Tradizione è innovazioni

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per noi innovazione è Pizzaioli da tre generazioni

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La nostra passione per il lavoro, le nostre pizze, i nostri impasti, i nostri prodotti e chi li producono.

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per noi innovazione è

Pizzaioli da tre generazioni

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pesso ci sentiamo chiedere qual è il nostro segreto: con un sorriso rispondiamo che una cultura tecnica approfondita, unita all’entusiasmo per il nostro lavoro, sta alla base dell'esperienza che ci tramandiamo da generazioni.Non semplice intuito, ma lo stimolo a migliorare e ad imparare dalla cultura culinaria partenopea: siamo gelosi e orgogliosi di una tradizione familiare consolidata e la portiamo avanti con passione e meticolosità. Cerchiamo ogni giorno di perfezionarla grazie all'esperienza che maturiamo e alla passione per la sperimentazione e la ricerca.Il nostro metodo di lavorazione è rimasto inalterato, perfezionandosi nel corso degli anni, in modo che la nostra cucina rispecchi la cultura e la tradizione della vera pizza a Napoli: alta idratazione, scelta appropriata delle farine e lunga lievitazione rendono la nostra pizza soffice, leggera e dal sapore invitante.Scusate se è poco, ma è la semplicità la nostra chiave di lettura, ciò che ci anima e ci spinge ogni giorno a fare sempre meglio il nostro lavoro.

Buon appetito,Francesco e Salvatore Salvo

S

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olti di noi hanno una propria visione di qualità. Se in una sala chiedessimo a ciascuno degli astanti cos’è la qualità, ognuno di loro ci darebbe una risposta diversa dall’altra.La qualità è sicurezza alimentare, genuinità, tradizionalità di un prodotto, salubrità, marchio aziendale e così via dicendo, in un’infinità di declinazioni, tutte personali e personalistiche e tutte mosse dalle motivazioni più svariate.Ma su una cosa tutti sono d’accordo: la qualità costa.

Nulla di più sbagliato! Sarebbe più corretto dire che la qualità costa il giusto prezzo.Questo falso mito è spesso generato da un cattivo calcolo del costo reale della materia prima.Siamo abituati a comprare molti generi alimentari a pezzo o per limitate quantità, come un barattolo, una scatola. Così il prezzo al chilogrammo, spesso, ci sfugge e consideriamo il bene, come unità di misura da comparare.Spesso, inoltre, non leggiamo gli ingredienti di cui è composto un prodotto lasciandoci guidare dalla pubblicità che lo ha sostenuto o dalla autorevolezza del marchio.Ma ogni volta che compiamo una scelta del genere, ogni volta che preferiamo un prodotto ad un altro, inconsapevolmente, orientiamo il mercato e i consumi.Poco più in là dello scaffale dal quale abbiamo acquistato “a scatola chiusa” esistono, però, realtà molto vicine a noi, verificabili, non pubblicizzate e ancora legate alle nostre origini e tradizioni.Con Francesco e Salvatore Salvo su queste basi ci siamo trovati sin da subito.E così abbiamo cominciato a esplorare la nostra bellissima regione, visitando tutte le produzioni artigianali che operosamente continuano a perpetrare le nostre tradizioni. Salumi e formaggi fatti ancora come una volta, che come unico ingrediente

aggiunto hanno la lavorazione tradizionale e la pazienza di attendere che il prodotto sia pronto.Farine selezionate, pasta di grani duri artigianale, ortaggi antichi e mantenuti in vita da un manipolo di eroici agricoltori che non cedono alla modernità o al fascino della vendita della grande distribuzione.Accanto ad essi gli olii extravergini della Campania. Selezionati tra tutti i pluripremiati dell’anno e abbinati in uscita forno con metodologia quasi scientifica.Tra queste meraviglie della nostra gastronomia anche i Presidi Slow Food. Un piccolo serbatoio di eccellenze uniche, talvolta di un solo comune o area geografica.Qualcuno potrà obiettare che la pizza va fatta secondo tradizione e senza stravolgimenti di fondo. Concordiamo, se si accetta che il discorso innovazione può significare anche rivalutazione della tradizione.Una margherita è tale se a maggior ragione vede adoperato un sammarzano autentico dell’agro nocerino sarnese, un buon fiordilatte o una eccellente mozzarella, un basilico napoletano tradizionale ed un filo d’olio che non ne copra i sapori ma li esalti.Se, poi, accanto alle pizze classiche, in luogo di una pizza con panna e wurstel, compare una pizza papaccella e conciato

