Un piano per la montagna - #MontagnaFuturo
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UN PIANO PER LA MONTAGNA
Ugo ParoloSottosegretario ai rapporti con il Consiglio regionale, alle politiche per la Montagna, alla
Macroregione Alpina (EUSALP), ai Quattro Motori per l’ Europa e alla programmazione negoziata
Milano, Palazzo Lombardia14 marzo 2017
AGENDA
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Regione Lombardia per la montagna
Il territorio al centro
Il Piano degli investimenti
Montagna Futuro, le nuove sfide
Un impegno comune per la montagna
REGIONE LOMBARDIA PER LA MONTAGNA
IL NOSTRO TERRITORIO
10.260 Kmq, 1.253.084 Abitanti il 43% del territorio regionale è montano
... e la rappresentanza?
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Risorse
POLITICHE PER LA MONTAGNAUn quadro di insieme
CrescitaSviluppo
Occupazione
POR FESR – FSE
Fondo delle Valli Prealpine
Fondo Comuni Confinanti
PSR - FEASR
Legge 19/2014
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«Regione Lombardia svilupperà la propria politica per la montagna con azioni coordinate e interdisciplinari sia nei processi legislativi che nei diversi livelli di programmazione e pianificazione. L’obiettivo che si intende raggiungere è lo sviluppo di un’azione unitaria in tutte le tematiche che possano interessare la montagna, ponendo particolare attenzione alla coerenza delle azioni con le intrinseche peculiarità territoriali, sociali ed economiche. Si punterà quindi ad azioni coordinate e interdisciplinari che facciano della trasversalità e della sinergia tra tutti i soggetti coinvolti la loro forza».
PROGRAMMA REGIONALE DI SVILUPPO 2013/2018Principali obiettivi per la montagna
Valorizzazione delle Comunità Montane come soggetto idoneo allo svolgimento di funzioni associate
Potenziamento accessibilità ai territori montani e attrattività della montagna
Ottimizzazione della programmazione economica per la montagna
«Una Regione dalla parte della Montagna»
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EUSALPMacroregione alpina Montagna e pianura insieme in un rapporto paritario
Protecting Alps
Developing Alps
Connecting Alps
«Protagonisti nell’Action Group n. 1
Approccio bottom-up e rapporto diretto con gli
stakeholder»
La Strategia Macroregionale Alpina si basa su un piano d’azione nato nel 2014, a seguito di ampia consultazione pubblica svolta nei 7 Stati Membri e nelle 48 Regioni, da giugno a ottobre 2014.
Regione Lombardia da subito ha fortemente creduto in questo processo:
coordinando le Regioni italiane dell’area della macroregione nel percorso di formazione della Strategia
ospitando la conferenza finale degli Stakeholder (oltre 1.200 persone) tenutasi a Milano nel dicembre 2014
È questa un’iniziativa che nasce dalle Regioni ed è per questo, che per la prima volta, nel Comitato paritetico e nella governance ci sono a pari livello sia i 7 Stati che le Regioni che a turno rappresentano i singoli Stati dentro la Strategia Macroregionale.
La presidenza di turno sarà in capo a Regione Lombardia nel 2019.
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RELAZIONI CON BOLZANO E TRENTOUna collaborazione nel segno dell’autonomia
Regione Lombardia ha sostenuto un rinnovato spirito di collaborazione con le due Province Autonome, che sta già portando risultati tangibili sul territorio:
Rilancio del nuovo Fondo per i Comuni Confinanti
Nuovo rapporto per la gestione del Parco dello Stelvio
Con la Provincia Autonoma di Bolzano:
Percorso comune per la valorizzazione della Strada dello Stelvio
Con la Provincia Autonoma di Trento:
Nuova gestione delle risorse idriche del lago d’Idro, per il bacino del fiume Chiese
«La montagna lombarda può autogestirsi, come il
Trentino Alto Adige -Südtirol »
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STRATEGIA NAZIONALE AREE INTERNE
La Strategie Nazionale Aree interne (SNAI) ha lo scopo di promuovere losviluppo locale dei territori più periferici, gravati da squilibridemografici e carenze strutturali di servizi pubblici.
