Una nuova visione dello spazio-tempo che consente viaggi ... · 'trans-space' del viaggio FTL...
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Una nuova visione dello spazio-tempo che consente viaggi più
veloci della luce
( Commenti matematici del cabalista Leon)
Gregory V. Meholic
Hermosa Beach, California, 90254 (310) 336-2919, [email protected]
Sommario.
Recenti scoperte in molte discipline della fisica hanno supportato l'esigenza di una
"nuova" scienza per spiegare l'apparente relazione tra fenomeno a scala
cosmologica e quelli a livello quantistico e subatomico, pur continuando a sostenere
la meccanica classica del movimento, l'elettromagnetismo e la relatività. Viene
postulata una nuova visione sia del “continuum” spaziotemporale che dell'universo
che non solo collega questi campi di interesse, ma propone un metodo per viaggiare
a velocità superluminali esaminando le equazioni della relatività speciale descritte
qui sotto. La matematica dominante della relatività speciale descrive un
“continuum” simmetrico che supporta non solo uno, ma tre spazi indipendenti
ciascuno con un insieme unico di leggi fisiche fondate sulla velocità della luce, c.
Questi spazi spaziali sono il subluminale (dove v / c <1), il luminale (dove v / c = 1), e
il superluminale (dove v / c> 1) che costituiscono assieme un universo "tri-spazio".
La simmetria relativistica illustra che possono esserci fino a tre velocità (una per ogni
spaziotempo) per un dato stato di energia assoluta. Le caratteristiche simili di massa
ed energia in ogni spazio-tempo possono permettere un viaggio più veloce della luce
(FTL = faster than light ) attraverso una trasformazione / scambio quantico di
energia e massa (a livello di quark o oltre) tra i regni subluminale e superluminale.
Basandosi sulle caratteristiche suggerite dello spaziotempo superluminale, il metodo
'trans-space' del viaggio FTL consentirebbe a una particella di attraversare lo spazio
subluminale viaggiando attraverso il continuum superluminale senza incorrere nelle
sanzioni della relatività speciale o delle relazioni causali. Inoltre, il costrutto dello
spaziotempo e il regno superluminale dell'universo 'tri-spazio' possono offrire una
prospettiva diversa rispetto alle attuali ideologie che potrebbero rappresentare
meglio i fenomeni fisici inclusa l'espansione universale, il campo del punto zero, la
materia oscura e la fonte di inerzia .
INTRODUZIONE
Esistono tre categorie che classificano tutti i moti osservati delle particelle: più lento
della luce (subluminale), velocità della luce (luminale) e più veloce della luce
(superluminale). Le particelle subluminali, chiamate “tardioni”, consistono in tutto
ciò che è costituito dagli stati più elementari della materia e possono essere
quantificati attraverso strumenti analitici come la fisica newtoniana e la meccanica
classica. Le particelle più veloci come i fotoni (luxoni) e la propagazione delle onde
elettromagnetiche (EM) sono uniche in quanto non possono essere fatte andare più
lentamente o più velocemente quando si trovano nel vuoto. Questa caratteristica
definisce la velocità della luce, c, ed è stata dichiarata un limite di velocità assoluto
per fotoni e non fotoni allo stesso modo. Le particelle che viaggiano più
velocemente della luce, chiamate “tachioni”, sono anche uniche in quanto tali entità
devono ancora essere scoperte in natura. Nonostante la loro apparente assenza, gli
strumenti sviluppati per valutare le particelle a velocità superluminali sono derivati
da quelli usati per descrivere tardioni e luxoni. In questo modo, il movimento
superluminale è stato definito rispetto alle condizioni subluminali che portano a
complesse equazioni di movimento e trasformazioni di coordinate (Puscher, 1980;
Murad, 1997; Jones, 1982). Anche se corretti, questi adattamenti potrebbero non
essere del tutto rappresentativi di come il regno superluminale o lo spaziotempo in
generale, dovrebbe essere percepiti.
