TORNATA DEL 20 NOVEMBRE - Camera

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— 1 — TORNATA DEL 20 NOVEMBRE 1861 PRESIDENZA DEL COMMENDATORE Rattazzi, PRESIDENTE. SOMMARIO. Sorteggio degli uffizi, = Comunicazioni e lettere. Presentazione di una proposta del deputato Salvagnoli. Comunicazione del presidente nel Consiglio di documenti sulla quistione romana, e di una proposta al Santo Padre. Annunzi del deputato Ricciardi di interpellanze diverse Annunzi e istanze del deputato Zuppetta di interpellanze sulle cose napolitane Osservazioni del presidente del Consiglio Il deputalo Proto depone una proposta Repliche del deputato Zuppetta Osservazioni, e proposta del deputato Boggio circa la discussione della quistione napolitana e di quella finanziaria Osservazioni, e proposta del deputato Saffi Osservazioni, e repliche dei deputati Ricci Vin- cenzo, Ferrari, Boggio, Zuppetta, Brofferio, Pisanelli, De Blasiis e Carutti Sono approvate, la chiusura della discus- sione proposta dal deputato Chiaves, e quindi la proposizione dei deputati Saffi e Pisanelli intorno alle discussioni sulle quistioni romana e napolitana. = Discussione del disegno di legge per pensioni da conferirsi ai decorati dell'ordine mi- litare di Savoia— Proposizioni sospensive dei deputati Ricciardi e Mellana , oppugnate dal relatore Massari, e dal mini- stro per la guerra Sono respinte Istanze del relatore Massari, e dichiarazioni del ministro per la guerra, e del deputato Cugia Approvazione dell'articolo 1 Proposte dei deputati Di San Donato e Ricciardi sull'articolo 2, non approvate Approvazione dell'articolo 2 modificato dal Ministero, e dei rimanenti. = Comunicazione del ministro pei lavori pubblici di un trattato di commercio colla repubblica del Salvadore. La seduta è aperta alle ore 1 1/2 pomeridiane. MASSARI, , segretario, legge il processo verbale dell'ul- tima tornala, e quindi si procede al sorteggio degli uffizi. (1) (J) Gli uffici estratti a sorte si costituirono nel modo seguente: UFFIZIO I. Presidente, Brofferio Vice-presidente, Chiapusso Segretario , Conti Commissario per le peti- zioni, Sanguinetti. UFFIZIO II. Presidente, Tecchio Vice-presidente, Zanolini Segretario, De Blasiis Commissario per le pe- tizioni, Guerrieii Gonzaga. UFFIZIO III. Presidente, Ricci Vincenzo Vice-presidente, Mi- chelini G. B. Segretario, Brida Commissario per le petizioni. Restelli. UFFIZIO IY. Presidente , Devincenzi Vice-presidente, Min- ghetti Segretario, Macchi Commissario per le petizioni, Mazza. UFFIZIO Y. Presidente, Ara —• Vice-presidente, Giorgini Se* gretario, Finzi Commissario per le petizioni, Spaventa. UFFIZIO YI. Presidente, L&nz^ Vice-presidente, Torrigiani —• Segretario, Capriolo Commissario per le peti- zioni, Susani. UFFIZIO YII. Presidente, Cavour Vice-presidente, Corsi Segretario Massari Commissario per le peti- zioni, Bonghi. UFFIZIO Vili. Presidente, Poerio Vice-presidente, Pepoli Gioa- chino Segretario, Galeotti Commissario per le petizioni, Guglianetti. UFFIZIO IX. Presidente, Pisanelli Vice-presidente, Saracco Segretario, Bertea Commissario per le peti- zioni, Boggio. CAMERA DEI DEPUTATI •— Discussioni - 2° Periodo 1 GIGLIUCCI. segretario, espone il seguente sunto di pe- tizioni (1) : 7568. La Giunta municipale di Cinquefrondi, provincia di Calabria Ultra 1% sollecita provvedimenti atti a reprimere il brigantaggio da cui sono infestate quelle popolazioni, e do- (1) Petizioni sprovviste dei necessari requisiti per essere riferite, giunte alla Camera dall'iì giugno al 20 novembre: Amenta Francesco e suo figlio Antonino, da Palermo, già impiegati tecnici sotto il Governo borbonico. Arbitrio fratelli Giuseppe e Vitaliano, commercianti di Catanzaro. Anonimo (Un) sulla riorganizzazione del patrimonio ecclesiastico. Assistenti misuratori (7) del corpo reale del genio civile di Parma. Arinjello Salvatore, da Serino (Principato Ulteriore), già sergente nel U° reggimento leggieri. Alcaro Gregorio, da Borgia (Catanzaro), sacerdote. Anonimo (Un) sulla leva nell'Italia meridionale. Afragola (S abitanti d'). Altamura (11 abitanti d'). Avvocato (Un,) lombardo. Bove Onofrio, da Altamura, guardia nazionale. Bertocchi dottore Eustachio, da Firenze, professore di lingue. Bonomini G. Battista, da Bione (Brescia). Bacchi Domenico, da Castelfranco (Modena), Bertocchi professore Eustachio, da Firenze. Capitelli Gennaro, di San Zammaro Capua). Cercone Cristoforo, da Pacontro (Solmona). Campriani Giovanni, da Terni. Cancelliere (Un) dei tribunali civili delle provincie napoletane. Capri (7 abitanti di) Carcerati (24) in Siracusa. Caputo Giosafatte, da Bovino, cancelliere di giudicatura, Cellaj Francesco, da Firenze. Cittadino (Un) dell'Italia meridionale. Catalda-Carducci e Giovanni Malignassi, membri del capitolo di Taranto. Calà Salvatore, notaro in Acquaviva. Cittadino (Un) dell'Emilia. Carabella Domenico, da Í Palermo,

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— 1 —

TORNATA DEL 20 NOVEMBRE 1861

PRESIDENZA DEL COMMENDATORE Rattazzi, PRESIDENTE.

SOMMARIO. Sorteggio degli uffizi, = Comunicazioni e lettere. — Presentazione di una proposta del deputato Salvagnoli.

— Comunicazione del presidente nel Consiglio di documenti sulla quistione romana, e di una proposta al Santo Padre.

— Annunzi del deputato Ricciardi di interpellanze diverse — Annunzi e istanze del deputato Zuppetta di interpellanze

sulle cose napolitane — Osservazioni del presidente del Consiglio — Il deputalo Proto depone una proposta — Repliche

del deputato Zuppetta — Osservazioni, e proposta del deputato Boggio circa la discussione della quistione napolitana e

di quella finanziaria — Osservazioni, e proposta del deputato Saffi — Osservazioni, e repliche dei deputati Ricci Vin-

cenzo, Ferrari, Boggio, Zuppetta, Brofferio, Pisanelli, De Blasiis e Carutti — Sono approvate, la chiusura della discus-

sione proposta dal deputato Chiaves, e quindi la proposizione dei deputati Saffi e Pisanelli intorno alle discussioni sulle

quistioni romana e napolitana. = Discussione del disegno di legge per pensioni da conferirsi ai decorati dell'ordine mi-

litare di Savoia— Proposizioni sospensive dei deputati Ricciardi e Mellana , oppugnate dal relatore Massari, e dal mini-

stro per la guerra — Sono respinte — Istanze del relatore Massari, e dichiarazioni del ministro per la guerra, e del

deputato Cugia — Approvazione dell'articolo 1 — Proposte dei deputati Di San Donato e Ricciardi sull'articolo 2, non

approvate — Approvazione dell'articolo 2 modificato dal Ministero, e dei rimanenti. = Comunicazione del ministro pei

lavori pubblici di un trattato di commercio colla repubblica del Salvadore.

La seduta è aperta alle ore 1 1/2 pomeridiane.

MASSARI, , segretario, legge il processo verbale dell'ul-

tima tornala, e quindi si procede al sorteggio degli uffizi. (1)

(J) Gli uffici estratti a sorte si costituirono nel modo seguente:

UFFIZIO I. Presidente, Brofferio — Vice-presidente, Chiapusso

— Segretario , Conti — Commissario per le peti-

zioni, Sanguinetti.

UFFIZIO II. Presidente, Tecchio — Vice-presidente, Zanolini —

Segretario, De Blasiis — Commissario per le pe-

tizioni, Guerrieii Gonzaga.

UFFIZIO III. Presidente, Ricci Vincenzo — Vice-presidente, Mi-

chelini G. B. — Segretario, Brida — Commissario

per le petizioni. Restelli.

UFFIZIO IY. Presidente , Devincenzi — Vice-presidente, Min-

ghetti — Segretario, Macchi — Commissario per

le petizioni, Mazza.

UFFIZIO Y. Presidente, Ara —• Vice-presidente, Giorgini — Se*

gretario, Finzi — Commissario per le petizioni,

Spaventa.

UFFIZIO YI. Presidente, L&nz^ Vice-presidente, Torrigiani —•

Segretario, Capriolo — Commissario per le peti-

zioni, Susani.

UFFIZIO YII. Presidente, Cavour — Vice-presidente, Corsi —

Segretario Massari — Commissario per le peti-

zioni, Bonghi.

UFFIZIO Vili. Presidente, Poerio — Vice-presidente, Pepoli Gioa-

chino — Segretario, Galeotti — Commissario per

le petizioni, Guglianetti.

UFFIZIO IX. Presidente, Pisanelli — Vice-presidente, Saracco —

Segretario, Bertea — Commissario per le peti-

zioni, Boggio.

CAMERA DEI DEPUTATI •— Discussioni - 2° Periodo 1

GIGLIUCCI. segretario, espone il seguente sunto di pe-

tizioni (1) :

7568. La Giunta municipale di Cinquefrondi, provincia di

Calabria Ultra 1% sollecita provvedimenti atti a reprimere il

brigantaggio da cui sono infestate quelle popolazioni, e do-

(1) Petizioni sprovviste dei necessari requisiti per essere riferite,

giunte alla Camera dall'iì giugno al 20 novembre:

Amenta Francesco e suo figlio Antonino, da Palermo, già impiegati

tecnici sotto il Governo borbonico.

Arbitrio fratelli Giuseppe e Vitaliano, commercianti di Catanzaro.

Anonimo (Un) sulla riorganizzazione del patrimonio ecclesiastico.

Assistenti misuratori (7) del corpo reale del genio civile di Parma.

Arinjello Salvatore, da Serino (Principato Ulteriore), già sergente

nel U° reggimento leggieri.

Alcaro Gregorio, da Borgia (Catanzaro), sacerdote.

Anonimo (Un) sulla leva nell'Italia meridionale.

Afragola (S abitanti d').

Altamura (11 abitanti d').

Avvocato (Un,) lombardo.

Bove Onofrio, da Altamura, guardia nazionale.

Bertocchi dottore Eustachio, da Firenze, professore di lingue.

Bonomini G. Battista, da Bione (Brescia).

Bacchi Domenico, da Castelfranco (Modena),

Bertocchi professore Eustachio, da Firenze.

Capitelli Gennaro, di San Zammaro Capua).

Cercone Cristoforo, da Pacontro (Solmona).

Campriani Giovanni, da Terni.

Cancelliere (Un) dei tribunali civili delle provincie napoletane.

Capri (7 abitanti di)

Carcerati (24) in Siracusa.

Caputo Giosafatte, da Bovino, cancelliere di giudicatura,

Cellaj Francesco, da Firenze.

Cittadino (Un) dell'Italia meridionale.

Catalda-Carducci e Giovanni Malignassi, membri del capitolo di

Taranto.

Calà Salvatore, notaro in Acquaviva.

Cittadino (Un) dell'Emilia.

Carabella Domenico, da

Í

Palermo,

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CAMERA DEI DEPUTATI SESSIONE DEL 1861

manda sistabilisca in quei comune, capoluogo di mandamento ,una stazione di carabinieri.

7569. Sessanta cittadini siciliani fanno istanza perchè ilGoverno del Reponga a disposizione di quella luogotenenzail maggior numero possibile di carabinieri edi agenti di po~

CostaDon Pietro, parroco di Lodisio.Ceravolo Antonio da Chiaravalle (Calabria), avvocato.Cascina padre don Giovanni Battista, vicario generale, rap presen-

tante labadia (Nullius) di Montevergine.Cimino Luigi, da Saveria Mannelli, ex-brigante.Cianiraruso Santo eLeone Liborio, da Taranto.Corsi Vincenzo, capitano della guardia nazionale di SanMar co dei

Cavoti.Carabella Domenico, da Palermo.DeSalvatori Raimondo, già maggiore nell'armata meridiona le.Della Torre Girolamo, da Genova.Dente Cesare, detenuto nel bagno di Procida.DeFino Carolina, da Gerace, vedova di Saverio Bruno da Brienza,

controllore dei dazi diretti in Salerno.DePasquale Francesco, da Cosenza, già portabandiera del batta-

glione dei carabinieri calabri.DeFlorentis Felice, notaro in Penne.DePsalidi Rachele, da Milano.Dente Cesare, detenuto nel bagno di Procida.Enriques Vincenzo, brigadiere doganale di Torre Misa (Paol a).Ercolani dottore Crescentino, medico condotto in Castigli one del

Lago (Perugia).Ferranti Mauro, da Ravenna, sacerdote.Fabregues-Hozieres marchese Enrico, francese già al servi zio di

Ferdinando II di Napoli come luogotenente di cavalleria.Finasen Antonio, da Comacchio.Florio Francesco da Rogliano, negoziante in generi di privativa

regia.Furiere (Un) dello sciolto esercito napolitano.Falcone Michele, patrocinatore presso la gran Corte civile di Ca-

tania.Fengorre avvocato, da Foggia.Greco-Caricati Filippo, da Cosenza, appaltore postale.Giordano Nicolò, da Reggio (Calabria).Girolamo Gennaro, da Corleone, notaro.Granata Giovanni eDeMausaLiborio, portalettere in Potenz a.GrecoVincenzo da Rossano, legale.Giani Giuseppe, anome dei carrettieri ecavallanti di varii comuni

della provincia di Voghera.Germano Vincenzo, notaro in Pedavoli.Hauch Antonio, già capitano nell'esercito napoletano nel Ì 821.Impiegati (Gli) dell'intendenza di Breno.Jacò Cosmo, da Palermo.LaPenna-Roseto Giovanni Fedele, da Guglionesi.Levario Francesco, daBari, ingegnere civile.Longo Pietro, da Catania, sacerdote.LupoSaverio, da Candela (Capitanata), sacerdote.Minetti Giovanni, giudice del circondario di Caggiano.MoioGiuseppe, da Ferruzzano (Reggio), detenuto nel bagno di Na-

poli.Malfatti conte Bartolommeo, già ministro delle finanze del la re-

pubblica veneta nel 1848.Maggio Maria, da Palermo, moglie di Giovanni Arnucci, sottote-

nente nei carabinieri apiedi.Motta-Cappellani dottor Francesco, da Palazzolo (Noto), aspirante

giudice supplente.Merlini fratelli* Sabatini ed Antonio, da Teramo, ufficial i nella

guardia mobile.Montescaglioso (106abitanti di).Mandati Maria, da Civitella, orfana di un tenente dei veterani.Morano (19abitanti di).Maviglia Maria Carolina, da Teramo.Masci Francesco Paolo nobile, di Rocca San Giovanni.MussoGiuseppe, daNapoli, impiegato nei dazi indiretti.Merolla Francesco, già secondo sergente nei cacciatori bor bonici.Marini Gaetano, da Ascoli.Quindici navicellai lombardi.Natoli Salvatore, sindaco di Messina.

Id. id.Grazi Giuseppe da Civitella,

Ima perchè abbiano fermine i reati e gli attentali che noncessano di commettersi contro gli averi e contro le persone.

7570. Il sindaco di Colaselo, provincia d'Aquila, trasmett euna petizione del corpo municipale perchè sia mantenuta lacasa religiosa stabilita in quel comune dei minori osservan tidi San Francesco.

7571. Sperandii Luigi, tenente della guardia nazionale diCivitella del Tronto, provincia di Abruzzo Ultra la , espo-sti i servizi prestati per la causa italiana, le persecuzion i po-litiche di cui fubersaglio, nel presentare de' documenti co n-statanti i danni sofferti in conseguenza dell'assedio di qu elforte, chiede una competente indennità.

7572. Il sindaco di Sant'Agata, capoluogo di mandamento,provincia di Capitanata, rivolge ladeliberazione presa a u na-nimità da quel Consiglio decurionale diretta ad ottenere lafusione del vicino mandamento di Deliceto con quello diSant'Agata.

Il sindaco della città di Messina, per mandato del Consigliocomunale, invia cinque petizioni colle quali si chiede :

7573. L'abolizione dei Consigli degli ospizi stati ab anti-quo instituti per la sorveglianza, la tutela ela direzione d e-gli stabilimenti pii laicali;

757/t. L'inscrizione sul Gran Libro del debito pubblico diun credito di somma pagata da quel comune nel 1848 peringiunzione del Comitato di sicurezza ;

7578. La ricognizione del credito comunale per averesborsato ingenti somme per conto del Governo in queste ul-time vicende politiche del 1860-61 ;

7576. Lapromulgazione di una legge intorno alla cedua-zione redimibile dei beni ecclesiastici e appartenenti al p a-trimonio regolare di quelle Provincie;

Ortone Francesco Paolo, da Carpino (Capitanata).Poggi Carlo, da Firenze.Piccini avvocato Arcangelo, da Napoli.Papini Angelo, da SanLorenzo Nuovo (Viterbo).Pagnutti Venceslao, da Frosinone.Penna Salvatore, da Messina.Pavoni Filippo, della Lempa (Civitella).Papiri Pasquale, da Montefortino (Ascoli).Pessina dottore Giovanni.Politini dottor Gaetano, presidente del Comitato nazional e di Pa»

lagonia.Pantano Francesco, ricevitore di SanCataldo (Sicilia),Puca Rosa, da Civitella del Tronto.Quaglia Giovanni, da Piacenza.Recca Catterina, vedova di Raffaele Pelegrino da Napoli.Rispoli Andrea, ufficiale telegrafico in Salerno.Rinaldi Antonio, da Noia.Romano Francesco, da Partanna (Trapani), sacerdote.Rizzo Vincenzo, da Monteleone (Calabria).Rossi Ferdinando, già sergente d'artiglieria nell'eserci to meridio-

nale.Id. detenuto nel carcere di Bacciano.

Rapetti Simone, già istitutore pubblico in Corsica.Salvatore Felicia, da Palena.Scolari sorelle Emilia edElena, da Napoli.Sorda Luigi, da Benevento, avvocato patrocinante.Sancasciani Carlo, parroco di Santa Petronilla di Siena.PadreSalvatore, daMonteforte, de'minori osservanti diSanta Maria

la Nuova.Nove ufficiali telegrafisti delle provincie napolitane.Nove ufficiali delle provincie dell'Emilia.Vignocchi Luigi, da Bologna.Virano Celestino, da Torino, scritturale di commercio.Viano Paolo Dionigio, da Vozzano (Levante), veterano giubilato

del !t° reggimento granatieri.Undici volontari dell'esercito meridionale.Venosca Francesco, detenuto nel bagno di Procida.Zerilli Francesco, da Tremiti, maggiore,Zunica Giuseppe, Ciyitella.da

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TORNATA DEL 20 NOVEMBRE

7877. Provvedimenti opportuni ad esonerare il comunedall'aggravio delle spese concernenti i giudici di manda-mento.

7578. Il sindaco di Rivello, provincia di Basilicata, chied evenga conservata la casa religiosa stabilita inquel comunedell'ordine de' minori osservanti di Sant'Antonio da Padov a.

7879. Il Consiglio comunale eparecchi cittadini di Savoca,provincia di Messina, reclamano contro unrescritto del ces -sato Governo, per effetto cfèl quale vennero privati del pos-sesso di fondi siti nel vicino territorio di Santa Teresa.

