UN’ADUNATA SPECIALE IN UN ANNO SPECIALE...Al termine della tremenda ritirata di Russia avevi un...

40
1 PERIODICO QUADRIMESTRALE DELLA SEZIONE A.N.A. DI BRESCIA Fondato nel 1961 - Copie stampate 14.000 • In omaggio ai Soci • Poste Italiane spa - Sped. in abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. L. 27/2/2004 n° 46) art.1, comma 2, DCB Brescia ANNO 50 - N. 2 AGOSTO 2010 UN’ADUNATA SPECIALE IN UN ANNO SPECIALE A MONTE ISOLA PER CELEBRARE I PRIMI 90 ANNI DELLA SEZIONE DI BRESCIA

Transcript of UN’ADUNATA SPECIALE IN UN ANNO SPECIALE...Al termine della tremenda ritirata di Russia avevi un...

Page 1: UN’ADUNATA SPECIALE IN UN ANNO SPECIALE...Al termine della tremenda ritirata di Russia avevi un piede congelato e per togliere lo scarpone han-no dovuto tagliarlo con la baionetta!

1

PERIODICO QUADRIMESTRALE DELLA SEZIONE A.N.A. DI BRESCIAFondato nel 1961 - Copie stampate 14.000 • In omaggio ai Soci •

Poste Italiane spa - Sped. in abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. L. 27/2/2004 n° 46) art.1, comma 2, DCB Brescia

ANNO 50 - N. 2AGOSTO 2010

UN’ADUNATA SPECIALE IN UN ANNO SPECIALEA MONTE ISOLA PER CELEBRARE I PRIMI 90 ANNI

DELLA SEZIONE DI BRESCIA

Page 2: UN’ADUNATA SPECIALE IN UN ANNO SPECIALE...Al termine della tremenda ritirata di Russia avevi un piede congelato e per togliere lo scarpone han-no dovuto tagliarlo con la baionetta!

2

ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALPINISezione di Brescia

Direttore Editoriale: Davide ForlaniDirettore Responsabile: Massimo Cortesi

Comitato di Redazione:Domenico Castelnovo, Franco Richiedei, Giuseppe

Lamberti, Gianpaolo Cazzago, Andrea Poisa

Autorizzazione provvisoria (Autorizzazione precedente)Tribunale di Brescia n. 25/1969 dell’1/10/69

Stampa: Centro Stampa QuotidianiVia dell’Industria 52 - 25030 Erbusco (BS)

Tel. 0307725511

SEGRETERIA

APPUNTAMENTI SEZIONALIPER I PROSSIMI MESI

APPUNTAMENTI NAZIONALIPER I PROSSIMI MESI

Settembre5: Lumezzane P. 75° di fondazione9: Consiglio sezionale12: M.te Guglielmo, Alpinata13: inizio Trofeo Cocchetti - gara di bocce19: Capriolo, 80° di Fondazione25: finali Trofeo Cocchetti26: Villa Pedergnano, 60° di Fondazione e 30°

anniversario del monumentoOttobre3: Orzinuovi, 5° di fondazione e inaugurazione del

la sede10: Mestre, Festa della Madonna del Don14: Consiglio sezionale24: Volta Bresciana, 75° di FondazioneNovembre6: Salone Vanvitelliano, concerto del Coro Alte Cime

in occasione del 90° della Sezione11: Consiglio sezionale13: Salone Vanvitelliano, presentazione del libro sul

la storia della sezione20: serata finale attività sportiva21: Assemblea dei Capigruppo26: Teatro Grande, concerto della Fanfara Tridentina

in occasione del 90° della SezioneDicembre5: pranzo e auguri volontari prot. civ.8: Ospitaletto, Memorial Marilena9: Consiglio sezionale21: sede sezionale, serata degli auguri

Settembre5: M.te Pasubio, Pellegrinaggio solenne

M.te Bernadia (UD), Pellegrinaggio solenne11: Dogna (UD), Premio fedeltà alla montagna26: Chiavenna, Campionato nazionale di corsa

in montagna

Ottobre3: Bari, Pellegrinaggio al Sacrario militare dei

Caduti d’Oltremare10: Biella, campionate nazionale tiro a segno17: Darfo Boario Terme, raduno del II rgpt.24: Milano, riunione dei Presidenti

Novembre27: giornata della colletta alimentare

Dicembre12: Milano, S. Messa di Natale in Duomo

Nell’anno del 90° di fondazione della nostra sezione èmotivo di particolare orgoglio constatare che nonostanteil degenerare dei costumi e il costante attacco ai nostritradizionali valori, tanti uomini dedichino il loro tempolibero alla nostra amata associazione, perché contraria-mente a quanto si vuole far credere - sono luoghi comuni,triti e logori - gli alpini non sono “mangioni e beoni”, mapersone che attingendo all’esperienza della leva obbliga-toria, all’amore per la Patria (che non è un’entità astrattama è costituita da altre persone), si dedicano a chi si trovanel bisogno, in aiuto alle associazioni benefiche e allenostre comunità.I momenti conviviali sono componenti essenziali nellemanifestazioni alpine ma, se ci pensiamo e fatte le debiteproporzioni - nostro Signore Gesù Cristo ha dato tutto sestesso proprio durante una cena, prefigurazione del suosupremo sacrificio; il nostro “mangiare e bere” non è finea sé stesso, così come non sono fini a sé stesse le nostrefeste e le nostre adunate; sono punte di iceberg che mo-strano e ribadiscono l’enorme lavoro, silenzioso e disin-teressato, degli alpini.Per questo le nostre feste DEVONO essere diverse dallealtre: l’alzabandiera, la commemorazione dei nostri Pa-dri, degli alpini “andati avanti”, la divulgazione della no-stra cultura sono tratti caratteristici che differenziano le“feste alpine” dalle sagre paesane.Feste alpine all’insegna del ballo liscio e dello stand ga-stronomico, senza substrato valoriale, aventi l’unico sco-po di fare cassa, non rientrano nel nostro DNA, sono ma-nifestazioni anche gradevoli ma vuote, che finiscono quan-do la tavola è sparecchiata. L’augurio e l’auspicio è chequeste feste non siano semplici serate danzanti e gastro-nomiche, ma la punta dell’iceberg di ciò che siamo dav-vero; si brinda, ma con il pensiero andiamo agli amiciabruzzesi, ai gnari della Nikolajewka, alla Santella restau-rata, al sentiero montano ripulito, in poche parole: si alzail calice guardando con orgoglio la nostra penna nera chefirma ogni nostro atto di generosità e di altruismo.

Page 3: UN’ADUNATA SPECIALE IN UN ANNO SPECIALE...Al termine della tremenda ritirata di Russia avevi un piede congelato e per togliere lo scarpone han-no dovuto tagliarlo con la baionetta!

3

Caro Giulio, te ne sei andato in silenzio così com’era neltuo spirito e nel tuo carattere, persona schiva ed introver-sa nel tuo personale, altruista e solidale e qualche voltaanche piccante tra di noi alpini.

Sei entrato a far parte della nostra immensa associazionein età avanzata, ma da quel momento sei sempre stato unacolonna ed un esempio importante per tutti noi!A causa di quello che che hai visto e vissuto durante glianni della guerra ritenevi erronei alcuni atteggiamentidell’A.N.A: hai sempre difeso a spada tratta i tuoi compa-gni e commilitoni che, come te, hanno sopportato le sof-ferenze della guerra, raccontando, con laschiettezza e la spontaneità che solo quellicome te se lo poteveno permettere, le in-giustizie subite o viste; mi hai racconta-to, polemicamente, di alcune onorificen-ze a certi personaggi che, secondo te, nonmeritavano, contrapponendo i tuoi“centomila” che non hanno avuto il rico-noscimento che invece si meritavano.Uomo caparbio e fiero il nostro Giulio,consapevole di aver vissuto assieme amigliaia di altri coetanei la cosa più atro-ce che l’umanità possa concepire: la guer-ra!Te ne sei andato in silenzio e mi hai fre-gato caro Giulio, non sono riuscito a ve-

Giulio Bajocchi è andato avantiGiulio Bajocchi è andato avantiGiulio Bajocchi è andato avanti

Il nostro Reduce di Russia, protagonista di molti eventi della sezione dedicati a Nikolajewka èandato avanti: il ricordo del suo Capogruppo

nirti a trovare negli ultimi giorni quasi non potesse avve-rarsi l’irreparabile; tu eri quello che, per noi, doveva cam-pare cento anni e oltre.Per me, giovane bocia, appena entrato nel Gruppo nel 1999l’averti conosciuto già “Vecio” e per di più Reduce eri un

mito, l’averti accompagnato personalmente a tut-te le manifestazioni dell’adunata a Brescia nel 2000è stato emozionante e onorevole: mi hai fatto sen-tire importante!Avevi una memoria cristallina: ti ricordavi tutto etutti, fatti, avvenimenti, azioni, i nomi dei tuoi com-pagni e dei tuoi superiori, ti ricordavi dei bambinirussi che ti sono rimasti nel cuore tanto che anco-ra fino a poco tempo fa giravi sempre con dellecaramelle da donare ai bambini che incontravi; deltuo comandante Colonnello Signorini al quale, miripetevi spesso, che gli dovevi la vita. Hai volutotanto bene al tuo comandante tanto da spingerel’Amministrazione Comunale a dedicargli una viacittadina.Al termine della tremenda ritirata di Russia aveviun piede congelato e per togliere lo scarpone han-no dovuto tagliarlo con la baionetta! Mi racconta-vi che in Grecia e Albania hai sofferto più ognialtra volta la fame, di quella volta che hai rincorsoper ore con i tuoi compagni, un topo per mangiar-

lo ma non ci siete riusciti, “porca miseria ha vinto iltopo!…ha vinto la fame” .Mi lasci tanti ricordi caro Giulio, che non basterebbe ilgiornale intero per riportarli tutti adesso... ciao caro Giulio!

Il tuo Capogruppobocia Lorenzini Luigi Angelo

LA SCOMPARSA DIGIULIO BAJOCCHI

Page 4: UN’ADUNATA SPECIALE IN UN ANNO SPECIALE...Al termine della tremenda ritirata di Russia avevi un piede congelato e per togliere lo scarpone han-no dovuto tagliarlo con la baionetta!

4

BENVENUTI BENVENUTIBENVENUTI ALPINI ALPINI DI URAGO D’OGLIO!ALPINI DI URAGO D’OGLIO!Nel 90° compleanno della sezione di brescia si è costituito il 157° gruppo: l’11

GRUPPO DI URAGO D’OGLIO

A conferma del fatto che l’ANA è dura a morire e che,una decina d’anni fa, la sospensione della leva obbligato-ria, normale bacino d’utenza per poter reclutare e iscrive-re nuovi alpini nei Gruppi al termine del servizio militareha, in un certo senso, obbligato le penne nere di tutt’Italia

a darsi da fare per cercare e recuperare sul territorio glialpini “dormienti”, per poter dare continuità al proprioGruppo, ecco che, come risposta a questa sciagurata scel-ta e in controtendenza a quanto si potrebbe pensare, na-scono nuovi Gruppi. Un esempio magnifico è stato dato aUrago d’Oglio dove, nel luglio del 2009, ha visto la luceil 157° Gruppo Alpini della Sezione di Brescia, che haricevuto il suo battesimo ufficiale loscorso 11 aprile.Una Sezione prolifica quella brescia-na visto che solo un mese prima, nelweekend del CISA, aveva battezzatoquello di S. Paolo e che nei prossimianni potrebbe inaugurarne ancora.Il “neonato” Gruppo uraghese contasu una settantina di soci, di cui alme-no 45 nuovi e tutti gli altri “sottratti”ai Gruppi limitrofi.Dato che non era una trasferta parti-colarmente impegnativa, vista la di-stanza che separa Lodi da Uragod’Oglio, non ho potuto esimermi dalpartecipare per il terzo anno conse-cutivo (2008, Gruppo ANA di OltronaS. Mamette della Sezione di Como,

2009, Gruppo ANA di S. Giuliano Milanese della nostraSezione) alla festa per la nascita di un Gruppo Alpini. Lagiornata non prometteva niente di buono visto che ha pio-vuto per tutto il tragitto fino all’arrivo in paese, ma nondisperavo che il buon Dio facesse smettere di piovere al-

meno nei momenti della sfilata, e così è sta-to. Urago d’Oglio s’è messa il vestito dellegrandi occasioni per celebrare questo splen-dido evento e così il cuore del paese è statoun tripudio di bandiere tricolori appese ovun-que, balconi, finestre, alberi. Non v’era viache non era stata adornata; anche dal campa-nile della chiesa scendeva la bandiera trico-lore. Tra i tanti alpini presenti: incontro gliamici del Gruppo di Rudiano col quale noilodigiani siamo gemellati (sapevo di poterliincontrare vista la poca distanza che separaUrago da Rudiano). Una stretta di mano, unapacca sulla spalla, un sorriso poiAbbiamo fatto quattro chiacchiere con la pro-messa che il prossimo 16 maggio sarò pre-sente al loro 40° di fondazione. Il cielo è sem-pre minaccioso, anche se la pioggia ha ral-lentato il suo impeto. Alle 9.30 comincia lacerimonia in piazza con l’alzabandiera. Aocchio e croce ci sono all’incirca 500 penne

nere, ma forse sono di più, ed almeno un centinaio digagliardetti di cui tra i tanti bresciani e bergamaschi ven’è anche uno giunto dalla Sezione di Trento.Terminato l’inno nazionale comincia la sfilata per le viedel paese fino a giungere al monumento ai Caduti, per ladeposizione della corona d’alloro, mentre gli abitanti nonsi fanno pregare nell’applaudire il corteo. Inaspettatamente

Page 5: UN’ADUNATA SPECIALE IN UN ANNO SPECIALE...Al termine della tremenda ritirata di Russia avevi un piede congelato e per togliere lo scarpone han-no dovuto tagliarlo con la baionetta!

5

GRUPPO DI URAGO D’OGLIO

BENVENUTIBENVENUTI DI URAGO D’OGLIO!ALPINI DI URAGO D’OGLIO!ALPINI DI URAGO D’OGLIO! aprile gli alpini uraghesi hanno battezzato orgogliosi il loro gagliardetto

scopro che l’alpino al mio fianco che fa da alfiere col ves-sillo della Sezione di Brescia è anche il vicesindaco delpaese. La successiva marcia in sfilata porta gli alpini inchiesa. Qui, forse per uscire dal solito protocollo o, moltopiù plausibilmente, per evitare la pioggia, prima dell’ini-zio della S. Messa, il sindaco di Urago d’Oglio avvocatoAntonella Podavitte e il presidente della Sezione di Bre-scia Davide Forlani hanno tenuto i discorsi ufficiali.Molto interessante il passaggio del discorso nel quale,Forlani, ha invitato il capogruppo uraghese DaniloPasquinelli “…a tenere fuori dalla porta della sede la po-litica ma al tempo stesso di col-laborare con l’AmministrazioneComunale nel pieno rispetto deiruoli…” e di “…essere un puntodi riferimento per il paese e per igiovani, di amare e rispettare iltricolore tenendo alti tutti i valo-ri morali che cicontraddistinguono in quest’Ita-lia in decadenza in fatto di valorimorali…”.La benedizione impartita da donGianfranco al gagliardetto, nellemani dalla madrina signora JoleCodibue (nipote di un disperso inRussia) e la recita della Preghie-ra dell’Alpino da parte di un

“bocia” uraghesesulle note di Signo-re delle Cime, al ter-mine della celebra-zione liturgica,hanno concluso lamattinata di festaper quest’ennesimofiocco verde in casaANA.All’uscita dallachiesa un timidoraggio di sole è sbu-cato tra le grigienuvole ancora pre-senti; sembra chevoglia indicare alGruppo Alpini diUrago d’Oglio lastrada da percorre-re d’ora in avanti.Nel raggiungere

l’auto incontro il presidente Forlani che mi ringrazia ca-lorosamente per la mia presenza col vessillo della Sezio-ne di Milano dicendomi che è rimasto piacevolmente sor-preso da questa visita. Con un sorriso gli rispondo che hosoltanto fatto il mio dovere di consigliere sezionale pre-sentandomi. Salgo in auto e torno a casa soddisfatto diaver regalato a tutti questi alpini bresciani una gioia ina-spettata.

Dario Bignami

Page 6: UN’ADUNATA SPECIALE IN UN ANNO SPECIALE...Al termine della tremenda ritirata di Russia avevi un piede congelato e per togliere lo scarpone han-no dovuto tagliarlo con la baionetta!