Se la qualità è per tutti

e ha le sue

ragioni.M

romano o una pizza fritta con un sugo ai genovesi (la così detta finta genovese), si è davvero stravolto la pizza?Cosa c’è di più bello che accogliere una diversità fatta di cose che conosciamo fin troppo bene?Ecco, questo è quello che si è cercato di fare. Portare sulla pizza e nella pizza, la qualità intesa come valore assoluto degli ingredienti. Nulla di industriale, solo la grande capacità dei nostri artigiani del cibo.Tra i prodotti non sono mancati i vini delle cantine vesuviane e un’ampia scelta di birre artigianali italiane. Ed è solo l’inizio del cammino.Il prezzo? Non è cambiato. La vera sfida che ci si era dati era proprio questa. Grande qualità alla portata di tutti.

Giustino CatalanoFood Consultant

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olti di noi hanno una propria visione di qualità. Se in una sala chiedessimo a ciascuno degli astanti cos’è la qualità, ognuno di loro ci darebbe una risposta diversa dall’altra.La qualità è sicurezza alimentare, genuinità, tradizionalità di un prodotto, salubrità, marchio aziendale e così via dicendo, in un’infinità di declinazioni, tutte personali e personalistiche e tutte mosse dalle motivazioni più svariate.Ma su una cosa tutti sono d’accordo: la qualità costa.

Nulla di più sbagliato! Sarebbe più corretto dire che la qualità costa il giusto prezzo.Questo falso mito è spesso generato da un cattivo calcolo del costo reale della materia prima.Siamo abituati a comprare molti generi alimentari a pezzo o per limitate quantità, come un barattolo, una scatola. Così il prezzo al chilogrammo, spesso, ci sfugge e consideriamo il bene, come unità di misura da comparare.Spesso, inoltre, non leggiamo gli ingredienti di cui è composto un prodotto lasciandoci guidare dalla pubblicità che lo ha sostenuto o dalla autorevolezza del marchio.Ma ogni volta che compiamo una scelta del genere, ogni volta che preferiamo un prodotto ad un altro, inconsapevolmente, orientiamo il mercato e i consumi.Poco più in là dello scaffale dal quale abbiamo acquistato “a scatola chiusa” esistono, però, realtà molto vicine a noi, verificabili, non pubblicizzate e ancora legate alle nostre origini e tradizioni.Con Francesco e Salvatore Salvo su queste basi ci siamo trovati sin da subito.E così abbiamo cominciato a esplorare la nostra bellissima regione, visitando tutte le produzioni artigianali che operosamente continuano a perpetrare le nostre tradizioni. Salumi e formaggi fatti ancora come una volta, che come unico ingrediente

aggiunto hanno la lavorazione tradizionale e la pazienza di attendere che il prodotto sia pronto.Farine selezionate, pasta di grani duri artigianale, ortaggi antichi e mantenuti in vita da un manipolo di eroici agricoltori che non cedono alla modernità o al fascino della vendita della grande distribuzione.Accanto ad essi gli olii extravergini della Campania. Selezionati tra tutti i pluripremiati dell’anno e abbinati in uscita forno con metodologia quasi scientifica.Tra queste meraviglie della nostra gastronomia anche i Presidi Slow Food. Un piccolo serbatoio di eccellenze uniche, talvolta di un solo comune o area geografica.Qualcuno potrà obiettare che la pizza va fatta secondo tradizione e senza stravolgimenti di fondo. Concordiamo, se si accetta che il discorso innovazione può significare anche rivalutazione della tradizione.Una margherita è tale se a maggior ragione vede adoperato un sammarzano autentico dell’agro nocerino sarnese, un buon fiordilatte o una eccellente mozzarella, un basilico napoletano tradizionale ed un filo d’olio che non ne copra i sapori ma li esalti.Se, poi, accanto alle pizze classiche, in luogo di una pizza con panna e wurstel, compare una pizza papaccella e conciato

