Una Pagina_Slow Movie Contest_IT

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S low Movie Contest è un nuovo concorso di cortometraggi pensato per il Chianti., che mira a far diventare l’arte un mezzo di promozione del territorio. Si rivolge ad 8 registi giovani, italiani e stranieri, che verranno invitati a trascorrere un soggiorno di una settimana nel Chianti, periodo in cui ognuno di loro realizzerà un cortometraggio , dal tema "Arti&Mestieri del Territorio". Seguirà, in autunno, l'anteprima dei corti al Cinema Odeon di Firenze,la proiezione nei comuni coinvolti, e la realizzazione di un dvd, che l'organizzazione si impegnerà a promuovere e distribuire a livello nazionale e interna- zionale, all'interno di festival e attraverso collaborazioni con associazioni culturali e cinema d’essai. SMC sarà una manifestazione biennale, che si propone di focalizzare l’attenzione sulle eccellenze presenti , e contribuire ad una maggiore diffusione di tali realtà, creando un database visuale. Nasce su iniziativa dell’Associazione culturale la Macina di San Cresci, che è organizzatore dell'evento, con il sostegno di Regione Toscana (nell'ambito di Toscanaincontemporanea), Ente Cassa di Risparmio di Firenze, e in collaborazione con Fondazione Sistema Toscana e il Coordinamento dei Comuni del Chianti. Il bando è ancora aperto (scade il 30 aprile) e li stiamo selezionando; contemporaneamente stiamo anche scegliendo gli artigiani e le attività che saranno oggetto dei loro cortometraggi. Quest'ultimo compito è quello più difficile: ce ne sono tante che meriterebbero un film intero, e andare a riscoprirle è un po' come ridisegnare la mappa del territorio, oltre i confini tracciati dall’attività vinicolo-agricola che da sempre lo caratterizza. Slow Movie Contest nasce dalla volontà di fare di questi 8 comuni un grande bacino produttivo di cultura: gli 8 giovani registi che verranno non faranno semplicemente mostra delle proprie opere e del proprio talento (questa sarà solo la fase finale del progetto!) ma le Chi saranno gli 8 registi che arriveranno nel Chianti quest'estate? Una Pagina SLOW MOVIE CONTEST Otto Filmmakers per raccontare il Chianti 12 Aprile 2013 ANNO 3 n. 2 Una pagina è un’idea di Duccio Trassinelli e Demetria Verduci In Turchia, per una settimana di residenza artistica. Abbiamo pensato subito di cercare gli artisti negli 8 comuni di Slow Movie Contest. La delegazione sarà quindi tutta chiantigiana. L'8 ci 'insegue' e, a dire il vero, l'abbiamo un po' inseguito anche noi: la sua forma fa pensare al simbolo dell' infinito, ricorda l'andamento delle nostre colline, è un numero che quando lo scrivi non stacchi mai la penna. Un numero che unisce. Abbiamo ‘dato la parola’ ai Sindaci e agli Assessori, rivolgendogli le seguenti domande, per capire l’importanza che per loro riveste questa manifestazione, alla luce delle peculiarità di ciascun territorio. 1)Il vostro Comune sta per ospitare un giovane regista, come gli descrivereste il vostro paese e il vostro territorio? 2)Ci sono stati artisti che il vostro paese ha già ospitato nel passato più o meno recente? Qual è il contributo che hanno dato? Cos'hanno scelto di rappresentare e cosa li ha colpiti Cosa pensano di Slow Movie Contest i comuni che ne fanno parte e che accoglieranno i registi? realizzeranno sul territorio e con il territorio. Raccontando le attività di questi luoghi, la loro capacità di crescere e reinventarsi, contribuiranno allo sviluppo del territorio stesso. E’ una sfida con cui la Macina Di San Cresci si misura già da tempo, ospitando una residenza per artisti, che vede avvicendarsi sul territorio pittori, scultori e scrittori di tutto il mondo. E allargando di poco lo sguardo ecco che troviamo un alto esempio di un territorio, San Gimignano, che ha vinto la scommessa di aprire una galleria d’arte di prestigio, la Galleria Continua, in un tessuto rurale, riuscendo a catalizzare l’attenzione internazionale. Vorremmo che i film che si gireranno qui somigliassero ai quei prodotti del territorio che saranno i loro protagonisti. Un film, un cortometraggio soprattutto, porta sempre in sé i tratti di un prodotto artigianale, anche quando (e questo è un altro dei nostri obiettivi) accede al circuito industriale. Per realizzarli i registi dovranno ‘sporcarsi le mani’, entrare in contatto con la terra, essere padroni di una tecnica che riesca a fondere l’estro con l’ingegno e a farsi arte. Proprio come fanno gli artigiani. Il cinema è l'arte dell’immagine in movimento: nell’immagine c’è la memoria, nel movimento il futuro. Ecco perché il cinema è il mezzo ideale per promuovere quelle attività antiche, che riescono a sopravvivere perché hanno trovato in sé e fuori di sé una possibilità di sviluppo, grazie alla capacità di innovare. In fondo tradizione vuole dire proprio questo: riuscire a trasmettere la propria identità ( r )innovandosi, senza tradirsi. I corti saranno poi riuniti in un unico documentario in 8 parti, che ci impegneremo a diffondere in festival nazionali e internazionali, nelle televisioni, su Internet. E' questa (assieme al sempre utile e appetitoso premio in denaro) la vera posta in palio per i nostri registi, e per il nostro territorio. Un primo obiettivo che disegna una strategia: 8 corti riuniti in un unico documentario che girano il mondo, come 8 comuni riuniti in un’unica regione che si fa importatrice ed esportatrice di cultura. Il nostro è un sogno, che si alimenta però di riscontri concreti, di cose che si muovono da quando ci siamo messi in moto. Ad esempio la richiesta che ci è arrivata dalla cittadina turca di Cavus, di selezionare 8 pittori e scultori, che in agosto saranno invitati arte design ambiente La Macina di San Cresci www.chianticom.com Pieve di San Cresci 1 50022 Greve in Chianti (FI) Italy Tel. 055 8544793 Residenza per Artisti Organizzato da: In collaborazione con: Sponsor principale: Greve in Chianti San Casciano Val di Pesa Barberino Val d’Elsa Tavarnelle Val di Pesa Castelnuovo Berardenga Castellina in Chianti Gaiole in Chianti Radda in Chianti Progetto realizzato nell’ambito di TOSCANAINCONTEMPORANEA 2012 del vostro territorio? 3)Se voi foste il regista: quali sono le realtà che scegliereste di filmare? C'è un mestiere che più di tutti vi rappresenta? (qui si possono descrivere una o più realtà artigianali e spiegare perché queste rappre-sentano al meglio il vostro paese) 4)L'importanza di filmare le tradizioni: un artigiano, un mestiere storico che adesso non c'è più e/o un giovane che ha preso in mano e che rinnova un antico mestiere. A pagina seguente trovate le loro riflessioni. Sponsor Media partner Sponsor tecnico Carolina Mancini Il territorio del Chianti è costituito da un`ampia area collinare situata al centro della Toscana, tra Firenze e Siena , chiusa ad est dai monti del Chianti e ad ovest dalle valli dei fiumi Pesa ed Elsa . Ne fanno parte, per intero o parzialmente, i comuni di San Casciano Val di Pesa , Tavarnelle Val di Pesa , Barberino Val d`Elsa , Greve in Chianti ( in provincia di Firenze ) e Castellina in Chianti , Radda in Chianti , Gaiole in Chianti , Castelnuovo Berardenga (in provincia di Siena ). Rinomato in tutto il mondo per la produzione del suo ottimo vino, il territorio del Chianti è caratterizzato dal continuo alternarsi di vallate e dolci colline coperte di vigneti e olivi ma anche da poggi aspri e solitari ricoperti da querce, cipressi e pini. L`intera area è costellata di borghi d`origine antica, pievi e badie, castelli e rocche, casolari e ville-fattorie : un paesaggio architettonico iiiiii fatto con materiali semplici e caldi come l`alberese, la pietra serena, la terracotta e che si è adattato nel corso del tempo al paesaggio naturale con effetti di suggestiva armonia. Abitata fin dal tempo degli Etruschi , che per primi pare abbiano avviato la coltivazione della vite e di cui sono rimasti numerosi reperti archeologici, la zona subì anche una rilevante dominazione romana ; nel Medioevo fu a lungo teatro di violente contese tra le rivali Firenze e Siena che terminarono solo a metà del 1500 con la sconfitta definitiva della Repubblica Senese . Questa è ormai storia passata ma non è un caso che dopo secoli d`antagonismo e rivalità, otto comuni del Chianti abbiano simbolicamente sottoscritto un accordo - il "Patto di Pontignano" - nel quale sono state definite regole comuni per tutelare e valorizzare in modo unitario la propria identità. (Fonte: APT Firenze) www.slowmoviecontest.org [email protected]

