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UEV JZIONE DELLA RETE PARTECIPATA SPEGNI LA T V J Nati otto anni fa come diari on line, nel tempo si sono selezionati e sono cresciuti. Fino a diventare canali Web di informazione, satira e cultura DI ALESSANDRO GILIOLI FOTO DI ANDREA FRAZZETTA PER L'ESPRESSO er Beppe Grillo, che i ogni tanto sostiene di | parlare in nome «del- la Rete», non è anda- ta benissimo: alla Blogfest di Riva del Garda quest'anno ha vinto solo il premio per «il miglior hlog andato a puttane». Segno di un declino del comico genovese? Non necessariamente: soltanto un'ulteriore prova che «la Rete» è per sua natura plurale, multiforme, quindi nessuno può metterci sopra il cap- pello. E così, naturalmente, anche gli ot- tomila e passa utenti di Internet che han- no votato on line gli "Oscardei blog" (tec- nicamente: Macchianera Blog Avvards) non rappresentano altro che una fetta di realtà. Tuttavia anche dai loro umori - co- si come da altri indicatori - si può trarre qualche tendenza utile a capire l'evoluzio- ne di un fenomeno, quello dei blog, che al suo esplodere è stato di gran moda (sei o sette anni fa) e che adesso è diventato un po' più adulto. Chi ha seguito i dibattiti e i barcamp del- la Blogfest, ad esempio, si è accorto subi- to che una delle polemiche più vivaci at- torno a cui si bisticciava nel 2001-2002 pare piuttosto superata. È quella che ri- guardava il concetto di "ruffa": i blog, di- cevano parecchi, non sono altro che un mare di idiozie, con gente che scrive quel che ha mangiato a colazione, fa commen- ti pesanti sulla compagna di classe o al massimo scopiazza i giornali aggiungen- do un parere da bar. Bene: grazie alla dif- fusione dei social network, questo corpac- cione di diari (un po' troppo) personali e minimalisti si è in gran parte riversata su Facebook e simili. Inevitabile: gli adole- scenti aprivano i blog per ragguagliare gli amici su se stessi e cazzeggiare con loro, cosa che ora possono fare molto più co- J *^^^^^ cerchia del social network. Quali sono allora le caratteri- stiche dell'attuale blogosfera italiana? Intanto, come si dice- va, la biodiversità dei suoi pro- tagonisti. Per un Beppe Grillo o un Marco Travaglio che han- no successo on line anche gra- zie alla loro notorietà prece- dente o esterna al Web, ci sono blog emersi invece solo in Internet, grazie alla creatività dei loro curatori. II simbolo di questi ultimi è probabilmente Spinoza.it, sito che alla Blogfest ha fatto incetta di premi e che conta ormai su 200 mila lettori a settimana: parecchi di più di diverse testate cartacee. Per qualcuno è un 162 L'Mpniw

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UEV JZIONE DELLA RETE PARTECIPATA

SPEGNI LA TVJNati otto anni fa come diari on line,nel tempo si sono selezionati e sonocresciuti. Fino a diventare canali Webdi informazione, satira e culturaDI ALESSANDRO GILIOLIFOTO DI ANDREA FRAZZETTA PER L'ESPRESSO

er Beppe Grillo, chei ogni tanto sostiene di| parlare in nome «del-la Rete», non è anda-ta benissimo: allaBlogfest di Riva delGarda quest'anno ha

vinto solo il premio per «il miglior hlogandato a puttane». Segno di un declino delcomico genovese? Non necessariamente:soltanto un'ulteriore prova che «la Rete»è per sua natura plurale, multiforme,quindi nessuno può metterci sopra il cap-pello. E così, naturalmente, anche gli ot-tomila e passa utenti di Internet che han-no votato on line gli "Oscardei blog" (tec-nicamente: Macchianera Blog Avvards)non rappresentano altro che una fetta direaltà. Tuttavia anche dai loro umori - co-si come da altri indicatori - si può trarrequalche tendenza utile a capire l'evoluzio-ne di un fenomeno, quello dei blog, che alsuo esplodere è stato di gran moda (sei osette anni fa) e che adesso è diventato unpo' più adulto.

