Una volta nella vita originale 97 - Commedie Teatrali Italiane · Senta, sono stanco, vorrei...

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1 UNA VOLTA NELLA VITA Di Gianni Clementi (1997)Tutti i diritti riservati

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UNA VOLTA NELLA VITA

Di Gianni Clementi

(1997)Tutti i diritti riservati

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La scena si illumina su quattro tavoli, coperti da altrettante lenzuola.Una luce bluastra, che conferisce alla sala un’atmosfera lugubre. Passano lunghi momenti di silenzio.Poi un lenzuolo comincia a muoversi.Un uomo compare da sotto il lenzuolo.Si mette seduto sul tavolo, coperto sulle parti intime dalla stoffa bianca.Ha un’aria stralunata.E’ nudo.Il torace è pieno di piccoli segni neri circolari.La carnagione estremamente pallida.Si guarda attorno, poi si tocca il corpo, s’accorge dei segni neri, tenta di cancellarli con la saliva, ma non riesce nell’intento.Guarda sotto il lenzuolo, s’accorge di essere nudo.E’ interdetto.Si chiama Marlon. Marlon: Ma che è? Pausa.Nessuno risponde. Marlon: (Alzando la voce) Oh!C’è nessuno? Pausa. Marlon:(Con voce sempre più forte) ‘Nnamo ‘n pò!Tirate fori i vestiti! Pausa.Marlon si alza dal tavolo, coprendosi col lenzuolo.Si mette in piedi. Marlon: Ammazza che freddo!I stivali!Ahò,tirate fori i stivali che faccio ‘n macello! Marlon si aggira per la stanza.Guarda i quattro tavoli, poi s’avvicina a quattro armadietti metallici.Sugli armadietti ci sono delle targhette. Marlon: (Leggendo) Reperti...soggetto A. Marlon s’avvicina a uno dei quattro tavoli. Marlon: Ma che è ‘sta puzza! Scopre una minima parte del lenzuolo.Spunta fuori un piede.All’alluce ha legato una targhetta.

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Marlon: Soggetto A. Marlon guarda il tavolo, occupato poco prima da lui stesso.Poi si guarda l’alluce.Anche lui ha una targhetta.Se la stacca, con un gesto di incredulità. Marlon: Soggetto D. Marlon raggiunge nuovamente gli armadietti metallici.Scorre le varie targhette, poi si ferma davanti al quarto armadietto. Si muove con una certa circospezione. Si nota che prova un certo timore. Marlon: Soggetto D. Marlon impugna la maniglia, ma l’armadietto è evidentemente chiuso a chiave.Inizia ad armeggiare attorno alla maniglia.Facendo un notevole rumore. Marlon: Mannaggia.... Continua nell’azione, ma l’armadietto non vuole saperne di cedere.Marlon lo prende a calci.Il rumore provoca il movimento di un altro lenzuolo.Un uomo sui 35, molto distinto, anche lui rigorosamente nudo, si alza a sedere sul tavolo.Marlon, preso nella personale lotta con il contenitore metallico, non se ne accorge.L’uomo sui 35 si chiama Adolfo. Adolfo: La smetta di fare questo rumore!E’ insopportabile. Marlon:(Spaventato, reagisce con aggressività)) E tu chi cazzo sei?Che cazzo vòi? Adolfo: Odio il turpiloquio. Marlon: Che vòi?

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Adolfo: Senta, per cortesia, non ho alcuna intenzione di adirarmi.Ci troviamo in questa situazione, già piuttosto deprimente oggettivamente parlando,in attesa di cruenti e spiacevoli formalità.Non mi sembra veramente il caso di creare stati di tensione inutili e, ancor peggio, paradossali. Marlon: Oh, ma tu chi sei?Ma come cazzo parli? Adolfo: Cerco di esprimermi.Cosa che a lei sembra riesca particolarmente difficile. Marlon: Io a te già t’ho visto da quarche parte. Adolfo: Non credo di aver mai avuto questo piacere.Il mio livello di frequentazione sociale è leggermente più elevato. Marlon: Ahò, a me nun me dovete rompe er cazzo.Già ciò certe madonne pé conto mio.....ristennete, statte bbono, che mò appena riesco a aprì ‘sto cazzo d’armadietto(Lo prende di nuovo a calci) te saluto e me ne vado. Adolfo: Bene, allora si affretti, per cortesia. Marlon: Che fai?Pij per culo?Forse nun hai capito chi so. Adolfo: No guardi, non ho propria voglia di affrontare noiosi battibecchi.Nè voglia, nè forza.Faccia quello che deve fare. Marlon: E sì, perchè me devi dà er permesso.(Ricomincia a prendere a calci l’armadietto) Io nun l’apro, lo sfonno Li mortacci sua! Adolfo: Non può proprio evitare un simile linguaggio?Possibile non riesca a comprendere quanto sia fastidioso? Marlon:(Tempestando di pugni l’armadio)

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Mortacci tua!Li mortacci tua! Adolfo si distende nuovamente sul tavolo, coprendosi completamente con il lenzuolo.Continua la lotta di Marlon con l’armadietto. Il lenzuolo di Adolfo si muove a scatti, infine Adolfo compare da sotto il lenzuolo, si alza con fare deciso, raggiunge l’armadietto di Marlon. Adolfo: Lei è veramente un troglodita! Marlon: Ahò, che ca... Adolfo: Stia zitto per cortesia. Marlon è intimidito dal piglio deciso di Adolfo, che con destrezza, con un piccolo colpo sull’armadietto, lo apre.Marlon resta a bocca aperta.Adolfo fa per tornare verso il suo tavolo. Marlon: Ahò, ma chi sei?Stai nel ramo? Adolfo: Non capisco cosa intenda dire. Marlon: Dico...stai ner giro?Io a te già t’ho visto da quarche parte.... Adolfo: Senta, sono stanco, vorrei riposare se non le dispiace.Non ha più impedimenti al suo insano progetto di uscire da questo luogo, quindi faccia in fretta. Marlon: Pé forza stai ner giro....mò tu me dici chi sei. Adolfo: Il mio nome é Adolfo Perri De Benedictis. Marlon:(Si pulisce goffamente una mano sul lenzuolo.La porge ad Adolfo) Piacere.Marlon Sabbatini.

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Adolfo stringe la mano a Marlon, con sufficienza. Marlon: Gnente,gnente sei de ‘a banda der Conte? Adolfo: Cosa sta farneticando? Marlon: Allora stai cor Monsignore?Dì ‘a verità! Adolfo: Lei sta prendendo un grosso abbaglio. Io sono un rispettabile professionista. Marlon: Ammazza si sei un professionista!Ahò,io ce capisco de ‘ste cose,eh!Me dici come hai fatto? Adolfo: L’uso della ragione a fronte della forza bruta.E’ semplice. Pausa. Marlon: Ammazza oh! E bisogna che restamo ‘n contatto, ahò! Io e ‘aamici mia proprio quello stamo a cercà: er Cervello! Te nun è che saresti interessato in futuro... Espressione di commiserazione di Adolfo, che guarda Marlon, poi fa per ficcarsi sotto il proprio lenzuolo.Sul terzo tavolo, si muove il terzo lenzuolo.E’ il tavolo occupato da Achille, un uomo di circa 35 anni. Achille: ‘A vulite fa fernuta? Marlon guarda Adolfo con fare interrogativo, poi si avvicina al terzo lenzuolo. Marlon: Chi sei, ahò? Che cerchi rogna?

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Achille: Pe’ piacere,vòò cchiedo! ‘A capa..ttengo ‘nu dolore... Marlon: Si ce devi dì quarche cosa armeno guardace ‘n faccia. E poi, ma come cazzo parli,ahò! Adolfo: Non usi il plurale,per cortesia.(Poi rivolto al lenzuolo) Lei capirà che io non ho niente a che fare con quest’individuo. Achille: ‘Nu poco ‘e silenzio, pé piacere... Adolfo: Concordo pienamente con... Marlon:(Sollevando il lenzuolo) Ah,allora ‘n ce senti? Adolfo: Lei sta veramente esagerando... Marlon ha scoperto parte del corpo di Achille.Ha un moto di raccapriccio. Marlon:(Ricoprendolo immediatamente) Porca....ma ch’hai fatto,oh? Achille: Sono conciato molto male? Marlon: No male, fai schifo. Achille: ‘A capa....Mi sta scoppiando... Marlon: No guarda che già t’è scoppiata.Ma com’hai fatto,oh? Achille: Noo saccio...Non ricordo....

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Marlon:(Rivolto ad Adolfo,prendendo il lembo del lenzuolo) Vòle vedè?Ce l’ha aperta in due. Adolfo: Ma per favore...... Marlon: ‘N ce crede?Venga a vede.Je manca er pezzo de sopra.(Risolleva per un attimo il lenzuolo) Ahò, è proprio scoperchiato. Adolfo: Ma la vuole smettere! Marlon: Ho detto ‘a verità,mica... Achille:(Achille continua a parlare con un marcato accento napoletano) Cosa intendete per scoperchiato? Marlon: Te manca ‘a calotta. Achille: ‘A calotta? Marlon: Eh,’a calotta.Ahò,se chiama così.... Adolfo: Che idiota! Marlon: Ahò, m’ ha chiesto lui ! Achille: Puro i capelli? Marlon: Che? Achille: Ho perso puro i capelli?

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Marlon:(Rivolto ad Adolfo) Ma ch’è cretino? Te dico che te manca ‘a calotta! Adolfo: Basta!Basta!Non se ne doveva andare?Lo faccia infine!(Si ridistende sul tavolo,coprendosi con il lenzuolo) Marlon: E me ne vado sì!Me sembrate tutti matti! Marlon si avvicina all’armadietto aperto.Estrae un sacco di plastica sigillato.All’interno si intravedono i suoi indumenti. Achille: Maronna....puro i capelli...’Azzo!Ttenevo nu riporto ch’era ‘na bellezza! Marlon: Guarda te!Manco ‘e stampelle!Guarda come me l’hanno ciancicati!Er giubbotto de pelle novo novo!(Comincia ad estrarre gli indumenti) I carzoni....’Ntsé!(Si infila i calzoni.Estrae la camicia.E’ sporca) Che j’hanno fatto a ‘sta camicia?Tutta zozza!(La tasta) Ma che è?E ‘sti buchi?Se becco quer fijo de na....(Estrae il giubbotto di pelle.Lo guarda.Infila un dito in un buco.Sferra un pugno contro l’armadietto metallico)EH NO!ER GIUBBOTTO NO! Il lenzuolo di Adolfo si agita. Marlon: ER GIUBBOTTO NOVO NOVO! Pausa.Marlon sta riflettendo.Improvvisamente si apre la camicia.Osserva i piccoli cerchi neri che ha sul petto.Scopre che i buchi sulla camicia combaciano con i segni sul torace. Marlon: Ahò. Marlon prende il giubbotto, esamina i buchi.Se lo infila.I buchi sul giubbotto combaciano con quelli sulla camicia e,conseguentemente con i segni sul torace. Marlon: AHOOOOO’........

