Un vulcano di idee c1 fse 2011 1411

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L’Istituto Comprensivo “Giovanni Falcone” PROG ETTO PON C-1-FSE-2011-1411 D.S. Dr. Rosario Testa a. s. 2012/13

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Prodotto finale del modulo Un vulcano di idee

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L’Istituto Comprensivo “Giovanni Falcone”

PROG ETTO PONC-1-FSE-2011-1411

D.S. Dr. Rosario Testaa. s. 2012/13

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La Terra è uno dei pochi pianeti nell’universo a poter ospitare la vita.

E’ composta dal 21% di terra e dal 79% di acqua.

La Terra non è sempre stata così come la conosciamo, infatti nel corso della sua esistenza ha subito enormi cambiamenti.Difatti prima i continenti non erano nella

loro posizione attuale, ma erano tutti uniti formando così la Pangea mentre gli

oceani formavano la Panthalassa.

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Eurasia

Americanord

Africa

Oceania

America sud

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• Il vulcano ha origine dallo scontro tra due placche. Una di esse va sopra mentre l'altra va sotto creando vulcani che sono delle spaccature della crosta terrestre da cui esce la lava.Questa, quando si raffredda diventa pietra che, accumulandosi, forma una montagna. La tipica forma a cono è dovuta al fatto che, sulla sommità, c'è l'apertura del cratere.

Come si forma un vulcano?

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I VULCANI

I vulcani sono delle montagne particolari, le quali hanno un cratere che può avere

varie dimensioni, e a volte possono avere anche più di un cratere.

I vulcani sono sparsi in tutto il mondo, hanno origini e dimensioni diverse e

hanno varie classificazioni.

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Camera magmatica

Cratere vulcanico

Cono vulcanico

Camino vulcanico

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Il camino vulcanico è la parte in cui passa il

magma prima di fuoriuscire dalla bocca del

vulcano, in essa, se sono presenti minerali o

altri materiali, vengono trascinati dal magma

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La camera magmatica

I vulcani hanno una parte non visibile all’esterno:

essa è la camera magmatica in

cui è contenuto il magma un insieme di materiale

incandescente che fuoriesce durante le

eruzioni.

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Il cratere

Il cratere è la parte esterna del vulcano, visibile anche a

distanza, dalla quale fuoriesce la lava.

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IL CONO VULCANICO

E’ la parte esterna del vulcano, sul quale scende la lava in eruzione; solidificando, crea

nuovi strati del cono rendendolo più alto, largo, ecc (in questo modo si identificano i vari tipi di

vulcani)

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I VULCANI

Un vulcano è una struttura geologica complessa formatasi

per la risalita del magma.

Esso è formato da: camera magmatica, cratere,

camino,condotti secondari e fessure laterali.

Possono essere:

A Scudo SottomarinoA Cono

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Vulcano a scudo

Un vulcano a scudo presenta fianchi con pendenza moderata; è costruito dall’eruzione di lava basaltica fluida. Essa tende a costruire enormi coni a bassa pendenza, in quanto la sua scarsa viscosità le consente di scorrere agevolmente sul terreno o sotto di esso, nei tubi di lava, fino ad arrivare a molti chilometri di distanza, senza consistente il raffreddamento. I maggiori vulcani del pianeta sono a scudo. Il nome deriva dalla geometria degli stessi, che li fa assomigliare a scudi posti sul terreno.Esempi di vulcani a scudo sono: il Mauna Loa e il Mauna Kea delle Hawaii.

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Vulcano a conoTroviamo un vulcano a cono quando le lave sono acide. In questi casi il magma è molto viscoso e trova difficoltà nel risalire, solidificando velocemente. Alle emissioni laviche si alternano emissioni di piroclasti, materiale solido violentemente eruttato che, alternandosi con le colate, forma gli strati dell'edificio. Eruzioni di questo tipo possono essere molto violente (come quella del Vesuvio che seppellì Pompei), poiché il magma tende ad ostruire il camino vulcanico creando un “tappo”; solo quando le pressioni interne sono sufficienti a superare l'ostruzione l'eruzione riprende (eruzione di tipo vulcaniano), ma nei casi estremi ci può essere un'esplosione che può arrivare a distruggere l'intero vulcano (eruzione di tipo peleèano). Il vulcanismo di questo tipo è presente lungo il margine continentale delle fosse o dei sistemi arco-fossa, dove il magma proviene dalla crosta, dove le rocce sono di composizione più esogena.Esempi sono: Vesuvio, Etna e Popocatepeti in Messico.

