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Un mondo “pazzo” con nonno Einstein a.s. 2016/2017 LE MAESTRE: Laura, Agnese, Elisabetta e Donatella

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Un mondo “pazzo” con nonno Einstein

a.s. 2016/2017

LE MAESTRE: Laura, Agnese, Elisabetta e Donatella

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INTRODUZIONE

▪ PERCHE’ LA SCIENZA ALLA SCUOLA DELL’INFANZIA?

Lo sviluppo dell’autonomia cognitiva è uno degli obiettivi principali della scuola moderna. In un contesto sociale complesso come quello attuale, l’apprendimento ha come primo scopo quello del “life long learning”, ossia insegnare ai ragazzi ad apprendere in autonomia lungo tutto il corso della loro vita. Fin dai primi anni scolastici, occorre abituare i bambini ad osservare la realtà, descriverla, porsi quesiti e cercare risposte ( metodo scientifico) e ricostruire verbalmente i ragionamenti condotti insieme e da soli (metacognizione).

“L’analfabeta del futuro non sara’ chi non sa leggere. Sara’ l’uomo che non ha imparato ad imparare” (Herbert Gerjouy)

▪ Per la scuola dell’infanzia e il primo ciclo della scuola elementare la fase del “pasticciamento”, del contatto diretto con gli oggetti da osservare anche con modalità più libere ( pensiamo ad esempio all’importanza di avere per un certo periodo in aula piante o animali con cui far familiarizzare i bambini) è sicuramente uno dei momenti fondamentali del processo conoscitivo, per promuovere la riflessione libera e la conoscenza comune. Questa fase occuperà sempre tempi meno lunghi mano a mano che si cresce con l’età, ma non va mai sottovalutata né accantonata perché punto essenziale di partenza dell’osservazione guidata.

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La fase dell’osservazione guidata è molto delicata, infatti il docente deve aiutare gli alunni a osservare in modo non casuale: si pongono problemi, domande che sollecitano i confronti e si progettano insieme altre esperienze per risolvere i problemi posti. Il momento della riflessione comune e della elaborazione è caratterizzato dalla discussione collettiva, dalle rappresentazioni grafiche, verbali ed iconiche in base all’età e alle necessità. Anche con alunni più grandi la fase del coinvolgimento e della partecipazione attiva va sollecitata. Per ottenere questo obiettivo, l’osservazione deve essere accompagnata dalla descrizione e dalla narrazione individuale, primo livello della riflessione. Ognuno avrà così la possibilità non solo di riflettere, ma anche di esprimersi secondo le proprie possibilità e competenze e i propri ritmi di lavoro. La messa in comune delle osservazioni individuali, la successiva discussione che inevitabilmente scaturirà ed il confronto condurranno ad un secondo livello della riflessione più articolato in cui i concetti cresceranno, si affineranno e troveranno la loro collocazione logica.

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COME SI FA?

Il metodo ipotetico deduttivo.

Il metodo sperimentale, detto anche galileano o ipotetico

deduttivo, è una procedura

conoscitiva articolata in diverse proposizioni, chiamate

ragionamento sperimentale . Esso si basa sull’idea che la

teoria si costruisce all’inizio e non alla fine.

Regole del metodo deduttivo:

1. Formulare un’ipotesi. Prevedere conseguenze o eventi.

Parole chiave: Cosa succederà? Cosa pensi se questi

elementi vengono… 2. Produzione dell’evento/esperimento

3. Osservare se si produce l’evento previsto.

Collegare l’osservazione alle ipotesi.

Parole chiave: cosa è successo…..,perché… descrivi quello

che hai visto, cosa avevi

detto prima….avevi ragione o ti sei sbagliato?

4. Formulazione di una teoria o legge.

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DA DOVE SI PARTE?

▪ La classificazione dei percorsi didattici in campi d’esperienza presente nelle Indicazioni Nazionali del 2012, deriva da uno studio accurato sulle modalità di sviluppo infantile. I campi d’esperienza rappresentano i luoghi del fare e dell’agire del bambino.

▪ Il bambino sarà guidato dall’insegnante nella realizzazione di esperienze mirate allo sviluppo dei mille linguaggi culturali che apprenderà nel corso della vita.

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IL SE' E L’ALTRO

Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa

argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti e

bambini.

Sviluppa il senso dell’identità personale, percepisce le proprie esigenze e i

propri sentimenti, sa esprimerli in modo sempre più adeguato.

Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della

famiglia, della comunità e le mette a confronto con altre.

Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e

comincia e riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi

ascolta.

Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su

ciò che è bene o male, sulla giustizia, e ha raggiunto una prima

consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole del vivere insieme.

Si orienta nelle prime generalizzazioni di passato, presente, futuro e si

muove con crescente sicurezza e autonomia negli spazi che gli sono

familiari, modulando progressivamente voce e movimento anche in

rapporto con gli altri e con le regole condivise

Riconosce i più importanti segni della sua cultura e del territorio, le

istituzioni, i servizi pubblici, il funzionamento delle piccole comunità e

della città.

OBIETTIVI:

▼Attraverso l’utilizzo del metodo sperimentale, stimolare il bambino alla riflessione comune sui fenomeni osservati ed al confronto con i pari ( cooperative learning). Insegnare a criticare le idee, non le persone, formulando domande coerenti ed interventi mirati generando ipotesi. ▼Aiutare il bambino a comprendere le prime regole di convivenza comune ( dalle leggi della scienza alle regole sociali) ▼Attraverso la previsione di un fenomeno, avvicinare i bambini all’idea sequenziale degli eventi ( prima, ora, dopo) ▼Educare i bambini a lavorare insieme, partecipare ed essere gruppo per raggiungere un obiettivo comune.

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IL CORPO E IL MOVIMENTO

• Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne

percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo, matura

condotte che gli consentono una buona autonomia nella

gestione della giornata a scuola.

Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze

sessuali e di sviluppo e adotta pratiche corrette di cura di sé,

di igiene e di sana alimentazione.

Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi

posturali e motori, li applica nei giochi individuali e di

gruppo, anche con l’uso di piccoli attrezzi ed è in grado di

adattarli alle situazioni ambientali all’interno della scuola e

all’aperto.

Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio,

interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella

danza, nella comunicazione espressiva.

Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e

rappresenta il corpo fermo e in movimento.

OBIETTIVI e STRUMENTI

▼Utilizzare i 5 sensi per promuovere lo sviluppo cognitivo del bambino. ▼Utilizzare il proprio corpo come “sito” per sperimentare fenomeni scientifici e naturali. ▼Conoscere il proprio corpo, ed imparare ad averne cura. Rispettare gli spazi degli altri e la loro individualità. ▼Attraverso l’utilizzo del senso dell’udito, affinare l’ascolto della natura e dell’ambiente che ci circonda.

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IMMAGINI, SUONI, COLORI

▪ Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente.

▪ Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività manipolative; utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative; esplora le potenzialità offerte dalle tecnologie.

▪ Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, visivi, di animazione …); sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per la fruizione di opere d’arte.

▪ Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti.

▪ Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro-musicali

▪ Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando anche i simboli di una notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli.

OBIETTIVI:

▼ Attraverso il metodo del “learning by doing” ( imparare facendo), aiutare il bambino a sperimentare concretamente cio’ che sta imparando, utilizzando tutti gli strumenti creativi a sua disposizione.

▼ Attraverso la musica, il teatro, i colori e altre tecniche espressive, affinare i 5 sensi per poterli utilizzare in modo sempre piu’ efficiente.

▼ Indirizzare la curiosità dei bambini all’utilizzo combinato di scienza e nuove tecnologie.

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I DISCORSI E LE PAROLE

▪ Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati.

▪ Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative

▪ Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni; inventa nuove parole, cerca somiglianze e analogie tra i suoni e i significati.

▪ Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni, usa il linguaggio per progettare attività e per definirne regole.

▪ Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e sperimenta la pluralità dei linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia.

▪ Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi media.

OBIETTIVI:

▼ Attraverso lo strumento del “circle time”, aiutare i bambini a confrontarsi su vari argomenti ed esprimere la propria idea. Utilizzare questo strumento per poter discutere sui risultati dei propri esperimenti e ricostruirli verbalmente.

▼ Apprendere della nuova terminologia «riferita alla scienza» ARRICCHIRE IL PROPRIO LESSICO

▼ Attraverso rime e filastrocche migliorare la terminologia e aumentare il vocabolario .

▼ Avvicinare il bambino al ragionamento plurilingue, anche attraverso l’utilizzo della terminologia scientifica internazionale.

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LA CONOSCENZA DEL MONDO

Il bambino raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, ne identifica alcune proprietà, confronta e valuta quantità; utilizza simboli per registrarle; esegue misurazioni usando strumenti alla sua portata.

