Una Fiaba dedicata al Sole

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Provincia di Macerata SpazioAmbiente

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Un progetto editoriale e di educazione ambientale riservato alle alunne ed alunni delle scuole primarie marchigiane. Info: www.spxaioambiente.org

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Promosso da

Provincia di MacerataAssessorato all’Ambiente

Con il patrocinio di

Ministerodell’Ambiente

Ministero dell’IstruzioneUff. Scolastico Regione Marche

RegioneMarche

Provinciadi Ascoli Piceno

Agenzia Regionaleper la Protezione Ambientale delle Marche

LegambienteMarche

Con il contributo di

Con la partecipazione di Si ringrazia

Associazione culturaleSpazioAmbiente

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Introduzione

La quantità di luce solare che ogni anno illumina il nostro pianeta è di quat-tro o cinque volte superiore all’energia dissipata dagli uomini per i propri bisogni industriali e civili, per soddisfare cioè tutte le quotidiane esigenze energetiche. Milioni di animali e di piante ogni giorno vivono grazie al sole, si nutrono, si riproducono e soddisfano le esigenze degli uomini utilizzando i raggi della “grande palla arancione”.Petrolio, carbone, nucleare e in misura minore il metano, stanno distruggen-do con le loro molteplici forme di inquinamento il nostro pianeta. C’è bisogno di ripensare allo sviluppo del nostro meraviglioso mondo, ogniuno di noi deve ripensare radicalmente i propri comportamenti e stili di vita. L’energia solare è un bene prezioso e illimitato, che può aiutarci a salvare da noi stessi l’ambiente in cui viviamo.

Carlo MigliorelliAssessore all’AmbienteProvincia di Macerata

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Il lavoro e l’impresa (devono) hanno la responsabilità di valorizzare iterritori che ospitano le loro attività attraverso il miglioramento sociale, economico e ambientale. Questa filosofia ispira le aziende della famiglia Calamante che si impegna con costanza in azioni importanti tese a pro-muovere l’arte, la cultura e le attività di pubblica utilità.

La sensibilità nei confronti dell’ambiente fa parte integrante del concept e viene manifestata attraverso progetti e realizzazioni di ripristino che oltrepassano il concetto di recupero diventando una autentica risorsa a disposizione di tutta la comunità.

Giuseppe ed Enrico Calamante

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Presentazione

Nell’edizione 2006 del progetto concorso “C’era una foglia” promossa dall’Associazione Culturale SpazioAmbiente di Macerata, il protagonista della fiaba è il Sole. Anche in questa occasione, i bambini delle scuole primarie delle Marche hanno dimostrato una grande capacità inventiva dando vita a oltre 40 componimenti tra fiabe, storie e poesie. Essi hanno dimostrato di aver chiaro in mente quali sono le responsabilità del-l’uomo e quali le possibili azioni per cercare di colmare il danno all’ambiente.

Una cosa che appare subito chiara, leggendo questi testi, è che i nostri bambini non hanno una visione totalmente pessimistica della situazione. Certamente è grave, ma con l’aiuto ed il lavoro di ognuno di noi è possibile risolvere tutti i problemi, anche quelli ecologici. Questa innata fiducia verso il futuro e verso gli uomini pervade tutti i rac-conti e ne rende piacevole la lettura.

Grazie alla collaborazione e partecipazione di COOP Adriatica, questo libro sarà distribuito e venduto (ad offerta) in tutti i loro centri e il totale ricavato sarà devoluto all’AICU (Associazione Italiana Carlo Urbani) per il Centro sanitario “Phouc Health Care Center” in Vietnam per assicurare l’assistenza sanitaria di primo livello a favore di un bacino di utenza di circa 15.000 abitanti; questa struttura è stata attivata nel 2004 proprio dall’as-sociazione AICU costituita dai familiari del dottore Carlo Urbani, primo medico scomparso a causa della Sars, malattia che lui stesso aveva per primo individuato.

Robertino PerfettiPresidente SpazioAmbienteed ideatore del progetto “C’era una Foglia”

“… Il Sole ci aiuta all’uso del tempo, Lui ruota intorno alla celeste sfera

E divide in turni il nostro lavoro Per ogni anno dalla mattina a sera. …”

Jan Neruda

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Ringraziamenti

Un ringraziamento personale a Carla Scodanibbio, Umberto Speran-za Per ticarini, Ilaria Fioretti, Maurizio Ferracuti, Dir. Scol. Pino Bosco, Prof. Riccardo Piccardoni, Patty Tarquini, Fidia Ferrari ed Enrico Cala-mante per la loro indispensabile collaborazione.

Un grazie particolare a tutti gli illustratori ed amici che con il loro lavoro hanno permesso l’elaborazione e produzione di questo libro:Maurizio FerracutiSimona CastellaniLaura StaffolaniLorenzo SabbatiniGiulio PerfettiLuigi RipariPaolo Limoncelli

Alunni dell’Istituto Statale d’Arte di Macerata:Alessia CiccioliFederica Di FeoStefania BaldantoniValentina Formisano

A tutte le insegnanti e gli alunni delle scuole primarie delle Marche che hanno aderito all’iniziativa e che ci hanno regalato le loro emozioni e le loro storie, grazie.

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SpazioAmbiente

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Scuola Primaria

IV NovembreMacerata

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Il sole fonte di energia pulitaIn un tempo lontano, la terra era tanto ricca di petrolioe la gente era contenta per tutta l’energia fossile che aveva,ma stava sempre male e tutto il pianeta era inquinato.Quegli abitanti non avevano mai conosciuto il sole,perché questi non poteva illuminare la terra altrimenti l’avrebbebruciata,illuminava solo la luna.Un giorno, il sole illuminò troppo la luna che riflettésulla terra un po’ dei suoi raggi solari.La gente si rifugiò nelle case per paura di quel bagliore,ma un bambino incuriosito s’avvicinò al raggio solare e videche era bello, caldo e colorato.Suo nonno, un grande scienziato, rifl esse questo raggiosu di uno specchio e ottenne una energia da poter utilizzarenelle loro case come quella petrolifera, ma non inquinante.Con il passare degli anni, la gente consumò una grandequantità di energia e il petrolio diminuì tantissimo,così si rivolsero al sole affi nché mandasse sulla terra un po’dei suoi preziosi raggi. Il sole riuscì a mandare semprepiù raggi sulla terra e gli uomini produssero sempre più energia pulita.Da allora il sole ebbe un ruolo fondamentale per gli abitantidella terra , che vissero su un pianeta meno inquinatoe più sano e bello.

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Autore:Maurizi Leonardo, Somaro Yuraan, Marchetti Monica Louise (classe IV sezB)Scuola Primaria IV Novembre - Macerata

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Il sole ubriacoSapete cosa è successo qualche anno fa al sole?Ora vi racconto.Ci fu una grande festa nell’universo, si festeggiava il compleannodella luna e tutti gli astri vi parteciparono.Anche il sole fu invitato e partecipò, anche se con la lunanon andava tanto d’accordo. Quindi la luna pensò di fargliun bel dispetto e durante i festeggiamenti lo fece ubriacaretanto tanto.Il sole, che non capiva più niente, dopo la festa, invecedi tornare a risplendere di giorno su metà emisfero terrestrepoi sull’altro, si addormentò mandando luce e calore soload una parte della terra.Gli uomini, che vivevano il quella parte della terra illuminata,erano fortunatissimi e avevano luce, calore ed energiasolare in abbondanza e vivevano in un ambiente rigogliosoe sano. Gli uomini che, invece, non avevano luce e caloreprotestarono, perché anche se utilizzavano altre energie,avevano problemi di inquinamento e di sopravvivenza.Per fortuna, al sole passò l’ubriacatura e tutto tornò normale.Gli abitanti di ogni parte della terra tornarono a goderedei vantaggi del sole solo di giorno e tutti capironoquanto esso è utile ed importante per la luce, il caloree l’energia che continuamente ci dona.

Autore: Mogno Mario Berengario, Fabiani Matteo, Paniccià Gabriele (classe IV Sez. B)Scuola Primaria IV Novembre - Macerata

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Al SoleOh, Sole splendente,tu illumini tutta la gentee quando vai a dormiredalla bella Luna ti fai sostituire.

Per noi sei fonte di energia,la più pulita che ci sia,regali calore lucenteche non ci costa niente.

Ti rifl etti dentro al maree tanta gioia ci fai provare,le piante fai luccicare,tutto l’ambiente vuoi far rispettare.

