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UNA LETTERA DEL MINISTERO DEI TRASPORTI CHIARISCE GLI IMPEGNI A FAVORE DELL’AUTOTRASPORTO. TRA I PUNTI QUALIFICANTI IL SOSTEGNO AI COSTI DI SICUREZZA. SOSPESA LA PROTESTA DI UNATRAS, TRASPORTOUNITO MANTIENE IL FERMO LA RIVISTA DELL’AUTOTRASPORTO PERIODICO DEL COMITATO CENTRALE DELL’ALBO NAZIONALE DEGLI AUTOTRASPORTATORI DI COSE PER CONTO DI TERZI Mensile · n.149 Maggio 2012 AUTOTRASPORTO Controlli su misura, come in Germania EASY DRIVER Arriva la rubrica sull’autotrasporto DCOOS3417 NAZ/278/2008 CONTO PROPRIO Un esercito di potenziali evasori Regole e risorse per il futuro del settore

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Numero 149, maggio 2012, della rivista ufficiale dell'Albo degli Autotrasportatori (MIT)

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UNA LETTERA DEL MINISTERO DEI TRASPORTI CHIARISCE GLI IMPEGNIA FAVORE DELL’AUTOTRASPORTO. TRA I PUNTI QUALIFICANTI IL SOSTEGNO

AI COSTI DI SICUREZZA. SOSPESA LA PROTESTA DI UNATRAS,TRASPORTOUNITO MANTIENE IL FERMO

LA RIVISTADELL’AUTOTRASPORTOPERIODICO DEL COMITATO CENTRALE DELL’ALBO NAZIONALEDEGLI AUTOTRASPORTATORI DI COSE PER CONTO DI TERZI

Mensile · n.149 Maggio 2012

AUTOTRASPORTO

Controlli su misura,

come in GermaniaEASY DRIVER

Arriva la rubrica

sull’autotrasporto

DCOOS3417NAZ/278/2008

CONTO PROPRIO

Un esercitodi potenziali evasori

Regole e risorseper il futuro del settore

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Un trilocale per il tuo lavoro.Il nuovo Actros. Una nuova dimensione del comfort. Lavorare, soggiornare e riposare nel migliore dei modi: le cabine del nuovo Actros si distinguono per una nuova dimensione del comfort. Anche nei più piccoli dettagli. Ad esempio con un’altezza interna fino a 2,13 metri. Con il pianale completamente piatto, anche nella versione larga 2,30 metri, e molti equipaggiamenti che aumentano il com-fort e il benessere dell’autista. Ora presso il vostro Concessionario Mercedes-Benz di fiducia e all’indirizzo www.mercedes-benz.it/truck

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a notizia è di quelle

che lasciano il segno perché

rappresenta un’inversione di

tendenza rispetto a quella che era

diventata la”normalità”. Un noto

gruppo svedese dell’arredamento

ha deciso di spostare alcune sue

produzioni dall’Asia al nord Italia,

firmando una serie di contratti

con aziende locali. Alla base della scelta, l’eccellenza dei

prodotti italiani e la vicinanza con le sedi distributive. Insomma,

una sorta di chilometro zero della qualità.

Una sfida che non riguarda solo il mondo produttivo,

chiamato a confrontarsi con la competitività economica dei

prodotti asiatici, ma riguarda l’intero sistema logistico dell’area,

che dovrà garantire efficienza e valore alle consegne.

Rubinetti, cassettiere e giocattoli italiani dovranno

raggiungere i mercati europei, e per farlo avranno bisogno

anche della qualità offerta dal trasporto italiano.

Una piccola soddisfazione per un settore, quello della

logistica, che proprio sulla qualità deve puntare per vincere la

sfida del “low cost”, sia esso legale o illegale.

Mentre andiamo in stampa con questo numero di Tir

arrivano alcune importanti novità per il settore, che saranno

sicuramente approfondite sul prossimo numero di Tir. Come la

dispensa dall’esame per quanti hanno diretto un’attività di

autotrasporto per dieci anni. O come i chiarimenti sull’accesso

alla professione contenuti nella circolare del ministero del 30

aprile, di cui trovate comunque alcune anticipazioni nella prima

parte di questo numero. Ma arriva anche la notizia della

pubblicazione del decreto interministeriale sull’applicazione

delle sanzioni legate all’83bis ai committenti. Un altro tassello

importante per un autotrasporto sicuro ed efficiente.

Massimo De [email protected]

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La rivista dell’autotrasportoPeriodico del Comitato Centrale per l’Albo Nazionale

degli Autotrasportatori di Cose per Conto di Terzi

ANNO XII N° 149 - Maggio 2012

COMITATO SCIENTIFICOPRESIDENTE

Bruno AmorosoVICEPRESIDENTI

Gabriella Gamba, Francesco Del BocaCOMPONENTI

Marco Cattabiani, Daniele Caffi, Stefania Cippitelli, Giuseppina Della Pepa, Silvio Faggi, Carolina Galasso,Maurizio Longo, Alessandro Massarelli, Paolo Melfa,

Olga Eugenia Pegoraro, Isabella Pini Ferrari, Roberto Sgalla, Enzo Solaro, Mario Troisi

REALIZZAZIONEArti Grafiche Boccia Spa

Via Tiberio Claudio Felice 7 - 84131 SalernoDIREZIONE-REDAZIONE

Via Tevere 44 - 00198 ROMATel. 06 85356494 - 06 68892416 (fax)

[email protected]

DIRETTORE RESPONSABILEMassimo De Donato

CAPO REDATTORELucia Angeloni

GRAFICAGiuliana Caniglia

SEGRETERIAAdele Maddonni

HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMEROAngelo Ciaravolo, Angela Iantosca,

Andrea Giuli, Michele Latorre, Fabrizio Serafini, Marco Tempestini

CHIUSO IN REDAZIONE IL 4.5.2012

CONCESSIONARIA PER LA PUBBLICITAEditoriale C&C srl

via Molise 3 - 20085 Locate Triulzi (MI)tel 02 9048111 - fax 02 90481120

[email protected]

Paolo Cafieri - Pr Marketing & Advertising [email protected]

Caterina Tropea - Pr Marketing & Advertising [email protected]

Alessia Baietta - Pr Marketing & Advertising [email protected]

STAMPAArti Grafiche Boccia Spa - Salerno

EDITOREComitato Centrale per l’Albo Nazionale

degli Autotrasportatori di Cose per Conto di TerziRegistrazione del Tribunale di Roma n° 547 del 18/11/98

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UNA LETTERA DEL MINISTERO DEI TRASPORTI CHIARISCE GLI IMPEGNIA FAVORE DELL’AUTOTRASPORTO. TRA I PUNTI QUALIFICANTI IL SOSTEGNO

AI COSTI DI SICUREZZA. SOSPESA LA PROTESTA DI UNATRAS,TRASPORTOUNITO MANTIENE IL FERMO

LA RIVISTADELL’AUTOTRASPORTOPERIODICO DEL COMITATO CENTRALE DELL’ALBO NAZIONALEDEGLI AUTOTRASPORTATORI DI COSE PER CONTO DI TERZI

Mensile · n.149 Maggio 2012

AUTOTRASPORTO

Controlli su misura,

come in GermaniaEASY DRIVER

Arriva la rubrica

sull’autotrasporto

DCOOS3417NAZ/278/2008

CONTO PROPRIO

Un esercitodi potenziali evasori

Regole e risorseper il futuro del settore

L

Quando l’Italiaattrae

investitori

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Regole e risorse per il futuro del settore 14Una lettera del ministero chiarisce gli impegni del Governo a sostegno dell’autotrasportoalle prese con gli effetti della crisi. Sospesa la protesta di Unatras, TrasportoUnito mantiene il fermo

Conto proprio: un esercito di potenziali abusivi 18La legge stabilisce i limiti e le differenze dal conto terzi.Sullo sfondo la prospettiva di un trasporto sempre più professionalizzato

Autotrasporto: controlli su misura, come in Germania 20Per le particolari esigenze del trasporto merci su strada servono controlli specifici e accurati.Nella Repubblica federale tedesca se ne occupa una polizia specializzata, la Bag.Con spunti interessanti anche per la situazione italiana

Easy Driver: da dodici anni con il mondo delle “ruote” 22Quest’anno, grazie alla collaborazione tra l’Albo degli Autotrasportatori e la Rai,il programma contiene anche un importante spazio legato al trasporto su gomma,in cui vengono affrontate le problematiche dell’autotrasporto

Previsioni di crescita per il trasporto in Europa 23Per Hubertus Troska, head of Mercedes-Benz Truck Europe & Latin America,entro il 2030 i volumi cresceranno del 36%. E tra le sfide per i prossimi anni c’è l’Euro 6

Sommarion. 149 - Maggio 2012

Editoriale 3

Albo 6

Consulta 9

Scadenze e divieti 10

Europa 12

Fisco 24

Normative 26

Costi di esercizio 30

Logistica 34

Rubriche

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Il vice presidente delComitato Centrale dell’Alboin rappresentanzadelle associazionidi categoria,Francesco Del Boca

pro questo nuovo nume-ro di TIR annunciando

una notizia estremamente po-sitiva per gli autotrasportato-ri: il Parlamento europeo havotato a favore del manteni-mento del gasolio professio-nale, contrastando la propostadella Commissione.L’argomento rientra nella co-siddetta revisione della diret-tiva comunitaria sulla tassa-zione energetica: l’idea deiburocrati è quella di elimina-re qualunque forma di ristor-no economico sui combustibiliper le imprese di autotraspor-to, per incentivare le energiealternative.

Inaccettabile la propostadell’esecutivo

A parte l’assoluta incoeren-za (per essere diplomatici…) diun’istituzione comunitaria che

da un lato chiama il nostro set-tore “la spina dorsale del-l’economia” e dall’altro pre-senta politiche che sembranofatte apposta per affossarlo,mille motivi rendono la pro-posta dell’Esecutivo del-l’Unione Europea assoluta-mente inaccettabile: la crisieconomica, il problema deiprezzi, l’assoluta insostituibilitàdei carburanti fossili nel set-tore (ad oggi nessuna altrafonte è uguale per perfor-mance a livello di motore),l’assoluta mancanza di infra-strutture energetiche alterna-tive (banalmente: le stazioni dirifornimento di elettricità oaltro), l’inaffidabilità del si-stema di scambio di emissioni(si vorrebbe includervi il set-tore) e da ultimo il fatto che iltrasporto stradale di merci giàpaga per le emissioni che ge-nera, è già “verde”, a diffe-renza di altre modalità comequella aerea o marittima, gran-dissimi inquinatori.

Gli eurodeputati queste cosele hanno comprese ed hannodeciso di contrastare la pro-posta dei funzionari europei.

La carbon tax in ItaliaPeraltro, in Italia la delega fi-

scale da poco approvata dalConsiglio dei Ministri contieneanche una disposizione pro-prio sulla (eventuale) carbontax, che è passata nella for-mulazione che rimanda, per lescelte di attuazione, a Bruxel-les. Dunque il cerchio si chiu-de, non poteva esservi mi-gliore “coordinamento” neirisultati.

Sull’annosa questione deicarburanti nonché della co-siddetta “carbon tax” euro-

pea, la partita è comunque an-cora tutta da giocare.

MegacamionTermino con due parole su

una questione, sempre euro-pea, sulla quale sono recen-temente circolate informazio-ni inesatte che possono avercreato apprensione negli ope-ratori: mi riferisco alla notiziasecondo la quale il Commis-sario ai Trasporti, nonchè vi-cepresidente della Commis-sione Europea Siim Kallasavrebbe autorizzato la circo-lazione transfrontaliera deimegacamion e quindi alla pro-spettiva di un’Italia costretta asubire unilateralmente sul suoterritorio i camion giganti deiPaesi del Nord, con danni allanostra economia e al sistemaintermodale, oltre che alle no-stre imprese di trasporto.

Le cose non stanno propriocosì, ed anzi segnalo che giu-sto lo scorso numero di TIR, (n.148 di aprile) chiariva in ma-niera esatta i termini dellaquestione.

In sostanza, la circolazione ditali mezzi potrebbe (il condi-zionale è d’obbligo, visto checomunque si tratta di un’inter-pretazione, e sulla direttiva del-l’Unione Europea “pesi e di-mensioni” è ancora in corso unlunghissimo e dibattutissimolavoro, siamo ancora ben lon-tani da esiti legislativi certi) av-venire solamente se c’è il con-senso espresso di entrambi iPaesi transfrontalieri, che co-munque devono già aver am-messo sul loro territorio gli(eventuali) megacamion “na-zionali”. Rimando all’ottimo ar-ticolo di aprile che, sono certo,rassicurerà un poco gli animi.

Il Parlamento europeo ha votato a favoredel mantenimento del gasolio professionale, contrastandola proposta della Commissione

Gli eurodeputatidalla parte degliautotrasportatori

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A

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Il vice presidente del Comitato Centrale

dell’Albo in rappresentanza del ministero

delle Infrastrutture e dei Trasporti,

Gabriella Gamba

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l 4 aprile è stato convertito inlegge il decreto del febbraio

scorso, che prevede importantivariazioni ed integrazioni delle di-sposizioni relative all’accesso allaprofessione e al mercato. In par-ticolare il comma 6 (art. 11 del-la legge) prevede la dispensa dal-l’esame per l’idoneità professio-nale per le persone che mostri-no di aver diretto, in manieracontinuativa, l’attività di auto-trasporto di una o più imprese daalmeno 10 anni precedenti al 4dicembre 2009 (vedi approfon-dimenti nell’area normative diquesot numero di Tir).

Chi può chiederel’attestato di esenzione

Con il Decreto Dirigenziale20.4.2012 sono stati definiti isoggetti aventi titolo a richie-dere l’attestato di esenzione ele condizioni per richiederlo.

In particolare i soggetti sono:a) amministratore unico, ov-

vero membro del consiglio diamministrazione, per le perso-ne giuridiche pubbliche, per lepersone giuridiche private e, sal-vo disposto della lettera b), perogni altro tipo di ente;

b) socio illimitatamente re-sponsabile per le società di per-sone;

c) titolare dell’impresa indivi-duale o familiare o collaboratoredell’impresa familiare;

d) persona, legata da rap-porto di lavoro subordinato,alla quale le relative attribuzio-ni sono state espressamenteconferite.

Nel computo dei dieci anniprecedenti il 4 dicembre 2009necessari per dimostrare di averesercitato in maniera continua-tiva la direzione esclusiva del-l’attività di trasporto di persone

o di merci, sono incluse eventualiinterruzioni, anche non conse-cutive, nella direzione stessa,per un massimo del 20 per cen-to del periodo decennale. I sog-getti interessati devono comun-que dimostrare di dirigere l’atti-vità di trasporto al 10 febbraio2012, data di entrata in vigoredel decreto legge 9 febbraio2012 n.5.

Il successivo comma 6 bisdella legge di conversione in-clude nell’ambito di applicazio-ne del regolamento (CE) n.1071/2009, anche le impreseche esercitano o che intendonoesercitare la professione di tra-sportatore di merci su strada conveicoli di massa complessiva apieno carico superiore a 1,5tonnellate o con complessi for-mati da questi veicoli.

Queste imprese dovranno di-mostrare gli stessi requisiti pre-visti all’art.3 del regolamento CE1071/09 con la specifica che,per le sole imprese che eserci-tano la professione unicamen-te con veicoli di massa com-plessiva a pieno carico fino a 3,5ton., il requisti di idoneità pro-

fessionale è soddisfatto fre-quentando uno specifico corsodi formazione, fermo restandol’obbligo di un corso di forma-zione periodica ogni dieci anni.

Il successivo comma 6ter di-spone inoltre che le imprese ditrasporto su strada già in atti-

vità alla data del 4 dicembre2011, e autorizzate provviso-riamente all’esercizio della pro-fessione, ove non soddisfino irequisiti per l’accesso alla pro-fessione entro i termini stabili-ti (4 giugno 2012) verranno

cancellate dal Registro Elettro-nico Nazionale delle impreseche esercitano la professione diautotrasportatore su strada edall’Albo nazionale per le per-sone fisiche e giuridiche cheesercitano l’autotrasporto dicose per conto di terzi.

I

Tra le ultime novità, anche la dispensa dall’esame per le persone che dimostrino di aver diretto l’attività di

autotrasporto per almeno 10 anni prima del 4 dicembre 2009

Accesso: le nuoveregole chiarite

in una circolare

«I soggetti interessati devonodimostrare di dirigerel’attività di trasporto al 10 febbraio 2012»

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Invece, le imprese che eser-citano la professione solo conveicoli di massa complessiva apieno carico fino a 3,5 ton de-vono dimostrare i requisiti entro12 mesi dalla data dell’entratain vigore della legge di conver-sione del decreto (7 aprile2013).

Viene poi previsto (comma 6-quater) che i soggetti che svol-gono le funzioni di gestore deitrasporti in possesso dei requi-siti di onorabilità e idoneitàprofessionale, possono esseredesignati a svolgere tali funzionipresso una sola impresa. I sog-getti che svolgono le funzioni digestore dei trasporti ai sensi del-lo stesso art. 4 (lettera b) del pa-ragrafo 2) possono essere de-signati da una sola impresacon un parco complessivo almassimo di 50 veicoli e nonpossono avere legami con nes-suna altra impresa di trasportosu strada.

Da ultimo, il comma 6-quin-quies prevede che, in materia diaccesso al mercato, le impreseche intendono esercitare la pro-fessione solo con veicoli di mas-sa complessiva a pieno caricofino a 3,5 tonnellate, per acce-dere al mercato sono tenute adimostrare di avere acquisito,per cessione di azienda, altraimpresa di autotrasporto, o l’in-tero parco veicolare, purchècomposto di categoria non in-feriore a Euro 5, o ancora conl’immissione in circolazione dialmeno 2 autoveicoli “Euro 5”.