romano o una pizza fritta con un sugo ai genovesi (la così detta finta genovese), si è davvero stravolto la pizza?Cosa c’è di più bello che accogliere una diversità fatta di cose che conosciamo fin troppo bene?Ecco, questo è quello che si è cercato di fare. Portare sulla pizza e nella pizza, la qualità intesa come valore assoluto degli ingredienti. Nulla di industriale, solo la grande capacità dei nostri artigiani del cibo.Tra i prodotti non sono mancati i vini delle cantine vesuviane e un’ampia scelta di birre artigianali italiane. Ed è solo l’inizio del cammino.Il prezzo? Non è cambiato. La vera sfida che ci si era dati era proprio questa. Grande qualità alla portata di tutti.

Giustino CatalanoFood Consultant

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”“

Diario di una

consulenza

stata una sfacchinata che il mio cuore e il mio fegato (frattaglie ancora in buona salute) difficilmente dimenticheranno! Un sommelier professionista, un food consultant e il sottoscritto, ingaggiati per una missione impossibile: abbinare ciascuna delle pizze dei Salvo, con un olio scelto tra una sessantina di oli extravergine campani, tutti stupendi, e con un imprecisato numero di vini, sempre del territorio: una fatica epica! “mmm…si, il ravece può andare, dà la spinta giusta…però, si riprova anche il Vesuvio?”, “ok, ma io sentirei (da “sentire”, verbo dell’anima) di nuovo anche quell’ortice di prima…si sa mai…”, “la pizza, però, è finita, ne faccio un’altra?”, “si, ma piccola, per carità… nel frattempo vediamo se va meglio il Lacryma di Terzigno o quello della zona interna… bisognerebbe aprire altre bottiglie…”. E via pizze, bottiglie, oli…tante materie prime preziose. E quanto impegno e sapienza organolettica profusi: sfumature di aromi da far quadrare, sapori da equilibrare… e l’occhio?, da valutare anche l’equilibrio cromatico, gli orientali insegnano… anima e mente da tenere a freno: tanto piacere rischiava di farci perdere.Le materie prime sceltissime, gli impasti perfetti, i sughi saporiti di sapori antichi? Sicuramente. Ma è la passione dei due pizzaioli che fa la differenza. L’amore per un mestiere (arte?) ereditato da tre

generazioni. Amore per un territorio bello e impossibile (citazione da pelle d’oca), sicuramente difficile, dove fare impresa, una certa impresa, è faticoso, difficile, a volte anche rischioso. È l’amore bambinesco per il giocattolo del cuore. È l’amore dissennato che ci porta a vivere e a costruire famiglie su uno dei vulcani più pericolosi del mondo. È questo l’ingrediente che fa queste pizze inimitabili, questo l’unico ingrediente che le fa uniche (dite la verità, quanta poesia in questa righe!). Per questo amore i Salvo hanno sopportato con rassegnata pazienza, in quei pomeriggi, tra inesauribili tramogge umane. È per questo che, in quei pomeriggi di “studio”, nonostante avessi ingurgitato - ops!, degustato - un numero impossibile di pizze, di oli, di vini, mi sentivo leggero come… come… beh! vi risparmio l’oscena similitudine…

Alberto CapassoFiduciario Condotta

Slow Food Vesuvio

È

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Le pizze dell’eccellenza

mARGHERITAfior di latte

olio extravergine d’oliva

an marzanopomodori pelati San Marzano

Vesuvio Bianco di Villa Dora

BASILICOin abbinamento con

pomodoro “Miracolo di San Gennaro”

olio extravergine di olive leccino DOP del Cilentoalici fresche

san gennaroMARINARA

miracolo di

Colle Imperatrice (Piedirosso Campi Flegrei) di Cantine degli AstroniOrto dei Fuggiaschi (Piedirosso del Vesuvio) di Vigna

in abbinamento con

aglio

basilico

origano di montagnadei monti Alburni

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montanarascaglie di Caciocavallo di Castelfranco in Miscano (BN)

