Treben Maria La Salute Dalla Farmacia Del Signore

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  • 7/21/2019 Treben Maria La Salute Dalla Farmacia Del Signore

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    Maria Treben

    La Salutedalla

    Farmaciadel Signore

    Consigli edesperienzecon le erbemedicinaliEnnsthaler

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    Maria Treben

    Consigli ed esperienzecon le erbe medicinali

    C A S A E D I T R I C E E N N S T H A L E R , S T E Y R ( A U S T R I A )

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    MARIA TREBEN

    Copertina, tavole a colori e disegni di Robert SCHLLER, pittore dipi, di ViennaTradotto dal tedesco da Olivia CURTIUS, Roma

    27 Edizione 2009

    ISBN 978-3-85068-122-3

    Maria Treben La Salute dalla Farmacia del SignoreTutti i diritti sono riservati

    Copyright 1980 di Ennsthaler Verlag, SteyrEnnsthaler Gesellschaft m.b.H.& Co KG, A-4400 Steyr, sterreich

    La riproduzione, anche parziale, vietata!Distribuzione in Italia: Casa Editrice ATHESIA, Bolzano

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    Prefazione

    A dispetto dei molteplici attacchi provenienti dalle pi svariate parti contro la mia persona ed i mieiconsigli nel libro Salute dalla Farmacia del Signore, le numerose lettere di persone sane o malate, dimedici e guaritori austriaci e stranieri, mi hanno indotto a continuare ad offrire all'umanit le mieconoscenze e le mie pi recenti esperienze con le erbe medicinali in una nuova edizione ampliata dell'opera suddetta.

    In un momento in cui la maggior parte dell'umanit va sempre pi allontanandosi dalla vita naturale edin cui essa minacciata da gravi malattie dovute all 'erroneo atteggiamento spirituale, dovremmoriscoprire quelle nostre erbe medicamentose che il Signore ci ha donato per sua bont sin dai tempi piremot i. Il parro co Kneipp non faceva che ripetere nei suoi libriche per og ni m alat t ia cresce un'erbet ta.Ognuno di noi ha quindi la possibi l i t di provvedere al la buona uura del la propria salute raccogliendoper tempo piante ed erbe medicinali dalla Farmacia del Signore, bevendone le tisane giornalmente o

    per la durata di un periodo di cura, usandone gli estratti per linimenti, impacchi, cataplasmi o additivi albagno. Una volta decisi ad utilizzare le erbe medicamentose, si dovrebbe cominciare con quelle depurative del sangue che sono l'Aglio, l'Ortica, la Veronica, il Dente di leone e la Piantaggine. Tali cure fatteseguendo con precisione le rispettive raccomandazioni non potranno mai nuocere a nessuno. Ove nondiano alcuno o solo scarso sollievo ed aiuto probabile che nell'ambiente domestico o di lavoro delmalato esistano delle zone geopatiche di disturbo. In questi casi si dovrebbe ricorrere ad un rabdomante esperto che cerchi dei luoghi privi di radiazioni.

    Quando per si fosse seriamente indisposti, con febbre o altri sintomi evidenti di malattia, indispensabi le consul tare tempest ivamente i l medico af f inch stabi l isca la d iagnosi . altrettanto ovvio che il

    medico controlli scrupolosamente il decorso di una malattia grave ed il processo di guarigione.

    Il 25 Congr esso Internazion ale di Agg ior nam ent o dell a Deutsche Bun des rztek amme r (Ordine Fede

    rale Tedesco dei Medici) e della sterreichische rztekammer (Ordine Austriaco dei Medici) che ebbeluogo a Badgastein nel Marzo 1980 ed al quale parteciparono 1500 medici, ha dimostrato che lamedicina tradizionale comincia ad interessarsi anche alla medicina naturalista.

    Il Prof. Dr. Carl A lken (Universit del Saarland, R.F.G.) spiega nel modo seguente il crescente interessedella natura: Dopo la seconda guerra mondiale i medici si trovavano praticamente impotenti di frontead un'i nsu ffic ienz a renaie. Poi avvenne la grande rivoluzione dovut a all ' in t roduz ione degl i ant ib io t ic i ,edoggi siamo ormai costretti a difenderci dalle conseguenze negative dell'utilizzazione in parte eccessivain parte errata di questi potenti "portatori di grazia". Vi si aggiunge un aumento a valanga di malattiemicotiche causate dal perturbamento del normale equilibrio biologico a causa dei troppi medicamentie di altre influenze ambientali.

    Da molti anni seguo simposi e congressi di medicina, i cui risultati vengono anche pubblicati nei quo

    t idiani. Numerosi medici , con senso di responsabil i t, mettono in guardia dal consumo esagerato dipi l lo le e compres se . In particolare viene ripetuto sempre pi spesso l'avvertimento circa la potenzialeper ico los i t deg l i ana lges ic i . Un'infinit di persone li prende senza il controllo da parte del medico,causando in tal modo dei gravi danni organici. I medicinali, per esempio, che diminuiscono la pressionedel sangue, favoriscono il tumore mammario nelle donne se presi per un periodo prolungato: fattoquesto che stato accertato da tre gruppi di ricercatori che studiavano il fenomeno indipendentementel'uno dall'altro a Boston, Bristol e Helsinki.

    quindi il mio desiderio rendere accessibile alle persone malate il po tere e l 'e f fe t to curat iv o di pianteimpor t an t i e le esperienze degli ultimi due anni e mezzo dalla pubblicazione del libro Salute dallaFarmacia del Signore e dare loro una mano nel ricupero della salute. un'esperienza straordinaria perun essere umano trovare una via di uscita dalla disperazione della malattia, servendosi delle proprieforze e della propria volont, grazie alle nostre erbe medicamentose, aiuto divino. Il merito personale diriconquistare la salute innalza la dignit umana a tal punto da consent ire a l malato di uscire dal lamorsa del l ' infermit.

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    Spesso mi si chiede dove ho acquistato la conoscenza delle erbe officinali. Non sono in grado di rispondere con precisione. Nella mia infanzia trascorrevo le mie vacanze presso la famiglia di un capoguardiaforestale. Cos imparai a conoscere ed intuire i rapporti e le connessioni nella natura. Sin da bambinaconoscevo ogni pianta e sapevo indicarla per nome; ma le sue propriet farmacologiche mi eranosconosciute. Mia madre, una appassionata seguace di Kneipp, teneva a far crescere noi figli in modonaturale e lontani da ogni influenza chimica.

    Da giovinetta furono due le esperienze che incisero nella mia vita. Una vedova circa quarantenne, madredi tre figli, ammalata di l eucemia era stata giudicata incurabile e dimessa dall'ospedale. I medici lediedero appena tre giorni di vita. La sorella, preoccupata per i figli che sarebbero rimasti orfani, port leurine della malata ad un'erborista nei pressi di Karlsbad. Malgrado l'esclamazione spaventata delladonna: ... soltanto ora arrivate con quest'acqua da morto! le erbe inviate fecero miracoli. Un esame

    clinico dopo 10 giorni mostr la sparizione di ogni traccia di leucemia.Un caso simile si present nello stesso periodo in una 38enne madre di quattro figli. Anche qui si trattdi leucemia ed i medici non davano pi alcuna speranza. Anche questa malata cerc il consiglio diun'erborista e si fece dare le erbe occorrenti. Ogni giorno essa preparava alcune brocche piene ditisana. Ogni volta che vi passava davanti ne beveva un buon sorso, pensando anche: Se non dovesseguarirmi, male non mi far certamente. Dopo 10 giorni fu dimostrata la tota le assenza di leucemia.

    Questi esempi dimostrano l'enorme importanza dell ' ingestione d i grandi quanti tat iv i g iornal ier i d it isana nel le malat t ie , da l l 'apparenza inguar ibi l i . Da quel momento fui certa che le erbe portavano aiutopersino nei casi di malatt ie maligne.

    Mia madre mor il giorno della Candelora nel 1961. Da allora ebbi la netta sensazione di essere spintaverso la conoscenza del le erbe off ic inal i . Vi si aggiunsero nuove esperienze e lentamente presi pos

    sesso, con intuito sicuro, delle nozioni riguardanti le erbe provenienti dalla Farmacia del Signore. Fucome se mi guidasse una forza maggiore; come se la Madonna, la grande consolatrice degli infermi, miindicasse la via sicura. La fede in lei, la venerazione e la preghiera dinnanzi ad una antica effigie miracolosa, che giunse per vie inconsuete nelle mie mani, mi hanno sempre aiutato in tutti i casi di dubbio.

    Pertanto mio desiderio non solo indicare agli uomini le erbe medicinali ed i loro poteri, ma anchel'onnipotenza del Signore, nelle cui mani la nostra vita, e che la determina. Presso di lui cerchiamoaiuto e conforto; nella grave malattia cerchiamo con umilt e devozione le erbe della Sua farmacia.Sta a Lui guidarci e farci la grazia, dirigendo la nostra vita secondo la Sua volont.

    Inf ine vorrei sottolineare che mi sono sforzata in tutt i i modi di convogliare tutte le mie ulteriori

    esperienze nel l ibro aggiornato, per offr ir le all 'ut i l i t degli uomini. All 'argomento ampiamente trattato,

    unisco una preghiera: non telefonatemi, non scrivetemi! Quale non-guari trice non ricevo neanche

    v is i t a to r i .I l prec isissi mo glossario vi porter sullag ius ta v iaper impiegare lee rbe g ius te .Inoltre vorreirichiamare l'attenzione del lettore sul libro successi terapeutici di Maria Treben (lettere e relazioniconcernenti i successi terapeutici), pubblicato presso lo stesso Editore Ennsthaler.

    E infine un'altra cosa: non ges t isco una r ivendi ta pos ta le di erbe e non accetto ordinazioni di erbe.

    Grieskirchen, maggio 1980

    M A R I A T R E B E N

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    INDICEPrefazione 3

    NOTE GENERALI

    Corretta raccolta, conservazione e preparazione delle erbe medicinali : Raccolt a - Essiccament o .. 6

    Moda l i t d i preparaz ione :Tisane (infu so e dec ott o - macerazione) 7

    Tint ura (essenza) - Suc co fresc o - Polti glie - Cata plas mi con erbe cot te al vapore 7Preparaz. di poma te e olii - Bagni di erbe (bagno com ple to, semi cupi o) - Imp acch i di Erbe Svedesi 8

    LE ERBE MEDIC INALI DELLA FARM ACIA DEL SIG NORE Noc e 41

    Acetose lla 9 Celidoni a 25 Orti ca 42Achil lea 9 Coda cavallina 26 Ortica gialla 45Agli o orsin o 11 Con sol ida magg iore 29 Piantag gine 46Agr im oni a 12 Epilo bio 31 Primu la 49Alc hem ill a 13 Farfara 34 Salvia 50Aparin e 15 Farfa racci o 35 Serpill o o Pepolino 51Borsa del pastore 17 Gra notu rco o Mais 35 Tarassaco 53Calam o arom ati co 19 Iperico, Erba San Giovann i . 36 Ve rga d'oro 55

    Calen dula 21 Lic opod io od Erba strega .. 37 Vero nic a 55Camo mil la 23 Malva 39 Vischi o 57

    Erbe Svedesi (com preso Ant ico Manos critt o e rice tta per il Piccolo Ama ro Svedese) 59Cordia le (con ricetta) 68 M isce la per tis ana adat ta alla tavo la famig liare 69

