EDUCAZIONE ALIMENTARE STILI DI VITA e prevenzione delle malattie cronico-degenerative.
un approccio alla persona con malattia cronica · Aumento delle malattie croniche e degenerative...
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L’educazione terapeutica:
un approccio alla persona
con malattia cronica
L’esperienza dell’Ospedale di Palmanova e del Distretto Est
Marta Pordenon
LA BUONA PRATICA
IN UN REPARTO DI MEDICINA PER ACUTI
Palmanova, 17 dicembre 2011
A.S.S. 5 “Bassa Friulana”
Il contesto Aumento delle malattie croniche e degenerative
• 1 persona su 3 soffre di almeno 1 patologia cronica
• 1 persona su 5 soffre di almeno 2 malattie croniche
• Sopra i 65 anni il 69,9% ha più di 3 malattie croniche, nel 43% dei casi questo si
traduce in anni di vita trascorsi a letto o su una sedia
• 1 persona su 2 dichiara di godere comunque di buona salute
• L’80% della mortalità avviene per malattie croniche
• Il 60-80% dei costi sostenuti dai servizi sanitari sono per le malattie croniche
(OMS: V Rapporto sulla cronicità anno 2000)
In Friuli Venezia Giulia • Il 45% dei cittadini hanno almeno 1 patologia cronica; il 12% ne ha 3 o più.
• A 65 anni il 16% della popolazione ha almeno 1 patologia cronica; a 75 anni il
25%. (ISTAT 2009)
Frammentazione dei servizi sanitari
Ospedale come luogo di cura per acuti
Il problema
Utenza
• Elevato impegno assistenziale richiesto alle famiglie
• Senso di inadeguatezza delle famiglie
Professionisti
• Risorse e tempi limitati da dedicare agli interventi educativi soprattutto nel contesto ospedaliero
• Assenza di criteri omogenei e formalizzati per educare/addestrare ed effettuare la verifica delle competenze raggiunte dal caregiver (livello di autonomia)
Il nuovo approccio
• Garantire la continuità
assistenziale e la qualità
delle cure
• Ottimizzare i tempi e
utilizzare adeguatamente
le risorse disponibili
• Effettuare la presa in carico
globale
• Pianificare la dimissione
• Sviluppare e mantenere le
abilità di self care e le
capacità di
autodeterminazione
• Valorizzare il ruolo della
famiglia e le risorse informali
PORRE AL CENTRO DELL’ORGANIZZAZIONE LA PERSONA,
LA SUA FAMIGLIA, IL SUO CONTESTO DI VITA
ASS5 – Accreditamento di eccellenza
Servizi Territoriali 2011-2013
Team “Assistenza domiciliare” (1)
ATTRIBUIRE POTERI E RESPONSABILITÀ AGLI ASSISTITI
Standard 9.0 - Il team collabora con gli assistiti e le loro famiglie affinché
partecipino attivamente ai servizi erogati e si assumano le proprie
responsabilità
9.1 I membri competenti del team forniscono regolarmente agli assistiti e alle loro
famiglie informazioni tempestive, complete e accurate riguardanti:
• le modalità e le tempistiche di erogazione dei servizi
• l'opportunità di partecipare all'erogazione dei servizi e di effettuare scelte
personali
• il loro ruolo e responsabilità per la propria sicurezza
• le limitazioni e i possibili esiti del servizio o intervento proposto
• i possibili effetti collaterali e i rischi associati al trattamento
• i costi del servizio o dell'intervento proposto e le alternative, se disponibili
• la disponibilità di gruppi di counselling e supporto (ad es. di tutela dei diritti,
di consumatori e di self-help)
• altre risorse comunitarie a disposizione e come accedervi
• modalità di accesso ai servizi fuori orario o in situazioni critiche
Team “Assistenza domiciliare” (2) ATTRIBUIRE POTERI E RESPONSABILITÀ AGLI ASSISTITI
