Trantran 23

25
“SUPERMAN FACCHINETTI” Vivere tra alti e bassi I TALENTI DI RED CANZIAN in questo numero TEATRO Stefano Masciarelli il genio di Aladin. MUSICA In equilibrio con i Doc Brown ANIMALI Quando la moda gronda sangue HALLOWEEN Le origini della tradizione celtica www.trantran.net | n. 22 mensile | 27 settembre 2011 | DISTRIBUZIONE GRATUITA con il patrocinio di: ROBE DI AMILCARE Il Premio Tenco 2011

description

Il numero 23 di Trantran sfogliabile online...

Transcript of Trantran 23

Page 1: Trantran 23

“Superman facchinetti”Vivere tra alti e bassii talenti di red canzian

in questo numero

TeaTroStefano Masciarelli il genio di Aladin.

Musica In equilibrio con i Doc Brown

aniMaliQuando la moda gronda sangue

halloweenLe origini della tradizione celtica

ww

w.tra

ntra

n.ne

t | n

. 22

men

sile

| 27

sette

mbr

e 20

11 |

DIs

trIb

uzI

on

e g

rAtu

ItA

con il patrocinio di:

robe di aMilcareIl Premio Tenco 2011

Page 2: Trantran 23

Anno III- numero 22- 27 settembre 2011editore: trantran editore s.r.l.sede : via Cesare battisti 121 Vedano al LambroC.F./P.I./rIMb 06774520966reA Mb 1864900reg. trib. Di Monza n. 1995del 29/06/2010

Fondatori Marta Migliardi, elena gorla, Adriana Colombo, guido bertoniDirettore Alfredo rossiCapo RedazioneMarta MigliardiVice Capo Redazioneelena gorlaInviata Speciale Adriana ColomboGrafico e fotografo stefano PontiRedazione Juri Casati, guido Caimmi, gabry, gaber (utgaber), niccolò rossi, Alberto zanardo e Francesca Fawn Masperi

Si ringraziano per questo numerostefano Viganò, Letizia schiavello, Valentina di Parole & Dintorni, roberto Molteni e il Club ten-co, l’Aulin, il Muscolil e le 3 gocce di Valium (non di più, mi raccomando!). ringraziamo inoltre spi-si per la persistente pet teraphy in redazione e per i morsi bavosi, Alice per essere la più bella e bra-va del mondo intero, e pure “Ciccio mio” per par condicio. ringraziamo la nostra voglia di essere sempre liberi di scegliere. un grazie particolare a guido bertoni e ai suoi insegnamenti.

Foto di CopertinaFrancesco Facchinetti

Per [email protected]@[email protected]@trantran.net

Progetto grafico e impaginazione stefano Ponti

Raccolta pubblicitaria

[email protected] trantran editore s.r.l sede Via Cesare battisti 121 Vedano al Lambro (Mb)[email protected]

StampareggIAnI s.p.A.21026 gavirate (VA)

Tiratura 26.000 copie

5

6

7

9

12

14

16

19

20

22

26

26

30

32

33

34

36

38

39

40

41

42

45

46

EDiTorialEImpara l’arte del mettere a parte

SpunTi Di viSTaLe nuove streghe

CloCHarTFrancesco Facchinetti: voglio continuare a vivere al centro della musica

X ,Q , Y , z In una parola: talento

Doc brown: L’uomo tende all’equilibrio una lezione di chimica applicata

robe di Amilcare: Premio tenco 2011

alTrovEDi gotico vestita: Parigi a novembre

rEaliTY

BriGanTiaHalloween: le vere origini della festa e il misterioso castello di trezzo sull’ Adda

BiSstefano Masciarelli il genio della lampada in Aladin

Astra, Maestoso, Centrale e tanti altri

in CuCCiaPellicce/Colombe lanciate ai matrimoni

SporTivamEnTEMartino Minuto: non vedo l’ora di vincere le olimpiadi

nonSolomonZaDesio: le origini celtiche e i misteriosi crop del 2004

il pEnDolarEPassaggio a livello

CHEFun assaggio di Messico a Lissone

raCConTiamoCiI resti del vampiro

vErDiSSimoLanghe: una terra che cela tesori

Dal ComunEMonza al cinema!

Dalla provinCia

Di TuTTo un po’texas Hold’em: strategie per un sit&go

CoSa SuCCEDE in CiTTà

lE SCiurE

Ci vEDiamo prESTo

Sommario

in QuESTo numEro

7

9

20

14

3

Monza: Rondò dei Pini monolo-cale con terrazzino ristrutturato a nuovo.Consegna immediata € 110.000,00

Via F. Cavallotti n. 27 Monzatel. 039-39.00.983www.cerchiara-immobiliare.com

Monza: zona Borsa in piccola palazzina bilocale composto da cucina a vista con soggiorno, camera e bagno € 143.000,00

Monza: Triante in palazzo signo-rile ampio 3 loCali composto da ingresso, salone, cucina abitabile, 2 camere, doppi servizi, ripostiglio, bal-cone, box e cantina € 350.000,00

Monza: vicinanze Centro in palazzina d’epoca 2 locali composto da ingresso, soggiorno con soppalco, cucina, cam-era, bagno, cantina, solaio e posto auto, ristrutturato a nuovo € 178.000,00

Monza: vicinanze stazione appar-tamento di 120 mq con ingresso, salone, cucina abitabile, 2 camere , studio, doppi servizi , ripostiglio, 2 bal-coni box e cantina € 360.000,00

Monza: vicinanze centro palazzi-na di recente costruzione apparta-mento di 2 locali più servizio con ampio balcone. Consegna imme-diata € 215.000,00

Monza: Triante appartamento di 150 mq composto da 4 locali con doppi servizi box e cantina€ 350.000,00

Brugherio: San Damiano in palazzina ampio 3 loCali con ingresso, salone, terrazzino, cucina abitabile, balcone, 2 camere , doppi servizi, box e cantina . in buone condizioni € 205.000,00 trattabili

Monza: Via Borsa in piccola palazzina appartamenti di 2- 3- 4 locali con possibilità di giardino o terrazzi. Consegna gennaio 2012 a partire da € 220.000,00

Per visionare l'intera gamma delle nostre offerte visita il nostro sito www.cerchiara-iMMoBiliare.coM

Page 3: Trantran 23

5

altri, convinti in cuor loro di aver imparato bene l’arte del bravo riciclatore, non conoscevano. Ve ne elenco qualcuna (se li volete conoscere tutti, basta andare sul sito del consorzio che promuo-ve questa campagna: www.conai.org). Dunque, tutta la carta sporca di cibo - come appunto i cartoni della pizza - non va messa tra la car-ta da riciclare ma nel sacco nero, così come gli scontrini dei negozi che essendo su carta termica rovinerebbero, come la precedente, la qualità della raccolta. Così come mettere i ba-rattoli di vetro con il tappo di metallo: solo così si limitano le impurità e si ricicla più materiale.

A farla breve, c’è sempre l’orgoglio di non far parte di certi scempi che abbiamo visto in al-tre città, ma non abbiamo ancora imparato del tutto l’arte di mettere da parte (anche se siamo sulla strada buona, intendiamoci).Alla prossima.

un venerdì di metà ottobre. un gruppo di ragazzi e ragazze, pedalando su biciclette tutte uguali e indossando magliette bianche tutte uguali su cui spicca in rosso la scritta “rACCoLtA 10 PIu’”, arriva davanti alla stazione di Monza e comincia a di-stribuire volantini a chi sta per partire e a chi è appena arrivato. Loro, evidentemen-te studenti che in questo modo cercano di raggranellare un po’ di euro da spendere al cinema o in pizzeria, sono molto gentili, anche se la maggior parte delle persone si ferma a volte con diffidenza a prendere quello che loro distribuiscono. un po’ le capisco: troppo spesso la mano che ti dà un volantino si trasforma, alla velocità della luce, in una mano che ti chiede qualche moneta per cause non sempre chiare e condivisibili. ne prendo uno anch’io di quei volantini allungando la mano dietro una signora che si è fermata a parlare con due di loro e così vengo a scoprire che stanno pubblicizzando il “mese del riciclo e della raccolta differenziata di qualità” nel nostro comune. Confesso, con una punta di orgoglio, che ho sempre letto con grande piacere le statistiche che vedono Monza, e quindi i monzesi, ai primi posti come riciclatori di pattume: il balcone di casa mia, come quello di altre migliaia di persone, è invaso da sacchetti di colore vario in cui infilare carta, plastica, vetro, organico eccetera: certo, va detto, una bella rottura di scatole, ma è anche così che potremo lasciare in eredità questo mondo, a chi verrà dopo di noi, un po’ meno in-quinato e sporco. e poi, quel volantino mi dà anche un’altra ebrezza, quasi fosse una medaglia: quante volte ho detto ai miei figli di mettere il contenitore della pizza che avevano ordinato, e poi divorato, nel sacchetto della carta per un corretto riciclo?

e qui casca l’asino: perché, lo leggo sul volantino, quello è un modo sbAgLIAto di riciclare. siccome siamo alla fine di ottobre, tra un po’ quei ragazzi non ci saranno più in giro per Monza, ma se non avete preso il volantino, vi dico due o tre cose che non sapevo e, l’ho scoperto poi chiedendolo ai vicini di casa e agli amici, che molti

iMPara l’arTedel MeTTere a ParTe

editorialeil direttore alfredo rossi

foto di Gabriele benini

Page 4: Trantran 23

La notizia è di qualche settimana fa: durante alcuni scavi archeologici è stato casualmente rinvenuto nei dintorni di Piombino il corpo di una strega che aveva sette chiodi in bocca. nulla di strano: molte fonti storiche attestano l’esistenza di streghe che compivano strani riti e, tanto per non andare lontano, nel seicento anche nella zona del bosco bello – che oggi si trova all’interno del Parco di Monza – era presente una strega, soprannominata “matta tapina”, che vagava di notte e terrorizzava la popolazione locale. Inoltre, proprio per non farci mancare nulla, possiamo vantare anche la presenza di una martire che viveva dalle no-stre parti: Lucia da Lissone, bruciata in piazza sant’eustorgio a Milano nel 1542.In realtà da allora ad oggi le streghe non ci hanno mai lasciato. Certo: sono cambiati i tempi e le abitudini.Pensiamo alla cosa più semplice: la stregone-ria in sé e per sé. L’esperienza stregonesca, proprio per le donne che hanno tutto e che - stanche delle spa - la volessero provare, è tranquillamente fruibile anche oggi attraverso la Wicca, cioè la più famosa tra le “sorellanze magiche” esistenti oggigiorno. Qualche cam-biamento rispetto alla vecchia stregoneria c’è stato. Infatti la Wicca, a differenza delle sor-dide sorellanze medievali dove non c’era ne-anche un tavolino all’aperto per l’happy hour, ha una sua sede legale, un sito internet, uno stuolo di avvocati, conti correnti e via dicendo: immagino che fra un po’ chiederà anche con-tributi attraverso l’otto per mille. se, come abbiamo visto, alcuni aspetti strego-neschi hanno subito una radicale trasforma-zione, altri aspetti però non sono mai cambiati e uno di questi aspetti è il difficile rapporto tra streghe e tribunali.Faccio un esempio: per secoli le streghe fu-

rono ritenute in grado di far male – e anche di uccidere - con il solo sguardo, tanto che ancora oggi è rimasta traccia nel linguaggio comune di questo timore nell’espressione “gettare il malocchio”. In pratica nel medioevo – a dispetto di un certo cliché consolidato che le vuole vecchie e brutte - alle streghe veniva riconosciuta in realtà una certa capacità am-maliatrice che però non riusciva a fare breccia nelle menti e nei cuori degli Inquisitori, che ben conoscevano i loro stratagemmi. In fondo però le streghe riuscivano ad ottenere qualco-sa anche dagli Inquisitori perché è stato no-tato che, nei notoriamente focosi paesi latini, la percentuale di assoluzioni nei processi per stregoneria era più alta che altrove.Comunque sia, da allora in poi, la strega am-maliatrice che riesce a confondere le idee ai giudici, soprattutto nei paesi latini, si è pre-sentata più volte nei nostri tribunali ed ulti-mamente – per esempio – ne è stata avvistata una dalle parti della Corte di Perugia, dove le è bastato gettare uno sguardo qua, uno sguar-do là, e dire: è stato Lumumba, no: mi sono sbagliata: è stato guede: io non c’ero ma lo so, ed infine richiedere un magico interven-to risolutivo di Hillary Clinton, per ottenere un’assoluzione inaspettata.sempre però per rimanere in tema di tribu-nali, è impossibile non citare il tribunale di Milano, che ha una lunga tradizione alle spal-le in fatto di caccia alle streghe. nel 1384 alla strega sibilla zanni venne contestata la partecipazione ad un sabba, cioè ad una festa rituale orgiastica. sibilla zanni e le diverse al-tre donne accusate nei decenni successivi da quella stessa Corte di aver compiuto il medesi-mo reato, si difesero dicendo che in fondo alle orge partecipavano tutti, ma proprio tutti… gli animali ad eccezione degli asini, riprendendo

con ciò un’antichissima tradizione che soste-neva che i primi cristiani fossero adoratori dell’asino (perché nell’antico egitto l’asino era il dio degli stranieri, e questo fa capire quanto certe imputate fossero culturalmente prepara-te). Dunque: secondo le streghe solo gli asini non partecipavano alle orge. È una cosa che fa riflettere, così come dovrebbe far riflettere il fatto che nel linguaggio comune sia rimasta l’espressione “asino” per indicare la persona stupida e che, per lungo tempo, sia stato ac-cettato il luogo comune che voleva che l’asino non fosse un animale particolarmente intelli-gente. Comunque sia, sembra che l’attenuan-te utilizzata allora, secondo cui erano solo gli asini a non partecipare alle orge, sia diventata un precedente giuridico rilevante e tutt’ora ci-tato in certe aule del tribunale di Milano.un’ultima cosa. scartabellando ne la storia della stregoneria di giordano berti (da cui ho attinto i riferimenti storici che ho utilizzato) ho trovato citata in più processi - tenuti in luoghi diversi e a distanza di secoli - la formu-la da recitare per poter volare al più noto sabba delle streghe italiano, che si teneva intorno ad un certo noce di benevento. Ve la regalo vo-lentieri, chissà che la notte di Halloween non possa esservi utile: “unguento, unguento, mandame al noce del benevento, supra acqua et supra ad vento, et supra omne maltenpo”.Certo, per poter volare bisognerebbe, oltre che recitare la formula, anche cospargersi il corpo di un certo unguento. Volete sapere gli ingre-dienti dell’unguento? Io li conosco ma non ve li dirò neanche sotto tortura.Ma no! scherzavo! no! no! no! Vi prego: non guardatemi così! Mi fate male!

Spunti di viStal’innocenza del principio relativo

6

le nuove StreGhedi Juri casati

Francesco Facchinetti, nato a Milano 2 mag-gio 1980, è senza dubbio uno dei nomi nuovi dello show business italiano. Ha cominciato la carriera a 15 anni come disc jockey in una ra-dio di Cantù e la radio, ancora oggi, resta uno dei suoi grandi interessi. Ma è la musica il mo-tore della sua vita, forse anche perché è figlio di roby, il tastierista dei Pooh. e’ nel 2003 che irrompe nel mondo della musica con “La can-zone del capitano”: un tormentone in piena regola che divenne la canzone più ascoltata di

quell’anno. “non un capolavoro, intendiamo-ci, ma una cosina divertente che mi ha fatto guadagnare qualche soldino”: così la ricorda lo stesso Francesco. La sua carriera ha una svol-ta quando partecipa all’”Isola dei Famosi” nel 2004. simona Ventura capisce subito che in lui c’è la capacità di bucare il video. Francesco per un po’ fa entrambe le cose, il conduttore televisivo e il cantante, ma poi sceglie la prima strada. una strada costellata di alti e bassi,nel 2007 fa l’inviato per “L’isola dei famosi”

e l’anno dopo conduce “X Factor”, nel 2009 viene riconfermato alla conduzione della se-conda edizione di “X Factor” (programma premiato con l’oscar tV), nel settembre di quell’anno conduce la terza edizione di “X Factor”, con un buon successo. Il 12 gennaio 2010 parte con il programma “Il più grande (italiano di tutti i tempi)”, in coppia con l’attri-ce Martina stella, che viene presentato come il programma giusto per presentare i 150 della nostra repubblica. Invece è un terribile flop

clochartinterviste a volti noti in giro per la brianza

Francesco Facchinettivoglio continUare a vivereal centro della MUsica

7

di alfredo rossi

Page 5: Trantran 23

9

Milano, salumeria della musica. siamo invitati ad assistere alla presentazione di coloro che verranno prodotti e sostenuti dalla Fondazione Q (Q come qualità) fondata niente meno che da red Canzian (insieme a elvio Chiatellino e Maria Quadro), fon-dazione a supporto dei giovani eccellenti nell’am-bito musicale, ma non solo: sono ben sette, infatti, i “ progetti eccellenti” sostenuti e prodotti e sono

tutti diversi l’uno dall’altro. Alberto tessarotto, giovane pianista appena sedi-cenne, i Kashmir, band composta da 5 ragazzi di Imola, il cooner italo-canadese Ala berth (si veda intervista sotto), il cantautore Alvin (un puro ro-cker) ma anche la fotografa Consuelo busi (che ha già realizzato parte delle foto che sono contenute nell’ultimo live dei Pooh, uscito l’11 ottobre) e an-

cora il tecnico del suono Valerio Celeste e il grafico gianni D’Angelo, che realizzerà, tra le altre cose, le copertine dei vari progetti della fondazione: una vera e propria squadra di artisti.In questa era di talent show, da Amici a X Factor, fino all’ultimo nato in casa rai, ovvero star Aca-demy, cerchiamo di capire cosa ha spinto queste tre persone a creare questa fondazione. sia ben

di Migliardi e GorlaFoto di Francesca Fawn Masperi

X ,Q , Y , Z in una parola: talento red canzian, storico bassista dei pooh, ci racconta cos’è la fondazione Q

clochartinterviste a volti noti in giro per la brianza

ed è cancellato prima del previsto per i bassi ascolti. sempre nel 2010 gli viene assegnato il primo “Premio sanremoLab - Mike bon-giorno”, istituito in ricordo del conduttore. La motivazione: Francesco Facchinetti è uno dei più promettenti personaggi del mondo dello spettacolo. Da settembre conduce la quarta edizione di “X Factor” , con buoni ascolti. Ma da aprile conduce insieme a belen rodriguez Ciak... si canta! su rai 1, chiuso anticipata-mente per... i bassi ascolti. Il 7 luglio 2011 presenta su rai 2 il programma pilota “101 modi di perdere un gameshow”, in prima se-rata. Anche questo programma, a seguito della scarsa audience, viene bloccato.Dal 29 settembre 2011 conduce su rai 2 il programma “star academy” che sostituisce “X Factor” passato su sky uno con simona Ven-tura. grande attesa, ma il programma non de-colla e così viene chiuso anticipatamente. In-somma, nella vita di Francesco gli alti e i bassi si susseguono senza soluzione di continuità. Perché a lui piace anche innovare, variare i suoi campi di azione. Ma al centro della sua vita c’è, e ci sarà sempre, la musica.“La musica va aiutata in tutti i modi e io trovo che i talent show siano un bellissimo modo per cercare di farla conoscere, di tro-vare nuovi personaggi, di dare impulso alla vendita dei dischi, che altrimenti rischiereb-bero di sparire. so che tanti, renato zero in testa, sono contro questi talent, ma io sono convinto che è grazie a loro se la musica non è ancora morta. Per questo io difendo ‘star Academy’. Per questo andrò su sky a fare l’ospite a ‘X Factor’ dalla mia grande amica simona Ventura e andrei anche alle trasmis-sioni di Maria De Filippi, se lei mi invitasse, ma non mi invita…”.Francesco da ragazzino ha vissuto per anni a Mariano Comense. “bei tempi quelli: cono-scevo tutti e tutti mi conoscevano. un periodo

stupendo. Abitavo da solo e sapevo anche far da mangiare mica male. ricette inventate da me.

adesso sei diventato papà, visto che la tua compagna alessia marcuzzi ha messo al mondo mia, vostra figlia lo scorso 4 set-tembre. Cosa si prova a diventare papà?Mi sto ancora abituando. e’ una gioia immen-sa, quasi sconvolgente, anzi sconvolgente dav-vero. e credo che per i papà sia più difficile: le mamme sono mamme già nove mesi prima che il figlio venga alla luce, lo sentono già una cosa loro, sono in sintonia con lui: ce l’hanno dentro, insomma. noi papà ci dobbiamo abi-tuare poco a poco.

E allora cosa fai?Mi do da fare, per quel che posso. Cambio i pannolini, la ninno se piange e soprattutto la amo la mia tenera, dolce Mia. e le faccio ascol-tare tanta musica, perché la musica fa bene.

le fai ascoltare “la canzone del capitano” e i mille cd dei pooh?(ride prima di rispondere) no, quelli è meglio di no.

ma che tipo di papà pensi di essere?non lo so, vedrò giorno per giorno. Di una cosa sono certo. Mi farò in quattro per cercare di aiutarla a soddisfare le sue passioni, non i suoi vizi.

Cosa intendi dire?Che avere i jeans firmati è un vizio, per lei e una cosa facile da soddisfare per un genitore: le allunghi 100 euro e la cosa è fatta. Le pas-sioni, no, le passioni sono un’altra cosa. se per esempio vuole andare a fare nuoto, significa che lei ci mette la passione per non sentire la fatica ma che anche tu genitore ti devi dar da fare per portarla in piscina, andarla a prendere.

via pergolesi 8, 20900 Monzatel 039 2912913 | fax 039/384864

Si confezionano cesti natalizi

Franceschini Andrea salumeria, macelleria,

gastronomia

8

Certo, le passioni complicano la vita, ma sono anche quelle che la vita te la riempiono e la rendono davvero unica, esaltante.

mettiamo il caso che tra sedici anni ti chie-da di andare a fare un talent show, ammes-so che allora ci siano ancora…Ci saranno senz’altro! Certo che le direi di sì, ma solo se davvero è una passione che la muo-ve e di questo te ne accorgi prima. Altrimenti se è solo un modo per mettersi in mostra le direi di no. Insomma, cercherei di fare quello che mia mamma e anche mio papà hanno fat-to con me. Assecondare quello che davvero ti brucia dentro e lasciar spegnere quello che non ha importanza.

Page 6: Trantran 23

chiaro: non si vogliono opporre e contrapporre ai talent show (tant’è che collaboreranno con Io Canto, di gerry scotti per regalare un’opportuni-tà unica ad uno dei piccoli artisti partecipanti al programma) ma tutt’al più integrasi al percor-so dei giovani talentuosi per poter dare loro re-ali opportunità e seguirli passo passo. non c’è polemica ma solo la voglia di dare nuove e con-crete possibilità in un momento che appare par-ticolarmente difficile, soprattutto per i giovani. Ma ecco cos’è la Fondazione Q raccontata dalla viva voce di red Canzian…

Ci parli della Fondazione Q…Avevo voglia di tirare fuori dall’ombra delle persone che meritano e spesso non riescono ad emergere. Avevo voglia di far qualcosa di utile e di mettere a disposizione degli altri la mia esperienza, la strada che ho percorso per tanti anni… Così, insieme a elvio Chiattellino e Maria Quadro, abbiamo avuto questa idea nata dalla volontà di premiare chi meri-ta, chi ci mette cuore e passione. siamo tre persone che, incontrandosi, hanno messo insieme i loro so-gni e ne hanno realizzato uno: questa fondazione….

Sappiamo che la Fondazione Q non si mette in contrapposizione ai talent show e neanche alle case discografiche ma, secondo lei, cosa man-ca ai talent per far davvero crescere un artista?non manca niente, è solo che i talent show all’i-nizio accendono un faro molto grande sull’artista ma un faro che poi, almeno nella maggior parte dei casi, si spegne molto in fretta. noi accendiamo, in-vece, un piccolo faro e cerchiamo di aumentare la luce sempre di più fino a che questi ragazzi comin-ciano a camminare da soli. non vogliamo creare traumi, non vogliamo creare choc. Vogliamo dare anche una mano a questi giovani per affrontare le difficoltà che incontreranno in questo mestiere.

negli anni ‘80 e ‘90 c’erano tanti locali dove si faceva musica dal vivo, quindi la televisio-ne non era poi così importante… oggigiorno, invece, locali come quello in cui ci troviamo stasera sono sempre più rari…una volta si suonava sempre molto nei locali, era

una specie di palestra, che è una cosa assoluta-mente indispensabile per imparare a diventare for-ti! se i ragazzi non hanno la possibilità di misurarsi con il pubblico penso sia molto difficile, quasi im-possibile, diventare grandi un domani…

un motivo per cui vale la pena vivere…svegliarsi al mattino guardare il cielo e pensa-re che, magari, lassù c’è qualcun’altro che ci sta guardando…

red Canzian viene rubato al nostro microfono per fare gli onori di casa e salire sul palco a presentare il progetto. Ci fermiamo, quindi, a chiacchierare con uno dei sette talenti che si esibiranno durante la serata. si tratta di Ala berth, eclettico e moderno crooner (ndr. cantante che interpreta canzoni melodiche in chiave confidenziale . Lo stile del crooner è nato negli stati uniti, dopo l’avvento del microfono), dai natali italo-canadesi. In Italia si cercano sempre nuovi autori e forse, ne-gli ultimi anni si è persa un po’ la curiosità verso coloro che interpretano…

albert in arte ala Berth, perché questo nome?Perché le due parole compongono il nome Albert che è un nome di origine germanica, composto dal prefisso Ala, che è un rafforzativo, e berth che significa illustre…e nel contempo Ala evoca l’im-magine del volo, e, dunque, della libertà, un’im-magine che mi sta molto a cuore.

