Tpl. CittadinidilineaB · 2017. 7. 7. · SPARLAmento diMassimiliano Lenzi Consumiinripresalenta...

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Cittadini di linea B U n gran hombre. Bastano tre parole per qualificare Joaquín Navarro Valls, a lungo direttore della sala stampa va- ticana, voce più che portavoce di Giovan- ni Paolo II. Un grande uomo non per quel- lo che ha fatto, e l’elenco sarebbe lungo visto che con Wojtyla ha contribuito a fa- re la storia, nè per gli incarichi che ha svol- tooiruolicheharicopertoconunadiscre- zione pari alla professionalità e alle capaci- tà personali (entrambi altissime) ma per quello che è stato. Un uomo di grande in- telligenza e vasta cultura (scientifica, uma- nistica e teologica) ma soprattutto di gran- de umanità e umiltà. L’uomo che ciascu- no vorrebbe come amico e maestro. E non è un caso che a legarlo a Karol Wojty- la fosse una grande reciproca amicizia che andavabenaldilàdelrapportoprofessio- nale. I grandi uomini, generalmente, si at- traggono. Sarà stato anche per questo, forse, che San Giovanni Paolo II gli affida- va anche incarichi delicatissimi, di alta di- plomazia, per ”preparare il terreno” con i Grandi del Mondo (da Gorbaciov, a Clinton a Fidel Castro). Ma Joaquin, come lo chiamavano gli amici, dando per sconta- tochediJoaquincenefossesolouno,ave- va la rara capacità di ”comunicare pro- fondamente” con gli altri. In una dimen- sione non solo verbale. Forse perchè era un fine psicologo (oltre che psichiatra e ”medico chirurgo”, giornalista e comu- nicatore), forse perchè - come diceva agli amici - aveva ”avuto la fortuna di fre- quentare per molto tempo ben tre san- ti” da molto vicino (San Josèmaria Escri- và de Balaguer, il fondatore dell’Opus Dei, San Giovanni Paolo II e Santa Madre Teresa di Calcutta di cui ammirava partico- larmente la ”forza condensata in quella donna minuta”), o forse perchè era dota- to di una dimensione trascendente molto superiore a quella immanente di cui nor- malmente sono forniti gli essere umani. Joaquin Navarro aveva una certa dimesti- chezza con la santità, ma con un tratto di elegante semplicità che ne faceva un uo- mo normale, spiritoso, con il gusto della battuta (raccontava le barzellette facen- dole precedere da una risata), e quindi un conversatore affascinante. Uno forte, mo- ralmente e caratterialmente, che amava il confronto: ”difendi le tue idee”, dice- va al suo interlocutore quando vedeva che, magari per rispetto, non sosteneva a sufficienza una tesi. Un uomo raro che nel- la cerchia di amici che hanno avuto la for- tuna di frequentarlo, e dai quali si conge- dò qualche mese fa con la serena compo- stezza di chi si allontana solo per un pò e solo un pò, lascia un grande vuoto ”mol - to pieno” di Lui e di quelle virtù umane e ”spirituali” di cui era maestro. Francesco Gagliardi Sindacati in pressing sul presidente Maduro perché fermi le violenze ed indica elezioni democratiche. Cisl e Cfdt scrivono ai vertici dell’Ituc: non lasciamo soli i lavoratori venezuelani Questo giornale è stato chiuso in redazione alle ore 18,45 Expo, c’è l’accordo sul Parco della Scienza. Intesa tra Arexpo e sindacati sullo sviluppo dell’area milanese Cereda a pagina 5 Il caso. Ducati: Volkswagen tentata dalla cessione ad Harley Davidson. Fim e Fiom: operazione sbagliata D’onofrio a pagina 4 Tpl. Caos per il nuovo sciopero dei sindacati di base. Adiconsum: regolare meglio il conflitto tra lavoratori e azienda Joaquin Navarro, un gran hombre N uovo scioperi ieri nel trasporto pubbli- co locale proclama- to dai sindacati di base. Caos nelle grandi città, in particolare a Roma e a Na- poli. Il Garante degli Scioperi ha chiesto formalmente che vengavaratoildisegnodileg- ge che fa dipendere la possi- bilità di indire le agitazioni dalla rappresentatività, ma le forze politiche non riesco- no a trovare un accordo, e il testogiacedatempoinSena- to. Sottolinea il presidente di Adiconsum De Masi: ”E’ ar- rivato il momento di aprire un dibattito per definire in modomodernoqualitàedef- ficacia del servizio pubblico, prima ancora di mettere ma- no ad un riordino delle nor- me sugli scioperi, necessario per impedirne un uso stru- mentale, capace di regolare meglio il conflitto tra lavora- tori e aziende, senza che sia- no solo i cittadini-consumato- ri a pagarne le conseguen- ze”. Nonsitratta”di mette- re in discussione il diritto di sciopero costituzionalmente garantito o di contrapporlo con quello alla mobilità, quanto di concentrarsi sulla necessità di garantire ai citta- dini la fruizione di servizi es- senziali, come lo sono quelli a rete: energia, telecomuni- cazioni, trasporti, sanità, am- biente”. I modelli attuali - ag- giunge De Masi - finiscono per determinare situazioni paradossali: gli effetti negati- vi degli scioperi si riflettono esclusivamente sui cittadi- ni-consumatori, del tutto in- colpevoli delle dinamiche in- dustriali e dei conflitti tra la- voratori e aziende. Non pena- lizzano le imprese, anzi spes- so le fanno risparmiare”. Giampiero Guadagni Crea a pagina 3 Sotto assedio Anno 69 - N. 130 VENERDÌ 7 LUGLIO 2017 Quotidiano di informazione socio economica ISSN 0010-6348 (7HA0B0*QNOKLO( Direttore Responsabile: Raffaella Vitulano. Proprietario ed Editore: Conquiste del Lavoro Srl. Società sottoposta a direzione e coordinamento esercitata da parte della Coop. Informa Cisl a r.l.. Sede legale: Via Nicotera, 29 - 00195 Roma - C.F./Reg.Imprese Roma: 05558260583 - P.Iva: 01413871003 - Telefono 06385098 - Amministratore unico: Maurizio Muzi . Direzione e Redazione: Via Po, 22 - 00198 Roma - Tel. 068473430 - Fax 068541233. Amministrazione - Uff. Pubblicità - Uff. Abbonamenti: Via Po, 22 - 00198 Roma - Telefoni 068473269 /270 - 068546742 /3, Fax 068415365. Email: [email protected] Registrazione Tribunale di Roma n. 569 / 20.12.48 - Autorizzazione affissione murale n. 5149 del 27.9.55. "Impresa editrice beneficiaria, per questa testata, dei contributi di cui alla legge n. 250/90 e successive modifiche ed integrazioni". Modalità di pagamento: Prezzo di copertina Euro 0,60. Abbonamenti: annuale standard Euro 103,30; cumulativo strutture Euro 65,00.- C.C. Postale n. 51692002 intestato a: Conquiste del Lavoro, Via Po, 22 - 00198 Roma - C.C. Bancario Intesa Sanpaolo S.p.A. - Filiale 00291 - Roma 29 - IBAN IT14G0306903227100000011011 intestato a: Conquiste del Lavoro, Via Po, 22 - 00198 Roma - Pagamento on-line disponibile su Internet all’indirizzo www.conquistedellavoro.it.

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  • Cittadini di lineaB

    Un gran hombre. Bastano tre paroleper qualificare Joaquín Navarro Valls,a lungo direttore della sala stampa va-

    ticana, voce più che portavoce di Giovan-ni Paolo II. Un grande uomo non per quel-lo che ha fatto, e l’elenco sarebbe lungovisto che con Wojtyla ha contribuito a fa-re la storia, nè per gli incarichi che ha svol-to o i ruoli che ha ricoperto con una discre-zione pari alla professionalità e alle capaci-tà personali (entrambi altissime) ma per

    quello che è stato. Un uomo di grande in-telligenza e vasta cultura (scientifica, uma-nistica e teologica) ma soprattutto di gran-de umanità e umiltà. L’uomo che ciascu-no vorrebbe come amico e maestro. Enon è un caso che a legarlo a Karol Wojty-la fosse una grande reciproca amicizia cheandava ben al di là del rapporto professio-nale. I grandi uomini, generalmente, si at-traggono. Sarà stato anche per questo,forse, che San Giovanni Paolo II gli affida-va anche incarichi delicatissimi, di alta di-plomazia, per ”preparare il terreno”con i Grandi del Mondo (da Gorbaciov, aClinton a Fidel Castro). Ma Joaquin, comelo chiamavano gli amici, dando per sconta-to che di Joaquin ce ne fosse solo uno, ave-va la rara capacità di ”comunicare pro-fondamente” con gli altri. In una dimen-sione non solo verbale. Forse perchè eraun fine psicologo (oltre che psichiatra e”medico chirurgo”, giornalista e comu-nicatore), forse perchè - come diceva agliamici - aveva ”avuto la fortuna di fre-quentare per molto tempo ben tre san-ti” da molto vicino (San Josèmaria Escri-và de Balaguer, il fondatore dell’Opus

    Dei, San Giovanni Paolo II e Santa MadreTeresa di Calcutta di cui ammirava partico-larmente la ”forza condensata in quelladonna minuta”), o forse perchè era dota-to di una dimensione trascendente moltosuperiore a quella immanente di cui nor-malmente sono forniti gli essere umani.Joaquin Navarro aveva una certa dimesti-chezza con la santità, ma con un tratto dielegante semplicità che ne faceva un uo-mo normale, spiritoso, con il gusto dellabattuta (raccontava le barzellette facen-dole precedere da una risata), e quindi unconversatore affascinante. Uno forte, mo-ralmente e caratterialmente, che amavail confronto: ”difendi le tue idee”, dice-va al suo interlocutore quando vedevache, magari per rispetto, non sosteneva asufficienza una tesi. Un uomo raro che nel-la cerchia di amici che hanno avuto la for-tuna di frequentarlo, e dai quali si conge-dò qualche mese fa con la serena compo-stezza di chi si allontana solo per un pò esolo un pò, lascia un grande vuoto ”mol -to pieno” di Lui e di quelle virtù umane e”spirituali” di cui era maestro.

