Una vacanza è come l’amore - giannonemasi.it PAGINA ESTATE.pdf · a iamo soperto una delle tante...
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Cominciamo dal principio: L’Expo Mila-
no 2015 è l’Esposizione Universale
che quest’anno verrà ospitata dall’I-
talia nel corso dei sei
mesi che vanno dal 31
maggio al primo otto-
bre 2015. Il tema
scelto dal nostro Pae-
se per questo grande
evento è “Nutrire il
Pianeta, Energia per la
Vita”, un vero e proprio invito a ri-
flettere sulle strade percorribili per
garantire a tutta la popolazione mon-
diale cibo sano e sicuro riuscendo a
rispettare gli equilibri del nostro Pia-
neta. L’intenzione è quella di avviare
una vera e propria collaborazione tra
popoli per quel che riguarda l’agricol-
tura, lo sviluppo sostenibile, e la lotta
contro la fame per il benessere co-
mune. Si parlerà quindi di innovazio-
ne, risparmio energetico e rispetto
dell’ambiente. Più di 140 Paesi e Or-
ganizzazioni internazionali hanno ri-
sposto a questo appello insieme a
molte aziende: tutti sono pronte a
mettere le loro risorse a disposizione
dei visitatori che si avventureranno
nella gigantesca area
espositiva che conta
1,1 milioni di metri
quadri. Uno spazio
progettato da archi-
tetti di fama interna-
zionale, tra cui Stefa-
no Boeri, Ricky Bur-
dett e Jacques Herzog, e pensato co-
me una vera e propria esposizione-
giardino in cui aggirarsi tra padiglioni,
alberi e giochi ad acqua. L’Expo Mila-
no 2015 si articola su due grandi viali
principali, il Cardo e il Decumano,
attraverso cui è possibile accedere
alle grandi aree tematiche nate per
sviluppare al meglio il tema centrale.
Ecco quali sono questi cinque percor-
si. Storia dell’Uomo, storie di cibo.
Un ‘area pensata per riflettere sull’e-
voluzione delle arti, dei mestieri e
delle tecniche di insediamento anche
alla luce di come tutto questo abbia
- Abbondanza e privazione: il paradosso
del contemporaneo. Un percorso ideato
per far riflettere sul paradosso, tipico
dell’epoca in cui viviamo, per cui una parte
del mondo soffre
per la mancanza
di acqua e cibo
mentre un’altra
parte deve i suoi
problemi allo
spreco e ad un
approccio sbaglia-
to all’alimentazio-
ne dovuto anche all’abbondanza dei gene-
ri alimentari.
- Il futuro del cibo. Un itinerario per tenta-
re di immaginare cosa ci sarà domani sulle
nostre tavole. Tecnologie, scoperte scienti-
fiche e ricerca in che modo influenzeranno
la nostra alimentazione?
- Cibo sostenibile = mondo equo. Quest’a-
rea è stata pensata come una vera e pro-
pria piattaforma di discussione in cui cer-
care un equilibrio tra risorse e sfruttamen-
to senza dover sacrificare biodiversità e
tradizioni.
- Il gusto è conoscenza. Probabilmente il
percorso preferito dagli amanti del buon
cibo che qui potranno scoprire tradizioni,
sapori e odori delle cucine di tutto il mon-
do andando alla scoperta non solo di nuo-
vi gusti, ma anche di nuove culture e di un
approccio all’alimentazione molto diverso
dal nostro.
Con l’Expo Milano l’Italia si inserisce in
una lunga tradizione nata a Londra, pri-
ma città ad ospitare l’Esposizione Uni-
versale, nel 1851. Da quel primo evento
organizzato all’interno del Crystal Pala-
ce ai giorni nostri le riflessioni, le sco-
perte e le iniziative che
le varie Esposizioni
hanno accolto sono
diventate parte del ba-
gaglio che ha inciso nei
modi più disparati
sull’epoca a cui sono
appartenute. Si tratta
di eredità più o meno
concrete che vanno, tanto per fare un
esempio, dalla Torre Eiffel, eretta a Pari-
gi nel 1889, all’Atomium di Bruxelles, e
arrivano, passando per le migliorie ap-
portate alle città, fino al meno tangibi-
le, ma non per questo meno importan-
te, rafforzamento dei rapporti interna-
zionali. Anche Expo Milano intende
puntare molto sui lasciti immateriali
avendo tra i suoi obiettivi quello di por-
tare avanti la ricerca, diffondere le co-
noscenze e le innovazioni ed educare i
visitatori. Il tutto, ovviamente, facendo
riferimento al tema dell’alimentazione
della produzione del cibo modo ecoso-
stenibile. Infine, ecco alcuni dati tecnici
riguardanti l’organizzazione delle Espo-
sizioni Universali.
