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I tigli (Tilia spp.) sono alberi alti che possono vivere fino a 500 anni. La fioritura avviene dalla fine di giugno fino ai primi di luglio, T. cordata fiorisce più tardi rispetto a T. platyphyl- los. Le annate di pasciona sono poco frequen- ti. I tigli producono fiori dall’età di 30 anni e fino a 10 anni prima negli individui isolati. In Europa set- tentrionale la rinnovazione da seme è scarsa, questo sembra sia dovuto alle basse tempera- ture. Le specie di tiglio sono a fecon- dazione incrociata e alcuni individui all’in- terno delle popolazioni sono autosterili. I semi possono essere conservati per un massimo di 3 – 5 anni. Gli alberi preferiscono stazioni Queste guide tecniche sono pensate per assistere coloro che si occupano del prezioso patrimonio genetico dei tigli, attraverso la conservazione di importanti fonti di seme o l’uso pratico in selvicoltura. Lo scopo è quello di conservare la diversità genetica delle specie su scala europea. Le raccomandazioni fornite in questa scheda dovrebbero essere considerate come una base comunemente accettata da completare e successivamente sviluppare in condizioni locali o nazionali. Le linee guida si basano sulle conoscenze disponibili della specie e su metodi ampiamente riconosciuti per la conservazione delle risorse genetiche forestali. Linee guida per la conservazione genetica e l’uso Tilia spp. Tiglio Jan Svejgaard Jensen Forest and Landscape Research Institute, Hørsholm, Denmark Biologia ed ecologia

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I tigli (Tilia spp.) sono alberi alti che possono vivere fino a 500 anni. La fioritura avviene dalla fine di giugno fino ai primi di luglio, T. cordata fiorisce più tardi rispetto a T. platyphyl-

los. Le annate di pasciona sono poco frequen-ti. I tigli producono fiori dall’età di 30 anni e fino a 10 anni prima negli individui isolati. In Europa set-tentrionale la rinnovazione da seme è scarsa, questo sembra sia dovuto alle basse tempera-ture. Le specie di

tiglio sono a fecon-dazione incrociata e

alcuni individui all’in-terno delle popolazioni

sono autosterili. I semi possono essere conservati

per un massimo di 3 – 5 anni.Gli alberi preferiscono stazioni

Queste guide tecniche sono pensate per assistere coloro che si occupano del prezioso patrimonio genetico dei tigli, attraverso la conservazione di importanti fonti di seme o l’uso pratico in selvicoltura. Lo scopo è quello di conservare la diversità genetica delle specie su scala europea. Le raccomandazioni fornite in questa scheda dovrebbero essere considerate come una base comunemente accettata da completare e successivamente sviluppare in condizioni locali o nazionali. Le linee guida si basano sulle conoscenze disponibili della specie e su metodi ampiamente riconosciuti per la conservazione delle risorse genetiche forestali.

Linee guida per la conservazione genetica e l’uso

Tilia spp.Tiglio

Jan Svejgaard JensenForest and Landscape Research Institute, Hørsholm, Denmark

Biologia ed ecologia

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buone, argillose, ma si possono trovare anche su suoli sabbiosi, poco fertili e sono resistenti alla siccità. I getti dormienti di T. cordata possono resistere alle temperature invernali fino a -34°C. In molte zone in Europa, T. cordata cresce in diversi tipi di foreste miste e molti insetti e funghi sono associati a que-sta pianta. Sono stati osservati degli ibridi tra T. cordata e T. platyphyllos all’interno dell’areale comune. L’ibridazione e l’intro-gressione avvengono raramente. Degli esempi di ibridi sono Tilia × euchlora , tra T. cordata e T. dasystyla, e Tilia × flaccida (tra T. platyphyllos e una specie ameri-cana, T. americana). La morfolo-gia di foglie, fiori e frutti è usata per l’identificazione delle specie. T. cordata e T. platyphyllos si riproducono facilmente per via vegetativa attraverso talee e polloni radicali e le talee possono essere pro-pagate anche a par-tire da vecchi albe-ri. L’embriogenesi somatica è stata sviluppata sia per T. platyphyllos sia per T. cordata.

La distribuzione ecologica della specie di tiglio più importante in Europa, T. cordata, è molto ampia. T. cordata condivide all’incirca la stessa area di distri-buzione dell’ Acer platanoides. Si trova a diverse altitudini e fino a 1500 m nelle Alpi centrali. In Europa orientale si può trovare in popolamenti puri, ma in genere vegeta in popolamenti misti.