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Vulcani sottomarini• Un terzo tipo di apparati vulcanici sono i vulcani

sottomarini nella forma di semplici spaccature della crosta oceanica da cui fuoriescono magma e gas. Rappresentano i vulcani più diffusi sulla Terra ed hanno dato vita nel corso della storia geologica della Terra alle dorsali oceaniche e alle isole o arcipelaghi di origine vulcanica. Vulcani di questo tipo, oltre che semplici spaccature della crosta, possono essere sia vulcani a scudo sia vulcani a cono.

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L'esistenza di vulcani sottomarini è stata dimostrata alla fine dell'Ottocento allorché vennero individuati per mezzo di scandagli, nel

corso della spedizione attorno al mondo effettuata negli anni  1872-1876. Un’ eruzione di tipo esplosivo del Kolumbo, un vulcano

sottomarino del Mare Egeo, uccise 70 abitanti della vicina isola di Santorini, svelando drammaticamente l'esistenza di vulcani al di sotto

delle acque.

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Numerosi vulcani sottomarini sono stati scoperti attorno al 1980 per mezzo di un sistema sonar a visione laterale, chiamato GLORIA, trainato da una nave oceanografica vicino alla superficie, che riusciva a coprire un'area molto vasta del fondo oceanico.

La maggior parte delle eruzioni vulcaniche sul nostro pianeta si verificano al di sotto del livello del mare; si calcola che il 75% del magma annuo sia prodotto da vulcani sottomarini. Il magma, originato dal mantello terrestre, viene eruttato sulla crosta oceanica.

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IL VULCANO SOTTOMARINO PIU’ GRANDE

è il Marsili, localizzato nel Tirreno meridionale e appartenente all’arco

insulare Eoliano.Secondo gli esperti di tutta Italia una sua

eventuale eruzione potrebbe scatenare un maremoto che “laverebbe” tutta la

costa tirrenica meridionale.

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UN’ERUZIONE VULCANICA

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Perché i gas contenuti all'interno del magma cominciano a muoversi spingendo la massa di roccia fusa verso l'alto.

Perché avviene un’eruzione vulcanica?

Esistono due tipi di attività vulcanica: effusiva ed esplosiva

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Eruzione effusiva

Una eruzione effusiva è una eruzione vulcanica in cui il magma viene espulso dal vulcano sotto forma di fiumi di lava, detti anche colate laviche. Per avere una eruzione di questo tipo è necessario che i gas contenuti nel magma vengano espulsi in modo da evitare che la pressione del gas conduca ad una esplosione

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Eruzione esplosivaLe eruzioni esplosive spruzzano magma, cenere e gas. Quando spruzzano cenere e gas, la lava sale su a forma d'ombrello; si può alzare fino a raggiungere i 10 km di altezza. Durante le eruzioni esplosive, può accumularsi così tanta cenere da far cadere i tetti delle case. Quando la colonna eruttiva crolla su se stessa si formano i piroclastici.

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Il Vulcanesimo Secondario

Gli aspetti più comuni del vulcanesimo secondario sono :

le solfatare

I Soffioni

le fumarole

I Geyser

Il Bradisismo

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Le Solfatare• SOLFATARA O ZOLFATARA

• Esalazione vulcanica che consiste in emissione di vapore acqueo, biossido di carbonio, idrogeno solforato, dalla cui ossidazione si forma zolfo che si deposita, spesso in cristalli. Sono manifestazioni legate a vulcani in stato di quiescenza o prossimi all'estinzione. Alcune possono dare origine a depositi di zolfo, sfruttabili. Le solfatare sono diffuse in tutte le aree vulcaniche della Terra, soprattutto in Islanda, in California, in Messico, nelle Antille, in Cile, in Giappone, nell'isola di Milo. Numerose sono anche in Italia: nei Campi Flegrei (con la famosa solfatara di Pozzuoli), e inoltre sull'Etna e nell'isola di Vulcano.

