TRA STORIA E MODERNITA’

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TRA STORIA E MODERNITA’

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TRA STORIA E MODERNITA’. Sai la novità?. Cosa è successo?. Ora ti racconto. I MALI DELLA SOCIETÀ MODERNA. “Nonnina cade e nessuno le presta soccorso”. “Il mondo del lavoro offre precarietà e i giovani non sanno scegliere”. “Masse di giovani nei cortili delle scuole - PowerPoint PPT Presentation

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TRA STORIA E

MODERNITA’

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Ora ti raccont

o.

Sai la novità?

Cosa è successo?

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“Nonnina cade e nessuno le presta soccorso”

“Il mondo del lavoro

offre precarietà e i giovani

non sanno scegliere”

“Masse di giovani nei

cortili delle scuole

simili ad un gregge”“Alunno aggredisce

insegnante

dopo la comunicazione

di un voto negativo”“Cerco impiegata Italiana di bell’aspetto che sappia trattarecon le persone(laureata)”

I MALI DELLA SOCIETÀ

MODERNA

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INDIVIDUALISMO

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PERDITA DEI PUNTI DI RIFERIMENTO

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SPERSONALIZZAZIONE

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PERDITA DEI VALORI

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APPARIRE...

…ESSERE

?

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Chissà come sarebbe stato un tempo…

L’etica nel corso del tempo ha subito alcuni

cambiamenti…Te lo racconterò con l’aiuto di alcuni miei

colleghi.

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E così mi trovai nell’antica Grecia.

Io in quanto filosofo ho il compito di far partorire le anime e quindi “educere” la virtù che è in voi, perchè la mettiate

al servizio della polis.

Perché la capacità del singolo deve

essere messa a disposizione

della collettività?

Perché se tu conosci ciò che è giusto

non puoi fare a meno

di compierlo.

Dove abito io, il male è la via più

facile per raggiungere gli

scopi e pur di fare questo ci si

disinteressa della vita in società.“..........”

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A casa di Protagora

Molte persone del nostro tempo tra cui i

potenti, utilizzano questa strategia, ma

ora che ci penso, credere a ciò che ci

dicono è come essere ingannati.

E andando avanti finiremo per vivere in

un mondo fittizio.

Questa epoca è molto simile alla

nostra.

Mio caro ragazzo, devi

sapere che in un discorso ciò che

conta non è il contenuto, ma la

forma.

Infatti, un discorso fasullo

ma ben strutturato può

convincere anche la più acuta delle

menti.

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Dopo questa presa di coscienza fui catapultato nella Domus Aurea

In compagnia di Seneca.

Nella nostra società i compiti sono indefiniti e

secondari alla soddisfazione personale. Inoltre non si sfruttano le doti individuali al fine di costruire una società

variegata.

Secondo questo ragionamento

dovremmo essere tutti morti. Infatti le persone

si trovano in balìa di correnti diverse senza

alcun punto di riferimento.

Non è possibile! Nella nostra concezione chi non adempie al suo dovere è legittimato ad

uccidersi.

La vita della comunità romana è dettata da un ordine razionale in cui

l’individuo si deve inserire svolgendo un dovere, proprio solo a

lui.

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Davanti alla casa di Descartes.

Addio.. Ma ricordati che utilizzando la ragione in

modo corretto, potrai comprendere a pieno te

stesso, sfruttando al meglio le tue capacità per il bene comune.

Grazie mentore per avermi guidato nelle

varie epoche storiche. Attraverso questi

insegnamenti guarderò con occhi diversi la

realtà d’oggi. È giunto il momento di lasciarci.

Ora ho capito, ecco la

soluzione..

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ALTRUISMO

AMORE PER LA SOCIETA’

UMILTA’

COOPERAZIONE

CONDIVISIONE

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CULTURA

ISTRUZIONE

FORMAZIONE

COMUNICAZIONE

FIDUCIA IN SE’ STESSIE NEGLI ALTRI

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ORIGINALITA’

ANTICONFORMISMO

FORMAZIONE DIUN’IDENTITA’

FORMAZIONE DELLA PERSONALITA’

CORAGGIO

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VERITA’

LEALTA’

COERENZA

ESSENZIALITA’

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La sfida non è andarsene, ma restare per migliorare

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“Non è neppure necessario che la nostra ragione non s’inganni affatto; è sufficiente che la nostra coscienza ci testimoni che non abbiamo mai mancato di risoluzione e di virtù, nel portare a compimento tutte le cose che abbiamo giudicato essere migliori e così la virtù da sola è sufficiente a renderci contenti di questa vita. E tuttavia, siccome essa può essere falsa se non è illuminata dall’intelletto, vale a dire che la volontà e la risoluzione di fare bene ci possono portare a delle cose cattive, mentre noi le credevamo buone [è necessario appoggiarsi] al retto uso della ragione che, fornendo una vera conoscenza del bene, impedisce che la virtù sia falsa”.

(R.Descartes, Oeuvres et lettres)