Dalla comprensione attuale del cosmo e dei fenomeni naturali osservati, la nostra
percezione dell'universo include tutti gli eventi subluminali e luminali (incluso il
comportamento della luce stessa), mentre l'ipotetico regno superluminale esiste
solo in un senso matematico privo della prova sperimentale per la sua esistenza . Le
rappresentazioni matematiche che predicono il comportamento di particelle che
normalmente viaggiano al di sotto della velocità della luce (tardioni ) quando
viaggiano più velocemente della luce (FTL) introducono effetti relativistici e causalità
dal punto di vista subluminale, che danno problemi insormontabili per la maggior
parte dei concetti di viaggio FTL. Questo articolo, tuttavia, discuterà una nuova
relazione tra la velocità della luce, la materia, l'energia e il tempo che identifica tre
continui separati all'interno dell'universo in modo tale che viaggi FTL senza effetti
relativistici o causali possano essere possibili.
SIMMETRIA RELATIVISTICA E L'UNIVERSO TRIPARTITO
La formulazione di A. Einstein sulla relatività speciale in congiunzione con le
trasformazioni di Lorentz è diventata il criterio stabilito per valutare il movimento a
velocità inferiori alla luce e vicine alla luce. In sintesi, questi principi affermano che
quando una particella si avvicina a c, la sua massa relativistica, m, sembra
aumentare, la sua lunghezza relativistica, l, sembra accorciarsi, mentre il tempo, t,
inizia a rallentare, rispetto a un osservatore in una cornice di riferimento diversa.
Questi processi sono noti come aumento di massa relativistica, contrazione della
lunghezza e dilatazione del tempo, rispettivamente, e sono rappresentati dalle
equazioni di Einstein descritte qui sotto. Una volta che una particella raggiunge c, un
osservatore vedrebbe che la sua massa diventerebbe infinitamente grande, la sua
lunghezza diventerebbe infinitamente piccola e il tempo sembrerebbe fermarsi.
Poiché la relazione massa-energia di Einstein (1) mostra che una energia infinita, E, è
necessaria per spostare una particella alla velocità della luce a causa dell'aumento
infinito della massa relativistica, la velocità della luce attraverso l'accelerazione pura
è considerata impossibile. Il suffisso "o" indica le quantità "appropriate o a riposo”
misurate quando la velocità della particella, v, è uguale a zero rispetto alle
coordinate di riferimento dell'osservatore.
SPIEGAZIONE MATEMATICA DEL CABALISTA LEON
Formule di Einstein:
( 1 ) E =
La massa m rimane costante solo quando un corpo non si muove, ma a una velocità
che si avvicina alla luce, la massa aumenta con la correzione Gamma ed il rapporto
Beta tra velocità della massa e velocità della luce.
Quando Beta = 1, il termine al denominatore della correzione Gamma diventa = 0
E quindi la massa diventa infinita, perché ogni numero diviso per zero = infinito
2
1
c
v
mm o
E quindi occorrerebbe un’energia infinita per fare viaggiare quella massa alla
velocità della luce c
Alla velocità della luce la lunghezza di un corpo in movimento e il tempo sono
soggetti alla stessa correzione gamma per cui :
l = lo X Gamma diventa zero
t = to / Gamma diventa infinito, cioè si ferma
La relatività al di sotto della velocità della luce o al di sopra di essa deriva dal
contributo dei termini della radice quadrata della correzione Gamma, in quanto
contiene il rapporto tra velocità delle particelle e velocità della luce, v / c. Per le
particelle che esistono e viaggiano solo alle velocità subluminali dove v / c <1, le
quantità relativistiche m, l e t sono valori reali. Per particelle come fotoni che
vengono create ed esistono solo alla velocità della luce (v / c = 1), il termine radice
quadrata è uguale a zero. In questo caso, t diventa infinito e l diventa zero, ma m
diventa infinita. Per rendere la massa relativistica un valore reale, la massa corretta,
mo, deve essere zero come nel caso del fotone ( verificata dagli esperimenti
[Herbert, 1989]).
Per le particelle create ed esistenti in uno stato superluminale, il v / c diventa
maggiore di 1, risultante nella radice quadrata di un numero negativo. Cioè diventa
matematicamente un numero complesso e impone quindi un termine immaginario
alle quantità relativistiche. Un tachione è una particella ipotetica, in quanto non
ancora trovata, la cui massa al quadrato è negativa, cioè m2 è uguale a -1 quindi
m = .