6

Dopo la nascita del Gruppo di San Paolo festeggiata il21.03.2010 la Sezione di Brescia ha tenuto a battesimol’undici aprile il Gruppo di Urago d’Oglio. Tantissimi igruppi confratelli che con la loro presenza hanno volutotestimoniare la loro vicinanza e la loro stima.Come ha più volte ribadito il nostro Presidente la costitu-zione di nuovi gruppi rappresenta il segno tangibile chenonostante tutto ci sono molti alpini non ancora socidell’A.N.A. Infatti il nostro compito è quello disensibilizzarli a far parte della nostra grande famiglia.La nostra esperienza non è finita come invece alcuni pen-sano a causa della sospensione della leva. Ne è la prova lacosiddetta “mininaja” (Pianeta Difesa) cioè un breve pe-riodo da trascorrere nelle forze armate per giovani volon-

11 aprile 2010, Urago d’OglioCostituzione del 157° Gruppo della Sezione

tari introdotta l’anno scorso dal Ministro della Difesa.Questa nuova esperienza, in fase sperimentale, iniziata il14.09.2009 ha riguardato il Corpo degli Alpini. E proprioalla nostra Associazione il Ministro ha affidato il compitodi selezionare i giovani partecipanti che non sono consi-derati militari ma fanno un training sufficientemente com-pleto di vita militare per la durata massima di un mese.Vi ha partecipato la figlia di un nostro Consigliere che haraccontato la sua esperienza sul nostro notiziario “Ocio ala pena”.A Urago d’Oglio abbiamo avuto, per l’ennesima volta, laconferma che gli Alpini non vogliono disperdere quei va-lori tramandatici dai nostri veci. Qui un manipolo di pen-ne nere ha sentito il bisogno di rafforzare la nostra Asso-

ciazione. Si sono trovati, hanno lanciato l’ap-pello, hanno risposto una sessantina di alpini esi sono costituiti in gruppo. Anche i loro concit-tadini hanno salutato con grande affetto questanascita certi che la loro presenza sarà un arric-chimento per la comunità.L’intervento dell’A.N.A. in Abruzzo con oltre8.300 Alpini è la dimostrazione della grande so-lidarietà che anima la nostra Associazione.Esiste una cultura di pace che gli Alpini sannoinsegnare, come fanno da sempre, tramandandole nostre tradizioni, rafforzando i vincoli di ami-cizia, favorendo i rapporti con i reparti e gli al-pini in armi e concorrendo, tramite la Protezio-ne Civile, a soccorrere le popolazioni colpite dacalamità naturali. E proprio qui a Urago d’Oglioabbiamo avuto la conferma che le penne nerelocali vogliono aderire alla nostra famiglia per-ché sono sicuri che questo patrimonio è una ric-chezza per la nostra società.Da queste colonne rivolgiamo a Te, DaniloPasquinelli, primo capogruppo del neonato grup-po, ai Tuoi “veci” ed ai Tuoi “bocia” l’auguriodi proseguire nel solco tracciato dai nostri padricon quella tenacia prettamente alpina legata al-l’attaccamento della Vostra terra. Siate sempreparte attiva della Vostra comunità perché solocosì avrete compiuto il Vostro dovere di cittadi-ni onorando quella penna nera che tutti noi por-tiamo con orgoglio e che ha scritto memorabilipagine di storia.

Tanti auguri e buon lavoro!Giancarlo BuizzaRomeo Mainardi

GRUPPO DI URAGO D’OGLIO

La nascita del 157° gruppo della nostra Sezione conferma la vitalità dellepenne nere bresciane e la tenacia nel tenere viva la nostra Associazione

Page 7: UN’ADUNATA SPECIALE IN UN ANNO SPECIALE...Al termine della tremenda ritirata di Russia avevi un piede congelato e per togliere lo scarpone han-no dovuto tagliarlo con la baionetta!

7Ad ogni calamità i Volontari dell’Unità di protezione Ci-vile, insieme ad altri Alpini non iscritti alla nostra Unitàrispondono sempre sollecitamente alla nostra chiamata.Nei primi giorni di aprile dello scorso anno un forte sismaha sconvolto la terra d’Abruzzo causando morte e distru-zione; la Protezione Civile Nazionale è intervenuta subi-to supportata da varie associazioni di volontariato e daunità cinofile nel tentativo di riuscire a salvare le personerimaste sotto le macerie o sotto il fango; contemporanea-mente partiva anche la complessa macchina logistica: ol-tre all’opera di emergenza vera e propria di recupero deiferiti, era necessario infatti prestare soccorso ai senza tet-to, dare un punto di ritrovo, quindi i nostri alpini iniziava-no a montare tende, sistemare servizi igienici, allestendocampi di accoglienza nei quali assistere quanti sono staticoinvolti nel disastro.Non è stato un compito facile per i nostri Alpini, anche seil loro spirito sincero ha fatto nascere numerose amiciziecon le famiglie ospiti nelle tende, con le quali ancora oggisi sentono spesso per telefono. Questo è il più grande rin-graziamento che i nostri volontari di P.C. possano riceve-re; l’essere ripresi dalle telecamere e il farsi vedere in te-levisione non dà la gioia che dà invece un sorriso di chiavendo magari perso la casa, si sente sinceramente aiuta-to e rincuorato da persone che non chiedono nulla in cam-bio.A tutti questi Volontari vanno i miei complimenti e i piùsinceri ringraziamenti.

LA PROTEZIONE CIVILE

Finito per il momento l’impegno per 1’ emergenza Abruz-zo, nelle giornate 26-27-28 marzo abbiamo partecipatoall’ esercitazione del 2° raggruppamento Prot. Civ. aComo.Già venerdì mattino 40 volontari prendevano la strada perComo per preparare, all’interno della caserma DeCristoforis, la sistemazione di tutti i volontari, cosa avve-nuta in serata con l’arrivo di altri 25 volontari. Si sonomontate le cucine, le brande, e ci si è sistemati autonoma-mente come se ci si trovasse in una situazione di emer-genza. La mattina seguente (alle ore 6:00!!) è cominciatal’esercitazione: divisi in 3 gruppi abbiamo sistemato al-cuni sentieri nel bosco, bonificato il fianco di un monteper evitare che in caso di piogge abbondanti si creino del-le situazioni pericolose, e messo in sicurezza una piccolafrana.Finiti i compiti assegnatici ci siamo rifocillati alla nostracucina, ospitando fra g1i altri, alcuni volontari delle se-zioni Montesuello e Vallecamonica.La domenica smontaggio di tutta 1’attrezzatura e rientroa Brescia.

I Alpini i pöl sembràempò saràcc, sgrès e söcc de paròle… ma paròle póke, e fa na le óke …Sté Alpinàssèmper en viàscon frèt, néf e giàszaino pié de sentimèncci biösca per móncc e vàisènsa stracàs e lamentàs mài.Camìza a quadritìe tànta òia de fàsöl capèl la pèna négra

V E R S I A L P I N I

scarpù e vìa de lénama el sò cör lé mulzìcome la làna den busì.Alpini col cör generùscol capèl vért pié de sperànsei dèrf i bràs per laurài dèrf bóca per rìder e cantàse sìf stàcc cuntécc, ciamii pò dumà.Gràsie Madóna e Signùr per sté Alpinàsper le to muntàgne làsei sèmper en viàs.

Vito Franzù, de Ospedalètt

Alpinàs(80° del gruppo Ospitaletto 1930-2010)

Esercitazione del II Rgpt. p.c. a Como

Page 8: UN’ADUNATA SPECIALE IN UN ANNO SPECIALE...Al termine della tremenda ritirata di Russia avevi un piede congelato e per togliere lo scarpone han-no dovuto tagliarlo con la baionetta!

8

L’adunata di Bassano ha risvegliato in me molti bei ricor-di del periodo trascorso nella caserma Monte Grappa; unoin particolare l’ho ancora presente: il rito della comunio-ne alpina.

Nel lontano 1960 ricevetti la cartolina per il servizio mili-tare. L’aspettavo da tempo ma, considerato che avevo or-mai 22 anni pensavo si fossero dimenticati di me.Sulla cartolina c’era scritto di presentarsi al “B.A.R.JULIA” di Bassano del Grappa. La scritta B.A.R. JULIAmi incuriosì molto, quindi chiesi ad un maresciallo deldistretto di Brescia quale ne fosse il significato, anche selo compresi appieno una volta arrivato al BattaglioneAddestramento Reclute Julia, dopo un viaggio in trenofino a Bassano. Era il marzo del 1960 e sul treno incontrai

un amico di Brescia destinato al mio stesso battaglione,cosa che mi incoraggiò molto.Il c.a.r. fu abbastanza duro: tre lunghi mesi senza usciredalla caserma fino a quando non fummo tutti equipaggia-ti e vestiti. Eravamo imbranati, ma attenti a salutare tutti isuperiori di grado: salutavamo anche i carabinieri, perpaura di venire pizzicati dalla ronda.Alla fine del c.a.r. fui trasferito alla Compagnia Comandoe, a parte gli scherzi, i cucù, e la branda da fare al miovecchio, tutto andò per il meglio.

Ma nella stessa notte in cui fui trasferito mi fecero la “co-munione”: mentre ero in branda sentii in lontananza latromba che suonava la sveglia, anche se mi parve di averdormito poco; mi resi conto infatti che era ancora nottefonda e il trombettiere, suonando la tromba con la sordi-na, dava l’impressione di essere lontano, mentre si trova-va in camerata con noi. Gli anziani ci catapultarono fuoridalla branda e ci schierarono in mezzo alla camerata; im-maginatevi venti o trenta baldi giovani sull’attenti, chi incanottiera, chi in mutande da sbarco...

La “confessione” e la “comunione” furono tragicomiche:tutte le risposte alle domande di un “anziano” che facevada confessore erano negative, poi l’assoluzione dall’an-ziano con la tiara e il bastone pastorale, infine la comu-

nione con le patate affet-tate trattate a dovere.Chi ha fatto l’alpino sacome venivano condite lepatate. Per fortuna un mioconcittadino prima del-l’evento mi consigliò distringere la fetta di patatacoi denti quando mi ve-niva infilata in bocca e diandare a sputarla fuoridalla camerata. Manovranon facile da effettuare inquanto mentre il finto ve-scovo ci infilava la patatain bocca, un altro “anzia-no” alle spalle ci dava unapacca sulla nuca in modoche la patata venisse in-goiata.L’ufficiale che quella seraera di picchetto, solidalecon gli anziani, passò inrivista la forza; un diplo-ma che dichiarava che eridiventato un vero alpino,

una lavata di denti e una sana bevuta concludeva l’even-to.

Non so perché mi è passato per la mente questo episodiodella mia naia, forse è stato rivedere la caserma MonteGrappa vuota, il Ponte degli Alpini, non so. Quanta no-stalgia, quanti ricordi, che bel periodo visto a distanza dianni.

Emilio Masneri, II ‘38

Ricordi del B.A.R Julia di Bassano del GrappaRACCONTI DI ALPINI

Il rito più famoso della naja: la “comunione dell’apino” nelle memorie di un alpino che inoccasione della adunata naizionale a Bassano ha rivisto la storica caserma del B.A.R. Julia

Page 9: UN’ADUNATA SPECIALE IN UN ANNO SPECIALE...Al termine della tremenda ritirata di Russia avevi un piede congelato e per togliere lo scarpone han-no dovuto tagliarlo con la baionetta!

9

Dopo Latina ci siamo illusi che a Bergamo avremmo po-tuto preparare un grande concerto in città, magari nelDuomo. Il nostro entusiasmo venne tuttavia ridimensio-nato quando la Curia Vescovile Bergamasca, comunicòche le chiese di Bergamo non sarebbero state sedi di con-certi alpini.Decidemmo così di fare un concerto da soli, fuoriBergamo, piuttosto che in un teatro con altri cori e co-stretti a cantare poche “cante”. Pensammo a Sotto il MontePapa Giovanni XXIII, e dopo aver contattato il Capo Grup-po locale, sig. Roda Battista, e le autorità del comune eavere suscitato il loro interesse alla nostra proposta dopopoco tempo fu ufficializzata l’accettazione.Dopo aver visitato per due volto il posto e aver definito idettagli del concerto e i canti da eseguire durante la S.Messa, sabato 8 maggio siamo partiti alla volta diBergamo. Al pernottamento ha provveduto la nostra pro-tezione civile al cui responsabile Battista Ravelli e suoicollaboratori vanno i nostri ringraziamenti, alla colazioneil Gruppo di Collebeato che ci ha ospitato nella lor tenda.Dopo aver accompagnato il consiglio sezionale nei tradi-zionali momenti “liturgici” del sabato (onore ai Caduti, alMonumento) ci siamo recati nel pomeriggio a Sotto ilMonte Giovanni XXIII, nella chiesa parrocchiale per leultime prove, quindi abbiamo condecorato la funzione pre-sieduta dal parroco Mons. Marino Bertocchi con canti notianche ai fedeli presenti.Al termine della liturgia un inaspettato applauso ci ha coltodi sorpresa.A seguire, visita a Monsignor Loris Capovilla già segre-tario di Papa Giovanni XXIII e di Papa Paolo VI. Cor-diale la sua accoglienza, con molta simpatia ci ha parlatodi alcuni momenti di vita di Papa Giovanni e di Paolo VI,uno dei più importanti papi che la chiesa abbia avuto epoco valorizzato e riconosciu-to dai Bresciani. Interessantela visita al Museo di Papa Gio-vanni. Consumata la cena of-fertaci dal Gruppo, presso lasplendida rocca di S. Giovan-ni restaurata dagli Alpini diSotto il Monte, al palatendaabbiamo intrattenuto con unconcerto un folto pubblico cheha dimostrato il proprio gra-dimento acquistando a fineserata un gran numero dei no-stri CD. Ritornati a Bergamoabbiamo preso posto nelle no-stre brande per un meritato ri-poso.

L’adunata nazionale del Coro “Alte Cime”

La domenica della grande sfi-lata: “ahi, ahi, piove chissàquanta acqua prenderemoalla sfilata” .Finalmente dopo una lunga edestenuante attesa arriva l’oradella partenza anche per laSezione di Brescia, quando,dopo una giornata di sole, è arrivata la pioggia.Sfilare sotto la pioggia non è bello, ma gli alpini in queimomenti non sentono nè caldo nè freddo nè tantomeno lapioggia. Al suono del “Trentatré” ripetuto infinite voltesi parte per la sfilata. Si arriva davanti alle tribune cantan-do l’inno degli alpini. E’ suggestivo vedere Autorità Civi-li, ma soprattutto Militari che ti fanno il saluto mentresfili davanti a loro.Come consuetudine consolidata, al termine della sfilatail nostro presidente Davide Forlani, a fianco del Vessillodella nostra Sezione ANA salutava i suoi alpini.Terminata l’adunata, sotto una pioggia torrenziale, siamotornati a piedi in stazione (circa 3 km con in mano glistrumenti). Siamo giunti al pullman completamente in-zuppati ma felici.La trasferta a Bergamo non poteva concludersi se non inun noto ristorante di Clusane d’Iseo, dove abbiamo fattoun riassunto della felice trasferta di Bergamo. Non tutto èandato liscio -la pioggia, l’eccessivo ritardo della sfilata-ma per il coro “Alte Cime” tutto è andato come previsto.Un sincero ringraziamento alla Sezione ed al direttivo delcoro che ha saputo organizzare sapientemente la trasfer-ta, sia a Sotto il Monte Papa Giovanni XXIII, e sia aBergamo. Che ciò sia di buon auspicio per Torino 2011.

Antonio Bontempi

Page 10: UN’ADUNATA SPECIALE IN UN ANNO SPECIALE...Al termine della tremenda ritirata di Russia avevi un piede congelato e per togliere lo scarpone han-no dovuto tagliarlo con la baionetta!

10

ADUNAADUNATTAA SEZIONALE SEZIONALE AA MONTE ISOLA - 5/6 GIUGNO

Si è svolta all’inizio di giugno la annuale adunata sezionale, che in occasione nell’incantevole scenario della più grande isola lacustre d’Europa - Il resoconto e MONTE ISOLA 2010

foto di Luca Geronutti

Adunata sezionale e novantesimo anniversario di fonda-zione della sezione: quale miglior scenario per celebrarequesti due eventi che già da soli richiederebbero un impe-gno non indifferente?Ma a Monte Isola, naturalmente!E proprio a Monte Isola il 5 e 6 giugno scorsi si è tenutal’adunata sezionale dei 90 anni della sezionecon un corollario di appuntamenti e di manifestazioni chehanno sottolineato tutta la particolaritàe la solennità di questa ricorrenza.Il ricco calendario per questa adunata vedeva, già alcunigiorni prima, l’apertura di una mostrafotografica a Peschiera Maraglio, mentre il giovedì dellasettimana cruciale, una suggestiva celebrazione eucaristicaal Santuario della Madonna della Ceriola ha commemo-rato le vittime del tragico mitragliamento del battello Iseoavvenuto la mattina del 5 novembre 1944, che fece 42morti, 33 feriti e 4 dispersi.La giornata del sabato ha visto l’adunata entrare nel vivo:da Sarnico, è partita in mattinata la motonave d’epoca «LaCapitanio» con a bordo, fra gli altri, i figuranti del repartostorico alpino, il presidente nazionale Corrado Perona,accompagnato dal vice Cesare Lavizzari, il presidente dellaSezione di Brescia Davide Forlani, l’addetto militare ag-giunto dell’ambasciata russa a Roma colonnello DimitriStoljarov, la Fanfara Tridentina della nostra Sezione e unaventina di gagliardetti.Alle 14, sbracati a Iseo, si sono recati in ordinato corteo –sindaco Riccardo Venchiarutti in testa - alla stazione fer-roviaria e, da lì, al porto Gabriele Rosa dove si sonoreimbarcati su «La Capitanio» facendo rotta per Montisola,dove hanno preso terra a Peschiera Maraglio.

Dopo il trasferimento a Menzino il corteo, a passo di mar-cia, ha raggiunto il monumento degli alpini, perl’alzabandiera e gli onori ai Caduti, per poi raggiungereil municipio dove si sono incontrati con il sindaco PierGiuseppe Ziliani e tutta l’amministrazione comunale.A sera tre concerti della Fanfara Tridentina nelle frazionidi Masse, Cure e Olzano, perché la fesata giungesse an-che a loro che non erano state interessate da altre manife-stazioni.La domenica, una splendida e calda giornata di sole, haesaltato la bella riuscita dell’adunata durante la quale ol-tre quattromila penne nere hanno iniziato a sbarcare sul-l’isola lacustre più grande d’Europa già dalle sei e mezzadel mattino.Ha accolto gli alpini una Punta Almana “vestita” con untricolore di circa 1.000 metri quadri, portato a quota1300, sabato pomeriggio da alcuni baldi e coraggiosi al-pini del Gruppo di Sale Marasino: il gigantesco tricoloreera visibile anche dai paesi della sponda bergamasca.L’afflusso si è fatto intenso dalle 8, con la spola semprepiù frenetica dei traghetti; in poco più di due ore comun-que sul lungolago di Peschiera Maraglio centinaia di Al-pini erano già pronti per l’ammassamento – previsto dalleore 9.Gli alpini scalpitanti e ansiosi di partire per la grande sfi-lata hanno “ ammazzato” il tempo, con veloci puntate neibar locali dove le aole fritte e il vino bianco si sono rive-late per molti una gustosa colazione.Tra saluti e sfilate di divise storiche, la sfilata è finalmen-te partita: il Vessillo della sezione di Brescia è giunto dallago su una chiatta sulla quale avevano preso posto il pre-si dente Nazionale Corrado Perona, il nostro presidenteDavide Forlani, l’alfiere e, quali ospiti, il ColonnelloPierluigi Scaratti, comandante del 2° Genio Guastatori e

Page 11: UN’ADUNATA SPECIALE IN UN ANNO SPECIALE...Al termine della tremenda ritirata di Russia avevi un piede congelato e per togliere lo scarpone han-no dovuto tagliarlo con la baionetta!