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Pubblicazione relativa al Concorso internazionale . Interviste ai Sindaci del Chianti

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Slow Movie Contest è unn u o v o c o n c o r s o d icortometraggi pensato per

il Chianti., che mira a fardiventare l’arte un mezzo dipromozione del territorio. Sirivolge ad 8 registi giovani,italiani e stranieri, che verrannoinvitati a trascorrere un soggiornodi una settimana nel Chianti,periodo in cui ognuno di lororealizzerà un cortometraggio , dalt ema "Ar t i&Mes t i e r i de lTerritorio". Seguirà, in autunno,l'anteprima dei corti al CinemaOdeon di Firenze,la proiezionenei comuni coinvolti, e larealizzazione di un dvd, chel'organizzazione si impegnerà apromuovere e distribuire alivello nazionale e interna-zionale, all'interno di festival eattraverso collaborazioni conassociazioni culturali e cinemad ’ e s s a i . S M C s a r à u n amanifestazione biennale, che sip r o p o n e d i f o c a l i z z a r el’attenzione sulle eccellenzepresenti , e contribuire ad unamaggiore diffusione di tali realtà,creando un database visuale.N a s c e s u i n i z i a t i v adell’Associazione culturale laMacina di San Cresci, che èorganizzatore dell'evento, con ilsostegno di Regione Toscana( n e l l ' a m b i t o d iToscanaincontemporanea), EnteCassa di Risparmio di Firenze, ei n c o l l a b o r a z i o n e c o nFondazione Sistema Toscana e ilCoordinamento dei Comuni delChianti.

Il bando è ancora aperto (scade il3 0 a p r i l e ) e l i s t i a m os e l e z i o n a n d o ;contemporaneamente stiamoanche scegliendo gli artigiani e leattività che saranno oggetto deiloro cortometraggi. Quest'ultimocompito è quello più difficile: cene sono tante che meriterebberoun film intero, e andare ariscoprirle è un po' comeridisegnare la mappa delterritorio, oltre i confini tracciatidall’attività vinicolo-agricola cheda sempre lo caratterizza. SlowMovie Contest nasce dallavolontà di fare di questi 8 comuniun grande bacino produttivo dicultura: gli 8 giovani registi chev e r r a n n o n o n f a r a n n osemplicemente mostra delleproprie opere e del propriotalento (questa sarà solo la fasefinale del progetto!) ma le

Chi saranno gli 8registi che arriverannon e l C h i a n t iquest'estate?

Una PaginaSLOW MOVIE CONTESTOtto Filmmakers per raccontare il Chianti

12 Aprile 2013ANNO 3 n. 2Una pagina è un’idea di Duccio Trassinelli e Demetria Verduci

In Turchia, per una settimana diresidenza artistica. Abbiamopensato subito di cercare gliartisti negli 8 comuni di SlowMovie Contest. La delegazionesarà quindi tutta chiantigiana.L'8 ci 'insegue' e, a dire il vero,l'abbiamo un po' inseguitoanche noi: la sua forma fapensare al simbolo dell' infinito,ricorda l'andamento delle nostrecolline, è un numero chequando lo scrivi non stacchi maila penna. Un numero cheunisce.