9.2 I membri del team competenti formano adeguatamente gli assistiti e le loro
famiglie. Il processo formativo:
• è aperto e flessibile
• tiene conto dei bisogni di assistiti e famiglie e della loro disponibilità a
recepire la formazione
• tiene conto di opinioni, valori, livello di scolarizzazione, lingua, capacità
funzionali degli assistiti e delle loro famiglie
• assicura che gli assistiti e le loro famiglie comprendano le informazioni
• rispetta il rifiuto all'apprendimento degli assistiti e delle loro famiglie
Linee guida
La formazione serve a: fornire agli assistiti e alle loro famiglie una conoscenza adeguata
sulle condizioni degli assistiti, comprese le indicazioni su come prendersi cura di se stessi
dopo la dimissione; permettere il coinvolgimento degli assistiti nell'erogazione dei
servizi e nel processo decisionale; aumentare la capacità degli assistiti di seguire il
programma di intervento e di raggiungere gli obiettivi stabiliti e i risultati attesi; formare
assistiti e familiari sull'utilizzo di farmaci, forniture e attrezzature in modo sicuro ed efficace,
se opportuno; aiutare gli assistiti a sviluppare le capacità necessarie per soddisfare i propri
bisogni e diventare in tal modo il più possibile autonomi…
ASS5 – Accreditamento di eccellenza
Servizi Territoriali 2011-2013
La responsabilità dell’infermiere
Il Profilo professionale D.M. 739 del 1994 Art. 2 «L’assistenza infermieristica preventiva, curativa, palliativa e riabilitativa è
di natura tecnica, relazionale, educativa. Le principali funzioni sono la
prevenzione delle malattie, l’assistenza dei malati e dei disabili di tutte le età e
l’educazione sanitaria»
Il Codice Deontologico (2009)
Art. 3 «La responsabilità dell’infermiere consiste nell’assistere, nel curare, nel prendersi cura della persona ...»
Art. 7 «Orienta la sua azione al bene dell’assistito di cui attiva le risorse sostenendolo nel raggiungimento della maggiore autonomia possibile, in particolare quando vi sia disabilità, svantaggio, fragilità»
Art. 19 «Promuove, attraverso l’educazione, stili di vita sani e la diffusione di una cultura della salute; a tal fine attiva e mantiene la rete di rapporti tra servizi e operatori»
La formazione…
Le competenze dell’infermiere
Benner (1996); Meretoya (2002)
• Competenze organizzative e di ruolo
• Gestione efficace di situazioni instabili
• Funzioni di monitoraggio
• Monitorare e assicurare la qualità delle pratiche sanitarie
• Ruolo educativo e di guida
• Gestire e monitorare interventi assistenziali e terapeutici
• Ruolo di aiuto
L’ Educazione Terapeutica
Definizione
“E’ un processo graduale, integrato nel processo terapeutico che comprende un insieme di attività di sensibilizzazione, informazione, educazione ed aiuto psicologico e sociale, che si propone di aiutare la persona e la sua famiglia nella gestione della malattia, delle cure, l’organizzazione delle proprie attività di vita in rapporto alla salute, gli stili di vita da adottare, l’individuazione precoce delle complicanze.”
(Report of WHO Working Group on Therapeutic Patient Education,
“ Continuing education programmes for healthcare providers in the field of prevention of chronic diseases”
Who-Euro, Copenaghen, 1998)
L’educazione terapeutica Le fasi del processo di educazione terapeutica
1- Analisi della situazione Per identificare bisogni, cogliere le potenzialità,
i progetti della persona, eventuali problemi
che potrebbero influire sull’attività educativa.
