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www.techmec.it 55 TECNOLOGIE MECCANICHE Quattro chiacchiere con... Renato Gnutti www.techmec.it Quattr ro chiacc Rena Nato a Brescia nel 1956 Renato Gnutti è Presidente e CEO della Gnutti Transfer Spa, società fondata dal padre Quirino nel 1955 e che da allora, con sempre maggiore successo, realizza macchine transfer destinate al mercato globale dell’alta tecnologia manifatturiera meccanica. Nel 2008 promuove e realizza la costituzione della branch americana Gnutti North America LLC, in Illinois, e da quel momento ne ricopre i ruoli di Presidente e CEO. Consigliere Delegato della holding di famiglia Gitifin, è componente del Consiglio di Amministrazione della Trafilerie Carlo Gnutti Spa, azienda leader in Europa nella produzione di semilavorati di ottone. È Consigliere nel Consiglio di Amministrazione della Società Mediocreval Spa, del Gruppo Bancario Credito Valtellinese, dopo avere ricoperto per anni l’attivo ruolo di Presidente della Banca dell’Artigianato e dell’Industria di Brescia fino all’organica integrazione per incorporazione dell’Istituto bresciano nel Gruppo valtellinese. Sensibile alle attività culturali e ai valori dell’associazionismo, Renato Gnutti è membro del Consiglio Direttivo dell’Associazione Museo della Mille Miglia della Città di Brescia e componente eletto della Giunta dell’Associazione Industriale Bresciana. Tradizione e innovazione di Ezio Zibetti

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www.techmec.it 55TECNOLOGIE MECCANICHE

Quattro chiacchiere con...

Renato Gnutti

www.techmec.it

Quattrro chiacc

Renat

Nato a Brescia nel 1956 Renato Gnutti è Presidente e CEO della Gnutti Transfer Spa, società fondata dal padre Quirino nel 1955 e che da allora, con sempre maggiore successo, realizza macchine transfer destinate al mercato globale dell’alta tecnologia manifatturiera meccanica.Nel 2008 promuove e realizza la costituzione della branch americana Gnutti North America LLC, in Illinois, e da quel momento ne ricopre i ruoli di Presidente e CEO.Consigliere Delegato della holding di famiglia Gitifin, è componente del Consiglio di Amministrazione della Trafilerie Carlo Gnutti Spa, azienda leader in Europa nella produzione di semilavorati di ottone.È Consigliere nel Consiglio di Amministrazione della Società Mediocreval Spa, del Gruppo Bancario Credito Valtellinese, dopo avere ricoperto per anni l’attivo ruolo di Presidente della Banca dell’Artigianato e dell’Industria di Brescia fino all’organica integrazione per incorporazione dell’Istituto bresciano nel Gruppo valtellinese.

Sensibile alle attività culturali e ai valori dell’associazionismo, Renato Gnutti

è membro del Consiglio Direttivo dell’Associazione Museo della Mille Miglia della Città di Brescia e componente eletto della Giunta dell’Associazione Industriale Bresciana.

Tradizione e innovazione

di Ezio Zibetti

56 TECNOLOGIE MECCANICHE Aprile 2014 www.techmec.it

Tradizione e innovazione

“L’evoluzione tecnologica è la costante

fondamentale e basilare per vivere

il mercato in modo proattivo”

Stiamo vivendo un momento piutto-

sto difficile del mercato. Quali, a suo

avviso, le prospettive a breve e medio

termine con particolare riferimento al

settore dei transfer?

Penso che su scala nazionale è

molto difficile fare previsioni,

sia a breve sia a medio termine

poiché, come è noto, il nostro Paese

sta attraversando un periodo di

difficoltà economica e di instabilità

politica. Comunque, per quanto

ci riguarda qualche segnale

sul mercato nazionale lo stiamo

notando anche perché nell’ultimo

semestre abbiamo acquisito

importanti commesse nel settore

dell’automotive per subfornitori

italiani che forniscono il mercato

tedesco.

Invece, per quanto riguarda i

mercati esteri il discorso cambia. Il

2013 per noi è stato un anno molto

importante, abbiamo aumentato il

nostro fatturato del 20% e l’estero

ha rappresentato più dei 2/3 del

nostro turnover. Infatti, parlare di

mercato globale fa parte del DNA

della Gnutti Transfer: è dagli anni

‘60 che la nostra azienda esporta in

tutto il mondo. Credo, inoltre, che

nel settore della macchina utensile

uno dei fattori di competitività

per essere vincenti nel mercato

sia rappresentato dal contenuto

tecnologico dei macchinari: sarà

l’innovazione tecnologica che farà

sempre più la differenza, tanto

più in un mercato di nicchia e

complesso come quello del transfer.

