Translation studies - PBworks

28
Translation studies

Transcript of Translation studies - PBworks

Page 1: Translation studies - PBworks

Translation studies

Page 2: Translation studies - PBworks

Sommario

u Di cosa si occupa la traduttologia?

u Quando è nata come disciplina?

u Di cosa si occupa?

u È una disciplina teorica o applicata?

u Breve storia delle disciplina

Page 3: Translation studies - PBworks

«Translation studies», «Teoria della traduzione» o «Traduttologia»

u Branca delle scienze umane che studia con approccio sistematico e multidisciplinare aspetti teorici, descrittivi e applicati della traduzione o dell’interpretazione (interpretariato).

u L’ottica adottata può essere «prescrittiva» («normativa») o «non prescrittiva»(«descrittiva»)

u Questo sapere organizzato, ritenuto da alcuni una scienza, attinge la sua metodologia e parte della sua terminologia metalinguistica da diversi campi di studio o discipline a cui si ricollega la traduzione: filologia, linguistica, letteratura comparata, semiotica ecc.

However, Translation Studies as a discipline is in many ways still in a state of flux. Translation can be seen as a point of intersection between many different academic subjects; it is an area in which many other disciplines have legitimately expressed an interest, and conversely one which has provided its own experts with insights which can profitably be shared elsewhere. There is for example a considerable exchange of knowledge, insights and methodologies between Translation Studies and fields as diverse as literary studies, philosophy, anthropology and linguistics; indeed, such is the level of intellectual cross-fertilization that some writers have suggested that the field should be known as an interdiscipline.

[Shuttleworth & Cowie, 1997]

Page 4: Translation studies - PBworks

Coniazione del termine

u La traduzione è una pratica diffusa fin dai tempi antichi

u Lo studio della traduzione come materia accademica ha però avuto inizio solo negli ultimi 60 anni.

u James H. Holmes conia il termine «Translation Studies» (1972)

u James H. Holmes «The name and nature of Translation Studies» (1988)

Def.: «l’insieme dei problemi raggruppati intorno al fenomeno del tradurre e delle traduzioni»

u Mary Snell Hornby «Translation Studies an integrated approach» (1988)

«la richiesta che gli studi sulla traduzione vengano visti come una disciplina indipendente […] è stata avanzata da diverse direzioni in anni recenti.»

Page 5: Translation studies - PBworks

Espansione del settore

u Insegnamenti specializzati di traduzione e interpretazione

u Proliferare di convegni, libri e riviste

u Nascita di associazioni nazionali e internazionali di interpreti e traduttori

u In Italia: AITI («Associazione Italiana Traduttori e Interpreti»), ANITI («Associazione Nazionale Italiana Traduttori e Interpreti»), etc.

Page 6: Translation studies - PBworks

Breve storia delle disciplina

Page 7: Translation studies - PBworks

Sommario

u Da quando esiste la traduzione?

u A che scopo veniva esercitata?

u A quando risale il primo «testo a fronte»?

Page 8: Translation studies - PBworks

La torre di Babele«Tutta la terra aveva una sola lingua e le stesse parole. Emigrando dall'oriente gli uomini capitarono in una pianura nel paese di Sennaar e vi si stabilirono. Si dissero l'un l'altro: "Venite, facciamoci mattoni e cociamoli al fuoco". Il mattone servì loro da pietra e il bitume da cemento. Poi dissero: "Venite, costruiamoci una città e una torre, la cui cima tocchi il cielo e facciamoci un nome, per non disperderci su tutta la terra". Ma il Signore scese a vedere la città e la torre che gli uomini stavano costruendo. Il Signore disse: "Ecco, essi sono un solo popolo e hanno tutti una lingua sola; questo è l'inizio della loro opera e ora quanto avranno in progetto di fare non sarà loro impossibile. Scendiamo dunque e confondiamo la loro lingua, perché non comprendano più l'uno la lingua dell'altro". Il Signore li disperse di là su tutta la terra ed essi cessarono di costruire la città. Per questo la si chiamò Babele, perché là il Signore confuse la lingua di tutta la terra e di là il Signore li disperse su tutta la terra.»