    Francesco Gagliardi

    Sindacati in pressingsul presidente Maduroperché fermi le violenze

    ed indica elezionidemocratiche.

    Cisl e Cfdt scrivonoai vertici dell’Ituc:non lasciamo soli

    i lavoratori venezuelani

    Questogiornaleèstatochiuso inredazionealleore18,45

    Expo, c’èl’accordosul Parcodella Scienza.Intesatra Arexpoe sindacatisullo sviluppodell’areamilanese

    Cereda

    a pagina 5

    Il caso.Ducati:Volkswagententatadalla cessionead HarleyDavidson.Fim e Fiom:operazionesbagliata

    D’onofrio

    a pagina 4

    Tpl.Caos per il nuovo sciopero dei sindacati di base. Adiconsum: regolare meglio il conflitto tra lavoratori e azienda

    JoaquinNavarro,ungranhombre

    Nuovo scioperi ierinel trasporto pubbli-co locale proclama-to dai sindacati di

    base. Caos nelle grandi città,in particolare a Roma e a Na-poli. Il Garante degli Scioperiha chiesto formalmente chevenga varato il disegno di leg-ge che fa dipendere la possi-bilità di indire le agitazioni

    dalla rappresentatività, male forze politiche non riesco-no a trovare un accordo, e iltesto giace da tempo in Sena-to.Sottolinea il presidente diAdiconsum De Masi: ”E’ ar-rivato il momento di aprireun dibattito per definire inmodo moderno qualità ed ef-ficacia del servizio pubblico,

    prima ancora di mettere ma-no ad un riordino delle nor-me sugli scioperi, necessarioper impedirne un uso stru-mentale, capace di regolaremeglio il conflitto tra lavora-tori e aziende, senza che sia-no solo i cittadini-consumato-ri a pagarne le conseguen-ze”. Non si tratta ”di mette-re in discussione il diritto di

    sciopero costituzionalmentegarantito o di contrapporlocon quello alla mobilità,quanto di concentrarsi sullanecessità di garantire ai citta-dini la fruizione di servizi es-senziali, come lo sono quellia rete: energia, telecomuni-cazioni, trasporti, sanità, am-biente”. I modelli attuali - ag-giunge De Masi - finiscono

    per determinare situazioniparadossali: gli effetti negati-vi degli scioperi si riflettonoesclusivamente sui cittadi-ni-consumatori, del tutto in-colpevoli delle dinamiche in-dustriali e dei conflitti tra la-voratori e aziende. Non pena-lizzano le imprese, anzi spes-so le fanno risparmiare”.

    Giampiero Guadagni

    Crea a pagina 3

    Sottoassedio

    Anno 69 - N. 130VENERDÌ 7 LUGLIO 2017 Quotidiano di informazione socio economica

    ISSN 0010-6348

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    Direttore Responsabile: Raffaella Vitulano. Proprietario ed Editore: Conquiste del Lavoro Srl. Società sottoposta a direzione e coordinamento esercitata da parte della Coop. Informa Cisl a r.l.. Sede legale: Via Nicotera, 29 - 00195 Roma - C.F./Reg.Imprese Roma: 05558260583 - P.Iva: 01413871003 - Telefono 06385098 - Amministratore unico:Maurizio Muzi . Direzione e Redazione: Via Po, 22 - 00198 Roma - Tel. 068473430 - Fax 068541233. Amministrazione - Uff. Pubblicità - Uff. Abbonamenti: Via Po, 22 - 00198 Roma - Telefoni 068473269 /270 - 068546742 /3, Fax 068415365. Email: [email protected] Registrazione Tribunale di Roma n. 569 / 20.12.48 - Autorizzazione affissionemurale n. 5149 del 27.9.55. "Impresa editrice beneficiaria, per questa testata, dei contributi di cui alla legge n. 250/90 e successive modifiche ed integrazioni". Modalità di pagamento: Prezzo di copertina Euro 0,60. Abbonamenti: annuale standard Euro 103,30; cumulativo strutture Euro 65,00.- C.C. Postale n. 51692002 intestato a:Conquiste del Lavoro, Via Po, 22 - 00198 Roma - C.C. Bancario Intesa Sanpaolo S.p.A. - Filiale 00291 - Roma 29 - IBAN IT14G0306903227100000011011 intestato a: Conquiste del Lavoro, Via Po, 22 - 00198 Roma - Pagamento on-line disponibile su Internet all’indirizzo www.conquistedellavoro.it.

  • SPARLAmentodi Massimiliano Lenzi

    Consumiinripresalentamaperpochefamiglie

    Istat. La spesamediamensile crescedell’1%,maquella dei più ricchi e5volte quella dei poveri

    Il Governo Genti-loni va e la suamaggioranza tie-ne. L’aula del Sena-to con 129 voti a fa-vore, 56 contrari e30 astenuti ha dato

    il via libera al ddl sul Codice antimafia,

    che tornerà adesso in terza lettura alla

    Camera perché Montecitorio ne esami-

    ni le modifiche apportate. Ap, il partitodel Ministro Alfano, ha lasciato libertàdi voto mentre il M5S ha dichiarato lapropria posizione di astensione. Soddi-sfatta la presidente della commissioneAntimafia, Rosy Bindi: ”Alcune tardiveobiezioni sono state superate dalla vo-lontà politica di non vanificare il lungo eapprofondito lavoro fatto in questi treanni. La riforma è attesa da troppo tem-po, necessaria e nel complesso ben fat-ta. Si tratta di dare maggiore efficacia etrasparenza a tutto il sistema dei seque-stri, confisca e gestione dei beni dei ma-fiosi e di rilanciare il ruolo strategicodell'Agenzia nazionale. Mi auguro che laCamera faccia la sua parte per l'approva-zione definitiva entro la sessione di Bi-lancio, in modo da completare la legisla-tura con un impegno forte contro la cri-minalità mafiosa". Anche il Ministro del-la Giustizia Orlando si è detto soddisfat-

    to: "Credo - ha commentato - che ci sia-no le condizioni per portarla fino in fon-do", aggiungendo che "ci sono ancheopinioni diverse". Certo, con il ritorno al-la Camera non è escluso che il testo pos-sa cambiare ancora. A possibile rischioci sarebbe in particolare la norma cheestende l'applicabilità delle misure diprevenzione personale e patrimonialeagli indiziati di reati contro la pubblicaamministrazione, come la corruzione.Una misura su cui il Senato è intervenu-to prevedendo che ci debba essere l'ipo-tesi di associazione a delinquere. Ovvia-mente, in caso di ulteriori modifiche daparte di Montecitorio, scatterà la neces-sità di un nuovo passaggio con il rischioche questo possa comportare lo spiag-giamento della legge e la sua non appro-vazione prima della fine della legislatu-ra. Staremo a vedere. Ad ora, comun-que, la maggioranza sembra tenere e

    procede con una certa velocità nell'ap-provazione di quella che potremmo defi-nire l'agenda Repubblica (le leggi che ilquotidiano fondato da Scalfari sta cal-deggiando per l'approvazione entro la fi-ne di questa legislatura) e il cui scogliopiù difficile ancora oggi appare l'ok allalegge sullo ius soli vista la feroce opposi-zione di Lega, Fratelli d'Italia e 5 Stelledisposti anche a fare ostruzionismo purdi farla naufragare. Renzi alla legge sulloius soli non vuole rinunciare, anche per-ché la ritiene un punto politico di incon-tro importante con la sinistra che purein queste settimane ha avuto numerosiconfronti e opinioni diverse rispetto adalcune scelte del Pd e dello stesso Renzi.Comunque andrà a finire, una cosa è si-cura: dopo aver speso un sacco di retro-scena sulle elezioni anticipate, che nonci saranno, adesso nel finale della legisla-tura sono cominciate le grandi manovrein vista del voto dell'anno prossimo.

    La ripresa dei consumi,come d’altronde quelladell’economia, proce-de molto lentamente.

    Nel 2016, fa sapere l’Istat, laspesa media mensile delle fa-miglie italiane è stata pari a2.524,38 euro, in rialzodell’1,0% rispetto al 2015(ma al di sotto di quello regi-strato nel 2011) e comunquein misura molto differenziataa seconda delle classi sociali.La spesa media mensile au-menta infatti al variare del ti-tolo di studio della persona diriferimento: 3.550,31 euroquando questa è laureata ocon titolo di studio superiorealla laurea, oltre il doppio diquella delle famiglie la cui per-sona di riferimento ha la licen-za elementare o nessun titolodi studio (1.725,35 euro). Perle famiglie di lavoratori dipen-denti, la spesa media mensileè pari a 2.231,18 euro se la per-sona di riferimento è operaioe assimilato mentre sale a3.164,45 euro se è dirigente,quadro o impiegato. Ma biso-gna sempre tener presenteche nella realtà di sono fami-glie la cui spesa effettiva men-sile per consumi è al di sottodei mille euro al mese e perciòin quella media ci sono fami-glie (poche) che possono spen-dere oltre 6mila euro al mesein consumi. Rispetto al 2015,diminuisce la quota di fami-glie che cercano di limitare laspesa riducendo la quantità ola qualità dei prodotti acqui-stati. Nonostante questo, pe-rò, l’Istat fa notare che è ”an -cora molto elevata la percen-tuale di famiglie che provanoa risparmiare sulla quantità ela qualità degli acquisti”. E in-fatti ”nel 2016 ammonta al60,2% la quota delle famiglieche prova a limitare le speseper abbigliamento e calzatu-

