TRASPARENZA VO CERCANDO…

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Per questa mia “prima” prova è d’uopo una doverosa premessa. Chi segue spesso FDS saprà che questo è il mio diciottesimo numero da Direttore (e il mio cento cinquantottesimo numero da Editore!)... 34 FDS 263 Il Regno degli Ascolti di Andrea Bassanelli TRASPARENZA VO CERCANDO… DIFFuSoRI DA PAvIMeNto PYLON oPAl 23

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Per questa mia “prima” prova è d’uopo una doverosa premessa.Chi segue spesso FDS saprà che questo è il mio diciottesimo numero da Direttore (e ilmio cento cinquantottesimo numero da Editore!)...

34 FDS 263▼ Il Regno degli Ascolti

di Andrea Bassanelli

TRASPARENZA VO CERCANDO…

DIFFuSoRI DA PAvImentoPYLON oPAl 23

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Ho passato questo ultimo anno emezzo a studiare, leggere, ap-profondire le tematiche tratta-

te dalle mie riviste, il tutto mentre con-tinuavo a fare quello che ho sempre fat-to mentre lavoravo: ascoltare musica.Anzi, da quando ho assunto la direzionedi FDS non solo ho intensificato l’ascol-to di musica ma ho anche cercato di al-largare i miei orizzonti musicali, an-dando anche a toccare aspetti che ma-gari avevo poco ascoltato ma che po-tevano essere utili in fase di ascolto cri-tico, come direbbe Roberto Pezzanera.Ho lavorato molto e spero che le mieprove vi piacciano e che incontrino i vo-stri gusti. Io vi garantisco che saròsempre obiettivo, raccontandovi quel-le che sono le sensazioni provate e le im-pressioni che ne ho ricavato.Sto cercando di strutturare una meto-dologia di prova che possa essere utileper meglio “normalizzare” quello cheè il nostro approccio “soggettivo” alle

prove di ascolto… ma di questo ne par-leremo in un prossimo futuro.Perché ho deciso di iniziare la mia“carriera” di recensore proprio conquesti diffusori?I motivi sono essenzialmente due: il pri-mo è che il distributore è un mio ami-co ed ex collega (Angelo Jasparro del-la MGP Audio), che sono certo avrà unocchio di riguardo e di benevolenza neimiei confronti (!).Il secondo è decisamente più sostan-ziale: queste Opal 23 mi erano già pia-ciute a Monaco quest’anno e mi sonoancor più piaciute quando le ho ascol-tate in redazione. Quindi ho voluto par-tire con una recensione che, spero, nonsegni subito la mia prematura e defini-tiva “fine” come recensore… a voi l’ar-dua sentenza.

PYLON AUDIO OPAL 23Il primo contatto con la Pylon Audio loabbiamo avuto a Monaco nel 2016.Non che questa fosse la prima manife-stazione alla quale la Pylon Audio par-tecipava ma era la prima che faceva aldi fuori dei confini nativi. La ditta na-

sce infatti nel 2011 a Varsavia, in Polo-nia, grazie all’impulso del suo presi-dente, Mateusz Jujka, e grazie ad una se-rie di contributi e di sovvenzioni pub-bliche e private, per tramite anche del-la Comunità Europea.La scommessa di questi ragazzi polac-chi è semplice ma ambiziosa allo stes-so tempo: non solo realizzare una fab-brica di diffusori in Polonia ma fare inmodo che questa fabbrica progetti, rea-

lizzi e produca tutto internamente.La falegnameria è una di quelle attivi-tà che in Polonia, terra di boschi, è dasempre “di casa”, ma la produzione didriver per diffusori lo è un po’ di meno.Eppure alla Pylon Audio non si sonodati per vinti e hanno trovato il modoper realizzare al meglio quello che erail loro sogno: si sono fatti finanziare dal-lo Stato polacco un’industria che pre-vede lo “Sviluppo e realizzazione di pro-

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Se dovessi descriverequeste Opal 23 con un ag-gettivo direi: trasparenti. Ildiffusore letteralmente spa-risce e quello che resta è lascena. Ampia, profonda,dettagliata.