Quanto è importante oggi l’immagine per un artista? Chi sono sotto questo aspetto i tuoi riferimenti?L’immagine è stra-importante ma non deve essere intesa come mera apparenza: l’immagine deve es-sere in grado di plasmarsi su ogni interpretazione e mutare con essa. Credo sia molto importante per un artista riuscire a sposare la propria presenza, la propria immagine, al brano che sta interpretando. In questo senso l’immagine diviene un corolla-rio efficace al servizio della comunicazione, di ciò che si vuole trasmettere. Avendo lavorato molto anche nelle discoteche mi sono accorto di come

sia importante, pur mantenendo la propria per-sonalità, sapersi adeguare all’ambiente in cui ci si esibisce. Per questo i miei riferimenti sono tutti quegli artisti che hanno comunicato anche attra-verso un’immagine molto forte: Michael Jackson, David bowie, Madonna, stevie Wonder…per-sone che hanno comunicato non solo attraverso la voce ma anche attraverso la loro immagine.

Come sei entrato nella rosa degli artisti sup-portati dalla Fondazione Q?Ho incontrato red ad un convegno canoro, in cui io ho eseguito Who want to live forever dei Queen. Dopo la mia esibizione red è venuto da me e mi ha detto: “mi sono emozionato!”. Per me sapere che a red è “arrivata” la mia interpretazione è stato un regalo grandissimo! Così mi ha chiesto se volessi prendere parte a questo progetto… ed io, ovvia-mente, ne sono stato felicissimo.

molti artisti emergenti oggi lamentano la mancanza di spazi in cui esibirsi live…tu hai ovviato a questo inconveniente facendone una professione esibendoti come vocalist nei mi-gliori club d’Europa… i club sono anche una vetrina per gli artisti emergenti o solo un’op-portunità di lavoro? I club mi hanno sicuramente offerto delle ottime possibilità di esibizione e di crescita musicale…la musica house, non la dance, mi ha permesso di avvicinarmi e lavorare con dj molto famosi e bra-vissimi, sia italiani che internazionali. e’ nel con-testo dei club che, già una quindicina di anni fa, ho iniziato a lavorare anche sulla teatralità delle esibizioni. Per me non è stato un semplice lavoro ma un vero percorso di ricerca e sperimentazione.

Stai registrando a londra il tuo primo album…che differenza c’è fra lavorare chiusi in studio o a contatto con il pubblico? Credo sia importante sapersi adattare a qualsiasi situazione ma lo studio è stato per me un po’ com-plicato per quanto riguarda l’approccio al microfo-no. essendo abituato alla teatralizzazione delle in-terpretazioni ho avuto non poche difficoltà con la fissità del microfono da studio. Ho, quindi, chiesto

10

di cambiare l’impostazione e permettermi di regi-strare con il microfono in mano…risolto il proble-ma l’esperienza di Londra è diventata un piacere, un importante percorso di crescita.

Hai già idea di come si chiamerà e quando sarà pronto…ma soprattutto: come sarà il tuo album?non so ancora dirti quale sarà l’esatto titolo dell’al-bum, forse il titolo di una canzone, forse un nume-ro…Posso, però, dirti con certezza che racchiuderà una grande varietà di idee, di suggestioni, di stati d’animo…tutte canzoni che parlano di me ma che ho composto in momenti diversi della mia vita e, per questo, sono molto diverse le une dalle altre: non posso parlare di un genere di riferimento, di uno stile a cui mi rifaccio perché io ho davvero attinto ad ogni genere musicale nella mia forma-zione, ho frequentato la lirica come la house. Per questo non riesco a classificare le mie canzoni se-condo una definizione classica, sono piuttosto alla ricerca di uno stile che sia mio.

Questa sera presenti una cover prodotta da red Canzian attraverso la Fondazione Q, The Way We Were, famosissimo successo di Barbra Strei-sand …perché hai scelto proprio questo brano?Questo era un pezzo che mia madre amava ed

ascoltava moltissimo, come anche amava e mi ha fatto apprezzare l’omonimo film…quindi è una canzone che in me evoca ricordi, una canzone che mi ha fatto capire cosa significhi essere legati a un passato e lasciarlo per continuare a vivere e proiet-tarsi nel futuro. Per me simboleggia un passaggio fra ciò che ero e ciò che sto diventando, racchiude il ricordo di ciò che ho perso per trasformarmi in un percorso di maturazione.

Cerchiamo di conoscerti meglio con un veloce “botta e risposta”…Tre aggettivi per definire te stesso…Camaleontico, solare…artisticoFilm preferito…the bucket List, con Jack nicholson e Morgan Freeman piatto preferito?sushi…E’ quasi Halloween…tu credi nei fantasmi?Io rispetto tutte le credenze anche se non le sposo…Cosa ti fa paura?La paura stessa.Che cosa ti rende più felice?La verità.

La serata inizia. red Canzian ci spiega nuovamen-te, dal palco, la missione della Fondazione Q: aiuto ai giovani, scoperta del talento, passione, musica, arte. e poi, come primo artista ad esibirsi arriva lui: Alberto tessarotto. sedici anni. Quell’aria un po’ così. Le spalle curve. occhi che guardano lonta-

no, misto di timidezza e voglia di essere sempre e comunque altrove. Maglietta rosa. occhiali troppo grossi. “ …un po’ scazzato”, dice un giovane del pubblico seduto accanto a noi. Mentre lo presentano ci mettiamo a riflettere sul talento. su cosa era il talento prima e dopo l’avven-to della tv. Prima e dopo Amici, X Factor, star Aca-demy. Prima e dopo, anche di questa fondazione. Ma com’è che ai nostri tempi, ci chiediamo, si suo-nava nelle cantine e la vicina si lamentava sempre per il rumore? Com’è che si registravano le musi-cassette e si vendevano con la copertina fotocopiata fuori dal liceo? Com’è che, senza tv e senza inter-net, possiamo dire che chi doveva, chi voleva, ce l’ha fatta lo stesso con grossi sacrifici, disillusioni e illu-sioni decisamente più faticose ma meritocratiche? Poi Alberto posa le sue dita sul pianoforte. Chopin. una, mille, centomila dita. tutte insieme le note si avvolgono, a spirale, nella sala. non si può nean-che respirare. Perché ti sconvolge, ti fa incazzare, quella musica ti fa, infine, piangere. Ci alziamo in piedi ad applaudire. e pensiamo che, un po’ come il giustizialismo americano, meglio mille inetti con un giorno di gloria immeritata in tv, ma che per-metteranno anche ad uno come Alessandro di farsi sentire e notare, meglio questo, che tenere queste eccellenze in delle vecchie cantine con la vicina che reclama. evviva i talent show, allora. evviva la Fondazione Q, il fattore X e gli Amici di Maria. uno su mille ce la fa. La proporzione, in fondo, è sempre la stessa…

11

New Conceptparrucchieri

Mar. Mer. Gio.09.00 - 12.0014.00 - 19.00

Orari

via Milano, 195 | Desio (MB) tel. 0362 302863 | [email protected]

venerDì09.00 - 12.0013.30 - 19.00

saBato09.00 - 19.00orario continuato

red canzian e ala berth durante l’esibi-zione alla Fondazione Q

Page 7: Trantran 23

L’uomo tende all’equilibrio, è il titolo del loro primo album (Discipline records). é un titolo che si rifà al principio chimico di Le Châtelier, più semplicemente conosciu-to come il principio dell’equilibrio chimico. un sistema, spiega più o meno il principio, tende a reagire alle modifiche che gli sono imposte dall’ambiente esterno riducendone gli effetti. Il nostro sistema di riferimen-to è l’uomo. Anche l’uomo, proprio come un elemento chimico, tende a reagire alle circostanze ambientali critiche, tali ciò da portarlo ad uno stravolgimento del proprio ordine pre-esistente, cercando di minimizza-re gli effetti. In un contesto sociale estremo come quello che stiamo vivendo, spiegato in parole semplici, l’uomo riesce a conservare un minimo di lucidità rifugiandosi in cose dalla natura semplice e reale: innamorando-

si, portando a passeggio il cane, mangiando una fetta di torta. Cose che riportano nell’uomo l’equilibrio an-che se fuori da lui tutto esplode. Loro sono i Doc Brown (alberto Bosisio, voce/ Domenico Diano, chitarra e cori/ Da-rio longo, chitarra e cori/ Gabriele Galbu-sera, basso/ Davide radice, batteria), cin-que ragazzi di Monticello, cinque amici con qualcosa da dire.

Doc Brown…perché questo nome?Doc brow è chiaramente un riferimento al personaggio di ritorno al futuro, il professor brown, il Doc… Questo semplicemente per-ché nel periodo in cui stavamo cercando un nome per il gruppo siamo incappati nel film ed abbiamo trovato che Doc brown suonasse bene…

romantico astrofisico è il titolo del brano di cui avete appena presentato il nuovo vi-deo, Doc Brown il vostro nome rubato ad uno scienziato pazzo… l’ossessione per la scienza vi perseguita o si tratta solo di un caso?In effetti, non ci avevamo fatto caso ma è un’osservazione corretta: la scienza ci osses-siona!Forse perché qui siamo tutti (a parte un gra-fico) degli scienziati mancati: due chimici, un informatico…

Dato che siete tutti dei quasi scienziati di-vaghiamo un po’ sulla pura teoresi: cos’è la scienza?rispondere su due piedi non è certo facile… La scienza è un metodo, un metodo che ten-

Doc Brownl’UoMo tende all’eQUilibrio Una lezione di chiMica applicata

12

de alla risoluzione dei problemi posti come dati. risolve quesiti e tende a migliorarne ed approfondire i postulati giungendo a modifi-carli. Per questo la scienza è destabilizzante!

Torniamo al concreto, torniamo a voi… Chi siete? perché lo fate? Come avete ini-ziato?siamo cinque amici, amici fin dall’infanzia perché ci conosciamo da sempre… siamo cre-sciuti nello stesso paese, Monticello brianza. Abbiamo iniziato a suonare insieme cinque anni fa… Quasi per caso… In fondo non lo sap-piamo neanche noi perché abbiamo iniziato. eravamo in vacanza e ci è venuta l’idea! spie-ghiamoci meglio: tutti noi suonavamo già, ma con altri gruppi, noi siamo nati come un pro-getto trasversale, addirittura secondario rispet-to a quanto già facevamo individualmente: era una valvola di sfogo per sperimentare cose che con i rispettivi “gruppi ufficiali” non potevamo portare avanti... Poi, come spesso accade, ha preso il sopravvento su tutto il resto. All’inizio era davvero un progetto molto sperimentale, non avevamo neppure un cantante poi, piano piano, abbiamo iniziato a trasformarci: ci sono stati alcuni cambi di formazione ed abbiamo iniziato ad evolvere musicalmente…

il 7 di ottobre, per l’etichetta Discipline, è uscito il vostro primo album l’uomo tende all’equilibrio: come definireste questo la-voro con 4 semplici aggettivi?Moderno, pop, italiano… Di buon gusto!

parliamo un po’ dei vostri riferimenti musi-cali, delle vostre influenze, dei vostri ascolti…noi siamo tutti molto diversi sotto questi aspetti, talvolta diametralmente opposti. solo due esempi per dare l’idea delle distanze che intercorrono: Davide, come è facile intuire già solo guardandolo (ndr. porta lunghi capelli ed una lunga e folta barba da santone in-diano), è molto legato agli anni ’70 ed a quel genere musicale che va dai led Zeppelin ai Mötley crüe, Diano è un grande estimatore di ivan Graziani… Più distanti di così…

Secondo voi quanto è importante l’im-magine? Molto importante, rappresenta almeno un quaranta percento della componente artisti-ca… non voglio dire che valga quanto la ca-pacità di creare buona musica ma è un aspetto imprescindibile dalla qualità. una performan-ce live è anche uno spettacolo visivo, non solo acustico, ed è dunque naturale che l’immagine giochi un ruolo importante. sul palco l’imma-gine diventa fondamentale. Poi con questo non voglio riferirmi a dei comportamenti pre-

confezionati, al manierismo ed al mero look ma a qualcosa di più impalpabile ed importan-te che potrebbe essere racchiuso nella parola “carisma”. In questo senso credo che anche l’immagine sia una forma di talento! Ad esem-pio se guardi un concerto dei Queens of The stone age, Josh Homme sta lì fermo e canta…però non gli stacchi gli occhi di dosso! Perché? È qualcosa che lui ha e tanti altri no: voglia-mo chiamarlo carisma, vogliamo chiamarla immagine… Personalità… Fatto sta che lui ce l’ha! e “quella roba lì” è molto importante per un front man!

a proposito di immagine anche quella dei vostri video è molto curata…sì, il lavoro sui video è stato interamente cu-rato da gli orsi, un trio di creativi (stefano Ponti, Mattia Centemero e Diano Domenico) che si occupa di video in tutte le sue forme: dal video clip alla video intervista fino all’arte multimediale. é stata una fortuna, essendo stato il video autoprodotto, avere il loro sup-porto professionale! (ndr. non si tratta, in-fatti, di un caso di omonimia: diano dome-nico da Gli orsi e diano domenico dei doc brown sono proprio la stessa persona…)

Come non vi piace essere definiti?Indie! Perché oggi è un termine che non ha più alcun senso, anzi è venuto ad assumere un significato praticamente opposto rispetto a quello che aveva in origine! oggi è una parola che evoca l’immagine del ragazzetto vestito bene che va a vedere i concerti, quell’indie ovviamente! una volta il concetto di “indi-pendenti” aveva un senso ma oggi non più perché è completamente cambiato l’approccio alla musica, il modo di viverla: oggi con un pc si possono fare cose che prima erano impen-sabili, almeno per i musicisti indipendenti…

raccontatemi del concerto più bello che avete fatto…é molto soggettivo, ognuno avrebbe la sua ri-sposta… siamo però tutti d’accordo nel dire che l’esperienza di roma è stata ecceziona-le! non tanto per la nostra performance in sé quanto per il contesto davvero unico: la galleria Alberto sordi, in piazza Colonna, in pienissimo centro di roma.Lì abbiamo aperto il concerto di Morgan e, subito dopo il concerto, siamo andati a fare un giro da turisti alla fontana di trevi che era giusto una viuzza più in là. non capita tutti i giorni! Location da re e trattamento da re! eravamo ospiti lì dal giorno prima, a sorseg-giare champagne nel privè della galleria con ospiti vip di cui non conoscevamo nessuno! Ci siamo davvero divertiti!

Ma sicuramente è stato molto bello anche il concerto al bloom, c’era un delirio di gente, era pienissimo… e si divertivano tutti tantissi-mo, c’era gente attaccata al palco…cantavano: senza dubbio una cosa diversa…più vera ma non meno eccezionale!

Qualche buon motivo per comprare il vo-stro disco?Perché è fresco. Perché può piacere a tanti già al primo ascolto, non è solo per gli intel-lettualoni della musica. Perché è in italiano ed è quindi bello da ascoltare in macchina e cantare!

www.myspace.com/docbrownitaly www.docbrownmusic.com

13

clochartinterviste a volti noti in giro per la brianza

di elena Gorla

l’album l’uomo tende all’equilibrio dei doc brown

Page 8: Trantran 23

ed anima musicale di un Paese. tolti gli or-pelli, spente le luci dei riflettori, resta il mes-saggio, anzi i molti messaggi, voci e parole dei tanti artisti ed autori (italiani e stranieri) che negli anni, hanno dato un volto alla rassegna, che nelle sue serate sono stati insigniti del riconoscimento della sua attenta giuria, che hanno dato corpo alle serate di musica. Da roberto vecchioni a Davide van De Sfro-os, fino a morgan e mauro Ermanno Gio-vanardi ( quest’anno fra i finalisti in lizza con il suo album ho sognato troppo l’altra not-te?, proprio nell’edizione di quest’anno) molti sono gli artisti originari del nostro territorio, la brianza, che hanno partecipato al tenco in una reciproca consegna di arte ed eccellenza. Le prestigiose targhe tenco, come di con-sueto, sono già state assegnate (vincitore di quest’anno vinicio Capossela con l’album Marinai, profeti e balene), non resterebbe che godere dello spettacolo, peccato che non sia così semplice (ameno che non decidiate di assistere dal vivo. Per tutte le info sulle serate: www.clubtenco.it). toccherà probabilmente aspettare gennaio 2012, quando la secon-da serata del secondo canale rai ci offrirà, in “leggera” differita, le immagini della ras-segna…e così, tra gli sforzi e con molti limiti, anche quest’anno la storia continua. La storia di una rassegna che da sempre ha voluto difendere la musica bella, la canzo-ne colpevole di dire parole, di gridare verità. amilcare rambaldi è il primo colpevole:

15

ideatore, promotore e sostenitore, fino alla fine dei suoi giorni, del Club tenco e di que-sta rassegna. Colpevole simbolo di una con-trocultura che nel tempo ha rotto gli argini ed ha saputo fare riconoscere il proprio valore e la propria forza. Al di là del mercato, al di là del denaro e della moda. non è cosa da poco. non è cosa da relegare al silenzio il lavoro di un uomo colpevole di avere portato i più ad apprezzare, forse addirittura capire, ciò che un tempo era relegato alla nicchia. Per questo motivo l’edizione di quest’anno, in occasione del ricorrere dei cento anni dalla sua nascita, è dedicata proprio a ad Amilcare rambaldi ed al suo incessante ed appassionato lavoro.Alla fine di questa storia, dalle cui righe la parola fine appare ancora, fortunatamente, ben lontana sembra davvero inutile affan-narsi a ricercare parole nuove e non dette per esprimere un sentimento, l’immagine di un

era che negli anni non si è mai conclusa, lo sgomento di un male che non vuole lasciare la terra. già quelle parole sono state scritte, già sono state cantate. già sono state vissute.

14

L’edizione 2011 del premio Tenco, da ol-tre un trentennio (la prima edizione risale al 1974, promossa dal Club tenco) la più illustre rassegna della canzone d’autore, sarà di scena dal 10 al 12 novembre 2011 sul palco del teatro ariston di sanremo. un’edi-zione molto discussa. Per lunghe settimane, infatti, la realizzazione della 36° edizione di questa storica rassegna è stata in forse.Il motivo? Anche i meno informati non fati-cheranno con grossi sforzi d’immaginazione

nel tentativo di intuirne il perché: tagli. I tagli ai finanziamenti alla cultura che le giunte di tutta Italia stanno elargendo a pie-ne mani non hanno risparmiato nemmeno quest’importante ed oramai storica istituzio-ne. Il comune di sanremo, infatti, da sempre principale finanziatore della rassegna, si è quest’anno trovato di fronte alla necessità di ridurre addirittura del 60% il budget tra-dizionalmente riconosciuto per le serate. un aiuto è fortunatamente giunto da parte

della sIAe, che ha deciso di assegnare alla rassegna del Club tenco, un proprio contri-buto. Quest’anno dunque assisteremo ad un “Premio tenco” arginato dalle ristrettezze economiche: incontri e convegni pomeridiani praticamente annullati, cast artistico ridotto, scenografica spoglia, soppressione delle not-tate “dopoteatro”… In fondo un Premio tenco al passo coi tempi…tempi di crisi. una rassegna che, anche nelle sue difficoltà, dimostra il suo essere specchio

il nostro concittadino, Morgan, al Premio Tenco 2010. un “figlio difficile”, lo ha defi-nito acutamente il presentatore storico della rassegna, antonio silva. Foto di roberto Molteni

roBe Di amilcarepreMio tenco 2011: trentasei anni per aMore della canzone d’aUtore

clocharttrantran segnala preMio tenco 2011

e se ci dirannoche per rifare il mondoc’è un mucchio di genteda mandare a fondo,

noi che abbiamo troppe volte visto ammazzarePer poi dire troppo tardi che è stato un errore,

noi risponderemo, noi risponderemono no no no no no no no no.

e se ci dirannoche nel mondo la genteo la pensa in un modo

o non vale niente,noi che non abbiam finito ancora di contareQuelli che il fanatismo ha fatto eliminare,

noi risponderemo, noi risponderemono no no no no no no no no.

e se ci dirannoche è un gran traditore

chi difende la gentedi un altro colore,

noi che abbiamo visto gente con la pelle chiaraFare cose di cui ci dovremmo vergognare,

noi risponderemo, noi risponderemono no no no no no no no no.

e se ci dirannoche è un destino della terra

selezionare i miglioriattraverso la guerra,

noi che ormai sappiamo bene che i più fortisono sempre stati i primi a finir morti,

noi risponderemo, noi risponderemono no no no no no no no no.

un’immagine di luigi Tenco

di elena Gorla

Per maggiori informazioni sul Club tenco e sulla rassegna visita il sito: www.clubtenco.it

Page 9: Trantran 23

la sua anima si dissolse lentamente nel sonno, mentre ascoltava la neve cadere lieve su tutto l’universo, come la discesa della loro ultima fine, su tutti i vivi e su tutti i morti.James Joyce, “I morti”, da gente di Dublino

Di gotico vestita parigi a noveMbre

altroveracconti e consigli di viaggio

di Marta Migliardi

un guercio è molto più incompleto di un cieco. sa cosa gli manca.

victor Hugo

Parigi, ottobre 2011. eccola li, prepotente e bellissima, con le prime foglie di un autunno che da noi stentava ad arrivare. Parigi il cui solo nome evoca immagini e pensieri con-trastanti: città degli innamorati ma anche di grandi misteri, di massoneria, di magia e di stregoneria. Il cielo non è mai perfettamente azzurro. Così come questa città non può es-sere banalizzata, per quanto non sempre il banale debba essere tacciato di superficialità. Parigi è la storia, ma ha anche una storia se-greta, sussurrata e custodita tra giardini, mo-numenti e viali. una storia molto complessa, che vanta origini antichissime. “…Parigi è centro di pellegrinaggi misterici da quasi 2000 anni, da quando cioè, giu-liano l’Apostata, nel 360 d.C., avrebbe co-struito un tempio per fare della Lutetia dei galli un luogo sacro a Iside, dea egizia della terra e della Luna e quindi dispensatrice di Vita. Da allora, spiegano i cultori, è destino di questa città illuminare il mondo. Con le università o con il culto della ragione dei phi-losophes…” (gianfranco raffaelli). non a caso è stata protagonista di molti ro-manzi improntati sulla risoluzione di enigmi e misteri epocali e mistici, ultimo e più famo-so, il codice da Vinci, di Dan brown che ha richiamato al Louvre milioni di visitatori e ha fatto di tutto questo mistero una moda. Ma noi preferiamo la visione di umberto eco che vaga per la città, con un quaderno comprato a saint Michel dove, la leggenda narra, appun-tò le prime idee per il nome della rosa. “Dan brown è un mio personaggio…” dirà infine lo scrittore italiano “è uno dei personaggi del mio romanzo il pendolo di Foucault, in cui si parla di gente che incomincia a credere nel

ciarpame occultista…”. Lasciamo cammina-re umberto eco per le via di saint germain e proseguiamo, quindi verso ciò che è meno scontato di quello che pensiamo. Ci troviamo davanti a notre Dame de Paris. La cattedrale gotica che, dal 1981, è patrimonio mondiale dell’umanità dell’unesCo. notre Dame va osservata nei minimi dettagli: ogni singola statua, ogni prezioso gargoyle vi rimanderà a mondi incantati, miscuglio pericoloso di anime e bestialità, laddove la magia pagana si unisce alla visione cattolica del mondo. Victor Hugo, il grande scrittore francese, am-bientò proprio qui l’omonimo e famosissimo

romanzo gotico, notre dame de Paris, nella cui trama la bella zingara esmeralda verrà, per l’appunto, anche tacciata di stregoneria. Il bello, il brutto, il bene ed il male: i confini di termini opposti sembrano non essere così delineati a Parigi, che lascia sempre un vi-colo, una canzone, una frase, un’atmosfera per uscire dai soliti stereotipi. Parigi incanta, come fosse una strega lei stessa: non c’è pace per il pellegrino, non c’è fine alla conoscenza di questa città dai mille strati e dalle mille sfaccettature. Parigi è un luogo magico per vivere, ma anche per morire. Laddove qui la morte non è per forza un limite della vita. e così alcuni dei più grandi poeti e artisti, fran-cesi ma non solo, sono sepolti nei cimiteri della città. A Père-Lachaise oscar Wilde, Amedeo Modigliani, Jim Morrison, Marcel Proust, Fredric Chopin. A Montparnasse baudleaire e Jan Paul sartre, a Montmartre emile zola e Francis truffaut. Vi immaginate le anime di questi grandi poeti, scrittori, rock star, registi quale fracasso potrebbero fare la notte di Halloween, o meglio di samhain ( la vera festa pagana celtica), se davvero, come vuole la tradizione pre cristiana, il 31 ot-tobre è la notte dove il tempo chiude il suo cerchio ed i defunti possono comunicare con noi? non si ha certo la pretesa, in po-che righe, di spiegare la storia così antica e complessa, contraddittoria, sacra e profana di questa eterna città il cui destino è quel-lo di illuminare il mondo. Volevamo scattare una foto diversa da quella dei due innamorati che bevono lo champagne sulla tour eiffel. È autunno, cadono le foglie: Parigi di gotico vestita è pronta a conquistarci ancora.