7880.1 sindaci dì Maropati edi Casoleto, provincia di Ca-labria Ultra Ia, trasmettono ledeliberazioni di quei Consiglicomunali per lariammessione alla carica d'intendente delcircondario di Palme del destituito Pier Luigi Puerio.

7581. Contini cavaliere Federico, antico militare del regn od'Italia, ricorre per ottenere il condono del residuo debit oaccollatogli dal Governo austriaco nel 1849, per soddisfar eal quale soggiace aduna mensile ritenuta sulla pensione dicapitano di cavalleria.

7882. Goria Giovanni Domenico, di Carignano, provinciadi Torino, giàpostiglione inquella stazione, inabile al se r-vizio inseguito acaduta dacavallo, provvisto di annuo sus-sidio, ricorre per ottenere la pensione.

7883. Achille Paolo, di Cagnano, provincia di AbruzzoUltra Ia, si lagna di essere stato escluso dal far parte di quelConsiglio municipale, sebbene abbia riportato nelle elezi oniunnumero di voti sufficiente per essere nominato.

7884. Perrantini Ascanio e Valeriano, padre e figlio, diMontegiorgìo, provincia d'Ascoli, domandano di essere pro v-visti di annuo sussidio onde essere sollevati dalla miseria incui trovansi per effetto del cessato Governo papale.

7588. Auriemma Angela Maria, di Torre Annunziata, pro-vincia di Napoli, vedova di Maccarone Francesco, contabiledella quarta divisione d'artiglieria, ricorre per ottener e lapensione.

7886. Il sindaco di Cassano Magnago, provincia di Milano,faistanza perchè venga abolita la riscossione del diritto d idecima dal quale ègravata lamassima parte dei fondi siti inquei territorio, nominandosi dei periti idonei a valutare i lcompenso dapagarsi nell'interesse del demanio edelle mani -morte.

7887. I medici e chirurghi esercenti nel circondario diPieve, provincia di Porto Maurizio, presentano istanze con -formi alla petizione registrata al n° 6943.

7888. Pratesi Emilia, vedova sessagenaria, domanda che ilsussidio, di cui era provvisto suomarito per lamorte incon-trata dal loro unico figlio nella campagna del 1889, venga adessa stabilmente continuato, ovvero lesiaconcessa una pen -sione.

7589. Il sindaco di Genova, in adempimento di delibera-zione della Giunta municipale, rappresenta la necessità ch ecolla nuova legge sui comuni i municipi vengano autorizzatiacompilare esottoporre alla sanzione sovrana regolamentidiretti all'organamento delle guardie municipali e dei pom -pieri.

7890. Il sindaco emolti cittadini di Atessa, provincia diAbruzzo Citeriore, domandano chelevotazioni segrete pre-scritte dall'articolo 199dell'attuale legge amministrat iva ab-biano luogo per mezzo di pallette bianche e nere.

7891. Savino Domenico avvocalo, da Taranto, nell'inte-resse de'suoi concittadini e più specialmente della classepovera dedita al mestiere della pesca, faistanza perche ven gaesonerata dal pagamento d'una contribuzione graduale arbi -trariamente imposta dagli antichi feudatari,

(Prestano giuramento i deputati Pinelli, Battaglia, Silvi oSpaventa, Raffaele Lanciano, DeSanctis Giovanni e Monzani.)

COMUNICAZIONI , LETTERE ED OMAGGI,

PRESIDENTE. Il ministro dell'interno scrive in data7novembre 1861 partecipando al presidente della Cameralanomina del deputato DeCesaris aricevitore del circon-dario di Penne.

Partecipa pure, indata 6novembre 1861, che l'avvocatoFilippo DeBiasio funominato conregio decreto del mese diluglio p. p. asegretario generale del dicastero dell'inter noepolizia presso l'ora cessata luogotenenza generale del Renelle Provincie napolitane.

E finalmente comunica del pari, conlettera indata 6 no-vembre 1861, chel'avvocato Michele Pironti, consigliere a llaCorte suprema di giustizia inNapoli, funominato con regiodecreto 27 luglio prossimo passato asegretario dei dicaste rodi grazia egiustizia edegli affari ecclesiastici presso l' oracessata luogotenenza generale del Renelle provincie napo-letane.

Il questore del Senato scrive indata 18novembre 1861 :«Aseguito di qualche innovamento nella grand'aula del

Senato venne pure cambiata la destinazione di alcune tr i-bune, onde quella riservata agli onorevoli signori deputat itrovasi adesso posta adestra del presidente, edè distintacol numero 2.

«Pregiasi il sottoscritto d'informare di questo cambia-mento la Presidenza della Camera dei deputati, con pre-ghiera che voglia farne avvertiti per loro governo gli onore -voli membri della medesima. »

Il ministro della guerra scrive :«Nonsì tosto, pervenne a questo Ministero per mezzo

della S. V. illustrissima lapetizione inoltrata acotesto P ar-lamento nazionale dai militi volontari napoletani reduci d alLombardo-Veneto all'oggetto di ottenere di essere conside -rati come militari, ecome tali avere diritto all'applicazi onedei decreti sui compromessi politici, fuil medesimo sollec itodi sottoporla all'esame della Commissione politica apposi ta-mente aciòcreata, onde averne il di lei parere.

aQuesta, sulla considerazione che per quanto benemeritasia l'opera prestata dai volontari napoletani che nel 1848 s irecarono nel Lombardo-Veneto, tuttavia essi non sono incondizione differente daquella di tutti i generosi delle va rieProvincie italiane cheinquell'epoca presero learmi epugn a-rono valorosamente per lapatria indipendenza; che i volon-tari, nonavendo ferma, i gradi essendo fraloro elettivi, el aloromanutenzione dipendente dal Ministero dell'interno, nonpuò ritenersi che questi corpi avessero carattere militare ,emise ilparere nonaver diritto traessi allachiesta ammess ionesenonquelli, iquali, giàfacendo parte dell'armata, otten nerodi potersi aggregare ai battaglioni volontari, senza perde re idiritti loro nell'esercito, perchè questi realmente furon o poiprivati della loro posizione; ma, quanto aquelli che primanonerano nella milizia regolare, non potersi riconoscere i nloro undiritto che non fuammesso per i volontari delle al-tre provincie italiane, enemmeno per lestesse legioni pro-vinciali che tanti servizi prestarono nel Napoletano nei me -morabili avvenimenti del 1820 e1821.

«Nel recarmi adebito di far conoscere a V.S. illustrissimail parere emesso inmerito di siffatte petizioni dalla prefa taCommissione, mi giova soggiungerle chenon dissimile fuladeliberazione presa al riguardo daquesto »Ministero.

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CAMER A DEI DEPUTAT I SESSIONE DEL 1 8 61

Darò lettura degli omaggi indirizzati alla Camera nei tempo della proroga della Sessione.

Il medico Giovanni Maria Accerqui di Cagliari — Poesia sul l ' inaugurazione dei regno d'Ital ia (10 copie).

i l governatore della provincia di Basilicata — Relazione al Consiglio provinciale per l 'aper tura della Sessione ordi-nar ia (5 esemplar i ).

l i sindaco di Cava, provincia di Principato C i te r io re—Me-moria intorno al l 'equiparazione del l ' imposta fondiaria (un esemplare).

La deputazione provinciale di For lì — Att i di quel Consi-glio provinciale (una copia).

I l gonfaloniere della ci t tà di Cortona — Memoria intorno al proseguimeuto della ferrovia aret ina (2 esemplar i).

L ' ingegnere Balducci Michele da Perugia — Opuscolo sullo stesso oggetto e appendice (5 esemplar i ).

I l presidente della Commissione centra le di beneficenza in Milano — Bilancio degl ' ist i tuti di beneficenza dell 'esercizio 1860 (20 copie).

I l d i re t tore del l 'amministrazione del regist ro e bollo in Napoli — Relazione sul l 'at tuale sistema del servizio di que l-l 'amministrazione e proposta di migl iorament i.

Simon de Gournay Giulio e Zanett ini P ie t ro da Genova — Progetto per l ' ist i tuzione d 'una banca di circolazione (6 copie).

11 ministro del l ' interno — Indice alfabetico dei comuni del regno a complemento della statistica amministrat iva (450 copie).

I l ministro del l ' istruzione pubblica — Raccolta delle leggi del cessato principato lucchese (volumi 70).

I l presidente della cassa di r isparmio di Torino — Rendi-conto delie operazioni di quel la cassa durante il 1860 (20 esemplari).

Sarto Annunziato da Monteleone (Calabria) — Secondo fa-scicolo di un progetto di circoscrizione e di r i forma ammi-nistrat iva (4 copie).

I l pres idente del l 'a teneo di Milano — Pr imo volume degli at ti di quel corpo accademico e una memoria sulle ferrovie i tal iane (una copia).

L ' in tendente generale di Reggio modenese *— Att i di quel Consiglio provinciale (6 esemplar i).

Bermondi Gaetano da Napoli —• Vit a del colonnello Silvino Olivieri (2 esemplari).

I l procuratore generale del Re presso la Corte criminale di Calabria Citeriore — Discorso letto nel le solenni esequie che la città di Cosenza celebrava alla memor ia del conte di Cavour (10 copie).

I l professore Vannini di Lucca — Proget to di nuovo o rd i-namento del le te rme lucchesi (una copia).

i l governatore di Como — Esposizione fatta al Consiglio provinciale delle condizioni della provincia (un esemplare).

Il cavaliere Giacomo Botta edi tore — Cenni sul l 'or igine e sui progressi del l 'ar te t ipografica in Tor ino, pel teologo ca-val iere Maurizio Marocco (una copia).

De Chiro Francesco, da Napoli — Cenni su l l 'ammin is t ra-zione del regio albergo dei poveri in Napoli (un esemplare).

I l governatore di Cremona — Att i di quel Consiglio p ro-vinciale (2 esemplar i ).

I l deputato Luciano Scarabelli — Memoria intorno alle condizioni economiche e polit iche dell ' I tal ia verso il t r a-monto del set tembre 1861 (un esemplare).

I l deputato Antonio Ranieri — Discorso letto nel pr imo anniversar ie del plebiscito dell ' I tal ia meridionale, dedican-dosi la statua di Giambattista Vico nel giardino pubblico di Napoli (un esemplare).

Ministero dei lavori pubblici — Relazione del caval iere

Grattoni sullo stabi l imento metal lurgico e meccanico di P ie-

trarsa (100 copie).

Municipio di Torino — Raccolta di atti municipali , anni 1849-1850-1887-1858-1859-1860.

Avvocato Bartolommeo Frinci, da Pisa — Progetto di Co-

dice cr iminale (4 esemplar i ).

Governo di Napoli — Quadro statistico generale del le

rendi te e delle spese de' luoghi pii e stabi l imenti di benef i-

cenza delle provincia napoli tano pel 1861 (10 esemplar i).

De Juli is Zaverio, da Cava, distret to di Salerno — Osser-

vazioni economiche sulla necessità di un nuovo catasto per la

contr ibuzione diret ta (10 esemplar i),

Guglielmi Francesco—-Memoria sul l 'amministrazione delle monete in.Napoli (5 esemplar i ).

In tendente generale d'Ascoli — Discorso al l 'apertura del

Consiglio provinciale (5 copie).

Il sindaco di Monterodani, provincia di Molise — Rappre-

sentanza al Par lamento per la reintegrazione de' dir i t t i spe t-

tanti al municipio (5 esemplari).

Governo di Toscana — Statistica della popolazione delle Provincie toscane del l 'anno 1851 (12 esemplar i).

Sandreui l, avvocato genera le alla Corte imperiale d'Aix —

Discorso intorno alle r i forme giudiziarie in Italia (2 copie).

L 'amministratore segretar io dell 'asilo infant i le di Agliè,

Lorenzo Valerio —• Undecima relazione sopra l'asilo in fan-

til e e la scuola super iore femmini le in Agliè, letta nel l 'adu-

nanza dei soci il 20 p. p. ot tobre.

I l deputato Salvagnoll depone sul banco della Presidenza un disegno di legge che sarà trasmesso agii uffici , riguardant e l 'al ienazione di beni demanial i.

C O M I I M i W I I » E l i P U E S I D E N T Eì U E R C O S S I & l i l O

M I S I I T i ! M I « ® A M B O AIÌEiJ L «gUISTIOMi ; E d -

M 1 M .

p h e s i o e n t c ì. L 'ordine del giorno p o r t a: comunicazioni del Governo. La parola è al pres idente del Consiglio. (Segni di attenzione)

x k i c a s o & i b . , presidente del Consiglio. II Governo del Re è l ieto di trovarsi di nuovo in mezzo ai rappresentanti della nazione, e di buon animo sottopone al lor o giudizio i l suo operato intorno la quest ione che più vivamente delle al t re sollecita gli affetti della nazione in tera.

Il grande uomo di Stato, di cui noi mai abbastanza deplo-r iamo la perd i ta, ed io più di tu t t i, poiché dovei con forze minori sobbarcarmi al l 'ardua impresa da lui sì bene inco-minciata .e condot ta, quel grande uomo di Stato proclamò in ord ine alla quest ione romana un principio fecondissimo, il principio della Chiesa l ibera in Stato l ibero.

Raccogliendo la grave eredi tà del l ' i l lustre stat ista, consi-derai come dovere sacro il condur re questo semplice quanto vasto concetto dal l 'enunciazione ast rat ta alla prat ica appl i-cazione.

Mi studiai per tanto di r idu r re in brevi art icoli le guaren-tigi e reciproche della l ibertà della Chiesa e dello Stato, e pensai d ' indir izzarmi ancora una volta in nome ancora dei miei colleglli e per ord ine espresso di S. M. il Re alla retti -tud ine della mente ed alla bontà del cuore del sommo pon-tefice.

Ma poiché sventuratamente ci era preclusa ogni via per trattar e direttamente con esso, invocammo i buoni uffic i del

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— 5 — TO R N ATA DEL 2 0 N OVE MBRE

m a g n a n i mo I m p e r a t o re e d el Go ve r no f r a n c e s e, d e l ia cui b e-

n e vo le n za p er l ' I t a l i a s o no sì m o l t e p l i ci e sì s p le n d ide l e t e-

s t i m o n i a n ze, q u a n to s e no lu m in o se 3e p r o ve di riverenza e di

a f fe t to a l ia Sa n ta Se d e.

Già in a l t ra o cca s io ne io e b bi a d i ch i a r a re s o l e n n e m e n te

in n a n zi a voi con q u a l i- m o di e p er q u a li v i e i l Go ve r no d el

Re vo le s se a n d a re a R o m a; n on p er im p e ti d i s o r d in a t i, n on

p er m o ti v io le n t i, n on p er v i a di d i s t r u z i o n e, ma di e d i f i ca-

z i o n e, p o r ge n do o cca s io ne a l la Ch ie sa di co n s e gu i re u no

s p le n d o re n u o vo ed u na d ign i tà n u o va, e m a n c i p a n d o la d ai

v in co li m o n d a ni che la fa n no s e r va, s o t to a p p a r e n za di m a n-

t e n e r le d o m in io.

Ad o gni p r o c e d i m e n to ve r so R o ma io p osi p er co n d i z i o ne

c he si s a r e b be fa t to d ' a cco r do co l la F r a n c i a, a l la q u a le l ' I t a l i a

n on d i m e n t i ch e rà m ai q u al g r a t i t u d i ne d e b ba p ei p o t e n ti

a iu ti che n ' e b be a c o n d u r si n e l le s ue co n d iz io ni p r e s e n t i,

o n de l e s a rà a g e v o l e, p e r s i s t e n do n e l la v i a di s e n n o, di v i -

g o r e, di fe r mi p r o p o s i ti fin q ui n o b i l m e n te p e r c o r s a, s a l i re

ai g r a do che l e s p e t ta fr a l e n a z io n i.

E ra d u n q ue i l Go ve r no d el Re co n s e n t a n eo a l le s ue d i ch ia-

r a z io n i, ai su oi s e n t i m e n t i, a t u t te l e c o n ve n i e n ze, q u a n do si

s t u d ia va di s c io g l i e re la q u e s t i o ne r o m a na p er vi a di a cco r di

col Sa n to P a d r e, s u l le b a si d e l la l i b e r tà r i s p e t t i va d e l ia Ch iesa

e d e l lo S t a t o, e q u a n do si v o l g e va al Go ve r no i m p e r i a le di

F r a n c ia p e r chè d e' s u oi s e n t im e n ti e d e l le s ue p r o p o s te v o-

le s se fa r si m e d ia t o re p r e s so la Sa n ta Se d e.

I n q u el t e m po d i s g r a z i a t a m e n te n on p a r ve che l ' a n i mo d el

Sa n to P a d re fo s se d is p o s to a p o r g e re o r e cch io a p r o p o s ta di

s o r ta a l c u n a; e i l Go ve r no i m p e r i a le n e l la s ua s a v ie zza g i u -

d icò che in t a le s t a to di cose n on s a r e b be o p p o r t u no di p r e n-

d e r si l ' i n ca r i co di p r e s e n t a re q u el p r o ge t to che i l Go ve r no

d el R e, n e l la r e t t i t u d ine d e l le s ue in t e n z io ni ve r so la Ch ie s a,

a vea con s o m mo s t u d io co m p i la t o.

Ora i l Go ve r no d el Re s e n te i l b i s o gno di m a n i fe s t a re a l la

r a p p r e s e n t a n za n a z io n a le e al m o n do i n t e ro q u a li fo s s e ro i

su oi i n t e n d i m e n ti n el c o m p i e re i d o ve ri d el s uo u ff ic i o e i

m o di t e n u ti p er c o r r i s p o n d e re ai s u oi o b b l i ghi ve r so di voi e

ve r so l ' I t a l i a ; c r e de u t i l e si s a p p ia ch e, se la n a z io ne i t a l ia na

vu ol co n s e gu i re i l c o m p i m e n to d e l ia sua i n d ip e n d e n za e d e l la

s ua l i b e r t à, c iò n on vu ol fa re con p r e g iu d i z io d e l la r e l i g i o n e,

nè d e l la Ch ie s a.

Qu a n do q u e s ti s e n t i m e n ti s ia no b en co n o s c iu ti e b e ne a p-

p r e zza t i, e g li s p e ra che a v rà co o p e r a t o ri t u t t i g li o n e s t i, e

co n fida che s ia no i p i ù , i q u a l i, sì f r a n oi che fu o r i , p u r e,

a m a n do la l i b e r tà e l ' i n d ip e n d e n za d e l ie n a z io n i, t e m o no a n-

co ra che q u e s ti g r a n di b en e fizi n on p o s s a no co n s e gu i r si

sen za d i s t u r bo d e l la r e l i g i o n e, s e n za r i d u r re la Ch ie sa a

s e r v i t ù.

Qu e s to co n s e n so d e l ie co s c ie n ze r a s s i cu r a te a p r i r à, n on ne

d u b i t i a m o, q u e l le v i e che s in o ra si t e n n e ro ch iu s e, e p e r s u a-

d e r a n no col m o n do ca t t o l i co i l Sa n to P a d re che l e i n t e n z io ni

d i S. M. i l Re d ' I t a l ia e d ei s uo G o v e r n o, n o n ché q u e l le d e l la

i n t e ra n a z io n e, s o no ve r so la Ch ie sa d e vo te ed o s s e q u i o s e,

q u a n to d ei d i r i t t i d e l la n a z io ne g e l o s a m e n te o s s e r va n t i.

D e p o n go q u in di sul b a n co d e l la P r e s id e n za i l p r o ge t to d el

q u a le ho p a r la t o, ( V. vo l u me Docum enti.)

p m e m i i s e s ì t e. La Ca m e ra dà a t to al s i gn or m in is t ro d e l la

p r e s e n t a z i o ne di q u e s ti d o c u m e n t i.

La p a r o la è al d e p u t a to Mu s o l in o.

m v s o k i I N O. I o d o m a n do che si fa cc ia la s t a m pa d ei d o c u-

m e n ti p r e s e n t a ti d a l l ' o n o r e vo le p r e s id e n te d el Co n s ig l io e la

lo r o d i s t r i b u z io ne ai s in go li d e p u t a t i.