Per semplicità chiamiamo i la radice quadrata di meno uno. Quindi i = se
Se applichiamo questo valore di mo = i alla formula della correzione relativistica qui
sotto:
2
1
c
v
mm o
Allora è facile vedere che i due termini immaginari i, al numeratore e al
denominatore, si elidono a vicenda. Questo è un trucco matematico, per consentire
alla massa immaginaria i al numeratore di questa equazione di elidersi col
denominatore, altrimenti l’energia della particella diverrebbe immaginaria e quindi
contraria ai principi della fisica. Questo non è il solo trucco “ad hoc” della
matematica per consentire ad una particella di fare cose straordinarie. Pensate al
fotone di massa 0!
Ripartiamo dalla formula di Einstein che corregge la massa a causa della velocità
della particella e al numeratore supponiamo che mo = i x 0.1 , cioè che la particella
abbia una piccola massa negativa diversa da zero, mentre il termine al
denominatore rimanga come sempre uguale a gamma. Nel caso del tachione che
viaggia più veloce della luce, supponiamo che la sua velocità per esempio sia 0.001
superiore di quella della luce ( che al quadrato diventa 0.000001 ). Possiamo quindi
scrivere al denominatore , invece di radice quadrata di – 0.000001, per evitare il
segno negativo, i x 0.001 , dove 0.001 è la radice quadrata di 0.000001 e
semplificare eliminando i due i che si elidono. Eliminati i numeri immaginari quindi
avremo ottenuto che mo = 0.1/ 0.001 = 100, un numero molto più grande della
massa del tachione a riposo. I termini immaginari sono eliminati e la massa o
energia del tachione sono positive e reali, come ogni energia che si rispetti.
Tutto ciò significa che a velocità superluminali i tachioni acquistano una massa
positiva, che aumenta man mano che la sua velocità diminuisce. Dalla formula qui
sotto si deduce che se il tachione è dotato di massa, se il denominatore diventa
zero, cioè se la sua velocità diminuisce fino a diventare uguale a quella di un fotone,
la sua massa diventa progressivamente più grande ed occorre un’energia infinita per
superare la barriera della luce. Se invece la massa a riposo del tachione è zero,
quando la sua velocità diventa uguale a quella della luce, il tachione si trasforma in
fotone. Studiate l’equazione di nuovo:
2
1
c
v
mm o
Quando mo = 0 e anche il denominatore diventa radice quadrata di zero, 0/0 = 1 e il
tachione diventa un fotone. Bella vero questa capacità di trasformarsi l’uno
nell’altro!
Ora parliamo di Tachioni, che sono particelle di massa negativa che viaggiano più
veloce della luce. Cosa significa massa negativa? Cosa sono in realtà? Sono
possibilmente dei quanti di “ espansione”, più simili a degli ultrasuoni che a delle
particelle. Sono esattamente il contrario della materia, pur non essendo antimateria.
Molto probabilmente si formano a causa di esplosioni che avvengono nei buchi neri,
in assenza di tempo. Avvengono anche quando si verificano delle piccole esplosioni
spontanee, causate da fluttuazioni quantistiche, al di fuori degli Universi cinetici,
dove il tempo è fermo o quasi fermo. Aiutano Dio a pensare a velocità infinita,
collegando tra loro le varie bolle di tempo della sua sostanza. Non solo viaggiano più
veloce della luce fino a velocità infinita, ma non possono viaggiare al di sotto della
velocità della luce, altrimenti richiederebbero un’energia infinita per superare il
muro della luce. Possono invece viaggiare facilmente a velocità infinita se la loro
energia diventa zero e la loro massa quindi è zero, per il principio di equivalenza tra
energia e massa espresso da questa famosa equazione di Einstein:
E =
Questo fatto si capisce facilmente studiando questa formula corretta per la velocità
della particella dalla correzione gamma:
Quando il termine al denominatore diventa infinito, perché la particella viaggia a
velocità infinita, diventa zero, perché ogni numero diviso per infinito diventa
zero, e quindi l’energia del tachione diventa zero.