In Europa sono presenti anche altre tre specie: Tilia platyphyl-los, T. tomentosa e T. dasystyla. L’areale di distribuzione di Tilia platyphyllos è abbastanza limita-to e si trova comunemente in siti nei quali è presente T. cordata ed è rara in Europa settentrionale. T. tomentosa e T. dasystyla si trovano in Europa sud-orientale

e intorno al Mar Nero.

Le condizioni climatiche e l’im-patto umano hanno ridotto la distribuzione dei tigli in Europa negli ultimi 2000 anni. Anche l’abilità competitiva del fag-gio è considerata un pericolo. In molte zone di pianura, i tigli sono scomparsi quando l’uomo ha cominciato a coltivare queste aree, relegando le specie alle zone marginali e si pensa che siano scomparsi in molti siti in Europa settentrionale a causa della scarsa fertilità dei semi.

Altri popolamenti sono stati evidentemente creati dall’uomo. Si prevede che la consanguineità causata dalla grande frammen-tazione e dalla distruzione dei biotopi abbia un impatto su T. cordata e T. platyphyllos. Anche l’ibridazione, l’introgressione e la domesticazione diffusa di specie e provenienze esotiche potreb-bero avere un impatto sul pool genico esistente.

Tilia spp. Tilia spp. Tilia spp. Tilia spp. Tilia spp. Tilia Distribuzione Minacce alla

diversità genetica

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Alcuni studi sulle caratteristiche morfologiche di T. cordata hanno rivelato poca variabilità tra popo-lazioni (Pigott 1991). Le caratte-ristiche genetiche generali sono state descritte da Giertych (in Bialobok 1991), ma le cono-scenze genetiche sono scarse. La variabili-tà genetica e la biologia ripro-duttiva sono state riporta-te da Fromm (2001). Come per Quercus robur e Q. petraea, la morfo-logia di foglie, fiori e frutti può essere usata per identifi-care le specie. Comunque, a causa della grande variazione all’interno delle popolazioni di ogni singolo carattere, un carat-tere morfologico da solo non è sufficiente a separare le specie (Mauer 1995).

Grazie al loro valore ornamentale e culturale come alberi dome-stici, per il loro valore paesag-gistico e come verde urbano, i tigli hanno avuto un’importanza crescente in Europa negli ulti-mi decenni. L’importanza di T.

cordata in Europa è ben illustrato dall’uso comu-ne del suo nome nelle località geografiche. Il legno dei tigli è usato per intagli e quasi tutte le parti della pianta possono essere usate per foraggio, corde e

legna da ardere. Il miele e la filaccia, che erano storicamente i principali prodotti dei tigli, posso-no aver avuto un

ruolo importante nel-l’aumentare la dif-fusione delle specie ed il loro stato

di alberi agroforestali tipici nel Medio Evo. I tigli sono impolli-nati dagli insetti e sono anche molto importanti per la produ-zione del miele, soprattutto nel-l’Europa orientale. I tigli sono anche importanti per usi ricrea-tivi, come frangivento e come ripari per la selvaggina in zone aperte, aree urbane e foreste ad uso ricreativo.

Tilia spp. Tilia spp. Tilia spp. Tilia spp. Tilia spp. Tilia Conoscenze genetiche Importanza ed uso

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Per conservare la variabilità genetica dei tigli, che si sono evoluti attraverso l’adattamento a diverse condizioni ecologiche ed ambientali, è necessaria una rete di popolamenti di conserva-zione. In tutte le nazioni in cui si trovano i tigli bisogna sviluppare dei programmi di conservazio-ne e miglioramento al fine di garantire la conservazione del pool genico. Strategie specifiche dovrebbero includere:

Strategie di campionamento: sono necessari inventari per for-nire una visione d’insieme dello stato della conservazione geneti-ca in ogni singolo Paese e a livel-lo europeo. Per gli scopi pratici, le regioni di provenienza posso-no essere identificate in base alle variazioni ecogeografiche e pos-sono essere modificate prenden-do in considerazione o il flusso genetico atteso o le conoscenze generali sulla variazione genetica all’interno delle specie.

Centro dell’areale di distibuzio-ne: sono necessarie delle riser-ve genetiche ampie all’interno della zona centrale dell’areale di distribuzione come mezzi efficaci di conservazione genetica, alle quali dovrebbe essere data alta priorità poiché ci si aspetta che nel centro dell’areale la variazio-ne genetica sia elevata. In genere i tigli sono presenti nelle foreste miste e sono associati con molte specie differenti. Le aree protette

esistenti serviranno solo par-zialmente come aree di conservazione genetica dal momento che non sono state seleziona-te in modo casuale ne’ coprono la parte centrale dell’areale di distribuzione.