L’Italia ha una forte tradizione, nel

settore della macchina utensile, rico-

nosciuta a livello mondiale. Quali i

fattori che contraddistinguono i co-

struttori italiani e che ne hanno ca-

ratterizzato il successo negli anni?

La forte tradizione e la notevole

competenza che l’Italia ha

sempre dimostrato di avere negli

anni nel mondo della macchina

utensile credo siano legate alla

capacità inventiva del singolo

individuo e oggi supportate anche

dalla formazione scolastica.

Sicuramente queste caratteristiche

e capacità hanno permesso ai

costruttori di macchine transfer

di rimanere sul mercato come

specialisti di tecnologia, riuscendo

a superare le inevitabili contrazioni

di mercato.

Quali, a suo avviso, i supporti neces-

sari che le istituzioni dovrebbero met-

tere in atto per favorire le imprese

italiane del settore macchine utensili

all’estero?

Negli ultimi 10 anni abbiamo

aperto due sedi commerciali

all’estero, una negli Stati Uniti e

una in Cina, con l’obiettivo di essere

più performanti sul territorio e

offrire al cliente un servizio di

assistenza più immediato.

A mio avviso, una politica atta

a migliorare la presenza e la

competitività delle imprese italiane

all’estero passa attraverso una

maggiore relazione e collaborazione

tra le piccole e medie imprese,

anche appartenenti a diverse realtà

produttive. Tale collaborazione,

basata sull’interscambio di idee e

di esperienze, consentirebbe alle

imprese del settore di favorire lo

sviluppo di un mercato non solo

legato al territorio nazionale, ma

anche su scala globale.

Inoltre, se queste relazioni

fossero supportate da opportuni

programmi di agevolazione

al credito si favorirebbe la

penetrazione delle nostre imprese

sui nuovi mercati.

Uno dei più importanti fattori di com-

petitività è l’innovazione del pro-

dotto. Verso quali strade si stanno

orientando la ricerca e lo sviluppo dei

prodotti di Gnutti Transfer in risposta

alle esigenze del mercato?

Una strategia che ritengo

vincente per il futuro, sia per

l’Italia sia per l’estero, è il continuo

investimento in Ricerca&Sviluppo:

la realizzazione dell’esclusiva

tecnologia Gnutti è resa possibile

grazie a un team dedicato, il cui

ruolo è quello di comprendere

e anticipare le richieste di un

www.techmec.it Aprile 2014 57TECNOLOGIE MECCANICHE

Quattro chiacchiere con...

Renato Gnutti

“Conciliare produttività e flessibilità

è sempre stata una necessità/desiderio

della nostra clientela”

mercato in continua evoluzione.

Di recente abbiamo sviluppato una

nuova linea di prodotto di concetto

“lean”, una macchina transfer

davvero rivoluzionaria in grado

di coniugare efficacemente elevata

flessibilità e produttività: essa

per noi rappresenta un risultato

tangibile del nostro impegno non

solo nel volere innovare, ma anche

nel volere aggredire nuovi settori

merceologici.

Produttività, il concetto che contrad-

distingue da sempre il transfer. Ne-

gli ultimi anni alla produttività si è

aggiunta prepotentemente anche la

richiesta nei confronti del transfer di

una maggiore flessibilità. Quali le ri-

sposte di Gnutti in questo ambito?

Conciliare produttività e

flessibilità è sempre stata una

necessità/desiderio della nostra

clientela. L’utilizzo di nuove

tecnologie e il costante stimolo nel

trovare nuove soluzioni sempre

più performanti ci hanno portato,

negli ultimi anni, alla realizzazione

di impianti sempre più flessibili

e produttivi specialmente nel

settore dell’automotive, mercato

storicamente legato ai machining

center.

L’innovazione del prodotto deve esse-

re abbinata anche a una significativa

innovazione del processo produttivo.

Quali i passi compiuti dalla Gnutti per

migliorare il proprio processo di pro-

duzione? Quali gli ultimi investimenti

in merito?

Uno dei fiori all’occhiello di

Gnutti è sempre stata la

scelta di produrre internamente

più dell’80% della propria

componentistica, e questa politica

ci è sempre stata riconosciuta dalla

clientela come plus vincente.

I continui investimenti in

macchinari di nuova generazione

ci hanno permesso, oltre che di

aumentare la produttività e la

qualità dei nostri prodotti, di essere

continuamente aggiornati sui

processi di lavorazione dei metalli.

