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UNIAMO LA CUCINA E I PRODOTTI ITALIANI PER ESSERE PROTAGONISTI ALL’EXPO

ON ICIF

ICIF (Italian Culinary Institute for Foreigners) è l’Istituto di cucina ed enologia delle regioni d’Italia più conosciuto nel mondo.

In 24 anni di attività ha diplomato oltre 5.000 giovani professionisti della ristorazione provenienti da tutto il mondo.

Oltre alla sede formativa principale, situata nel Castello di Costigliole d’Asti, ha due sedi formative in Brasile, una in Cina, una rete con 32 uffici di rappresentanza e 14 scuole partner nel mondo.

Da sempre lo scopo di ICIF è quello di qualificare, tutelare e promuovere l’immagine della cucina, dei prodotti di eccellenza e della cultura enogastronomica regionale italiana, diffondendone la conoscenza e l’applicazione presso i professionisti di tutto il mondo.

ICIF: L’ISTITUTO DI CUCINA ITALIANA PIÙ FAMOSO AL MONDO

Tra i tanti eventi nazionali ed internazionali in cui l’ICIF è stato incaricato a rappresentare l’Alta Ristorazione Italiana spiccano le partecipazioni agli Expo di:

Aichi 2005 in Giappone, Saragoza 2008 in Spagna, Shanghai 2010 in Cina, Yeosu 2012 in Corea del Sud, Venlo 2012 in Olanda, in cui l’Istituto di Costigliole d’Asti ha curato, per ogni edizione, la ristorazione del padiglione Italia.

UN’ ESPERIENZA CHE ICIF METTERÀ AL SERVIZIO DI 7 IMPORTANTI NAZIONI COME PARTNER PER LA GESTIONE DELLA RISTORAZIONE ALL’EXPO DI MILANO 2015.

Una conferma del prestigio che ICIF vanta nel mondo come polo dell’eccellenza formativa della cultura enogastronomica e dell’Alta Cucina italiana.

Da questi presupposti e dall’opportunità derivanti dalla partecipazione di ICIF ad Expo 2015 nasce un progetto per valorizzare i prodotti e i marchi italiani di qualità in un contesto unico e irripetibile.

6 MESI DI OPPORTUNITÀ, VISIBILITÀ E RELAZIONI INTERNAZIONALI CON IDEE ED EVENTI DA PENSARE, ORGANIZZARE E PROMUOVERE INSIEME.

ICIF: L’ESPERIENZA DI 5 EXPO

ARGENTINA

BAHREIN

ANGOLA

ISRAELE

MEXICO

LE NAZIONI ICIF

CONCEPTARGENTINA

‘MADE OF ITALIANS’ SPOPOLA IN ARGENTINASenza dimenticare il progetto ‘Made of Italians’, che sta avendo una grande richiesta in Argentina. Si tratta di un programma grazie al quale, tramite sconti e agevolazioni di diverso tipo, gli italiani residenti all’estero e i loro discendenti potranno parteci-pare a Expo, visitare l’Italia, e avere la possibilità di conoscere il luogo di nascita dei genitori o dei nonni.Fonte “IL GIORNO”

Milano, 4 marzo 2015 - Trecentomila biglietti venduti in Argentina, a circa due mesi dall’inizio di Expo. E un Padiglione espositivo in costruzione presentato dal governo di Buenos Aires. I lavori sono iniziati da poco e procedono a ritmo serrato per essere pronti per l’inaugurazione del primo maggio. La struttura, formata da silos connessi tra loro, coprirà una superficie di duemila metri quadrati. La presenza dell’Argentina (nazione che vanta il maggior numero di partecipazioni alle Esposizioni universali tra i Paesi sudamericani) è stata in forse fno alla fine del 2014: il progetto definitivo delle strutture è stato presentato alla società Expo solo a dicembre.

Il Padiglione, che sorgerà accanto a quelli di Cina e Colombia, è strutturato su due piani. «Siamo contenti sia della partecipazione dell’Argentina sia del concept su cui il Paese ha lavorato», spiega il sottosegretario agli Affari esteri italiano, Mario Giro, partecipando alla presentazione del padiglione a Buenos Aires. Sui trecentomila bi-glietti già venduti, ha pesato anche il «fattore Francesco»: molti connazionali di papa Bergoglio hanno infatti deciso di unire la visita all’Expo di Milano con un viaggio a Roma per vedere il Pontefice. E molto ha influito l’alto numero di famiglie create dagli emigrati.