pepe nero di Rimbas-Malesia

alla genovesesugo “ai Genovesi” con cipolla ramata di Montoro (AV)

salame di AgerolaFIOR DI LATTE

al forno

Vigna Lapillo Bianco (Lacryma Christi bianco) di SorrentinoCasa dei Vettii (Coda di Volpe pompeiano) di Vigna Pironti

in abbinamento con

ripienoclassico

pepe nero di Rimbas-Malesiaricotta di latte di bufala

in abbinamento conPiedirosso (Campi Flegrei) di Contrada Salandra

Terra del Gragnano di Iovine

pomodori pelatiolio extravergined’oliva Diesis

bianca con

mozzarella di bufala campana DOP

olio extravergine di olive del Vesuviobasilico

conserva di pomodorini del piennolo del Vesuvio DOP

MARGHERITAdel vesuvio

Vigna Lapillo Bianco (Lacryma Christi) di SorrentinoPiedirosso (Campi Flegrei) di Contrada Salandra

in abbinamento con

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montanaraCaciocavallo Podolico

pepe nero di Rimbas-Malesia

sugo di Pomodorini del Piennolo del Vesuvio DOP di Casa Barone

Terra di Gragnano di Iovine

Terra di Gragnano di Iovine

in abbinamento con

olive nere di GaetaACCIUGHE DI CETARA

Vigna del Vulcano (Lacryma Chrysti) di Villa DoraGruccione (Piedirosso Campi Flegrei) di Iovino

salame di agerola fior di latte

in abbinamento con

capricciosapomodori pelati san marzano

carciofini di Paestum

burrata di bufala

olio extravergine d’oliva

noce di prosciutto crudo

olio extravergine d’oliva monocultivar Ravece Zahirburrata di bufala

FIOCCO DI PROSCIUTTO

Don Paolo (Aglianico Pompeiano) di Sorrentino

in abbinamento con

bianca con

della Valle Caudina

Classica

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pepe nero di Rimbas, Malesia

olio extravergine di olive leccino DOP del Cilento

Caciocavallo Podolico

sugna di maiale MAST NICOLA

bianca con

Gelsonero (Lacryma Christi Rosso) di Villa DoraMinos (Falanghina del Vesuvio) di Casa Setaro

in abbinamento con

in abbinamento con

completaprosciutto crudo della

valle caudina

olio extravergine d’oliva DIESIS DOPscaglie di caciocavallo podolico

bianca conFIOR DI LATTErucola selvatica

Kata (Catalanesca) di Cantine OlivellaCasa dei Vettii (Coda di Volpe Pompeiano) di Casa Setaro

acciughe di Cetara

basilico

Biancolella (Falanghina del Vesuvio) di Casa D’Ambra

olio extravergine d’olivapomodori pelati San Marzano DOP

in abbinamento con

romanafior di latte

nero casertanoU

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papaccella napoletana grigliata sott’olioolio extravergine d’oliva monocultivar ORTICE

fior di latte conciato romanobianca con

conciato romanopapaccelle

Vigna del Vulcano (Lacryma Christi Bianco) di Villa Dorain abbinamento con

basilicoPecorino Bagnolese

Grande Farnia (Falanghina dei Campi Flegrei) di Iovino

pomodorino di corbara

olio extravergine d’olivamonocultivar Rotondella

in abbinamento con

cosacca

SICILIANAfior di latte

olio extravergine d’olivamelanzane a funghetto

Kata (Catalanesca) di Cantine OlivellaEuposia (Forastera di Ischia) di Casa D’Ambra

BASILICO

in abbinamento con

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ripienoricotta di latte di bufala

pepe nero di Rimbas-Malesiaprovola di bufala

classicoFRITTO

fior di lattezuppa di soffritto

fiordilattebianca con

cicoli napoletani

Tauro (Aglianico) di Casa SetaroVigna Lapillo Rosso (Lacryma Christi) di Sorrentino

in abbinamento con

Minos (Falanghina del Vesuvio) di Casa SetaroTauro (Aglianico) di Casa Setaro

in abbinamento con

bianca al soffritto

Salsicce friarielliin abbinamento con

Catalò (Catalanesca) di SorrentinoColle Rotondella (Piedirosso dei Campi Flegrei) di Grotta del Sole