Sei sempre pronto ad illuminaree la Terra a riscaldare.

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Autore:Giulia Antonelli, Giorgia Valeri, Virginia Vallesi (classe terza A/B)Scuola Primaria IV Novembre - Macerata

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Il Sole e il VentoC’era una volta il Sole che viveva in una capanna in cielo.Luminoso come sempre, una mattina si alzò.Quel giorno però si sentiva strano. Guardò verso il mondoper osservare il solito panorama e capì: non c’era più nemmenoun albero nelle foreste! Erano stati gli uomini a tagliarli tuttiperché avevano bisogno di energia. Il Sole disperato chiamòil suo amico Vento e gli disse: - Amico mio, dobbiamoconvincere gli uomini e far capire loro che io e te possiamodare la nostra energia senza che essi distruggano il Mondo.Così scesero sulla Terra, chiamarono tutti gli uomini e spiegaronoche essi potevano avere l’energia del Sole attraverso i pannelli solarie quella del Vento attraverso le pale eoliche. Gli uomini ascoltaronoma non vollero capire; continuarono a tagliare e a tagliare gli alberie a bruciare il mondo e non si accorgevano che il Sole e il Vento,per il dispiacere, cominciavano ad ammalarsi. Alcuni bambini,Alice, Raffaele e Matteo, capirono il problema e per farsi aiutarechiamarono una fatina. Le spiegarono che il Sole e il Ventoerano ormai malati per colpa degli uomini che distruggevanogli alberi e rifi utavano il loro aiuto. La fata decise di intervenire:con una magia fece ricrescere gli alberi abbattuti e con un altroincantesimo fece capire a tutti gli uomini che solo il Sole e ilVento potevano regalare un’energia buona e pulita. I bambiniesultarono di gioia: - Evviva, grazie! Anche noi vivremo megliosulla Terra adesso! Il Sole e il Vento in un attimo guarirono efurono felici di aiutare il Mondo. I bambini chiesero poi alla fata:- Come possiamo ringraziarti? - C’è un solo modo: rispettandosempre la natura, il Sole e il Vento.Gli uomini capirono la lezione e da quel giorno vissero tuttifelici e contenti.Autore: Matteo Scodanibbio, Laura Foresi, Maria Caterina Natali, Alfredo Gironelli (classe terza A/B)Scuola Primaria IV Novembre - Macerata

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Andrè, il SoleC’era una volta un Sole, di nome Andrè, che viveva in un grande palaz-zo dell’iperspazio, in via Abbronzatura, numero due.Tutto il giorno, dall’alba al tramonto, illuminava con i suoi raggi potenti Little Hangleton, una graziosa cittadina dove gli abitanti vivevano felici ed in pace, ringraziando il Sole che li faceva stare così bene.Infatti la loro vita era serena e senza preoccupazioni; il Sole li riscaldava, faceva crescere rigogliose le piante e le coltivazioni dei campie li riempiva di gioia. Se dormiva, anche loro se ne andavano a riposaretranquilli e il giorno dopo sarebbe stato un altro bel giorno, riccodi calore e di luce; così non dovevano preoccuparsi di nulla.Ma il Sole aveva un nemico terribile: il perfi do mago Smog Spazzatura. Egli odiava la Terra, voleva distruggerla e voleva rubare l’energia del Sole e far morire uomini, animali e piante: solo così, al buio e al freddo, avrebbe potuto diventare il padrone assoluto della Terra. Dopo tanti tentativi, il mago Smog Spazzatura riuscì a costruire una macchina che poteva risucchiare l’energia positiva del Sole: aveva inventato il grandecannone cosmo-risucchiatore. - Finalmente!- esclamò soddisfatto.-Sole, hai fi nito di far vivere l’umanità! I cittadini di Little Hangleton sono nelle mie mani! La tua energia non servirà più a farli vivere bene, ma sarà mia e la userò per diventare il Padrone del Mondo! Ah, ah ah, niente sarà come prima e io comanderò l’universo! - Mise in funzioneil suo cannone cosmo-risucchiatore e dopo un giorno era già riuscitoa rubare un quarto dell’energia solare! Little Hangleton in poco temposi ritrovò al freddo; le piante non crescevano più, gli animali non usci-vano dalle loro casette. Ogni mattina aspettavano il Sole, ma il sole era debole, pallido e stanco e i suoi raggi sempre più lontani. Che fare? Smog sogghignava nel suo covo sotto la discarica: Smog era un grande “cassonetto ”vivente, che quando parlava aveva la erre moscia e sputaz-zava da tutte le parti. John, sindaco di Little Hangleton, decise che era

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Autore: Nicola Blasetti, Veronica Grattini, Rossella Del Gobbo, Andrea Chiavari (classe terza sez. B)Scuola Primaria IV Novembre - Macerata

ora di fare qualcosa. Riunì tutti i cittadini e spiegò: -Se non potete piùvivere la colpa è di Smog che vuole distruggere l’energia del Solecol suo tremendo cosmo-cannone. È colpa sua se non abbiamo piùil calore e la luce del Sole, se non possiamo più vivere come un tempo.Il sindaco allora chiamò Mr. Bean, una grande spia internazionale,molto famoso perché aveva risolto dei problemi veramente diffi cili.Gli chiese di aiutare il Sole a ritrovare la sua forza e a sconfi ggereil nemico. Mr. Bean accettò il diffi cile compito. Prenotò uno Shattlee volò nello spazio per incontrare il Sole e parlare con lui.Anche il Sole accettò di incontrarlo. Parlarono per ore e oree stabilirono un piano di attacco: mascherato con una tuta attillata,il Sole venne sulla terra in una pallida notte di plenilunio. Insiemea Mr. Bean andò nel covo di Smog Spazzatura e in poco tempodistrusse il cannone. Smog, che dormiva, non se ne accorsee sparì insieme alla sua terribile invenzione. Il Sole in un momentoriprese tutta l’energia che gli era stata rubata e al mattino spuntò allegro come una volta, ricoprendo di luce e di calore il paesino.Gli abitanti e il Sindaco scesero nelle strade e festeggiarono la vittoria dell’amico tutto il giorno. Poi però Mr. Bean che, oltre che essere una spia, era anche un famoso ingegnere disse al Sindaco:- È ora che cominciate a costruire pannelli solari, così avrete il caloree l’energia del Sole anche quando il sole è stanco e non ha vogliadi fare il suo lavoro! Il sindaco fu subito d’accordo ed in pochi giorniil paese si coprì di pannelli solari di tutti i colori che prendevano l’energia del sole e la regalavamo a tutti i cittadini, in ogni ora del giornoe della notte. Il Sole ringraziò i suoi amici, perché fi nalmentepoteva riposarsi un pò anche lui.

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Il nostro amico soleLa terra stava facendo il suo solito giro intorno al sole.In più parti del pianeta, c’erano degli uomini che volevanousare il sole come fonte di energia, perché le risorse dellaterra erano ormai agli sgoccioli e l’inquinamento aveva superatoil livello di guardia.Quindi tutti gli abitanti del pianeta unirono le loro vociper avere l’attenzione del sole:“Amico sole, abbiamo bisogno del tuo aiuto!Insegnaci come possiamo utilizzare la tua immensa energia,per fare in modo che tutto il mondo abbia tanta luce e tantocalore senza rovinare ed inquinare il nostro ambiente così prezioso”.Il sole ascoltò le richieste degli uomini e decise di accontentarli.Mandò i suoi raggi su degli “specchi speciali” posizionatisopra i tetti delle case e in ogni angolo del mondo e,così facendo li trasformò in energia che è molto apprezzataed utilizzata dagli uomini.

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Autore:Gironella Chiara, Pepe Giuseppe, Brancaccio Ciro (classe IV Sez. A)Scuola Primaria IV Novembre - Macerata

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Il sole e l’energiaDovete sapere che tanto tempo fa, il sole era un grandescienziato intrepido e amante della scoperta.Un giorno si accorse che gli uomini avevano un grande problema,quello di non poter usare gli elettrodomestici nelleproprie case, perché non avevano abbastanza energia.Andò nel suo grandissimo laboratorio per risolvere questoproblema e dopo un po’ di studio e di lavoro costruìun apparecchio che attirava i raggi solari e li trasformavain energia. Poi mandò i suoi raggi più forti e creò tanta energia che,nelle case degli uomini, tornarono a funzionare tutti gli elettrodomestici.Gli uomini felici ringraziarono il sole e gli offrirono una medagliaal valore per aver prodotto una utile energia.Gli uomini scoprirono anche che quella energia non inquinae decisero di chiamarla “Energia pulita”.Da quel giorno il sole splendette più forte, perché era orgogliosodi sé e, se guardate bene potete vedere su di esso,ancora oggi, una macchia: è la medaglia al valoreche gli uomini gli hanno regalato.