Forma di Stato Repubblica Presidenziale Popolazione 40.412.376 Superficie 2.780.403 km² Lingua ufficiale Spagnolo Religione Cattolica Moneta Peso Argentino

Il mercato interno presenta molte potenzialità per i prodotti di largo consumo. Mercato regionale: l’Argentina è il più grande mercato di lingua spagnola in sud America.

Nel periodo gennaio-luglio 2014 si é consolidato il trend positivo già registrato nell’interscambio bilaterale 2013. I dati pubblicati dal locale ente di statistica (IN-DEC) e rielaborati da questo Ufficio ICE riportano un aumento tendenziale di quasi il 4% delle nostre esportazioni, per un valore superiore ad un miliardo di dollari (1,004 USD) alla fine del periodo considerato. Contestualmente anche le importazioni ita-liane dall’Argentina hanno ripreso a crescere, sebbene in percentuale minore (+2%), raggiungendo la cifra di 687 milioni di USD. Di conseguenza vi é stato un migliora-mento del saldo commerciale a nostro favore (317 milioni di USD) del 7%rispetto allo stesso periodo del 2013.La limitata crescita percentuale delle nostre esportazioni verso l´Argentina deve, in realtá, essere valutata alla luce dell’andamento delle importazioni complessive del paese, che segnano – 9% nei primi sette mesi del 2014 (da 43 a 39 miliardi di USD). Parimentinegativo il trend delle esportazioni argentine (-11%), principalmente per effetto del rallentamento dell’economia del Brasile (primo partner commerciale dell´Argentina), e per la minore competitivitá dei prodotti, penalizzati da un tasso di cambio ancorasopravvalutato. Il surplus commerciale dell’Argentina si è cosi’ attestato sui 4,5 mi-liardi di USD, con un calo del 22% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-5,7 miliardi di USD).La disamina merceologica dell’interscambio tra Italia ed Argentina mostra come cir-ca il 90% delle esportazioni italiane sia composto da prodotti industriali (beni stru-mentali 36%, beni intermedi 29%, parti ed accessori per beni strumentali 25%), con i beni di consumo relegati al 9%.

ARGENTINA

NEWS REPORTTRECENTOMILA BIGLIETTI VENDUTI IN ARGENTINA, A CIRCA DUE MESI DALL’INIZIO DI EXPO.

CONCEPT

MEXICO

magazine.expo2015

Fonte ANSA

Fonti: INEGI (Istituto di Statistica e Geografia messicano)

Fonte Ambasciata d’Italia - MESSICO

LA CUCINA MESSICANA È PATRIMONIO UNESCONel 2010 la cucina messicana è stata dichiarata patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità dall’Unesco: è stata riconosciuta come una manifestazione di usanze tramandate di generazione in generazione sia nella coltivazione dei prodotti tipici sia nella trasformazione in numerosi piatti tradizionali usando tecniche e conoscenze che sono rimaste simili nella storia. Le pietanze che si mangiano oggi in Messico con-servano intatte le tracce del passato: mais, peperoncini, fagioli erano i cibi che man-giavano i Maya, quelli che i coloni hanno conosciuto, assaggiato e portato in Europa e che hanno creato un ponte tra culture, sino ad oggi. Caratteristico nel patrimonio messicano è il legame tra la cucina e la simbologia rituale: la cucina si fonde con la magia e la ritualità. Il provvedimento Unesco tende a proteggere la gastronomia messicana dalle contaminazioni portate dalla globalizzazione e dalle colture OGM.