Questo fatto è molto utile a Dio, perché gli consente di pensare con energia zero al
di fuori degli Universi !
Un altro fatto da considerare è che se tu viaggi alla velocità della luce, non fai più
”ombra” perché viaggi alla stessa velocità dei fotoni. Ma un tachione, non solo non
fa ombra. Precede la sua ombra che è vincolata dai fotoni. Questo spiega l’energia
oscura e la massa oscura, come dice Meholic, che forse si verificano a causa
dell’espansione dell’Universo, e a loro volta causano l’aumento dell’espansione.
Ma per un Cabalista i tachioni spiegano quel che Dio disse a Mosè quando questi gli
chiese: Posso vedere il tuo volto?
Dio rispose: No, puoi vedere soltanto la mia schiena.
La spiegazione che è più ovvia è che Dio, essendo al di fuori del Tempo, può
comunicare soltanto “tramite i Tachioni “a velocità infinita ( o quasi ).
Bene adesso capiamo il perché di questo strano comportamento divino. Cito quel
che ho scritto nel Talmud di Scicli a proposito di Dio:
Dio è dunque il Logos, il Pensiero, la Coscienza dell’Esistenza e sì, Dio può pensare! Ma non sappiamo come. Possiamo citare la Bibbia su questo argomento dove il profeta dice: “Poiché i miei pensieri non sono i tuoi pensieri, né le mie vie sono le tue vie, dice il Signore. Poiché come i cieli sono più alti della terra, così sono le mie vie più alte delle tue vie” ( Isa: 55, 8,9 ). Comunque adesso che abbiamo capito la matematica dei tachioni, pensiamo che Dio utilizzava i tachioni per pensare e per inviare i suoi messaggi anche prima della creazione !
TEORIA DI GREGORY MEHOLIC
Il concetto di simmetria relativistica può quindi essere derivato dalla matematica.
Quando la massa relativistica m è sostituita dalla massa a riposo mo, l'energia
relativistica in termini di massa e velocità viene definita. Puscher (1980) fornisce una
derivazione matematica sufficiente, ma solo i punti salienti saranno riassunti qui.
Di seguito sono riportate le funzioni e la figura che illustrano la simmetria
relativistica.
La Figura 1 mostra solo le magnitudini positive più familiari di quantità come
l’energia positiva, quella negativa e il rapporto tra velocità della massa e velocità
della luce.
L'asintoto verticale v = c è la funzione che divide la Figura 1 in tre parti con l'asintoto
incluso. Quindi per una data energia assoluta e massa a riposo reale (l'asse
verticale), potrebbero esistere tre regni di velocità ammissibili in base alla velocità
della luce. La fisica corrente può descrivere accuratamente le leggi naturali sia dello
spazio subluminale (la curva di sinistra) che dello spazio-tempo luminale (dove v è
sempre uguale a c) e dimostrare che coesistono nello stesso spazio e tempo. Nel
primo caso, le particelle non possono mai raggiungere la velocità della luce e la
massa corretta è sempre un valore reale positivo. La simmetria relativistica, tuttavia,
propone l'esistenza di un terzo regno aggiuntivo per un dato rapporto energia /
massa dove v è sempre maggiore di c (la curva più a destra). Questo è definito come
spazio superluminale e non è stato accuratamente caratterizzato dal momento che
non esistono fenomeni naturali o empirici da cui derivare un insieme di leggi fisiche.
Qui, la velocità della luce è uno stato di riposo asintotico e poiché v / c è maggiore
dell'unità, le equazioni della relatività devono fare i conti con la radice quadrata di
un valore negativo, introducendo così quantità immaginarie. È qui che la
matematica inizia a divergere dalla comprensione fisica ed è una delle ragioni per
cui sono stati adottati ulteriori approcci subluminali convenzionali per esaminare le
caratteristiche del movimento superluminale. Nondimeno, le condizioni della
simmetria relativistica propongono che vi siano effettivamente tre continui
coincidenti e coesistenti che occupano lo stesso spazio e lo stesso tempo insieme
formando l '"universo tripartito “ (tri-spazio) (Meholic, 1998).