Viene anche previsto (comma6-sexies) che tutte le altre tipo-logie di imprese conto terzi de-vono dimostrare l’acquisizionedi veicoli di categoria non infe-riore a “Euro5”. Infatti vienemodificata all’art. 2, comma277, la legge 24 dicembre2007, n.244, sostituendo leparole Euro 3 con Euro 5.

Emanata una circolareesplicativa

Data la complessità della nor-mativa introdotta è stata ema-nata una circolare esplicativa il30/4/2012 che specifica detta-gliatamente alcuni profili dellanuova normativa in via sinteti-ca e con riserva di una più or-ganica sistemazione delle di-sposizioni emanate si riportanoalcune precisazioni contenutenella circolare.

- Le imprese che esercitanocon autoveicoli di massa com-plessiva oltre 1,5 ton e non su-

periore a 3,5 ton devono, entro12 mesi (7/4/2013) documen-tare i requisiti di idoneità fi-nanziaria e professionale, com-preso il requisito di stabilimen-to. Il termine si applica alle im-prese attive al 4 dicembre 2011e a quelle che hanno richiestol’iscrizione all’Albo entro il 6aprile 2012.

- Il requisito relativo all’ido-neità professionale si ottinesolo dimostrando la frequenzadi uno specifico corso di for-mazione iniziato entro il 7 apri-le 2013.

- Per l’iscrizione all’Albo sonovalidi in via provvisoria gli atte-stati di frequenza relativi ai cor-si per l’accesso all’esame di au-totrasportatore di merci, ini-ziati entro il 6 aprile 2012.

-I corsi potranno essere tenutisolo dopo l’emanazione delledisposizioni previste in materiaall’art.8, comma 6, del Decretodel Capo Dipartimento per i tra-sporti, la navigazione ed i si-stemi informativi e statistici.

- Le imprese già in possessodei requisiti di onorabilità, ido-neità finanziaria e professiona-le, devono presentare la docu-mentazione per il requisito distabilimento entro il 4 dicembre2012. Entro questa data sarà ef-fettuata la ricognizione, da par-te degli Albi provinciali degli Au-totrasportatori, sui requisiti diidoneità finanziaria e profes-sionale alla luce delle nuove di-sposizioni. Nel frattempo, l’ido-neità finanziaria posseduta inbase alle precedenti disposi-zioni vale e va considerata se-condo la misura del Regola-mento comunitario.

- Per la dimostrazione delrequisito dello stabilimento sipossono indicare più officineche rappresentano le sezioniprescritte. Il rapporto con que-ste si può verificare con l’esibi-zione di fatture o ricevute fiscali.

- In modalità provvisoria, leimprese che hanno già presen-tato domanda di autorizzazio-ne all’esercizio, possono otte-nere un documento di autoriz-zazione con il numero e la datadi iscrizione al Registro Elettro-nico Nazionale relativi alla do-manda originaria di iscrizione.Sul documento, nel caso in cuii requisiti debbano ancora es-sere comprovati, risulterà iscrit-to “provvisoriamente”. Sul pros-simo numero di Tir, un’ampiaanalisi di questi ultimi provve-dimenti.

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PARTITI I PRIMI 50 VEICOLI

Nelle prossime settimane un totale di 300 veicolibrandizzati con i messaggi della IV Campagna sullasicurezza stradale, promossa dal Comitato Centraledell’Albo, viaggeranno sulle strade italiane

È entrata nel vivo delle ini-ziative “TrasporTiAmo”, la IVCampagna sulla sicurezza stra-dale promossa dal ComitatoCentrale dell’Albo degli Auto-trasportatori e presentata aRoma lo scorso 7 febbraio. Iprimi 50 veicoli brandizzati coni messaggi della campagnasono partiti infatti da Catania il 26 aprile scorso e durantele prossime settimane si arriverà ad un totale di 300 vei-coli, appartenenti ad aziende italiane dell’autotrasportoleader nel proprio settore. In questo modo gli autotra-sportatori daranno vita ad un vero e proprio network perla sicurezza stradale. L’attività “Carichi di Sicurezza” è partedi una serie di iniziative messe in campo per diffondere imessaggi della Campagna TrasporTiAmo; l’obiettivo èquello di offrire ai cittadini un coinvolgimento con ilmondo dell’autotrasporto, fondato su rispetto, vicinanzae fiducia reciproca. Valori che consentiranno all’autotra-sportatore di essere accolto con consapevolezza nella vitadella gente, non come fonte di disagi, ma come anello fon-damentale della catena della vita quotidiana, primo ed in-dispensabile pilastro su cui costruire il mondo che cicirconda. Da qui i messaggi chiave della campagna che pre-sentano l’autotrasportatore come «un fratello più grande»,«un compagno di viaggio», «un postino del nostro mondo»ed «un ambasciatore della sicurezza».

L’autotrasporto, infatti, non è sinonimo solo di movi-mento, ma anche di dedizione, che si realizza in lunghiviaggi solitari, gesti dettati dalla passione per il proprio la-voro. Un lavoro fatto di sacrifici e responsabilità, impossibileda realizzare senza un reale e tangibile «trasporto».

Ma non si tratta dell’unica iniziativa messa in atto dallaCampagna per la sicurezza. L’attività “Trasportiamo valori”prevede la trasformazione di 30 veicoli in altrettante opered’arte in movimento. Le aziende di settore offriranno i pro-pri mezzi sui quali un gruppo di giovani artisti rappresen-terà il proprio ideale di sicurezza stradale. Inoltre perl’attività “Cartoline dal nostro mondo” saranno distribuitenelle grandi città, soprattutto ai giovani che frequentano ilocali serali, le cartoline “TrasporTiAmo”, con un focus sullasicurezza stradale nel rientro a casa.

La Campagna per la sicurezza ha anche un proprio sitoweb (www.trasportiamo.eu) e una pagina Facebook(www.facebook.com/trasportiamo.eu) che contienetutte le informazioni aggiornate sulle attività e le inizia-

tive della Campagna. Infine, attra-verso il cinema e le fiction TV, laCampagna verrà portata nelle casedi tutti gli italiani sfruttando il po-tenziale comunicativo della cine-matografia italiana nonché lenumerose opportunità di comuni-cazione offerte dai media.

Il sito della Cam

pagna

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li incidenti stradali costanoil 2% del Prodotto interno

lordo, pari a trenta miliardi in unanno. Si tratta di un dato allar-mante che è stato riferito dalpresidente della Consulta ge-nerale per l’autotrasporto, Bar-tolomeo Giachino, intervenen-do alla presentazione della set-tima edizione della Guida alla si-curezza, realizzata da Viasat.Questo dato così preoccupan-te, ha affermato il presidente, èlargamente imputabile alla cro-nica carenza di infrastrutture inItalia, alla quale fa da contraltare

un parco veicolare tra i più nu-merosi e vecchi in tutta Europa. Nel corso del 2009, in Italia sisono verificati 215.405 inci-denti (numero che ci colloca alsecondo posto tra tutti i Paesidell’Unione europea, dopo laGermania), di cui il 6,9 % han-no visto il coinvolgimento deimezzi pesanti per un costo so-ciale di 2,1 miliardi di euro.

La Consulta si è inoltre oc-cupata del Piano nazionale del-la logistica, a proposito delquale vanno segnalati tre even-ti molto importanti:

Le inefficienze del Nord Ovest

Il presidente Giachino, inter-venuto durante il convegno or-ganizzato da Uniontrasporti incollaborazione con la Camera diCommercio di Milano, intitolato

“Le grandi infrastrutture del NordOvest e il nuovo piano naziona-le della logistica 2011– 2020”, haevidenziato che l’abbattimentodelle inefficienze logistiche per-metterebbe al nostro Paese direcuperare mezzo punto di Pil dicrescita economica. Tenuto con-

to che l’area del Nord Ovest mo-vimenta quasi un terzo del totaledelle merci, deve far riflettere ildato che è emerso dal conve-gno, secondo il quale le ineffi-cienze logistiche nel Nord Ovestsi riflettono negativamente sulPil per 12 miliardi di euro al-l’anno.

La soluzione per implemen-tare l’efficienza di quest’area ri-siede nel dar vita a una piatta-forma logistica interregionale,tenuto conto delle grandi po-tenzialità che presenta questamacrozona anche grazie ai por-ti della Liguria ed al retro portopiemontese.

Piattaforma logistica a Cesena

Sempre a proposito di piat-taforme logistiche, passi in avan-ti si registrano per la creazione

a Cesena di quella dedicata aiprodotti alimentari freschi, ri-spetto alla quale si è insediatopresso la Consulta un gruppo dilavoro. Scopo di questo gruppoè quello di elaborare, nel giro diqualche mese, le iniziative ne-cessarie per migliorare il ciclo

operativo e commerciale deiprodotti del settore agroali-mentare, attraverso delle azio-ni quali: la valorizzazione dellerelazioni di rete e di distretto sulterritorio; l’ottimizzazione delleprocedure di assegnazione deicarichi ai vettori; il rafforza-mento del combinato ferrovia-rio; il consolidamento della re-lazione fra le imprese e i distretti.

Il settore automotiveInfine, altro settore legato

sempre al piano della logistica,sul quale si sono concentrate leattenzioni della Consulta, èquello dell’automotive, per ilquale la Consulta ha commis-sionato uno studio specificoper capire meglio le criticità delsettore ed il modo in cui la fi-liera può essere resa più effi-ciente e competitiva.

G

E intanto gli incidenti stradali costanoall’Italia trenta miliardi l’anno.

Tra le cause principali la mancanza di infrastrutture e un parco veicolare

tra i più vecchi in Europa

Piano logistica:attenzione

ad Automotivee Alimentare

di Fabrizio Serafini

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Il nuovo sito della Consulta

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AUSTRIA 15,00-24,00 00,00-22,00 22/23-05/06 7/6 00,00-22,00 - - -GERMANIA - 00,00-22,00 - 7/6 00,00-22,00 - - - -LUSSEMBURGO 21,30-24,00 00,00-21,45 - 7/6 00,00-21,45 - -POLONIA - - - 22-29/06 18,00-22,00 23-30/6 08,00-14,00 7-24/6 08,00-22,00PORTOGALLO - 18,00-21,00 - il venerdì 18,00 - 21,00 6-7/6 18,00-21,00 - -ROMANIA 06,00-22,00 06,00-22,00 - 3-4/6 06,00-22,00 - - - -REPUBBLICA CECA - 13,00-22,00 - - - - - - -SLOVACCHIA - 00,00-22,00 - - - - - - -SLOVENIA - 08,00-21,00 - 25/6 08,00-21,00 - - - -SVIZZERA - 00,00-24,00 22,00-05,00 - - - - - -UNGHERIA 22,00-24,00 00,00-22,00 - - - - - - -FRANCIA 22,00-24,00 00,00-22,00 - - - - - - -GRECIA - 15,00-21,00 - 4/6 16,00-23,00 15/6 15,00-21,00 - -

domenica notte giorni di restrizionesabato

AUSTRIA 15,00-24,00 00,00-22,00 22/23-05/06 1-17-28/5 00,00-22,00 - - -GERMANIA - 00,00-22,00 - 1-17-28/5 00,00-22,00 - - - -LUSSEMBURGO 21,30-24,00 00,00-21,45 - 1-17-28/5 00,00-21,45 16-27/5 21,30-24,00 - -POLONIA - - - 2-26/5 18,00-22,00 1-27/5 08,00-22,00 - -PORTOGALLO - 18,00-21,00 - il venerdì 18,00 - 21,00 1/5 18,00 - 21,00 - -ROMANIA 06,00-22,00 06,00-22,00 - 1/5 06,00-22,00 - - - -REPUBBLICA CECA - 13,00-22,00 - 1-8/5 13,00-22,00 - - - -SLOVACCHIA - 00,00-22,00 - 1-8/5 00,00-22,00 - - - -SLOVENIA - 08,00-21,00 - 1-2/5 08,00-21,00 - - - -SVIZZERA - 00,00-24,00 22,00-05,00 17-28/5 00,00-24,00 - - - -UNGHERIA 22,00-24,00 00,00-22,00 - 27/5 00,00-24,00 1-28/5 00,00-22,00 26/5 22,00-24,00FRANCIA 22,00-24,00 00,00-22,00 - 1-8-17-28/5 00,00-22,00 7-16/5 22,00-24,00 - -GRECIA - 15,00-21,00 - 1/5 16,00-23,00 - - - -

domenica notte giorni di restrizionesabato

TIR149-201210

MAR 1MER 2GIO 3VEN 4SAB 5DOM 6LUN 7MAR 8MER 9GIO 10VEN 11SAB 12DOM 13LUN 14MAR 15MER 16GIO 17VEN 18SAB 19DOM 20LUN 21MAR 22MER 23GIO 24VEN 25SAB 26DOM 27LUN 28MAR 29MER 30GIO 31

8-22

8-22

maggio

giugno

Divieti di circolazione Paesi Europei

IVA Invio telematico dei dati relativialle dichiarazioni d'intento ricevutenel mese precedente.

IVA Liquidazione dell’imposta relativaal mese precedente o al 1° trimestre.

IRPEF INPS ritenute d'accontoe contributi relativi al mese precedenteo al primo trimestre.

INPS pagamento prima ratadei contributi dovuti sul minimaledi reddito alla gestionearigiani/commercianti (quota fissa)

INAIL (autoliquidazione) versamentoseconda rata.

MODELLI INTRA Presentazione pervia telematica dei Modelli INTRA relativialle operazioni del mese di aprile.

BLACK-LIST Invio della comunicazionerelativa alle operazioni effettuate con paesiBlack-List nel mese di aprile.

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8-22

8-22

Scadenze e divietimaggio VEN 1

SAB 2DOM 3LUN 4MAR 5MER 6GIO 7VEN 8SAB 9DOM 10LUN 11MAR 12MER 13GIO 14VEN 15SAB 16DOM 17LUN 18MAR 19MER 20GIO 21VEN 22SAB 23DOM 24LUN 25MAR 26MER 27GIO 28VEN 29SAB 30

7-237-24

IVA Invio telematico dei dati relativialle dichiarazioni d'intento ricevutenel mese precedente;Liquidazione dell’imposta relativaal mese precedente.

IRPEF INPS ritenute d'accontoe contributi relativi al mese precedente,saldo 2011 e 1° acconto dei contributidovuti sul reddito eccedente il minimaledi reddito da parte degli artigiani.

IMU Versamento acconto impostaper il 2012.

CCIAA Pagamento dei dirittialle Camere di Commercio.

IRPEF IRES IVA IRAP Versamentodel saldo e del 1°acconto.

MODELLI INTRA Presentazioneper via telematica dei Modelli INTRArelativi alle operazioni del mese maggio.

7-24

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giugnomaggio/giugno2012

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TIR149-201212

l trasporto di animali vivi èdisciplinato dal regolamen-

to comunitario n. 1/2005, chefissa norme molto precise sia intema di trasporto in sensostretto, che di filiera. Lo scor-so anno erano emerse moltepolemiche sulle cattive condi-zioni in cui gli animali vivi sonotenuti nonostante la normaeuropea. In particolare, alcuniPaesi del Nord Europa si eranospinti a chiedere una riduzionedelle ore di guida. Ma la mag-gioranza dei governi in Consi-glio era stata scettica.

Ai sensi del regolamento, laCommissione doveva presen-tare al Parlamento europeo e alConsiglio una relazione sulleripercussioni della disciplina sulbenessere degli animali tra-sportati e sui flussi commercia-li di animali vivi (in particolare te-nendo conto del sistema di na-vigazione satellitare nonché del-le implicazioni socioeconomi-che della disciplina).

Cosa dice la Commissioneeuropea

Il rapporto della CE (presen-tato con tre mesi di ritardo ri-spetto al termine fissato dal re-golamento, cioè gennaio 2012)riguarda il trasporto di animalid'allevamento quali bovini, sui-ni ed equini.

Innanzitutto occorre dire cheil numero di animali trasporta-

ti all’interno dell’UE è notevo-le: circa 37 milioni di bovini, sui-ni, ovini, caprini ed equini vivinel 2009, all'interno degli Sta-ti membri e verso e da Paesi ter-zi. Tra il 2005 e il 2009 si è re-gistrato un aumento del nu-mero complessivo di partite dianimali vivi per le importazio-ni/esportazioni e per gli scam-bi all’interno dell’UE.

È il trasporto a breve e a lun-ga distanza ad essere aumen-tato, mentre sono rimasti più omeno gli stessi i trasporti di lun-ga durata, che richiedono loscarico e 24 ore di riposo deglianimali prima di continuare ilviaggio. La Commissione ci diceche il 65 - 70% del trasportotransfrontaliero di animali èrappresentato da viaggi di bre-ve durata, il 25 - 30% delle par-tite consiste in viaggi a lunga di-

stanza, mentre i viaggi di di-stanza molto grande rappre-sentano il 5%. Nel raffronto trail 2005 e il 2009 tali percentualisono rimaste più o meno inva-riate. Il numero di partite diequini è però aumentato del31% mentre nello stesso tempoè diminuito il numero di equinitrasportati (secondo la CE ciòpuò essere un effetto della pre-scrizione, introdotta dal regola-mento, di separare gli equini du-rante il trasporto, che ha com-portato probabilmente una ri-duzione del numero medio dianimali trasportati per veicolo).

Pesanti implicazionieconomiche

Da apprezzare la franchezzacon cui la Commissione ricono-sce che il regolamento ha avu-to pesanti implicazioni econo-

Euro

pa

I

La Commissione europea ha presentatoil suo rapporto sullo stato del

regolamento comunitario. L’opzione diintervenire sui tempi di guida è stata

esclusa, dopo attenta valutazione

Trasportoanimali vivi:si discute sulregolamento

di Marco Tempestini

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TIR149-2012 13

per acquisito del veicolo o delgasolio. La CE ammette espres-samente poi (poche volte si è vi-sto un riconoscimento ed unafranchezza così espliciti) la sus-sistenza di grosse differenze neicosti e di problemi di concor-renza sleale, per esempio il co-sto per ottenere le autorizzazioniper il trasporto: per ottenere lastessa autorizzazione un tra-sportatore paga 605 euro inFrancia e 33 euro in Bulgaria (18volte di più).