▪ Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana.

▪ Riferisce correttamente eventi del passato recente; sa dire cosa potrà succedere in un futuro immediato e prossimo.

▪ Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti.

▪ Si interessa a macchine e strumenti tecnologici, sa scoprirne le funzioni e i possibili usi.

▪ Ha familiarità sia con le strategie del contare e dell’operare con i numeri sia con quelle necessarie per eseguire le prime misurazioni di lunghezze, pesi, e altre quantità.

▪ Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come davanti/dietro, so-pra/sotto, destra/sinistra, ecc; segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali.

OBIETTIVI:

▼ Indirizzare il bambino al ragionamento logico-matematico attraverso l’osservazione di fenomeni naturali.

▼ Attraverso gli “esperimenti”, imparare a collocare gli eventi secondo un ordine temporale.

▼ Utilizzare oggetti della vita quotidiana come strumenti per la realizzazione degli esperimenti, al fine di aiutare i bambini nel processo di auto-apprendimento.

▼ Nel portare a termine un lavoro scientifico, insegnare al bambino la precisione e la cura dei dettagli, migliorando le proprie connessioni logiche e la propria autostima.

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L’UDITO PERIODO : OTTOBRE –NOVEMBRE

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INCONTRI MATERIALE

UTILIZZATO

ORGANIZZAZIONE E OBIETTIVI

INSEGNANTE ATTIVITA’ BAMBINI TEMPI E MODALITA’

ESECUZIONE

n.1 Cos’e’ l’orecchio? Le nostre orecchie, le mani,

gli occhi.

Uso del registratore

Cartellone, pennarelli.

Invitare i bambini ad esplorare i loro organi

uditivi a vicenda, limitando l’uso degli altri

sensi.

Proporre vari tipi di suoni onomatopeici.

Favorire la conversazione gruppo circa le

sensazioni provate.

Presentazione di nonno Einstein e dello

strano amico con la faccia vuota.

Gioco a coppie sull’esplorazione reciproca

dell’orecchio.

Giochi cooperativi di gruppo limitando la

vista.

Primo incontro con nonno Einstein e il suo

strano mondo. Appendiamo il nostro strano

amico con la faccia vuota.

Attività in aula, giochi cooperativi,

scheda personale sull’ orecchio

differente a seconda dell’eta’.

n.2 La vibrazione del suono Cartoncino, colla, scotch. Far sperimentare ai bambini come

arrivano i suoni al nostro orecchio.

Sperimentare la vibrazione del suono.

Domandare ai bambini se e’ possibile

sentire di piu’.

Presentare ai bambini vari strumenti

musicali basati sulla vibrazione (

diapason, chitarra….)

Costruiamo una cornetta acustica con il

cartoncino e sperimentiamo a vicenda come

passa il suono.

Sperimentiamo vari strumenti musicali e

discutiamone in gruppo.

Attività in aula, giochi coppia, giochi

ascolto musicale.

Riflessione comune e schede sui vari

strumenti musicali

n.3 Esploriamo i suoni attorno a noi Fogli e pennarelli. Far sperimentare ai bambini la differenza

tra suono naturale e suono artificiale.

Aiutare il bambino ad affinare l’organo

uditivo limitando gli altri sensi.

Esplorazione di due ambienti differenti ( la

strada trafficata e il bosco) e gioco con

limitazione della vista per selezionare ogni

suono.

Conversazione successiva su tutti i suoni

percepiti e rielaborazione grafica.

Passeggiata all’oasi e all’incrocio di

corso Agnelli .

n.4 costruiamo la nostra orchestra Scatola scarpe, elastici,

tubi cartone, riso, lattine

vuote, palloncini,

Proporre attraverso materiali di riciclo la

costruzione di strumenti musicali per

sperimentare vari suoni.

Costruire strumenti musicali e ideare un

orchestrina.

Attività manuale a tavolino in gruppi

misti grande-piccolo.

Lavoro cooperativo .

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INCONTRI MATERIALE

UTILIZZATO

ORGANIZZAZIONE E OBIETTIVI

INSEGNANTE ATTIVITA’ BAMBINI TEMPI E MODALITA’

ESECUZIONE

n.5 La propagazione del suono nei

liquidi.

Baccinella, sassi,

diapason.

Insegnare la propagazione del suono . Sperimentare attraverso il gioco il suono

dentro l’acqua.

Attività da cortile.