Chi ha seguito i dibattiti e i barcamp del-la Blogfest, ad esempio, si è accorto subi-to che una delle polemiche più vivaci at-torno a cui si bisticciava nel 2001-2002pare piuttosto superata. È quella che ri-guardava il concetto di "ruffa": i blog, di-cevano parecchi, non sono altro che unmare di idiozie, con gente che scrive quelche ha mangiato a colazione, fa commen-ti pesanti sulla compagna di classe o almassimo scopiazza i giornali aggiungen-do un parere da bar. Bene: grazie alla dif-

fusione dei social network, questo corpac-cione di diari (un po' troppo) personali eminimalisti si è in gran parte riversata suFacebook e simili. Inevitabile: gli adole-scenti aprivano i blog per ragguagliare gliamici su se stessi e cazzeggiare con loro,cosa che ora possono fare molto più co-

J*^^^^^ cerchia del social network.

Quali sono allora le caratteri-stiche dell'attuale blogosferaitaliana? Intanto, come si dice-va, la biodiversità dei suoi pro-tagonisti. Per un Beppe Grilloo un Marco Travaglio che han-no successo on line anche gra-zie alla loro notorietà prece-dente o esterna al Web, ci sono

blog emersi invece solo in Internet, graziealla creatività dei loro curatori. II simbolodi questi ultimi è probabilmenteSpinoza.it, sito che alla Blogfest ha fattoincetta di premi e che conta ormai su 200mila lettori a settimana: parecchi di più didiverse testate cartacee. Per qualcuno è un

162 L'Mpniw

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ZCENULBLOGI

In queste pagine:quattro immagini dalla Blogfest

2009, l'evento annualeche riunisce molti dei blogger

italiani a Riva del Garda

po' il "Cuore" dell'era digitale, in realtà èun aggregatore di aforismi e satira politi-ca. Qualche esempio: «69 parlamentari dicentrosinistra assenti: più governo ombradi così». Oppure: «Berlusconi dice: è inac-cettabile che la Rai inviti una prostituta. Ilconduttore di Unomattina aggiunge: pre-sidente, questa è casa sua». E ancora: «Unconfronto fra i leader del Pd? Più che unmoderatore servirà un animatore». «Pd,Mediaset promette un dibattito imparzia-le. Riservandosi tuttavia di inserire le risa-tine». «Il Pd va nella direzione giusta. >

15 ottobre 2009

)0SA C'E DA CUCCAREPolitica, letteratura, attualità: alcuni degli esempi più interessanti in Rete

ti di tanti

da tempo il livello di "diario personale".Questa è solo una selezione parziale

Satira politica mordace,è il fenomeno dell'anno. Curato daStefano Andreoli e Alessandro Bonino,con molti contributi estemi.Sito: www.spinoza.it

Ovvero come, grazie a un blog,dalla periferia del Pd lombardo si può

all'Ansa. L'autore è Giuseppe Civati,34 anni, mozione Ignazio Marino.Qitn. httn-//riuati enljpder.COm

'Progetto culturale, 2003. Tra i suoi

^ ^ ^ r i t t o r i Tiziano Scarpa,Robertosavlano, Aldo Nove, RaulMontanari, Carla Benedetti e altri.Sito: www.nazioneindiana.com •

NAZIONE INDIANA

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TECNOLOGIA

Grazie alla forza di gravita». «Berlusconicandidato al Nobel per la pace. Il DalaiLama può consolarsi col Telegatto». Tut-te opera della stessa mano? No, e questo èspesso tipico dei blog: il curatore del sito(Stefano Andreoli, 30 anni, di Cesena) hainiziato a spararne qualcuna da solo, poiè stato sommerso dalle proposte dei letto-ri. E così nel giro di pochi mesi la macchiad'olio si è allargata a centinaia di coauto-ri che inviano le loro battute sia al sito siasulla pagina Facebook di Spinoza. Insom-ma, un caso esemplare di "contenuti gene-rati dagli utenti", come dicono i teorici delWeb 2.0. Ma Andreoli seleziona e fa l'edi-ting di tutti i contributi, dando alla sua pa-gina una peculiarità stilistica indiscutibi-le. Il combinato disposto tra il materialegrezzo del sito (la comicità) e il suo mec-canismo di alimentazione (la communitv)ha fatto di Spinoza un piccolo fenomenodi culto, già corteggiato da corporationdella telefonia e dell'editoria.