    CONSIGLI RIGUARDANTI DIVERSE MALATTIE

    Aborti - Acne - Alit o cattivo - Lingua patino sa - Angi oma cavernoso 70Atrofia muscolar e - Artrosi, Artrite, Artrosi dell ' anca 71Calcoli biliari - Catarat ta e Gla uco ma 72Cattivi voti nella pagel la dei bamb ini - Colp o apop let tic o (profilassi) 73Manifestazioni paralit iche in seguito a Colpo apoplet tico 74Cres cita dei capell i - Debolezza dell a ves cica 74Diabete 75Distu rbi cardi aci e di Circol azione san gui gna 76Dolori di ampu tazi one (Dolore fan tas ma nei monco ni) - Ecces siva lacrim azione 77Edemi o Tumef azioni dovuti alla rac col ta di liqui di nel tes sut o 77Emof ilia - Enf ise ma polm onare - Erisipe la - Fim osi - Fisto le 78Flusso mest rual e - Gozzo - Herpes zoster 79Inappetenza nei bam bini - Mal d'or ecch io dovu to a raffreddore - Nevralgie facci ali 80Oni chi a (inf iamm azio ne del letto ungueale) - Unghie (fragili o dannegg iate) 80Oste oporos i - Paralisi agit ante (Mal atti a di Parkinson) - Paterecc io - Prolasso dell' uter o 81La Psoriasi incurabile 82Raff reddor e da fieno - Reni - Rene lla e Cal col i renali 84

    Retrazione dell a gengi va e Denti vaci llan ti - Scleros i mu lti pla 84Singhiozzo - Sonn o agit ato (nei bambin i) - Stiti chezza 86Sudore nott urn o - Tifl ite - Trau ma alla col onn a vertebrale 87Tremore degli arti - Vermi - L'epil obio ha eff ica cia cura tiva 88

    CONSIGLI RIGUARDANTI MALATTIE MALIGNE

    Cirrosi epat ica e Mal att ia epa tic a - Leu cemi a 89Malatti e addo min ali (ovaie e utero) - Mal att ia delle ghia ndole lin fati che 90Malattia dell ' i ntesti no 91Malat tia dell a laringe - Mala tti a dell a lin gua 92Malat tia delle oss a - Mala tti a del pancreas - Mal att ia dell a pelle 93Malat tia dei pol mon i - Mal att ia dei reni - Mal att ia del seno - Mala tti a dello sto mac o 94

    Malatt ia dei test icol i - Mal att ia dell a tiro ide - Tumori 95

    Importante avvert imento 98 Ind ice al fabet ico 98

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    N O T E G E N E R A L I

    Corretta raccolta, conservazione e preparazione delle erbe medicinali:

    RACCOLTA

    Premessa per la raccolta la conoscenza delle erbe medicinali. Se la possediamo occorrer soltantoraccoglierle all'epoca giusta, nel luogo giusto e nel modo giusto.

    L'esperienza ha dimostrato che i migliori risultati di guarigione si sono ottenuti con erbe raccolte difresco, cosa questa assolutamente necessaria per ottenere un successo nelle malattie gravi. Le erbefresche si possono raccogliere personalmente dall'inizio della primavera, a volte sin dal mese difebbraio, fino al mese di novembre. Alcune si trovano persino d'inverno sotto la coltre nevosa, sempre

    che uno ne ricordi la loro dimora (ad esempio la Celidonia).Per l'inverno si prepara una riserva non troppo grande di erbe essiccate. Occorre coglierle nel momentodel loro maggiore contenuto in sostanze attive.

    Ci avviene per le P A R TI F L O R E A L I all ' inizio della fioritura,per le F O G L I E prima e durante la fioritura.Le R A D I C I si scavano all'inizio della primavera o in autunno.I F R U T T I si raccolgono all 'epoca della maturazione.

    Al riguardo si tengano presenti le seguenti avvertenze: si colgano esclusivamente piante sane, pulitee prive d'insetti! Coglierle in condizioni asciutte nelle giornate di sole quando la rugiada ne gievaporata.

    Per la raccolta occorre evitare i campi ed i prati concimati chimicamente, le sponde di acque sudicie edinquinate, i terrapieni delle ferrovie e la vicinanza di strade trafficate, autostrade e di impianti industriali.

    Abbia te r iguardo per la na tura ! (Non stra ppate le piante con tutte le radici, non caus ate danni !) Alcunepiante sono sotto protezione. Esiste un numero sufficiente di altre piante medicinali con le stessesostanze attive che non sono protette (ad esempio la Primula auricola).

    Mentre le cogliete, non schiacciatene i fiori e le foglie e non mettetele in buste di plastica! Altrimenti leerbe comincerebbero a sudare e una volta essiccate annerirebbero.

    E S S I C C A M E N T O

    Le erbe prima dell'essiccamento non vanno lavate ma soltanto tagliuzzate finemente. Il materiale cospreparato va distribuito in modo sciolto su un panno o su carta non stampata per asciugare il pirapidamente possibile in un luogo abbastanza caldo ed arieggiato (soffitta). Quando si tratta di radici,cortecce o parti di piante molto succose spesso indicato un essiccamento con calore artificiale. In talcaso per la tem pera tur a non dovr mai oltrepas sare i 35 C. Le radici accu rata men te lavate, primadell'essiccamento vanno preferibilmente sminuzzate; allo stesso modo il Vischio e l 'Epilobio.

    Si possono conservare per l'inverno soltanto le erbe completamente secche. Per la loro conservazionesono indicati soprattutto dei recipienti di vetro o di cartone chiudibili. Si evitino recipienti di plastica o dilatta! opportuno proteggere le erbe dalla luce (si utilizzino vetri colorati, preferibilmente verdi).

    Fate la vostra provvista per un so lo inverno! Col passar del tempo le erbe perdono le loro proprietcurative. Ogni anno ci dona la sua nuova ricchezza di erbe.

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    Modalit di preparazione - TISANEInfusoedecotto: Le erbe fresche vanno sminuzzate e messe nei quantitativi prescritti in un bricco divetro o in un altro recipiente non metallico. Poi, in un altro recipiente, si porta l'acqua all'ebollizione e la siversa sulle erbe preparate. Il tutto si lascia riposare brevemente (basta mezzo minuto)! La tisana deveessere di colore chiarissimo: o giallo chiaro o verde chiaro. Invece le erbe essiccate si lasciano riposareun po' pi a lungo (da 1 a 2 minuti). Una tisana cos prepara ta molto pi san a e si prese nta anche meglio.

    Le radici vanno immerse in acqua fredda che si porta all 'eboll izione. A questo punto si toglie i l recipiente dal fuoco e si lascia riposare per circa tre minuti.

    Si versa il quantitativo giornaliero di tisana in un termos e lo si beve a piccoli sorsi secondo le indicazioni nel corso dell a giorn ata. In l inea generale si mette un cu cch iain o da dessert colm o di erbe su unquarto di l itro d'ac qua (= 1 tazza), altri menti se cond o le indicazioni per le singole piante.

    Macerazione: Alcune erbe (ad esempio la Malva vulgaris, i l Vischio e il Calamo aromatico) nonsopportano l 'eboll izione poich per l 'effetto del calore perderebbero il loro potere curativo. La tisana diqueste erbe si ottiene mediante la macerazione. Il quantitativo consigliato per le singole piante valasciato macerare nell 'a cqua fredd a per 8 - 1 2 ore (di solit o durant e la notte), poi va riscaldato leggermente (temperatura potabile) ed il quantitativo per una dose giornaliera va conservato in termos preventivamente sciacquato con acqua calda. Un miscuglio fra macerazione e infuso per considerato lamigliore uti l izzazione delle erbe medicinali: durante la notte si mettono a macerare le erbe, nella metdel quantitativo d'acqua indicato, per passarle poi al setaccio i l mattino successivo. Le erbe rimaste nelsetaccio si immergono di nuovo nell 'altra met del quantitativo d'acqua indicato, si porta ad ebollizionee si fi l tra nuovamente. Si mescolano quindi le due tisane, quella ottenuta per macerazione con quellaper infuso. Con questa preparazione si ottengono quelle sostanze attive che sono solubil i sia in acquafredda che in acqua calda.

    T I N T U R A ( E S S E N Z A )

    Anche le tinture si ottengono per macerazione in un distillato di frutta o di grano a 38 - 40. Si riempiedi erbe, in mod o sciolt o e fino al collo una bo ttig lia o altro recipient e e si versa sopra il dis ti l la to di frut tao di gra no. Si co nser va il tu tt o ben chi uso in lu ogo cald o (cir ca 20 C) per 15 gg . o anch e pi a lungo,scuotendolo ogni tanto, indi si procede alla fi ltrazione e quindi alla spremitura del residuo. Le tinturesi prendono per uso interno a gocce con del t e per uso esterno negli impacchi o nelle lozioni e frizioni.

    S U C C O F R E S C O

    Isucch i fresc hi di erbe si pos sono ingerire a gocce oppure si poss ono util izzare per spennellature suparti malate del corpo per mezzo di batuffoli di cotone. Questi succhi si ottengono mediante una centrifuga elettrica per uso domestico che sminuzza e spreme contemporaneamente le erbe. opportunopreparare questi succhi giornalmente con erbe fresche. Ma possono essere conservati per alcuni mesiin bottigliette tenute nel frigorifero.

    P O L T I G L I E

    Col matterello si schiacciano sul tagliere steli e foglie onde ottenere una poltiglia. Spalmata su di unpanno la si applica sulla zona malata del corpo fasciandola indi con un telo e mantenendola calda.Quest' impacco di poltiglia pu rimanere sulla parte per tutta la notte.

    C A T A P L A S M I C O N E R B E C O T T E A L V A P O R E

    Su una pentola piena d'acqua in ebollizione si poggia un setaccio contenente erbe fresche o essiccatee si copre il tutto con un coperchio. Dopo un po' di tempo queste erbe ammollite e calde, stese su di unagarza, vanno applicate sulla parte malata. Quest' impiastro deve essere coperto con un panno di lana e

    fasciato. Non deve nascere una sensazione di freddo. Molto efficaci sono i cataplasmi al vapore ottenuti con Coda cavallina. I cataplasmi al vapore si lasciano agire per due ore o per tutta una notte.

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    P R E P A R A Z I O N E D I P O M A T E E O L I I

    Tritare quattro manciate di erbe. Riscaldare 500 g di strutto di maiale come per friggere delle cotolette.Versare le erbe nell 'olio bollente e girare lasciando friggere brevemente; girare ancora, togliere lapadella dalla fiamma, coprirla e lasciare raffreddare il tutto durante la notte. Il giorno seguente riscaldarlo leggermente, fi l trarlo attraverso un panno e travasare la pomata ancora calda in vasetti di vetroo di porcellana precedentemente preparati.

    La preparazione degli oli i si svolge nel modo segue nte: riempire, senza comp rime rli, un a bottig lia fino al

    collo con fiori o erbe e versarvi sopra dell'olio extravergine d'oliva in modo che le erbe siano copertedi due dita d'olio. Lasciare la bottiglia per 15 giorni al sole o in vicinanza di une fonte di calore.

    BAGNI DI ERBE

    Bagnocompleto: Le erbe indicate vanno immerse in acqua fredda e lasciate riposare per una notte.Per un bagno occo rre un secchio ( 6 - 8 litri) di erbe fresche oppure 200 g di erbe essic cate . Ques tomateriale cos macerato va riscaldato il giorno successivo e quindi fi l trato: l 'estratto va aggiunto all 'acqua del bagno. Venti minuti di immersione nel bagno. Il cuore deve rimanere fuori dall 'acqua. Dopoil bagno, invece di asciugarvi, dovete avvolgervi in una spugna da bagno o in un accappatoio e sudareper un'ora a letto.

    Semicupio: Per un semicupio occorre soltanto met secchio di erbe fresche o 100 g di quelle seccheper poi procedere come per il bagno completo. L'acqua nella quale vi immergete deve coprire i reni.Osservate le avvertenze riguardanti le singole erbe.

    Nuovamente riscaldata pu essere riuti l izzata altre due volte sia l 'acqua del bagno che quella delsemicupio.