Rielaborazione grafica, schede.

n.6 I bicchieri sonori Numero variabile di

bicchieri di vetro, acqua,

diapason; matita, tappo di

sughero

Riempiamo i bicchieri con l’acqua in scala

e dopo la costruzione del martelletto

percuotiamo il bicchiere per sentire come

viene prodotto il suono

Spiegare ai bambini come il suono può

cambiare a seconda della differente quantità

d’acqua: un suono più grave con il bicchiere

più colmo, mentre un suono più acuto con

meno acqua.

Aula.

Circle time sui risultati

dell’esperimento.

Rielaborazione grafica.

n.7 conclusioni:muoviamoci nello

spazio con il metodo Gordon

Stereo, musiche varie.

Spazio libero per il

movimento.

Riassumere insieme ai bambini, il

percorso fatto attraverso l’udito.

Muoversi liberamente nello spazio

musicale.

Sperimentare attraverso il libero movimento.

Portare al nostro nuovo amico senza faccia

due grandi orecchie.

Spazio libero per il movimento.

Circle time e giochi quiz .

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TATTO PERIODO: GENNAIO-FEBBRAIO

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INCONTRI MATERIALE

UTILIZZATO

ORGANIZZAZIONE E OBIETTIVI

INSEGNANTE ATTIVITA’ BAMBINI TEMPI E MODALITA’

ESECUZIONE

n.1 A cosa servono le mani? Le proprie mani. Materiale

vario per individuare gli

opposti ( caldo freddo,

ruvido liscio ecc)

Guanti lattice, materiale

duro e morbido.

Far riflettere i bambini sui tanti usi delle

loro mani.

Lavorare sull’importante prerequisito degli

“opposti.”

Esplorare a vicenda un'altra parte del proprio

corpo. Limitare il senso della vista per usare

le mani in modo piu’ efficace.

Costruiamo due mani, una morbida e una

dura riempiendo i guanti.

Giochi cooperativi e individuali in aula.

Riflessione collettiva e scheda su

questa parte del corpo ( oppure

disegno)

n.2 Le mani e l’acqua Baccinelle con acqua,

contenitori di varia misura.

Limone, fogli carta,

candela)

Mettere a confronto i bambini su un

materiale che usano tutti i giorni. Quali

sono le caratteristiche? Le sensazioni

provate ?

Travasi.

Riflettere sul concetto di asciutto, bagnato e

sulla liquidità ( l’acqua prende la forma

dell’oggetto)

Gioco dell’inchiostro simpatico ( disegnare al

buio)

Piccoli gruppi di lavoro.

Scheda sull’inchiostro simpatico)

n.3 Costruiamo le nostre scatole

magiche. Re cuperiamo il materiale

naturale.

Scatola cartone, materiale

tattile vario .

Coinvolgere i bambini nel recupero del

materiale tattile naturale. Stimolare la

curiosità del fare da se’.

Recupero materiale bosco e costruzione

delle scatole tattili.

Giochi sull’esplorazione del materiale nelle

scatole.

Bosco e aula.

Scheda e rielaborazione grafica

dell’esperienza.

n.4 Gli stati dell’acqua Contenitori di varie misure,

pentole.

Aiutare i bambini a individuare un prima e

un dopo negli eventi. Riferire ai bambini i

termini scientifici corretti .

Sperimentare l’acqua, il ghiaccio, il vapore,

la condensazione. Giocare con i passaggi di

stato.

Cucina, aula.

Schede didattiche sull’esperienza.

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INCONTRI MATERIALE

UTILIZZATO

ORGANIZZAZIONE E OBIETTIVI

INSEGNANTE ATTIVITA’ BAMBINI TEMPI E MODALITA’

ESECUZIONE

n.5 Costruiamo una lavagna tattile. Pannello compensato,

righello, materiale tattile

vario

Far cooperare i bambini nella costruzione

di uno strumento per la classe.

Riassumere attraverso il dialogo tutte le

sensazioni provate fino ad ora.

Costruire una lavagna con tanti di versi

materiali che si possono toccare .

Scoiattoli: osservare un’ opera arte (

disegno) e immaginare come sarebbe stata

toccarla dal vero (es. mano Botero)

Aula.

Riproduzione nella scheda di una

piccola lavagna tattile personale. (

quadri sensibili)

n.6 La terra. Attrezzi vari da giardino,

stivaletti. Secchielli e

setacci.