17

dettaglio della faccia della chiesa di notre dame de Paris

la tomba di charles baudelaire nel cimi-tero di Montparnasse

ProPosta di viaggioPARIGI, LA VILLE LUMIÉREtour guidato tutto Bus 5 giorni / 4 Nottitrattamento Mezza Pensione in Hotel 3* sistemazione in camere standard visite guidate della cittàPartenze in Pullman gt da Milano il 07/12/11, il 02/01/12 e il 04/01/12PREZZI A PARTIRE DA € 495,00 A PERSONA

Desio | via garibaldi, 194 | tel. 0362 304174 | fax 0362 1632010 | [email protected] VENITE A TROVARCI!

AGENZIA VIAGGI

ProPosta di viaggioEGITTO – SHARM EL SHEIKH

8 giorni / 7 Nottisoggiorno presso l’imperdibile Club

AA GRAND OASIS RESORT 4*

di sharm El sheikhtrattamento in struttura: all inclusive

Partenze da aeroporto di Milano Malpensa

dal 04/11/11 al 15/12/11PREZZI A PARTIRE DA € 475,00 A PERSONA

SOLO NELLA NOSTRA AGENZIA DI VIAGGI GODRAI DEL 10% DI SCONTO REALE SULLE PROPOSTE DA CATALOGO DEI MIGLIORI TOUR OPERATOR....TUTTI I VIAGGI CHE VUOI SONO SOLO DA NOI!

Page 10: Trantran 23

realityventi doMande per vedere la brianza con gli occhi dei brianzoli

nometeresa

età55

dove sei nata?san Mauro Forte (Mt)

dove vivi?Monza

Vivi da solo o con la famiglia?Con la famiglia

destra o sinistra?sinistra

19

nomegiovanni

età20

dove sei nato?Carate brianza

dove vivi?Macherio

Vivi da solo o con la famiglia?Con la famiglia

destra o sinistra?De che? De mano?

che lavoro fai?el puntista

cosa ti piace di Monza e della brianza?Il bar boulevard

associazione di idee. se ti dico verde...erba

cenaPesce

Tu vai qualche volta al parco?no

chi è dario allevi?non lo so

dai un voto a Monza e alla brianza10

Trasportinon lo so

commercio100

se non a Monza e brianza dove vorresti vivere?In svizzera

esprimi un desiderioVedere Angelino

Metropolitana a Monza: favorevole o con-trario?Favorevole

dimmi un proverbioogni tanto al mese l’acqua torna al suo paese

dì qualcosa ai nostri lettoriragazzi ci vogliono più soldi!!

che lavoro fai?Casalinga

cosa ti piace di Monza e della brianza?Il Parco

associazione di idee. se ti dico verde...Prato

cenaspaghetti

Tu vai qualche volta al parco?Quando ho tempo

chi è dario allevi?Il Presidente della Provincia

dai un voto a Monza e alla brianza9

Trasporti7

commercio7

se non a Monza e brianza dove vorresti vivere?Al mio paese

esprimi un desiderio.La tranquillità

Metropolitana a Monza: favorevole o con-trario?Favorevole

dimmi un proverbioChi lascia la strada vecchia per la nuova, sa quel che lascia ma non sa quel che trova

dì qualcosa ai nostri lettorisvegliatevi e guardate la realtà in faccia

progettazione - produzione - vendita

ww

w.m

ysp

ac

e.c

om

/stu

dio

fluid

ow

ww

.fa

ce

bo

ok.

co

m/p

ag

es/

STU

DIO

FLU

IDO

/789

4127

9165

via

leo

na

rdo

da

vin

ci,

30 -

200

38 s

ere

gn

o (

mb

) -

ZON

A P

OM

IREO

U -

tel/

fax:

+ 3

9.03

62.1

7957

54 -

info

@ilf

luid

o.it . .

Una variegata combinazionerisulta fondamentale nel definirela caratteristica di “fluidità”propria dello studio:. realizza PEZZI UNICI come - ABITI - ACCESSORI - COMPLEMENTI D’ARREDO con la tecnica del recupero esaltando le caratteristiche di

fotografici e nella progettazione dei cataloghi occupandosi inoltre dell’immagine pubblicitaria;. effettua servizio di art-buyering su tutti i suoi prodotti;. progetta stand fieristici e segue l’allestimento di vetrine;. organizza mostre ed eventi;. realizza siti internet, cataloghi, flyer e altro...

ogni tipo di materiale. L’obiettivo è quello di donare una “nuova vita” a tutto ciò che stimola la nostra espressività.. crea oggetti di design e di moda;- produce IDEE REGALO;- realizza opere pittoriche;. ORGANIZZA CORSI; . collabora con fotografi di moda nella realizzazione di set

Page 11: Trantran 23

Per tutti noi Halloween è una festa americana. La zucca di Charlie brown, i film dell’orrore, dolcetto o scherzetto e quant’altro l’industria sia riuscita a produrre per alleggerire i nostri porta-fogli e darci un’occasione in più di festeggiamen-to. In realtà furono gli irlandesi, con la grande migrazione del 1845, a causa di una malattia che devastò quasi integralmente le coltivazioni

di patate, a portare in America la festa di Hallo-ween, tramandata loro dai celti.La popolazione celtica, infatti, faceva termina-re l’anno con il samhaim (fine dell’estate) nella notte tra il 31 ottobre e il 1 novembre e credeva che il mondo dei morti si incontrasse con quello dei vivi, in questo unico momento, all’interno del concetto circolare di temporalità, nell’unione

tra il vecchio e il nuovo, permettendo alle ani-me dei morti di mostrarsi e comunicare. I Celti non temevano i loro defunti (da qui l’usanza di lasciare sulla tavola imbandita latte e vivande) ma erano bensì più terrorizzati dai folletti e dagli elfi che, in quella notte, nella quarta di-mensione dove tutto era permesso, facevano scherzi anche molto pericolosi agli esseri umani.

halloweenle vere origini della festa e il Misterioso castello di trezzo sUll’ adda di Marta Migliardi

BriGantiastoria ed escUrsioni nel nostro territorio

20

Da qui nascono tutte le storie terrificanti della notte di samhain che divennero poi le streghe e le storie dell’orrore della festa americanizza-ta di Halloween. Per farvi capire l’importanza di questa ricorrenza di origine pagana, basta dirvi che quando i Celti e i Cristiani vennero a con-tatto, durante il periodo della cristianizzazione dell’europa nell’ 835, Papa gregorio Magno, per cercare di offuscarla, spostò la ricorrenza di ognissanti dal 13 Maggio al 2 novembre. e così, da noi in Lombardia, Italia ed europa il giorno magico del cerchio infinito del tempo, pian piano sparì per lasciar posto a santini e re-liquie. riscopriamo la stessa festa in America, mille anni dopo, quando, per l’appunto 70.000 irlandesi, vi sbarcarono con le loro tradizioni an-cora radicate.non essendo così forte l’influenza della Chiesa nel nuovo continente, la festa attecchì come un germoglio nella terra fertile di primavera. L’u-sanza dei bambini di bussare alle porte delle case gridando trick or treat, che significa più o meno dolcetto o scherzetto, deriva quindi dall’usanza dei Celti di lasciare cibo e latte fuori dalla porta, nella speranza di ingraziarsi gli spiriti ed evitare le loro malefatte. Quando gli Irlandesi arrivarono in America, scoprirono che le zucche erano molto più adatte di cipolle e rape per la costruzione delle tradi-zionali lanterne. Quindi la tradizionale Jack o’ lantern, simbolo incontrastato di questa festa, è ricavata da una zucca solo da 100 anni!

tornando alla nostra terra, la brianza, sappiamo bene che anche il suo nome deriva dal celtico “brig” (altura) e abbiamo moltissime testimo-nianze dei passaggi celtici sin dal IV sec: la stele di Prestino, recante incisioni in leponzio, nume-rosi triskell e coppelle incise su massi erratici, nonché ritrovamenti in diversi paesi come Co-stamasnaga e Casatenovo nella Brianza co-masca o meda e Biassono in quella monzese. non è difficile intuire quanto anche le tradizioni brianzole siano state influenzate da quelle cel-tiche, come ad esempio quella della giubiana, che cade l’ultimo giovedì del mese di gennaio, dove viene bruciato un fantoccio raffigurante una strega per augurare maggiore fertilità al ter-reno.

non è quindi un azzardo troppo grosso afferma-re che Halloween ha molto più che a vedere con noi brianzoli, irlandesi ed europei che con i cugi-ni d’America. A loro l’onore di averla resa famo-sa, una vera e propria star fra le feste, e di averce-la pian piano ributtata addosso piena di fronzoli e lucine colorate. non più la terra, il concetto cir-colare del tempo, il rispetto per il bestiame e la

natura bensì merce per bambini: that’s business! Ma non dimentichiamo che questa stessa festa servì anche, durante la seconda guerra mondia-le, a risollevare il morale dei soldati americani… e meno male, oserei dire, dal momento in cui in europa avevamo mali ben peggiori ed atroci da combattere che il sensazionalismo americano.

Pertanto eccoci alla Halloween dei giorni nostri, alla ricerca di fantasmi e misteri affascinanti per poter dare un brivido a questa giornata, magari esplorando e visitando alcuni luoghi misteriosi della brianza e della Lombardia. Vi abbiamo già parlato di Consonno, la città fantasma di ol-ginate (Co) sul numero 4 di trantran ( www.trantran.net ), ma la nostra terra è davvero ricca di misteri. tra i tanti quello del Castello vi-sconteo di Trezzo sull’adda e la Torre lon-gobarda. Del Castello, dove pare nei sotterranei si aggiri ancora lo spirito di barbarossa e dove nel ‘500 i veneziani cercarono affannosamente il suo tesoro scontrandosi con lo spettro e la sua ira, rimane ben poco perché i materiali pregiati

con cui era stato costruito vennero in parte riu-tilizzati per la costruzione dell’Arena di Milano e della villa reale di monza. Ma se il barbarossa rimane imprigionato nel sottosuolo e nei suoi cunicoli pare che un altro illustre fantasma gli faccia compagnia ai piani superiori: niente meno che quello della nostra amata Teodolinda.Quello che fu, a detta di molti storici dell’epoca “il più bello e gagliardo di Lombardia” era una costruzione di origine Longobarda (a cui si ac-costa la torre fatta costruire proprio da teodo-linda), risistemata solo in seguito dai Visconti. Anche il parco circostante, con i suoi ruderi e il pozzo, è un luogo davvero affascinante dove, pare, vaghino e rumoreggino spiriti antichi, spe-cie la notte. Le visite in loco sono possibili da Marzo a settembre (domeniche e festivi) ma sono anche possibili tutto l’anno su prenotazio-ne per gruppi, scolaresche e visite notturne… e, ovviamente, la giornata di Halloween.

Per info: pro loco Trezzo 02 9092569 [email protected]

uno scorcio dei sotterranei del castello

samhain è il tempo dell’ultimo raccolto, degli ultimi frutti, i più dolci e ricchi che ci sosterranno nel lungo inverno.

ed è l’inizio dell’attesa, del tempo interiore della preparazione, del buio. il tempo in cui i semi dimorano nella terra quieta.

e’ il buio da cui tutto ha inizio, il silenzio da cui sorgerà la prima vibrazione, quel vuoto iniziale che deve essere, perché possa compiersi la nascita.Tempo prezioso e necessario. Tempo di riposo e di ascolto silenzioso.

la tua casa è il tuo castello (detto celtico)

21

Page 12: Trantran 23

Arriva anche a Monza il musical aladin, testi e liriche di stefano D’orazio e musiche dei Pooh. sarà in scena al teatro Manzoni dal 17 al 20 novembre. uno spettacolo che ha incantato e divertito le platee di tutta Italia ed ha saputo vestire “di favola” il teatro esaudendo i desideri degli spettatori.Di questo musical il direttore artistico, simo-ne Martini, dice: “le scene sembrano uscire da un quadro dipinto a olio. Ci sono voluti più di 30 pittori e costruttori che, come su una tela,

hanno dipinto le nostre idee, dove i personaggi sembreranno prender vita da ori e stucchi, da sontuose residenze e luoghi oscuri.” Di aladin con noi parla stefano Masciarelli che interpreta il genio, uno dei personaggi princi-pali e, ne approfittiamo anche per conoscerlo meglio e, chiedere anche a lui quale sia la stra-da del successo al giorno d’oggi.Da giovedì 17 novembre fino a domenica 20 sarai in scena al teatro Manzoni con il musical Aladin di stefano d’orazio.

parlaci di questo musical, che rivisitazione c’è di questa favola che da sempre accende la fantasia di grandi e piccini?C’è un gioco di luci e colori strepitoso, i co-stumi sono meravigliosi, le musiche sono accattivanti: si rivive in pieno l’immaginario che la favola evoca in noi. La favola della vita, dell’amore, del buono e del cattivo: ci sono, se ci pensiamo, tutti gli elementi anche della nostra vita quotidiana. Le canzoni sono tut-te in italiano, canzoni degne di nota, è stato

steFano masciarelli il genio Della lampaDa in alaDinla favola della vita, dell’aMore, del bUono e del cattivo…di adriana colomboFoto di Federico riva

SportivamenteMonza e brianza in MoviMento

fatto, in merito, un lavoro molto meticoloso. Anche gli effetti speciali faranno rimanere a bocca aperta! un tappeto che vola, le alta-lene e altri trucchi che non vi svelo, non ci siamo risparmiati in niente: uno spettacolo nello spettacolo che consiglio a tutti, grandi e piccini!

in Aladin sei il genio, un personaggio dai poteri eccezionali e dal cuore d’oro, quanto di lui senti tuo?Mi piacerebbe avere i suoi poteri ecceziona-li ma purtroppo li sento solo in scena! Pur-troppo, quando tutto finisce penso: peccato non avere questi poteri nella vita! Con quei poteri, per esempio, potrei sanare il proble-ma dell’Italia ma non solo, anche la fame nel mondo e tutti gli orribili problemi che, senza retorica, purtroppo esistono. Il genio però mi fa riflettere e pensare che nel mondo basterebbe, in fondo, davvero l’aiuto di pochi personaggi che con un minimo sforzo potreb-bero davvero fare la differenza. basterebbero, che so, quattro o cinque colossi, quelli del-la Apple o della Microsoft, tanto per citarne due, che con il 10% del loro fatturato potreb-bero far star bene tutti. Questa potrebbe es-sere la fantasia del genio! volevo chiederti quali sarebbero i tuoi tre desideri se fossi stato un genio vero, ma mi hai anticipata…I desideri sono tanti, posso anche continuare… vorrei, per esempio, poter ridare all’Italia una posizione dignitosa che le compete nel mon-do, vorrei dare ai giovani almeno la speranza del lavoro.

Ci racconteresti qualche aneddoto diverten-te del dietro le quinte di Aladin? stavamo lavorando all’ex De Paolis… scivola-te, cadute…. Io sono caduto da un’altalena a due metri d’altezza, Flavio (ndr. Montrucchio, che interpreta aladin) è scivolato da una sca-la: fortunatamente senza farsi male. Poi vorrei segnalare anche la tensione e la paura di que-sti ragazzi, dei ballerini, che sentono il peso e l’importanza del calcare una scena così impor-tante, insomma, c’è un po’ di “strizza” nell’aria (ndr. ride). sono venuti anche i Pooh (le mu-siche sono state scritte da loro) a sentire tutte le voci, visto che il cast è stato quasi del tutto rinnovato, è un po’ come se fosse la prima volta che andiamo in scena! Per i ragazzi è stato dav-vero emozionante. I Pooh verranno a Milano, si sono dimostrati, come sempre disponibili. Io li conosco da tantissimo ma per i ragazzi è stata una grande emozione e un trasporto reciproco.

parliamo un po’ della tua carriera, tu sei uno di quegli artisti che si possono defi-nire a tutto tondo: imitatore, comico, dop-piatore, attore. Hai lavorato in televisione, teatro, cinema: c’è qualche esperienza che vorresti fare e che non hai ancora fatto?Mi piacerebbe fare una sorta di one Man show, con la mia band, perché io ho anche una band con la quale vado in giro da 15 anni, e vorrei portare questo spettacolo che rievoca tutto il mio passato, non artistico ma di vita. Io ho fat-to svariate professioni: investigazioni private, il bagnino, il pittore… insomma tanti lavori. Tra i tantissimi personaggi che hai inter-pretato, ce ne è uno che senti più tuo, cui sei rimasto più legato? sono due in realtà, perché li ho sfruttati dav-vero poco: uno era l’operaio della Fiat e, l’altro Pazzarella, il giornalista sportivo di Avanzi; ho la consapevolezza di averli sfruttati poco e, tor-neranno… Televisione, cinema, teatro: un pregio e un difetto per ciascuno... In teatro hai l’istantaneità: se lavori bene, il pub-blico ti acclama, ti applaude. La televisione è un mezzo molto freddo che ormai non è dettato più dalla bravura di un singolo elemento ma, da una serie di puzzle politici che vanno ad incastrarsi, quindi la televisione non ti dà il polso del gra-dimento delle persone: tu registri una qualco-sa che magari va in onda tre mesi dopo e solo allora sai se il tuo lavoro è piaciuto o meno. Il cinema?...un ricordo, fino a poco tempo fa, in Italia si giravano sui 350 film l’anno, oggi siamo al di sotto dei 50, ci vorrebbe davvero un grande rilancio perché ci sono davvero tanti personaggi, attori, registi, scenografi che sarebbero disposti a mettersi in luce. Ma per uno strano arcano non si riesce a mettere su nulla, c’è sempre qualche meccanismo che si intoppa, anche perché in

Italia poi c’è sempre qualche meccanismo po-litico…. L’Italia è malissimo. Pensa che in India si girano 8.000 film l’anno, pensa alla propor-zione. Il cinema italiano ormai, con grande ram-marico, non esiste più ci sono solo i film di na-tale, altri due o tre film, tra virgolette, comici, c’è qualche botto solitario come può essere quello di zalone, c’è qualche film d’autore che però poi vanno a vedere in 18 persone… Il cinema, ahimè, è morto: è stato sostituito dalle fiction. Tu diventasti famoso con Avanzi della Dan-dini ma la leggenda vuole che ti avvicina-sti al mondo dello spettacolo perché sapevi imitare Gianni agnelli…In realtà la prima cosa che ho fatto fu per Ca-nale 5, con Paolo Villaggio e Carmen russo, dove facevo la voce fuoricampo. Io all’epoca mi occupavo d’investigazioni private ma partecipai a questo provino a livello nazionale e fui preso: lì venne fuori la mia incoscienza.

Secondo te esistono ancora occasioni come quella che tu afferrasti al volo per mettere un piedino nel mondo dello spettacolo o l’u-nica maniera sono diventati i talent show?oggi quando i ragazzi vanno a fare dei provini si trovano di fronte gente che purtroppo di rado è competente: sono tutti personaggi, autori, coautori, aiuto registi, messi lì politicamente. Il vero professionista è raro incontrarlo: quindi il ragazzo o la ragazza che si affaccia al mondo dello spettacolo, pur pieno di capacità, magari non viene neanche ascoltato da questi perso-naggi perché sono incompetenti! Prima c’era-no poche televisioni adesso c’è la qualsiasi: da sky ai canali multi mediali a internet. Prima eri visto da 10 o 12 milioni di persone, adesso se realizzi uno spettacolo e ti guardano in 3 o 4 milioni di persone ti dicono che è un successo ma, in realtà, è un insuccesso.

CampaGna aBBonamEnTi TEaTro manZoni

Dall’11 ottobre al via anche la campagna dei nuovi abbonamenti del Teatro man-zoni di monza. Durante la campagna abbonamenti (fino al 31 ottobre 2011) il botteghino del teatro osserverà il seguente orario da martedì a sa-bato dalle 10.30 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00. successivamente (dal 1 novembre 2011)

gli orari saranno da martedì a sabato dalle 10.30 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00.

Per tutte le informazioni: tel.: +39 039 386 500 (centralino Mart-sab 10.30-13, 16-19) Fax: 039 2300966 www.teatromanzonimonza.it

22 23

Page 13: Trantran 23

Se tu dovessi dare dei consigli ad un giovane per intraprendere questa carriera cosa gli consiglieresti?gli consiglierei di avere un altro lavoro. Come feci io dieci anni fa… non perché avessi timo-re ma perché avevo, come dire, subodorato che stava cambiando il nostro mondo: amavo il lavoro di attore fin da bambino ma mi sono messo su una società immobiliare. Mi occupo di case: compro, vendo, costruisco. Questa è una cosa che mi permette di dire: questa cosa la faccio a due soldi, questa cosa non la faccio perché non mi diverte.A un ragazzo direi di trovarsi un primo lavoro che lo soddisfa e poi, a tempo perso, intrapren-dere questo tipo di carriera.Quando rispondo a questa domanda nelle scuole io, do sempre due risposte secche. La prima è che questo è diventato un lavoro pove-ro per ricchi e la seconda è che è un lavoro dove si può nascere soldato semplice e morire milite ignoto! Mentre in tutte le professioni c’è una sorta di gerarchia nella nostra arrivi a 50 anni e ti fanno fare dei provini su dei personaggi che già hai fatto più volte in televisione quindi è stuccante, è strana, anche offensiva a volte.Io non potrò mai dimenticare un episodio paz-zesco con Paolo Ferrari… c’erano due giovani autrici che spiegavano a Paolo Ferrari come stare in scena io, guardavo questa scena ed ero inorridito: questa è l’Italia. Stefano masciarelli: un tuo pregio e un tuo difetto...ne ho tanti di difetti (ndr. ride). un pregio? Penso di essere una persona normale, senza grilli per la testa, sempre con i piedi per terra, non mi entusiasmo mai se non vedo la promes-sa realizzata. Difetto? Dico sempre quello che penso anche nei momenti in cui non si dovreb-be dire, anche se magari è sbagliato o è sbaglia-to quello che dico in quel momento. Però, mi piace molto parlare, discutere con una persona, non mi piace mandarla a quel paese e lasciare l’argomento sospeso: mi piace il confronto.

libro preferitol’interpretazione dei sogni di Freud.

Canzone preferitai’ve got you under my skin interpretata da Frank sinatra

Ci regali una tua ricetta…Io amo la cucina semplice quindi vi propongo un piatto di realizzazione semplicissima: gli spaghetti al pomodoro. Faccio un leggero sof-fritto con la cipolla e l’aglio insieme, poi ci met-to il bacon e ci aggiungo mezzo bicchierino di Cognac spagnolo… poi ci metto i pomodorini

interi con una pentola sopra: alla napoletana. Poi gli spaghetti (o la pasta preferita) scolati al dente e ripassati velocemente nella padella del sugo, peperoncino per chi lo vuole…cento grammi e via! Cento grammi sono pochi perché te ne mangeresti mezzo chilo.

ultimo ma non ultimo: perché i nostri let-tori dovrebbero venire a vedervi in teatro con Aladin?Perché si rivivono in quelle due ore dei mo-menti che rievocano delle immagini fotografi-che che ci portiamo appresso da quando sia-mo bambini…e i bambini rimarranno a bocca aperta. Vedere, oggi come oggi, uno spettacolo comunque ricco di avvenimenti, di ritmo, di bravissimi cantanti, di bravissimi ballerini, è accattivante: io lo andrei a vedere, perché a pa-rità di biglietto magari, non vado a vedere per una volta la prosa dove mi faccio, io personal-mente, due palle infinite. Io rivivo un’emozio-ne, sento delle canzoni inedite, tra l’altro tutte riarrangiate, riscritte dai Pooh… insomma è

veramente figo questo musical. Io lo andrei a vedere per questi motivi. Il prezzo giustifica il merito. oggi come oggi chi va a teatro spende anche cifre che arrivano 60/70 euro per anda-re a vedere, talvolta, il nulla… perché di cose che sono veramente il nulla ce ne sono tante in giro.

un proverbio?non fare agli altri quello che vuoi non sia fatto a te.

stefano Masciarelli si è rivelato una persona molto vera, schietta e disponibile; resto in atte-sa di ritrovarlo sul palco del teatro Manzoni di Monza nell’interpretazione del genio di aladin per rivivere quegli scenari e quelle emozioni fantastiche con cui le favole de le mille e una notte riempivano gli occhi della fantasia di me bambina.

24

e tanti altri accessori a

prezzi incredibili......Vi aspettiamo

Stivali da € 29,90Ballerine da € 12,90Borse da € 19,90

mar.-ven.9.30-12.30 15.30-19.30

sabato

9.30-19.30orario continuato

lun.chiuso

orari d’apertura

via Cavour 5, Monza (MB) tel. 347 0783152

VANITY

nuova apertura

19^ RASSEGNAMonza - Teatro S.Carlo Via Volturno 38NOVEMBRE 2011:sabato 19 ore 21.00 BLACK COMEDY di Peter Shaffer Compagnia PARAFRISANDO regia di Daniele Bellè - Alessandro F. Dulbecco

sabato 26 ore 21.00 - domenica 27 ore 16.00LA LUPA di Giovanni Verga Compagnia IL VOLTO E LA MASCHERA regia di Ida Pastori

DICEMBRE 2011:sabato 3 ore 21.00 MOBY 2.11 di Sarah Massa Compagnia LEGATI AD ARTE - regia di Luca Locati

sabato 17 ore 21.00 IL TRITTICO DELLE GABBIE di S. Massini Compagnia LAVORI IN CORSO - regia di Franco Ciani

GENNAIO 2012:sabato 14 ore 21.00 GUARDA L’ALTRO di EnricoRoveris Compagnia IL VELIERO - regia di Enrico Roveris

sabato 21 ore 21.00 L’INDIFFERENZA di Silvio ManiniCompagnia STABILE MONZESE - regia di S.Manini

sabato 28 ore 21.00 RUMORS di Neil Simon Compagnia TAM TAM - regia di Gianni Morabito

FEBBRAIO 2012:sabato 4 ore 21.00 FOOLS di Neil Simon Compagnia AMICI DEL TEATRO - regia di Joseph Geraci

sabato 11 ore 21.00 VAR PUSSÉE LA LAPPA CHE LA ZAPPA! di B. Montrasio Compagnia IMPARA L’ARTE - regia di Bruno Montrasio

sabato 18 ore 21.00 IL MATRIMONIO NELLA BUONA E NELLA CATTIVA SORTE di Mario Alessandro Paolelli Compagnia MOTI INSTABILI - regia di A. De Gregorio

sabato 25 ore 21.00 NON TUTTI I LADRI VENGONO PER NUOCERE -I CADAVERI SI SPEDISCONO LE DONNE SI SPOGLIANO di Dario Fo Compagnia DIETRO LE QUARTE - regia di Massimo Olimpo

a Maria Fregni, signora del teatro

Page 14: Trantran 23

FASHION VICTIM

La vittima della moda non sei solo tu che la indossi, ma soprattutto gli animali sacrificati per la tua vanità.