2- Diagnosi educativa Giudizio sintetico sui bisogni/problemi
3- Definizione degli obiettivi
Contratto educativo Che cosa deve apprendere il paziente per la
propria sicurezza (obiettivi di sicurezza e specifici)
4- Contenuti e metodi Competenze/conoscenze
da trasmettere e metodi di trasmissione
5- Valutazione Verifica idoneità e
monitoraggio periodico requisiti
FASE I (gennaio – agosto 2009)
Analisi contesto (priorità, gruppi target)
Stesura progetto e definizione piano d’azione
Elaborazione strumenti
Coinvolgimento SSCC ospedaliere/territoriali e condivisione progetto
FASE II (settembre 2009 – dicembre 2009)
Inserimento progetto piano operativo aziendale anno 2010
Sensibilizzazione e diffusione progetto
Formazione personale coinvolto
Attivazione sperimentazione
FASE III (2010 - 2012)
Formazione continua personale coinvolto
Valutazioni in progress e finali
Il percorso integrato di ETP
Fasi
Obiettivi
• Migliorare la continuità assistenziale fra i diversi contesti di
cura
• Migliorare la qualità della vita delle persone assistite e delle
loro famiglie
• Definire alcuni standard assistenziali
Il percorso integrato di ETP
Popolazione
Tutte le persone residenti nel Distretto Est dell’ASS 5 “Bassa Friulana”,
dimesse dalle SS.CC. di Medicina e Chirurgia/Ortopedia dell’Ospedale
di Palmanova e RSA, prese in carico a domicilio dall’Infermiere di
Comunità, con nuove problematiche assistenziali quali:
Il percorso integrato di ETP
• presenza di Catetere Vescicale (CV)
• trattamento di Nutrizione Enterale Totale (NET) attraverso SNG o PEG
• presenza di Lesioni da Pressione (LdP) in una o più sedi
• presenza di enterostomia (ST)
Il percorso integrato di ETP
Materiali e metodi (1)
OSPEDALE
Infermiere clinico/ inf. di continuità assistenziale
- Individuazione caregiver, diagnosi educativa, contratto educativo
- Avvio percorso educativo per raggiungimento obiettivi di sicurezza
- Verifiche livello di autonomia in itinere e alla dimissione
- Trasmissione informazioni per la continuità
Infermiere di comunità
- Presa in carico della persona assistita e verifiche livello di autonomia
- Rinforzo obiettivi di sicurezza e sviluppo obiettivi specifici
- Verifiche livello di autonomia a 1 e 2 mesi dalla dimissione
- Monitoraggio e supporto costante alla persona e famiglia
- Indagine sul livello di efficacia percepita a 2 mesi dalla dimissione
Infermiere clinico/inf. di continuità assistenziale
- Presa in carico della persona assistita e verifiche livello di autonomia
- Avvio e/o prosecuzione percorso educativo per raggiungimento o
rinforzo obiettivi di sicurezza
- Verifiche livello di autonomia in itinere e alla dimissione
- Trasmissione informazioni per la continuità
RSA
DOMICILIO
Setting di cura, responsabilità e modalità operative
Il percorso integrato di ETP
Materiali e metodi (2)
• Piani educativi
• Schede per la verifica del livello autonomia raggiunto in
ospedale/RSA/domicilio
• Opuscoli informativi illustrati
• Questionari efficacia percepita
Strumenti
•N. di caregiver autonomi/totale dei caregiver alla dimissione, 1 e 2 mesi dalla dimissione •N. accessi IC, a fini educativi, nel primo mese/N. accessi IC, a fini educativi, nel secondo mese dalla dimissione •N. accessi IC per interventi di gestione nel primo mese/ N. accessi IC, per interventi di gestione, nel secondo mese dalla dimissione •N. di caregivers che giudicano efficace o molto efficace l’intervento educativo/totale caregivers •N. accessi in PS per problemi non urgenti-emergenti nei 6 mesi successivi alla dimissione/totale assistiti dimessi •N. pazienti con ricoveri ripetuti per problemi evitabili nei 6 mesi successivi alla dimissione i/totale assistiti dimessi
Il percorso integrato di ETP
Materiali e metodi (3)
•Elevata proporzione di famiglie o nuclei autonomi nella gestione delle problematiche assistenziali a 1 e 2 mesi dalla dimissione •Bassa frequenza esiti assistenziali negativi •Bassa frequenza ricorso al PS per problemi non urgenti-emergenti e ricoveri ripetuti per problemi evitabili •Buon livello di efficacia percepita dai caregiver nella gestione delle problematiche assistenziali
Indicatori
Risultati attesi
Segnalazioni dal 15.09.2009 al 31.12.2010
PAZIENTI CV
n.
NET
n.
LdP
n.
ST
n.
TOTALE
n.