11

MONTE ISOLA 2010

ADUNATA SEZIONALE A MONTE ISOLAMONTE ISOLA - 5/6 GIUGNO- 5/6 GIUGNO

del 90° anniversario della fondazione della sezione di Brescia è stata organizzatala cronaca dei principali avenimenti che hanno visto protagonisti migliaia di alpini

il Colonnello Luca Fontana, comandante del 2° Artiglie-ria Alpina “Vicenza”. La chiatta era scortata dai «naècc»del lago d’Iseo in rappresentanza di tutti i comuni dellasponda bresciana del Sebino e condotti degli equipaggidal campionato vogatori del Sebino; chiudevano la scortanautica la motovedetta dei Carabinieri e un natante dellaProtezione civile di Montisola.Accolto dai gagliardetti, dalle bandiere tricolori, dalle 90bandiere biancoazzurre - simboleggianti i 90 anni dellasezione - issati al cielo in segno di saluto e accompagnatodalle note della Fanfara Tridentina della Sezione, il ves-sillo ha dato il via alla sfilata: un serpentone di due chilo-metri che ha percorso la strada da Peschiera Maraglio aMenzino in poco meno di un’ ora.

L’arrivo nella conca di Menzino è stato suggestivo, siaper la indubbia bellezza panoramica del luogo, sia per ilcalore degli abitanti della frazione, scesi tutti in strada adapplaudire gli alpini e le numerose autorità presenti.La celebrazione eucaristica alle 11,30, presieduta dal par-roco di Montisola don Davide Ottelli, concelebranti il Cap.don Gian Paolo Manenti, bresciano e segretario partico-lare dell’Ordinario Militare e il Cap. don Lorenzo Cottali,cappellano del Comando TT.AA., è stata preceduta daalcuni interventi.Gli interventi del presidente Forlani e del Sindaco PierGiuseppe Ziliani, hanno preceduto il saluto del coman-dante di Esercito Lombardia gen.Camillo De Milato e delcolonnello Scaratti , bresciano d’origine, in rappresentanzadel Comando Truppe Alpine. Per ultimo, come si convie-ne, ha portato il suo saluto anche il presidente nazionaleCorrado Perona: «In questo momento di festa dobbiamoricordare chi, novant’anni fa, ha fondato la Sezione diBrescia, e non dimenticare che la molla fu il voler perpe-

tuare il ricordo dei compagni caduti al fronte. Oggi vi in-vito tutti a non dimenticare mai questi ragazzi e persegui-re il compito di tramandare il nostro spirito ai bambini».A Menzino erano state allestite quattro tensostrutture, dicui una enorme, con ordinate tavolate: efficiente il servi-zio, con personale che «girava» in continuazione tra i ta-voli anche per eliminare qualunque «residuo» di piatti eposate.È doveroso un ringraziamento unito ai complimenti aglialpini dell’isola che hanno saputo organizzareuna adunata che rimarrà nella storia: lo splendore dei luo-ghi e la viva partecipazione di tutti coloro che sono inter-venuti rendonodel tutto insigni-ficanti i piccoliimprevisti chefisiologicamen-te accadono du-rante manifesta-zioni di questogenere.Infine riteniamogiusto ringrazia-re l’Isola: anchelei ha dato ilmeglio, incan-tando gli alpinie gli ospiti con i suoi ulivi, le sue rive, le sue spiaggettenascoste e le sue erbe tagliate di fresco. A concludere lagiornata il tradizionale rancio alpino seguito, alle 17 ,dall’ammainabandiera. che ha posto la parola “fine” aquesta storica adunata sezionale.

Page 12: UN’ADUNATA SPECIALE IN UN ANNO SPECIALE...Al termine della tremenda ritirata di Russia avevi un piede congelato e per togliere lo scarpone han-no dovuto tagliarlo con la baionetta!

12

Il programma dell’Adunata Sezionale di Monte Isola pre-vedeva l’intervento del Coro Alte Cime per la sera di ve-nerdì 4 giugno.In serata abbiamo raggiunto Peschiera Maraglio dove adattenderci c’era il bus navetta che ci ha accompagnato aSiviano. Verso le 20,45 nella parrocchiale intitolata ai SantiFaustino e Giovita ha avuto inizio il concerto.La chiesa era gremita in ogni ordine di posto dai cittadinimontisolani che, per la prima volta, hanno potuto “assa-porare” e conoscere le nostre cante.Ai piedi dell’altare e davanti a noi erano sistemati dei cu-scini avvolti nel tricolore e sopra vi erano appoggiati icappelli degli alpini del luogo “andati avanti”.Toccante ed emozionante intuizione!La nostra esibizione è stata molto apprezzata dal pubbli-co che non ha risparmiato numerosi e calorosi applausiregalandoci grande soddisfazione.A detta del nostro M° Giuseppe Pagani è stato sicuramen-

te uno dei nostri migliori concerti.

MONTE ISOLA 2010 L’adunata del Coro Alte Cime

Il Coro Alte Cime accompagna in tutte gli appuntamenti la vita della sezione:anche a Monte Isola non ha fatto mancare il suo contributo musicale

Al termine il coro si è unito alla popolazione alla proces-sione con fiaccole fino al cimitero. I cappelli degli alpini“andati avanti” precedevano il nostro glorioso Vessillo.Arrivati al cimitero, dopo l’onore ai caduti comandato dalVicepresidente Gianbattista Turrini, e un breve discorsodel capogruppo Marco Moretti, il Parroco ha letto un bra-no del Vangelo e ha proferito una breve omelia; il coro haeseguito un commovente “Signore delle Cime”causandoin qualcuno pelle d’oca e qualche lacrima.Al termine ci è stata offerta un’ ottima cena, conclusasicon alcuni canti e tanti ringraziamenti al Sindaco ed alCapogruppo per la splendida accoglienza che ci avevanoriservato.Dopo un simpatico ed avventuroso viaggio di ritorno in“ape” o a piedi, abbiamo ripreso il traghetto ed il pullmanfelici e contenti di avere contribuito nel nostro piccolo,alla buona riuscita dell’Adunata Sezionale.Arrivederci a Pezzaze.

Giancarlo Marino

Il 7 agosto 1930 nasceva Giuseppe, quarto fi-glio della signora Carolina Salvati, casalinga, e

di Cesare Fagnini, operaio in segheria. Lo abbiamo intervistatoin occasione del suo 80° compleanno, e sorpreso e commosso,ma felice comincia a raccontarci la sua vita.“Bepi Fagni”, come lo chiamano gli amici, dopo la scuola ele-mentare, nel 1943 viene assunto come manovale. Si recava al

lavoro a piedi e, al ritor-no, portava la legna daardere o l’erba per glianimali. Per arrotondaresi dedicava alla pesca di“bòse e tènche” che, dice,prendeva a mani nude(crediamoci ciecamen-te!).Quando sostituì il padrein segheria, fu anche av-viato dalla Mènèga Peaia(Domenica Pasquini) al-l’arte del “giösta òss”:ancora oggi il Bepi è fa-moso per la sua capacitàdi sistemare slogature,distorsioni, strappi con

l’aiuto “dell’arnica” che raccoglie personalmente in montagna.Il 14 settembre 1949 parte per la naia: dopo un mese a Fossano,viene destinato a Cuneo, dove, promosso caporale per meritisportivi verrà congedato con il grado di sergente: “Il mio co-mandante, Tenente Colonnello Ambrosiani, voleva che io re-stassi a fare la ferma definitiva, ma il mio carattere non eramolto propenso a dire signorsì, per cui… eccomi qua!”.

Tornato a casa conobbe la prima morosa, ma “l’éra mìa fàdaper me…”. In seguito, si fidanzò e poi si sposò con la signori-na Adelaide Guaragni, “là mé bèla e cara Dilì”dalla quale ebbedue bambine, Resy e Angela, ed un maschietto, Fausto.Nel 1956 aveva iniziato a fare l’autotrasportatore e si era tra-sferito con la famiglia a Soresina, dove rimase per 5 anni. Feceil “padroncino” fino alla fine del 1974. L’attività andò bene,tanto che è anche uno dei soci della Banca C.R.A. di Borgo SanGiacomo, paese dove abita tuttora, diventandone anche Con-sigliere “mà miga operativo, perché mé gò fat apéna la 5^ ele-mentare!!”…Nel 1975 investì i suoi risparmi aprendo un calzificio aconduzione famigliare. Gli affari andavano bene, ma, improv-visamente, la fortuna gli girò le spalle: nel 1986 il giovane Fau-sto morì in seguito a un gravissimo incidente; la Dilì non resi-stette al dolore e morì improvvisamente nell’1988, lasciando ilnostro Alpino da solo. Bepi trovò consolazione al suo immen-so dolore fra i suoi Alpini di Quinzano, dove è tutt’ora tesserato.Già componente dell’Alpin Coro di Borgo S. Giacomo, allanascita del Coro Alte Cime si dedicò all’antico amore per ilcanto.Nel nostro gruppo il Bepi è una costante presenza; mette tuttoil suo impegno sia nelle prove che nelle esibizioni, e nella di-sponibilità a servire gli altri (fino a due anni orsono era il re-sponsabile del vettovagliamento del Coro); accetta sempre ledecisioni dei “capi” anche se non sempre condivise (…jéquarant agn che mé là cante issé e dè sicur cambiarò miaadess!!!). In occasione dei suoi 80 anni il m° Pagani, ed i Coristidel Coro Alte Cime AUGURANO LUNGA VITA AL BEPIFAGNI’ .

Angelo Turinelli

La storia di Bepi Fagnì

Page 13: UN’ADUNATA SPECIALE IN UN ANNO SPECIALE...Al termine della tremenda ritirata di Russia avevi un piede congelato e per togliere lo scarpone han-no dovuto tagliarlo con la baionetta!

13

OSSIGENO

ricevute direttamente alla Scuola

gruppi alpiniADRO 250CASTENEDOLO 1.200CORO ALTE CIME 205DELLO 300GARDONE V.T. 1.500GOTTOLENGO (raccolta Natale) 500MOLINETTO 2.500MOMPIANO (raccolta ulivi) 2.750PADENGHE 300PASSIRANO 1.600PILZONE 2.500RODENGO 1.000S,ZENO ( raccolta ulivi) 410SANT’EUFEMIA 300TRENZANO 300VILL.BADIA (raccolta Natale) 3.300VISANO 500

privatiBARICELLI 210

ricevute in Sede sezionale

gruppi alpiniBEDIZZOLE 1.000BOTTICINO SERA 260BROZZO 100CAPRIOLO 500CASTEGNATO 1.000CHIARI 500CONCESIO 500DELLO 100FLERO 1.500MONTIRONE 500NIGOLINE 500PONTEVICO 570PROVEZZE 500PROVEZZE in mem. Frusca 200RUDIANO 500

privatiARCHETTI FAM. -CASTEGNATO 100CREMINI RENATO 91DONATI FAM. -BOTTICINO S. 50FERRARI SILVANO 50GRUPPO DI AMICI 80QUARESMINI LUIGI 250TAGLIETTI G.- CASTENEDOLO 100

OFFERTE PER LA SCUOLA NIKOLAJEWKA (pervenute da 01/04/10 fino al 30/06/2010)

OFFERTE PER ATTIVITA’ DELLA SEZIONE (pervenute da 01/04/10 fino al 30/06/2010)

PER ATTIVITA’ DIVERSELUMEZZANE S.S. x Commiss. Cultura 150SONCINI FAM. 150RUDIANO 500

PER GRUPPO SPORTIVOZONA B x Trofeo Cocchetti 180

PER CASA DI IRMARUDIANO 500

L’UNITA’ DI PROTEZIONE CIVILE MET-TE IN VENDITA UN CAMPER FIAT 238 A

BENZINA CON IMPIANTO A GAS. SICHIEDE L’OFFERTA DI EURO 3.000,00,

TRATTABILI

Il gruppo alpini Castelcovati ha donato 500,00 euro allaSede Nazionale per contribuire alla ricostruzione dellezone dell’Abruzzo colpite dal terremoto

Page 14: UN’ADUNATA SPECIALE IN UN ANNO SPECIALE...Al termine della tremenda ritirata di Russia avevi un piede congelato e per togliere lo scarpone han-no dovuto tagliarlo con la baionetta!

14

TECNICA MILITARE

L’Iveco LMV, Light Multirole Vehicle (Veicolo LeggeroMultiruolo) è un mezzo blindato leggero di nuova gene-razione prodotto da Iveco Defence Vehicles di Bolzano. Iprincipali operatori sono l’Esercito italiano, dov’è deno-minato VTLM Lince, e l’esercito britannico, dove è inservizio con la designazione di Panther CLV. Il veicolopossiede un elevato livello di protezione contro il fuocodelle armi leggere, gli IED e le mine.Il mezzo è equipaggiato con un motore turbodieselcommon rail IVECO F1C da 136 kW(185 hp) con coppia massima pari a 456N·m a 1 800 giri/min abbinato a sceltacon un cambio automatico ZF a sei rap-porti più la retromarcia (ZF 6HP26)dotato di convertitore idrodinamico dicoppia, seguito da un riduttore a 2 rap-porti montato in blocco con il differen-ziale posteriore, o con un cambio ma-nuale a cinque rapporti più la retromar-cia. A tutto ciò si aggiungono freni adisco anteriori e posteriori con frenaturapneumoidraulica.Il VTLM viene proposto in due versio-ni: una standard da trasporto, con pas-so di 3 500 mm e di lunghezza 4 970 mm, e una denomi-nata esplorante, con passo ridotto a 3 200 mm e di lun-ghezza 4 670 mm. Per entrambe le versioni la carreggiataè fissa a 1 720 mm.Grazie alla sua versatilità costruttiva, il veicolo può averequattro porte - cabina lunga, o due porte - cabina corta,allestibile tra l’altro come posto comando e ambulanzaprotetta.La versione standard del VTLM pesa in ordine di marciaa pieno carico sette tonnellate e può ospitare quattro mili-tari equipaggiati con un carico utile di circa tre tonnellate.Con ciò il valore di carico massimo è doppio rispetto aquello del suo rivale americano Humvee.Le sospensioni indipendenti anteriori e posteriori consen-tono, unitamente ad un bilanciamento dei pesi e adun’ottimale ripartizione della coppia motrice, una ecce-zionale mobilità in fuori strada.LMV è un veicolo di mobilità ed agilità estreme e puòoperare in ambienti radicalmente diversi per collocazionegeografica, condizioni climatiche e caratteristiche del ter-reno. Può operare con temperature da +49° a -32 °C. Laversione base del VTLM ha un peso totale a terra di 7 000kg ed un carico utile di 2 300 kg. Il VTLM in versioneesplorante può essere inoltre caricato sia sull’elicotteroCH-47 che su di un EH-101, mentre qualora si dovessetrasportare la versione base su uno di questi due velivoliil veicolo può essere agganciato al gancio baricentrico.Previa preparazione del veicolo e del velivolo è possibile

inoltre trasportare il veicolo appeso al gancio baricentricodi un NH90. Ovviamente il VTLM può essere anche tra-sportato su tutti i maggiori velivoli da trasporto militari,quale il C-27J che è in grado di trasportare un veicolo, ilC-130 due, il C17 otto, il C-141 sei ed il C-5 Galaxy quin-dici.Per facilitare l’aviotrasportabilità del veicolo, il VTLM èdotato di un tettuccio rigido composto da tre pezzi che,una volta smontati, possono essere riposti nel cassone

posteriore. Così configurato il mez-zo diventa aviolanciabile con il si-stema LVAD, ovvero con paraca-dute da carico e lancio da circamille metri di quota, oppure, dopol’adozione opzionale dei ganci difissaggio per il paracaduteestrattore può essere lanciato conil sistema LAPES a bassa quota.Il VTLM è dotato di una rete CANche mette in comunicazione lacentralina motore, cambio, ABS,ecc. in modo da rendere reperibiliin tempo reale tutte le informazio-ni diagnostiche e di manutenzione

necessarie.Infine il veicolo può guadare senza preparazione fino a70 cm di profondità, mentre con preparazione questo va-lore sale a 1.20 cm.

Il nuovo mezzo di trasporto è in grado di trasportare quat-tro membri di equipaggio con due tonnellate di materialeal seguito. Le caratteristiche principali del veicolo in que-stione sono come precedentemente detto oltre alla elevataaerotrasportabilità, la facilità con la quale questo veicolo

L’Iveco LMV LINCE

Prosegue la nostra rubrica di aggiornamento sulle tecniche e sulle attrezature militari: questavolta guardiamo da vicino il “Lince”, il veicolo in dotazione ai nostri alpini in Afghanistan

Page 15: UN’ADUNATA SPECIALE IN UN ANNO SPECIALE...Al termine della tremenda ritirata di Russia avevi un piede congelato e per togliere lo scarpone han-no dovuto tagliarlo con la baionetta!

15

TECNICA MILITAREpuò essere occultato. Il VTLM è in grado di limitare lasegnatura radar grazie a vernici radar-assorbenti e sempregrazie alla sua particolare disposizione delle parti mecca-niche, quali motore e turbocompressore, è capace di limi-tare il calore provocato dalla combustione del carburante.Per ridurre ulteriormente la segnatura IR il radiatore delveicolo si trova nella parte inferiore al disotto della scoc-ca.

Kit corazzatiI kit sono un altro aspetto importante di questo nuovoveicolo tattico: questi possono essere montati in circa 10ore/uomo e comprendono una blindatura leggera, oppurepesante (il peso aumenta ma le prestazioni rimangono pres-soché invariate) per resistere ad attacchi con proiettili finoad un calibro di 12,7 mm. Ci sono anche kit ideati per il

guado di corsid’acqua, grazieai quali la scoc-ca viene alzatae le prese d’ariamotore vengo-no sopraele-vate.