^ i u e s i i m b m t ®. Non c r e do che vi p ossa e s s e re a lcun d u b b io

o q u e s t io ne su q u e s to ; s a r a n no s t a m p a ti n el r e n d i co n to u ff i -

c i a l e, e in s e g u i to ve r r a n no d is t r ib u i ti s i n go la r m e n te a c i a-

s cun d e p u t a t o.

M U S O i i i N O . D e s id e r e r ei p oi che ve n is se fissato un g i o r n o,

d o po q u e s ta d i s t r i b u z io n e, i n cui p o t essi r a s s e gn a re a l la Ca-

m e ra a l cu ne r i s p e t t o se o s s e r va z io ni su q u e s to a r g o m e n t o.

B Ì C C I . 1R J I S. D o m a n do la p a r o la.

z u p p e t t a. D o m a n do la p a r o la.

m s e s i s e i s t e. Mi p a re che s a r e b be c o n ve n i e n te di far

p r im a di t u t to s t a m p a re i d o c u m e n t i, p e r chè s ia no p r e si a

m a t u ro e s a me d ai d e p u t a t i, e p o i, d ' a cco r do col M in i s t e r o,

fissare un g i o r no p er la d i s cu s s io n e,

M CS O i i i M O . I o n on ch ie do che s ia d o m a ni o p o s d o m a n i,

m a s o lo che i l Go ve r no fissi i l g i o r no i n cui è d is p o s to a r i -

s p o n d e re a l le m ie o s s e r va z io n i.

m & e s i i m s b ì t e. I l s i gn or m in i s t ro n on ha n ie n te da o s s e r-

v a r e?

m i c a s om presidente del Consiglio. N i e n t e; a n zi è

p r e c i so d e s id e r io d el Go ve r no che i l s uo p e n s ie ro ve n ga p o n-

d e r a t o, e s a m in a t o, d is cu s so d a l la s a p ie n za che q ui si r a c-

co g l i e.

s ^ H E S i D E M f K. D u n q ue si p uò o r d i n a re la s t a m pa di q u e s ti

d o c u m e n t i, e in t a n to la Ca m e ra p r o c e d e re a' s u oi l a vo ri o r -

d i n a r i; si v e d rà i n s e gu i to q u al g i o r no si p o t rà d e s t i n a re a

q u e s ta d i s cu s s io n e.

m i e c i A M B i . D o m a n do la p a r o la p er u na m o z io ne d ' o r-

d i n e.

p r e s i d e n t e. Ha la p a r o la p er u na m o z io ne d ' o r d i n e.

F R O F O S f à © S D I S CU S S I © !® A © IJIigTS© M I

M E S jA T I T E A M E P R O V I N C I E MEMIS»I© NAI< S .

r i c c i a r o s . I m o m e n ti d e l la Ca m e ra s o no p r e z i o s i, p er

co n s e gu e n za c r e do di d o ve re in p r im o l u o go e s s er b r e v e.

I o d o m a n do che i l g i o r no "stesso i n c ai i l s ign or Mu s o l ino

fa rà la sua i n t e r p e l l a n za mi s ia le c i to fa re a lcu ne o s s e r va z i o n i.

Sa rà p o ca cosa ; un d i s co r so a l l ' a m e r i c a n a, di m e zz ' o ra al

p i ù , i l q u a le si a gg i r e rà su c i n q ue ca pi d is t in t i. (M o v i m e n t o )

I n p r i m o l u o go t r a t t e rò la q u i s t i o ne p r i n c i p a le e p iù v i -

t a le, i l c o m p i m e n to d e l l ' im p r e sa i t a l ia na ; in s e co n do l u o go

l a q u i s t i o ne d e l l ' a r m a m e n t o; in t e r zo l u o go q u e l la d e l la fi-

n a n z a; i n q u a r t o l u o go l ' o r d i n a m e n to i n t e r n o; in q u in to l u o go

finalmente l a co n d i z i o ne s p e c ia le d e l le p r o v i n c ie m e r i d i o n a l i.

(Bisbiglio)

D e s id e r e r ei i n o l t r e che l e q u i s t i o ni p iù im p o r t a n ti e p iù

g r a vi fo s s e ro d i f fe r i t e a l q u a n t o, p e r c hè p a r e cchi t r a i d e p u-

t a ti d e l le p r o v i n c ie m e r i d i o n a li n on h a n no a n co ra p o t u to a r-

r i va r e. I l m o t i vo p r i n c i p a le ¡del l o r o r i t a r do è s t a to la t a r-

d a n za in cui s ia mo s t a ti a vve r t i ti d e l la co n vo ca z i o ne d el P a r-

l a m e n t o.

A l q u a le p r o p o s i to io d e b bo s e gn a la re a l la Ca m e ra un

g r a ve s co n c io, va le a d i r e che i d e p u t a ti d e l le p r o v i n c ie n a-

p o l i t a no s o no s t a ti a vve r t i ti d el g i o r no d e l la co n vo ca z io ne

d el P a r l a m e n to n on g ià d al p r e s i d e n te d e l la Ca m e r a, s i cco me

s a r e b be s t a to r e g o l a r e, b e n sì d ai p r e fe t ti di c ia s cu na p r o v i n-

c ia. S i a mo s t a ti in c e r to m o do e cc i t a ti a ve n i re ad a d e m p i e re

i l n o s t ro d o ve re d a gli u ff ic ia l i d el p o t e re e s e cu t i vo. (Mor-

m orio)

Sp e ro che q u e s to s co n c io n on si r i n n o v i.

n i c i s o i i b . , presidente del Consiglio. È n e ce s s a r io che

i o g iu s t i f i chi q u e s to fatto. Esso d e r i va a p p u n to d al d e s id e r io

che i d e p u t a ti s a p e s s e ro p er t e m po q u al fosse i l g i o r no fissato

p er l a co n vo ca z io ne d el P a r l a m e n t o.

Page 6: TORNATA DEL 20 NOVEMBRE - Camera

CAMERA DEI D E P U TATI — SESSI ONE DEL i 8 0 1

i o s t e s s o, firmato a p p e na i l d e c r e to di S. M . , ne ho a v v i-

sa to t u t te l e p r e fe t t u re e s o t t o - p r e fe t t u r e, e cc i t a n d o le a p a r-

t e c i p a re a c ia s cu no d ei d e p u t a ti che si t r o va s s e ro i n q u e l le

lo ca l i t à, i s e n a t o ri c o m p r e s i, i l g i o r no d e l la co n vo ca z io ne

d e l ia Ca m e ra ; e di q u e s to fa t to i o p u n to n on mi ve r g o g n o,

a n zi lo a t t r i b u i s co a m ia d i l i ge n za. ( Br a vo ì Be ne ! a destra e

al centro)

P R E S I D E N T E . La p a r o la è al d e p u t a to Za p p e t t a.

CTPPETTA . I o p r e go i l s i gn or p r e s i d e n te d el Co n s ig l io a

vo l e r mi fissare un g i o r n o, ed i l p iù v ic in o che s a rà p o s s ib i le,

n e! q u a le io p os sa m u o ve r g li u na r i s p e t t o sa i n t e r p e l la n za.

Mi o i n t e n to è q u e l lo di t r a t t a re u na d e l le q u e s t i o ni p iù

g r a vi che vi p os sa e s s e re m a i, t o g l i e n do di m e zzo o gni q u e-

s t io ne p r e g iu d i z i a le a p r o p o s i to d e g li i n e f fa b i li m a li che p e-

s a ne s u l le p r o v i n c ie n a p o l i t a n e, e al t e m po s t es so i n t e n do di

e s p o r re q u ei r im e di che io g iu d i co i p iù a cco n ci p er far ce s-

s a re la g e n e r a le co s t e r n a z io ne che ha in va so q u e l le p o p o l a-

zioni ; i l t u t t o, b en in t e s o, co l la c r e d e n za che i s ign o ri m i n i -

s t ri vo r r a n no p o r t a r vi un e ff i ca ce r i p a r o.

B I C A S O H B . , p r e s id e n te del Consiglio. I o a d e r i s co a

t u t to c iò che la Ca m e ra c r e d e rà b e ne di fa r e, ma d i ch ia r a n do

p r e v i a m e n te che io p r e go t u t ti di n on fa re d is cu s s io ni i n u t i l i .

L e q u e s t i o ni d e l l ' o r d i n a m e n to i n t e r no d o v r a n no e s s e re r i -

s o l t e, c r e do i o , co l le n u o ve l e gg i, d e l le q u a li d o vrà o ccu p a r si

i l P a r l a m e n t o. Le p ia ghe d e l le p r o v i n c ie n a p o l i t a ne n on vi è

m e d i co che le p os sa g u a r i re con d e gli s p e c i f ici p a r t i co la r i. Ci

vu o le i l r i p a ro d el t e m po che ve n ga in a iu to d e l l ' a z i o ne g o-

ve r n a t i va e d e l l ' e f f i ca c ia d e l ie l e gg i, o l t r e a q u ei p r o vve d i-

m e n ti s p e c ia li che i l P a r l a m e n to co l la sua a u J j j r i ià c r e da di

d o ver s a n z io n a r e.

D e b b o no p r i m i e r a m e n te i c i t t a d ini c o n t r i b u i re al m e d i c a-

m e n to di sè s t e s s i, g i a cché si è p a r la to di m e d ici e di m e d i-

ca m e n t i. Ma n on s ' i l l u d a n o.

L ' I t a l i a si t r o va in u n ' e p o ca di fo r m a z i o n e. Sei St a ti si s o no

d o vu ti d i s t r u g g e re p er t o g l i e re l e b a r r i e re che si o p p o n e-

va no a fa r la, ma n on si p uò s p e r a re che in sì b r e ve t e m po si

s i e no d i l e gu a ti g li e f fe t ti d el r e g g i m e n to d is p o t i co che p er s e-

co li p e sò s o vra di l o r o, d e l le ca t t i ve l e g g i, d e l la d e p r e s s io ne

d e g li a n i m i, d e l la c o r r u t t è l a, di t u t te l e t r is ti c o n s e g u e n ze

che s e co m e na i l d i s p o t i s m o.

O ggi l ' I t a l i a si è fa t t a, m a n on si è - a n co ra co s t i t u i t a, e b en

s ' i n t e n de che q u e s t ' o p e ra n on si co m p ia s e n za q u a l che d i -

s t u r b o, ca g io n a to d al l i e v i t o di un p a s s a to t r o p po a n co ra v i -

c i n o, finché la l i b e r tà n on a b b ia r e ca li t u t t i i s u oi f r u t t i e i

s u oi b e n e f i z i.

Ora io c r e do che i l p r o m u o v e re di n u o vo q u e s ta q u e s t i o ne

d e l le p i a ghe d e l le p r o v i n c ie n a p o l i t a ne s a rà un p e r d e re un

t e m po p r e z i o s o, s a rà un r i p e t e re u na s t o r ia d o lo r o sa di cose

c h e, p ur t r o p p o, s a p p ia m o. Noi d e p lo r i a mo i m a li di q u e l le

n o b i li p r o v i n c ie ; n oi p o r r e m o, co me a b b i am p o s to s e m p r e,

o gni s t u d io a r i p a r a r li e i n vo ch i a mo p er q u e s t ' o p e ra r i p a r a-

t r i ce i co n s ig li e l ' a p p o gg io d el P a r l a m e n to ; ma n on ve d i a mo

i n che p o t r e b b e ro va n t a gg i a r la l e r e c r i m i n a z i o n i.

Se m i è le c i to e s p r i m e re un p a r e r e, p iù c o me d e p u t a t o,

p i ù c o me c i t t a d i n o, che c o me p r e s i d e n te d el Co n s ig l i o, i o d e-

s id e ro che l ' As s e m b lea i t a l ia na si p e n e t ri b e ne d ei g r a n di d o-

ve ri che ha ve r so la n a z io n e.

L ' E u r o pa la g u a r d a, e c o me m in i s t ro d e g li a f fa ri e s t e ri mi

s e n to i l d o ve re di d i ch i a r a re che l ' a u t o r i tà d e l la n a z io ne s ta

t u t ta o ggi n el P a r l a m e n t o. ( Be n is s im o! a destra ed al centro)

Ci d i r a n n o: b i s o gna a r m a r e. D o b b i a mo a r m a re c e r t a-

m e n t e; m a, g r an D i o ! n on si a r ma con ce n to m i l a fu c i l i ,

n è con c i n q u e c e n to m i l a, nè con d ei m i l i o n i . Uo m ini ci

vo g l i o n o, e q u e s ti n on si h a n no che co l ie l e ve, e con d e l le

l e ve s u cce s s i ve ; e n on si fa n no g li u o m i n i, q u a n do un b r i -

ga n t a gg io fe r o ce a f f l i gge l e p r o v i n c ie su cui s o no s p a r si s ei

m i l i o n i di a b i t a n t i. (S e g ni d,approvazione)

N o n o s t a n te p e rò i l Go ve r no n on ha r i s p a r m ia to e n on r i -

s p a r m i e rà n i e n t e, e r i c o r r e rà a q u a l u n q ue p r o v v e d i m e n t o,

a n che ai p iù e n e r g i c i, co me v ' e b be g ià r i c o r s o; e di q u e s to

i l P a r l a m e n to p uò e s s e re co n v i n t o.

O r a, se io ve d e s si u n ' u t i l i t à in q u e s te i n t e r p e l l a n ze, d a l le

q u a li p e r ò, b en i n t e s o, i o n on r i f u g g o; se ci ve d e s si u n ' u t i-

l i t à , s a r ei i l p r i m o a d e s id e r a r le e ad i n vo c a r l e. Ma i o s o no

i n d e b i t o, r i p e t o, c o me d e p u t a t o, c o me c i t t a d in o, c o me i t a -

l i a n o di p a r l a re c o n fo r me ho p a r l a t o. (S eg ni d'approva-

zione) L ' E u r o pa ci g u a r da : se i l P a r l a m e n to con u na v e r a-

m e n te a u t o r e vo le fo r za d ' a n i mo e di co n ce t to si m a n i fe s t e rà

al m o n do e a gli I t a l ia ni s t essi c o me q u e l lo che g i u s t a m e n te

r a p p r e s e n ti g l ' i n t e r e s si d e l la n a z io n e, s e, n on t r a n s i ge n do

s u l le n e ce s s i tà p r e s e n t i, o m e t t e n do t u t to q u e l lo che n on è

n e c e s s a r i o, p o n e n do da p a r te t u t to q u e l lo che r i g u a r da a c-

ce t t a z i o ne o r i f i u t o di p e r s o ne ( s p e ro che n e s s u no c r e d e rà

che io vo g l ia m e t t e re i n ca u sa la m ia p e r s o n a ), s a p rà p a s s a re

s o p ra a q u e s te m i s e r i e, l ' I t a l i a , se fa t ta è, si c o m p i e rà

p r e s t o. ( A p p l a u si dai banchi dei deputati a destra e al

centro e dalle gallerie)

Z I I P P E T T Ì . Se la q u e s t i o n e . ..

P R E S I D E N T E . È al d e p u t a to P r o to che s p e t ta di p a r l a r e.

L e d a rò la p a r o la d o p o.

P R O T O . Non o s t a n te l e p a r o le d e l l ' o n o r e vo le p r e s i d e n te

d el Co n s ig l io, io mi fo oso di p r e s e n t a re a l la Ca m e ra q u e s ta

m ia m o z io ne d ' in ch ie s ta p a r l a m e n t a re p er i fa t ti che si p a s-

s a no n e l le p r o v i n c ie n a p o l i t a n e. Essi s o no di t al n a t u r a, che

r i ch i e ggo no p r o n ti r i m e d i, e s o p r a t t u t to r i m e di g iu s ti e s a gg i.

Nè ciò s o la m e n te è n e ce s s a r io p er la s a lu te d el m io p a e s e, m a

sì p er l a s a lve zza di t u t ta I t a l i a ad un t e m p o. La q u e s t i o ne

n a p o le t a na o ggi n on è q u e s t i o ne di co lo r i, la q u e s t i o ne n a-

p o l i t a na è q u e s t i o ne di o n o r e.

E gli è p er c iò che i o mi s o no d e c iso a s c r i ve re le m ie i d ee

i n t o r no ad e s s a, e p r e s e n t a r le s ul b a n co d e l la P r e s i d e n za,

p e r s u a so che così s a r a n no m e g l io p o n d e r a t e, che c ia s cu no in

sè m e d e s i mo s a p rà p iù fa c i lm e n te c o n ve n i re d e l la ve r i tà di

c iò che n a r ro e d e l la o p p o r t u n i tà d ei r i m e di che p r o p o n g o.

Ed ho d iv is a to così g o v e r n a r m i, m e m o re d el vo lga to p r o-

ve r b io che l e p a r o le vo la no e gli s cr i t ti r u n a n g o n o, e p e rò

i o s p e ro n on p o t er ve n i re un g i o r no a p p u n t a to di a ver a s s i-

s t i to t a c i t u r no od i n e r te a l le ca la m i tà d el m io p a e s e.

P R E S I D E N T E . Non o c c o r re o ra che si e s t e n da s u l la s ua

p r o p o s t a, p e r c hè o ra è s o la m e n te i l ca so di d e p o r la sul b a n co

d e l la P r e s i d e n za; es sa ve r rà p oi t r a s m e s sa a g li u f f i c i , o n de

g iu d i ch ino se s ia i l ca so di a m m e t t e r la p er lo s vo lg i m e n t o.

E, i n ca so s ia a m m e s sa la l e t t u r a, p o t rà i l p r o p o n e n te p r e n-

d e re a s vo lge r la co me c r e d e,

¡ E i i p p E T T A. Se la m ia p r o p o s ta fo s se s t a ta d a l la m ia c o-

s c ie n za r i p u t a ta fu t i l e ed i n u t i l e, i o n on l ' a v r ei a f fa cc ia t a.

L ' o n o r e vo le p r e s id e n te d el Co n s ig l io d ei m in i s t r i, e n t r a n do

n e l l ' a b is so d e l l ' a n imo m i o, ce r ca d ' i n d o v i n a re q u e l lo che p er

m e n on si è p e r a n co a p p a le s a t o. L ' o n o r e vo le p r e s i d e n te d i ce va:

i m a li d e l le p r o v i n c ie m e r id io n a li sono t a li che n on vi ha m e d i co

che p o s sa c u r a r l i. D i s t i n gu e rò m e d ici da m e d i ci ; fo r se io i n -

d i ch e rò i m e zz i, ed i m e d i ci si t r o ve r a n n o. ( Be ne ! a sinistra)

L ' o n o r e vo le p r e s i d e n te d el Co n s ig l io a cce n n a va l e l e ve, a c-

ce n n a va l ' a r m a m e n t o. F o r se che n e l le m ie i s t a n ze p a r l a va di

l e v e, p a r l a va di a r m a m e n t o? Non ho fa t to che a cce n n a r vi a l-

cu ni m a li di q u e l le p r o v i n c i e.

L ' o n o r e vo le p r e s i d e n te mi p a r la va d ' i n ch ie s te a l t re vo l t e

fa t t e, di e r r o ri che s o no i l r e t a gg io d e l l ' u m a n i tà ; e q u a n do p er

Page 7: TORNATA DEL 20 NOVEMBRE - Camera

TORNATA DEL 2 0 NOVEMBRE

lo m eno cr ed eva che io mi accin gessi a fa re l ' en u m er a zione dei

su oi e r r o r i, im m ed ia t a m en te a ccen n a va : se si t r a t t a sse di

cose p er son a l i, d icano p u r e. Ma su p p on ia mo che io vo lessi

a ccen n a re a q u es ti e r r o r i, in t al c^ so mi p a r e, e me lo

passi l ' on o r evo le p r es id en te d el Con s igl io d ei m in is t r i, mi

p a re che con q u es ti su oi a t ti egli si m e t t a, d ir ei cos ì, in

cer ta con t r a d d izione con sè s t esso.