Vittime per Vanità

cartelli_pellicce.indd 8 11/10/11 09.06

sui nomi dei cinema bisognerebbe fare un lungo discorso.Ci sono nomi che sono stati scelti per motivi pratici. Per esempio alcuni cinema sono stati chiamati con lo stesso nome della via in cui si trovano - Dante, Manzoni, eccetera - per con-sentirne una rapida localizzazione. Altri cine-ma invece, sempre per ragioni pratiche, sono stati chiamati con un nome che comincia con la lettera A perché una volta - oggi meno per via di internet - per scegliere un film si andava a vedere l’apposita pagina dei quotidiani che riportava i nomi delle sale in ordine alfabetico. Pertanto i cinema che avevano un nome che cominciava con la lettera A godevano del non trascurabile vantaggio pubblicitario di trovarsi sulla parte superiore della pagina che notoria-mente è la parte più letta.Ma esistono molte altre categorie di nomi di cinema. Cominciamo con i nomi di pietre preziose e similari: Diamante e smeraldo, ma anche Cristallo e Corallo. Poi ci sono i cinema con nomi di albergo: excelsior, Astor e Asto-ria (e sarebbe interessante capire il motivo per cui anche gli alberghi si chiamano un po’ tut-ti allo stesso modo). Poi ci sono i nomi che omaggiano la modernità come nuovo e Mo-derno. Poi ci sono i cinema che hanno nomi di gusto straniero che ricordano vagamente i film di Friz Lang: Capitol, Metropol, Atlantic (e teniamo sempre presente che con i termini stranieri si riesce a salvare anche l’insalvabile come nel caso di Mignon).Ma non finisce certo qui. sono molto comu-ni anche i cinema con nomi classicheggianti: Anteo, Apollo, Academy, Colosseo, Plinius, rex, Arena, Adriano. saranno forse nomi dati in omaggio ai film peplum? (cioè i polpettoni sull’antica roma, che andavano di moda negli anni Cinquanta). non saprei. Ma non basta.

Ci sono infatti molti cinema con nomi che fanno riferimento allo spazio: Mercury, ode-on, universal e Astra. Astra. eccoci arrivati là dove volevo arrivare. non so perché il cinema Astra si chiamas-se così. so solo che questa estate il cinema Astra di Monza è stato definitivamente abbat-tuto. era a Monza in via Manzoni dal 1939. All’inizio si chiamava reale, poi si è chiamato Margherita ed infine, dal 1946, si è chiamato Astra. Ha chiuso i battenti nel 2005.La malinconia seguita all’abbattimento di una sala cinematografica è diventata quasi un luo-go comune da quando è stata trattata nel film premio oscar nuovo cinema Paradiso ed è stata citata nella canzone di eros ramazzotti dove c’è musica (“hanno buttato giù l’odeon / e ci faranno un discount / un altro sogno che uccidono / un’altra volgarità / qualcuno ha detto è il segno che cambia il tempo”). evitiamo i sentimentalismi e proseguiamo.La fine dell’Astra è simile alla fine del Centra-le e del Maestoso (altri nomi interessanti), sale cinematografiche che non hanno retto a una guerra dei trent’anni che dal 1975 al 2005 ha visto l’esplosione delle tV private, l’arrivo del colore in rAI, e poi l’arrivo dei VHs, dei DVD, dei canali satellitari ed infine l’arrivo di internet.Il risultato tangibile di questa guerra è che dalla metà degli anni settanta ad oggi il nu-mero degli spettatori che vanno al cinema è sensibilmente calato. oggi sarebbe assoluta-mente impensabile per un film, anche per un kolossal americano, staccare oltre 14 milioni di biglietti come invece successe per diversi film negli anni sessanta e settanta. Ad esem-pio per avatar, il film più visto degli ultimi anni, sono stati staccati meno della metà dei biglietti che quarant’anni fa vennero staccati per continuavano a chiamarlo Trinità.

Cosa è successo? semplicemente oggi si va meno al cinema perché evidentemente ci sono altre forme di svago. Ci sono però almeno altre tre ragioni. In primo luogo oggi si viaggia di più nei week end e nelle festività mentre un tempo nei week end e nelle festività i cinema spadroneggiavano. In secondo luogo il prez-zo del biglietto del cinema non è più irrisorio come lo era un tempo. Infine i cinema multi-sala - collocati in aree immediatamente fuori dal centro storico e dotati, al contrario dell’A-stra, di ampi parcheggi - hanno fornito un’of-ferta maggiore per il pubblico e costi minori di gestione per l’esercente, ma hanno dato anche il colpo di grazia ai cinema tradizionali per i quali è stato impossibile competere a queste condizioni. I cinema storici monosala si sono pertanto svuotati e l’unica ricchezza che gli era solitamente rimasta era quella di trovarsi nelle immediate vicinanze del centro storico e comunque in una posizione appetibile dal punto di vista edilizio. Il resto potete imma-ginarlo voi.L’Astra è andato via così e non ritornerà più. Al suo posto sorgeranno verosimilmente ap-partamenti e negozi. non so cosa avesse in mente chi nel 1946 scel-se per quel cinema proprio il nome di Astra. Immagino però che non c’entrassero per nien-te né l’astronomo edwin Hubble né le sco-perte che egli aveva fatto in quegli stessi anni.oggi però suona quasi come ironico pensare che il cinema Astra se ne sia andato proprio in accordo con le osservazioni astronomi-che di Hubble di quel periodo che ci dicono che le galassie si allontanano costantemen-te le une dalle altre per non incontrarsi più.

aStra, maeStoSo, centrale e tanti altri di Juri casati

BiSteatro, MUsica ed eventi a Monza e brianza

26

Page 15: Trantran 23

Mentre da anni, per fortuna, è fuori moda la pelliccia intera, purtroppo numerosi stilisti continuano a proporre capi e accessori di ogni genere – giubbotti, cappotti, guanti, borse, sti-vali, berretti - con bordi o inserti di pelo anima-le. un mercato che lucra nel sangue: brandelli di cadaveri di poveri esseri allevati in condizio-ni allucinanti e uccisi in modo atroce per dare pellicce che costano al produttore meno degli equivalenti sintetici adornano capi per donne e uomini, ma anche per i più giovani, instillando l’idea che si possono sfruttare gli animali an-che nei modi peggiori e che la loro sofferenza e la loro morte sono nulla davanti al capriccio di una teenager. In Italia gli animali allevati a questo scopo ven-gono tenuti generalmente in piccolissime luride gabbie di rete metallica che ferisce loro le zampe, esposti al freddo affinché la pelliccia sia più fol-ta. Le condizioni innaturali cui sono costretti a “vivere” - se si può chiamare vita questa - sono responsabili di casi di cannibalismo tutt’altro che infrequenti e, se sopravvivono, li aspetta una morte orribile: vengono uccisi tramite elettrocu-zione anale per non rovinare la loro pelliccia. Altri animali finiscono i loro giorni soffocati, annegati o bastonati a morte. In Cina, dove i diritti umani sono un optional – figuriamoci quelli degli animali - la vita e la morte di un animale ”da pelliccia” è ancora peggiore. In rete ci sono video di una crudeltà inimmaginabile che testimoniano come vengono ridotti in bran-delli sanguinolenti degli animali, vittime sacri-ficali nel nome della vanità dell’essere umano.

CoSa poSSiamo FarE?se abbiamo già un capo con inserti di pelo, evi-tiamo di indossarlo per non far venire a nessu-no la voglia di acquistarne uno simile. I tessuti sintetici moderni offrono la possibilità di acquistare capi belli, eleganti, caldi e soffici da far invidia a quelli realizzati con pelli vere. Quindi non compriamo indumenti realizzati con pelliccia. Al momento dell’acquisto, assicuriamoci, leg-gendo l’etichetta, che la pelliccia sia garantita sintetica. non compriamo capi senza etichetta o con nomi di fantasia (es. “lupo della Mongo-lia” ecc.) o che non forniscono indicazioni su tutti i tipi di tessuti/materiali usati. non fidia-moci di chi, pur di vendere un capo, garantisce

che è sintetico (spesso ne sa meno di noi), e facciamo attenzione soprattutto ai capi di pro-venienza cinese. rifiutiamo regali in pelliccia. non compriamo quei bei giochini rivestiti di pelliccia per i nostri stessi animali di casa (tipo topini): la “materia prima” è sempre quella. sensibilizziamo altri su questa tema e soste-

niamo gli stilisti e i negozi che si rifiutano di alimentare l’industria che ogni anno distrugge milioni di vite innocenti, lucrando sull’ignoran-za e sull’insensibilità degli acquirenti. Infine, sosteniamo chi porta avanti questa battaglia, come il sindaco di Positano, che ha vietato che nella cittadina da lui amministrata si svolgesse una sfilata di pellicce!

28

di elena Gorla

PeLLICCequando la moda gronda sangue

in cucciadUe chiacchiere a QUattro zaMpe

29

GuS GuS ha fatto il record

Quelle che vedete nella foto sono due co-lombe pavoncelle, una razza costruita dall’uomo che l’ha chiamata così perché la coda, una volta aperta, ricorda la ruota del pavone. Peccato che la maggior parte di questi animali, proprio perché specie esclu-sivamente ornamentale, sia praticamente incapace di volare. nonostante questo, è sempre più diffusa la moda di lanciare que-sti animali all’uscita degli sposi dalle chiese o dai municipi, quale augurio di felicità. e così, finita la festa, sul piazzale insieme ai chicchi di riso rimangono abbandonati degli animali indifesi, che possono essere facile preda di cani e di gatti (ma anche di uccelli rapaci, dal momento che il piumaggio bian-co non consente loro un efficace mimeti-smo), morire di stenti o essere investiti da

DiFEnDiamo i GaTTi nEriIn questo numero di trantran abbiamo parlato molto di Halloween, di quella che do-vrebbe essere una festa per bambini o un pretesto per noi adulti per mascherarci, andare a ballare o per leggere un buon libro e riflettere sulla vera origine di questa festività. Purtroppo ci sono i soliti imbecilli (per non usare termini più offensivi che pur calze-rebbero a pennello) che trovano ogni pretesto per compiere atti barbarici e crudeli sugli animali. Difendiamo i gatti neri e tutti i gatti in generale dall’idiozia umana (leggi la storia vera di un gatto sopravvissuto ad un rapimento ad Halloween sul sito www.trantran.net)Halloween si avvicina. ricordiamo a tutti di bloccare le adozioni dei gatti neri. non fidiamoci di nessuno… Chi ama gli animali capirà e aspetterà qualche giorno in più!

automobili di passaggio. Le due colombe che vedete sono state for-tunate: trovate e raccolte a settembre da passanti presso la chiesa di san Donato a Monza, sono state consegnate ai volontari della Protezione Animali in servizio presso il canile. ora, rifocillate e poste in una gran-de voliera, attendono qualcuno che le voglia adottare. Come enPA non possiamo certamente unirci al coro di auguri, spesso fin troppo entusiastici, che sicuramente avrà salutato l’arrivo sul piazzale di due sposi che hanno permesso che nel loro giorno più importan-te venisse commesso un atto di tale inciviltà e insensibilità.

CoLoMbe LAnCIAte AI MAtrIMonIvero augurio di felicita’?

in cucciadUe chiacchiere a QUattro zaMpe

a cura di Gabriella in collaborazione con enPa sez. Monza e bianza

a cura di Gabriella in collaborazione con enPa sez. Monza e bianza

Page 16: Trantran 23

Al telefono la voce, gentile ma decisa, dà l’appun-tamento per le foto e l’intervista in via della birona, al confine tra Monza e Lissone, al palazzetto della scherma: “Ci vediamo lì alle tre del pomeriggio”. un’ora insolita e così parte l’obiezione un po’ dub-biosa: “Ma a quell’ora c’è già qualcuno?...”. “Credo di no, ma comunque entriamo ugualmente: ho le chiavi”. Logico: lui in quel palazzetto passa gran parte del suo tempo, è un po’ la sua seconda casa, ed è naturale che abbia le chiavi per entrare. Lui è Martino Minuto, finanziere, atleta della Fiamme

gialle e fiorettista della nazionale italiana. e’ nato a Milano il 7 aprile 1988, ma si è trasferito qui con la famiglia quando era ancora praticamente in fasce e si ritiene un monzese al cento per cento. senza dubbio, in questo momento, è sicuramen-te l’atleta di punta della nostra città: ha vinto tutto quello che c’era da vincere (campionati italiani, europei e mondiali) tanto che è il migliore under 20, come vittorie, di tutti i tempi e di tutto il pano-rama mondiale. Il suo ultimo trionfo l’ha ottenuto lo scorso agosto in Cina, a shenzen, dove si sono

svolte le universiadi (che sono le olimpiadi per gli universitari): ha vinto la medaglia d’oro nell’indi-viduale di fioretto, battendo in finale il cinese Lei sheng, attuale numero 1 nelle classifiche mondia-li, e quella d’argento a squadre: in finale gli azzurri sono stati battuti dagli atleti di casa della Cina, ca-pitanati da Lei sheng.sorride quando arriva in sella alla sua Vespa 150 rosso fiammante. spiega: “Ho fatto la patente per la moto, così posso andare anche in tangenziale. Mi muovo spesso, da casa a qui, da qui alla pa-

martino minutonon veDo l’ora Di vincere le olimpiaDidi alfredo rossiFoto di niccolò rossi

30

SportivamenteMonza e brianza in MoviMento

lestra, poi di nuovo a casa: in auto perderei trop-po tempo. Da ragazzino ho vinto per due volte il trofeo Piaggio e in premio c’era un motorino: dal motorino alla Vespa il passo è stato breve….”. In spalla ha la sacca con dentro la divisa, la maschera e il fioretto e in mano ha le due medaglie vinte in Cina e le mostra con piacere: “e’ stata una gran-de soddisfazione, ma è logico che nei miei sogni c’è un’altra medaglia, quella olimpica, anche se so che non sarà facile, prima di tutto perché la con-correnza, qui in Italia, è molto forte. Ci sono stati i mondiali di scherma a Catania pochi giorni fa e io non sono stato convocato. Ma a gennaio riprenderanno le gare di Coppa del mondo e spe-ro, con i risultati, di convincere stefano Cerioni, il commissario tecnico degli azzurri, a convocarmi con la nazionale per le olimpiadi che si terranno a giugno a Londra. spero di farcela e mi sto allenan-do con grande impegno proprio per questo.

ma la vittoria alle universiadi non è una cre-denziale sufficiente? La risposta è decisa: no. Dopo aver vinto tanto come under 20 ho avuto un momento di fles-sione. Forse non c’ero con la testa: questo è uno sport dove devi essere al top sul piano fisico e su quello mentale, altrimenti non vinci. Mia madre ha dovuto lottare contro una forma di tumore al seno e io non ero tranquillo come sempre. Adesso lei ha superato tutti i suoi problemi e questo mi ha dato una grande serenità. Intendiamoci, non cerco scuse: se perdevo la colpa era solo mia. Ma adesso sono convinto che la strada, ancora in salita, sia lì davanti me e che posso percorrerla tutta. Devo solo allenarmi e migliorarmi. semplice da dire, duro ma possibile da realizzare.

parlavi di tua mamma. Che rapporto hai con i tuoi genitori?splendido. Papà Franco è primario ortopedico alla clinica san siro di Milano e mamma Fausta è pro-fessore ordinario all’università cattolica a scienze politiche: insegna economia dello sviluppo. Mi sono sempre stati vicini e mi hanno trasmesso l’a-more per lo sci.

Come, lo sci?È uno sport che loro amano e che anch’io ho colti-vato per anni: ho anche fatto agonismo e mi piace molto. Poi, arrivato a 13 anni, ho dovuto scegliere tra fioretto e sci e ho scelto il primo. Ma sciare mi diverte e ogni tanto lo faccio ancora. Anzi, prima finisco l’università, poi spero di andare a Londra e quindi voglio fare la trafila per diventare maestro di sci.

Quando hai iniziato a prendere in mano il fioretto?A cinque anni: alla televisione vedevo le imprese

31

di zorro e mi divertivo a tracciare nell’aria la ‘M’ di Minuto invece che la ‘z’ di zorro. e così i miei hanno pensato bene di portarmi a provare a fare scherma. Allora il Club scherma Monza aveva sede sotto la chiesa del Carmelo. e’ dal 2000 che è nato questo palazzetto.

Fedele al tuo club come un… carabiniere!Finanziere, prego (ride). sì, sono diciotto anni che vesto i colori di questo club e che ho lo stesso ma-estro, Fabio Mazzotta. non nego che mi abbiano offerto di… trasferirmi altrove, ma io preferisco stare qui. Fabio mi conosce da sempre, sa dove devo migliorarmi, quali sono i miei punti di forza. ormai con lui ho quasi un rapporto di parentela, tanto che è stato anche il mio padrino di cresima. Comunque all’incirca ogni mese c’è una settimana di raduno con gli altri azzurri della scherma al cen-tro tecnico federale e quindi mi tengo in contatto con gli altri compagni.

Sci, fioretto, allenamenti, sedute in palestra: non è che la tua giovinezza ti stia scappando via immersa in mille impegni?no, e perché? Faccio uno sport che amo, studio, mi diverto, mi trovo con gli amici. basta organiz-zarsi e c’è il tempo per fare tutto. L’importante è non buttarlo via, il tempo.

a proposito di studi: che facoltà frequenti?economia di gestione aziendale: mi mancano tre esami e poi mi laureo. Ce la farò per la fine di di-cembre, perché poi iniziano le gare di Coppa del mondo e sarò in giro per l’europa. La tesi la farò sulla negrini, l’azienda di Verona che dal 1897 produce materiale tecnico per la scherma. tutto in… casa, insomma.

l’elenco dei paesi in cui sei stato a gareggiare non finisce più: dalla Cina all’Egitto, dalla Corea alla Bulgaria, dalla russia a Cuba, eccetera ec-cetera. Quale di questi paesi ti è piaciuto di più?La verità è che quando vai da qualche parte per

tirare di fioretto, di tempo te ne resta davvero poco per fare altro. Di solito di un paese straniero io fre-quento gli aeroporti, i mezzi di trasporto, gli alber-ghi e i palazzetti dello sport. Quello che vedo delle città lo guardo da finestrini dei taxi o dei pullman… Ma io sono innamorato degli stati uniti: lì, curio-samente, non ci sono mai stato per far gare, ma invitato per due volte dalla loro federazione ad alle-narmi con gli atleti statunitensi. Ho avuto anche il tempo di guardarmi attorno con un po’ di calma e quel paese, devo dire la verità, mi affascina.

E a fidanzate, come siamo messi?bene, grazie, soprattutto perché è una sola. e’ sve-dese, si chiama emma samuelson ed è anche lei un’atleta: solo che lei tira di spada. siamo assieme dal 2007 anno in cui, in turchia, siamo diventati campioni del mondo under 20, ognuno nella sua specialità.

E quando vi vedete?Io devo dire grazie a… santa ryanAir! C’è un volo di-retto che parte da orio al serio e arriva a goteborg, dove lei abita. un’ora e mezza di volo, più un paio d’ore per arrivare a bergamo con tre quarti d’ora d’anticipo sulla partenza. Porto con me solo il baga-glio a mano e faccio il check in on line. tutto velo-cissimo: credo che se avessi una fidanzata a roma o a napoli ci metterei più tempo a raggiungerla!.

E fra voi non… incrociate mai le armi?no, anche perché spada e fioretto sono due specia-lità diverse (ride). Abbiamo un rapporto splendido basato sulla fiducia e sulla stima. Ci raccontiamo tutto e siamo felici anche quando non siamo insie-me: basta che uno pensi all’altra. Certo, ci vediamo meno di quello che vorremmo, ma va bene così. Lei deve allenarsi là e io qui. Magari ci ritroveremo insieme a Londra, nel prossimo giugno, prima sul-la pedana olimpica e poi a Piccadilly Circus…Auguri, Martino, e che il sogno diventi cronaca. Cronaca sportiva e non solo.

DarE a luCaQuEl CHE è Di luCa

A proposito di gus gus, l’auto che ha fatto il re-cord del mondo di velocità lo scorso agosto sul lago salato di bonneville, Fabio Montani, che quell’auto ha guidato, ci ha chiesto di precisare che lo streamliner è stato progettato dall’inge-gnere veronese luCa pianCaSTElli e non dal Politecnico di Milano. Il Politecnico ha solo assegnato al team dei giovani laureandi per dare una mano, uno dei quali si è laureato proprio con una tesi su gus gus.

luca Piancastelli accoglie felice Fa-bio Montani dopo che ha stabilito il nuovo record del mondo di velocità.

Page 17: Trantran 23

Questo numero di trantran, vuoi perché finalmente è arrivato l’autunno, vuoi per-ché siamo vicini ad Halloween, è stato in parte incentrato sul mistero e, appro-fondendo mano a mano i vari argomenti, ci siamo accorti che la brianza è davvero una terra ricca di enigmi e misteri insolu-ti. uno dei più grandi accadde nel 2004, nella bella cittadina di Desio. Il 4 luglio, per la precisione, in un campo appena fuo-ri dalla città, sarebbe apparso un cerchio nel grano, 36 metri di diametro per due cerchi concentrici con le spighe piegate in maniera alternata e oraria e antioraria, ad effetto rilievo. I cerchi nel grano, meglio conosciuti come CroP (in lingua inglese) sono areee di campi (di grano o cereali) che risultano appiattite in alcune parti in maniera da formare, se osservate dall’alto, disegni geometrici o figure perfette. Mol-te teorie ufologiche si sono fatte strada, in merito a questo fenomeno, sin dagli anni ’80 anche se, per alcune di esse, sono sta-ti individuati i “burloni” che, usando assi,

cavi e funi, le avevano realizzate. tuttavia non per tutti i crop la spiegazione sta nello scherzo ingegnoso di qualche artista della burla. A Desio infatti, come riportato nel libro il grande libro dei misteri risolti e irrisolti della lombardia (tradizioni Ita-liane newton) e come riportarono alcuni giornali locali, oltre ai crops vennero anche avvistati parecchi fuochi fatui (ovvero pic-cole fiammelle di colore blu che si avvista-no spesso nei cimiteri o in luoghi paludosi) e si rilevò un elettromagnetismo superiore alla media. Dopo questo avvenimento del 2004 in brianza scoppiò la moda dei crops e, dal 2004 al 2008, ne vennero trovati altri per tutte le forme e per tutti i gusti a Lissone, Meda, Muggiò, Albiate, briosco, ecc… Ma l’interesse per il fenomeno andò lentamente scemando, lasciando nella no-stra memoria brianzola la vicenda di Desio come la prima e la più misteriosa. Ma non è finita qui. Pare anche che Desio fosse già, in tempi medioevali, una cittadina vivace e che le sue origini siano da ricercare ancora

più lontano, niente meno che di epoca pre-romana, risalenti a popolazioni celto-liguri come testimonierebbe anche la presenza di un’ara celtica dedicata a divinità locali. sia-mo abituati a dare sempre per scontato tut-to e spesso non ci rendiamo neanche conto del prestigio e dell’antico valore della terra che calpestiamo. Certamente Desio è una città godibilissima, con il centro, i merca-tini che verranno a natale, il suo frizzante interesse per il teatro, lo sport (ricordiamo per esempio le giovani promesse della gin-nastica ritmica!) e la cultura. La vivacità che la rendeva un punto di riferimento per i comuni vicini nel medioevo, non è certo venuta a mancare. Ma siamo vicini a Hal-loween, la notte delle streghe e dei misteri. godiamoci, come i bambini, ciò che non sempre ha una spiegazione razionale e do-mandiamoci se mai davvero gli extraterre-stri sono stati anche qui, tra noi, a Desio…

DESio le origini celtiche ed i misteriosi crop del 2004

NoNsoloMoNzapaesi, paesini, città di Monza e brianza

organizzato dal Coordinamento Desio Città aperta in col-laborazione con i Missionari saveriani e con il patrocinio dell’Assessorato alla Multiculturalità.programma del corso: In cucina con le donne del mondo, per conoscere le ricette tipi-che di ogni Paese, dall’Asia all’America, dall’Africa all’europa.Domenica pomeriggio dalle 15 alle 18 presso l’Istituto dei Missionari saveriani in Via Don Milani, 3. sarà allestito anche uno spazio giochi per i bambini. la partecipazione è gratuita e non necessita di preventiva iscrizione.