Autore: Perfetti Agnese, Salvatelli Andrea, Zagaglia Nicolò (classe IV Sez. A)Scuola Primaria IV Novembre - Macerata

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Una fiaba dedicata al soleTanto tempo fa, la terra era buia, perché il sole era prigionierodi una strega malefica, che non voleva che illuminassela terra nè fosse usato come fonte di energia pura.Tutti gli uomini erano tristi, perché sul loro bel pianetanon si poteva né lavorare me coltivare la terra: non avevano alberi,frutta, ortaggi naturali, ma solo prodotti in modo artifi ciale.Usavano tante fonti energetiche inquinanti per produrreluce, calore, ecc. In un villaggio viveva un bambinoche aveva tanta paura del buio e un giorno si fece coraggioe andò dalla strega.Nella sua casa trovò dei pannelli che assorbivano tutti i raggidel sole e servivano alla strega per tenerlo prigionieroe nascosto agli uomini.Il triste bambino iniziò a piangere, le sue lacrime cadderosopra ad un pannello e giunsero al sole che commossosi liberò e tornò a splendere in cielo.Con la forza dei suoi raggi il sole bruciò la strega cattiva,poi illuminò e riscaldò la terra, mandò anche alcunidei suoi raggi sui pannelli che li trasformò in energia.Da quel giorno, il sole diventò una risorsa ecologica,fondamentale per tutto il mondo.

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Autore:Del Papa Oscar, Latini Gabriele, Fraticelli Reschini Beatriz (classe IV Sez. B)Scuola Primaria IV Novembre - Macerata

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Una fonte di energiaUn giorno a scuola l’insegnante diede da svolgereuna ricerca per individuare quale potrebbe essere in futurouna nuova risorsa energetica.Fra le tante ipotesi, quella proposta da un gruppodi alunni e intitolata “Il sole come fonte di energia”fu particolarmente interessante.La ricerca si basava sull’osservazione di un esperimento benpreciso: costruirono un modellino rappresentante la terra;lo riscaldarono per alcuni giorni con una lampadache poi fu spenta e il modellino-terra rimase al buio per vari giornie la sua temperatura scese di molto sotto lo zero.La conclusione dell’esperimento fu che senza il sole il nostropianeta cadrebbe nell’oscurità e gelerebbe così tantoda non permettere più la vita.A questa conclusione aggiunsero la considerazione che noiabbiamo bisogno ed usiamo molta energia elettrica prodottasoprattutto da varie fonti disponibili in natura,come ad esempio il metano ed il petrolio, le cui riserveperò diminuiscono con l’uso, mentre il sole è una fonteinesauribile di energia sempre a nostra disposizione.La ricerca ebbe questo fi nale: il sole è una grande risorsaenergetica e può dare un futuro più sano e pulito della terra.

Autore: Pietrella Emanuele, Pierini Sofia, Duranti Eleonora (classe IV Sez. A)Scuola Primaria IV Novembre - Macerata

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Il vincitoreAnticamente il mondo aveva poca luce,perché era illuminato da lontane stelle.Per dare più luce agli uomini, nel fi rmamentosi fece un concorso.Le regole di tale concorso erano che tutti gli astridel cielo potevano partecipare e chi illuminavadi più e meglio la terra avrebbe avuto un posto importantee sarebbe stato chiamato sole.La luna e tutte le stelle parteciparono al concorso,ma solo un astro luminoso e buono che mandò agli uominiforti raggi di calore che producevano anche una specialeenergia vinse il concorso: per premio fu avvicinatoalla terra e chiamato sole.Da allora gli uomini ammirano e ringrazianoil loro caldo e caro sole che ogni giorno dona lorotanta luce ed una utile energia rinnovabile che rispetta la terra.

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Autore:Tommassetti Luna, Forconi Federica, Cioffi Raffaele (classe IV Sez. A)Scuola Primaria IV Novembre - Macerata

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La nascita del sole e dell’energia pulita Al tempo dei tempi,nel cielo c’era una grande palla di pietra:il sole. Egli vagava sempre nell’universo per trovare qualcosaper abbellirsi; provò ad attaccarsi stelle e meteoriti,ma era sempre insoddisfatto.Un giorno mentre girava per i cieli, andò a sbattere controuna cometa si bruciò e diventò caldo e luminoso.Si trovò molto bello e soddisfatto, se ne tornò a casadove molto contento per il suo tanto calore e bella lucepensò di aiutare qualcuno.Andò di nuovo in giro per i cieli e trovò un pianetapiccolo,freddo e nero, avvolto da una folta nebbia.Vide i freddi abitanti di quel pianeta e cercò di aiutarlimandando i suoi raggi di luce e di calore, che alcuni scienziatifecero anche assorbire da particolari pannelli ed scoprironouna nuova fonte di energia.La nebbia iniziò a diminuire e l’aria a farsi più pulitae calda grazie anche alla così detta “energia pulita”che non inquina e non si esaurisce.

Autore: Valeri Michele, Scalini Elisa, Cesari Denise (classe IV sez. B)Scuola Primaria IV Novembre - Macerata

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L’importanza del soleLa bellezza e l’importanza del sole per la luce e il caloreche ogni giorno ci dà è riconosciuta da tutti gli esseri viventi;ma non tutti ancora sanno quanto il sole ci è utile come fontedi energia pulita.Dovete sapere che la terra, una volta, era molto più bellae sana di oggi: soprattutto c’era molto più verde,aria pura e i suoi prodotti erano buoni e genuini.Gli uomini, con il passare del tempo hanno prodottomolti cambiamenti:hanno costruito strade e città distruggendo boschi e foreste,hanno sviluppato molte industrie, che ci danno tanti prodottie lavoro, ma anche inquinamento .... Le tante case degli uomini,le industrie, gli uffi ci, ecc. ogni giorno consumano energiaelettrica e termica utilizzando le tante fonti energeticheche la terra ha a disposizione, inquinando l’aria.Da qualche tempo, gli uomini si sono anche accortiche le fonti energetiche della terra si stanno esaurendo e,di conseguenza, alcuni scienziati hanno cercato il mododi poter utilizzare meglio i preziosi raggi solari.Hanno costruito dei pannelli che catturano i raggidel sole e ricavato una energia pulita perché non inquinaed è sempre disponibile.Quindi il sole è indispensabile alla nostra vita:senza di esso non vivremmo per mancanza di lucee calore naturali e di energia pulita.

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Autore:Grassetti Maria Caterina, Inglese Marco, Pottetti Marco (classe IV Sez. A)Scuola Primaria IV Novembre - Macerata

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La lezione del sole Un giorno sulla terra accadde un fatto strano:il sole non era comparso come tutte le mattine in alto nel cielo.Era tutto buio e freddo.Gli uomini accesero tutte le luci e mandarono tanto i riscaldamentie in breve tempo consumarono molte fonti energetichee inquinarono molto la terra.Il sole, che voleva solo far capire a tutti gli abitanti del pianetala sua fondamentale importanza per la sopravvivenza,aveva fatto sciopero.La lezione fu presto capita da tutti.Gli uomini si preoccuparono anche di come poter usare meglioi suoi raggi che sono una grande risorsa e fonte naturale di energia.Da quel giorno si instaurò un patto tra gli uomini e il sole:i primi dovevano rispettare di più l’ambiente e usare meno gasinquinanti, il secondo promise che non sarebbe più scomparso.