I o in s is to p er chè la m ia d om a n da abb ia e f fe t t o; io in -

s is t o, p er chè n on vogl io che col con t in uo p r e t es to che l 'Eu-

r opa ci gu a r d a, e possa far le m a r a vig l ie, i m a li di q u e l le

P r ovin cie n on d eb b a no essere sve la t i. Tocch erà a l l ' o r a t o re

l ' essere i t a l iano e p a r la re da i t a l iano come Io p o t r eb be ogni

i t a lian iss imo che si t r ovi in q u es t 'Assem b lea ; ma n on p o-

t r assi m ai ch iu d e re la b occa sop ra m ali di tal n a t u ra che

p o t r eb b e ro a ve re d ei r isu l t a m en ti che io, che sono i t a l ia no

q u a n to i l p r es id en te d el Con s igl io, mi a s t en go d a l l ' en u-

m er a r e.

B o e a o. Ch iedo di p a r la r e.

Z C P P E T T &. Io in s is to qu in di p er chè si fissi un gio r no

vicin iss im o, n on so lo p er lo svo lgim en to d e lla q u es t ione da

me a ccen n a t a, ma an cora p er sen t i r ne ed i m a li ed i r im e d i.

Qu an do uno vi si p r esen ta d icen d ovi : io ho d ei r im edi ; m a,

p er lo m en o, a sco lt a t e lo, ed io d om an do di essere asco lt a t o.

(Bene '.)

P R E S I D E N TE . I l d ep u t a to Roggio ha fa co ltà di p a r la r e.

B Q G f i i o . Giacché l ' on o r evo le d ep u t a to Za p p et ta in s is te

n e lla sua is t a n za, n e lla q u a le io sp er a va ch 'egli n on in s is t esse,

i o cr edo essere u t i le, e fo r se n on va do e r r a to se d ico an zi

essere n ecessa r io che sor ga dai ban chi d e lla Ca m era u na

voce a con t r a d d ir lo.

Dico dai ban chi d e lla Ca m er a, p er chè è s em p re assai d e-

lica ta e d iffici l e la con d izione di un m in is t ro a cui si ch iede

la fissazione di un gio r no p er in t e r p e l la n ze.

Un m in is t ro n on p uò gu a ri r icu sa r si a d a re le sp iegazioni

che gli ven ga no ch ies te da un r a p p r esen t a n te d e lla n azion e,

ep p u re n on sem p re può essere op p or t u no ed u r gen te che le

in t e r p e l la n ze si a m m e t t a n o.

Qu in di è che a l lo r q u a n do si so lleva u na q u es t ione di co t al

n a t u r a, io cr edo che dai ban chi d e l la Ca m era d eve s o r ge re

l 'esp r ess ione di ciò che m egl io con ven ga fa r e.

Egli è p a r t en do da qu esto con ce t t o, on or evo li m iei co l le-

gh i, che io p r op on go che le in t e r p e l la n ze che l ' on o r evo le

Zu p p et t a, od a lt r i, voglia fa re su lle con d izioni d e l le p r ovin cie

m er id ion a li, s ieno r in via te d opo i l vo to a lm eno di u na legge

di finanza. (Ben e! al centro)

I m p er occh é, n on occor re d iss im u la r ce lo, è t em po che ci

p a r l ia mo sch ie t t o, che ci gu a r d ia mo fr a n ca m en te in viso e

che ci ven ga su lle labb ra q u e l lo che è n el cu o r e.

La p r ima p a r te d e l la Sess ion e, p ur t r o p p o, an dò qu asi in -

t e r a m en te p er d u ta p er i l la voro cos t i t u t ivo d e llo Sta to. Ora

la n ecess ità u r ge n t e, la n ecess ità assolu ta che ci p r e m e, u r -

gen te ed assolu ta qu an to le leve e l ' a r m a m en t o, è q u e l la di

r es t a u r a re l ' e r a r io. I l p r imo n ost ro s tu d io ora a d u n q ue d eb be

essere la fin an za.

Mai le con d izioni d el n os t ro d eb ito p u b b lico fu r ono così

in fe l ici q u a li or s o n o; m a i, n ep p u re d opo i l d isas t ro di N o-

va r a. E p s r ch è? P e r chè la p r ima p a r te d e lla Sess ione passò

sen za che si vot asse dal P a r la m en to un sol cen t es imo di a t-

t ivo , m en t re si vo t a r ono sp ese en o r m i.

I o n on r ip e t e rò cose che ebbi occas ione di d ire a lt ra vo l t a;

io n on mi va n t e rò di a ve r e, p ur t r op p o, in d ovin a to le con se-

gu en ze fu n es te di q u el s is t ema d isgr azia t o, p er i l q u a le ci

m ost r am mo così p r on ti e co r r ivi a llo sp en d er e, sen za d a r ci

un p en s iero al m on do d el come p r oca cciar i m ezzi di far

fr on te a lle sp ese ; ma ben mi sarà leci to con s t a t a re che i fa t ti

mi d ied ero an che t r oppa r a gion e, e p r ova r ono lu m in osa m en te

che io n on m ' in ga n n a va q u a n do vi d i ce va: gu ai a n o i, gu ai

al n ost ro cr ed ito se la Sess ione si ch iu de sen za che a lcu na

n ost ra d e l ib e r a zione p r ovi al p aese ed a l l 'Eu r opa che n oi

s iamo d isposti a q u a lu n q ue sagr i ficio p er r icon d u r re l ' e q u i-

l ib r i o n e l le finanze.

Noi a b b ia mo vot a to in gen t iss ime sp ese, ed era d over n o-

s t ro i l fa r lo p er q u e l le p r ovin cie n os t re so r e l le che lo s go-

ve r no del p assa to a veva poste in con d izioni così m iser ab i li ;

ma n el m ed es imo t em po n oi a vr em mo d ovu to p r oca ccia re

a ll'erar i® il m odo di far fr on te a q u e l le sp ese. Fu in vano che

in q u es to r ecin to p iù di una voce si a lzò a fa r ne i t e r a t a m en te

la d o m a n d a; i l P a r la m en to fu p r o r oga to p r ima che fosse d i -

scussa p ur u na legge d ' im p os t a.

Che cosa ne a vve n n e?

Noi, sen za o t t en ere lo scopo di a iu t a re e ffica cem en te le

P r ovin cie m er id ion a l i, abb iamo com p r om esso i l cr ed i to ge-

n e r a le d e llo St a t o. R icom in cer emo da capo con qu esti e r r o r i?

Oso sp er a re che n o, e p er ciò a p p u n to vi p r ego, m iei on or e-

vo li co llegll i, a vo le re che avan ti ogni a lt ra d iscu ss ione pass ino

in q u es ta secon da p a r te d e l la Sess ione le leggi di finanza, e

con cr e to la m ia p r oposta in qu es ti t e r m ini : « I l gio r no p er

l ' in t e r p e l la n za che d es id era m u ove re l ' on o r evo le Zu p p et ta

sa rà fissato im m ed ia t a m en te d opo la vo t a zione di u na legge

d ' im p os t a. » (Segni di assenso)

P R E S I D E N TE . I l d ep u t a to Zu p p et ta ha facoltà di p a r la r e.

Z U P P E TTA . L'on o r evo le d ep u t a to Roggio p r e fe r is ce la

d iscu ss ione su lle finanze a q u e l la da me p r op os t a. È q u es t ione

di gu s t o,

s o f i f i i o . Ch iedo di p a r la r e.

Z C P P E T T 4. Io in vece p r op or r ei come su p r ema n ecess ità

di d a re la p r e fe r en za a lle m ie in t e r p e l la n ze, e ne d irò i l

p e r ch è.

SAFFI . Dom a n do la p a r o la.

Z U P P E T T A . L' on o r evo le Boggio su p p one che p er t a lu na

q u es t ione n oi p oss iamo essere gli a r b i t ri d el t em po ; io lo

p r egh e r ei di vo ler r i t i r a r e la sua m ozione r a m m en t a n d ogli

so la m en te le p a r o le : Dum Rom ae consulitur, Saguntum ex-

pugnatur.

P R E S I D E N TE . I l d ep u t a to Boggio ha facoltà di p a r la r e.

« o « r « r i o. L'on o r evo le Zu p p et ta a cq u is t a n do m a ggior p r a-

t ica d e l le ab it u d ini di q u a n ti h a n no l ' on o re di sed ere in

q u es to r ecin to si f3rà p r on t a m en te ca p a ce che n essuno di

n oi i l q u a le sen ta la p r op r ia d ign ità vo r rà m ai fa re qui

d en t ro q u es t ione di gusto. Qu ella da me so lleva ta è q u es t ione

di n ecess it à, di una n ecess ità a sso lu t a, in esor a b i le. (Bene!)

An che n e lla p r ima p a r te d e l la Sess ione ci si è d e t t o: è u r -

ge n t e, è im p or t a n t e, è u t i le che si d isco r ra an zit u t to d e l le

P r ovin cie m er id ion a l i, e le in t e r p e l la n ze su cced e t t e ro a l le

in t e r p e l la n ze, le d iscu ssioni su Napoli a lle d iscu ss ioni su S i-

ci l ia , e passar ono le se t t im a n e, e p assa r ono i m es i, e i l t ema

p iù fr eq u en te era q u es to d e ll ' I t a l ia m er id ion a le.

Noi d ep u t a ti d e lle a l t re p a r ti d ' I t a l ia, abb iamo lascia to fa r e.

Ci r a ssegn a m mo b en vo len t ie ri a che le in t e r p e l la n ze p r o-

m osse dai n os t ri co l leghi n ap ole t ani e s icu li a vessero la

p r eced en za sop ra ogni a lt ra q u es t ion e, p e r chè sp e r a va mo che

d opo un su fficien te d iscu t e re sa r eb b ero r iu sci ti a m et t e r si

d 'a ccor do n el con s t a t a re i l m a le e n el su gge r i r ne i r im ed i.

Or b e n e: che fr u t to se ne è a vu t o? Le con d izioni gen e r a li

d e llo St a t o, sp ecia lm en te in ciò che r igu a r da i l cr ed i to p u b-

b l ico, sono p e gg io r a t e; e ie con d izioni d e ll ' I t a l ia m er id ion a le

n on sono pu n to m igl io r a te ; è lo s tesso on o r evo le n os t ro co l-

lega Zu ppet ta che ce ne ass icu ra ! Non sa rà d u n q ue un far

Page 8: TORNATA DEL 20 NOVEMBRE - Camera

— 8 —

CÀMERA DEI DEPUTATI — SESSIONE DEL 1 8 6 1

t o r to a l la sua scien za m e d ica i l d u b i t ar d e lla b on tà d el r i -

m e d io che egli o ra ci p r o p o ne q u a si fosse un n u ovo e s icu ro

sp eci fico !

I l s is t ema d e l le in t e r p e l la n ze già f u da n oi la r ga m e n te s p e-

r im e n t a to n e l la p r ima p a r te d e l la Sess ione s en z'a lcun b e n e-

ficio, an zi con p e gg io r a m e n to d el m a la t o: e p p e r c iò n o i,

m e n t re n on m e t t e r e mo ce r to in d u b b io la b u ona fede d e l l ' o-

n o r e vo le d ep u t a to Za p p e t t a, n on p oss ia mo p er a l t ro a d a t t a r ci

da ca po a s iffa t to r im e d io che a b b ia mo p r ova to in e ff i ca ce,

p e r chè la e s p e r ie n za a l t r ui e la n os t ra p r o p r ia c ' in s e gn a no

che le n a zioni si c r e a no n on co l le d iscu ss ioni va ghe od i r r i -

t a n t i, ma coi fa t ti e coi sa er i fic i i. (Br a v o ! bravo !).

S A F F I . P a r r ai d o ver fa re o s s e r va re c h e, m e n t re da un

la to n on si p uò im p e d i re ai d ep u t a ti di r i ve la re le p ia ghe

d e l le Pr ovi nci e che r a p p r e s e n t a no e di p r o m u o ve re in P a r-

la m e n to gli op p o r t u ni r i m e d i i, d a l l ' a l t ro la to la d i ffe r en za

in so r ta r isp e t to a l le a n n u n cia te in t e r p e l la n ze p uò con ci l ia r s i,

a ssocia n d o le a l le q u es t ioni che si r i fe r is cono a gl ' in t e r essi ge-

n e r a li d ' I t a l ia, q u a n do si t r a t t e rà d e l la q u es t ione r o m a n a. La

Ca m era si p r o p o n e, e l ' o n o r e vo le p r e s id e n te d el Con s igl io

d e' m in is t ri a cce t ta di fissare un g io r no a lla d iscu ss ione d ei

d o cu m e n ti che ci fu r o no t es té p r esen t a t i. Al lo r a n on sa rà

in o p p o r t u no fa re un a p p e l lo a l l ' a cco r do d ei p a r t i t i, in gu isa

da co n n e t t e re con la r ghe ve d u te la q u es t ione g e n e r a l e, i l

n egozio di Roma co l le fa ccen de in t e r n e, La q u e s t io ne es t e r na

d ip en de in fa t ti i n gr an p a r te d a l lo svi lu p po d e l le fo r ze e d a l-

l ' o r d in a m e n to d el p a es e. I n q u el g io r no a d u n q ue si p o t rà

p u re t r a t t a re d e l le cose di Na p o l i, che sono t a n ta p a r te d e l la

ca u sa i t a l ia n a.

Egli è ce r to che Na p o li ha a p p a r e cch ia to i l co m p im e n to

d e l l ' u n i tà i t a l ia n a, l ' ha r esa p o s s ib i le; Nap oli ha ce r to gr an

p a r te in q u es to s vi lu p po di even ti che ci cos t i t u isce n a zion e,

e lo s t a to in t e r n o, l ' o r d in e, i l b u on es s e re di q u e l le p r o vin c ie

è con d izione vi t a le al p r o gr e s so d e l la ca u sa co m u n e. È q u in di

g iu s to e n ecessa r io che gli s co n c i, i m a li di q u e l la p a r te d ' I t a l ia

s ia no e s a m in a t i, on de p r o ca cc ia re gli op p o r t u ni r im e d i.

i n q u el g io r no sa rà l ib e ro u ffici o d ei r a p p r e s e n t a n ti d e l le

d ive r se p a r ti d ' I t a l ia di e s p o r re le p ia ghe d e l le r is p e t t ive

P r o vin c ie e di p r o p o r re i p r o vve d im e n ti a l le gr a vis s ime d i f -

ficoltà in t e r ne ed e s t e r ne in cui a t t u a lm e n te ve r s ia m o.

P R E S I D E M T E . Ad e r is ce i l d ep u t a to Zu p p e t ta a l la p r o-

p os ta d el d ep u t a to Sa ffi 1

Z A P P E T T A . P u r ché i l g io r no s ia vic in o i l p iù p os-

s ib i le.

P R E S I D E N T E . Se e lla in s is t e, d eb bo m e t t e re ai vo ti a n zi-

t u t to la p r op os ta d el d ep u t a to Bo gg io.

R I CCI AH . I » I . De s id e r e r ei che n on fosse p r ima di lu n e d ì,

p er i m o t ivi che ho a ccen n a t i.

P R E S I D E N T E . La Ca m era d ecid e r à.

C'è u na p r op os ta s o s p e n s iva, e le p r o p o s te sosp en s ive d e-

vono a ve re la p r io r i t à.

R I C C I VIN CEN D O . I o d i r ò u na sola p a r o la p er m o t iva re

i l m io vo t o.

i o d ivido p e r fe t t a m e n te l ' op in ione em essa d al d ep u t a to

Bo gg io, n on so lt a n to su lla n ecess i t à, ma s u l l ' u r gen za a sso lu ta

di p r o vve d e re a l l ' o r d in a m en to finanziario d el p a ese.

Noi a b b ia mo già t a r d a to a n che t r op p o, ed a l t a m en te im -

p or ta q u in di di p r o vve d e r vi ; ma l e d ive r se leggi p r esen t a te

d al m in is t ro d e l ie finanze n on sono a n cora nè p r e s e n t a t e, nè

d iscu sse» n egli u ffic i , e ci vo r r a n no p er lo m eno q u in d ici o

ven ti g io r ni p r ima che ve n ga no so t t op os te a l la Ca m e r a.

Se fosse ro p r o n t e, io d a r ei in fa l l ib i lm en te la p r e fe r e n za

a l le l e ggi di finanza ; ma ciò n on e s s e n d o, e r ich ied en d osi a n-

co ra fo r se un m ese p r ima che s ien p r o n t e, c r e do che si p ossa

d a re s fogo a q u es te in t e r p e l la n ze. In ca so co n t r a r io, che cosa

s u cce d e r e b b e? Su cce d e r e b be che al p r imo a r t ico lo di o gni

le gge sul r e g is t ro o sul b o l lo, l ' a b i l i t à o r a t o r ia d ei d ep u t a ti

ce r ch e r e b be in n es t a r vi e fa r vi ve d e re la con n ess ione co l le q u i-

s t ioni d el b r iga n t a ggio o di q u a lu n q ue a l t ra d e l le p ia ghe d e l le

P r ovin c ie m e r id ion a li (Si ride); m e n t r e, i n ve ce, se si sa rà già

d a to s fogo a q u e s te in t e r p e l la n ze, la Ca m era g iu s t a m e n te

d ir à : a b b ia mo già esa u r i to q u es ta q u is t ion e.

I n con s egu en za è m ia op in ione ch e, p r ima di a vvia r ci a l la

im p or t a n t is s ima m a t e r ia d e l le leggi finanziarie, l e q u a li n on

s on o, r ip e t o, p r o n t e, vi sia t u t to i l t e m po p e r chè si p ossa

d a re s fogo a l le en u n cia te in t e r p e l la n ze.

F E K R A R I . I o cr e do si d eb ba far d i r i t t o a l le in t e r p e l la n ze

i l p iù p r es to p os s ib i le, e ciò p er p iù r a gioni : p r ima p er q u e l la

d i con co r d ia a lla q u a le fa ceva a p p e l lo l ' i l lu s t r e p r e s id e n te d el

Con s igl io. Sì, n oi s ia mo t u t ti con co r di in q u e s t ' a u la; n oi

s ia mo t u t ti u n a n imi e con t ro i p a p i, e con t ro g l ' im p e r a t o r i,

e con t ro i r e d e ca d u t i, e con t ro i d u chi e g r a n d u ch i; n oi

s ia mo con co r di n e l la r i vo lu zio ne e d o b b ia mo con ogni fo r za

a t t en e r ci a q u es ta con cor d ia p er m a n t e n e r la p r ima fr a di n o i,

i n secon do lu o go p oi p er p r o p a ga r la. D u n q ue la n ecess i tà di

r a p p r e s e n t a re la r ivo lu zione i t a l ia n a, e la n ecess ità di r a p-

p r es en t a r la co n co r d e m e n t e, mi sp in ge a p r e ga re la Ca m era

di vo ler co n ce d e re la p r e ce d e n za a l la d iscu ss ione su l le Pr o -

vin c ie n a p o le t a n e. Un 'a l t ra r a g io ne mi con s igl ia d ' a l t r o n de a

r i vo lge r vi q u es ta p r e gh ie r a, o s ign o r i, ed è che in q u es to m o-

m e n to h a vvi in q u e l le p r o vin c ie u na sp ecie di gu e r ra c iv i le .