Anche i costi per l’adegua-mento dei veicoli sono in causa,e anche qui, disparità inaccet-tabili: secondo l’indagine, perl'installazione del sistema di na-vigazione satellitare si va da250 a 6.000 euro a seconda delPaese.

Nessuna riduzione delleore di guida

Sul benessere degli animalidurante il trasporto, la Com-missione conclude che, grazie alregolamento, esso è aumenta-to e non ritiene di dover modi-ficare la norma in generale, nètantomeno introdurre una ri-duzione delle ore di guida nelsettore rispetto alla disciplina ge-nerale del regolamento n.561/2006.

Il vero problema, afferma, èl’applicazione uniforme delledisposizioni su tutto il territoriodell’UE: questa è la vera sfida, inparte a causa delle divergenze diinterpretazione delle prescrizio-ni e della mancanza di control-

li da parte degli Stati membri.Inoltre, la qualità dei dati di con-trollo, trasmessi dagli Stati mem-bri alla Commissione, è spessoinsufficiente a fornire un chiaroquadro della situazione e a con-sentire la programmazione dimisure correttive specifiche a li-vello dell'UE. Nella sua strategiasulla salute e benessere deglianimali 2012-2015 si limitaquindi a proporre linee guida.

Il ParlamentoLe risposte della Commis-

sione non hanno convinto al-cuni. Un deputato polacco(Commissione parlamentareAgricoltura) ha presentato unprogetto di risoluzione (in di-scussione) critico: il benesseredegli animali non è ancora ga-rantito dal regolamento. Inoltre,secondo il relatore il docu-mento della CE non contieneuna valutazione completa ditutti gli aspetti economici, so-ciali e i costi ambientali del tra-sporto di animali. Il relatore ri-tiene che il trasporto di prodottidi origine animale a base di car-ne è tecnicamente la soluzionepiù semplice ed economica-mente più ragionevole rispettoal trasporto di animali vivi. Maa molti non è sfuggito comeforse il vero obiettivo, al di làdelle nobili intenzioni, possa es-sere favorire l’industria dellamacellazione di alcuni Paesi(es. Europa centro orientale).Uno degli obiettivi sarebbe disostenere l'elaborazione locale,

i macelli locali e gli impianti dilavorazione delle carni, sullabase di alimentazione deglianimali da macello nelle im-mediate vicinanze.

Il relatore chiede dunque allaCE un’iniziativa legislativa voltaa limitare il tempo di trasportodegli animali destinati alla ma-cellazione a otto ore, con alcu-ne eccezioni in base alla zonageografica e le specie animali, acondizione che le norme in ma-teria di benessere degli anima-li siano rispettate. Il relatore faanche riferimento ad una peti-zione firmata da “oltre un mi-lione di cittadini europei” chechiedono che la durata massi-ma del trasporto per gli anima-li destinati al macello sia limita-ta a otto ore: sembrano tanti main realtà è una cifra ben trascu-rabile - la totalità dei cittadinidell’UE assomma infatti a mez-zo miliardo di persone.

Di positivo, la relazione chie-de che i costi del trasporto deb-bano essere sostenuti da altrienti coinvolti nella produzioneanimale. Ritiene poi che l'at-tuazione di misure di controllosia necessaria, insieme a sanzioniarmonizzate.

Pare che il relatore-ombra(spagnolo) della Commissioneparlamentare Trasporti del PEnon sia invece dello stesso av-viso, specie sull’idea della ridu-zione dei tempi di guida. Piùconcreto, la giudica molto pocorealistica e sottolinea piuttostoil problema dei controlli.

Accise europee: la UE chiede dimantenere il gasolio professionale

L’assemblea plenaria del Parlamento europeo ha votato a Strasburgo, il 19aprile (374 voti a favore, 217 contrari e 73 astenuti), la sua relazione sullaproposta della Commissione europea di modifica della Direttiva 2003/96/CEsulla tassazione dei prodotti energetici. In particolare, il PE si è opposto al-l’eliminazione della possibilità per uno Stato membro di distinguere il gasolioper usi commerciali dal punto di vista del regime fiscale.

La posizione del Parlamento europeo se da un lato sostiene l'obiettivo dicombattere il cambiamento climatico, dall’altro afferma che la cosiddetta“neutralità fiscale” non è ammissibile, e che comporterebbe peraltro un au-mento del prezzo del diesel.

La proposta della Commissione vedrebbe le tasse sui prodotti energetici cal-colate sulla base di due principi: l'emissione di CO2 e il contenuto energeticodel prodotto (carbon tax) ed inoltre la parificazione totale dei prodotti ener-getici senza distinguere fra uso commerciale o meno (autotrazione)- vedi TIRdi Maggio 2011 per un’analisi dettagliata del contenuto della proposta.

Il voto del Parlamento europeo ha spiazzato. Decisamente molto stizzita lareazione del Commissario europeo responsabile, Semeta, di fronte alle rac-comandazioni dei deputati, che rompono le uova nel paniere.

La proposta di modifica della direttiva richiede l'unanimità degli Stati mem-bri al Consiglio, a cui adesso passa il dossier.

La UE hariconosciuto cheil regolamentocomunitario sul

trasporto di animali viviha aumentato i costi perle imprese di trasporto

miche, in particolare per le im-prese di trasporto. I costi sonoconnessi a misure amministra-tive e a investimenti per ade-guare i veicoli per viaggi di lun-ga durata. In particolare è diestremo interesse (anche nel-l’ottica della disciplina italianasui costi minimi) come il reportammetta che i trasportatorinon sono in grado di scaricaretali costi su altri operatori delsettore alimentare, laddove in-vece i prezzi di mercato per iltrasporto di animali vivi siano ri-masti costanti o addirittura di-minuiti nel periodo tra il 2005e il 2009. “Di conseguenza, imargini di profitto delle impre-se di trasporto sono stati ridot-ti” afferma chiaramente laCommissione.

Ai costi del regolamento si ag-giungono quelli, ad esempio,

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nche per questo mese, ra-gionando sulle questioni re-

lative all’autotrasporto, risultamolto difficile slegare gli elemen-ti specifici dalla situazione com-plessiva del Paese. E non si puòdire che le buone notizie siano al-l’ordine del giorno: nel quadro in-ternazionale abbondano angosce,fibrillazioni elettorali e la via d’usci-ta alla crisi economica rimanepiuttosto accidentata. Da sottoli-neare, tuttavia, qualche segnale incontrotendenza. Si fa sempre piùstrada tra le forze politiche e so-ciali la convinzione che, al di là del-

le misure destinate a far quadra-re i bilanci, sia necessario pensa-re di nuovo alla crescita. Il setto-re ci prova anzitutto rafforzandole regole e i sistemi sanzionatori ingrado di conciliare la sicurezza elo sviluppo economico del tra-sporto di merci su strada.

Non era cominciato bene, ilmese di aprile, con gran parte del-le associazioni rappresentativedella categoria spinte alla mobi-litazione dalla necessità di otte-nere risposte urgenti da parte del-l’Esecutivo. Il coordinamento diUnatras aveva pertanto lanciatouna serie di manifestazioni dasvolgere in dieci città italiane.

Le risposte sono arrivate nellaseconda metà del mese, con al-cune importanti precisazioni suipunti chiave della vertenza. Unalettera del ministero dei Traspor-ti a firma del Capo Dipartimento

Trasporti Terrestri Amedeo Fu-mero ha infatti ricapitolato gli in-terventi compiuti e quelli in via diapprovazione per l’autotrasporto,definito “settore vitale per l’eco-nomia del Paese al quale il Go-verno riserva particolare atten-zione”. Ed è arrivato, nella stes-sa missiva, anche un appello del-l’Esecutivo al senso di responsa-bilità della categoria. La mobili-tazione di Unatras è stata quindiannullata. Rimane ancora, invece,la proclamazione del fermo daparte di TrasportoUnito per la finedi maggio (vedi Box).

L’impegnodel governo

a favoredell’autotrasporto

ricapitolato in sette puntitra cui il sostegno

ai costi della sicurezza

TIR149-201214

A

Il ministero chiarisce gli impegni delGoverno a sostegno dell’autotrasporto.

Sospesa la protesta di Unatras,TrasportoUnito mantiene il fermo.

Improta: protesta ingiustificata

Regolee risorse

per il futurodel settore

Lucia Angeloni

Polit

ica

«L’autotrasporto è un settorevitale per l’economia

del Paese al quale il Governoriserva particolare attenzione»

''Gli annunciati nuovi fermidell'autotrasporto per il prossi-mo 28 maggio appaiono asso-lutamente ingiustificati –ha af-fermato in un'audizione alla IXCommissione della Camera ilsottosegretario ai Trasporti Gui-do Improta-. Tutte le proble-matiche poste dal settore sonostate affrontare e in massimaparte risolte. Resta da affronta-re il tema del rinnovo del parcocircolante dei veicoli industriali,circa 543 mila unità, per l'80%di categoria precedente a Euro4. Per questo stiamo vagliando

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TIR149-2012 15

recente parere negativo del-l’Antitrust”. Il ministero ricordaquindi la recente firma del de-creto interministeriale (il 20 apri-le 2012) che definisce le proce-dure per erogare le sanzioniper il mancato rispetto dei costidella sicurezza. Una norma chedunque trova il beneplacito delministero della Giustizia e del-l’Interno.

Il nodo risorseAnche per quanto riguarda gli

stanziamenti per l’anno 2012 ilGoverno rivendica le sue sceltein favore del settore, tra prov-vedimenti divenuti ormai ope-rativi e norme che – assicura lalettera di Fumero – sono in viadi approvazione. Già dalla finedi febbraio “sono attive le mi-sure di competenza dell'Agen-zia delle Entrate su recupero del

contributi per il Servizio Sanita-rio Nazionale sulle assicurazio-ni RCA e la deduzione forfetta-ria delle spese non documenta-te per i monoveicolari. È stataanche adottata la trimestraliz-zazione delle accise, la deter-minazione Inail per la riduzionedei tassi di premio e sono statiavviati gli adempimenti necessariper comunicare i nuovi tassi atutte le imprese interessate albeneficio e le modalità di recu-pero dei maggiori premi versa-ti al 16 febbraio 2012”.

Partita ancora aperta ma, sispera, in dirittura d’arrivo, quel-la relativa all’Ecobonus. Il mini-stero dell’Economia, infatti “stadisponendo le variazioni di bi-lancio necessarie per l’assegna-zione dei fondi per la riduzioneper l’Ecobonus”. Allo stessopunto anche il rimborso dei pe-daggi autostradali, con la diret-tiva annuale già firmata dal mi-nistro Passera. Tra gli otto e iquindici milioni sono previstiper l’attivazione di progetti diformazione”. Ancora sul pianodei rimborsi – ma stavolta quel-li delle accise sul gasolio – si ri-corderà il dibattito in corso

qualche mese addietro sulle dif-ficoltà delle imprese rispettoalla cadenza annuale. Dal 2012il Governo ha accelerato i tem-pi burocratici riducendola a tremesi. Ma anche su questo pun-to ci sono delle novità più re-centi. “In occasione della con-versione in legge del Dl in ma-teria fiscale, è stata abrogata laprevisione della decadenza dalbeneficio ove l’impresa non ri-spetti i termini per chiedere ilrimborso”.

Gli altri interventiAnche sul piano non stretta-

mente economico vengono se-gnalate diverse azioni da parte delGoverno. Tra queste i recentiprovvedimenti che “recepisconole richieste di molte associazioni”.In particolare per quanto con-cerne l’esenzione dall’esamedi ca-pacità professionale in caso diesperienza decennale. Da ricor-dare anche l’intervento pressol’Ania (associazione che rappre-senta le assicurazioni), con diver-si incontri tecnici per verificare lapossibile esistenza d’intese o co-munque di operazioni restrittivedella concorrenza tra compagnie

alcuni provvedimenti come ipedaggi autostradali ridotti peri veicoli meno inquinanti, conrimborsi aboliti per i veicoli di ca-tegoria fino a Euro 2”.

Ancora un sì ai costidella sicurezza

Nella lettera che Fumero hainviato alle associazioni, l’impe-gno del Governo in favore delsettore viene ricapitolato in set-te punti tra cui il sostegno ai co-sti della sicurezza. Ancora unavolta l’Esecutivo si schiera a fa-vore di questa norma ampia-mente sostenuta dagli autotra-sportatori, nonostante il parerecontrario di alcuni enti e parti so-ciali. Ed è lo stesso ministero asottolinearlo, evidenziando cheil suo sostegno all’impianto e al-l’operatività dell’83bis è da in-tendersi “anche in relazione al

TrasportoUnito:pronti al fermoL’associazione ha proclamato il bloccodei servizi dal 28 maggio al 1 giugno

Trasportounito non ci sta.Per l’associazione degli au-totrasportatori che già negliscorsi mesi si è resa protago-nista di proteste in tutta Ita-lia, anche stavolta è arrivatoil momento della mobilita-zione e del fermo. In questomodo, dunque, Trasportou-nito risulta l’unica compaginesindacale nazionale dell’au-totrasporto orientata a bloc-care i servizi. E c’è già unadata: dal 28 maggio al 1°giugno prossimi. Il Consiglionazionale di Trasportounito,parla di “assenza di risposteconcrete da parte del Gover-no”. “La protesta – si legge inuna nota dell’associazione –trova ulteriore motivazione inun quadro in cui il Governo,impegnato ad esercitare lamassima imposizione con ilminimo consenso, nei fatti

consente che il calo del lavo-ro diventi strumento e giu-stificazione per consentire losfruttamento e l’elusione del-le norme”. Secondo Traspor-tounito per l’autotrasporto dimerci, da cui dipende tuttal’economia reale del Paese,occorrono atti urgenti e con-creti; occorre correggere ledisposizioni di natura finan-ziaria - operativa (accise e co-sto industriale del carburante,assicurazioni, pedaggi) e per-fezionare le misure normativedel settore (tempi di paga-mento, costi incomprimibiliper la sicurezza, sanzioni, co-dice della strada).Viene dun-que confermata la decisionegià assunta dall’assembleanazionale il 14 aprile scorso incui i delegati si erano giàespressi per un nuovo ricorsoai mezzi della protesta.

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d'assicurazione riguardo ai costidella Rca. Da menzionare infine ilpassaggio dalla cadenza annua-le a quella biennale per quantoconcerne i controlli sul cronota-chigrafo. Una semplificazioneche dovrebbe produrre, secondoi calcoli del ministero, un rispar-mio di circa dodicimila euro perun’impresa di medie dimensioni.

Iniziative a breve termineAl di là dei provvedimenti sin

qui emanati, vi sono altre inizia-tive in corso d’opera. Particolar-mente importante è la questionerelativa ai divieti di circolazione,

con uncalendario che verrà sottopostoa modifiche sulla base di incon-tri con le associazioni dell’auto-trasporto. Novità anche per quan-to concerne la responsabilità del-l’autista: i ministeri competenti(Trasporti, Lavoro e Interno) han-no predisposto la modifica agli ar-ticoli 174 e 178 del Codice del-la Strada sulla responsabilità del-l’impresa d’autotrasporto in casodi violazione da parte dell'autistadelle norme sui tempi di guida edi riposo. Toccherà ora al Parla-mento approvarla, alla prima oc-casione utile. Modifiche al codi-

ce anche sui trasporti eccezionali.La bozza di modifica è stata tra-smessa alla Consulta per l’auto-trasporto e la logistica.

Impegni mantenutiPositiva la reazionedi Unatras– sintetizzata in un comuni-cato stampa – alla letteradel ministero. Le manife-stazioni di fine aprile sonostate annullate, si leggenel comunicato, “allaluce degli impegni man-tenuti dalGoverno con lacategoria, sintetizzati nel-

la lettera inviata dal mini-stero dei Trasporti alle asso-

ciazioni del settore, ed in par-ticolare a seguito della firma del

decreto interministeriale per l’ap-plicazione delle sanzioni previstedall’art. 83 bis Legge 133/2008 eseguenti modifiche”.

“A questo punto – si legge an-cora – si può ritenere conclusol’iter amministrativo per rendereoperativo l’art.83 bis; ora non re-sta che insistere affinché i com-petenti uffici si attivino per san-zionare, in concreto, coloro cheviolino le disposizioni sui costi mi-nimi della sicurezza”. E per con-cludere un richiamo alla respon-sabilità della committenza: “IlGoverno ha fatto la sua parte, di-mostrando con i fatti la volontàdi proseguire nella strada tracciata

nel 2008 con l’art. 83 bis; ci au-guriamo ora che anche la com-mittenza prenda atto di questavolontà dell’Esecutivo, adottan-do dei comportamenti rispetto-si della normativa”. Unica ecce-zione sarà la Sicilia, in cui per ra-gioni legate all’Ecobonus, la pro-testa – sia pur simbolicamente –verrà attuata (vedi box).

Resta da vedere quanto l’ope-ra del nuovo commissario Bondi,nominato dal Governo per attua-re la cosiddetta “spending re-view” e cioè per limitare le spesenei vari settori, andrà a incidere suidelicati equilibri sin qui conquistati.