    I MP A C C H I D I E R B E S V E D E S I

    A seconda della parte da trattare si prende un pezzo pi o meno grande di ovatta o fibra di cellulosa, losi bagna con delle gocce di Erbe Svedesi, stendendolo quindi sulla parte malata precedentementespalmata di grasso di maiale o di pomata di Calendula (cosa assolutamente necessaria) affinch

    l'alcool non privi la pelle del suo grasso. Per evitare di sporcare la biancheria si pu coprire questoimpacco con un ritaglio di plastica ed infine si lega il tutto con un panno o con una fascia che mantengail calore. A seconda del male e della sopportabil it si lascia agire l ' impacco da due a quattro ore. Se ilmalato lo sopporta, l ' impacco pu essere lasciato addosso anche per tutta la notte. Tolto l ' impacco sispolvera la parte con del talco. Qualora in qualche persona dovessero manifestarsi delle irritazioni dellapelle, sar necessario abbreviare il tempo di applicazione, oppure sospendere la cura per un certoperiodo. Chi allergico eviti l ' impiego del ritaglio di plastica e copra soltanto con pezzi di stoffa. Innessun caso per dovete dimenticare di ungere la pelle prima dell 'applicazione dell ' impacco. Sedovesse manifestarsi del prurito ungete con pomata di Calendula.

    Con questi impacchi non indispensabile coricarsi a letto; se sono ben fasciati potete muovervi tranquil lamente in casa o stare seduti.

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    LE ERBE MEDICINALI DELLA FARMACIA DEL SIGNORE

    A C E T O S E L L A (Oxalis acetosel la)

    Volgarmente chiamata Agretta, Lambrusca, Melagra, Juliola, Salicchia, Pentecoste, Erba brusca bassa, e dappertutto nei nostri boschi di latifoglie e di coniferecopre a tappeto la terra forestale con le sue foglie verdi chiare ed i suoi delicatifiorellini bianchi. Se ne percepisce l'aspetto come estremamente piacevole. Durantela raccolta dei funghi qualche volta mi sono inchinata a coglierne una foglia permangiarla. Raccolgo piccoli quantitativi di fiori per un miscuglio da tisana indicatoin pagina 69.

    L'Acetosella non va essiccata bens adoperata soltanto fresca. Toglie l 'ac idi t del los toma c o ed i leggeri disturbi al fegato e al la digestione. Contro questi disturbi la

    tis ana va sors eggi ata fredd a in ragione di due tazze al d. Con tro l ' i t ter iz ia , lane fr i te ,gl i s foghi del la pel le e i vermi la si sorseggia invece calda.

    Dell'Acetosella la medicina popolare raccomanda il succo spremuto di fresco all 'inizio di un cancro al lo stomaco, contro ulcere e tumori cancerosi interni ed esterni .

    Il succo si ottiene con l'ausilio della centrifuga elettrica ad uso domestico. Ogniora se ne beve da tre a cinque gocce diluite in acqua o tisana di erbe. Sulle ulcere cancerose esterneil succo fresco va spalmato direttamente.

    Contro la ma la t t ia d i Park inson, il succo, da tre a cinque gocce all'ora, va ingerito con una tisana diAchillea ed applicato esternamente quale frizione della spina dorsale. Occorre attenersi coscienziosamente alle indicazioni circa la diluizione ed i dosaggio quando si tratta di cancro allo stomaco, di ulcerecancerose e di paralisi agitante.

    M O D A L I T D I P R E P A R A Z I O N E

    Tisana : Sbolle ntare con 1/2 litro di acq ua un cu cch iai o di fogli e fresch e e lasciar riposarebrevemente il tutto.

    Succo f resco: Lavare le foglie e spremerle con una centrifuga elettrica a uso domestico.

    A C H I L L E A (Achillea millefoli um)

    Non riusciamo pi a concepire la nostra vita senza la pianta medicinale Achillea. Contro molte malattiegravi essa certamente la nostra migliore salvaguardia, ma soprattutto lo per le donne. Non possoraccomandare abbastanza alle donne di usare l'Achillea. Nei suoi scritti il parroco Kneipp dice: Ledonne si r isparmierebbero m ol t i inc onvenient i se ogn i tanto si servissero del l 'Achi l lea. Che si tratti diuna giovane sofferente dimest ru az ion i i r rego la r io di una don na pi anziana in pien amenopausao cheabbia superato questa fase, per ognuna, giovane o vecchia, importante bere di tanto in tanto una tazzadi tisana di Achillea. Essa ha un ottimo effetto sull'addome di ogni donna, ragion per cui non pu fare dimeglio in favore della propria salute, che cogliere un mazzetto di Achillea fresca ogni volta che si trovaa passeggiare in campagna. La pianta cresce abbondantemente nei prati, lungo i margini dei campidi grano e lungo i sentieri. I fiori sono bianco-rosa ed al sole emanano un profumo aspro aromatico. comunque consigliabile cogliere i fiori in pieno sole poich in tal modo aumenta il loro olio etereo

    e quindi anche il loro potere terapeutico.

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    Conosco una giovane moglie di oste, della quale improvvisamente sivenne a sapere che era ammalata di c anc ro addomina le . Le fecero dellecure con radiazioni di Cobalto. I parenti vennero informati dai medici chesi trattava di una malattia inguaribile. Pensai al parroco Kneipp ed ai suoiconsigli contro id i s tu rb i addom ina l i ; raccomandai alla giovane donna dibere ogni giorno tanta tisana di Achillea quanta ne riusciva ad ingerire.Fui allibita quando, dopo tre settimane arriv con la posta la notizia cheella stava tanto bene da ricuperare lentamente il suo peso normale.

    Nelle in f iammazion i a l le ova ie spesso basta il primo semicupio pertogliere i dolori; l'infiammazione diminuisce giorno per giorno. Con questibagni si ottengono gli stessi ottimi risultati nei sofferenti di enuresi nott u r na , sia nei vecchi che nei giovani e in chi soffre di perdi te bianche. In

    questi casi opportuno bere anche 2 tazze di tisana di Achillea al giorno.

    Contro il p ro lasso de l l 'u te ro si fanno per un certo periodo dei semicupi di Achilleasorseggiando contemporaneamente quattro tazze di t isana di Alchemilla al giorno emassaggiando con tintura di Borsa del pastore la zona addominale, dalla vulva ins.

    \ Sot to l' ef fe tt o dei gi or na li er i se micu pi di Achil lea, da ripe te re f ino a ch e il co nt ro l lodel medico non risulti negativo, scompaiono i m iomi de l l ' u t e ro . Una signorina di

    19 anninon aveva le mes truaz ioni . Il ginecologo le prescrisse la pillola. Le mestruazioni non arrivarono,

    ma la signorina svilupp un seno enorme e si rifiut quindi di continuare a prendere la pillola. La madre,preoccupatissima, si r ivolse a me. Le consigliai di somministrare alla figlia ogni mattina a digiuno unatazza di tisana di Achillea. Dopo un mese tutto si aggiust ed cos tuttora. Mi ricordo di un casoanalogo che in seguito, quando nulla pi serv, si trasform in un caso psichiatrico. Purtroppo alloranon avevo ancora quest'esperienza con le piante medicinali.

    Durante lam e n o p a u s a la donna dovrebbe ricrrere ogni giorno alla tisana di Achillea. Si risparmierebbel ' i r requietezza interna ed altri stati d'animo. I semicupi di Achillea inoltre influiscono positivamentesulla salute. Nelle nevriti degli arti superiori ed inferiori sono particolarmente benefici i bagni a bracciae gambe con additivo di Achillea. Ma l'Achillea deve essere colta a mezzogiorno sotto il sole. Di solitoquesti bagni si mostrano efficaci sin dalla prima volta, liberando il malato da ogni dolore.

    Il Dr. med. Lutze consiglia la tisana di Achillea quando la pressione arteriosa provoca disturbi alla testa

    come se questa dovesse scoppiare, nonch contro le ver t ig in i , le nausee, le malatt ie degl i occhi conlacrimazione, i dolori pungenti nel l 'occhio ed il sangue da l naso . . . Un attacco di emicrania dovutoallo scirocco o ad un qualsiasi ca mbia ment o delle condizioni atmosf eriche, spesso eliminato con unasola tazza di tisana di Achillea sorseggiata caldissima. Mediante una cura regolare a base di tisana diAchil lea l ' emic ran ia a volte scompare completamente.

    L'Achillea, negli antichi erbari, chiamata salvezza di tutti i mali e pu essere impiegata dove altremedicine sono fallite. Attraverso il suo potere depurante del sangue riuscir a debellare numerosemalattie che si erano annidate nel corpo. Occorre soltanto tentare.

    Che l'Achillea influisca direttamente ed ottimamente sul m ido l lo osseo e che vi stimoli la formaz ionede l sanguenon sar cosa universalmente conosciuta. Essa giova anche nelle malattie delmi do l l o osseonelle quali fallisce ogni altro rimedio e persino nella necros i ossea ,mediante tisane, bagni e frizioni contintu ra. L'Achillea rappresenta inoltre un buoni ssimoemo sta t i co ne l le emorrag ie po lmon ar ie, insiemecon la radice di Calamo aromatico, riesce a guarire completamente dalc anc ro po lmona re . Le radici diCalamo si masticano durante tutta la giornata mentre della tisana di Achillea se ne sorseggia una tazzamattina e sera. Contro le emorragie del lo stomaco e contro le emorroidi fortemente sanguinanti nonchcontro dolori e fort i bruciori di stomaco la tisana di Achillea agisce rapidissimamente. Contro i raffreddori ed i dolori al la schiena e quel l i reumatici consigliabile berla quanto pi calda sia possibile. Essastimola l'attivit regolare dei reni, toglie l ' inappetenza, elimina le flatulenze e gli spasmi allo stomaco,i disturbi epatici , le infiammazioni del le vie digerenti fra stomaco ed intestino, aumenta l'attivit delleghiandole intestinal i e provvede ad una evacuazione regolare. Dato che giova anche nei disturbi circo-latori e negli spasmi dei vasi talvolta raccomandata contro l 'angina pectoris.

    Lavande e semicupi a base di infuso di Achillea allontanano il fastidiosissimo pruri to nel la vagina.Con i fiori dell'Achillea si pu preparare un'eccellente pomata contro le emor ro id i (vedi Modalit di

    preparazione).

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    M O D A L I T D I P R E P A R A Z I O N E (Achillea)

    Tisana : Con 1/4 di litro d'a cqu a sboll entar e 1 cu cch iai no da dessert co lm o; lasciar riposare iltutto per breve tempo.

    Tintura : Riempi re una bot tig lia a col lo largo, con fiori di Ach ill ea senza com pri mer li, colt i sot toil sole e versarvi sopra dell'acquavite di frumento o di frutta a 38. Lasciare riposare iltutto per 15 giorni al sole o nelle vicinanze della stufa.

    P oma ta : Riscaldare bene 90 g di burro non sal ato o di str ut to di mai ale ; aggi ungervi 15 g di fioridi Achillea tritati e 15 g di foglie di Lampone tritate, friggere brevemente, girare etogliere dal fornello. Riscaldare leggermente il tutto il giorno appresso, filtrarloattraverso un panno di lino e travasarlo in recipienti di vetro puliti e precedentementepreparati. Conservare in frigorifero!

    Semicup io : Macerare per una notte 100 g di Achillea (tutta la pianta) in acqua fredda; il giornoseguente riscaldare il tutto fino all 'ebollizione ed aggiungerlo all 'acqua del semicupio(vedi anche Note generali sotto la voce Semicupi).