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dotti di altoparlanti significativamentemigliorati fabbricati da Pylon S.A.”. Inpratica prendono dei driver sul merca-to (come ad esempio i tweeter MonacorDT-25N) e li modificano secondo le lorospecifiche ed esigenze, per realizzare idiffusori che loro hanno progettato.Bravi questi polacchi!

COME È FATTOIl diffusore Pylon Audio Opal 23 è unatorre molto slanciata ed elegante. Altapoco più di un metro con le sue punte,ha una griglia anteriore nera posizionatacon dei magneti.Al di sotto di questa troviamo i tre dri-ver (due mid-woofer Pylon Audio PSW18.8 CS e un tweeter Pylon Audio PSTT-50/8 di derivazione Monacor) inconfigurazione D’Appolito.So che non tutti amano questo tipo diconfigurazione, ma devo dire che a meinvece piace molto.Sarà per il fatto che ti restituisce unagamma media molto ricca e precisa (ov-viamente se ben ingegnerizzata), saràperché la scena è molto ampia e pro-fonda… non lo so perché sarà ma in-contra decisamente i miei gusti in sededi ascolto. Ma di tutto ciò ne parleremopiù avanti.

Torniamo invece al diffusore e alla suacostruzione. La torre è decisamenteben costruita e molto solida.Leggendo nelle note, il costruttore ti in-forma che lo spessore delle pareti è di18 mm e che frontalmente è invece di 22mm per dare maggiore rigidità alla pa-rete frontale. Io non riesco ancora a ca-pire se questi 4 mm facciano o meno ladifferenza ma quello che so per certo èche il diffusore è veramente ben co-struito.Bello a vedersi, slanciato eppure mor-bido per via di quelle svasature ed ele-menti curvi che ne ammorbidisconomolto l’aspetto. Il modello da noi pro-vato è laccato bianco con la grigliafrontale nera (la griglia aderisce al fron-tale per mezzo di magneti affogati nellegno e, quindi, invisibili…decisamen-te un tocco di classe per un prodotto tut-to sommato poco costoso). Decisa-

Le Opal 23 non solo re-stituiscono una scena moltoampia, resa ancora più cre-dibile dai rumori e dalle gri-da dei detenuti, ma lo fan-no con precisione e velocità.

Sopra una serie di due mid-woofer Pylon Audio PSW 18.8 CS pronti per esseremontati e sotto il tweeter Pylon Audio PST T-50/8 con uno dei due mid-wooferPylon Audio PSW 18.8 CS.

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mente elegante e facilmente inseribile inogni ambiente moderno che si rispetti.È bello con le sue griglie nere montatema, secondo me, è ancora più bello sen-za, con i tre driver neri che si staccanosul fondo bianco.Posteriormente troviamo i soliti con-nettori che consentono di collegare siacavi di potenza con terminazione a ba-nana, a forcella e cavo senza termina-zione. I connettori sono economici an-che se funzionali. Forse un po’ troppovicini per un uso con le forcelle, speciese grandi. Io comunque li uso con i mieicavi terminati a banana.L’accordo di bass reflex è posteriore edè molto generoso, garantendo dei bas-si corposi ma veloci, vista la piccola mas-sa dei due mid-woofer.L’impedenza dichiarata è di 4 ohm e l’ef-ficienza è di soli 89 dB. Ovvio che ci vuo-le un amplificatore capace di “spinge-re” se si vuole tirare fuori il meglio daquesti diffusori.Il diffusore è equipaggiato di punte chesi avvitano direttamente sul fondo del-lo stesso. Le punte sono abbastanzagrandi e contribuiscono a dare un sen-so di stabilità al diffusore.

COME SUONAQuesti diffusori ci sono arrivati prati-camente nuovi. Avevano suonato po-chissimo, forse meno di dieci ore.Quindi li ho subito inseriti in uno de-gli impianti che avevo nella sala d’ascol-to della redazione e li ho fatti cominciarea suonare.