Segnalati* 58
(48,4%)
22
(18,3%)
25
(20,8%)
15
(12,5%)
120
(100%)
Esclusi** 34 (61,8%)
6
(10,9%)
10 (18,2%)
5 (9,1%)
55 (45,8%)
ETP in corso 4 1 2 1 8 (6,7%)
ETP
conclusa 20
(35,1%)
15
(26,3%)
13 (22,8%)
9
(15,8%)
57 (47,5%)
*Pazienti “segnalati”: percorso ETP attivato in ospedale. Di questi pazienti, n.4 presentavano più problemi
**Pazienti “esclusi”: percorso ETP attivato in ospedale e sospeso dopo dimissione (ingresso in CdR, reingresso in H o RSA, guarigione,
decesso)
Il percorso integrato di ETP
Risultati (1)
Caratteristiche della popolazione in studio (ETP concluso dal 15.09.2009 al 31.1.2010)
PAZIENTI n.57
Età mediana 82 (39-102)
Genere M F
25
32 (44%) (56%)
Problema clinico Neoplasia 15 (26%)
Esiti di Ictus 9 (16%) Demenza/M.di Alzheimer 6 (11%)
Cardiopatia 3 ( 5%) Frattura femore 3 ( 5%)
Coma post anossico 3 ( 5%) Infezione polmonare 3 ( 5%)
Tromboemb. polmonare 2 ( 4%) Infezione urinaria 1 ( 2%)
Sindrome da allettamento 1 ( 2%) Disturbi della nutrizione 1 ( 2%) Disturbi neurologici n.s. 1 ( 2%)
Sclerosi multipla 1 ( 2%) S.L.A. 1 ( 2%) Altro 7 (12%)
Il percorso integrato di ETP - Risultati (2)
Caratteristiche della popolazione in studio (ETP concluso dal 15.09.2009 al 31.1.2010)
CAREGIVERS n.53 (93%)
Età mediana 56 (35-88)
Genere M 5 (9%)
F 48 (91%) Grado di prossimità
Figlia 18 (34%)
Coniuge 12 (23%)
Assistenza privata 15 (27%)
Figlio 2 (4%)
Nuora 3 (6%)
Nipote 3 (6%)
AUTOGESTIONE n. 4 (7%)
Età mediana 77 (39-83)
Genere M 2 (50%)
F 2 (50%)
Il percorso integrato di ETP - Risultati (3)
SETTING DI DIMISSIONE SETTING DI AVVIO ETP
O.C. Palmanova
Medicina 20
Chirurgia 6
Ortopedia 2
PS 1
14 (70%)
5 (83%)
2 (100%)
1(100%)
Totale 29(51%) 22 (76%)
RSA Palmanova 23(40%) 20 (87%)
Hospice Latisana 1(2%) 0-
Altri Ospedali 4(7%) 0-
Totale 57(100%) 42(74%)
Solo a domicilio
15(26%)
Il percorso integrato di ETP - Risultati (4)
Provenienza e setting di avvio ETP (ETP concluso dal 15.09.2009 al 31.1.2010)
GRADO
AUTONOMIA
ALLA
DIMISSIONE
A
UN MESE
A
DUE MESI
Autonomo 31 (54,4%) 52 (91,2%) 57 (100%)
Parzialmente
autonomo 21 (36,8%) 5 (8,8%) 0-
Non autonomo 5 (8,8%) 0 - 0-
Valutazione
incompleta 0 - 0 - 0-
Non valutato 0- 0 - 0-
Livello di autonomia raggiunto
Il percorso integrato di ETP - Risultati (5)
PERIODO CV NET LDP STOMIA ACCESSI
MENSILI
ACCESSI
TOTALI
N. 597
1° mese
N. Accessi
Media
Range
108
(25%)
7
1-15
177 (41%)
10
7-15
113 (26%)
7
1-16
34 (8%)
4
2-5
432
(100%)
432 (72%)
2° mese
N. Accessi
Media
Range
53 (32%)
4
1-10
51 (31%)
2
0-9
53 (32%)
4
0-13
8 (5%)
1
1-3
165
(100%)
165 (28%)
Il percorso integrato di ETP - Risultati (6)
Nel secondo mese riduzione degli accessi nella misura del 62% rispetto al primo mese
Frequenza accessi domiciliari IC per interventi educativi
Frequenza accessi domiciliari IC per gestione delle
problematiche assistenziali
PERIODO CV NET LDP STOMIA
ACCESSI
MENSILI
ACCESSI
N. 943
1° mese N. Accessi
Media
Range
118 (20%)
9
0-29
217 (37%)
12
5-17
199(35%)
12
3-29
49 (8%)
7
2-10
583(100%)
583
(62%)
2° mese N. Accessi
Media
Range
74 (21%)
6
0-15
125(35%)
7
1-24
139(38%)
8
0-14
22 (6%)
4
0-11
360
(100%)
360
(38%)
Nel secondo mese riduzione degli accessi nella misura del 49% rispetto al primo mese
Il percorso integrato di ETP - Risultati (7)
VARIABILI INDAGATE ETP IN OSPEDALE/RSA
H
n=37
(62,5%)
RSA
n=14
(25,0%)
Chiarezza informazioni ricevute molto
sufficiente
poco
18 (49%)
18 (49%)
1 (2%)
7 (50%)
5 (36%)
2 (14%)
Libertà di fare domande molto
sufficiente
poco
21 (60%)
13 (34%)
3 (6%)