Calendario del corso:27 novembre 2011 22 gennaio 2012 04 marzo 201229 aprile 2012

CorSo Di paSTiCCEria ETniCa pEr DonnE iTalianE E STraniErE

32

sull’ultimo numero di Trantran abbiamo pubblicato la lettera di una lettrice che si lamentava delle interminabili attese davanti alla sbarra abbassata del passaggio a livello di via bergamo a Monza. Le osservazioni dei lettori sono sempre benvenute, e in questo caso una semplice ricerca su google ha ra-pidamente confermato, con oltre 25.000 ri-sultati ottenuti, la fondatezza e il rilievo della lamentela. I più penalizzati dalla sbarra abbassata di via bergamo sono coloro che devono attraversare il passaggio a livello in bicicletta o a piedi, poiché per lo meno gli automobilisti di pas-saggio - spendendo qualche minuto in più - possono fare un percorso alternativo. Quin-

di in via bergamo c’è un conflitto in merito al diritto di precedenza tra diversi gruppi di persone che devono spostarsi contemporane-amente: i “locali” a piedi ed in bici, e i pen-dolari ferroviari. In certi momenti della giornata per i pedoni e le bici la sbarra può rimanere abbassata an-che per quaranta minuti di seguito e, poiché a nessuno piace aspettare quaranta minuti, tale situazione ha spinto molti a prendere l’abitudine di passare sotto la sbarra per at-

traversare. tutto ciò è andato avanti fino a che i tre distinti incidenti mortali che si sono verificati tra maggio e luglio non hanno pub-blicamente e tragicamente messo in luce l’e-sistenza del problema. sicuramente alla base di questi incidenti c’è stata una forte dose di imprudenza: il passag-gio a livello è stato installato proprio per evi-tare incidenti e se la sbarra è abbassata vuol dire che sta per arrivare un treno. Pertanto passare sotto la sbarra è un grave azzardo, peraltro particolarmente rischioso perché a ridosso del passaggio a livello c’è una curva che rende impossibile vedere il treno arrivare. In ogni caso rimane comunque il fatto che l’imprudenza era diventata un comporta-

mento abituale davanti ad una sbarra che era sempre più frequentemente abbassata per consentire il passaggio di un numero ogni anno maggiore di treni.Le cause di questa situazione devono esse-re cercate principalmente nella crescita della popolazione lombarda – oltre un milione di persone in più in 20 anni - dovuta al forte afflusso di immigrati. tale crescita ha ge-nerato un costante aumento della domanda di trasporto ferroviario e non solo. A ciò va

aggiunto che Monza è da sempre anche uno snodo fondamentale per la rete nazionale del trasporto merci con ottanta lunghissimi e lentissimi treni che devono transitarvi ogni giorno. In questo momento è impossibile frenare la domanda di trasporto ferroviario che anzi è destinata a crescere così come la domanda di trasporto merci su ferro. Pertanto la compo-sizione delle distinte esigenze dei pedoni, dei ciclisti e dei pendolari ferroviari passerà ine-vitabilmente attraverso una netta distinzione dei loro percorsi: i treni dovranno avere i loro percorsi protetti che non si dovranno più in-tersecare con i percorsi stradali. L’eliminazione di tutti i passaggi a livello, che dovranno essere sostituiti da ponti o sotto-passaggi, garantirà al trasporto ferroviario la massima frequenza possibile, e contempora-neamente garantirà ai pedoni, ciclisti ed au-tomobilisti una viabilità scorrevole e sicura. eliminare tutti i passaggi a livello vorrà dire però costruire molti ponti o sottopassi, cioè vorrà dire fare lavori lenti e molto costosi. Questo in generale, ma nel caso particolare di via bergamo?In questo momento non c’è una data certa di inizio lavori, il cui costo finale supererà i 4 milioni di euro. già sappiamo però che i lavori non saranno brevissimi. Infatti, prima di costruire il sottopassaggio, dovranno es-sere spostati una serie di sottoservizi ed in particolare quelli fognari. Alla fine dei lavori il passaggio a livello verrà chiuso per sempre al transito di pedoni, bici e auto. Il sottopasso che verrà costruito sarà solo ciclopedonale, mentre le auto continueranno a fare il per-corso “alternativo” che hanno fatto fino ad oggi. Ad occhio e croce, se tutto va bene, l’inaugu-razione ci sarà tra fine 2013 ed inizio 2014.

passaggio a livello

pendolareil viaggio QUotidiano è per Me Una vocazione

di Juri casati

in ogni caso riMane coMUnQUe il fatto chel’iMprUdenza era diventata Un coMportaMento abitUale davanti ad Una sbarra che era seMpre più freQUenteMente abbassata per consentire il passaggio di Un nUMero ogni anno Maggiore di treni.

33

Page 18: Trantran 23

Il mondo è bello perché è vario, è un modo di dire diffuso e assolutamente vero. La varietà è ricchezza perché infallibile rime-dio contro la noia, per questo in molte oc-casioni sperimentare qualcosa di nuovo non può che far bene. Per questo motivo abbiamo deciso di avvicinarci e proporvi un piatto un po’ diverso dal solito, capace di racchiudere i colori ed i profumi di una terra lontana ed affascinante: il Messico. siamo quindi ospiti del ristorante Il Meridas di Lissone, in via XX settembre, 143. Ci accolgono i due proprietari, Luca e Mat-teo, che prima di accompagnarci in cucina per guidarci nella preparazione di una deli-ziosa specialità messicana, ci tengono a fare una precisazione e sfatare un falso mito: troppo spesso si è portati a credere che la cu-cina messicana sia tutta molto “pesante” e sempre piccante… nulla di più falso!

sono tantissimi i piatti proposti capaci di of-frire sapori freschi e leggeri o piatti del tutto privi di peperoncino!…e se i nomi sul menù possono a prima vista apparire sibillini sarà sufficiente leggere la loro descrizione o chiedere aiuto e consiglio al preparatissimo personale di sala oppure provare le offerte della nostra griglieria che propone solo carni di manzo, filetti e contro-filetti, di provenienza argentina.

È giunto il tempo di accingerci ai fornelli per imparare, sotto la loro esperta guida, a por-tare un po’ di sole sulle nostre tavole anche nei mesi più grigi.Prepariamo la cesta de mais con gambas, un cestino di mais fritto e croccante ripieno di gamberi, peperoni, insalata ed avocado. un piatto davvero molto fresco e leggero, un’in-salata gustosa e diversa dal solito arricchita dalla golosità di un contenitore speciale e tutto da gustare…Innanzitutto friggete le tortillias di mais (una

per ogni commensale) con un “coppino” per dar loro la forma di cestino. Le lasciate scola-re con cura e, quindi, riempitele (senza esa-gerare: è necessario lasciare lo spazio per gli altri deliziosi ingredienti!) con dell’insalata fresca di stagione. In padella fate saltare i peperoni e la cipolla con il lime e aggiungete l’avocado a pezzi e, naturalmente, i gamberi. salate e pepate il tutto secondo il vostro gusto. A cottura ul-timata (bastano pochi minuti) procedete col riempire i cestini: il piatto è pronto!se volete un abbinamento perfetto vi consi-gliamo di servirlo con dell’ottima sangria: la nostra è davvero una delizia ma, per ora, la sua ricetta rimane un segreto!

i SeGreti dellochefricette e trUcchi in cUcina

trantran conSiGlia

CestIno DI MAIs rIPIeno DI gAMberI, PePeronI eD AVoCADo.

34

4 tortillas di mais12 code gambero e 4 gamberoni1 peperone rosso1 peperone giallo1/2 cipolla di tropeamaisavocado (1/4)insalata verdelimesale

inGrEDiEnTi pEr 2 pErSonE

inFo

riSToranTE mEriDaSvia XX settembre, 143 - Lissonetel. 039 9162172 www.ilmeridas.it

Chiuso la domenica. sera: aperti dal mercoledì al sabato.Mezzogiorno: aperti dal lunedì al venerdì, anche cucina italiana.

un aSSaGGio di meSSico a liSSone il ristorante Meridas

CAntInA LA FrAsCA

Come ogni anno si avvicina l’atteso momento in cui sarà finalmente possibile degustare il primo prodotto della vendemmia di quest’an-no, il vino novello, che si prepara, fresco e fruttato, a deliziare il palato degli appassionati a partire dalla data del 6 novembre. Per cono-scere e capire meglio il particolare carattere di questo giovane prodotto di cantina ci siamo rivolti a chi di vini e cantine di certo se ne in-tende, la sig.ra Maruschka, esperta cantiniera di Cantina La Frasca, a Monza in via ticino, 15 (zona san Fruttuoso).La particolarità di questo vino, ci spiega, risie-de tutta nella differente tecnica di fermenta-zione ossia mediante macerazione carbonica. Attraverso questa tecnica, infatti, il vino fer-menta in tempi molto più ridotti, sono suffi-cienti circa 20-25gg e ne risulta un prodotto dai sentori giovani e freschi, caratterizzati da sentori di sottobosco, di more, di lamponi. Quest’anno la cantina La Frasca proporrà due tipi di vino novello, entrambe prodotti da uve Cabernet e Merlot, e sarà disponibile sia im-

inolTrE alla CanTina la FraSCa...trovare ben 10 etichette di vino sfuso, acqui-stabili anche a litro, e per gli amanti del friz-zante anche un prosecco ed una birra cruda.Per gli acquisti di quantitativi superiori al li-tro La Frasca propone ai suoi clienti un co-modissimo e innovativo strumento di conser-vazione dei vini, la bag in box, che consente, anche senza travaso, di conservare anche per un anno la fragranza del vino. Le bag in box

proposte da cantina la Frasca oltre alla pra-ticità di servizio (rendono possibile spillare anche un solo bicchiere alla volta) e conser-vazione non trascurano l’estetica: sono infat-ti un complemento per l’arredo della cucina, realizzate in legno chiaro, rappresentano an-che una bella ed utile idea regalo. Alla cantina La Frasca idee regalo e le golosi-tà non si fermano al calice: qui, infatti, potre-te trovare anche altri tipici prodotti friuliani: aceti balsamici, salumi, formaggi, farine di polenta e, da fine ottobre e per tutti i mesi invernali, altri prodotti caratteristici quali conserve e sughi a base di radicchio e zucca e dolci tipici natalizi.Cantina La Frasca il luogo perfetto per sod-disfare il palato e addolcire la vita di tutti i giorni…con i costi di una vera cantina di pro-duzione!

[email protected] www.cantinalafrasca.com

bottigliato che sfuso.per festeggiare l’arrivo del vino novello la cantina la Frasca aspetta tutti, domenica 6 novembre, per una fantastica degusta-zione gratuita di questo prelibato prodot-to d’autunno accompagnato da deliziosi assaggi dei tanti prodotti Friulani che ar-rivano freschi ogni settimana direttamen-te dalle zone di produzione: salumi tipici come il salame friulano, con l’aglio o sen-za, la soppressata e i saporitissimi formag-gi come il Cividale, il saporito delle valli, il montasio, la Friulotta, ecc.un’occasione da non lasciarsi scappare!

Page 19: Trantran 23

Il dottor Andreani, l’illustre luminare, non aveva mai voluto raccontare a nessuno gli eventi di cui fu testimone ad inizio carriera, quando era ancora un giovane medico di cam-pagna, fresco di nomina nel paese di ***. Qualche mese fa volle raccontare a me quei fatti, facendomi però solennemente giurare che li avrei divulgati solo dopo la sua morte.scrivo queste poche righe in uno stato di emozione profonda per la recente scomparsa del mio maestro, il dottor Andreani, avvenuta

due sere fa. Con la sua morte si scioglie anche il giuramento che gli feci, e lascio al lettore il compito di giudicare come meglio crede i fatti che seguono.

Il dottor Andreani giunse a *** - paese nel quale avrebbe dovuto prendere servizio il gior-no dopo – in un tardo pomeriggio di fine no-vembre. Il treno delle cinque lo aveva lasciato alla fermata del paese vicino e lui, non trovan-do di meglio, aveva percorso a piedi, sotto un

nevischio insistente, gli ultimi chilometri che lo separavano dalla sua destinazione. Il paese era una piccola comunità molto isolata nella campagna brianzola, tra colline non proprio dolci e strade che nei mesi invernali diventa-vano spesso impraticabili. La strada che conduceva a ***, prima di en-trare in paese, lambiva un piccolo cimitero nel quale, al momento dell’arrivo del dottor Andreani, si stava svolgendo un funerale. La posizione del cimitero, un modesto rettango-

I RESTI DEL VAMPIROdi erik rastenburg

una scena dinosferatu il vampiro (1922)di Friedrich wilhelm Murnau

raccontiamocilibri, racconti, scrittUra e poesia

36

lo infossato rispetto al livello della strada, gli consentiva di assistere alla cerimonia senza che nessuno si potesse accorgere della sua presenza. Alle esequie erano presenti pochis-sime persone. Anzi, a parte un becchino con un vistoso crocifisso al collo e il prete, al dottor Andreani parve che non fosse presente nessun altro.

Pochi giorni dopo il funerale cominciarono a verificarsi i primi casi del morbo. I soggetti colpiti erano tutte donne, giovani donne. I sintomi erano: spossatezza, tempe-ratura corporea inferiore alla media, fastidio di fronte alla luce, pallore profondo, inap-petenza, insonnia assoluta ed allucinazioni. Queste ultime in particolare suscitavano una profonda impressione negli abitanti del pae-se, soprattutto perché tutte le ragazze avevano allucinazioni simili. Infatti tutte parlavano di una persona con ali e denti aguzzi che si chi-nava su di loro e spalancava la bocca. Più in là di questo punto non si riusciva a capire perché i vaneggiamenti prendevano il sopravvento e i discorsi diventavano incomprensibili. Con il crescere del numero delle contagiate – si registrava circa un nuovo caso al giorno -, cresceva anche una palpabile inquietudine nel paese.Inutile fu ogni tentativo del dottor Andreani, da pacato uomo di scienza, di portare calma e razionalità tra quelle vecchie case dove evi-dentemente proliferavano sciocche credenze pagane.Inutile fu ogni suo tentativo di spiegare che, per contrastare la diffusione del morbo, le preghiere non servivano a nulla, e tanto meno servivano i riti notturni ai quali assisteva ogni notte dalle finestre del suo studio. Inutile fu ogni suo tentativo di chiedere chiari-menti in merito alla persona di cui aveva visto il funerale, alle circostanze della sua morte, e i motivi dell’assenza della famiglia al funerale. nessuno aveva voglia di parlare di quell’uomo e molti facevano il segno della croce solo a sen-tirne pronunciare il nome. era chiaro tuttavia che tutti lo considerassero come l’origine del male oscuro che colpiva le ragazze del paese. I modesti libri in dotazione ad un giovane ed inesperto medico di campagna – quale era allora il dottor Andreani - non erano di alcun aiuto nell’individuare la natura e l’ori-gine del contagio, e così il dottor Andreani si fece mandare altri libri dalla città e poi, non soddisfatto, se ne fece mandare altri ancora. e qualcosa, in certi testi scritti in francese che si era fatto inviare dalla biblioteca universita-ria, effettivamente c’era. Alcuni casi, in tutto e per tutto simili a quello a cui si trovava di fron-

37

te lui, erano stati registrati anche in piccole e remote comunità rurali dell’europa orientale. Apprese così di non trovarsi di fronte proprio ad una malattia, quanto piuttosto ad un feno-meno di autosuggestione collettiva che colpiva solo le comunità rurali più isolate e più espo-ste nei confronti di quella che, alla fin fine, non era altro che un’atavica superstizione.La mattina dopo però, quando si stava pre-parando per una nuova giornata di lavoro, il dottor Andreani venne attirato dalle grida provenienti dalla strada. tutti correvano verso il cimitero, come impazziti, gridando frasi in-comprensibili. Anche il dottor Andreani corse immediatamente al cimitero per vedere cosa era successo e lì vide che il cancelletto della cappella, dove si trovava il feretro di quell’uo-mo, era stato forzato e che la sua bara era stata scoperchiata. sparsi a terra c’erano un piccone, un piede di porco, un martello, un crocifisso, alcune torce spente, un rosario e dei paletti di legno aguzzi. Il corpo dell’uomo invece era sparito.Il dottor Andreani si fece coraggio ed osò chie-dere al prete, quasi con brutalità, chi fosse quell’uomo e perché tutti ne avessero paura. Il prete, pur tra mille tentennamenti, alla fine spiegò che molti anni prima la Chiesa locale aveva ricevuto dall’estero una generosa dona-zione - molto generosa, a quanto pare - che proveniva dall’ultimo erede di una nobile fa-miglia dell’europa orientale. Il nobile chiede-va in cambio solo la concessione di un piccolo spazio nel cimitero del paese per costruirvi una cappella che avrebbe dovuto ospitare le sue spoglie dopo la sua morte. La proposta venne accettata e della vicenda non si parlò più per anni, finché non giunse in paese la no-tizia della morte di quell’uomo seguita, dopo qualche settimana, dalla sua bara.I primi casi del morbo riportarono però alla memoria un’antica storia locale – una di quel-le che si raccontavano davanti al fuoco nelle sere d’inverno - che preconizzava l’arrivo di uno straniero che avrebbe aggredito di notte le ragazze del paese per succhiare il loro sangue. La stessa leggenda tramandava anche quale fosse l’unico rimedio possibile per liberarsi dello straniero, e cioè conficcargli un paletto di frassino nel cuore. Alcuni abitanti del paese si convinsero che le ombre tremolanti proiettate dal fuoco del camino davanti al quale si raccontavano quelle storie avessero preso vita, e pertanto decisero di esumare il corpo dello stranie-ro per ucciderlo conficcandogli un paletto di frassino nel cuore. Quando però scoper-chiarono la sua bara, si trovarono di fron-te ad un animale enorme che spiccò il volo

senza lasciar loro il tempo di colpirlo, e che filò via come un’ombra scura nella neve. Davanti a quella bara vuota, prova irrefutabile della presenza in paese di un essere maligno, si raccolse un drappello di contadini decisi a dare la caccia a quell’essere, qualsiasi cosa fosse. Il dottor Andreani tentò di dissuaderli e, citando i libri che aveva letto, chiese loro di non farsi suggestionare da leggende e super-stizioni che non avevano alcun fondamento scientifico. tuttavia anche lui dovette prende-re parte, seppur da spettatore, a quell’assurda caccia, se non altro per soccorrere gli eventuali feriti. e fu proprio il dottor Andreani verso sera – proprio lui che era così scettico – il primo a scorgere in lontananza un uomo che fuggiva sulla neve. era proprio l’uomo che cercavano? o era piuttosto il volo sgraziato di un pipistrel-lo sulla neve? Comunque sia quell’essere fug-giva, braccato dai suoi inseguitori, verso l’a-perta campagna, nel turbinio di una tempesta di neve notturna. Da quel momento in poi le battute di caccia si susseguirono le une alle altre per tre giorni e per tre notti sotto una neve incessante.una dopo l’altra tutte le pattuglie di contadini armate di forconi, torce, crocifissi e paletti di frassino aguzzi, però ritornarono sfinite alla base dicendo di non aver trovato nulla. era strano: la neve era caduta copiosamente, le tracce dovevano essere ben visibili, e almeno qualche pattuglia avrebbe dovuto incrociarle.

solo molte settimane dopo, quando da poco era cominciato il disgelo, alcuni contadini di un paese vicino rinvennero la carcassa di un animale semicongelato che, inspiegabilmente, aveva un volto dai lineamenti terribili ma con-temporaneamente eleganti ed indossava degli abiti di ottima fattura anche se di un gusto molto antiquato. nei paesi vicini si vociferò di uno straniero, irsuto e deforme, che era sceso dalle Alpi e che era stato sorpreso ed ucciso da quella tor-menta di neve che si era verificata alcune set-timane prima del rinvenimento di quei resti. Ma le sue ali, il suo corpo coperto di pelo ispi-do e suoi denti aguzzi smentivano la sua ap-partenenza al genere umano, mentre il paletto di frassino conficcato nel petto all’altezza del cuore smentiva la tesi della morte accidentale.La carcassa dell’animale fu cremata la sera stessa e le sue ceneri furono gettate nel Lam-bro quella notte, in un punto che il dottor An-dreani preferì non conoscere mai.

Page 20: Trantran 23

Profondi e malinconici i celebri versi di Pavese racchiudono l’immagine romantica, sospesa in una nostalgia antica, di questo territorio bello e faticoso, come il lavoro dei campi che da sempre ha contraddistinto la sua economia basata sulla produzione agricola e sulla sapiente lavorazione dei suoi prodotti. Le Langhe sono una terra so-spesa nel tempo, le sue dolci colline coltivate a vite sembrano onde ordinate e ritmate che scandisco-no attraverso spettacolari variazioni cromatiche il susseguirsi eterno delle stagioni. Le vallate sono fresche e dominate da fitti boschi in cui si celano preziosi i tesori della terra, i pregiati tartufi. Qua e là, sparpagliati sulle vette delle colline, si affaccia-no piccoli borghi di origine medievale e, talvolta, arroccati sui cucuzzoli più impervi, imponenti ca-stelli di antica memoria dominano la campagna sottostante. uno scenario struggente ed inconta-minato, in cui natura e opera umana si fondono in armonia sotto il segno di una tradizione d’origine arcaica. A tutela e salvaguardia di questa ricchezza naturale è recentemente stata proposta la candida-tura dei paesaggi di Langhe e roero e Monferrato a patrimonio unesCo.I comuni di questi territori si sono riuniti in con-sorzi per la promozione di queste zone giungendo all’istituzione di due percorsi, due vere e proprie strade, che si snodano fra borghi e campagna gui-dando il turista alla scoperta dei tanti e preziosi tesori che vi sono custoditi.la strada romantica delle langhe e del roero è un percorso quasi cento chilometri che si snoda fra strade e sentieri incastonati in un paesaggio poeti-co capace di risvegliare anche nel visitatore meno attento infinite emozioni e suggestioni. Lo spirito di questo territorio si manifesta, infatti, in modo inequivocabile anche attraverso i più piccoli det-tagli: un albero secolare che veglia sul ciglio della strada il cammino del viandante, l’antica insegna di un’osteria che invita all’assaggio di quanto qui si può gustare di genuino ed immutato, la torre di un antico castello che dall’alto vigila la quiete della

campagna e sembra ammonire chi le si fa incontro con intenzioni di rovina…Ma se, per chi proviene dalla Lombardia, le Lan-ghe appaiono come una meta perfetta per un week end da sogno non bisogna scordare che la fama di queste terre attira ogni anno moltissimi stranie-ri desiderosi di visitare i luoghi in cui i prodotti d’eccellenza del made in italy prendono vita e, soprattutto, anima. In viaggio nel cuore delle Lan-ghe non si può non dirigere i propri passi lungo la famosa strada del barolo: le sinuose colline del-la Langa del barolo e del barbaresco, in autunno inoltrato sembrano infiammate dal porpora che in

questo periodo colora i suoi vigneti e ricorda che, finita oramai la vendemmia, la natura e l’uomo si preparano al riposo e, quindi, al momento predi-letto per gustare i frutti pregiati della stagione pas-sata. tartufi e vino sono, qui nelle Langhe, i prota-gonisti indiscussi. nello splendido borgo di Alba, fino al 13 novem-bre, è di scena la celebre kermesse internazionale dedicata al Tuber Magnatum Pico, il rinomato tar-tufo bianco tipico di queste zone . tema centrale di questa 81ª edizione è l’abbinamento tra il tartufo bianco d’Alba e la pasta. La Fiera Internazionale del tartufo bianco di Alba si concluderà il 13 no-vembre con l’asta mondiale del tartufo quando il Castello di Grinzane Cavour si collegherà via satellite con Hong Kong dove una platea di appas-sionati si contenderà i più preziosi esemplari. Il Tuber Magnatum Pico (tartufo bianco d’Alba o bianco pregiato) da sempre, infatti, mantiene il primato, oltre che nel gusto, anche nei prez-zi, motivo per cui non è eccessivo asserire che il commercio di tartufi è un regno in cui, da sempre, si sono contraddistinte figure mitiche e caratteri-stiche. Giacomo morra, albergatore e ristoratore al savona di Alba, è stato il pioniere del commer-cio di tartufi, il re indiscusso, quasi simbolo della fama di questo tubero. Per primo ne comprese le enormi possibilità turistiche ed enogastrono-miche e, con felice intuizione, diede ad esso un nome e cognome: tartufo d’Alba. A partire dagli anni ’20 Morra dedicò al tartufo attenzioni par-ticolari: promosse la nascita della Fiera e lo fece conoscere al mondo tramite l’omaggio dei più splendidi esemplari trovati ogni anno a personali-tà di spicco del panorama politico internazionale, a celebrità dello spettacolo o del mondo sportivo. nel ’49 scelse la bellissima rita Hayworth, segui-rono Winston Churchill, Marylin Monroe, Joe Di Maggio, Krusciov e moltissime altre celebrità che indussero, anno dopo anno, la stampa interna-zionale a parlare con toni sempre più entusiastici della rarità ed unicità del prezioso tubero d’Alba.

verdiSSimocUriosità proprietà e Usi delle piante intorno a noi

38

anche tu sei collina e sentiero di sassi

e gioco nei canneti, e conosci la vigna che di notte tace.

Tu non dici parole.

Cesare pavese

lanGhe una terra che cela tesori

dalle morbide colline di barolo al borgo storico d’alba per la fiera internazionale del tartufo: quando natura diviene eccellenza.

39

si rinnova anche per la stagione 2011/2012 la collaborazione tra l’Assessorato al turismo e spettacolo del Comune di Monza e Monza spazioCinema.Prenderanno il via il prossimo mese di ottobre le numerose rassegne rivolte a tutte le fasce d’età che i tre cinema cittadini, Capitol, Me-tropol e teodolinda, propongono al pubblico monzese. La speranza è quella di eguagliare il grande successo riscosso dall’annuale edizio-ne dell’arena estiva “Cinema sotto le stelle” tenutosi presso il Cortile d’onore della Vil-la reale, che ha registrato un sensibile au-mento di presenze rispetto allo scorso anno.L’affluenza più alta di pubblico è stata regi-strata alle anteprime dei film Cars 2, Kung Fu Panda 2 e Harry Potter, e nella serata con in-gresso gratuito del 15 agosto.