€ 11.324.000
€ 15.000.000
€ 38.000.000
Approvate n. 2 Strategie (selezionate nel 2014): Alta Valtellina, Valchiavenna (in attesa sigla AdPQ)
Selezionate n. 2 nuove aree: Alto Lago di Como e Valli del Lario e Oltrepò Pavese, per le quali in corso le attività di co-progettazione per la stesura della strategia
€ 64.324.000 le risorse messe a disposizione da Regione per le Aree Interne+ € 15 milioni di risorse nazionali tramite fondi della Legge di Stabilità
«Lombardia 1° a livello nazionale
nell’approvazione delle Strategie d’Area»
€ 14.970.000 di risorse RL
FESR/FSE/FEASR
€ 15.971.860di risorse RL
FESR/FSE/FEASR
NUOVO FONDO COMUNI CONFINANTI
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Fondo istituito nel 2009 con risorse provenienti dai bilanci delle Province Autonome Trento e Bolzano – legge n. 191 del 23 dicembre 2009
Il 19 settembre 2014 Regione Lombardia ha sottoscritto l’intesa con il Governo, la Regione Veneto e le Province autonome di Bolzano e Trento che ha dato vita al Nuovo Fondo dei Comuni Confinanti
80 ML di euro annui, di cui 24 da destinare a progetti presentati dai Comuni e 56 per progetti strategici concordati con i territori
Un nuovo approccio, volto a favorire ricadute territoriali più ampie esistemiche nell’utilizzo dei fondi
13 comuni confinantie 29 comuni contigui
In 6 anni (2013-2018) oltre € 93 Mln (solo per i progetti a carattere strategico), con investimento totale di oltre € 170 Mln
«Abbiamo rivoluzionato la gestione del Fondo
scommettendo sulla capacità del territorio di costruire il
proprio sviluppo»
Rinnovato rapporto di collaborazione tra Regione Lombardia e le due province autonome di Trento e Bolzano
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«Progetti strategici di sistema, con ricadute su
tutto il territorio lombardo»
NUOVO FONDO COMUNI CONFINANTIAlcuni esempi
Definizione di un piano di gestione del Parco dello Stelvio, quale volano di sviluppo per l’intera valle
Regolamentazione dei flussi d’acqua del Lago d’Idro, con benefici su tutto il bacino del fiume Chiese, a vantaggio della pianura bresciana
Finanziamento della galleria di Gargnano e della pista ciclabile del Garda, per migliorare accessibilità e attrattività dell’intero comparto
IL TERRITORIO AL CENTRO
ESEMPI CONCRETIL.r. 19/2014 SONDRIO
«Prima forma sperimentale di autonomia e di
partecipazione diretta»
Il territorio partecipa alla formazione delle leggi: istituzione di un Comitato Paritetico tra la Provincia e Regione Lombardia. Alla Provincia il compito di fornire un parere obbligatorio in fase redigente delle leggi regionali
Modello che persegue un maggior ingaggio del territorio, garantendone una maggior rappresentanza
Legge che sancisce la specificità montana
della provincia di Sondrio, mantenendo al territorio funzioni
che altrove sono tornati di competenza
regionale
Demanio idrico, una gestione territoriale
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ESEMPI CONCRETIParco dello Stelvio
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Gli interventi previsti ammontano a € 21 Mln di cui circa € 16 Mln a valere sul Fondo Comuni Confinanti, € 2 Mln dal Parco, € 3 Mln sul FESR (Aree interne)
In poco più di un anno approvati: LR ad hoc, il Piano degli investimenti e il Piano delle attività del Parco, le linee di indirizzo per la pianificazione
Nuova governance semplificata per il Parco dello Stelvio Lombardo, grazie alla sinergia con ERSAF
«Il Parco dello Stelvio motore per lo sviluppo
locale »
Valorizzazione Strada dello Stelvio in sinergia
con le realtà alpine confinanti5,0 mln/€
La storia del parco Valorizzazione
testimonianze della Grande Guerra
1,1 mln/€
Promozione del parco e delle reti locali
5,2 mln/€
Storica firma, nel febbraio 2015, tra Regione Lombardia, Governo e le Province Autonome di Trento e Bolzano per una nuova modalità di gestione del Parco, affidata ai territorio, confermando comunque la configurazione unitaria dello stesso.
Regione Lombardia ha ottenuto le stesse prerogative gestionali riservate alle Province autonome.
Primo e unico caso di pianificazione condivisa con le Province autonome.