Incidere sul quadroeuropeo

Le questioni da affrontare, tut-tavia, non sono limitate alle di-namiche nazionali. E questo è or-mai un dato di grande evidenzaper tutti, ma l’autotrasporto ha in-dividuato tale problematica sicu-ramente con anticipo rispetto al-l’agenda della politica generalista.Viviamo in un contesto in cui il de-stino di un Paese è legato a quel-lo degli altri e per questo, leazioni svolte in sede di politica co-munitaria, rimangono partico-larmente rilevanti. Su questofronte vanno segnalate diverse ini-ziative da parte di europarla-mentari italiani. A cominciare daMara Bizzotto della Lega Nord,

TIR149-201216

Solidarietàcontro la mafiaDopo le intimidazioni alla Presi-dente di Cna-Fita Cinzia Franchi-ni e al responsabile modeneseMirko Valente, il settore respingele minacce e chiede legalità

Un’escalation di violenza, da fermare subito, contrap-ponendo gli aspetti più puliti del settore alle insidiose in-filtrazioni della malavita organizzata. Chi denuncia lemafie, paga, ed è una vecchia regola a cui nel nostro pae-se siamo fin troppo abituati. Prima telefonate anonime,minacce. Poi arrivano tre proiettili in una busta, ed eccoche la consistenza di quelle ombre diventa drammatica-mente più concreta. Come è successo a Cinzia Franchini(presidente nazionale di Cna Fita) e Mirko Valente, re-sponsabile modenese dell’associazione. L’episodio è tan-to più grave in quanto proviene da un territorio, quellodell’Emilia Romagna che, tradizionalmente, si riteneva alriparo da questo tipo di problemi e che invece, negli ulti-mi tempi, vive in una sorta di escalation dell’intimidazio-ne mafiosa. Fortunatamente il settore sembra aver reagitoin modo molto compatto, con tutte le altre sigle sindaca-li pronte ad esprimere solidarietà alla Cna-Fita.

“In quegli attimi d’angoscia - scrive la stessa CinziaFranchini in una nota di rigraziamento – la migliore ri-sposta possibile sono state le telefonate e le tante e-mail che da subito sono cominciate ad arrivare. Ladefinirei una ‘piena’ di solidarietà che mi ha completa-mente travolto”.

Previsto un incontro con la parteci-pazione del procuratore della Re-pubblica di Torino Gian CarloCaselli e l’associazione anti-mafia Libera.

“Questo tentativo di in-timidazione – si legge inuna nota della Cna na-zionale - ha avuto un ef-fetto certo e concreto: laFita sarà ancora più de-terminata nel difendere lerivendicazioni dei traspor-tatori di fronte a tutti gli in-terlocutori”.

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componente della Commissio-ne Trasporti al Parlamento Euro-peo che ha lanciato un grido di al-larme, con una interrogazione cheevidenzia la grande sofferenzadelle nostre aziende. “La con-correnza sleale delle aziende stra-niere che offrono trasporti a prez-zi stracciati continua a mietere vit-time tra le imprese dell'autotra-sporto italiano – denuncia Biz-zotto – è ora di fare chiarezza,perché questo fenomeno pre-senta non pochi lati oscuri”. Nelprimo trimestre dell'anno il nu-mero delle aziende costrette achiudere i battenti è triplicato ri-

spetto allo stesso periodo del2011. Sempre i dati Unioncame-re confermano che, nel trimestreconsiderato, a fronte della nasci-ta di 253 nuove società di capitaleoperanti nel settore trasporti(+0,77%), hanno cessato l’attivi-tà 115 società di persone(-0,47%) e ben 972 imprese in-dividuali (-0,91%)”. “Il sospettoè che qualcuno, pur di accapar-rarsi le commesse, sia disposto alavorare fuori dal rispetto delle re-gole della strada e dai tempi di ri-poso, limando così al ribasso le ta-riffe ed assicurandosi i clienti:contro questi furbetti ci vuole fer-

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mezza e tolleranza zero”.Ed è stato un altro parlamen-

tare europeo, Mario Mauro, ca-pogruppo del Pdl, a sostenere labattaglia per evitare un incre-mento sul prezzo del diesel, re-spingendo la proposta dellaCommissione europea che in-tendeva eliminarne i vantaggi fi-scali. “I cittadini europei non pos-sono veder aumentare ulterior-mente il peso della tassazionesull'energia – dichiara Mauro. Leconseguenze per il trasporto dimerci e persone, totalmente di-pendente dal diesel, e per il set-tore automobilistico europeo,

sarebbero catastrofiche”. Dal-l’Europa all’Italia per la priorità diinterventi destinati alla crescita,ritenuti sempre più urgenti. Di-chiara Silvia Velo, deputata delPd: “È il momento che il Gover-no metta in campo subito misu-re a sostegno della crescita e del-lo sviluppo. Dopo gli interventi indifesa dei conti pubblici chehanno consentito di evitare il fal-limento del nostro Paese, è ades-so necessario pensare a metterein campo investimenti: infra-strutture, misure di accesso al cre-dito, modernizzazione della Pub-blica Amministrazione”.

Problema Ecobonus in Sicilia

Al di là delle dinamiche nazionali, il caso Sicilia rimane mol-to delicato per molti aspetti. Anche nell’autotrasporto sonodiversi gli elementi di preoccupazione che, anche negli ultimimesi, hanno spinto alla protesta imprenditori e non solo. Tra lequestioni più importanti per il settore c’è quella delle auto-strade le mare. Il via libera da Bruxelles tarda ad arrivare e inSicilia scatta l’allarme “autostrade del mare”. A cominciare dairitardi in sede comunitaria. “Siamo alle solite ancora una vol-ta la burocrazia impedisce che una risorsa indispensabile, so-prattutto per l’autotrasporto siciliano, venga erogata in tempirapidi - denuncia Angelo Ercolano, vice presidente della Fai Si-

cilia -. Una situazione che ci preoccupa particolarmente so-prattutto in questo momento di crisi, in cui le imprese fatica-no ad ottenere credito dalle banche”.

Senza questi fondi, infatti, l’autotrasporto siciliano rischiadi precipitare nel baratro. La sezione regionale della Federa-zione Autotrasportatori Italiani chiede per questo “il tempe-stivo intervento dell’Esecutivo per lo sblocco delle risorselegate all’incentivo per le autostrade del mare”.

Per tutti questi motivi, nonostante la protesta nazionale siastata annullata, rimane in piedi, anche per la Fai, la mobilita-zione dell’autotrasporto siciliano.

Gli autotrasportatori isolani sono più esposti al rischio di ripensamenti sul provvedi-mento. La Fai protesta

Interporti, la Cameraapprova la legge

Lo scorso 28 marzo la Com-missione Trasporti della Ca-mera ha approvavato defini-tivamente in sede referente laproposta di “Legge quadroin materia di interporti e dipiattaforme territoriali logi-stiche”. Il 12 aprile 2012 la pro-posta è stata poi approvatadalla Camera dei Deputati conuna maggioranza schiaccian-te di 418 voti favorevoli e unsolo contrario.

La proposta di legge in ma-teria di “interporti e di piatta-forme logistiche territoriali”,approvata dalla Camera deiDeputati, definisce il concettodi “piattaforma logistica ter-ritoriale”, di “interporto” e di“infrastruttura intermodale”e ne indica i requisiti “minimi”infrastrutturali e gestionali,superando la grande confu-sione anche terminologica incui il settore si trova a vivereda troppo tempo. La proposta

intende allinearsi al nuovoPiano Nazionale della Logisti-ca. Ma proprio su questoaspetto sono nate delle rimo-stranze da parte di alcune as-sociaizioni, come Fai Conftra-sporto, che in una nota scrive:“I contenuti del provvedi-mento non possono che esse-re condivisi ma presentanouna evidente discrasia. Esclu-dono il piano dei trasporti edella logistica come docu-mento di riferimento e ridu-cono il ruolo della Consulta. Iltesto iniziale infatti prevede-va che “in attuazione del Pia-no della logistica, la Consultadovesse elaborare il Piano del-la intermodalità”. Oggi talecompito è assegnato al mini-stero ed alla Consulta viene as-segnata solo la possibilità diesprimere un parere. Non cipare il modo più razionale eutile al Paese per determinareun “sistema di trasporti”.

Anita, Sistri: il rinvionon risolve il problema

“Prendiamo atto di questosegnale e accogliamo l’invitodel ministro Clini a valutare in-sieme le modalità per renderefinalmente operativo il siste-ma. Tuttavia, crediamo chequesto ennesimo rinvio non ri-solva il problema e non ri-sponda alle nostre richieste”.Questo il commento di CarloCoppola, presidente della se-zione trasporto rifiuti di Anita,alla notizia dell’ennesimo dif-ferimento, al 30 novembre,

del termine per il pagamentodel contributo Sistri per que-st’anno. Rinvio accompagnatodall’impegno del ministerodell’Ambiente ad una revisio-ne del sistema.

“Ad oggi i contributi paga-ti nel 2010 e nel 2011 sono an-dati persi e non vorremmodover pagare anche que-st’anno, seppure in data po-sticipata, per un sistema an-cora in sperimentazione”, con-clude la nota di Anita.

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a legge è chiara nel defini-re la differenza tra conto

proprio e conto terzi. Ma i “fur-betti” non mancano mai e c’èchi, non rispettando limiti e dif-ferenze, invade il campo del-l’altro, compiendo dei veri epropri abusi.

Secondo la legge 298/1974siamo nell’ambito del contoproprio quando il trasporto è unsemplice completamento del-l’attività svolta e soprattuttoquando essa non è prevalentedal punto di vista economico.Ma non basta. È necessario an-

che che le merci trasportatesiano di proprietà di chi effettuail trasporto o che sia stato pro-prio lui a produrle, venderle, mo-dificarle o ripararle. Di proprie-tà dev’essere anche il camion,guidato da un dipendente o dal-l’imprenditore in persona.

Qualora non siano soddisfat-ti questi requisiti si invade il cam-po dell’autotrasporto profes-sionale, di quegli imprenditoriche svolgono il trasporto perconto di terzi, iscritti all’apposi-to Albo e la cui attività è deli-mitata da un sistema di regoleparticolareggiato, da una de-ontologia professionale sem-pre più definita, da fattori tec-nici più avanzati. Rispetto allemolte garanzie e incombenzenecessarie per iscriversi all’albodegli autotrasportatori (capa-cità professionale, onorabilità,

capacità finanziaria, etc.), tra-sportare in conto proprio è de-cisamente più semplice. Serveun documento rilasciato dal-l’amministrazione provincialesulla base dell’iscrizione al regi-stro delle imprese e alle forma-lità ad esso collegate.

Regole da rispettareTutto molto chiaro, dunque.

Almeno per quanto riguarda leregole. Ma nella pratica tutto sifa più confuso e la situazioneche si viene a creare è prestodetta: c’è chi, avendo a dispo-

sizione un camion per il contoproprio, decide di utilizzarloabusivamente, compiendo tra-sporti per conto di terzi. L’aned-dotica su quest’argomento èmolto ampia e talvolta può per-sino far sorridere. Solo un esem-pio: a un recente convegnodell’associazione Fiap si rac-contava del titolare di un eser-cizio commerciale di giardinag-gio che, col suo camion, tra-sportava per conto di terzi vet-tovaglie di ogni genere, senzanemmeno preoccuparsi di “ma-scherare” il suo vero carico,fino a che non è stato denun-ciato.Ma l’abusivismo è solo lapunta dell’iceberg. A ben vederela questione conto proprio/con-to terzi fornisce elementi di ri-flessione ben più ampia, chetoccano temi strategici quali lasicurezza stradale e l’inquina-

mento. Ci si chiede cioè se,contando su un autotrasportoprofessionale sempre più spe-cializzato e marginalizzando il ri-corso al conto proprio, non sa-rebbe più facile assicurare unamaggiore attenzione ai rischi diguida e una maggiore sosteni-bilità della movimentazione dimerci anche e soprattutto in am-bito urbano. Inoltre la speri-mentazione di nuove tecnologiee una profonda razionalizza-zione anche in senso logisticodel trasporto non sembranocompatibili con forme di abusi-

vismo, che siano di provenien-za internazionale o maturate “incasa”, all’ombra di un’attivitàdissimulata.

L’esercito del contoproprio

Può sembrare paradossale,ma le cifre disponibili sulla con-sistenza del fenomeno del con-to proprio e soprattutto deisuoi effetti sul mercato del tra-sporto e sulla sicurezza nonsono così univoche e dettaglia-te (vedi Box).

Secondo l’analisi strutturalesul trasporto combinato pre-sentata negli scorsi mesi dallaConsulta, ogni anno circolano sustrada 1,5 miliardi di tonnellatedi merci, di cui un terzo circa daparte di imprese che operano inconto proprio. In termini di ton-nellate-chilometro, il movimen-

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La legge stabilisce limiti e differenze dalconto terzi, ma nella pratica non mancano

casi di abusivismo. Sullo sfondo laprospettiva di un trasporto sempre piùprofessionalizzato, sicuro e sostenibile

Conto proprio:un esercito

di potenzialiabusivi

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Su un totale di più di quattro mi-lioni e mezzo di veicoli com-merciali, quelli in conto propriosono quasi quattro milioni, cir-ca l’86%. Chiaramente la for-bice va a restringersi man manoche si sale di categoria. Sotto le3,5 tonnellate l’uso proprio è ol-tre il 90% con tutti gli effetti didifficile gestione del traffico edell’inquinamento che vedre-mo tra poco. Ma anche fino alle12 ton, il conto proprio è circai due terzi del totale. E infine, nelsegmento più alto, siamo ancoraoltre la metà. Difficile, tuttavia,dalle statistiche risalire alla qua-lità di questi veicoli. Più facile daintuire, tuttavia, le condizioni incui versa il parco circolante dioperatori che non hanno, co-munque, nel camion il fulcrodella loro attività. Senza consi-derare l’altro aspetto fonda-mentale della sicurezza, e cioèil fattore umano. Un autotra-sporto professionalizzato costi-tuisce anche sotto questo pun-to di vista una garanzia più ap-propriata per tutti gli utentidella strada.

Ambiente e cittàL’altro problema riguarda

l’ambiente. L’impatto del tra-sporto su gomma, si sa, è si-gnificativo, e soprattutto in cit-tà. “L’impatto dei veicoli adibi-ti al trasporto merci – ha affer-mato in un recente convegno ilprof. Rocco Giordano, respon-sabile scientifico, tra l’altro, delPiano nazionale della logistica –è rilevante se si considera cheessi percorrono ogni anno qua-

si 75 miliardi di chilometri, maall’interno di questa cifra c’è unforte squilibrio: i furgoni (qua-si tutti per trasporto in contoproprio e in città) coprono i dueterzi del chilometraggio”. E al-lora? Molto interessante l’espe-rimento che si sta conducendoa Bologna. Nel capoluogo emi-liano, infatti, è stato avviato, giàda qualche anno il piano Mer-ci BO2 per ridurre i chilometripercorsi a parità di servizio e me-diante l’utilizzo di veicoli menoinquinanti, con conseguente ri-duzione della congestione edegli impatti da traffico in città.Sono molti gli strumenti adot-tati, dal miglioramento delleprocedure di rilascio e una mag-giore flessibilità della Ztl al mi-glioramento della sosta. La rior-ganizzazione della distribuzionedelle merci intende ridurre il fe-nomeno di un numero elevatodi vetture abilitate al conto pro-prio, che occupano improdutti-vamente spazi pubblici scarsi afronte di una modesta contri-buzione alla distribuzione dellemerci. Come evidenziato da unapposito studio, alla sostanzia-le parità di accessi in Ztl, tra con-to terzi e conto proprio le con-segne effettuate dal conto ter-zi sono in numero doppio ri-spetto alle altre. Più efficienza,meno impatto ambientale. Sen-za contare che gli operatori deltrasporto potrebbero essere in-centivati a rinnovare le loroflotte sostituendo con mezzimeno inquinanti i veicoli piùvecchi. I dati parlano chiaro: il67% dei veicoli che entrano in

ZTL impegnano meno del 25%della capacità; il 12% dei veicolimpegnano più del 50% dellacapacità; esistono quindi mar-gini di miglioramento nell’atti-vità di rifornimento della ZTL daricercare in un maggior grado diriempimento dei veicoli e neltrasferimento di quote di mer-cato da conto proprio a contoterzi.

Stringendo poi le maglie delsistema logistico in un proficuorapporto con interporti e piat-taforme per il carico e scarico.

Questione europeaSu questa lunghezza d’onde

anche la Confartigianato Tra-sporti che rispetto ai progetti delLibro Bianco dell’Ue sui tra-sporti ha ricordato alla com-missione, nel corso di un’audi-zione, che per risolvere le inef-ficienze bisogna considerareche il conto proprio " è causa digran parte della congestioneurbana e che rispetto al contoterzi non è sostanzialmente re-golamentato".

Anche Paolo Uggè, presiden-te di Fai-Conftrasporto ha re-centemente denunciato la man-canza di volontà nell’affrontarelo sviluppo della logistica, chemetta fuori mercato il traspor-to in conto proprio per i veico-li di portata superiore alle 12tonnellate che percorrono chi-lometri a vuoto. Sì, perché il pro-blema non sono solo i furgoni,ma anche i cosiddetti gigantidella strada, i cui movimenti, senon adeguatamente raziona-lizzati, producono sull’ambien-te gravi danni.

Niente Sistri per il contoproprio

Un altro ambito in cui si è re-gistrata una differenza di trat-tamento tra conto proprio econto terzi riguarda il sistema ditracciabilità dei rifiuti Sistri, cheviene applicato solo ai traspor-tatori professionali per cui, adesempio, nel caso di produzio-ne di rifiuti di imballaggi non pe-ricolosi, derivanti dalle attività dicostruzione o demolizione, l’im-presa non è tenuta all’iscrizioneal Sistri, a meno che non rientriin una delle altre categorie disoggetti obbligati. Al riguardo siè pronunciata anche la CnaFita che, tramite il presidenteCinzia Franchini, chiede di esten-dere al conto proprio l’applica-zione del sistema, attualmenterimandata a giugno 2012.