PREVISTI 3 MILIONI DI VISTATORI PER IL PADIGLIONE MESSICOL’architetto Lopez Guerra, che ha tra l’altro progettato la Basilica di Guadalupe, lo stadio ‘Azteca’ e il Museo di Antropologia della capitale, ha ricordato che il padi-glione messicano accoglierà il 10-13% dei visitatori dell’Esposizione. “Siamo una potenza sul fronte della cultura e della mega-diversità. Questa è la nostra forza”, ha sottolineato. Il padiglione del Messico avrà spazi tra l’altro per conferenze e labora-tori sul tema dell’alimentazione e della nutrizione, un centro affari, un ristorante e uno snack bar, esposizioni di arte contemporanea, mostre di cinema, spettacoli di acrobazia indigena e di lotta libera.

MEXICO

NEWS REPORTForma di Stato Repubblica Presidenziale Popolazione 112,5 milioni Superficie 1 972 550 km² Lingua ufficiale Spagnolo (ufficiale) e oltre 60 idiomi amerindi (e.g. nahuatl, maya, mixteco, zapoteco). Religione Cattolica (90% Moneta Peso Messicano

Il Messico fa parte del gruppo delle principali Economie Emergenti, del G-20 e dell’OCSE ed è considerato un importante partner economico a livello mondiale. L’economia messicana ha dimostrato negli ultimi anni un forte dinamismo, con un buon andamento di consumi interni, investimenti ed esportazioni. Nel 2013 il PIL ha registrato un aumento del 1,3% e gli investimenti esteri diretti in entrata hanno raggiunto il livello record di 38 miliardi di dollari. Per il 2014, il Banco de Mexico prevede una crescita tra il 2,3 e il 3,3%, con un tasso d’inflazione del 3,5% e un calo dei tassi d’interesse. Punti di forza del Paese: stabili-tà macroeconomica; ampia disponibilità di risorse naturali (petrolio, gas, argento); contiguità geografica con gli Stati Uniti; numerosi accordi commerciali preferenziali con 46 Paesi (oltre al NAFTA, quelli con UE e Giappone) e una forza lavoro (46 milioni di persone) giovane, qualificata e relativamente conveniente. Punti di debolezza: iniqua distribuzione della ricchezza; eccessiva dipendenza da asset produttivi colle-gati a fattori altamente variabili, quali petrolio, rimesse degli emigranti, investimenti esteri, turismo.

PRODOTTI ALIMENTARILa crescente domanda di prodotti alimentari Made in Italy per il mass-market mes-sicano non incontra frequentemente un’offerta adeguata. Gli scaffali delle maggiori catene di supermercati presentano numerose linee di prodotto tipicamente italiane, ma “made in nord america”. La crescita della conoscenza e del consumo di prodotti alimentari italiani in Messico e’ dovuta anche al considerevole aumento dei risto-ranti e degli importatori. BEVANDESi registra in Messico un forte aumento di consumo pro-capite di vino, che però è ancora limitato. A livello nazionale, si registra una certa assenza di capacità’ produt-tiva domestica.Si ritiene che la qualità e la varietà dei vini italiani possa considerevolmente aumen-tare la propria presenza in Messico, in ragione di un potenziale ancora da sfruttare rispetto ai vini di altre nazionalita’, maggiormente diffusi a causa della presenza de-cennale (francesi), dei legami storico-culturali (spagnoli) o della contiguità geografi-co-culturale (statunitensi, cileni e argentini).

CONCEPT

ISRAELE

Forma di stato Repubblica parlamentare Superficie 22.072 km² Popolazione 8.051 200 Lingua ebraico ed arabo lingue ufficiali, diffuso l’inglese e il russo Religione ebraica, musulmana, cristiana Moneta New Israel Shekel (diviso in 100 agorot)