Alcune linee di azione:
ESEMPI CONCRETIFondo delle Valli Prealpine
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€ 5.142.856,00 per i comuni
montani della provincia di Brescia
e Bergamo
€ 3.857.142,00 per i comuni
montani della provincia di Varese,
Como e Lecco
Finanziamento a fondo perduto con un contributo massimo dell’80% del costo di ogni singolo progetto
Ogni strategia è finanziabile per un importo di € 1.285.714,00 Sono ammesse strategie con un importo massimo complessivo dei progetti pari a € 4.000.000,00
9 milioni di euro in tre anni, a valere sul bilancio regionale (art. 5 bis della L.R. 25/2007 c.6.) per sostenere i nuovi investimenti e per rilanciare la montagna lombarda
Sono esclusi i Comuni montani: 1. della provincia di Sondrio2. della provincia di Pavia in quanto provincia con territorio montano inferiore al 30% del territorio provinciale3. i Comuni della provincia di Brescia confinanti con la Provincia di Trento, come individuati dalla delibera n.1 dell’11 febbraio 2015 del FCC
Totale risorse 9 milioni
IL PIANO DEGLI INVESTIMENTI
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PIANO DEGLI INVESTIMENTILe risorse messe in gioco da RL
«Circa 390 milioni le risorse complessivamente attivate
per le aree montane»
*€ 69.941.858 Le risorse stanziate da Regione Lombardia a valere sui Fondi strutturali (FESR, FSE e FESR) e sul Fondo delle Valli Prealpine
*€ 3.857.142 per comuni montani
della Provincia Como Lecco Varese(€ 1.285.714,00 per
Provincia)
*€ 5.142.856 per Comuni Montani Provincia Brescia e
Bergamo(€ 2.571.428 per
Provincia)
*€ 14.970.000FESR FSE FEASR
*€ 15.971.860FESR FSE FEASR
*€ 30.000.000 stanziati per le due Aree interne (Oltre Po e Alto Lago nuove aree in corso di approvazione)
€ 10.286.910 le ulteriori risorse di cofinanziamento a valere sulla Strategia Aree Interne Alta Valtellina e Val Chiavenna
€ 170 Mln le Risorse complessive attivate dal Fondo Comuni Confinanti
+
+
€ 17.000.000 annui da AQST Provincia di Sondrio
€ 85.000.000 in 5 anni per AQST Sondrio
+
€ 52.500.000 in 5 anni alle 23 Comunità Montane, per il mantenimento dei servizi
+
€ 52.500.000 per le 23 Comunità
Montane
MONTAGNA FUTURO, LE NUOVE SFIDE
LE NUOVE SFIDEUlteriori sfide
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Gestione delle risorse idriche e tema delle grandi derivazioni idroelettriche, una battaglia da combattere insieme
Partecipazione effettiva delle Terre Alte al progetto di sviluppo della nostra regione
Ampliamento a tutti i territori montani della sperimentazione introdotta per la Provincia di Sondrio in materia di autonomia
Riduzione significativa del residuo fiscale per territori svantaggiati come quelli montani
Semplificazione delle procedure, in ragione delle esigenze specifiche e delle condizioni di contesto della montagna lombarda
LE NUOVE SFIDEUlteriori sfide
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Sviluppare il tema dei servizi ecosistemici nelle politiche della montagna
Premiare i cittadini che già lavorano a diretto contatto con l’ambiente e il territorio, attraverso un sistema virtuoso che li incentivi ad operare per la sua tutela
Integrare meglio domanda e offerta del settore bosco-legno e aumentare il valore aggiunto del prodotto finale, al fine di contrastare la crisi profonda che sta vivendo il settore
Riconoscere agli impianti di risalita la valenza di servizio pubblico locale, suddividere gli aspetti patrimoniali (gestione pubblica territoriale) dalle dinamiche gestionali (soggetti privati)
UN IMPEGNO COMUNE PER LA MONTAGNA
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PERCHE’ UN PIANO DEDICATOObiettivi
Montagna Futuro per dare vita ad un piano che: Costruisca dal basso, in modo partecipato, un modello di
governance più semplice e più rappresentativo
Elevi il grado di consapevolezza nella montagna delle proprie capacità
Sia lo strumento efficace per attrarre risorse e per garantirne un utilizzo coordinato ed efficace
Faccia sintesi tra le diverse politiche in atto in ambito montano
Sia espressione del territorio
Sia da stimolo per lo sviluppo di processi di co-progettazione territoriale
Incentivi il miglioramento delle capacità di governance territoriale
Fornisca delle linee di indirizzo concrete sulle priorità di intervento manifestate dai territori
Costruire con il territorio montano una visione delle priorità, delle esigenze e delle opportunità
Stimolare la capacità di governance e le capacità programmatiche e progettuali, sostenendo la cooperazione e la creazione di reti
Insieme e con gli attori locali per una messa in rete delle progettualità, rispetto agli strumenti della programmazione regionale
«Non un piano calato dall’alto, ma espressione
della montagna»
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VERSO MONTAGNA FUTURORoad map
EventoFinaleottobre/novembre
OGGI14/03
Focus 1 Focus 2 Focus 3 Focus 4 Focus 5
Risultati
Timing
Definiamo insieme le linee guida del Piano della Montagna
Governance e comunità: una
rete per la montagna
Servizi e comunità
locali: vivere la montagna
Giovani e start up d’impresa: il
futuro della montagna
Ambiente e natura: motore di
sviluppo della montagna
A contatto con il territorio e con gli stakeholder locali, per un percorso di confronto e condivisione
Comunicazione – Social
Attrattività e turismo: la
montagna al centro
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TEMPI……
«partecipazione e co-progettazione»
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
In collaborazione con
#siamounasquadra#montagnafuturo