Torcello

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TORCELLO Torcello è una delle più antiche isole abitate della Laguna Veneta. Era una dei più forti e prosperi insediamenti della laguna, ma l’espansione di Venezia e dei mutamenti ambientali avversi ne hanno contribuito al declino. Torcello è diversa da tutte le altre isole: non ci sono calli, campi, fondamenta,poche case ma canali e grandi zone incolte. Torcello era popolata già durante il periodo romano; nel V secolo d.C. vi giunsero gli abitanti di Altino, scappati dalle invasioni degli unni. Passato il pericolo molti degli altinati ritornarono alla loro città, ma due secoli dopo, sotto la pressione dei longobardi, ritornarono nell’isola e vi si stabilirono. Nella fuga portarono anche le reliquie del primo vescovo di Altino, sant’ Eliodoro, che divenne protettore dell’isola. Nel X secolo Torcello era una delle più importanti isole della laguna, era indipendente dal punto di vista amministrativo e contava su alcune fiorenti attività produttive (le saline e una notevole industria della lana). Nel 1300, però, a causa di alcuni lavori di sistemazione idraulica che cambiarono il corso delle acque dei due fiumi, molte zone si trasformarono in paludi e la malaria costrinse numerosi abitanti a trasferirsi nella vicina Venezia. Nel 1680 anche il vescovo spostò la sua sede a Murano e poco a poco l’isola si spopolò. Figura 1 : planimetria di Torcello Torcello è situata a nord di Burano, al centro di una zona di barene, delimitata a sud-ovest dal canale dei Borgognoni-canale di Burano, a sud- est dal canale di Sant'Antonio e a nord dal canale di Torcello. A nord e ad est confina con le paludi della Rosa e della Centrega. Attualmente l’isola conta solo 18 residenti, anche se le bellezze del patrimonio 1

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TORCELLO

Torcello è una delle più antiche isole abitate della Laguna Veneta. Era una dei più forti e prosperi insediamenti della laguna, ma l’espansione di Venezia e dei mutamenti ambientali avversi ne hanno contribuito al declino. Torcello è diversa da tutte le altre isole: non ci sono calli, campi, fondamenta,poche case ma canali e grandi zone incolte. Torcello era popolata già durante il periodo romano; nel V secolo d.C. vi giunsero gli abitanti di Altino, scappati dalle invasioni degli unni. Passato il pericolo molti degli altinati ritornarono alla loro città, ma due secoli dopo, sotto la pressione dei longobardi, ritornarono nell’isola e vi si stabilirono. Nella fuga portarono anche le reliquie del primo vescovo di Altino, sant’ Eliodoro, che divenne protettore dell’isola. Nel X secolo Torcello era una delle più importanti isole della laguna, era indipendente dal punto di vista amministrativo e contava su alcune fiorenti attività produttive (le saline e una notevole industria della lana). Nel 1300, però, a causa di alcuni lavori di sistemazione idraulica che cambiarono il corso delle acque dei due fiumi, molte zone si trasformarono in paludi e la malaria costrinse numerosi abitanti a trasferirsi nella vicina Venezia. Nel 1680 anche il vescovo spostò la sua sede a Murano e poco a poco l’isola si spopolò.

Figura 1 : planimetria di Torcello

Torcello è situata a nord di Burano, al centro di una zona di barene, delimitata a sud-ovest dal canale dei Borgognoni-canale di Burano, a sud-est dal canale di Sant'Antonio e a nord dal canale di Torcello. A nord e ad est confina con le paludi della Rosa e della Centrega. Attualmente l’isola conta solo 18 residenti, anche se le bellezze del patrimonio archeologico ne fanno un luogo molto frequentato dai turisti di tutto il mondo.