Autore: Perfetti Carolina, Taborro Michael, Emiliozzi Francesco (classe IV Sez. B)Scuola Primaria IV Novembre - Macerata

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Scuola Primaria

Le GrazieCastelnuovo - Recanati

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Il SoleIl sole si sveglia al mattino.A volte quando vado a scuolail sole gioca a nascondinoe con le nuvole fa l’occhiolino.Quando esco dalla scuolail sole splende alto.Il sole riscalda i miei pomeriggie, curioso, ci guarda.La sera, stanco di guardarci,tramonta in mezzo ai monti.Il sole risplende nel cieloe tutto intorno appare sereno.I suoi raggi riscaldano la terraportando tanta pace e tanta gioia

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Autore:Alex Ortensi, Matteo Marconi (classe II)Scuola Primaria Castelnuovo - Recanati

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Il SoleC’ era una volta in cielo, una palla splendentedi luce che riscaldava la gente.Nessuno poteva guardare quella sfera che si chiamavasole, perché abbagliava talmente tanto gli occhiche quasi accecava. Un giorno una bambina gli chiese:“Perché non ti fai guardare?”Il sole intenerito acconsentì!La bambina osservandolo gli disse: ”Sei bellissimo!”Da quel momento si fece guardare da tutti fi no a quando,un giorno al sole si spense la luce e la terra rimase al buio.Tutti gli uomini erano disperati...Anche il sole era tanto triste e così chiese aiuto ad un gabbiano:“Gabbiano, gabbiano mi puoi aiutare? Non faccio piùluce e non so come riaccenderla!”Il gabbiano gli rispose di andare dalla luna e chiederleun fi ammifero magico che solo lei possedeva.Allora il sole ringraziò e andò a cercarla.Quando la trovò esclamò: “Il gabbiano mi ha dettoche puoi aiutarmi a riaccendere la mia luce.”La luna, così gli diede un fi ammifero che gli avrebbe ridatola sua perduta lucentezza. Il sole soddisfatto ringraziòla luna e come per magia, quando questa accese il fi ammifero,il sole tornò a splendere di nuovo.La luce sembrava anche più bella di prima e tutti poteronoammirare di nuovo quel meraviglioso e caldo bagliore.

Autore: Natalia Miccini, Linda Mazzieri (classe II)Scuola Primaria Castelnuovo - Recanati

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Il SoleQuando sorge, il sole saluta con gioia le aiuole,nel cielo azzurro è splendente e sorridente.Dal cielo riscalda le personee i bambini dicono che assomiglia a un pallone!!Il sole giallo, la mattina fa cantare il gallo.Quando la sera il sole va via dall’Italiava a trovare zia Olga in Australia.Il sole illumina il mondo prima qua poi là e mai si fermerà.Il sole bello e lucente, giallo e sorridentema quando va via fi nisce l’armonia.

Poesia al SoleC’è una cosa grande e gialla che assomiglia ad una palla.Ma è bella e luminosa più splendente di una rosa.Su nel cielo brilla sempre più, e non viene mai giù.I bambini lo aspettano e tra le nuvole lo cercano.Con la sua luce tutti illuminare vuole:è il sole!Quando arriva l’estate, sono più calde le giornate.Il sole brucia sul viso, ti guarda con un sorriso.I suoi lunghi raggi, sulla sabbia formano miraggi.E al tramonto, quando se ne va,riposa tutta la città.

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Autore:Nicoló Magnaterra, Giulia Micheloni (classe II)Scuola Primaria Castelnuovo - Recanati

Autore:Piergiorgio Rafaiani, Irene Mobili (classe II)Scuola Primaria Castelnuovo - Recanati

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L’angelo SebastianoTanto tempo fa il sole fu colpito da un fenomeno strano:non scaldava più così tutta la terra era infreddolitae ogni cosa aveva perso il suo colore.Il sole disperato decise di andare da un angeloper farsi ridare il calore.Il problema era serio perchè non sapeva dove andare:non conosceva l’angelo e il suo nome.Allora chiese consiglio alla nuvola Bianchina.La nuvola pensò e ripensò poi rispose: ”Ho capito!Abita in cielo, alla nuvola 39”.Il sole felice si recò dall’angelo e gli chiese di restituirgliil suo calore.D’un tratto tutta la terra fu invasa dai raggi caldi,i fi ori sbocciarono nei prati profumatissimi,l’erba diventò ancor più verde e i bambini iniziaronoa fare un gran girotondo mentre insieme ripetevano cantando:”Nel cielo azzurro risplende un bel sole, che scalda tutticon il suo amore, porta la luce nei nostri cuorie fa sbocciare tanti bei fi ori”.

Autore: Denise Papa, Camilla Giusti, Veronica Montano (classe II)Scuola Primaria Castelnuovo - Recanati

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Scuola Primaria

MondolfoPesaro

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La foglia GiadaUn bel giorno la foglia Giada vide il sole un po’ malinconico.Eh, già! I l sole non era più splendente come sempre,ma di un giallino chiaro chiaro.Allora Giada s’incamminò verso il sole per farlo rallegraree farlo splendere più che mai.Salì in groppa al vento e partì .Intanto il sole si sentiva sempre più male,ed il motivo era l’inquinamento.Sì, proprio così.Agli umani non importava più del sole,infatti usavano solo l’energia elettrica.Giada, che lo seppe dal saggio Gufon de gufoni,si preoccupò sempre di più.Quando Giada arrivò disse al sole di rallegrarsiperché a lei piaceva molto, e non solo,il suo albero era pieno di foglie che lo amavano .Il sole si commosse e da allora fu sempre più splendente.

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Autore:Angelica (classe IV)Scuola Primaria Marotta (PU)

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Energia solareC’era una volta una foglia che diceva che se il sole andavavia non sarebbe più riuscita a vivere.La foglia si preoccupava molto della luce che si consumava.A lei piaceva molto il sole, ma non solo a lei anchea tutte le altre persone.Un giorno quando la foglia si svegliò trovò luce in casa,infatti era il sole a darle luce.La foglia era allegra, così si tolse il pensiero che non dovevaconsumare l’energia elettrica anche quando c’era il sole.Lei accendeva la luce solo quando il sole andava via.Un giorno la foglia si era proprio stancata e decise di trovareuna soluzione, ma cosa?Mentre pensava e pensava le spiccò un’idea di andaredal comune e dirgli che non doveva dare l’energia elettricaquando c’era il sole.

Autore: Arianna, Danil (classe IV)Scuola Primaria Marotta (PU)

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Il Sole vantaggiosoC’era una volta una foglia che era sempre secca per l’inquinamentoallora andò dal sole e gli chiese se poteva dareenergia elettrica agli umani così che ci fosse meno inquinamento.Il sole, allora, fece il giro del mondo per vedere come poteva fare.Vide che le carrozzerie delle macchine si riscaldavano allorapensò che il metallo poteva catturare la sua energia.Andò dal presidente di una cittadina e gli spiegò questa scoperta.Il presidente lo disse ai cittadini che approvarono e miserodei pannelli di metallo sulle case così riuscirono a risparmiaresull’energia. Vennero chiamati pannelli solari.Peccato che solo questa cittadina ce li abbia!!Perchè solo poche persone hanno capito questo vantaggio....

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Autore:Giulia, Sara (classe IV)Scuola Primaria Marotta (PU)

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Amico SoleC’era una volta una foglia che amava il sole e non usavamolto l’energia elettrica.Un giorno vide il meteo, era sereno, 20 gradi e lei saltavadalla gioia.Ad un tratto il sole sparì, la foglia scappò spaventata e disse:“ Piove”!!!Tutti accesero le luci, ma la foglia per far risparmiare l’energia,andò a bussare a tutte le porte per dire di non accenderele luci...Sfi nita..rischiò persino la sua vita!Il sole ricomparve tutti andarono in piscina per festeggiareil ritorno del sole.I fi ori erano bellissimi , le rose rosse , le api felicicon gli uccelli, e la natura era tutta più verde.

EVVIVA IL SOLE !!!

Autore: Mattia Ablaye (classe IV)Scuola Primaria Marotta (PU)

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Un dialogo dedicato al SoleBimbo : “Quando ci sei tu io energia non userò perché tu non dovresti mai andare via perché dai a tutti la luce tua”.

Foglia : “Quando c’è l’estate e tu splendi lassù in quel bel cielo blu però non te ne devi andar almeno la luce elettrica voi bimbi non dovrete usar”.

Sole : “Quando io son quassù tu energia elettrica non devi usar perché io se no scomparirò e il mondo buio sarà”.

Bimbi : “Noi non vogliamo l’oscurità, quindi voi energia elettrica non dovrete usar!”

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Autore:Riccardo (classe IV)Scuola Primaria Marotta (PU)

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Una poesia dedicata al SoleQuando all’alba il sole spuntaC’è una foglia che si riscalda solo sulla punta.In un albero la foglia stae il sole volle andare là.Il sole era triste.E allora diventò tutto a strisce.Piove! Le nuvole grigie,piene d’ acqua.nella torre vogliono andareper sfuggire dal mare.Il nemico del soleè il fulmine LampoleChe però lui caccia viacon la forza dell’ energia.