Mettere i bambini a contatto con la terra

dell’inverno attraverso la libera

esplorazione dello spazio orto. Mettere a

disposizione materiale vario da toccare (

terra, sassi, ecc) e orientarli in una

semplice classificazione naturale.

Giocare con la terra e classificare gli oggetti

naturali trovati con l’aiuto di schede.

Orto e bosco.

Lavoro in classe sulla classificazione

della forma delle foglie ( schede e

rielaborazione grafica)

n.7 Il tatto in cucina Ingredienti manipolabili (

farina, acqua, ecc)

Sperimentare la manipolazione per “

eccellenza” acqua farina e uova.

Riflessioni finali sul tatto.

Creare e cucinare dei biscotti per i propri

compagni.

Costruire due grandi mani al nostro

misterioso amico.

Cucina e aula.

Rielaborazione grafica esperienza e

merenda insieme.

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L’OLFATTO E IL GUSTO

PERIODO: MARZO-APRILE

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INCONTRI MATERIALE

UTILIZZATO

ORGANIZZAZIONE E OBIETTIVI

INSEGNANTE ATTIVITA’ BAMBINI TEMPI E MODALITA’

ESECUZIONE

n.1 Esploriamo la nostra bocca:

alla scoperta del gusto.

Cartellone, pennarelli.

Materiale vario sui 4

principali gusti.

Aiutare i bambini nell’esplorazione

della bocca, creare un grande

disegno della lingua e parlarne

insieme.

Attraverso l’uso

dello spazzolino e dello specchio,

esplorare la propria bocca e quella

degli altri. Gioco sui 4 gusti principali (

amaro, dolce, acido salato)

In aula, schede personali sulla

lingua e la bocca.

Rielaborazione grafica.

n.2 L’acqua e le altre sostanze.

Esploriamo gli stati dell’acqua con

la bocca.

Acqua e ghiaccio.

Sostanze varie da

mischiare all’acqua (

limone, olio ecc)

Continuare il percorso sugli stati

dell’acqua.

Far comprendere come l’acqua non

abbia gusto, e come le sostanze si

sciolgano in modo differente.

Esplorare attraverso la bocca, il vapore,

il ghiaccio, l’acqua fredda e calda.

Osservare ed assaggiare vari miscugli,

anche direttamente con la bocca o con il

dito.

Aula, bagno, cucina.

Discussione di gruppo sulle

sensazioni provate. Cosa è

successo ? Perché?

n.3 Cartellone magico del gusto Cartellone, pennarelli,

riviste

Aiutare i bambini a riflettere su che

cosa è il gusto.

Cercare su riviste ritagli di cibi graditi e

non graditi. Costruire un grande

cartellone sulle nostre preferenze.

Discutere insieme su cosa vuol

dire : mi piace, non mi piace.

Come puo’ essere un cibo?

Perché abbiamo gusti diversi?

n.4 Sentire con la bocca. Le cose

dure, molli, lisce. SENTIRE CON

LE LABBRA

Materiale non

commestibile ma pulito

di vario tipo

Aiutare i bambini a riflettere su cosa si

possa sentire con la bocca. E’ diverso

dalle mani?

Mosca cieca dei materiali, esploriamo

con la bocca, cosa sentiamo?

Scheda riepilogativa

sull’esperimento, classifichiamo i

materiali.

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INCONTRI MATERIALE

UTILIZZATO

ORGANIZZAZIONE E OBIETTIVI

INSEGNANTE ATTIVITA’ BAMBINI TEMPI E MODALITA’

ESECUZIONE

n.5 Il gioco della fetta di pane .

Cosa c’è sulla nostra lingua?

Quadratini pane. Riflettere sulla lingua e le sue

caratteristiche

Mettiamo un pezzo di pane sulla lingua,

cosa sentiamo? Se lo mastichiamo?

Rielaborazione collettiva e

attraverso schede personali.

Discussione gruppo.

n.6 Il gusto e l’olfatto Succhi frutta vario tipo

bicchieri.

Aiutare i bambini a utilizzare un senso

alla volta limitando gli altri

Assaggiare vari tipi succhi con occhi

chiusi e naso tappato. Rifare

l’esperimento con il naso stappato.

Quali sono le sensazioni?

Rielaborazione personale grafica

e di gruppo. Cosa e’ successo?

n.7 Psicomotricità: l’olfatto Batuffoli imbevuti di vari

odori. Cartellone, ,

pennarelli

Utilizzare l’olfatto come senso

principale limitando gli altri.