    A G L I O O R S I N O (Allium ursinum)

    Con ogni primavera nasce la nuova speranza del sole e del caldo.Intimamente ci pervade un senso di serenit e di slancio; siamo lieti delprimo verde e del giubilo del mondo degli uccelli e lo percepiamo contut to il cuor e, com e un dono amorevole del nostro creatore . In cons ider azione di tanta grazia sarebbe opportuno intraprendere una cura primaverile, una d i s i n t o s s i c a z i o n e e p u r if i c a z i o n e che ci dar una salutarerinfrescata nient' affatto disprezzabile. soprattutto l'Aglio orsino, uno dei primi ambasciatori della primavera.Le verdi foglie lanceolate, lucide, assomiglianti al mughetto, nascono dauna cipolla allu ngata circonda ta da pellicole bianche trasparenti. Lo stelo

    verde chiaro, liscio, con la bianca sfera del fiore si alza fino a 30 cm.L'Aglio orsino cresce soltanto su prati umidi, ricchi di humus, costeggiami per lo pi i fiumi, o sotto cespugli e nei boschi di latifoglie e montani.Se ne sente il forte profumo d'aglio ancora prima di scoprire la pianta congli occhi. A questo odore esso deve anche il suo nome di Aglio selvaticoed esclude sicuramente sin da principio che se ne scambi le foglie conquelle del mughetto o del tossico colchico autunnale.

    All'inizio della primavera, molti boschi lungo i fiumi sono pieni di foglie fresche e verdi dell'Aglio orsino.Sbucano dal terreno in aprile e maggio, a volte anche prima. Ma i fiori si notano soltanto a met maggioe a giugno. L'Aglio orsino nasconde poderose forze curative e si racconta, che anche gli orsi ne vannoalla ricerca dopo il loro letargo invernale per depurare con esso stomaco, intestino e sangue. Sostanzialmente l'Aglio orsino ha le stesse propriet del nostro Aglio comune, ma maggiorate in senso curativo. Pertanto part icol arme nte indica to nellecure d i d is in tos s icaz ion e pr imaver i lee comecoadiuvan teterapeutico del le malatt ie croniche del la cute.

    L'essiccazione riduce notevolmente le propriet curative delle foglie che, quindi, debbono essere utilizzate fresche per la cura primaverile di disintossicazione e depurazione. Tritate finemente si spargonosul pane imburrato e si aggiungono (senza bollirle) come condimento al brodo, alle patate, agli gnocchie ad altri pasti il cui gusto normalmente viene corretto con il prezzemolo. Le foglie possono esserepreparate anche come gli spinaci e ad insalata. Poich, se utilizzate in quantitativi maggiori hanno unsapore mordente, consiglio per la preparazione uso spinaci, una mistura con foglie di Ortica.Se ne colgono le giovani foglie in aprile e maggio, cio prima che la pianta fiorisca, e le cipolle durantela tarda estate e in autunno. Le cipolle dell'Aglio orsino possono essere utilizzate allo stesso modo dell'Aglio comune. Chi ha lo stomaco delicato versi del latte caldo su foglie e cipolle tritate, lasci riposare

    per due o tre ore, poi beva questo liquido a piccoli sorsi.

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    Onde disporre del potere curativo dell'Aglio orsino anche durante il resto dell'anno, se ne prepara undistillato (vedi Modalit di preparazione). Di questo distillato si prendono giornalmente da 10 a 20gocce in un poco d'acqua. Queste gocce riportano ad un'ottima memoria, prevengono l'arteriosclerosied eliminano molti altr i disturbi.

    L'Aglio orsino giova molto al sistema digerente. adattissimo alle d iarree acute e croniche, anche seaccompagnate da formaz ione d i gas e co l iche e alla s t i t ichezza allorch questa sia dovuta ad unospasmo interno o alla pigrizia dell ' intestino. Scompaiono i ve rmi - persino gli ascard i - do po qual chetempo di ingestione di Aglio orsino. Una volta migliorato il funzionamento dell ' intestino passano anche

    quei disturbi che si manifestano di frequente nei vecchi e nei buoni mangiatori. Diminuiscono idisturbi cardiaci , l ' insonnia, causati dallo stomaco, ma anche quelli dovuti all 'ar ter iosclerosi o all 'altapressione sanguigna, come le vertigini, la pressione nella testa e le ansie. L'ipertensione cala lentamente. Il vino di Aglio orsino (vedi Modalit di preparazione) un rimedio miracoloso per i vecchisofferenti dica tar ro b ronch ia lecroni co e dei conseguenti d isturbi respirator i .Anche nella tosse cronicasi scioglie il catarro bronchiale togliendo quindi anche l ' a f fanno. Questo rimedio caldamente racco-mandato pure nellat i s i po lmona re e nell ' id rop is iadi cui spesso soffrono le persone anziane. Le foglieadoperate fresche purificano i reni e la vescica, favorendo l'emissione delle urine. Fer i te che stent ano aguar i re , spennellate col succo fresco di Aglio orsino, rimarginano rapidamente. Trova giovamentopersino chi soffre di una malat t ia del le coronar ie .

    L'Aglio orsino come d is in toss icante de l sangue non mai abbastanza decantato e se ne ottengono

    ottimi risultati, soprattutto sulla pe l le c ron icamente impura . Il medico naturista svizzero e parrocoerborista, Kunzle, non si stancava di lodare in particolar modo questa pianta: Essa purifica il corpointero, espelle le sostanze tossiche ed accumulative e forma del sangue sano. Le persone eternamentemalaticce, affette da l i chen i e foruncoli, comunque molto pallide, e gli sc rofo los i e reumat ic i dovrebbero attaccarsi all'Aglio orsino come alla zattera di salvataggio. Non vi erba nel mondo pi efficaceper la depurazione dello stomaco, dell'intestino e del sangue. I giovani fiorirebbero come rose rampicanti e si schiuderebbero come pigne al sole! Il Kunzle sostiene inoltre, di conoscere delle famiglieche a suo tempo erano state malaticce durante tutto l'anno, erano costantemente dal medico, eranostate piene di sfoghi e licheni, scrofolose in tutto il corpo, dall'aspetto pallido, come se fossero gi statenella tomba e dissotterrate da galline ruspanti; ebbene, queste erano ritornate completamente sane efresche dopo una cura prolungata di tale magnifico dono di Dio.

    M O D A L I T D I P R E P A R A Z I O N E

    Spezie: Tritare, com e il prezzemolo, le fogli e fresch e di Agl io orsin o e spargerle su fette di pane,nelle minestre, salse, insalate e piatti di carne.

    Dis t i l la to a l l 'Agl io : Le foglie o le cipolle vengono tritate e imbottigliate, senza comprimerle, finoai col lo ; indi si aggiung e acq uav ite di grano o alt ro di st il la to a 38 - 40 e si lascia iltutto al sole o vicino alla cucina per 15 giorni. Se ne prendono 4 volte al d da 10 a 15gocce in un po' d'acqua.

    Vino a l l 'Agl io ors in o: Prendete una manciata di foglie tritate finemente e bollitele brevemente incir ca 1/4 di l itro di vino bianc o, dol cif ica te con mi ele o sciropp o e bevetene lentam entequalche sorso ogni tanto durante la giornata.

    A G R I M O N I A (Agrimonia eupatoria)

    La chiamano anche Eupatoria, Acrimonia, Erba vettonica, Grimonia e Arimonia. Cresce in aree soleggiate e aride, lungo i sentieri e le foreste, lungo i cigli dei campi, sulle scarpate e sul le colline, suipendii, nelle radure dei boschi e in vicinanza di ruderi. I piccoli fiori gialli formano, come nel Verbasco,una lunga spiga. Tutta la pianta morbidamente vellutata; le grandi foglie raggiungono una lunghezzadi 10 cm e sono dentellate. La pianta si alza a volte sino a 80 cm ed appartiene alla stessa famiglia

    dell'Alchemilla. La si coglie durante la sua fioritura nel periodo fra giugno e agosto. La storia di questa

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    Agrimonia, 1due durante

    pianta medicinale come quella di molte altre assai antica. La conoscevano gi gliantichi Egizi. Essa possiede un notevole effetto curativo in tutte le in f iam mazio n i de l lagola, della bocca e della faringe. La dovreste tener presente nei casi di angina, mal digola e infiammazioni del la mucosa del la cavit orale. Chi per motivi professionali

    costretto a parlare o cantare dovrebbe, come profilassi, fare dei gargarismi giornalieridi t isana di Agrimonia.

    Le foglie agiscono efficacemente contro l ' anemia e le p iaghe nonchcontro i reumatismi, la lombaggine, le indigestioni, la-cirrosi e le malat

    t ie del la milz a .Si possono bere due tazze di tisana al giorno. Una o duevolte all'anno dovremmo tutti sobbarcarci alla fatica di fare un bagnoa base di Agrimonia (vedi Modalit di preparazione). I bam bin i sc rofo los i dovrebbero fare un bagno di Agrimonia ogni giorno.L'effetto astringente e i suoi principi terapeutici collocano l'Agrimoniafra le nostre migliori erbe medi cin ali . Il Dr. Sch ierba um dice : Una tazzadi tisana tre volte al giorno ingerita per un certo periodo guarisce ladilatazione del cuore, del lo stomaco, del l ' intestino e del polmone,

    nonch le malattie renali e delle vie urinarie. Contro le vene varicose e le ulcere degliarti inferiori caldamente consigliata la pomata di Agrimonia (vedi Modalit di preparazione) che viene usata in modo simile a quella di Calendula.Contro le malattie del fegato agisce la tisana ottenuta da un miscuglio di 100 g di

    00 g di Aparine e 100 g di Asperula sorseggiandone ogni giorno una tazza a digiuno ed altreil resto della giornata.

    M O D A L I T D I P R E P A R A Z I O N E

    Tisana : Sboll entare con Vi di litro d'ac qu a bollen te un cu cch iai no da dessert col mo di Agrimonia e lasciare riposare brevemente.

    Bagno: 200 g di Ag ri mo ni a per un bagno tot ale (vedi Note gener ali Bagni totali) .

    Miscugl io per t isana contro le malatt ie: Mescolare in parti uguali, Agrimonia, Aparine e Galiumodoratum; sbollentare con Vi di litro d'acqua bollente 1 cucchiaino da dessert colmo.

    P oma ta : Ama lgam are due man ciat e abbo ndan ti di foglie , fiori e steli fine ment e trita ti con 200 gdi strutto di maiale (vedi Note generali Preparazione delle pomate).

    A L C H E M I L L A (Alchem illa vulgaris)

    Nota sotto il nome volgare di Erba rossa, Erba stella, Stellaria, Ervastillaria, Ruttaria, Ventaglina; cresce soprattutto ai margini dei boschie dei sentieri, sui pendii e sui prati umidi delle colline e nelle zonemontane. La pianta dotata di foglie semicircolari a 7 - 9 lobipoggianti su di un fusto solido, non molto alto; i fiori sono insignificanti gialloverdi, e si vedono da aprile a giugno, ma anche pi tardi. Inalcune regioni, per il Corpus Domini se ne fanno coroncine per il capodi nostro Signore Ges Cristo sull'altarino di casa. Le foglie dell'Alche-milla, a volte, si stendono piatte sul terreno e di mattina si trova al lorocentro una goccia di rugiada, brillante come una perla. Sulla alture, aldi sopra dei 1000 m, troviamo l'Alchemilla sia su terreno calcare che suquello roccioso. Si coglie l'erba intera all'epoca della fioritura, pi in lsoltanto le foglie, e si fa essiccare il tutto in luogo asciutto. In tedesco chiamata Frauenkraut ossia Erba di nostra Signora ed , sin dall'inizio del cristianesimo, sacra alla Madonna.