Autore: Sara P. (classe IV)Scuola Primaria Marotta (PU)

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Scuola Primaria

MontelabbatePesaro

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C’era una foglia chiamata bandieral’ultimo capitolo di ‘bandiera’ lo scriviamo noi!

Bandiera era lì a terra e le foglioline appena natela guardavano dall’alto dispiaciute per la sua morte e,allo stesso tempo contente di aver conosciuto una foglia eroina.Ma il ciliegio sapeva che Bandiera sarebbe tornata vivadentro di lui. Passarono diversi giorni e Bandieraera sempre più simile al colore della terra e,piano piano diventò quasi trasparente,fi nché restò soltanto una retina di venature.Le foglie nuove crescevano e la vedevano sparire lentamente,fi nché un giorno, dopo un temporale, non la videro più.Il terreno l’aveva bevuta.Là sotto, le radici del ciliegio lavoravano sodo per prenderenutrimento per le foglie e i fi ori nuovi.Che buio!Quanti animaletti minuscoli!Oh mamma mia chi sta scavando questa galleria?Un lombrico lungo e affamato.Ad un tratto una piccola radice sentì un sapore di fogliae anche il verme apprezzò quella terra così gustosa.Babbo Ciliegio riconosceva sempre il saporedi tutte le sue foglie e questa volta esclamò “Bandiera!”A quel nome un brivido percorse il tronco, un ramo,ed una fogliolina sussultò di felicità,riscaldata dal sorriso di Palla di Fuoco.

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Autore:Classe IIScuola Primaria di Montelabbate (PU)

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Scuola Primaria Paritaria

Maestre Pie VeneriniAncona

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“Una fiaba dedicata al Sole”C’è una cosa assai preziosa,così raggiante e luminosa,porta luce a chi ne vuolenon lo sapete? Ma è il sole!Lui è il potente re del cieloe riscalda il mondo intero:gli Italiani ed i Francesi,i Cinesi e i Giapponesi,i Tedeschi e gli Australiani,Africani e Americani.Poi di notte è un po’ arrabbiatoperché il cielo ha abbandonatolascia il posto a sua sorellache è la luna tanto bella.Poi rispunta al mattinoe dietro alle nuvole fa capolino.Ora, però, non ci può tanto illuminareperché il suo posto è stato presodalla luce artifi cialee per questo ne è un po’ offeso.Poi ci dice:“Non sprecate l’ energia,io son il più bello che ci sia,vi do la luce ed il caloree lo faccio con amorequindi mai c’è bisognoche accendiate la luce anche di giorno”.

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Autore:Giada Guida (classe V)Scuola Maestre Pie Venerini - Ancona

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“Una fiaba dedicata al Sole”Caro sole che riscaldi il mondo,il tuo calore ci arriva in un secondo,sei di certo la più gran stellainfatti sei anche la più bella.

La tua luce illumina la terraed è così forte che entra in qualsiasi serra.Di primavera fai crescere i fi orie tutti i semi col calore ristori.

D’estate molti alberi il frutto ci danad esempio il grano che dà il pan;molte persone con te si abbronzanoe in questa stagione, molti insetti ronzano.

D’inverno non basta il calor tuo,e tutta la gente accende il termosifone suo.Quest’ anno più che mai riscaldan poco i tuoi rai.

D’autunno cadon le foglie,e neanche un fi ore più si coglie,ma tu con i tuoi raggifai tutto e ci incoraggi.

Di calore le persone rendi saziee noi ti dovremmo dire un bel GRAZIE!

Autore: Daniele Domenichelli (classe V-A)Scuola Maestre Pie Venerini - Ancona

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Il Sole, che mito!C’era una volta...milioni di anni fa, una stella cometa che gironzolava per l’universo. Improvvisamente si sentì scoppiare e da lei nacqueuna piccola ma luminosissima pallina che rotolò, rotolò, rotolòfino a che non si fermò in mezzo al cielo. Era rimasta sola,impaurita ed affamata. Le stelline le andavano vicinoper farle compagnia, ma lei invece di gradire il loro gestole mangiava tutte. Mangia che ti rimangia cresceva e crescevafino a diventare enorme. Era diventata bella luminosa e splendentema non aveva più amiche perché le stelline avevano paura di leie non le si avvicinavano nemmeno più. Un giorno la terra si trovòa passare davanti a lei. La guardò e le chiese il suo nome.La grande palla infuocata rispose: - Io non ho un nome!Sono sempre stata sola!- Alla terra così venne una grande idea: - sei sola...sei sola...ehm...ti chiamerò Sole.- Alla grossa palla infuocata questo nome piacque tantissimo: era felice lo urlava e sorrideva, ma più sorrideva più la terrasi illuminava e riscaldava, e ciò le piaceva tantissimo.Sole e Terra erano diventati grandi amici.Giocavano continuamente nello spazio, e Terra,che non riusciva mai a stare un secondo ferma, nel giraresu se stessasi faceva illuminare e scaldava prima da una partee poi dall’altra. Sole un giorno volle fare un regalo alla Terra:emise un raggio magico che la colpì più fortemente deglialtri. Nacquero così prati, fiori, animali e tanti, tanti uomini.Tutto su Terra era tranquillo: i bambini giocavano neiprati, respiravano aria pulita, non correvano pericoli ma conl’andar del tempo...brrumm-brrumm...uno...dieci...milioni dimacchine. Come funghi spuntavano fabbriche e case cheper farsi spazio abbattevano gli alberi, dai comignoli uscivasempre più fumo che diventava sempre più denso e nero,tanto che Sole e Terra non riuscivano più a vedersi. Sole era

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dispiaciutissimo perché per quanto si sforzasse a mandarei suoi raggi su Terra non c’era verso di poterla intravedere.Terra incominciò a star sempre più male: non riusciva arespirare, tossiva continuamente, la coperta di smog chegli si era creata attorno le aveva fatto venire la febbre.Il tempo passava, Terra era gravissima: la febbre aumentavasempre di più e i dolori erano sempre più numerosi e forti.Un bambino, che aveva studiato da poco a scuola quantofosse importante il sole per la vita di tutti gli esseri viventi,disse alla maestra:- Perché non chiediamo aiuto al sole e ci facciamo dare dalui tutta l’energia che ci serve? Non possiamo mica andareavanti così!? Finiremo col morire tutti! - La maestra fu entusiasta dell’idea, ma era chiaro che da soli non ce la potevano fare.Allora corsero tutti nel laboratorio d’informatica, ognuno acceseil proprio computer e cominciarono a mandare e-mail in ogni puntodella terra: - vogliamo salvare la terra? cerchiamo ideee! - Da una parte all’altra del mondo cominciavano a piovere idee:1.“Non lasciamo le luci accese inutilmente”.2.“Non apriamo e chiudiamo continuamente il frigorifero”3.“Compriamo lampadine a risparmio energetico”4.“Costruiamo sulle nostre cose e soprattutto sulle fabbrichedei pannelli solari, che catturano i raggi dell’amico Sole cosìavremo gratuitamente acqua calda, riscaldamento ed energiaa volontà”.Tutti i bambini della Terra cominciarono ad organizzare unpiano: avrebbero avvertito gli adulti che, se avessero continuatoa bruciare petrolio, il sole poteva scomparire persempre.I grandi però, testardi come i muli, non volevano ascoltarli.Così i bambini si recarono nei boschi e nei pochi giardini

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che ancora erano rimasti nella loro città, si arrampicaronosugli alberi e cominciarono insieme a gridare:SOLE, SOLE, ASCOLTACI UN PÒ.SOLE, SOLE, AIUTACI TU,PERCHÈ QUI SULLA TERRA NON CI SI STA PIÙ.TU CHE LA TERRA STAI GUARDANDO,HAI CERTO VISTO CHE STA CROLLANDO.MANDA UN TUO RAGGIO,DACCI GORAGGIOE NOI SFRUTTEREMO IL TUO OMAGGIO. Il sole così emise tanti raggi. Ogni bambino ne raccolse unotra le mani e lo depositò sul tetto della propria casa.Ma i raggi che il Sole aveva regalato erano infinitie così i bambini si affrettarono a depositarli sui caminidelle fabbriche quelli avanzati.Gli adulti si accorsero così che nelle case il calduccio aumentavamentre le bollette si abbassavano, che le fabbrichepotevano continuare tranquillamente la loro produzionema soprattutto che l’aria attorno cominciava ad essere più respirabile.La Terra a poco a poco guarì, il Sole era sempre piùsmagliante e felice perché gli uomini si erano finalmente accortidi lui e di quanto lui poteva donare. I bambini avevanocompiuto la loro missione e da tutta la Terra si levò un grido:-EVVIVA SOLEEE!!! –Morale: Basta inquinare, se a vivere vogliamo continuare,dobbiamo migliorare.