    re, mentre si riduce a circa lametà quella che prova a ridur-re le spese per cura e igienedella persona (47,6%), per ali-mentari (47,4%) e per bevan-de (46,5%)”.Le famiglie più ricche hanno li-velli di consumi quintupli ri-spetto a quelle più povere:queste ultime, infatti, spendo-no solamente il 7,9% della spe-sa sostenuta dal totale delle fa-miglie residenti, mentre quel-le più benestanti il 39,4% deltotale, assorbendo ”un livel-lo di spesa equivalente com-plessiva pari a 5,0 volte quelladelle famiglie” con i livelli in-feriori (era pari a 4,9 sia nel2014 che nel 2015).Ma si apre una voragine an-che tra i livelli dei consumi re-gistrati nelle grandi città e i va-lori rilevati sul resto del territo-rio. L’Istat, infatti, fa notareche si amplia il divario tra le cit-tà metropolitane e i comuniperiferici delle aree metropoli-tane e quelli sopra i 50mila abi-tanti (circa 376 euro in mediaal mese da poco meno di 100euro del 2015) e tra città me-tropolitane e altri comuni finoa 50mila abitanti (poco più di491 euro da meno di 200 del2015). Per l’Istituto la causaprincipale di questa dinamicaè nella marcata crescita dellaspesa media mensile per benie servizi non alimentari dellefamiglie residenti nelle città

    metropolitane. Inoltre, spiegal’Istat, pur permanendo am-pie differenze strutturali sulterritorio, legate ai livelli direddito, ai prezzi e ai compor-tamenti di spesa, il gap tra ipiù elevati valori del Nord-ove-st (2.839,10 euro) e quelli piùbassi delle Isole (1.942,28 eu-ro) si riduce, passando da qua-si 945 a circa 897 euro nel2016. Quanto all’abitazione,la spesa media per le famigliein affitto è pari a 396,37 euro alivello nazionale, mentre perquelle che vivono in una casaancora gravata da un mutuo(quasi 3,3 milioni) l’esborso èpari, in media, a 577,21 euroal mese.Cambia anche la dieta degli ita-liani. La spesa media per l’ali -mentare (447,96 euro mensili

    nel 2016), secondo l’Istat, de-nota ”una crescente attenzio-ne a una più corretta alimenta-zione”: la quota destinata al-le carni, ”pur restando lacomponente alimentare piùimportante, torna a diminui-re” (-4,8% sul 2015); aumen-ta la spesa per frutta (+3,1%)ma i rialzi maggiori riguardanopesce e prodotti ittici (+9,5%);e tornano ai livelli pre-crisi an-che le spese per servizi ricetti-vi e di ristorazione (+4,8%).Ma solo per alcuni, ovviamen-te. Perchè la gran parte dellefamiglie continua a tenerestretti i cordoni della borsa.I dati Istat, infatti, si riferisco-no ai consumi di una famigliavirtuale, quella media dovetutte consumano nella stessamisura. La realtà, invece è ben

    altra. Per una famiglia con duefigli, spiega il presidente dellaUnc Massimiliano Dona, ”cisono ancora difficoltà, comedimostra il dato della spesa ali-mentare, che scende su basemensile di oltre 6 euro al me-se, -74 euro su base annua”.Se poi si confronta la spesa2016 con quella del 2011, ag-giunge, in 5 anni la voce ali-mentari e bevande è diminui-ta di circa 59 euro al mese,706 euro all’anno. E la spesaannua totale è crollata di3.256 euro.Insomma, pare che il lieve mi-glioramento dei consumi siadovuto principalmente alla ca-pacità di spesa delle famigliepiù ricche. E questo non è unbel segnale.

    Francesco Gagliardi

    Imedici della Cisl appoggiano e condivido-no le nuove disposizioni di legge sulle vac-cinazioni. Approvate 10 vaccinazioni ob-bligatorie mentre altre 4 sono consigliatevivamente; sanzioni più basse per i genitoriche non vaccinano, nessun riferimento allaperdita della patria potestà. Questi i princi-pali emendamenti approvati dalla Commis-sione Sanità del Senato al decreto vaccini."L’obbligatorietà è divenuta necessariaper preservare la salute della comunità.Purtroppo la libertà di scelta si è trasforma-

    ta in un boomerang pericolosissimo". CosìBiagio Papotto, segretario nazionale dellafederazione Cisl, che rappresenta i medicidipendenti del Servizio sanitario nazionalee delle aziende private, a margine di un in-contro con il gruppo dirigente veneto."Troppe persone, troppi genitori - sostieneil segretario generale Papotto - sono porta-ti a confondere l’inconfutabile verità scien-tifica sui vaccini con le false notizie che gira-no sui social".Papotto poi fa un appello alla Regione Ve-

    neto e al presidente, Luca Zaia: "Si costitui-sca un tavolo comune delle parti sociali cheintervengono sul sistema socio-sanitarioveneto dalle rappresentanze sindacali eprofessionali alle associazioni del volonta-riato per organizzare una campagna di in-formazione rivolta ai cittadini che dia cor-rette e complete conoscenze sulla grandeconquista per la salute che sono i vaccini.Noi - ha concluso - siamo pronti a fare lanostra parte".

    Cecilia Augella

    Vaccini:Cislmedici,sìanuove

    disposizionidi legge

    Codiceantimafia,

    okdelSenato.Eoraloiussoli

    ? 22 venerdì 7 luglio 2017 Attualità

  • Affonda il prezzo del riso ecrollano i redditi dei produt-tori europei. Un’emergenzache va avanti da tempo e checolpisce pesantemente l’Italia,primo produttore europeo di ri-so su un territorio di 237mila et-tari coltivato da 4263 aziende,per una produzione di 1,58 mi-liardi di chili. Per contrastarequesta crisi senza precedentidel settore risicolo il Governo

    italiano ha chiesto un interven-to urgente alla Commissione eu-ropea contro il regime agevola-to che permette ai Paesi MenoAvanzati (accordo Eba) di espor-tare verso l’Unione Europeaquantitativi illimitati di riso a da-zio zero. «L’aumento esponen-ziale» di queste esportazioni -precisano in una nota congiun-ta inviata ai Commissari CeciliaMalmstroem (Commercio),

    Phil Hogan (Agricoltura) e Vyte-nis Andriukaitis (Salute) i mini-stri delle Politiche agricole Mau-rizio Martina, dello Sviluppoeconomico Carlo Calenda ed ilsottosegretario alle Politicheeuropee Sandro Gozi, "ha rag-giunto il livello di 370.000 ton-nellate di riso lavorato, determi-nando uno squilibrio di merca-to e causando forti riduzioni deiprezzi". "È quindi quanto mai ur-

    gente un intervento europeo -si precisa nella lettera - che sisviluppi su più fronti, al fine dievitare un ulteriore aggravarsidella situazione. Si tratta di unaquestione non solo economica,ma di tenuta politica, sociale eterritoriale. Per questo vi propo-niamo di assumere decisioniconcrete, per dare risposte airisicoltori dell’Ue".

    R.R.

    Riso,crollodeiprezzi.

    Governochiede

    interventodellaUe

    Sindacati inpressing suMaduroperché fermi le violenzee indica libereelezioni. Cisl e Cfdt scrivono all’Ituc

    Venezuelasull’orlodellaguerracivile

    Venezuela prigio-niero delle violen-ze, mentre si avvi-cina la scadenza

    del 30 luglio, giorno in cuidovrebbe essere elettal’Assemblea Nazionale Co-stituente, voluta dal presi-dente Maduro per stilareuna nuova legge fonda-mentale. Un’escalationculminata, due giorni facon l’assalto al Parlamen-to, controllato dall'opposi-zione, da parte di un centi-naio di manifestanti favo-revoli al presidente, cheper nove ore hanno seque-strato deputati, lavoratorie giornalisti, 350 personein tutto secondo fonti loca-li. Violenze fisiche e verba-li da parte dei manifestan-ti che hanno ferito unaventina di persone, di cui

    sette parlamentari.Maduro, l’erede politicodel presidente Hugo Cha-vez, al potere del Venezue-la dal 1999 al 2003, ha ne-gato ogni coinvolgimento:“Condanno assolutamen-te questi fatti, non saròcomplice di alcuna violen-za” ha detto, sostenendodi aver ordinato indagini.Per il Dipartimento di Sta-to degli Stati Uniti si è trat-tato di una “aggressioneinaccettabile”. A sua vol-ta, il Mercosur (Brasile, Ar-gentina, Uruguay e Para-guay) ha espresso il suo“rifiuto più categorico”di tale aggressione, parlan-do di “riduzione in schia-vitù” del potere legislati-vo da parte dell’esecuti -vo.Solidarietà ai parlamenta-

    ri venezuelani anche dalPresidente della Commis-sione Affari esteri del Se-nato, Pier Ferdinando Casi-ni e dal capogruppo Pd al-la Camera Ettore Rosato,che in un tweet annunciala richiesta di un’informa -tiva al ministro degli Este-ri, Angelino Alfano.Intanto i segretari genera-li della Cisl Annamaria Fur-lan e della Cfdt LaurentBerger, in una lettera invia-ta ai vertici dell’Ituc (laConfederazione interna-zionale dei sindacati) e del-la Csa (la ConfederazioneSindacale delle Americhe)sollecitano una presa diposizione da parte del mo-vimento sindacale interna-zionale “di fronte alla si-tuazione del Venezuela, difronte allo scoppio della

    violenza e della repressio-ne, alla sofferenza dei lavo-ratori, per il comporta-mento inaccettabile delgoverno venezuelano”.Furlan e Berger chiedonoquindi all’Ituc e alla Csa disostenere i sindacati vene-zuelani loro affiliati (Asi eCtv) impegnati in una bat-taglia per la democrazia, edi intervenire nel dibattitopubblico per promuovereun dialogo costruttivo peruna soluzione politica del-la crisi. “Qualsiasi ritardo- avvertono i leader di Cisle Cfdt - provoca sofferen-za e morte”.Per Furlan e Berger, “il su-peramento della crisi inVenezuela passa attraver-so elezioni democratichee suffragio universale”.Da qui l’auspicio che il sin-

    dacato tutto, a livello mon-diale, faccia pressione sulgoverno Maduro perchéapra con urgenza un cana-le umanitario per alleviarele sofferenze della popola-zione, rispetti il diritto dimanifestare, fermando larepressione e gli arresti il-legali e perseguendo i re-sponsabili delle violenzecontro le persone, sospen-da l'Assemblea costituen-te e indica elezioni demo-cratiche.Le proteste, iniziate tremesi fa, dopo il fallito ten-tativo da parte della CorteSuprema, controllata dalCapo di Stato, di togliere ipoteri all’Assemblea Na-zionale, controllatadall’opposizione, hannofinora causato 86 morti.Oggi la popolazione è allo

    stremo, stretta tra le vio-lenze ed una crisi economi-ca che ha ridotto un paesestraricco di petrolio alla fa-me. Le cifre ufficiali mo-strano che con due salariminimi e due tickets ali-mentari per mese, una fa-miglia può vivere per 16giorni. Per il resto del me-se si fa quella che i vene-zuelani chiamano “la die-ta Maduro”. L’economiainformale è cresciuta di ol-tre il 50 per cento nel cor-so degli ultimi anni, a coro-namento del triste recordtra i paesi dell’Americadel Sud. E’ tempo che an-che i movimenti interna-zionali che hanno sostenu-to la rivoluzione chavistasi confrontino con questarealtà.