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olio extravergined’oliva del Vesuvio

capperiScarola Riccia a Crudo

con scaroleripieno al forno

acciughe di cetaraolive nere di Gaeta

PINOLI

provola di bufala

bianca con

Salsiccia rossa di Castelpoto

scaglie di caciocavallo

fior di latte

delSANNIO diavola

Don Paolo (Aglianico Pompeiano) di Sorrentinoin abbinamento con

Casa dei Vettii (Coda di Volpe Pompeiano) di Vigna Pirontiin abbinamento con

di castelfranco IN MISCANO

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zeppolearancini scagliuzzielli

melanzanepanzarotti

frittura

I nostri

porzione

di riso arborioarancininon impanati con ripieno di

provola e prosciutto cotto

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con bucatini del pastificio Gerardo di Nola di Gragnano

pastafrittatinedi

CROCCHÈpatateprovola

di bufala

dicon ripieno di

non impanato

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I vini di territorio

eccellenze gastrono

miche campane a coltivazione della vite si è diffusa sulle coste della Campania grazie ai popoli del Mediterraneo che ne hanno colonizzato prima le isole e successivamente tutte le aree costiere. La naturale evoluzione e la sapiente mano dell’uomo hanno selezionato nel tempo le varietà di vite che meglio si sono adattate al clima Mediterraneo, ai suoli vulcanici e al cibo di terra e di

lesposano

L

mare. I vini prodotti in questi territori, ancora su vite a piede franco, grazie al clima temperato, le brezze marine e la grande fertilità dei suoli rappresentano un patrimonio unico da preservare, valorizzare e da riscoprire. Questo l’obiettivo nella realizzazione della carta dei vini da proporre in abbinamento alla rinnovata proposta enogastronomica della storica “Pizzeria Salvo”. La selezione e la scelta dei vini ha privilegiato quelli provenienti dall’area del Vesuvio, dai Campi Flegrei e le isole del golfo. Partendo dall’area del monte Somma, in un ideale percorso da nord verso sud, è stata selezionata la Catalanesca o uva Catalana che nel clima freddo e nelle vigne esposte a Nord trova grande espressività. Spostandoci sul Vesuvio, verso sud, a Ercolano, è stato selezionato il Caprettone vinificato in purezza. Continuando il percorso ideale ancora verso sud-est, tra Boscoreale e Boscotrecase, sono stati selezionati il Lacryma Christi, la Falanghina e l’Aglianico che si caratterizzano qui per il i profumi delicati fruttati e floreali e le note minerali: espressione tipica delle vigne coltivate sul suolo vulcanico ed esposte alle brezze marine del golfo di Napoli. Girando intorno all’area del parco Nazionale del Vesuvio virando a est nell’area tra Terzigno e San Giuseppe Vesuviano abbiamo selezionato i Lacryma Christi, Coda di Volpe e Piedirosso dove grazie al clima che conferisce buone escursioni termiche e la diversa vocazione dei suoli, i vini

bianchi e rossi meglio si esprimono nel lungo periodo. Particolare attenzione è stata data anche ai vini dei Campi Flegrei per la loro delicata eleganza e il medio corpo. La filosofia e la scelta dell’abbinamento è stata di tipo tradizionale, fatta di vini di territorio con i fritti e la pizza napoletana, con l’obiettivo di promuovere, far conoscere e apprezzare le “eccellenze” enogastronomiche della nostra terra.