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Autore:Classe III Scuola Maestre Pie Venerini - Ancona

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Sole ingannatoUn giorno il sole splendeva alto nel cielo, ma le nuvolenon erano contente, volevano portare il mal tempo.Il sole più forte che mai, subito le allontanava.Dopo qualche ora, le nuvole cessarono di attaccarlo,ma questo ultimo si insospettì della loro resae ad un tratto sentì dire:-Vieni...vieni...vieni qua da me!Sentendo questo, il sole si girò per vedere chi lo stesse chiamando,ma era una nuvola che gli saltò addosso e lo legò,il sole si dimenò con l’ intento di liberarsi, ma non ce la fece,così le nuvole felici oscurarono tutto il cielo, ormai avevanopreso il controllo. Senza sole i campi non producevano,la gente era scontenta, non si poteva andare al mare,e in più le piogge erano sempre più frequenti.Sentendo questo il sole sarebbe tanto voluto tornare a scaldarela terra ma purtroppo era legato, pensò a lungo,poi si accorse che le nuvole si erano dimenticatedi legargli i raggi , così ne allungò uno verso un tavolo,prese una cesoia e si liberò,andò dalle nuvole, gliene dette di santa ragione,e ricominciò a splendere.Tutti gridarono:Evviva, evviva, il sole è tornato!

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Autore: Silvio di Palma (classe V-A)Scuola Maestre Pie Venerini - Ancona

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Il SoleTanto tempo fa il Sole non c’era e gli umani vivevanonel buio. Allora fu deciso di mandare degli astronautinello spazio per verifi care se esistesse una fonte di luce.Il giorno dopo degli astronauti partirono per lo spazio.Dopo aver viaggiato per molto tempo si fermarono sul pianeta E.T.Da lì cominciarono ad esplorare lo spazio e dopo tanti giorniscoprirono un altro pianeta che illuminava tutto l’universo.Contenti di aver trovato fi nalmente ciò che cercavano,decisero di esplorare quel pianeta misterioso e mentresi avvicinavano sentivano un grande calore.Ma i coraggiosi astronauti non ebbero paura, preserola direzione del pianeta e in men che non si dica la loro navicellascoppiò! Ci fu un rumore tremendo ma tutti si salvaronoe visto che la navicella era scoppiata non potevanopiù dare segnali alla loro base.Gli uomini che dalla terra avevano perso le loro tracce,preoccupati, mandarono dei soccorsi.Dopo molti giorni di ricerche gli astronauti furono salvatie insieme ai soccorsi scoprirono che quel pianeta potevailluminare la loro terra.Così ritornarono a casa e annunciarono a tutti i terrestri cheavevano trovato un fonte di luce; ma c’era un problema darisolvere: il pianeta E.T. copriva la fonte di luce impedendoalla terra di essere illuminata.Alcuni scienziati esperti inventarono una macchina per spostareil pianeta E.T. Dei geografi furono mandati nello spazio a prenderetutte le misure del pianeta.Quando questi ritornarono a terra i costruttori avevano giàfi nito la mega-astronave che avrebbe spostato lo “scomodo”pianeta E.T. Gli scienziati avevano inoltre scoperto che questa fontedi luce era pulita e non aveva gas inquinanti: dovevano inventare

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una macchina resistente e molto protetta che nondoveva inquinare la fonte di luce.Intanto nel pianeta terra la notizia si era sparsa e alcuniabitanti pensavano che fosse una buona idea distruggereil pianeta E.T., altri invece credevano che bastasse spostarloin modo che la luce potesse raggiungere la terra.Gli scienziati dopo tanti giorni di duro lavoro riuscironoa spostare il grande pianeta E.T., ma durante lo spostamentosi erano staccati molti pezzi e gli scienziati erano preoccupatidi che cosa potesse accadere: non sapevano nulla di quelpianeta! Furono così mandati degli astronauti per ritrovaree studiare i pezzi mancanti; mentre erano in viaggiosi ruppe il motore dell’astronave e persero tutto il carburante.Dovevano assolutamente trovare una soluzione!Così gli astronauti presero contatto con la basee gli scienziati ebbero una favolosa idea:- Posizionate la navicella in modo che i raggi del pianetacaldo si rifl ettano sulle sue pareti, poi provate a riavviarei motori. - Funziona! Funziona!!!L’astronave sta ripartendo! –Gli astronauti gridavano, felici di poter far ritorno a casa.Senza ostacoli, con l’aiuto degli astronauti, dei geografie degli scienziati la fonte di luce arrivò sul pianeta terra,è così che cominciarono a chiamarlo sole.Ora la grande novità non era solo che attraverso la lucepotevano vedere la bellezza delle cose ma che avevanoscoperto una nuova fonte di energia pulita.

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Autore: Classe IV Scuola Maestre Pie Venerini - Ancona

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Una fiaba dedicata al SoleTanto tempo fa, quando i cieli erano azzurri, i prati eranoverdi, le valli brillanti e il ruscello turchese, il Sole splendevasempre alto, ma ad un tratto all’improvviso, quello si spense.Tutto si fece oscuro e nero pauroso e tenebroso.Sinora quella era detta la “valle del Sole” chiamata così perchèil Sole splendeva di più che in tutte le altre valli.Nel mondo, visto che il Sole non c’era più allora non era piùdegna di essere così chiamata.Nell’estesa prateria in fondo alla valle giocava un bambinodi meravigliosa bellezza,con tutte le farfalle e gli uccellini che gli giravano intorno.Ecco che il Sole si spense anche da quella parte.- Ma cosa succede?-si chiese il bambino correndo smarrito nella grande ombra.- Sole ! - disse, - Sole ! Perché non splendi più ? -In tanto raggiunse casa, ma i genitori non c’erano forse eranoandati a cercarlo e si erano persi .Lui però, nascondeva in sé un grande potere quello di volaree di non far spegnere mai il fuoco che portava .Volò sulla cima del monte più alto e restò lì, per qualcheminuto, guardando IL fenomeno ma ...- Oh!-Lontano il cielo appariva ancora azzurro e tutto sembravaa posto eccetto il Sole che non splendeva più.Spiccò il volo portando con sé una fi accola ardente .Intanto il Sole era disperatamente in cerca di aiuto nellagalassia: spento ed in attesa che qualcuno lo salvasse.Ma nessuno si era accorto di lui, neppure la Luna che,per l’occasione, si era messa a brillare di luce propria.

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Il Sole esausto sospirò:- Oh!, Luna aiutami tu ! -Ma ecco che arriva il bimbo con gli straordinari poteri .- Sole, io ti salverò! -Unendosi al Sole egli fece riapparire tutta la sua luminositàe ridiede luce e calore al mondo.I suoi genitori dal basso, guardarono il fenomeno, tristi perchéil fi glio non era più con loro, ma anche felici per ciòche aveva fatto e piansero lacrime di gioia.Tutto tornò come prima , anche la Valle del Solee tutti si rallegrarono fi no al più piccolo insetto .A proposito: quel bimbo era proprio Gesù,ma questa parabola non l’aveva mai raccontata a nessuno.

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Autore: Elisa Ricciotti (classe V)Scuola Maestre Pie Venerini - Ancona

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Scuola Primaria

San Michele LidoFermo

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Scienziatina e i malefici egoistiC’era una volta una bambina di nome Mariasoleche era bravissima in scienze e aveva ricavato un laboratorionella cantina della sua casa.Un giorno Scienziatina decide di inventare un sistemaper far muovere le macchine giocattolo da sole, senza pile.Nella cantina c’erano molti elettrodomestici rotti, così lismonta e prende i pezzi per costruire una nuova macchinache cattura i raggi del sole. Usa i pezzi di una lavatrice vecchia,di una macchina da cucire, un aspirapolvere, una stufae un phon. Per tanti giorni, dopo l’uscita da scuola Mariasoleva in cantina a lavorare in segreto, e alla fi ne crea una macchinache si muove con l’energia del sole.Allora decide di provare sul vialetto del giardino vicino casa.Appoggia la macchina giallo brillante sul cemento e premeil bottone che era di un ferro da stiro.Tutti gli specchietti si muovono per catturare l’energia solare,mentre l’aspirapolvere aspira i raggi nel sacchetto e li portanel motore. La macchina si illumina e parte come un razzo!Purtroppo dietro una siepe si trovavano dei signori cattiviche si accorgono della super-macchina e la vogliono rubare.Si travestono da meccanici e dicono alla bambina:”Ciao piccola, che bella macchina hai! Ci sembra però troppo veloce:lasciaci dare un’occhiata che la sistemiamo.”Scienziatina risponde: “No, grazie, la mia macchina è a posto.”I due signori allora la seguono senza farsi vedere per scopriredove abita. Questi ladri erano dei venditori di macchinegiocattolo che funzionavano a pile o con una misceladi carburanti. Durante la notte entrano dalla finestradella cantina e rubano la macchina.Al mattino Scienziatina scopre che la macchina è sparita.