    L'Alchemilla ha un effetto benefico non solo nei d is turb i mest rua l i ,

    nella leucorrea, nei d isturb i addominal i e durante la menopausa, ma

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    influisce favorevolmente anche sulle mestruazioni nei periodi iniziali della pube r t , i nsieme all 'Achillea.L'Alchemilla agisce come astringente e cura rapidamente. Viene inoltre applicata come diuretico ecardiotonico nelle febbri t raumat iche, sulle feri te purulenti e sulle ulcerazioni trascurate. Dopo l'estrazione di un dente, la t isan a di Alche mil la consiglia ta come uno dei migliori r imedi. La ferita si chiudedopo pochi sciacqui nel giro di una giornata. Inoltre elimina ladebolezza de i musco l i e dellea r t ico la zioni e giova nell 'anemia.

    una grande collaboratrice nelle ferite dovute al parto, nel r i l assamento addomina le da parti difficili onelle donne aventi tendenza a l l 'abor to, per la stabilizzazione del feto e per il r inforzo dei legamenti de l l '

    utero . Le donne di questo tipo dovrebbero bere la tisana d'Alchemilla a partire dal terzo mese di gravidanza. Essa un toccasana in tutte le malattie ginecologiche ed , insieme alla Borsa del pastore, unrimedio persino nelp ro lasso de l l 'u te roe nell ' e rn ia inguina le .In questi ulti mi casi si sorse ggian o quat trotazze di tisana d'Alchemilla al giorno, possibilmente preparata con erbe colte di fresco. Inoltre sifrizionano le parti malate con la tintura di Borsa del pastore (vedi sotto Borsa del pastore e sottoMod alit di preparazione, pagi na 18); nelp ro lasso de l l 'u te rosi i nizia con la frizione estern a dalla vulvain su. In questi casi si fanno inoltre dei semicupi a base di Achillea (100 g di erbe per ogni bagno; complessivamente tre semicupi alla settimana, e si pu riutilizzare, riscaldandola nuovamente, la soluzionedel bagno per altre due volte).

    I nostri antenati usavano questa pianta come erba vulneraria per via orale e, esternamente, control 'epi lessia e le ernie . Ecco una citazione da un antichissimo erbario: Un individuo reso fragile, sia

    giovine o vecchio, faccia bollire due manciate di Alchemilla in un litro d'acqua per tanto tempo quantooccorre per bollire un uovo sodo, e ne beva. Nell'odierna medicina popolare, la pianta riconquista ilposto che le compete. Specialmente il parroco svizzero Kunzle rileva: Col tempestivo e prolungato usodi quest'erba medicinale diventerebbero superflui due terzi di tutte le operazioni fatte alle donne; e ciperch guarisce tutte le inf iammazioni addominal i , febbri , gangrene, suppurazioni, ulcere e ernie. Ogni

    puerpera dovrebbe bere un buon quantitativo di quest'erba per 8 - 1 0 giorn i; numerosi bambini alloraavrebbero ancora la loro mamma, e molti vedovi affranti le loro mogli, se avessero conosciuto questodono di Dio. Tritata ed applicata esternamente l 'Alchemilla guariscef e r i te , punture , tag l i . I bambini, semalgrado una buona alimentazione hanno unamu sco la tu ra debo le ,r in vigoriscono con l'uso continu atodi questa tisana.

    L'Alchemilla trova un ottimo impiego anche nell 'obes i t . Da due a tre tazze al d si dimostrano efficacissime. Anche contro l ' insonnia rende ottimi servigi; id i abe t i c ine dovrebbero bere spesso. I bambin i

    debo l i si rinforzano a vista d'occhio, quando alla loro acqua da bagno si aggiunge dell'Alchemillamacerata. Per un bagno se ne prendono 200 g (vedi Note generali sotto Bagni completi.)

    Combinata con Borsa del pastore (come specificato nel capitolo Borsa del pastore), l'Alchemillalibera dall'atrofia muscolare e da gravi ed inguaribi l i malatt ie muscolari . Questa pianta preziosa vieneapplicata contro la sclerosi mult ipla.

    Dal Burgenland mi stato riferito che con l'infuso di Alchemilla, bevuto o impiegato esternamente perfrizioni sulla regione cardiaca in gravi affezioni dellamus co la tu ra ca rd iaca si erano ottenuti miglioramenti notevoli.

    Cos il nostro Creatore nella sua grazia ha fatto crescere un'erba per ogni malattia; per ci non glisaremo mai sufficientemente riconoscenti!

    M O D A L I T D I P R E P A R A Z I O N E

    Tisana : 1 cucc hi ain o da dessert col mo in 1/4 di litro d'a cqu a boll ente; scott are solt anto elasciar riposare brevemente.

    I m p a c c o : Lavare un certo qua ntit ativ o di erbe fresche , schi acci arle col matterell o sul legnoe appoggiarle sulla parte malata.

    Addi t ivo a l bagno:Per un bagno completo prendere 200 g di erbe essiccate o alcune manciate dierbe fresche, metterle a macerare durante la notte in un recipiente; riscaldare il tuttoil giorno seguente e aggiungerlo all'acqua del bagno (vedi anche Note generali sottoBagni completi).

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    A P A R I N E (Gali um aparine)

    Ne esistono diverse specie: la cosiddetta Aparine (Galium aparine) diffusa neicampi, nei prati e sulle recinzioni e combattuta dagli agricoltori mediante diserbanti. Raggiunge un'altezza di 60 - 160 cm, possiede verticilli e fiori verde-bianchipeduncolati. Questa pianta si arrampica con l'aiuto del fusto peloso e viene quindianche chiamata Aparine rampicante.

    Il Ga l l io (Galium verum), volgarmente chiamato Caglio, Erba zolfina, Reseghetta,Presuola, Erba nocca, Ingrassabue, Galinetta ecc. pi spesso presente nelle zonemontane, rimane eretto, raggiunge un'altezza di 30 - 60 cm, e si orna di fiori giallooro dal forte profumo di miele. Si raccoglie la pianta fiorita nel mese si luglio.

    IlCagl io b ianco (Galium mollugo) possiede fiori delicati giallo-bianch i, un profum oamarognolo, leggermente mieloso ed presente sui terrapieni e lungo i sentieri,durante la fioritura spesso coricato piuttosto che eretto.

    Tutti i tipi citati di Aparine sono, secondo l'habitat, quasi uguali riguardo al loropotere terapeutico e vengono utilizzati allo stesso modo.

    La dif fu sis sim a pian ta purt roppo cade vieppi in obli o. Invece dovre mmo - intempi in cui le malattie cancerogene sono in costante aumento - tenerla in mag

    giore considerazione. Debbo sottolineare ancora una volta che il potere curativodelle piante fresche molto superiore e che soprattutto nelle malattie gravi le erbe dovrebbero essereapplicate esclusivamente in condizioni di assoluta freschezza. D'inverno i germogli freschi del Cagliobianco si trovano nelle zone prive di neve e sotto l'erba secca.

    La tisana di Aparine depura dalle sostanze tossiche reni , fegato, pancreas e milza . Chiunque soffradi disturbi als is te ma de l le gh iand ole l in fa t iche ,dovrebbe bere questa tisana ogni giorno. Essa agiscetra l'altro contro la c lorosi , l ' idropisia e le f i t te al f ianco. Lo stesso infuso applicato per uso esternoapporta un rapido beneficio in tutte le dermatosi e p iaghe, nei fo runco l i e nei co m ed o n i . Impiegandoloinoltre sotto forma di abluzione calda esso distende la pe l le appassita del v iso. Dei buoni risultati siottengono pure con l'impiego del succo fresco spalmandone le zone malate della pelle e lasciandoloasciugare.

    La medicina naturista popolare consiglia l 'Aparine contro l 'epilessia, l ' isteria, i l ballo di S. Vito, lemalatt ie nervose, la ri tenzione d'urina ed i d isturb i dovut i a renel la o calcolosi . Impiegandola sotto

    forma di gargarismi questo infuso agisce contro il gozzo. Una donna infatti mi raccontava di essereguarita non soltanto del gozzo ma anche della sua malat t ia a l la t i roide.

    Ogni anno incontro nella Casa di Cura Kneipp una coppia di Vienna/Mdling. Quando facemmo conoscenza nel 1979, constatai che la signora aveva sviluppato un gozzo abbastanza appariscente. Temeval'operazione. Le consigliai l'Aparine. Questa va scottata ed utilizzata ancora calda per i gargarismigiornalieri ripetuti il pi spesso possibile. In febbraio 1980 ci ritrovammo nuovamente nella Casa di CuraKneipp - e gua rda caso, il gozzo era sparito. L a sign ora mi rifer piena di soddis fazio ne che suo mari tosi era recato varie volte a cogliere l'Aparine fresca; sin dall'inizio si era accorta del regresso del gozzoed aveva insistito con la cura fino a che non era scomparso del tutto.

    Da qualche tempo a questa parte aumentano i casi di para l is i de l le corde voc al i . Sem bra che si tratt i di

    una malattia virale. Gargarismi e sciacqui con infuso di Aparine portano ad un rapido miglioramento.Secondo il parroco svizzero Kunzle, essa inoltre un rimedio sicuro contro le pi gravi nefrit i e pione-frasianche quando tutt i gli altr i r imedi fanno cilec ca. La sua efficaci a aum enta quando mescolata allaVerga d'oro e all'Ortica gialla. In questi casi l'effetto sopraggiunge molto presto. Egli parla di quindicigiorni. L'erba va soltanto sbollentata. Se ne beve met tazza a digiuno prima della prima colazione,il resto a sorsi nel corso della giornata. Quando la malattia grave, se ne dovrebbero bere quattrotazze al d.

    Anticamente il Galium era apprezzato dalle donne sofferenti did is tu rb i a l l'u te ro . Lo si metteva nel lettodella puerpera per facilitarne il parto. Questa credenza fu trasferita nella Vergine Maria la quale se nesarebbe servita per il suo sacro giaciglio. Secondo un'altra leggenda l'avrebbe messo sotto forma disoffice cuscino nella culla di Ges Bambino. Una leggenda della Slesia racconta che la Santa Verginesi serv di quest'erba chiamata giaciglio della Madonna unicamente perch l'asino rifiutava di mangiarla. Infatti cosi. Le mucche la mangiano volentieri, ma asini e maiali la disdegnano.

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    Il parroco Knzle riferisce nelle sue scritture di un uomo di 45 anni sofferente di una grave ma la t t iarenale che peggiorava inesorabilmente. Infine gli si dovette estirpare un rene. Ma anche l'altro rene erasuppurato e non lavorava pi nel modo dovuto. Allora l'uomo inizi una cura a base di Galium. Ognigiorno inger quattro tazze di tisana del miscuglio sopracitato di Galium, Verga d'oro e Ortica gialla.Ne sorseggiava diverse volte durante la giornata fino a che il suo male era completamente sparito.Lo stesso miscuglio viene impiegato contro l 'a t rof ia renale e altre gravi a f fezioni renal i .Mentre il noto fitobiologo austriaco, Richard Willfort, nel suo libro Gesundheit durch Heilkruter (lasalute dovuta alle piante medicinali) sostiene che gli sciacqui e le ingestioni di infuso di Galium siano

    un ottimo rimedio contro il cancro de l la l ingua e che anche il succo di spremitura, mescolato al burro,giovi contro leu lce re tum ora l idi tutti i generi e contro lede rmat i t i cancerose , il Dr. Heinrich Neuthalerscrive nel Kruterbuch (Erbario) sul Galium quanto segue: Il Caglio bianco in alcune regioni vieneancora oggi consigliato contro il cancro, un'idiozia questa contro la quale non di combatter mai abbastanza.

    In merito, egregi lettori, desidero riportarvi le mie personali esperienze con il Galium affinch Ve ne possiate fare un'op inio ne. Cir ca dieci anni fa venni a sapere che un den tis ta di Linz era amma lato di cancroa l la l ingua . Dopo l'operazione egli dimagr moltissimo e dovette recarsi a Vienna per sottoporsi ad unacura di raggi. Gli consigliai di fare dei gargarismi con infuso di Galium. Una settimana dopo appresi chei raggi a Vienna non erano pi necessari e che il malato andava via via migliorando. In breve tempo eracompletamente ristabilito.