[Genesi 11: 1-9]

Page 9: Translation studies - PBworks

Babele: Genesi, capitolo II

u Si narra che in origine tutti gli uomini utilizzassero una sola lingua e che dunque fossero in grado di parlarsi e capirsi usando le stesse parole.

u Emigrando da oriente giunsero in una pianura nel paese di Sennaar e dicisero di stabilirvisi

u Fabbricarono mattoni e cominciarono a costruire una città dalla quale si elevasse una torre così alta da toccare il cielo

u Dio scese a vedere la città, e decide di punire la tracotanza degli uomini che avevano avuto l’ardire di elevarsi fino al cielo: confuse la loro lingua e li condannò a non comprendersi più

u La città venne chiamata Babele, dall’ebraico Bābēl (bālal ‘confondere’)

u Babele da allora è sinonimo di confusione, soprattutto linguistica

u 3°millennio: incredibile Babele linguistica, 7000 lingue circa parlate sul pianeta

Page 10: Translation studies - PBworks

Classificazione delle lingue

u Tra di loro le lingue intrattengono rapporti di varia natura… possono essere riorganizzate in raggruppamenti, e classificate

u SU BASE GENEALOGICA

u SU BASE TIPOLOGICA

u RISORSE

u Ethnologuehttps://www.ethnologue.com/

u WALShttps://wals.info/

Page 11: Translation studies - PBworks

La stele di Rosetta

u Lastra in basalto che riporta un'iscrizione con tre differenti grafie: geroglifico, demotico e greco (dall'alto in basso).

u Riporta un decreto emesso nel 196 a.C. in onore del faraone Tolomeo V Epifanein occasione del primo anniversario della sua incoronazione.

u Primo esempio di testo a fronte

u https://research.britishmuseum.org/research/collection_online/collection_object_details/collection_image_gallery.aspx?assetId=16456004&objectId=117631&partId=1

Page 12: Translation studies - PBworks

La traduzione in epoca Romana

u I primi scritti sull’argomento «traduzione» risalgono a tempi remoti

u I sec. d.C.: Cicerone, Orazio / in Cina, traduzione dei sutra buddisti

u Grande importanza della traduzione nella letteratura romana

u I romani si sentivano continuatori dei modelli greci e la loro lettura / traduzione veniva considerata un processo di arricchimento culturale.

u Spesso ha rappresentato un pretesto per accusare i Romani di non aver saputo creare una produzione letteraria propria almeno fino al I sec. d.C.

Page 13: Translation studies - PBworks

S. Gerolamo (347- 420 d.C.)

u Padre della Chiesa

u Il più celebre tra i traduttori

u Traduttore della Bibbia dal greco e dall’ebraico al latino («Vulgata»)

u Su incarico di papa Damaso I rivide la traduzione dei Vangeli nel 382 d.C.

u Successivamente nel 390 d.C. passò alla traduzione dell’antico Testamento, che terminò dopo 23 anni. Riprese in mano la versione ebraica: decisione controversa per chi credeva nell’ispirazionedivina della Septuaginta greca.

u 395 d.C. «De optimo genere interpretandi»: lettera indirizzata al senatore Pammachio, dichiarazione sul metodo adottato per la traduzione

Page 14: Translation studies - PBworks

Metodo grammatico-traduttivo

u Prima della seconda metà del XX sec. la traduzione era utilizzata solo come strumento di apprendimento nei corsi di lingua.

u Dalla fine del XVIII secolo (cfr. Fick, Seidenstücker, Ahn) fino alla fine degli anni ’60 modello di apprendimento linguistico nella scuola secondaria: «metodo grammatico-traduttivo»u La traduzione è il principale strumento di apprendimento

delle lingue straniere sul modello dell'apprendimento delle lingue morte (latino e greco classico)

u Basato su:

u Apprendimento mnemonico di regole e strutture grammaticali della lingua straniera

u Le regole vengono testate mediante una serie di frasi scollegate tra loro e costruite artificialmente, che illustrano la struttura oggetto di studio

Page 15: Translation studies - PBworks

Metodo diretto/approccio comunicativo

u La traduzione era quindi considerata una disciplina inferiore

u Gli esercizi di traduzione erano visti come strumenti di apprendimento, necessari fino a quando non fossero acquisite le abilità linguistiche necessarie per leggere l’originale!