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Corre dai genitori e racconta loro tutta la storia.Anche a scuola Scienziatina racconta della sua invenzionedescrivendola bene, ed anche del furto.Tutti i bambini della classe sono coinvolti, e la storia arrivaanche alle orecchie delle loro famiglie.Un pomeriggio un compagno di quella classe capitacon i suoi genitori nel negozio dei due furfanti a ritirareun televisore riparato.Il bambino intravede la macchina gialla a raggi solarinel magazzino sul retro.Tira la manica del cappotto del papà e gli dice qualcosaall’orecchio. Il papà scatta una foto alla macchina col telefonino,poi la mostrano a Scienziatina che la riconosce.Vanno tutti insieme dai carabinieri e chiedono il loro aiuto.Due carabinieri si travestono da pagliacci, entrano nel negozioe chiedono una macchina speciale per i numeri al circo.I furfanti si scambiano un’occhiata, prendono la macchinadi Scienziatina e la mettono sul banco.I carabinieri allora tirano fuori il distintivo, riprendonola macchina e arrestano i due negozianti disonesti.Scienziatina può presentare a tutti la sua macchina a raggisolari con una grande festa a scuola (con i pagliacci).I giornali pubblicano questa storia e alcuni produttoridi macchine vere decidono di usare il modello di Scienziatinaper non inquinare il mondo.La bambina diventa ricca perché le pagano l’idea,e lei divide una parte dei soldi con la classe che l’ha aiutata.E finalmente il mondo diventa più pulito.

Autore: Classe IIIScuola Primaria S. Michele Lido - Fermo

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Scuola Primaria

Sacro CuorePesaro

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L’amicizia tra la foglia e il SoleC’era una volta una foglia,un giorno dopo essersi svegliata vide una grande luceche abbagliava i suoi occhi presi gli occhiali cominciòa guardare su e giù nel cielo ma non vide nessuno.Ad un certo punto sentì una voce che la chiamava:“Ehi fogliolina sono io che t’illumino”.La foglia chiese: “Ma chi sei e come ti chiami...con quellaforma e tutto giallo?”“Mi chiamo Sole..”“ Che bel nome che hai!!!! Ma cosa fai tutto il giorno?”“Tante cose “ risponde il sole....e la piccola foglia curiosacontinua: “Quali?”“Illumino il mondo così i bambini possono andare a scuolae a giocare con i loro amici, scaldo l’acqua perché i bambinipossano tuffarsi nel mare.. insomma faccio tante cose divertenti.E tu cosa fai tutta la giornata appesa a quel ramo?”“Guardo il mondo dall’alto?Sei tu allora che con i toi raggimi fai rimanere sempre verde e calda calda?“Sì sono io!!! Vuoi venire con me?Andiamo a giocare al parco?”“Va bene!”.La foglia prese per mano il sole e insieme andarono a giocare.Incontrarono gli animali, si divertirono sulle giostre ..correvanofelici sui prati, raccoglievano i fi ori....e alla fi ne dopotutte queste belle cose si fermarono per fare un bel pic-nic.Il profumo delle paste e le buone bibite, le caramelle feceroarrivare tutti gli animali e anche due bambini.

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La foglia allora non perse l’occasione di presentareai nuovi amici l’amico sole e di raccontaretutte le cose belle che faceva come scaldare,aiutare a crescere, illuminare.Tutti insieme cantarono una bella canzone e fecerouna grande festa all’amico palla infuocata per ringraziarlodi tutte quello che faceva per gli abitanti della terra.Ad un certo punto il sole disse che per lui era arrivatoil momento di tramontare e doveva riportare a casa la fogli.I bambini e gli animaletti salutarono i loro amici.La foglia e il sole s’incamminarono per ritornare a casa.La foglia si fece molto seria e disse al sole:“Che lei presto avrebbe cambiato colore perché il mattinodel 21 settembre iniziava l’autunno e quindi piano pianole foglie cadono”Il Sole consolò la sua amica dicendole che lui l’avrebbetenuta per mano con i suoi raggi il più possibile.Il sole e la foglia diventarono amici inseparabili.

Autore: Classe IScuola Primaria Paritaria S. Cuore - Pesaro

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Autore: Classe IIScuola Primaria Paritaria S. Cuore - Pesaro

La foglia VerdinaC’era una volta una foglia che si chiamava Verdinae abitava in un giardino. Verdina voleva girare il mondo.Una notte d’inverno Verdina dormiva tranquillacon i suoi genitori.All’improvviso un colpo di vento staccò Verdina dall’albero.Il vento la trascinava via da casa sua.Si svegliò il mattino dopo in un posto sconosciuto:“Ma dove sono fi nita! Dove sono i miei genitori?”.Verdina si spaventò e cominciò a cercare la sua casa.Si guardò intorno e vide un prato immenso con tanti fiorivariopinti e profumati. Il sole in cielo era caldo, raggiantee sorridente e alla gente del posto piaceva molto.Verdina scoprì che il paese si chiamava Solandia.Le case erano tutte colorate e le fi nestre avevano la formadel sole. Mentre verdina stava svolazzando qua e là incontròun foglia che vedendola tutta sola la invitò a casa sua.Verdina raccontò alla sua nuova amica Rugiada tuttoquello che le era capitato.Verdina sentiva la mancanza dei suoi genitori e Rugiadale consigliò di spedire una lettera.I genitori ricevettero subito la lettera e si misero in viaggio.Arrivati a solandia, girando qua e la, trovarono verdina.Si fermarono qualche giorno e furono affascinatidalla bellezza di quel paese.Decisero di comperare una casa e di vivere per semprea Solandia, il paese del sole.

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Scuola Primaria

San MaroneCivitanova Marche

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Luigi ed il SoleC’erano una volta, tanto tempo fa, nel cielo, il Sole e la Luna.I due litigavano sempre, perché ognuno diceva di essere piùbello dell’altro. Il Sole se ne stava più tranquillo,mentre la Luna era più dispettosa.Un giorno la Luna decise di fare un dispetto al Solee per riuscire nel suo intento chiese aiuto alle nuvole; chiamò le nubipiù grigie e cariche di pioggia che avrebbero dovuto ricoprire il cieloper giorni e giorni, così il Sole sarebbe stato oscurato e nessunoavrebbe potuto vederlo. Così per tanto tempo di giorno piovevae faceva freddo e di notte la Luna splendeva e faceva da padrona.In un piccolo paese sulla Terra però, c’era un bambino, che si chiamava Luigi che si era stancato di non poter più uscire a giocare perchépioveva sempre. Luigi, allora decise che doveva trovare una soluzione.Una notte, mentre la Luna splendeva nel cielo in compagnia delle stelle, Luigi sgattaiolò fuori casa e andò nel bosco dove abitava la Fata Madrina, per chiederle aiuto: la Fata Madrina promise che l’avrebbe aiutato.Luigi se ne tornò a casa tutto contento. L’indomani mattina,quando il cielo era ricoperto di nuvole e la pioggia iniziava a scendere,la fatina andò al centro del bosco, tirò fuori la bacchetta,recitò la formula magica e subito si udì dal cielo il più rumorosodei tuoni mentre un lampo lo squarciò; poi iniziò a soffi areun forte vento caldo che asciugò tutto e spazzò via le nuvole.Il sole tornò a illuminare e riscaldare la Terra, la fatina però nonaveva ancora completato la sua opera e quella notte parlòalla Luna e le disse: - Proviamo a trovare una soluzione,così tu sarai la principessa della notte e avrai per compagnia miliardidi stelle e il Sole sarà il re del giorno e riscalderà la Terra.La Luna accettò la proposta della fatina e da quel momentonon litigò più con il Sole.Autore: Classe III AScuola Primaria S. Marone - Civitanova Marche (MC)

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La fiaba del SoleC’era una volta nell’universo una stella più vicina alla Terra,questa stella si chiamava “Sole”.Gli abitanti della Terra erano molto felici solo quandoc’era il Sole perché riscaldava e illuminava l’intero pianeta.Un giorno l’acqua cominciò ad evaporaree salendo in cielo formò tante nuvole.Esse odiarono il Sole perché gli abitanti della Terraerano felici soltanto quando c’era lui.Allora le nuvole vollero vendicarsi escogitando un piano,una del gruppo disse:- Ci scontreremo contro enormi nuvoloni così faremo caderetantissima pioggia per anni e il Sole lo copriremo per sempre-.In un castello, Mago Merlino, con la sua sfera magica,si accorse di che cosa stava accadendo nel cielo.Subito, con un tocco di bacchetta, fece scomparirele nuvole malvage, così risolse il problema.Il giorno successivo tutta la gente della Terrafesteggiò Mago Merlino, coprendolo di doni.

