UNA RICERCA NEL TEMPO - Inizio a cura degli alunni della 3^ A di Siviglia

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Ieri, Mireia e io (Giulia) abbiamo parlato con Chininini, un cucciolo di leone bellissimo, con una criniera che iniziava a circondare la sua testa ovale e con due occhi brillanti e color del miele, che ci ha raccontato con gioia la sua grande avventura. Il leone stava camminando in un vecchio parco di New York quando vide un negozio molto antico con la pittura che cadeva dalle pareti, con tanta polvere agli angoli dei muri e all’interno sopra gli scaffali. Il leone decise di entrare comunque; lì vide una specie di grande cassa con diversi pulsanti colorati, subito senza pensarci due volte entrò nella cassa. All’improvviso arrivò il proprietario del negozio che chiuse la vecchia cassa e spinse un pulsante, quello azzurro. Quella risultò essere una macchina del tempo! E non potete immaginare in quale meravigliosa città lo trasportò, dal presente al passato! Si trattava di Italica all’epoca dell’imperatore Adriano. Adriano si trovava ad Italica in quei giorni, perché aveva trascorso tanto tempo fuori e Italica gli era mancata molto e voleva vedere cosa era accaduto e ricordare alcuni momenti della sua infanzia. Adriano decise di andare al circo e all’anfiteatro per tutta la sera, per vedere i combattimenti tra i gladiatori e le belve. In quel momento apparve Chininini al centro dell’anfiteatro. Siccome c’era un combattimento, Chininini si spaventò, perciò Adriano lo liberò e lo tenne come mascotte e lo chiamò Chinininum. E tutte le volte che i ladri cercavano di derubare i patrizi, Chinininum li attaccava. Chinininum divenne molto amico di Adriano. Un giorno Chinininum si ammalò di tristezza perché aveva pensato tutta la notte a sua madre. Adriano aspettò un giorno sperando che migliorasse poi consultò i migliori medici di Italica che purtroppo non trovarono la soluzione alla sua malattia perché era di natura emotiva. Adriano che era molto affezionato al leone, continuò a cercare senza sosta per tutto l’Impero Romano finché scoprì che la cura si trovava a Venosa... UNA RICERCA NEL TEMPO Inizio del racconto a cura degli alunni della 3^ A -

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Ieri, Mireia e io (Giulia) abbiamo parlato con Chininini, un cucciolo di leone bellissimo, con una criniera che iniziava a circondare la sua testa ovale e con due occhi brillanti e color del miele, che ci ha raccontato con gioia la sua grande avventura.

Il leone stava camminando in un vecchio parco di New York quando vide un negozio molto antico con la pittura che cadeva dalle pareti, con tanta polvere agli angoli dei muri e all’interno sopra gli scaffali.

Il leone decise di entrare comunque; lì vide una specie di grande cassa con diversi pulsanti colorati, subito senza pensarci due volte entrò nella cassa.

All’improvviso arrivò il proprietario del negozio che chiuse la vecchia cassa e spinse un pulsante, quello azzurro. Quella risultò essere una macchina del tempo! E non potete immaginare in quale meravigliosa città lo trasportò, dal presente al passato! Si trattava di Italica all’epoca dell’imperatore Adriano.

Adriano si trovava ad Italica in quei giorni, perché aveva trascorso tanto tempo fuori e Italica gli era mancata molto e voleva vedere cosa era accaduto e ricordare alcuni momenti della sua infanzia.

Adriano decise di andare al circo e all’anfiteatro per tutta la sera, per vedere i combattimenti tra i gladiatori e le belve.

In quel momento apparve Chininini al centro dell’anfiteatro.

Siccome c’era un combattimento, Chininini si spaventò, perciò Adriano lo liberò e lo tenne come mascotte e lo chiamò Chinininum.

E tutte le volte che i ladri cercavano di derubare i patrizi, Chinininum li attaccava. Chinininum divenne molto amico di Adriano.

Un giorno Chinininum si ammalò di tristezza perché aveva pensato tutta la notte a sua madre. Adriano aspettò un giorno sperando che migliorasse poi consultò i migliori medici di Italica che purtroppo non trovarono la soluzione alla sua malattia perché era di natura emotiva.

Adriano che era molto affezionato al leone, continuò a cercare senza sosta per tutto l’Impero Romano finché scoprì che la cura si trovava a Venosa...

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