Il Veicolo Tatti-co Leggero di-spone come

protezione di base di una blindatura esterna leggera, conl’abitacolo che viene agganciato al telaio formando unacellula di sicurezza molto compatta. Il sottoscocca è rin-forzato e i pneumatici sono Run-Flat (anti-foratura) concerchioni corazzati. La forma del veicolo, simile a quelladell’Humvee, è stata studiata dall’Iveco per permettere incaso di esplosione di una mina che la onda d’urto sprigio-nata non vada a colpire la corazzatura ma si propaghi ver-so i lati. Nel caso di mine potenti, l’abitacolo dopo l’esplo-sione si stacca dalle assi delle ruote, proteggendo gli oc-cupanti.Per aumentare ulteriormente la protezione da ordigni deltipo IED e mine il gruppo di riduzione del moto è statoposto nella parte posteriore del mezzo, sotto il cassone, ilquale in caso d’esplosione viene espulso in modo da daresfogo verso l’alto all’onda di pressione generata dalloscoppio. Al fine di ottimizzare la protezione, l’abitacolo èprotetto anteriormente e posteriormente da un parafiammacosì come i lati alla linea di cintura. Per assicurare unosfogo ottimale dell’onda d’urto verso l’esterno i lati delpianale sono stati arrotondati mentre sotto lo stesso non èstato posto nessun organo meccanico in modo da ridurreal minimo il pericolo per gli occupanti sia a causa del suomovimento sia per le schegge eventualmente prodottedall’esplosione. Questa protezione, valida solamente con-tro le mine antiuomo, costituisce il livello base di seriementre risultano disponibili appositi kit di blindatura leg-gera che aumentano la difesa contro il munizionamento

perforante di calibro 7,62mm.In caso di ribaltamento è quin-di anche presente un rollbarche protegge i componentidell’equipaggio.

Sicurezza sul campo

Gli attacchi subìti dalLince, hanno interes-sato soprattutto imilitari italiani impe-gnati nella missioneISAF inAfghanistan, tra cuiil gli alpini del 32°reggimento gustatoridella Brigata alpina“Taurinense” colpiti lunedì 17 maggio 2010. In quell’oc-casione due militari italiani del sono morti nel Nord-estdell’Afghanistan. L’attacco ha colpito un convoglio for-mato da decine di mezzi di diverse nazionalità che si sta-vano spostando da Herat in direzione di Bala Morghab.L’Iveco Lince rimasto coinvolto faceva parte della testadel convoglio e si trovava in quarta posizione. Oltre alledue vittime, a bordo c’erano altri due soldati - anch’essidella “Taurinense”, uno dei quali è una donna - che sonorimasti feriti in modo serio a gambe e schiena.

Il mezzo, grazie alle sue caratteristiche è in dotazione aglieserciti di numerosi paesi, tra cui l’Esercito Italiano, laMarina Militare e i Carabinieri (1260 esemplari circa del-la versione denominata “Lince”); l’esercito ha dichiaratoche ne servirebbero almeno 7000 per rimpiazzare l’ormaiobsoleto VM90; la British Army ha acquistato 401 veico-li in versione “Panther”; il Belgio ne ha 440 (Iveco LMVoltre a 120 kit e opzione per 180 veicoli); la Norvegiia108 più 63 in opzione, la Croazia 100, l’Ejército de Tierraspagnolo ne ha invece 120, la Repubblica Ceca: 106; laSlovacchia ne ha ordinati 40, e l’Austria 150.

Page 16: UN’ADUNATA SPECIALE IN UN ANNO SPECIALE...Al termine della tremenda ritirata di Russia avevi un piede congelato e per togliere lo scarpone han-no dovuto tagliarlo con la baionetta!

16

Ragioni “calcistiche” (nelsenso che uno dei Gruppivisitandi era impegnato nel torneo sezionale avendo avu-to la buona sorte di aver superato le fasi preliminari) han-no ridotto il nostro pellegrinaggio estivo a due soli Grup-pi, ma, visto che Ocio a la pèna dovrebbe passare a trenumeri annuali, contiamo di rifarci entro l’anno. Comun-que, le nostre escursioni sempre gradite e ricche di sor-prese ci hanno portato questa volta in due paesi della pia-nura che vantano in ogni caso belle realtà alpine,Acquafredda e Calcinato.

ACQUAFREDDA - Immersa in grandi distese coltivate amais, Acquafredda, a trenta chilometri dalla città, ci acco-

glie con un caldo talmen-te intenso ed umido chesembra di sentirselo ad-dosso come un cappotto.Per fortuna le penne nerelocali ci intrattengono coni piedi sotto la tavola inun locale con aria condi-zionata e, quindi, la con-versazione può protrarsipiacevolmente.Scopriamo così che ilGruppo ha una storia tut-to sommato piuttosto re-cente, essendo nato ametà degli Anni Ottantadal distacco da quello diCarpenedolo. Oggi il so-dalizio può contare sutrentasei tesserati e hacome capogruppo, da dueanni, Giorgio Magri, conClaudio Morbio comevice, Pierangelo Bianchisegretario e Francesco

Bianchetti e Rinaldo Brunetti come alfieri.Da poco più di un anno (l’inaugurazione èinfatti del 25 aprile 2009) le penne nere dellaBassa possono contare su una nuova, fun-zionale e centralissima sede, ricavata in viaRepubblica dai locali di un ex negozio ali-mentare, messi gratuitamente a disposizio-ne dal signor Giuseppe Lodetti, papà del-l’artigliere alpino Nicola. Gli alpini si sonodati com’è loro tradizione subito da fare e,raschiando, intonacando e pitturando han-no reso accoglienti i locali, che, adesso,sono sempre aperti il giovedì sera. Sede e

gruppo sono intitolati al s. ten. Felice Avanzi, medagliad’argento al valor militare, caduto nel 1917 sull’Altipia-no di Asiago.Oltre alla sede, un altro forte “segno” alpino caratterizzala realtà di Acquafredda ed è quello del Monumento allepenne nere, sormontato da un’aquila, realizzato nel 2007a fianco della chiesa di S. Biagio, nel sito seicentesco cheospitò il lazzaretto all’epoca della peste; un altro monu-mento, quello ai Caduti, sorge nell’area che gode dellamanutenzione alpina, garantita da una convenzione tra ilGruppo e l’Amministrazione comunale. Quest’ “area sa-cra” era in condizioni disastrate, anche perchè recinzioneed arredi risalivano agli anni ’30: ora, grazie ai fondi co-munali ed al lavoro delle penne nere (per oltre 400 ore) ètornata a nuovo splendore e doveroso decoro.La vita del Gruppo è ovviamente strettamente correlata aquella del paese e gli alpini sono ben lieti di dare unamano ogni qualvolta una manifestazione lo richieda (come,tanto per fare un esempio, il servizio d’ordine al passag-gio della Mille Miglia storica): per il 2010 il programmaè decisamente ricco (specie se rapportato al numero deisoci): oltre alle attività a favore della Scuola Nikolajewka,si provvede alla manutenzione della citata Area sacra, allaposa dei festoni per le ricorrenze come 25 aprile e 4 no-vembre, a settembre si svolgerà una gita sui luoghi dellaGrande guerra (Asiago, magari per individuare il luogoin cui cadde Avanzi), mentre a novembre si terrà lacastagnata ed a Natale non mancherà l’Albero in piazza(piazza che era l’ex cortile del Consorzio agrario). Ottimala riuscita, in giugno del “porchetta party” col Centro diur-no, a favore della Scuola Nikolajewka. Ci sono, ovvia-mente, anche i momenti meno lieti, a cui però gli alpinifanno sempre sentire la loro presenza: così è stato per l’uf-ficio funebre per la madrina signora Antonella Avanzi,come per quelli degli amici andati avanti. Una delegazio-ne di penne nere ed il gagliardetto di Acquafredda, infine,non mancano mai alle cerimonie commemorative alpine,anche fuori provincia.

VISTI DA VICINODI MASSIMO CORTESI

Il gruppo più lontano dalla sede sezionale:Acquafredda

Page 17: UN’ADUNATA SPECIALE IN UN ANNO SPECIALE...Al termine della tremenda ritirata di Russia avevi un piede congelato e per togliere lo scarpone han-no dovuto tagliarlo con la baionetta!

17

CALCINATO - La colpa è mia, lo ammetto: pur sapendobenissimo dove sia Calcinato, in oltre mezzo secolo divita bresciana non ci avevo mai messo piede. E ho fattomale, perché Calcinato è proprio un paese molto bello,abbarbicato su quella curiosa altura in mezzo alla piattapianura, con un imponente nucleo storico che sorge attor-no alla non meno imponente parrocchiale realizzata suprogetto originale del Vantini. E non meno bella è la sededel Gruppo alpini, ricavata da storici locali dai soffitti abotte e dati uso alle penne nere dalla Parrocchia pervent’anni (ovviamente rinnovabili) sita in via Garibaldi,proprio all’ombra della citata grande chiesa: recuperata erestaurata in un anno di lavori sotto l’infaticabile guidadel capo gruppo Umberto Camossi, nel ruolo di impresa-rio e capocantiere, oggi si mostra in tutto il suo splendoree costituisce il giustificato vanto del sodalizio. Sodalizioche oggi può contare su una bella schiera di iscritti (115,con una ventina di giovani), in un Comune che bendodicimila abitanti, divisi però nei tre nuclei di Calcinato,Calcinatello e Ponte S. Marco (da sottolineare che ancheCalcinatello ha, da 45 anni, il suo Gruppo, anche se perora non ha una sede vera e propria). Davvero spettacolareall’interno della sede è la collezione di crest donata alGruppo dal generale Marconi di Trento (amico del nostrobresciano colonnello Garatti), rappresentativi dei simbolie delle tradizioni dei reparti alpini e delle altre specialitàdel nostro Esercito.Il Gruppo di Calcinato è di quelli piuttosto “antichi”, es-sendo nato nel 1934: oggi, come detto, il capo gruppo èUmberto Camossi (in carica dal 1999), il vice è LuigiLecchi; gli alfieri Riccardo Oldofredi e Pierino Marenda,i segretari Maurizio Goffi e Arrigo Valentini. La bella sedeè aperta la domenica mattina dalle 10 alle 12, mentre ilconsiglio si tiene ogni 1° martedì del mese. L’altro “presi-dio” di presenza alpina è il monumento, datato 1994, con-

VISTI DA VICINODI MASSIMO CORTESI

sistente in uncippo con il cap-pello alpino edun’aquila, che sitrova in piazza alParco dellerimembranze.La vita del Grup-po di Calcinato èd e c i s a m e n t edensa di impegnie significati: ba-sti per questodare un’occhiataai trofei vinti incompe t i z ion isportive, chefanno bella mo-stra di se sul ca-minetto dellasede, o pensareai ben cinque al-pini che fannoparte del CoroAlte Cime. Dav-vero meritoria eproficua è l’opera svolta nelle scuole, per mantenere vivoil rapporto tra i ragazzi ed i valori e le tradizioni di cui glialpini sono storicamente testimoni. Oltre ad essere andaticon gli studenti al rifugio Campèi de Sima, i nostri amicidel Gruppo si impegnano in opere di accompagnamento edi supporto (per esempio hanno regalato ai giovani dellemedie Il Sergente nella neve di Mario Rigoni Stern: glistudenti hanno incontrato i reduci e hanno discusso con

loro di quella tragica ed eroica esperienza,rimanendo profondamente coinvolti. Fonda-mentale, in questo senso, l’opera del com-pianto maestro Filippo Goglioni, alpino del6°, reduce di Nikolajewka, che ha sempremesso in risalto l’aspetto umano di quelle vi-cende, propugnando i valori della riconoscen-za e della solidarietà. Naturalmente gli alpi-ni di Calcinato si prestano generosamente an-che ad opere a favore della comunità (comeper l’asilo delle suore o per l’oratorio). Il tuttoall’insegna del più puro spirito alpino: delresto basta pensare che la data scelta perl’inaugurazione della nuova sede, nel 2009,75° di fondazione, era il 24 maggio, per ca-pire che, qui, a Calcinato, le tradizioni e lastoria sono una cosa seria.

Una collina solitaria in mezzo alla pianura:il gruppo di Calcinato

Page 18: UN’ADUNATA SPECIALE IN UN ANNO SPECIALE...Al termine della tremenda ritirata di Russia avevi un piede congelato e per togliere lo scarpone han-no dovuto tagliarlo con la baionetta!

18

L’uomo, sui quarantacinque anni, segaligno e vestito da turistatropicale, si accosta e mi sussurra qualcosa che mi sfugge, mal’eloquenza del gesto con cui mi mostra la macchina fotografi-ca è chiara: mi chiede di farmi una fotografia.No, non sono un divo del cinema o un campione sportivo, peròsto reggendo, fiero e rigido sull’attenti, il vessillo della Sezio-ne di Brescia davanti all’altare eretto nel sacrario italiano di ElAlamein. L’uomo, un tedesco dall’accento, mi fa capire che haseguito il nostro gruppo dal sacrario tedesco lì vicino e che èrimasto ben impressionato dal nostro comportamento in quelluogo. Faccio un cenno d’assenso e lui scatta una foto, poi due,poi tre e poi tante altre. Evidentemente non è di tutti i giorniincontrare il Vessillo di una Sezione Alpina con sette medaglied’oro al valore militare e tre al merito civile in quel luogo. Pro-babilmente è ancora meno facile incontrare ragazzi di diciotto,vent’anni che sanno comportarsi così compostamente duranteuna vacanza. Ora lasciatemi spiegare alcune cose. Mi trovo nelSacrario di El Alamein, progettato e costruito da Paolo CacciaDominioni, (eroe della Resistenza, e prima comandante del 31°Battaglione Guastatori Alpini e prima ancora del 30° Guastatoridel Genio, che proprio a El Alamein con i “Ragazzi” della “Fol-gore”, con i Fanti della “Pavia”, della “Brescia”, di altre divi-sioni italiane e tedesche, aveva dato filo da torcere alle truppedi Montgomery, cedendo ai suoi carri solo dopo aver finito lemunizioni, viveri e bottiglie incendiarie), per un preciso pro-getto maturato tra Brescia e Padova. L’università di quella cit-tà, su sollecitazione del Dott. Moretti, figlio di un reduce d’Afri-

ca, sta realizzando un piano per il recupero delle opere bellichedell’Africa settentrionale e si è concentrato sulla zona di ElAlamein, proprio perché il padre di Moretti là ha combattutocon i Carri del 132° reggimento Ariete, IX Rtg. Carri M 13/40.Sarebbe interessante riproporre la storia di quegli eventi marimando ad altra occasione il farlo. In queste righe mi premeraccontare la meravigliosa avventura che mi ha portato nel de-serto all’ospedale di Qaret el Abd e alle colline di Qaret

Himeimat, veri contrafforti rocciosi sul limitare della depres-sione di Qattara.L’amico Roberto Viani, insegnante dell’Euroscuola di Bresciae maggiore della riserva qualificata con trascorsi di leva nelletruppe alpine, inventore con altri riservisti bresciani del pro-getto Training day che vede da sei anni studenti delle superioridi Brescia seguire allenamenti e misurarsi poi in varie discipli-ne e prove fisiche, non solo per la soddisfazione di dire ungiorno”io c’ero”, ma soprattutto per apprendere sentimenti eideali poco di moda oggigiorno, quali amicizia, cameratismo,amor di Patria, rispetto degli altri, spirito di sacrificio e comu-nitario, mi ha coinvolto nel suo progetto. Da contatti avuti conil Dott. Moretti, è nata l’idea di far partecipi gli studenti delTraining day del progetto El Alamein e così, un bel giorno,ecco il Dott. Moretti a Brescia a raccontare le sue avventure neldeserto e le vicende della seconda guerra mondiale in una sera-ta che ha ammaliato ragazzi e genitori. Presi contatti con chi didovere in Egitto, un gruppo di diciotto studenti, cinqueaccompagnatori e due genitori il 12 aprile presero il volo daMalpensa per Cairo. Tralascio la cronaca della visita al museoegizio e passo subito alla parte più interessante della nostravicenda.La mattina di martedì 13 maggio, caricati i bagagli su seifuoristrada guidati da esperti autisti, ci siamo spostati verso ElAlamein, da dove ci siamo inoltrati nel deserto. Prima sosta aQaret el Abd per prendere visione del campo inglese utilizzatodagli italiani per l’ospedale sotterraneo; è il primo incontro conla zona di guerra e i ragazzi setacciano la zona in cerca di re-perti. Naturalmente sono rimasti solo pochi pezzi arrugginiti discatolette e di filo spinato, ma qualcuno trova qualche scheg-gia e Luca anche un proiettile di mitragliatrice. Molto presenti,invece, le folgoriti, agglomerati di silice fusa dai fulmini, diforma pressoché cilindrica e di queste raccogliamo vari esem-plari. Lasciamo la zona e ci portiamo in pieno deserto, doveallestiamo il nostro primo campo. Le nostre guide dispongonole macchine a U e fissano dei teli tutt’attorno, per creare unaspecie di sala da pranzo a cielo aperto. Nel frattempo, noi e iragazzi provvediamo a montare le piccole tende che ci acco-glieranno per la notte. La cena, a base di una minestra di verdu-re e di pollo arrostito sulla brace (la legna era stata portata suuna macchina), innaffiata con acqua minerale e te, risulta mol-to suggestiva: sono tutti accoccolati sulla sabbia tiepida, qual-cuno a piedi nudi, attorno a due bassi tavoli approntati apposi-tamente. Io, con le giunture un poco arrugginite, sto appollaiatosu uno sgabello a tre piedi che sprofonda nella sabbia sotto ilmio peso, ma almeno riesco a stare in equilibrio e un po’ como-do. Con mia grande delusione, come frutta ci servono dellepiccole banane molto dolci, anziché i famosi datteri di cui ave-vo letto nei resoconti del dott. Moretti, e sarà lo stesso anchenei giorni successivi; imparo così che non è la loro stagione eche da queste parti, vista la scarsa possibilità di conservare icibi, si consumano di preferenza frutta e ortaggi di stagione,per altro molto abbondanti negli orti attorno alle città.La notte è scesa bruscamente e il cielo si rivela in tutta la suamagnificenza; sembra di poter toccare le stelle con le dita, tan-to sembrano vicine. Alla fine ci ritiriamo nelle nostre tendine e,sistemati nei sacchi a pelo ci addormentiamo sui materassini

Il Vessillo della nostra VITA DELLA SEZIONE

Page 19: UN’ADUNATA SPECIALE IN UN ANNO SPECIALE...Al termine della tremenda ritirata di Russia avevi un piede congelato e per togliere lo scarpone han-no dovuto tagliarlo con la baionetta!

