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A REPUBBLICA ITALIAN

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LA REPUBBLICA ITALIANA

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NASCE LA REPUBBLICA ITALIANA …

Tutti gli italiani, e per la prima volta anche le donne, votarono il 2 giugno 1946, con un referendum popolare, per stabilire la forma del nuovo Stato. Come si può osservare dal grafico illustrante i risultati del referendum, prevalse la Repubblica sulla Monarchia.

  REPUBBLICA MONARCHIA

Piemonte 1250070 938945

Lombardia 2270335 1275183

Liguria 633130 284692

Sicilia 708109 1301200

Venezia tridentina 191450 33728

Veneto 1403441 954372

Emilia 1526838 454589

Toscana 1280815 506167

Marche 498607 213621

Umbria 301209 117755

Lazio 753978 795501

Abruzzi e Molise 347578 459478

Campania 435844 1427038

Puglie 465620 954754

Lucania 107653 158210

Calabrie 337244 514663

Sardegna 206098 319557

TOTALE 12718019 10709453

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IL TRICOLORE

Il tricolore italiano quale bandiera nazionale nasce a Reggio Emilia il 7 gennaio 1797.

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L’INNO NAZIONALE

Scritto nell'autunno del 1847, il 12 ottobre 1946 l'Inno di Mameli divenne l'inno nazionale della Repubblica Italiana.

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L'emblema della Repubblica Italiana è caratterizzato da tre elementi: •la stella: è sempre stata associata alla personificazione dell'Italia, sul cui capo essa splende raggiante;•la ruota dentata d'acciaio: simbolo dell'attività lavorativa;•il ramo di ulivo simboleggia la volontà di pace della nazione;•il ramo di quercia incarna la forza e la dignità del popolo italiano.

L’EMBLEMA

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Lo stendardo presidenziale costituisce il segno distintivo della presenza del Capo dello Stato e segue perciò il Presidente della Repubblica in tutti i suoi spostamenti.

LO STENDARDO

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IL VITTORIANOIl Vittoriano doveva essere uno spazio aperto ai cittadini. Il complesso monumentale venne inaugurato da Vittorio Emanuele III il 4 giugno 1911.Celebrava i cinquanta anni dell'Italia unita.

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LA COSTITUZIONELa Costituzione della Repubblica Italiana è la legge fondamentale della Repubblica. 

Venne approvata dall’Assemblea Costituente il 22 dicembre 1947 ed entrò in vigore il 1°gennaio 1948. L’Assemblea Costituente fu l’organo con il compito di preparare una nuova Costituzione per la Repubblica; la stesura si svolse tra il 25 giugno e il 27 dicembre 1947.

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COMPOSIZIONEÈ suddivisa in 3 parti con 139 articoli: •i primi 12 articoli sono detti “Principi Fondamentali”. •dall’articolo 13 al 54, parte prima, si parla dei diritti e doveri dei cittadini; •dal 55 al 139, parte seconda, gli articoli riguardano l’ordinamento dello Stato

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ARTICOLI DELLA COSTITUZIONE

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•PRINCIPI FONDAMENTALI

•DIRITTI E DOVERI DEI CITTADINIRAPPORTI CIVILIRAPPORTI ETICO-SOCIALIRAPPORTI ECONOMICIRAPPORTI POLITICI

•ORDINAMENTO DELLA REPUBBLICA IL PARLAMENTO

            

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PRINCIPI FONDAMENTALI

•ARTICOLO 1 •ARTICOLO 2•ARTICOLO 3•ARTICOLO 4•ARTICOLO 5•ARTICOLO 6

•ARTICOLO 7•ARTICOLO 8•ARTICOLO 9•ARTICOLO 10•ARTICOLO 11•ARTICOLO 12

MENU’ PARTI

I primi 12 articoli esprimono i principi su cui poggia la vita dello stato quindi i principi fondamentali . Vi sono inoltre delle libertà che nessuno può violare ne limitare che sono i diritti umani.

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ARTICOLO 1L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione

PRINCIPI FONDAMENTALI

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La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.