Abbiamo ‘dato la parola’ aiSindaci e agli Assessori,rivolgendogli le seguentid o m a n d e , p e r c a p i r el’importanza che per lororiveste questa manifestazione,alla luce delle peculiarità diciascun territorio. 1)Il vostroComune sta per ospitare ungiovane regista, come glidescrivereste il vostro paese e ilvostro territorio? 2)Ci sono statiartisti che il vostro paese ha giàospitato nel passato più o menorecente? Qual è il contributo chehanno dato? Cos'hanno scelto dirappresentare e cosa li ha colpiti

Cosa pensano di SlowM o v i e C o n t e s t icomuni che ne fannop a r t e e c h ea c c o g l i e r a n n o iregisti?

realizzeranno sul territorio e conil territorio. Raccontando leattività di questi luoghi, la loroc a p a c i t à d i c r e s c e r e ereinventarsi, contribuiranno allosviluppo del territorio stesso. E’una sfida con cui la Macina DiSan Cresci si misura già datempo, ospitando una residenzaper artisti, che vede avvicendarsisul territorio pittori, scultori escrittori di tutto il mondo. Eallargando di poco lo sguardoecco che troviamo un altoesempio di un territorio, SanGimignano, che ha vinto lascommessa di aprire una galleriad’arte di prestigio, la GalleriaContinua, in un tessuto rurale,r i u s c e n d o a c a t a l i z z a r el’attenzione internazionale.Vorremmo che i film che sigireranno qui somigliassero aiquei prodotti del territorio chesaranno i loro protagonisti. Unf i lm , un co r tome t r agg iosoprattutto, porta sempre in sé itratti di un prodotto artigianale,anche quando (e questo è un altrodei nostri obiettivi) accede alc i r cu i to indus t r i a l e . Pe rrealizzarli i registi dovranno‘sporcarsi le mani’, entrare incontatto con la terra, esserepadroni di una tecnica che riescaa fondere l’estro con l’ingegno ea farsi arte. Proprio come fannogli artigiani. Il cinema è l'artedell’immagine in movimento:nell’immagine c’è la memoria,nel movimento il futuro. Eccoperché il cinema è il mezzoideale per promuovere quelleattività antiche, che riescono asopravvivere perché hannotrovato in sé e fuori di sé unapossibilità di sviluppo, graziealla capacità di innovare. Infondo tradizione vuole direproprio questo: riuscire atrasmettere la propria identità ( r)innovandosi, senza tradirsi.I corti saranno poi riuniti in ununico documentario in 8 parti,che ci impegneremo a diffonderei n f e s t i v a l n a z i o n a l i einternazionali, nelle televisioni,su Internet. E' questa (assieme alsempre utile e appetitoso premioin denaro) la vera posta in palioper i nostri registi, e per il nostroterritorio. Un primo obiettivo chedisegna una strategia: 8 cortiriuniti in un unico documentarioche girano il mondo, come 8comuni riuniti in un’unicaregione che si fa importatrice edesportatrice di cultura. Il nostro èun sogno, che si alimenta però diriscontri concreti, di cose che simuovono da quando ci siamomessi in moto. Ad esempio larichiesta che ci è arrivata dallacittadina turca di Cavus, diselezionare 8 pittori e scultori,che in agosto saranno invitati

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La Macina di San Cresci

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Pieve di San Cresci 150022 Greve in Chianti (FI)ItalyTel. 055 8544793

Residenza perArtisti

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San Casciano Val di Pesa

Barberino Val d’Elsa

Tavarnelle Val di Pesa

CastelnuovoBerardenga

Castellina in Chianti

Gaiole in Chianti Radda in Chianti

Progetto realizzatonell’ambito di

TOSCANAINCONTEMPORANEA 2012

del vostro territorio? 3)Se voifoste il regista: quali sono lerealtà che scegliereste difilmare? C'è un mestiere che piùdi tutti vi rappresenta? (qui sipossono descrivere una o piùrealtà artigianali e spiegareperché queste rappre-sentano almegl io i l vostro paese)4)L'importanza di filmare letradizioni: un artigiano, unmestiere storico che adesso nonc'è più e/o un giovane che hapreso in mano e che rinnova unantico mestiere. A paginaseguente trovate le lororiflessioni.

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Carolina Mancini

Il territorio del Chianti ècostituito da un`ampia areacollinare situata al centro dellaToscana, tra Firenze e Siena ,chiusa ad est dai monti delChianti e ad ovest dalle valli deifiumi Pesa ed Elsa . Ne fannoparte, per intero o parzialmente,i comuni di San Casciano Val diPesa , Tavarnelle Val di Pesa ,Barberino Val d`Elsa , Greve inChianti ( in provincia di Firenze) e Castellina in Chianti , Raddain Chianti , Gaiole in Chianti ,Castelnuovo Berardenga (inprovincia di Siena ). Rinomatoin tutto il mondo per laproduzione del suo ottimo vino,il territorio del Chianti ècaratterizzato dal continuoalternarsi di vallate e dolcicolline coperte di vigneti e olivima anche da poggi aspri esolitari ricoperti da querce,cipressi e pini. L`intera area ècostellata di borghi d`origineantica, pievi e badie, castelli erocche, casolari e ville-fattorie :un paesaggio architettonicoiiiiii

fatto con materiali semplici ecaldi come l`alberese, la pietraserena, la terracotta e che si èadattato nel corso del tempo alpaesaggio naturale con effetti disuggestiva armonia. Abitata findal tempo degli Etruschi , cheper primi pare abbiano avviatola coltivazione della vite e di cuisono rimasti numerosi repertiarcheologici, la zona subì ancheuna rilevante dominazioneromana ; nel Medioevo fu alungo teatro di violente contesetra le rivali Firenze e Siena cheterminarono solo a metà del1500 con la sconfitta definitivadella Repubblica Senese .Questa è ormai storia passatama non è un caso che doposecoli d`antagonismo e rivalità,otto comuni del Chianti abbianosimbolicamente sottoscritto una c c o r d o - i l " P a t t o d iPontignano" - nel quale sonostate definite regole comuni pertutelare e valorizzare in modounitario la propria identità.(Fonte: APT Firenze)