Autore:Classe III AScuola Primaria S. Marone - Civitanova Marche (MC)

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La città pulitaC’era una volta, in paese lontano, una bellissima città pulitae splendente, piena di colori e di gente felice; tutti i bambinigiocavano e si divertivano, i genitori lavoravano ed eranosereni, non litigavano mai perché in quel paese non c’eralo smog e l’inquinamento, respiravano aria pura perchéil sindaco aveva vietato l’utilizzo del petrolio ed aveva fattoistallare tutti impianti ad energia solare. Tutta la città utilizzaval’energia pulita per riscaldarsi, per far muovere le macchinee i motorini, per cucinare. Il sole, che amava le personeed era tanto buono, era tanto tanto felice perché si potevarendere utile. Un giorno arrivò, il sindaco della città vicina,che al contrario era brutta inquinata e tutti i suoi abitantierano tristi e malinconici, e con un grande imbroglio imprigionòil sindaco buono e con uno strano sortilegio chiusela città come in una cappa di vetro dove il sole non riuscivaa penetrare. Subito i cittadini pensarono che si trattava solodi un po’ di brutto tempo ma dopo parecchi giorni che eranosenza energia e non potevano più utilizzare nessuna macchinae la cosa peggiore non avevano più i riscaldamenti, deciseroa malincuore di farsi portare il petrolio dalla città vicinae di utilizzarlo perché sennò sarebbero tutti morti, ma nonsapevano che, anche così, le loro vite si stavano accorciandogiorno per giorno perché respiravano fumi cattivi.La città diventò così, brutta e grigia, tutti erano nervosie frenetici, i bambini non avevano più spazi verdi dove giocare,i fi ori non crescevano più e la cosa più brutta era chei genitori erano così nervosi che litigavano sempre e sembrava

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Autore:Classe III CScuola Primaria S. Marone - Civitanova Marche (MC)

che non si amassero più. Così, un giorno, i bambini delleclassi terze della città si riunirono perché non potevano piùtollerare quella situazione. Rifletterono sulla soluzione e deciserodi andare nella città vicina per indagare su quello cheera successo loro. Una notte si travestirono da adulti e conle biciclette si incamminarono in una strada buia e silenziosa,mentre pedalavano, un po’ impauriti, sentirono una voceche non capivano da dove provenisse:-Hei ragazzi, sono io, fermatevi-.D’un balzo i bambini si gettarono dietro ai cespugliper nascondersi.-Sono io, il vostro amico sole, non potete vedermiperché ora è notte-. Uno dei ragazzi arrabbiato rispose:-Non ti vediamo neanche di giorno, ci hai abbandonatie ci hai messi in un mare di guai, la nostra città è diventatabrutta e tutti litigano-. Un altro bimbo:-Non ti vogliamo più parlare, lasciaci in pace-.Il sole quando capì cosa era successo, spiegò ai bambiniciò che era accaduto e insieme progettarono un pianoper rompere la campana che li divideva.Chiesero aiuto alla luna e alle stelle e all’alba del giorno seguente,dopo aver svegliato tutti gli abitanti, con la forza del solecrescente spinsero la campana, tutti insieme,tanto da frantumarla in mille pezzi.Svanito l’incantesimo il sindaco buono ricomparvee ringraziò i bambini perché senza di loro la città sarebbesprofondata nell’inquinamento e nella tristezza per sempre.

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Autore: Classe III CScuola Primaria S. Marone - Civitanova Marche (MC)

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Poesia dedicata al Sole“L’energia pulita”

L’energia pulitaCi regala più vitaCi regala la gioiaButta via la noia

L’energia pulitaCi viene dal soleÈ fonte di vitaE meno si muore

L’energia pulitanon la sanno in tantima noi promettiamodi dirlo a tutti quanti.

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Autore:Classe III CScuola Primaria S. Marone - Civitanova Marche (MC)

La città e il SoleÈ triste la mia città!È malata, e non sa se guarirà:non può più respirare,ha una tosse, chenon riesce neanche a parlare....Gas, smog, tutto è grigiotutto è sporco e lei invece sogna.....un giardino, un orto....Fiori, frutti ...tanto amore...tanti colori nelle sue aiuole!Io ho capito, per lei, che ci vuole...Via smog, gas e scarichi nociviche rovinano la vita,la mia città desidera“energia pulita”Io ho capito, per lei, che ci vuole .....Per far guarire la mia cittàci vuole il sole!!!!

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divertiti a colorare

, il principale prodotto di Ecotoys, è un nuovo gioco ecologico costi-tuito da Mater-Bi™, un’innovativa bioplastica derivata dal mais. I “mattoncini” di cui è fatto si attaccano “magicamente” solo inumidendoli con acqua, senza l’utilizzo di colla, e sono colorati con coloranti alimentari così da renderne sicuro l’impiego da parte dei bambini, anche nell’ambito scolastico. HappyMais® ha ottenuto le più rigi-de certificazioni di qualità tra cui quella “Giocattolo Sicuro”, “Commercio Etico” ed inoltre il mais utilizzato nella sua produzione è certificato non OGM. Per ogni confe-zione di HappyMais® venduta, Ecotoys effettua donazioni all’Associazione “Fondo per la Terra ONLUS”, al fine di proteggere per sempre vaste aree di foresta. www.ecotoys.it

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IndiceIntroduzione (Carlo Migliorelli)

Presentazione (Robertino Perfetti)

Scuola Primaria IV Novembre - Macerata (Illustrazioni di Maurizio Ferracuti)

Il Sole fonte di energia pulitaIl Sole ubriacoAl Sole Il Sole e il VentoAndrè il SoleIl nostro amico SoleIl Sole e l’energiaUna fiaba dedicata al SoleUna fonte di energiaIl vincitoreLa nascita del Sole e dell’energia pulitaL’importanza del SoleLa lezione del SoleScuola Primaria Le Grazie - Castelnuovo - Recanati (Illustrazione di Laura Staffolani)

Il SoleIl SoleIl SolePoesia al SoleL’angelo SebastianoScuola Primaria Mondolfo - Pesaro (Illustrazione di Luigi Ripari)

La foglia GiadaEnergia solareIl sole vantaggiosoAmico SoleUn dialogo dedicato al SoleUna poesia dedicata al Sole

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IndiceScuola Primaria Montelabbate - Pesaro (Illustrazione di Luigi Ripari)

C’era una foglia chiamata BandieraScuola Primaria Paritaria Maestre Pie Venerini - Ancona (Illustrazione di Lorenzo Sabbatini)

Una fiaba dedicata al SoleUna fiaba dedicata al SoleIl Sole che Mito!Sole ingannatoIl SoleUna fiaba dedicata al SoleScuola Primaria San Michele Lido - Fermo (Illustrazione di Paolo Limoncelli)

Scienziatina e i malefici egoistiScuola Primaria Sacro Cuore - Pesaro (Illustrazione di Giulio Perfetti)

L’amicizia tra la foglia e il SoleLa foglia verdinaScuola Primaria San Marone - Civitanova Marche (Illustrazione di Simona Castellani)

Luigi ed il SoleLa fiaba del SoleLa città pulitaPoesia dedicata al SoleLa città e il Sole

Illustrazioni degli alunni dell’Istituto Statale d’Arte di Macerata:

Alessia Ciccioli

Federica Di Feo

Stefania Baldantoni

Valentina Formisano

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Associazione culturale

SpazioAmbiente

“L’idea positiva del nostro Ambiente”

Via Ficcardo, 27 San Ginesio (MC)

www.spazioambiente.org

[email protected]

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www.SpazioAmbiente.org