19

stesi sulla sabbia, o meglio, tentiamo di farlo, ma ilchiacchiericcio dei ragazzi dura per un pezzo, ed è normale,data la situazione così particolare. La sveglia ufficiale mi co-glie tra le dune per espletare faccende molto personali che nonposso lasciare ad altri, in compagnia di alcuni scarabei stercorariin attesa della materia prima per lo loro pallottole-culla delleuova e di molte chioccioline bianche appese ai rametti di alcu-ni cespuglietti spelacchiati. Seppellisco il mio prodotto, mi ras-setto sveltamente e mi affretto a raggiungere gli altri. Smontola mia tendina e preparo i bagagli intanto che le guide prepara-no la colazione a base di te, uova sode, fette di pane, marmella-ta e miele, il tutto spolverato in pochi minuti dai famelici com-ponenti la brigata. La nuova giornata nel deserto ci porta a visi-tare la zona tenuta senza arretrare dalla Folgore a QaretHimeimat, ribattezzata dai folgorini milanesi “Caret dei beimatt”. Lasciate le macchine sulla pista, risaliamo con cautela ilcostone della collinetta più bassa, sulla quale troviamo le trac-ce, riportate alla luce da precedenti spedizioni, di postazionimilitari. È forte in me la commozione nel calpestare sabbie erocce che portano ancora il segno degli avvenimenti disessantotto anni fa; par quasi di sentire i sussurri dei combat-tenti, le loro risate soffocate nelle lunghe attese sotto il sole, leimprecazioni e gli schiocchi dei colpi d’arma da fuoco durantei combattimenti. Se grande è l’impressione per quanto hannofatto i folgorini, altrettanto forte è in me la pena e la compren-sione per sacrifici affrontati dagli attaccanti, stesi sulla sabbiao dietro i carri dall’acciaio arroventato dal sole del deserto odalla benzina incendiata delle molotov, sottoposti al tiro preci-so e micidiale dei nostri. È la stessa pena provata tra la stermi-nata successione di croci del cimitero militare alleato e poi nelsacrario tedesco.Non ho parole, invece, per descrivere sentimenti e impressioniprovate al Sacrario italiano, ma ci provo lo stesso. Dopo l’in-gresso vicino alla strada litoranea Alessandria-Tobruk, un lar-go e lunghissimo viale sterrato ci avvicina al Sacrario che sierge possente in lontananza. A fiancheggiare il viale, tra palmeora frondose, una serie di cippi recanti incisi i nomi dei repartiche hanno lasciato tante vite in quelle terre. Mentre percorria-mo il lungo tratto soleggiato, è automatico pensare alla guerranel deserto e ai sacrifici sopportati dai combattenti. Porto conme il Vessillo della Sezione Alpini di Brescia che il PresidenteForlani mi ha affidato, a significare la continuità d’ideali che cilega ai nostri padri, qualunque divisa portassero e benché nonci fossero reparti alpini a El Alamein, bastò la presenza al co-mando del 31° Btg. Guastatori del Maggiore Paolo CacciaDominioni Sillavengo, con il suo Cappello alpino a lasciare ilsegno della penna. Infatti, un’erma di bronzo su un piedistallodi marmo lo rappresenta con l’immancabile cappello alpino, ericorda ai visitatori l’opera durata anni per la raccolta dei restidei caduti e l’erezione del Sacrario in loro imperitura memoria.È appunto qui, mentre gli altri accompagnatori e studenti pas-sano in rassegna le lapidi con i nomi dei caduti o con il sempli-ce scritto “ n. xxx spoglie di caduti ignoti”, che mi ha coltosugli attenti e con il vessillo il fotografo alemanno. Pensieriturbinano nella mia mente, mentre lentamente i ragazzi sfilanoe lasciano i loro scritti sul libro della memoria posato su unleggio di pietra accanto alla bandiera Italiana. Il luogo è tenuto

in ordine epulitissimo,come gli altrisacrari, se-gno di granderispetto perchi ha persola vita nel-l ’ a d e m p i -mento delproprio do-vere. Ci re-chiamo poi almonumentodi Quota 33,dove posia-mo per l’en-nesima foto-grafia. Attra-versando unas p i a n a t apietrosa, miporto conLuca a rende-re onore aicaduti dellaFolgore edella Divisio-ne Brescia ri-cordati daicippi lungo ilviale d’ac-cesso. (Grazie Luca per essere stato con me in quei momenti;non abbiamo scambiato verbo, ma credo che le nostre animein quei pochi minuti si siano fuse in una sola). Prima di partire,ho voluto rendere omaggio al piccolo cimitero dove riposanole spoglie degli Ascari Libici che con i nostri soldati hannocombattuto nel deserto, all’ombra della piccola moschea che liricorda con una lapide dai tanti nomi arabi.Naturalmente il nostro peregrinare nel deserto, oltre a momentidi commozione, ci ha regalato anche ore di sensazioni straordi-narie di libertà, di aria pulita, di senso dell’infinito, con quellasabbia che ci circondava a trecentosessanta gradi fino all’oriz-zonte, appena accennato dal lieve rilievo di qualche duna. Hoanche pregato, nel deserto, come fossi in un’immensa cattedra-le, quasi al cospetto del Creatore e, anziché sentirmi piccolopiccolo di fronte a tanto spazio, mi sono integrato in esso quasia farne parte. Il camminare sulla sabbia o sulle pietraie infinite,dà una strana sensazione di forza; siamo piccoli esseri che puredominano il mondo. I rilevati degli scavi delle pipe-line ches’intersecano ci ricordano la responsabilità che abbiamo nelgestire quanto la natura ci dona, e quanto minimo sia il nostroincidere su di essa, a patto di saperla rispettare, ma quanto in-vece possiamo diventare distruttori per cupidigia o stupidità.

Giovanni Prestini(ten del 7° Rgt. Alpini, ormai a riposo)

VITA DELLA SEZIONE Sezione ad El Alamein

Page 20: UN’ADUNATA SPECIALE IN UN ANNO SPECIALE...Al termine della tremenda ritirata di Russia avevi un piede congelato e per togliere lo scarpone han-no dovuto tagliarlo con la baionetta!

20

Non si può dire che tra il pubblico che ha assistito al 38°Campionato Nazionale ANA di marcia di regolarità inmontagna non fosse presente alcuna celebrità importante:il sommo Giove Pluvio infatti ha presenziato la due gior-ni di Polaveno senza mai lasciare il posto d’onore, dando

anche l’ordine ai suoi servitori di svuotare le riserve idrichecelesti. Quasi trentasei ore di pioggia battente hanno con-dizionato la pur riuscitissimagara di marcia di regolarità inmontagna a pattuglie disputatail 20 giugno scorso.

La manifestazione, in realtà, haavuto inizio sabato 19 con unpranzo offerto dagli alpini delgruppo di Gombio, ai primi con-correnti ed accompagnatori chesi sono presentati tra le nostremontagne. È seguita una partitadi calcio tra le rappresentativedella sezione Abruzzi e dei tregruppi di Polaveno, S. Giovan-ni e Gombio; per la cronaca sisono imposti gli alpini di casaper 3 a 2.

I concorrenti che man mano ar-rivavano sostavano nei dintorni

Il 38° Campionato nazionale ANA di marcia di regolarità in montagna apattuglie si è tenuta il 20 giugno scorso sotto una pioggia torrenziale chetuttavia non ha impedito il regolare svolgimento della gara

S. Giovanni di Polaveno: nella gara nazionale di marcia siimpone una pattuglia della sezione di Vicenza

Alla Sezione di Brescia va invece il Trofeo A.N.A. - a Salò il Trofeo “Sezione A.N.A. di Brescia”

dello stand, stante il tempo inclemente, perchè oltre allapioggia battente le temperature erano quasi invernali. Nelpomeriggio, hanno sfilato fino al monumento ai Caduti diS. Giovanni, per l’omaggio di una corona di fiori, 60gagliardetti e 14 vessilli oltre a 5 labari di diverse asso-

ciazioni, numeri non certo all’altezza di una mani-festazione nazionale ma con il sopra citato GiovePluvio che apriva la sfilata non ci poteva aspettaredi più.Alla fine della sfilata, il parroco di Polaveno DonMarco Zanotti ha presieduto la celebrazioneeucaristica nella Parrocchiale, quindi la cena allostand al centro sportivo di S. Giovanni, dove si èanche “celebrato” un gustosissimo gemellaggiogastronomico: al nostro tradizionale spiedo si sonoaffiancati migliaia di “arrosticini”, spiedini di car-ne di pecora cotti alla brace sulla classica“furnacella” dagli amici abruzzesi.Stante le pessime condizioni meteorologiche la Fan-fara Tridentina della sezione di Brescia, alla qualeva comunque il nostro ringraziamento per averepartecipato, non ha potuto eseguire l’esibizione pro-grammata.La serata è così trascorsa in allegria, tra canti e ri-

sate, mentre una sottile pioggia e una temperatura di 12/13 gradi circondava gli alpini.

GARA NAZIONALE DI MARCIA

foto di Luca Geronutti

foto di Luca Geronutti

Page 21: UN’ADUNATA SPECIALE IN UN ANNO SPECIALE...Al termine della tremenda ritirata di Russia avevi un piede congelato e per togliere lo scarpone han-no dovuto tagliarlo con la baionetta!

21

GARA NAZIONALE DI MARCIA

L’indomani mattina la gara ha preso puntualmente il viaalle 8:00, sotto una pioggia battente. Il percorso ha tocca-to i punti più caratteristici di Polaveno, come il santuariodi S. Maria del Giogo, dove peraltro era allestito un risto-ro. Alla gara ha partecipato anche una pattuglia militaredel 5° rgt. alpini di stanza a Vipiteno, oltre che a 26 sezio-ni per un totale di 543 concorrenti, record assoluto di par-tecipazione alle gare di marcia nazionali.Alle 11 è arrivata la prima pattuglia, e a mezzogiorno era-vamo tutti al riparo sotto lo stand per il pranzo.

Si è classificata al primo po-sto della classifica generale lapattuglia composta da FerrariPiergiorgio, Nardi Fabio eBiolo Giuliano della Sezione di Vicenza, che si aggiudicail Campoionato nazionale; il Trofeo A.N.A. è stato vintoinvece dalla Sezione di Brescia, mentre il “Trofeo Sezio-ne A.N.A. di Brescia” è stato assegnato a quella di Salò.Nel pomeriggio, le premiazioni con interventi del Presi-dente sezionale, del presidente della commissione sporti-va nazionale Onorio Miotto, e del coordinatore nazionaledello sport Daniele Peli, che ha partecipato in prima per-sona all’organizzazione della gara, trovandosi, per unavolta, tra le mura amiche.Numerose le autorità che hanno voluto essere presenti allamanifestazione, tra le quali l’assessore provinciale AristidePeli, il sindaco di Polaveno Fabio Peli, il presidente dellacomunità montana Bruno Bettinsoli.Nel pomeriggio la manifestazione si è conclusa e i con-correnti, sempre sotto la pioggia, hanno preso la stradaper le loro case.

Resta il ricordo di una gara bella, organizzata almeglio, nonostante il tempo inclemente, della sod-disfazione per il gran numero di partecipanti e so-prattutto per l’occasione di aver condiviso alcuneore di sana allegria in compagnia degli amiciabruzzesi che con i loro canti, così diversi dai no-stri, hanno mostrato come l’Italia nata nel 1861ma “cementata” durante la prima guerra mondialepossa ritrovarsi unita nella diversità delle sue gen-ti che accostando dialetti, usi e tradizioni (non sologastronomiche) diverse, mostrano come lo spiritoalpino, di solidarietà, di fratellanza e di sana alle-gria non conosca confini ma sia sempre lo stesso:come si dice “l’alpin l’è semper chèl”

f.r.

foto di Luca Geronutti

foto di Luca Geronutti

foto di Luca Geronutti

Page 22: UN’ADUNATA SPECIALE IN UN ANNO SPECIALE...Al termine della tremenda ritirata di Russia avevi un piede congelato e per togliere lo scarpone han-no dovuto tagliarlo con la baionetta!

22

CLASSIFICA GRUPPI1 Gardone VT 27812 Botticino M. 27213 Sarezzo 24184 Nave 23305 Marcheno 1899

21° TROFEO DI TIRO A SEGNO “ F. LANTIERI”GARDONE V.T. 28,29,30 MAGGIO 2010

CLASSIFICA INDIVIDUALE1 Galbiati Mauro Bottonaga 942 Pomi Guido Gardone VT 933 Pintossi Fausto Lodrino 934 Antonini Andrea Mompiano 925 Caem Renato Marcheno 92

CLASSIFICA A SQUADREPOS. SQ. GRUPPO P.TI1 A Gardone VT 2642 A Collebeato 2613 B Gardone VT 2604 B Borgosat. 2595 A Mompiano 259

GARA DI MOUNTAIN BIKEERBUSCO, 2 GIUGNO 2010

pos. N. NOME GRUPPO TEMPO1 28 Taveri Marco Ospitaletto 53' 42'’2 39 Vuto Nicola Ome 53' 43'’3 35 Peli Giuseppe Ome 55' 14'’4 34 Maiolini Ivan Ome 56' 17'’5 25 Ghidini Silvio Lumezzane P. 58' 46'’6 75 Brescianini Stefano Rezzato 59' 41'’7 31 Ferrari Innocente Lumezzane S.A. 1 h 00' 15'’8 74 Rossi Franco Provezze 1 h 00' 15'’9 47 Bontempi Stefano Gardone V.T. 1 h 00' 16'’10 15 Gobbini Morris Nuvolento 1 h 00' 16'’

Le classifiche delle gare sezionaliGRUPPO SPORTIVO

COPPIE A.N.A.Class. Pett. Concorrenti Gruppo Alpini Totale1 (67) Trivillin Sergio - Magri Bruno ANA REZZATO 129,392 (97) Lonati Francesco - Braga Pierluigi ANA REZZATO 164,223 (51) Schivardi Marco - Gobbini Manuel ANA MAZZANO 250,594 (71) Rivetta Giuseppe - Maffei Giorgio GAM VALLIO T. 258,585 (65) Tabaglio Giavanni - Caldera Francesco ANA PREVALLE 267,95

37^ EDIZ. “CADUTI ALPINI BRESCIANI” - TROFEO FRANCESCO GENTILINIIRMA V.T. 18 LUGLIO 2010

COPPIE F.I.E.Class. Pett. Concorrenti Associazione Totale1 (72) Rumi Piero - Tabaglio Marco ANA PREVALLE 118,402 (58) Ferandi Pierangelo - Nolli Maurizio GAM VALLIO T. 119,993 (62) Avona Leonardo - Micheli Stefano GAM ANA GARDONE R. 143,174 (102) Sberna Angelo - Marchesini Daniela ANA MAZZANO 188,475 (82) Treccani Franco - Lonati Pierangelo ANA BOTTICINO M. 195,50

19° TORNEO SEZIONALE DI CALCIOTRAVAGLIATO, 16 GIUGNO - 25 LUGLIO

SEMIFINALI:Trenzano - Gussago 6 - 5 (calci di rigore)Marcheno/Cesovo/Irma - Cogozzo 0 - 2

FINALE 1° - 2°: TRENZANO - COGOZZO: 1 - 0FINALE 3° - 4°: GUSSAGO - MARCHENO/CESOVO/IRMA: 4 -3

CLASSIFICA FINALE1°: TRENZANO2°: COGOZZO3°: GUSSAGO4°: MARCHENO/CESOVO/IRMA

TUTTE LE CLASSIFICHECOMPLETE, RISULTATI E

CALENDARI SONODISPONIBILI SUL SITO

www.anabrescia.it/sport

Page 23: UN’ADUNATA SPECIALE IN UN ANNO SPECIALE...Al termine della tremenda ritirata di Russia avevi un piede congelato e per togliere lo scarpone han-no dovuto tagliarlo con la baionetta!