Furgoni pericolosi

Per una corretta valutazionedel fenomeno dell’incidentalitànel trasporto commerciale man-ca, nelle rilevazioni disponibili inItalia, un parametro importante:la distinzione tra conto proprio econto terzi. A denunciare questalacuna è TrasporTiAmo, la quar-ta campagna sulla sicurezza stra-dale promossa dal Comitato Cen-trale dell’Albo degli autotra-sportatori, con la prima dellesue “schede” che, periodica-mente, individueranno un ar-gomento su cui richiamare l’at-tenzione e proporre al settore

momenti di riflessione. Si parteproprio dal problema dei veico-li leggeri: “Il trasporto in contoproprio impiega nella maggiorparte dei casi un furgone – si leg-ge nella scheda – utilizzato da ar-tigiani manutentori, su tratte dimedio-breve percorrenza, pre-valentemente urbane”.

Un’analisi statistica basata surilevazioni più dettagliate per-metterebbe di precisaremeglio learee di intervento nel settore del-l’autotrasporto, per promuove-re e migliorare la sicurezza sullestrade. “È evidente – prosegue la

scheda – che il numero di inci-denti in cui è coinvolto il tra-sporto in conto terzi è molto in-feriore a quel 6,9% attribuito ge-nericamente a tutto il settore de-gli autocarri e che la maggiore at-tenzione va rivolta al trasporto inconto proprio che, attualmentesfugge a quei vincoli normativi ea quei controlli rigorosi a cui èsoggetto il trasporto professio-nale”. L’Istat, dal canto suo, dal-lo scorso dicembre ha avviatouna riflessione per rinnovare ilsuoschemadi raccoltadeidati sulsettore del trasporto.

to totale è risultato pari a oltre179 miliardi, attribuibile per il10,1 per cento al trasporto inconto proprio e per l’89,9 percento a quello in conto terzi. Ladistanza media degli sposta-menti è pari a 38,8 km per ilconto proprio ed a 134,4 kmper il conto terzi con una mediacomplessiva intorno ai 100 km(aggiornamento dati al 2007).

Ma per rendersi conto del-l’impatto del conto proprio, è unvalido riscontro la stima dei vei-coli immatricolati. E qui le cifresono davvero impressionanti.

La denuncia della campagna sulla sicurezza TrasporTiAmo, promossa dal ComitatoCentrale dell’Albo: mancano le statistiche sui veicoli leggeri, affidati soprattuttoal conto proprio

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va dal monitoraggio dell’evoluzione nor-mativa alla pianificazione dei processi dicontrollo su strada e di gestione delleemergenze, fino alla produzione di stati-stiche sul traffico. La Bag può contare suuna serie di sedi territoriali sparse in tuttala Germania, da Dresda a Stoccarda, daHannover a Monaco, con un alto livellodi delocalizzazione delle funzioni.

L’impegno dell’AlboQuesto dunque il caso tedesco. E in Ita-

lia? È stato proprio il Comitato Centraledell’Albo degli Autotrasportatori, negliscorsi anni, ad avviare con la Bag un con-fronto su pratiche e finalità del controllosu strada. In occasione, infatti, della terzacampagna sulla sicurezza, dal titolo “Lasicurezza per gemellare l’Europa”, tenutanel 2009, si è svolto a Berlino un incontrotra la Bag e i rappresentanti dell’autotra-sporto italiano in cui l’Albo ha non solopreso atto sul campo delle attività del-l’ufficio federale tedesco, ma anche ri-portato alcune buone pratiche in atto inItalia, proprio su impulso dell’Albo e delleassociazioni che lo compongono.

Può suonare infatti singolare, ma nelcorso degli anni la richiesta di controlliquantitativamente e qualitativamente piùaccurati è venuta proprio dall’internodella categoria: la richiesta di combatterel’abusivismo, le infiltrazioni mafiose, l’im-pegno per un riequilibrio delle responsa-bilità all’interno della filiera del trasporto,le verifiche sul campo. Non bisogna in-fatti dimenticare che sul piano normativo,

di Lucia Angeloni

Per le particolari esigenze del trasporto mercisu strada servono controlli specifici e accurati.Nella Repubblica federale tedesca se ne occupauna polizia specializzata, la Bag. Con spuntiinteressanti anche per la situazione italiana

Autotrasporto:controlli

su misura, comein Germania

nota a tutti i camionisti che effettuanorotte internazionali e che potremmo defi-nire come una sorta di “polizia dell’auto-trasporto” che risponde al nome diBundesamt für Gesundheit, meglio notacon l’acronimo Bag. Si tratta in realtà diun particolare dipartimento di controllostradale di camion e bus (letteralmenteUfficio federale per il trasporto merci)presente in Germania con undici sedi e216 controllori suddivisi in 16 unità spe-cializzate. Civili, ma con licenza di fer-mare e controllare autorizzazioni elicenze, caratteristiche tecniche e tempidi guida, e con la possibilità di sanzionaregli illeciti commessi anche in altri Stati. In-somma una vera e propria task force delcontrollo che però non si limita all’accer-tamento e alla repressione degli illeciti,ma ha tra i suoi compiti anche quello diraccogliere dati e formulare studi e pro-iezioni sull’andamento del trasporto dimerci.

La storiaGià dal 1953 la Germania occidentale,

di fronte al grande boom economico po-stbellico, si è dotata di un’agenzia fede-rale per il trasporto merci, ma è nel 1994che si è avviato il lavoro della modernaBag che arriva a contare, oggi, ben 1700dipendenti. Il controllo viene effettuatosulle autostrade (comprese le aree di ser-vizio) e, dal 2007, anche sulle strade sta-tali. La Bag ha un centro di controllo aColonia diviso in quattro dipartimenti e lesue aree di intervento sono molteplici: si

ronotachigrafo, tempi di guida e diriposo, documentazione di bordo,

abusivismo: i controlli sugli autotraspor-tatori richiedono una conoscenza benprecisa e dettagliata della materia. Nonsolo, le difficoltà sono accentuate dallacompetizione internazionale, dalle nume-rose differenze che intercorrono tra Paesee Paese anche nell’ambito dell’Unioneeuropea, dalla concorrenza agguerrita deiPaesi extracomunitari.

Non basta quindi chiedere più controllinei confronti degli autotrasportatori. Oc-corre anche domandarsi come fare permigliorare le verifiche sulla sicurezza deltrasporto merci su strada, rendendo icontrolli sempre più specifici e accurati. Ivari Paesi europei si sono attrezzati in di-versi modi per far fronte a questa neces-sità di controllo. Noi vogliamo soffermarciin particolare sulla Germania, perché ilmetodo adottato potrebbe essered’esempio e fornire indicazioni utili ancheper l’autotrasporto italiano.

Il caso tedescoLa polizia tedesca non scherza, è risa-

puto. Le multe forse sono un po’ menosalate rispetto a quelle italiane, ma i con-trolli sono molto più frequenti. E se non siè perfettamente in regola, non c’èscampo. Chiunque si sia trovato a guidareuna macchina, o una moto, in quel Paesene sa qualcosa. E anche per i controlli sultrasporto merci su strada la Germanianon si smentisce. I controlli sono infattiaffidati a una struttura specializzata, ben

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già con la Legge 32/2005 e col DecretoLegislativo 284/2005 si è avuto il raffor-zamento delle pattuglie miste e l’iniziodell’attività dei Centri mobili di revisione(Cmr), tutte esperienze ancora oggi davalorizzare e da portare all’attenzione delconfronto europeo.

L’esempio dei CmrI Centri mobili di revisione hanno rap-

presentato, nel corso degli ultimi anni, unesempio interessante di sinergia istituzio-nale e di impegno da parte delle catego-rie produttive ai fini della sicurezza.Grazie al contributo dell’Albo degli Auto-trasportatori, infatti, sono state realizzatequeste stazioni di controllo mobile chehanno agito e che agiscono un po’ sututto il territorio nazionale grazie alle pat-tuglie miste della Polizia stradale e dellaMotorizzazione civile. Un controllo sullasicurezza del mezzo, sulla regolarità am-ministrativa, una presenza che in molticasi ha permesso di fermare mezzi dav-vero insicuri che avrebbero potuto dareluogo anche a gravi incidenti. Si tratta diun’esperienza che, sicuramente, an-drebbe approfondita, diffusa, pure intempi in cui la crisi economica certo nonsembra favorire lo sviluppo di iniziativestrategiche, ma che invece possono rap-presentare una possibilità di lasciarsi allespalle l’attuale periodo negativo e pun-tare su una ripresa. La collaborazione trala Polizia Stradale e gli autotrasportatorinon si esaurisce certo ai Cmr, basti pen-sare ai corsi specifici che l’Albo organizza

per aggiornare le forze dell’ordine sulcontrollo specifico ai mezzi pesanti o allenumerose iniziative di sensibilizzazioneorganizzate insieme. Certo rimane intri-gante l’obiettivo di avvicinarsi a un mo-dello tedesco di alta specializzazione peril controllo del traffico commerciale.

Ne è convinto, tra gli altri, anche PaoloUggè, presidente nazionale della Fai. “In

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Germania – ha dichiarato Uggè – ci sonodieci milioni di mezzi pesanti che ven-gono controllati ogni anno. In Italia siamocirca a un milione. Risulta evidente chedobbiamo completare le riforme avviatenel 2004 e 2005, in modo da tale dapoter dare al cittadino la certezza cheovunque i veicoli corrispondono alla si-curezza tecnica”.

Non solo controlliLa Bag ha presentato le statistiche sulla situazione dei trasporti

Non solo controlli. O meglio, in base ai controlli trarre anche indicazioni sull’anda-mento del mercato: la Bag, oltre a effettuare le verifiche sul campo, svolge un interes-sante ruolo di elaborazione statistica in qualche modo assimilabile a quello che in Italiaviene spesso svolto dal Comitato centrale dell’Albo degli Autotrasportatori, con studidedicati al trasporto di merci. Dai dati elaborati dalla Bag emerge un incremento di unmiliardo di chilometri percorsi sulle autostrade tedesche nel 2011, un dato che sicura-mente va tenuto nel debito conto in questo periodo di crisi internazionale. I camionoltre le 12 tonnellate hanno percorso in Germania, nel 2011, 26,7 miliardi di chilome-tri, facendo segnare un incoraggiante incremento del 3,7%. Una buona performanceche però non raggiunge i livelli pre-crisi (nel 2008 i chilometri percorsi erano stati 27,6miliardi).

L’aumento del traffico è dovuto soprattutto ai camion stranieri con +6,5% contro il+2,1% dei camion locali. Ma è proprio in questo dato che si nasconde una realtà moltointeressante, e certo preoccupante, anche per l’Italia: andando infatti a guardare me-glio si nota che sono i “nuovi” paesi Europei (Polonia, Repubblica Ceca, Romania etc)a farla da padrone con più 10.8%, mentre la vecchia Europa, Italia compresa, si fermaa un meno entusiasmante +1,2%.

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I chilometri percorsiin Germania, nei varianni, dai camion soprale 12 tonnellate

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Quest’anno, grazie alla collaborazione tra l’Albodegli Autotrasportatori e la Rai, il programmacontiene anche un importante spazio legatoal trasporto su gomma, in cui vengono affrontatele problematiche dell’autotrasporto

Easy Driver:da dodici annicon il mondodelle “ruote”

Info

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he la televisione sia magica non è unanovità. Soprattutto quando informa e

intrattiene con programmi di qualità.Come Easy Driver, la trasmissione di Rai 1in onda ogni domenica mattina, alle 9,30.Una produzione televisiva che permette discoprire e vivere i luoghi più belli d’Italia eal tempo stesso di informarsi sul mondo chesi muove con le ruote. Da quelle delle motoa quelle degli autoarticolati.

Easy Driver nasce più di dieci anni fa e su-bito si impone come trasmissione di infor-

mazione e intrattenimento, cosa di non fa-cile realizzazione, ma che se riesce, come nelcaso di questa produzione Rai, oltre ad ot-tenere grande successo, fidelizza il pubbli-co per lungo tempo e al tempo stesso per-mette una crescita costante di audience.Come appunto è accaduto in tutti questi do-dici anni e anche in questo biennio 2011 e2012, con punte superiori al 20% di share.

Spazio all’autotrasportoE adesso, grazie alla collaborazione tra

l’Albo degli Autotrasportatori e la Rai, il pro-gramma contiene anche un importante spa-zio legato al trasporto su gomma. Dopo lepillole quotidiane inserite lo scorso anno nel-la trasmissione “Tornando a casa” di RadioRai Uno, il legame tra Albo e servizio pub-blico si rafforza così ulteriormente conl’obiettivo di fornire un’immagine dell’au-totrasporto non viziata da pregiudizi estereotipi e utilizzando come veicolo pro-prio il camion. In quanto realtà importan-tissima per la società italiana, l’autotrasportonon poteva del resto rimanere fuori dal pro-gramma sulla mobilità più seguito dagli ita-liani. Tutte le tematiche legate all’auto-trasporto vengono settimanalmente mes-se sotto la lente d’ingrandimento per in-formare gli addetti ai lavori ma anche peravvicinare a questo mondo chi lo conoscepoco, seppur ne usufruisca quotidiana-mente, oltre ovviamente a chi ci vive e con-vive sulla strada.

La rubrica ha un approccio semplice, inmodo da avvicinare la grande massa di te-lespettatori al mondo dell’autotrasportocercando di mostrare quanto fa, come la-vora e con quali strumenti. Il fine? Arrivarea creare un rispetto reciproco, far com-prendere che tanto dipende da questomondo ancora troppo sconosciuto ai più. Farsapere che anche le più semplici abitudinidella vita quotidiana sono direttamente le-gate al mondo che si muove con carichi im-portanti di giorno e di notte.

E allo stesso tempo affrontare le varie te-matiche legate all’autotrasporto, quindi leattività delle associazioni e del Governo. Per-ché ormai è chiaro a tutti che la società simodella con il trasporto che accorcia le di-stanze, mette in contatto gli uomini e i loroprodotti, spalanca nuovi orizzonti. Semprecon l’assoluta volontà del rispetto e, comepiace al mondo dell’autotrasporto, del “ti-rispettiamo”.

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di Angela Iantosca

Per Hubertus Troska, head of Mercedes-Benz TruckEurope & Latin America, per la prima volta in Italia,entro il 2030 i volumi cresceranno del 36%.E tra le sfide per i prossimi anni c’è l’Euro 6

Previsionidi crescita per

il trasportoin Europa

onsegnati a Koinè Spa, una delle piùimportanti realtà del trasporto italia-

no, le chiavi dei nuovi Actros 1845 LS NRFlat Floor. Alla cerimonia era presente il re-sponsabile di Mercedes-Benz Truck Europe& Latin America, Hubertus Troska, e An-dreas Schmid, direttore generale veicoli in-dustriali e commerciali Mercedes-BenzItalia. L’ospite d’onore, Hubertus Troska,per la prima volta in Italia, ha approfon-dito il tema “Evoluzione dei mercati deltruck in Europa e nel mondo. Impatto stra-

tegico di Daimler e Mercedes-Benz Trucksquale global player”.

“Tenere un discorso sui trasporti oggi,rispetto al 2009, quando l’Europa era inpiena crisi, è sicuramente più semplice, hasottolineato Torska -. Alcuni mercati fati-cano a riprendersi, ma noi intendiamocontinuare ad investire. Come DaimlerTrucks, ancora una volta, abbiamo incre-mentato significativamente le vendite perun totale di 426mila unità nel 2011.Stiamo lavorando anche per migliorare la

cooperazione globale tra approvvigiona-mento, produzione e pianificazione. Ogginel mondo abbiamo 77mila dipendenti, 50sedi, 5 gruppi culturali diversi, 8 lingue estiamo anche incrementando la nostra pre-senza in Russia, India, Cina”.

Volumi in crescitaTroska è fiducioso sulla crescita del vo-

lume dei trasporti. “Secondo le nostre pre-visioni, tra il 2010 e il 2030 ci sarà un in-cremento del 36% e, nonostante il mer-cato del truck in Europa risulti volatile, nel2011 c’è stata una buona ripresa. Ma nonpossiamo negare il momento particolar-mente difficile, anche per l’Italia dove, dal2007 ad oggi, c’è stato un forte calo nel-le vendite, con una leggera ripresa apartire dal 2010. Per il 2012 i dati saran-no simili al 2011. Comunque la situazio-ne non dovrebbe peggiorare ed io sono unottimista per natura”.

Euro6E tra le grandi sfide per i prossimi anni,

c’è quella dell’Euro6. “Le normative an-tinquinamento europee hanno chiara-mente ridotto il consumo di carburante,ma per quanto riguarda l’Euro6 abbiamocome obiettivo quello di compensare al-cuni suoi svantaggi: a fronte di una ridu-zione delle emissioni di particolato del97,5% e di NOx del 95%, si registra unincremento nel consumo di carburante del4-6%. Per questo vogliamo realizzare unnuovo veicolo per ottenere il truck più ef-ficiente sui consumi con i più bassi costidi esercizio, realizzando il truck più desi-derato dagli autisti”.

Collaudo senza precedentiNeo-eletto Truck of the Year il nuovo Ac-

tros 1845 è stato collaudato come nessunaltro veicolo industriale fino ad oggi.“Lo abbiamo sottoposto a più di 25milionidi km di strada, 10mila test specifici, ab-biamo impiegato 180 veicoli di test, 7 ses-sioni di test estive ed invernali, da - 40 gra-di Centigradi a + 42 gradi Centigradi, e gliabbiamo fatto percorrere circa 625 volteil giro del mondo. Il nuovo Actros – haconcluso Torska - è sinonimo di confort,dinamica di marcia e redditività, oltre adoffrire situazioni ottimali per il cliente. Afronte di un costo del gasolio di 1,35 euroal litro, il nuovo Euro5 in 5 anni farà ri-sparmiare 20mila euro, il nuovo Euro610mila euro”.