    Pi tardi mi comunicarono che una donna di 28 anni era anch'essa malata dica ncro a l la l ingua . Le raccomandarono di consultarsi con un medico in Carinzia. Costui le promise di guarirla completamenteentro cinque anni e le diede una tisana di erbe che essa ebbe occasione di mostrami. La riconobbi qualetisana di Galium. Per farle risparmiare la grossa spesa del viaggio in Carinzia ed altre, le mostrai ilGalium in natura, affinch lo potesse cogliere da sola. Infatti guar di quel male gravissimo.Un altro esempio ancora: fu verso la fine di marzo quando una giovane donna di Vienna mi rifer che suamadre sessantatreenne era gravemente ammalata e che avrebbe dovuto subire una seconda operazioneil 19 aprile. Sei mesi prima infatti, alla poveretta si era improvvisamente sviluppato un tumo re ma l igno .Allora il medico, tacendole la verit, le aveva detto che si trattava di un gozzo, che effettivamente fuoperato. Per sei mesi tutto and benissimo. Ora per erano sopravvenuti dei dolori atroci nel bracciosinistro che persistevano giorno e notte. La mano era tutta gonfia, mano e braccio insensibili, tanto chenon riusciva nemmeno a reggere un foglio di carta. Per alleviarle i dolori, il primario che aveva effet

    tuato la prima operazione, le aveva proposto ora una seconda, che, come diceva, doveva aver luogo il19 aprile e nel corso della quale egli voleva reciderle un nervo tra il collo e la clavicola per liberarlaalmeno dei dolori peggiori. Un'altra soluzione medica, diceva, non esisteva. Malgrado ci consigliaia questa donna di bere della tisana di Galium e di fare con essa anche dei gargarismi. Inoltre leraccomandai un miscuglio per tisana costituito da 300 g di Calendula, 100 g di Achillea e 100 g di Ortica(un litro e mezzo al giorno, un sorso ogni 20 minuti), nonch una frizione di pomata di Galium. Potreteimmaginarvi la mia piacevole sorpresa quando seppi che i dolori erano gi scomparsi dopo il quartogiorno dall'inizio della cura. Il 19 aprile la donna aveva ricuperato la sua sensibilit nella mano e nelbraccio riuscendo a muovere entrambi. Il primario si meravigli molto allorch la figlia gli chiese di noneseguire la seconda operazione. Rimase visibilmente impressionato quando gli rifer onestamente deliacura fitoterapica. Rispose: Sua madre continui pure in questo modo. Dopo qualche tempo mi furiferito che la donna stava meravigliosamente bene e che aveva ripreso ad assolvere ai suoi compiti di

    casalinga a capo di una famiglia di sei persone.

    Anche nelle cure di u lce re ma l igne vi sono delle possibilit di guarigione. Ultimamente si nota unarecrudescenza dide rm at i t i a ca ra t te re ma l igno che si presentano come macchie scure, ben circoscrittee ruvide. Probabilmente si tratta di una malattia infettiva. In questo caso la cura con succo fresco diGaliu m e pomat a di Calendula sar coron ata da success o. Contemporanea mente si raccoma nda calda-mente di bere della tisana di Calendula, Ortica e Achillea.

    Una donna dell'Alta Austria aveva un nodo sul fondo del pa la to e terribili dolori in tutta la zona dellabocca. Mediante sciacqui con infuso di Galium scomparvero dopo quattro giorni il nodo e con essoanche tutti i dolori.

    L'affermazione che l'uso del Galium contro questo tipo di malattie sia un'idiozia non quindi sostenibile. Certamente non sono le erbe da sole a dare salvezza: anche l'onnipotenza di Dio a collaborarvi.

    Infine tutto nelle mani di Dio!

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    M O D A L I T D I P R E P A R A Z I O N E

    Tisana: Scott are un cu cch iai no da dessert co lm o di Gal ium co n un 1/4 di litro d'acqu a elasciar riposare brevemente.

    Succo fresco: Lavare il Galium fresco e toglierne, ancora bagnato, il succo per mezzo di unacentrifuga per uso domestico.

    Pomata: Amalga mare il succ o fresco con burro a temperatur a ambiente; qu indi conservareil tutto in frigorifero.

    B O R S A D E L P A S T O R E (Capsel la bursa-pastor is)

    Questa pianta preziosissima che cresce dappertutto, sui sentieri, nei prati,nei maggesi, nei fossi e sulle scarpate, nei campi e nell'orto, generalmente considerata un'erbaccia fastidiosa. Non appena viene scaricata

    dell a terra - in particolar e vici no ai canti eri edili - nasce subi to, quasinel giro di una sola notte, la Borsa del pastore.

    Volgarmente conosciuta come Capsella, Borsacchina, Erba Borsa,Berlet, Scarselline, Ciminu, Vurza di picuraru, Bursa de mazzone. Le foglieirregolarmente lirate, formano una rosetta simile al Tarassaco. Il fustoraggiunge i 40 cm. Fioritura: marzo - novembre. I minuscoli fiori di unbianco sporco formano un grappolo allungato; ai peduncoli sottil i sonoattaccati dei piccoli baccelli a forma di cuore che al tocco sembrano dipelle. Le galline hanno una predilezione per queste borsette cuoriformi.Non appena si scioglie la neve, ecco che si ripresenta subito la nostraBorsa del pastore, fresca e verde.

    La tisana di Borsa del pastore viene utilizzata, con notevole successo,

    due o tre tazze al giorno, per tutti i tipi di emorrag ie , come ad esempioemorragie dal naso, allo s tomaco , al l' intestino e nelle emorragie irregolaride l l 'u te ro . Nelle f e r i te sanguinant i , nelle quali non si riesce a fermare il

    sangue, l'infuso di Borsa del pastore giova in modo sorprendente.

    Nellem es t ruaz ion i pa r t i co la rmen te abbondan t ise ne beve giornalm ente due tazze di tis ana, ot to o diecigiorni prima dell'inizio del periodo, prendendo per ogni tazza un cucchiaino colmo di Borsa del pastore.Questa tisana valida anche per regolare le mestruazioni nelpe r iod o de l la puber t . Durante lamenopausaogni donna dovrebbe berne due tazze al giorno per la durata di un mese, poi interrompere la curaper tre settimane, e quindi ripeterla ciclicamente.

    Per le emor ro id i sangu inan t i si preparano dei piccoli enteroclismi, semicupi o lavande con l'infuso diBorsa del pastore riscaldato. Le mamme che presentano un gonf iore a l seno durante l 'allattamento

    dovrebbero cogliere della Borsa del pastore, cuocerla a vapore su un setaccio e, raccoltala su unapezza, appoggiarla ancora calda sul seno. Nelleemorr agie dei renisi consigliano due tazze al giorno diuna tisana ottenuta mescolando Borsa del pastore e Coda cavallina, in parti uguali.La nostra Borsa del pastore - sim ilm ent e al Vis chi o - inoltre, possiede un'azione equi libra trice sul lapressione arteriosa e viene consi gli ata quind i sia nella pressionet ropp o a l tache in quellat ropp o bassa .Diversamente dal Vischio, che va messo a macerare a freddo durante la notte, quest'erba va soloscottata. Se ne ingeriscono due tazze al d, interrompendo la cura non appena la pressione tornatanormale. La Borsa del pastore, come il Vischio, utile nelleemorragie del l 'utero . Anche in quest'ult imocaso la tisana va bevuta solamente per un certo periodo.

    In tutte lema la t t ie musco la r i es te r ior iqu est a pian ta di gran valore un importa nte aiuto. intere ssanteil fatto che non se ne parli per niente in nessuno dei libri moderni di erboristeria. Alcuni anni fa unanziano signore mi regal un antico sempliciario bellissimo con delle stampe e dei disegni unici. Macome capita spesso quando si impegnati dalla mattina presto fino alla tarda sera, riuscii a sfogliare ilvolume una volta sola. Una notte mi svegliai improvvisamente dal sonno: mi sembrava che qualcuno mi

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    scuotesse lievemente alle spalle. Allora mi colp l'idea: Sono ormai sei mesi che sei in possesso diquesto erbario e a tutt'oggi non te ne sei mai occupata seriamente! Cos mi alzai di buon grado, andaia prendere il libro e con esso mi accomodai nel soggiorno. Lo aprii e immediatamente mi saltarono all'occhio alcune righe: Quando nulla serve pi nell 'a t rof ia degl i art i e dei mu sco l i , prendi quanto segue:Borsa del pastore tritata, macerata per 10 giorni in acquavite di grano, vicino alla cucina o al sole,friziona con essa la parte diverse volte al giorno; per uso interno tisana di Alchemilla. Chiusi il libro,come se mi fosse importato soltanto di leggere queste poche righe (in quel momento non me nerendevo conto), lo rimisi al suo posto e mi riaddormentai quasi subito. Pochi giorno dopo mi arriv una

    telefonata da Vienna: Mi pu aiutare? Ho 52 anni, sono diplomata infermiera ma sono stata pensionatacon due anni di anticipo. Un ' a t ro f ia muscola re mi ha resa del tutto inabile! Le consigliai la ricettasopracitata e dopo tre settimane mi venne a trovare a Grieskirchen, completamente ristabilita; appresiallora che il giorno successivo alla notte in cui mi ero destata d'improvviso, ella aveva intrapreso unpellegrinaggio alla Madonna di San Damiano in Italia. Al ritorno, un signore che la vide cos malandata,le diede il mio indirizzo. Poco tempo dopo si era ripresa al punto da poter svolgere nuovamente la suaprofessione di infermiera.

    Un'altra telefonata, stavolta da Steyr: Ho 62 anni. In seguito ad un r i lass amen to de l lo s f in te re l'annoscorso ebbi un p ro lasso de l l ' in tes t ino e dovetti essere operato. Quest'anno, in autunno, il fatto si ripetuto; giorno e notte dolori continui che partivano dall'ombelico e si estendevano alle anche, comese mi tagliasse la lama di una sega. I medici dell'ospedale si sono rifiutati di operarmi una secondavolta perch non servirebbe a nulla. Pensai immediatamente alla Borsa del pastore, quel dono di Dio, e

    consigliai quattro tazze giornaliere di tisana di Alchemilla per rinforzare internamente la muscolatura;per uso esterno raccomandai delle frizioni di tintura di Borsa del pastore; questa va aggiunta alla tisanadi Alc he mil la nella dose di 10 gocce a tazza. Per superare i dieci gio rni necessa ri alla preparazione dellatintura di Borsa del pastore, suggerii dei cataplasmi di Erbe svedesi. Il mio stupore fu grande quando ladonna mi telefon dopo qualche tempo per dirmi che erano scomparsi tutti i disturbi. Il prolasso dell'intestino si era completam ente riassorbito, i m uscoli dello sfintere funzionavano normalmente e i dolorilancinanti erano diminuiti sin dal secondo giorno dall'inizio della cura. Poich al telefono ero rimastatanto sorpresa ed allibita, la donna mi venne a trovare due giorni dopo per esprimere personalmentela sua soddisfazione. Non rimane che osservare: quanto sono utili le erbe della farmacia del Signore!Chi che fa questi miracoli? unicamente la grazia del nostro Creatore.