23

Le classifiche delle gare nazionali38° CAMPIONATO NAZIONALE A.N.A. DI MARCIA DI REGOLARITÀ IN MONTAGNA

SAN GIOVANNI DI POLAVENO - DOMENICA 20 GIUGNO 2010CLASSIFICA ASSOLUTA CAMPIONATO NAZIONALE

Class. Pett. Concorrenti Sezione patt cat Totale Diff.1 (164) Ferrari Piergiorgio - Nardi Fabio - Biolo Giuliano Vicenza A B 78,24 0,002 (162) Angelini Giuseppe - Goffi Bernardo - Rivetta Giuseppe Salò K B 89,91 11,673 (69) Ferandi P.Angelo - Nolli Maurizio - Bosetti Marcello Salò J A 100,45 22,214 (8) Pegurri G.Mario - Perolari Norberto - Scanzi Massimo Bergamo F B 175,89 97,655 (25) Bussi Luigi - Angelini Marco - Mora Sauro Salò I A 185,38 107,14

CLASSIFICA CATEGORIE1^ categoria “A”

Class. Pett. Concorrenti Sezione patt cat Totale Diff. Soc.1 (69) Ferandi P.Angelo - Nolli Maurizio - Bosetti Marcello Salò J A 100,45 0,00 1092 (25) Bussi Luigi - Angelini Marco - Mora Sauro Salò I A 185,38 84,93 1073 (7) Rossetti Ugo - Quadri Fabio - Busi Raffaele Brescia S A 210,94 110,49 1054 (1) Massardi Giovanni - Polini Nazareno - Baruzzi Mirko Salò A A 211,22 110,77 1025 (57) Anghileri Carlo - Gerosa Rodolfo - Longhi Enrico Lecco B A 213,43 112,98 100

1^ categoria “B”Class. Pett. Concorrente Sezione patt cat Totale Diff. Soc.1 (164) Ferrari Piergiorgio - Nardi Fabio - Biolo Giuliano Vicenza A B 78,24 0,00 1522 (162) Angelini Giuseppe - Goffi Bernardo - Rivetta Giuseppe Salò K B 89,91 11,67 1503 (8) Pegurri G.Mario - Perolari Norberto - Scanzi Massimo Bergamo F B 175,89 97,65 1494 (196) Truccero Francesco - Castagno Ezio - Scalvazio Marco Torino A B 209,13 130,89 1475 (198) Marmentini Angelo - Galuppini Francesco - Zanardelli Carlo Brescia G B 219,23 140,99 145

2^ categoria - Militari Class. Pett. Concorrenti Reparto patt cat Totale1 (17) Serg. Luongo Salvatore - C.le Tommasini Davy - Alp. Picinelli Daniel 5° Rgt Alpini (Vipiteno) A M 3462,69

CLASSIFICA TROFEO A.N.A. PER SEZIONIClass Sezione Punti totali Punti PATT1 BRESCIA 2439 469 19702 BERGAMO 1148 398 7503 SALO’ 943 318 6254 BIELLA 742 265 4775 VALDOBBIADENE 611 187 424

CLASSIFICA SEZIONITROFEO SEZIONE A.N.A. BRESCIA

Class Sezione Punti totali Punti PATT1 SALO’ 259 109 1502 BRESCIA 250 105 1453 BERGAMO 245 96 1494 TORINO 234 87 1475 LECCO 231 100 131

34° CAMPIONATO NAZIONALE A.N.A. Corsa in montagna a staffettaL’Aquila - domenica 4 luglio 2010CATEGORIE 1 - 2

class pett cognome e nome categ squadra tempo diff.4 (21) Bettoni Francesco - Corsini Giuseppe - Morandini Riccardo 1 C 1:49:56 0:07:0617 (20) Tanghetti Lorenzo - Balduchelli Nicola - Uberti Simone 1 B 1:58:05 0:15:1518 (19) Zampatti Fabio - Pezzola Michele - Arrighini Marco 1 A 1:58:26 0:15:3663 (22) Terzi Matteo - Gai Alessio - Copeta Alex 1 D 2:24:26 0:41:3573 (23) Cometti Michele - Bellardini Daniel - Mutti Corrado 1 E 2:34:31 0:51:40CATEGORIA 1 - FINO 49 ANNIclass pett cognome e nome categ squadra tempo17 (19) Zampatti Fabio - Pezzola Michele - Arrighini Marco 1 A 1:58:2616 (20) Tanghetti Lorenzo - Balduchelli Nicola - Uberti Simone 1 B 1:58:054 (21) Bettoni Francesco - Corsini Giuseppe - Morandini Riccardo 1 C 1:49:5654 (22) Terzi Matteo - Gai Alessio - Copeta Alex 1 D 2:24:2661 (23) Cometti Michele - Bellardini Daniel - Mutti Corrado 1 E 2:34:31CATEGORIA 3 - OLTRE 60 ANNIclass pett cognome e nome categ squadra tempo23 (110) Alessandrini Gianfranco - Scalvini Ferruccio 3 G 2:04:49CLASSIFICA Trofeo ETTORE ERIZZO: BRESCIA. 3^ CLASSIFICATACLASSIFICA MEMORIAL “GINO COCCOVILLI”: BRESCIA. 3^ CLASSIFICATApett cognome e nome categ squadra tempo(21) Bettoni Francesco - Corsini Giuseppe - Morandini Riccardo 1 C 1:49:56(20) Tanghetti Lorenzo - Balduchelli Nicola - Uberti Simone 1 B 1:58:05

GRUPPO SPORTIVO

Page 24: UN’ADUNATA SPECIALE IN UN ANNO SPECIALE...Al termine della tremenda ritirata di Russia avevi un piede congelato e per togliere lo scarpone han-no dovuto tagliarlo con la baionetta!

24

COMMISSIONE CULTURALE

Il numero di febbraio 2010 del nostroGiornale l’Alpino riporta, in copertina,una suggestiva fotografia che testimo-nia l’incontro fra il reduce di RussiaCarlo Vicentini e gli Ufficiali Russi pre-senti alle manifestazioni celebrative laBattaglia di Nikolajewka.

Carlo Vicentini, classe 1917,conosciutissimo da tutti gli Alpini, inparticolare di noi bresciani per la suaannuale presenza alle nostre commemo-razioni è anche noto per aver riportatoin alcuni suoi libri la sconvolgenteodissea della Campagna di Russia, par-tecipando come ufficiale del Battaglio-ne Alpini Sciatori “Monte Cervino” alleoperazioni militari, guadagnandosi dueMedaglie di bronzo al V.M.Nel corso della ritirata viene catturatoe rientra in Italia nel luglio 1946.

Carlo Vicentini

NOI SOLI VIVI ed. Mursia, pagg. 326 euro 19,30

Nel Libro “Noi soli vivi” (ed. Mursia,pagg. 326 19,30 euro), con presenta-zione di Egisto Corradi, Vicentini rac-conta, con semplicità narrativa, le vi-cende agghiaccianti della prigioniarussa, rendendo una testimonianzaequilibrata di una vicenda tragica cheha visto il ritorno di soli circa 10.000prigionieri italiani su gli stimati 50.000combattenti catturati dai russi.Il libro, come scrive Vicentini, è “de-dicato ai caduti ed ai reducidell’ARMIR e proposto a quelli chehanno fatto la guerra ed a quelli chesono rimasti a casa, a quelli delle nuo-ve generazioni che non sanno cos’è laguerra che non vogliono la guerra.

Carlo VicentiniIL SACRIFICIO DELLA JULIA IN RUSSIA

ed. Gaspari – pagg. 164 - euro 14,50

Del medesimo Autore nel libro “ IL SACRIFICIO DEL-LA JULIA IN RUSSIA” (ed. Gaspari – pagg. 164 - euro

14,50), con prefa-zione di GiorgioRochat, si narra delBattaglione sciatori“Monte Cervino”aggregato alla divi-sione alpina Julia.La guerra italiana inRussia ha avuto unsuccesso mediaticoeccezionale concentinaia di pubbli-cazioni. In realtà lagran parte di questaproduzione è

agiografica o puramente commerciale, le memorie auten-tiche sono comunque molte e qui sta l’originalità del vo-lume sul sacrificio della Julia e del Monte Cervino checostituisce l’ultima e grande impresa di Vicentini per ladocumentazione e testimonianza della guerra degli Alpi-ni in Russia.Un ricostruzione accurata e appassionata di un mese dicombattimenti sul fronte del Don. Uno studio esemplaree corretto in cui la partecipazione diretta di Vicentini aqueste vicende resta sullo sfondo, un caso raro di mode-stia , fondamentale per la vivacità e concretezza della nar-razione. I due volumi importanti per la storia della guerraitaliana in Russia sono disponibili presso la Sede ANA diBrescia. Possiamo solo ringraziare Vicentini per averliscritti.

Flaviano Codignola

Flaviano Codignola

Prosegue la raccola di libri di carattere “alpino” nella bibliotecadella nostra Sezione: presentiamo due autentici capilavoro CarloVicentini che con obiettvità e schiettezza narra le sue vicissitudiniin terra di Russia duranteb la Campagna dell’ARMIR

Page 25: UN’ADUNATA SPECIALE IN UN ANNO SPECIALE...Al termine della tremenda ritirata di Russia avevi un piede congelato e per togliere lo scarpone han-no dovuto tagliarlo con la baionetta!

25

Capogruppo Pier Luigi BragaCapogruppo onorario Mario MarzaroliVicecapogruppo eresp. acquisti Gianroberto ClauserVicecapogruppo eresp. manifesazioni Evaristo BardelloniSegretario Roberto CostaCassiere Giovanni LauriAddetto stampa e rapporticon le istituzioni Enzo PasinettiAlfieri Giuliano Guerra

Leone TamiResp. sport e giovani Riccardo PiccinaManutenzione rifugio Oscar SigaliniConsiglieri: Claudio Archetti

Riccardo OnoriniBeniamino RomanoGiacomo TaettiEzio FilippiniPierino ZanardelliStefano BrescianiGianbattista BrazzaleLuciano BertonciniGianbattista FilippiniMatteo GoffiGianbattista Ricca

REZZATO

Capogruppo Fausto AngossiniVicecapogruppo Franco GaffuriniSegretario Enrico GaffuriniCassiere Enzo CasellaAlfiere Mario LodaConsiglieri: Mario Berardi

Emanuele CazzamaliVincenzo FerrabueGiovanni Piovani

S. FRANCESCO DI PAOLA

Capogruppo Mario CappaVicecapogruppo Pietro BurceniSegretario G.Pietro ProcurantiCassiere Giuliano PortesiAlfiere Mario BodeiConsiglieri: Mario Berardi

Diego PiccinelliAndrea SacchellaGiuliano PortesiPierino Burceni

VIRLE TREPONTI

Capogruppo Dario ZubaniVicecapogruppo Renzo GalliaSegretario Matteo FrolaAlfieri Claudio Zubani

Giuliano FontanaConsiglieri: Valerio Fontana

Ruggero AmbrosiBattista MedagliaMassimiliano BertolinaCarlo BorghettiLuigi FrolaCristian Fontana

Resp. sport Giuseppe Quatti

MARMENTINO

Capogruppo Piergiacomo ContessaVicecapigruppo Stefano Scuri, Giuliano FaustiSegretario Ottorino ZubaniCassiere Benvenuto ContessaConsiglieri: Mario Crescini

Zubani CarloZubani SeveroRoberto CausettiOreste BertussiTiziano FaustiMassimo AmadiniRenato CreminiGiovanni GhirardiniEzio PoliAlessandro UbertiParide Belleri

MARCHENO

Capogruppo Mauro ColomboVicecapigruppo G.Battista MalagniSegretari Francesco Chini

Silvano Del BarbaCassiere Claudio IseppiAlfiere G.Pietro ZoppiniRevisori Michele Dester, Terzo BelleriConsiglieri: Marco Micheletti

Sergio FerrantiMichele RomanoMassimiliano Dagani

LENO

NUOVI CONSIGLI DI GRUPPO

Page 26: UN’ADUNATA SPECIALE IN UN ANNO SPECIALE...Al termine della tremenda ritirata di Russia avevi un piede congelato e per togliere lo scarpone han-no dovuto tagliarlo con la baionetta!

26

Capogruppo Gioacchino FontanaVice capogruppo Luigi Previcini

Giovanni RodellaSegretari Giovanni Rodella

Gabriele VassalliAlfieri Giovanni Frassine

Luigi PrandelliCassieri Paolo Sorce, Alberto TraininiResponsabili sport Emanuele Zambelli

Ezio GhidoniRapp. con Comune Carlo Cristini

Massimo GiorginiResponsabili cucina Alessandro Rigosa

Emiliano Paderno

COLLEBEATO

Capogruppo Flaviano CodignolaVice Capogruppo Mirko ZaniSegretario Giuseppe GiudicatiAddetti allo Sport Lorenzo Bertagnoli

Claudio BonoraAlfieri Giuseppe Stefani

Ivano ValottiRevisori dei conti Enrico Chiarini

Roberto NovelliConsiglieri: Amilcare Bianchetti

Orlando BianchiniRiccardo BonoraAlbino CavagniniAlfredo FerremiArnaldo NizzolaPaolo NovelliMartino TadeiGiuseppe TagliettiMassimo Vivaldini

Capogruppo Alberto VenturaVicecapogruppo e responsabile dello sport:

Fabrizio SavoldiVicecapogruppo Giordano GambaSegretario Mauro SchivardiTesoriere Giuseppe AgnelliConsiglieri Pierangelo Righetti

Franco AriciSergio MoggiaDanilo LazzariDavide ClementiAlessandro Sberna

Alfiere Walter AlmiciVicealfiere Aurelio Fenoli

CILIVERGHE

Capogruppo Luigi LorenziniVice Capogruppo Alberto CominardiSegretario Giordano NardiAlfieri Davide CitroniRevisore conti Mario PasinettiCultura e biblioteca Silvano RuggeriVice alfiere e magazzino Franco FontanaMagazzino Lorenzo CortinovisConsiglieri: Oscar Piccioli

Claudio MartiniUmberto Poli

VILLAGGIO PREALPINO

Capogruppo Angelo CasaliVicecapigruppo Francesco Pini

Adolfo BriolaSegretario Alessandro CalabriaAlfiere G.Battista FilippiniConsiglieri: Roberto Noci

Pierangelo BertozziNatalino NicoliniBruno ZaniniEugenio VescoviDaniele Archetti

Capogruppo Luigi MartinelliVice Capogruppo Luca TramiSegretario Matteo TerziVice segretario Alessandro TonelliAddetti allo Sport G.Franco AlessandriniAlfieri Ludovico Bonacina

Giulio FracassiDavide OlivettiCarlo Lorandi

Revisore dei conti: Emanuele SaleriCassieri Carmelo Leone

Giuseppe Del BarbaResp. sede Italo LupatiniResp. lavori Guerino OnedaResp. magazzino Luigi BenedettiResp. cucina Marco CivettiniResp. feste Simone MartinelliConsiglieri Marco Aderenti

Andreino LambertiGiovanni Braga

NUOVI CONSIGLI DI GRUPPO

RONCADELLE

CASTREZZATO

CASTENEDOLO

Page 27: UN’ADUNATA SPECIALE IN UN ANNO SPECIALE...Al termine della tremenda ritirata di Russia avevi un piede congelato e per togliere lo scarpone han-no dovuto tagliarlo con la baionetta!

27

Capogruppo Valter CornaliVicecapigruppo Silvio Pedretti

Giuseppe MantegariSegretari Piero Andreoli, Enzo SolazziCassiere Antonio VignoniRevisore dei conti Antonio Baroni, Francesco

Buffoli, Danilo VezzoliResp. sport Osvaldo Beretta,

Giuseppe PasinettiConsiglieri Giuseppe Morelli

Mauro BorghettiSilvio ConsoliGiuseppe BonardiAnnibale FalardiFrancesco LanciniG.P. FranceschettiCarlo RubagottiVirgilio Ramera

Alfieri Francesco BuffoliSandro Andreoli

ROVATO

Capogruppo Ernesto RossiVicecapigruppo Angelo Pelosi

Roberto PasseggiatiSegretario Marco BinettiVice segretario Daniele DittamondiCassiere Mario TonoliniAlfiere Francesco SavoldiResp. sport Angelo PelosiConsiglieri: Mario Botticini

Renato BrognoliSeverino ConfortiniPaolo PiccoPaolo RizziniLoris Tirali

Capogruppo Pietro BonardiVicecapigruppo Erminio StefiniConsiglieri: Giuseppe Gasparotti

Andrea ArchettiEugenio Archetti

PILZONE

Capogruppo Damiano MingardiVicecapigruppo Gianfranco BoventiSegretari Mauro Beltrami, Daniele PeliCassiere Giuseppe BeriolaResp. sport Oscar BoventiConsiglieri: Bruno Boventi

Ermide ReboldiValerio Zugno

POLAVENO

Capogruppo Flavio GerardiniVicecapigruppo Giuseppe FregoniSegretario Cristian GrazioliCassiere Manuel CanigiulaAlfiere Arturo ArchiatiConsiglieri: Gastone Dioni

Angelo Zola

FORNACI

CHIESANUOVA

Capogruppo Cristian FratusVicecapigruppo Giuseppe BenvenutiSegretario Giovanni TurlaCassiere Paolo RuggeriAlfieri Piersandro Marini

Valerio BertazzoliResp. cucina Pierluigi Dalia,

Fausto MarzoliResp. bar Nicola BelottiResp. contabilità Paolo RuggeriResp. acquisti Giuseppe Benvenuti

Giovanni TurlaConsiglieri: Angelo Muratori

Aldo TengattiniNicola BelottiFausto MarzoliPierluigi Dalia

PARATICO

Capogruppo Giovanni CantoriVicecapigruppo Simone MaffoniCassiere Ennio VertuaAlfiere Pierluigi ScanziRev. conti Giuliano VertuaConsiglieri: Aldo Perucca

Felice FagliaGiuseppe PinottiAngelo Felappi

COMEZZANO - CIZZAGO

Nuovo Capogruppo Francesco Assoni

NIGOLINE

Nuovo Capogruppo Nicolini Daniele

PONTE ZANANO

NUOVI CONSIGLI DI GRUPPO

Page 28: UN’ADUNATA SPECIALE IN UN ANNO SPECIALE...Al termine della tremenda ritirata di Russia avevi un piede congelato e per togliere lo scarpone han-no dovuto tagliarlo con la baionetta!