Ad aumentare la redditività del nuovoActros concorrono anche innovativi sistemitelematici come, ad esempio, il FleetBoardche è oggi incluso nella dotazione di se-rie. Per i primi quattro mesi, inoltre, anchei servizi di FleetBoard sono gratuiti: regi-strazione percorsi, analisi d’impiego, te-lediagnosi, gestione della manutenzionee analisi dello stile di guida. Con Fleet-Board è possibile ottenere un risparmio dal5 al 15% sui costi di trasporto su ogni sin-golo veicolo.

C

Koinèriceve il neo eletto

Truck of the Year, allapresenza

di Hubertus Troska,head of Mercedes-Benz

Truck Europe& Latin America

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lleggerire il peso delle tassesi può. E gli autotrasportatori

potranno farlo, oltre che con leagevolazioni riservate al settore,anche con gli sconti e i bonus pre-visti nel quadro RP del modelloUnico 2012. Intanto è utile ricor-dare che c’è tempo fino al pros-simo 18 giugno (il 16 giugno è sa-bato ed il 17 domenica) per ef-fettuare i versamenti a saldo,compresi quelli relativi al primo ac-conto, che risultano dall’Unico2012. Tuttavia è possibile differi-re il pagamento al 18 luglio, conla maggiorazione dello 0,40 per

cento, a titolo di interesse corri-spettivo. Ricordiamo che nulla èdovuto al Fisco nel caso in cui leimposte risultanti dalla dichiara-zione dei redditi non superino cia-scuna l’importo di euro 12,00 perle somme dovute a titolo di Irpefe addizionali regionali e comuna-li o se è inferiore a 10,33 euro perle somme da versare a titolo di Ivae Irap. Come di consueto gli au-totrasportatori sono obbligati adeffettuare i versamenti in via te-lematica direttamente (medianteil servizio telematico utilizzato perla presentazione telematica delledichiarazioni fiscali; oppure ricor-rendo ai servizi di home bankingdelle banche e di Poste Italiane oanche utilizzando i servizi di re-mote banking offerti dal sistemabancario). In alternativa è possibiletramite gli intermediari abilitati alservizio telematico Entratel (com-

mercialisti, Caf, ecc.). Nel compi-lare il modello F24 si deve tenerpresente che gli interessi relativiagli importi a debito rateizzati diciascuna sezione vanno esposti se-paratamente dall’imposta, utiliz-zando l’apposito codice tributo. Varicordato inoltre che, per presen-tare in via telematica le dichiara-zioni (redditi, Iva e Irap), c’è tem-po fino al prossimo 1° ottobre(poiché il 30 settembre è dome-nica).

Versamenti a rateLe somme dovute a titolo di

saldo e di acconto delle imposte(compresi i contributi risultanti dalquadro RR relativi alla quota ec-cedente il minimale), ad ecce-zione dell’acconto di novembreche deve essere versato tassati-vamente in un’unica soluzione,si possono versare anche in ratemensili. In ogni caso il paga-mento rateale deve essere com-pletato entro il prossimo mese di

novembre. La rateazione nondeve necessariamente riguarda-re tutti gli importi ma può ri-guardare anche soltanto alcunedelle imposte che scaturisconodalle dichiarazioni. I dati relativialla rateazione devono essere in-seriti nello spazio “Rateazio-ne/Regione/Provincia” del mo-dello di versamento F24 on line.Sugli importi rateizzati sono do-vuti gli interessi nella misura del4 per cento annuo, da calcolar-si secondo il metodo commer-ciale, tenendo conto del periododecorrente dal giorno successivo

a quello di scadenza della primarata fino alla data di scadenzadella seconda. Si ricorda che gliinteressi da rateazione non de-vono essere cumulati all’imposta,ma devono essere versati sepa-ratamente. È utile ricordare cheè possibile effettuare il paga-mento della prima rata entro il 18giugno 2012, ovvero entro il 18luglio 2012, maggiorando l’im-

TIR149-201224

Fis

co

A

C’è tempo fino al prossimo 18 giugnoper effettuare i versamenti a saldo

che risultano dall’Unico 2012. Occhioalle spese che danno diritto

a detrazioni o deduzioni

Pagare meno tasse con

agevolazioni e sconti

Il sito dell’Agenzia delle Entrate

I PRINCIPALI CODICI TRIBUTO4001: IRPEF saldo4033: IRPEF acconto prima rata4034: IRPEF acconto seconda rata o acconto in unica soluzione6099: IVA annuale saldo1668: Interessi pagamento dilazionato

Importi rateizzabili Sez. Erario3801: Addizionale regionale3844: Addizionale comunale3843: Addizionale comunale acconto

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TIR149-2012 25

di Angelo Ciaravolo

Studi di settoreSono un padroncinocon tre dipendenti. Ilmio commercialista mi

ha anticipato che, applicando al-l’anno 2011 gli studi di settoreprevisti per l’anno precedente,non risulto congruo. Vorrei sa-pere cosa posso fare.

Carlo BiagioniPisa

Per valutare correttamente la suaposizione fiscale occorre attendereil nuovo software denominato“Gerico 2012”. Si tenga contoche, per il periodo d’imposta2011, sono state apportate dellemodifiche agli studi di settore. Inparticolare, per gli autotrasporta-tori sono stati approvati nuovi cor-rettivi anticrisi. Per i contribuenti“non congrui” sarà quindi possi-bile applicare, oltre i correttivispecifici (credito d’imposta percaro petrolio e familiare che svol-ge attività di segreteria), anchequelli “congiunturali di settore”.

Dilazioni a EquitaliaHo, come molte imprese di au-totrasporto, problemi di liquidi-tà. Vorrei sapere se è vero cheè possibile richiedere ad Equitaliaun’ulteriore dilazione delle rateda pagare.

Francesco AssisiFirenze

Sì, è possibile. Occorre però di-mostrare un peggioramento del-la propria situazione economica. In

tal caso si potrà richiedere la pro-roga della rateizzazione già con-cessa finoaunmassimodi sei anni.

Accertamenti Agenziadelle EntrateAd aprile ho ricevuto un avvisodi accertamento dall’agenziadelle entrate che, contestan-domi una serie di irregolarità, miha richiesto il pagamento di 15mila euro. Posso rivolgermi allacommissione tributaria per farevalere le mie ragioni contro unatto che ritengo ingiusto?

Valerio CossuCagliari

No, non è possibile adire subito lacommissione tributaria perchèdal primo aprile è scattata la me-diazione anche in campo fiscale.Pertanto, considerato che si in-tende contestare un atto del va-lore inferiore a 20mila euro, si do-vrà presentare reclamo (ovvero,istanza di mediazione) alla Dire-zione regionale o provinciale del-le entrate entro 60 giorni dalla no-tifica dell’atto.

Compensazione creditiEntro quale termine è possibile uti-lizzare i crediti sorti con riferimentoai consumi di gasolio relativi al pri-mo trimestre di quest’anno?

Angelo SilvestriBergamo

Con le nuove regole, i crediti po-tranno essere utilizzati in com-pensazione entro il 31/12/2013.

Le

vost

redom

ande

TIR risponde ai vostri dubbi in materia di normativafiscale ed amministrativa. Scrivete a [email protected] TIR, Via Tevere 44 - 00198 Roma

Occhioalle spese

che danno dirittoa detrazioni o deduzioniche però devono essere

state sostenutenell’anno 2011

principali oneri che riducono ilreddito ricordiamo i contributiprevidenziali e assistenziali (ob-bligatori e/o facoltativi), l’Inail ver-sata per le casalinghe, la quotadel SSN pagata sui premi di as-sicurazione delle autovetture,ecc.. Sono inoltre interamentededucibili le spese mediche ge-neriche e di assistenza specificaper i portatori di handicap, gliassegni periodici corrisposti alconiuge in caso di separazione,le erogazioni liberali a favore diistituzioni religiose, le eroga-zioni liberali a favore delle or-ganizzazioni non governative,ecc.. Tra gli oneri che invece ri-ducono l’imposta vanno ram-mentate le spese sanitarie perun importo di spesa che eccede

porto dovuto dello 0,40 percento a titolo d’interesse corri-spettivo. Chi versa la prima rataentro il 18 giugno, deve effet-tuare il pagamento della secon-da rata entro il 16 luglio 2012con l’applicazione degli interes-si dello 0,31 per cento. Chi in-vece versa la prima rata entro il18 luglio, con la maggiorazionedello 0,40 per cento, deve ver-sare la seconda rata entro il 16agosto 2011 con l’applicazionedegli interessi dello 0,31 percento. Sugli importi da versarecon le rate mensili successive, siapplicano gli interessi dello 0,33per cento in misura forfettaria, aprescindere dal giorno in cui èeseguito il versamento.

CompensazioneCome di consueto gli auto-

trasportatori hanno la facoltà di

129,11 euro (sono interamentededucibili le spese sanitarie so-stenute per i disabili), le speseper acquisto e riparazione veicoliper i disabili (spesa massimadetraibile per un solo veicolo èpari a 18.075,99 euro), le spe-se per l’acquisto di cani guidadei non vedenti (senza limite diimporto), le spese per l’istru-zione secondaria e universita-ria,ecc.. Sono infine detraibili, trale altre, tutte quelle spese so-stenute nell’interesse del con-tribuente quali le spese sanita-rie per patologie che danno di-ritto all’esenzione dalla parteci-pazione alla spesa sanitaria pub-blica, le spese funebri, le speseper intermediazione immobi-liare, le spese veterinarie, ecc.

COSA RICORDAREENTRO IL 18 GIUGNO DOVRANNO ESSEREEF FE TTUATI I VERSAMENTI A SALDO, COMP RESIQUELLI RELATIVI AL P RIMO ACCONTO,CHE RISULTANO DALL’UNICO 2012.

E’ POSSIBILE DIF FERIRE IL PAGAMENTOAL 18 LUGLIO, CON LA MAGGIORAZIONE DELLO 0,40%,A TITOLO DI INTERESSE CORRISPE TTIVO.IN CASO DI PAGAMENTO A RATE, CHI VERSALA P RIMA RATA ENTRO IL 18 GIUGNO, DEVEEF FE TTUARE IL PAGAMENTO DELLA SECONDARATA ENTRO IL 16 LUGLIO 2012 CONL’AP PLICAZIONE DEGLI INTERESSI DELLO 0,31%.

compensare nei confronti dei di-versi enti impositori (Stato, Inps,Enti Locali, Inail) i crediti e i de-biti risultanti dalla dichiarazionee dalle denunce periodiche con-tributive. Va tuttavia ricordatoche l’utilizzo in compensazionedel credito Iva annuale in misu-ra superiore a 10.000,00 europuò essere effettuato soltanto apartire dal giorno 16 del mesesuccessivo a quello di presenta-zione della relativa dichiarazio-ne. E sempre in tema di creditoIva annuale va ricordato che, pergli importi superiori a 15.000,00euro, l’utilizzo in compensazio-ne è subordinato al visto di con-formità nella dichiarazione. Ilmodello F24 va comunque pre-sentato anche se, per effetto del-la compensazione, il saldo fina-le è uguale a zero.

Come alleggerireil peso delle tassePer pagare meno tasse occhio

alle spese che danno diritto a de-trazioni o deduzioni. Occorre ri-cordare però che, per essere de-ducibili o detraibili, le spese de-vono essere state sostenute nel-l’anno 2011. In pratica gli oneripossono essere fatti valere in duediversi modi (quelli detraibili con-sentono di detrarre dall’impostauna percentuale della spesa so-stenuta, quelli deducibili con-sentono invece di ridurre il red-dito su cui si calcola l’imposta).Inoltre, le spese devono essere ri-maste a carico del dichiarante(per alcune tipologie, la dedu-zione è concessa anche quandoè sostenuta nell’interesse di fa-miliari fiscalmente a carico, ossiacon un reddito inferiore a2.840,51 euro). Va anche ricor-dato che la relativa documenta-zione (ricevute, fatture e scontrinifiscali) deve essere conservatafino al 31 dicembre 2016. Tra i

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TIR149-201226

stato pubblicato sulla Gaz-zetta Ufficiale del 2 aprile il

Decreto del ministro delle Infra-strutture e dei Trasporti del 24 /10/2011, che attua il sistema diclassificazione del rischio delleimprese di autotrasporto, legatoalla gravità ed al numero delle vio-lazioni commesse in materia ditempi di guida e di riposo, e dicronotachigrafo.

Le origini delprovvedimentoFacciamo un passo indietro

per capire le origini di questo prov-

vedimento. La direttiva UE2006/22 ha stabilito che gli Sta-ti membri introducano un sistemadi classificazione del rischio chetenga conto della gravità e del nu-mero delle violazioni commesse suquestematerie dall’impresa di au-totrasporto, affinché quelle chepresentino un fattore di rischioelevato vengano assoggettate acontrolli più rigorosi e frequenti.Anche la normativa italiana di re-cepimento (il decreto legislativo144/2008), all’articolo 11, haprevisto altrettanto, demandan-do a un decreto del ministro del-le Infrastrutture e dei Trasporti (diconcerto con quello dell’Internoe del Lavoro) il compito di defini-re i criteri e le modalità per clas-sificare il rischio delle imprese diautotrasporto, tenendo contodel numero e della gravità delleviolazioni commesse.

Nel 2009, al quadro normati-vo appena visto, si è poi aggiun-to un ulteriore tassello rappre-sentato dalla direttiva europea2009/5 del 30 gennaio 2009che, nel sostituire l’allegato IIIdella precedente direttiva2006/22, ha specificato in ma-niera puntuale le violazioni intema di tempi di guida e di ripo-so e di cronotachigrafo rilevanti aifini della normativa in esame, rag-gruppandole in 3 categorie in fun-zione della loro gravità: infrazio-ni molto gravi, gravi e meno gra-vi. Anche questa direttiva è stata

poi recepita in Italia con il Decre-to Legislativo 245 del 23 dicem-bre 2010 che, per l’appunto, hasostituito il precedente allegatodel Decreto 144/2008.Veniamo ai giorni nostri. C’è

voluto più di un anno per mette-re a punto questo nuovo sistemama alla fine il decreto ministeria-le attuativo è approdato sullaGazzetta Ufficiale. Analizziamo glielementi più importanti.

Inizio della proceduraLa procedura ha inizio nel mo-

mento in cui l’organo di Poliziastradale contesta, su strada, unadelle violazioni previste dal so-pracitato allegato 3. In questocaso, l’autore dell’accertamentoè tenuto ad annotare una serie diinformazioni (denominazione,sede e, per le imprese estere, loStato di stabilimento; numero di

targa del veicolo o del comples-so veicolare; indicazione dell’in-frazione e della sua gravità, se-condo la classificazione indicatanell’allegato III), che poi sono co-municate, con modalità telema-tiche, dall’Ufficio da cui dipendel’agente accertatore al Centroelaborazione dati delministero deiTrasporti (CED), entro 30 giornidalla definizione della contesta-zione (quindi, ad esempio, dalmomento in cui il verbale non èpiù ricorribile davanti al Prefettoperchè sono scaduti 60 giorni dal-la notifica, oppure da quando il ri-

corso è stato respinto con prov-vedimento non più impugnabile).

Il punteggio del CEDIl CED iscrive l’impresa segna-

lata in un elenco, che compren-de tutte le imprese di autotra-sporto (italiane ed estere) chesono state segnalate allo stessoCED nel corso dell’anno solare,assegnandogli un punteggio cal-colato con le tabelle che sonostate allegate al Decreto in com-mento (allegato 1 per le impre-se italiane e allegato 2 per quel-le estere). In particolare, per le im-prese italiane il punteggio tieneconto di due fattori: la gravitàdella violazione contestata ed ilparco veicolare. Per quanto ri-guarda l’infrazione contestata, èprevisto un punteggio legatoalla minore o maggiore gravitàdell’infrazione:

Norm

ativ

e È

Quando la Polizia contestauna violazione deve comunicare

le informazioni al CED del ministerodei Trasporti, che compilerà un elenco

delle imprese segnalate

Classificazionedel rischio

delle imprese:nuovo sistema

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TIR149-2012 27

Infrazioni meno gravi 5Infrazioni gravi 10Infrazioni molto gravi 25

È inoltre previsto un coefficien-te matematico da applicare alpunteggio scaturito che tieneconto della consistenza del parcoveicolare in dotazione dell’impre-sa, al fine di attenuare l’impattodella normativa soprattutto quan-do, vista l’elevato numero di mez-zi di cui dispone l’impresa, è piùelevata la probabilità di commet-tere delle violazioni in tema di tem-pi di guida e di riposo:Da 0 a 3 veicoli il coefficente ditrasformazione è 2Da 4 a 10 veicoli 0,78Da 11 a 30 veicoli 0,35Da 31 a 50 veicoli 0,13Da 51 a 100 veicoli 0,07Da 101 a 250 veicoli 0,03Oltre 251 veicoli 0,02

Facciamo un esempio per chia-rire meglio la disposizione. L’im-presa Tizio ha commesso un’in-frazione molto grave, e presentaun parco veicolare di 50 veicoli.Ebbene il punteggio con il qualesarà inserita nell’elenco del CED,scaturirà dal seguente calcolo: 25x 0,13 = 3,25. Quindi, l’impattodell’infrazione viene attenuatotento conto della considerazioneappena fatta, ovvero che più altoè il numero dei mezzi in disponi-bilità, maggiore è la probabilità diincappare in queste infrazioni. Perle imprese estere, invece, vale solola prima delle tabelle appena vi-ste e, quindi, non opera il coeffi-ciente moltiplicatore.

