo, come sempre accade nelle isole, influenzeranno i programmi della serata. La cena sarà servita a bordo se sosterete a Panarea o a Stromboli. Se invece vi fermate a Vulcano, sarà prevista in una tipica locanda del posto. Rientro in hotel a Lipari.

Giorno 3 Dopo la colazione, partenza verso l’isola di Salina, merenda con la famosa granita del luogo e visita dell’isola nota ai più grazie al film “Il Postino”. Rientro in aliscafo a Milazzo e di li trasferimento a Ragusa con una sosta nella nota Taormina dove cenerete in riva al mare. Dopo cena viaggio con destinazione Ragusa. Sistemazione in albergo e pernottamento.

Giorno 4Dopo la colazione, visita guidata della città. Nella città sorgono oltre cinquanta chiese in stile barocco, oltre a numerosi palazzi. Forse una giornata non basta per visitare questa incredibile città: Ragusa Ibla, o Ragusa Inferiore, uno dei due quartieri che formano il centro storico della città. Il quartiere di Ragusa Ibla si trova nella parte orientale di Ragusa, su una collina a 300-400 metri di altezza. A ogni angolo della città, tra archi e ripide scalinate, appaiono scorci incredibili sul paesaggio e sui monumenti. Da Ragusa Superiore si giunge a Ibla percorrendo una scalinata, da cui si

ammira uno splendido paesaggio, A Ragusa Ibla sorgono 14 dei 18 monumenti della città iscritti nel patrimonio dell’umanità.

Giorno 5 Lasciamo la splendida Sicilia per rientrare in continente ma prima di lasciare il Sud, da Reggio Calabria attraverso “Il cammino della magna Grecia, attraverso Luoghi meravigliosi e di una ricchezza impareggiabile”, arriveremo a Crotone, per godere dell’“L’Altopiano della Sila”, uno dei luoghi più belli e suggestivi d’Italia. Si trova nel cuore della Calabria. Le montagne della Sila rappresentano un posto incontaminato che richiama alla mente paesaggi verdeggianti e rigogliosi di faggi e conifere, ricchi di corsi d’acqua e di una fauna che trova ancora intatto il suo habitat naturale.Tra le sue vette spiccano il Monte Botte Donato, che raggiunge i 1.928 metri e il monte Gariglione, con i suoi 1764 m. Il suo territorio è ricchissimo di risorse idriche e questo ha permesso la creazione di laghi artificiali che si sono integrati perfettamente nel già incantevole contesto naturale del luogo rendendolo più suggestivo. Pernottamento a Crotone.

Giorno 6Trasferimento all’aeroporto di Reggio Calabria per raggiungere le proprie destinazioni.

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SUD OVESTCASERTA | BENEVENTO

Giorni 1 e 2Arrivo alla maestosa Reggia di Caserta, uno dei 5 siti Unesco della regione. Il palazzo fu voluto da Carlo IlI, Re di Napoli, per coronare il desiderio di avere un palazzo che potesse essere più sfarzoso di Versailles. Ci riuscì. Il sontuoso palazzo è una fusione ideale e originale di altre due residenze reali: la Reggia di Versailles dei re di Francia e il madrileno Palazzo dell’Escorial, sede dei redi Spagna.Oltre la Reggia, affascinante e immenso è anche il parco che la circonda, composto da un giardino all’italiana - in cui sono presenti diverse fontane e la famosa Grande Cascata - e il giardino all’inglese, caratterizzato da fitti boschi.La Reggia di Caserta è la più grande residenza reale del mondo e fu realizzata verso la fine del Settecento per volontà del re di Napoli Carlo di Borbone.  Il Palazzo Reale divenne la sua dimora preferita. L’architetto che la realizzò fu Luigi Vanvitelli. La nuova reggia doveva essere simbolo del nuovo stato borbonico e manifestare potenza e grandiosità, ma anche essere efficiente e razionale. I lavori durarono anni, dal 1751 al 1845, anche se venne abitata già dal 1780. Durante questi anni non solo morì il Re Carlo di Borbone, ma anche lo stesso Vanvitelli, al quale successe il figlio. Esempio del Barocco italiano, la reggia è un complesso di 1200 stanze e 1742 finestre, 34 scale, per un’area di circa 47 mila m². Il Parco Reale si ispira ai giardini delle grandi residenze europee del tempo, fondendo la tradizione italiana del giardino rinascimentale con le soluzioni introdotte da André Le Nôtre a Versailles.I lavori iniziarono nel 1753, contemporaneamente a quelli per la costruzione dell’Acquedotto Carolino, le cui acque, dalle falde del Monte Taburno avrebbero alimentato le fontane dei giardini reali.Il giardino formale, così come oggi si vede, è solo in parte la realizzazione di quello che Luigi Vanvitelli aveva ideato: alla sua morte, infatti, nel 1773, l’acquedotto era stato terminato ma nessuna fontana era stata

ancora realizzata. I lavori furono completati dal figlio Carlo (1740-1821), il quale, pur semplificando il progetto paterno, ne fu fedele realizzatore, conservando il ritmo compositivo dell’alternarsi di fontane, bacini d’acqua, prati e cascatelle. Rientro in hotel e pernottamento.

Giorno 3 Partenza per Benevento: città di misteri, miti, leggende e storia. Terra dei Sanniti, dei Longobardi e dei Romani, furono proprio questi ultimi a chiamarla Maleventum dopo che i sanniti li sconfissero nella battaglia delle Forche Caudine. Solo dopo che i romani ebbero la meglio la ribattezzarono  Beneventum, per dimenticare una disfatta militare che ha dato vita ad un’espressione (Forche Caudine) usata ancora oggi per indicare una sconfitta terribile. Tra le leggende che si legano a Benevento, la più famosa è quella delle streghe o in dialetto locale “janare” che si radunavano sotto un albero di noce vicino al fiume Sabato. Le streghe aleggiano sulla città, dando anche il nome ad un suo famoso liquore. Benevento è anche città di monumenti romani (Arco di Traiano e Teatro Greco), la chiesa di Santa Sofia - patrimonio Unesco - grandi vini e gastronomia. Il complesso monumentale di Santa Sofia comprende la chiesa, il campanile antistante la piazza, l’ex monastero con un bel chiostro, e la fontana. Fa parte del sito “Longobardi in Italia: i luoghi del potere”, comprendente sette luoghi densi di testimonianze architettoniche, pittoriche e scultoree dell’arte longobarda.  

Giorno 4Benevento ha ancora molto da offrirvi: l’arco di Traiano, il teatro Romano che risale agli inizi del II secolo e il Palazzo Paolo V, la rocca dei Rettori, Hortus Conclusu, il Duomo,  Il Museo del Sannio.

Giorno 5Rientro alle proprie destinazioni.

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