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Marlon si avvicina al lenzuolo di Adolfo.Lo solleva. Marlon: Ahò? Adolfo: Finalmente se ne sta rendendo conto. Marlon: DE CHE?DE CHE? Adolfo: Ha capito benissimo. Marlon: Che devo capì? Achille: Pè piacere qualcuno ttiene un’aspirina? Marlon: CHE DEVO CAPI’?(Afferrando Adolfo per le spalle e scuotendolo) Adolfo: Non mi tocchi. Marlon: E allora spiegame!Me vòi spiegà! Adolfo: Ci troviamo in un obitorio, in attesa dell’autopsia, che verosimilmente ci praticheranno domattina. Pausa. Marlon: Auto.... Adolfo: Quella.

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Pausa.Marlon barcolla. Achille: Gocce di Novalgina? Lunga pausa.Marlon è poggiato contro l’armadietto. Achille: Balsamo della tigre ? Marlon: Te vòi sta zitto! Achille: Vorrei vedere a voi al posto mio. Puro i capelli.... Marlon:(Rivolto a Adolfo) E allora mò spiegame,forza,spiegame perchè a me nun me fa male gnente. Adolfo: Anch’io sto benissimo. Marlon: Ahò,ma che me stai a pijà per.... Adolfo: Se vuole intrattenere una conversazione con me,moderi il linguaggio! Pausa.Marlon respira profondamente,per riacquistare calma. Marlon:(Reprimendo un malcelato istinto omicida) Vabbè.Spiegame allora... Adolfo: C’è poco da spiegare.Siamo morti.Defunti. Marlon: No,io vojo sapé perchè nun me fa male gnente! Adolfo: Ma è normale.E’ morto. Marlon: E questo allora?Perchè je fa male ‘a testa?

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Achille: Eh!Pecchè? Marlon: Te vòi sta zitto! Adolfo: Deve trattarsi di autosuggestione. Achille: No guardate,vi assicuro che veramente... Adolfo: Il signore, di cui non ho il piacere di conoscere il nome... Achille: Achille, in arte Astolfo.Piacere.(Dal lenzuolo emerge una mano) Adolfo:(Stringendo con ribrezzo la mano) Dottor Adolfo Perri De Benedictis. Achille: Dottore Dottore? Adolfo: Io sono un banchiere. Marlon: ‘O dicevo io !Che lavori a la Commerciale? Stai a la cassa? Adolfo lo guarda con commiserazione. Marlon: Si nun sei te,c’hai ‘n sosia.Er cassiere de la Commerciale è spiccicato, oh!Cò tutte ‘e poste che j’ho fatto!E daje!Sei te.... Adolfo si nasconde sotto il lenzuolo. Achille: Perchè,voi di cosa vi occupate? Marlon:

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‘N pò de tutto.Scippi, estorzione, rapine, furto con scasso, senza...m’arangio...e te che fai? Achille: Nu poco ‘e tutto, ma fondamentalmente vivo grazie alla sfortuna. Marlon: Mica t’ho chiesto si ciài culo, t’ho chiesto che fai. Achille: Guarisco.Illudo... Marlon: Che fai? Achille: Nu poco ‘e tutto: leggo ‘e ccarte, sfortuna, dolori,guarisco... Marlon: Ma che fai er mago? Achille: E’ un probblema di poteri!O ‘i ttieni o no ‘i ttieni! Marlon: E tu ‘i tieni? Achille: Modestamente....nel campo dell’imposizione vado forte assai! E poi arrotondo...carte,giochi di prestiggio, illusioni, guarisco...nu poco ‘e tutto.Ma l’imposizione...artrite,dolori...’na mano santa! Marlon: A Mano Santa! Fai er mago sì o no? Achille: Se proprio ci tenete a chiamarmi accussì... Marlon: Ecco, allora famme ‘sta maggìa: risponneme! Tre cose: ‘ndo stamo, perchè, chi cazzo m’ha bucato er giubbotto! Achille:

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Eeehhh...ma allora serve una consultazzione! Marlon: ‘N te penserai mica che te pago... Achille: Così mi offendete!TTengo ‘a faccia de uno che vuole soldi? Io devo consultarmi.... Marlon: Cò chi, ahò? Achille:(Con aria di mistero) Questo non ve lo posso dire! Dovrei alzarmi però. Mi serve un pò di luce. Marlon: Embè?Arzate. Achille fa un cenno con la mano di avvicinarsi.Marlon si avvicina. Achille:(Sottovoce) E’ che mi vergogno.Sapete,per il fatto della calotta.... Marlon: Mò ce penso io. Marlon prende il sacco di plastica ed estrae un cappello,tipo baseball,con le iniziali di New York.Si avvicina ad Achille e armeggia sotto il lenzuolo.Poi osserva il risultato. Marlon: Pari ‘n’artro. Achille: Come sto? Marlon: Stai ‘na favola. Achille si mette seduto sul tavolo.Si guarda attorno.Sorride. Achille: Ma lo sapete che sto meglio!Voglio dire il mio mal di testa.Sto meglio.

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Marlon: E te credo.Era l’aria.Senza calotta....Allora? Achille: Voi cosa ne dite Dottor Perri De Benedictis? Adolfo non risponde. Achille: Si sarà offeso? Marlon: Ma lascialo perde quello....Allora, ahò? Achille: (Distendendo le braccia verso il volto di Marlon.) Attenzione! Vado a imporre! Marlon rimane a bocca aperta. Achille si avvicina.Osserva nella bocca di Marlon, che, intimorito, non sembra reagire. Achille impone le mani e chiude gli occhi.Li riapre. Achille: Fumate molto eh! Marlon:(Parlando con la bocca aperta) E ‘nsomma....Ma che stai a fà cò ‘ste mano? Achille: Impongo!Sto imponendo! Ma non vi distraete,rispondete solo alle mie domande.Ci vuole concettrazzione! Quando avete fatto l’ultima pulizia? Marlon: De che? Achille: Non usate il filo interdentale eh! Marlon: Eh? Achille continua ad imporre le mani.

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Achille: E’ pieno di tartaro,lo sapete? Marlon: Ahò, ma che sei ‘n dentista? Achille: E no!E no! Così mi rovinate la concetrazzione!(Si blocca di colpo. Si allontana, camminando a gambe strette.) Nu goccio d’acqua... Marlon è rimasto a bocca aperta.Improvvisamente il quarto lenzuolo si muove. Si sente un sibilo “Uooommm!”. Marlon e Adolfo si guardano attorno.Altro sibilo “Uooommm!”I due non riescono a capire da dove provengano i rumori.Poi il viso di una ragazza emerge per un attimo da sotto il lenzuolo. E’ spaurita,terrorizzata.Vede i due, si rituffa sotto il lenzuolo, emettendo un ulteriore sibilo: “Uooommm!!!” Marlon:(Denotando una certa preoccupazione) Chi è, ahò? (Si avvicina timidamente al lenzuolo.) Ahò...(Nessuna risposta.) Ahò...(Nessuna risposta.Marlon prende un lembo del lenzuolo.Sollevandolo....) Mamma mia! Ma da quant’è che nun te lavi! (Si sente: “Uooommmm...Uooommmm...Uooommmm.....” Marlon molla istintivamente il lenzuolo.) Adolfo: Lei non sa di cosa parla. E’ il tipico odore dell’inizio della putrefazione. Marlon: Ecco, che è! E’ faggiano! Da pischello ho lavorato ‘n par de settimane da Otello, er macellaro...E’ faggiano frollato! (Il lenzuolo, nel frattempo, è scosso da frenetici e incontrollati movimenti.) Ma che j’ha preso ‘a attacco, ahò? Adolfo: Lei!Lei dovrebbe finirla d’importunarci! Marlon: E che j’ho detto, ahò? Adolfo: Rispetto.Rispetto dell’individualità!Ma cosa ne può sapere lei di un simile, nobile concetto...Oltraggio...prevaricazione...lei ne è l’esempio vivente... Marlon:

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‘O vedi? Io me ne vado.(Ma resta praticamente fermo) Adolfo: E cosa aspetta? Quella è una porta. Se ne vada dunque. Marlon sta quasi per fare l’atto di raggiungere la porta, quando si sentono dei passi.S’infilano di scatto tutti sotto alle lenzuola. Rientra in scena Achille. Sente il sibilo “Uuuuoooommmmm” e vede il lenzuolo che si muove frenetico. Achille: Maronna....nu fanta’....(Cade a terra svenuto) La ragazza emerge da sotto il lenzuolo. Si esprime con suoni inarticolati. Si guarda attorno terrorizzata.Marlon e Adolfo seguono lo sguardo della ragazza. Grandi pause.Respiri affannati. Marlon: Hemo capito!Ahò,me stà a mette l’angoscia! Adolfo: Faccia silenzio.Non riesce a leggere l’incredulo sentimento di stupefatto orrore su quel giovane volto? Marlon: Ma ‘n c’è ‘na vorta che risponni sì, no...ciài raggione, come stai, sto bbene, ‘n dò vai, ar bare...rilassate, oh! La ragazza continua ad esprimersi in modo incomprensibile. Adolfo: E’ da molto che si trova in questo... Marlon: Sì,staje a fà pure ‘e domande! Adolfo: Taccia.(Poi rivolto ad Ragazza)Vede signorina,io non riesco a ricordare il motivo,nè tantomeno le cause che mi hanno condotto in questo luogo.Data la mia notevole,modesti a parte,capacità di sintesi e deduzione, capisco di non essere più vivo e di trovarmi in questo spiacevole sito, in

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attesa,pressuppongo,della prevedibile autopsia.Ma le ripeto,non ho la memoria.... Ragazza: Ma come.....(Pausa.Respiro.)...parla? Achille si riprende.E’ frastornato. Marlon: Sò venti minuti che ‘o conosco,me sta a fà venì er mar de testa pure a me. Achille:(Che non ricorda la presenza della ragazza) Lo sa che a me è passato completamente! Ragazza: Tu....Tu....Tuuuu.... Achille:(Avvedendosi della ragazza.E’ spaventato) I’ noo saccio...i’ noo....me fa ‘mpressione!(Sviene di nuovo) Adolfo:(Avvicinandosi al tavolo di Ragazza) Signorina,qualora lei sia in possesso di informazioni a me sconosciute,la prego me ne renda partecipe. Marlon: Ma gnente,gnente sai chi m’ha bucato er giubbotto de pelle? Adolfo: Non si faccia distrarre.Risponda a me. Marlon: Ma perchè tu chi sei? Adolfo: Non vorrei far pesare il prestigio di cui godo e che non teme certamente termini di paragone con lor signori ma, a parte queste dovute precisazioni,mi preme sapere il motivo che mi ha.... Marlon: Ma che te pagheno pé esse così stronzo? Adolfo:

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Che volgarità. Marlon:(Ad Adolfo) Nun te reggo! Adolfo: Sappia che nutro una profonda antipatia nei suoi confronti. Marlon:(Si rassicura prima che Achille sia rinvenuto) Mò,m’hai stufato!(Fa per colpire Adolfo proprio, ma Achille lo blocca) Achille: Ma che vuò fà? Marlon: Lasciame. Achille: Ma no...che state pazziando.... Adolfo:(Allontanandosi e assumendo la guardia da boxer) Se crede che abbia paura.... Marlon: Mannaggia la Ma...lasciame,lasciame Achì,che t’ammucchio pure a te! Adolfo: Lo lasci.Sono stato campione regionale dilettanti da giovane. Ragazza:(Da sotto il lenzuolo) No, no, no, no, no, no, no...... Achille:(Guardando spaventato verso il lenzuolo) ‘A vulite fà fernuta? (I due si fermano.) Adolfo:(si ricompone.) Perdonatemi,non è mia abitudine perdere il controllo.E’ evidente come quest’incomprensione abbia assunto i connotati di un fatto personale. La prego di seguirmi in un luogo appartato.(Scompare dietro un mucchio di sacchi.) Marlon:(Sempre un pò titubante)

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Ma che ciàaveva cò me?(Achille acconsente)Questo cerca proprio ‘a sveja!(Segue Adolfo) Achille:(Spaventato all’idea di rimanere da solo con la ragazza) Dov’è che andate? Non mi lasciate..’o fantà... Restano soli in scena Achille e la ragazza, ancora coperta dal lenzuolo. Ragazza:(Emergendo dal lenzuolo) Tu...tu...tu... Achille: Pé carità, nu facite accussì...Dottore...Marlòn...Maronna.... Ragazza: Tu...arrivato...questa...mattina.... Achille: Eh? Ragazza: Tu...mago... Achille: Modestamente...Ma pecchè? Vuie ssapete qualche cosa? Ragazza: Sì...io...io..io..io... Achille: Facimme ‘na bella cosa: i’ pparle e voi mi potete fare sì o no cò ‘a capa,vabbuò? (Ragazza acconsente.) Dicevate che sono arrivato questa mattina, è ‘o vero? (Ragazza acconsente.) Ma mi avete visto arrivare? (Ragazza nega.) E, scusate, comm’oo ssapete che sono arrivato questa mattina? Ragazza: Ho...sentito...che...parlavano...di... Achille: ...me?Parlavano di me? (Ragazza acconsente.) E chi era che parlava di me? Vi ricordate cosa dicevano? Ragazza:

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Due...uomini...dicevano... Achille: Che dicevano? Ragazza: Dicevano... Achille: Pe carità, che dicevano? Ragazza: Dicevano...(Fa cenno di non farcela) Achille: Facite nu sforzo...pe ffavore voo cchiedo!E non ripetete: ”dicevano!” Risparmiate... Ragazza: Che...morte...da.. Achille: Da? Ragazza: Non...po...sso.... Achille: E pecchè? Cioé...ditello, ditelo pé ffavore!Daa? Ragazza: E’...una...bru...tta...pa....ro...la... Achille: E che ce ne fotte signurì!Stammo dentro a un’obbitorio!Pé ffavore...Morte daa? Rientra in scena Marlon. Marlon: (Riferito ad Adolfo, che ancora non compare.) Questo é proprio stronzo! Il viso della ragazza s’illumina.

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Achille: Da strunzo?( La ragazza acconsente vigorosamente.) Così dicevano?Da strunzo? (Ragazza acconsente.) E scusatemi tanto...che ttengo ‘a faccia ‘e strunzo? (Ragazza nega decisamente.) Ma scusatemi tanto, avete detto che avete sentito parlare di me due portantini che dicevano:”Che morte ‘e strunzo”!E’ ‘o vero? (Ragazza acconsente) E scusatemi, ma comm’è che avete collegato proprie a me? Rientra Adolfo. Marlon: Io ‘n toò volevo dì, Achì! Comunque riconsolete che stai in bona compagnia. (Ammiccando ad Adolfo.) M’ha massacrato er cervello! Questo doveva fa er domatore, no er banchiere. Sai quee povere tigri...artro che frusta!Com’apriva bocca se buttavano per tera! Adolfo: Quanto dovremo sopportare ancora il suo umorismo di bassa lega? Di contro, per quanto mi sembra di capire, tutti siamo ansiosi di conoscere le cause della nostra dipartita e, a quanto pare, la signorina è in possesso di notizie che ci riguardano.Proporrei di lasciarle la parola, per informarci in merito. Ragazza:(Sta contando) Tu...tu...tu... Marlon: ‘NNamo bbene! Adolfo: Per favore! Ragazza:(Contando) Tu...tu...tu.... Marlon: A tutù, ma che sei ‘n treno?Ahò, qui ce famo notte! Adolfo: Perchè,ha qualcosa di meglio da fare? Marlon:

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E te credo che....(riflette)... Ragazza: Tu...tu...tu... Achille: Ma scusate Marlon,se simme muorti.... Marlon: Che voresti dì? Achille:(Indicando le ferite) Tutti quei buchi... Marlon: Che?Questi?Ahò,ciavrò avuto culo! Adolfo:(Si avvicina a Marlon) Vorrebbe dire che nessuno di questi colpi ha leso organi vitali? Marlon: ‘Mbè,perchè?’N pò esse? Adolfo: Ma non sia sciocco!Guardi.(Indicando i fori)Questo é in corrispondenza del polmone destro.Questo ha senza dubbio colpito il fegato.Questo,poi,sicuramente si é conficcato nel cuore.Una morte istantanea. Marlon: ‘Ntsé!Ma che cazzo stai a dì! Adolfo: Senza contare questo,che sicuramente ha spappolato la milza. Marlon: E ‘e costole allora?Ah,’n cioò sai de ‘e costole!’E costole ‘i ponno devià! Adolfo: Che idiozia! Marlon:

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A idiozzia!’Nformete prima de parlà.N’ho visti pochi de firme io!Ma che cazzo me stai a dì.... Adolfo: E’ semplicemente ridicolo... Marlon: ‘I ponno devià ,’i ponno devià!’Nsomma fate come ve pare, ma io me sento bbene.Posso capì a te che te manca ‘a calotta,(Poi rivolto a Adolfo) a te nun lo so e manco ‘o vojo sapé,quest’antra morta o viva è ‘a stessa cosa....ma io sto bbene! Achille: E scusate Marlon,se eravate vivo,perchè vi avrebbero portato qui? Marlon: Se saranno sbajati.E poi te cò chi stai? T’ho prestato pure er cappelletto! Adolfo: Lo vede?Non ricorda.Come tutti noi.(Poi rivolto ad Ragazza) Ma scusi signorina...lei quindi sarebbe in grado... Ragazza: Io...io...io...io...Uoooommmmmmm!!!!! Marlon: Aspetta ‘n pò...(Si fruga nelle tasche.Estrae un medaglione.Con la pressione delle dita si apre e Marlon tira fuori un piccolo involucro di plastica.Lo apre su uno dei tavoli.Tutti seguono l’operazione. Marlon sparge sul tavolo una polvere bianca.Poi prende la classica carta di credito ed inizia a sminuzzare la polvere.) Adolfo: Non mi dica che... Achille: ‘Azzo!E’ pericoloso andare in giro con quella robba! Adolfo: Non lo sa che è contro la legge? Se le trovano addosso... Marlon:

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E che me potranno fà? Ahò, ma che sò morto solo quanno ve fa commodo a voi?(Poi rivolto ad Ragazza) Allegrìa! Vié ‘n pò qua! Achille: Ma che volete fare? Marlon: Vedemo si se ripija ‘n’attimo. Adolfo: Mi dissocio da questa... Marlon prepara un tubicino con una banconota. Marlon: Mò te l’onfili dentr’ar naso e tiri su. Ragazza esegue. Marlon: Ecco brava.Mò dall’artra parte. Ragazza esegue. Marlon: Ecco brava.Aridamme i dieci sacchi. Adolfo: Il suo è un comportamento inqualificabile! Marlon rimette a posto i soldi.Ragazza resta appoggiata contro il tavolo.Non sembra reagire.Lunga pausa. Achille: Signorina... Marlon: E daje er tempo,no? Achille: E le mucose? Marlon:

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Le che? Achille: Le mucose nasali. Fa male assai... Marlon tira a sua volta la polverina. Adolfo: Che situazione incresciosa! Marlon: Volete fà ‘n tiro?(Achille allunga una mano, ma Marlon dandogli un colpo sul dorso della stessa) Te Achì, nun è che nun te la vojo dà, ma senza calotta...va a finì dentro ar cappelletto! Achille: E’ ‘o vero!Non ci avevo pensato. Marlon: Ar saputone nun je farebbe male. Adolfo: Non devo certo ricorrere ad aiuti chimici per esasperare le già notevoli capacità intellettuali che posseggo. Marlon: Ma chi taà da!A te te ce manca solo questa!E quanno t’azzitti più! Ragazza emette una specie di urlo soffocato. Ragazza: AAAhhh! I tre si voltano verso la ragazza. Achille: Vi sentite male? Adolfo: Sarà soddisfatto,immagino? Ragazza:

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Aaahhh! Achille: Signorina...posso fare qualcosa?Avete bisogno di qualcosa? Adolfo: La sua incoscienza è pari solo alla sua ignoranza. Marlon: A te finché nun te passo ‘a sveja... Ragazza:(Quasi urlando) Che splendida sensazione!(I tre si voltano verso la ragazza.) ...Energica!Energica,sì!Energica!Vi capita mai di provare improvvisamente il desiderio di volare? Vi capita mai? I tre si guardano.Achille si avvicina alla porta, evidentemente col solito problema. Marlon: E è quasi putrefatta! Ragazza: C’è qualcuno che vuole volare con me?(Rivolta ad Achille) Vuole volare con me? Achille: A signurì...ma faciteme ‘o piacere... Adolfo: Signorina, lei poc’anzi accennava ai nostri arrivi in quest’orribile luogo. E’ per caso al corrente di qualche notizia che ci riguardi? Delle occasionali contingenze che hanno determinato.... Ragazza:(Rivolta ad Achille e Marlon) Io questo non lo capisco. Marlon: E diccelo a noi! Te traduco. Si sai che c’è successo.Come semo morti... Ragazza: Aaahh! (Silenzio.) Achille:

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Guardate che... Marlon: ‘Mbè? Ragazza: Boh! Marlon: Come sarebbe a dì,boh? Ragazza: Boh! Marlon: Ma che me stai a pijà per culo? Ragazza: Aaaahhhhh! Achille: Ma che Maronna gli avete dato? Ragazza: Avete mai provato il desiderio improvviso...prepotente....di...io vorrei come...io non ricordo d’essermi mai sentita così...Aaaahhhh! Io..io...Aaaahhhh!!!(Improvvisamente sferra un pugno a Marlon sul naso) Marlon:(Portandosi le mani al viso insanguinato) Ma che sei scema, ahò? M’ha rotto er naso, m’ha rotto...(Piagnucola) Adolfo: Chi è causa del suo mal, pianga se stesso. Ragazza: Sotto!Sotto! Avanti! fatevi sotto! Spaccherei tutto, spaccherei! Che splendida sensazione! Marlon: Mamma mia che dolore! Anvedi er sangue! M’hai rovinato...m’hai rovinato....Mò hai fatto proprio i cazzi tua....(Avanzando verso la ragazza) Ragazza:

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Vieni! Vieni avanti testa di cazzo! Avanti... Marlon: (Si ferma intimorito) Ahò, ma che...ma che sta a...(Si guarda attorno)..ringrazia er cielo che sei... Ragazza:(Avvicinandosi) Ti spacco il culo, stronzo! Marlon: (Mettendosi in guardia) Ma che è...che vòi fà, ahò? Achille: Ma che Maronna gli avete dato? Marlon: (Guarda la polvere nel medaglione.Tira pure lui) Ma che ne so, ahò! Adolfo: Il classico soggetto schizofrenico! Lei ha accentuato chimicamente le già spiccate tendenze dissociative.... Ragazza: Ti spezzo le gambe!Ti succhio il cervello! Marlon: ‘N t’avvicinà,eh! Achille: Ma che gli avete dato? Marlon: Achì, e ‘n te ce mette pure te!(Poi tirando sù col naso) Ma com’è, ahò, che a me nun me fa gnente? Ragazza: (Ride) Ah ah ah ah ah!!! Marlon: Ma che sta a ride, ahò? Achille: ‘Azzo!Chist’é pericolosa! La ragazza continua a ridere.

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Marlon:(Timidamente) ‘A fai finita! La ragazza ride esageratamente. Adolfo: Ma avanti! Faccia qualcosa! Marlon: Ma perchè te? Ma ‘n’eri er campione te, ahò?(Tira sù col naso) Boh! Adolfo: Lei è un pavido!Ecco cos’è! Marlon: Che sò,io? Adolfo: Un pavido. Marlon: Che è...negativo!? Adolfo: Lei ha paura! Marlon:Ma che.... Adolfo: Avanti allora! Ci dimostri quello che sa fare! Le chieda cosa sa di noi! Marlon:(Prendendo coraggio si avvicina alla ragazza, che ride.) Ahò!(La scuote per le spalle) Cioo sai o ‘n cioo sai che c’è successo? Ragazza: (Diventa seria.Marlon si allontana rapidamente) Io non so niente. Io non ricordo nulla. Adolfo: Ma lei ci aveva fatto credere che... Ragazza: Io non vi ho fatto credere niente.Voi avete voluto credere che io avrei potuto sapere.Non mi avete dato il tempo.

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Adolfo: Se noi avessimo voluto credere che lei avrebbe potuto sapere... Marlon: Ahò, me state a ammazzà cò ‘sti congiuntivi! Achille: ’Nsomma lo sapete sì o no comme simme morti? Ragazza:(Si avvicna al muro e inizia mimare una scalata) Uooommm...Uooommmm..... Achille: Non se ne esce....Non ci sta cchiù niente a fà! (Fa segno che è pazza) Chist’é pericolosa! Lunga pausa.Adolfo si distende sul suo tavolo e si copre col lenzuolo. Marlon: (Sottovoce, tenendo d’occhio la ragazza)) Che fai,cassié,t’arendi? Nun v’aregge er còre!Ma io nun me faccio aprì come ‘n pollo!Io me ne vado...Io vado a ca...io vado a... (Adolfo e Achille guardano Marlon.) ‘Mbè?Che cazzo ciàvète da guardà? Ce sò troppe cose che nun quadrano!Mò voi me dovete spiegà, perchè stamo qui a parlà! Ahò, quanno uno mòre,mòre...e che deve sta a discute puro dopo morto? Io ho studiato poco, ma quarcosa me ricordo.’A pace eterna! Oh!’A pace eterna! E ched’è questa ‘a pace eterna? Ma che cazzo me state a dì! ‘A pace eterna è eterna,oh! E che io ‘a pace eterna ‘a devo passà cò voi? Cò sto cacacazzi!(Indicando Adolfo) Cò ‘sta matta scocciata!(Indicando sottovoce la ragazza) Te poi ‘o sai che sei? Sei ‘n cazzaro! Ecco che sei! Guarisco..io guarisco...Ma vattela a pijà ‘n der culo, va! Achille: ‘Azzo,e mica aggio ritte resuscito! Ragazza:( Rivolta a tutti.) Pentiti...pentiti...pentiti.... I tre si guardano.Lungo silenzio.Achille si allontana. Achille: E’ cchiù forte ‘e me!L’emozione....(Esce di scena)

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Adolfo si distende sul tavolo, coprendosi con il lenzuolo. Ragazza: Pentiti! Pentiti! Marlon: Ma cò chi ce l’hai, ahò? Ragazza: Pentiti!Pentiti! Marlon: Ma de che, ahò? Ragazza: Pentiti, pentiti... Achille:(Rientrando in scena) E Pentiti! E che ti costa! Marlon: Vabbè ahò, me pento, basta che ‘a fai finita! Ragazza: Troppo tardi! Troppo tardi! Marlon:(Fa cenno che è pazza, attento a non farsi scorgere) Questa proprio... Ragazza: Ci si pente prima di morire...prima...prima... Marlon: E no, mò tu me devi spiegà com’ho fatto a pentimme, si m’hanno sparato!(Indicando Adolfo)Er fenomeno,qua, dice che sò morto sur corpo... Achille:(Riapparendo) Agonia! Ci sarà stata nu minimo d’agonia.... Marlon:(Avvicinandosi al tavolo di Adolfo) A fenò, c’è stata ‘a’agonia? Adolfo:(Da sotto il lenzuolo)

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Ma lasciatemi in pace! Marlon: E poi che me stai a dì,ahò!’A’agonia è ‘a’agonia,ahò!Ma che ‘n’hai mai visti i firme de guera...ma me sa che ‘n’hai mai viste ‘a’agonie te,ahò! Cò i sbocchi de sangue,l’occhi rivortati, er delirio..ma che cazzo te vòi pentì,ahò!Ma che me stai a raccontà! Ragazza:(Continuando l’impossibile scalata al muro) Espiare...pentiti...sacrificio...sacrificio... Marlon:(Sempre sul chi vive) ‘A prossima vorta cor cazzo che te faccio tirà!(S’infila sotto il lenzuolo.Lungo silenzio.Poi Marlon si alza a sedere per un attimo...) E poi sai che ve dico? Che si ero morto, annavo dritto all’Inferno, no dentro a ‘sto cesso! Ma che ‘n ve sete resi conto che fijo de ‘na mignotta che sò? Marlon si rimette sotto al lenzuolo. Si sente il rumore di una chiave nella toppa. La porta si apre. Entra un uomo con una sorta di grembiule da lavoro. Ha una scopa in mano. Un quotidiano gli sporge vistosamente dalla tasca posteriore dei pantaloni. Sta spazzando e rivolto verso l’immaginario corridoio... Portantino: (Entra cantando) Ahò ‘n ve ‘n’annate, eh! Finisco de scopà de qua dai caciaroni e arivo! A Cazzimpé, scalla er motore, che me sto a morì de fame! Esaurito il dialogo, l’uomo, che sta cantando una canzone, posa la scopa, estrae da una tasca un pacchetto di patatine e, aggirandosi fra i tavoli ricoperti dalle lenzuola, ne sgranocchia qualcuna. La mano di Marlon emerge dal lenzuolo e fallisce ripetutamente il tentativo di rubare il giornale. Poi l’uomo passa vicino al tavolo di Achille e quando si trova nuovamente a favore del pubblico, si può notare che il giornale non c’è più. L’uomo, dopo aver gettato il pacchetto semivuoto in terra, esce, lasciando la porta semiaperta. Silenzio. Poi si sente la voce di... Achille:(Leggendo enfaticamente un articolo del giornale) Marlon Sabbatini! Marlon Sabbatini! Il classico esempio di ragazzo semplice ed ingenuo caduto in un giro troppo grande per le sue modeste capacità....

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Adolfo e Marlon, durante la lettura di Achille, emergono dalle rispettive lenzuola.Vedono Achille e il giornale. Marlon: Ma ch’è ‘n giornale? Adolfo si alza di scatto, imitato da Marlon che lo anticipa e strappa il giornale ad Achille. Marlon: Anvedi che foto che ciànno messo!Sti deficienti!E’ stata mì madre!E che noò so!Tié!Sembro cretino.cò ‘a cravatta, ‘a riga da ‘na parte...Ma li mortacci...E’ de cinqu’anni fa.Ce n’ho una ch’è ‘na favola, mentre gioco a bijardo, che ciò ‘n gilé viola...guarda che foto che je annata a dà!Ntsé!Mi madre pe rovinamme ‘a piazza è fatta apposta. Adolfo: Ma scusi, l’articolo che mi riguarda? Achille: Il suo è in prima pagina. Adolfo: Volevo ben dire. Marlon: Io ‘i denuncio sti fii de ‘na mignotta!...ragazzo semplice....ingenuo, ....modeste capacità.....Ma li mortacci... Adolfo: Vuole sbrigarsi! Marlon: E ‘n’attimo!(Legge) Che vor dì psicolabbile? Adolfo: Dal greco... Marlon:(Interrompendolo, rivolto ad Achille) Te ‘o sai?Sinnò ‘n fa gnente.(Sono tutti in silenzio.Marlon legge.) E’ stato fermato il cugino della vittima, Feliciani Bruno?Brunetto!Ma che sò scemi? Io e Brunetto semo così,oh!Che? A me? Dentro ar cassonetto?(Sferra un calcio contro l’armadietto) Io devo scoprì chi è

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stato.E mica ‘a pò passà liscia così!’N mezzo a la monnezza! A me!A Marlon Sabbatini! Adolfo:(Che nel frattempo ha strappato il giornale dalle mani di Marlon e sta leggendo avidamente) No! I due si voltano a guardarlo. Adolfo: No! (Accasciandosi sul tavolo) Marlon: Ahò, e che t’è successo? Achille:(sottovoce.Si è un pò ripreso) Pare che l’abbiano avvelenato. Marlon: E chi è stato? Achille: E’ sospettata la moglie. Marlon: E troppo ha retto! E voi? Avete scoperto... Achille: ‘Proprie ‘na morte ‘e strunzo!L’avevo detto io!Nu poco d’olio!Che sarà mai nu poco d’olio!I’ ‘e ccose, me l’aggia a fà solo! Marlon: Ahò, ma che stai a dì? Achille:(Prendendolo in disparte.Gli parla sottovoce) Aggio sbagliato illusione! Marlon: Ma che stai a dì? Achille:

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Il trucco della dissezzione e quel deficiente di Gennarino!(Il giornale gli viene sottratto da Marlon) Marlon: “....non è scattato il congegno del doppiofondo e il mago Astolfo...Ma che sei te?( Achille acconsente).....E’ rimasto intrappolato nella cassa....Ammazza ahò!T’hanno segato ‘a capoccia! Achille: ‘Chille fetente ‘e Gennarino!Gliel’avrò detto mille volte: “Nu poco d’olio,Gennarì!Ca nu jurne resto serrato arint...” I’ ‘e ccose me l’aggio a fà solo!(Nel frattempo Adolfo ha ripreso il giornale dalle mani della ragazza e ha riletto incredulo l’articolo che lo riguarda. Si poggia al proprio tavolo.) Marlon: E ce potevi pensà prima! Pausa. Achille: (Rivolto ad Adolfo chino sul tavolo) Dottor Perri De Benedictis... Marlon: Ma che sei scemo? Pe’ cinque minuti che sta zitto... Adolfo si alza.Piega con compostezza il giornale.Si avvicina all’armadietto, già aperto, e inizia a vestirsi. Marlon: Che fai ahò? Adolfo: Devo scoprire cos’è successo. Marlon: E ‘n dò vai? Adolfo: Non può essere andata così. Marlon: E perchè?Ar mago je pònno segà ‘a capoccia, a me me pònno sparà, a te ‘n te pònno avvelenà?

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Adolfo ha un mancamento.Si poggia all’armadietto. Achille:(Accorrendo) Vi sentite male? Succede.Un calo di pressione. Marlon: Ma quale pressione, t’avranno dato er veleno pé i sorci. Achille: Che faccio?Impongo? Marlon:(Estraendo della polvere bianca dal medaglione.) Sò troppo bbono.Questa mica maà regalano. Achille: Ma che fate? Non avete visto che effetto...(Indicando la ragazza) Adolfo:(Al limite dell’isteria) Non sono schizofrenico! Io non sono..io non.... La ragazza, alla vista della polvere, si avvicina a Marlon. Marlon: Che vòi, ahò? Ragazza: Sento...sento...che si va esaurendo...questa magnifica.......imprevedibile... sconosciuta................sensazione di aggressività! Di sprezzo del pericolo! Di voglia di colpire... Marlon: Mò si ‘n te ne vai! Adolfo: Io non... Marlon: Ahò, fà come te pare. Adolfo si avvicina alla polvere e l’aspira.Resta piegato sul tavolo. Marlon:

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E che ciài ar posto der naso? ‘N’idrovora! Pausa. Adolfo:(Rimettendosi in piedi) Cazzo, che botta! I tre si guardano. Adolfo: Allora? Pausa.I tre continuano a guardarlo. Marlon:(Mettendosi gli stivali) Io devo beccà chi m’ha infilato dentro ar cassonetto.E voi che fate? Silenzio. Marlon: Allora? Cassié?Che ne dici? Adolfo: Effettivamente devo convenire che questa sostanza... Marlon Fermete! Che vòi fà? ‘ndò devi annà? Adolfo: Il mio domicilio è nel centro storico. Marlon: Ahò, noi se ‘n’annamo. Ragazza: Sì sì sì sì.....Sarebbe bello vagare...mentre le ore grandi muoiono e le ore piccole nascono.... Marlon: Ahò, patti chiari...io ‘a machina ‘a rubbo, ve do er passaggio, però te, te metti dentro ar cofano, eh?!(Rivolto alla ragazza) Ragazza: Ma io..io..vivo in una grande luce! Io ho paura del buio...

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Marlon: E allora vaghi qui ‘ntorno! L’ore grandi, l’ore piccole...io mica me posso sturbà...senti che robba! A me manco m’è mai piaciuto er faggiano!A cassié, allora? Adolfo: Io sono pronto. Marlon: Famo così: io rubbo ‘a machina e ve sòno!Paparapapa pa pa!Quanno sentite er segnale uscite, vabbé? Adolfo: Paparapapa pa pa? Marlon: Eh! Adolfo: Non crede che sia troppo convenzionale? Marlon: Manco er segnale te sta bbene? Adolfo: Se lei pensa che sia funzionale... Marlon: Pure su Paparapapa pa pa ciài da ridì? Achille: I vestiti... Marlon: E sbrigateve! Io ce metto du’ minuti.’E machine nun ciànno misteri pé me! Achille: Ma sono chiusi a chiave... Adolfo si avvicina ai due armadietti e con due piccoli colpi li apre. Marlon:

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Me manni ar manicomio!(Esce) La ragazza sembra molto pensierosa.Adolfo è concentrato, vicino alla feritoia che volge all’esterno, in attesa del segnale convenuto. La ragazza si rivolge ad Achille, nascosto alla vista del pubblico dagli armadietti( o eventuali sacchi di iuta o simili)... Ragazza: Le posso fare una confidenza? Voce Achille: Che? Ragazza: Le posso fare una confidenza? Voce Achille: E faciteme ‘a confidenza. Ragazza: Io non ricordo...(Il rumore di un’auto che passa copre la rivelazione di Ragazza.) Voce Achille: Che cosa? Ragazza: Niente.Io non ricordo niente. Voce Achille: Comm’avite ritte? Ragazza: Non proprio niente....Uoooommmmm..... Voce Achille: Che state diciéndo? Ragazza: Uoooommmmm...

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Voce Achille: ‘Na macchina! Ragazza: Uoooommmmmm...... Voce Achille: Signurì, e chiste è ‘o rumore de ‘na macchina! Ragazza: No, no, no, no, no, no,no.... Voce Achille: Signurì, dicite chille che vulite, ma Uooommmm ‘o ffa ‘a macchina! Ragazza: Eppure...eppure... Voce Achille: Eppure? Ragazza: Io sono buona! Io so di essere buona! Io...io...io sono così. Voce Achille: E se eravate fetente? E che gli facevate a quel poveretto di Marlòn? Ragazza: Ma io..io...sono sicura di...di...non aver mai provato prima quell’inebriante sentimento di...io sono buona!...io credo.... Achille: (Uscendo allo scoperto) Se lo dite voi.... Adolfo: Volete finire di vestirvi! A momenti arriverà il segnale! Achille indossa il suo vestito da mago: una lunga tunica dorata. Ragazza rimane senza fiato.Le ricorda sicuramente qualcosa. Ragazza: Aaaahhhh!

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Achille: (Spaventato, sobbalza) Maronna!Che è?(Si guarda attorno) Che succiéde? Ragazza: Aaaahhhh! Achille: Maronna mia!Me fate ‘mpressione!Che succiéde? Ragazza: Chi? Chi? Chi siete? Achille: Ma comme.... Ragazza: Chi siete? Achille: Ma comme chi sono? Ragazza: La tunica! Achille: Pecchè?Che ttiene? Ragazza: La tunica! Achille: E chista ttenevo, signurì! Ragazza: La tunica d’oro! Achille: Ma quale oro, signurì! Questa è la mia tenuta da spettacolo. Ragazza: Confusione...confusione....Ricordi confusi....Caos...

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Adolfo:(Rivolto a Achille) Ma volete fare silenzio! Corriamo il rischio di non ascoltare il segnale! Achille: ‘Azzo, ma sempre a me guardate? Si sente un suono di clakson: Paaa paaa paaa.... Adolfo: Presto, andiamo... Achille: Ma dove andate? Adolfo: Il segnale... Achille: Ah pecchè chille pé vuie era paparapapa pa pa? Di nuovo si sente il clakson: Paaa paaa paaa.... Achille: Scusate se mi permetto Dottor Perri De Benedictis, ma vuie i ‘a moseca... Adolfo: Quel troglodita! Du’ minuti....quanto tempo ci vorrà mai per rubare un’auto! Si sente un rumore esterno, seguito dal suono lacerante di un allarme.Si sentono alcuni colpi di pistola. I tre si guardano attoniti.Passano alcuni istanti.Si spegne la luce. Si apre la porta.Entra Marlon trafelato.Si intravedono le figure grazie alla luce esterna che filtra tramite una specie di lucernaio. Marlon:(Concitatamente sottovoce.) Metteteve sotto ar lenzolo, sbrigateve! Adolfo: Ma lei è veramente un.... Ragazza: Lei deve perdonarmi....

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Marlon: Zitti, zitti.(Chiude gli armadietti) Metteteve sotto ar lenzolo e stateve zitti... Ragazza: Lei deve perdonarmi! Marlon: Te vòi sta zitta! Ragazza: Lei deve perdo... Marlon: Ma ‘n t’è bastato che m’hai rotto er naso? Mettete sotto e statte zitta!(L’infila di forza sotto il lenzuolo.) Si sentono dei passi arrivare dall’immaginario corridoio.I quattro si mettono precipitosamente sotto alle lenzuola. Si apre la porta.Stacco musicale.Una torcia fruga all’interno della stanza.Passano lunghi momenti.Poi la torcia scompare dietro la porta, che viene chiusa. Si sentono di nuovo passi affrettati allontanarsi.Lungo silenzio. Achille:(Sottovoce) Ma ch’è succiesso? Marlon: Zittete... Achille: Se ne sono iuti... Marlon: ‘N se sa mai... Adolfo: Lei è veramente un deficiente! Marlon: Ve volete sta zitti! Quello si me pija... Achille: Ma ch’è succiesso?

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Marlon: J’ho tirato ‘na mattonata sur parabbrezza... Adolfo: Che genio! Silenzio. Ragazza: Mi perdona? Marlon: Ma allora m’hanno visto!? Silenzio Ragazza: Perdono.... Perdono....Perdono..... Marlon: Ma allora...ahò! Allora... Lungo silenzio. Achille: Effettivamente.... Marlon si alza di scatto.Raggiunge la porta.La apre, scruta fuori. Marlon: Perchè m’hanno visto!E sennò che se corevano....ahò!Ma allora.... Achille: ‘Azzo! Adolfo:(Alzandosi e scoprendo il lenzuolo di Achille) Lei sa perfettamente che siamo morti.Lei ha letto il giornale, i nostri nomi, ha visto le nostre foto!Perchè?Perchè illudersi?Perchè?(Marlon riaccende la luce.) Ragazza: Una grande....immensa........enorme luce........Uooommmm.....