L’elenco delle imprese arischio elevato

Sulla base di tutte le comuni-cazioni pervenute al CED nel-l’anno solare (quindi, a prescin-dere dalla data di contestazionedella violazione), le imprese chesuperano il punteggio di 100punti, calcolato come sopra, sonoconsiderato a rischio elevato.Esse vengono inserite in un elen-co che, entro il 31 gennaio di ognianno, viene reso disponibile me-diante strumenti informatici al-l’Ufficio di coordinamento perl’attività di controllo che fa capoal ministero dei Trasporti, il qua-le, a sua volta, dopo le opportu-ne verifiche lo trasmette alla Di-rezione Generale del ministero delLavoro affinché attivi gli opportunicontrolli presso le sedi di questeimprese. Per le aziende estere,l’Ufficio di coordinamento prov-vede a trasmettere l’elenco di cuisopra alle competenti autorità deirispetti Paesi.

on la legge 4 aprile 2012, n.35, di conversione del de-

creto semplificazione, il Parla-mento ha introdotto importantidisposizioni in materia di accessoalla professione e al mercato del-l’autotrasporto di cose per contodi terzi. Disposizioni che sono en-trate in vigore il 7 aprile scorso eriguardano sia le imprese chegià esercitano l’autotrasporto,sia quelle che intendono eserci-tarlo a partire da quella data.

Accesso alla professioneInnanzitutto, il Parlamento ha

ritenuto opportuno abbassarela soglia del campo di applica-zione della disciplina per l’ac-cesso alla professione da 3,5 a1,5 tonnellate, con la conse-guenza di assoggettare ai re-quisiti di accesso anche le im-prese che esercitano con auto-veicoli di massa complessivacompresa tra 1,5 e 3,5 tonnel-late.

Con tale disposizione l’Italiaha esercitato una specifica fa-coltà, riconosciuta dal regola-mento comunitario 1071/2009al diritto interno di ogni Statomembro, ripristinando in talmodo il campo di applicazionegià previsto per la disciplinadell’accesso alla professionedall’agosto 2005 (con il rego-lamento attuativo del Decretolegislativo 395/2000).

Unica agevolazione concessa,

alle imprese che esercitano o in-tendono esercitare l’autotra-sporto con veicoli di massa apieno carico compresa tra 1,5 e3,5 tonnellate (art. 11, comma6-bis, legge 35/2012), è quelladi soddisfare il requisito d’ido-neità professionale attraverso lafrequenza di uno specifico cor-so di formazione, senza l’ob-bligo di sostenere e superarel’esame di merito. Le materie ela durata del corso devono an-cora essere dettate dalla Dire-zione generale competente.

Per gli altri requisiti (onora-bilità, idoneità finanziaria e sta-bilimento), invece, valgono lestesse condizioni previste per leimprese che esercitano con au-toveicoli di massa superiore,come prescritte dal decreto di-rigenziale 25 novembre 2011 e,per il requisito dello stabili-mento, dal decreto dirigenzia-le 25 gennaio 2012 (si vedanoi numeri di TIR di gennaio e mar-zo 2012).

Requisiti per l’accessoAnche sui termini di dimo-

strazione dei requisiti, le nuovedisposizioni operano una discri-minazione a favore delle impre-se che esercitano con veicolifino a 3,5 tonnellate rispetto allealtre: le prime hanno tempo unanno (cioè fino al 7 aprile 2013),mentre le altre devono rispetta-re le scadenze previste dai decretidirigenziali già emanati, comespecificate con circolare mini-steriale del 30 aprile 2012: - 4 giugno 2012 per le impre-se “ante ‘78” o comunque pri-ma dispensate dalla dimostra-zione dei requisiti; - 4 dicembre 2012 per tutte lealtre imprese a regime. In caso di inosservanza di que-sti termini o di mancata soddi-sfazione dei requisiti di accessoalla professione, le imprese adesso soggette verranno can-cellate, a cura del Dipartimen-to per i Trasporti del ministero,dal REN (Registro Elettronico Na-zionale delle imprese di auto-trasporto) e dall’Albo degli Au-totrasportatori (art. 11, comma6-ter, legge 35/2012).

Altra importante novità èquella relativa alla prescrizioneche il gestore dei trasporti puòsvolgere questa funzione soloed esclusivamente presso unasola impresa (comma 6-quater,art. 11, legge 35/2012). Comesi ricorderà, con il decreto diri-genziale del 25 novembre 2011,

C

Le disposizioni sono entrate in vigore il7 aprile. Si abbassa la soglia del campo

di applicazione della disciplina fino acomprendere anche le imprese che

esercitano con veicoli da 1,5 tonnellate

Accesso: le novità della

legge disemplificazione

Norm

ativ

e

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TIR147-201228

l’Italia non ha potuto far altroche attuare il Regolamento co-munitario 1071/2009 che con-sentiva al gestore di svolgere lapropria funzione anche pressopiù di un’impresa e fino a unmassimo di quattro, che aves-sero un parco complessivo com-prendente al massimo 50 veicoli.Con la nuova legge, invece, il

nostro Stato - esercitando la pre-rogativa concessagli dal regola-mento stesso - ha limitato que-sta possibilità, stabilendo espres-samente che il gestore debba es-sere interno all’impresa e possasvolgere tale funzione solo pres-so una sola impresa. L’Italia haperaltro ammesso anche il ge-store esterno all’azienda, limi-tando in questo caso non soload una sola impresa, ma ancheal fatto che questa non abbia unparco superiore a 50 veicoli.

Corsi per l’accessoalla professioneDiverse disposizioni sono sta-

te dettate, talune fin dal decre-to legge iniziale ed altre nellafase di conversione, dalla leggein esame sui corsi per l’accessoalla professione.La prima l’abbiamo già esa-

minata, parlando delle impreseche esercitano esclusivamentecon veicoli di massa complessi-va non superiore a 3,5 tonnel-late, per le quali la sola fre-quenza di un corso di forma-zione potrà loro consentire di di-mostrare l’idoneità professio-nale, senza dover superare il re-lativo esame di merito.Un’altra è stata prevista, fin

dal 10 febbraio scorso, e ri-guarda l’esenzione dal corsoobbligatorio di preparazione al-l’esame d’idoneità professiona-le per le persone che hanno undiploma di scuola media supe-riore (comma 6, art. 11, D.L.5/2012). Va tuttavia precisatoche una norma analoga era giàin vigore, in forza del precedentedecreto legislativo 395/2000:entrambe queste disposizioni,peraltro, non esentano i soggettidiplomati dall’obbligo di soste-nere e superare l’esame di me-rito per la dimostrazione del-l’idoneità professionale.Altra disposizione già fissata

con il decreto legge iniziale èquella che, in attuazione dellafacoltà prevista dall’articolo 9 delcitato regolamento comunitario,prevede la dispensa completadall’esame per le persone che di-mostrano di aver diretto, in ma-

niera continuativa, l’attività diuna o più imprese di trasportoitaliane o di altro Stato UE, da al-meno dieci anni precedenti il 4dicembre 2009, e che siano ri-maste in attività fino al 10 feb-braio 2012 (data di entrata in vi-gore del decreto legge).Nell’ultima parte del comma

6 dell’articolo 11 è infine con-tenuta la disposizione che pre-vede ora l’avvio di ulteriori duetipi corsi per l’accesso alla pro-

fessione: entrambi consentitidal regolamento comunitario. Ilprimo riguarda l’aggiornamen-to obbligatorio dei soggetti chesono titolari dell’attestato d’ido-neità professionale; il secondoconcerne invece la riabilitazionedegli stessi soggetti, nei casi incui non abbiano svolto la fun-zione di gestore dei trasporti daoltre cinque anni.Anche per tali corsi si atten-

dono ora le necessarie disposi-zioni attuative da parte del mi-nistero (ad es. sulla durata, lematerie di insegnamento, ecc...),in particolare sul primo che,considerato che in Italia gli at-testati si rilasciano fin dal 1989,si ritiene possa interessate di-verse migliaia di persone.

Accesso al mercatoCon i commi 6 quinquies e 6-

sexies, dell’articolo 11, sonostate dettate due nuove dispo-sizioni per l’accesso al mercatodell’autotrasporto: la prima at-tiene alle imprese che intendo-no esercitare la professione solocon veicoli di massa complessi-va non superiore a 3,5 tonnel-late; la seconda a tutte le altre.Al riguardo è innanzitutto

importante precisare che questenorme si applicano solo alleimprese nuove e non anche

quelle che già esercitavano alladata del 6 aprile scorso.Detto questo, va anche bre-

vemente ricordato che l’acces-so al mercato, da soddisfaredopo aver dimostrato i requisi-ti per l’accesso alla professioneed essersi iscritti all’Albo, sonostate articolare dalle legge fi-nanziaria 2008 (art. 2, comma227, legge 244/12007) in treforme: cessione di azienda giàesercente che si cancella dal-l’Albo, cessione del parco vei-colare di un’azienda che si can-cella dall’Albo e ingresso diret-to con l’acquisizione di un cer-to numero e tipologia di auto-veicoli.Per le imprese minori (con vei-

coli fino a 3,5 ton.) la nuova leg-ge ha ora espressamente stabi-lito che “sono tenute a di-mostrare di aver acquisito, per

cessione di azienda, altra im-presa di autotrasporto, o l'inte-ro parco veicolare, purchécomposto di veicoli di catego-ria non inferiore a Euro 5, da al-tra impresa che cessa l'attività'di autotrasporto di cose perconto di terzi, oppure di aver ac-quisito e immatricolato almenodue veicoli adibiti al traspor-to di cose di categoria non in-feriore a Euro 5”.Per tutte le altre imprese, fer-

ma restando la cessione diazienda, la nuova disposizioneprevede ora che i veicoli ogget-to delle altre due forme di ac-cesso al mercato siano di cate-goria non inferiore ad Euro 5 equindi consentono di entrare nelmercato all’impresa che:- acquisisce l’intero parco vei-colare, purché composto diveicoli di categoria non infe-riore a Euro 5, di altra impre-sa già iscritta all’albo degli au-totrasportatori che cessa l’at-tività e si cancelli dal predet-to albo;

- acquisisca ed immatricoli, sin-golarmente o in forma asso-ciata, veicoli adibiti al tra-sporto di cose di categorianon inferiore a Euro 5 e aven-ti massa complessiva a pienocarico non inferiore a 80 ton-nellate.

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TIR149-2012 29

ietrofront del ministerodegli Interni sull’importo

che deve essere prestato a titolodi cauzione da parte degli au-tisti italiani, ai sensi del comma2 ter, art. 202 del Codice del-la Strada, per quelle violazioniche dall’agosto del 2010 com-portano quest’onere, ovvero:- eccesso di velocità superiorea 40 Km/h;

- sovraccarico superiore al 10% della massa a pieno cari-co del mezzo;

- infrazione al divieto di sor-passo;

- mancato rispetto dei tempi diguida e di riposo in misuramaggiore del 10%.L’equivoco, se così lo possia-

mo chiamare, nasce dal modoin cui è stata scritta la disposi-zione, che ricalca lo stessomeccanismo previsto per le in-frazioni del CdS commesse conveicoli immatricolati all’esterodall’art. 207 del CdS, per ob-bligare al pagamento imme-diato anche le imprese italiane(seppur limitatamente alle in-frazione sopracitate).In particolare, la disposizione

stabilisce che se il trasgressorenon effettua il pagamento im-mediato della sanzione nellemani dell’agente accertatore, seintende evitare il fermo delmezzo per 60 giorni, è tenutoa prestare una cauzione (graziealla quale può anche ricorrere

contro il verbale di infrazione)di importo pari alla metà delmassimo edittale.

La sentenzadella Corte UELa norma, come detto, rical-

ca in tutto e per tutto il mec-canismo stabilito dall’art. 207del CdS, ma non ha tenutoconto tuttavia di una circo-stanza non secondaria: nel2002 la Corte di Giustizia del-la UE, con una sentenza del 19marzo, ha condannato l’Italiaperché con questa disposizioneha discriminato le imprese sta-bilite nella UE rispetto a quelleitaliane, costringendo le pri-me a versare una somma (parialla metà del massimo) supe-riore a quella che viene paga-ta dalle seconde (il minimoedittale), quando pagano lasanzione nei canonici 60 gior-ni dalla violazione (o dalla no-tifica del verbale). Proprio perquesto motivo, l’art. 207 è sta-to poi integrato nel 2003 conun nuovo comma (il 2 bis),dove si stabilisce che per i vei-coli immatricolati nella UE, lacauzione è identica a quella ne-cessaria per il pagamento in mi-sura ridotta (quindi, il minimoedittale).Ebbene, il legislatore nel

2010 si è dimenticato di questaaggiunta ed ha previsto che,per le violazioni sopra indicateper le quali anche le impreseitaliane sono tenute al paga-mento immediato, la cauzioneammonta alla metà del massi-mo. L’effetto perverso di que-sta norma è stato chiaro sin dalprincipio: mentre per la viola-zione commessa alla guida diun veicolo immatricolato in Ita-lia la cauzione era pari allametà del massimo edittale, perquella compiuta alla guida di un

veicolo immatricolato nella UE,alla luce della Sentenza dellaCorte di Giustizia sopra accen-nata, non poteva che coinciderecon il minimo di legge con laconseguenza che le imprese ita-liane risultavano penalizzate.

I chiarimentidel ministeroIl ministero dell’Interno, con-

scio di questo problema, haprovato a correggere l’impo-stazione della norma con unacircolare del 29 dicembre 2010,in cui ha sostenuto che nono-stante la dizione letterale dellanorma, la cauzione, anche perle imprese italiane, poteva am-montare al minimo edittale pro-prio per evitare discriminazionicon quelle aventi sede nellaUE. Questa interpretazione, tut-tavia, da sempre ha destatomolte perplessità anche tra gliesperti del diritto visto che lanorma, purtroppo, prevede unacosa diversa e che, secondo iprincipi generali in tema di in-terpretazione delle leggi, la stes-sa non può interpretarsi in mododiverso da quello risultante dal-le parole utilizzate (art.12 dellecd. Preleggi). Per questo motivoil ministero dell’Interno è dovu-to tornare sui suoi passi e, conuna circolare del 26 marzo scor-so, ha affermato che fino aquando questa norma non ver-rà modificata dal Parlamento,non è possibile fornirne un’in-terpretazione che si discosti daldettato normativo; quindi, peri conducenti alla guida di veicoliimmatricolati in Italia che nonpaghino immediatamente lasanzione nelle mani dell’agen-te accertatore, la cauzione daprestare per evitare il fermo delmezzo per 60 giorni ammontaalla metà del massimo previstodalla norma violata.

Norm

ativ

e D

Per i conducenti che non paganoimmediatamente la sanzione,

la cauzione per evitare il fermodel mezzo ammonta alla metà del

massimo previsto dalla norma violata

Cauzioni:i chiarimentidel ministerodegli Interni

Francia: novità per ilpagamento dei pedaggi

I veicoli per il trasporto merci non dotati di apparecchiatureper l’identificazione della classe Euro e di riscossione del pe-daggio riconosciuto dalla società percettrice del pedaggio, sa-ranno assegnati alla classe Euro che prevede un pedaggio conla tariffa più elevata. Lo stabilisce il Decreto 314/2012 del 5marzo scorso, pubblicato nella Gazzetta ufficiale (JORF) 0057del 7 marzo. Sarà possibile richiedere alla società che gestiscela riscossione del pedaggio, il rimborso dell’importo pagato inpiù – cioè la differenza del pedaggio più elevato della catego-ria Euro e quello relativo alla classe effettiva del veicolo - sullabase di giustificativi ben dettagliati.

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TIR149-201230

Osservatorio sulle attività diautotrasporto, nella riunione

del 8 maggio 2012, ai sensi del-l’articolo 83 bis legge 6 agosto2008, n. 133 di conversione deldecreto legge 25 giugno 2008, n.112 e s.m.i., ha deliberato l’ade-guamento per il mese di marzo2012, dei valori dei costi minimi dicui ai commi 1 e 2 ed ai commi 4e 4-bis, dell’articolo stesso, in rela-zione all’andamento del costo delcarburante, così come rilevato dalMinistero dello Sviluppo Econo-mico.Si precisa, inoltre, che:

a. i dati relativi al prezzo del ga-solio sono riferiti all’ultima rileva-zione disponibile (mese di marzo2012) sul sito delMinistero dello Svi-luppo Economico;b. per i veicoli di massa com-

plessiva superiore alle 7,5 tonnellate,i dati relativial prezzo al consumo del gaso-

lio sono stati depurati dello scontosull’accisa (il valore dello sconto del-l’accisa risulta complessivamentepari a 189,98609 euro/1000 litri pereffetto delle disposizioni che, di vol-ta in volta, hanno riconosciuto agliesercenti l’attività di autotrasporto

il diritto al rimborso degli aumentidell’aliquota di accisa sul gasoliousato come carburante) e del valoredell’IVA (pari al 21% applicato al-l’importo derivante dalla sommadelprezzo industriale e del valore del-l’accisa).c. per i veicoli di massa com-

plessiva inferiore alle 7,5 tonnella-te, i dati stessi sono stati depuratidella sola IVA;d. non si è tenuto conto dell’in-

cidenza, sul prezzo del carburante,della fonte di rifornimento dellostesso (impianti di distribuzione or-dinari, o extra-rete).