IL DISINFORMATICOrmatico,

Specializzato

Sito: http://attivissimo.blogspot.comUno dei blog più

"vecchi" (ha appena compiuto ottoanni) e tra i più cliccati. E scritto dalgiornalista Luca Sofri: politica, musi<e giornalismo, con un'attenzioneparticolare fuori dai confini nazionali. 'Sito: www.wittgenstein.it

Grazie ai suoi videopolitici, questo fenomeno nato sul Webè poi sbarcato in tv, nella trasmissione

Sopra e a sinistra:due momenti dellaBlogfest di Riva delGarda.In basso:la scrittriceLoredana Lipperini,Luca Sofri (sotto)e Diego Bianchi inarte Zoro (a destra)

Nello stesso filone - quello della satira po-litica - si è inserito con successo il blog diDiego Bianchi in arte Zoro, un quaranten-ne di Roma che ha iniziato nel 2006 po-stando in Rete qualche video parodisticosul "Grande Fratello" per passare poi araccontare nello stesso modo la sua ango-scia quotidiana di elettore del Pds-Ds-Pdprivo di un partito decente. E il boom è ar-rivato quando Zoro è andato con la tele-camerina a una manifestazione del Pd e hatestimoniato a modo suo l'evento, da sot-to il palco, invocando Veltroni e gli altrimaggiorenti che non se lo sono filati perniente. Il gruppo di Serena Dandini l'hanotato e oggi i video di Zoro sono trasmes-si su "Parla con me", Raitre. Un caso diblog che arriva ai "mainstream media"senza alcuna notorietà pregressa, solo permerito del suo autore.Meno conosciuto (per adesso) dal grandepubblico è un altro sito che si diverte e fadivertire: si chiama Paul The Wine Guv e

"Parla con me". L'autore èDiego Bianchi in arte Zoro.Sito: http://zoro.blog.excite.it

Appunti di cultura,politica e società contemporaneacon un occhio alle problematiche '•femminili a cura della giornalistae scrittrice Loredana Lipperini. Sito:

lipperini.blog.kataweb.it:a e attualità, un po'

e molto Internet inquesto blog scritto da Achille Corea.Sito: www.akille.net

Notizie, analisi e :

segnalazioni dal Web all'attualità, >

"passa di lì"

a Riva del Garda ha vinto ilpremio come blogger del-l'anno. Rigorosamenteanonimo («Adoro la riser-vatezza, non mi piace che ilvicino di casa, il mio datoredi lavoro o il mio il panet-tiere sappiano cosa penso»,dice a "L'espresso") è parti-to anche lui da solo per poiaprirsi ai contenuti degliutenti: «Ricevo parecchiesegnalazioni (leggasi ama-bili cazzate) da gente che

. Ultimamente quindi del miosacco c'è gran poco», si schermisce. Tra imeriti di Paul - oltre a una rassegna di lo-candine di quotidiani vere ma al limite del-l'assurdo - c'è il gioco dei cosiddetti "ge-neratori automatici" con cui sfottere i po-tenti. Un esempio? Pierferdinando Casinitappezza le città con un suo manifesto e lascritta «Un Disegno Comune», facendoemergere le iniziali in rosso come acroni-mo di Udc; subito dopo Paul mette nel suosito un sistema per cui chiunque può in-ventare un altro slogan e metterlo sul ma-nifesto (digitale) tenendo ferme le inizialiUdc: Ubbidisci Dio Comanda, Unione DeiCarcerati, Unto dal Cavaliere, Una De- •

Gli adolescentiormai hannotraslocato suFacebook. Ei blog rimastisono diventatipiù d'autore

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TECNOLOGIA

L'autorevolezzasi conquistasul campo enel lungoperiodo. Ancheammettendo ipropri errori

ludente Comparsa, Un Divorziato Cattoli-co. Quest'ultimo ha iniziato a circolare vi-ralmente in Rete al punto da trarre in in-ganno un giornalista di "Panorama" cheha creduto alla sua autenticità, scrivendoche in quello slogan «passato e presente diCasini si fanno rivendicazione politica».Ma i blog non sono solo satira, anzi. E traquelli più seguiti ce ne sono alcuni che