28

Capogruppo Erik PiottiPresidente onorario Bruno PoliVicecapogruppo Mauro TaboniSegretario Omar PiottiTesoriere Ronny GiacomelliResp. sport Juri VincenziViceresp. sport Marco OlivariAlfiere Rolando TanghettiVicealfiere Patrik PaterliniRevisore dei conti Diego GattaResponsabili sede Cornelio Tanghetti

Franco GattaConsiglieri Enrico Romano

Cristian Bettera

BOVEGNO

Capogruppo Girolamo BertoglioVicecapogruppo Giuseppe InverardiSegretario Livio BonzioTesoriere Angelo LambertiResp. sport Marco BalassoRevisori dei conti Angelo Peli

Alberto SpadaConsiglieri Marco Cazzoletti

Mauro GandossiSergio GhisiniGiobini EmilioLorenzo MagatelliGiuseppe ManentiGiacomo TrebeschiGianfranco Zuccali

CASTEGNATO

CAMIGNONE

Capogruppo Giuseppe ParissentiVicecapogruppo Paolo BorghesiSegretario Vittorio AbeniTesoriere Raffaele DottiRevisore dei conti Franco GregoriAlfiere Gianpietro FranchiConsiglieri Renato Dotti

Luciano DottiFausto DanesiLino LoriniPietro GuidettiCornelio Vezzoli

Capogruppo Fausto BoniniVicecapigruppo Albino Zeni

Giuliano TellaroliSegretari Alberto Poncetta

Tiziano LealiTesoriere Mario MoreniResp. sport Andrea Pascolin

Mattia PanadaGianmario Massolini

Revisori dei conti Battista ZeniGiuliano Glisenti

Alfiere Severo CenedellaConsiglieri Armando Bottarelli

Alberto BianchiniPietro BottiPietro CalderaAlessandro Fantoni

MOLINETTO

Capogruppo Luca CarnidiPresidente Walter PlattoVicecapigruppo Gianluigi Oneda

Mauro CapoferriSegretari Bruno Tognoli

Michele CavatiFurieri Pietro Piovani

Francesco MolteniResp. sport Marco Pazienza

Giancarlo PanziniFrancesco Molteni

Alfieri Carlo FebbrariAndrea Soldati

Responsabili sede Bruno FavalliSamuele Dester

Protez. civile Carlo FilippiniAndrea Soldati

Archivio e anagrafe Evaristo MarcolaRespons. coro Franco Bonetta

BAGNOLO MELLA

CAZZAGO S.M.

Capogruppo Andrea PontoglioPresidente onorario Giovanni ZamboniVicecapogruppo Renato ForatiSegretario Mirko VenniVicesegretario Marcello ZolaTesoriere Pietro GattiVicetesoriere Stefano LanciniAlfieri Giuseppe Bertagna

Carlo OrizioRevisori dei conti Simone Danesi

Giuliano BarbieriConsiglieri Costanzo Ferrari

Marcello VianelliElio Rossini

NUOVI CONSIGLI DI GRUPPO

Page 29: UN’ADUNATA SPECIALE IN UN ANNO SPECIALE...Al termine della tremenda ritirata di Russia avevi un piede congelato e per togliere lo scarpone han-no dovuto tagliarlo con la baionetta!

29

E’ stato un avvenimento che ci ha visto coinvolti sin dai primigiorni di Maggio con la “Mostra fotografica” allestita dagli al-pini Bui Giuseppe e Mensi Roberto presso la Biblioteca Civi-ca. Nella serata di Venerdì 14 si è parlato di un grande prete-alpino: il Beato don Carlo Gnocchi con relatore don AngeloBazzarri presidente della Fondazione; mentre la serata di Ve-nerdì 21 è stata dedicata alla lettura di brani alpini. La manife-stazione vera e propria ha avuto inizio Venerdì 28 con i cori“Alte Cime”, della nostra sezione, e “La Soldanella” di VillaCarcina in una Chiesa gremita di persone. Nel pomeriggio diSabato 29 si procede con la deposizione di Corona e relativiOnori presso il monumento agli Alpini, e di serti floreali pressoi monumenti delle Associazioni d’Arma di Marinai – Artiglieri– Avieri. In serata concerto musicale in piazza Roma con laBanda Comunale di Ospitaletto ed, a seguire, fiaccolata fino alcamposanto con deposizione di corona di alloro, Onori ai Ca-duti e Dispersi, silenzio d’ordinanza e preghie-ra dell’Alpino. Sin dalle prime ore di Domeni-ca 30 si percepisce che, ad Ospitaletto, ci saràuna grande festa. Sono infatti molti gli alpiniche confluiscono verso la Casa di Riposo, luo-go di partenza del corteo che si snoderà tra levie cittadine. Durante la sfilata, sosta al Monu-mento di tutti i Caduti per l’alzabandiera e gliOnori di rito. Si chiude la manifestazione conla S. Messa in piazza Roma concelebrata dalparroco don Renato Musatti, da don PierinoOngaretti e dal Cappellano militare don Danie-le Ambrosini. Tra le Autorità Civili erano pre-senti il Sig. Sindaco Prandelli ing. Giorgio e pa-recchi Assessori e rappresentanti dell’Ammini-strazione Comunale. Tra le Autorità militari,molto gradita la presenza del Col. Luca Fonta-na, Comandante del 2° Rgt. Art. Alpina“Vicenza”, del 1° M.llo Vincenzo Fiumara, sti-mato Amico del nostro Gruppo, del Cappellanomilitare don Daniele Ambrosini, di sette Alpiniin armi tutti appartenenti al 2° Rgt. Art. Alpina“Vicenza” con sede a Trento, e dell’AlpinaCasari Patrizia, cittadina di Ospitaletto, attual-mente in servizio presso il 6° Rgt. Alp. di Brunico. Presentianche alcuni ufficiali in congedo tra cui il Gen. GiovanniBarberis, il Gen. Elio Carrara, il Gen. Guglielmo Stefanini,ospitalettese doc, ed il Col. Amerigo Lantieri de Paratico. Inrappresentanza della Sezione Ana di Brescia hanno partecipatoil Presidente Davide Forlani, i Vice Battista Turrini, DanieleBarbieri, Battista Ravelli, i responsabili di zona F-G PietroSofroni, Franco Gottardi ed alcuni consiglieri. Molto gradita lapresenza del dott. Sandro Rossi per la reciproca stima maturatanegli anni che lo hanno visto ai massimi livelli associativi. Senzapresunzione possiamo dire che l’intera manifestazione è anda-ta oltre ogni nostra più rosea aspettativa: erano infatti presentitre vessilli Sezionali: Brescia, Trento e Reggio Emilia e ben 85Gagliardetti tra cui quelli di Montegnacco (UD), della Valledei Laghi (TN), di Gandosso (BG), di Casalgrande (RE). I Gio-vani Alpini della nostra sezione hanno sfilato con l’enorme Tri-colore consegnataci, per l’occasione, dagli Alpini di ReggioEmilia. Non potevano mancare le Associazioni d’Arma e di

Ospitaletto80° di Fondazione del Gruppo

Volontariato locali. Anche i Re-duci Cancelli Angelo, ColombiFaustino e Veraldi Natale diOspitaletto, unitamente adOrizio di Cazzago S/M, LinoGobbi di Arco di Trento e Pa-squale Corti di Modena hannovissuto la sfilata a bordo di unajeep messa a disposizione dagliAlpini di Palazzolo.Molto probabilmente avrò dimenticato qualcuno per cui faccioammenda e me ne scuso. Un grazie ancora più grande per chi èstato, in buona fede, non menzionato. Un grazie caloroso alSig. Sindaco, all’Ammistrazione Comunale, alla ProtezioneCivile ed alla Croce Verde di Ospitaletto, ai referenti della Casadi Riposo, ai Carabinieri ed alla Polizia Municipale, ai rappre-sentanti della Parrocchia per la proficua disponibilità sempredimostrata. Un grazie particolare alla dott.ssa Silvia Luscia perl’impegno e l’aiuto profuso al nostro fianco nell’organizzaregli aspetti socio-culturali dell’intera manifestazione. Un grazie

ai tanti Alpini presenti giunti da buona parte della provinciabresciana e non solo. Un grazie agli Alpini del Gruppo diOspitaletto ed alle relative consorti, sempre preziose nei mo-menti importanti. Un grazie ai tanti cittadini che, con noi, han-no condiviso l’intero avvenimento. Un sentito grazie al Co-mandante Col. Luca Fontana ed al 1° M.llo Vincenzo Fiumaraper la loro presenza e per la fattiva disponibilità di portare adOspitaletto gli Alpini in armi del 2° Rgt Art. Alp. “Vicenza”.Il grazie più grande, consentitemelo, va al nostro giovaneCapogruppo, Alessio Bonafede, che all’età di 27 anni, ha avutoil coraggio di farsi carico e di guidare un Gruppo Alpini sicura-mente consistente nei numeri e nelle tante attività che svolge.Ha brillantemente superato la cosiddetta “prova del fuoco” e,nonostante la giovane età, sta dimostrando capacitàorganizzative, voglia di fare, impegno associativo. BravoAlessio, la strada da fare è ancora tanta, ma già da ora, saràsicuramente meno ripida. Grazie a tutti.

Gian Paolo Cazzago

Page 30: UN’ADUNATA SPECIALE IN UN ANNO SPECIALE...Al termine della tremenda ritirata di Russia avevi un piede congelato e per togliere lo scarpone han-no dovuto tagliarlo con la baionetta!

30

Con la partecipazione diquarantacinque soci si è te-nuta il 10.01.2010 l’Assem-blea annuale del gruppo. Haintrodotto i lavori il respon-

sabile di zona Walter Smussi portando il saluto del Presi-dente e dell’intero Consiglio Sezionale.Si è quindi passati a trattare gli argomenti posti all’o.d.g.iniziando dalla relazione finanziaria dell’anno 2009 illu-strata dal capogruppo Narciso Armanasco essendo il se-

gretario Giovanni Colombi indisposto. Successivamenteha esposto l’attività svolta nel 2009 che ha riguardato, tral’altro, la manutenzione dei sentieri, l’accoglienza convisita guidata in San Velgiodelle scuole materne diS.Vigilio e Concesio e lascuola media di S.Vigilio.Nel mese di ottobre la“castagnata” per le duescuole materne. Anche ilCoro della montagna“Inzino” ha chiesto la di-sponibilità della suggestivaSan Velgio per la realizza-zione di un C.D. dal titolo“Notte Santa” in occasionedel Natale. Grande attenzio-ne è stata posta allaChiesetta di San Velgio, del1400, che necessita di untempestivo intervento sultetto alquanto lesionato.Pertanto il capogruppo hainteressato l’assessore ai

S. Vigiliolavori pubblici Arch. Renato Poinelli che sta predispo-nendo il progetto da sottoporre al responsabile dei beniculturali per la necessaria approvazione. Altri interventidestinati alla comunità parrocchiale. E’ stato completatoil tesseramento per l’anno in corso e numerosi soci inter-verranno alla celebrazione del 67° anniversario della bat-taglia di Nikolajewka. Inoltre l’Assemblea approva la par-tecipazione all’83^ Adunata Nazionale di Bergamo il 9/5in pullman.La festa patronale si terrà il 26.06.2010.A metà novembre è giunto il nuovo parroco nella personadi Don Domenico Castelli. Ha accettato l’invito a parteci-pare alla nostra Assemblea e il capogruppo l’ha presenta-

to ai soci. Indossando il nostro cappello ha rac-contato ai presenti il suo percorso sacerdotaleiniziato in Seminario a 28 anni dopo aver svoltoil servizio militare di leva nelle Truppe Alpine.Attualmente è iscritto al Gruppo di Dello, paesenatale, della nostra Sezione. L’ingresso ufficialenella Parrocchia di San Vigilio e San GregorioMagno è avvenuto il 07.02.2010 con la nostrapartecipazione unitamente alla delegazione de-gli alpini del gruppo di Dello. Giornata indimen-ticabile!Il prossimo anno il gruppo vivrà un importantemomento associativo con la celebrazionedell’85° anniversario di fondazione. Si svolgerànei giorni 2 e 3 luglio.Sono già iniziati i preparativi. Dalle colonne delnostro notiziario sezionale indirizziamo al no-stro Parroco Don Domenico Castelli, accolto abraccia aperte da tutta la comunità, l’augurio diun proficuo e fecondo cammino pastorale.

Romeo Mainardi

Page 31: UN’ADUNATA SPECIALE IN UN ANNO SPECIALE...Al termine della tremenda ritirata di Russia avevi un piede congelato e per togliere lo scarpone han-no dovuto tagliarlo con la baionetta!

31

CalcinatelloDal 19 dicembre 2009 il gruppo alpini di Calcinatello hal'onore di avere tra i suoi iscritti un diacono permanente,Antonio Corsini, che quel giorno ha ricevuto l'ordinazio-ne dalle mani del Vescovo di Brescia Luciano Monari.Attorno ad Antonio e alla sua famiglia si stringetutto il gruppo alpini di Calcinatello che losupporterà con le proprie preghiere nel camminoche ha intrapreso con slancio e generosità. Siamosicuri che il diacono Antonio ricambierà le preghiere

dei suoi alpini;dice infatti:“Sento di ren-dere Gloria eGrazie a Dioper la sua pre-senza amore-vole e miseri-cordiosa, maanche ricono-scenza e grati-tudine a tutta lacomunità sia

per quanti in modo e in tempi diversi mi hanno incorag-giato, aiutato e sostenuto, accolto e riconosciuto nei ruo-li ministeriali che il percorso al diaconato via via mi as-segnava, sia per quanti in modo e in tempi diversi hannoespresso pareri e sensibilità contrarie o non condivise.Riconosco a questa coralità, di consenso e disponibilità,di pensiero e sensibilità diverse, il merito di aver datocolori e sfumature, luce e profondità alla mia chiamata.Io cercherò di fare del mio meglio, ma sia Dio la vostraricompensa per tutto il bene e le attenzioni che mi aveteriservato”.

Il tempo non ci ha aiutato ma il pro-gramma lo abbiamo mantenuto ugual-mente. Sabato 19 giugno alle 16:00 ungruppo di alpini di Rovato, di Lodettoe un gagliardetto del gruppo diOspitaletto si sono dati appuntamentoalla nostra sede per l’alzabandiera, ladeposizione degli omaggi floreali aicimiteri e ai Monumenti di Rovato,Lodetto, Duomo, San Giuseppe e San-t’Anna.La sera il Corpo Bandistico LuigiPezzana di Rovato ha intrattenuto gliospiti con un applaudito concerto, in-tervallato da una breve cerimonia conl’omaggio di piccoli segni di ricono-

Rovato85° anniversario di fondazione del Gruppo

scimento ai due Reduci pre-senti; l’alpino Camossi Giu-seppe, classe 1921, eDelaidini Fausto, classe 1917.Domenica 20 giugno si è for-mato l’ammassamento davan-ti al centro riabilitativo Don

Gnocchi, al quale si sono presentati, nonostante il diluvioin corso, 54 gagliardetti, il Vessillo della nostra sezione equello della Sezione di Trento oltre ai labari delle diverseassociazioni presenti sul territorio di Rovato. Alle 9,45l’alzabandiera comandato dal nostro presidente DavideForlani, alla presenza del sindaco e di monsignor Bazzaripresidente dell’Opera Don Gnocchi.Il piccolo corteo, si è portato all’interno del centrorieducativo dove ha assistito alla consegna della teca con-tenente una reliquia del Beato Don Gnocchi; essa è stataincastonata in una parete visibile a tutti. Nella bellissimachiesetta si è tenuta una breve funzione religiosa, quindisiamo ripartiti per sfilare lungo il corso Bonomelli, la viacentrale di Rovato.

Page 32: UN’ADUNATA SPECIALE IN UN ANNO SPECIALE...Al termine della tremenda ritirata di Russia avevi un piede congelato e per togliere lo scarpone han-no dovuto tagliarlo con la baionetta!

32

Tre giorni per celebrare i suoi primi 60 anni di vita: sonoquelli vissuti dal gruppo alpini di Bornato, nel cuore dellaFranciacorta, l’11, 12 e 13 giugno scorsi.Gli alpini del gruppo, che nel 1950 contava 53 iscritti,hanno dato inizio alle celebrazioni venerdì 11 giugno nel-la sala civica con l’apertura della mostra dei disegni rea-lizzati dai bambini e ragazzi delle elementari e medie.Nella serata del 12 giugno si è tenuto nella Chiesa Parroc-chiale un concerto del coro “Alte Cime” della Sezione diBrescia e del coro “Arcobaleno di note” formato da alcu-ni ragazzi di Bornato.Il momento più significativo lo si è vissuto nella mattina-ta di domenica 13 giugno con la sfilata degli alpini per levie del paese, alla quale hanno preso parte ben 70gagliardetti, accompagnati dalla nostra banda comunale.In mezzo alle centinaia di alpini, una presenza merita diessere segnalata: quella di Giovanni Bracchi, classe 1919alpino del nostro Gruppo e Reduce della battaglia di

Bornatofesteggiato il 60° di fondazione

Nikolajevka, che non ha voluto mancare partecipando allasfilata accompagnato sulla sedia a rotelle. Giovanni è unesempio per tutti noi alpini, in particolare per le giovanigenerazioni.La sfilata si è conclusa davanti al Monumento ai Cadutidelle Guerre dove, dopo aver deposto una corona di allo-ro ed effettuato l’alzabandiera, si sono tenuti i discorsiufficiali.Il Presidente del gruppo Volontari del soccorso (ambu-lanza di Bornato) ci ha fatto dono di un riconoscimento,un gesto significativo perché il gruppo di soccorso è natograzie all’interessamento di alcuni alpini bornatesi.La Santa Messa celebrata dal Parroco di Bornato, donAndrea Ferrari nella chiesa Parrocchiale ha concluso lamattinata.Erano presenti, fra gli altri, il Presidente Davide Forlani,il past-president Sandro Rossi, il vicesindaco alpino diCazzago San Martino Giancarlo Gatta, il vicepresidenteDaniele Barbieri, oltre ai capi zona Pietro Sofroni e Fran-co Gottardi.Il pranzo sociale si è svolto in un ristorante della zona,mentre ha concluso la giornata e le celebrazionil’ammainabandiera al monumento ai Caduti.Una giornata di festa, durante la quale abbiamo ribaditoancora una volta il desiderio e l’impegno degli alpini nelvoler proseguire nel cammino tracciato dai fondatori.

Marcello ToniniGruppo Alpini Bornato

Due baldi giovanotti di Ospitaletto, l’alpino FranzoniLuigi, 60 anni, accompagnato dal fratello Dino 65 anni,hanno percorso ben 800 km a piedi.Accompagnati dalle intemperie di maggio con sudore efatica, ma animati da spirito pellegrino “con la prutesiùde la Madóna e la mà del Signùr” son giunti gloriosi alsantuario Santiàgo de Compostéla, con tappe ai vari ostellidisposti lungo la strada. Partiti il 4 maggio da Orio al Se-rio, passando in autobus da Saragozza, Pamplòna eRoncisvalle, da qui, via di slancio a piedi con lo zaino inspalla per Estella, Locròno, Bùrgos, Leòn, Ponferràda,Sarrìa e finalmente alla desiderata meta Santiàgo deCompostéla.