Regioni margina-li: in alcune regioni mancano ampie riser-ve genetiche di Tilia e queste risorse genetiche possono essere molto frammentarie. Possono anche essere soggette alla contaminazione di polline proveniente da nuove pian-tagioni che hanno avuto ori-gine da semi non locali. Per queste situazioni la con-servazione in situ potreb-be non essere efficace. In alcune delle zone marginali dell’areale la rinnovazione dei tigli è carente o inadeguata. La conservazione ex situ delle risorse genetiche di tiglio è per-ciò raccomandata nelle zone marginali. Possibilmente questi popolamenti di conservazione ex situ dovrebbero essere istituiti sulla base di materiale riprodutti-vo originato all’interno delle aree locali in accordo con i principi di gestione selvicolturale in situ. La conservazione in situ nelle aree marginali dovrebbe comprendere un gran numero di popolazioni.

Uso e gestione delle risorse genetiche: la selezione, il miglio-ramento e la gestione delle risor-

se genetiche di tiglio dovreb-bero essere associati con

la conservazione genetica per permettere alle forze evolutive di continuare. Combinare la con-servazione e l’uso è necessario soprattutto per le specie di basso interesse economico

(“usarle o perderle”). Se non vengono prese

precauzioni costose ed estensive in alcuni luoghi i tigli potrebbero scompa-rire. In alternativa, queste risorse potrebbero essere usate per promuovere la formazione di nuove popo-lamenti a partire dalle colle-zioni di semi locali.

Tilia spp. Tilia spp. Tilia spp. Tilia spp. Tilia spp. Tilia Linee guida per la conser-vazione genetica e l’uso

TiglioTilia spp.TiglioTilia spp.TiglioTilia spp.TiglioTilia spp.TiglioTilia spp.TiglioTilia spp.TiglioTilia spp.TiglioTilia spp.TiglioTilia spp.TiglioTilia spp.TiglioTilia spp.TiglioTilia spp.TiglioTilia spp.TiglioTilia spp.TiglioTilia spp.TiglioTilia spp.TiglioTilia spp.TiglioTilia spp.TiglioTilia spp.TiglioTilia spp.

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7LOLD�FRUGDWDTilia spp. Tilia spp. Tilia spp. Tilia Tilia cordata

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Tilia platyphyllos.

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Distribuzione del

Distribuzione del

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Tilia spp. Tilia spp. Tilia spp. Tilia

Bialobok, S. (ed.). 1991. Nasze Drzewa Lesne. Our Forest Trees. Popular Monograph. Vol 15. Limes - Tilia cordata Mill., Tilia platyphyllos Scop. [in Polish]. Arkadia, Poland.

Fromm, M. 2001. Reproduction of an entomophileuos tree species in low den-sity – Small leaved linden (Tilia cordata Mill.) as an example - Dissertation [in German]. Niedersachsische Staats- und Universitätsbibliothek Göttin-gen, Germany. Http://webdoc.sub.gwdg.de/diss/2001/fromm/fromm.pdf

Mauer, W. 1995. Isoenzymatiche und morphologische untersuchungen zur Linde [in German]. Pp 234-243 in Genetics and silviculture with special reference to native oak species (W. Mauer, and U. Tabel). Mitteilungen aus der Forstlichen Versuchsanstalt Rheinland Pfalz 34.

Pigott, C.D. and J.P. Huntley. 1981. Factors controlling the distribution of Tilia cordata at the northern limits of its geographical range. III Nature and causes of seed sterility. New Phytologist 87:817-839.

Maggiori informazioniwww.euforgen.org

Bibliografia

TiglioTilia spp.TiglioTilia spp.TiglioTilia spp.TiglioTilia spp.TiglioTilia spp.TiglioTilia spp.TiglioTilia spp.TiglioTilia spp.TiglioTilia spp.TiglioTilia spp.TiglioTilia spp.TiglioTilia spp.Tigl

Queste guide tecniche e le car-tine degli areali di distribuzione sono state prodotte dai mem-bri dei Network di EUFORGEN. L’obiettivo è quello di identificare i requisiti minimi per la conserva-zione genetica nel lungo perio-do in Europa, per ridurre i costi complessivi di conservazione e per migliorare la qualità degli standards in ogni Paese.

Citazione: Svejgaard Jensen, J. 2009. EUFORGEN linee guida per la conservazione genetica e l’uso del tiglio (Tilia spp). Traduzione: A. Rositi, M. Morganti, B. Schirone, Dipartimento DAF, Università della Tuscia, Viterbo. CREIA, Fondi, Latina, Italia, 6 pagine. Originariamente pubblicato da Bioversity International, in inglese, nel 2003

Disegni: Tilia cordata, Giovanna Bernetti. © Bioversity, 2003..ISBN: 9788864520018

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