u Anni ’60-’70: Il metodo è stato progressivamente screditato, soprattutto nei paesi anglofoni, in favore del «metodo diretto» o «approccio comunicativo alla didattica»

u Riprodurre in classe di situazioni autentiche

u Privilegiare le forme parlate a quelle scritte

u Evitare dell’uso della madrelingua degli studenti

Page 16: Translation studies - PBworks

Metodo Berlitz

u 1878: la prima scuola Berlitz viene fondata Maximilian Berlitz a Providence (Rhode Island)

u scuola per apprendimento dell'inglese destinata a immigrati negli Stati Uniti

u gli insegnanti erano parlanti nativi; si doveva usare costantemente la L2 senza ricorrere alla lingua dell'allievo;

u Metodo Berlitz è basato sulla comunicazione: gli insegnanti adottano un approccio diretto basato sull'ascolto e sulla conversazione, che integrano con esercizi mirati di lettura e scrittura. In questo modo si riproduce il naturale processo di apprendimento della propria lingua madre.

u Obiettivo: l’allievo deve, appena possibile, imparare a «pensare» nella lingua straniera

u «Mai tradurre: dimostrare. Mai spiegare: agire».

Page 17: Translation studies - PBworks

American workshop

u Settori degli Studi di Letteratura comparata: la letteratura viene studiata e paragonata a livello transnazionale e transculturale

u Anni ‘60: proliferazione di Laboratori di traduzione letteraria nelle Università degli Stati Uniti (Iowa, Princeton)

u Basati sui laboratori di lettura di I.A. Richards degli anni Venti e sui laboratori di scrittura creativa

u Vetrina per l'introduzione di nuove traduzioni nella cultura di arrivo

u Dibattito sul processo di traduzione e sulla comprensione del testo

Page 18: Translation studies - PBworks

Linguistica contrastiva

u Sempre negli anni ‘60: Alla ribalta gli studi di linguistica contrastiva dedicati alla traduzione

u Ambito di studi che si sviluppa negli USA a partire dagli anni ’30.

u Confronto tra due lingue allo scopo di individuare differenze linguistiche

u si basa sullo studio delle traduzioni; i dati vengono forniti da esempi tradotti

u Alcuni dei testi classici di questo approccio allo studio della traduzione più sistematico e scientifico, orientato verso la linguistica

u Vinay & Darbelnet [1958] «Stylistique comparée du français et de l'anglais».

u Alfred Malblanc [1963] «Stylistique comparée du français et de l'allemand»

u Mounin [1963] «Problèmes théoriques de la traduction»

u Nida [1964] «Towards a science of Translating»

Page 19: Translation studies - PBworks

La mappa di Holmes/Toury [1]

u Holmes [1988]. «The name and the nature of Translation Studies»

u Fonda il campo di studi

u Propone un impianto generale che descrive tutti gli ambiti affrontati dagli studi sulla traduzione

u Successivamente presentato da Toury nelle forma illustrata della slide successiva

u Aree di ricerca:

u PURA:

1. Teoria descrittiva della traduzione: descrizione dei fenomeni relativi alla traduzione

2. Teoria della traduzione: principi generali mirati a spiegare e prevedere tali fenomeni

a) Teorie generali

b) Teorie parziali

u APPLICATA

Page 20: Translation studies - PBworks

La mappa di Holmes/Toury [2]

1. Teoria della traduzione: principi generali mirati a spiegare e prevedere tali fenomeni

a) Teorie generali: rilevanti per la traduzione nel suo insieme (i.e. ogni tipo di traduzione)

b) Teorie parziali. Delimitate da

1. Mezzo: automatica/umana, scritto/orale, interpretazione consecutiva/simultanea

2. Area: specifiche lingue/gruppi di lingue e culture

3. Grado: livello lessicale/frase

4. Tipologia testuale: letteraria, commerciale, tecnica

5. Periodo temporale: es. storia della traduzione

6. Problema: es. equivalenza, universali

Page 21: Translation studies - PBworks

La mappa di Holmes/Toury [3]

2. Teoria descrittiva della traduzione, orientata verso l’analisi di:

1. Prodotto: analisi traduzioni esistenti, in prospettiva diacronica o sincronica

2. Funzione: studio dei contesti (es. quali libri sono stati tradotti, che influenza hanno esercitato). Cfr. studi culturali.