(Denegazioni a destra)

I o n on vogl io e s a ge r a re i m a li d el b r iga n t a gg io, ma in fin

d ei con ti i l m a lcon t en to co n t in u a, e m e n t re i s ign o ri m in i-

s t ri m o l te vo l t e ci d iceva no m o m e n t a n ei i d iso r d ini d el m e z-

zod ì, fa t ti t r a n s i t o r ii di l ie ve m o m e n t o, e che i l lo r o Go ve r no

a vr e b be fa t to p r es t is s imo s va n i r e; m e n t r e, d ico, i g io r n a li e

i lo r o a m ici m o l t ip l ica va no le a s s icu r a zion i, i m a li si r i n n o-

va r o no e si a ggr a va r o n o, e si m u t a r ono i lu o go t e n e n t i, ed

i n q u es to m o m e n to s t esso si ca m b ia va i l Go ve r no s t esso d el

r e gno di Na p o l i, ed i l t u t to sen za m e n o m a m e n te co n s u l t a r e,

l a Ca m era

P R E S I D E N T E . I o p r e go i l d ep u t a to F e r r a ri di n on e n-

t r a re n el m e r i to d e l le in t e r p e l la n ze, a l t r im en ti co l le o s s e r va-

zioni d egli u ni e co lie r e p l iche d e gli a l t r i si fa rà q u e l la d i -

scu ss ione che a lcu ni vogl iono s o s p e n d e r e, a l t r i vo r r e b b e ro

im p e d i r e; lo p r e go p e r t a n to di vo le r si l im i t a r e a l l ' o p p o r t u-

n it à d e l le in t e r p e l la n ze, sen za e n t r a re n el m e r i to d e l le q u i-

s t ioni a ccen n a t e.

F E R R A M I . L'op p or t u n i tà d e l le in t e r p e l la n ze la fa ccio c o n-

s is t e re in q u es to : p r im ie r a m e n te in ciò che vi è q u a si u na

gu e r ra c iv i l e

Molte voci. No ! no ! (R u m o r i )

P R E S I D E N T E . Non d e ve con fon d e re i l b r iga n t a ggio eo l ia

gu e r ra c iv i le .

F E R R A R I . E b b e n e, io d irò che con s is te n e l la n ecess i tà ed

u r gen za di p r o vve d e re a gr a viss imi d is o r d in i, a d iso r d ini t a li

che mi ob b l iga no q u a si a fa re di q u e s t ' a r go m e n to la q u i-

s t ione p r e giu d iz ia le d e l la Sess ione s t essa. Mi s p iego, l o in -

t en do di co m p ie re coscien ziosa m en te il m io m a n d a t o; io p r o-

fesso i l p iù p r o fon do r isp e t to al P a r la m e n to ; s ta q ui t u t ta la

l ib e r tà i t a l ia n a. Ma i r a p p r e s e n t a n ti d el Gove r no h a n no i n -

t r a p r eso n e l le p r o vin c ie m er id ion a li d ei gr a viss imi a t t i, i

q u a li m e t t ono in d u b b io la Cos t i t u zione s t essa. Vi fu r ono d o-

d ici v i l la ggi in cen d ia ti ( R u m o r i di dissenso)

P R E S I D E N T E . IO n on I© p osso la sciar co n t in u a re su q u e-

s to t e r r e n o, p e r ch è, se e l la p r o ce de in n a n zi di q u es to p a s s o,

i l Min is t ero ha d i r i t t o di r i s p o n d e r e, ed a l lo ra s ' im p e gna q u e l la

Page 9: TORNATA DEL 20 NOVEMBRE - Camera

— 9 —

TORNATA DEL 2 0 NOVEMBRE

d iscussione che ìa Cam era non ha an cora deciso se, debba

aver lu ogo.

F ER R AM I . Io non fo che r ip et ere quello che tu t ti sanno.

Quando vari depu tati napolitani dom andano che p r ima di vo-

tare delle im poste che sono graviss ime (Rum ori), le qua li

possono essere in ter p r eta te d iver sam en te dagli e le t t or i, e

che possono r eclam are sacr ifizi o du r issimi o m ale a p-

p lica t i, mi p a r e, d ico, che si debba accor dar loro di d iscu tere

su lle cond izioni delle loro p r ovin cie, come si fa r ebbe pei To-

scani e Lom bardi r e la t ivam en te a lla Toscana ed a lla Lom-

bard ia. Che se poi a lt ri Napoletani giud icassero oppor tuno

di sopp r im ere o di d iffer ir e i l d iba t t im en to, io mi tacer ei.

Spet ta qu in di a lla depu tazione n apolitana

MASSARI . (Con forza) Ma qui non c'è depu tazione n ap o-

l i t an a: siamo tu t ti depu ta ti della nazione !

P RES ID EN TE . Osservo al depu ta to Fer r a ri che qui non vi

sono che r app r esen tan ti della n azione ; non vi sono rap-

p resen tan ti di p r ovin cie; tu t ti r app r esen tano l' I ta lia. ( A p-

plausi)

PARIMI . È l' I ta li a un ita che r app r esen t iam o.

F E R R A R I . Lo sapp iamo che tu t ti r app r esen t iamo l' I ta li a

u n i t a; ma non b isogna sp in gere la d iscussione sul t er r eno

dem agogico r idot ta a ta le che p iù non si possano cit a re i

nomi delle cit tà e delle p r ovin cie, sen za d es ia re r eclam i,

senza sollevare quest ioni le quali sot to a lt ra forma sono pu re

quest ioni di cam pan ile, e r iva lit à p r ovin cia li capaci di in -

t er r om p ere il corso di una ser ia d iscussion e, a lla vigili a

forse di una gu er ra civi l e (Oh \ Ohi — Richiam i vivis-

sim i dalla destra e dal centro)

(Voratore continua fra i rum ori a pronunziare parole

che non s'intendono)

MASSARI . Non vi è gu er ra civi l e !

PETKVJCCEII I I I . I b r igan ti non sono ita lian i?

MASSARI . (Con veem enza) I b r igan ti sono m asn ad ier i, non

sono un par t ito polit ico !

P R ES ID EN TE . Nessuno há d ir it t o di pa r la re p r ima che

i l p residen te gliene dia la facoltà.

(Il deputato Ferrari parla in m ezzo al frastuono della

Cam era)

I l depu tato Fer r a ri non ha facoltà di pa r la r e.

La parola è al depu ta to Boggio.

F E R R A R I . Dich iaro di non avere m ater ia lm en te in teso

le parole del signor Massari e di avere p r eviam en te det to nel

tum u lto che r in un ziava a lla par ola.

B OGGIO . Nel p r op or re che non si en t rasse a d iscu tere

su lle cond izioni delle p r ovin cie m er id ion a li del r egn o, se

p r ima non si fosse vota to una legge di finanza, io non ho cer-

tam en te in teso di va ler m ene come m ezzo in d ir et to per im pe-

d ir e che si dom an dassero sp iegazioni n ecessar ie e legit t im e,

ma solo per chè io sapeva di poter la con cr eta re in qualche

cosa di p r on tam en te e di facilm en te esegu ib i le.

L'on or evole Fer r a ri d iceva essere u r gen te di fa re questa

d iscussione per a ffr et t a re la con cor d ia. Lascio a chi è oggi in

questo r ecin to, a chi ha in questo m om en to vedu to che gen ere

di concord ia possa por ta re fr a noi anche il solo annunzio di

cota li d iscussion i, il giu d ica re se il fa r la sia un avviam en to

alla con cord ia ! Io ne conosco una sola ve r a, efficace con cor-

d ia: la con cord ia n egli sforzi e nei sagr ifizi. (Bravo!)

F E R R AM I . Dom an do la par ola.

B o e e w» Ed appun to per ciò ecco come io con creto la

m ia m ozion e. Io p ropon go alla Cam era che deliberi di non la-

sciar luogo a d iscu tere su lle accen n ate in ter pellan ze, sa lvo

dopo la votazione di quella legge che già n ella p r ima par te

della Sessione fu d ich iarata d 'u r gen za, fu esam in ata n egli u f-

CAMERA DEI DEPUTATI — Discussioni - 2° Periodo 2

fizi e r i fe r i t a, e la qu a le, se a llora non potè, per m ancanza

di t em po, vota r s i, d eve ora d iscu tersi t ra le p r ime

B R OF F E R I O . Dom ando la par ola.

B OKGIO . Questa legge, essen do già nota a tu t t i, non può

r ich ied ere gran t em p o, nè p r esen ta re ser ie d ifficolta, ed essa

ten de r ea lm en te ad in au gu r a re la vera con cord ia, la con-

cord ia dei sacr ifizi, i l con corso equo e p roporzion a le di tu t te

le p r ovin cie n elle pubb liche sp ese; la con cord ia dei fa t t i, e

non delle sole p a r o le; la con cord ia di coloro che pagan o, e

non solo di coloro che gr id an o.

E già cer tam en te la Cam era mi ha com p r eso; già ella capì

che io accen no a quella legge la qu a le dee far si che cessi

quest 'an om alia per la qu a le i l decimo di gu er ra è pagato solo

dalle p r ovin cie p iù pacifiche del r egn o. (Segni di adesione)

La m ia p roposta la for m oler ei così : « La Cam era r in via

ogni d iscussione su lle in t er p ellan ze accen n a te finché sia vo-

tata la legge sul decimo di gu er ra già stata d ich iarata d 'u r-

gen za nella pr ima par te della Session e. »

A questo m odo noi avr emo in au gu r a ta la vera con cord ia

qu an d o, cioè, avr emo con qu el voto d im ost r a to di vo ler

tu t ti con cor r ere nei pubb lici pesi ; e dopo questo voto noi

pot remo in t r ap r en d ere senza in con ven ien ti qu an te a lt re d i-

scussioni siano u t il i e n ecessar ie. E s iccome l 'on or evole Ricci,

m en t re si d ich iarava in m assima favor evole a lla m ia p r o-

posta, soggiun geva che un solo scrupolo gl' im p ed iva di vo-

ta r la, quello che non fosse in p ron to ver u na legge di finanza,

ora che gli ho d im ost ra to che in ta le sua ipotesi eì non si

appon eva al ver o, mi lusin go che egli p u re vor rà r en d ere i l

pa r t ito favor evo le a lla m ia m ozion e. ,

R I CC I V. Sì, cer t am en t e.

P R ES ID EN TE . Mi pare che si pot rà t er m in a re ogni q u e-

st ione facilm en te m et ten do sollecit am en te a ll 'o r d ine del

gior no qu esto schema di legge. La r elazione è fat ta e d ist r i-

bu ita; non r im ane che a fissare il giorno per la d iscu ss ion e,

e n ell'occasione stessa del d iba t t im en to di questo p roget to di

legge mi p a re che l 'on or evo le Zuppet ta pot r ebbe fa r e, in -

torno a lle con d izioni delle p r ovin cie n apolit an e, t u t te le in -

t er pellan ze che cr ed e, e p r op or re tu t ti i r im edi che gli

sem brano oppor tun i, e così si m et t er ebbe an che t er m ine a

questa d iscussion e.

SBUPPETTA. È n ecessar io che la m ia in terpellan za p r e-

ced a. (Morm orio)

P R ES ID EN TE . Siccome si t r a t terà in quella legge di cose

che r iguar dano par t ico la r m en te qu elle p r ovin cie, cioè le Pro-

vin cie m er id ion a li, n u lla im ped isce che n ell'occasione in cui

si d iscu te una legge d ' im posta, ella in terpelli il Min istero

su lle cose di Napoli.

ZU P P ETTA . Sono dolen t issimo di non poter ad er ire :

qu in di insisto per chè la m ia in ter pellan za abbia la p r ece-

den za, e ne ho i m iei m ot ivi. Desid ero che si d ica una volta

sì o no in torno alla m ia p r oposta.

(Parecchi deputati chiedono di parlare.)

P R ES ID EN TE . La parola spet ta al depu ta to Br offer io.

B R OF F E R I O . Ud im mo testé dal s ign or p r es id en te del

Con siglio ch 'egli n u lla desidera di m eglio che la d iscussione

e la lu ce; e dopo queste parole facea voto che la d iscussione

n on segu isse.

I o non so con cilia re questa p rem essa con questa con se-

gu en za.

Diceva in olt re che la som ma delle cose era in questo pun to

collocata n ell'au tor ità del Par lam en to, p roposta a cui tu t ti

facem mo on ora ta accoglien za.

Ma acciocché il Par lam en to sia nel easo di eser cit a re con

sap ienza la p r op r ia au tor ità è d 'uopo ch 'egli sia i l lu m in a to

Page 10: TORNATA DEL 20 NOVEMBRE - Camera

CÀMERA DEÌ D E P U TATI

s o p ra lo s t a to d e l le co s e. E d ' o n de p uò ve n i re la l u c e? D a l le

d ich ia r a z io ni d el M in is t e ro e d a l la d i s cu s s io ne d ei d e p u t a t i.

Ma q u a n do a vve n g a, co me o gg i, che i l p r e s i d e n te d el Co n-

s ig l i o r i cu si di d a re t u t t i q u e g li s ch i a r im e n ti che l a Ca m e ra

ha d i r i t t o di a v e r e, c o me p o t rà l a Ca m e ra p r o n u n z i a re c o-

s c ie n z io s a m e n te ed e s e r c i t a re q u e l l ' a u t o r i tà d e l la q u a le ha

p a r la to i l s ign or p r e s id e n te d el Co n s ig l i o? ( V o c i di assenso

dalla sinistra e dalle gallerie)

I l s i gn or m in i s t ro e n t r a n do n el m e r i to p r i m a d el t e m p o,

ci d is se che finalmente n on si p o s s o no fa re l e co se in u n ' o r a,

che ci vu o le d el t e m p o, d el t e m po e d el t e m p o.

I o , che in q u e s ta Ca m e ra s o no a n t i co, so che co sa va lga

q ui i l t e m p o, e q u a le a r t i f i z io so a i u t a t o re s ia p er i m in i s t ri

i l t e m p o.

Ci si c h i e d e va t e m po p er la q u e s t i o ne di R o ma ; è p a s s a to

un a n n o, ed i n ve ce d ' a n d ar in n a n zi s iam t o r n a ti i n d ie t r o.

c i R i i T T i , D o m a n do la p a r o la.

B B O F F E R I O . I l t e m po p er la q u e s t i o ne n a p o le t a na

ve n ne p u re i n v o c a t o: d a t e mi t e m p o, d i c e va un m i n i s t r o, l e

P r o v i n c ie m e r i d i o n a li s a r a n no p a c i f i c a t e; t r a s co r s e ro c i n q ue

o sei m e s i, ed i n ve ce di p a c e, a b b i a mo s e m p re p iù fe r v i da

e d o lo r o sa g u e r r a.

Non è d u n q ue i l t e m po i n vo ca to d al M in is t e ro r a g i o ne

p er cui si d e b ba r i n u n z ia re a l le i n t e r p e l l a n ze che s o no

e s s e n z ia l i s s im e, a cc i o cché la Ca m e ra p os sa con g iu s to g i u -

d iz io p o r t ar finale s e n t e n za.

I l s i gn or d e p u t a to R o g g io ve n ne ad a ccu s a r ci al P a r la-

m e n to c o me se n oi fo s s imo a r t e f i ci di p a r o l e, e d is se : n on p a-

r o le ci vo g l i o n o, ma fa t ti e s o p r a t t u t to s a cr i f i z i.

I n o r d i ne ai fa t ti ed a l le p a r o l e, i o g li d i r ò che i fa t ti n e l la

p o l i t i ca s o no c o n s e gu e n za d el p e n s a re e d el p a r l a r e, e

q u a n do si vu ol c h i u d e re la vi a al p e n s ie ro ed a l la p a r o la,

q u e s to s ign i f ica che si v u o le i n t e r d i re i l fa t t o. ( A s s e n s o a

sinistra)

I n o l t r ò io d ico al s i gn or d e p u t a to Bo g g i o, i l q u a le ci

p a r la così a l t a m e n te di s a cr i f i z i, c h e, co n t ro ve r i tà c e r t a-

m e n t e, co r se in I t a l ia la vo ce che n e l le p iù s o le n ni c o n t i n-

g e n ze si vo le s s e ro i n q u e s ta Ca m e ra s o f fo ca re l e d is cu s s io ni

(Rum ori); vo c e, a ve ro d i r e, che io n on c r e do fo n d a ta

(Il presidente s cu o te i l c a m p a n e l l o) s p e c i a lm e n te p er q u a n to

c o n c e r ne i l s i gn or p r e s i d e n t e . . ..

P R E S I D E N T E . Nè p er p a r te d el p r e s i d e n t e, nè p er p a r te

d e l la m a gg i o r a n za d e l la Ca m e r a. (Bravo !)

B B O F F K B I ® . Ho g ià d i ch i a r a to che q u e s ta vo ce n on la

c r e do fo n d a t a, q u a n t u n q ue s ia si v e r a m e n te d i f fu s a. Qu in di è

n e ce s s a r io che la si m o s t ri s e m p re p iù fa ls a, la s c ia n do a m p ia

l i b e r tà di d i s co r s o, di o p i n i o ne e di d i s cu s s io n e.

Q u a n to ai s a cr i f i z i, i l s i gn or d e p u t a to Bo g g io è t r o p po g io-

va ne p er ve n i r c e li a r a c c o m a n d a r e. Noi a b b i a mo v i s s u to p iù

g r an t e m po di lu i ; s a p p ia mo p iù di l u i c o me si fa cc ia n o, e a

t e m po e l u o go t u t t i con m o l ta s e r e n i tà d ' a n i mo l i a b b ia mo

fa t t i . E p er o ra io d o m a n do al s i gn or Bo gg io un s a cr i f i c io s o lo :

q u e l lo di a s co l t a re con r a s s e gn a z io ne l e p a r o le d e' s u oi a vve r-

s a r i. (Applausi dalle gallerie)

P I S A . N E M , I . S i g n o r i, i o c r e do n on s o lo u t i l e, ma n e c e s-

s a r i o, n e l l ' i n t e r e s se di N a p o li n on s o lo e d e l le p r o v i n c ie n a-

p o l i t a n e, m a n e l l ' i n t e r e s se d e l l ' I t a l i a, u na d i s cu s s io ne p ie na

s u l le co se n a p o le t a n e. La d is cu s s io ne s u l le q u e s t i o ni n a p o l i-

t a ne g i o ve rà a n o i, g i o ve rà a q u e l le p r o v i n c i e, s e r v i rà a l-

l ' I t a l i a , s e r v i rà a n che a l l ' E u r o p a; p o i ché io co n f ido che s a rà

fa t ta con s e n no e con q u e l la s a p ie n za c i v i l e , co l la q u a le t u t te

q u e s te q u e s t i o ni d e b b o no t r a t t a r s i. L ' i m p e d i r la s a r e b be n o-

c e vo l e. La p r o p o s ta di s o s p e n s io ne fa t ta d a l l ' a vvo ca to Bo gg io

ha q u a l che cosa di os t i le e di s o s p e t t o s o; nè c e r t a m e n te s a-

SESSI ONE DEL 1 8 6 1

r e b be da a p p la u d i re i l p r o p o s i to d e l la Ca m e r a, se si d im o-

s t r a s se a n im a ta fin da p r i n c i p io da q u e s ti s e n t i m e n t i.

I o c r e d o, o s i gn o r i, c h e, m e n t re n oi d o b b i a mo far q u e s ta

d is cu s s io ne a m p i a m e n te e l a r g a m e n t e, d o b b i a mo d ' a l t ra p a r te

co n c i l i a re q u e s to b i s o gno co g li a l t r i d e b i ti che a b b ia m o. P e r-

c iò i o a p p o gg io l a p r o p o s ta d e l l ' o n o r e vo le Sa ff i, e l ' a p p o g g io

t a n to p iù , in q u a n to d e s id e ro ve d er s e d u ti s o p ra q u e s ti s t a l l i,

e l o s a r a n no t r a p o chi a l t r i g i o r n i, m o l t i r a p p r e s e n t a n ti d e l le

P r o v in c ie n a p o le t a ne che o ra s o no a s s e n t i. I n c o n s e gu e n za,

d ico c h e, n el g i o r no i n cui si t r a t t e rà la q u e s t i o ne r o m a na

p o t rà o p p o r t u n a m e n te a n che t r a t t a r si la q u e s t i o ne n a p o l i-

t a n a. Q u e s te d ue q u e s t i o ni s o n o, c o me a vve r t i va l ' o n o r e vo le

Sa ff i, s t r e t t a m e n te co n n e s se ; a n zi n on s o no che d ue a s p e t ti

d e l la s t es sa q u e s t i o n e, la q u e s t i o ne i t a l ia n a. Co s i la q u e s t i o ne

n a p o l i t a na p o t rà e s s e re t r a t t a ta l a r g a m e n t e, e p o t rà e s s e re

t r a t t a ta s e n za d i s ca p i to d e g li a l t r i a ffa ri u r ge n ti che ha la

Ca m e r a.