L’evoluzione tecnologica è la

costante fondamentale e basilare

per vivere il mercato in modo

proattivo e, di conseguenza,

questo ci dà la possibilità di essere

competitivi e vincenti in un mercato

globale.

Le nostre scelte sono state fatte su

un’analisi attenta e accurata dei

mercati in continua evoluzione e

delle tecnologie presenti nel mondo

della macchina utensile a livello

globale.

Risulta fondamentale, a questo pro-

posito, anche l’utilizzo di partner e

fornitori di elevato livello tecnologi-

co. Che cosa richiede Gnutti ai propri

fornitori?

In qualità di fornitori di impianti

speciali, ritengo importantissimo

scegliere accuratamente i nostri

fornitori.

Ad ogni modo, per noi, il rapporto

con loro non si limita al semplice

“cliente fornitore” ma diventa una

vera partnership di condivisione di

“know how”.

La certificazione ISO 9001 e le

relative procedure che abbiamo

personalizzato riflettono il nostro

impegno in tal senso.

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Tradizione e innovazione

“La formazione, per noi, costituisce

un ingrediente fondamentale

per creare l’innovazione”

Un prodotto di alto livello non è più

sufficiente se non è accompagnato da

un altrettanto qualificato servizio al

cliente. Su quali punti si basa la stra-

tegia di service della Gnutti?

Per Gnutti Transfer il service

è sempre stato una parte

integrante del prodotto. Il

tutto grazie a un nostro team

tecnico dedicato a interventi

rapidi e qualificati. Non è poi da

dimenticare la teleassistenza,

che costituisce un supporto

fondamentale ai tecnici e

rappresenta un servizio molto utile

e apprezzato dalla clientela.

Siamo anche in grado di

collaborare con l’utilizzatore per

promuovere piani di manutenzione

predittiva e preventiva, garantendo

così performance elevate.

Infine, dopo i risultati del 2013

su scala internazionale abbiamo

previsto un piano di sviluppo di

assistenza nei vari Paesi che ci

permetterà di offrire una copertura

più capillare in tutto il mondo.

Il successo di un’azienda o di un pro-

dotto dipende principalmente dalle

persone. Come formate i tecnici, in

Gnutti Transfer?

Sono sicuramente d’accordo con

questa affermazione.

La formazione per noi è sempre

stata un’esigenza primaria,

che costituisce un ingrediente

fondamentale per creare

l’innovazione e per garantire, al

singolo individuo, la necessaria

sicurezza e gli stimoli adeguati

per un aggiornamento e un

miglioramento continui.

Inoltre, la filosofia Gnutti nei

riguardi della formazione è sempre

stata quella dell’affiancamento

delle giovani leve con tecnici più

esperti.

Molte aziende italiane del settore

della macchina utensile stanno vi-

vendo il periodo del cambio genera-

zionale. Come lo state affrontando in

Gnutti Transfer?

Gnutti Transfer oggi, con i miei

due figli Benedetta e Quirino,

è arrivata alla terza generazione.

La nostra azienda è storicamente

a conduzione familiare ed è

sempre stata gestita da una

struttura manageriale che opera

con preparazione, competenza e

professionalità e all’interno della

quale la proprietà ha sempre

ricoperto un ruolo strategico e

decisionale. Questa caratteristica

organizzativa a mio avviso è

fondamentale per una successione

generazionale.

Brescia è una terra con una grande

tradizione meccanica. Per mantene-

re e soprattutto sviluppare tale pa-

trimonio cosa è necessario facciano,

imprese, istituzioni e università?

Abbiamo sempre avuto un

ottimo rapporto con le

istituzioni e con l’università,

rapporto che aveva portato

all’avvio di una specializzazione di

laurea in impianti transfer.

Le istituzioni devono sicuramente

interfacciarsi con le aziende del

territorio bresciano, al fine di

cercare di offrire un piano di

formazione specifico che faciliti

l’inserimento dell’individuo nel

mondo del lavoro.

Il territorio bresciano ha dato vita a

una vera e propria cultura del tran-

sfer. Quali le radici di tale fenomeno?

La laboriosità e l’ingegno

bresciano e della zona di

Lumezzane hanno permesso la

creazione e la crescita di aziende

specializzate in prodotti con

elevato contenuto tecnologico

soprattutto nel settore del

riscaldamento e nell’automotive,

che hanno richiesto macchinari

sempre più produttivi e soluzioni

“customizzate” che hanno

trovato risposta direttamente sul

territorio. La Gnutti Transfer

è stata la prima azienda a

rispondere a queste richieste; per

questo motivo sono orgoglioso

di affermare che Brescia e la

sua provincia sono “la terra dei

transfer”.