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I Soffioni • I soffioni boraciferi sono fluidi e fuoriescono dal terreno da spaccature naturali o

perforazioni artificiali.I fluidi sono costituiti per il 95% da vapore acqueo, e per la parte restante da anidride carbonica, idrogeno solforato (a cui si deve il leggero odore di uovo marcio), metano ed altre sostanze, tra cui sali di boro.Le emissioni possono raggiungere una temperatura di 130°-160° ed una pressione compresa tra 4 e 14 atmosfere.

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Le Piccole e grandi Fumarole• Le fumarole sono emanazioni di vapore e altri gas vulcanici presenti generalmente in

prossimità dei crateri o dei fianchi di vulcani attivi, nonché in aree idrotermali in cui i centri vulcanici non sono più attivi.

• Sono piccole ma profonde fessure nel suolo nelle quali si ha una risalita di gas emessi a temperature che, a seconda del tipo di attività vulcanico-idrotermale, vanno da circa 100 fino a 900 °C.

• La grande fumarola, come si capisce dal nome, è la più grande fumarola di tutto il vulcano e dalla quale fuoriesce un vapore che ha una temperatura di 160°C. Le rocce che si trovano nei pressi di questa fumarola sono di un caratteristico colore giallo determinato dal fatto che all’interno della fumarola condensano alcuni sali come il realgar, il cinabro e l’orpimento, mentre il caratteristico odore non proprio gradevole è dato dalla presenza di acido solfridrico.

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I Geyser • I Geyser sono potenti getti d’acqua calda mista a vapore che escono periodicamente da

sorgenti termali. Strettamente imparentati con i vulcani sono manifestazioni secondarie di attività del magma. L’acqua, che si raccoglie nel condotto dei geyser viene riscaldata da vapori e gas vulcanici fino al punto di ebollizione. La temperatura alla quale ciò avviene dipende dalla pressione esercitata dalla colonna d’acqua spessa che rimane intrappolata nel condotto dei geyser.

• I geyser più grandi si trovano in Islanda, negli Stati Uniti e in Nuova Zelanda. In questo Paese si trova il geyser Waimangu (in Maori, significa acqua nera ), che nel 1904 lanciò un getto alto 450 metri.

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Il Bradisismo• Un'area caratterizzata da intenso bradisismo in Italia è l'area flegrea (Campania), ed in

particolare la città di Pozzuoli. Pozzuoli sorge nel cuore di un campo vulcanico attivo: i Campi Flegrei, e al di sopra di una

camera magmatica estremamente superficiale, per tale ragione ad ogni modifica di forma o volume di tali magmi, corrispondono in superficie fenomeni di sollevamento o abbassamento del suolo.

• Un luogo simbolo del bradisismo di Pozzuoli è certamente il Serapeo, un antico tempio pagano, divenuto poi mercato in epoca romana, che conserva nelle sue colonne i segni delle variazioni relative del livello del mare, causate dal bradisismo, di cui è stato testimone. Il Serapeo è infatti emerso solo nel 1538 in seguito ad un importante evento di bradisismo positivo associato all'ultima eruzione dei campi Flegrei: l'eruzione di Monte Nuovo.

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I vulcani nel mondo

Fumetto animato dei vulcani nel mondo

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Uno dei vulcani più grandi del mondo

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Impressionante è la vista del KILIMANGIARO in Tanzania, un vulcano in stato quiescente: la sua vetta innevata fa da sfondo ai safari che si tengono lungo il confine,

e gli erbivori della savana pascolano tranquillamente guardati dal loro sorvegliante.