P R E S I D E N T E II d e p u t a to De Bla s i is ha fa co l tà di p a r l a r e.

» e B i i A s i i s . Ap p o g g io l ' a vv i so d e l l ' o n o r e v o le P is a n e l li

che mi ha p r e c e d u t o.

I o c r e do che s a r e b be c e r t a m e n te u na cosa n on s o lo c o n-

t r a r ia al r e g o l a m e n to d e l la Ca m e r a, m a a n che co n t r a r ia a l la

r a g io ne ed a l la co n ve n i e n za, l ' i m p e d i re che si fa cc ia no d e l le

i n t e r p e l la n ze s o p ra un a r g o m e n to così g r a v e, q u al è q u e l lo

d e l la co n d iz io ne in cui ve r s a no l e p r o v i n c ie n a p o le t a n e, s o la-

m e n te d e s id e ro che q u e l li i q u a li si fa r a n no ad i n t e r p e l l a re

i l M in is t e ro s ul p r o p o s i to si m o s t r i no a n im a ti d ai ve ro d e s i-

d e r io di r e car g i o va m e n to a l la co n d iz io ne d e l le co s e, e fa c-

c ia no p r o p o s te di r i m e di v e r a m e n te p r a t i ci ed a t t u a l i, m e t-

t e n do da b a n da n el d i s c o r r e re l e g r a n di f r a s i, l e figure

r e t t o r i c h e, che s o no fa t te p ur t r o p po p er d e s t a re l e p a s s io ni

q u a n do s o n n e cch ia no ; m e n t re i n ve ce n oi d o v r e m mo c a l-

m a r l e, p e r chè s o no t r o p po e cc i t a t e. I o d e s id e ro i n s o m ma

che i l f r e d do r a g i o n a m e n to p r e n da i l d i s o p ra n e l la d i s cu s-

s io ne che a n d rà a fa r si ; d e s i d e ro che d e l le co se n a p o le t a ne

si p a r li p u r e, ma si p a r li i l p iù b r e v e m e n te p o s s ib i l e, i l p iù

l u c i d a m e n te p os s ib i le p er d i r e q u e l lo che p uò fa r si p er i l

b e ne di q u e l le p r o v i n c i e; n on p er d ar l u o go ad in u t i l i e d e-

p lo r a b i li r e c r im in a z i o n i, e far p e r d e re a l la Ca m e ra un t e m po

p r e z i o s o.

P R E S I D E N T E . Non e n t ri o ra in q u e s ti p a r t i co la r i.

D E BFC&.SIIS. E b b e n e, i o e s p r i mo f r a n c a m e n te i l m io

a vv i so che l e ch ie s te i n t e r p e l l a n ze n on d e b b o no e s s e re nè

r e s p in t e, nè s o s p e s e; e s p e ro che g l i o n o r e vo li i n t e r p e l l a n ti

s a p r a n no g iu s t i f i ca re l ' o p p o r t u n i tà e la c o n ve n i e n za d e l le

m e d e s i m e, e m e t t e r le in a cco r do con l e a l t re fa cce n de d e l le

q u a li l a Ca m e ra d e ve i n s t a n t e m e n te o ccu p a r s i, e n on c a-

g i o n ar r i t a r do s o p ra t u t to a l la d i s cu s s io ne d e l le l e ggi di

finanza.

P R E S I D E N T E . I l d e p u t a to Ca r u l ti ha fa co l tà di p a r l a r e.

CA. R U T T I . So no s t a to p r e c e d u to d a l l ' o n o r e vo le d e p u t a to

P is a n e l li i n t o r no a c iò che mi p r o p o n e va di d i r e a l la Ca-

m e r a.

Mi p a re c he i l M in is t e r o, a ve n do e g li s t e s so i n vo ca ta p ie na

e s o le n ne d is cu s s io ne s o p ra u no d ei p iù g r a vi p u n ti d e l la p o-

l i t i c a a t t u a le, s a r e b be q u a si im p o s s ib i le e l i m i n a re da q u e s ta

d i s cu s s io ne n on s o l a m e n te la q u e s t i o ne che si d i ce n a p o l i-

t a n a, ma t u t te q u e l le a l t re q u e s t i o ni che r i gu a r d a no la g r a n de

ca u sa i t a l i a n a.

I o p e r c iò n on g iu d i co co n ve n i e n te di fissare un g i o r no a p-

p o s i to p er t r a t t a re u na q u e s t i o ne che ch i a m e rò p a r z i a l e,

q u a n do la q u e s t i o ne p iù va s t a, la q u e s t i o ne g e n e r a l e, q u e l la

che t u t te l e a l t re c o m p r e n d e, è g ià da t u t t i co n s e n t i t a.

P er m e c r e do va n t a gg io sa la d i s c u s s i o n e, e n on s a rò i o

Page 11: TORNATA DEL 20 NOVEMBRE - Camera

TORNATA DEL 2 0 NOVEMBRE

cer t a m en te co lui che vor rà im p ed ir la, e n on Io vo r r à, sp er o,

n essu no d ella m aggior an za d e lla Ca m er a.

Cr edo im p er la n te di fa r mi in t e r p r e te d ei sen si di qu es ta

m aggior an za r esp in gen d o, come lo ha già r esp in to l ' on or e-

vo le s ign or p r es id en t e, il d u b b io che da n oi si voglia sop p r i-

m ere la d iscu ss ion e. N o, o s ign o r i, n on la vogl ia mo sop p r i-

m ere , la d es id er iamo a n z i, e la p r ovoch ia mo p er chè sa p-

p iamo che la d iscu ss ione p r overà che ogni ci t t ad ino qui p r e-

sen t e, o m in is t r o, o d ep u t a t o, che egli s ia, non ha a vu to che

un in t e n t o, q u e l lo d el b ene d ella p a t r i a, e che a q u es to in -

t en t o, cooie ha con fo r m a to pel p a ssa t o, cosi con fo r m erà p er

l ' a vven ire le op e re e le p a r o le.

P R E S I D E N TE , i l d ep u t a to Lea r di ha facoltà di p a r la r e.

CH IAVES . Dom a n do la p a r o la p er una m ozione d 'o r d in e.

ZIIPPETTJL , Io a veva ch ies to la p a r o la p er un fa t to p e r-

son a le.

P R E S I D E N TE . S ì, ma vi sono an cora t re or a t ori iscr it ti

p r ima di le i.

L E A R D I . Io mi l im it e rò u n ica m en te

P R E S I D E N TE . ( I n t er r om p en d o) Scu s i, il d ep u t a to Ch ia-

ves a ven do ch ies to di p a r la re p er una m ozione d 'o r d in e,

debbo con ced ere a lu i p r ima la p a r o la.

CH M V E S . Io sor go a p r op or re la ch iu su ra di qu es ta d i-

scu ss ion e.

I o n on mi sen to ora in Iena di svo lgere a lu n go qu esta p r o-

p ost a, ma pen so che lo s ta to d e lle cose sia t a le, che ciascu no

debba p er su a d er si fa ci lm en te d e l l 'op p or t u n i tà di ch iu d ere

questa d iscu ss ion e, tan to p iù qu an do si t r a t ta di ch iu d er la

sop ra p r op oste che n on fu r ono fo r m o la le.

P R E S I D E N TE . Essen dosi ch iesta la ch iu su r a, d om an do se

sia ap p oggia t a.

(È a p p oggia t a .)

Al lo r a la p on go ai vo t i.

(È a p p r ova t a .)

Pa re a me che t re s ieno le p r op oste s ta te fa t t e.

La p r ima è del d ep u t a to Zu p p e lt a, il q u a le vo r r eb be che

si fissasse un gio r no per le sue in t e r p e l la n ze; p erò n on p r ima

di lu n ed ì.

La secon d a, del d ep u t a to Boggio, t en d er eb be a r im a n d a re

qu este in t e r p e l la n ze, come p u re qua ls iasi a lt ra d iscu ss ione

r e la t iva a l le con d izioni d e lie P r ovin cie m er id ion a li, s ino a

che sia vota ta la legge di cui è già stata d is t r ibu ita da lla Se-

gr et er ia d ella Cam era la r e lazione d ella Giu n t a, su l l 'au m en to

cioè dei d ecimo di gu e r ra p er le p r ovin cie che n on l 'h an no

an cor a.

La t er za, in fin e, è q u e l la d egli on or evo li Saffi e P isan e ll i,

i qu a li vo r r eb b ero che la d iscu ss ione su lle in t e r p e llan ze r e-

la t ive a lle con d izioni di Napoli segu issero con t em p or a n ea-

m en te a qu e lla che avrà lu ogo n el seno di qu esta Cam era in -

t or no a lla qu est ione di Rom a, su lla p r op osta stessa del p r e-

s id en te del Con siglio.

R o e e i o. Dom an do di p a r la re p er d a re una sp iegazion e.

Dopo le d ich ia r azioni fa t te dai p r eop in a n t i, la m ia p r o-

posta r iesce m eno n ecessa r ia, poiché da una p a r te la legge

d ' im p osta d el d ecimo di gu e r ra essen do d ich ia r a ta d 'u r gen za,

spet ta a lla d i l igen za, sem p re so l leci t a, d e lla n ost ra P r e s i-

d en za il fa re che ven ga sen za r i t a r do in d iscu ss ione ; e d a l-

l 'a l t r a, qu an do si d iscu t erà sui d ocu m en ti sta ti p r esen ta ti

d a l l ' on or evo le p r es id en te del Con s iglio, egli è evid en te che

n on si p ot rà p r eclu d ere la via agli or a t ori i q u a l i, a p r op os ito

di Rom a, vo r r a n no an che p a r la re di Nap oli.

Scopo d ella m ia m ozione era solo q u es t o, d ' im p ed ire che

si fissasse un gio r no p r oss imo p er u d ire le in t e r p e l la n ze d ei

sign ori Zu p p et ta e Riccia r d i, con iscap ito di a l t re qu es t ioni

p iù u r gen ti e p iù p r a t ich e. Se i s ign ori Zu p p et ta e Riccia r di

d es is tono da qu esta lo ro is t a n za, p iù n on è n ecessa r io che si

voti la m ia p r op osta ; con che p er a lt ro r im an ga in t eso che

q u e l le in t er p e llan ze non avr an no lu ogo sa lvo che in occa-

s ione della q u es t ione r om a n a.

E tan to p iù vo len t ie ri r in u n zio a che si voti su lla m ia p r o-

p os t a, d acché an che le sp iegazioni da te poc'an zi d a l l ' on or e-

vo le n ost ro p r es id en te mi fan no sp er a re che la le gge del d e-

cimo di gu er ra ven ga in d iscu ss ione p r ima della qu es t ione

di Rom a.

P R E S I D E N TE . Ella r i t i r a a d u n q ue la sua p r op os t a?

R O &« I O . Mi un isco alla p r oposta P isa n e ll i.

P R E S I D E N TE . Pa r mi che q u es t ' in cid en te p o t r eb be t e r-

m in a re sen za una vo t a zion e, q u a lora i l d ep u ta to Zu p p et ta

an ch 'egli si p on esse d 'accor do ed accet t asse la p r op osta Sa ffi-

P isan ell i. Egli d es id era fa re d e l le in t er p e llan ze su lla con d i-

zione di Nap oli, gli si a p re qu esta via, qu in di p a r mi n on possa

p iù a ver n u lla in con t r a r io.

ZU P P E TTA . Ad er isco a lia p r op osta Sa ffi; q u in d i, come è

evid en t e, m od ifico la m ia p r op os izion e.

Ave vo d om an d a to la p a r o la p er un fa t to p e r s o n a le .. .

P R E S I D E N TE . P a r l i.

ZU P P E TTA . Uno d egli on or evo li co l leghi che p iù gr ida

a lla con cor d ia d iceva : n oi non possiamo ve r a m en te im p ed ire

la p a r o la, p u r ché p erò l ' o r a t o re usi di r a g io n a m e n t o . ..

P R E S I D E N TE . Per m et ta ; q u es ta n on è q u es t ione di fa t to

p er son a le. Se qu es te p a r o le fossero s ta te d ir e t te con t ro di lei

non a vr ei lascia to con t in u ar l ' o r a t o r e. Ella n on ha p r on u n-

zia to che p oche p a r o le, e qu in di n on è p oss ib i le che il d ep u-

ta to De-Blas i is vo lesse r i fe r i r si a le i. Non posso con s id e r a re

che ella sia sta ta p er son a lm en te offesa, e n on posso qu in di

lascia r la con t in u a re a p a r la re su t a le p r op os it o.

ZU P P E TTA . F ra le a lt re cose si è d e t t o: p u r ché si d iscu ta

sen za pass ion e. (R u m o r i )

I o le ho in t ese.

Voci. Qu esto si può d i r e; non è caso di fa t to p er son a le.

P R E S I D E N TE Qu e l le p a r o le esp r im ono un vo to che n on

offen de n essu n o.

ZU P P E TTA . Qu esto è un fa r si giu d ice d e lle in t en zion i.

D IS CU S S IONE DELJ D IS EGN O D I IIE6 CI E P ER P EN-

S ION I A I D E CO R A T I D E LL 'O R D I N E M I L I TA R E D I

S AVOIA ,

P R E S I D E N TE . Al l ' o r d in e del gio r no è la d iscu ss ione d el

d isegno di legge p er assegn am en ti vi t a l izi sui b ilan ci d ei Mi -

n is teri della gu e r ra e della m a r ina ai d ecor a ti d e l l ' o r d ine

m il i t a r e di Savo ia.

(II segr e t a r io Cava ll ini dà le t t u ra del d isegno di legge r e-

la t ivo ai d ecor a ti d e l l ' o r d ine m ili t a re di Sa vo ia .)

La d iscu ss ione gen er a le è a p er t a.

Ha facoltà di p a r la re il d ep u t a to Musolin o.

MU SOLIN O . Io d ich ia ro di a s t en er m i, p er chè sono in ce r to

m odo in t er essa t o.

P R E S I D E N TE . Ha facoltà di p a r la re il d ep u t a to Riccia r d i.

R I CCI A R D I . Ha ch iesto di p a r la re p r ima il d ep u t a to De

Blas i is.

P R E S I D E N TE . I l d ep u t a to De Blas iis vi ha r in u n cia t o.

R I CCI A R D I . Mi t r ovo in ver i tà in un gr a ve im b a r a zzo.

R icu sa re di vo t a re una le gge, la q u a le ha p er iscopo di r i -

com p en sa re i l va lor m il i t a re in un m om en to in cui l ' I t a li a si

ap p r es ta a ll 'u lt im a p r oya, cer to mi r ip u gna a l t a m en t e; ma

Page 12: TORNATA DEL 20 NOVEMBRE - Camera

— I N -

CAMERA DEI DEPUTATI — SESSIONE DEL 1861

dall'altra parte considero in primo luogo l'estrema penuria delle nostre finanze; in secondo luogo che l'impresa italiana non è ancora compita.

Quindi a me parrebbe che questa legge, che approvo in massima, e a cui mi associo di tutto cuore, fosse differita a quando l'Italia sarà tutta unita, perchè allora potremo ricom-pensare molto più degnamente e ampiamente non solo i ca-valieri di Savoia, ma tutti i prodi i quali avranno cooperato col loro sangue al trionfo della causa italiana.

Finirò questo mio brevissimo discorso, protestando contro il titolo di quest'ordine.

Io vorrei che quest'ordine fosse ribattezzato , che si chia-masse Ordine d'Italia, perchè oramai questo nome di Savoia deve sparire del tutto.

Questa provincia ha cessato di essere provincia italiana, e noi dobbiamo creare un ordine che sia eminentemente ita-liano. Il perchè, per le ragioni dette voterei la legge, se credessi il momento opportuno ; ma non la voterei poi mai, se il titolo non fosse mutato.

MEiiiiAMA. Nella prima parte di questa ordinaria Sessione noi ci siamo comportati, per valermi d'una frase del nostro illustre Giorgini, come se fossimo in un'epoca di oasi : cioè invece di dare ordinamento alle finanze, abbiamo pensato a spendere, per non dire spandere, pensando più al beneficio presente che a quello più solido e duraturo dell'avvenire. Io non intendo di recriminare sul passato, ma posso bene asse-rire, senza tema di essere contraddetto, che il paese si aspetta da noi in questa seconda parte della Sessione una riparazione, la riparazione delle nostre finanze. Quindi non è senza grave sorpresa che io veggo iniziati i nostri lavori colla discussione d'una legge portante un nuovo aggravio alle pubbliche fi-nanze.

Ma ritenete, o signori, che nel prendere la parola sopra il presente schema di legge non è mia intenzione di conside-rarlo dal lato del nuovo aggravio imposto alle finanze del re-gno. Tutte ie.volte che nel primo periodo della Sessione io ho parlato per richiamare il pensiero della Camera sopra il su-premo bisogno di portare ordine ed economie nel tesoro na-zionale, io ho sempre dichiarato che le economie dovevano cadere sopra tutti gli altri pubblici servigi e non mai sulle spese indispensabili all'organamento ed al maggiore sviluppo delle nostre forze di terra e di mare. Quindi, se mi preoccu-passe il solo pensiero delle finanze, io avrei prescelto di ta-cere ; ma a questo pensiero altro se ne aggiunge, quello cioè del vero interesse del glorioso nostro esercito ; e per queste due considerazioni io propongo di sospendere la discussione di questo schema.di legge.

Innanzi tutto io ammetto che si possano ritrarre dei van-taggi dagli ordini cavallereschi, quando la giustizia e la par-simonia presiedessero al conferimento delle decorazioni ; ma io non mi esagero, come vorrebbero alcuni, la potenza di questa molla sociale, massime in un paese libero e quando si combatte per una causa nazionale. Domandate al primo im-pero di Francia se, quando ebbe caricati di decorazioni i suoi prodi, esso abbia ottenuto maggiore slancio, maggiori atti di coraggio, più eccellenti capitani di quelli ottenesse la repub-blica ed il giovane Bonaparte. E pur troppo anche quando ab-biate creati più ordini cavallereschi o lautamente dotati di quelli che attualmente esistono, noi avremo a rimpiangere, od a ritenere per grande ventura, di avere in avvenire fatti gloriosi ed uomini benemeriti, quali possiamo vantare nel primo periodo della italiana rigenerazione.

Ma ammettiamo che sia non solo essenziale, ma indispen-sabile al buon organamento di un esercito nazionale l'esi-

stenza di varii ordini con una svariata dotazione, perchè noi dovremo procedere a centoni in una così importante materia? Perchè doteremo piuttosto quest'ordine di Savoia, anziché la medaglia al valor militare?

Prima però di entrare in materia, debbo dire all'onorevole mio amico Ricciardi che noi non possiamo occuparci nè degli statuti, nè del nome che si volle dare a questo ordine mili-tare; lo Statuto dice apertamente che sono mantenuti colle loro dotazioni i preesistenti ordini e che alla Corona sola ap-partiene di crearne dei nuovi. Ma la Camera può intervenire quando si abbisognino dei fondi per ampliazione di dotazioni, o per dotazioni dei nuovi ordini ; allora può vedere se la Co-rona sia stata bene o male consigliata dai ministri responsa-bili, coll'annuire o non ai domandati sussidi. Ma lo Statuto dice pure che gli antichi ordini devono conservare la propria instituzione ed i fondi a quelli assegnati devono essere ap-plicati a norma delle istituzioni stesse.

Ora, domando a voi, o signori, sapete voi quali e quanti fondi sieno assegnati agli ordini cavallereschi che esistevano nelle provincie aggregate? Sapete voi quanti ordini esistano nelle antiche provincie? Sapete voi se quelli e questi ordini sieno mantenuti nella primitiva loro instituzione? A ino' d'e-sempio, sapete voi quante trasformazioni abbia subito l'or-dine militare dei santi Maurizio e Lazzaro? Quale uso si sia fatto o si faccia dei fondi ad esso assegnati ?