    Ester Crea

    3

    venerdì 7 luglio 2017 3Global

  • Ducati,isindacaticontrolacessione

    Il caso.Volkswagen tentatadaHarleyDavidson.FimeFiom:operazionesbagliata

    Binariomorto.Sindacatiependolarialzano lavoce: subitounasoluzione

    Sicilia,TrenitaliaeRegionearilentosulcontrattodiservizio

    Le voci di cessione da par-te del gruppo Audi -Volkswagen negli ultimianni si sono fatte insi-

    stenti. I tedeschi starebberopensando di ”valorizzare”,che nel gergo dell’alta finan-za significa vendere, il loro gio-iello italiano delle due ruote:insomma Ducati.A tentarli pare che sia HarleyDavidson, il colosso america-no che - il condizionale è sem-pre d’obbligo - per installarsia Borgo Panigale sarebbe di-sposta a sborsare oltre un mi-liardo e 600 milioni di dollari,più o meno il doppio di quelche aveva pagato nel 2012Volkswagen. Il gruppo di Wol-fsburg non si è ancora ripresodel tutto dal Dieselgate, cosache potrebbe spingerlo a con-siderare la vendita di un mar-chio ben prezzato dal mercatoma in fin dei conti dislocato al-la periferia del suo impero.Basta e avanza per mettere inallarme i sindacati, i quali ne-gli anni hanno sviluppato conla casa di Wolfsburg un model-lo di relazioni industriali, con-diviso con Lamborghini, altraenclave di Vw a pochi chilome-tri di distanza, che rappresen-ta un pò il fiore all’occhiellodella Motor Valley emiliana,un trapianto ben riuscito delletradizioni partecipative tede-sche nel cuore di un distrettotra i più vitali dell’industria ita-liana, non solo dell’automoti -ve.Il contratto integrativo firma-

    to nel febbraio del 2015 dopoun lunghissimo negoziato si ar-ticola in un lungo documento- quasi 50 pagine - nel quale ilcapitolo sulla partecipazioneha largo spazio. Sulla falsarigadi quanto previsto dalla Char-ta Volkswagen viene prevista,tra le altre cose, la creazionedi quattro commissioni bilate-

    rali con funzioni consultive epropositive, formate da rap-presentanti dei sindacati edell’azienda, e di un progettoinnovativo denominato Desi(Dual Education System Italy)che mira ad introdurre il siste-ma di formazione duale tede-sco in collaborazione con lescuole del territorio. Non fini-

    sce qua. Perché a dicembre2016 è arrivato anche l’accor -do, nella forma di un patto tragenerazione, per facilitarel’ingresso di lavoratori dotatidi competenze 4.0.Tutte cose che Fim e Fiom han-no soppesato prima di esporsicon una lettera aperta nellaquale si dicono preoccupate

    per le notizie ”più o meno ve-rificate in merito ad una possi-bile vendita” di uno dei mar-chi più cari ai bikers. I metal-meccanici emiliani paventanoche ”una eventuale uscita diDucati dal Gruppo Audi-Volk-swagen potrebbe rappresen-tare un elemento di criticitànon solo per i lavoratori e le la-voratrici dell’azienda, ma an-che per il territorio”.Peraltro la cessione di Ducati,notano Fim e Fiom, non risol-verebbe neanche in minimaparte i guai di Vw ”come han-no ricordato qualche giorno icomponenti del Consiglio diFabbrica della Volkswagen,poiché non sarebbe sicura-mente un’azione in grado dirisolvere i problemi che il grup-po sta attraversando comeconseguenza del Dieselgatema siamo invece convinti checontribuirebbe solo a danneg-giare l’immagine di Audi e diVolkswagen nel nostro Pae-se”.

    C.D’O.

    Palermo (nostro ser-vizio) - In una regio-ne in cui i treni van-no già a rilento e sono lon-tani dagli standard italia-ni ed europei, far slittarela firma del contratto diservizio fra Regione e Tre-nitalia può portare a seridisagi e conseguenze. Co-sì sono scesi in piazza ierii sindacati, i lavoratoridel gruppo Fs in Sicilia e ipendolari davanti la sededel parlamento regiona-le siciliano a Palermo,per sollecitare un accor-do. Al termine del sit inl’incontro con le istituzio-ni regionali. “Abbiamoproposto lo stralciodell’articolato che ri-guarda il contratto di ser-vizio fra Regione e Treni-talia per separarlo dal col-legato alla legge finanzia-ria e accelerare la sua ap-provazione, dato chenon prevede la necessitàimmediata di risorse eco-nomiche ma un impegnopolitico delle istituzioniregionali per salvare il tra-sporto ferroviario in Sici-

    lia”, hanno propostoCgil Cisl Uil, Filt Cgil, Fit Ci-sl e Uiltrasporti con i se-gretari, Mimma Arguriodella Cgil Sicilia, MimmoMilazzo Cisl Sicilia, Clau-dio Barone Uil Sicilia,Franco Spanò Filt Cgil,Amedeo Benigno Fit Cisl,Agostino Falanga Uiltra-sporti, ai rappresentantiistituzionali presenti al ta-volo, l’assessore regiona-le ai Trasporti Luigi Bo-sco, il dirigente del dellaMobilità e dei TrasportiFulvio Bellomo e il vice-presidente dell’Ars Giu-seppe Lupo. “Una impo-stazione quella dellostralcio, condivisa ancheda assessore, dirigente evicepresidente Ars, ma di-penderà dal voto in aula.Invieremo una lettera

    unitaria ai capigruppoper sensibilizzarli e solle-citare il via libera e la fir-ma del contratto di servi-zio”. L’emendamentoda approvare, infatti, pre-vede un impegno finan-ziario di 86 milioni di eu-ro ma a partire dal 2020fino al 2026.Nella bozza del contrattopresentato da Trenitaliainfatti c’è l’aumento de-gli attuali 101 mezzi delparco rotabile (sei trenijazz sono già stati acqui-stati nel 2016), con 5 tre-ni cosiddetti stadler e seiswing nel 2018, altri seiswing nel 2019, 10 diesele 14 elettrotreni Alstomfino al 2020, e altri 4 uni-tà elettrotreni fino al2022. I chilometri trenopasserebbero nel 2020

    (finanziando 113,2 milio-ni invece degli iniziali111,5 milioni di euro), da9,5 milioni chilometri/tre-no a 10,5 nel 2018 e 10,9nel 2021. Se il contrattonon verrà siglato, il ri-schio concreto è la ridu-zione dei chilometri/tre-no dagli attuali 9 milionie mezzo a meno di 9.“La Sicilia non può per-dere questi investimentie con l’apertura dellatratta Palermo Punta Rai-si, se non verrà siglato ilcontratto, il servizio fer-roviario regionale, già ca-rente, verrà depotenzia-to, i sei nuovi treni jazzgià acquistati da Trenita-lia torneranno a Roma, ilparco mezzi resterà inal-terato perché l’aziendanon procederà all’acqui -

    sto del nuovo materialerotabile”. “Chiedere -mo - aggiungono i segre-tari - anche l’interlocu -zione del governo nazio-nale se dalle parole nonsi passerà ai fatti”, han-no commentato i segreta-ri. Fondamentale anchela richiesta presentatadai sindacati: la sigla diun contratto di program-ma fra Regione e Rfi chepreveda un elenco e uncalendario certo per gli in-vestimenti e adeguamen-ti della rete ferroviaria re-gionale all’offerta com-merciale, per far partiresubito i cantieri in Sicilia,senza ulteriori attese.“A giovarne sarebberodiversi settori trainantidell’economia e si dote-rebbe finalmente la re-

    gione di un servizio ferro-viario degno. L’obiettivoè la velocizzazione deicantieri delle opere infra-strutturali già finanziatedal Governo e la costru-zione di un Piano di Tra-sporti integrato, funzio-nale a garantire la mobili-tà e lo sviluppo dell’Iso -la”, continuano i segre-tari. Con i nuovi treni pre-visti Trenitalia conta dicoprire le tratte Paler-mo-Messina e il nodo diPalermo verso Punta Rai-si, ma secondo i sindacati“non si può lasciare sco-perta la Siracusa-Gela,appena attivata, e le zo-ne centrali dell’Isola. Ri-teniamo - concludono -che il contratto di servi-zio e l’accordo di pro-gramma quadro devonoessere i pilastri del Pianoregionale dei trasporti Si-cilia in un’ottica sinergi-ca fra gommato e ferro-vie”.