Aiutare i bambini a visualizzare

l’immagine dell’odore disegnato sul

cartellone.

Sperimentare vari tipi di odori e educare

alla rappresentazione grafica.

Classificare odori gradevoli e sgradevoli.

Rielaborazione espressiva

dell’odore.

Rielaborazione grafica. Circle

time.

n.8 Creiamo i gessetti profumati Polvere gesso, essenza

lavanda, acqua.

Sperimentare una creazione con tre

elementi diversi: polvere gesso,

acqua ed essenza lavanda.

Creare stampini profumati: mischiare

ingredienti e un profumo. Capire la

sequenza delle azioni, attendere per

vedere il risultato.

Creazione del gesso in aula.

n.9 Esperimenti in natura e con il

microscopio

Materiale organico

presente in natura

Aiutare i bambini a sentire meglio i

vari odori dividendo in parti foglie,

bastoncini, fili d’erba e tutto ciò che

trovano nel prato.

Manipolare , annusale, sezionare e

classificare gli odori che possono

sprigionare gli elementi naturali.

Attività nel prato e nell’orto.

Elaborazione grafica e

classificazione materiale.

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LA VISTA PERIODO: MAGGIO

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INCONTRI MATERIALE

UTILIZZATO

ORGANIZZAZIONE E OBIETTIVI

INSEGNANTE ATTIVITA’ BAMBINI TEMPI E MODALITA’

ESECUZIONE

Presentazione dell’organo di senso: la

vista

Carta trasparente, foglio,

pennarelli.

Le maestre dopo aver fotografato gli occhi

dei bambini porteranno loro una copia.

Esaminare con attenzione i dettagli dei

proprio occhi e di quelli dei compagni,

scambiarsi i disegni e provare a

descriverli.

I bambini hanno a disposizione la fotocopia

dei loro occhi e sopra la carta trasparente

per ricopiarli.

Il gruppo classe svolge l’attività in

aula.

n.1 Il fiore magico Carta, pastelli a cera,

forbici, una ciotolina, un

cucchiaio di acqua.

Spiegare ai bambini che l’acqua riesce a

penetrare nella carta allargando le fibre e

per questo il loro fiore apre i petali. Può

sembrare alla vista un qualcosa di

magico, ma c’è una spiegazione

scientifica per quello che vediamo.

I bambini disegnano il fiore, lo ritagliano e

piegano i petali su se stessi. Immergono il

fiore nella ciotola e possono osservare

l’apertura dei petali.

Attività di disegno e ritaglio dello

stesso, svolto in classe al tavolo a

piccoli gruppi.

n.2 Si vede al contrario Un barattolo di latta

piccolo, un foglio di carta

traslucida, cartoncino nero,

nastro adesivo, martello e

chiodo (per le maestre).

Mostrate attraverso l’uso del barattolo

come la luce che entra dal forellino

proietta l’immagine capovolta.

Le maestre inizialmente utilizzano il martello

per effettuare un foro sul barattolo,

dopodiché seguendo le indicazioni

costruiranno il cannocchiale aiutandosi tra di

loro.

Attività manuale per la costruzione

dell’oggetto da utilizzare per

l’esperimento, svolto al tavolo.

Riflessione collettiva e scheda

grafica.

n.3 Il disegno torna a galla Vaschetta, pennarello ad

alcool, acqua.

I nostri occhi vedono ciò che c’è davanti a

noi secondo una traiettoria rettilinea,

l’acqua però riflette i raggi e ci permette di

vedere ad angolazioni diverse quello che

non vediamo direttamente davanti a noi.

I bambini possono disegnare nella vaschetta

a loro piacimento, si metteranno in una

posizione in cui riescono a vedere il disegno

e poi in una in cui non lo vedono.

Aggiungendo l’acqua possono notare che il

disegno “torna a galla”.

Rielaborazione dell’esperimento

insieme ai compagni che si tiene al

tavolo in aula.

n.4 Il palloncino che si gonfia

guardandolo

Bottiglia di plastica,

palloncino, aceto,

bicarbonato di sodio.

Esistono delle reazioni chimiche che

possono far sembrare alcuni eventi

sorprendenti, come il palloncino

dell’esperimento che grazie all’anidride

carbonica si gonfia senza l’uso della

bocca o di altri mezzi. I bambini potranno

osservare tale fenomeno e nel modo più

semplice spiegare quello che avviene.