La Figura 2 mostra il modello dell'universo tripartito in cui due regni dello spazio
sono separati da uno spazio-tempo. I due spazi primari, coesistenti, sono governati
da insiemi di leggi fisiche radicalmente differenti (una subluminale e l'altra
superluminale), ma consentono in modo indipendente l'esistenza di una massa reale
positiva e di energie EM come le onde e i fotoni. Lo spaziotempo, d'altra parte, è il
mezzo fondamentale che supporta l'esistenza e la progressione temporale di queste
energie e si comporta, per la maggior parte, come una barriera semi-permeabile tra
i due spazi. Lo spaziotempo intermedio è composto da stringhe, super-stringhe e
filamenti di energie quantistiche che sono tutte unite in un tessuto cosmico che
circonda ogni massa dell'universo e riempie ogni suo punto intermedio.
Sebbene il concetto di una membrana spaziotemporale, o "brane" in breve, che filtri
le energie che passano tra gli universi sia stato recentemente teorizzato (Johnson,
2000), ci sono tre caratteristiche dello spaziotempo che differenziano la visione
tripartita dalla cosmologia basata sulle stringhe. La prima è che lo spaziotempo ha
quella che potrebbe essere chiamata una superficie “per sé” su cui risiedono tutte le
energie EM (Figura 2). Si forma al confine distinto tra l'energia di massa e il medium
spaziotemporale, sostenendo la ben nota affermazione che la massa è veramente
una fase diversa di energia. Come per il suono, la velocità con cui i segnali EM si
muovono lungo la superficie è governata dalla densità complessiva del mezzo, in
questo caso, la combinazione della permittività e della permeabilità dello spazio
libero, che insieme definiscono la velocità della luce. La superficie ha una naturale
tendenza a rimanere piatta e imperturbata, sostenendo le recenti osservazioni che
l'universo è effettivamente piatto (non curvo come inizialmente pensavano i fisici
moderni [Musser, 2000]) ed è facilmente distorto in presenza di energia di massa. La
seconda caratteristica proposta è che al di sotto della superficie dello spaziotempo
esiste un vero spessore invece di una sottigliezza piatta o profondità infinita. Ciò
implica che il medium spazio-temporale deve, quindi, avere due lati come mostrato
in Figura 2. La dinamica di ciò che accade tra le superfici all'interno del mezzo stesso
è meglio riconosciuta come il campo del punto zero (ZPF) ed è rappresentata
dall’asintoto v = c di Figura 2. ( Quello è il muro della luce, insormontabile per le
particelle dotate di massa diversa da zero. Nota del Cabalista )
Lo ZPF copre tutti i rapporti energia / massa in cui v = c e supporta l'affermazione
che all'interno di esso possono esistere quantità immensurabili di energia.
Sulla superficie e all'interno del mezzo ZPF, che è lo spazio e il tempo, la massa e
l'energia sono indistinguibili l'una dall'altra. Sebbene lo spessore effettivo misurabile
debba ancora essere determinato, la sensibilità della distorsione dello spazio-tempo
alle perturbazioni implica che sia effettivamente piuttosto sottile. Il concetto di
distinzione finale tripartita dello spazio, è che lo spaziotempo esibisce proprietà
quasi-fluide ( per la precisione assomiglia a un superfluido ). Le superfici e la regione
intermedia sono proposte per avere proprietà analoghe a viscosità, densità,
conformità e tensione superficiale (Meholic, 2002). Questi non saranno discussi in
dettaglio qui, ma la modellazione dello spaziotempo con tali concetti familiari
consente di spiegare molti dettagli misteriosi sulla piccola frazione dell'universo che
la scienza ha osservato.