Se ne parla da giorni, la proposta di riforma formulata da Renzi e dal Ministro Giannini appare un mix di grandi promesse e amare realtà. Molti punti non sono ancora chiari ma i macro temi su cui, pare, si lavorerà maggiormente saranno: precariato, merito-crazia e nuovi piani di studio. Una manovra che a conti fatti lascia molti dubbi sulla sua fattibilità e che, entro settembre, dovrebbe prendere una forma definitiva.
Al ritorno dalle vacanze, gli studenti italiani non potevano trovarsi davanti ad un pano-rama meno incerto. Ma quali domande si pongono realmente gli studenti, cosa pen-sano in merito alle questioni trattate ai pia-ni alti del nostro stato? Quale sarebbe la ri-forma della scuola se dovessero essere gli studenti a decidere?
1. Meno teoria e più pratica. Per la mag-gior parte dei ragazzi andare a scuola 6 giorni alla settimana per 6 ore al gior-no (per poi studiare anche a casa) ab-bassa il rendimento medio e non per-mette d’impiegare del tempo in espe-rienze pratiche o di lavoro.
2. Una scuola 2.0. Modernizzare il siste-ma scolastico a partire dall’uso dei ta-blet al posto dei libri. Stanziare fondi per disporre delle tecnologie più effi-cienti sul mercato e implementarne la pratica.
3. Eliminare le prove invalsi. Giudicate totalmente inutili , pennsare ad un me-todo di valutazione congruo
Ora non resta che aspettare la versione definitiva della pro-posta per vedere se sia stato più acuto il Governo o gli stu-denti.
LA BUONA SCUOLA?
MATERA Il 21 Aprile, noi , dell’Istituto P. Giannone
di Candela, abbiamo partecipato alla visita
guidata a Matera. Siamo
partiti alle ore 7.00 , dopo
un’ora e mezza circa sia-
mo arrivati a destinazione.
Subito siamo stati divisi in
due gruppi e ci è stata pre-
sentata la guida. La prima
cosa che abbiamo osserva-
to è stato il paesaggio di
Matera. Poi ci siamo in-
camminati per le stradine
della città mentre la guida
ci spiegava la sua storia.
Matera è detta città della
“pietra” perché è stata scavata a
ridosso di un burrone, è stata abitata, in
realtà, dal Paleolitico. I Sassi di Matera so-
no stati iscritti nella lista del patrimonio-
dell'umanità dell'UNESCO nel 1993. Sono
stati il primo sito iscritto dell’Italia meri-
dionale. Matera è situata su due grandi
sassi: il sasso Barisano e parte della Civita
e il sasso Caveoso con vista di Santa Maria
di Idris. Abbiamo visitato la casa “grotta”
di Vico Solitario la quale era arredata con
dei mobili molto antichi e al suo interno
era presente la sagoma di un cavallo: per
spiegare il modo di vivere degli abitanti di
Matera, di molto tempo fa. Dopo aver
quasi terminato il percorso turistico, insie-
me alla guida, siamo tornati in piazza per
visitare il Palombaro che è una cisterna di
Matera, il cui nome deriva dalla palomba,
ossia il
muro di tamponamento di una corte a
pozzo. Fu utilizzata come cisterna idrica
pubblica, a sostegno degli abitanti del Sas-
so Caveoso. Dopo aver terminato definiti-
vamente il percorso con la guida, ci siamo
ritrovati tutti nella piazza centrale per
pranzare. Nel pomeriggio siamo stati divisi
nuovamente in gruppi e, insieme agli inse-
gnanti, abbiamo guardato le vetrine dei
negozi. Poi, intorno alle 5:30, è stato in-
trapreso il percorso del ritorno a Candela.
Non solo ci siamo divertiti moltissimo ma
abbiamo scoperto una delle tante bellezze
italiane.