All’inizio il suono non era quello che miricordavo e che mi aspettavo. La gam-ma alta e medio-alta era bella ma for-se un po’ troppo presente mentre lagamma bassa tendeva a non avere ungran controllo, ma sono bastati unpaio di giorni di ascolto perché tutto co-minciasse ad assumere una connota-zione molto più piacevole. Se dovessi descrivere queste Opal 23con un aggettivo direi: trasparenti. Il dif-fusore letteralmente sparisce e quelloche resta è la scena. Ampia, profonda, dettagliata.Ascoltando Johnny Cash mentre can-ta dal vivo “Folsom Prison Blues” si hala sensazione di essere li, tra il pubbli-co dei detenuti che ascoltavano, forseincreduli, un Johnny Cash in stato digrazia. Le Opal 23 non solo restitui-scono una scena molto ampia, resaancora più credibile dai rumori e dal-le grida dei detenuti, ma lo fanno conprecisione e velocità. Fosse stato per laColumbia Records quel concerto non sisarebbe mai tenuto mentre invece nonsolo ottenne il sostegno dell’allora go-vernatore della California, Ronald Re-gan, ma finì col vendere oltre tre milionidi copie solo negli Stati Uniti. La voceroca di Cash ci porta direttamente in-dietro nel tempo e nello spazio, inquella California di fine anni sessantache era così piena di talenti e di movi-menti d’opinione…Sempre in tema di talenti, lasciamo lavoce maschile per passare ad una del-le voci femminili più belle di sempre,Aretha Franklin, che sempre in quegli

anni usciva sul mercato statunitense conun album che ha dell’incredibile. L’al-bum è “I Never Loved a Man the WayI Love You” e la canzone che lo apre èla famosissima “Respect” di Otis Red-ding.Aretha Franklin si materializza da-vanti a noi, morbida, mentre canta in-sieme alle sue sorelle. La sua voce escedalle Opal 23 ma, come per incanto, sistacca dal fondo della stanza per sali-re, sempre più in alto in uno dei braniR&B forse più famosi di tutti i tempi. Ilritmo travolgente ti fa dimenticarequasi immediatamente dove sei e cosastai facendo e ti viene solo voglia di se-guire la tua curiosità e di andare adascoltare la versione originale, scritta ecantata da Otis Redding nel 1965 al-l’interno dell’album “Otis Blue: OtisRedding sings Soul”. La versione è da-tata ma comunque piacevole anche seil ritmo è decisamente meno travolgentedi quello della Franklin. Quello che ticolpisce in questa incisione è la trom-ba e il sax, i cui suoni ti arrivano distintinonostante gli oltre cinquant’anni divita. Anche in questo caso le Opal 23sono li a fare il loro lavoro senza peròesserci…non le senti ma le vedi. Batte-ria, tromba, sax alto e basso sono li, OtisRedding è qui davanti a me, in mezzoai vari artisti e tutto viene reso con pre-cisione, ricchezza di dettaglio ma sen-za alcuna fatica, senza che ci sia trop-po o troppo poco. Qualcuno potrebbedirmi che finora non le ho messe allafrusta. Ho giocato con le voci e quindiho reso loro facile il compito di restituireuna bella scena senza scendere maitroppo in basso. Senza dubbio vero, maa me piace il prog rock, il R&B, il jazz,tutti generi dove con queste PylonOpal 23 vado sicuramente a nozze. Come posso provare a mettere un po’in crisi queste Opal 23? Magari cercando di capire come equanto rispondono ad un brano dovela dinamica la fa da padrone. Allora ci spostiamo a metà degli annisettanta volando oltre oceano, diretta-mente alla Royal Alber Hall di Londra,per assistere ad un concerto che rima-se nella storia. Direttore d’orchestra epianista è Leonard Bernstein, l’orchestraè la New York Philharmonic e le notesono quelle della “Rhapsody in Blue”di Gershwin. Un brano di per se bel-lissimo e con una dinamica incredibi-le, resa ancora più evidente dalle manidi Bernstein che passano dai pianissi-mo ai fortissimo con una tale leggerezzache le note sembrano saltare fuori let-teralmente dal pianoforte. Anche inquesto caso il piano di Bernstein è

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CARATTERISTICHE TECNICHE

Diffusori da pavimentoPylon Audio Opal 23Configurazione: D’Appolito con accordobass reflex posterioreImpedenza: 4 OhmRisposta in frequenza: 38 Hz – 20 kHzPotenza nominale: 100 WPotenza massima: 150 WEfficienza: 89 dBWoofer: 2x Pylon Audio PSW 18.8 CSTweeter: Pylon Audio PST T-50/8PunteGriglia magneticaDimensioni: 19 x 100 x 30 (LxAxP in cm.)Peso: 17 kgGaranzia: 4 anniColori disponibili: Finitura in stock (salvo il venduto): PVC co-lore wengè, colore nero.Su richiesta: PVC colore noce. Legno na-turale o laccato bianco, qualsiasi coloreRAL.