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Una Pagina 12 Aprile 2013

Barberino Val D’Elsa

IL TEMA

HANNO DETTO

LA MATERIA

Il territorio di Barberino Vald’Elsa è già di per séun’opera artistica: piccoli

borghi arrampicati sulle colline,da dove si ammirano vigne eboschi; gioielli architettonici,come la Cupola di Semifonte, laP i e v e r o m a n i c a d iSant’Appiano, i castelli diLinari, Poppiano e Monsanto; ilTeatro Margherita di Marcialla;la Cappella Brancadoro -Majnoni - Guicciardini a Vicod’Elsa con gli splendidiaffreschi di Giovanni da SanGiovanni; case fortificate edesempi di architettura rurale;piccoli cimiteri, chiesette etabernacoli; piazzette internec h e c o s t i t u i s c o n o d e ipalcoscenici naturali, comequelle di Tignano e Barberinocapoluogo; ville e palazzinobiliari… Non mancano leleggende e la storia: la fine diSemifonte distrutta dallanemica Firenze nel 1202 e lanascita di Barberino Val d’Elsa;la decadenza di Linari, uno deiprimi liberi Comuni delterritorio; Monteloro ed il suoSanto; la leggenda della fontedel latte e le avventure del“Guerrin Meschino”… I coloried i contorni del paesaggio sonounici, gli odori dei boschi e deivini inconfondibili. E’ unterritorio racchiuso da elementinaturali, formato da tantipiccoli centri e popolato di casevacanze ed agriturismi. Attornofanno da cornice paesi comeSan Gimignano, Certaldo,Poggibonsi, Castellina inChianti e Tavarnelle Val diPesa. Un regista avrebbe solol’incertezza nel decidere dadove iniziare a filmare…

Una Paginaonline su :www.chianticom.com Stampa : Tipografia Grevigiana

Barberino Val d’Elsa ha dato inatali ai poeti Francesco edAndrea da Barberino , a PapaUrbano VII I , a i p i t to r iRaffaellino del Garbo ed UgoCapocchini, al maestro MarcoBorgianni, tutt’ora abitante aVico d’Elsa. Molti artisti hannolasciato opere nel territorio,quasi a voler testimoniare il loropassaggio: da MichelangeloBuonarroti, che fu ospite degliAgostiniani a Marcialla fra lafine del 1400 e l’inizio del 1500e che qualcuno dice abbia“messo mano” all’affresco dellachiesa di S.Maria raffigurante laDeposizione, (affermazionemai smentita e mai confermatacon certezza);BernardinoPoccetti, che nel tardo 1500dipinse una tavola nella cupoladi San Michele Arcangelo aPetrognano e gli affreschi a"grottesche" delle volte delcortile interno del castello diPaneretta; Pietro Tacca, cherealizzò il busto in bronzodorato del Beato Davanzato perla chiesa di San Bartolomeo diBarberino Val d’Elsa… Se fossiil regista filmerei la manualitàdegli artigiani, che incarnano ilsenso artistico del territorio.Inizierei dalle botteghe di Paolae Danila a Barberino, chedelicatamente dipingono,incollano e creano pezzi unici;proseguirei con i ceramistiAndrea e Catia, che modellanole terre;incontrerei Marco,pittore e scultore, che disegna escolpisce donne materne efeconde; visiterei l’officina diRoberto e Giuseppe, chepiegano e addomesticano ilf e r r o ; a r r i v e r e i a l l afalegnameria di Paolo ed

Castellina in Chianti

Alessio, al laboratorio di Fabio.Mi fermerei soprattutto dalf a b b r o R o b e r t o , c h e h ainsegnato al figlio Giuseppel’arte di piegare il ferro in formee disegni: è stato un passaggio diesperienza, di insegnamenti, dicompetenze…ora lavoranofianco a fianco e, per quel che sidice, il figlio ha superato ilpadre.Anche Paolo ed Alessiolavorano gomito a gomito nellos t e s s o l a b o r a t o r i o d ifalegnameria a Barberinocapoluogo, sono padre e figlio,il padre ha dato in mano al figlioil suo mestiere, quello difalegname di antica tradizioneartigiana.

Castelnuovo BerardengaGaiole in Chianti

Il Comune di Castellina inC h i a n t i p u ò e s s e r econsiderato un paradigma

della realtà chiantigiana, per piùdi una ragione. Innanzitutto, perle caratteristiche del tessutosocio-economico, fondatoprincipalmente sull'attivitàagricola delle produzionivitivinicola e olivicola e suquella turistico-ricettiva (ilComune conta circa 150 milapresenze annue). In secondoluogo, per la sua identitàpaesaggistica, caratterizzata dasuggestivi squarci e ampiepanoramiche sulle vallatecircostanti e i territori limitrofi,resa ancor più affascinante daicaldi colori dei vigneti e delleolivete. Infine, dal punto divista logistico e storico, inquanto territorio collocato acirca metà strada tra Firenze eSiena, due città d'arte che hannoavuto un ruolo fondamentale, apartire dall'epoca medioevale,nella storia locale. Non a caso,la leggenda del Gallo Nerotrova la sua ambientazioneproprio a Castellina, in localitàCrocefiorentina.Le attività tipiche del territoriosono quel le lega te a l laproduzione delle eccellenzeagroalimentari: vino e olio. Ma,mentre per il primo, il successointernazionale è noto e bensupportato dalle iniziative di