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Marlon: Mò ricominci, ahò? Ma che sei ‘na machina? Achille: (Rivolto a Ragazza) Che v’avive ritte? Uom ‘o ffà ‘a machina!(La ragazza non parla più.) Marlon:(Incredulo e felice) Achì!Ahò!Ahò!Allora semo...Eh? Adolfo:(Rivolto ad Achille) Contento? Siete contenti? Achille: A parte che vi dovete togliere ‘sto cazze ‘e vizzie che ‘a ttenete siempre cù mmé...a parte questo, Dottor Perri De Benedictis, guardate ch’i’ aggio solo dedotto! Chista è ‘na deduzione loggica!O no? L’hanno visto, sì o no? Adolfo: Ma lei si é guardato allo specchio? Si tolga quel ridicolo cappelluccio! Marlon: Ahò!A ridicolo!‘E chiacchiere stanno a zero. Quello m’è corso appresso, questo è poco ma sicuro.Ma ‘n’aavete sentiti i spari? C’è mancato cazzi che me cojevano!E allora? Ahò, si ero morto e mica me potevano vede!No? Lungo silenzio. Achille: ‘I ‘a luce? Marlon: ‘A luce? Ragazza: Una grande...immensa....luce... Achille: Eh, ‘a luce!Ma scusate...se simme muorti...ch’avimme a tenè ‘o probblema da’a luce? Adolfo: Ma cosa va farneticando?

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Achille:(Si avvicina all’interruttore e spegne la luce.) E allora? Marlon: Allora che? Achille: Mi vedete? Adolfo: Cosa vorrebbe dimostrare con questo ridicolo e scontato esperimento? Achille: Ma scusate, raggionate ‘nu poco: Si è ‘o vero che simme muorti avimme a vedé puro cò ‘o oscurità! Marlon: Se, te saluto!E che ciài l’occhi infrarossi,oh! Achille: Giorno,notte...quando uno è muorto é muorto.Non esiste buio, luce... Ragazza: Una grande...immensa luce....c’è solo una grande immensa luce! Potrà mai perdonarmi? Mi perdoni...mi perdoni...credo sia assolutamente necessario..... Marlon: Ammazza che palle che sei! Te perdono basta che ‘a fai finita! Ciàvévo un naso ch’era ‘na favola! Lassamo perde, va! Allora? Moo dite sì o no perchè m’hanno sparato? Silenzio. Adolfo: Ma è evidente.Hanno visto gli abiti.(I due si voltano verso Adolfo.) Gli abiti.I suoi vestiti.Quelli sì, che sono reali.Nel buio hanno visto muoversi una figura.... Marlon:

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Sì, ciàvemo pure ‘e effetti speciali!Ahò, io sò ‘n fijo de ‘na mignotta, ma si vedo pé strada ‘n par de carzoni e ‘n giubbotto de pelle che coreno, io nun je sparo, scappo! Lungo silenzio. Achille: ‘A vulimme taglià ‘a capa a ‘o toro? Marlon: Er toro? Achille: ‘O vulite sapere veramente si simme muorti o vivi? Adolfo: Avanti,sentiamo l’ennesima genialità! Achille:(Imponendo le mani) Evochiamo. Adolfo scoppia a ridere. Marlon:(Riferito a Adolfo che ride) Ma che sta’ a ride,ahò?(Poi rivolto a Achille) Ahò, te sai fa tutto: Er mago,Imponi,er medium...(Indicando Adolfo che ride) er comico di’i morti... Adolfo:(Che ha smesso di ridere) E chi evocherebbe? Achille: Nuie stessi! Adolfo: Ma non sia ridicolo! Achille: Simme muorti.... Marlon: Che moo spiegate pure a me.

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Achille:(Lo fissa) Tu, anima di Marlòn... Marlon: L’anima de chi? Achille: La tua.La tua anima. Marlon: L’anima... Adolfo:(Urlando) Le ordino di non fare battute! Marlon: Ahò, er cadavere è ‘mpazzito! Adolfo: Vuole fare silenzio una buona volta!Non sa rubare neanche un’auto!Un fallito!Ecco cos’è! Marlon: A parte che m’ha detto male, che sò ‘nnato a pijà de petto proprio ‘a machina der viggilante...a parte questo... Silenzio. Achille: Allora? ‘A vulimme fà? Tutti si avvicinano ad Achille, meno la ragazza che, in un angolo, sta tentando disperatamente di ricordare. Achille: Signurì! E vuie? Che vulite fà? Ragazza: Io...io...io...io.... Achille: Vuie?

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Ragazza: Io...io...io... Achille: ‘Azzo, da capo a dodece! Ragazza: Io...io...io... Adolfo: E’ ripiombata nello stato catalettico. Ragazza: Io non so se posso. Achille: E pecchè? Chi ve lo impedisce? Ragazza: Non lo so. E’ questo il punto.Non capite?Possibile che non capiate?E’ proprio questo il punto! Io mi sento come...come...impedita!Sì, impedita!Proprio impedita! Adolfo: (Fissando Marlon, pronto all’ennesima battuta) La prego! Achille: Sapete che vi dico?(Allargando le braccia) Chi ‘a vuò ffà, s’attacca! Marlon:(Afferrando la mano di Achille) Ma n’è mica pericoloso, no? Adolfo:(Afferrando la mano di Achille) Che sciocchezza.... Ragazza: Io...io vorrei tanto.... Marlon: Ahò, e attacchete e falla finita! La ragazza fa per afferrare la mano di Marlon.

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Achille: ‘A luce! Ragazza: Una grande immensa luce.... Achille:(Indicando l’interruttore) ‘A luce! La ragazza spegne la luce e si attacca alla catena.Il buio é continuamente rischiarato dai fari di occasionali auto di passaggio. In effetti non c’è mai buio, ma una luce piuttosto spettrale e intermittente.Lungo silenzio. Achille: Anime! Anime! Anime! (Lungo silenzio) Anime! Anime! Anime! (Lungo silenzio) Adolfo: A parte gli enormi dubbi che nutro sulle sue presunte capacità medianiche, modesti a parte, sono uno studioso di pratiche occulte e il suo approccio è tanto singolare quanto generico! Achille: Anime!Anime!Anime! (Silenzio.) Anime!Anime!Anime! (Silenzio) Anime!Anime!Anime! Lasciate che la tunica vi avvolga! Ragazza: La tunica d’oro!La tunica d’oro! Marlon: ‘A tunica? Achille: Aaaahhh! Che scassamiento ‘e cazzo! Marlon: Ma che è ‘o spirito, ahò? Achille: Ma quale spirito! Quale spirito!Songh’ie! ‘A vulimme fà o naa vulimme fà? Si ‘a vulimme fà dovete fare silenzio! Anime!Anime!Anime!

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Adolfo: Dia un’indicazione meno generica, la prego. Achille: ‘A sseduta ‘a dirigghe ie, vabbuò? I faccio comme cazze me pare, vabbuò? (Silenzio.) Anime!Anime!Anime! Silenzio. Poi Achille comincia a parlare in modo strano.Darà una voce diversa ad ogni nuovo personaggio. Achille: Adolfuccio caro, cerbiattino mio, bevi il tuo cognàc. Sù, cerbiattino mio! (Silenzio.) Sù, cerbiattino mio.Manda giù. Cerbiattino mio, tutto, manda giù tutto! (Silenzio imbarazzato, poi...) Adolfo:(Con voce strozzata) Marà...Marià...Marianna! Achille: Ecco cerbiattino mio!Ecco fatto!Sudi cerbiattino mio? Si sente male il cerbiattino mio? Adolfo: Marianna! Achille: Finalmente!Finalmente immobile! Incapace di profferire.. profferire.. parole!Finalmente!Finalmente!Finalmente! Adolfo: Maria....nna..... Achille reclina il capo sul tavolo, Adolfo fissa il vuoto. Marlon: Ahò!Questo se sente male! Ragazza: Il cerbiattino? Adolfo: (Ha lo sguardo perso nel vuoto.) Profferire...Marianna dice sempre...profferire...

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Achille: (Destandosi improvvisamente) (Sottovoce) Stà serrate bbuono, Gennarì? Gnorsì Maestro. Hai oliato bbuono il marchingegno, Gennarì? Gnorsì Maestro. Procediamo Gennarì e aricuordate che tu sull’applauso te ne vaje. Il mago sono io!Procediamo Gennarì! (Grida) Il grande Mago Astolfo e la sua disserzione!(Sottovoce) Dissezzione,Gennarì, dissezzione!Non capisci nu cazze, mannaggia ‘a morte! (Fa il rumore della sega circolare) Gennarì!Gennarì! ‘A ssega, Gennarì! ‘A ssega Gennarì! Ferma ‘a ssega che accà il marchingegno non scatta.Sta bloccato, Gennarì!Sta bloccato! Che figura ‘e cazze! L’olio, Gennarì, l’olio, quante volte te lo devo dire!’A ssega, Gennarì!Ferma ‘a ssega! Gennarì! Gennarì! fermete Gennarì! Gennarì! Maronna! Maronna mia! L’anema de chi t’ha muorto, Gennarìììììì!( Pausa. Poi cambiando tono) Gennarineeee!’O mago sopraffineeee!TTenete ‘e ccorna? TTenete sfortuna? Ttenete ‘o malocchio? TTenete...ttenete...tutte ccosse? Non vi preoccupate proprie! Accà ci songhe ie! Gennarine, ‘o mago sopraffine! Il mago Astolfo? Ma chille era ‘nu chiachiello! Nu chiachiello! Date retta a me! A Gennarineee, ‘o mago sopraffineeee!!!! (Achille si riaccascia sul tavolo) Marlon: Hai capito quer fijo de ‘na mignotta! L’aiutante! Achì! Achì! Questo se sente male.... Ragazza: Chiachiello.... Achille: (Ridestandosi) Tié, questa è ‘a parte tua! Che ‘n te stabbene? (Silenzio.) Ahò!Dico a te! ‘N te sta bbene? Marlon: A Bruné! Ma che sei te? Achille: E certo che sò io! Brunetto, er mejo amico tuo!Ah ah ah!!!! Allora te sta bbene, sì o no? Marlon: E nun me sta bbene, no! Ma scuseme a Bruné, me sò arampicato quattro piani... Ragazza: Quattro!

