Totus tuus
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Era il tredici maggio di trentadue anni
fa quando Giovanni Paolo II fu rag-
giunto e ferito quasi mortalmente dai
colpi di pistola esplosi da un terrorista
turco, i cui mandanti sono stati successiva-
mente individuati nei servizi segreti di al-
cuni Paesi dell’est Europa, allora tutti
governati dal Partito Comunista.
In effetti, Karol Woj-
tyla, primo Ponte-
fice polacco nella
storia millenaria
della Chiesa e
primo non italiano
dopo 466 anni ad
ascendere al trono
di Pietro, aveva
apertamente de-
nunciato la natura
illiberale ad anticri-
stiana dei regimi al po-
tere nel suo Paese, la
Polonia, e negli altri Stati
dell’Europa orientale,
aveva sostenuto vigoro-
samente le proteste che
spontaneamente si
erano sviluppate tra gli
operai polacchi e aveva
suscitato fra i cattolici di
quei Paesi una profonda
emozione con la sua ele-
zione a Pontefice e con
la sua predicazione.
Molti hanno voluto sostenere
che il crollo dei regimi comunisti, già
corrosi dalla loro inefficienza e da
ripetute sommosse popolari,
fosse dovuto soprattutto all’av-
vento ed al carisma di Giovanni
Paolo II; certo è che il suo magi-
stero e la sua personalità ebbero
una influenza non secondaria per
agevolare un processo di cambia-
mento che era già in atto.
Sbaglierebbe però chi guardasse a Karol
Wojtyla solo nell’ottica del supera-
mento delle dittature comuniste.
Al centro della sua predicazione c’era il
messaggio di li-
b e r a -
zione del Vangelo, l’annuncio della re-
denzione che riguarda tutti e quindi la
difesa intransigente dei diritti inviolabili
della persona dalla nascita alla morte.
Di conseguenza, egli non solo denunciò
la grande menzogna del sistema comu-
nista, ma con la stessa intransigenza,
denunciò i guasti del capitali-
smo sfrenato e del consumi-
smo, entrambi considerati
antitetici all’estaurazione
di una vera giustizia so-
ciale, causa di sperequa-
zioni fra popoli e popoli e
lesivo della dignità umana.
Per poù di 26 anni predicò
infaticabilmente, non solo dal
soglio pontificio, ma in un nu-
mero impressionante di Paesi,
sempre accolto con dimostra-
zioni di entusiasmo e poi, ben-
ché seriamente malato, si fece
icona della sofferenza a somi-
glianza di Cristo e in fraternità
con tutti i sofferenti della
terra.
Il suo magistero si è riverbe-
rato, con echi e suggestioni
profonde, nel pontificato di Be-
nedetto XVI e nei primi gesti e
parole del nuovo Papa France-
sco.
In termini di riflessione attuale e sul
piano civile, si può dire che le sue ana-
lisi del comunismo e del capitalismo,
coerenti alla Dottrina Sociale della
Chiesa, si siano rivelate profeti-
che, tanti più attuali in questi
nostri tempi, dove tutti pos-
sono cogliere la dimensione
del fallimenti del socialismo
reale e gli sconvolgimenti
creati da una economia dominata
dalla speculazione e dagli spiriti
animali del capitalismo.
Il terrore venuto“di”
un Paese lontanoUna dei momenti più neri della storia moderma, quando il conflitto tra il
blocco occidentale e quello sovietico, sfociò in un attentato contro l’uomo
che, dalla Polonia, dimostrò intransigenza nei confronti del comunismo
di Giampero Catone
Direttore politico
“La Discussione”
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“La giustizia è la salvaguardia
del creato non possono
che essere frutto
dell'impegno solidale di tutti
nel perseguire il bene “
Giovanni Paolo II
La Discussionequotidiano fondato da Alcide De Gasperi
Direttore Responsabile: Antonio Falconio
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Registrazione Tribunale di Roma n. 3628 del 15/12/1953