Nelle parole del Sindaco, Marcello Bonechi

marketing e di comunicazionedel Consorzio del Vino ChiantiClassico, l'olio pare scontareuna sorta di status di inferioritàrispetto al vino, nonostante leproprie qualità organolettiche.Per questo, è importantevalorizzare e incentivarel'attività olivicola, sia per irisultati in termini commerciali,p r o d u t t i v i e , q u i n d i ,occupazionali, sia per la tenutastessa dei nostri suoli e dellanostra identità paesaggistica:cosa sarebbe il Chianti se leolivete fossero dismesse, perchénon più remunerative?L'artista per antonomasia che hadeciso di insediarsi a Castellina,fino a diventarne un residente atutti gli effetti insieme allafamiglia, è stato il cantautorefrancese Leo Ferré, consideratodalla critica il “De Andrètransalpino”. Famosa è la suaproduzione di contenutilibertari e anarcoidi, sviluppatianche durante l'esperienzac a s t e l l i n e s e . I l m i g l i o rcontributo che ha dato allacollettività è stato quello diessersi saputo inserire nelcontesto agricolo e ruralecastellinese degli anni '70 congrande tatto e sensibilità, senzaalcun atteggiamento di presuntasuperiorità, come la suacondizione culturale di artista diélite poteva suggerire.

La famiglia è rimasta aCastellina anche dopo la suamorte, avvenuta agli inizi deglianni '90, e porta avanti, conimportanti risultati qualitativi,u n ' a z i e n d a a g r i c o l aprincipalmente dedita allaproduzione vinicola.Degna di nota anche la canzone“Castellina paese del Chianti”che il Quartetto Cetra haprodotto e pubblicato nel 1954,che trae spunto da una vicendaamorosa tra lo scrittore del testo(Tata Giacobetti) e una presuntaragazza castellinese, collocabilenegli anni della Seconda Guerramondiale. La canzone descrivecon minuzia di particolari alcunipersonaggi e le caratteristiche diCastellina dell'epoca.

Nelle parole dell’Assessore alla Cultura, Patrizia Sollazzi

Nelle parole dell’Assessore alla Cultura,Annalisa Giovani

Castelnuovo Berardenga èu n C o m u n e d e l l aToscana che si trova a 10

chilometri da Siena e a circa 70chilometri da Firenze, fra leCrete senesi e il Chianti. Fa partedella rete delle città slow, le cittàdel "Buon vivere" e nel 2005 haricevuto la Bandiera arancionedal Touring Club Italiano. Luogodi stupendi parchi romantici edimore residenziali di nobili epersonalità di cultura senesi, daRanuccio Bianchi Bandinelli alc o n t e C h i g i S a r a c i n i ,Castelnuovo fa da sfondo a tanticentri d’interesse culturale,architettonico e monumentale: ilB o r g o d i S a n G u s m è ,Montegiachi, la Canonica aCerreto, la Torre Civicadell’Orologio a Castelnuovol’Oratorio di Sant’Ansano laCappella di San Liberato aCurina. Nel territorio comunalesi trova Montaperti, luogo dellastorica battaglia fra Firenze eSiena, narrata nella DivinaCommedia.Da Slow Movie Contest ciaspettiamo di far conoscere unaltro Chianti, quello presentepr ima del l ' avvento del laproduzione intensiva di vino cheha trasformato il paesaggio e illavoro, facendo diventare ilChianti un brand turistico edenogastronomico fra i piùconosciuti del mondo.Da diversi anni, tutta lacomuni tà cas te lnovina èimpegnata nella tutela delpaesaggio nel recupero dellet r a d i z i o n i l o c a l i . F i o r e

all’occhiello del comune, è ladocumentazione dei Bruscelli,una forma di spettacolo teatralepopolare e povera, un tempomolto diffusa in Toscana.Castelnuovo Berardenga è unodei pochi paesi toscani a farp a r t e d e l l ' a s s o c i a z i o n enazionale Paes i d ip in t i ,attraverso il percorso didocumentazione storica Muridipinti, che ha dato vita e colore,nel corso degli anni, ad alcunidegli angoli più caratteristicidella cittadina raffigurando conmurales, i temi delle diverseedizioni del Bruscello. Muridipinti è una iniziativa di talebellezza soprattutto per il valoreartistico dei murales che,legandosi a l l ’ impor tantetradizione del Bruscello, dannolustro alla cittadina e ai suoicittadini. Castelnuovo da alcunianni val bene una visita, anches o l t a n t o p e r s c o p r i r e ,passeggiando, questi angolidipinti . Dalla tradizioneproviene anche il mestiere delbullettaio, il fabbricatore dichiodi che ancora oggi ispira lalavorazione artistica del ferronelle botteghe locali.Castelnuovo Berardenga faparte dell’Ecomuseo del

Chianti, qui ha sede il Museodel Paesaggio, ed, è attivo unprogetto denominato Archiviodella memoria che raccoglietestimonianze fotografiche,audio e audiovisive degliabitanti di Castelnuovo e delChianti. A Castelnuovo, inoltre,s i t r o v a l a s e d edell’associazione nazionale“Città del Vino”, fondata nel1987. A Pievasciata, frazionecastelnovina, si trova il Parcosculture del Chianti, una mostrapermanente di installazioni es c u l t u r e c o n t e m p o r a n e eintegrate in un magico bosco diquerce e lecci. Sempre nel parcoè stato creato anche unanfiteatro-scultura che offre aivisitatori un denso programmadi concerti ed eventi culturali euna gal ler ia di scul turerealizzata all’interno dellavecchia fornace. Sempre las tessa fraz ione è s ta taprotagonista, di recente, di unprogetto di riqualificazioneurbana, “Pievasciata Borgod’arte contemporanea”, unpiano di installazione di opered’arte all’interno di un contestopaesaggistico che è già di per séun’opera d’arte apprezzata ericonosciuta in tutto il mondo( r e a l i z z a t o c o n l apartecipazione di aziendep r i v a t e , C o m u n e d iCastelnuovo, Provincia di Sienae Regione Toscana).