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Marlon: ...momenti casco, t’ho aperto ‘a porta, te sei arivato cò ‘aascensore, sei entrato, hemo ripulito ‘aappartamento, me dai trenta sacchi? Achille: ‘O sai qual’è ‘a differenza fra me e te? Che io sò ‘n fijo de ‘na mignotta e te sei ‘na petecchia! Ragazza: Petecchia.... Marlon: A Bruné! Ma che stai a dì? Ma come? E che mò nun sò manco ‘n fijo de ‘na mignotta? A Brunè! Che fai Bruné? Che stai a fà Bruné!!!!!! Achille: A Marlo, er posto tuo è ‘n mezzo a la monnezza! Achille ripiomba sul tavolino.Marlon si alza in piedi e afferra Achille per le spalle. Marlon: A Bruné! Bruné! Ch’hai fatto Bruné? Bruné...(Marlon piange)..er mejo amico mio....Chi sò io? Chi sò io? Ragazza: Petecchia? Chiachiello...Cerbiattino...Petecchia...(Conta) Silenzio.Adolfo inebetito fissa il vuoto. Marlon disperato piange. Achille è riverso sul tavolo.La ragazza sta contando. Achille si sveglia. Achille: Maronna che cerchio alla testa...Che succiéde? (Adolfo continua a fissare il vuoto, Marlon a disperarsi.) Che Maronna è succiésso? Avimme fatta ‘a sseduta?(Nessuna risposta) Che ttenete? Signor De Benedictis? Ch’avite fatto? E voi Marlòn? Pecché chiagnete? Avimme evocato? (Marlon, fra le lagrime, fa ampi cenni di assenso.) Ma pecché...’a sseduta è riuscita? (Marlon fa cenno di sì.) E’ riuscita ‘a sseduta? (Decisamente incredulo) ‘Azzo, è ‘a primma vota in vita mia! Mi piacerebbe vedere ‘a faccia ‘e Gennarine! Chille fetente che non credeva....Che emozzione!

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Ragazza: Uno, due...e tre?(Conta i tre uomini) Chiachiello..Cerbiattino..Petecchia.. Si sente un rumore provenire dal corridoio.I quattro si bloccano. Achille:(Sottovoce) ‘Azzo, ma che sarà chille....I’ ttengo necessità... Marlon:(Sottovoce) Scccc....metteteve sotto ar lenzolo!Sbrigateve!(Adolfo resta immobile.) Daje, ahò! Adolfo: Niente ha più senso.Niente ha...Marianna! Marlon: (Afferrandolo e infilandolo sotto il lenzuolo) E mettete sotto... Nel frattempo la ragazza sta ripetendo mentalmente i suoi ultimi ricordi, tentando di farsene una ragione. Ragazza: Fllll...Flll... Marlon: Mannaggia...Te vòi mette sotto...(L’aiuta nell’azione.) Anche Marlon si infila sotto al lenzuolo.Passano alcuni istanti.Si apre la porta.Entra qualcuno.Una torcia elettrica illumina nuovamente la stanza.Lo sconosciuto entra, dopo aver chiuso la porta.Avanza. Illumina i quattro tavoli.Si avvicina al tavolo occupato da Marlon.Solleva il lenzuolo.Illumina il viso di Marlon.In mano ha un paio di tenaglie.Lo sconosciuto si mette la pila in bocca e, con le mani libere, tenta di aprire la bocca di Marlon.Ci riesce.Sta per infilare le tenaglie in bocca a Marlon, quando quest’ultimo.... Marlon: Ma che cazzo stai a fà,ahò?(Si alza di scatto, blocca le mani dell’uomo.Inizia una colluttazione.)Chi sei,ahò? Accennete ‘a luce! Achille si precipita ad accendere la luce.Luce.Adolfo e Ragazza sono in piedi.Marlon sta lottando con il nuovo venuto.Lo afferra per i polsi.

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Marlon: Che me volevi fà,eh?Parla, a ‘nfame!Chi sei?Che stai a fà cò ste tenaje? Il nuovo venuto è decisamente terrorizzato.Guarda tutti, poi crolla al suolo. Marlon si guarda le mani. Marlon: Ciò ‘na forza ne le mano! Achille: Maronna!Ch’avete fatto?Maronna! Ragazza: Quanta aggressività! Adolfo: L’ha ucciso. Marlon: Ma che state a dì,ahò?’O tenevo pé ‘e mano... Achille: Maronna!Ch’avete fatto!Ch’avete fatto! Marlon:(Urlando) ‘O tenevo pé ‘e mano!Ma n’aavete visto,ahò? Adolfo: Gli avrà sferrato un colpo al buio! Ragazza: Mi fa paura! Mi fa paura il buio! Marlon: A bbuio, ‘sto ‘nfame m’ha dato ‘na tenajata su ‘e gingive, che si nun je bloccavo i porzi... Adolfo: Non credo ci siano gli estremi per appellarsi alla legittima difesa.Forse, al più, si potrebbe tentare con il preteritenzionale... Marlon:

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Ma che stai a dì? Ma quale omicidio?M’ha aggredito!Ma che n’aavete visto? Achille: Ma chi sarebbe?’O padrone dell’automobbile? Marlon: Ma che ne so!E mica ‘o visto ‘n faccia!Quello sparava, mica cazzi! Adolfo: Preghi Iddio che non sia così, altrimenti ci giochiamo la preterintenzionalità e si potrebbe addirittura configurare l’ipotesi di persecutio... Marlon: Ammazzate,Ahò! Dù minuti fa stavi ‘n coma! Adolfo: La giurisprudenza è la mia grande passione. Mi prende la mano. Pausa. Marlon: Se sarà sturbato... Achille: Chiste nu se move cchiù!Vi siete rovinato! Marlon: Achì! E mica farai er matto?Te sei testimone,ahò! Adolfo: Oltretutto immagino che la sua fedina penale non sia propriamente immacolata. Marlon: ‘Mbè, mò che... Adolfo: A occhio e croce, considerando le attenuanti generiche, non credo possa sperare in meno di 15 anni. Achille:

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A la faccia... Marlon si china sull’uomo.Pone l’orecchio sul petto. Marlon: A Peri Meson!(Gli fa il gesto dell’ombrello) Batte!Annatevene ‘n pò affanculo!(Si tocca i testicoli) Sti gufi!(Poi rivolto all’uomo in terra) E te arzete!Te vòi arzà! Ragazza: Chiachiello, Cerbiattino, Petecchia...il buio..la grande luce.... Achille: A signurì, e che ttenete? E’ proprie ‘na fissazzione! Adolfo: Vi pare possibile che un morto...possa parlare con un vivo? L’uomo svenuto inizia a dare segni di ripresa. Marlon: Zitti, ahò, se sta a mòve! I quattro si avvicinano all’uomo,ancora disteso a terra.L’uomo si riprende. Vivente:(Apre per un attimo gli occhi,poi urlando ad occhi chiusi) Chi sete,ahò?Nun me fate male!’N me fate male!(I quattro si guardano.) Marlon: Ahò, ma che sei matto?Entri cò ‘n par de tenaje, m’eenfili ‘n bocca e ciòo dici a noi: “‘n me fate male”? Vivente:(Piagnucolando) Mamma mia,mamma mia, mamma mia....fatem’annà via, fatem’annà via....mamma mia, mamma mia... I quattro si guardano.Marlon si avvicina all’uomo. Marlon: A mamma mia! Ragazza: (Puntando l’indice contro l’uomo) Tu..tu..tu ! Come ti chiami tu? Come ti chiami?

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Vivente:(Urlando) ‘N t’avvicinà!’N t’avvicinà!(Si rifugia in un cantuccio della stanza. Marlon, istintivamente,fa un balzo indietro) Pausa. Adolfo: Non c’è dubbio: Stiamo interagendo! Marlon: Che stamo a fà? Achille:(Che , a volte, viene brevemente riposseduto dagli spiriti.) Gennarine!Gennarineee!’O mago sopraffineeee!(Poi preoccupato) Che succiéde? Adolfo: Ma le sembra il momento? Achille: Pecchè? Ch’aggio ritte? Marlon: ‘NNamo bbene, va! (Poi al nuovo venuto) Allora?Chi cazzo sei? Vivente: Noo faccioo più!noo faccio più!Nun t’avvicinà!Me possino cecamme, noo faccio più! Marlon: Questo è matto,ahò! Adolfo: Scompostamente, ma risponde alle sollecitazioni.Interagisce! Vivente: (Ad occhi chiusi) E’ ‘n’incubo!E’ ‘n’incubo!Sto a sognà....mò me svejo... Marlon: A Incubbo! Ragazza:(Fissando il vivente) Un animale! Un animale...

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Vivente:(Piagnucolando) ‘N t’avvicinà!’N t’avvicinà!( Si fa il segno della croce) Ragazza: Aaaahhh!!!!! Vivente: Me pento,me pento,me pento....(Si batte il petto) Achille:(All’uomo, che si sta percuotendo) Chiano!Chiano!Stateve accuorto!Accussì ve facite male....(Poi ad Adolfo) Immobile! Finalmente! !Profferire, profferire, profferire...cerbiattino cerbiattino cerbiattino.. Ragazza: Cerbiattino...Petecchia...Chiachiello...e...e..come si chiama...come si chiama... Adolfo: Nooo...Nooo...Marianna! Achille: Cerbiattino...cerbiattino... Marlon: Ammazza come t’ha preso brutto, Achì! Achille:(Rientra in sé) Pecchè? Ch’aggio ritte? Vivente: ....Me pento, me pento,me pento...Sò ‘n disgraziato!(Si schiaffeggia) Sò ‘n delinquente!(Schiaffo)....Me pento,me pento,me pento.... Achille: E noo! E ch’avrete fatto mai! Marlon: E a te che te frega, Achì! ‘Ntanto ‘a bocca era ‘a mia! Achille: E’ che me fa ‘mpressione!Tutte chelle mazzate!

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Ragazza: Cerbiattino, Petecchia, Chiachiello...e...e.... Marlon: Ahò!Ahò! ‘A fai finita?A me nun m’encanti!Mò me dici chi sei, sinnò taa risparmio io ‘a fatica de gonfiatte! Pausa.L’uomo sta singhiozzando. Vivente:(Singhiozzando) Io...sò...solo...un morto...(scoppia a piangere) Adolfo, pur sopraffatto dal dolore, fa un cenno del viso ad esprimere la fondatezza della sua tesi. Achille: Aaaahhh!Finalmente!Me sente cchiù liggero!Muorti,vivi,vivi,muorti..che confusione!Aaahhh!Mò sì! Muorto! Lunga pausa, interrotta solo dai singhiozzi dell’uomo. Ragazza: Come si chiamano quegli animali che...orrendi...ce l’ho sulla punta della lingua... Marlon: Ma è normale che un morto và ‘n giro co ‘n par de tenaje? Vivente: Voi!Voi!Voi sete morti!Voi!Voi! Achille: Noi noi?!? Ragazza:(Fissando il vivente) Sciacallo...Formichiere...Rinoceronte... Vivente:(Brandendo le tenaglie) Nun t’avvicinà!Nun t’avvicinà! Marlon: Che me volevi fà cò ‘ste tenaje,eh?