Per quanto riguarda l'interazione dei due spazi attraverso il medium
spaziotemporale, ciascun regno ha una posizione e un tempo congruenti e sono tutti
ugualmente influenzati dalla massa, dalla gravità e dai fenomeni quantistici. Poiché
lo spaziotempo luminale agisce come un confine comune per i regni subluminale e
superluminale. Nulla esiste in questo stato unico oltre alle energie e ai fotoni EM;
quindi, nulla può "attraversare" da uno spazio all'altro senza prima passare
attraverso lo spazio-tempo luminale e diventare luce stessa. Anche i tre regni hanno
energia comune. L'esistenza e la definizione di spazio tripartito dipende dall'asse
verticale nella figura 2 che rappresenta un'energia assoluta tale che ogni punto
dell'universo ha un valore energetico positivo. L'energia comune porta a
un'importante supposizione che l'energia totale di qualsiasi punto nello spazio possa
essere rappresentata da uno dei tre distinti insiemi di leggi fisiche che coesistono in
quella posizione. Più semplicemente, lo stato energetico dato di un punto nello
spazio subluminale è presente anche in entrambi i regni luminale e superluminale
nello stesso punto. A causa della sua natura complessa, tuttavia, l'energia di massa
può esistere solo in uno spazio in una determinata posizione (escluso lo spazio-
tempo luminale dove mo è sempre zero). Questo è il risultato di come l'energia di
massa influisce sullo spaziotempo e sulla sua topografia rispetto alla curvatura
gravitazionale. Ma indipendentemente da quale tipo di energia sia presente in uno
spazio, la stessa energia è sempre riflessa negli spazi adiacenti, spesso in forme
diverse. Questo sarà spiegato in modo più dettagliato nella sezione che segue.
CARATTERISTICHE DELLO SPAZIO SUPERLUMINALE
Poiché gli spazi subluminali e superluminali hanno c come un confine asintotico, vi
sono delle analogie fondamentali tra di loro che possono essere definite attraverso il
lavoro di Einstein e Minkowski su massa, gravità, luce e tempo. Poiché il loro lavoro
è stato provato sperimentalmente nello spazio subluminale, le variazioni su quelle
verità dovrebbero valere anche per continui simili coesistenti (cioè lo spazio
superluminale: nota del Cabalista). Ciò che deve essere implicitamente riconosciuto
in tali confronti è che ogni spazio ha una propria serie unica di leggi che potrebbero
non avere senso matematico (o fisico) se osservate dallo spazio adiacente, ma
coerenti con le proprie. Questo concetto è fondamentale per comprendere come i
due spazi coesistano senza interferenze o osservazione diretta.
Allo stesso modo in cui la massa subluminale è composta da tardioni, la massa
superluminale è composta da tachioni. I tachioni sono l'equivalente superluminale
dei tardioni, comprese tutte le forme di particelle subatomiche e antiparticelle. Dal
momento che esistono in un regno parzialmente governato dalla matematica
immaginaria, le loro proprietà devono essere definite al fine di confrontarle
adeguatamente con i loro cugini tardioni. I dettagli di Puscher (1980) hanno
proposto le proprietà tachioniche con sufficienti derivazioni matematiche, ma solo i
punti salienti saranno menzionati qui. Per quanto riguarda la massa, un
denominatore immaginario risulta in (1) quando v> c. Per fare i conti con questo,
Puscher (1980) suggerisce che anche la massa superluminale, mo, deve essere
immaginaria. ( Vedere qui sopra la spiegazione matematica del Cabalista Leon )
I termini immaginari nel numeratore e nel denominatore quindi si annullano,
lasciando solo i termini reali per la massa relativistica. In breve, il mo superluminale è
immaginario, ma m rimane positivo e reale quando si muove più velocemente di c.
L'implicazione è che i tachioni possono essere entità reali misurabili che hanno
lunghezza, quantità di moto, spin, stati quantici e tutte le proprietà correlate
indigene alla materia di tardioni, ma non possono essere rallentate alla velocità della
luce indipendentemente dall'energia immessa ( la curva più a destra di Figura 2).