In primo piano: Gianluca Neri,ideatore della Blogfest. In basso:sfida tra blogger ai videogiochi,Massimo Mantellini e (a destra)Anna Pacifico Colasacco

hanno creato una nuova"grammatica" giornalisti-ca che sta a poco a pocotracimando nella cartastampata: uno stile in cui,ad esempio, la prima per-sona non è più vietata,l'eventuale errore com-messo si ammette chieden-do scusa e senza cancellareil testo errato, il "furto" daaltri blog e-o siti non è vie-tato ma anzi incoraggiatopurché avvenga con cita-zione. Le fonti insommavengono sempre linkate, e

nella polemica - anche la più aspra - bi-sogna mantenere un livello di civiltà chei confronti in tivù nemmeno si sognano.A stabilire queste regole non è stato nes-suno (sono stati i meccanismi stessi di au-tocorrezione della Rete a imporle, un po'come avviene per le voci di Wikipedia)ma due blog di lunga data come Wittgen-stein e Manteblog le hanno praticate findall'inizio, ispirando parte della Rete ita-liana. Wittgenstein è il diario on line diLuca Sofri, che ha aperto il suo blogquando in Italia ancora nessuno sapevaneppure che cosa fossero. Manteblog èinvece il sito di Massimo Mantellini, chepure è emerso in Internet senza notorie-tà precedente ma ha acquisito nel tempoun'autorevolezza riconosciuta soprat-tutto per quel che riguarda le questionipiù politiche e "filosofiche" legate all'evo-luzione della Rete e ai suoi rapporti conl'editoria tradizionale.Ma tra le conseguenze della crescita deiblog, del loro diventare adulti, c'è anche ladifferenziazione per temi. Alla Blogfest di

passando per l'editoria. L'autore èMassimo Mantellini, collaboratore didiverse testate (tra cui "L'espresso").Sito: www.mantellini.it

Un prezioso sito dicontroinformazione dall'Abruzzopost terremoto, a cura di AnnaPacifica Colasacco.Sito: http://miskappa.blogspot.com

Nato «comepassatempo» quattro anni fa, ha vintoalla Blogfest il premio come Cattivopiù temibile della blogosfera. Il suofine: «Prendere per i fondelli tutti queipersonaggi stupidi e ridicoli che

si danno l'aria di non esserlo».Opera di una ventottenne anonimaperché preferisce «recitare la partedella supereroina maschera^»Sito: www.malvestil

Blog a più mani (una dozzina di autori)diretto da Simone Storci, 37 anni,dirigente d'azienda. Obiettivo:raccontare la realtà «con un approccionon convenzionale e fuggendoda ogni banalità. Un mododel tutto marginale di contribuire almiglioramento del karma del mondo».Sito: http://sviluppina.co.uk

Riva del Garda hanno provato a indivi-duarne alcuni. Come - inevitabile - l'eroti-smo: categoria in cui ha trionfato il sitoPensieri senza mutandine, opera dellaventicinquenne milanese Sophie, che la-vora in una redazione Web. In tutt'altrosettore ci sono Autoblog, AllaGuida, Mo-toblog. Profondo Rosso e Racing, che sisono contesi il titolo di miglior blog mo-toristico (ha vinto il primo). Cineblog si èaggiudicato l'award nella categoria cine-ma. Un tocco di Zenzero ha sbaragliato al-tri ottimi siti in quella gastronomica. E untrentaduenne della provincia di Piacenza -Mauro Zucconi - con il suo blog letterario(Come diventare il mio cane) già prima divincere l'award era riuscito a pubblicareun paio di libri grazie al sito.Ma forse la vittoria più sintomatica perspiegare l'evoluzione della blogosfera èstata quella di Paolo Attivissimo, curato-re del Disinformatico.it, categoria deiblog tecnici. L'autore in questione - un in-formatico italiano che vive in Svizzera -da anni si batte con dati, numeri, provescientifiche e altro per smontare una peruna le bufale che circolano (anche) in Re-te: dalle teorie cospirazioniste sull'I 1 set-tembre alle scie chimiche, fino alla recen-te paranoia collettiva per la presunta finedel mondo in arrivo nel 2012. Singolareno? La televisione è piena di trasmissionitipo "Slargate" o "Voyager", mentre inRete si premia un sito personale serio escientifico che smonta presunti misteriocculti e complotti globali. Meno maleche a essere poco seri e scarsamente affi-dabili dovevano essere i blog.

www.piovonomne.it