Una sigaretta gigante al centro di Roma: viaggio multisensoriale all'interno del corpo umano

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Comunicato stampa. Dal 30 marzo al 18 aprile, la Fondazione Umberto Veronesi promuove una mostra-laboratorio interattiva per sensibilizzare giovani e adulti sui rischi per la salute causati dal fumo.

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COMUNICATO STAMPA

UNA SIGARETTA GIGANTE AL CENTRO DI ROMA: VIAGGIO MULTISENSORIALE ALL’INTERNO DEL CORPO UMANO

Dal 30 marzo al 18 aprile, la Fondazione Umberto Veronesi promuove una mostra-laboratorio interattiva per sensibilizzare giovani e adulti

sui rischi per la salute causati dal fumo.

Roma, 30 Marzo 2009 – Vi siete mai chiesti qual é il percorso che il fumo di sigaretta fa dalla bocca di un fumatore fino ai polmoni e al cuore? Per scoprire in modo nuovo e originale i danni provocati dal fumo di sigaretta nel corpo umano, la Fondazione Umberto Veronesi, con il patrocinio del Comune di Roma e il sostegno di Fondazione Pfizer, inaugura oggi a Roma una mostra multisensoriale interattiva per informare, soprattutto i giovani, sui danni del fumo di sigaretta nel corpo umano. L’istallazione, che si presenterà come un’enorme sigaretta dalla quale escono 3 grandi nuvole di fumo scuro, sarà allestita dal 30 marzo al 18 aprile nella splendida cornice di Parco dei Daini, nel cuore di Villa Borghese, polmone verde della Capitale.

La mostra, che sarà aperta dal lunedì al venerdì dalle 8:30 alle 19:30, mentre il sabato e la domenica dalle 10:00 alle 19:30, si inserisce sinergicamente nelle attività della campagna No Smoking Be Happy. Un programma triennale (2008-2010) di educazione al fumo rivolto soprattutto agli adulti fumatori e ai giovani adolescenti non solo per prevenire l’iniziazione al fumo, ma soprattutto per favorire un maggiore orientamento ai servizi disponibili per la dissuefazione dal vizio: «Questa mostra-laboratorio - afferma Paolo Veronesi, Presidente della Fondazione Veronesi – nasce con l’obiettivo di far sperimentare direttamente quello che accade all’interno del nostro corpo ogni qualvolta si aspira dal filtro di una sigaretta. Con la nostra campagna oltre che sensibilizzare sui danni della sigaretta, vogliamo aiutare tutti coloro che fumano a smettere. Per questo alla fine della mostra verranno distribuiti dei materiali informativi di orientamento alla dissuefazione». «Basta pensare che il 93% di coloro che sono stati colpiti da tumore al polmone sono fumatori o hanno fumato nella loro vita - continua Paolo Veronesi. «La prevenzione e la diagnosi precoce raddoppiano la percentuale di guaribilità, e la ricerca e la divulgazione scientifica, principi cardine della nostra Fondazione, oggi più che mai sono indispensabili».

Roma è la seconda tappa di un percorso itinerante, cominciato a Milano nel 2008 e che continuerà per tutto il 2009 in altre piazze d’Italia. I visitatori, accompagnati da giovani coordinatori scientifici, entreranno nel tunnel a forma di sigaretta percorrendo le vie aeree del fumo. Potranno così vedere, sentire, annusare e toccare quello che la sigaretta provoca nell’organismo non solo dei fumatori ma anche di coloro che subiscono il fumo passivo. Dopo aver attraversato l’ingresso dell’istallazione (il filtro della sigaretta), il pubblico inizierà il suo percorso esplorativo durante il quale sarà accompagnato da forti sensazioni visive, olfattive e uditive: catrame, nicotina, piombo, benzene, monossido di carbonio, ammoniaca sono solo alcune delle 5.000 sostanze nocive che il fumo contiene e che vengono evocate durante il percorso. Dalla bocca attraverso la gola, dalla trachea fino ai polmoni e al cuore, camminando si troverà immerso in un susseguirsi di grandi immagini delle parti del corpo colpite dalle patologie causate dal fumo. La mostra sarà davvero interattiva grazie a sensori termici a contatto, in grado di attivare diversi dispositivi acustici, visivi o olfattivi al passaggio delle persone.