    Angela Di Marzo

    Prima riunione post congresso per la se-greteria Cisl che ha distribuito le dele-ghe ai segretari confederali. Molte le con-ferme e alcune innovazioni. Nelle mani delsegretario generale Annamaria Furlan, ol-tre alla rappresentanza istituzionale, resta-no il coordinamento delle politiche per ilMezzogiorno, di quelle internazionali ed eu-ropee, delle politiche di parità di genere,giovanili e dell'immigrazione, delle politi-che dell'informazione, i centri studi e la for-mazione sindacale. Gigi Petteni continuerà

    invece a seguire le politiche del mercatodel lavoro, Giovanna Ventura quelle sanita-rie e socio assistenziali, mentre Piero Ragaz-zin, confermato alla segreteria amministra-tiva, seguirà anche i piani di proselitismo, latutela dei consumatori e le politiche abitati-ve e degli affitti. Maurizio Petriccioli, inve-ce, aggiunge alle deleghe sulle politiche fi-scali, prezzi e tariffe anche quelle sulla ge-stione delle riforme e delle politiche dellaPa ed il decentramento amministrativo. AdAndrea Cuccello, nuovo segretario confede-

    rale, vanno la responsabilità delle politichedei servizi e del terziario mentre Angelo Co-lombini, altra new entry, eredita le deleghedel settore industria, artigianato e sicurez-za sui luoghi di lavoro. La guida del Coordi-namento donne, immigrati e giovani restaa Liliana Ocmin così come l' Ufficio dell' assi-stente politico con responsabilità degli Or-gani collegiali a Marcello Balzola. Confer-ma anche per Salvo Guglielmino, portavo-ce e capo Ufficio stampa.

    G.G.

    Cisl:assegnate

    delegheasegretariconfederali

    ? 44 venerdì 7 luglio 2017 Vertenze

  • Intesa traArexpoesindacati sullo sviluppodell’areamilanese.Attenzioneparticolarea legalitàe sicurezza

    Milano (nostro ser-vizio). Sugli as-setti dell’exarea Expo, circa1 milione di me-

    tri quadrati, si giocherà unapartita importante per il fu-turo dell’area metropolita-na milanese. Si aprirannograndi cantieri, che andran-no “governati”. Rientra inquesto contesto l’accordoquadro per lo sviluppo del‘Parco della Scienza, del Sa-pere e dell’Innovazione’ si-glato dall’amministratoredelegato di Arexpo (la socie-tà chiamata a gestire le ope-razioni) Giuseppe Bonomi ei segretari milanesi di Cgil, Ci-sl e Uil Massimo Bonini, Dani-lo Galvagni e Danilo Margari-tella.L’intesa prevede la defini-zione di un protocollo di le-galità e sicurezza per i lavora-tori impegnati sull’area,con particolare attenzionealle policy previste per appal-

    ti e sub-appalti. Arexpo si fa-rà anche promotrice della fir-ma di analoghi strumenti daparte delle aziende che svi-lupperanno la parte data inconcessione, soprattutto intema di agibilità sindacale,sicurezza, regolarità contri-butiva e retributiva e appli-cazione dei contratti colletti-vi nazionali di riferimento.“Per Arexpo - ha spiegatoBonomi - la firma di questoaccordo quadro è un passoimportante che conferma lanostra volontà di realizzareun grande progetto naziona-le come il ‘Parco della Scien-za’ coinvolgendo tutte leparti interessate, a partiredalle organizzazioni sindaca-li. Il protocollo di legalità e si-curezza sul lavoro seguiràun modello che ha già datobuoni risultati in passato eche intendiamo replicarecon lo stesso successo”.Il Parco sorgerà sulla partedi pertinenza pubblica. So-

    no previsti la creazione delloHuman Technopole, un cen-tro di ricerca dedicato allescienze della vita; l’edifica -zione di un polo universita-rio, con il trasferimento del-le facoltà scientifichedell’università Statale, oggiconcentrate in città; la realiz-zazione del nuovo ospedaleGaleazzi. Un’indagine pre-sentata al Workshop Ambro-setti stima che il post Expoporterà un giro d’affari dicirca 7 miliardi di euro in die-ci anni e 6.700 posti di lavo-ro. C’è poi la parte privata.Al momento ci sono numero-se manifestazioni di interes-se da parte di importantiaziende, soprattutto delmondo della ricerca edell’innovazione, che sareb-bero intenzionate ad inse-diarsi.“E’ un accordo quadro digrande significato - ha nota-to Galvagni -. Un contenito-re che fissa dei paletti, delle

    regole certe in materia di si-curezza, legalità, contratta-zione, ed evidenzia l’impor -tanza della collaborazionefra istituzioni, sindacati e im-prese. Un modello che puòessere replicato anche pergli altri grandi progetti desti-nati a cambiare il volto delmilanese, come la Città del-la Salute o gli scali ferroviari.Sono convinto che l’ex areaExpo debba diventare un po-lo attrattivo (di iniziative etalenti), dove costruire qual-cosa di nuovo, qualcosa chea Milano ancora non c’è”.Le parti si impegnano a valo-rizzare il progetto previstoper l’area e costituirannoun Osservatorio permanen-te che fungerà da canale in-formativo continuo sul pro-cesso di trasformazione ter-ritoriale in corso e che inter-verrà in caso di criticità e pro-blematiche.“Questa firma - ha notatoBonini - è un passo importan-

    te. L’accordo quadro per-metterà di avere costanti in-formazioni sugli insediamen-ti dell’area e, soprattutto,l’avvio di una sana gestionedegli appalti come da tempochiediamo e come avvenutoin occasione dell’'Esposizio -ne Universale del 2015”.“Il progetto del Parco dellaScienza - ha aggiunto Marga-ritella - potrà portare alla cit-tà nuovo sviluppo, lavoro eopportunità di crescita. I pro-tocolli condivisi in occasionedi Expo 2015 sono un prece-dente importante e di riferi-mento nel modello delle re-lazioni industriali della cittàdi cui dovremo tener con-to".L’intesa tra Arexpo e le orga-nizzazioni sindacali sarà vali-da fino al 31 dicembre 2019.

    Mauro Cereda

    Expo,c’èl’accordoperilParcodellaScienza

    Un’altra buona notizia per i lavora-tori del tessile e della moda dopol’approvazione del contratto. I sinda-cati di categoria Filctem Cgil, Femca Ci-sl, Uiltec Uil, insieme a Sistema ModaItalia, Assocalzaturifici, Aimpes, An-fao, Assospazzole, Assoscrittura, Asso-giocattoli, hanno firmato un’intesaper l’istituzione del fondo sanitario in-tegrativo per i lavoratori del settore,

    che si chiama Sanimoda. Le parti han-no concordato che, per il finanziamen-to del fondo sanitario vi siano, all’in -terno dei contratti di lavoro, importan-ti quote a carico delle imprese. Il fondo- a detta dei sindacati - potrebbe coin-volgere una platea di circa 400mila la-voratrici e lavoratori del settore. “Qu -esto accordo politico di costituzione diSanimoda - afferma Mario Siviero, se-

    gretario nazionale Femca - consente diprocedere spediti verso l’organizzazio -ne del fondo al fine di dare quanto pri-ma le dovute prestazioni ai lavoratoricoinvolti. Abbiamo sempre credutonell’importanza di un unico fondo cheraccogliesse i lavoratori di più contrat-ti per realizzare una concreta mutuali-tà”.

    Sa. Ma.

    Sanimoda:arrivail fondo

    sanitariointegrativo

    settoreModa

    Giornata di protesta ieri a Cagliaricontro la riforma della sanità. Nelcapoluogo sardo sono giunti circa tre-mila lavoratori da tutta la Sardegnache hanno sfilato in corteo per poi rag-giungere il Palazzo della Regione sar-da. Adesione massiccia allo sciopero in-detto da Cgil Cisl Uil per denunciare itagli in un settore nevralgico per la sa-lute di tutti i cittadini. Numerosi gli slo-gan e gli striscioni portati tra le vie delcentro, tra gli altri ”Giù le mani

    dall’Ogliastra, ” e ancora su una ma-glietta ”Vogliamo una sanità per tutti,anche per noi. Lanusei”. La rivolta con-tro la riforma della sanità è soprattut-to una protesta dei territori. Per la gior-nata di sciopero con corteo e manife-stazione indetta da Cgil e Cisl e Uil so-no arrivati a Cagliari in pullman anchedalla Gallura, Ozieri e La Maddalena.La manifestazione è partita da piazzadel Carmine dopo le 10:30. In testa ivertici delle tre sigle sindacali promo-

    trici della protesta. Striscioni, bandie-re, cori e fischietti. Tanti sindaci in stra-da. ”L’Anci - ha sottolineato il presi-dente regionale, Emliano Deiana - èqui per costruire un ponte tra territorie Consiglio regionale. Anche noi siamocontro gli sprechi, ma vogliamo una re-te che non abbandoni i territori”. Inpiazza non solo amministrazioni, maanche Comitati che da anni si battonoper il diritto alla salute.

    S.B.

    Sanità.Controtagli

    eriformalaSardegna

    scendeinpiazza

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    venerdì 7 luglio 2017 5Cronache

  • Prima delle va-canze riepilo-ghiamo gliadempiment i

    che concludono la cam-pagna fiscale 2017 perlavoratori e pensionati.E’ ormai ufficiale la sca-denza per il modello730 il 22 luglio (essen-do sabato quest’annosarà lunedì 24) per chilo presenta da solo online o anche tramiteCaf e professionisti,che però devono invia-re l’80% delle dichiara-zioni all’Agenzia delleEntrate entro il 7 luglio.Se c’è ancora qualchesettimana di tempoper gli ultimi ritardata-ri, la maggior parte deicontribuenti ha già pre-sentato la dichiarazio-ne e quindi per loro laprossima tappa è il con-guaglio.