Nelle parole dell’Assessore alla Cultura, Deborah Montagnani

Gaiole si è sviluppataseguendo in lunghezzala valle del torrente

Massellone, luogo ideale, findall'antichità, per incontri emercati. Già prima del 1000,infatti, i colli che delimitano lavalle erano popolati, e proprio i"popoli" di questi villaggi di"altura", scendendo verso lava l l e pe r incon t r a r s i emercanteggiare, dettero vita alnucleo che divenne poi il centroprincipale dell'intera vallata.Documenti notarili del 1215indicano la sua importanza,come piazza di mercato, el'importanza crebbe ancora, nel1300, con la costituzione della"Lega del Chianti", della qualeGaiole, divenne capoluogo di"terziere" insieme a Castellina eRadda. Per quattro secoli ilterritorio di Gaiole fu zona diconfine fra Firenze e Siena e, diconseguenza, bersaglio diincursioni e saccheggi fino alladefinitiva caduta di Siena nel1555.Oggi il nostro comune è uno deipiù estesi della provincia diSiena e per l’80% è superficieboschiva. Le colline e le strettec o n v a l l i m o s t r a n o , p i ùspiccatamente che altrove, icaratteri peculiari della terrachiantigiana, che si differenziadalla collina senese e fiorentina:i colli sono più irti, il bosco diq u e r c i a c o p r eabbondantemente la suasuperficie e si apre a larghe edariose isole di vigne e di oliveti;

le valli sono corte ed anguste enon vi arriva l'alito della città edil rumore del traffico. Il segnoumano della casa, della pieve edel castello è meno intenso,eppure il senso di tranquillitàche si percepisce non è un sensodi solitudine.Tra i nostri visitatori ce ne sonomolti che decidono di rimanere,abbiamo avuto numerosi artistiche in forma più o menoanonima hanno vissuto neinostri poderi. Solitamente, chidecide di vivere qua lo fa per labellezza ma anche per latranquillità, e preferisce starelontano dai “riflettori”. Unconcittadino illustre è MattewSpender, residente nei pressi diS.Sano dal 1968, che partecipaalla vita paesana suonando nellaB a n d a d e l l a S o c i e t àFilarmonica e che recentementeha donato una sua scultura alComune di Gaiole in Chianti.Putroppo i vecchi mestieri sistanno perdendo, come quellodel ciabattino che realizzavascarpe meravigliose nella suabottega in Piazza Ricasoli delcapoluogo, una vera e propriai s t i t u z i o n e , p u r t r o p p oscomparsa. C’è invece unasignora tedesca che vive da annia Gaiole e realizza tessuti atelaio, e un’impresa artigiana diferro battuto che ancora oggiopera in modo tradizionale.Credo che non ci sia un mestiereche rappresenti la nostra terrapiù di altri: ogni lavoro manualeche richiede tenacia e ingegno

può essere il simbolo di questoterritorio, in origine aspro eduro, e trasformato dalla manodell’uomo in un paradiso dibellezza e tranquillità.

E' possibile descrivere ilterritorio del Comune diG r e v e i n C h i a n t i

utilizzando due sole parole:armoniosamente austero.Questa è l'essenza, il fascino e lam a g i a d i q u e s t o a n g o l oconosciuto ed amato in tutto ilmondo che si ripete di borgo inborgo, di villa in castello ed inogni colonica che ne punteggia lacampagna.Tutto è misurato, sobrio fin quasiall'austerità. Ma di una sobrietàmai triste o penitenziale, cherappresenta piuttosto il riverberodell'armonia dell'umanesimotoscano e fiorentino.Un paesaggio fisico ed antropicostoricamente forgiato dall'uomo amisura d'uomo, della sua vita e delsuo lavoro. Tutto ciò rende i nostriborghi e le campagne al contempostraordinariamente simili estraordinariamente diversi, e ilvisitatore che ne percorre iterritori avverte potente lapresenza di un genius loci che neltempo ha forgiato un luogo dovel'occhio mai si annoia e mai sistanca.Questo fantastico luogo nonl'abbiamo ricevuto – come si dice– in eredità dai nostri padri, ma inprestito dai nostri figli, ed è perques to che cerch iamo diconservarlo e tutelarlo attraversola costituzione del primo bio-d i s t r e t t o i t a l i a n o ,l ' i m p l e m e n t a z i o n e d e l l ecol t ivazioni e produzionibiologiche - a partire dal nostroprodotto principe: il vino ChiantiClassico d.o.c.g. - la salvaguardiadell'ambiente con un'attenzioneparticolare al tema dirimente dellariduzione e riciclo dei rifiuti.

UNA PAGINA è pubblicato da La Macina di San Cresci

Greve in Chianti

Radda in Chianti

San CascianoVal di Pesa

Tavarnelle Val di Pesa

Una Pagina 12 Aprile 2013

Nelle parole del Sindaco, Alberto Bencistà

In questo contesto lo SlowMovie Contest può fornire allan o s t r a m u n i c i p a l i t àun'importante occasione persottolineare due aspetti. Da unlato l'unicità di questo territorio,c o s ì a m a t o a l i v e l l ointernazionale, tanto da farneluogo di elezione per cittadini diogni parte del mondo e per tantiartisti che, a partire dagli anni'60, hanno scelto di vivere e dilavorare qui. Dall'altro mostrarecome, oggi, si cerchi dipreservare e salvaguardarel'ambiente e la qualità della vitadi cittadini e turisti attraversouna politica particolarmentesens ib i l e a l l e t ema t i cheambientali, a stili di vita slow(Greve in Chianti ha fondato nel1999 l'associazione delle CittàSlow), alla salvaguardia degliantichi mestieri e prodotti. E sele nostre macellerie – e i macellaiin particolare – sono famosi intutto il mondo, altrettantaattenzione meritano le pelletteriee i laboratori di restauro dellegno che popolano le nostrezone artigianali. Faticosamente,solo grazie ai nostri anziani,sopravvivono piccole bottegheartigiane in cui si intreccianoceste, si costruiscono botti, silavora il ferro battuto e si intaglial'olivo.Tornando alla campagna, oltre alvino e all'olio, si stannorecuperando col t ivaz ioniantiche, legate ad un'anticaeconomia di sussistenza, qualiquelle del giaggiolo e dellozafferano. Sono invece ormaipresenti quasi solo nei ricordi leantiche arti femminili delricamo, del trapunto e delrivestimento dei fiaschi.