Agro-alimentareSarebbe utile evidenziare in questo contesto, che i canali distributivi in Israele rical-cano la tipologia di quelli esistenti nei paesi occidentali, ossia si tende a distribuire il prodotto, tramite azioni di marketing, attraverso supermercati, grandi magazzini e commercio elettronico Business to Consumer. Il mercato israeliano gode di una vasta e diversificata gamma di articoli ed è caratterizzato da una forte competitività nei prezzi come fattore di successo. Molti dei principali marchi italiani nel settore agroalimentare sono importati e capillarmente diffusi in Israele, nei settori della pa-sta, dell`olio d`oliva, del tonno in scatola, dei dolciumi e biscotti, del caffè (l`espresso all`italiana e`, infatti, molto conosciuto ed apprezzato), dell`acqua minerale, del vino e dei superalcolici. Per quanto riguarda il mercato del vino, in particolare, esso ha vissuto negli ultimi anni un’evoluzione caratterizzata da una crescente capacità di scelta dei consumatori locali. Questo mercato ha un fatturato annuo stimato in ol-tre 180 milioni di dollari, di cui le importazioni costituiscono circa il 20%. Ne risulta un quadro d’interesse per la promozione dei vini italiani in loco, poiché da sempre il “Made in Italy” è molto apprezzato dai consumatori israeliani. Un altro settore d’interesse, potrebbe essere quello relativo ai prodotti lattiero-caseari. Attualmente i dazi sull’import di latte e derivati supera il 100% del valore prodotto. Con il nuovo ordinativo previsto, il dazio sara’ ridotto, invece, al 20%. Questo provvedimento fa parte della riforma che il Governo israeliano intende fare nel mercato del latte, per aumentare la competitività e ridurre i prezzi. I prodotti importati, che usufruiranno di questa riduzione, saranno il burro confezionato, il latte e crema (concentrati e non concentrati), siero di latte e yogurt. Oltre alle opportunità che offre il mercato locale, esso è in grado di fungere da vetrina per l’accesso alle comunità ebraiche nel Nordamerica ed Europa, per un totale di almeno 14 milioni di consumatori, in quan-to caratterizzato da un pubblico cosmopolita, con un eccellente potere di acquisto.Fonte Ambasciata d’Italia - ISRAELE

SCOPRIRE LA CUCINA ISRAELIANALa cucina israeliana è un mix di piatti locali tipici del Medio Oriente e di quelli portati dagli ebrei emigrati in Israele da tutto il mondo. Tra i cibi considerati specificatamen-te israeliani, troviamo il Ptitim, noto anche come cuscus israeliano.

Diffusi anche gli sformati di riso (preparati disponendo sul fondo del recipiente di cottura delle verdure su cui viene sovrapposto il riso e poi dell’acqua in modo che la cottura sia a vapore) e molti antipasti freddi, soprattutto vegetali. E non dimen-tichiamo, poi, il pane azzimo, pane non lievitato tipico della tradizione ebraica, che va cotto a bassa temperatura per due minuti, tre al massimo per evitare il seppur minimo inizio di lievitazione.

ISRAELE LEADER NELLA SCIENZA E NELL’INNOVAZIONEIsraele. è un paese giovane, ma con una tradizione di tremila anni. Attraverso de-dizione, lavoro, ricerca e sviluppo ha saputo rendere fertili moltissimi terreni aridi. Questa dedizione lo ha portato ad essere dagli ultimi settanta anni uno dei paesi leader nel campo della scienza e nell’innovazione. Expo Milano 2015 è l’occasione per Israele di far conoscere ai visitatori le competenze acquisite in questi anni, come un grande “granaio di conoscenze”.

Il Padiglione- All’interno del Padiglione, che occupa un’area di 2369 metri quadri, grazie ai migliori strumenti e metodi di edutainment il visitatore è immerso in un’im-mediata esperienza visiva che presenta un meraviglioso viaggio nell’ingegneria agri-cola con uno sguardo verso il futuro dell’umanità.

NEWS

ISRAELE

REPORT

CONCEPT

BAHREIN

UN GRANDE PADIGLIONE PER IL PICCOLO BAHRAINDopo il successo della partecipazione ad Expo Shanghai 2010, il Bahrain si sta prepa-rando a prendere parte a Expo Milano 2015. A rendere ancora più forte la sua pre-senza a questo evento globale, saranno i 2.000 metri quadrati del Padiglione, com-missionato dal Ministero della Cultura del Bahrain. Già dall’antica Civiltà di Dilmun, il Bahrain ha vantato una storia agraria ricca e unica. Questo patrimonio è favorito dalle abbondanti sorgenti di acqua dolce che scorrono in questa terra, altrimenti arida. Il Padiglione del Bahrain a Expo Milano 2015 rappresenta un’interpretazione delle relazioni che legano insieme il patrimonio agrario del Paese e la sua cultura. Il cuore del Padiglione rende omaggio a questo ricco patrimonio: dieci frutteti di-stinti, ognuno dei quali porterà i suoi frutti, in tempi diversi, durante il lungo se-mestre di Expo Milano 2015. Il Padiglione presenterà anche dei manufatti storici risalenti a migliaia di anni fa, ognuno dei quali legato alle tradizioni agrarie e alle leggende che circondano il Bahrain, raccontandolo come il Giardino dell’Eden e la Terra da un Milione di Palme.