Poiché le quantità relativistiche e appropriate dei tachioni sono immaginarie, la
matematica implica che le masse superluminali siano soggette a effetti relativistici
opposti alla massa subluminale. Per esempio, la Figura 2 mostra che quando
l'energia viene ritirata da una massa positiva, reale, superluminale, la velocità
aumenta e la massa relativistica diminuisce per avvicinarsi alla vera massa di riposo
immaginaria. Anche le dimensioni fisiche si allungherebbero invece di accorciarsi
man mano che la velocità diminuisce. Se un tempo immaginario appropriato fosse
impiegato in (1), una simile cancellazione di termini immaginari avrebbero il
risultato di far sì che i tachioni sembrino obbedire a una progressione in avanti del
tempo ( in accordo con la freccia del tempo : nota del Cabalista ) come le loro
controparti subluminali. La relatività superluminale predice che il tempo
normalmente procederà in avanti, e in retromarcia solo quando v diventerà minore
di c, il che è impossibile. Secondo le discussioni sul continuum superluminale e la sua
somiglianza all’energia-massa dello spazio subluminale, un'assunzione prudente
sarebbe che il tempo viaggi avanti in entrambi gli spazi poiché ciascuno è delimitato
dallo stesso continuum spazio-temporale luminale. E dal punto di vista dell'entropia,
quando l'energia viene aggiunta a un sistema superluminale, l'entropia diminuisce.
Questo è esattamente l'opposto di tutto il fenomeno osservato nello spazio
subluminale (Hey, 1997) che quando l'energia viene aggiunta ad un sistema, il calore
viene solitamente prodotto producendo un aumento di entropia. Questa è una
prospettiva unica nel senso che se l'entropia vuole naturalmente aumentare per lo
spazio subluminale, l'ordine naturale potrebbe essere quello di diminuire nello
spazio superluminale, sviluppando così un equilibrio netto (o conservazione)
attraverso l'universo tripartito.
Le estrapolazioni dei tre spazi nelle rappresentazioni di Riemann illustrano come lo
spazio-tempo luminale sia sufficientemente curvato da una massa reale positiva per
creare la gravità. L'influenza familiare della massa nello spazio subluminale basata
sulla fisica corrente è ormai nota a tutti. La massa può essere osservata
direttamente e induce una "ammaccatura" gravitazionale nello spaziotempo
luminale che determina la curvatura verso l'interno del percorso di una particella in
avvicinamento verso la massa. Questo rappresenta la flessione di luce e tempo
dovuta alla forza di gravità ( apparentemente ) attrattiva della massa. ( In realtà lo
spaziotempo subluminale viene compresso dalla presenza della massa e quindi
esercita una pressione inerziale sui corpi che la circondano. Vedere la pubblicazione
su Academia Edu. Horror Vacui di Massimo Melli ) La Figura 3 illustra come la massa
dello spaziotempo luminale reagisce alla presenza di un’altra massa, esercitando
una pressione inerziale che in realtà crea un vuoto tra le due masse.
Figura 3
In realtà la massa e l’energia dello spazio superluminale agiscono in modo opposto,
rendendo una distorsione inversa che appare come un "rigonfiamento" la cui massa
crea espansione. Il percorso delle particelle che si avvicinano in questo caso è curvo
lontano dalla distorsione, rappresentando un effetto repulsivo o anti-gravità. La luce
sarebbe ancora piegata dalla curvatura di gravità, ma in direzioni opposte. In breve,
sia la massa che l'energia sono conservate in modo tale che dove c'è massa in uno
spazio, c'è solo un'energia equivalente nell'altro, e che uno stato di energia in uno
spazio non richiede necessariamente una massa equivalente nell'altro. Per questo
motivo, i tachioni e i tardioni non interagiranno mai direttamente a causa della
presenza dello spazio-tempo luminale delimitante, né uno spazio sarà direttamente
"visibile" dall'altro. L'influenza della gravità sullo spaziotempo luminale può essere
l'unico effetto attraverso il quale rilevare la presenza di masse superluminali.
Se i tachioni possono esibire una massa reale, allora genererebbero una gravità
reale allo stesso modo dei tardioni. Secondo la discussione precedente, l'energia di
massa del tachione sarebbe riflessa nello spazio subluminale come un'energia
gravitazionale uguale senza massa osservabile. Tali disturbi, per una interessante
coincidenza, sono esattamente ciò che gli astronomi cercano quando cercano la
materia oscura. Recenti scoperte hanno anche concluso che enormi "aloni" di
materia oscura circondano la maggior parte delle galassie (IAU, 2003). Sulla base
delle discussioni precedenti, il modello dello spazio tripartito propone che la materia
oscura sia, di fatto, la massa tachionica nello spazio superluminale la cui presenza è
osservata solo dal suo effetto gravitazionale sullo spazio subluminale. Anche se qui
non verrà fornito alcun dettaglio, la premessa spaziale può anche spiegare la
formazione di tali aloni e può modellare le interazioni della materia oscura e
dell'energia oscura sull'espansione accelerata dell'universo.