Dopo aver messo nella bottiglietta qualche

cucchiaio di aceto e un po’ di bicarbonato, i

bambini possono aiutarsi l’un l’altro

posizionando il palloncino in cima alla

bottiglia e possono esaminare con i loro

occhi cosa avviene al palloncino.

L’esperimento si svolge in classe, a

piccoli gruppi, in modo tale che tutti

prendano parte alla realizzazione.

Riflessione collettiva tramite circle

time.

Page 22: Un mondo “pazzo” con nonno Einstein - ilmicino.it · diapason, chitarra….) Costruiamo una cornetta acustica con il cartoncino e sperimentiamo a vicenda come passa il suono.

INCONTRI MATERIALE

UTILIZZATO

ORGANIZZAZIONE E OBIETTIVI

INSEGNANTE ATTIVITA’ BAMBINI TEMPI E MODALITA’

ESECUZIONE

n.5 Galleggia e non galleggia Vasi di vetro, acqua,

oggetti vari (pongo,

cucchiaio, foglia, pallina da

ping pong..)

Aiutare i bambini ad esaminare quali

oggetti galleggiano e quali no e per quale

motivo. Il galleggiamento di un corpo

dipende dalla sua forma, un corpo “più

pesante” dell’acqua (più denso) è

destinato ad affondare.

Si introducono gli oggetti uno per volta nei

vasi pieni di acqua e si osserva. Spingere i

bambini a cercare di capire se un oggetto è

più pesante o più leggero e quindi se può

galleggiare.

L’esperimento si svolge in classe a

piccolo gruppi per un miglior risultato e

per permettere a tutti che possano

partecipare e osservare bene

l’andamento dell’attività.

Rielaborazione attraverso scheda

grafica e gioco a quiz.

n.6 Alla scoperta dei colori Bottiglie di plastica

trasparenti, acqua, tempere

(rosso, giallo, blu), caraffa,

imbuto, cucchiaio.

Far si che i bambini si interessino al

fenomeno osservato. I colori primari

mischiati tra loro danno origine ai colori

secondari.

Preparato il materiale, i bambini prendono i

cucchiai di tempera da mettere nelle bottiglie

e osservano come nascono i nuovi colori.

L’attivita’ viene svolta in gruppo, in

aula, a turno possono provare a

creare i colori. Riflessione collettiva e

rielaborazione attraverso disegni.

n.7 L’arcobaleno Un CD, una torcia, una

parete bianca, stanza buia.

Spieghiamo ai bambini che sulla superficie

lucida del CD ci sono dei solchi molto

vicini tra loro e che questi separano i colori

della luce. La luce bianca e’ composta da

tutti i colori, ma in questo modo si

scompone nei vari colori e possiamo

vedere un arcobaleno.

Teniamo il CD in posizione verticale e lo

illuminiamo con la torcia. Dopo alcuni

tentativi, inclinandolo e ruotandolo, vediamo

apparire sulla parete i colori dell’arcobaleno.

Il lavoro viene svolto in classe, nella

stanza al buio. I bambini saranno

sollecitati a riflettere sul fenomeno per

mezzo di giochi a quiz e

rielaborazione con il circle time.

n.8 Spazio d’ombra Oggetti di vario tipo, torcia,

stanza buia.

L’ombra non e’ solo la sagoma

dell’oggetto, ma a seconda delle

angolazioni della luce la forma dell’ombra

cambia.

Prima di porre oggetti differenti davanti al

fascio di luce chiediamo ai bambini come

sara’ secondo loro l’ombra e poi osserviamo

la realta’.

Il lavoro viene svolto in classe nella

stanza al buio. Rielaborazione

attraverso scheda grafica e confronto

con i compagni.

n.9 il mezzo dito Vaschetta, acqua,

specchio, pongo

La luce che ci colpisce riflette la nostra

immagine nello specchio. In questo caso

lo specchio riflette solo gli oggetti che si

trovano sotto la superficie dell’acqua.

Guardando nella parte di specchio immersa

nell’acqua, immergiamo un dito; si vede la

punta del dito spuntare dal nulla. E’

particolare il fatto che non si vede la mano

alla quale il dito dovrebbe essere attaccato.

L’esperimento e’ svolto a piccoli

gruppi al tavolo. I bambini possono

confrontarsi con i compagni e

rielaborare quello che hanno appreso

attraverso il circle time.