CRESCE L’ENTUSIASMO PER IL PRIMO PADIGLIONE ULTIMATOIl primato conquistato a inizio anno sul sito espositivo (il primo padiglione ultimato) ha fatto scoppiare la passione per Expo 2015 nel Bahrain. Il Ministero della Cultura del Regno ha comunicato di aver già ricevuto centinaia di candidature da parte di cittadini interessati a un’esperienza da volontari nel primo padiglione completato da un partecipante all’esposizione universale. «Siamo immensamente felici delle ri-poste ricevute fino a questo momento. Il nostro programma volontari è molto in li-nea con mandato che abbiamo ricevuto di sviluppare turismo sostenibile attraverso pratiche culturali e rispettose dell’ambiente. Solo mantenendo un dialogo che pro-muova la comprensione internazionale, proteggendo la nostra eredità e aiutando a creare opportunità di lavoro possiamo contribuire allo sviluppo nazionale economi-co e sociale», ha dichiarato il commissario generale Shaikha Mai Bint Mohammad Al-Khalifa, tracciando un primo bilancio dell’iniziativa.Fonte Expo Contact 2015

NEWS REPORTForma di stato Monarchia Superficie 712 km2 Popolazione 1.261.835 Lingua Arabo Religione Mussulmana Moneta Dinaro Bahrenita

Nel 2011 le nostre esportazioni complessive verso il Bahrein sono cresciute del 14,9% rispetto al 2010, passando da 141,8 milioni di euro a 163,0 milioni di euro.Nello stesso periodo le nostre importazioni crescevano del 93,2%, passando da 112,2 milioni di euro a 216,9 milioni di euro. Il saldo commerciale del nostro Paese verso il Bahrein passava così da positivo nel 2010 (+29,6 milioni di euro) a negativo nel 2011 (- 53,9 milioni di euro). A generare il significativo incremento delle nostre importazioni contribuivano soprattutto il triplicarsi del coke e prodotti derivati dalla raffinazione del petrolio e il quasi raddoppio dei prodotti della metallurgia.Nel periodo gennaio-novembre 2012 rispetto allo stesso periodo del 2011 le nostre esportazioni continuavano a mostrare un trend in crescita (+27,8%), mentre le no-stre importazioni calavano altrettanto vistosamente (-26,0%).Come diretta conseguenza di tali trend contrapposti nel periodo gennaio-novembre 2012 il nostro saldo commerciale rispetto al Bahrein tornava in zona positiva, anche se di soli 21,3 milioni di euro.Le principali voci del nostro export sono i macchinari e le apparecchiature e, a no-tevole distanza, i mobili. Punti di forza del mercato; grossi progetti promossi dal Governo bahrenitaBuona posizione geografica Accordi bilaterali e diversificazione economia. Facilita-zioni per imprese straniere. La Formula 1 tappa stabile del mondiale di F1 Servizi ed industria pesante sono attualmente i perni dell’economia in Bahrein. Il Paese è un centro regionale per banche offshore ed islamiche, una destinazione popolare per i turisti Sauditi e sede di industria dell’alluminio di fama internazionale. Le riserve e la produzione petrolifera sono molto limitate rispetto agli altri Paesi del Golfo. Il Bahrein ha solo inshore il campo petrolifero e di gas “Awali”, dove le riserve sono di circa 125 milioni di barili e dove vengono estratti circa 33 mila barili di grezzo al giorno e 500 milioni di piedi cubi di gas.L’Arabia Saudita ed il Bahrein condividono le entrate provenienti dalla produzione del campo petrolifero offshore “Abu Saafa”. La quota del Bahrein è di circa 150 mila barili/giorno. Il Bahrein importa anche petrolio grezzo per alimentare l’unica raffi-neria di petrolio nel Paese. L’Economic Development Board (EDB) è l’organismo che indirizza le strategie di sviluppo economico e di attrazione degli investimenti del Pa-ese. Tra i settori individuati dall’EDB, quelli prioritari per lo sviluppo del Paese sono:- servizi finanziari; - turismo; - informatica; - sanità, istruzione e formazione; - indu-stria dell’alluminio.Fonte Ambasciata d’Italia - BAHRAIN