“Abbiamo voluto pensare a rassegne ben di-stinte per rispondere ai desideri e alle esigenze di tutti i monzesi, dai bambini ai ragazzi fino ai grandi. La mia speranza – afferma l’Assessore al Turismo e Spettacolo Andrea Arbizzoni - è che con iniziative come queste, i nostri cit-tadini possano riscoprire il piacere di recarsi ai cinema del nostro territorio, luoghi suggestivi ben lontani dal caos e dall’omologazione delle multisale che ormai nascono in ogni centro commerciale. Le nostre sale cinematografiche sono spazi più raccolti, dove ritrovarsi e pas-sare del tempo di qualità all’insegna del buon cinema; un’alternativa di aggregazione ai film che ormai invadono le nostre case attraverso le pay-tv costringendoci di fatto a un isola-mento”.

Dai primi giorni di ottobre hanno preso il via le rassegne al teodolinda spazioCinema: A qualcuno piace al cinema, un programma ric-co dei più importanti successi della stagione, con un’attenzione particolare verso i film di

qualità nazionali e internazionali. sempre al lunedì, ma tutto il giorno, Sound&Motion Pictures: la rassegna rivolta a tutti coloro che amano “gustarsi” un buon film in lingua originale.tutti i lunedì e i martedì alle 15.30 è in pro-gramma la rassegna Al cinema con te, che vede ormai da anni un successo crescente e che unisce il piacere del cinema di qualità ad una buona tazza di tè (…e biscotti). È stata confermata anche quest’anno la col-laborazione con l’Azienda net – nordest trasporti che permetterà agli abbonati di non pagare il biglietto dei trasporti pubblici sulle tratte urbane di Monza per recarsi al cinema. Dal mese di novembre tornerà la rassegna ri-Vediamoli, il grande cinema di qualità all’in-credibile prezzo di € 2,50, tutti i mercoledì al Metropol spazioCinema. un’occasione per rivedere i grandi successi della stagione, pel-licole nazionali e internazionali presentate e premiate nei più importanti Festival Cinema-tografici.Al Capitol spazioCinema, largo ai più pic-coli con Sabato in festa, la rassegna rivolta a bambini ragazzi e famiglie, che propone al sabato pomeriggio i film e cartoni animati più apprezzati dal giovane pubblico nell’ultima stagione, insieme a film di recentissima usci-ta.sempre al Capitol, tutti i venerdì sera Aperi-tivo al cinema, il modo migliore per iniziare il weekend! Acquistando un biglietto d’ingresso a € 7,00 per lo spettacolo delle ore 20.00, Capitol spazioCinema offre al suo pubblico un gustoso aperitivo!

Abbonamento rassegna AL CINEMA CON…TELunedì e Martedì pomeriggio 20 IngressI 36,00 euro ingresso singolo 3,50 euro

Abbonamento rassegna A QUALCUNO PIACE …AL CINEMALunedì serA 20 IngressI 38,00 euro ingresso singolo 4,00 euro

Abbonamento rassegna SOUND & MOTION PICTURESLunedì 5 IngressI 15,00 euro ingresso singolo 3,00 euro pomeridiano - 5,00 euro serale

Abbonamento rassegna SABATO IN FESTAsabato pomeriggio 6 IngressI 18,00 euro ingresso singolo 4,00 euro rassegna RIVEDIAMOLIMercoledi seraingresso singolo 2,50 euro

dal comuneil coMUne segnala

V IA LE CA MPA N IA

V IA A Q UILE IA

SS 3

6 N

UO

VA

VA

LASS

INA

VIA

LE L

OM

BA

RD

IA

RONDÒ DEI PINI

500

1800

500500

500

500

800

2000

4000

2500SOLO / ONLY / NUR 12-9

SOLO / ONLY / NUR 12-9

DITTA CARRIER

VIALE SICILIA SP 13

PALASPORT

STADIO

IHCC

UTS ELAI

V

VIAL

E SA

NT’A

NAST

ASIA

SP 4

5

SP 60

SP 2

SS 5 2 7

VIA

DELLA

REP

UB

BL ICA

V IA M ISER ICO R D IA

V IA LE TR ENTO E TR IESTE

V IA P A R CO

V IA V O LTA

V IA LE ELV EZIA

V IA LE B A TT IST I

V IA LE D ELLE IND USTR IE

V IA R A M A ZZO T T I

V IA LE LIB ER TÀ

VIA

LE B

RIA

NZA

SP6 M

ONZA - CA R A TE

STAZIONE FSAUTOSTRADEA1 - A4 - AGRATETANGENZIALE EST

AUTOSTRADEA1 - A4 - AGRATETANGENZIALE EST

A4 TORINO - VENEZIA

E64

E64

A4 MILANO - BRESCIA

MILANO TANGENZIALE OVEST

VIMERCATE TANGENZIALE ESTAUTOSTRADE 1 - A4

BIASSONO - LESMO

LECCOLESMO

ARCORE

VILLASANTA

BRUGHERIO

CINISELLO BALSAMO

MONZA

TRENI SPECIALI / SPECIAL TRAINSSOLO / ONLY / NUR 12-9

ARENGARIO

TAXI

PUNTO DI RIUNIONE / MEETING POINT

RITIRO BIGLIETTI / BOOKED TICKETS

VIABILITÀ CONSIGLIATA PER RAGGIUNGERE I PARCHEGGI DELLA ZONA EST

TRATTO INTERESSATO DAI LAVORI DI CONNESSIONE TRA LA SS36 E IL SISTEMA AUTOSTRADALE CON RIDUZIONE DI CORSIA

MIRABELLO

MIRABELLO

CAVRIGA RAI

PORTA / GATE VEDANO

PORTA / GATE S. GIORGIO

PORTA / GATE LESMO

PORTA / GATE DOSSO

PORTA / GATE VILLASANTA

GP VILLAGE

SANTA MARIA ALLE SELVESOLO SERVIZI / SERVICE ONLY

AUTODROMO

PARCHEGGI LESMO ESTERNO / OUTER PARKINGS LESMO

INGRESSO MIRABELLO

IL GIGANTE SUPERSTORE

INGRESSO VEDANO

PORTA / GATE BIASSONO

RITIRO BIGLIETTI / BOOKED TICKETS

A4

A4

STAZIONE FERROVIARIA / RAILWAY STATION / BAHNHOF

PARCHEGGI A PAGAMENTO E NUMERO POSTI AUTO PARKING ON PAYMENT AND AUTOS AVAILABILITY

CAPOLINEA BUS / BUS TERMINAL / ENDEHAL TESTELLEBUS GRATUITO / FREE BUS / BUS GR ATIS

PRENDETE IL BUS - N AVETTA DELLO STESSO COLORE DEL BIGLIETTO DEL PARCHEGGIOTAKE THE BUS LINE OF THE SAME COLOR OF THE PARKING TICKETNEHMEN SIE DIE BUS LINIE AUS DER GLEICHEN FARBE VON IHNEN P ARKENSCHEIN

0000

PER CHI ARRIVA IN TRENO

TRASPORTO PUBBLICO A PAGAMENTO:

Da Milano Centrale e Porta Garibaldi:Venerdì 9 e Sabato 10: treno fi no a Monza + LINEA NERA per l’Autodromo;solo domenica 11 solo da Milano Centrale: treni gratuiti fi no alla stazione Biassono-Lesmo-Autodromo, in 30 minuti arrivi a soli 50 metri dalle curve di Lesmo (vedi orari treno).

Da Monza FS (uscita Porta castello):Venerdì 9, sabato 10 e domenica 11: LINEA NERA bus navetta gratuito per Viale Cavriga/RAI (ingresso Autodromo Vedano).

Bus Brianza Trasporti linea z204 da Corso Milano a Monza per Vedano.

Bus Brianza Trasporti linea z221 da Corso Milano a Monza per Carate (fermata Biassono Santa Maria delle Selve).

Treno FS per Biassono-Lesmo-Autodromo dalla stazione di Sesto S.G. FS/MM1 e dalla stazione di Monza (solo venerdì e sabato, domenica parte direttamente da Milano).

Metropolitana MM2 collegamento Stazione di Porta Garibaldi-Stazione di Milano Centrale.

BUS E TRENI PER L’AUTODROMO

PER CHI ARRIVA IN AUTO

Parcheggi auto + Bus navetta. ATTENZIONE: non è possibile accedere al parco con i veicoli a motore. Lasciare l’auto nei parcheggi P + Bus navetta o in quelli predisposti dall’Autodromo a Biassono.Venerdì 9, sabato 10 e domenica 11: dai parcheggi a pagamento partono Bus navetta gratuiti. Il bus navetta costa 3 Euro per chi non ha il biglietto del parcheggio:LINEA BLU : Parcheggio + Bus 15 Euro (solo Bus 3 Euro A/R) P Monza Stadio - Navetta Parco / Autodromo Ingresso Mirabello LINEA VERDE : Parcheggio + Bus 20 Euro (solo Bus 3 Euro A/R) P Monza Rondò - Navetta Parco / Autodromo Ingresso Mirabello

OTHER PUBLIC TRANSPORTATION (TICKET REQUIRED):Bus Brianza Transports line z204 from Corso Milano in Monza to Vedano

Bus Brianza Transports line z221 from Corso Milano in Monza to Carate (bus stop: Biassono Santa Maria delle Selve).

Train to Biassono-Lesmo-Autodrome from Sesto S.G. railway and underground (MM1) station and Monza Station (Friday and Saturday only, Sunday it runs from Milan).

Metro link MM2 Porta Garibaldi Station Milan Central Station.

IF YOU ARRIVE BY CAR

Park and ride. WARNING: it’s not allowed to drive in the Monza park! Leave your car in P+Bus Parkings or in external Parkings near Biassono. Friday 9th, Saturday 10th and Sunday 11th: from toll parkings leave free shuttle buses. The ticket of the shuttle bus is 3 Euro if you haven’t the parking ticket:BLUE LINE : Park + Shuttle 15 Euro (only Shuttle 3 Euro round trip) P Monza Stadio - Shuttle - Park / Autodrome Gate MirabelloGREEN LINE : Park + Shuttle 20 Euro (only Shuttle 3 Euro round trip)P Monza Rondò - Shuttle - Park / Autodrome Gate Mirabello

IF YOU ARRIVE BY TRAIN

From Milano Centrale and Porta Garibaldi:Friday 9 and Saturday 10: train to Monza + black line to the Autodrome; only 11 Sunday only from Milano Centrale train station to free up Biassono-Lesmahagow-Circuit, in 30 minutes arrive at only 50 meters from the Lesmo curves (see train schedules).

From Monza Railway Station (Gate Porta Castello):Friday 9th, Saturday 10th and Sunday 11th: BLACK LINE free shuttle bus no-stop to Viale Cavriga/RAI (Autodrome Gate Vedano).

BUSES AND TRAINS TO AUTODROME

WENN SIE MIT DEM ZUG ANKJOMMEN

SIE KÖNNEN AUCH MIT DEN GEWÖHNLICHEN ÖFFENTLICHEN VERKEHRSMITTEL FAHREN (FAHRPREIS IST ZU ZAHLEN):

Von Milano Centrale und der Porta GaribaldiAm Freitag dem 9 und Samstag dem 10: Zug nach Monza + schwarze Linie auf der Autodrome; nur 11 Sonntag nur von Milano Centrale Bahnhof zum free-Biassono Lesmo-Circuit, in 30 Minuten zu erreichen und nur 50 Meter von der Lesmo-Kurven (siehe Fahrplan).

Ab Monza Bahnof (Ausgang Porta Castello):Ab Freitag dem 9 bis Sonntag dem 11: SCHWARZE LINIE kostenlose Busfahrt zum Cavriga/RAI (Vedano Tor vom Autodrome).

Busse Brianza Verkehrsmittel linie z204 ab Corso Milano (Monza) zum Vedano

Busse Brianza Verkehrsmittel linie z221 ab Corso Milano richtung Carate (auf der Haltestelle Biassono Santa Maria delle Selve aussteigen).

Zug FS zum Biassono-Lesmo-Autodrome ab Sesto S.G. Bahnof MM1 und ab Monza Bahnof (nur Freitag und Samstag - am Sonntag direkt ab Mailand

MM2 U-Bahnhof Porta Garibaldi-Bahnhof Milano Centrale Link.

BUSSE UND ZUGE ZUM AUTODROME

WENN SIE MIT DEM AUTO ANKOMMENPaken und laufen. ACHTUNG: Im Park ist das Autofahren verboten! Parken Sie bitte Ihren Wagen auf den Parkplätzen P+Bus oder auf denen des Autodroms in Biassono. Ab Freitag dem 9 bis Sonntag dem 11: fahren freie Busse von den Parkplätzen:BLAUE LINIE : Park + Busse 15 Euro (einzig Shuttle 3 Euro rundreise)P Monza Stadio - Park / Autodrome Mirabello TorGRUENE LINIE : Park + Shuttle 20 Euro (einzig Shuttle 3 Euro rundreise)P Monza Rondò - Park / Autodrome Mirabello Tor

PARKPALTZGEBÜFR UND AUTOS VEFÜGBARKEIT

ORARI BUS NAVETTA GRATUITI / FREE SHUTTLE-LINES / TIMETABLE / PLAN FÜR FREIE BUSSE

Linea Blu / Blue LineBlaue Linie

Linea Verde / Green LineGruene Linie*

Linea Nera / Black LineSchwarze Linie

9 Settembre / September

10 Settembre / September

7.30 / 20.00 · 7.30 am / 8.00 pm

7.00 / 20.00 · 7.00 am / 8.00 pm

TRENI SPECIALI GRATUITI PER L’AUTODROMO / FREE SPECIAL TRAINS TO MONZA AUTODROME / FREIE SONDERZÜGE ZUR MONZA AUTODROMEAndata/Departing/Hinfahrt (solo domenica/Sunday only/nur Sontag 12/9)

MILANO CENTRALE / BIASSONO-LESMO AUTODROMO7.00 7.30 8.00 8.30 9.00 9.30 10.00 10.30 11.00 11.30 12.00 12.30

7.24 7.54 8.24 8.54 9.24 9.54 10.24 10.54 11.24 11.54 12.24 12.53

p.

a.

Ritorno / Return / Ruckfahrt (solo domenica/Sunday only/nur Sontag 12/9)

BIASSONO-LESMO AUTODROMO / MONZA / MILANO CENTRALE15.40 16.00 16.16 16.31 16.45 17.15 17.45 18.15 18.45

15.55 16.11 16.27 16.43 16.56 17.28 17.57 18.28 18.57

16.10 16.25 16.44 16.57 17.10 17.45 18.10 18.45 19.10

p.

a.

Vi consigliamo di consultare la piantina per individuare la linea con lo stesso colore del biglietto del parcheggio. Eventualmente potete raggiungere con lo stesso bus il “Punto di Riunione” , fra le uscite di Vedano e Mirabello dell’Auto-dromo, nei pressi del capolinea delle 3 linee di bus navetta.

We suggest you give a look to the map to look for your bus line, which is the same color of your parking ticket. Anyway you may reach with every bus the “Meeting Point” , located beetwen Vedano’s and Mirabello’s gates of Auto-drome, not too far from the bus stop of all 3 bus lines.

Wir empfehlen, sich im Plan über diejenige Buslinie, die selbe Farbe wie Ihr Parkschein hat, zu informieren. Außerdem können Sie den “Meeting Point” , der zwischen den Stationen Vedano und Mirabello del Autodroms nicht weit von der Haltestelle aller 3 Buslinien liegt, mit jedem Bus erreichen.

VI SIETE PERSI CON IL BUS SBAGLIATO?

DID YOU CATCH THE WRONG BUS?

HABEN SIE DEN FALSCHEN BUS GENOMMEN?

CARABINIERIPOLIZIA / POLICE / POLIZEIVIGILI DEL FUOCO / FIRE FIGHTERS / FEUERWEHRASSISTENZA SANITARIA / EMERGENCY MEDICAL SERVICE / SCHNELLE MEDIZINISCHE HILFE

Coordinamento bus e parcheggi a cura di / Bus and Parkingscoordination by / Bus und Parking - Koordination von:Piano di mobilità redatto in collaborazione con i comuni di /Mobility plan in collaboration with following Municipalities / MobilitätPlanung mit der Kollaboration von folgenden Gemeindeverwaltungem:Biassono, Lesmo, Vedano, Villasanta.

Coordinamento Mobilità GP / GP Mobility Management:Settore Polizia Municipale Uffi cio Mobilità e Trasporti -Uffi cio Protezione Civile - Uffi cio Viabilità e Segnaletica.E-mail: [email protected]

Grafi ca: Gusto IDS - www.studiogusto.com

112113115118

con il patrocinio e il contributo di

Assessorato al Turismo e Spettacolo

Volantone.indd 1 30/08/10 18:15

NON AL VENERDì

NOT ON FRIDAY

NICHT FREITAG

*I_NON AL VENERDì EN_NOT ON FRIDAY D_NICHT FREITAG

I_Gli orari potranno subire lievi modificheEN_Train schedule way vary slightlyD_Die Zeiten können sich etwas ändern

11 Settembre / September 6.00 / 20.00 · 6.00 am / 8.00 pm

TRATTO INTERESSATO DAI LAVORI DI CONNESSIONE TRA LA SS36 E IL SISTEMA AUTOSTRADALE CON RIDUZIONE DI CORSIA

MILANO TANGENZIALE NORDAUTOSTRADE A1 - A4

Linea Blu / Blue LineBlaue Linie

Linea Verde / Green LineGruene Linie*

Linea Nera / Black LineSchwarze Linie

VIABILITÀ CONSIGLIATA PER RAGGIUNGEREI PARCHEGGI DELLA ZONA EST

LINEA BLU / BLUE LINE / BLAUE LINIE

LINEA VERDE / GREEN LINE / GRUENE LINIE

LINEA NERA / BLACK LINE / SCHWARZE LINIE

A52

MILANO VIALE FULVIO TESTIAUTOSTRADEA1 - A4 - A7 - A8 - A8 - A9

A4

CARABINIERIPOLIZIA / POLICE / POLIZEIVIGILI DEL FUOCO / FIRE FIGHTERS / FEUERWEHRASSISTENZA SANITARIA / EMERGENCY MEDICAL SERVICE / SCHNELLE MEDIZINISCHE HILFE

Coordinamento bus e parcheggi a cura di / Bus and Parkings coordination by / Bus und Parking Koordination von:Piano di mobilità redatto in collaborazione con i comuni di /Mobility plan in collaboration with following Municipalities / Mobilität Planung mit der Kollaboration von folgenden Gemeindeverwaltungem: Biassono, Lesmo, Vedano, Villasanta.

Coordinamento Mobilità GP / GP Mobility Management:Settore Polizia Municipale Ufficio Mobilità e Trasporti Ufficio Protezione Civile Ufficio Viabilità e Segnaletica.Email: [email protected]

Grafica: Cantiani Marketing & Comunicazione - www.cantiani.com

ORARI BUS NAVETTA GRATUITI / FREE SHUTTLE-LINES / TIMETABLE / PLAN FÜR FREIE BUSSE

9 Settembre / September > 7.30 / 20.00 · 7.30 am / 8.00 pm

10 Settembre / September > 7.00 / 20.00 · 7.00 am / 8.00 pm

11 Settembre / September > 6.00 / 20.00 · 6.00 am / 8.00 pm

*I_Non al venerdì - EN_Not on Friday - D_Nicht Freitag

TRENI SPECIALI GRATUITI PER L’AUTODROMO / FREE SPECIAL TRAINS TO MONZA AUTODROME / FREIE SONDERZÜGE ZUR MONZA AUTODROME

Andata/Departing/Hinfahrt (solo domenica/Sunday only/nur Sontag 11/9)

MILANO CENTRALE / BIASSONO-LESMO AUTODROMO

Ritorno / Return / Ruckfahrt (solo domenica/Sunday only/nur Sontag 11/9)

BIASSONO-LESMO AUTODROMO / MONZA / MILANO CENTRALE

I_Gli orari potranno subire lievi modifiche - EN_Train schedule way vary slightlyD_Die Zeiten können sich etwas ändern

VI SIETE PERSI CON IL BUS SBAGLIATO?Vi consigliamo di consultare la piantina per individuare la linea con lo stesso colore del biglietto del parcheggio. Eventualmente potete raggiungere con lo stesso bus il “Punto di Riunione”, fra le uscite di Vedano e Mirabello dell’Autodromo, nei pressi del capolinea delle 3 linee di bus navetta.

DID YOU CATCH THE WRONG BUS?We suggest you give a look to the map to look for your bus line, which is the same color of your parking ticket. Anyway you may reach with every bus the “Meeting Point”, located beetwen Vedano’s and Mirabello’s gates of Autodrome, not too far from the bus stop of all 3 bus lines.

HABEN SIE DEN FALSCHEN BUS GENOMMEN?Wir empfehlen, sich im Plan über diejenige Buslinie, die selbe Farbe wie IhrParkschein hat, zu informieren. Außerdem können Sie den “Meeting Point”, der zwischen den Stationen Vedano und Mirabello del Autodroms nicht weit von der Haltestelle aller 3 Buslinien liegt, mit jedem Bus erreichen.

BUS E TRENI PER L’AUTODROMO PER CHI ARRIVA IN TRENO

Da Milano Centrale e Porta Garibaldi:Venerdì 9 e Sabato 10: treno fi no a Monza + LINEA NERA per l’Autodromo;solo domenica 11 solo da Milano Centrale: treni gratuiti fi no alla stazione Biassono-Lesmo-Autodromo, in 30 minuti arrivi a soli 50 metri dalle curve di Lesmo (vedi orari treno).

Da Monza FS (uscita Porta castello):Venerdì 9, sabato 10 e domenica 11: LINEA NERA bus navetta gratuito per Viale Cavriga/RAI (ingresso Autodromo Vedano).

PER CHI ARRIVA IN AUTO

Parcheggi auto + Bus navetta.ATTENZIONE: non è possibile accedere al parco con i veicoli a motore. Lasciare l’auto nei parcheggi P+Bus navetta o in quelli predisposti dall’Autodromo a Biassono.Venerdì 9, sabato 10 e domenica 11: dai parcheggi a pagamento partono Bus navetta gratuiti. Il bus navetta costa 3 Euro per chi non ha il biglietto del parcheggio:

LINEA BLU: Parcheggio + Bus 15 Euro (solo Bus 3 Euro A/R)P Monza Stadio-Navetta Parco / Autodromo Ingresso MirabelloLINEA VERDE*: Parcheggio + Bus 20 Euro (solo Bus 3 Euro A/R)P Monza Rondò-Navetta Parco / Autodromo Ingresso Mirabello*Non al venerdì

TRASPORTO PUBBLICO A PAGAMENTO:

Bus Brianza Trasporti linea z204 da Corso Milano a Monza per Vedano.

Bus Brianza Trasporti linea z221 da Corso Milano a Monza per Carate (fermata Biassono Santa Maria delle Selve).

Treno FS per BiassonoLesmoAutodromo dalla stazione di Sesto S.G. FS/MM1 e dalla stazione di Monza (solo venerdì e sabato, domenica parte direttamente da Milano).

Metropolitana MM2 collegamento Stazione di Porta Garibaldi-Stazione di Milano Centrale.

BUSES AND TRAINS TO AUTODROMEIF YOU ARRIVE BY TRAIN

From Milano Centrale and Porta Garibaldi:Friday 9 and Saturday 10: train to Monza + black line to the Autodrome;only 11 Sunday only from Milano Centrale train station to free up Biassono-Lesmahagow-Circuit, in 30 minutes arrive at only 50 meters from the Lesmo curves (see train schedules).

From Monza Railway Station (Gate Porta Castello):Friday 9th, Saturday 10th and Sunday 11th: BLACK LINE free shuttle bus no-stop to Viale Cavriga/RAI (Autodrome Gate Vedano).

IF YOU ARRIVE BY CAR

Park and ride.WARNING: it’s not allowed to drive in the Monza park! Leave your car in P+Bus Parkings or in external Parkings near Biassono. Friday 9th, Saturday 10th and Sunday 11th: from toll parkings leave free shuttle buses. The ticket of the shuttle bus is 3 Euro if you haven’t the parking ticket:

BLUE LINE: Park + Shuttle 15 Euro (only Shuttle 3 Euro round trip)P Monza Stadio-Shuttle-Park / Autodrome Gate MirabelloGREEN LINE*: Park + Shuttle 20 Euro (only Shuttle 3 Euro round trip)P Monza Rondò-Shuttle-Park / Autodrome Gate Mirabello

*Not on Friday

OTHER PUBLIC TRANSPORTATION (TICKET REQUIRED):

Bus Brianza Transports line z204 from Corso Milano in Monza to Vedano

Bus Brianza Transports line z221 from Corso Milano in Monza to Carate (bus stop: Biassono Santa Maria delle Selve).

Train to Biassono-Lesmo-Autodrome from Sesto S.G. railway and underground (MM1) station and Monza Station (Friday and Saturday only, Sunday it runs from Milan).

Metro link MM2 Porta Garibaldi Station Milan Central Station.