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Figura 2: Vista dall' alto di Torcello

Storia

Come dimostrano scavi archeologici abbastanza recenti, sull’ isola si era insediato un gruppo di persone fin dei primi secoli dell’ Impero Romano. Nel quinto e nel sesto secolo, la popolazione diminuì per colpa di alcune calamità naturali (Rotta della Cucca). Lo sviluppo della popolazione riprese piede nel settimo secolo, grazie anche ad alcuni lavori di bonifica e arginatura, che resero più sicura l’ isola. In quel secolo risalgono anche delle tracce di frutteti e vigneti e un’ officina vetraia. La prima dimostrazione del toponimo risale al 840, con il nome “Torceli”. Nel decimo secolo Torcello era una delle teste di ponte per il commercio veneziano nel mar Adriatico. In quei secoli venne costruita la Chiesa di Santa Fosca, e Torcello costituì il principale centro di lavorazione della lana nel Ducato di Venezia. Il governo della città era affidato a due Consigli : uno maggiore e uno minore, affiancati dal Podestà. A partire dal 1400 iniziò il declino della città , l’ impaludimento della zona della laguna dove è situata rende l’ aria malsana, e le pestilenze del trecento e del cinquecento decimano la popolazione, Da allora la popolazione è in costante calo, per colpa della scomoda posizione dell’ isola.

Edifici importanti :

Palazzo dell’Archivio e Palazzo del Consiglio

I due palazzetti gotici che sorgono di fronte alle chiese sono le uniche testimonianze della grandezza di un tempo. La costruzione con il portico ed una trifora gotica era al sede dell’Archivio , dove venivano conservati i documenti. Il palazzetto accanto, con il piccolo campanile e la scala esterna gotica, un tempo ospitava il Consiglio. Oggi le due costruzioni sono la sede del museo dell’Estuario e vi sono conservati preziosi reperti antichi rinvenuti durante gli scavi.

Ponte del diavolo

Come a Venezia e a Murano anche a Torcello c’erano edifici come palazzi, chiese, alcuni mulini e anche alcune ville. Oggi sono ben pochi edifici rimasti,tra cui due ponti. Il primo che si incontra appena scesi dal vaporetto è chiamato “Ponte del diavolo”caratterizzato da essere senza parapetti. La leggenda dice che sia stato costruito in una sola notte dal diavolo in persona.

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Figura 3 : il Ponte del Diavolo a Torcello

Cattedrale di Santa Maria Assunta

E’ il principale edificio religioso dell’ isola di Torcello, nonché la cattedrale della sua sopressa diocesi. L’ edificio è a pianta basilicale, in stile bizantino. Sorge quasi isolata al centro dell’ isola. È vicino alla basilica di Santa Fosca, con questo edificio e un altro oggi scomparso (Battistero di San Giovanni) costituivano un unico complesso religioso. La chiesa viene eretta nel 639 su ordine dell’ Esarca di Ravenna per dare una nuova sede alla diocesi di Altino. La cattedrale viene ampliata per la prima volta nell’ 826 e riconsacrata alla Santa Maria Assunta nel 1008. Il complesso ha il tipico schema paleocristiano, la facciata è composta da 12 lesene (specie di colonna attaccata alla facciata con funzioni solo decorative), collegate da archetti a tutto sesto in alto. Al centro è presente il portale di marmo con gli stipiti dell’anno mille. Il campanile sorge su un prato, e l’ oratorio poco distante sorge sul luogo della chiesa di San Marco. L’ interno della chiesa è diviso in 3 navate da 18 colonne con capitelli corinzi. La parete interna della facciata è occupata da un grandioso mosaico bizantino di autore ignoto che rappresenta il giudizio universale. La posizione del grande mosaico, incombente sull’ingresso, ne faceva un monito ai fedeli che lasciavano la cattedrale intimoriti da quella visione apocalittica. Al centro dell’ abside si erge l’ altare maggiore, custodisce le spoglie di Sant’Eliodoro. A sinistra dell’ altare è presente un’ iscrizione su pietra risalente alla costruzione della chiesa, primo documento di storia veneziana.

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Figura 4 : la cattedrale di Santa Maria Assunta

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Chiesa di Santa Fosca

Del complesso di edifici romanici che circondava la cattedrale di Torcello rimane solo la chiesa di S.Fosca, edificata tra l’anno 1000 e il 1100 d.C. come tomba dell’omonima martire ravennate. L’ edificio ha una pianta a croce greca, con 3 navate con absidi , splendido esempio dello stile veneto- bizantino. L’ edificio è circondato da un porticato semiottagonale su cinque lati. Lo spazio interno è simmetricamente scandito attorno a un quadrato centrale. Gli archi sono retti da colonne a piede rialzato con eleganti capitelli bizantini. La chiesa è sovrastata da una cupola circolare. In origine non era un chiesa ma un “martyrium” cioè un luogo dove erano conservati e venerati i resti di un martire.

Figura 5 : La chiesa di Santa Fosca.

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