OROSCOPO
BASTA DORMIRE! DATTI UNA MOSSA E
STUDIA.
NON FARE DI TESTA TUA! ASCOLTA I
CONSIGLI DI CHI TI VUOLE BENE.
NON SIATE FALSI CON I PROFESSORI; QUEL
CHE CONTA E’ IL VOSTRO IMPEGNO.
INGUARIBILI SCANSAFATICHE!
ABBASSATE LA CRESTA, CIOE’ LA CRINIERA!
NON DICHIARATE IL VOSTRO AMORE A
QUALCUNO, POTRESTE PENTIRVENE.
DEVI DOSARE LO STUDIO E IL DIVERTIMENTO.
BASTA ESSERE MENEFREGHISTI: STUDIATE!
SEI STATO SFORTUNATO! LA FRECCIA DELLO
STUDIO TI HA MANCATO.
USCITE DAL VOSTRO GUSCIO E DIVERTITEVI!
VI MANCA IL MARE E LA SPIAGGIA: AVETE
BISOGNO DI EVADERE
STATE NAVIGANDO IN BRUTTE ACQUE!
OPEN DAY 2015 In data 26-05-15 gli studenti della 3°
media dell’istituto comprensivo Papa
Giovanni Paolo II si sono recati presso
la sede staccata dell’ I.T.E. Giannone-
Masi di Candela per un open day for-
mativo.
Molti giorni di preparativi hanno prece-
duto una giornata che ne ha visto rac-
cogliere i frutti. I potenziali nuovi allievi
del Giannone sono stati chiamati a vi-
vere una giornata di divertimento, dietro la quale si celavano importanti nozio-
ni scolastiche e consigli sulla ormai imminente scelta della scuola superiore.
La piccola realtà candelese è sempre all’avanguardia per quanto concerne que-
ste iniziative, dimostrando la disponibilità di risorse del territorio sulle quali in-
vestire, oltre ad un rapporto docenti-alunni senza eguali
Prof. Antonio Pignatiello insieme ai suoi alunni
AFORISMI
L’estate è quel momento in
cui fa troppo caldo per fare
qelle cose per cui faceva
troppo freddo d’inverno.
(Mark Twain)
Se una notte di giugno
potesse parlare, proba-
bilmente si vanterebbe
di aver inventato il Ro-
manticismo.
(Bern Williams)
Non c’è che una stagio-
ne :l’estate. Tanto bella che
le altre le girano attorno .
L’autunno la ricorda, l’in-
verno la invoca, la primave-
ra la invidia e tenta pueril-
Poesia di Renzo Pezzani
I segni dell'estate
Se le cicale cantano sugli alberi del viale
se il frumento è diventato giallo e ha i grani duri
se i fiumi hanno appena una vena d'acqua
se le rondini vanno alte fino a scomparire nel cielo
se nel giardino sono fioriti i girasoli
se la fontana mette voglia di bere
se si sente il ronzio della trebbiatrice e nelle aie
se, per la pioggia, il cielo tuona e lampeggia
se il pastore sale con il gregge ai pascoli più alti.
vuoI dire che è giunta.
Un uomo di mezz'età dal dottore. Dopo l'esame il dottore gli
dice:
- Lei ha bisogno di un riposo totale. Le prescrivo un sonnifero.
Lo somministri tre volte al giorno a sua moglie.
- Quale la differenza tra lattuga e montagna?
- La lattuga è insalata, mentre la montagna è in salita.
- Perché il pomodoro non riesce a dormire nell'orto?
- Perché l'insalata russa.
Ebbene sì, anche il suo
tempo a scuola è
finito!!!
Il Prof. di Economia
Aziendale Antonio Pi-
gnatiello lascia la sua
amata scuola dopo
tantissimi anni di servi-
zio. Ormai non c’è per-
sona a Candela che
non faccia della consi-
derazioni positive sul
nostro prof. : serio,
competente, di una ra-
ra simpatia e senso dell’umorismo, ma quando serve anche severo e
affidabile. Sul lavoro affronta sempre tutti i problemi con quell’ ottimi-
smo contagioso che ha reso, per tanto tempo, la nostra scuola un po-
sto migliore. In poche parole, il professore rimarrà per sempre a scuo-
la: nei suoi aneddoti, nelle sue battute, nei suoi modi di fare.
Per noi è e rimarrà sempre “Unico”.