BUSSE UND ZUGE ZUM AUTODROMEWENN SIE MIT DEM ZUG ANKJOMMEN

Von Milano Centrale und der Porta Garibaldi:Am Freitag dem 9 und Samstag dem 10: Zug nach Monza + schwarze Linie auf der Autodrome; nur 11 Sonntag nur von Milano Centrale Bahnhof zum free Biassono-Lesmo-Circuit, in 30 Minuten zu erreichen und nur 50 Meter von der LesmoKurven (siehe Fahrplan).

Ab Monza Bahnof (Ausgang Porta Castello):Ab Freitag dem 9 bis Sonntag dem 11: SCHWARZE LINIE kostenlose Busfahrt zum Cavriga/RAI (Vedano Tor vom Autodrome).

WENN SIE MIT DEM AUTO ANKOMMEN

Paken und laufen.ACHTUNG: Im Park ist das Autofahren verboten! Parken Sie bitte Ihren Wagenauf den Parkplätzen P+Bus oder auf denen des Autodroms in Biassono. Ab Freitag dem 9 bis Sonntag dem 11: fahren freie Busse von den Parkplätzen:

BLAUE LINIE: Park + Busse 15 Euro (einzig Shuttle 3 Euro rundreise)P Monza Stadio Park / Autodrome Mirabello TorGRUENE LINIE*: Park + Shuttle 20 Euro (einzig Shuttle 3 Euro rundreise)P Monza Rondò Park / Autodrome Mirabello Tor

*Nicht Freitag

SIE KÖNNEN AUCH MIT DEN GEWÖHNLICHEN ÖFFENTLICHEN VERKEHRSMITTEL FAHREN (FAHRPREIS IST ZU ZAHLEN):

Busse Brianza Verkehrsmittel linie z204 ab Corso Milano (Monza) zum Vedano

Busse Brianza Verkehrsmittel linie z221 ab Corso Milano richtung Carate (auf der Haltestelle Biassono Santa Maria delle Selve aussteigen).

Zug FS zum BiassonoLesmoAutodrome ab Sesto S.G. Bahnof MM1 und abMonza Bahnof (nur Freitag und Samstag - am Sonntag direkt ab Mailand

MM2 U-Bahnhof Porta GaribaldiBahnhof Milano Centrale Link.

112113115118

Assessoratoal Turismo e spettacolo

Assessorato al Turismo e spettacolo

MEDIA PARTNER

ENTI PATROCINANTI

PARTNER

V IA LE CA MPA N IA

V IA A Q UILE IA

SS 3

6 N

UO

VA

VA

LASS

INA

VIA

LE L

OM

BA

RD

IA

RONDÒ DEI PINI

500

1800

500500

500

500

800

2000

4000

2500SOLO / ONLY / NUR 12-9

SOLO / ONLY / NUR 12-9

DITTA CARRIER

VIALE SICILIA SP 13

PALASPORT

STADIO

IHCC

UTS ELAI

V

VIAL

E SA

NT’A

NAST

ASIA

SP 4

5

SP 60

SP 2

SS 5 2 7

VIA

DELLA

REP

UB

BL ICA

V IA M ISER ICO R D IA

V IA LE TR ENTO E TR IESTE

V IA P A R CO

V IA V O LTA

V IA LE ELV EZIA

V IA LE B A TT IST I

V IA LE D ELLE IND USTR IE

V IA R A M A ZZO T T I

V IA LE LIB ER TÀ

VIA

LE B

RIA

NZA

SP6 M

ONZA - CA R A TE

STAZIONE FSAUTOSTRADEA1 - A4 - AGRATETANGENZIALE EST

AUTOSTRADEA1 - A4 - AGRATETANGENZIALE EST

A4 TORINO - VENEZIA

E64

E64

A4 MILANO - BRESCIA

MILANO TANGENZIALE OVEST

VIMERCATE TANGENZIALE ESTAUTOSTRADE 1 - A4

BIASSONO - LESMO

LECCOLESMO

ARCORE

VILLASANTA

BRUGHERIO

CINISELLO BALSAMO

MONZA

TRENI SPECIALI / SPECIAL TRAINSSOLO / ONLY / NUR 12-9

ARENGARIO

TAXI

PUNTO DI RIUNIONE / MEETING POINT

RITIRO BIGLIETTI / BOOKED TICKETS

VIABILITÀ CONSIGLIATA PER RAGGIUNGERE I PARCHEGGI DELLA ZONA EST

TRATTO INTERESSATO DAI LAVORI DI CONNESSIONE TRA LA SS36 E IL SISTEMA AUTOSTRADALE CON RIDUZIONE DI CORSIA

MIRABELLO

MIRABELLO

CAVRIGA RAI

PORTA / GATE VEDANO

PORTA / GATE S. GIORGIO

PORTA / GATE LESMO

PORTA / GATE DOSSO

PORTA / GATE VILLASANTA

GP VILLAGE

SANTA MARIA ALLE SELVESOLO SERVIZI / SERVICE ONLY

AUTODROMO

PARCHEGGI LESMO ESTERNO / OUTER PARKINGS LESMO

INGRESSO MIRABELLO

IL GIGANTE SUPERSTORE

INGRESSO VEDANO

PORTA / GATE BIASSONO

RITIRO BIGLIETTI / BOOKED TICKETS

A4

A4

STAZIONE FERROVIARIA / RAILWAY STATION / BAHNHOF

PARCHEGGI A PAGAMENTO E NUMERO POSTI AUTO PARKING ON PAYMENT AND AUTOS AVAILABILITY

CAPOLINEA BUS / BUS TERMINAL / ENDEHAL TESTELLEBUS GRATUITO / FREE BUS / BUS GR ATIS

PRENDETE IL BUS - N AVETTA DELLO STESSO COLORE DEL BIGLIETTO DEL PARCHEGGIOTAKE THE BUS LINE OF THE SAME COLOR OF THE PARKING TICKETNEHMEN SIE DIE BUS LINIE AUS DER GLEICHEN FARBE VON IHNEN P ARKENSCHEIN

0000

PER CHI ARRIVA IN TRENO

TRASPORTO PUBBLICO A PAGAMENTO:

Da Milano Centrale e Porta Garibaldi:Venerdì 9 e Sabato 10: treno fi no a Monza + LINEA NERA per l’Autodromo;solo domenica 11 solo da Milano Centrale: treni gratuiti fi no alla stazione Biassono-Lesmo-Autodromo, in 30 minuti arrivi a soli 50 metri dalle curve di Lesmo (vedi orari treno).

Da Monza FS (uscita Porta castello):Venerdì 9, sabato 10 e domenica 11: LINEA NERA bus navetta gratuito per Viale Cavriga/RAI (ingresso Autodromo Vedano).

Bus Brianza Trasporti linea z204 da Corso Milano a Monza per Vedano.

Bus Brianza Trasporti linea z221 da Corso Milano a Monza per Carate (fermata Biassono Santa Maria delle Selve).

Treno FS per Biassono-Lesmo-Autodromo dalla stazione di Sesto S.G. FS/MM1 e dalla stazione di Monza (solo venerdì e sabato, domenica parte direttamente da Milano).

Metropolitana MM2 collegamento Stazione di Porta Garibaldi-Stazione di Milano Centrale.

BUS E TRENI PER L’AUTODROMO

PER CHI ARRIVA IN AUTO

Parcheggi auto + Bus navetta. ATTENZIONE: non è possibile accedere al parco con i veicoli a motore. Lasciare l’auto nei parcheggi P + Bus navetta o in quelli predisposti dall’Autodromo a Biassono.Venerdì 9, sabato 10 e domenica 11: dai parcheggi a pagamento partono Bus navetta gratuiti. Il bus navetta costa 3 Euro per chi non ha il biglietto del parcheggio:LINEA BLU : Parcheggio + Bus 15 Euro (solo Bus 3 Euro A/R) P Monza Stadio - Navetta Parco / Autodromo Ingresso Mirabello LINEA VERDE : Parcheggio + Bus 20 Euro (solo Bus 3 Euro A/R) P Monza Rondò - Navetta Parco / Autodromo Ingresso Mirabello

OTHER PUBLIC TRANSPORTATION (TICKET REQUIRED):Bus Brianza Transports line z204 from Corso Milano in Monza to Vedano

Bus Brianza Transports line z221 from Corso Milano in Monza to Carate (bus stop: Biassono Santa Maria delle Selve).

Train to Biassono-Lesmo-Autodrome from Sesto S.G. railway and underground (MM1) station and Monza Station (Friday and Saturday only, Sunday it runs from Milan).

Metro link MM2 Porta Garibaldi Station Milan Central Station.

IF YOU ARRIVE BY CAR

Park and ride. WARNING: it’s not allowed to drive in the Monza park! Leave your car in P+Bus Parkings or in external Parkings near Biassono. Friday 9th, Saturday 10th and Sunday 11th: from toll parkings leave free shuttle buses. The ticket of the shuttle bus is 3 Euro if you haven’t the parking ticket:BLUE LINE : Park + Shuttle 15 Euro (only Shuttle 3 Euro round trip) P Monza Stadio - Shuttle - Park / Autodrome Gate MirabelloGREEN LINE : Park + Shuttle 20 Euro (only Shuttle 3 Euro round trip)P Monza Rondò - Shuttle - Park / Autodrome Gate Mirabello

IF YOU ARRIVE BY TRAIN

From Milano Centrale and Porta Garibaldi:Friday 9 and Saturday 10: train to Monza + black line to the Autodrome; only 11 Sunday only from Milano Centrale train station to free up Biassono-Lesmahagow-Circuit, in 30 minutes arrive at only 50 meters from the Lesmo curves (see train schedules).

From Monza Railway Station (Gate Porta Castello):Friday 9th, Saturday 10th and Sunday 11th: BLACK LINE free shuttle bus no-stop to Viale Cavriga/RAI (Autodrome Gate Vedano).

BUSES AND TRAINS TO AUTODROME

WENN SIE MIT DEM ZUG ANKJOMMEN

SIE KÖNNEN AUCH MIT DEN GEWÖHNLICHEN ÖFFENTLICHEN VERKEHRSMITTEL FAHREN (FAHRPREIS IST ZU ZAHLEN):

Von Milano Centrale und der Porta GaribaldiAm Freitag dem 9 und Samstag dem 10: Zug nach Monza + schwarze Linie auf der Autodrome; nur 11 Sonntag nur von Milano Centrale Bahnhof zum free-Biassono Lesmo-Circuit, in 30 Minuten zu erreichen und nur 50 Meter von der Lesmo-Kurven (siehe Fahrplan).

Ab Monza Bahnof (Ausgang Porta Castello):Ab Freitag dem 9 bis Sonntag dem 11: SCHWARZE LINIE kostenlose Busfahrt zum Cavriga/RAI (Vedano Tor vom Autodrome).

Busse Brianza Verkehrsmittel linie z204 ab Corso Milano (Monza) zum Vedano

Busse Brianza Verkehrsmittel linie z221 ab Corso Milano richtung Carate (auf der Haltestelle Biassono Santa Maria delle Selve aussteigen).

Zug FS zum Biassono-Lesmo-Autodrome ab Sesto S.G. Bahnof MM1 und ab Monza Bahnof (nur Freitag und Samstag - am Sonntag direkt ab Mailand

MM2 U-Bahnhof Porta Garibaldi-Bahnhof Milano Centrale Link.

BUSSE UND ZUGE ZUM AUTODROME

WENN SIE MIT DEM AUTO ANKOMMENPaken und laufen. ACHTUNG: Im Park ist das Autofahren verboten! Parken Sie bitte Ihren Wagen auf den Parkplätzen P+Bus oder auf denen des Autodroms in Biassono. Ab Freitag dem 9 bis Sonntag dem 11: fahren freie Busse von den Parkplätzen:BLAUE LINIE : Park + Busse 15 Euro (einzig Shuttle 3 Euro rundreise)P Monza Stadio - Park / Autodrome Mirabello TorGRUENE LINIE : Park + Shuttle 20 Euro (einzig Shuttle 3 Euro rundreise)P Monza Rondò - Park / Autodrome Mirabello Tor

PARKPALTZGEBÜFR UND AUTOS VEFÜGBARKEIT

ORARI BUS NAVETTA GRATUITI / FREE SHUTTLE-LINES / TIMETABLE / PLAN FÜR FREIE BUSSE

Linea Blu / Blue LineBlaue Linie

Linea Verde / Green LineGruene Linie*

Linea Nera / Black LineSchwarze Linie

9 Settembre / September

10 Settembre / September

7.30 / 20.00 · 7.30 am / 8.00 pm

7.00 / 20.00 · 7.00 am / 8.00 pm

TRENI SPECIALI GRATUITI PER L’AUTODROMO / FREE SPECIAL TRAINS TO MONZA AUTODROME / FREIE SONDERZÜGE ZUR MONZA AUTODROMEAndata/Departing/Hinfahrt (solo domenica/Sunday only/nur Sontag 12/9)

MILANO CENTRALE / BIASSONO-LESMO AUTODROMO7.00 7.30 8.00 8.30 9.00 9.30 10.00 10.30 11.00 11.30 12.00 12.30

7.24 7.54 8.24 8.54 9.24 9.54 10.24 10.54 11.24 11.54 12.24 12.53

p.

a.

Ritorno / Return / Ruckfahrt (solo domenica/Sunday only/nur Sontag 12/9)

BIASSONO-LESMO AUTODROMO / MONZA / MILANO CENTRALE15.40 16.00 16.16 16.31 16.45 17.15 17.45 18.15 18.45

15.55 16.11 16.27 16.43 16.56 17.28 17.57 18.28 18.57

16.10 16.25 16.44 16.57 17.10 17.45 18.10 18.45 19.10

p.

a.

Vi consigliamo di consultare la piantina per individuare la linea con lo stesso colore del biglietto del parcheggio. Eventualmente potete raggiungere con lo stesso bus il “Punto di Riunione” , fra le uscite di Vedano e Mirabello dell’Auto-dromo, nei pressi del capolinea delle 3 linee di bus navetta.

We suggest you give a look to the map to look for your bus line, which is the same color of your parking ticket. Anyway you may reach with every bus the “Meeting Point” , located beetwen Vedano’s and Mirabello’s gates of Auto-drome, not too far from the bus stop of all 3 bus lines.

Wir empfehlen, sich im Plan über diejenige Buslinie, die selbe Farbe wie Ihr Parkschein hat, zu informieren. Außerdem können Sie den “Meeting Point” , der zwischen den Stationen Vedano und Mirabello del Autodroms nicht weit von der Haltestelle aller 3 Buslinien liegt, mit jedem Bus erreichen.

VI SIETE PERSI CON IL BUS SBAGLIATO?

DID YOU CATCH THE WRONG BUS?

HABEN SIE DEN FALSCHEN BUS GENOMMEN?

CARABINIERIPOLIZIA / POLICE / POLIZEIVIGILI DEL FUOCO / FIRE FIGHTERS / FEUERWEHRASSISTENZA SANITARIA / EMERGENCY MEDICAL SERVICE / SCHNELLE MEDIZINISCHE HILFE

Coordinamento bus e parcheggi a cura di / Bus and Parkingscoordination by / Bus und Parking - Koordination von:Piano di mobilità redatto in collaborazione con i comuni di /Mobility plan in collaboration with following Municipalities / MobilitätPlanung mit der Kollaboration von folgenden Gemeindeverwaltungem:Biassono, Lesmo, Vedano, Villasanta.

Coordinamento Mobilità GP / GP Mobility Management:Settore Polizia Municipale Uffi cio Mobilità e Trasporti -Uffi cio Protezione Civile - Uffi cio Viabilità e Segnaletica.E-mail: [email protected]

Grafi ca: Gusto IDS - www.studiogusto.com

112113115118

con il patrocinio e il contributo di

Assessorato al Turismo e Spettacolo

Volantone.indd 1 30/08/10 18:15

NON AL VENERDì

NOT ON FRIDAY

NICHT FREITAG

*I_NON AL VENERDì EN_NOT ON FRIDAY D_NICHT FREITAG

I_Gli orari potranno subire lievi modificheEN_Train schedule way vary slightlyD_Die Zeiten können sich etwas ändern

11 Settembre / September 6.00 / 20.00 · 6.00 am / 8.00 pm

TRATTO INTERESSATO DAI LAVORI DI CONNESSIONE TRA LA SS36 E IL SISTEMA AUTOSTRADALE CON RIDUZIONE DI CORSIA

MILANO TANGENZIALE NORDAUTOSTRADE A1 - A4

Linea Blu / Blue LineBlaue Linie

Linea Verde / Green LineGruene Linie*

Linea Nera / Black LineSchwarze Linie

VIABILITÀ CONSIGLIATA PER RAGGIUNGEREI PARCHEGGI DELLA ZONA EST

LINEA BLU / BLUE LINE / BLAUE LINIE

LINEA VERDE / GREEN LINE / GRUENE LINIE

LINEA NERA / BLACK LINE / SCHWARZE LINIE

A52

MILANO VIALE FULVIO TESTIAUTOSTRADEA1 - A4 - A7 - A8 - A8 - A9

A4

CARABINIERIPOLIZIA / POLICE / POLIZEIVIGILI DEL FUOCO / FIRE FIGHTERS / FEUERWEHRASSISTENZA SANITARIA / EMERGENCY MEDICAL SERVICE / SCHNELLE MEDIZINISCHE HILFE

Coordinamento bus e parcheggi a cura di / Bus and Parkings coordination by / Bus und Parking Koordination von:Piano di mobilità redatto in collaborazione con i comuni di /Mobility plan in collaboration with following Municipalities / Mobilität Planung mit der Kollaboration von folgenden Gemeindeverwaltungem: Biassono, Lesmo, Vedano, Villasanta.

Coordinamento Mobilità GP / GP Mobility Management:Settore Polizia Municipale Ufficio Mobilità e Trasporti Ufficio Protezione Civile Ufficio Viabilità e Segnaletica.Email: [email protected]

Grafica: Cantiani Marketing & Comunicazione - www.cantiani.com

ORARI BUS NAVETTA GRATUITI / FREE SHUTTLE-LINES / TIMETABLE / PLAN FÜR FREIE BUSSE

9 Settembre / September > 7.30 / 20.00 · 7.30 am / 8.00 pm

10 Settembre / September > 7.00 / 20.00 · 7.00 am / 8.00 pm

11 Settembre / September > 6.00 / 20.00 · 6.00 am / 8.00 pm

*I_Non al venerdì - EN_Not on Friday - D_Nicht Freitag

TRENI SPECIALI GRATUITI PER L’AUTODROMO / FREE SPECIAL TRAINS TO MONZA AUTODROME / FREIE SONDERZÜGE ZUR MONZA AUTODROME

Andata/Departing/Hinfahrt (solo domenica/Sunday only/nur Sontag 11/9)

MILANO CENTRALE / BIASSONO-LESMO AUTODROMO

Ritorno / Return / Ruckfahrt (solo domenica/Sunday only/nur Sontag 11/9)

BIASSONO-LESMO AUTODROMO / MONZA / MILANO CENTRALE

I_Gli orari potranno subire lievi modifiche - EN_Train schedule way vary slightlyD_Die Zeiten können sich etwas ändern

VI SIETE PERSI CON IL BUS SBAGLIATO?Vi consigliamo di consultare la piantina per individuare la linea con lo stesso colore del biglietto del parcheggio. Eventualmente potete raggiungere con lo stesso bus il “Punto di Riunione”, fra le uscite di Vedano e Mirabello dell’Autodromo, nei pressi del capolinea delle 3 linee di bus navetta.

DID YOU CATCH THE WRONG BUS?We suggest you give a look to the map to look for your bus line, which is the same color of your parking ticket. Anyway you may reach with every bus the “Meeting Point”, located beetwen Vedano’s and Mirabello’s gates of Autodrome, not too far from the bus stop of all 3 bus lines.

HABEN SIE DEN FALSCHEN BUS GENOMMEN?Wir empfehlen, sich im Plan über diejenige Buslinie, die selbe Farbe wie IhrParkschein hat, zu informieren. Außerdem können Sie den “Meeting Point”, der zwischen den Stationen Vedano und Mirabello del Autodroms nicht weit von der Haltestelle aller 3 Buslinien liegt, mit jedem Bus erreichen.

BUS E TRENI PER L’AUTODROMO PER CHI ARRIVA IN TRENO

Da Milano Centrale e Porta Garibaldi:Venerdì 9 e Sabato 10: treno fi no a Monza + LINEA NERA per l’Autodromo;solo domenica 11 solo da Milano Centrale: treni gratuiti fi no alla stazione Biassono-Lesmo-Autodromo, in 30 minuti arrivi a soli 50 metri dalle curve di Lesmo (vedi orari treno).

Da Monza FS (uscita Porta castello):Venerdì 9, sabato 10 e domenica 11: LINEA NERA bus navetta gratuito per Viale Cavriga/RAI (ingresso Autodromo Vedano).

PER CHI ARRIVA IN AUTO

Parcheggi auto + Bus navetta.ATTENZIONE: non è possibile accedere al parco con i veicoli a motore. Lasciare l’auto nei parcheggi P+Bus navetta o in quelli predisposti dall’Autodromo a Biassono.Venerdì 9, sabato 10 e domenica 11: dai parcheggi a pagamento partono Bus navetta gratuiti. Il bus navetta costa 3 Euro per chi non ha il biglietto del parcheggio:

LINEA BLU: Parcheggio + Bus 15 Euro (solo Bus 3 Euro A/R)P Monza Stadio-Navetta Parco / Autodromo Ingresso MirabelloLINEA VERDE*: Parcheggio + Bus 20 Euro (solo Bus 3 Euro A/R)P Monza Rondò-Navetta Parco / Autodromo Ingresso Mirabello*Non al venerdì

TRASPORTO PUBBLICO A PAGAMENTO:

Bus Brianza Trasporti linea z204 da Corso Milano a Monza per Vedano.

Bus Brianza Trasporti linea z221 da Corso Milano a Monza per Carate (fermata Biassono Santa Maria delle Selve).

Treno FS per BiassonoLesmoAutodromo dalla stazione di Sesto S.G. FS/MM1 e dalla stazione di Monza (solo venerdì e sabato, domenica parte direttamente da Milano).

Metropolitana MM2 collegamento Stazione di Porta Garibaldi-Stazione di Milano Centrale.

BUSES AND TRAINS TO AUTODROMEIF YOU ARRIVE BY TRAIN

From Milano Centrale and Porta Garibaldi:Friday 9 and Saturday 10: train to Monza + black line to the Autodrome;only 11 Sunday only from Milano Centrale train station to free up Biassono-Lesmahagow-Circuit, in 30 minutes arrive at only 50 meters from the Lesmo curves (see train schedules).

From Monza Railway Station (Gate Porta Castello):Friday 9th, Saturday 10th and Sunday 11th: BLACK LINE free shuttle bus no-stop to Viale Cavriga/RAI (Autodrome Gate Vedano).

IF YOU ARRIVE BY CAR

Park and ride.WARNING: it’s not allowed to drive in the Monza park! Leave your car in P+Bus Parkings or in external Parkings near Biassono. Friday 9th, Saturday 10th and Sunday 11th: from toll parkings leave free shuttle buses. The ticket of the shuttle bus is 3 Euro if you haven’t the parking ticket:

BLUE LINE: Park + Shuttle 15 Euro (only Shuttle 3 Euro round trip)P Monza Stadio-Shuttle-Park / Autodrome Gate MirabelloGREEN LINE*: Park + Shuttle 20 Euro (only Shuttle 3 Euro round trip)P Monza Rondò-Shuttle-Park / Autodrome Gate Mirabello

*Not on Friday

OTHER PUBLIC TRANSPORTATION (TICKET REQUIRED):

Bus Brianza Transports line z204 from Corso Milano in Monza to Vedano

Bus Brianza Transports line z221 from Corso Milano in Monza to Carate (bus stop: Biassono Santa Maria delle Selve).

Train to Biassono-Lesmo-Autodrome from Sesto S.G. railway and underground (MM1) station and Monza Station (Friday and Saturday only, Sunday it runs from Milan).

Metro link MM2 Porta Garibaldi Station Milan Central Station.

BUSSE UND ZUGE ZUM AUTODROMEWENN SIE MIT DEM ZUG ANKJOMMEN

Von Milano Centrale und der Porta Garibaldi:Am Freitag dem 9 und Samstag dem 10: Zug nach Monza + schwarze Linie auf der Autodrome; nur 11 Sonntag nur von Milano Centrale Bahnhof zum free Biassono-Lesmo-Circuit, in 30 Minuten zu erreichen und nur 50 Meter von der LesmoKurven (siehe Fahrplan).

Ab Monza Bahnof (Ausgang Porta Castello):Ab Freitag dem 9 bis Sonntag dem 11: SCHWARZE LINIE kostenlose Busfahrt zum Cavriga/RAI (Vedano Tor vom Autodrome).

WENN SIE MIT DEM AUTO ANKOMMEN

Paken und laufen.ACHTUNG: Im Park ist das Autofahren verboten! Parken Sie bitte Ihren Wagenauf den Parkplätzen P+Bus oder auf denen des Autodroms in Biassono. Ab Freitag dem 9 bis Sonntag dem 11: fahren freie Busse von den Parkplätzen:

BLAUE LINIE: Park + Busse 15 Euro (einzig Shuttle 3 Euro rundreise)P Monza Stadio Park / Autodrome Mirabello TorGRUENE LINIE*: Park + Shuttle 20 Euro (einzig Shuttle 3 Euro rundreise)P Monza Rondò Park / Autodrome Mirabello Tor

*Nicht Freitag

SIE KÖNNEN AUCH MIT DEN GEWÖHNLICHEN ÖFFENTLICHEN VERKEHRSMITTEL FAHREN (FAHRPREIS IST ZU ZAHLEN):

Busse Brianza Verkehrsmittel linie z204 ab Corso Milano (Monza) zum Vedano

Busse Brianza Verkehrsmittel linie z221 ab Corso Milano richtung Carate (auf der Haltestelle Biassono Santa Maria delle Selve aussteigen).