San Casciano è come ung r a n d e m o s a i c o i nmovimento, in cui ogni

tassello si anima di vita concreta esi fa tableau vivant. Il territorio èesteso, eterogeneo, ciascunalocalità ha tradizioni e usanzeproprie ma non può fare a menodell’altra. Oltre al fascino dellecolline e delle strade bianche, alp r e g i o d e l l e e m e r g e n z earchitettoniche e del patrimoniostorico-artistico, San Cascianooffre ampie opportunità sul pianoeducativo e culturale: il museo,che custodisce alcune delle piùimportanti opere dell’arte tre-quattocententesca, le attività delteatro Niccolini e della biblioteca,il belvedere della Torre delChianti...Dalla sua riapertura, avvenutaoltre quindici anni fa, il TeatroNiccolini ha ospitato centinaia diartisti di spicco nel panoramai t a l i a n o e s t r a n i e r o .Rappresentanti del teatro ditradizione e della drammaturgiacontemporanea: questo il doppiofilo della programmazione che ilComune ogni anno confeziona incollaborazione con FondazioneToscana Spettacolo e il grandeUgo Chiti. L’amministrazionecomunale ha deciso di omaggiarequesti artisti (Paolo Poli, GianricoTedeschi, Massimo Ghini, FrancaValeri, Isa Danieli, AlessandroBenvenuti, Laura Curino, OttaviaPiccolo…) con il premio allacarriera Antonio Morrocchesi,una targa in argento e piùrecentemente un manufatto di altopregio realizzato dai nostrimaestri artigiani.Anche il museo

Nelle parole dell’Assessore alla Cultura,Chiara Molducci

di San Casciano porta il segno diun profondo legame con l’arte.Da alcuni anni, grazie allaprofessionali tà di SandraStanghellini e alla FondazioneGiuliano Ghelli, le sale cheospitano alcuni dei capolavoridell’arte toscana convivono coni m p o r t a n t i o p e r e d ’ a r t econtemporanea donate dagliautori che hanno esposto le lorocreazioni a San Casciano. Eanche camminando per le stradeo passeggiando per i boschi ci siaccorge di questa sensibilità delterritorio ai grandi artisti deinostri tempi, basti pensare alcervo di Mario Merz chetroneggia sulle mura medievali oalla luna di Mauro Staccioli nellaradura di Luciana. Altropalcoscenico artistico è quello dia l c u n i b o r g h i , c o m eSant’Andrea in Percussina, doveNiccolò Machiavelli scrisse il“Principe” che quest’annocelebra il quinto centenario. Ilborgo è stato più volte al centrodi produzioni cinematograficheche hanno amplificato il nome eil prestigio del nostro paese intutto il mondo.S e f o s s i u n r e g i s t a m iconcentrerei sulle immagini diSan Casciano che meglio

descrivono il duplice volto delnostro territorio: la bellezza el’eleganza da un lato, lasemplicità e la concretezzadall’altro. Non temerei ilconfronto tra gli interni diun’antica villa, e quelli dellacucina del Parco del Poggioneaffollata da decine di volontari.Mi piacerebbe accostare leimmagini di cittadini curiosi cheriempiono la biblioteca durantele conversazioni filosofiche delmercoledì, a quelle dei bambiniche imparano ad illustrare ininglese le opere d’arte del nostromuseo, o a quelle dei fondi dovei contradaioli costruiscono icarri e confezionano costumi peril Carnevale medievale. Pensoanche ai campi dei nostriagricoltori, alle mani di chi vilavora, comprese quelle deinostri concittadini nordafricani,e ai laboratori degli artigiani diSan Casciano, che al culto delbello sanno affiancare capacitàed esper i enza . Di ff i c i l eindividuare un solo mestierequale simbolo del saper faresancascianese. Le botteghe diuna volta e i loro ‘frutti’ piùsorprendenti rivivono nellapass ione di in tagl ia tor i ,argentieri, fabbri, ceramisti,pellettieri, ricamatrici. Unasaggezza che ci auguriamopossa essere raccolta e portataavanti dai cittadini del futuro.

Tavarnelle e più in generalei l Ch ian t i emananob e l l e z z a , a r m o n i a ,

capacità di emozionare, ma il veropunto di forza del territorio nonrisiede solo nell’incanto di unoscorcio paesaggistico, o nelpregio storico di una pieve. Laprofonda essenza del nostroComune è la sua gente, la vitalitàdi chi vi risiede, il senso comune ediffuso di appartenenza ad unterritorio dalla forte personalità,carat terizzato da storia etradizioni secolari; è la voglia dispendersi a favore degli altri, ilpiacere di ritrovarsi, stare insiemee soprattutto fare e creare perpassione e capacità. La gente chelavora, usa le mani per crescere,produrre, sentirsi utile, esprimereuna qualità, è l’erede piùr a p p r e s e n t a t i v a d iquell’enciclopedia del passato,così maestosa nel Chianti, chenon ingombra, ma continua adessere r i - le t t a con occhilungimiranti e consapevoli di chiconosce il valore delle proprieradici e vuole guardare avanti.Nonostante le difficoltà e lebattute di arresto dalle qualineanche ‘la bellezza’è immune.Ci sono artisti che rappresentanocon successo e forza di verità ilcuore e l’anima di Tavarnellesemplicemente perché ne fannoparte. Illustri esponenti delmondo cinematografico e teatralecome Ugo Chiti e la suainseparabile compagnia ArcaAzzurra, i cui componenti, inpar t icolar modo MassimoSalvianti e Dimitri Frosali,vivono il territorio come una fonteinesauribile di temi e vicende damettere in scena; uno specchiodella realtà reinterpretata che lagente ama e apprezza perché vi siriconosce. Nei testi del grandedrammaturgo Ugo Chiti arde da