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UNA PLINIANA DI UN VULCANO ATTIVO NELL’ ANTARDIDE:

ISOLE SANDWICH

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IL VESUVIO

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MARSILI,VULCANO SOTTOMARINO:

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L’Islanda è un’isola di origine vulcanica. Il vulcanismo islandese è molto particolare. Nelle eruzioni dei vulcani islandesi abbiamo la eruzione fissurale che non fa uscire la lava da un solo cratere ma da una spaccatura che si apre nel terreno, spaccatura che può arrivare ad avere una lunghezza anche di diversi chilometri. Inoltre, l'Islanda, è spaccata in due da una faglia vulcanica che è collegata proprio alle varie eruzioni fissurali e che separa le due parti dell’isola di 2 cm all’anno. L'isola conta circa 130 vulcani attivi. Alcuni, come Hekla e Krafla, hanno eruzioni circa ogni 10 anni. L'ultima eruzione di un vulcano islandese si è avuta nell'aprile 2010 quando il vulcano islandese Eyjafjöll ha ripreso la sua attività sprigionando una nube di cenere che, trasportata dai venti, ha paralizzato per una settimana i voli di quasi tutta l'Europa; l'eruzione si è placata soltanto a metà maggio 2010.

Vulcani Islandesi

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I vulcani islandesi sono di due tipi:

• Posso essere di tipo fissurale se eruttano da una fessura e non da un cratere;

• Oppure possono essere esplosivi o effusivi se eruttano attraverso un cratere.

Tipologie

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• Questo è un esemplare di un vulcano Islandese fissurale

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• Questo è un esemplare di vulcano islandese esplosivo

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I VULCANI IN CAMPANIAIn Campania ci sono molti vulcani importanti.I più noti sono:

IL VESUVIO: Il  Vesuvio è un vulcano esplosivo attivo in stato di quiescenza dal 1944. La sua altezza,è di 1.281 m, sorge all'interno di una caldera di 4 km di diametro. Quest'ultima rappresenta ciò che è rimasto dell'ex edificio vulcanico dopo la grande eruzione del 79 d.C., che determinò il crollo del fianco sud-orientale in corrispondenza del quale si è successivamente formato il cratere attuale. È attualmente l'unico vulcano attivo di tutta l'Europa continentale.È uno dei vulcani pericolosi più studiati al mondo; ciò è dovuto al fatto che sulle sue pendici abitano circa 700.000 persone e le conseguenze dell'eruzione sarebbero estremamente devastanti.Nel 1997 il Vesuvio è stato eletto dall'Unesco tra le riserve mondiali della biosfera.Nel 2007 il Vesuvio è stato proposto alla selezione per eleggere le sette meraviglie del mondo naturale come Bellezza naturale italiana, non riuscendo però ad essere eletto dopo essere arrivato in finale.

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• CAMPI FLEGREI:

L'ampia area dei Campi Flegrei descrive già con il nome, che deriva dal greco e significa campi ardenti, la sua caratteristica principale.

• Qui si trova una superficie ribassata che forma un semicerchio bordato da numerosi coni e crateri vulcanici, prevalentemente formatisi ognuno nel corso di una sola eruzione.Le aree vulcaniche di questo tipo, sono chiamate in vulcanologia caldere. Le caldere si formano dopo violente eruzioni, nel corso delle quali sono emessi rapidamente volumi di magma tali da causare collassi, a profondità di decine di km, che si propagano fino alla superficie.L'attività vulcanica dei Campi Flegrei iniziò in corrispondenza dell'odierna area di Cuma intorno a 50-45.000 anni fa. Eruzioni molto violente che, in epoche più vicine al presente, non si sono più ripetute con quelle dimensioni. Inoltre, le eruzioni avevano tempi diversi da quelli umani e, tra un evento e l'altro, intere generazioni potevano prosperare, costruendo le basi per lo sviluppo di un'area destinata a diventare il centro vitale del Mediterraneo.

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Roccamonfina

• Il vulcano spento Roccamonfina, attivo tra 630.000 e 500.000 anni fa, si trova in Campania, in provincia di Caserta.Il vulcano nacque come stratovulcano nella depressione tettonica del Garigliano, dove la crosta terrestre più sottile favorì la risalita del magma. Inizialmente si aprirono una serie di bocche eruttive, distribuite su un'area di circa 1.000 km2, quindi l'attività effusiva si concentrò nella parte centrale, portando alla formazione di un cono vulcanico di circa 1.800 m di altezza, formato prevalentemente da tefrite e accompagnato da altre bocche eruttive. Circa 400.000 anni fa si verificò un collasso del cono vulcanico nel suo settore orientale.Lo sprofondamento portò alla creazione di una caldera, che per qualche tempo fu occupata da un lago vulcanico, durante una fase di quiescienza.