Pasquale BrillanteDelegato

Associazione Italiana Sommelier Comuni Vesuviani

www.aiscomunivesuviani.it

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COLLE ROTONDELLACantine degli Astroni

GRUCCIONEIovino

PIEDIROSSOContrada Salandra

COLLE IMPERATRICECantine degli Astroni

GRANDE FARNIAIovino FALANGHINAContrada Salandra

MALIAGrotta del Sole

TERRA DELLE SIRENEIovine vini

GRAGNANOGrotta del Sole

GRAGNANOSannino

TERRA DEL GRAGNANOIovine vini EUPOSIAD'Ambra vini

BIANCOLELLAD'Ambra vini

PER' 'E PALUMMD'Ambra vini

La nostra

cantina

a coltivazione della vite si è diffusa sulle coste della Campania grazie ai popoli del Mediterraneo che ne hanno colonizzato prima le isole e successivamente tutte le aree costiere. La naturale evoluzione e la sapiente mano dell’uomo hanno selezionato nel tempo le varietà di vite che meglio si sono adattate al clima Mediterraneo, ai suoli vulcanici e al cibo di terra e di

mare. I vini prodotti in questi territori, ancora su vite a piede franco, grazie al clima temperato, le brezze marine e la grande fertilità dei suoli rappresentano un patrimonio unico da preservare, valorizzare e da riscoprire. Questo l’obiettivo nella realizzazione della carta dei vini da proporre in abbinamento alla rinnovata proposta enogastronomica della storica “Pizzeria Salvo”. La selezione e la scelta dei vini ha privilegiato quelli provenienti dall’area del Vesuvio, dai Campi Flegrei e le isole del golfo. Partendo dall’area del monte Somma, in un ideale percorso da nord verso sud, è stata selezionata la Catalanesca o uva Catalana che nel clima freddo e nelle vigne esposte a Nord trova grande espressività. Spostandoci sul Vesuvio, verso sud, a Ercolano, è stato selezionato il Caprettone vinificato in purezza. Continuando il percorso ideale ancora verso sud-est, tra Boscoreale e Boscotrecase, sono stati selezionati il Lacryma Christi, la Falanghina e l’Aglianico che si caratterizzano qui per il i profumi delicati fruttati e floreali e le note minerali: espressione tipica delle vigne coltivate sul suolo vulcanico ed esposte alle brezze marine del golfo di Napoli. Girando intorno all’area del parco Nazionale del Vesuvio virando a est nell’area tra Terzigno e San Giuseppe Vesuviano abbiamo selezionato i Lacryma Christi, Coda di Volpe e Piedirosso dove grazie al clima che conferisce buone escursioni termiche e la diversa vocazione dei suoli, i vini

bianchi e rossi meglio si esprimono nel lungo periodo. Particolare attenzione è stata data anche ai vini dei Campi Flegrei per la loro delicata eleganza e il medio corpo. La filosofia e la scelta dell’abbinamento è stata di tipo tradizionale, fatta di vini di territorio con i fritti e la pizza napoletana, con l’obiettivo di promuovere, far conoscere e apprezzare le “eccellenze” enogastronomiche della nostra terra.

Pasquale BrillanteDelegato

Associazione Italiana Sommelier Comuni Vesuviani

www.aiscomunivesuviani.it

GELSONEROVilla Dora

VIGNA LAPILLOSorrentino vini

LACRYMA CHRISTIDEL VESUVIO ROSSOSannino vini

DON PAOLOSorrentino vini

VIGNA DEL VULCANOVilla Dora

KATÀCantine Olivella

CAPRETTONEFuocomuorto

CATALÒSorrentino vini

CASA DEI VETTIIVigna Pironti

MINOSCasa Setaro

VESUVIO Villa Dora

CAPRETTONEFuocomuorto

TAUROCasa Setaro

ORTO DEI FUGGIASCHIVigna Pironti

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he bello trovare una carta delle birre con più di 35 etichette di birra artiginale, metà delle quali campane. Il movimento birrario campano ha un consistenza importante, maggiore a mio avviso di quanto gli venga oggi riconosciuto ed è in espansione continua. In carta si spazia dagli storici MaltoVivo, St John's e Il Chiostro, con grande varietà di stili, dalle Kolsch alle IPA, dalle Scottish alle Irish ale, ai più recenti Karma, Maneba e Syrentum con profusione di blanche, saison, belgian ale, dubbel e così via. Il grande Kuaska dice che non esiste la birra, ma le birre, intendendo che ci si deve riferire ad un mondo dove la diversificazione regna sovrana, e così per le pizze, bisogna navigare fra le tante tipologie che i fratelli Salvo propongono: impossibile abbinare una marinara con la medesima birra di una capricciosa. E quindi spaziando fra i tanti stili di birra proposti troverete l'abbinamento perfetto.Un augurio, che questa carta possa crescere ancora a testimonianza del successo dei fratelli Salvo, ma anche di una definitiva affermazione del movimento birrario artigiano campano e nazionale.