    Ricordiamo allora cheper i lavoratori avverràcon la busta paga relati-va al mese di luglio eper i pensionati con lapensione di agosto, mapotrà slittare al mesesuccessivo per chi hapresentato la dichiara-zione tra fine giugno enel mese di luglio. En-tro fine anno arriverà ilrimborso Irpef anche achi non ha il sostitutod’imposta e riceve ilrimborso direttamenedell’Agenzia delle En-trate. In caso di control-li preventivi sul model-lo da parte dell’Agen -zia delle Entrate,l’eventuale rimborsoavverrà comunque en-tro sei mesi dalla datadi presentazione delladichiarazione.Per chi presenta inveceil Modello Redditi 2017(l’ex modello Unico)c’è tempo fino al 30settembre, attenzioneperò all’acconto Irpef:per gli importi superio-ri a 257,52 euro la pri-ma rata pari al 40%dell’importo, andavaversata entro il 16 giu-

    gno. La prossima datada tenere a mente èquella del 31 luglio perpoter beneficiare dellamaggiorazione “mini -ma” pari allo 0,40 del-le imposte per i ritardiche non superano i 30giorni. L’altra scaden-za per Unico è il 30 no-vembre e riguardaesclusivamente i paga-menti: andrà alla cassachi versa l’ acconto IR-PEF unica soluzione(per importi inferiori a257,52 euro) e chi do-

    po l’acconto di giugnodeve versare la secon-da rata pari al restante60% dell’importo do-vuto.Chi infine non si è anco-ra messo in regola perImu e Tasi, ricordiamoche entro il 16 luglio ilravvedimento prevedela sanzione dell’1,5%che sale all’1,67%perchi verserà tra il 17 lu-glio e il 14 settembre eancora al 3,75% dal 15settembre in poi.

    Tre giorni di concer-ti, laboratori creati-vi, cene etniche esolidali, ma anche

    momenti di approfondi-mento e discussione.Dal 23 al 25 giugno si èsvolta a Scorzè (Venezia)Karibù in Festa, la festadei popoli che vuole avvi-cinare culture e usanzeanche molto lontane traloro.Nel contesto della festal'ANOLF e FAI di Venezia,insieme alla presenzadei nazionali , hanno or-ganizzato la tavola roton-da “Stranieri e Lavo-ro” che ha trattatoesperienze di integrazio-ne nel territorio. Coordi-nati dal Segretario FaiStefano Stocco, gli ospi-ti intervenuti sull’argo -mento tra cui MohamedSaady, Paolo Bizzotto(Ust Venezia), DianeMassaer (Anolf Venezia)e Galdino Cagnin (Presi-dente Karibu).“Si è partecipati a que-sta festa interculturale– ha spiegato Stocco -portando il nostro contri-buto di confronto e di di-battito sui temi dell’inte -grazione tramite il lavo-ro, argomenti che del re-sto da sempre sono cen-trali per un sindacato eu-ropeista e cosmopolitacome la Cisl”. Nell’am -bito della tavola roton-da, si è affrontato ancheil tema della condizionedei giovani, immigrati edonne delle diverse cul-ture, spesso sfruttati inambito lavorativo, “fo -ndamentale poter capi-re e comprendere la real-tà che le circonda, stru-mento forte e di difesa,anche verso la propriacomunità, quando ci sitrova purtroppo ad ave-re a che fare con lo sfrut-tamento, discriminazio-ne e violenza ” dichiaraSaady.Quando comunità diver-se convivono nello stes-so territorio, la necessitàdi un serio dialogo inter-culturale, capace di indi-viduare diritti e valori, di-venta fondamentale, at-tività come le tavole ro-tonde, può essere un ot-timo stimolo per crearemaggiori sinergie contutte le comunità stra-niere presenti nel nostroterritorio.I diritti e valori devonoessere il presupposto diuna reale integrazionedelle comunità d’immi -grati, rifiutando l’ideache nelle nostre cittàpossano esistere “gh -etti”. L’integrazione èpossibile non solo se pas-sa per il rispetto dei dirit-ti fondamentali, ma an-che se trova un minimodenominatore culturale,sentirsi "integrati", nonsignifica rinunciare allapropria religione o riget-tare le proprie tradizio-ni, significa contribuirealla crescita ed essereparte integrante di un in-tero paese, nel rispettodi tutte le culture.

    Karibù in Festa ANOLF eFAI Venezia.Tre giorni di concerti, la-boratori creativi, cene et-niche e solidali, ma an-che momenti di appro-fondimento e discussio-ne. Dal 23 al 25 giugno siè svolta a Scorzè (Vene-zia) Karibù in Festa, la fe-sta dei popoli che vuoleavvicinare culture eusanze anche molto lon-tane tra loro.Nel contesto della festal'ANOLF e FAI di Venezia,insieme alla presenzadei nazionali , hanno or-ganizzato la tavola roton-da “Stranieri e Lavo-ro” che ha trattatoesperienze di integrazio-ne nel territorio. Coordi-nati dal Segretario FaiStefano Stocco, gli ospi-ti intervenuti sull’argo -mento tra cui MohamedSaady, Paolo Bizzotto(Ust Venezia), DianeMassaer (Anolf Venezia)e Galdino Cagnin (Presi-dente Karibu).“Si è partecipati a que-sta festa interculturale– ha spiegato Stocco -portando il nostro contri-buto di confronto e di di-battito sui temi dell’inte -grazione tramite il lavo-ro, argomenti che del re-sto da sempre sono cen-trali per un sindacato eu-ropeista e cosmopolitacome la Cisl”. Nell’am -bito della tavola roton-da, si è affrontato ancheil tema della condizionedei giovani, immigrati edonne delle diverse cul-ture, spesso sfruttati inambito lavorativo, “fo -ndamentale poter capi-re e comprendere la real-tà che le circonda, stru-mento forte e di difesa,anche verso la propriacomunità, quando ci sitrova purtroppo ad ave-re a che fare con lo sfrut-tamento, discriminazio-ne e violenza ” dichiaraSaady.Quando comunità diver-se convivono nello stes-so territorio, la necessitàdi un serio dialogo inter-culturale, capace di indi-viduare diritti e valori, di-venta fondamentale, at-tività come le tavole ro-tonde, può essere un ot-timo stimolo per crearemaggiori sinergie contutte le comunità stra-niere presenti nel nostroterritorio.I diritti e valori devonoessere il presupposto diuna reale integrazionedelle comunità d’immi -grati, rifiutando l’ideache nelle nostre cittàpossano esistere “gh -etti”. L’integrazione èpossibile non solo se pas-sa per il rispetto dei dirit-ti fondamentali, ma an-che se trova un minimodenominatore culturale,sentirsi "integrati", nonsignifica rinunciare allapropria religione o riget-tare le proprie tradizio-ni, significa contribuirealla crescita ed essereparte integrante di un in-tero paese, nel rispettodi tutte le culture.

    Sonofinalmenteentrateinvigoreledisposizionicheriguar-dano l’Ape sociale, una “indennità” a carico dello Sta-to,corrisposta-finoalcompimentodell’età pensionabi-le-aqueilavoratorichesitrovanoindeterminatecondizionididisagio.Laprestazionespettaagli iscrittiall’Assicurazione generaleob-bligatoria(Ago),allesueformesostitutiveedesclusiveeallage-stioneseparata. Ilbeneficioèprevistosoloper i lavoratoriche,almomentodellarichiesta,hannocessatol’attività lavorativa.Puòrichiederel’Ape socialechi,oltreaciò,nonètitolareditrat-tamentopensionisticodiretto,hacompiutoalmeno63annidietàesitrovainunadelleseguenticondizioni:a) èinpossessodialmeno30annidicontributi,èdisoccupatoedhaconclusodaalmeno3mesilafruizionedelladisoccupazio-neb) èinpossessodialmeno30annidicontributie,almomentodellarichiesta,assistedaalmeno6mesiilconiuge,lapersonainunione civile o un parente di 1° grado, convivente, con handi-capgravec) èinpossessodialmeno30annidicontributiehaun’invalidi -tàcivilericonosciutadigradoparialmenoal74%d) èunlavoratoredipendenteinpossessodialmeno36annidicontributiche,alladatadelladomandadiaccessoall’Ape socia-le,svolgedaalmeno6anni, inviacontinuativa,attivitàgravoseolavoriusurantiTali attività lavorative si considerano svolte in via continuativaanchequando,nei6anniprecedentiladecorrenzadell'indenni-tà,lestesse-puravendosubìtointerruzioniperunperiodononsuperiorea12mesi-sianostatesvoltenel7°annoanteceden-te la predetta decorrenza, per un periodo corrispondente aquellocomplessivodiinterruzione.Perlaconsulenzael’assistenza necessarie,rivolgitiallapiùvici-nasededell’Inas Cisl:gli indirizzi sitrovanosuwww.inas.it,op-purechiamandoilnumeroverde800249307.Ricordiamochelaconsulenzaoffertadall’Inas èassolutamentegratuita.

    Karibù,aVenezialafestadeipopoli

    La povertà energe-tica nel nostroPaese è, purtrop-po, una realtà. Ne so-no colpite 4,5 milionidi famiglie, che han-no difficoltà a paga-re le bollette per red-diti sempre più bas-si, aumento costantedel prezzo delle forni-ture energetiche,bassa qualità e scar-sa efficienza degliedifici e degli appa-recchi elettrici. Adi-consum si confrontatutti i giorni nellapropria attività quo-tidiana con la realtàdi queste famiglie indifficoltà. Finora loStato ha contrastatola povertà energeti-ca attraverso lo stru-mento dei “bonussociale”, il cui com-plesso accesso daparte dei consumato-ri più vulnerabili neha limitato fortemen-te la fruizione. Adi-consum ritiene chequesta misura vadaimplementata e sem-plificata e vada ac-

    compagnata dallacreazione di un mer-cato delle offerteenergetiche, efficien-te e altamente con-correnziale, che ab-bassi i prezzi per tut-ti.Tra le misure da adot-tare Adiconsum, at-traverso il suo neoPresidente Carlo DeMasi, propone di al-largare la possibilitàa tutti di sviluppareuna vera efficien-za/risparmio energe-tico e di creare unFondo Sociale Nazio-nale alimentatodall’impiego di risor-se della bolletta elet-trica inutilizzate e/outilizzate per altrisettori (v. giacenzedi cassa della Csea),da fondi erogati adAssociazioni inutili;dallo sviluppodell’iniziativa “Pi -ccoli centesimi peruna grande solidarie-tà” con l’arrotonda -mento dei decimalidelle bollette, cosìda mettere in moto ilcircuito virtuoso: me-no sprechi = meno bi-sogno di energia =meno inquinamento= meno cambiamenticlimatici = meno spe-sa energetica = me-no povertà energeti-ca.