BAHREIN

CONCEPTANGOLA

ANGOLA

NEWS REPORTForma di stato Repubblica Superficie 1.246.700 Km² Abitanti 19.081.912 Lingua Portoghese (ufficiale), Umbundu, Kimbundu, Kikongo e altre Religione Cattolicesi-mo (50%), Animismo (30%), altre religioni (20%) Moneta kwanzaLa lunga dipendenza dell’Angola dalla metropoli portoghese ne ha modellato cultura esocietá secondo principi e forme latino-europee. Le tante affinitá oggi esistenti, a partiredalla lingua e dalla religione cattolica, con la cultura italiana possono indubbiamentecostituire un catalizzatore di un piú stretto e proficuo rapporto economico con il nostro Paese.

L’Angola é un Paese emergente e ad elevato tasso di crescita E’ dotato di grandi ri-sorse naturali e minerarie Ha una connotazione culturale e sociale affine all’Italia E’ in grado di realizzare specifiche complementarità e sinergie E’ potenzialmente polo di espansione nell’Africa sub-sahariana e meridionale.COSA VENDEREProdotti alimentari Mobili Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceuticiMacchinari e apparecchiature Costruzioni

UNA STRABILIANTE SORPRESA IL PADIGLIONE DELL’ANGOLAUna vera sorpresa sarà il padiglione dell’Angola, almeno a vedere le sue dimensioni (più di 2 mila metri quadrati, poco meno del Kuwait). Da non dimenticare che l’An-gola già sorprese il mondo nel 2013 partecipando per la prima volta con un proprio padiglione all’ultima edizione della Biennale internazionale d’arte di Venezia e vin-cendo subito il Leone d’oro delle rappresentanze nazionali con l’installazione Luan-da, Encyclopedic City.Paula Nascimento con Antonio Gameiro, è la progettista e ha la direzione artisti-ca del padiglione dell’Angola a Milano, un lungo corpo in travi d’acciaio e legno la-mellare costruito con grande attenzione per il riciclo dei materiali. La sua presenza nel progetto, dedicato a Cibo e cultura. Educare per innovare, è un motivo in più per tenere d’occhio questo padiglione che si propone di raccontare cultura, anima e capacità di espressione del paese centro-africano attraverso la ricchezza della sua cultura culinaria.Molto efficace sia graficamente, sia per i contenuti, è la campagna di sensibilizza-zione sulle abitudini alimentari “Alimentaçao saudável”, uno splendido manuale per immagini, disegnato sempre per Expo.Fonte milano.mentelocale IL RUOLO DELLA DONNA È FONDAMENTALEFondamentale appare il ruolo delle donne nella società angolana, in quanto deten-trici della tradizione. Dalla preparazione del cibo all’economia familiare, dall’igiene della famiglia all’educazione.

CRESCITA ECONOMICA COSTANTEIl Paese africano ha intenzione di sviluppare un’esposizione multimediale che inclu-de museografia classica, installazioni multimediali e dispositivi interattivi e di offri-re un ampio e vario programma culturale con spettacoli, eventi culinari, workshop, presentazioni di libri, mostre di arti visive. La proposta sarà estesa oltre i confini del sito espositivo attraverso piccoli eventi nella città di Milano, forum e programmi di scambio interculturale. Per conoscere l’Angola nel suo insieme, come un Paese che ha una lunga storia di lotte e ha superato i suoi problemi con le guerre e sta attraver-sando una fase di rapida crescita economica. Una nazione giovane e vibrante, orgo-gliosa delle sue radici ma con uno sguardo verso il futuro anche grazie alla crescita economica degli ultimi anni.