Nelle parole dell’Assessore allo Sviluppo Economico, Lia Corsi

sempre il fuoco del realismo; chet r o v a i s p i r a z i o n enell’osservazione acuta e genialedei pregi e dei difetti della realtàtavarnellina, ricca di genuinità econtraddizioni che rendono cosìvivo e variegato il nostro tessutosociale. Recentemente anchel’attrice e regista Barbara Enrichiha gira to e prodot to undocumentar io ne l nos t roterritorio, nell’ambito di unp r o g e t t o p r o m o s s odall’assessorato alle Pario p p o r t u n i t à d e l l ’ U n i o n ecomunale e del CoordinamentoD o n n e A r c i L a R a m p aTavarnelle, che ha acceso iriflettori sulle testimonianzeparal le le e incrociate diquattordici donne di quattrodiverse generazioni. In generale,il contributo degli artisti sta nellavalorizzazione e la diffusione delconcetto di memoria e di identitàdella nostra comunità che oggiha un profilo così deciso anchegrazie all’intreccio di questi dueaspetti.Se fossi un regista filmerei letante testimonianze artistiche earchitettoniche di cui il nostroterritorio è pieno, quali il borgodi San Donato in Poggio, Badia aPassignano, la Pieve di SanPietro in Bossolo e l’attiguoMuseo di Arte Sacra, i crinali diNoce e Bonazza, alternati allavitalità delle piazze, delle vie diTavarnelle e dei suoi laboratoriartigianali. Una visita al mercatosettimanale di piazza Matteotti,un giorno trascorso tra le aziendevitivinicole, i capannoni degliimprenditori, gli atelier degliartigiani, i negozi del centrostorico rendono chiara l’idea dicosa voglia dire per la comunitàtavarnellina la cultura del fare. Etanti sono i mestieri che solcanoquesta tradizione tra storia e

contemporaneità. Vecchie enuove generazioni di falegnami,in tag l ia tor i , res taura tor i ,argentieri, ceramisti, fabbril e g a t i d a u n c o m u n edenominatore: l’abilità manualeaccostata alla creatività e alcoraggio di interpretare le nuovetendenze con capacità diinnovazione. Artigiani per sceltae passione, che in un mondoabituato a correre inventano er i s c r i v o n o l a t r a d i z i o n eseguendo i ritmi naturali del‘fatto a mano’.

Nelle parole del Sindaco, Alessandro Aterini

Radda in Chianti è unpiccolo comune immersonel verde del Chianti

Classico senese, con unasuperficie di oltre 80 Km quadratied una popolazione di 1.700abitanti. Radda fu nel passatosede della Lega del Chianti, di cuidivenne capoluogo nel 1415.Oggi è possibile visitare ilPalazzo del Podestà, sede delcomune, sulla cui facciata sonomurati gli stemmi dei vari podestàe le carceri.Dopo l’esodo e l’abbandonoavvenuti nel quindicennio 1952-1966, i colli di Radda e in generedel Chianti, sono tornati a sedurreuno stuolo di innamorati dellanatura, cittadini provenienti dellegrandi aree metropolitane italianee dai paesi stranieri ( Inghilterra,Germania, Svizzera ...). Si trattadi un mondo eterogeneo perprovenienza sociale e territoriale,c h e p e r ò c o n d i v i d el’appartenenza alla culturacontadina, e che ha riscoperto ivalori della “ nostra” campagna,

così ricca di beni culturali eambientali che l’esodo sembravaaver mandato in totale rovina.E’ un paesaggio costellato dicase coloniche modellate conuna spontanea ma genialearchitettura “fatta a mano” i cuiesterni hanno il colore dellerocce e dei terreni circostantiperché costruite con le pietreraccolte sul posto; è unsuccedersi di più rade es p l e n d i d e v i l l e - f a t t o r i ecircondate da giardini . Su tuttospicca la presenza di chiese echiesette, alcune di grandeinteresse architettonico comequelle del Borgo di Volpaia, diP i a n d ’ A l b o l a , B a d i a aMontemuro, il Convento SantaMaria a Radda, la Pieve di SantaMaria Novella, San Fedele,Castelvecchi, Livernano...Le principali attività delterritorio sono quelle legate allaproduzione di olio e vino, dasempre ricchezza e orgogliodella nostra realtà; ancora oggi cisono tradizioni che non si sono

perse come la lavorazione delleceramiche, delle carni e dei muri“a secco” tipici di questa zona.Radda ha accresciuto il suoreddito negli ultimi venti annigrazie al turismo, con attivitàalberghiere e di agriturismo,sempre nel rispetto del territorio.Ci sembra che uno dei compiti incui le Amministrazioni localidovrebbero impegnarsi di più,sia quello di intensificare iprocessi di aggregazioneutilizzando in particolare lemanifestazioni culturali ericreative. In questo è essenzialeil contributo degli uomini dicultura, che non sono divisi dapregiudizi, quale che siano leloro idee e la loro formazione.Il lavoro di Slow Movie Contestpur ponendosi come primoobiettivo quello di realizzare unattento esame degli aspettisociali ed economici checaratterizzano la vita del Chianti,porterà indirettamente anche unnotevole contributo in direzionedi una maggiore integrazioneeconomica del territorio.