Paolo MazzolaEsperto di Birre

C

Le birrearti

gianali

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Le nostre birre

CLELIA Weiss BelgaManeba

TRIPEL Blonde - Light AleSaint Johns

L'ORO DI NAPOLI Blonde AleManeba

DARK ALE English & schottish strong AleSaint Johns

VESUVIA Strong AleManeba

HELLES European Pale Lager Munich EllesSaint Johns

TSCHO! Koelsch-style AleMaltovivo

SYRENTUM SeasonsBirrificio Sorrento

NOSCIA Indian Pale AleMaltovivo

MINERVA tipo belgaBirrificio Sorrento

MARILYN Blond AleKarma

SCOTTISH ALE English & Scottish Strong - Old AleIl Chiostro

LEMONALE Ale Belghe & Francesi Karma

GOLD ALE Blond - Light AleIl Chiostro

CUBULTERIA Strong Ale al frumentoKarma

IRISH ALE English & Scottish Strong - Old AleIl Chiostro

NEBRA Strong Belgian Ale32 Via dei Birrai

AUDACE Strong Belgian Ale32 Via dei Birrai

ENKIR SaisonBirra del Borgo

ADMIRAL Rossa scozzese32 Via dei Birrai

REALE American Pale AleBirra del borgo

DUCHESSA SaisonBirra del Borgo

PRIVAT Riegele Brauhaus, Augusta

KELLERBIERRiegele Brauhaus, Augusta

HERREN PILSRiegele Brauhaus, Augusta

WEISSERiegele Brauhaus, Augusta

TIPOPILS European Pale Lager PilsnerBirrificio Italiano

MONTESTELLA HellesBirrificio Lambrate

AMBERSCHOCK LagerBirrificio Italiano

B.I. WEIZEN Bavarian WeizenBirrificio Italiano

SANT’AMBROEUS Belgian Strong Birrificio Lambrate

LAMBRATE BockBirrificio Lambrate

LA 5 Blonde AleBirrificio L’Olmaia

LA 9 Bitter & English Pale AleBirrificio L’Olmaia

BLANCHE DE VALERIE AleAlmond’ 32

MAXIMA Strong AleAlmond’32

SVEVA Lager bavareseGrado Plato

STICHER Dusseldorfer altbierGrado Plato

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Salvo pizzaioli da 3 generazioni srlLargo Arso 10-16

80046 San Giorgio a Cremano (Napoli)081 275306

[email protected]

/fo

to

GLI INGREDIENTI DELL’ECCELLENZAOLII EXTRAVERGINE D’OLIVA: TORRETTA .

SAN COMAIO . MADONNA DELL’OLIVO . PIETRABIANCA . AZIENDA AGRICOLA RUSSO .

CAPOLINO PERLINGIERI . VILLA DORA . SPEZIE: MICHELE FERRANTE . LATTICINI: BELLOPEDE &

GOLINO . POMODORI: DANICOOP . TERRA AMORE E FANTASIA . I SAPORI DI CORBARA .

CASA BARONE . SALUMI: CONSORZIO PRODUTTORI SALSICCIA ROSSA DI CASTELPOTO .

DAL NORCINAIO CAUDINO . CARDONE .

FORMAGGI: COOPERATIVA AGRICOLA PECORINO BAGNOLESE . LE CAMPESTRE .

AZIENDA AGRICOLA LA TORRETTA .

CASA MADAIO . AGRITURISMO CASERIA . CASEIFICIO AURORA . NOCI DI SORRENTO:

‘E CURTI . ALICI DI CETARA: AL CONVENTO . CIPOLLA RAMATA DI MONTORO E RUCOLA

SELVATICA : GB AGRICOLA . CARCIOFO DI PAESTUM: MAIDA . VASTOLA . PAPACCELLA NAPOLETANA:

VINCENZO EGIZIO . BRUNO SODANO.

.it