Ora5 ritenete pure giusta ed oppurtuna la dotazione che vi si domanda ; non ne nasce però la conseguenza che tale do-tazione debba inscriversi sui bilanci dello Stato. Per fare un tale stanziamento bisogna che il Governo vi dia prima la prova che tutte le dotazioni degli ordini preesistenti sono im-piegate a norma delle loro instituzioni, e checiònulladimeno sono insufficienti ai bisogni. Io credo di non andare errato dicendo che i contribuenti vogliono che sia dato all'esercito quanto richiede il miglior assetto del medesimo; ma intendono pure che prima d'imporre nuovi carichi si vegga scrupolo-samente se sono bene impiegate le dotazioni già esistenti ; giacché, se ciò non fosse, il nuovo carico non cadrebbe a be-neficio dell'esercito, ma di coloro che fruiscono ingiusta-mente di fondi destinati esclusivamente per ordini militari.

Ben mi ricordo che quando nel subalpino Parlamento ci fu domandata una dotazione per pensioni da accordarsi ai deco-rati della medaglia al valore militare, io feci consimili osser-vazioni, ed ottenni che una parte di quelle pensioni fossero pagate dal tesoro dell'ordine mauriziano, del quale ci fa-cemmo presentare il bilancio.

È perciò indispensabile prima di occuparci di tale legge che il Governo ci presenti i bilanci di tutti gli ordini cavalle-reschi esistenti nello Stato, e quando da tale esame sarà fatto chiaro che le dotazioni che ebbero per origine e per destinazione il servizio militare sono insufficienti a dotare largamente questo servizio, allora, ma allora soltanto, ben di buon grado assentiremo ad un nuovo aggravio.

Ma se questo rinvio è domandato su considerazioni finan-ziarie e pel decoro del Parlamento, il quale non può mai vo-tare alla cieca, esso è vieppiù richiesto dal vero interesse e dalla dignità dell'esercito. Infatti nella sua relazione il mi-nistro ci dice che fu ritenuto nella fissazione del numero e nell'assegnamento delle pensioni dalle eccezionali circostanze delle nostre finanze. Ora, perchè fare una legge cosi impor-tante in circostanze eccezionali? Perchè volere che una legge che riguarda il benemerito nostro esercito si risenta di tali preoccupazioni? Perchè fare una legge che dovrebbe avere una grande stabilità in tali condizioni, per cui si dovrà, quando che sia, modificarla o mutarla?

Page 13: TORNATA DEL 20 NOVEMBRE - Camera

T ORNATA DEL 2 0 NOVEMBRE

Qu in d i, s ia p er chè da un p r ofon do esa me d e lla m a t er ia può

for se em er ge re che p er ora s iano su fficien ti al b isogno i fon di

d egli or d ini già es is t en t i, s ia p er d ar cam po al Gover no di

m eglio s t u d ia re la q u es t ion e, on de ved e re se p er a vven t u ra

n on fosse p iù con ven ien te di sos t i t u ire un solo gr a n de o r-

d ine d egno d ella n azione e d el suo eser ci to ai m olt ip l ici o r-

d ini ora es is t en t i, io p r op on go di sosp en d ere la p r esen te d i-

scu ss ion e.

Ed a qu esta p r op os ta sono p u re con d ot to da u n 'a l t ra co n-

s id er azion e. Post och è, a bu on d ir i t t o, si d om an da u na r ea le

fu s ione e n e l le le gg i, e n e l le im p os t e, e n e lle asp ir azion i,

p e r chè n on si fa rà an che una fu s ione di t u t ti q u es ti o r d in i, o,

p er m eglio d i r e, p er chè n on si sop p r im er a n no tu t ti p er far

lu ogo ad un solo e gr a n de or d ine con d egno a lla gr an d ezza

d e ll 'u n ità i t a l ian a?

Come p o t r em mo n oi vo t a re una n u ova d ot azione p er un

n u ovo or d ine ca va l le r esco che i l Min is tero ci d ice che sa rà

so lam en te m om en t a n eo, e s ino a t an to che le finanze d e llo

Sta to siano ta li da p o t er is t i t u ire un o r d ine ca va l le r esco che

r isp on da alla gr an d ezza d e l l ' o r d ine d ella legione d 'on ore in

F r a n cia?

Or a, p r ima che il Pa r la m en to d ebba occu p a r si di qu est ioni

di or d ini ca va l le r esch i, d eve i l Gover no ved ere n e lle P r o-

vin cie, sì a n t ich e, come in q u e l le a ggr ega t e, q u a li s iano i

m ezzi che p er a vven t u ra es is t ono a m ani del Gover no p er

dotazioni di or d ini ca va l le r esch i, e qu an do a vr emo s o t t o cch io

qu esti m ezzi lascia ti dai n ost ri m a ggio r i, e la Cam era con o-

scerà che q u es ti m ezzi n on s iano su fficien t i, a l lo ra sa rà il caso

di d e l ib e r a r e; ma in t an t o, n e l l ' in t e r esse stesso d e l l ' ese r ci t o,

10 d ico che non con viene a d ot t a re i l p r esen te sch ema di legge,

in qu an t ochè noi ve r r e m mo a t oglie r ci di p r o vve d e re in m odo

con d egno in un p r oss imo a vve n i r e.

In fa t ti io cr edo che se agli or d ini ca va l le r eschi si p r ovvede

così a lla sp iccio la t a, è un far loro p e r d e re ogni im p or t an za.

Ad u n q ue sia p e r chè va ri di qu es ti or d ini es is t evano p r esso

di n oi, s ia p e r chè va ri ne es is t evano n e lle P r ovin cie n u o va-

m en te a ggr ega t e, sia poi p er chè m olti di q u es ti o r d ini es i-

sten ti h an no d ei r ed d iti loro p r op r i, s iccome in qu esto caos

di or d ini ca va l le r eschi (d ich ia ro p er m io con to che n on

giu n go a d is t in gu ere i va ri n ast ri che ad ogni p iè sosp in to si

ved ono a l l 'occh ie l lo di q u es to e q u e l lo) è n ecessa r io, come

11 Min istero d es id e r a, che sor ga un solo gr a n de or d ine d egno

della gr an d ezza d el r egno e d ei m er i ti d e l l ' ese r ci to i t a l ia n o,

io cr edo che p er i l m om en to con viene sop r a ssed ere d a ll 'oc-

cu p a r ci di qu esto sch ema di legge, e d om an do n e l l ' in t e r esse

stesso d e l l 'eser ci to che una legge di qu esta fa t ta sia r im a n-

data ad a lt ri t em p i, q u a n do i l Min is tero a vrà dati su fficien ti

in t or no ai va ri or d ini ca va l le r eschi che es is t on o, e p ot rà p r e-

sen t a re uno sch ema che t u t ti l i com p r en d a.

P H R S i n r A T E, Dom an do se la p r op osta sosp en siva del

d ep u t a to Mellana è a p p oggia t a.

(È a p p oggia t a .)

m a s s a r i, relatore. Dom an do la p a r o la.

Come r e la t o re d es id er e r ei di d a re a lcu ni b r evi sch ia r i-

m en t i.

Mi p a re che l ' on o r evo le Mellana n on si sia r eso un con to

esa t to d e lla s ign ificazione di qu esta legge. Egli ha p a r la to

della cr ea zione di un o r d ine n u ovo, d e l l 'a b o l izione dei ve c-

chi or d ini ca va l le r esch i, o che so io : a me p a re che la p r o-

posta d ella q u a le oggi ci occu p ia m o, e di cui la vos t ra Com-

m issione vi p r op one l 'a p p r ova zion e, non ver si m en om a m en te

su lla cr ea zione di un n u ovo or d ine ca va l le r esco, nè su lla fu -

sione di q u es t 'o r d ine con a lt ri che p er a vven t u ra abb iano po-

tu to es is t e r e, o es is t ano t u t t a via in a lcu ne P r ovin cie d ' I t a l ia.

I l p r oge t to di le gge sot t op osto a lle vos t re d e l ib er a zioni vi

d om an da di a ssegn a re una d ot azione ai d ecor a ti d e l le in se-

gne di un or d ine ca va l le r esco già es is t en t e; e q u i, t ra p a r en-

t es i, mi sia con cesso di far r i f le t t e re a l l ' on o r evo le d ep u t a to

Riccia r di che i l t i t o lo d e l l ' o r d ine n on è p u n to q u e l lo di una

p r ovin cia, ma ben sì q u e llo d e l l ' in cl i ta d in ast ia che t u t ti ci

r e gge.

L'on o r evo le d ep u t a to Mellana è en t r a to n e lle con s id e r a-

zioni finanziarie, ma mi p a re che egli m ed es imo sia an d a to

a d d ir i t t u ra con t ro lo scopo che si p r e figgeva di r a ggiu n ge r e,

d ich ia r an do che n on era in vista d e lle con s id er azioni finan-

zia r ie che egli si op p on eva a ll 'a ccet t azione di qu esta p r op osta

di legge.

Qu an do qu esta p r oposta ven ne d iscu ssa n egli u ffic i d e lla

Ca m era e n el seno d ella Com m iss ione che l 'ha esam in a t a, ci

sono sta ti p a r ecchi on or evo li d ep u t a ti i q u a li h an no osser va to

che il r im p r o ve ro che si p o t eva in d ir izza re al Min istero si

e ra q u e l lo, non già di a ve re p r op osto u na d ot azione a l le d e-

cor azioni d e l l 'o r d ine di Sa vo ia, ma ben sì una d otazione che è

ve r a m en te t r op po es igu a.

L'on or evo le Mellana con osce m eglio di me l 'o r igine di q u e-

sto p r oge t to di l e gge: egli sa ch e si t r a t t a, a n zi t u t t o, come è

già d et to n ella r e la zion e, di a d em p iere ad una p r om essa che

è un sacro d eb ito di giu st izia di sod d is fa re ; che qu es ta p r o-

m essa ven ne fa t ta in occas ione d ella sp ed izione di Cr im ea,

del glor ioso even t o, cioè, su cui si è in n a lza to Ped ifizio i t a-

liano ; a me p a re eh e, ap p r ovan do qu esto p r oge t to di le gge,

l ' I t a li a t u t ta si t r ova colloca ta n ella m agn ifica con d izione di

d over sciogl ie re un d eb ito di gr a t i t u d ine con t r a t to d a l l ' a n-

t ico e glo r ioso P iem on t e.

Olt r a cciò, io r a m m en to a l l ' on or evo le Mellana che qu esta

p r op osta ha p u re a vu to or igine dal d es id er io esp r esso da

t u t t i n o i, a l lo r ché l ' on o r evo le gen e r a le Fan ti p r esen tò u na

p r op osta di legge sp ecia lm en te r ivo lt a a p r em ia re un i l lu s t re

sold a to che abb iamo l 'on ore di ch ia m a re n ost ro co l lega. P a r ve

a llo ra a m olti dei n ost ri co lleghi che n on fosse con ven ien te

di con fe r i re u n 'on or ificen za sp ecia le ad un solo in d ivid u o, e

che m eglio va lesse a ccor d a re una d ot azione a tu t ti i p r odi

che p er le segn a la te lo ro azioni di va lo re a vessero m er i t a ta

una d is t in zione ; fu in con segu en za di qu esto d es id er io, posso

d ir e p r essoché ad u n an im ità esp r esso d agli u ffizi , che i l m i -

n is t ro d ella gu e r r a, in a d em p im en to d ella p r om essa da lu i

fa t t a, ven ne a p r esen t a re qu esto p r oge t to di legge.

Qu este sono le p oche r agioni che io cr edo d over a l lega re

p er d im os t r a re a l l ' on o r evo le d ep u t a to Mellana che qu es ta

legge m er i ta an che la sua a p p r ova zion e, e con fido ch e, d opo

a ver le a sco l t a t e, egli m ed es imo vor rà r eced e re d a lla sua

opposizion e.

P H E S i D E i f E. I l d ep u t a to Mellana ha la p a r o la.

m e m j A w a. Ava n ti t u t to osser verò a l l ' on or evo le Ma ssa r i,

i l q u a le su p p on eva che avessi con fu so fr a un or d ine a s t a b i-

l i r e e u na d otazione da d ar si ad un o r d in e, cj ie io n on so

come abb ia p ot u to a t t r ib u i re a me q u es te p a r o le, qu an do ho

d et to a p er t a m en t e, r isp on d en do a l l ' on o r evo le R iccia r d i, che

i l d ir i t t o di cr ea re d egli or d ini ca va lle r eschi a p p a r t iene esclu-

s iva m en te a lla Co r on a; che q u es t 'o r d ine di Savoia fu cr ea to

per m ero d ecr e to r e a le, e che noi ci en t r ia mo p u r a m en te p er

assen t ire sì o no a lla d o t a zion e.

Qu e llo che mi ha m osso a lla p r esen te op p os izion e, se t a le

può d ir s i, sono le p a r o le stesse d ella r e la zione che p r ecede i l

p r oget to di legge p r esen t a to dal Min is t er o, ove è d et to : « sa l-

voch è, p er un giu sto r igu a r do a lle con d izioni d el n ost ro e r a-

r i o , abb iamo n o t evo lm en te r idot ti gli a ssegn a m en t i, in isp ecie

dei gr a di su p er io r i, m en t re p e rò d 'a lt ra p a r t e, » ecc.

Page 14: TORNATA DEL 20 NOVEMBRE - Camera

— 1 4 —

CAMERA DEI DEPUTATI — SESSIONE DEL 1 8 61

Da qu este p a r o le si scor ge che il Min istero si t r ova n ella

n ecessità, davan ti a ll 'am p lia to eser cit o, davan ti ai fa t ti g lo-

r iosi da esso com p ia t i, di d a re un ord in am en to an che agli or-

d ini cava ller esch i.

Or a, questi or d ini cava ller eschi sono m olt ip lici . P r en d en do

esem p io da a lt re n azion i, sem bra p iù con ven ien te di dare un

solo or d in am en t o, e di dar lo com peten te a lla gran dezza della

n azione e d e ll 'eser cit o. Or a, per chè a lla vigi l i a di questa r i -

forma voi ver r e te dom an dan do un assegn am en to per un ' ist i-

tuzione com p iu tasi a lcuni anni or son o, come d iceva l ' on o-

r evo le Massar i, quasiché si ven isse qui a pagare p er le an t iche

Provin cie un deb ito con t ra t to ver so i p rodi della gu er ra di

Cr im ea ? Noto solo che là si com bat tè per la causa ita liana e

non pel solo P iem on te.

Ma noi che abbiamo appun to ved u to da vicino i l m odo col

qu a le si d iede esecu zione a qu ella n u ova in s t i t u zion e, a b-

b iamo visto che le decor azioni di qu est 'or d ine fu r ono date

per la gr an par te non a qu elli ch 'er ano it i in Cr im ea, ma a

qu elli che avevano vedu ta la Tau r ide come m e, e questo

si faceva nel m om en to stesso della sua cr eazion e. E, qu an do

mi obb ligasser o, d ir ei il n ome di m olti che por tano questa

on ora ta in segn a, e la por tano m er it am en t e, ma per t u t t 'a lt ro

m er ito che per qu ello d 'aver com bat tu to in Cr im ea. E ciò

d ico u n icam en te p er r isp on d ere a l l 'on or evo le Massa r i, se-

con do le par ole del qu a le p a r r ebbe che noi per questo asse-

gn am en to ve r r em mo a sd eb it a r ci ver so i soldati che n ob i l-

m en te p or t a r ono le a r mi in qu e lle lon tane r egion i. Ma qu ello

a cui non ha r isp os t o, e a p p os i t a m en t e, c r e d o, l 'on or evo le

Massar i, e che è appun to la r agione p r in cip a le, si è che la

Cam era , per quan to sia p ropen sa a l l ' ese r ci t o, non d eve m ai

fa re le cose di s la n cio, ma p on d er a t am en t e. O r a, d ico i o ,

per chè vot er em mo noi una dotazione p er un or d ine ca va lle-

r esco, quan do non sapp iamo qu a li siano i m ezzi che stan no a

d isposizione della Corona p er tu t ti questi or d in i?

I o non voglio t r a t t en ere la Cam era p r esen tan dole tu t ti gli

ord ini cava lier eschi che sono n ello St a t o, pa r lerò solo d e l-

l 'or d ine m au r iziano , e dom an derò se q u es t 'o r d in e, a n ome

dello Sta tu to stesso, i l qua le vuole che gl' in s ign iti d e ll 'o r d ine

st iano n ello Sta to, ed i fon di siano spesi come è stab ilito da lle

is t it uzion i, se qu est 'or d ine siasi m an ten u to qua le era al tem po

della sua is t it u zion e? Se sia t en u to qu a le ord ine m i l i t a r e,

qu a le d oveva esser e? E che ver am en te lo si ten esse per ta le,

r icor d erò che vi er ano in qu esto r ecin to dei r app resen tan ti

di qu e ll 'o r d ine m ed esimo i qua li assen t ivano a lla m ia p r o-

posta, a llor ché io dom an dava che gli assegn am en ti vita lizi da

farsi a qu elli che er ano decora ti delia m ed aglia al va lor m i-

lit a r e d ovessero p r ima essere p r esi su quan to era d ispon i-

b ile dai fon di di q u e ll 'o r d in e, an ziché da lle fin an ze.

La Cam er a, p er far le cose come d eve, essa che dovrà pur

t r oppo p or t a re fr a poco la sua opera finanziaria ad aggr avio

di t an te classi di c i t t a d in i, d eve d im ost r a re che mai ven ne

m eno a qu esto p r in cip io.

Tu t ti i n osìri con n azion a li d ivider an no con noi l' idea di

d a re un p r em io ai soldati che bene hanno m er it a t o, ma n es-

suno pot rà ap p r ova re qu el Par lam en to che abbia stan zia to

an che a p rò d e ll 'eser cito una som m a, quan do questa som ma

si potesse p r en d ere d iver sam en t e, non lascian do d are u n 'a lt ra

dest in azione a lle r en d ite d elle is t it uzioni cava ller esche che

esistono n elle var ie p r ovin cie d ' I t a lia.

I o non so com p r en d ere come non sia accolta la m ia p r o-

posta sospen siva. la qua le ha i l gr an de scopo di p r ova re ai

con t r ibu en t i, che d ovr emo a ltam en te aggr ava r e, che se sen-

t iamo il debito che abb iamo ver so l 'eser cit o, e vogliamo ad em-

p ier lo, p r ocu r iamo però di far lo in m odo da non aggr avar le

finanze dello Sta to, cioè ser ven doci delle dotazioni dei va ri

ord ini cava ller eschi che esistono in I t a lia, tan to p iù che in

tal m odo pot remo au m en t a re la dotazione ai decora ti d e ll 'o r-

d ine m ili t a re di Savoia.

Qu indi io, n ell ' in t er esse dei con t r ibu en ti e n ell ' in ter esse

d ell 'eser cito m ed esim o, insisto perchè sia sospesa la votazione

sul p r esen te sch ema di legge.

p r e s i d e i t e. i l m in ist ro della gu er ra ha facoltà di p a r-

la r e.

inKi.ii.ft . r o v e r e, m inistro per la guerra. Ho ch iesto di

p a r la re solam en te per fa re u n 'osser vazione sopra una cosa

det ta d a ll 'on or evole Mellan a.

Egli si oppone a lla dotazione d ell 'or d ine m ilit a re di Savoia,

per chè d ice che qu an do fu ist itu ito nel tem po della gu er ra

di Cr im ea ne fu r ono fr egia ti a lcuni che non facevano p a r te

di quella sped izion e. Io osservo a ll 'on or evo le p r eop in an te che

n el decr eto che cost it u isce qu ell 'o r d ine è det to che in qu ella

cir costan za potevano essere n om in ati a lcuni m ilit a r i già be-

n em er iti del paese ; e si aggiu n ge che an che in tem po di pace

pot ran no ta luni u fficia li essere d ecor a li di qu e ll 'o r d ine per

r i levan ti e d ist in ti ser vigi resi a llo Sta to.