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Monte Epomeo

• Il monte Epomeo è la cima più alta dell'Isola d'Ischia con i suoi 788 metri.Il monte Epomeo è uno vulcano tettonico inserito al centro di un complesso sistema di faglie attive e il cui processo di sollevamento è iniziato circa 100.000 anni fa. Tutta l'isola di Ischia è stata interessata più volte, in passato, da un'intensa attività vulcanica, sia di tipo effusivo che esplosivo, che ha provocato l'innalzamento della superficie crostale nell'area del monte Epomeo.Altri vulcani molto importanti ad Ischia sono: San Pancrazio, Barano, Montevezzi, Capogrosso, Sant'Angelo d'Ischia e Citara.

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Il Vesuvio

Il monte Vesuvio è un vulcano esplosivo attivo , situato ,in Campania , nel territorio dell’omonimo parco nazionale istituito nel 1995. La sua altezza , al 2010, è di 1.281 m , sorge all’interno di una caldera di 4 km di diametro. Quest’ultima rappresenta ciò che è rimasto dell’ex edificioVulcanico (Monte Somma)

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La grande eruzione del 79 d.C. determinò il crollo del fianco sud-orientale in corrispondenza del quale

si è successivamente formato il cratere attuale. È attualmente l’unico vulcano attivo di tutta l’Europa

continentale. È uno dei vulcani pericolosi più studiato al mondo; ciò è dovuto al fatto che sulle

pendici abitano circa 700.000 persone e le conseguenze dell’eruzione sarebbero estremamente

devastanti.Nel 1997 il Vesuvio è stato eletto dall’Unesco tra le

riserve mondiali della biosfera.

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Fu spettacolare l'eruzione del 1872, che creò una vastissima nube a forma di pino, e la cui lava

distrusse i paesi di Massa e San Sebastiano al Vesuvio.

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Dopo l'eruzione del 1944, il Vesuvio è in fase di quiescenza. Tale periodo di riposo,

appare atipico, per cui la ripresa dell'attività eruttiva pare fortemente in ritardo. Per

questo, si ritiene che il Vesuvio sia uscito dal tipo di attività studiato. Per qualche

motivo ancora ignoto, il condotto sempre aperto deve essersi ostruito in profondità, o

devono essersi svuotate le "sacche" di magma che alimentavano l'attività ciclica, per cui il vulcano è tornato all'apparenza

inerte, come doveva essere prima del 1631.

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Nel 2007 il Vesuvio è stato proposto alla selezione per eleggere le sette meraviglie del mondo naturale come Bellezza naturale italiana, non riuscendo però ad essere eletto dopo essere arrivato in finale.

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Un’immagine antica del Vesuvio

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Ora che abbiamo visto come sono fatti i vulcani, perché non li costruiamo?

Si, ok… Ma come?!?!?

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Ecco come abbiamo creato il nostro vulcano e simulato un’eruzione……..

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Dopo averlo costruito, abbiamo versato il bicarbonato di sodio, un colorante alimentare e acido acetico…

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Ed ecco

il risultato

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Inoltre il 24 novembre abbiamo visitato i Campi Flegrei: partendo dal pontile di Coroglio, siamo passati per il lago d’Averno e siamo arrivati a Capo Miseno.

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Hanno partecipato:

Gianluca Colimoro, Fabio Fontana, Vincenzo Di Scala, Michele Spina, Davide Pugliese, Celina Smialek, Marika Di Nardo, Emanuela Salvatore, Gabriele Di Costanzo, Maria Sarnataro, Flavia Frattini, Annalisa Portarapillo, Sonia Crispo, Roberta Mangiapia, Vincenzo Luongo, Antonio De Vita, Alessandra Del Giudice, Sharon Corvino, Salvatore Ballabile, Antonio D’Ambrosio, Giovanni Russo, Assunta Morra, Aurora Martino

Docenti: prof. ssa Patrizia Pace (esperto esterno), Anna Castaldi, Elena Leone, Francesca Riccardi