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«Secondo le indagini Doxa 2008 in Italia fuma il 22% della popolazione, pari a circa 11 milioni di persone, di cui un milione e mezzo di giovani tra i 15 e i 24 anni – afferma Piergiorgio Zuccaro, Direttore dell’Osservatorio Fumo, Alcol e Droga dell’ISS - Per combattere questa “cattiva” abitudine, soprattutto tra i giovani, è necessario agire in 2 direzioni: da una parte aumentare l’efficacia delle campagne, come quella del Ministero del Welfare “Il fumo uccide: difenditi!” che ha per testimonial l’attore Renato Pozzetto, o quella che viene presentata oggi, e dall’altra parte, mettere in atto delle misure di carattere legislativo. Innanzitutto, aumentare il prezzo minimo delle sigarette portandolo a 5 euro per il pacchetto da 20; in secondo luogo, abolire la vendita dei pacchetti da 10 acquistati al prezzo di 1, 80 euro, pari cioè ad una consumazione al bar; in terzo luogo, chiudere i distributori automatici o vietarne l’utilizzo ai minori. Non dimentichiamo poi che 11 milioni di fumatori devono essere aiutati a smettere. Al riguardo, occorre inserire le terapie di disassuefazione nei Lea, garantendo così l’accesso gratuito ai centri antifumo presenti in tutte le Regioni; rimborsare in parte o totalmente l’acquisto dei farmaci che si sono dimostrati efficaci nelle terapie di disassuefazione; istituire un fondo per il controllo del tabagismo utilizzando il 10% della maggiori entrate fiscali derivanti dalle vendite delle sigarette”.

L’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Roma Sveva Belviso, ha espresso il suo appoggio all’iniziativa dichiarando che:«Un'attenta educazione verso corretti stili di vita è una delle prerogative fondamentali per il rispetto e la cura di sé stessi e degli altri. La campagna No smoking Be Happy, promossa dalla Fondazione Umberto Veronesi va in questa direzione, ponendo al centro dell'attenzione il concetto di prevenzione come presupposto per una vita sana. Un tema dunque sensibile, che coinvolge soprattutto i giovani che in età sempre più precoce diventano fumatori, senza sapere i danni che il fumo provoca al loro organismo. La prevenzione dunque è alla base di ogni politica sociale che punti a sviluppare in termini di informazione ed educazione una reale tutela della salute».

Presente in conferenza stampa anche Giacomo Milillo, Segretario Nazionale FIMMG che afferma: «Il medico di famiglia è un professionista che nell’arco di un anno vede passare dallo studio l’80% dei suoi assistiti. Ricordiamoci che gli iscritti negli elenchi dei medici di famiglia rappresentano la popolazione generale adulta, passano dai medici di famiglia decine di milioni di italiani all'anno. Oltre alla tradizionali attività di diagnosi e cura il medico di famiglia ha visto in questi anni crescere il proprio impegno nella prevenzione, nell’informazione al paziente, nella promozione degli stili di vita sani e nella gestione delle patologie croniche (pensiamo alle malattie respiratorie e cardiovascolari). La lotta al fumo di sigaretta ben si inquadra in questo nuovo impegno dei professionisti dell’assistenza primaria. Con la partecipazione a questa iniziativa la Fimmg testimonia il grande interesse ed il sostegno alla campagna “No smoking Be Happy” promossa dalla Fondazione Umberto Veronesi».

La Fondazione Umberto Veronesi è nata cinque anni fa con lo scopo di promuovere il progresso scientifico. Ne sono promotori scienziati e ricercatori di fama internazionale, tra i quali 7 premi Nobel che ne costituiscono il Comitato d’onore con l’intento di creare una coscienza collettiva riguardo ai problemi e le scelte connessi alla ricerca. Un progetto ambizioso che, per raggiungere il suo obiettivo, agisce in sinergia con il mondo della scuola, con le realtà di ricerca già esistenti, sia pubbliche che private, con il mondo dell’informazione, con il sostegno economico di enti pubblici e privati.

Per maggiori informazioni: Fondazione Umberto Veronesi Carolina Cani, 02/76018187 ([email protected]) Ufficio Stampa Weber Shandwick Elisa Accurso, 02/57378258 ([email protected])