3. Processo: psicologia della traduzione, ovvero «cosa accade nella mente del traduttore»?

Page 22: Translation studies - PBworks
Page 23: Translation studies - PBworks

La mappa di Holmes/Toury [4]

u AREA DI RICERCA APPLICATA

1. Formazione del traduttore: metodi didattici, tecniche di valutazione, programmi dei corsi

2. Sussidi alla traduzione: dizionari, grammatiche e risorse informatiche (CAT tools)

3. Critica della traduzione: valutazione e revisione delle traduzioni

4. (Politica della traduzione: posto occupato dalla traduzione nella società)

Page 24: Translation studies - PBworks
Page 25: Translation studies - PBworks

Discussione…

u Molte delle suddivisioni sono artificiali

u Lo stesso Holmes sottolinea che le aree teoriche, descrittive e applicate si influenzano tra di loro

u La suddivisione permette una chiarificazione e una ripartizione del lavoro

u Ruolo svolto da Holmes: delinea il potenziale dei translation studies…

u INTERPRETAZIONE?

u Sono inevitabili i punti di sovrapposizione: le attività sono simili

u Forse sarebbe meglio considerarlo un campo parallelo: «studi sull’interpretazione»

Page 26: Translation studies - PBworks

Sviluppi degli anni ‘70

u L’analisi contrastiva è stata messa ai margini

u La scienza della traduzione orientata verso la linguistica ha mantenuto un ruolo in Germania, ma il concetto di «equivalenza» è stato rimesso in discussione

u Teorie incentrate sulle tipologie testuali (cfr. Reiss) e sulla finalità testuale (Skopostheorie)

u Influenza delle teorie di Halliday (funzionalismo: linguaggio come atto comunicativo in un contesto socio-culturale), soprattutto in Australia e UK (cfr. Bell, Baker, Hatim & Meson)

Page 27: Translation studies - PBworks

Anni ’80-’90

u Fine anni ’70: nascita di un approccio descrittivo, che ha avuto le sue origini nella letteratura comparata e nel formalismo russo

u Tel Aviv: Even-Zohar, Toury > Polisistema Letterario

u Gruppo con sede in Belgio: Lambert, Lefevere

u UK: Bassnett, Hermans «Manipulation school»

u approccio dinamico e di orientamento culturale; Hermans (1985) «The manipulation of literature»

u Anni ’90: maggiore visibilità e riconoscimento per il traduttore

u Traduzione e genere: Sherry Simon

u Scuola cannibalista: Else Vieira

u Teoria post-coloniale della traduzione

u Anni 2000: interdisciplinarietà, importazione di modelli da altre discipline, specializzazione

u Traduzione, globalizzazione e resistenza

u Sociologia della traduzione

u Nuove tecnologie: traduzione audiovisiva, localizzazione e uso dei corpora nella traduzione

Page 28: Translation studies - PBworks

u Documentario «Tradurre», Pier Paolo Giarolo [2008]u CON:

u Erri De Luca, traduttore ebraico antico

u Fulvio Ferrari, traduttore lingue scandinave

u Silvia Pareschi, traduttrice di Frenzen e De Lillo

u Luca Scarlini, traduttore di testi teatrali

u Nadia Fusini, traduttrice di Woolf e Keats

u Donata Feroldi, traduttrice di Hugo e Duras

u Elisabetta Bartuli, traduttrice di scrittori libanesi

u Rita Desti, traduttrice di Saramago

u Anna Nadotti, traduttrice di Byatt e Gosh

u Paola Tomasinelli, traduttrice dallo spagnolo

u Maurizia Balmelli, traduttrice dal francese

u Enrico Ganni, traduttore dal tedesco

Dove si racconta del viaggio delle parole da una lingua all’altra,

con il traduttore che porta le valigie e ci fa da guida.

La lingua diventa poi uno strumento musicale,

il traduttore un fornaio che impasta il pane di tutti i giorni.