Prezzo:PVC vari colori € 755,00Legno naturale vari colori € 940,00Bianco o nero laccato opaco € 1.140,00Qualsiasi colore RAL € 1.140,00

Distributore:MGP audiowww.mgp-audio.weebly.com

Credo che si sia capitoche queste Pylon Audio Opal23 mi sono piaciute. Sono belle a vedersi e pia-cevoli da ascoltare. Sannoregalarti ore di ascolto sen-za fatica. Hanno una bellascena e sono perfette perascoltare la musica che mipiace: prog rock, R&B e jazz.

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giustamente e correttamente avanti ri-spetto all’orchestra, i timpani sono inalto ma si sentono direttamente nellapancia… sembra quasi di vedere ilMaestro mentre suona il pianoforte econtemporaneamente si muove perdare il tempo all’orchestra. Le suemani sfiorano i tasti del pianofortecon movimenti quasi impercettibiliper poi aumentare di intensità nel cre-scendo fino a percuotere con la giustaforza i tasti nei momenti di massima in-tensità accompagnando il tutto dalmovimento della sua chioma bianca,che tanto lo ha reso famoso. Anche in questo caso le Opal 23 rie-scono a cavarsela degnamente, sicura-mente molto al di sopra di analoghi pro-dotti di pari fascia di prezzo.Gamma alta e medio alta hanno fino-ra superato la prova, ora proviamo adaumentare la dose e vediamo fin dove

si spingono queste Opal 23 verso il bas-so. Non riesco ad immaginare modomigliore per saggiare la discesa versogli estremi più profondi che utilizzare

un disco recente ma già molto noto. Stoparlando del fenomeno Stephen Bruner,meglio conosciuto oggi come Thun-dercat che, con il suo ultimo album“Drunk”, ha creato un mix di tanti ge-

neri e tanti musicisti, dal soul al funky,dal jazz al fusion, mischiando e amal-gamando tutti i generi e gli stili che glisono passati sotto le corde del suobasso. Il mio brano preferito dell’albumè senza dubbio “Jethro” ma quello chefaccio spesso ascoltare a mio figlio è“Uh Uh” dove il suo basso vola comeraramente mi è capitato di sentire!Qui non solo si scende ma si scende inpicchiata. Il basso è talmente veloce chesi fa fatica a immaginare le dita muo-versi così velocemente sulle corde. LeOpal 23 scendono in basso, provano adassecondare la velocità del basso elet-trico e ci riescono in maniera realisticaanche se in qualche passaggio il bassonon è del tutto esente da qualche timi-da imperfezione. Tutto il disco è bel-lissimo e ricco di sonorità nuove e vie-ne reso sempre con la medesima “as-senza” da parte delle Opal 23. Musica,scena, emozione e nient’altro.

IN CONCLUSIONECredo che si sia capito che queste Py-lon Audio Opal 23 mi sono piaciute. Sono belle a vedersi e piacevoli da ascol-tare. Sanno regalarti ore di ascolto sen-za fatica.Hanno una bella scena e sono perfetteper ascoltare la musica che mi piace:prog rock, R&B, country e jazz.Anche con la classica sanno destreg-giarsi bene e sanno scomparire in ma-niera quasi perfetta.Il loro meglio lo danno con le voci, ma-schili e ancor più femminili.

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ALCUNI DEI DISCHI UTILIZZATI

La sua voce esce dalleOpal 23 ma, come per in-canto, si stacca dal fondodella stanza per salire, sem-pre più in alto in uno dei bra-ni R&B forse più famosi ditutti i tempi.

Il grande accordo posteriore bass reflex e i morsetti per collegare i cavi di potenza

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