ARTICOLO 2

PRINCIPI FONDAMENTALI

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Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica,

ARTICOLO 3

PRINCIPI FONDAMENTALI

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La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società

ARTICOLO 4

PRINCIPI FONDAMENTALI

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La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell'autonomia e del decentramento

ARTICOLO 5

PRINCIPI FONDAMENTALI

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La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche

ARTICOLO 6

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Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani.I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale

ARTICOLO 7

PRINCIPI FONDAMENTALI

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Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge.Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l'ordinamento giuridico italiano.I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze

ARTICOLO 8

PRINCIPI FONDAMENTALI

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La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione

ARTICOLO 9

PRINCIPI FONDAMENTALI

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L'ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute.La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali.Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica secondo le condizioni stabilite dalla legge.Non è ammessa l'estradizione dello straniero per reati politici.

ARTICOLO 10

PRINCIPI FONDAMENTALI

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L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

ARTICOLO 11

PRINCIPI FONDAMENTALI

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La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni.

ARTICOLO 12

PRINCIPI FONDAMENTALI

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DIRITTI E DOVERI DEI CITTADINI

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I diritti comprendono la libertà di parola, di pensiero, di religione, di stampa e di riunione. Tra i diritti sono fondamentali: il diritto al voto e di partecipazione alle cariche pubbliche. Sono poi riconosciuti esplicitamente i diritti della famiglia, dei minori, il diritto alla salute, la libertà delle arti e delle scienze, il diritto all'istruzione. Accanto al diritto-dovere del lavoro, consistente nello svolgere un'attività utile per la società, vi sono la fedeltà alla Repubblica, il pagamento delle imposte, il dovere dei genitori di curarsi dei figli, il dovere di votare e di difendere la patria. 

ARTICOLO 19ARTICOLO 21ARTICOLO 32ARTICOLO 33ARTICOLO 36ARTICOLO 37

ARTICOLO 38ARTICOLO 48ARTICOLO 49ARTICOLO 53ARTICOLO 54

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ORDINAMENTO DELLO STATO

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La seconda parte della Costituzione definisce le strutture dell'ordinamento statale:• il Parlamento;• il Presidente della Repubblica;• il Presidente del Consiglio dei ministri e del governo,• la magistratura. Sempre nella seconda parte della Costituzione sono elencate e descritte nelle loro funzioni e organi le Regioni, le Province e i Comuni.

ARTICOLO 83ARTICOLO 84ARTICOLO 85ARTICOLO 87ARTICOLO 101

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ARTICOLO 19Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti contrari al buon costume.

DIRITTI E DOVERI DEI CITTADINI

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ARTICOLO 21Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure. Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l'indicazione dei responsabili. In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell'autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denunzia all'autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro s'intende revocato e privo di ogni effetto. La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica. Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni. 

DIRITTI E DOVERI DEI CITTADINI

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ARTICOLO 32

DIRITTI E DOVERI DEI CITTADINI

La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana

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ARTICOLO 33

DIRITTI E DOVERI DEI CITTADINI

L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento. La Repubblica detta le norme generali sull'istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi. Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato. La legge, nel fissare i diritti e gli obblighi delle scuole non statali che chiedono la parità, deve assicurare ad esse piena libertà e ai loro alunni un trattamento scolastico equipollente a quello degli alunni di scuole statali. È prescritto un esame di Stato per l'ammissione ai vari ordini e gradi di scuole o per la conclusione di essi e per l'abilitazione all'esercizio professionale. Le istituzioni di alta cultura, università ed accademie, hanno il diritto di darsi ordinamenti autonomi nei limiti stabiliti dalle leggi dello Stato.

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ARTICOLO 36

DIRITTI E DOVERI DEI CITTADINI

Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa. La durata massima della giornata lavorativa è stabilita dalla legge. Il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, e non può rinunziarvi.

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ARTICOLO 37

DIRITTI E DOVERI DEI CITTADINI

La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore. Le condizioni di lavoro devono consentire l'adempimento della sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una speciale adeguata protezione. La legge stabilisce il limite minimo di età per il lavoro salariato. La Repubblica tutela il lavoro dei minori con speciali norme e garantisce ad essi, a parità di lavoro, il diritto alla parità di retribuzione.