Le distinte differenze relativistiche tra i regni subluminale e superluminale
impongono che i tachioni non possano esistere nello spazio subluminale e,
viceversa, i tardioni non possono esistere nello spazio superluminale. Esiste la
possibilità, tuttavia, che alcune particelle già scoperte nel regno subluminale
possano avere proprietà che consentano loro di esistere in ambedue gli spazi.
I quark sembrano adattarsi a questa descrizione e, come tutte le particelle, sono
soggetti alle strane leggi della meccanica quantistica.
CONCLUSIONI
Attraverso la valutazione logica della relatività speciale e le caratteristiche
matematicamente supportate delle particelle superluminali, è stata proposta la
supposizione che ci siano tre regni spaziali coesistenti con proprietà fondamentali
uniche. Saltiamo altre discussioni di Meholic che si possono peraltro leggere sulla
sua pubblicazione dal titolo: A novel view of spacetime permitting faster-than-light
travel ( Gregory V. Meholic )
Le conclusioni di Meholic sono state condivise indipendentemente dal Cabalista
Leon nel suo saggio pubblicato su Academia Edu. :
https://www.academia.edu/25362171/Dark_energy_and_dark_mass
Quel che è importante per un cabalista è spiegare come sia possibile il Pensiero
Divino, in assenza di un Universo Cinetico, cioè prima della Creazione.
La teoria dello spazio tripartito aiuta a formulare un’ipotesi valida.
Partendo dal diagramma del cono di luce di Einstein – Minkowski possiamo
formulare le seguenti ipotesi ( Figura 4 )
Figura 4
Prima della creazione lo spazio luminare futuro non esisteva ancora dentro il cono di
luce del tempo futuro. Quel cono avrebbe contenuto due degli spazi previsti dalla
teoria di Meholic, quello subluminale all’interno del cono e quello luminale,
rappresentato dalla superficie del cono stesso.
Esisteva soltanto un passato sconosciuto separato da un sottilissimo piano del
presente, di spessore uguale a zero, da un futuro che era soltanto potenziale.
Quello era il piano del presente sul quale si trovava l’osservatore Dio. Nulla si
muoveva, quindi esisteva soltanto energia potenziale dovuta al contributo del cono
del passato, ormai divenuto fossile, ma pur sempre reale, perché rappresentava la
Sostanza potenziale di Dio o il ZPF della teoria , dalla quale è avvenuta la creazione.
Secondo la Bibbia, l’apice del cono del Passato era un abisso nero, cioè una
singolarità o un buco nero sul quale aleggiava lo Spirito di Dio ( i Tachioni ? ).
Il diagramma della figura 1 mostra che quando l’energia è zero, la curva di destra si
avvicina asintoticamente ad una velocità infinita, e questo è esattamente ciò che
serviva a Dio per poter pensare e dare l’ordine alla sua Sostanza: Sia la Luce !
All’atto della creazione si sono formati quindi i tachioni di massa zero, a velocità
infinita, perché il tempo era fermo e non c’era ancora l’energia cinetica, ma solo
quella potenziale. Lo spazio futuro era allora superluminale e i tachioni viaggiavano
a velocità infinita.
Poi, quando è scaturita la luce, lo spazio e diventato luminale e i tachioni si sono
trasformati in fotoni, che viaggiavano alla velocità della luce. Ma l’energia era
talmente intensa ( infinita ) a causa della velocità infinita dei tachioni e del
rallentamento dei tachioni, che si erano trasformati in fotoni, creando massa
gravitazionale e formando i quark, a partire dai fotoni energetici. A partire dai
quark si erano formate poi tutte le particelle elementari, i neutroni, i protoni, gli
elettroni e tutte le loro anti-particelle.
Ecco come Dio ha creato l’Universo. Se non è vero, almeno la matematica è giusta !
( il Cabalista Leon)