    Lescadenzefiscali :730,Unicoe Imu/Tasi

    Apesociale:achispetta?

    Povertàenergetica,idee per combatterla

    ? 66 venerdì 7 luglio 2017 Speciale Servizi

  • Sfratti: 160mila fa-miglie in attesadell’esecuzio -ne nei prossimi

    mesi. Mentre sono62mila i provvedi-menti emessi nel2016 con 55mila permorosità e 36milaquelli eseguiti con uf-ficiale giudiziario e laforza pubblica. Que-sti i dati emanatidall’Ufficio Statisti-co del Ministerodell’Interno, attra-verso l’elaborazio -ne dei dati prove-nienti dai Tribunaliitaliani. Numeri chedelineano una situa-zione gravissima, incui sempre più fami-glie, per le difficoltàlavorative ed econo-miche, rischiano di ri-manere senza un al-loggio. “E’ urgenteuna inversione di ten-denza sugli sfratti

    con un im-pegno diGoverno eR e g i o -n i ” c o s ìcommentala situazio-ne Nino Fa-lotico, Se-g r e t a r i oG e n e r a l edel SICET,il sindaca-to inquilinidella CISL.

    “Servono misurestrutturali come la ri-forma delle locazio-ni, il fondo affitti equello per la morosi-tà ma anche emer-genziali come la gra-duazione e program-mazione delle esecu-zioni attraverso ac-cordi con le Prefettu-re”. Rispetto all’an -no precedente le ri-chieste di sfratto so-no cresciute del3,1% e quelli esegui-ti del 7,9%. Il fenome-no interessa preva-lentemente le cittàmetropolitane chehanno oltre il 40% diprovvedimenti. Ne-gli sfratti emessi Ro-ma ne segna 7.092,Torino 4.373 conuna crescita del268%, Milano 3.480,Napoli 3.624. Tra lerichieste di esecuzio-

    ne oltre alle grandicittà come Milanocon 31.276, Roma8.962, Torino 7.205,Napoli 6.270 presen-tano numeri preoccu-panti anche: Monzacon 8.355, Modena4.656 e altre provin-ce della Lombardiacon il 37,5% del tota-le. In forte crescitaanche tutta l’Emiliae il Piemonte. Per glisfratti eseguiti pri-meggia Torino con3.388, Roma 3.215,Napoli 1.753 e Mon-za 1.391. Rispetto alrapporto tra gli sfrat-ti emessi ed il nume-ro delle famiglie resi-denti in provincia lamedia è di uno sfrat-to ogni 419. Le pro-vincie sopra la mediasono 46. Tra queste,al primo posto c’èModena con 1/172,segue Barletta, An-dria, Trani con 1/181e Pescara 1/219.Due le tipologie disfratto presenti: pre-valentemente quelloper morosità e resi-duale quello per fini-ta locazione o neces-sità del proprietario.La prima si verificaquando l’inquilinonon riesce a pagareuna mensilità di ca-none oppure un im-porto di due mensili-tà di spese condomi-niali. Mentre la se-conda fattispecie av-viene a seguito di sca-denza contrattuale edisdetta da parte dellocatore. La procedu-ra prevista dal codi-ce di procedura civi-le prevede che sia ungiudice a convalida-re lo sfratto, verifi-cando la situazione estabilendo l’esecu -zione. Gli inquilini inqueste situazioni èbene che si rivolga-no immediatamentenelle sedi del Sicetper la verifica dellaprocedura ed even-tualmente la valuta-zione della possibili-tà di opposizione al-la richiesta di convali-da. Contemporanea-mente vanno ricerca-te soluzioni per il pas-saggio ad un altro al-loggio compatibilecon la situazione so-cio economica dellafamiglia. Una può es-sere quella dell’asse -gnazione di una abi-tazione di ediliziapubblica. Può ancheessere presentata, ri-sorse permettendo,la richiesta di contri-buto del fondo di so-stegno all’affitto oper la morosità incol-pevole. Tutte le infor-mazioni e l’assisten -za si possono averenelle sedi del Sicet.Gli indirizzi si trova-no nel sito www.si-cet.it

    Rinnovato, arricchito ed an-cora più a portata di mano.È online il nuovo sitowww.noicisl.it la piattaformache, in modo chiaro e diretto,intende offrire agli iscritti ed al-le loro famiglie la gamma deiservizi e convenzioni offerti dal-la CISL su tutto il territorio na-zionale. "NoiCISL è unico nelsuo genere" ha spiegato a mar-gine del Congresso Nazionaledella Cisl il segretario confede-rale Piero Ragazzini. "Non e' unsito di e-commerce o di welfareaziendale. Il nostro intento e'quello di informare gli iscrittisulle opportunità della nostraTessera. Da sempre, la Cisl ga-rantisce ai lavoratori, ai pensio-nati, ai giovani, agli immigrati,maggiori diritti e tutele contrat-tuali. Da oggi intendiamo offri-re ai nostri iscritti vantaggi pre-ziosi per affrontare le esigenzee le necessità della vita quoti-diana”. Su www.noicisl.it (op-pure chiamando il numero800.249.307) è disponibile

    l’elenco sempre aggiornato deiservizi e delle convenzioni a cuisi può accedere registrandosicon i dati della persona iscrittae con il numero di Tessera elet-tronica. Che cosa offre in con-creto NoiCISL?- Facilitazioni e sconti offertidalle convenzioni nei settoridel turismo, bancario, assicura-tivo, energetico e alimentare,trasporti, formazione, hi-tech,elettrodomestici e salute.- La mappa dei Servizi offertidalla Cisl ai suoi iscritti su sprevi-denza, assistenza, fisco e in ca-so di vertenze.- La sezione Welfare che infor-merà sui contenuti concreti de-gli accordi aziendali sulla pro-duttività che danno diritto ai la-voratori di quelle aziende che lisottoscrivono di usufruire di“gettoni” da trasformare inservizi per istruzione, sanità, so-stegno allo studio, flessibilitàdell’orario e agevolazioni com-merciali. Un tema, quello dei co-siddetti “flexible benefits”,che sta avendo un forte svilup-po grazie al rafforzamento del-la contrattazione di secondo li-vello e su cui è necessario infor-mare il lavoratore sull’uso cor-retto. “Ma NoiCISL non è solouna piattaforma di servizi. Èuno strumento che risponde al-le esigenze dei lavoratori e del-le loro famiglie di essere seguitinel corso di tutta la vita profes-sionale e sociale. Si tratta unarisposta del sindacato alle tra-sformazioni del mondo del lavo-ro, alla necessità di assistenza etutela continua dei cittadini”.

    In questi mesi Iscos, in-sieme alle Ong e asso-ciazioni impegnatenell’asilo e accoglienzadei profughi e migranti

    hanno inviato appelli, posi-zionamenti e proposte alGoverno italiano chieden-do incontri per un confron-to e hanno fatto rete contante altre organizzazioniin Europa perchè chiedes-sero un impegno dei loroPaesi a fianco dell’Italianell’affrontare la crisiumanitaria. Ma l’Europanon riesce a trovare una ri-sposta equilibrata e solida-le con i problemi che l’Ita -lia sta affrontando nellagestione dei flussi di mi-

    granti.Le Ong attivesulle navi dellasolidarietà so-no state ogget-to di attacchimediatici ec o m m i s s i o n id’inchiesta dacui è emersac h i a r a m e n t ela loro missione la loro azio-ne trasparente

    e coerentemente solidale.Ma in questi giorni di nuo-vo Italia, Francia, Germa-nia e Ue insieme hanno de-ciso di ‘sposare’ la lineadi Frontex e di individuarenel soccorso umanitario inmare delle organizzazionisociali il problema, il miti-co ‘pull factor’, il fattoredi spinta, del fenomeno mi-gratorio.Insomma le Ong e le orga-nizzazioni di volontariato,che mobilitano oltre 600milioni di auro all’anno,con 3.000 progetti e miglia-ia di volontari e cooperan-ti, sembrano non esserepiù una risorsa dell’Italianella sua dimensione inter-

    nazionale, ma un proble-ma!Si procede con misure perlimitare gli interventi disalvataggi in mare, fino agiungere alla chiusura deiporti alle navi delle ONG,invece di vedere il proble-ma in coloro che saccheg-giano, bombardano, di-struggono, spesso in com-butta con i trafficanti di es-seri umani.Iscos, con l’AssociazioneOng Italiane, di cui fa par-te, è fortemente preoccu-pata dalle scelte della UEche sembrano dare “fidu -cia” e autonomia nel con-trollo dei flussi di migrantie profughi al governo libi-co, che non ha alcun rispet-to per i diritti umani, e vuo-le invece imporre forti limi-tazioni su chi si impegna asalvare vite umane.Anche Mario Giro, vicemi-nistro per la Cooperazioneallo Sviluppo, intervenen-do al congresso della CISLha messo in luce il parados-so di una campagna media-tica che fa delle ONG il ca-pro espiatorio della crisi digestione dei flussi migrato-

    ri, e non denuncia le re-sponsabilità di una situa-zione in Libia fuori control-lo, dove la guardia costie-ra e le guardie di frontieraal sud, verso il Sahel, nonrispondono alle autoritàstatuali.Il viceministro ha anche in-vitato la Cisl a una “co -ntro-narrazione” della vi-sione emergenziale del fe-nomeno migratorio, feno-meno strutturale e di lun-go periodo, effetto di un“cambiamento antropolo-gico” in corso in Africa,dove i giovani inurbati han-no aspirazioni ed ambizio-ni a cercare un futuro mi-gliore e che dia opportuni-tà. Attraverso uno strettorapporto tra migrazione eopportunità di sviluppo sipuò pensare a una possibi-le gestione dei flussi.Iscos è impegnata con 5progetti in Africa occiden-tale e nel Corno d’Africa,cioè da dove proviene lastragrande maggioranzadei migranti in Italia, acreare occasioni di lavorodignitoso e di crescita so-ciale delle comunità.