Questo avviene an che r ispet to a ll 'or d ine con sim ile della

legion d 'on ore di Fr an cia, i cui d ecor a ti sono d ota li ed in cui

m olte decorazioni si dan no p er ser vizi resi in tem po di p ace.

m e m l a n a. Ch iedo di p a r la re per dare uno sch ia r im en to.

La m ia p roposta di sospen sione n on ai fonda su l l ' a r go-

m en to che le n u ove decorazioni d e ll 'or d ine di Savoia sieno

sta te da te in m odo non al tu t to con for me a lla pubb lica op i-

n ion e, ed a chi non pose mai p iede su lle sp iagge del m ar

Nero ; io ho fa t to a llu s ione a ciò al solo scopo di r isp on d ere

a ll 'on or evole Massar i, i l qu a le voleva in d u r re la Cam era a

vota re questa legge qu a le un d eb ito ver so i p r odi che h an no

com bat tu to in Cr im ea. Le parole d e ll 'on or evo le m in ist ro ven-

gono qu in di in m io appoggio. Ma la m ia p roposizione di so-

spen sion e, r ip e t o, si fonda su q u es t o, che si debba far p r ima

luce am p ia sopra tu t ti gli ord ini cava ller eschi esisten ti in

I ta lia, e per chè la n uova legge or gan izza t r ice di questa m a-

ter ia d ev'essere fa t ta in m odo am pio e con d egno d e ll 'eser cit o,

i l che non si fa r ebbe con questo sch ema di legge.

d e i ^ l a r o v e r e, m inistro per la guerra. Allor a la p r o-

posta di sospen dere è in u t i le.

p r e s i d e n t e. Pon go d u n que ai voti la sospen sione stata

p roposta dal d epu ta to Mellan a, la qu a le con s is ter ebbe n el

sospen d ere la d iscussione sul p r esen te schema di legge, fin-

ché sia m eglio r icon osciu ta la dotazione d egli a lt ri ord ini ca-

va ller eschi esisten ti in I ta lia.

(Non è ap p r ova t a .)

Con su lto d u n que la Cam era se in ten da passare alla d iscu s-

sione degli a r t ico li.

(La Cam era passa a lla d iscussione d egli a r t ico li .)

m a s s a r i, relatore. Pr ima di p r oced ere a lla d iscussione

degli a r t i co l i . ..

R i c c i a r d i. Non siamo p iù in n u m er o.

p r e s i d e n t e. Un m om en to fa lo er avam o, ed io ho p re-

gato i s ign ori depu ta ti a voler r im a n ere n ella sa la.

Farò a vver t i re i s ign ori depu ta ti che si t r ovano n elle a lt re

sale a vo ler r ien t r a re n e ll 'au la.

m a s s a r i, relatore. P r egh er ei in tan to i l s ign or m in ist ro

per la gu er r a, a n ome di a lcuni com pon en ti la Com m ission e,

ad avere la com p iacen za di d ich ia r a re se egli m an ten ga la

d ich ia razione già fat ta d a ll 'on or evole suo p r ed ecessore in -

torno a ll'am p liazione del ben eficio della d ecor azione an che

ai sem p lici solda t i.

K»E&i< A r o v e r e, m inistro per la guerra. Pr ima di ve-

Page 15: TORNATA DEL 20 NOVEMBRE - Camera

T ORNATA DEL 2 0 NOVEMBRE

nire a lla Ca me ra ho e s a mina to il de c r e to r e la t ivo a lla cos ti-

tuzione dell'ordine militare di Savoia, ed ho appunto portato

la mia attenzione sul § 37. La redazione di esso mi sembra

tale da escludere ogni ambiguità, poiché, mentre in tutti gli

articoli del decreto dove si parla delle persone alle quali si

può conferire l'ordine e delle condizioni in cui debbano tro-

varsi coloro che hanno da essere insigniti, si trovano sempre

le pa r o le: uffizia li , uffiziali superiori, uffiziali generali ; in

quest'articolo soltanto s'usa l'espressione: il militare di qua-

lunque grado.

Io credo veramente che con siffatta dizione si cominci per

intendere il semplice soldato che occupa il primo grado della

milizia e si risalga sino al generale d'armata, che ne con-

seguì il sommo.

La Commissione all'incontro reputa che tal senso non si

possa dare alla parola grado, ma che questa indichi una po-

sizione superiore a quella del semplice soldato, e che quindi

il primo grado sia quello di caporale, e l'ultimo quello di ge-

nerale.

Essendovi quindi qualche dubbio a tal riguardo, rinnovo la

dichiarazione già fatta dal mio predecessore e presenterò, ove

occorra, un decreto che estenda ai semplici soldati la facoltà

di poter ottenere questa decorazione.

c u « i a . Io credo non potervi essere dubbio che la condi-

zione di soldato sia per sè stessa un grado. Per convincerne

la Camera mi limiterò ad una sola considerazione.

Fra le pene che dai Consigli di guerra s'infliggono al sol-

dato, avvi quella della degradazione. Ora, se la qualità di

semplice soldato non fosse effettivamente un grado, è mani-

festo che esso non potrebbe essere degradato. Del resto, nel-

l'esercito, quando si usa l'espressione: militare di qualunque

grado, vi s'intende sempre compreso il semplice soldato.

Perciò mi pare che sarebbe assolutamente inutile un decreto

in proposito.

» E L L A , h o v k r e , ministro per la guerra. L'osservazione

del deputato Cugia mi richiama alla memoria un'avvertenza che

io voleva fare, e sulla quale mi fondava per non promuovere la

promulgazione d'un decreto. Se nelle parole: militare di qua-

lunque grado non intendiamo che sia compreso il semplice

soldato, ci troveremo imbarazzati riguardo a molte leggi, a

molti decreti in cui trovasi la stessa espressione. Io aveva

perciò stabilito di non ricorrere per questo alla pubblica-

zione d'un decreto. Se però la Camera lo stimerà necessario,

si farà ; ma credo che ciò non sia conveniente.

m a s s a r i, relatore. Domando la parola per uno schiari-

mento personale.

Io dichiaro che nel fare le mie osservazioni all'onorevole

ministro della guerra parlava a nome di alcuni miei colle-

glli della Commissione, ma che il mio parere anticipatamente

era conforme a quello espresso dagli onorevoli generale Della

Rovere e generale Cugia.

p r e s i d e n t e, Dunque darò lettura dell'articolo primo :

« Il Governo del Re è autorizzato ad assegnare sui bilanci

della guerra e della marina il numero di pensioni indicate

nell'articolo seguente ai militari dell'esercito o della marine-

ria, ai quali sia stata o sarà concessa la decorazione dell'or-

dine militare di Savoia, riordinato col regio decreto 28 set-

tembre 1855. »

Lo metto ai voti.

(La Camera approva. )

« Art. 2. Le pensioni saranno di lire 250 annue per le de-

corazioni del grado di cavaliere . . . »

Metterò in votazione gli alinea separatamente, salvo poi a votare tutt'insieme l'articolo.

Se ne s s uno d o m a n da la p a r o la, po ngo ai vo ti q ue s t ' a line a,

n i s an d o n a t o. Io, lungi di appoggiare la sospensione

della legge, proporrei di portare la pensione pei cavalieri

daL. 250 a L. 300, parendomi la cifra troppo meschina.

m a s s a r i, relatore. Questa osservazione è stata ancora

fatta nel seno della Commissione.

Essa ha riflettuto che, siccome in un susseguente articolo

è conceduto il beneficio della pensione anche alla vedova

e agli orfani dei militari, così ha creduto, appunto per la con-

siderazione finanziaria a cui ha fatto allusione con tanto

calore il deputato Mellana, di doversi astenere dal proporre

un aumento.

» E i i i i A k o t e b e, ministro per la guerra. Io farò una os-

servazionesu questa domanda di aumentare da 250 lire a 300

la pensione per la decorazione del grado di cavaliere.

Io credo che sia miglior consiglio il fare poi un aumento

(come mi riservava di proporre in fine) de! numero delle pen-

sioni dell'ultima categoria, e così, invece di 400, fissarne 500,

appunto per poter esser più larghi verso i semplici soldati.

In quanto poi al vantaggio che si fa di estendere la pensione

di quest'ordine alle vedove, io mi riservo di oppormivi,

quando verrà in discussione l'ultimo articolo.

p r e s i d e n t e. Metterò a' voti la proposta del deputato

Di San Donato, il quale chiede che invece di lire 250 annue

per la decorazione di cavaliere si debbano assegnare lire 300.

D E i i i i A r o v e r e , ministro per la guerra. Domando la

parola.

p r e s i d e n t e. Ha facoltà di parlare.

DEK1K1A r o v e r e , ministro per la guerra. Io natural-

mente, se la Camera vorrà accordare 300 lire di pensione ai

semplici militi, accetto questo favore. Dico però unicamente

che, se la Camera vuol tenersi in via economica, preferisco

aver 500 militi semplici a lire 250, piutiostochè 400 a

lire 300.

d i s an d o n a t o. Io proponevo un aumento sulla pensione

dei semplici militi, perchè avevo idea di rivalermene sa quella

degli ufficiali superiori, ricchi già troppo di forte stipendio»

p r e s i d e n t e. Insiste sulla sua proposta?

d i s an d o n a t o. Insisto perchè sia messa ai voti, riser-

bandomi di appoggiare l'aumento che propone il ministro

della guerra di portare da 400 a 500 il numero dei cavalieri.

Ricc ia rdi. Mi pare che, volendosi assolutamente votare

questa legge, si debba cercar modo di democratizzarla al

possibile.

Io vorrei che una sola pensione fosse concessa tanto ai

semplici militi, quanto agli ufficiali superiori.

Io trovo che generale e soldato espongono egualmente la

loro vita, e non vedo il perchè la vita del semplice fantac-

cino, il quale non ha neppure la soddisfazione di tramandare

il suo nome alla storia, debba non essere considerata come

quella del generale, il cui nome va per le bocche di tutti.

Per conseguenza domando formalmente che la pensione sia

fissata indistintamente per tutti i decorati dell'ordine a lire

250 annue od anche a lire 300, siccome proponeva testé l 'o-

norevole Di San Donato.

p r e s i d e n t e. L'onorevole Ricciardi chiede la soppres-

sione di tutte le distinzioni. Questa proposta essendo molto

più larga, la metterò dapprima ai voti. Se è adottata, cessa

ogni questione di cifra.

D E i i i i A r o v e r e , ministro per la guerra. Domando la

parola.

p r e s i d e n t e. Ha facoltà di parlare.

D E i i i i A r o v e r e , ministro per la guerra. Io veramente

sono un poco interessato in questa questione, coprendo una

Page 16: TORNATA DEL 20 NOVEMBRE - Camera

— 1 6 —

CAMERA DEI DEPUTATI SESSIONE DEL 1 8 6 1

carica superiore in quest'ordine ; quindi non è senza esitanza che io sorgo a parlare a questo riguardo. Nulladirneno stimo mio debito il dichiarare che la proposta del deputato Ric-ciardi non la posso accettare in modo alcuno.

Il Parlamento deve proporre delle ricompense, per quanto si può, in proporzione dei servigi resi. Ora sarebbe strano che un generale, il quale ebbe un merito tale da ricevere una decorazione di grande uffiziale, sia poi compensato con un assegno di lire 2S0.

Questi ufficiali generali non hanno uno stipendio lautis-simo ; essi devono spendere molto più che il soldato per le loro famiglie. Il sistema che si vorrebbe proporre, allargan-dolo molto, ci condurrebbe quasi alla divisione dei beni u-guale per tutti, il che non è. certamente nell'intendimento della Camera.

i t i c c i A R D i . Non posso lasciare senza risposta l'onorevole ministro per la guerra.

Non è mia mente il dare nel comunismo colla mia proposta; io intendo solo di consacrare il gran principio di uguaglianza; 10 vorrei che si adottasse il sistema che esisteva in Francia sotto Luigi Filippo, quando i soli soldati avevano 250 fran-chi all'anno, perchè si supponeva che un generale, avendo un largo stipendio, non aveva bisogno di cotal somma. E poi-ché il signor generale parlò di una distinzione da farsi tra i semplici soldati ed i generali, io dirò che questi ultimi non dovrebbero avere neppure un soldo, mentre i soli militi do-vrebbero essere pensionati.

PRESIDENTE. Metto ai voti la proposta del deputato Ric-ciardi, di cui la Camera conosce già il tenore.

(Non è approvata.)

Metto ai voti la proposta del deputato Di San Donato, che vorrebbe che si portasse a lire 300 la pensione per la deco-razione del grado di cavaliere.

(Non è approvata.)

Dunque, se nessuno domanda la parola, s'intenderà fissata in lire 250 annue la pensione per la decorazione del grado di cavaliere.

(Approvato.) « Lire 400 annue per le decorazioni del grado di uffi-

ciale. »

(Approvato.) « Lire 800 annue per le decorazioni del grado di commen-

datore. »

(Approvato.) » L. 1,500 annue per le decorazioni del grado di grande

ufficiale. »

(Approvato.) « Lire 2,000 annue per le decorazioni del grado di gran

croce. » (Approvato.) « Il numero dei pensionati non potrà eccedere : « 400 per i cavalieri. » Qui il ministro della guerra ha già detto che voleva pro-

porre una variazione.

DEIÌIÌJL ROVERE, ministro per la guerra. Ho già espresso 11 desiderio che questo numero sia portato a 500, appunto per poter essere più larghi verso i semplici soldati. Attualmente il numero dei decorati di questo grado è di 453; quindi ecce-derebbe già il numero proposto in questa legge. Se pertanto la Camera desidera che si possa largheggiare alquanto verso i soldati, io la prego di accordarmi l'aumento di cento decora-zioni in questo grado, locchè richiederebbe di aggiungere 25,000 lire alle 220,000 che si domanderebbero per la dota-zione.

»»RESIDENTE. La Commissione aderisce? MASSARI, relatore. Sì, aderisce. PRESIDENTE. Metto ai voti la nuova proposta del Mini-

stero.

« 500 per i cavalieri. » (È approvata; quindi si approvano) : « 100 per gli uffiziali. » « 40 per i commendatori. » « 20 per i grandi uffiziali. » « 10 per i gran croce. »

Metterò ora ai voti l'intero articolo 2, colla modificazione sovra adottata.

(È approvato.)

« Art. 4. Saranno privati dell'assegnamento quei militari che, sia in virtù dello statuto dell'ordine, sia in virtù delle leggi vigenti, saranno decaduti dal diritto di fregiarsi della decorazione.

« Sarà sospeso durante la pena il godimento dell'assegna-mento ai decorati che scontino una pena afflittiva per reato che non li renda indegni di appartenere all'esercito, o che prestano servizio di punizione in un corpo disciplinare. »

(E approvato.)

« Art. 5. Venendo a morte un membro dell'ordine militare di Savoia, l'assegnamento di cui il medesimo era provveduto verrà corrisposto alla di lui vedova durante il suo stato vedo« vile, ed in mancanza di questa ai figli minorenni cumulativa-mente, finché il più giovane di essi sia giunto a maggiore età.

« La continuazione dell'assegnamento sulle decorazioni dell'ordine militare di Savoia alle vedove ed agli orfani sarà regolata dalle norme determinate dalla legge sulle giubila-zioni dell'armata di terra del 27 giugno 1850. »

REKIXTA ROVERE, ministro per la guerra. Io credo di dover domandare che questa estensione delle pensioni alle vedove ed ai figli non sia ammessa dalla Camera. Il numero delle decorazioni è molto limitato.

Ho accennato or ora che dei militi già si hanno 450 de-corati.

Ove sorga una nuova guerra, presto compiremo il nùmero di 500.

Ora se questi militi tramandano alle loro vedove ed ai loro figli la pensione, questa sarà impegnata per 25, per 30 anni ancora, e quindi per tutto questo lasso di tempo non si potrebbero quasi dare decorazioni, né pensioni a quelli che le meriterebbero per le loro azioni di valore.

Né nella legione d'onore di Francia, né in alcuno altro ordine le pensioni passano alle vedove ed ai figli.

Io credo che, avendo limitato il numero delle croci che possono avere pensione, debbono essere escluse le vedove dal godimento della medesima.

PRESIDENTE. La Commissione aderisce? Se aderisce, non è più il caso di mettere ai voti quest'ar-

ticolo.

MASSARI, relatore. La Commissione è ridotta a piccola frazione, però la maggioranza dei presenti aderisce.

PRESIDENTE. Siccome si tratta d'una proposta ch'è

stata fatta dallo stesso ministro, se egli la ritira (Il ministro della guerra s'alza per parlare.)

MASSARI, relatore. Perdoni il signor ministro della guerra. Non è la Commissione che ha proposto quest'ar-ticolo

UGLLI ROVERE, ministro per la guerra. Era proposto dal mio predecessore.

Però se la Camera vuole discutere la cosa, io non mi op-pongo.

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TORNATA DEL 20 NOVEMBRE

Io espongo solo le difficoltà nelle quali si troverà il mio successore, e quanti altri successori verranno ancora.

Per 15 o 20 anni essi non potranno largheggiare di que-ste pensioni con quelli che le meritassero, e se la Camera vuole essere più favorevole alle vedove ed ai figli di costoro che hanno compiuti atti di valore, o fatte distinte operazioni militari, può disporre che le pensioni da assegnarsi alle ve-dove ed ai figli passino sul bilancio delle finanze, e siano tolte da quello stabilito per le decorazioni dell'ordine di Sa-voia. Senza di ciò lo non posso accettare questa proposta del mio predecessore, e, per quanto duro ciò possa sembrare, desidero che la Camera non l'accolga.

PRESIDENTE. La Commissione dunque non insiste. MASSARI, relatore. La Commissione non insiste. Mi

dispiace solamente che in questo modo viene meno uno degli argomenti che io aveva allegato per sostenere l'esigua somma della pensione assegnata ai cavalieri.

PRESIDENTE. Non vi sarebbe perciò più nulla da met-tere ai voti. Il signor ministro ritira pure l'articolo 6 sullo stesso argomento?

DELLA ROVERE, ministro 'per la guerra. Certamente, chè si riferisce puramente alle vedove ed agli orfani.

PRESIDENTE. Ora si procederà allo scrutinio segreto su questo progetto di legge.

SOLAROLI . Io dichiaro che mi astengo dal votare. (Segue la votazione.) PRESIDENTE.Non essendovi un numero sufficiente di

voti per la validità della votazione, si procederà ad un nuovo squittinio nella tornata di domani.

Avverto i signori deputati che gli uffici sono convocati do-mani alle dieci per costituirsi, e siccome saranno distribuiti

circa trenta verbali di nuove elezioni, si potrà esaminarli e presentare la relazione sopra una parte di essi nella tornata di domani.

COMUNICA®ION E DI UN TRATTAT O DI NAVI&AKION E E COMMERCI O COLLA REPUBBLICA DEL SAL-VADOR.

PRESIDENTE, Il signor ministro dei lavori pubblici ha facoltà di parlare per fare una comunicazione alla Camera.

PERUZZI , ministro pei lavori pubblici. Ho l'onore di presentare alla Camera, a nome del ministro degli affari esteri, il regio decreto che approva il trattato di amicizia, di navigazione e di commercio colla repubblica del Salvador.

PRESIDENTE. La Camera dà atto al signor ministro della presentazione di questo trattato.

La seduta è levata alle ore 4 1/2.

Ordine del giorno per la tornata di domani :

Votazione sopra il progetto di legge relativo agli assegna-menti ai decorati dell'ordine militare di Savoia.

Discussione dei progetti di legge : Alienazione di beni demaniali. Estensione della sovrimposta del decimo di guerra a (ulte

le Provincie del regno.

CAMERA DEI DEPUTATI — Discussioni - 2» Periodo