INSIEME CON ICIF

Expo Milano 2015: previsioni di visita. GfK Eurisko

GfK Eurisko stima che circa

20 milioni di persone visiteranno Expo Milano 2015 (di questi, 12/14 milioni saranno italiani e i restanti 6/8 milioni stranieri).

LA PREVISIONE STIMATA COMPLESSIVA DI VISITATORI PER I PADIGLIONIARGENTINA - MEXICO - ISRAELE - ANGOLA E BAHREIN

è di 5 MILIONI di cui 3 MILIONI ITALIANI

INSIEME CON ICIF

ICIF sarà il gestore delle aree Food & Beverage nei padiglioni delle “nazioni ICIF” e svilupperà, in sintonia con i temi e le tipicità di ogni singolo paese, una collaborazione per promuovere i prodotti e i territori italiani.La disponibilità delle nazioni è il risultato di un progetto condiviso con le stesse, che prevede per ogni singolo padiglione una specifica strategia.

I VANTAGGI DI ESSERE PARTNER ICIF ALL’EXPO DI MILANO 2015ENTRARE A FAR PARTE DEL SISTEMA EXPO 2015 COME “PARTNER DELLE NAZIONI ICIF” (ES. OFFICIAL PARTNER MEXICO EXPO 2015)PRESENZA E CONSUMO DEI PRODOTTI ALL’INTERNO DEI PADIGLIONIPOSSIBILITÀ DI PERSONALIZZARE IL PACKAGING IN RIFERIMENTO AI TEMI DELLE NAZIONI PERSONALIZZAZIONE DI UN’AREA DEL PADIGLIONE CON LOGO AZIENDALE E DEL PRODOTTO (progetto grafico sottoposto a valutazione delle nazioni)

ORGANIZZAZIONE DI EVENTI CONCORDATI CON LE SINGOLE NAZIONIPer un’efficace e sostenibile strategia di comunicazione questi eventi avranno la caratteristica del confronto, dell’abbinamento con la cucina della nazione ospitante ( es. i vini italiani abbinati alle cucine tradizionali) gemellaggi tra prodotti, territori o culture ( in particolare per il sud america tra gli italiani emigrati). Seminari tematici ecc.Una serie di eventi che saranno pensati e sviluppati insieme, tra le imprese e le nazioni sotto la regia di ICIF.

ORGANIZZAZIONE DI INCONTRI COMMERCIALIICIF vanta una forte esperienza nelle relazioni della ristorazione mondiale, con sedi di rappresentanza in tutto il mondo. L’EXPO sarà l’occasione per far incontrare il sistema ICIF con le aziende e i territori italiani.

CAMPAGNA SU TUTTO IL PERIMETRO DEI SOCIAL NETWORK DI RIFERIMENTO ICIFICIF gestisce un sistema avanzato di integrazione sui social network grazie ad un’attività che in 25 anni ha prodotto un grande numero di contatti ed appassionati del settore in tutto il mondo. Un capitale umano e di relazioni che ha il suo fulcro negli oltre 5000 studenti che hanno frequen-tato l’istituto, oltre a centinaia di testate e giornalisti che si sono occupati di ICIF in questi anni.

CAMPAGNE STAMPA CONTINUATIVA PER TUTTO IL PERIODO EXPO SUGLI EVENTI ORGANIZZATI

CAMPAGNA CON LA PUBBLICAZIONE DI NEWS, FOTO E AGGIORNAMENTI QUOTIDIANI SU NUTRITO IL PORTALE MAGAZINE DI ICIF REALIZZATO IN 4 LINGUE E DIFFUSO NEL MONDO AD OLTRE 25.000 OPERATORI PROFESSIONALI

ICIF - Italian Culinary Institute for Foreigners Presidente

Piero Sassone

per informazioni sull’iniziativa CON ICIF

[email protected]

ICIF - Italian Culinary Institute for Foreigners

Sede Formativa Piazza Vittorio Emanuele II, 10 - 14055 Costigliole d’Asti (AT)

Tel. +39 0141 962171 - 962772- Fax +39 0141 962993

Sede AmministrativaVia dei Castori, 3 - 10072 Caselle Torinese (TO) Tel. +39 011 9912456 - Fax +39 011 9916068

Sito web: www.icif.com E-mail: [email protected]

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