Zug FS zum BiassonoLesmoAutodrome ab Sesto S.G. Bahnof MM1 und abMonza Bahnof (nur Freitag und Samstag - am Sonntag direkt ab Mailand

MM2 U-Bahnhof Porta GaribaldiBahnhof Milano Centrale Link.

112113115118

Assessoratoal Turismo e spettacolo

Assessorato al Turismo e spettacolo

MEDIA PARTNER

ENTI PATROCINANTI

PARTNER

MonzA AL CIneMA!

pEr inFormaZioni

monza spazioCinema 039.982298 – 02.43912769 www.monzacinema.it

ufficio Turismo e Spettacolo Comune di monza039.2372222www.comune.monza.it

Page 21: Trantran 23

TEXaS HolD’Emstrategie per un Sit&Go

nel poker sportivo una delle forme di torneo più diffuse è il sit&go. Come suggerisce il nome stesso è un torneo che inizia quando si è rag-giunto un determinato numero di iscritti. Di fat-to può essere composto da un solo tavolo (quin-di in genere 6 o 9 giocatori) oppure avere più tavoli, ma in genere difficilmente si superano i cento iscritti. Per queste caratteristiche raramen-te una partita supera le due ore e si conclude solitamente in meno di una. naturalmente il li-vello di abilità degli iscritti varia in funzione del valore del buy-in, e come sempre accade più è alto il prezzo dell’iscrizione e maggiore sarà l’a-bilità media degli avversari che incontreremo.La prima regola per risultare vincenti in un s’n’g è la corretta scelta del livello del torneo. giocare ad un livello troppo basso significa pro-babilmente incontrare molti neofiti, giocatori con poca esperienza che spesso sono difficili da interpretare poiché basano le proprie scelte su fattori e considerazioni spesso irrazionali. Di norma avere uno o due di questi giocatori al ta-volo è un vantaggio. una volta identificati non dovrebbe essere difficile guadagnare molto su di loro giocando bene e con qualità, ma se il tavolo è composto a maggioranza di donk può essere un vero inferno. Per quanto siano alte le proba-bilità di vincere giocando bene delle buoni mani di partenza è inevitabile che il punto peggiore risulti poi vincente allo showdown almeno una volta su tre. non sottovalutiamo mai l’aspetto “fortuna del principiante”. Al contrario un buy-in eccessivo ci porterà facilmente a scontrarci con giocatori più abili di noi, e se addirittura il prezzo dell’ingresso è percentualmente rilevan-te rispetto alla nostra disponibilità economica è probabile che il nostro gioco ne risenta in modo negativo. ricordiamo la regola generale per cui non bisognerebbe mai investire in un’iscrizione più di un decimo del proprio bankroll. e non facciamoci ingannare dall’idea che salendo di livello di prezzo d’ingresso si abbiano più pos-sibilità di essere vincenti. se non siamo in grado di raggiungere con una certa continuità risultati positivi ad un livello basso difficilmente potremo raggiungerli ad un livello più elevato.La seconda regola per risultare vincenti è gioca-re aggressivamente. ogni giocatore ha il proprio stile, chi è più aperto e chi invece più abbottona-to, in ogni caso aggrediamo sempre il piatto se abbiamo una buona mano e difendiamo il punto

(o potenziale punto) controrilanciando. Meglio perdere un rilancio preflop che far entrare in gio-co mani marginali e difficilmente interpretabili, rischiando di perdere poi molto di più. È però giusto fare un eccezione alla regola con le cop-pie basse (22-99), soprattutto nelle fasi iniziali del torneo – quando i bui sono percentualmente poco significativi rispetto alla media degli stack. In un simile caso meglio appoggiarsi con un call e seguire poi la regola del “no set no bet”, ovvero non puntare (né pagare) se non si è incrociato il tris. La possibilità di migliorare una coppia ser-vita al flop sono circa 1 su 8, potremo quindi serenamente pagare fino a un ottavo del nostro stack per vedere le prime tre carte e decidere poi come giocare. Al contrario rilanciamo sempre con mani forti, soprattutto con coppie servite da QQ in su. In particolare nelle prime fasi è importante alzare molto il piatto e piazzare una puntata che abbia un valore rilevante rispetto alla media degli stack. Meglio incassare un pic-colo piatto uncontested piuttosto che rischiare di perdere molto in una mano illeggibile.terza regola da tenere in grande considerazio-ne è variare il proprio gioco nel corso del tor-neo. giochiamo con molta attenzione le prime fasi, quando i bui sono quasi irrilevanti rispetto agli stack, e allarghiamo invece il nostro gioco man mano che i bui salgono e i giocatori al ta-volo diminuiscono. giocare At-off da utg nei primi livelli è sicuramente una scelta sbagliata – indipendentemente dal’’esito del flop – mentre può ben essere giustificabile ai livelli più alti. È anche molto importante saper approfittare dei momenti di maggiore passività e rubacchiare i bui di tanto in tanto quando i livelli sono più consistenti, mentre è solamente un rischio inu-tile all’inizio del torneo. Comunque evitiamo di incastrarci in situazioni pericolose solo perché abbiamo già piazzato un rilancio. non c’è nulla di male ad abbandonare un mano se veniamo fortemente controrilanciati, e ad ogni modo cer-chiamo sempre di farci un’immagine mentale dei diversi giocatori che incontriamo, così da poter attribuire a ciascuno una diversa credibili-tà e stabilire quando e contro chi giocarci il tutto per tutto. Ma non dimentichiamo mai la grande differenza tra mandare e chiamare un all-in.Altro aspetto fondamentale è il gioco in bolla. Quando deve essere eliminato un solo giocatore per poter giungere a premi il gioco cambia parec-

chio. nel caso ad esempio un giocatore con uno stack relativamente basso punti tutto, chi si trova sulla posizione del grande buio dovrebbe chia-mare con qualsiasi carta in mano se nessun altro ha chiamato la puntata e se il suo stack lo per-mette. In un simile caso anche una giocata con valore atteso negativo (eV-) può in realtà essere una buona giocata se i numeri lo consentono. bisogna solo evitare di mettersi nella condizio-ne di non avere più uno stack tale da consentire una certa libertà di azione nel caso perdessimo, ma se l’ammontare della scommessa è scarsa-mente rilevante in proporzione alle nostre chips, la possibilità di eliminare un giocatore ed entrare nella zona premi conta più del semplice valore delle fiches in gioco.Infine riguardiamoci le nostre giocate e cerchia-mo di analizzarle con distacco. Imparare dai propri errori è la via maestra per raggiungere un buon livello di gioco. Cerchiamo di capire se e dove abbiamo sbagliato e come non ricadere ne-gli stessi errori. e se analizzando le nostre mani ci rendiamo conto che non avremmo potuto gio-care meglio, ma nonostante ciò abbiamo perso, rallegriamoci comunque di aver fatto la mossa migliore senza dimenticare che non esiste nes-suna mano che ci possa garantire di vincere al cento per cento.

41

di tutto un po’carte, giochi, svago e cUriosità

8 4 6 7

4

1 6 5

5 9 3 7 8

7

4 8 2 1 3

5 2 9

1

3 9 2 5

l’anGolo DEl SuDoKu

di uTGaber

Page 22: Trantran 23

coSa Succede in cittàeventi in giro per la brianza

canTù

l’uKulElE…sabato 19 novembrenon è una semplice chitarra da spiaggia…ma lo strumento del momento !!!Per avvicinarsi a questo fantastico strumen-to, impararne i rudimenti o per approfondire le vostre conoscenze, avrete la possibilità di ascoltare, e soprattutto di sommergere di do-mande, Luca tommasi aka aka Jontom, uno dei maggiori ukulelisti in Italia che arri-verà direttamente da roma per farci entrare nel fantastico ed esotico mondo della “pulce saltellante”. Per informazioni: [email protected] oppure [email protected]

sereGno

nona EDiZionE Di «FanTaSTiCHE maTiTE»Fino al 6 novembreIn mostra le opere di gino gavioli, il «papà» del Carosello. orari: giovedì e il venerdì dalle 16.00 alle 19.00 sabato e domenica dalle 10.00 e 12.30 e dalle 16.00 alle 19.00 [email protected].

ConCorSo Di poESia “CiTTà Di SErEGno”: prEmiaZioni.sabato 12 novembre 2011 alle ore 17, presso la sala Mons. Gandini di via XXiV Maggio a seregno (Mb).nel corso del pomeriggio, a cui seguirà un buf-

fet, verrà data lettura delle opere vincitrici e segnalate. I nomi dei vincitori e dei segnalati verranno pub-blicati sul sito www.concorsopoesiaseregno.com

MonZa

GuarDamiFino al 27 ottobre presso urban center, via Turati 6 Monza. ingresso libero. Il carcere attraverso gli oggetti, le emozioni, le storie.

monZa E BrianZa nElla anTiCHE STampEdal 22 ottobre al 27 novembre 2011Presso arengario di Monza a cura di alberto crespi.La mostra propone in cronologia dal XVIII se-colo fino ai primi del XX, una scelta di incisio-ni di autori italiani e stranieri a soggetto delle emergenze architettoniche ed artistiche della città e del territorio brianteo fino ai confini na-turali del Lario a nord e dell’Adda a oriente. I maggiori monumenti monzesi, Duomo, Arengario e Villa reale con i giardini e il Parco costituiscono i nodi di un itinerario disegnati-vo e incisorio che viene ripercorso per la prima volta grazie al completo censimento di quella produzione grafica che seppe far conoscere a tutta europa le bellezze di un territorio attra-versato dal grand tour.

un’ora D’arTECosa regalare a un compleanno, a un anni-versario, a natale e nelle mille altre occasioni che richiedono un dono? ecco il nostro sug-gerimento. una scelta diversa, originale ed esclusiva: un’esperienza d’arte lunga un’ora, riservata esclusivamente a colui, o colei, che riceverà il dono e a pochi accompagnatori di sua scelta. Il beneficiario di “1 orA d’Arte” sarà condotto da una guida qualificata in un percorso che po-trà scegliere personalmente. Per informazioni su come acquistare “1 orA d’Arte” scrivete a: [email protected]

GuarDamisabato 5 novembreIl teatro manzoni organizza recital per bambi-ni, famiglie e adulti la mattina e il pomeriggio. Alle 19 aperitivo offerto dal teatro con possibilità di ricevere tutti i materiali in-formativi delle stagioni del teatro Manzoni e possibilità di fare l’abbonamento con un biglietto omaggio. La sera è di scena la commedia musicale di lancio stanno suonando la nostra canzone, una grossa produzione in occasione della Festa del teatro il cui biglietto costerà solo € 5,00! Per maggiori info sul ricco programma della giornata: www.teatromanzonimonza.it

Milano

TEaTro DEGli arCimBolDi3 e 5 novembre 2011, presso il Teatro arcimboldi di Milano.rigoletto, per regia, scene e costumi di Massi-mo gasparon. L’opera vede impegnata l’orchestra i po-meriggi musicali, diretta dal m°. marco Guidarini, e il Coro as.li.Co. del Circuito lirico lombardo ed è una nuova produzione del Circuito lirico lombardo, che segna il debutto del Circuito a Milano e il ritorno del grande melodramma.

bruGherio

TEaTro pEr lE FamiGliE 2011/2012

domenica 6 novembre 2011 ore 16.00Teatrino dell’erba Mattai muSiCanTi Di BrEma di Daniele Debernardi

domenica 11 dicembre 2011 ore 16.00Fondazione aidala CopErTa Di naTalEPremio teatro delle Famiglie 2011da un’idea di Flora sarrubbo e Joe Chiericati. Con Filippo ghirlanda, Joe Chiericati e Flora sarrubbo. Musiche di Joe Chiericati.

biassono

SullE rivE DEl po Tra BiZanTini E lonGoBarDiil grande tesoro di piccole monete di Bre-scello (rE)Fino al 29 gennaio 2012Durante gli orari di apertura del Museo: venerdì dalle 9.30 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.30 / sabato dalle 15.00 alle 19.30.Apertura su richiesta telefonando al numero 334 3422482

lissone

on THE BloCK. HarlEm privaTE viEWFino al 13 novembre 2011 una sala del Museo d’arte contemporanea di Lissone sarà dedicata alla giovane fotografia contemporanea, con la presentazione della mostra dei lavori dell’artista Susanna pozzoli.Curata da Daniele Astrologo Abadal, la mostra presenta il progetto on the block. Harlem Private View di susanna Pozzoli e l’edizione ad esso correlata, con il patrocinio della Provincia di Monza e brianza.Per la prima volta in Italia è possibile ap-prezzare la serie completa delle fotografie (sessantasei), in formato 30x30 cm realizzate

42

dall’artista tra luglio 2007 e luglio 2009, durante la sua permanenza presso HsF by MA (Harlem studio Fellowship by Montrasio Arte), programma no-profit di residenza per artisti internazionali attivo a new York dal 2007.

besana in brianZa

ConCorSo Di piTTuralo scorcio19 novembre 2011 - ore 16.00presso Villa Filippini.

Inaugurazione della mostra del Lo scorcioMostra delle opere del concorso di pittura alla sua quarta edizione che avrà come tema Gli scorci del territorio attraversato dalla ferrovia Monza - besana - Molteno - oggiono - lecco.Premiazione il 10 dicembre 2011.

noVa Milanese

il BoSCo inCanTaTo rassegna di cinema per ragazziMartedì 1 novembre 2011Kung Fu Panda 2, un film d’animazione di Jen-nifer Yuh nelson (stati uniti - 91 minuti)Giovedì 8 dicembre 2011 Le avventure di tintin - Il segreto dell’uni-corno, un film d’animazione di steven spiel-berg (stati uniti - 98 minuti)domenica 18 dicembre 2011Happy Feet 2, un film d’animazione di george Miller (Australia - 90 minuti)Inizio spettacoli alle ore 15:00 presso l’Audito-rium Comunale in Piazza gio.I.A.

Don Gallo a nova milanESE per non dimenticaresabato 29 ottobre 2011, ore 17:00. Presso auditorium comunale.si aprirà la nuova stagione del progetto Per non Dimenticare con una staffetta benefica di raccolta fondi a favore delle comunità di Don Andrea gallo.Per non dimenticare, l’importante Progetto

riguardante la memoria storica dell’Antifasci-smo e della resistenza è organizzato, promosso e coordinato da Lauratussi, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di nova Mi-lanese, con l’Istituto Comprensivo Via Prati di Desio e con molte altre realtà associative e istituzionali e centri di ricerca per la Pace e la nonviolenza.Il progetto Per non dimenticare è sempre aperto ad argomenti di attualità, di importanza e di rilievo civile e di impegno sociale e umani-tario. Infatti, Don Andrea gallo, che sarà ospite principale dell’iniziativa, è un sacerdote e par-tigiano, fondatore e animatore della comunità di san benedetto al Porto di genova e di altri centri di accoglienza.Le comunità di Don gallo accolgono persone con ogni tipo di problema di emarginazione, tutti gli ultimi, i più deboli, gli emarginati, tutte le persone con difficoltà che la società non rie-sce ad aiutare e ad integrare.Don Andrea gallo è stato uno dei più gran-di amici di Fabrizio de André e caro amico di Moni ovadia e di altri personaggi importanti del mondo della cultura, della politica e dello spettacolo.

43

Cultura lionS CluB monZa

Corona FErrEa

mento di apertura delle serate post conviviali a tutta la cittadinanza, da attuarsi per temi di par-ticolare interesse.I relatori de “La sicurezza in Europa: come difendersi da truffe e raggiri”, sono Vincenzo Panza, presidente dell’Associazione nazionale Carabinieri di brugherio e elisabetta galbiati, psicologa e psicoterapeuta, entrambi con una numerosa serie di esperienze formative alle spalle, giunta alla XXV edizione con la serata monzese. e’ stato inoltre invitato come ospite il comandante della Compagnia Carabinieri di Monza, capitano Luigi D’Ambrosio, che attra-verso il maresciallo Antonio Maida ha recato una importante testimonianza professionale. Lo scopo della presentazione pubblica, è quello di poter trovare una risposta adeguata per difen-dersi da truffe e raggiri che sempre più frequen-temente colpiscono con maggiore incisività due categorie di individui: gli anziani e i giovanissimi. nello studio delle varie modalità con cui si met-tono in atto i raggiri, spesso vere e proprie rapine, è possibile individuare alcuni punti comuni che consentono di tracciare un preciso profilo degli “attori” e soprattutto di definire i meccanismi con cui essi entrano nella sfera di fiducia delle loro vittime. In sintesi, si può identificare un truf-fatore attraverso atteggiamenti ricorrenti che cor-rispondono a una casistica circoscritta. Questo indipendentemente dal tipo di motivazione con cui avviene il contatto con il malintenzionato, di-retto o via web, e al di là della falsa identità sotto cui questi si presenta.tra gli atteggiamenti di prevenzione e difesa è importante saper attuare con decisione e tran-quillità una tecnica di gestione dell’emergenza, ponendo immediatamente una distanza -fisica e verbale- con il soggetto stesso.

Paolo Paleari

nell’ottica di adempiere con sempre maggiore incisività ai suoi compiti statutari e nell’intento di offrire un “service” di singolare utilità a tutta la cittadinanza il Lions Club Monza Corona Ferrea, ha proposto un incontro pubblico dedicato alla prevenzione delle truffe che si è svolto con suc-cesso 12 ottobre 2011, presso l’urban Center di Monza. realizzato in collaborazione con l’Assessorato alla Comunicazione del Comune di Monza, la Compagnia Carabinieri di Monza, le sezioni dell’Associazione nazionale Carabinieri di bru-gherio e di Monza, oltre il supporto della reda-zione di striscia la notizia per i filmati, il conve-gno ha registrato una notevole partecipazione di pubblico. L’iniziativa inaugura inoltre un esperi-

Page 23: Trantran 23

le Sciurela redazione risponde

paSSaGGio a livEllo via BErGamo/amaTi

Care le mè sciure,ho legiù la letera de la sciura simona sul pasac a livel de via bergum.sunt nasù nel riun del Popolo Maligno e ga vivi da pusè de vutant’ann e el pasac al ghè sempre sta e i mort, un temp gheren no perché la gent la spetava , la aveva pasciensa: adess tucc ghan presa, chisà perché.Ma vurevi di che chi sa infogna in sto pasac al cugnus minga la sona.sa ta ga rivet de frunt al pasacc sarà, sia da via begum che da via Amati, ba-sta che ta svoltet a sinistra e te trovet , minga vun ma bensì du sutpasacc.Quindi l’è minga vera che la cità l’è divisa in du.Me par che sia in machina che in bicicletta l’è po minga una fadiga fal.e po basta infugnas minga denter a sti du strad. De strad , sia rivando dal centro che da la periferia ta ghe né per fermass minga.Anmò capisi quei che van a pe: però basta avec un cicinin de pascienza. sa regordum pù che ghem pusè temp che vita !!In quant al sutpasacc dovè che al vor fal el nost Asesur che l’ha pru-metu ? ta devat tra giù almen du ca per scaval: me par che l’Asesur al cugnusa minga ben la sona. Anca mi ho vurù sfugamm , da poer ignurant, a di la mia e speri che la sciura simona la se ufenda minga: una volta gheran i cancei e quindi, per mi, l’è giust quel che la prupun.Metem ancamò i cancei per chi va a pe o in bicicleta e al vor pasà a risc de la sua vita: darem un post de laurà a una persuna!!buna giurnada.

Gentile sig. Giuanin, la ringraziamo molto per la sua bella lettera, la prima che ci giunge interamente in dialetto. ci siamo rese conto che il tema del passaggio a

livello di via bergamo non smette di scaldare gli animi e immaginiamo che non smetterà per un bel pezzo, dato che il problema è sempre lì, sotto gli occhi di tutti. l’opinione di chi, da tanti anni, vive in quella zona della città è senza dubbio degna di attenta riflessione. buona giornata anche a lei!

un abbraccio, le sciure

il TriSTE primaTo

buongiorno,da quindici anni prendo il treno due volte al giorno, festivi esclusi, per andare al lavoro. Volevo ringraziare l’attento curatore della rubrica del L’angolo del pendolare perché, oltre a fare amaramente sorridere, riesce sempre a focalizzare con estrema precisione i problemi del popolo dei treni. nel’ultimo numero poi ha toccato davvero un argomento scot-tante: furti, rapine, aggressioni…in tanti anni ne ho viste di tutti i colori. Vanto il triste primato di 18 scippi in 15 anni…se qualcuno ha tota-lizzato un punteggio superiore si faccia avanti…accetto la sfida…tanto, oramai, solo saperci ridere su ci può aiutare!Carlo da meda

ciao carlo, la situazione è davvero difficile ma anche tu, permettici l’osservazione, sei davvero iellato! Vorrei poterti dare qualche utile consiglio per cer-care di prevenire nuovi scippi ma la verità è che il problema è davvero diffuso e di difficile soluzione. in bocca al lupo!

le sciurele vostre lettere

45

Page 24: Trantran 23

(davanti ospedale Vecchio)- Monza info point Comune di monza Piazza roma - Monza Speedy Bar via Appiani, 22 - Monza Tabacchi ambrosini piazza Carducci, 2 - Monza Turné trattoria e bistrot via bergamo, 3 - Monza Baby College-oxford Group via Verdi, 83 - seregnoEdicola Enrico via Cavour, 12 - seregno osteria dei vitelloni via garibaldi, 25 - seregno pescheria Satalino c.so del Popolo, 94 - seregno Studiofluido via Leonardo da Vinci, 30 - seregno Tambourine via C. tenca, 16 - seregno Bar Boulevard viale C. battisti, 121 - Vedano al Lambro ottica mottadelli via Preda, 13 - Verano brianza panetteria Duca via IV novembre, 33 zoccorino (besana)

In tutte le biblioteche Comunali di monza e in tutte le biblioteche locali della rete provinciale Brianza Biblioteche.

All’interno della Galleria auchan di via la-rio a monza, collocate in appositi esposito-ri, a disposizione dei numerosi clienti che vi transitano.

… e inoltre presso principali bar, parrucchieri, studi medici di base dei comuni di Monza, Ve-dano al Lambro, Lissone, Desio, seregno, bru-gherio

DovE TrovarE la riviSTa

viene distribuita tramite hostess la matti-na dell’uscita nelle stazioni ferroviarie diMonza, Lissone, Arcore, Desio, Meda , sere-gno, seveso e presso la fermata MM di Cologno Monzese/brugherio

nelle 13 sedi presenti sul territorio provinciale di apa monza e Brianza - Confartigianato impresemonza via gb stucchi, 46Carate Brianza via Matteotti, 19 Cesano maderno via Matteotti, 16Desio via garibaldi, 258Giussano Largo europa, 7 lissone via san rocco, 97 meda viale Francia, 15 muggiò via I° Maggio ang. via san rocco nova milanese via berlinguer, 2Seregno via rismondo, 28 Seveso via solferino, 16 Triuggio viale rimembranze, 3 vimercate via ronchi, 12

Bar la piazzetta via san bernardo, 5 - Carate brianza EXpo Cafè via e. toti, 41- Carate brianza vista Caffè via John Kennedy, 2 - Correzzana Tennis Concorezzo via Libertà, 1 - Concorezzo Enoteca Brambilla via C. Cattaneo, 57- Lissone Buffetti c.so Milano, 38 - Monza Edicola Siria via solferino

SCrivETECi

[email protected]@[email protected]@trantran.net

pEr la puBBliCiTà ConTaTTaTE

trantran editore s.r.l [email protected]

www.trantran.net Trantran è anche su facebook e su myspace …dalla brianza una finestra sul mondo!

ci vediamo preStoinfo e contatti

trAntrAn eDItore rICerCA

vEnDiTori & vEnDiTriCi pEr

Trantran…Intorno a Monza & Brianza

il mensile free press della Brianza

pEr la raCColTa Di SpaZi

puBBliCiTari.

pEr inFo [email protected]

il proSSimo numEro uSCirà

marTEDì 29 novEmBrE

numEri uTili

Carabinieri | 112

Centro antiveleni (ospedale niguarda)02 66101029

Croce rossa Italiana | 039 322384-32365

emergenza sanitaria | 118

guardia medica | 840 500092

ente nazionale Protezione Anumali (sezione Monza e brianza)039 388304

guasti acqua e gas | 800 388088

guasti illuminazione strade | 800 901050

guasti enel | 800 023421

Polizia di stato | 039 24101

Polizia municipale di Monza | 039 28161

Polizia stradale Arcore | 039 617333

Polizia stradale seregno | 0362 239077

Protezione civile | 039 28161

soccorso stradale | 116

Vigili del fuoco | 115

46

Hanno lavorato con noi: Vallanzaska, Soerba, Ivan Segreto, Morgan, iLuf, Gennaro Cosmoparlato e tanti, tanti altri. Non perdere la nuova fantastica promozione: fino ad aprile in studio da 150€ al giorno. Verifica le condizioni su: www.clockworkstudio.it

140 mq di spazio esclusivamente dedicato allavostra produzione, nessunasala prova e nessun estraneoper garantire la massima concentrazione che il vostrolavoro merita. Acustica eccellente e soluzionitecniche senza compromessiper offrirvi il massimo al miglior prezzo sul mercato.

Non perdere la nuovafantastica promozione: fino ad aprile in studio da 150€ al giorno. Verifica le condizioni su:www.clockworkstudio.it

CWSTT ok..indd 1 17/10/2011 17:52:04

Page 25: Trantran 23