Cost

idisi

cure

zza

L’

I costi di sicurezzadell’Osservatorio

da 101 a 150 km 0,143 13,974 1,020 0,143 15,326 0,930

da 151 a 250 km 0,143 16,983 0,839 0,143 19,023 0,749

da 251 a 350 km 0,143 18,987 0,751 0,143 21,252 0,671

da 351 a 500 km 0,143 21,317 0,668 0,143 23,810 0,598

oltre 501 km 0,143 23,021 0,619 0,143 25,492 0,559

Lunghezza tratta

costo carb. per km % costo carburante Costo km totale Costo km totalecosto carb. per km % costo carburante

costi di esercizio dell'impresa di autotrasporto perconto di terzi (commi 1 e 2, art. 83 bis, L. 133/2008)

Costi minimi di esercizio, che garantiscono il rispetto dei parametri disicurezza normativamente previsti, dell’impresa di autotrasporto per

conto di terzi, relativi a contratti di trasporto stipulati in forma scritta fraprimo e secondo vettore, così come definiti dall’art. 2 del D.Lsg. 286/2005

(commi 4 e 4 bis, art. 83 bis, L. 133/2008)

da 101 a 150 km 0,204 16,300 1,249 0,204 18,358 1,109

da 151 a 250 km 0,204 19,582 1,040 0,204 21,899 0,930

da 251 a 350 km 0,204 21,201 0,960 0,204 23,665 0,860

da 351 a 500 km 0,204 24,507 0,831 0,204 27,485 0,741

oltre 501 km 0,204 27,002 0,754 0,204 30,208 0,674

Veicoli fino a 3,5 ton.

Veicoli da 3,5 a 7,5 ton.

da 101 a 150 km 0,225 16,246 1,382 0,225 18,224 1,232

da 151 a 250 km 0,225 19,432 1,156 0,225 21,895 1,026

da 251 a 350 km 0,225 21,389 1,050 0,225 24,150 0,930

da 351 a 500 km 0,225 24,716 0,909 0,225 27,772 0,809

oltre 501 km 0,225 26,477 0,848 0,225 29,620 0,758

Veicoli da 7,5 a 11,5 ton.

da 101 a 150 km 0,274 17,130 1,602 0,274 19,163 1,432

da 151 a 250 km 0,274 20,490 1,339 0,274 23,074 1,189

da 251 a 350 km 0,274 22,283 1,232 0,274 25,141 1,092

da 351 a 500 km 0,274 25,219 1,088 0,274 28,640 0,958

oltre 501 km 0,274 27,171 1,010 0,274 30,834 0,890

Veicoli da 11,5 a 26 ton.

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TIR149-2012 31

Costi minimi di esercizio che garantiscano il rispetto dei parametri di sicurezza(Articolo 83 bis, commi 1 e 2, e commi 4 e 4-bis della legge 6 agosto 2008, n. 133 di conversione del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112 e s.m.i.).

Determinazione mensile del costo medio del carburante per chilometro di percorrenza e della relativa incidenza.

Fonte Osservatorio sui costi presso Consulta Autotrasporto e Logistica

da 101 a 150 km 0,412 21,146 1,947 0,412 23,703 1 ,737

da 151 a 250 km 0,412 22,636 1,819 0,412 25,433 1,619

da 251 a 350 km 0,412 24,822 1,658 0,412 28,034 1,468

da 351 a 500 km 0,412 30,575 1,346 0,412 34,408 1,196

oltre 501 km 0,412 32,733 1,258 0,412 36,833 1,118

Lunghezza tratta

costo carb. per km % costo carburante Costo km totale costo carb. per km % costo carburante Costo km totale

costi di esercizio dell'impresa di autotrasporto perconto di terzi (commi 1 e 2, art. 83 bis, L. 133/2008)

Costi minimi di esercizio, che garantiscono il rispetto dei parametri disicurezza normativamente previsti, dell’impresa di autotrasporto per

conto di terzi, relativi a contratti di trasporto stipulati in forma scritta fraprimo e secondo vettore, così come definiti dall’art. 2 del D.Lsg. 286/2005

(commi 4 e 4 bis, art. 83 bis, L. 133/2008)

da 101 a 150 km 0,412 20,062 2,052 0,412 22,471 1,832

da 151 a 250 km 0,412 21,606 1,905 0,412 24,140 1,705

da 251 a 350 km 0,412 23,639 1,741 0,412 26,534 1,551

da 351 a 500 km 0,412 26,362 1,562 0,412 29,582 1,392

oltre 501 km 0,412 29,712 1,386 0,412 33,320 1,236

Veicoli massa sup. a 26 ton.

Veicoli massa sup. a 26 ton. Trasporto cisternato adr - a/r

da 101 a 150 km 0,412 12,538 3,283 0,412 14,044 2,931

da 151 a 250 km 0,412 13,504 3,049 0,412 15,087 2,729

da 251 a 350 km 0,412 14,775 2,786 0,412 16,584 2,482

da 351 a 500 km 0,412 16,476 2,499 0,412 18,489 2,227

oltre 501 km 0,412 18,570 2,217 0,412 20,825 1,977

Veicoli massa sup. a 26 ton. Trasporto cisternato adr - andata

da 101 a 150 km 0,412 17,809 2,312 0,412 19,682 2,092

da 151 a 250 km 0,412 21,549 1,910 0,412 24,069 1,710

da 251 a 350 km 0,412 23,639 1,741 0,412 26,534 1,551

da 351 a 500 km 0,412 26,278 1,567 0,412 29,476 1,397

oltre 501 km 0,412 29,500 1,396 0,412 33,052 1,246

Veicoli massa sup. a 26 ton. Trasporto cisternato alimentare - a/r

da 101 a 150 km 0,412 11,130 3,699 0,412 12,301 3,347

da 151 a 250 km 0,412 13,468 3,057 0,412 15,043 2,737

da 251 a 350 km 0,412 14,775 2,786 0,412 16,584 2,482

da 351 a 500 km 0,412 16,423 2,507 0,412 18,423 2,235

oltre 501 km 0,412 18,437 2,233 0,412 20,658 1,993

Veicoli massa sup. a 26 ton. Trasporto cisternato alimentare - andata

da 101 a 150 km 0,412 18,345 2,244 0,412 20,644 1,994

da 151 a 250 km 0,412 22,885 1,799 0,412 25,748 1,599

da 251 a 350 km 0,412 24,759 1,663 0,412 27,880 1,477

da 351 a 500 km 0,412 27,212 1,513 0,412 30,657 1,343

oltre 501 km 0,412 30,518 1,349 0,412 34,337 1,199

Veicoli massa sup. a 26 ton. Trasporto leganti idraulici sfusi in cisterna - a/r

Page 32: TIR 149_2012_05

da 101 a 150 km 0,412 11,465 3,591 0,412 12,903 3,191

da 151 a 250 km 0,412 14,303 2,878 0,412 16,092 2,558

da 251 a 350 km 0,412 15,474 2,660 0,412 17,425 2,363

da 351 a 500 km 0,412 17,007 2,421 0,412 19,160 2,149

oltre 501 km 0,412 19,074 2,158 0,412 21,460 1,918

Lunghezza tratta

costo carb. per km % costo carburante Costo km totale costo carb. per km % costo carburante Costo km totale

costi di esercizio dell'impresa di autotrasporto perconto di terzi (commi 1 e 2, art. 83 bis, L. 133/2008)

Costi minimi di esercizio, che garantiscono il rispetto dei parametri disicurezza normativamente previsti, dell’impresa di autotrasporto per

conto di terzi, relativi a contratti di trasporto stipulati in forma scritta fraprimo e secondo vettore, così come definiti dall’art. 2 del D.Lsg. 286/2005

(commi 4 e 4 bis, art. 83 bis, L. 133/2008)

da 101 a 150 km 0,412 18,427 2,234 0,412 20,748 1,984

da 151 a 250 km 0,412 23,013 1,789 0,412 25,910 1,589

da 251 a 350 km 0,412 24,909 1,653 0,412 28,145 1,463

da 351 a 500 km 0,412 27,393 1,503 0,412 30,887 1,333

oltre 501 km 0,412 30,746 1,339 0,412 34,625 1,189

Veicoli massa sup. a 26 ton. Trasporto leganti idraulici sfusi in cisterna - andata

Veicoli massa sup. a 26 ton. Trasporto mangimi in cisterna - a/r

da 101 a 150 km 0,412 11,517 3,575 0,412 12,968 3,175

da 151 a 250 km 0,412 14,383 2,862 0,412 16,194 2,542

da 251 a 350 km 0,412 15,568 2,644 0,412 17,590 2,340

da 351 a 500 km 0,412 17,120 2,405 0,412 19,304 2,133

oltre 501 km 0,412 19,216 2,142 0,412 21,641 1,902

Veicoli massa sup. a 26 ton. Trasporto Trasporto mangimi in cisterna - andata

9

da 101 a 150 km 0,412 22,936 1,795 0,412 25,812 1,595

da 151 a 250 km 0,412 27,089 1,520 0,412 30,501 1,350

da 251 a 350 km 0,412 29,230 1,408 0,412 32,714 1,258

da 351 a 500 km 0,412 32,662 1,260 0,412 36,743 1,120

oltre 501 km 0,412 34,956 1,178 0,412 39,294 1,048

Veicoli massa sup. a 26 ton. Trasporto collettame e messaggerie

da 101 a 150 km 0,412 17,133 2,403 0,412 19,211 2,143

da 151 a 250 km 0,412 21,689 1,898 0,412 24,244 1,698

da 251 a 350 km 0,412 23,594 1,745 0,412 26,478 1,555

da 351 a 500 km 0,412 25,675 1,603 0,412 28,922 1,423

oltre 501 km 0,412 28,361 1,452 0,412 31,875 1,292

Veicoli massa sup. a 26 ton. Frigoriferi

da 101 a 150 km 0,412 16,120 2,554 0,412 18,025 2,284

da 151 a 250 km 0,412 18,541 2,220 0,412 20,580 2,000

da 251 a 350 km 0,412 22,643 1,818 0,412 25,441 1,618

da 351 a 500 km 0,412 24,126 1,706 0,412 27,150 1,516

oltre 501 km 0,412 27,062 1,521 0,412 30,466 1,351

Veicoli massa sup. a 26 ton. Trasporto prodotti petroliferi - a/r

da 101 a 150 km 0,412 10,075 4,086 0,412 11,266 3,654

da 151 a 250 km 0,412 11,588 3,552 0,412 12,863 3,200

da 251 a 350 km 0,412 14,152 2,909 0,412 15,901 2,589

da 351 a 500 km 0,412 15,079 2,730 0,412 16,968 2,426

oltre 501 km 0,412 16,914 2,434 0,412 1 9,042 2,162

Veicoli massa sup. a 26 ton. Trasporto prodotti petroliferi - andata

% costo carburante Costo km totale

Costi di sicurezzaaprile 2012

TIR149-201232

Page 33: TIR 149_2012_05

TIR149-2012 33

da 101 a 150 km 0,412 16,908 2,435 0,412 19,017 2,165

da 151 a 250 km 0,412 22,722 1,812 0,412 25,384 1,622

da 251 a 350 km 0,412 26,267 1,567 0,412 29,463 1,397

da 351 a 500 km 0,412 27,368 1,504 0,412 30,625 1,344

oltre 501 km 0,412 31,411 1,311 0,412 35,471 1,161

Costo km totale costo carb. per km

costi di esercizio dell'impresa di autotrasporto perconto di terzi (commi 1 e 2, art. 83 bis, L. 133/2008)

Costi minimi di esercizio, che garantiscono il rispetto dei parametri disicurezza normativamente previsti, dell’impresa di autotrasporto per

conto di terzi, relativi a contratti di trasporto stipulati in forma scritta fraprimo e secondo vettore, così come definiti dall’art. 2 del D.Lsg. 286/2005

(commi 4 e 4 bis, art. 83 bis, L. 133/2008)

d

da 101 a 150 km 0,412 24,068 1,710 0,412 27,075 1,520

da 151 a 250 km 0,412 28,293 1,455 0,412 31,789 1,295

da 251 a 350 km 0,412 32,927 1,250 0,412 37,079 1,110

da 351 a 500 km 0,412 36,223 1,136 0,412 40,902 1,006

oltre 501 km 0,412 38,738 1,063 0,412 43,669 0,943

Veicoli massa sup. a 26 ton. Ribaltabili

Complessi veicolari di massa complessiva sup. a 26 ton. Sola trazione - a/r

da 101 a 150 km 0,412 15,042 2,737 0,412 16,922 2,433

da 151 a 250 km 0,412 17,683 2,328 0,412 19,868 2,072

da 251 a 350 km 0,412 20,579 2,000 0,412 23,174 1,776

da 351 a 500 km 0,412 22,639 1,818 0,412 25,563 1,610

oltre 501 km 0,412 24,211 1,700 0,412 27,293 1,508

Complessi veicolari di massa complessiva sup. a 26 ton. Sola trazione - andata

da 101 a 150 km 0,412 19,429 2,119 0,412 20,629 1,996

da 151 a 250 km 0,412 22,482 1,831 0,412 24,250 1,698

da 251 a 350 km 0,412 25,776 1,597 0,412 28,325 1,453

da 351 a 500 km 0,412 27,806 1,480 0,412 31,276 1,316

oltre 501 km 0,412 28,849 1,427 0,412 33,417 1,232

Complessi veicolari di massa complessiva sup. a 26 ton. Sola trazione veicoli ADR - a/r

da 101 a 150 km 0,412 12,143 3,390 0,412 12,893 3,193

da 151 a 250 km 0,412 14,051 2,930 0,412 15,156 2,716

da 251 a 350 km 0,412 16,110 2,555 0,412 17,703 2,325

da 351 a 500 km 0,412 17,379 2,369 0,412 19,548 2,106

oltre 501 km 0,412 18,031 2,283 0,412 20,885 1,971

Complessi veicolari di massa complessiva sup. a 26 ton. Sola trazione veicoli ADR - andata

Lunghezza tratta

costo carb. per km % costo carburante % costo carburante Costo km totale

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TIR149-201234

La società del Gruppo Con-tship Italia ha ottenuto ilCertificato di Sicurezza e puòquindi avviare le attività sul-la rete ferroviaria italiana.Nella fase iniziale opera consei locomotori monofase, mastanno arrivando due loco-motori multitensione, chepossono viaggiare sull'interarete europea. Il parco rotabi-le comprende anche 370 car-ri per il trasporto di container.Oceanogate Italia è presentenei porti di Genova, La Spe-zia, Livorno e Ravenna e neiterminal interni di Rho, Mel-zo, Rivalta Scrivia, DinazzanoPo, Bologna e Padova. Le li-nee già attivate partono diporti di Genova (con Melzo ePadova), La Spezia (con Rho,Melzo, Dinazzano Po e Bo-logna), Livorno (con Padova)e Ravenna (con Melzo). Inol-tre, il terminal di Melzo ope-ra anche come hub interna-zionale, attraverso collega-menti con Parigi, Rotterdame Monaco. Oceanogate Italiafa parte dell'Italian Freight Al-liance, l'aggregazione italia-na che comprende ancheCompagnia Ferroviaria Ita-liana, GTS Rail ed InterportoServizi Cargo di Nola.

Operativa lacompagniaferroviariaOceanogate

Italia

DHL Global Forwar-ding ha inaugurato unagrande piattaforma aPozzuoloMartesana, lo-calità posta alle porte diMilano, che impiegherà500 persone e servirà dacentro di smistamentoper l’intera Penisola.L’impianto occupa unasuperficie complessivadi 83mila metri quadra-ti, di cui 26mila per lostoccaggio e 10mila pergli uffici. I magazzini

hanno 116 baie di cari-co e scarico ed ospitanospazi a temperaturacontrollata, per le mer-ci pericolose e per lagestione di abiti appesi.Per questi ultimi operaun impianto di movi-mentazione interna se-miautomatico. La piat-taforma milanese gesti-rà ogni settimana 730spedizioni ed un trafficoquotidiano di 120 veicoliindustriali.

La società francese GeodisWilson ha aperto unastruttura a Roma per seguire le attività dedicate aiprogetti industriali nel Centro e Sud Italia, attra-verso una presenza diretta sul territorio. In parti-

colare, l’azienda intende stare vicina ai clienti deisettori dell’engineering, delle costruzioni e delle in-frastrutture. La divisione Industrial Projects è ospi-tata nella sede della Geodis Wilson Overseas.

Geodis Wilson Italia potenziaattività Industrial Projects

DHL apre huba Milano

Il Comitato Portuale diTrieste investe tre milio-ni di euro per potenzia-re due gru di banchinedel terminal containerdel Molo VII, col fine direnderle adatte per ser-vire le portacontainerdell’ultima generazione.Sul versante dell’inter-modalità, il Comitato haattuato le variazioni delbilancio necessarie per

pareggiare il bilancio del-la società Alpe Adria,che gestisce alcuni treniintermodali che servonoil porto. Infine, l’organi-smo portuale ha estesola concessione al Ge-noa Metal Terminal edha modificato il canonedell’EuropaMultipurpo-se Terminal per consen-tire la ristrutturazionedel Molo VI.

Trieste potenziale banchineper i container

Logi

stic

a

La società intermodale del GruppoContship Italia ha ampliato la strut-tura posta alle porte di Milano, chediventa un “porto interno”per ac-cogliere i container dagli scali marit-timi italiani e rilanciarli in tutta Euro-pa. Il rilancio della struttura ha ri-chiesto lavori per cinque milioni dieuro, intervenendo soprattutto sul-la sezione ferroviaria, che ora haun'asta di 500metri dove in venti mi-nuti si può caricare o scaricare unconvoglio senza spezzarlo. È stataampliata l'area di attesa dei treni, cheora ha un fascio di 14 binari connessi

alla linea Milano-Venezia. Sogemarha ristrutturato anche l'accesso deiveicoli industriali, che ora avviene at-traverso sei corsie automatizzateaperte dalle 5:00 alle 22:00 da lunedìa venerdì e la mattina del sabato(5:00-12:00). Nel terminal c'è ancheuna nuova palazzina, che ospita gliuffici di Sogemar, quelli della Doga-na Milano Est ed alcuni servizi aper-ti all'esterno, come il bar, il ristoran-te e una zona riposo per i macchini-sti. Questo potenziamento aumen-ta la capacità del terminal di Melzoa 240 teu l'anno.

Sogemar potenzia terminal di Melzo

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