    Sfratti,160milafamiglie inattesa

    Migranti,gliattacchialleOngelecolpedellaUe

    Nuovoportaleper iserviziagli iscrittiealle lorofamiglie

    Pagine a cura di Alessia Guerrieri

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    venerdì 7 luglio 2017 7Speciale Servizi

  • Milano (nostro servizio). Baljitè indiana. È arrivata in Italianel 2006 insieme al fratelloe alla madre per raggiungere il padreche viveva e lavorava a Varese. Sha-hab è nato “per caso” in Svizzera,da genitori iraniani, e una volta tor-nato in patria, al momento di iscriver-si all'università ha scelto di tornareVarese, dove attualmente risiede. Ja-de invece originaria del Sudafrica eda Londra ha seguito il marito in Ita-lia.Sher Bahdur, nepalese, è arrivatoper fuggire dalla guerra civile tramaoisti e governo. Lui, Baljit, Sha-hab, Jade, sono solo alcuni dei “va -resini” arrivati da altri Paesi, chehanno scelto di esporsi, raccontarela loro storia e, letteralmente, “me -tterci la faccia” diventando i prota-gonisti del progetto per l'integrazio-ne promosso da Anolf di Varese. I lo-ro volti, le loro storie, oltre una tren-tina fino ad oggi, da domenica 9 lu-glio saranno al centro della mostrafotografica allestita fino al 15 luglio aVilla Baragiola.“Mettiamoci la faccia“ è il titolodella mostra ed anche del progetto,che con il sostegno della FondazioneComunitaria del varesotto, Anolf haavviato nel 2016. “Siamo partiti conalcuni incontri nelle scuole, per coin-volgere i ragazzi dell'ultimo anno del-le superiori e reclutare alcuni foto-grafi - racconta Paola Prestinoni, re-sponsabile del progetto di Anolf Va-rese -. All'inizio non è stato semplice,ma piano piano il progetto ha presopiede”. Ma non solo. “L'obiettivoera favorire la comprensione recipro-ca e l’accettazione delle diversità co-me fattore arricchente attraverso larealizzazione di un progetto artisticocomune in cui i giovani fossero stimo-lati a confrontarsi, a collaborare e acrescere insieme - aggiunge -. I ragaz-zi sono stati invitati a varcare la so-glia di casa degli “stranieri”, a co-noscerli, ad ascoltare la loro storia e

    scoprirne similitudini e somiglianzecon la propria storia personale. Inquesto modo pensiamo sia possibilecontrastare gli stereotipi e i pregiudi-zi”.Da settembre dell'anno scorso, quin-di, un team di amanti della fotogra-fia composto da giovani di prove-nienza diversa gira la provincia di Va-rese per incontrare rappresentati diogni paese del mondo con l’intentodi conoscerli e raccogliere la loro sto-ria per svelare a tutti la bellezza e la“normalità” della multiculturalitàdi Varese e provincia.“Anziché organizzare manifestazio-ni di piazza - spiega Martine Ilgen, re-sponsabile Anolf Varese - abbiamovoluto rispondere alle affermazionirazziste di alcuni partiti dimostrandoattraverso le testimonianze raccolteche il sospetto, la paura e i pregiudi-zi, nei confronti di chi è diverso danoi e proviene da un contesto diffe-rente, sono assolutamente ingiustifi-cati”. Il percorso dell'associazionenon si esaurisce certo con la mostrafotografica dei prossimi giorni.“Abbiamo raccolto un buon nume-ro di foto e di testimonianze e cosìabbiamo deciso di organizzare un pri-mo allestimento - spiega Prestinoni -ma il nostro obiettivo è fotografaretutto il mondo presente qui a Varesee soprattutto coinvolgere anche altriComuni e le scuole del territorio”.Per l'autunno è già in programma unallestimento in una scuola elementa-re e in un istituto superiore.Chi volesse partecipare ai workshope collaborare attivamente al proget-to, oppure segnalare qualcuno pro-veniente da un Paese che non è anco-ra stato rappresentato può contatta-re Anolf Varese scrivendo a [email protected] le foto, le testimonianze e i det-tagli del progetto si trovano sul sitowww.mettiamocilafacciablog.word-press.com.

    Stefania Olivieri

    Idee.Varese raccontatadachi lavive: iniziativaAnolf

    Mettiamoci la faccia:questa è lamia storia

    Bergamo (nostroservizio). Sono22 i ragazzi “di -plomati” da Pai-

    deia per l’edizione2017: un gruppo non cer-to piccolo, eterogeneoper provenienze e cultu-re, che ha affrontato 6mesi di incontri per ap-profondire “i dirittidell’uomo e le loro appli-cazioni”.Il corso, articolato in piùlezioni settimanali, ha ap-profondito la grammati-ca dei diritti dell’uomo,esaminando i temi relati-vi all’educazione, al lavo-ro, alla salute, all’alimen -tazione, all’informazio -ne, alla partecipazione ealla migrazione.L’obiettivo generale delprogetto è stato quello

    di rafforzare l’effettivarealizzazione dei dirittidell’uomo nei settori incui agiscono le organizza-zioni promotrici (Coope-rativa Ruah, Associazio-ne Vittorino Chizzoli-ni, Acli, Cisl), fornendoai partecipanti le compe-tenze necessarie a garan-tire un’effettiva applica-zione dei diritti dell’uo -mo nei propri ambiti di la-voro; elaborare strumen-ti di formazione ai dirittidell’uomo che sianosempre più efficaci e chesappiano, in particolare,rispondere alle esigenzedelle realtà in cui opera-no i promotori; promuo-vere una maggiore sensi-bilizzazione del contestolocale rispetto alla tema-tica dei diritti dell’uomoe alla necessità di una lo-ro concreta realizzazio-ne.“L’unico posto dove ilsuccesso viene prima delsudore, è il vocabolario.Se per caso avviene fuoridal vocabolario, vuol di-re che qualche diritto si èperso per strada”: se-

    guendo questa massimacon la quale si erano la-sciati al termine della pri-ma edizione del corso,formatori e corsisti si so-no accompagnati allo stu-dio di casi legati alla loroesperienza sul campo. Lelezioni sono state affida-te ai docenti della Catte-dra Unesco, a rappresen-tanti del mondo associa-tivo e sindacale.“Un’iniziativa assoluta-mente importante e uti-le per le organizzazionida cui questi ragazzi pro-vengono - ha sottolinea-to Ferdinando Piccinini,segretario generale del-la Cisl di Bergamo, cheha partecipato alla ceri-monia di chiusura - e checi aspettiamo producaanche al nostro interno

    frutti che la gioventù el’entusiasmo dei nostriragazzi saranno in gradodi riportarci, per riparti-re anche alla conquistadi territori e ragionamen-ti nuovi”.Il progetto è stato indiriz-zato a chiunque svolgaattività di rilevanza socia-le, per lavoro o per volon-tariato, disponibile ad au-mentare sensibilità ecompetenza sul tema, ac-quisendo un approcciobasato sui diritti dell’uo -mo da applicare alle pro-prie mansioni principali.Sono in particolare invia-ti a partecipare i giovani,con l’obiettivo di costrui-re un contesto proget-tuale capace di realizza-re un dialogo intra e in-ter-generazionale, met-tendo a confronto le di-verse prospettive, agen-do sui piani valoriali e del-le responsabilità, perso-nali e comunitarie. Cia-scun partecipante inter-verrà con le competenzee capacità di cui già dispo-ne, in un crescendo vir-tuoso di scambio espe-

    rienziale e motivaziona-le, atto a rinnovare la pro-pria percezione delle te-matiche inerenti i dirittidell’uomo e a permet-terne una maggiore con-cretizzazione nel quoti-diano.Nei giorni scorsi si è svol-ta la cerimonia di conse-gna degli attestati di par-tecipazione, e molti ra-gazzi hanno “rilasc -iato” le loro dichiarazio-ni, pensieri sui quali gli or-ganizzatori costruirannoi passi successivi. FatimaMedaghri, per esempio,ha visto nel corso “unapossibilità di arricchi-mento e di confrontocon i partecipanti del cor-so che hanno un espe-rienza simile alla mia.Parlando di diritti all’

    educazione, però, èemersa la difficoltà per igiovani di studiare quan-do non conoscono la lin-gua italiana. Ne conse-gue una scarsità di pro-getti scolastici e un osta-colo all'integrazione. Sa-rebbe invece utile averedei punti di riferimentoper questi ragazzi”.Per Fatima Ezzahra, hadeciso di partecipare alcorso “perché i temiproposti erano vicini siaalla mia attività lavorati-va sia ai miei interessipersonali. Ho imparatoche ci sono dei diritti cheperò non vengono rispet-tati, ma che è possibileattraverso l'azione di cia-scuno di noi migliorarel'attuazione dei dirittinon solo attraversol'azione dei governi, maanche attraverso gestiquotidiani. Secondo meè stato utile perché quel-lo che ho imparato potròutilizzarlo nella mia attivi-tà lavorativa”.

    Stefano Contu

    Bergamo.Concluso ilProgettoPaideia2017

    Giovanialezionedidiritti

    ? 88 venerdì 7 luglio 2017 Cronache