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Vivente: Noo faccio più,noo faccio più!Me possino cecamme... Marlon:(Avvicinandosi minaccioso) E mo m’hai proprio... Vivente: I denti! Marlon:(Bloccandosi) ‘Mbè? Vivente: I denti! Marlon: Ma che sei ‘n dentista pure te? Vivente: Io sò ‘n portantino. Marlon: Un portantino morto!? Vivente:(Toccandosi i genitali) Ma quale morto,ahò!(Poi urlando) Voi sete morti!Voi sete... Marlon: Ma che sei scemo?Che cazzo te strilli? Adolfo: Sostiene forse di essere vivo? Vivente: Sò vivo sì! Achille: E no!E no!Guardate che l’aggio sentito io,cò chiste rrecchie!Avite ritte: “Io...sono...solo...un morto...”(Imitando) Marlon: Fai pure iimitatore?

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Vivente: De fame!Nun m’avete fatto finì!Un morto de fame! Pausa. Achille: ‘Azzo!E mò ricominciamme ‘n’atra vota?Vivi, muorti,muorti,vivi... Marlon: E i denti?Che cazzo c’entrano i denti? Vivente: Denti d’oro.Arotonno!Ciò tre fiji, ‘o stipendio è quello che è...e poi...ormai...nun dovete mica ciancicà più... Ragazza: Talpa...Istrice... Pausa. Adolfo: Che enormità! Achille: ‘Azzo!Sì scostumate assaie! Marlon: Ma chi sei,ahò?E tu sei...sei...sei...’n pipistrello! Ragazza: Sììì!Pipistrello!L’animale orrendo! Cerbiattino, Petecchia, Chiachiello e Pipistrello! Tutti guardano Marlon. Achille: Nu pipistrello? Marlon: Ahò, ‘n me veniva gnente!Ma perchè è bbono er pipistrello?Un sorcio che vola,ahò!

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Pausa. Adolfo: Quindi lei è vivo e noi siamo morti.Non è così? I quattro pendono dalle labbra dell’uomo.L’uomo acconsente. Vivente: Fatemene annà!Ve ggiuro noo faccio più!Ve lascio ‘e tenaje...tutto...ma fatem’annà via! Ragazza: Non puoi! Non può mancare il pipistrello! Vivente: Questa è matta, ahò! Questa è matta! Marlon:(Avvicinandosi) Guardeme ‘n pò! Vivente: Fatem’annà via!(Piagnucola) Marlon:(Prendendolo per il bavero) Apri ‘st’occhi!Guardeme ‘n faccia! Vivente:(Urla) Nun me mozzicà!Nun me mozzicà! Marlon guarda Adolfo. Marlon: E’ ‘mpazzito pure er portantino!(Poi all’uomo) Ma chi te mozzica! Vivente:(Disperandosi) Nun me sbranate!Nun me sbranate! Marlon:(Scuotendolo) Te devi stà zitto! Vivente: E.... Marlon:

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T’ho detto de statte zitto! Vivente: Nun me mozzica’! Marlon: (Allontanandosi e gesticolando d’insofferenza) Aaahhh!!! Lungo silenzio. Adolfo:(Rivolgendosi al vivente) Ho riflettuto a lungo e sono giunto alla determinazione che anche lei ha lasciato questa valle di lagrime. Vivente: Ma che stai a dì a me? Adolfo: Anche lei è arrivato al Capolinea.La parabola si è conclusa.Il fiore è appassito.La luce si è spenta. Il vivente guarda Marlon con aria interrogativa. Marlon: E capirai, questo è gnente!Questo t’embriaca! Adolfo: Anche lei è morto. Marlon: A cerbiattì, ma come too devo da dì?Er core je pompa... Adolfo: Ma non c’entra nulla.(Si tocca il polso)Senta! Anche il mio batte. E’ evidente che ci troviamo di fronte a un fenomeno di... Vivente: Ahò, a fenomeno!Io sò vivo!Io me ne vado...(Si alza) Marlon: Che fai te? Vivente: Io....

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Marlon: Te dò ‘n mozzico, te,te...te squarto! Vivente: No!No!Er mozzico no! Achille: E’ proprie ‘na fissazzione! Marlon ha un gesto d’insofferenza e si allontana. Poi si poggia su uno dei tavoli.C’è il giornale.Lo sfoglia. Adolfo: Lei era vivo.E’ entrato in questa stanza vivo.Ma ora è morto.Come noi. Vivente: Ma che stà a dì, ahò... Ragazza: (Interrompendo per un attimo la sua angoscia) Il suo cuore non ha retto Pipistrello.E’ semplice.Domattina la troveranno accasciata al suolo,accanto alle sue tenaglie. Adolfo:(Guardando con ammirazione la ragazza) E’ tanto semplice.Eccola spiegata l’interazione!(Poi rivolto a Marlon)Non avrebbe per caso ancora un pò di quella polvere tanto efficace... Vivente: Sta a fà giorno.Fatem’annà via! Ragazza: Lei...non...può....lei deve venire con me.Con noi... Vivente:(Piagnucolando) Fatem’annà via, ciò moje e fiji.....Me possino cecamme si ‘o faccio più... Ragazza: Io...io...voi dovete venire...quattro...io..io... Marlon:(Sta sfogliando il giornale)

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Ma guarda te che cazzo de fotografia....(Pausa.) A Io!Maa levi ‘na curiosità? Com’è che sur giornale te ‘n ce stai? Silenzio. Achille si avvicina a Marlon e sfoglia il giornale. Achille: E’ ‘o vero! Adolfo:(Che a sua volta ha dato una scorsa al giornale) Davvero signorina: lei, com’è morta? Marlon: Ma mò chi cazzo è ‘sto Bevgamini, eh Achì? Ragazza:(Improvvisamente illuminata) Io...io...io...che ho fatto? Che ho fatto? Perdonoooo! Perdonoooo! Uoooommm...Uooommm...(Comincia a correre come impazzita.) Vivente: Ma ch’è ‘n’aroplano,ahò? I tre si guardano. Marlon: Come ‘n’aroplano,ahò? Vivente: Uoomm,ahò! Uooommm ‘o fa l’aroplano, ahò! Achille: Cioé che vola. Vivente: Anvedi questo ahò! Ma perchè, che fa l’aroplano,ahò? Ragazza: Flll...Flll...Flll...Uooommm...Uooommm Vivente: Fatem’annà via! Fatem’annà via!! La ragazza sale su un tavvolo, salta giù, corre.

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Achille: Fermateve signurì, me facite ‘mpressione! Ragazza: Flll...Flll....Flll.... Marlon: Ma chi sei, ahò? Ma che stai a fà.... Ragazza: Flll...Flll...Flll.. I quattro si avvicinano gli uni agli altri, quasi a proteggersi reciprocamente. Ragazza continua a correre Marlon: Ma chi sei no struzzo, ahò? Vivente: Ma che stai a dì,ahò? ‘O struzzo sputa! Marlon: ‘O struzzo sputa? (Poi a Adolfo) Ma che davero ‘o struzzo sputa? Ragazza: Flll...Flll... Buio. Si alza il controluce. Si vede la figura della ragazza che indossa un gran paio di ali.Lungo silenzio. Si illuminano solo i volti sconcertati dei quattro. Marlon: Ahò! Ma mica davero davero...Sò biondi! Ciànno i riccioli,ahò! Achille: ‘Azzo, ma ‘a vulite fa scoppià ‘a prostata! Adolfo: Questa poi! Vivente: Ahò, ma nun è che mozzica?

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Marlon: M’ha rotto er naso,ahò! Ma che me state a dì!Ma che meneno pure, ahò?! Ragazza/Angelo: Voi!Voi! La mia missione! Tu Chiachiello, tu Cerbiattino, tu Petecchia e tu Pipistrello! Voi! Quattro! Voi quattro! La mia missione! Voi la mia missione! Lungo silenzio. Achille: Ma voi siete proprio sicura? Ragazza/Angelo: Cosa? Di cosa? Achille: Cha simme proprie nuie chilli cha dovete portare ‘n coppa? Ragazza: Ma sì,certo. Marlon: Pure er pipistrello? Ragazza: Ma sì sì... Achille: ‘Azzo, guardate che ‘o pipistrello è cattive assaie! Marlon: Dimmaa a me! Vivente: Fateve ‘n pò i cazzi vostri! Achille: Sicuro sicuro? Non ci sono errori...non è ch’arivamme ‘n coppa...Comme vi chiamate...ci deve essere un errore, scusateci tanto, dovete scendere abbascio...

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Ragazza: La lista era chiara: Cerbiattino, Chiachiello, Petecchia e Pipistrello. Adolfo: Ad essere obiettivi, se c’è qualcuno fra noi che merita l’ascenzione, bé, non mi sembra ci possano essere dubbi. Comunque, a parte questo pur significativo ma, data la situazione, irrilevante particolare, non vedo signorina come potremmo esserle d’aiuto. Il suo incarico rimarrà inevaso. Marlon: Ma che sei de fero, ahò? Fino all’urtimo.... Adolfo: Le nostre piccole, ridicole rivolte si sono esaurite.Vi esorto tutti ad affrontare la realtà dignitosamente. Silenzio. Achille, Adolfo, Marlon e il portantino si guardano. Si sentono dei passi nel corridoio, che si avvicinano. Vivente: Eccheli, ahò! Ariveno. Adolfo: Sù avanti! Diamo prova di dignità. Riprendiamo le posizioni previste.(Rivolto poi al vivente) Lei si accasci. Angelo: Ma voi dovete venire con me.Avanti! Coraggio! Vivente: Ma come famo? Angelo: Coraggio. Solo un pò di coraggio. Achille: (Sottovoce) Non sarà mica doloroso? Marlon: E provamece, ahò! Vivente: (Indicando la porta.) Sbrigamose, si ce dovemo provà, che ariveno!

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Adolfo: Ma che sciocchezza... Angelo: Coraggio, Cerbiattino! Marlon: E daje a Cerbiattì! Achì! Pipistré!Coraggio! Pé ‘na vorta ne la vita! (I passi sono sempre più vicini) ‘NNamo, ahò! (Rivolto all’angelo) A...A come te chiami! Ce semo! Si sente un grande tuono.Un buio totale. Poi la solita luce spettrale. Delle piume volteggiano in aria. Musica. Si sentono delle voci registrate... Vivente: Ma ‘n sarà pericoloso? Ragazza: Le picchiate sono fantastiche! Marlon:(Urla) Guarda che se sfracellamooooo... Rumore della picchiata. Vivente: Anvedi, ahò! Pareno formiche! Adolfo: Pipistrello! Ma basta con questi luoghi comuni! Marlon: A cerbiattì, ammazzate oh, pure ‘n volo ce devi massacrà! E poi cià raggione Pipistrello! Pareno proprio formiche. Achille: Ie ‘e fformiche nun l’aggio mai sopportate! Marlon: E perchè? Guarda che ‘e formiche sò bbone, ahò! Ma perchè, ‘n sò bbone ‘e formiche?

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Ragazza: Insomma. Buio.

FINE

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