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ARTICOLO 38

DIRITTI E DOVERI DEI CITTADINI

Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all'assistenza sociale. I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria. Gli inabili ed i minorati hanno diritto all'educazione e all'avviamento professionale. Ai compiti previsti in questo articolo provvedono organi ed istituti predisposti o integrati dallo Stato. L'assistenza privata è libera.

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ARTICOLO 48

DIRITTI E DOVERI DEI CITTADINI

Sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore età. Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico. La legge stabilisce requisiti e modalità per l'esercizio del diritto di voto dei cittadini residenti all'estero e ne assicura l'effettività. A tal fine è istituita una circoscrizione Estero per l'elezione delle Camere, alla quale sono assegnati seggi nel numero stabilito da norma costituzionale e secondo criteri determinati dalla legge. Il diritto di voto non può essere limitato se non per incapacità civile o per effetto di sentenza penale irrevocabile o nei casi di indegnità morale indicati dalla legge. 

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ARTICOLO 49

DIRITTI E DOVERI DEI CITTADINI

Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale. 

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ARTICOLO 53

DIRITTI E DOVERI DEI CITTADINI

Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività. 

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ARTICOLO 54

DIRITTI E DOVERI DEI CITTADINI

Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge. 

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ARTICOLO 83

ORDINAMENTO DELLO STATO

Il Presidente della Repubblica è eletto dal Parlamento in seduta comune dei suoi membri. All'elezione partecipano tre delegati per ogni Regione eletti dal Consiglio regionale in modo che sia assicurata la rappresentanza delle minoranze. La Valle d'Aosta ha un solo delegato. L'elezione del Presidente della Repubblica ha luogo per scrutinio segreto a maggioranza di due terzi dell'assemblea. Dopo il terzo scrutinio è sufficiente la maggioranza assoluta

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ARTICOLO 84

ORDINAMENTO DELLO STATO

Può essere eletto Presidente della Repubblica ogni cittadino che abbia compiuto cinquanta anni d'età e goda dei diritti civili e politici. L'ufficio di Presidente della Repubblica è incompatibile con qualsiasi altra carica. L'assegno e la dotazione del Presidente sono determinati per legge.

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ARTICOLO 85

ORDINAMENTO DELLO STATO

Il Presidente della Repubblica è eletto per sette anni. Trenta giorni prima che scada il termine, il Presidente della Camera dei deputati convoca in seduta comune il Parlamento e i delegati regionali, per eleggere il nuovo Presidente della Repubblica. Se le Camere sono sciolte, o manca meno di tre mesi alla loro cessazione, la elezione ha luogo entro quindici giorni dalla riunione delle Camere nuove. Nel frattempo sono prorogati i poteri del Presidente in carica. 

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ARTICOLO 87

ORDINAMENTO DELLO STATO

Il Presidente della Repubblica è il capo dello Stato e rappresenta l'unità nazionale. Può inviare messaggi alle Camere. Indice le elezioni delle nuove Camere e ne fissa la prima riunione. Autorizza la presentazione alle Camere dei disegni di legge di iniziativa del Governo. Promulga le leggi ed emana i decreti aventi valore di legge e i regolamenti. Indice il referendum popolare nei casi previsti dalla Costituzione. Nomina, nei casi indicati dalla legge, i funzionari dello Stato. Accredita e riceve i rappresentanti diplomatici, ratifica i trattati internazionali, previa, quando occorra, l'autorizzazione delle Camere. Ha il comando delle Forze armate, presiede il Consiglio supremo di difesa costituito secondo la legge, dichiara lo stato di guerra deliberato dalle Camere. Presiede il Consiglio superiore della magistratura. Può concedere grazia e commutare le pene. Conferisce le onorificenze della Repubblica.

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ARTICOLO 101

ORDINAMENTO DELLO STATO

La giustizia è amministrata in nome del popolo. I giudici sono soggetti soltanto alla legge.