Complimenti ai brài gnàri; sono rientrati l’11 giugno perla festa con mogli, figli, fratelli e amici con tavolate feli-ci.

Mario e Vito Franzù de Ospedàlèt, fratelli dei pellegriniDino e Luigi.

Le fanfare non sfilano acausa della pioggia, quin-di gli alpini li sostituisco-no marciando e cantandoin coro L’inno degli alpinioltre ad altri celebri cantialpini. Sosta al monumen-to dedicato all’ANA, quin-

di arrivo alla chiesa dove dopo i discorsi ed i ringrazia-menti del capogruppo e del nostro Presidente, è stataofficiata la Santa Messa con l’accompagnamento dallaCorale di Rovato. Al termine le foto di gruppo congagliardetti e autorità e un’arrivederci a chi non ha potutointervenire al pranzo. Tanta acqua, ma anche grande cuo-re da parte degli alpini rovatesi, che insieme ai miei con-siglieri saluto e ringrazio cordialmente.

Il capogruppo Cornali Valter

Ospitalettoda San Giàcom a Santiàgo de Compostéla

Page 33: UN’ADUNATA SPECIALE IN UN ANNO SPECIALE...Al termine della tremenda ritirata di Russia avevi un piede congelato e per togliere lo scarpone han-no dovuto tagliarlo con la baionetta!

33

CONGRATULAZIONI

L’anno scorso da lunedì 20 a domenica 26 luglio 2009 alParco Castelli in città si è svolta la 4° edizione della festadelle associazioni della Circoscrizione Nord, alla qualepartecipano sempre anche i Gruppi alpini del VillaggioPrealpino e di Mompiano.La festa è nata con l’obiettivo di far conoscere le varierealtà associative di volontariato presenti sul nostro terri-

Villaggio Prealpino e Mompianola quarta festa delle associazioni della

circoscrizione nord di Brescia

torio ed il ricavato viene de-voluto in beneficienza. Ognianno si decide a chi devolve-re il ricavato e nell’edizionedel 2009 con nostra immensasoddisfazione, le altre asso-ciazioni hanno deliberato diaffidarci soldi per l’Abruzzo, sicuri di affidarli in buonemani.L’apertura della festa è stata affidata a noi alpini, con lapresentazione del libro “L’ombra del culmine – guida aisentieri del Sebino bresciano” del nostro alpino SandroVacchelli (del gruppo del Vill. Prealpino). Si sono susse-guiti sul palco numerose autorità del mondo politico edassociativo tra i quali il vice sindaco Fabio Rolfi ed ilnostro Presidente sezionale Davide Forlani; la serata èstata allietata dalle splendide voci del Coro AlpinoPalazzolese.La sera del 28 novembre 2009 alla parrocchia dellaStocchetta (un caloroso ringraziamento al parroco donMario), abbiamo consegnato al Vicepresidente responsa-bile della Protezione Civile Battista Ravelli, 11000,00 europer la costruzione del famoso villaggio nel comune di Fos-sa, interamente realizzato con i fondi dell’ANA.

I Capigruppo del Villaggio Prealpino e di MompianoLuigi Lorenzini e Giuseppe Duina

Il Gruppo sportivo sezionale, sentite le richieste dei re-sponsabili sportivi dei gruppi, ha deciso di dotare i pro-pri atleti alpini di una divisa decorosa e consona alleproprie attività.A tal fine sì è pensato ad una tuta completa di maglia dautilizzarsi in tutte le gare nazionali.

Il costo della divisa è di 45,00 euro, la sezione verràincontro all’atleta che partecipa alle gare nazionali pa-gandone una parte, quindi per questi il costo sarà di 20,00euro.

Gli Alpini che non partecipano allegare nazionali e volessero acquistarela divisa la pagheranno a prezzo pie-no (45,00 euro).

Campioni di taglie sono disponibiliin Sede Sezionale nell’ufficio delGruppo Sportivo, dove è possibile ef-fettuarne la prenotazione ed il suc-cessivo ritiro.

Page 34: UN’ADUNATA SPECIALE IN UN ANNO SPECIALE...Al termine della tremenda ritirata di Russia avevi un piede congelato e per togliere lo scarpone han-no dovuto tagliarlo con la baionetta!

34

CHI È ANDATO AVANTI

Francesco Facchicl. 1937 - Capriolo

detto “lo zio”consigliere del Gruppo

AlessandroMoraschini

cl. 1921 - Capriolodetto “Sandro

Paciuc”

Pierangelo Sironicl. 1937Capriolo

Italo Tedeschicl. 1939Erbusco

Il Gruppo Alpinidi Rovato ri-corda com-mosso e conaffetto GiuseppeFogazzi, pertanti anni nostro capogruppo, carica cheha portato avanti con impegno epassione.Sempre pronto a stimolare i suoi alpini,

era capace di coinvolgere chiunque gli era vicino,compresa la sua famiglia che ha partecipato con sinceroentusiasmo a molte iniziative del nostro gruppo

Giuseppe FogazziGruppo di Rovato

(1928 - 2010)

CHI E’ ANDATO AVANTI

BOTTICINO SERATeresa Gadaldi, mamma del socio Roberto TavelliIl socio Alberto Andreis, classe 1915, Reduce del Fronte gre-co-albaneseFausto Busi e Lisi Lonati, suoceri del consigliere di gruppoGabriele LonatiSerafina Zanetti, suocera del consigliere del gruppo PierangeloGadaldiTORBIATOCleto Ponzoni, papà del socio ValerioBRESCIAIl socio Rosario Russo, classe 1929, detto “Maresciallo”Il socio Gianfranco Pretto, classe 1937PALAZZOLO S.O.Eugenia Montorfano, mamma del socio Alberto Monari, vedo-va del Magg. Emilio Monari, Capogruppo emerito e già Consi-gliere sezionalePEDROCCAFranco Cucchi, papà del socio ValerioRosa Dell’Aquila, mamma del socio Eugenio Clerici e nonnadel socio SebastianROVATOIl socio Mario Cancelli, classe 1924CALCINATELLOFranco Piovanelli, papà dei soci Dario e Severino, Consiglieridel Gruppo, zio del Consigliere Bruno Corsini, del CapogruppoAngelo Corsini e del socio Antonio CorsiniCASTELCOVATIGuglielmo Goffi, fratello del socio Francesco GoffiBortolo Platto, padre del socio EmilioISEOIl socio Luigi Gatti, classe 1943Il socio Francantonio Cendali, classe 1963CASTENEDOLOFaustino Taglietti e Rosa Nicoli, genitori del socio PippoTagliettiCAZZAGO S.MARTINOMeris Paderno, mamma del socio Emanuele Delbarba

REZZATOIl socio Giuseppe Treccani, classe 1924MONTICELLI BRUSATIIl socio Luigi Palini, classe 1931BORNATOIl socio Guido Buizza, classe 1943Natalina Buizza, sorella del socio PasqualinoFORNACIRosa Cesira Dabellani, mamma del socio Claudio Baroni

Guido FruscaGruppo di Borgonato

( 08/08/1975- 22/01/2010)1/94 XI° Brunico

Scomparso prematuramente il22 gennaio di quest’anno

Franco Pezzi, classe 1932già Consigliere sezionale e

responsabile sportivoPassano gli anni, passano imesi,ma sopratutto passano igiorni... indimenticabili giorni,passati con amici dove si ècementato un rapporto vero, unlegame di fratellanza.E “tu, Franco” sei stato fautoredi questi momenti, hai animato conil tuo modo di fare, a volte anche

scontroso, ma sincero e leale un gruppo di amici che non tidimenticheranno mai.

Sono tanti i ricordi che tornano alla mente pensando a te,ma su tutti spiccano la gara di marcia di Irma -“TrofeoGentilini” che tu avevi nel cuore, assieme al bivacco “CecoBaroni”. Su questi due “monumenti” hai dimostrato a noi,allora giovani del gruppo sportivo, la strada da percorrerecome tuoi successori; credendo in quanto da te insegnato,speriamo di esserne all’altezza, per far si che anche dallepiù alte cime del paradiso di Cantore tu possa ancora unavolta guardarci e dire : “Culumbì me racomande l’artìcolsöl giornàl, Carlì i premi ei töcc a post? Poisö èl ristorocon Nulli, Turrini me racomànde le clasifiche, Daniele imegafoni e ‘l microfono......... le töt a post, Franco............

d.p.

Page 35: UN’ADUNATA SPECIALE IN UN ANNO SPECIALE...Al termine della tremenda ritirata di Russia avevi un piede congelato e per togliere lo scarpone han-no dovuto tagliarlo con la baionetta!

35

CHI È ANDATO AVANTI

GiampaoloDanesicl. 1950

Orzinuovi

Virgilio Turotticl. 1933

Orzinuovi

Battista Scotticl. 1923

Provaglio d’IseoEx internato in

Germania

GiovanbattistaBino

cl. 1947 Ome

Ulderico Borbonicl. 1922

PassiranoReduce di Russia,

ex internato in Germania

Alberto Bricchetticl. 1971

Quinzano d’O.

Cesare Bonometticl. 1910FornaciReduce

Giuseppe Belotticl. 1937

Lamarmora

Carlino Padernocl. 1943

Cazzago S. M.

Lodovico Zanetticl. 1930

Cazzago S. M.ex capogruppo

Giovanni Zanotticl. 1916

NaveReduce di Albania

Salvatore Pozzicl. 1941

Palazzolo s. O.

Angelo Frattinicl. 1936

Palazzolo s. O.

Battista Maggioricl. 1935

Cortine di Nave

Giacomo Danesicl. 1942Rovato

Luigi Corsinicl. 1926Rovato

Angelo Cavallericl. 1932Paitone

Celestino Mafficl. 1941- Bornato

Consigliere esegretario del Gruppo

Biagio Miglioraticl. 1932-PedroccaFondatore del gruppo

e consigliere

Pierino Bersellicl. 1951

Azzano Mella

Luigi Selinicl. 1933

Palazzolo s. O.

Giovanni Delbarbacl. 1947

Palazzolo s.O.

Mario Chinellicl. 1913

Palazzolo s. O.Era il socio più

anziano delGruppo

Enrico Molinaricl. 1936

S. Francesco diPaola

AngeloFerlinghetti

cl. 1913Lumezzane Pieve

GiacomoRubagotticl. 1921

AdroReduce di

Russia

Page 36: UN’ADUNATA SPECIALE IN UN ANNO SPECIALE...Al termine della tremenda ritirata di Russia avevi un piede congelato e per togliere lo scarpone han-no dovuto tagliarlo con la baionetta!

36

E’ nata la piccola Giada, figlia del socio Cristian Nicolini del Gruppo di S. Colombano.Nella foto la piccola con la mamma Maura e i nonni Mario Poli e Gianni Nicolini

Il socio Andrea Arbore, del Gruppodi Palazzolo s. O. si è sposato con lasig.na Francesca Santini

In occasione dei 40 anni di volontariato presso la coop. Valtrompia Soccorso è statoconferito al socio alpino Francesco Abbiatico un diploma di merito

Il socio Giancarlo Zanardelli del Gruppo di Villa Carcina, nipote del CapogruppoRoberto Peli si è unito in matrimonio con la sig.na Roberta Pelizzari: gli alpinidel gruppo augurano ai due novelli sposi tanta felicità

Fiocco azzurro al gruppo diCastelcovati: è nato Nicolò Galli,nipote del capogruppo onorario FaustoGalli: nella foto il piccolo Nicolò con inonni e la sorellina.

Page 37: UN’ADUNATA SPECIALE IN UN ANNO SPECIALE...Al termine della tremenda ritirata di Russia avevi un piede congelato e per togliere lo scarpone han-no dovuto tagliarlo con la baionetta!

37

L’alpino Giuseppe Cavalleri del gruppo di Erbusco, con i nipotiStefano, Andrea, Luca e la piccola Maya.

Il socio Moris Tanghetti del Gruppo di Bovegno,si è unito inmatrimonio con Valentina il 18 maggio 2010.Nella foto: Moris col papà Tiziano e la moglie Valentina.

Il socio Dalola Dino, del Gruppo di Bornato, nonno dei quattrofratellini nel giornodel Battesino di Cristian e Mirko, insiemeagli altri due fratelli Matteo e Andrea

Fiocco rosa al Gruppo di Palazzolo s.O: è nata Giulia Doninelli,nipote del socio Attilio Fenotti. Nella foto la piccola Giulia inbraccio al nonno.

Il 10 aprile 2010 nella chiesa di S.Stefano a Rovato si sonosposati Sergio Faustini del Gruppo di Provezze, dove èresponsabile sportivo, e Gabriella Cotti. Nella foto i novellisposi con un gruppo di amici alpini, tra i quali il papà dellosposo, Gino - il primo a sinistra.

Page 38: UN’ADUNATA SPECIALE IN UN ANNO SPECIALE...Al termine della tremenda ritirata di Russia avevi un piede congelato e per togliere lo scarpone han-no dovuto tagliarlo con la baionetta!

38

CONGRATULAZIONI

"Brava Laura che hai saputo entrare nel cuore di quell'eternoscapolone di Alessandro Tosini". Alessandro è socio del Gruppo diBottonaga e la dedica è del Capogruppo Giancarlo BuizzaAuguri da tutto il gruppo e che tanta felicità vi accompani per tutta lavita arricchita da "alpinini e alpinine.."

Il socio cap. Giancarlo Frassine, vice capogruppodegli alpini di Pavone del Mella, in ccasione di unaspedizione sul ghiacciaio argentino del “PeritoMoreno”, in Patagonia, nel parco nazionale “Losglaciares” mostra orgoglioso in mezzo ai ghiaccigagliardetto del gruppo in mezzo.

Giacomo Vavassori, ultimo Reduce di Pilzone ha festeggiatol’88° compleanno il 27 luglio scorso. Auguri da tutta laredazione!!

Più matrimonio alpino di così? La alpina Angela Belleri e MarcoNatale entrambi soci del Gruppo di S. Giovanni si sono sposatisposati il 30 maggio 2009

E’ nata MoniaFaglio, figlia delsocio Marino delGruppo di Paitonee di mamma LuanaComaglio. Nellafoto la piccolaMonia in braccio alpapà

Page 39: UN’ADUNATA SPECIALE IN UN ANNO SPECIALE...Al termine della tremenda ritirata di Russia avevi un piede congelato e per togliere lo scarpone han-no dovuto tagliarlo con la baionetta!

39

CONGRATULAZIONICHI E’ NATO

CORTINEAlessia Caldera, figlia del socio Miche-le e di mamma RowenaCamilla Minelli, figlia del socio Fau-sto e di mamma Daniela Sforza e nipo-te del capogruppo Franco MinelliMartina Macinata, figlia del socioDavid e di mamma Claudia BeniniMatteo Nicolini, nipote del socio ItaloClerici

LAVONEFederica Bertocchi, nipote del socioGiulio BregoliBeatrice Mondinelli, nipote del socioGiulio Bregoli

PALAZZOLO S.O.Carolina Bonfadini, nipote del socioNatale Salvi

PEDROCCAMarisol Clerici, figlia del socioSebastian e di mamma Miriam Belleri.Il nonno della piccola è il socio Euge-nio ClericiEmanuele Tonelli, nipote del socioMario RemondinaAndrea Buffoli, figlio del socio Gabrie-le e di mamma Angela Boni

PROVEZZEDiego Boldi, figlio del socio Emanue-le e di mamma Lorena Jimenez Ferrer

SAN COLOMBANODaniel Glacelli, nipote del socio Fran-co ZaniniGiada Paterlini, nipote del socio AldoRambaldiniGiacomo Miuccio, figlio del socioQuirino e di mamma Eufemia Dalaidi.Il piccolo Giacomo è il nipote del so-cio Italo DalaidiMariastella Catena, figlia del socioEmilio e di mamma Daniela Ghizzardi.La piccolaMariastella è nipote del socio Gio-vanni CatenaGiorgia Cantoni, figlia del socio Ales-sandro e di mamma Natascia Gerardini.La piccola Giorgia è nipote del socioAndreino Cantoni

CHI SI E’ SPOSATOLODRINOIl socio Daniele Ghisla con la signori-na Monica Bonora

LONATO D/GIl socio Paolo Oliani con la signorinaPaola Panighetti

PROVEZZESergio Faustini, figlio del socio Lui-gi, con la signorina Gabriella

SAN COLOMBANOManuel Cantoni, figlio del socioAndreino, con la signorina TavelliMargheritaIl socio Alberto Gerardini, figlio delsocio Rino, con la signorina Tira Fran-cesca

ANNIVERSARI

40 ANNIPALAZZOLO S.O.Il socio Angelo Bombana, Consiglie-re del Gruppo, con la signora France-sca Bonassi (vedi foto)

CHIESANUOVAIl socio Antonio Porta con la signoraAnna Sagonti

Il Presidentedel Coro“Alte Cime”G i a n c a r l oMarino ha fe-steggiato i 40anni di matri-monio con lam o g l i eSilvana (nellafoto)

35 ANNIIl socio Luciano Savoldi del GruppoBettole Buffalora e Emilia Ragnoli(nella foto al Rifugio Garibaldi).

(neGaribaldi)

30 ANNIPALAZZOLO S.O.Il socio Giuseppe Bracchi, Consiglie-re del Gruppo, con la signora LuciaRossini (vedi foto)

Page 40: UN’ADUNATA SPECIALE IN UN ANNO SPECIALE...Al termine della tremenda ritirata di Russia avevi un piede congelato e per togliere lo scarpone han-no dovuto tagliarlo con la baionetta!

40

QUESTO NUMERO HA CHIUSO IL 30 LUGLIO

IL PROSSIMO NUMERO CHIUDE IL 30NOVEMBRE

Un nuovo gruppo porta nuove forze alla nostra Sezione:grazie, Alpini di Urago d’Oglio!!