    Una donna della Bassa Austria delle parti di Karlstein scrive: Dopo una Sua conferenza Le chiesi un

    consiglio circa un ' e rn ia inguina le .Misurava circa 10 cm di lunghezza e 3 - 4 cm di larghezza. Prima chefosse macerata la Borsa del pastore ho applicato dei cataplasmi di Erbe svedesi. Successivamente hocominciato a frizionare la parte con tintura di Borsa del pastore e, per sei settimane, ho bevuto quattrotazze di tisana di Alchemilla al giorno. Non potendomi riguardare, perch dirigo un'azienda agricola(era il periodo del raccolto) portavo un busto durante il lavoro. Dopo dodici giorni dall'inizio della curanon si vedeva pi traccia dell'ernia inguinale; i dolori invece non erano passati. Dopo due mesi scomparvero anche quelli. Sono guarita dell'ernia, senza dovermi sottoporre all'intervento.Ne lp ro la sso de l l 'u te rosono utili, per uso interno, quattro tazze di tisana di Alchemilla; per uso esterno,frizioni con tintura di Borsa del pastore. (La frizione in questo caso deve partire dalla vulva e proseguiresull'addome.) Vorrei sottolineare che questa tintura va preparata con Borsa del pastore fresca. In questegravi malattie muscolari soltanto le erbe giovano rapidamente e con certezza.

    M O D A L I T D I P R E P A R A Z I O N E

    Tisana : Con Vi di litro d'a cqu a bollen te scott are 1 cuc chi ain o da dessert co lm o; lasciare

    riposare brevemente.

    S e m i c u p i : Vedi Note generali sot to Semicupi.

    Catap lasm a a l vapore : Due manciate colme di Borsa del pastore messe in un setaccio e tenutesopra del vapore acqueo. Inserire quindi fra due pezze le erbe cos cotte e poggiarlesulla parte.

    Tin tu ra : Della Borsa del pastore tritare fine ment e fogli e, fust o, fiori e borset tine, riempiendone una bott igl ia fino al col lo; versarvi sopra dell' acqu avit e di grano a 38 - 40 C(le erbe debbono risultare coperte); lasciare il tutto per 15 giorni al sole o al caldo.

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    Ogni volta che rifletto sull 'avvenimento che ora Vi racconter, quando ne parlo durante una delle mieconferenze e lo descrivo come in questo caso, esso mi appare come la divina provvidenza tanto che nerimango profondamente commossa. Mia mamma era gravemente malata; i l suo intestino era in pessime condizioni, e i l medico mi disse un giorno che mi sarei dovuta aspettare il peggio: si trattava dicancro intestinale. Questo fatto capit quando ancora mi interessavo poco di erbe medicinali purservendomi sempre ed esclusivamente di rimedi naturali senza ricorrere a farmaci. La diagnosi delmedico mi procur grave costernazione. Ero quasi incapace di svolgere i miei consueti lavori giornalieri.Contr ariam ente alle mie abitudini - la mia gior nata inizia alle sei del matt ino e finis ce di solito alle

    undici di sera - andai a letto subit o dopo le ott o. Mentre stavo riflettend o sull a situazion e dispera ta dimia madre, si apr la porta. Entr mio marito, poggi sul tavolo una radiolina portati le e disse: Eccotiquesta affinch non ti senta sola. Poco tempo dopo una voce nella radio comunicava: Qui parla i lmedico di famiglia. Con la radice di Calamo si guarisce qualsiasi disturbo allo stomaco e all ' intestino, eci indipendentemente dalla sua cronicit o malignit. Si prende una tazza di acqua fredda, vi si aggiunge un cucchiaino da dessert raso di radice di Calamo, lasciando macerare il tutto durante una notte;lo si riscalda leggermente al mattino dopo, lo si filtra e se ne beve un sorso dopo ogni pasto. Se nebevono sei sorsi al giorno, pi non sono permessi. La tisana va previamente riscaldata a bagno Maria.Questa cura vale per l ' intero tratto stomaco-intestino, compreso il fegato, la colecisti, la milza e il pancreas. Il giorno seguente riferii, felice, questa notizia a mia madre, che con un gesto di mesta rassegnazion e mi rispo se: Nessu no e nulla pu ormai pi giovarmi. Intant o procurai la radice di Calamo ela uti l izzai come sopra consigliato. Sembra un miracolo quando Vi racconto che dopo quindici giorni

    mia madre era libera da tutti i disturbi. Ogni settimana aumentava di 400 g quando in precedenza eradimagrita in modo notevole. Fu proprio quest'avvenimento a spingermi verso la medicina specialefacendo in modo che potessi rendermi uti le in numerosi casi disperati. Fra tutte le piante la radice diCalamo quella che porta pi frequentemente a nuovi risultati sensazionali.Nei casi di scarsa o eccessiva acidit gastrica la radice di Calamo funge da equilibratrice.Una donna di Vorarlberg soffriva da due anni di dolori allo stomaco e non riusciva pi neanche un sologiorno a fare a meno dei farmaci. Dietro mio suggerimento inizi ad ingerire sei sorsi al giorno di tisanadi radice di Calamo e dopo tre giorni i dolori erano scomparsi, n ritornarono mai pi.Un'altra donna della Bassa Austria soffriva da molti anni di ulcere duodenali. Per poterne sopportare idolori, era costretta quotidianamante ad ingerire dei calmanti. Non digeriva pi alcun cibo solido, naveva alcun appetito. Dopo aver avuto notizia della radice di Calamo ne prese giornalmente i sei sorsiconsigliati. I dolori diminuirono progressivamente e dopo 5 settimane ne fu completamente liberata;riprese a mangiare con appetito e torn a mangiare tutti i cibi casalinghi come il resto dalla famiglia.Un sacerdote anziano soffriva di diarrea da diversi anni. Si era rassegnato all ' idea che questo maleprobabilmente non lo avrebbe mai pi abbandonato. Dopo aver seguito le mie lezioni, prese sei sorsi ditisana di Calamo al d. Nel giro di un tempo brevissimo il suo intestino era guarito.Per dieci anni un uomo soffriva di diarrea sanguinolenta che manifestava dalle 30 alle 40 scariche algiorno. Un suo amico mi raccont che il suo carattere, un tempo assai gioviale, si era andato trasformando fino a diventare cupo e taciturno. Tutto quanto aveva tentato in questi anni non era servito aniente. And in pensione in et abbast anza giovane. Durante il periodo di Pasqua comin ci - all ' inizioancor a pieno di diffidenz a - a prendere quot idia name nte i sei sorsi di tis ana di Calamo con l 'aggiun tadi due tazze di tisana di Calendula al d. Rimasi sbigottita quando sua moglie mi scrisse che agli inizidi luglio dello stesso anno egli aveva ripreso a lavorare.

    M O D A L I T D I P R E P A R A Z I O N E

    Tisa na: La tisa na di radice di Cala mo viene preparata a freddo. Macerarne un cucc hiai no dadessert raso per una notte in Vi di l i tro d'acqua fredda. Al mattino seguente riscaldareleggermente il tutto e fi ltrarlo. La tisana, prima dell 'uso, va riscaldata a bagno Maria.

    Suc co fre sco : Lavare accu rata ment e le radici fresche e, ancor a bagnate, estrarne il succo conla centrifuga elettrica per uso domestico.

    Aggiunta al bagno completo: Macerare per una notte 200 g di radice di Calamo in 5 l itri di acquafredda. Il giorno successivo portare il tutto all 'eboll izione, lasciarlo riposare e quindiaggiungerlo all 'acqua dei bagno (vedi Note generali sotto Bagni completi).

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    C A L E N D U L A (Calendula officinalis)

    Fra le piante nostrane la Calendula occupa un posto di primo piano.Volgarmente chiamata anche Callandria o Garofano di Spagna. Essafa parte di quelle piante che hanno un ruolo determinante nella lottacontro il cancro e le ulcere cancerose. La si trova in molti giardini incampagna, a volte anche inselvatichita sui mucchi di detriti. Essendo

    di recente riscoperta e richiesta dalla gente a causa del suo potereterapeutico, la si ritrova non soltanto nei giardini ma anche coltivatanei campi. Essa raggiunge un'altezza di 30 - 60 cm, i suoi capolinibrillano gialli o giallo-arancioni, gli steli e le foglie sono succosi e

    vischiosi al tatto. Ne esistono diverse variet, con i capolini ripieni,con stami chiari o scuri; il potere terapeutico lo stesso per tutte.Se i capolini, la mattina dopo le sette, sono ancora chiusi, vuoldire che piover in giornata. Pertanto in tempi passati la Calendula

    era ritenuta un'annunciatrice della pioggia.

    Nella medicina popolare la pianta viene colta ed utilizzata tutta, steli,foglie e fiori. opportuno per coglierla in pieno sole poich in quelmomento i suoi poteri terapeutici hanno il maggiore effetto. La si pucogliere in giardino fino ad autunno inoltrato salvo quando attaccatadall 'oidio.

    La Calendula assomiglia molto all'Arnica, ma il suo potere terapeutico superiore. L'Arnica, per esempio, pu essere impiegata soltanto sotto il controllo medico essendone la tisana per i cardiopaticipiuttosto nociva; la tisana della Calendula invece tollerata da chiunque. Nella sua qualit di depura-t r ice del sangue essa la nostra migliore collaboratrice contro l 'epat i te infet t iva . Una o due tazze algiorno fanno miracoli. La Calendula ha un e f fe t to depurat ivo e tonico per la c i rcolazione sanguigna einoltre favorisce la guarigione delle fer i te .

    Un uomo che con la mano era finito nella sega circolare, dopo il r i lascio dall 'ospedale soffriva di fortidolori vulnerar i .Qu ando lo venni a sapere consigli ai la pomat a di Calendula. Cont entiss imo dell 'effettodi questa pomata egli mi comunic che i dolori che gli avevano procurato tante notti insonni erano

    spariti in brevissimo tempo. Da allora sua moglie ha ripreso a coltivare la Calendula nel suo giardino.

    Durante una visita nel Muhlviertel la padrona di casa mi mostr le sue gambe ricoperte da venevaricose. Andai subito nel giardino a cogliere delle Calendule e ne preparai una pomata. Ne utilizzai iresidui per fasciare con essi i polpacci (i residui possono essere impiegati anche quattro o cinque volte).In seguito la signora spalm ogni giorno su una pezza di lino uno strato di pomata alto 1 mm e se nefasci i polpacci. Stenterete a crederci, ma dopo quattro settimane, allorch la Signora mi venne atrovare a Grieskirchen, le vene varicose erano scomparse. Entrambe le gambe erano ritornate liscecome in origine.

    Una suora mi rifer di aver suggerito la cura con la pomata di Calendula ad una vecchia signora cheaveva richiamato l'attenzione della gente per strada a cause delle sue vene varicose particolarmentevistose. Rimase veramente stupita quando dopo un mese questa donna felicissima le mostr le sue

    gambe. Tutte le vene varicose erano sparite e la pelle era ritornata liscia.Questa pomata giova rapidamente anche contro la f lebite, le ulcere da vene varicose inguaribil i , lefistole, i gel oni e le piaghe da bruc iatu re.La pomata ed i residui della sua preparazione vengono utilizzaticontro l'u lcera a l la mammel la anche se maligna (cancro della mammella).

    Ad una mia conoscente dovettero improvvisamente asportare il seno. Mentre ancora era ricoverata all'ospedale e noi tutti eravamo in pensiero per lei, io le preparavo la pomata di Calendula. Questa pomatain seguito se la spalm sull 'enorme f e r i ta pos topera tor ia e quasi subito scomparve la fortissimatensione della ferita stessa. Alla visita postoperatoria le sue c i ca t r i c i mostrarono una rimarginazionetanto perfetta a paragone con le cicatrici di altre pazienti da richiedere soltanto poche applicazioni deiraggi previsti in questi casi.

    La pomata di Calendula anche un ottimo coadiuvante contro lami cos i de l p iede . Me lo confermano

    molte lettere proprio in quei casi in cui precedentemente tutti gli altri rimedi avevano fallito. Controquesta malattia si ottengono degli ottimi risultati anche con l'infuso di erbe fresche. Ove si mani-

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    festasse unam icos i de l la zona vag ina le si facciano dei lavaggi o dei semicupi con infuso di Calendula.Si prendono 50 g di Calendule essiccate oppure quattro manciate di quelle fresche per ogni semicupio.