11 (79%)
2 (14%)
1 (7%)
Completezza informazioni ricevute sì
no
33 (89%)
4 (11%)
12 (86%)
2 (4%)
Efficacia percepita a 2 mesi dalla dimissione Questionari consegnati n.57; questionari restituiti n.56 (98%)
Il percorso integrato di ETP - Risultati (8)
VARIABILI INDAGATE ETP A DOMICILIO
Continuità
N=49
(87,5%)
Avvio
n=7
(12,5%)
Chiarezza informazioni ricevute molto
sufficiente
poco
40 (82%)
9 (18%)
0 -
6 (86%)
1 (14%)
0 -
Libertà di fare domande molto
sufficiente
poco
46 (94%)
3 (6%)
0 -
5 (71%)
2 (29%)
0 -
Completezza informazioni ricevute sì
no
49 (100%)
0 -
7 (100%)
0 -
Efficacia percepita a 2 mesi dalla dimissione
Il percorso integrato di ETP - Risultati (9)
ACCESSI IN PS: n. 14 (25%)
• 6 (43%) esitati in ricovero ospedaliero
• 8 (57%) rientri a domicilio; di questi 3 (21%) portatori di CV hanno
presentato problematiche legate alla gestione assistenziale
(ritenzione acuta d’urina dopo rimozione di CV e infezione urinaria)
REINGRESSI IN OSPEDALE: n.11 (19%)
• 100% per problematiche non legate alla gestione assistenziale
Ricorso ai servizi ospedalieri nei 6 mesi successivi
alla dimissione (ETP n. 57)
Il percorso integrato di ETP - Risultati (10)
Il percorso integrato di ETP
Discussione e conclusioni (1)
Punti di forza • Gradimento dell’utenza e dei
professionisti
• Buona adesione al progetto e condivisione obiettivi
• Interesse a estendere il progetto ad altre problematiche assistenziali
• Migliore integrazione tra i professionisti ospedalieri e territoriali
• Maggiore sensibilità verso l’avvio del piano educativo fin dai primi giorni della degenza
Aspetti critici
• Modello assistenziale funzionale
• Scarsa disponibilità risorse umane
• Scarsa disponibilità di tempo
• Inappropriatezza dell’attribuzione di attività assistenziali indirette
• Accuratezza della documentazione • Resistenza al cambiamento
• Disponibilità e adesione di pazienti e caregivers al progetto educativo
Intenti per il futuro…
1. Estendere il percorso integrato H/T di ETP ad assistiti e caregivers per
la gestione in sicurezza di ulteriori problematiche assistenziali:
• cura della tracheostomia
• cura del “piede diabetico”
• trattamento anticoagulante orale
• trattamento con eparina a basso peso molecolare s.c.
2. Estendere il percorso a tutte le SOA aziendali
Il percorso integrato di ETP
Discussione e conclusioni (2)
Bibliografia
• Mongardi M.“L’assistenza all’anziano, ospedale, territorio, domicilio”,McGraw-Hill,
2010.
• Pellizzari M. “L’infermiere di comunità, dalla teoria alla prassi”, McGraw-Hill,2008.
• D’Ivernois J.F., Gagnayre R. “Educare il paziente. Un approccio pedagogico”,
Milano, McGraw-Hill, 2006.
• Ferraresi A. M. et al. “Educazione terapeutica, metodologia ed applicazioni”,
Carrocci Faber, 2005.
• Geddes da Filicaia M. ”il rapporto tra ospedale e territorio“; Prospettive Sociali e
Sanitarie 2005; 21: 1-5.
• Colle F., Palese A., Brusaferro S. “La continuità dell’assistenza basata su informazioni
scritte e infermieri dedicati: revisione della letteratura”, Assistenza infermieristica e
ricerca, 2004, p. 179-185.
• Saiani L., Palese A., Brugnolli A., Benaglio C. “La pianificazione delle dimissioni
ospedaliere e il contributo degli infermieri”; Assistenza Infermieristica e Ricerca
2004; 23: 233-49.
• Departement of Healt. “Discharge from hospital: pathway, processe and practice,
2003”.
• Parkers R.J., Shepperd S. “Discharge planning from hospital to home”; The Cochrane
Database of Systematic Reviews; 2003, vol. 3.