Il termine olocausto, Shoa Origine e significato del termine.
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UN TERMINE IMPORTANTE
Il termine ‘ortodosso’ deriva dal
greco e indica la retta opinione, la
dottrina.
È dunque un esempio di auto-
attribuzione di un’etichetta che indica
il giusto posizionamento: gli
ortodossi sono coloro che seguono
la retta via.
Lo scisma con la Chiesa che poi si
chiamerà cattolica (cioè universale)
avvenne nel 1054 a causa di
questioni dogmatiche e disciplinari.
ALLE ORIGINI DELL’ORTODOSSIA
Le questioni che determinarono il distacco
della Chiesa bizantina dalla Chiesa
occidentale furono:
l’aggiunta del Filioque - la processione
dello Spirito Santo ‘anche dal Figlio’ -
nel Credo;
la dottrina del purgatorio;
la celebrazione dell’eucaristia con il
pane azzimo, non lievitato;
la consacrazione sacerdotale e il
celibato;
l’affermazione del primato romano.
ORGANIZZAZIONE ORTODOSSA
Patriarcati dell'antica Pentarchia: • Gerusalemme • Antiochia • Alessandria • Costantinopoli
Patriarcati moderni:
• Mosca (Chiesa ortodossa russa) • Chiesa ortodossa bulgara • Chiesa ortodossa georgiana • Chiesa ortodossa serba • Chiesa ortodossa rumena
Esistono inoltre alcune Chiese ortodosse auto-cefale (che non riconoscono alcuna autorità religiosa al di sopra di sé), come quella greca.
CHIESA RUSSA E GRECA
Le Chiese ortodosse più
importanti sono la Chiesa
ortodossa russa e la Chiesa
ortodossa greca. Nel suo
complesso, la Chiesa
ortodossa orientale è per
dimensioni la terza maggiore
confessione cristiana,
contando 250 milioni di fedeli
un po' in tutto il mondo (ma in
larga prevalenza,
naturalmente, nei paesi
dell'Europa orientale).
CARDINI DELL’ORTODOSSIA La Bibbia è interpretata usando il criterio stabilito dall’esperienza della Chiesa, che
proviene, a sua volta, da quanto trasmesso dagli Apostoli nella Chiesa primitiva.
L’ortodossia, oltre alla Sacra Scrittura, si basa anche sulla tradizione - un termine vasto
che comprende la Bibbia, il Credo, le dottrine dei Concili ecumenici (di cui riconosce
soltanto i primi sette), gli scritti dei ‘Padri della Chiesa’, le leggi ortodosse (canoni), i libri
liturgici, le icone.
“Così dunque, fratelli, state saldi e ritenete gli insegnamenti che vi abbiamo trasmessi sia
con la parola, sia con una nostra lettera”. (II Tessalonicesi, 2:15).
SALVEZZA E PECCATO L'uomo fu originariamente creato perfetto, ma libero di scegliere il bene e il male; attraverso le
sue azioni abbracciò la malvagità. A causa della sua caduta, egli si condannò all’inferno; si
crede che da Adamo a san Giovanni Battista tutti gli uomini restarono in un luogo separato da
Dio. Ma quando Gesù venne al mondo, egli stesso fu contemporaneamente Uomo Perfetto e
Dio Perfetto.
Nella tradizione delle Chiese ortodosse il peccato non è considerato come una macchia
dell'anima che deve essere lavata, ovvero come un reato da punire, quanto piuttosto, come una
malattia che necessita di guarigione, una malattia che disturba il regolare rapporto con Dio.
MARIA MADRE DI DIO
Molte tradizioni riguardanti la Sempre
Vergine Maria, la Theotókos (Madre di
Dio), datrice di vita di Dio, sono di
suprema importanza teologica.
Viene inserito anche un importante
testo in suo onore nella Divina Liturgia
chiamato Áxión Estin, e cioè ‘è
veramente giusto’, inno liturgico che
risale a un'icona mariana e a un
evento che accadde sul monte Athos,
sottolineando sempre la sua maternità
di Dio.
LA RISURREZIONE AL CENTRO La risurrezione di Cristo è l'evento centrale delle Chiese ortodosse, e viene
compreso in termini totalmente letterali. Gesù Cristo, il Figlio di Dio, venne crocifisso e morì, discese negli inferi, combatté la morte e vinse. Attraverso questi eventi, Egli liberò l'umanità dai vincoli dell'inferno e ritornò ai viventi come uomo e Dio.
Che ogni singolo essere umano possa condividere questa immortalità, che sarebbe stata impossibile senza la risurrezione, è la principale promessa fatta da Dio nel suo nuovo patto con l'umanità, secondo la tradizione cristiana ortodossa.
I SANTI Il Santo è tale quando gode di
Dio in paradiso, indipendentemente dal fatto che sia riconosciuto o meno sulla terra. Secondo questa definizione Adamo ed Eva, Mosè, i vari profeti, i Martiri della fede, gli angeli e gli arcangeli, hanno tutti il titolo di ‘Santo’.
Nella Chiesa ortodossa esiste un riconoscimento formale, detto ‘glorificazione’, con il quale un Santo viene riconosciuto dall'intera Chiesa.
I SACRAMENTI
La Chiesa ortodossa non ha mai
definito dogmaticamente il numero
ufficiale dei sacramenti, ma in
tempi recenti ha riconosciuto di
fatto i sette sacramenti della
Chiesa cattolica, ai quali aggiunge
altri riti come la tonsura monastica,
la benedizione delle acque, la
consacrazione delle icone.
I sacramenti, definiti ‘porte della
grazia’, sono centrali per la vita del
fedele.
GEOGRAFIA RELIGIOSA
Nella Chiesa ortodossa i luoghi di
culto, sono considerati delle icone
del Regno di Dio.
La liturgia è il mezzo privilegiato
per rendere sempre presente il
tempo dell’Eterno.
Celebrazione
ortodossa
della Pasqua
LA DIVINA LITURGIA Divina Liturgia è il termine corretto per designare la liturgia eucaristica nella
tradizione bizantina del cristianesimo. Alcuni ortodossi adottano invece il termine
‘santa offerta’ per le proprie liturgie eucaristiche.
Si divide in:
1. la liturgia della preparazione, che include
l'introito e le preghiere di vestizione dei
celebranti e la Próthesis;
2. la liturgia dei catecumeni, così chiamata
perché nell'antichità ai catecumeni era
permesso di assistervi. È chiamata anche
liturgia della Parola;
3. la liturgia dei fedeli, così chiamata perché
nell'antichità solo i battezzati in stato di
grazia vi erano ammessi. Ora questa
restrizione si applica solo all'accesso al
sacramento dell’eucaristia.