    Da Stoccarda mi scrisse una donna che suo marito soffriva di micos i a l p iede .Quante cose non eranostate provate! Bagni, pomate e polveri non avevano avuto alcun affetto. Quindi egli tent con la pomatadi Calendula. Dopo otto giorni le piaghe erano guarite e non tornarono pi. Non vi pare meravigliosoquesto fatto? Oltre alla pomata sarebbe opportuno preparare anche una tintura di Calendula (vedi laricetta sotto Modalit di preparazione). Questa tintura diluita con acqua bollita particolarmenteadatta per cataplasmi su fer i te, contusioni , ematomi , st rappi muscolar i e persino su ulcere purulente o

    cancerose, su piaghe da decubito, tumori e tumefazioni .Per la Calendula quale pianta medicinale contro i tumori maligni si batteva non soltanto il parrocoKneipp ma anche noti medici come il Dr. Stger, il Dr. Bohn, il Dr. Halenser ed altri. Il Dr. Bohn cita laCalendula come il r imedio pi importante contro le ma la t t ie cancerose nei casi in cui non pi possi-bile operare e raccomanda per un lungo periodo di ingerire tisana di Calendula. Persino contro il cancrodel la pel lesi ottengo no otti mi risultati con il su cco spremuto dalla Calendula fresca. L 'angioma caver-noso ,per un certo periodo e diverse volte al giorno spalmato di succo fresco, pu scomparire completa-mente cos anche le macchie p igmentose e quel le t ip iche del l 'et seni le . Allo stesso modo si possonoeliminare le m a c c h i e della pelle ruvida e cancerosa.

    Il medico e riceratore americano, Dr. med. Drwey, ha richiamato recentemente l'attenzione sull'eccezionale potere terapeutico della Calendula nella lotta contro il c a n c r o ; egli infatti ottiene buonissimi

    risultati. Internamente la Calendula viene impiegata sotto forma di tisana contro le malattie del tubodigerente (stomaco e intestino), contro gli spasmi e le ulcere gastriche nonch le inf iammazioni delduode no, l ' idropisia e l 'ematur ia. La stessa tisana infine un rimedio sicuro contro le malattie da viruse contro la batteriuria.

    Gli effetti favolosi della tisana di Calendula fresca risultano da una relazione inviatami da un medico:Una bimbetta di due anni e mezzo, dopo una ripetuta vaccinazione contro la poliomielite si era ammalata di diarrea cronica con conseguente forte dimagrimento ed un evidente indebolimento della vista,con tutta una serie di complicazioni di nutrizione. Nel corso dell'esame clinico si era finalmente giuntialla diagnosi di unpa ra t i f o per cui la bimba continuava a rimanere sotto sorveglianza clinica. Dopo cheper una settimana aveva bevuto la tisana di Calendula ed ingerito qualche farmaco omeopatico, labambina era guarita. L'immediata analisi, effettuata tre volte alla ricerca del germe di tifo nelle feci,risult negativa.

    I buoni risultati ottenuti con la Calendula contro l 'epat i te infettiva la fanno ritenere un eccellenterimedio anche contro lem a la t t ie de l fega to . Fiori, foglie e steli vanno sbollentati e la tisana va bevutasenza zucchero. Nelle malattie sopra descritte se ne bevono da tre a quattro tazze al giorno, circa uncucc hiai o ogni quarto d'ora. Si ottiene un buon v e rmi fugo preparando una tisana con Vi di litro d'acquae un cucchiaio di fiori di Calendula. Il succo degli steli freschi elimina ve r ruche e scabbia , l'infusoguariscel ichen e gonf i or i gh iandola r ilavando con esso le zone affette. La tisana , bevuta regolarmente,ha un effettodepura tore de l sangue . Lavando gli occhi con l'infuso tiepido servendosi di una vaschettaapposita di vetro, si rinforzer la vista.

    Contro le ulcere ed i tumori cancerosi, le piaghe ai piedi, la carie ossea, le ulcere del la coscia nonch

    contro legravi fer i te purulen te e non guarib i l igiovano lavaggi con infuso di Calendula e Coda cavallinamesc olat e in parti ugua li. Di tale mi scu gli o si prende un cucc hia io colm o per 1/4 litro d'acqua .

    Per sottolineare l'effetto eccezionale della tisana di Calendula vorrei elencare ancora alcune guarigioni:Un'infermiera, da otto anni sofferente di un ' in fez ione de l l ' in tes t in o c rasso, aveva preso un appuntamento dallo specialista. Richiamandosi al mio libro, qualcuno le consigli la tisana di Calendula. Perquattro giornate la donna sorseggi due tazze di tisana di Calendula al d. Quasi non riusc a crederci;dopo questo breve tempo erano spariti tutti i suoi disturbi.

    Un altro caso fu quello di una suora che soffriva di d ia r rea . Pur bevendo tisana di Camomilla, non siverif icava alcun miglio ramento. Soltanto qu ando comi nci a bere quella di Calendula il male scomparvein breve tempo. Un'altra suora Bavarese da quindici anni soffriva di unamico s i a l p iedee spess o anchedi f leb i te . Con l'impiego della tisana di Calendula ottenne finalmente la guarigione delle sue gambe.

    Con la pomata di Calendula si guariscono facilmente le croste nel naso. Nota: chi avesse repulsionecontro lo strutto di maiale, per la preparazione della pomata pu usare anche un buon grasso vegetale.

    Per rendere pi morbida la pomata cos preparata pu aggiungere un po' d'olio alla massa ancora calda.

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    M O D A L I T D I P R E P A R A Z I O N E

    Tisana : Un cuc chi ain o co lm o di erba su Vi di litro d'ac qua .

    Semicup i : Qua ttro manc iat e abbo ndan ti di erbe fresch e oppure 100 g di quell e essi ccat e persemicupio (vedi Note generali sotto Semicupi).

    Lavaggi: Un cuc chi aio di erbe per 1/2 litro d'ac qua .

    Tintura : Lasciare riposare una man cia ta di fiori in 1 litro di acqua vite pura per 15 giorni alsole oppur e ad una temp erat ura di ci rca 20 C.

    Pomata d i Ca lendula : Tritare quattro manciate abbondanti di Calendule (foglie, gambi e fiori).Riscaldare 500 g di grasso intestinale di un maiale nutrito naturalmente oppure dibuono strutto di maiale, come se si dovessero friggere delle cotolette. Versare leCalendule tritate in questo grasso bollente e soffriggerle brevemente, dare unagirata e togliere la padella dal fornello. Coprire e lasciare riposare per una giornata. Il giorno seguente riscaldare il tutto leggermente e, filtrandolo attraverso unpanno, travasarlo in recipienti puliti.

    Succo f resco: Lavare fogli e, steli e fiori e spreme rne ancor a umid i il succo servendosi di unacentrifuga elettrica ad uso domestico.

    C A M O M I L L A (Matricaria chamom illa)

    chiamata anche Matricaria, Camomilla comune o tedesca. Cresce nei campiincolti, nei terreni argillosi, nei prati delle foreste, sui detriti e nei campi di grano,granturco, tr ifoglio, patate e barbabietole. L'esagerata concimazione chimica epurtroppo gli erbicidi distruggono vieppi la nostra Camomilla. Di norma la si trovain abbondanza dopo un inverno nevoso o una primavera umida. Diversamente

    dalla Camomilla spontanea la nostra ha il capolino vuoto; il profumo aromaticoe piacevole. Non sar certamente necessaria una descrizione pi dettagliata. Sene raccolgono i capolini da maggio ad agosto, preferibilmente sotto il sole dimezzogiorno. Non esagero se chiamo la Camomilla un toccasana specialmenteper i neonati. In qualsiasi caso si dovrebbe somministrare al bambino la tisana diCamomilla e specialmente quando si tratta di c rampi o do lo r i addomina l i . Essagiova nella f latulenza, nella diarrea, nello sfogo, nel mal di stomaco, nella diarrea

    mucosa nonch nei d isturb i mestrual i , nella d ismenorrea e in altri disturbi addominal i ; nell' insonnia e nell'epididimite, nel dolore da febbre, nel mal di denti e neldolore da piaghe.

    La Camomilla ha un effettosudor i fe ro , t ranqui l l an te e deconges t ionan tee in virt

    del suo potere disinfettante previene le i n f i ammaz ion i di tutti i generi, in particolare delle mucose. Per uso esterno la Camomilla va applicata sotto forma di cataplasmi e lavande nelleinf iammazioni oculari , nella congiunt iv i te, negli sfoghi pruriginosi e umidi, come col lutt orio nel mal di

    dent i ,e come lavaggio, sullep i aghee sullef e r i te .Ogni volta che siamoad i ra t idovremmo prendere unatazza di Camomilla che calma immediatamente e prima che il cuore si agiti. consigliato inoltre uncataplasma di Camomilla essiccata da applicare caldo sulla zona dolente.

    Hanno un effetto calmante i bagni ed i lavaggi alla Camomilla in quanto influiscono sull'interos is temanervoso. Dopo una grave malattia o dopo un esaur imento nervoso ne avvertirete presto il beneficiorecuperando la Vostra calma. Per la Vostra cosmesi non dovete dimenticare la Camomilla. Una voltaalla settimana un bagno al viso con infuso di Camomilla e vedrete come la Vostra pelle rifiorir ecome ritorner fresca la Vostra carnagione. Dovreste servirvi dell'infuso di Camomilla anche nellacura dei cape l l i , soprattutto se avete capelli biondi. Gli sciacqui alla Camomilla li renderanno soffici e

    luminosi.

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  • 7/21/2019 Treben Maria La Salute Dalla Farmacia Del Signore

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    La Camomilla facil ita la defecazione senza avere effetti lassativi ed quindi indirettamente adatta allacura delle emorroidi che si possono curare anche esternamente con la pomata alla Camomilla. La

    stessa pomata pu essere applicata inoltre nella cura delle ferite. Il raffreddore e la sinusite guarisconorapidamente mediante inalazioni di vapori di Camomilla. sottinteso che dopo un trattamento delgenere bisogna rimanere al caldo.

    Sin dall 'antichit l 'olio di Camomilla veniva usato per le frizioni nelle nevralgie e nei dolori articolari.A causa del suo potere antipiretico e antitermico gli antichi Egiziani veneravano la Camomilla come il

    fiore del Dio del sole.Il nome Matricaria di origine latina e viene da mater (madre). Infatti viene usata contro tutte lemalattie delle madri e delle donne. Negli antichi erbari si legge che l 'olio di Camomilla toglie la stan-chezza alle articolazioni e che i fiori di Camomilla, boll iti nell 'acqua e applicati sulla vescica malata neleniscono il dolore.

    Il naturista e parroco semplicista svizzero Johann Knzle racconta di una donna soprannominata laMaga della Camomilla cui ricorrevano i malati con le loro affl izioni; a cinque sordi fece ritornarel'udito friggendo un bulbo di Urginea (venduta presso i vivai) in olio di camomilla per poi instillarediverse volte quest'olio nell 'orecchio.

    Questa Maga della Camomilla faceva ritornare la mobilit agli arti paralizzati mediante frizioni abase di olio di Camomilla. Contro i dolori oculari faceva boll ire dei fiori di Camomilla nel latte appli

    candoli quindi come impacchi sugli occhi chiusi per ottenerne presto la guarigione. Il parroco Knzleriferisce inoltre:

    Un tessitore riusciva a dormire soltanto seduto, altrimenti gli sembrava di soffocare. La donna erborista, dopo aver esaminato l 'uomo, espresse il sospetto di una scarsa diuresi che egli conferm. Gli fuordinato di preparare una grande bottiglia di vino nel quale era stato co